ANNO IX - N° 127 - VENERDÌ 8 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Michele Iorio
L'Oscar del giorno lo assegniamo a Michele Iorio. In punta di piedi e in silenzio sta raccogliendo le firme per la proposta di legge popolare finalizzata alla riduzione delle indennità dei regionali e all'abrogazione dell'articolo 7 della Finanziaria 2002. Il profilo basso è giustificato dal desiderio di non vanificare quanto sta facendo di simile il movimento degli Indignati in quanto l'obiettivo è comune, non ha colore politico ma vuole essere un segnale forte che riconsegni la Politica vera, come gestione della Res Publicae, ai molisani.
Il Tapiro del giorno a Pierpaolo Nagni
Il Tapiro del giorno lo diamo a Pierpaolo Nagni. L'assessore regionale ai Trasporti non riesce ancora ad assegnare la gara per il servizio trasporti extraurbano a distanza di mesi, ha bloccato le tessere per gli autobus a favore dei disabili, sembra minacci Trenitalia per i ritardi e le rotture dei treni ma senza alcun risultato. Su una cosa è bravo il nostro Pierpaolo, gliene diamo atto, mantiene un profilo basso, quasi da sub, per evitare di finire nel ginepraio delle polemiche che caratterizzano la vita della Giunta regionale. Ma i risultati, comunque, restano ben poca cosa.
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8 novembre 2013
Crisi economica profonda, politica asfittica, istituzioni allo sbando, e nessuno parla
Tacciono tutti: sindacati, università, consorzi industriali, comitati, ordini professionali, associazioni di categoria, finanche Confcooperative Molise Eppure, non mancano motivi per chiedere la convocazione di un Consiglio regionale da dedicare al progetto di sviluppo del Molise, dopo averlo opportunamente preparato nei contenuti e nelle modalità di partecipazione Da chi studia la Camorra (e corre pericolo) un avvertimento al Molise: la longa mano della malavita organizzata avrebbe scelto il nostro territorio per tenersi al riparo, per avvantaggiarsi delle condizioni ambientali locali, per mimetizzarsi nell’economia dei colletti bianchi e della distruzione commerciale. Si parla di crisi, di comparti produttivi a rischio di crollo, di penuria di risorse finanziarie e però Campobasso annovera decine di banche, decine di iper e super mercati, una zona industriale che tutto traduce, tranne che stia in difficoltà: crescono e non diminuiscono le insegne. Il Molise è stato occupato dai produttori di energia alternativa (soprattutto l’eolico) su cui gravano non pochi sospetti che a governarla nella sua azione speculativa e aggressiva siano appunto associazioni poco raccomandabili. Per non dire del tentativo (fallito?) di entrare nel Molise a vele spiegate con il problema dei rifiuti. Oggi sappiamo che tra le province di Caserta ed Isernia la Camorra ha fatto il suo sporco lavoro di interramento di rifiuti tossici. Pertanto c’è qualcosa che non funziona, che non collima con le analisi economiche che questi rischi li escludono e non li prendono in considerazione. La legalità nel Molise si affievolisce ogni giorno di più attraverso l’espansione di attività illecite dietro sigle societarie anonime, srl, consorzi o denominazioni apparentemente innocue. C’è n’è abbastanza per supporre che a fianco dell’economia in crisi ne vegeti e prosperi un’altra che mostra segni di floridezza. Da chi studia la Camorra (e corre
pericolo) a noi molisani viene detto di aprire gli occhi, di alzare il livello di attenzione, di evitare contaminazioni economiche e culturali con quella gente. Segnali di pericolo non mancano, perché non solo l’uomo della strada si guardi intorno quanto, invece, si allerti il sistema di controllo e di sicurezza. Di questa necessità non molto tempo s’è fatto portavoce l’assessore regionale Petraroia con questa dichiarazione: “Per accertare le nuove catene di controllo su parte dell’economia molisana sarebbe sufficiente seguire l’andamento delle aste fallimentari o i passaggi di proprietà delle imprese”. Lo si fa? Se lo si fa, lo si sta facendo a fari spenti e a basso volume. Storicamente il Molise, per le sue ridotte dimensioni geografiche e demografiche ha patito una presenza deficitaria (nel numero) delle Forze dell’ordine. I tempi sono cambiati, ma non è cambiata, purtroppo, la dotazione delle Forze dell’ordine. Il territorio, per le sue caratteristiche orografiche e ambientali (così care alle ditte di impianti eolici), è diventato terreno fertile per malavitosi di ogni risma e di ogni caratura. Da ciò balza evidente la necessità che si allarghi il cerchio della collaborazione istituzionale, si operi con la dovuta professionalità e con dovizia di mezzi e di uomini per salvaguardare la sicurezza e per combattere meglio le organizzazioni malavitose che stanno aggredendo il Molise. Naturalmente, anche la coscienza civile dei cittadini è chiamata a fare la sua parte. Molise sveglia! Dardo
Dal bar dello sport "Granarolo” di Nicola Marinelli
L'assessore all'agricoltura Facciolla, prende atto delle problematiche legate al mega impianto della Granarolo, anche se ancora lascia qualche spiraglio aperto, aspetta ulteriori chiarimenti, aspetta il progetto , ma il progetto c'è , è quello dove i tecnici del suo assessorato, hanno valutato e riscontrato le criticità , che lo stesso assessore ha elencato a Ururi, nell'incontro con la cittadinanza. I tecnici regionali, sono stati abbastanza chiari nel loro giudizio, dicendo, e suggerendo alla Granarolo, di modificare tale progetto, cioè di non localizzare in un unico sito tale concentrazione di animali, ma de localizzarlo, per evitare i rischi dell'impatto ambientale, i tecnici inoltre hanno rilevato incongruenze con il psr, regionale, e con le linee guida dell'europa riguardo ai nitrati. I tecnici hanno parlato chiaro, chi invece si è espresso in politichese è stato il direttore d'area, Francioni, che malgrado il giudizio negativo dei tecnici dell'assessorato, ha dato parere favorevole, cioè secondo una opportunità prettamente politica l'investimento sa da fare, od almeno mantenere un canale aperto con la Granarolo. Lo stesso assessore ricorda questo concetto, quando dice che bisogna va-
lutare il progetto completo della Granarolo, e.. aspettando Godot... si spera ancora, ed ancora si crede, che l'eco mostro, possa essere utile alla nostra regione. Noi cittadini del bar dello sport, forse perchè siamo populisti e superficiali, appunto , da bar dello sport, non aspettiamo nessun ulteriore approfondimento da parte della Granarolo, ci basta quello che abbiamo scaricato da internet, noi del bar dello sport, ci accontentiamo di poco, e ci basta poco per capire come stanno le cose, non siamo, lenti come certi amministratori regionali, che dall'alto della loro saggezza, possano partorire certe visioni di sviluppo agricolo. Certi modelli di sviluppo, che fortunatamente, viene riconosciuto, che non appartengono alla nostra storia, al nostro territorio, al modo di fare agricoltura, che nella nostra regione, e dovrebbe essere all'insegna della qualità dei prodotti, e dei processi di produzione, dove la piccola e media azienda agricola, rappresenta il mezzo ed il fine di un progetto per una agricoltura sostenibile e compatibile con lo sviluppo del nostro territorio. Sig assessore all'agricoltura, noi cittadini del bar dello sport , abbiamo cercato in tutti i modi di interloquire con le istituzioni regionali, e visto che i mezzi a nostra disposizione non sono
tanti, abbiamo usato quello della piazza , virtuale e reale, abbiamo scritto molte cose, ma regolarmente ignorate dall'alto della vostra saggezza, abbiamo cercato anche attraverso forme di comunicazione istituzionali, con i nostri consiglieri del movimento 5 stelle, che sono. siamo riusciti ad avere una risposta ad una interrogazione, dopo 4 mesi, e ci stavamo rassegnando. La risposta pervenuta, anche dopo il suo intervento ad Ururi, non ci tranquillizza, proprio perchè viene lasciata una possibilità alla Granarolo, sig. assessore, noi siamo preoccupati , anche per i rischi di un consumo eccessivo di antibiotici che un allevamento di tale entità richiede, siamo preoccupati per il consumo di acqua, per l'inquinamento ambientale, per le ricadute negative sull'occupazione nell'area, siamo preoccupati, a ragion veduta, perchè tanti dei nostri interventi critici sono di tecnici competenti di questioni agricole, , di imprenditori, di cittadini indipendenti ai ricatti della politica. Sig assessore le ricordo che se localizziamo 12000 manze su un area di 80 ettari, e dobbiamo anche togliere gli spazi comuni , le vie, le aree predisposte per altre attività nell'azienda, alle manze, restano a malapena, scarsi 70 metri quadrati/ capo, che per un animale che va da
100 kg a 500 kg a fine ciclo, non mi sembra che rappresenti una condizione di massimo benessere per gli animali. Sig. assessore lei sottolinea che l'agricoltura nella regione Molise alla fine, ed io come operatore agricolo, aggiungo , che in Italia l'agricoltura alla frutta, anzi non abbiamo nemmeno quella, se siamo ridotti a questo stato, lo dobbiamo a scelte scellerate, di tutta una classe politica che ha ridotto il sistema agricolo ad una mera pattumiera dell'industria , con la complicità delle organizzazioni criminali. Ora invertiamo la rotta, quando si parla di agricoltura, sono gli operatori agricoli, gli imprenditori agricoli,braccianti, i pastori, coloro che vivono, e lavorano con la terra e per la terra, a dire l'ultima parola, l'ultima parola spetta ai cittadini che traggono, il loro benessere dai frutti della terra, non possiamo delegare ad una multinazionale, il ruolo di garantire la materia prima alla vita, non possiamo delegare una funzione di tale importanza, a chi ha come obiettivo aziendale quella solo di massimizzare i profitti, alla faccia della gente e dell'ambiente. Sig. Assessore all'agricoltura, queste sono , come dice lei, delle chiacchiere da bar dello sport,...non ci date retta.
