8 ottobre 2013

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ANNO IX - N° 103 - MARTEDÌ 8 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’ango lo della tartaru ga Il 4 ottobre ad Assisi l'umiltà di papa Francesco ha incontrato, nella preghiera, la povertà di San Francesco. Nella storia della Chiesa, pochi sono stati i papi che, come Francesco, hanno saputo instaurare un rapporto empatico e quasi paritario col popolo di Dio. Papa Bergoglio, dopo aver conquistato i cuori con l'umiltà e le menti con la forza travolgente della "condivisione" sociale, sta riorganizzando la Curia romana, gettando quindi le basi per un rinnovamento della Chiesa universale. Ma questo Papa sa essere anche il papà della Chiesa locale, e a noi molisani la Sua paterna vicinanza l'ha mostrata elevando al rango di Basilica Minore lo stupendo Santuario di Castelpetroso.

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Sandra Savino. La parlamentare del Pdl ha sottolineato la negatività politica delle dichiarazioni di Ulisse Di Giacomo sul caso Berlusconi. "Ringraziamo il futuro Senatore per aver dimostrato al Paese l'esistenza di nuovo primato per quel che riguarda la riconoscenza e il rispetto espressi in politica: candidarsi sotto il logo Berlusconi Presidente e poi sostenere legalmente la fuoriuscita dal Senato dello stesso Berlusconi rappresenta quel fondo del barile che nessuno era mai riuscito a toccare".

L’Oscar del giorno a Sandra Savino

Il Tapiro del giorno lo Il Tapiro del giorno diamo al Pd. In questi giorni è rimbalzato in cro- al Pd naca la questione dei mancati versamenti delle quote mensili da parte dei consiglieri che stanno mettendo in difficoltà le casse del partito regionale. Ora con le Primarie qualcosina sarà possibile raggranellare per dare fiato al magro bilancio. Ieri è stato proprio il senatore Roberto Ruta a sperare che alle urne interne possano accorrere iscritti vecchi e, soprattutto, nuovi. Un motivo politico, sicuramente ma anche per raggranellare qualche soldo per le casse del partito.


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8 ottobre 2013

Un solco profondo divide mondi, modi e mentalità vecchi dai nuovi

Cassa integrazione sì (Petraroia) Cassa integrazione no (Alesina e Giavazzi)

Curiosi, e non poco, di conoscere il tipo di reazione dell’assessore regionale Petraroia che, come è noto a tutti, è il maestro di cerimonia nelle circostanze in cui viene annunciata l’applicazione della cassa integrazione a favore dei lavoratori che, per effetto della crisi economica, e non solo, sono in chiara difficoltà. E’ lui nel Molise che si danna l’anima per applicare la formula degli ammortizzatori sociali, là dove sono per legge applicabili, e là dove gli viene la fortuna di vederseli concessi in via straordinaria. Insomma, è l’assessore che mette le toppe ad una situazione economica con gravi riflessi sociali. Curiosi, quindi, di conoscere quale è potuta essere, se ha letto l’articolo di

Alberto Alesina e Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera di domenica 6 ottobre, e quale potrebbe essere leggendolo su segnalazione. I due giornalisti esperti di problemi economici hanno firmato valutazioni di questo tenore sulla possibilità che l’Italia esca fuori dalla crisi, partendo dai comportamenti della politica nella prima come nella seconda Repubblica. “Per ricomunicare a crescere - scrivono Alesina e Giavazzi - basterebbe spostare e riorganizzare le risorse in modo da allargare un po’ lo spazio occupato dalla prima (Repubblica). Ma bisogna poterlo fare, e per ciò è essenziale riformare un mercato del lavoro ingessato. La Cassa integrazione, ad esempio, è

un ostacolo alla riorganizzazione delle risorse: mantiene i lavoratori legati a un’impresa, anche se questa non riaprirà più, e nel frattempo non li incentiva a cercare lavoro in un’azienda più dinamica. Occorre sostituirla con sussidi alla disoccupazione basato su incentivi a cercare attivamente lavoro. Bisogna ridurre le tasse sul lavoro oggi così alte da rendere difficile per molte imprese fare quel salto di qualità che le renderebbe competitive sul mercato internazionale”. Giudizi netti di chi, analiticamente e criticamente, entra nelle questioni, ne assume la paternità e si espone al giudizio della politica, delle imprese, dei lavoratori e della gente. Un solco profondo che divide mondi, modi e mentalità vecchi dai

nuovi, se davvero si vuole che il Paese si tiri fuori dallo stagno in cui permane ormai da anni. Un modo come un altro per noi di dire a Petraroia che dannarsi l’anima per la Cassa integrazione invece di creare le condizioni ambientali e strutturali per far crescere il Molise (tagliare le spese e contrastare le lobby e le corporazioni), è roba da prima Repubblica, mentre siamo entrati nella terza. Almeno così viene commentato l’asse Letta-Alfano, con il corredo di “una svolta culturale in politica economica che favorisca la competitività e il lavoro dei giovani, la lotta agli sprechi e alle inefficienze e la riduzione sensibile di una tassazione insopportabile”.