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Pensano ai soldi e si giocano il Molise La rabbia del popolo sta per esplodere nei confronti di una classe politica mediocre e presuntuosa CAMPOBASSO. La conseguenza del servizio andato in onda su Italia1 alla trasmissione Le Iene sulle indennità dei consiglieri regionali è stata una vera e propria lapidazione della classe politica molisana che siede a Palazzo Moffa. In sette minuti l’intera Regione si è accorta che quanto scritto sui giornali o raccontato ai telegiornali da luglio non erano fandonie: quel bonus di 2.451 euro che i consiglieri hanno fieramente intascato in aggiunta alle 10.500 euro lorde è accaduto sul serio (contrariamente a quanto hanno sempre sostenuto loro). A dispetto di quanto succede oggigiorno intorno a loro, gli eletti in Regione hanno dimostrato che l’unico obiettivo che li ha portati a ricoprire la più alta carica regionale ha un solo nome: i soldi. E in virtù di quel nome si stanno giocando il Molise e i molisani con gli unici provvedimenti che si riescono a compiere: cassa integrazione, immobilismo programmatico, stato confusionale in sanità, rilancio dell’agricoltura con 12mila manze. Il tutto con il più ampio consenso rubato al popolo sovrano come “I bari” sul dipinto di Michelangelo Caravaggio. Le principali cause sono da assegnare al centrosinistra guidato da Frattura (presidente della Regione) e Niro (presidente del Consiglio). Sono loro ad aver presentato la proposta di legge, approvata poi a maggioranza, che ha letteralmente schiaffeggiato qualunque senso di civiltà politica. Non solo per la mancata realizzazione della principale promessa elettorale: “Il nostro primo atto sarà di dimezzare i costi della politica partendo dalle indennità” Frattura diceva a febbraio 2013. Da buon renziano ha fatto delle indennità il suo principale cavallo di battaglia per poi attivarsi a fare tutto il contrario. Ma la mancata trasformazione delle parole ai fatti ha un’altra pecca: quella di vivere in un mondo diverso da quello reale dove, nella maggior parte dei casi, una madre non ha soldi per comprare una mutanda al mercato al proprio figlio. Dove ci sono giovani che, nonostante si recano a lavoro tutti i giorni e per tutto il giorno, vanno in giro magari con scarpe bucate e rattoppate perché impossibilitati a comprarne un paio nuove. Ma nell’evidenziare questi
aspetti ci sente rispondere che a parlare “è certa stampa che non avendo finanziamenti pubblici dal governatore attacca senza motivo”. Invece il motivo c’é. Ed è lampante a tutti tranne a chi governa e a chi capeggia il governo che, nei suoi pensieri, sembra avere un solo obiettivo: mandare a casa alcuni ragazzi che lavorano per sostituirli con altri, difendere a spada tratta i suoi affetti implicati in affari imprenditoriali (come centrali a biomasse o costruzioni edili) e dimostrare che non ci sono i lampanti conflitti d’interesse che la stessa classe politica imputa a Berlusconi a livello nazionale. L’importante é continuare a campare, come da sempre fatto, con i soldi pubblici pagati dalle tasse dei cittadini. Così in Consiglio si elegge Frattura governatore, figlio dell’ex papà Fernando già governatore e parlamentare con doppio vitalizio. E poi perché non pensare anche alla famiglia della sorella? E allora ecco Arrivare il buon cognato, Ioffredi il vendoliano. Per il presidente della Giunta queste sono accuse senza senso. Eppure basterebbe guardarsi intorno per capire che forse, per una volta, era il caso di fare un sacrificio tagliando non sulla testa di altri lavoratori ma nel proprio portafogli. Frattura è il capo, ma di certo non l’unico colpevole. La squadra di governo che sta intorno fa di tutto per giocarsi il rispetto e la salute dei molisani. Petraroia vota a favore come se l’argomento non fosse più un suo cavallo di battaglia. In fondo l’obiettivo di fare l’assessore regionale è stato raggiunto. Facciolla, il sammartinese che ha fatto il salto di qualità da sindaco ad assessore, il più bersagliato nel dopo Iene, non si è discostato dal cerchio magico del centrosinistra. Ma cosa ci si può aspettare da un rappresentante delle istituzioni che sulla sua pagina facebook scriveva: “Del dibattito sulle indennità non me ne frega un’emerita mazza, io col mio studio legale guadagno di più”? Se ci si sposta nell’opposizione, bisognerà ammettere che anche nel centrodestra gli eletti rappresentano la peggiore specie di ciò che è rimasto della politica. Così ci si ritrova l’ex assessore Angiolina Fusco Perrella, che negli anni pas-
sati non ha esitato a far assumere il figlio dal gruppo regionale dell’Udc, ed oggi alla domanda “i soldi dei portaborse li intasca lei o paga i portaborse”? lei risponde: “Di questo devo rendere conto alla mia coscienza”. No signora. Lei usa soldi pubblici e di questo deve rendere conto ai molisani, così come il governatore, il suo vice, il presidente del Consiglio e tutti gli altri. E mentre la Fusco sta ancora cercando di ritrovarla, la coscienza, Facciolla si giustifica su facebook dicendo che “è stato vittima di un montaggio televisivo” perché la conversazione col giornalista è durata 20 minuti rispetto ai 20 secondi trasmessi. La conseguenza? Un vero e proprio linciaggio di insulti. E poi ci ritrova con supporters più vicini ai consiglieri, che oggi lavorano con loro come collaboratori, che si permettono di dare delle “pecore” a chi si permette di dissentire dall’azione politica dei loro padroni. E tra questi, a chi sostiene che Iorio non si può permettere di dare lezioni sull'articolo 7 perché ha sperperato, bisognerà ricordare che sarà anche così ma distribuendo le risorse sul territorio cercando di creare anche posti di lavoro per qualche giovane di centrosinistra che oggi parla fingendosi di parte solo perché attiualmente impiegato in qualche segreteria. Non di certo avendo come obiettivo l'intascare soldi per se stesso. Con i nuovi governanti del centrosinistra, invece, si parla di soldi che intascano essi stessi e che non ammettono di intascare. E se la nuova classe dirigente dev’essere così mediocre, come mediocrità sprizza dalle parole di Salvatore Micone (centrodestra) che arriva persino ad esclamare che la determina del dirigente che gli ha accreditato 2.451 euro (in più) è sbagliata, beh, allora siamo arrivati alla frutta. Ed in questa melma di vergogna, che provano i molisani non di certo i tali rappresentanti del Molise, non passa con il giusto risalto neppure la buona azione del Movimento 5stelle che ad una parte delle indennità ha rinunciato. O le azioni di chi, come Nicola Cavaliere (Pdl) o Nunzia Lattanzio (Udeur) provano a convincere i colleghi, inutilmente, ad abolire quel benedetto bonus. Con una sola ammissione per le coscienze dei cittadini: per far fuori Iorio, ritenuto il male, abbiamo eletto il peggio peggiore del male stesso. Che il Molise lo si guardi con l’occhio di destra, di sinistra, o al centro. E siamo solo all’inizio dell’azione amministrativa del nuovo “Molise di tutti”. Giovanna Ruggiero
Tutti a firmare per i tagli, Iorio lancia l’appello Obiettivo di molti ma non di tutti: ridurre le spese della politica in Consiglio regionale
CAMPOBASSO. Un’iniziativa, se giusta, riesce a mettere insieme diversi colori politici.Tant’è che viene definita comunemente iniziativa popolare. E quella sul taglio ai costi della politica, delle indennità ai consiglieri regionali, ha senza dubbio il sapore di giustezza. Lo dice senza peli sulla lingua anche l’ex governatore che, in passato, si è tagliato nel silenzio dei media 2mila euro al mese per dare un esempio mai recepito da nessuno in Consiglio regionale. E vista l’assenza di buona volontà delle opposizioni politiche all’interno del palazzo, eccezion fatta per i pentastellati, tocca ancora a lui, a Michele Iorio, in nome del centrodestra, portare avanti una battaglia sociale che la sinistra consiliare non riesce proprio a recepire. Iorio lancia un appello incontrovertibile: andiamo tutti a firmare l’iniziativa di una legge popolare che miri a tagliare i costi della politica. “Non sono per la "carità pelosa" lasciata alle decisioni individuali più o meno demagogiche. Sono invece per condurre una battaglia chiara, senza falsi propositi, che raggiunga l’obiettivo di modificare e ridurre, sostanzialmente, i costi della politica nel Consiglio regionale del Molise. Dopo l’approvazione della legge per la regolamentazione del fondo per i portaborse - che costituisce a mio giudizio una grave lesione del sentimento popolare - ho deciso di sottoscrivere la proposta di iniziativa popolare per la revisione dei costi della politica in Molise. Fate altrettanto, vedremo come andrà a finire”. Già, perché con la presentazione di una proposta di legge popolare, la classe dirigente del momento sarà con le spalle al muro: o approva in Consiglio
la legge del popolo o dovrà dimostrare, con i fatti, che del popolo non gli importa nulla se non i voti ogni cinque anni. In questi mesi abbiamo sentito ripetere più volte al presidente del centrosinistra Paolo Frattura che le indennità non sono aumentate, salvo poi essere confutato dai numeri che purtroppo per lui e per tutti gli attuali eletti, sono universali. Colpa degli arabi, non certo colpa loro. Non si può fare dei costi della politica un cavallo di battaglia in nome della renziana appartenenza o per celare conflitti d’interesse e accuse di parentopoli. “Questo Consiglio non può rimanere estraneo alla sofferenza sociale... non lasciamo inevasa l’esigenza di chiarezza di tante persone... rispondiamo con la più puntuale assunzione di responsabilità... diamo un segnale di chiarezza e verità ai cittadini” sono state da mesi, a giorni alterni, le parole del governatore di centrosinistra. Peccato che, toccato nel portafoglio, il Consiglio regionale molisano, su proposta dello stesso Frattura affiancato da Niro, abbia deciso di mantenere altissima l’asticella dell’estraneità. C’è bisogno di una rivoluzione pacifica per dettare il programma della politica mediocre che oggi governa il Molise per scelta dei molisani ingannati dalle chiacchiere. E allora tutti a firmare per dettare la linea da seguire e costringere i leoni consiglieri a fare ciò che moralmente sarebbe dovuto venire da loro. Perché Iorio rafforza l'azione popolare? "Perché la regolamentazione dell'articolo 7 è l'ennesima sfrontatezza". Ma come? Parla di sfrontatezza colui che viene accusato dai giovani
del centrosinistra di non poter dare lezioni perché ha sperperato troppo? "E’ deprimente assistere allo sfogo giovanile contro chi ha governato tanti anni questa regione, superando innumerevoli problemi e difficoltà, consentendo alle imprese di lavorare e agli operai di non ricevere solo cassa integrazione. In tanti anni, ho portato innumerevoli innovazioni nel Molise: dall’Università alla Facoltà di Medicina, dal progetto ‘Autostrada’ alla Cattolica di Campobasso, dalle politiche attive del lavoro al sostegno del tessuto imprenditoriale regionale. E’ deprimente perché alcuni giovani, ovviamente di parte, sul tema dei costi della politica, vorrebbero giungere a questo sillogismo: “Visto che l’hai fatto tu, lo facciamo anche noi”. Ma non era questo l’impegno che il centrosinistra aveva assunto con i molisani. Io, a differenza loro, non ho mai rinnegato sul piano del concreto gli impegni assunti in campagna elettorale. Loro, non solo abituati a fare il contrario, addirittura trovano tempo, spazio e modo di attaccare chi, oggi, non governa più il Molise perché sconfitto alle elezioni. Giovani vecchi - perfettamente integrati nel sistema di potere che il centrosinistra sta realizzando in Molise - che utilizzano le accuse e il livore contro gli avversari per giustificare malefatte e coprire bugie. Spero tanto che questi giovani non si siano già in lista di attesa per ricevere qualche Co.Co.Co o incarico di prestigio. Resta il fatto che, necin- politica, il reato più grave è quello di ingannare gli elettori. E il trosinistra lo ha già commesso".
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è sciopero generale La manifestazione è stata indetta contro le politiche del Governo
"Rifiuti, alziamo la guardia" Per il rappresentante di Sel, Candido Paglione, occorrono le verifiche
CAMPOBASSO. I sindacati confederali molisani proclamano per venerdì 15 novembre quattro ore di sciopero generale,su impulso delle Confederazioni Nazionali. La mobilitazione generale sarà accompagnata da una manifestazione che si svolgerà a Campobasso: il corteo avrà inizio alle ore 9.30 e muoverà dalla sede del Consiglio Regionale, in via IV novembre. Il corteo terminerà in Piazza Prefettura, dove, intorno alle ore 11,30 i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil interverranno per illustrare le ragioni della protesta e le proposte conseguenti, volte ad incentivare realmente lavoro e sviluppo in Molise.In sintesi , CGIL CISL UIL Molise chiedono :1) La modifica della legge di stabilità presentata dal Governo, in quanto, nella sua attuale formulazione,non realizza quella svolta economica neces-
saria al Paese per uscire dalla recessione e tornare a crescere; 2) La realizzazione di una politica europea che liberi risorse da destinare al rilancio delle attività produttive, sostenendo l’incremento occupazionale; 3) La destinazione di maggiori risorse per gli ammortizzatori sociali, per affrontare meglio la crisi attuale e realizzazione di politiche di riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati; 4) La creazione di prospettive ed opportunità lavorative per i giovani molisani . CGIL, CISL,UIL , ritengono urgente porre al centro dell’agenda politica nazionale e regionale il lavoro e lo sviluppo economico quale priorità per garantire un futuro al Paese e al Molise
E' l'interrogativo che pone un nostro lettore
Alla Garbatella, quale Molise? CAMPOBASSO. In questi giorni a Roma c'è attesa per l'iniziativa "Molise un altra storia" che presenterà la nostra regione nel rione della Garbatella a fine mese. Come molisano da anni residente a Roma, ho letto con attenzione il programma, sicuramente interessante, ma pongo alcune considerazioni: a me sembra che come al solito il territorio molisano si presenta a questa appuntamento in ordine sparso. Cosa s'intende evidenziare del Molise? Ci sono otto
mostre, perfetto, ma quasi tutte riguardano luoghi o autori della provincia di Campobasso. C'è un mercato, ma nessuna iniziativa sul tartufo o sui vini. Si rende omaggio a Baldassarre Labanca, ma non ai tanti altri intellettuali molisani anche di maggiore spessore. Perché il Molise si presenta sempre in ordine sparso, specie quando si creano iniziative che potrebbero far conoscere tutti, ma proprio tutti gli aspetti della nostra regione?
CAMPOBASSO. Sono passati solo pochi giorni dalla diffusione della notizia, del tutto eclatante, del possibile interramento di rifiuti tossici nella zona dell’Isernino, contenuta nella deposizione del pentito di camorra Schiavone, desecretata dopo ben sedici anni. Per taluni “segreto di pulcinella”, per altri fulmine a ciel sereno, la notizia ha provocato una giusta indignazione nell’opinione e pubblica e una pronta reazione delle istituzioni, almeno stando alle dichiarazioni pubbliche. «Non ho problemi a affermare che le operazioni portate avanti per decenni nel casertano e, sembra, anche nella nostra provincia siano un vero e proprio delitto, paragonabile per gravità ai crimini nazisti» esordisce senza mezzi termini Candido Paglione, coordinatore regionale SEL Molise. «Hanno avvelenato i terreni più fertili del pianeta, hanno condannato intere generazioni a vivere con il terrore di nutrirsi quotidianamente con cibi avvelenati e hanno compromesso la possibilità di uno sviluppo imperniato sulla qualità dell’ambiente, che è l’unica vera carta per il futuro delle nostre zone. Il tutto con il terrificante sospetto di aver agito con il disinteresse, o in certi casi la copertura, di talune istituzioni, stando a quanto dichiarato dallo stesso Schiavone. Adesso – conclude Paglione - non c’è altro da fare che intervenire subito: bene ha fatto la Regione Molise a istituire una task force, ma io dico che bisogna produrre il massimo sforzo possibile per affrontare e risolvere il problema. Chiamiamo i migliori esperti, facciamo tutte le verifiche possibili e fughiamo ogni dubbio. In gioco c’è il futuro dei nostri figli e della nostra terra».
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8 novembre 2013
Regione Molise: alla stretta finale la riorganizzazione dei servizi e degli uffici
Pochi giorni e sapremo se la direzione generale è di pasta dura o di pasta frolla, e se la giunta vorrà eliminare le situazioni clientelari che hanno ridotto la Regione a ente di beneficenza
Le aspettative sarebbero tante, pari al numero delle incongruenze che attualmente danno della Regione Molise l’immagine di un pachiderma addormentato
Giorni decisivi per la dirigenza regionale e, quindi, per la definizione degli uffici. Che sono la parte vitale dell’ente, lo sportello aperto al pubblico, il tratto d’unione tra l’interno e l’esterno. La vera immagine e la trasposizione in termini pratici delle capacità tecniche e amministrative di chi vi lavora. I numeri da valutare e da sistemare sono a doppia e tripla cifra: i direttori di servizi (53) e gli uffici (circa 300). Solo quattro invece i direttori d’area che verranno nominati non appena saranno collocati i direttori dei servizi e insieme chiamati a stabilire il numero e le competenze degli uffici. Un procedimento a cascata. Lavoro per la giunta, indubbiamente, ma soprattutto per il direttore generale. Di Mirco, di cui sapremo di che pasta è fatto: dura o frolla. Lo diranno gli esiti di questo che appare l’ultimo passo da compiere per ridisegnare la struttura regionale secondo criteri di efficienza e di trasparenza, sulla falsariga delle indicazioni governative per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica. Le aspettative sarebbero tante, pari al numero delle incongruenze che attualmente danno della Regione Molise l’immagine di un pachiderma addormentato. Molto dipenderà dal grado di autonomia di giudizio del direttore generale nel prendere in esame le richieste dei direttori dei servizi a restare dove sono, alcuni lo sono da decenni, oppure a cambiare settore. Molto dipenderà se si
avrà o meno una rotazione tale da poter misurare il loro grado di capacità manageriale o se, al contrario, verranno assecondate acriticamente e passivamente le rendite di posizione, i potentati e le roccaforti che si sono create nel corso degli anni proprio in conseguenza della stanzialità dei direttori e della loro riottosità a cambiare “mestiere”. Annusando l’aria che tira lungo i corridoi dei santuari regionali, le correnti del cambiamento sono estremamente deboli, quasi impercettibili. L’apparato dirigenziale pare destinato a perpetuarsi nelle posizioni in cui si trova e, quindi, si fa largo l’ipotesi che anche la ristrutturazione degli uffici sarà una stanca e pedissequa reiterazione del già visto e del già sperimentato. Sulla pelle degli utenti, purtroppo. A meno che il direttore generale, i direttori d’area e i direttori di servizio non trovino la maniera di analizzare con spirito e volontà di missione il quadro organizzativo, la selezione del personale, le vocazioni, le competenze, le capacità professionali in modo tale da riformulare alla radice il numero e, soprattutto, la qualità degli uffici eliminando l’assurdità di capiufficio impiegati in compiti di quarto, quinto e sesto livello, di capufficio privi di personale, quindi capiufficio di se stessi, di capiufficio privati della materia di cui occuparsi. Questa situazione è il retaggio di una politica assurdamente premiale e clientelare che ha ridotto la Regione ad un ente di beneficenza, infarcito di
disparità di trattamento, di squilibri (umani e lavorativi), di mortificatori e di mortificati, con la evidente complicità dei sindacati di categoria che dell’efficienza e della trasparenza hanno dimenticato i rudimenti. Il risultato di questo insieme di situazioni e condizioni palesemente contraddittorie è la pallida, evanescente, attività della intera struttura regionale (centrale e periferica). Un contributo di chiarezza potrebbe venire in soccorso della direzione generale, dei direttori d’area e dei direttori dei servizi dal Comitato unico di garanzia (Cug) al cui interno, fortunatamente, si muovono e agiscono persone di buonsenso, che conoscono a fondo i vizi, i pregi e i difetti della struttura regionale e per questo in condizione di suggerire i correttivi e le integrazioni necessari per rimodellare l’ente su basi e criteri di giustizia, equità, efficienza e trasparenza. Non passeranno che pochi giorni e sapremo se la direzione generale è di pasta dura o di pasta frolla, se la giunta è in grado di esprimere almeno un barlume della sua presunta natura rinnovatrice che ne giustifichi l’assunto, se sarà fatta pulizia delle superfetazioni strutturali eliminando i casi che danno luogo allo scandalo, e se sarà realizzata una sostanziale riduzione dei costi della pubblica amministrazione, come la pretendono la legge e la collettività. Dardo
La sindrome di Versailles di Antonio Campa
Arroccati come la nobiltà francese nella reggia parigina, i consiglieri regionali del Molise non sembrano consci di quanto accada nel mondo degli uomini che spendono la propria vita oltre la siepe del Palazzo che il guardo non esclude. I caporali nel loro labirinto si consolano a vicenda, senza distinzione di casacca, del resto il cambio di partito è una costante nei loro curricula. Alcuni plauditores tentano la difesa d’ufficio, come nel caso delle Iene che hanno messo a nudo delfini e pesci rossi.
Hanno tagliato il servizio, si è sentito urlare in giro, qualcuno ha addirittura evocato la regia del fantasma di Silvio, coprendosi di ridicolo. L’artificio dell’uomo di paglia, ovvero il tentativo di spostare le attenzioni su un argomento secondario (il taglio dell’intervista) rispetto al primario (le ammissioni e gli imbarazzi) è miseramente fallito, chi ci ha provato si è affidato a qualche pennaiolo ma non ha recuperato nemmeno le penne del piccione. La gravità del servizio delle Iene non sta nel pubblico ludibrio cui si sono voluttuosamente esposti i consiglieri di fronte al microfono della Iena ma nel-
l’ammissione di aver usufruito di appannaggi non dovuti, in spregio alle norme varate dal governo Monti. Tralasciando l’aspetto giudiziario, è quello etico che inquieta, in un contesto tragico dove si sopravvive grazie all’arte antica di arrangiarsi e confidando in un nuovo flusso migratorio. Tutto ciò mentre un’amministrazione regionale imbarazzante, che per dieci mesi ha discettato solo di articolo 7 e quinto assessore, si è autocelebrata per pochi mesi di cassa integrazione strappati al governo del “finché dura” e spacciando un’operazione colonialista come il progetto grandi manze per un’occa-
sione di sviluppo della regione. Tocca ammetterlo, sia pure con amarezza. I politici che abbiamo eletto non ci rappresentano per manifesta ignoranza delle problematiche sociali e incapacità d’azione, restano legati al loro piccolo mondo antico, attaccati alle poltrone ormai minate dai tarli nell’illusione che portaborse, stagisti dei gruppi e qualche manzoniano che tira a quattro paghe per il lesso riescano a puntellarle. La logica è quella del sostituto portiere del film “Così parlò Bellavista” di De Crescenzo: “Io da questa sedia non mi muovo”. Tirare a campare, sperando di cavarsela e che qualcuno compri brioches per il popolo, nell’auspicio che il nuovo che avanza sia più vecchio di quello che esiste e resiste.
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Campobasso
8 novembre 2013
Ferrovie, bisogna muoversi Troppi disservizi e ritardi Scatta l'interrogazione sulla Campobasso-Roma CAMPOBASSO. Dopo gli ultimi avvenimenti che si sono verificati sulla tratta ferroviaria RomaCampobasso, il Vice Presidente del Consiglio regionale Filippo Monaco ha inoltrato una mozione affinchè il problema venga risolto una volta per tutte."E' inaccetta-
bile quello che i viaggiatori molisani da e per Roma devono affrontare oramai quotidianamente. Ciò che si è verificato lo scorso 4 novembre è grave ed intollerabile. Ogni giorno facciamo i conti con disagi, disservizi, ritardi adesso anche di oltre tre ore oltre che
Nuova tecnica chirurgica alla Fondazione Il chirurgo potrà operare con la tecnologia tridimensionale
CAMPOBASSO. Negli ultimi anni si è assistito a importanti progressi nel campo della Chirurgia Ginecologica volti a migliorare gli esiti operatori, riducendo al minimo il trauma per il paziente. La chirurgia mini invasiva è diventata ormai la tecnica di riferimento per la cura di molte patologie ginecologiche. Nell’Unità Operativa di Ginecologia Oncologica della Fondazione “Giovanni Paolo II”, diretta dal dott. Vito Chiantera, è stata introdotta una nuova tecnica chirurgica mini invasiva che utilizza l’innovativa tecnologia tridimensionale (3D).Il chirurgo adopera specifici occhiali ed ha la sensazione di entrare all’interno del campo operatorio. Un sistema di attrezzature hi-tech, costituito da telecamera, monitor, occhiali e colonna laparoscopica tridimensionale permette un rivoluzionario approccio alla cavità addominale, provando una spazialità e un’idea di profondità impensabili con le tecniche bidimensionali.L’intervento con tale modalità innovativa consente una visione tridimensionale di tutte le parti dell’organo molto vicina alla realtà. In questo modo si ha un notevole aumento della percezione della profondità ed è possibile intervenire con maggiore precisione. Molteplici i vantaggi: maggiore rapidità interventistica, minore rischio di complicanze operatorie e postoperatorie, un notevole abbattimento del tempo di degenza offrendo cosi un servizio assistenziale di gran lunga migliore. La Fondazione “Giovanni Paolo II” è uno dei pochi Centri d’Italia che pratica questa innovativa metodica.
carrozze sovraffollate e a pagarne lo scotto sono sempre i pendolari ed i viaggiatori." "Ho accolto positivamente le dichiarazioni dell'assessore ai trasporti che si farà portavoce presso Trenitalia della drammatica vicenda. Ed è per questo che ho
protocollato in mattina una mozione urgente affinchè si impegni l'intero consiglio regionale ad affrontare il problema e a trovare, in tempi rapidi, una soluzione che ponga fine a questi viaggi "della speranza" anche attivando un tavolo di confronto con i veritici di
Trenitalia". Finalmente, sembra, che la politica si accorga dei ritardi e dei disservizi che si registrano quotidianamente sulle linee ferrate molisane. Speriamo solo che partano progetti e risposte per dare soluzioni ai problemi dei pendolari.
Una grande mostra per Marotta
Sarà inaugurata il 16 novembre presso la Gil di Campobasso
CAMPOBASSO. Una grande mostra di Gino Marotta (Campobasso 1935- Roma 2012) inaugurerà sabato 16 novembre le splendide sale espositive della Fondazione Molise Cultura nel restaurato palazzo della Ex GIL di Campobasso progettato dall'architetto Domenico Filippone. La mostra (curata da Lorenzo Canova, docente di storia dell'arte contemporanea dell'Università del Molise e Sovrintendente della Fondazione Molise Cultura) nasce come un grande omaggio a Gino Marotta nella sua regione e nella sua città di nascita, a un anno esatto di distanza dalla sua scomparsa, e sviluppa un progetto, al quale ha lavorato fino ai suoi ultimi giorni, pensato proprio per gli spazi del palazzo della Ex GIL a cui l'artista era particolarmente legato. Raccolte intorno a otto grandi installazioni, saranno dunque esposte sessanta grandi opere pittoriche e scultoree di Marotta che coprono più di cinquanta anni di lavoro, dal Bandone del 1958 fino al Cronotopo virtuale del 2011, in un percorso che non rappresenta solo un dovuto tributo a un grande protagonista della cultura italiana e internazionale, ma una dimostrazione tangibile della vitalità creativa e della grande forza costruttiva di un uomo che ha sempre saputo rinnovarsi e mettersi in gioco, cercando sempre nuove soluzioni tecniche, formali e concettuali. Sarà possibile dunque ammirare una splendida selezione dei metacrilati di Marotta: palme, siepi e querce che sorgono dal pavimento, foreste di menta che inquadrano lo spazio in un modulo cubico, rinoceronti, giraffe e tigri che in un cono temporale riportano fino al paleolitico, cicloni e alberi elettrici che seguono il tracciato del laser in pulsanti vibrazioni di led luminosi. Il risultato di questa mostra rispecchia dunque pienamente l'idea di apertura e sconfinamento che ha sempre segnato il lavoro di Marotta, seguendo la visione di sviluppo del futurismo elaborata nel fecondo clima della Roma degli anni sessanta di cui l'artista è stato uno degli assoluti protagonisti, elaborando tra i primissimi i codici fondanti dell'environment, di quell'opera-ambiente i cui spazi immersivi devono assorbire e coinvolgere totalmente lo spettatore in modo multisensoriale, come accade nella sua Foresta di Menta del 1968. Questo capolavoro apre non a caso la mostra di Campobasso per fare entrare gli spettatori nel mondo magico dell'artista, assorbendoli nel suo avvolgente abbraccio fatto di liane artificiali, di profumi e sapori, fondendo l'elemento visivo, tattile, olfattivo e gustativo. L'esposizione, nei suoi spazi aperti dove le opere con-
versano liberamente tra loro, dimostra ancora una volta come Marotta sia stato uno dei veri artisti totali del secondo novecento, prosecutore della visione dell'artista polimorfico rinascimentale e barocco, capace di fondere pittura, scultura e architettura, di raggiungere il design e di contribuire all'apertura verso l'opera ambientale e la dimensione dello spettacolo, in una declinazione anche elettronica, con l'uso del neon prima e poi con i led delle sue ultime opere che pulsano nel buio come costellazioni artificiali nate dal suo pensiero costruttivo. Si potranno ammirare anche i grandi quadri degli ultimi anni in cui Marotta gioca con il suo mondo iconografico componendo opere di misteriosa sospensione dove tutto viene preso da un vento enigmatico di leggerezza che fa volare le cose nel turbine leggero e fremente di una stesura lieve e raffinatissima formata su una visione composita e impalpabile, allo stesso antica nel suo rigore e futuribile nella sua visionarietà iconica. Per l'occasione sarà stampato un catalogo pubblicato da Maretti Editore dove saranno pubblicate le immagini delle opere di Marotta già installate negli spazi della Ex GIL.
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Campobasso
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VERSO IL VOTO
Strategie in corso per accaparrarsi il Comune Regna tanta confusione, il quadro elettorale ancora non è chiaro e le candidature , quelle vere, restano un mistero. Sia centrodestra che centrosinistra hanno deciso di optare per le primarie che consentono ai cittadini di scegliere democraticamente chi si sfiderà nella corsa per Palazzo San Giorgio. I nodi da sciogliere, però, sono ancora tanti così come i partecipanti alle consultazioni primarie. Se per il Pd continuano a circolare i nomi di Antonio Battista, Augusto Massa e Annamaria Macchiarola, gli altri partiti della coalizione di centrosinistra non si espongono più di tanto lasciando intendere che, di fatto, un nome da candidare alle primarie non c’è. Certo, un pensierino sulla professoressa del liceo Scientifico Romita Bibiana Chierchia o sull’avvocato Pinuccio Biscardi è stato fatto ma in maniera molto discreta senza far trapelare la reale veridicità della candidatura. Nel centrodestra la situazione è ancora più ingarbugliata perché, prima di tutto, non si capisce se davvero si riuscirà ad organizzare le primarie e poi perché nel Pdl c’è
Strade, piazze, tabelloni, marciapiedi e palazzi: Campobasso, un disastro. Buche sulle strade, pozzanghere come laghetti artificiali, sfaldamento di cordoli, piastrelle dei marciapiedi divelte, escrementi animali per contorno, offrono uno spettacolo indecente nel contesto di una urbanizzazione sempre più aggressiva e speculatrice. Si coglie anche un palpabile arretramento della qualità del servizio di nettezza urbana. Non vorremmo dar ragione (a posteriori) ai metodi caporaleschi che per un tratto hanno accompagnato il lavoro di raccolta e smaltimento da parte della Seac. Così come non vorremmo insistere oltre sulla incapacità comunale di assicurare l’ordinaria amministrazione e di dare una linea comportamentale coerente agli assessori responsabili dei vari settori. Campobasso si va imbruttendo, involgarendo, compromessa da una serie di interventi qualunquistici: segnaletica stradale discutibile sotto il profilo della razionalità (l’aggressione perpetrata a Piazza della Repubblica grida ancora vendetta); tabelloni pubblicitari
Giuseppe Saluppo
Augusto Massa
l’incognita Di Bartolomeo che, in teoria dovrebbe parteciparvi, ma in pratica, come ha dichiarato più volte, non ne ha alcuna intenzione. Escludendo l’attuale sindaco anche le altre candidature sono da definire. I nomi più gettonati sono Nicola Cefaratti e Salvatore Colagiovanni ma è chiaro che ne spunteranno degli altri , molto probabilmente, neofiti della politica. Per i grillini il discorso cambia perché, se è certo che i pentastellati correranno soli non è altrettanto scontato che la scelta del candidato sindaco cadrà su Simone Cretella. Chi invece va dritto come un treno e non ha dubbi sulla sua candidatura in solitaria, al di fuori delle sigle di partito, è Pino Saluppo che con le sue cinque liste civiche ha scelto un progetto per la città e per il suo rilancio economico e sociale. Per la rete civica l’importante è lavorare per la ricostruzione dell’immagine e del tessuto produttivo cittadino ritenuti determinanti per assicurare un futuro alla città di Campobasso. Teresa Manara
Campobasso, sempre più brutta e volgare
E’ allarme per l’esplosione qualunquistica, al limite della provocazione civile, di candidature alla prossima poltrona di sindaco prive di senso e accreditabilità (taluni abusivi) dovunque possbile e impossibile; traffico allo sbando; apertura e chiusura di strade a seconda l’umore di chi si sveglia prima la mattina; verde pubblico massacrato per manifesta incompetenza: ai quattro cedri del Libano di incommensurabile valore botanico della “Villa dei cannoni”, e una rarissima palma, fatti brutalmente fuori dalla gestione Massa, vanno aggiunti la fine di un preziosissimo pino silvestre e della sequoia di Piazza Cesare Battisti, né possono valere a mitigare il giudizio negativo le ultime resipiscenze municipali in materia di mantenimento delle aiuole da parte, peraltro, di privati. Chiunque degli assessori in carica venga preso da furore distruttivo è nella condizione di sfogarlo sugli spazi pubblici e sulla pelle dei cittadini. Non si spiega diversamente lo stato di degrado e di abbandono, come dicevamo
all’inizio, delle strade, delle piazze e dei marciapiedi, della pubblicità, del verde pubblico, dei servizi e del caotico sviluppo edilizio. L’insieme di queste intollerabili disfunzioni, danno l’immagine di un livello culturale poco confortevole per una città che si arroga la dignità di capoluogo di regione. Non a caso - fatte le debite eccezioni che
provengono dalla società civile con il segno dell’impegno professionale dobbiamo registrare l’esplosione qualunquistica, arbitraria al limite della provocazione civile, di candidature alla prossima poltrona di sindaco prive di senso e accreditabilità dall’interno di Palazzo san Giorgio. Quasi non fossero i responsabili della
condizione di precarietà inflitta alla città e ai cittadini. Il sindaco, con belluina dialettica, ai rilievi sovresposti, oppone i vincoli del Patto di stabilità e la difficoltà a mettere a regime i finanziamenti che gli devono la Regione e lo Stato. Sarà così ma, oggettivamente, la città è nelle condizioni come descritte. Dardo
ISERNIA
ANNO IX - N° 121 - VENERDÌ 8 NOVEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Isernia
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8 novembre 2013
Ittierre, Brasiello convoca il tavolo Domani la riunione per fare il punto sulla delicata situazione ISERNIA. Il sindaco Luigi Brasiello ha convocato una nuova riunione del ta-volo tecnico sulla vertenza Ittierre. L’incontro si terrà domani, alle ore 10, presso il Comune di Isernia. Sono stati invitati: il presidente della giunta regionale Paolo Di Laura Frattura, il sottosegretario Sabrina De Camillis, il senatore Roberto Ruta, l’onorevole Danilo Leva, gli assessori regionali Mi-chele Petraroia e Massimiliano Scarabeo, il presidente della provin¬cia di Isernia Luigi Mazzuto, il presidente della camera di commer¬cio Pasqualino Piersimoni, gli assessori e i capigruppo consiliari del Comune di Isernia, i responsabili delle sedi regionali e provinciali dell’Inps e dell’Inail, la direzione regionale del lavoro, le organizza¬zioni sindacali, le Rsu della Ittierre e il rappresentante della Unicre¬dit.Del resto, i 12 milioni, comunque dovuti dalla collettività, possono costituire: 1) il volano per una New-Co in grado di remunerare la gestione ordinaria dell’attività da ristrutturare per i primi 12 mesi; 2) la base per salvaguardare le potenzialità insite nelle professionalità proprie degli attuali dipendenti.
Rago e Petrecca per la segreteria Idv Domani il congresso provinciale del partito dipietrista
Agnone, inaugurato l'asilo Il sindaco Carosella: "Speriamo sia un buon viatico per le aree interne" AGNONE – “L’asilo nido intercomunale di piazza del Popolo rappresenta un segnale di fiducia e un messaggio di speranza per le giovani coppie che lavorano e risiedono in un territorio difficile come quello delle aree interne”. Le parole del primo cittadino di Agnone, Michele Carosella subito dopo il taglio del nastro della nuova struttura che ospiterà 27 bambini dai tre mesi ai tre anni di vita. Battezzato con il nome ‘Ape Maia’, l’asilo nido del rione Maiella, implementa l’offerta della già esistente sezione
Primavera. L’investimento totale è stato di 149 mila euro di cui 137 mila provenienti da un finanziamento regionale (la restante ISERNIA. Sarà celebrato domani il congresso provinciale delsomma a carico del Comune di l'Italia dei Valori per il rinnovo della segreteria e del coordinamento Agnone) che rischiava di andare provinciale di Isernia. Scaduti ieri a mezzogiorno i termini per la perduto. A riguardo efficace e representazione delle candidature, al garante congressuale Giuseppe pentina l’opera messa in campo dai Caterina sono giunte due distinte mozioni: una da parte del vicesefunzionari dell’ufficio tecnico di gretario Antonio Rago e l’altra da parte di Daniele Petrecca già copalazzo Verdi e dal coordinatore ordinatore cittadino di Isernia. Il congresso sarà anche occasione per dell’ambito territoriale di Agnone, eleggere la rappresentante provinciale del laboratorio dedicato alle Antonio Melone. “E’ questa una politiche di genere per il quale è pervenuta un’unica mozione da delle risposte concrete a quanti parte della candidata Giusi Cristinzio . L’appuntamento è per le ore non credono al lavoro che dal giu15:30 presso la saletta gialla della Provincia di Isernia in via Berta. gno del 2011 la giunta Carosella svolge quotidianamente per il bene della collettività. Si tratta di un noteISERNIA. Ieri sera alle ore ventitré e trenta ci ha dato l’addio lo scrittore Vin- duzione “Queste annotazioni possono considerarsi la sintesi estrema della mia vole passo in cenzo Rossi, letterato apprezzato e conosciuto non solo in Molise ma in Italia e vocazione culturale a vasto raggio alimentata costantemente da solitarie letture, avanti nella direall’estero per la sua costante e impegnata attività culturale che si è dispiegata nella meditazioni e riflessioni sulle possibilità del sapere umano”. Nell’opera riafferma zione di quei serpoesia, nella narrativa, nella saggistica, nella promozione di eventi di elevato livello. che è proprio il cuore o la voce della parola l’unica possibilità di totale silenzio e vizi alle famiglie e Riconoscimenti e premi hanno accompagnato la sua esistenza votata all’amore il suo legame con il lettore che è l’unico a poter dare vita e significato al libro. Da alla persona che e alla fedeltà alla parola come cita il titolo di una delle sue oltre cinquanta pub- una intervista di Fulvio Castellani, pubblicata nella raccolta Il Fantasma e altre poedeterminano la blicazioni e all’amore incondizionato per la natura che sentiva in maniera forte, sie, cogliamo il senso e la consapevolezza costante di Vincenzo Rossi nei confronti qualità della vita ispiratrice di sillogi quali Dove i monti ascoltano,Verdi terre, Il grido della terra, Re- della scrittura, alla domanda Se fosse chiamato ad una scelta, quale delle sue opere di un luogo. Un spiro dell’erba/ voce delle rocce e di libri di narrativa quali La terra e l’erba, Fon- consegnerebbe agli annali della storia letteraria? lo scrittore risponde “ Un autore contributo, dunterossa, Il Cimerone. Premio Goffredo Parise per la Narrativa e Premio Salvatore che non scrive per vendere ma produce secondo i suoi impulsi emotivi, la sua naque, anche alla Quasimodo per la Poesia, per citarne solo alcuni, è stato ideatore e presidente tura, i suoi stimoli, dentro il suo destino di autore non può non amare tutto ciò lotta contro il dedel Premio nazionale di poesia Eugenio Frate, direttore di riviste letterarie, tra le che produce: per lui un grosso volume o una singola poesia, un’opera che è stata pauperamento dequali Il Ponte Italo-Americano e Miscellanea. Nell’ultima pubblicazione Annotazioni elogiata da grandi e validi critici e un’altra che è stata trascurata o addirittura conmografico delle di una vita, in maniera che si potrebbe definire predittiva, così scrive nella Intro- dannata, si pongono sullo stesso piano di appartenenza e di amore” nostre comunità.
Ultimo saluto allo scrittore Vincenzo Rossi
Senza contare il consolidamento di quattro posti di lavoro”, la dichiarazione dell’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Cacciavillani. All’inaugurazione presenti anche i sindaci di Poggio Sannita, Maria Antonietta Bottaro e di Pescopennataro, Pompilio Sciulli che hanno riconosciuto il ruolo guida di Agnone per il territorio altomolisano. Realizzato su un piano terra della superficie di 200 metri quadrati, l’asilo nido ‘Ape Maia’, oltre a due ampie sale dove si svolgeranno attività ludiche, comprende una stanza riposo, una cucina-mensa, un bagno e due locali adibiti ai coordinatori. Sarà gestito dalla cooperativa ‘Ricreattivamente’ che potrà contare su figure altamente professionali quali una educatricecoordinatrice, due operatori di infanzia e una psicomotricista, laureata in scienze motorie. L’ asilo nido ‘Ape Maia’ osserverà i seguenti orari: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00. La retta da pagare sarà fissata in base al reddito Isee e partirà da un minimo di 80 euro per i senza reddito. L’obiettivo dichiarato è quello di incrementare il numero degli iscritti.
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Termoli
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Tassa sui rifiuti: l’amministrazione comunale ha deciso di non applicare la Tares TERMOLI – L’amministrazione comunale, durante una conferenza stampa, ha annunciato che per l’anno in corso non sarà applicata la Tares, mantenendo invece in vigore la Tarsu. “La conferenza stampa – ha spiegato il sindaco Basso Antonio Di Brino – ha avuto l’obiettivo di dissipare ogni dubbio, a voi operatori dell’informazione e all’opinione pubblica, in merito alla scelta di questa Amministrazione di non inasprire la pressione fiscale nei confronti dei cittadini di Termoli. La volontà di fondo di mantenere bassa la pressione fiscale, come è noto, è stata alla base dell’azione di questa Amministrazione comunale e la mia affermazione è supportata da dati assolutamente inconfutabili: l’anno scorso, ad esempio, in occasione della definizione della percentuale di Imu da applicare sia sulla prima che sulla seconda casa, ma in particolare sulla seconda casa, il Comune di Termoli è stato uno tra i pochi comuni medio grandi a non aver applicato la misura massima del 10,6 per mille, mantenendosi invece sul 9,3 per mille; così come, forse, siamo rimasti l’unico Comune d’Italia a mantenere una percentuale di Irpef dello 0,6 per mille a fronte dello 0,8 di tutti gli altri comuni. I fatti, più che le parole, dimostrano quindi che a Termoli la pressione fiscale, sull’Irpef come sull’Imu, è una delle più basse in Italia, nonostante la situazione economico finanziaria drammatica che abbiamo trovato, lo ricordo sempre, al momento del nostro insediamento. Per quanto riguarda invece la Tares, a fronte delle notizie allarmistiche che erano già state diffuse ad arte nei giorni scorsi e che paventavano aumenti stratosferici sui singoli cittadini e di molte attività produttive e commerciali, come se la responsabilità fosse da attribuire ad una nostra volontà e non, invece, a ciò che la legge ci stava imponendo di fare, questa Amministrazione ha scelto di: non aumentare la pressione fiscale in un momento storico così delicato, evitando quindi di mettere le mani nelle tasche dei cittadini; mantenere la priorità di non aumentare le tasse, inoltre, andando a ricercare le sacche di evasione fiscale e facendo pagare tutti per far pagare meno. Se non avessimo posto in essere delle costanti ed efficaci azioni di controllo, avremmo dovuto applicare sicuramente percentuali di aumento della Tarsu molto più alte. Per quanto riguarda infatti la tassa sui rifiuti, dal 2010 ad oggi abbiamo ridotto la forbice del rapporto tra costo del servizio e tasse pagate per la copertura del costo, dal 75% circa (2009/2010) al 92% circa del 2013: questo è stato possibile proprio attraverso l’individuazione dell’evasione fiscale facendo pagare la
Il tempismo del Comune di Termoli tassa sui rifiuti a tutti per far pagare meno. La normativa ha previsto per quest’anno l’applicazione della Tares, una tariffa che, seppur introdotta dal Governo Monti, fa comunque riferimento all’applicazione del Decreto Ronchi: ci tengo a precisare che il Decreto Ronchi è stato il frutto di un Ministro all’Ambiente del Governo Prodi, quindi un Governo di centrosinistra; noi, quindi, avremmo dovuto applicare tariffe che provenivano da una normativa e una legge partorita dal centrosinistra. Fatta questa precisazione politica, va detto che il Decreto Ronchi ha una peculiarità che in qualche modo vede fortemente penalizzata la città di Termoli, in quanto il precedente regolamento comunale considerava coefficienti assolutamente squilibrati su categorie come quelle delle industrie presenti all’interno del Consorzio Industriale termolese (Fiat, la Sorgenia, le industrie chimiche ecc. ecc.), o come per le banche, rispetto a quelle dei cittadini. E accaduto che il Decreto Ronchi stabilisce che il costo del servizio deve essere pareggiato dalle Entrate, ma stabilisce anche i coefficienti, con un range minimo e massimo, per tutte le categorie: ciò significa che in virtù del nostro regolamento, le categorie che pagavano di meno, tipo e soprattutto i commercianti e gli operatori turistici, bar, ristoranti, cioè quelli che tutto sommato costituiscono anche la spina dorsale della nostra economia, insieme alle imprese, venivano fortemente penalizzate; quindi dovendo l’Amministrazione, per legge, applicare la Tariffa nel rispetto del Decreto Ronchi, avrebbe dovuto applicare quei coefficienti, determinando aumenti quasi esponenziali. Con la conversione del Decreto n. 102/2013 (Decreto sull’Imu) è stato stabilito che per quest’anno i Comuni che non hanno ancora approvato il Bilancio possono non applicare la Tares, ma restare nel regime della vecchia Tarsu, a saldo ovviamente invariato, garantendo le entrate per provvedere all’intero ser-
Vibac, pieno sostegno dall’onorevole Venittelli
TERMOLI – L’onorevole del Partito Democratico Laura Venittelli, ha espresso soddisfazione per l’esito positivo dell’incontro tenutosi all’assessorato al Lavoro di Campobasso in merito alla vertenza Vibac. “Passare dalla comunicazione della chiusura aziendale alla chance di un concreto piano di rilancio industriale da parte dell’azienda col sostegno e con l’accompagnamento delle istituzioni, finalizzato alla garanzia dei livelli occupazionali – ha detto la Vewnitelli -, è certamente un segnale importante di speranza. Diamo atto alle parti in causa
di aver agito fino ad ora con estrema diligenza”. La parlamentare ha garantito “tutto il supporto necessario affinché la procedura per la richiesta di cassa integrazione straordinaria che verrà inoltrata entro novembre possa trovare accoglimento al Ministero del Welfare”. Infine ha dichiarato la propria “disponibilità a dare un contributo fattivo per la definizione di quel percorso legislativo necessario a utilizzare i fondi comunitari in dotazione della Regione Molise per rendere efficace al più presto il piano di rilancio e l’ampliamento del perimetro produttivo della Vibac”.
vizio (compreso il personale interno impegnato in questo settore, ecc.). Questa Amministrazione ha stabilito lunedì in gruppo di maggioranza, proprio nella filosofia di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini, di non applicare quest’anno la Tares, ma di continuare ad applicare la Tarsu. Le simulazioni effettuate dalla nostra Struttura hanno evidenziato un aumento pro-capite, del 12 % circa, spalmato su tutte le categorie. Ciò significa che i termolesi avranno una rata di conguaglio per la Tarsu con un aumento molto contenuto: per fare un esempio, chi ha già pagato 100 Euro pagherà all’incirca 12 euro, e così via. Stiamo inoltre decidendo, sempre per non incidere sulle tasche dei cittadini il prossimo dicembre, di posticipare a gennaio il pagamento di questa rata di conguaglio Tarsu. Non sappiamo ovviamente cosa accadrà il prossimo anno con il nuovo regime impositivo (Tari,Trise, ecc.), ma assieme alla maggioranza ed assieme all’Amministrazione comunale ci metteremo subito al lavoro per garantire, nell’ambito delle nostre competenze, un minor impatto possibile di queste imposte sulla cittadinanza. Sicuramente, con tutte le azioni di risparmio che stiamo mettendo in atto, prevediamo di affrontare con maggiore serenità eventuali adeguamenti per il pagamento della futura tariffa sui rifiuti, pur avendo presente che abbiamo ricevuto un’eredità pesante rispetto al contratto con la Teramo Ambiente”.
TERMOLI - Andiamo con ordine. Primo. Direttiva 34/2013 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che mette a cofinanziamento 38 milioni di euro per l’edilizia scolastica. Per accedere al finanziamento le domande devono essere inviate entro il 22 aprile 2013. E’ importante la tempistica in quanto i soldi sono pochi (38 milioni per tutta Italia) e ovviamente ha la precedenza chi invia per primo. Indovinate un po’ in che giorno l’Amministrazione invia la documentazione? Mah, non mi dite…ebbene sì proprio il 22 aprile 2013…e se vedete il documento inviato vi mettete le mani nei capelli per come è stato compilato! Se io fossi il Ministro non solo non darei un euro, ma andrei oltre!!! Secondo. Bando “Sole a Scuola” del Ministero dell’Ambiente. 3 milioni di euro per finanziamenti a fondo perduto di impianti fotovoltaici su scuole cittadine (40 mila euro ad impianto max 5 impianti per comune). Non c’è scadenza temporale, ma di fondi. Nel senso che quando finiscono i 3 milioni finisce il bando. Quindi la tempistica è ancora più rilevante. Dalla nota della Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, il Clima e l’Energia del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Prot. 0038534/SEC del 21.06.2013 DIV III si evince che l’ultima domanda ammessa a contributo è del 19 aprile 2012. Quasi tutte sono state inviate tra il 5 e il 10 aprile. Ovviamente il Comune di Termoli che fa? Il 12 aprile 2012 sta ancora facendo la determina dirigenziale per l’adesione al bando e l’affidamento di incarico diretto per la progettazione di massima. Ovviamente il Ministero come il buon Claudio Villa dice:”Sta casa aspetta a te”. Rrisultato nessun impianto sarà finanziato e quindi realizzato. Terzo. Patto dei Sindaci – Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES). Da progetto il Comune di Termoli avrebbe dovuto “cubare” un importo complessivo degli interventi di € 6.433.837,59. Con delibera di Consiglio Comunale n. 70 del 29 novembre 2010 (adesione al Patto dei Sindaci) questa amministrazione si impegnava a redigere un PAES entro un anno. Peccato che di anni non è passato uno, nemmeno due, ma quasi due mezzo (per la precisione circa 890 giorni). Infatti soltanto con la delibera di Consiglio Comunale n. 23 del 07 giugno 2013 si è arrivati all’adozione del PAES. Voi penserete:”In forte ritardo rispetto alle proprie intenzioni, ma in tempo per Bruxelles…”. Purtroppo pensate male…in quanto il termine perentorio concesso da Bruxelles per l’approvazione del PAES era fissato per il 29 maggio 2013. Sono come i treni…arrivano sempre in ritardo!!! Questi sono tre piccoli esempi di come viene gestito e amministrato il Comune di Termoli…Ndò quale rotonda inaugurate oggi? Paolo Marinucci
Centro di Salute Mentale e Istituto Alberghiero, “Amici per la…padella!” TERMOLI - Sinergie sempre più interessanti e, principalmente, concretamente utili per i portatori di disagio psichico, quelle createsi tra l’Associazione “Incontrarsi”, il Centro Servizi “Il Melograno” di Larino, il Centro di Salute Mentale e l’Istituto Alberghiero di Termoli. Stavolta la co-progettazione, dall’efficacissimo titolo “Amici per la… Padella”, intende farsi portatrice dell’idea che vede la rete e la cooperazione come gli strumenti più adeguati per la realizzazione di interventi efficaci sul territorio e vuole rappresentare un esempio di integrazione nei ruoli, competenze e risorse del territorio. L’iniziativa si ripropone di perseguire una serie di obiettivi: il miglioramento della gestione delle autonomie e delle capacità di autogestione, l’integrazione con il territorio, la ripresa di percorsi formativi troppo spesso interrotti dall’insorgere delle problematiche psichiche, la necessità di accrescere strumenti e competenze, essenziali per una migliore qualità della vita, utilizzabili anche come base per un’eventuale collocazione nel mondo del lavoro. Il progetto, che vede lo start in questi giorni, prevede di inserire utenti scelti dal Centro di Salute Mentale in classi dell’Istituto Alberghiero. I partecipanti saranno impegnati nei laboratori previsti dai programmi scolastici, finalizzati alla preparazione, trasformazione e conservazione di alimenti, accolti in classi ordinarie dell’Istituto Alberghiero. È prevista una giornata conclusiva con la degustazione di piatti preparati dagli allievi. Tornando alle sinergie tecniche: il Centro di Salute Mentale coadiuva l’Associazione “Incontrarsi”, supervisiona la scelta degli utenti, fornisce supporto psichiatrico, psicologico e sociale; il Centro Diurno si propone come cerniera tra i destinatari del progetto, il corpo
docente e i volontari dell’Associazione e nella gestione di eventuali difficoltà. “Nel caso specifico possiamo parlare di un progetto pilota – afferma la dirigente scolastica, professoressa Maria Chimisso - atto a testare le possibilità di collaborazione fattiva anche con altre Scuole e Istituti Professionali presenti sul territorio, con la possibilità di riprendere percorsi formativi per sanare, almeno in parte, le fratture che alcune forme di psicosi (la cui insorgenza si riscontra prevalentemente in età adolescenziale), creano nei soggetti colpiti”. Il Direttore del Centro di Salute Mentale di Termoli, dottor Angelo Malinconico, mette in evidenza l’importanza di intervenire ed offrire opportunità soprattutto agli utenti più giovani, in cui la sensazione di inadeguatezza, dovuta all’insorgenza di una patologia che presenta sintomi spesso invalidanti e di una problematica vista ancora come contaminante, sono sovente causa di isolamento e abbandono degli studi:“ci si ripropone di migliorare le autonomie, favorendo il rafforzamento dell’autostima, prevenire condizioni di esclusione, mediante lo sviluppo della conoscenza tra gli allievi dell’Istituto e i nostri utenti, rafforzando il senso di appartenenza al gruppo”. Gli organizzatori si augurano di ampliare la rete tra volontariato, istituzioni pubbliche e terzo settore, sensibilizzando le Istituzioni nella lotta contro lo stigma, arricchire le situazioni esperienziali mediante lo scambio e il confronto, accrescendo il livello di integrazione e socializzazione. Peraltro lo stesso CSM, attraverso i programmi del Centro Socio-lavorativo, offre opportunità di inserimento nel mondo del lavoro ai propri utenti. Una via potrebbe proprio essere quella della ristorazione e dell’hotelleria.
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Termoli
8 novembre 2013
Aumentano mensa scolastica e trasporto scuolabus Scardocchia rieletto vice presidente del Consiglio comunale GUGLIONESI – Giuseppe Aristotile è stato rieletto vice presidente del Consiglio comunale. La nomina all’unanimità è avvenuta durante i lavori dell’assise con 11 voti favorevoli resi in forma palese.Aristotile era già stato eletto vice presidente del Consiglio comunale il 7 maggio scorso per poi dimettersi circa un mese dopo. Durante la riunione del Consiglio lo stesso Aristotile ha spiegato i motivi delle dimissioni dovute “per il comportamento poco corretto della maggioranza. Il Vicepresidente doveva essere scelto dalla minoranza, a seguito di una motivata discussione in Consiglio, invece è stato frutto di una scelta della maggioranza”.A lui ha rispopsto il sindaco Bartolomeo Antonacci il quale ha chiarito che “la maggioranza non ha affatto influito sulla nomina del consigliere Aristotile” e a tal proposito ha proposto che la nomina venga fatta su proposta della minoranza e per acclamazione e senza il voto segreto. come poi è avvenuto. Aristotile presiederà il Consiglio in caso di assenza od impedimento del Presidente, Maria Scardocchia.
GUGLIONESI – Il capogruppo di opposizione, Cloridano Bellocchio, denuncia pubblicamente l’aumento delle tariffe dei servizi di trasporto e mensa scolastica, dopo quelle di Imu e la Tares. Il rappresentante di Unità democratica per Guglionesi fa presente che “l’ultimo provvedimento assunto ha inteso introdurre il criterio di determinazione della contribuzione agganciato all’Isee. In attesa della verifica della legittimità di tale criterio l’applicazione del provvedimento produrrà aumenti della contribuzione per tutte le famiglie che hanno un Isee superiore a 6.500 euro”. In dettaglio Bellocchio annuncia che in merito al servizio mensa gli “ aumenti previsti vanno dal 33% al 109% così suddivisi: + 110 euro per figlio (fascia reddituale da 6.500 a
10mila euro); + 270 euro per figlio (da 10mila a 14mila euro); + 362 per figlio (reddito oltre i 14mila euro)”. Ma dai calcoli di Bellocchio aumenti sono previsti anche per il trasporto scolastico “Che vanno dal 35% al 114% così suddivisi: + 33,30 per figlio (fascia da 6.500 a 10mila euro); + 69,30 per figlio (da 10mila a 14mila euro); + 105,30 per figlio (ol-
tre i 14mila euro)”. Cloridano Bellocchio davanti a questi aumenti, una vera “catastropfe per le famiglie che usufruiscono dei due servizi ha detto che: “Noi eravamo e rimaniamo convinti che non si può continuare a vessare le famiglie seguendo la logica ragionieristica del pareggio dei conti. Occorre avviare una seria politica di revisione dei conti. con la spending review di efficientamento dei modelli di gestione. A partire dalla macchina amministrativa che assorbe da sola circa un milione di euro all’anno. I nostri appelli sono stati snobbati da chi per contro continua a dire che tutto va meravigliosamente bene. Se si continua in questo modo nel 2014 ci aspettano nuovi aumenti a fronte di una diminuzione dei servizi resi e della loro qualità”.
Approvato piano organizzazione rete scolastica Il 24 novembre l´Assemblea diocesana MONTENERO DI BISACCIA - Il Gruppo consiliare IdV al Comune di Montenero di Bisaccia saluta con soddisfazione l’approvazione del Piano Provinciale di Organizzazione della Rete scolastica per gli anni 2014-2016, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio provinciale tenutasi lo scorso lunedì 4 novembre. In linea con gli indirizzi programmatici regionali, si è dovuto procedere a un drastico “ri-dimensionamento” del numero delle dirigenze scolastiche, passate da 61 a 40. Da questo intervento, doloroso ma necessario, Montenero è uscita addirittura rafforzata nel suo ruolo di riferimento per il nostro ambito territoriale, dal momento che le scuole di Mafalda e Tavenna sono state
Aggiudicazione gestione della casa di riposo anziani cardinale Seper
ACQUAVIVA COLLECROCE – L’Ati Solidalia Cooperativa Sociale Onlus si è aggiudicata l’affidamento della gestione in concessione della Casa di riposo per anziani “Cardinale Seper” con procedura aperta e avviso pubblico. La struttura ha 24 posti letto e, l’affidamento della gestione, garantisce continuità al servizio di ricovero degli anziani e pertanto l’amministrazione comunale non dovrà ricorrere ad ulteriori proroghe. La durata dell’affidamento è fissata in cinque anni successivi e continui che decorrono dalla data di stipula del contratto. La Onlus oltre a pagare un canone annuo al Comune di Acquaviva Collecroce (50mila euro più IVA), assumerà il personale attualmente in servizio nella Casa di riposo e curerà la manutenzione ordinaria della struttura.
inserite nell’Istituto Omnicomprensivo del nostro Comune. Si tratta di un risultato molto importante per il nostro centro, e di questo va dato merito alla Giunta provinciale e al prezioso lavoro svolto dalla consigliera Idv Simona Contucci, che con spirito di responsabilità ha contribuito all’approvazione del documento di piano, anche grazie alla sua presenza alle conferenze preliminari, comprese quelle a cui erano stati invitati i sindaci di tutti i comuni della Provincia. Un esempio concreto di collaborazione fruttuosa tra maggioranza e opposizione per il bene del proprio territorio. Il Gruppo consiliare IdV
BASSO MOLISE - Presso l’Auditorium “Giovanni Paolo II” presso la “Santa Maria degli Angeli” a Termoli il 24 novembre si svolgerà, a partire dalle 15,30, l’Assemblea diocesana dal titolo: “La Liturgia della Famiglia”. Relatore don Enzo Bonetti, Presidente della Fondazione Famiglia Dono Grande. Si legge nella lettera di convocazione: "Come il Convegno annuale, l’Assemblea diocesana è un evento centrale nella vita della Chiesa Locale, vi convengono tutte le realtà che la formano e ne esprimono la presenza e la vitalità sul territorio e nella storia. In questo convenire si esprime l’unità dell’intera comunità diocesana e nello stesso tempo la sua ricchezza. Diventa l’occasione unica e fondamentale per continuare ed attuare PALATA – L’inverno si avvicina e con esso anche la possibilità di precipitazioni nevose. Per eviil percorso vissuto e celebrato nel Sinodo Diocesano e tare possibili disagi alla popolazione e alla circolazione dei mezzi, la Giunta municipale ha delibetener vivo lo stile sinodale che sempre più deve dirato il piano neve. Il piano d’inmtervento sarà attuato dai Vigili Urbani Gabriele Quici e Maurizio ventare lo stile del nostro essere popolo di Dio in camMarchetti, che coordineranno gli interventi, e da altre quattro persone (tutti dipendenti comumino nella storia della nostra terra. Come presbitero nali) non tralasciando che all’occorrenza il Sindaco potrà avvalersi anche delle prestazioni lavoradi questa Chiesa, come consacrato/a, come delegato/a tive di personale esterno o di mezzi meccanici di proprietà privata. Nel frattempo l’amministrazione della tua comunità parrocchiale o della tua aggregacomunale ha già provveduto all’acquisto di sale che è depositato nei magazzini del Comune. Ma zione ecclesiale, è certamente importante e necessavediamo come verrà attuato il piano. Il personale viene diviso in due squadre operative al fine di ria la tua presenza, che, attraverso la tua persona, poter coordinare meglio le operazioni sia nel centro abitato che nelle strade di collegamento alle esprime il desiderio di unità della realtà che servi e strade Statali e Provinciali. I primi interventi consisteranno, al verificarsi delle precipitazioni nevose, rappresenti. Il tema di quest’anno è in continuità con nel liberare immediatamente le strade principali, dando priorità assoluta alla strada che conduce il percorso iniziato da due anni sulla Liturgia fonte pealla farmacia, alle abitazioni dei medici che operano nel paese, alle abitazioni delle persone dializrenne di educazione alla vita buona del Vangelo. Affizate, alle strade di collegamento con le scuole, Comune, Caserma dei Carabinieri, Chiese, Banca diamo alla Vergine Santa anche questo evento e ed altri uffici pubblici, con le sedi delle cabine dell'ENEL e della Telecom, al fine di consentire ai tecl’intero cammino della nostra Chiesa particolare, pernici di effettuare tempestivamente interventi tecnici per risolvere eventuali disfunzioni nei servizi. ché risulti fedele al Disegno di Dio e trasparenza del Una volta proceduto allo sgombero neve, la seconda unità operativa provvederà allo spargimento suo Amore per il mondo nel quale viviamo. Ormai alla del sale al fine di prevenire la formazione di ghiaccio lungo le strade, con la presenza costante di conclusione dell’anno della Fede, vogliamo, con il Suo un vigile urbano che assicurerà, il più possibile, un transito regolare al fine di garantire con temaiuto e sostenuti dalla grazia del Battesimo, essere una pestività ed efficacia,gli interventi. Successivamente si procederà a liberare le vie che conducono risposta piena e totale al si che il Padre, nel Suo Figlio alle strade statali e provinciali, in modo da poter consentire i collegamenti con gli ospedali di TerGesù, ha detto a ciascuno di noi e all’intera umanità. moli e di Larino e permettere, altresì, ai numerosi dipendenti dell' azienda FIAT e delle altre induIn Maria, madre e modello della Chiesa e di ciascuno strie del basso Molise, di recarsi nei rispettivi posti di lavoro qualora i mezzi di trasporto di linea di noi, vi benedico e vi ringrazio per la vostra disponinon raggiungessero il centro abitato del paese. Dopodichè si procederà allo sgombero delle strade bilità e per la testimonianza che quotidianamente date interpoderali e vicinali, per consentire agli agricoltori residenti nelle varie contrade dell'agro di della fede che è in voi". raggiungere le proprie aziende. Gianfranco De Luca, Vescovo
Approvato il piano neve
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Spettacolo
8 novembre 2013
Lettering e street art Una collettiva d’arte contemporanea per misurarsi con colori e fantasia di Charles N. Papa TERMOLI - La street art ha sicuramente più seguaci ed estimatori di quanto si pensi. Il problema sta nel difetto di comunicazione. Nessuno esplica in modo chiaro e nessuno si vuol dire lettering, ovvero l’arte dello scrivere. Separiamo subito, senza fraintendimenti, i vandali dagli artisti. Quelli che scarabocchiano e che non hanno rispetto di monumenti e siti archeologici da chi invece, colora, ravviva e porta a nuova vita siti abbandonati, sporchi, poco frequentati. Sono loro che devono essere considerati per quello che sono, artisti di un’arte che non tutti hanno, di un dono naturale che li porta a creare in siti inaspettati, che regalano a città e luoghi una forma di vita che vuol dire risorgere dal dimenticatoio burocratico. Ci vorrebbe più curiosità da parte di tutti, per non catalogare frettolosamente come incivili, writer che invece hanno fama internazionale e che si spostano in tutto il mondo
come vere star, acclamate e desiderate. Le loro opere campeggiano spesso su immensi edifici e su enormi pareti, la loro fantasia colora le giornate in molte grandi città. In Molise a Campobasso grazie all’associazione Malatesta, l’anno scorso, il muro che delimita la ferrovia su via Novelli, è stato tappezzato di opere che ancora oggi sono visibili. Un progetto che ha riqualificato un muro di cemento inguardabile. Des, Smake, Norh, Smoh, Moe, Mess Too, Kunos, Keno, Xerox, Carto– Icks, Pop, Zigo, Volpe. Sono gli artisti che da domani e sino al 21 novembre, espongono con la collettiva d’arte contemporanea “Street gallery II, Tag experience” presso Officina Solare Gallery. Il concept di quest’anno, è quello di indagare uno specifico settore della street art, ovvero il lettering, affrontando un discorso espositivo e visuale tutto incentrato sulla scrittura come elemento immediato di comunicazione e come settore fondante dell’arte di strada.
Repertori vocali di tradizione CAMPOBASSO - L’Associazione polifonica molisana, il Coro polifonico femminile Samnium Concentus, il coro Quod Libet, organizzano il 16 e 17 novembre 2013 un seminario/laboratorio corale dedicato alla vocalità e ai repertori vocali di tradizione orale condotto da Giovanna Marini, con la collaborazione di Germana Mastropasqua e Xavier Rebut. Gli incontri si svolgeranno sabato (16.00-19.00) e domenica (9.30-12.30) presso la sala conferenze della biblioteca “P. Albino”. Costo del corso e concerto euro 30,00. Info 3381810573.
Il nuovo lavoro di Palma Spina al teatro Savoia CAMPOBASSO - Il nuovo spettacolo di Palma Spina si intitola “Equità”. Il prossimo 13 novembre lei e Marco Caldoro saliranno sul palco del teatro Savoia per riproporre questo testo che già questa estate ha avuto un buon riscontro di pubblico. La Spina, attrice ed autrice, si cimenta con uno spettacolo che è uno spaccato della realtà di molte famiglie italiane, quello delle cartelle esattoriali, di debiti piccoli o grandi che siano, ma che affliggono la società di oggi. Informazioni e prenotazioni
Appuntamenti CAMPOBASSO - Questa sera al Caffè Marconi “Syncopated city”, set di Maurizio Oriunno. CAMPOBASSO - Oggi il Move club presenta il venerdì. Cena dalle 20.30, a seguire la dance di Andrea Barletta, Alex C., Emanuele Di Re, Nian Project. CAMPOBASSO - Stasera al dopolavoro ferroviario la rassegna “Binario uno, in viaggio con...”, presenta l’horror. Proiezione e dibattito a cura di William Mussini. ISERNIA - Al Cool (ex Grapes) oggi musica a cura di Marco Iena, domani Sabrina De Luca. CAMPOBASSO - “Kiss to the bliss” è la serata del venerdì al Kamaloca. In consolle Andrea Palazzo, Mario Tallari, Andrea Dir. CAMPOBASSO - Domani cena spettacolo da Aciniello (Fossato cupo) con Enzo Fischetti da Made in sud.
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“Vis a Vis” ORATINO - Domenica 10 novembre inaugura “Vis a vis” presso auditorium “Altobello” ad Oratino. Il progetto è un programma di residenza per artisti e vuole promuovere l’arte contemporanea e il contesto di riferimento. espone Barbara Esposito. Info 3281413929.
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8 novembre 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto
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