Gli uomini del vitalizio, capeggiati da papà Frattura Questo che segue è l'elenco ufficiale dei vitalizi che paga la Regione Molise Fernando Frattura (4.002 euro) - Paolo Nuvoli (4.002) - Antonio Di Rocco (4.002) - Antonio Varanese (4.002) Mario Totaro (4.002) - Giuseppe La Valle (3.843) - Enrico Santoro (3.843) - Nicolino Colalillo (3.843) - Norberto Lombardi (3.843) - Francesco Mancini (3.843)- Luigi Biscardi (3.843) - Vittorio Rizzi (3.353) - Ettore Di Domenico (3.353) - Emilio Orlando (3.353) - Tommaso Di Domenico (3.028) - Mario Verrecchia (3.027) - Costanzo d’Elia (3.027) - Augusto Massa (3.027) - Antonio Del Torto (3.027) - Natalino Paone (3.027) -

Giovanni Di Giandomenico (3.027) Massimo Torraco (2.863) - Antonio D’Ambrosio ( 2.618) - Giovanni Di Pilla (2.567) - Italo Testa (2.546) - Nicolino D’Ascanio (2.249) - Giovanni Di Stasi (2.2487) - Angelo Pio Romano (2.374) Pasquale Di Lena (2.374) - Eduardo Sassi (2.210) - Domenico Pellegrino (2.210) - Elvio Di Girolamo (2.210) Maria Nicole Cupaioli (2.210) - Alfredo D’Ambrosio (2.210) - Giuseppe Caterina (2.210) - Tecla Ciavarro (2.156) - Marcello Veneziale (2.101) - Nicola Iacobacci (2.078) - Alfonina Di Marzo (2.066) re-

versibile - Giuseppe Di Fabio (1.990) Franco Cianci (1.990) - Gaspero Di Lisa (1.984) - Remo Di Giandomenico (1.907) - Alfonso Di Iorio (1.904) - Angelo Di Stefano (1.887) - Antonio Basso Di Brino (1.843) - Angela Civardi (1.787) - Nicola Valentini (1.701) - Salvatore Conte (1.701) - Florenzio Anniballe (1.701) Antonio Sozio (1.701) - Domenico Di Lisa (1.701) - Michele Giambarba (1.701) - Cesira De Sanctis (1.701) reversibile - Luigi Occhionero (1.-701) - Raffaele Vitiello (1.701) - Iolanda Maselli (1.694) reversibile - Livia Franco (1.622)

reversibile - Bianchini De Angelis (1.601) reversibile - Eleonora Carrino (1.576) reversibile – Tullio Farina (1.572) - Maria Angela Astore (1.448) Giuseppe Gallo (1.448) - Nunzio Ruta (1.392) - Giuseppa Gentile (1.322) reversibile - Addolorata Di Cesare (1.134) reversibile - Maria Teresa Bavolo (1.134) reversibile - Livia De Simone (1.134) reversibile - Leila Ruggiero Luisi (1.134) reversibile - Maria Molinini (1.134) reversibile - Maria Gasdia (1.134) reversibile - Diana Battista (1.134) reversibile Santone Mastroianni (1.134) reversibile - Barbara Sajnaj (1.134) reversibile Teresina Glave (1.100) reversibile Franca Scarano (896 euro) reversibile.


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8 ottobre 2013

Pdl, Iorio sulla linea targata Fitto CAMPOBASSO. A Palazzo Grazioli giovedì scorso c’era anche Michele Iorio. L’unico non parlamentare presente nella delegazione che ha firmato il documento pro Berlusconi insieme ad altre 100 persone. La linea di Michele Iorio in realtà era chiara già da prima della bufera: stare con Berlusconi e rilanciare Forza Italia. Lui, Iorio, in Molise lo ha già ampiamente dimostrato da luglio quando quel 23 organizzò Piana dei Mulini2 con la contrarietà dell’allora coordinatore regionale Ulisse Di Giacomo. Insomma, tra i falchi, chiamati anche lealisti, c’è Michele Iorio. Il loro obiettivo è dimostrare che la fazione che ha prevalso in Parlamento non è maggioritaria nel partito. In fondo, anche l’atteggiamento di Alfano e seguaci, che continuano in ogni caso a non mettere in discussione la posizione del leader Berlusconi, è l’emblema di una sorta di

L’ex presidente della Regione tra i lealisti: il congresso del partito? Una strada dettata dal buon senso gioco per la leadership del partito che si gioca sul filo del rasoio. In proposito, l’ultimo sviluppo porta l’ex ministro Raffaele Fitto, anch’egli lealista, a contrapporsi alla linea degli alfaniani. Lui, Fitto, vuole poter scegliere il leader del Pdl nella maniera più democratica possibile: azzerando tutti i vertici del partito e dare vita al congresso. Le colombe respingono al mittente la proposta. Dal Molise Iorio si sbottona: “Quella di Raffaele Fitto è l’unica proposta che apre ad una seria riflessione sulla linea del partito guardando all’unità. Anche perché se è vero che si vuole rinnovare la classe dirigente, il metodo migliore è quello di valorizzare il me-

rito attraverso il coinvolgimento della base. Solo con un confronto approfondito e democratico si può risolvere questa diatriba interna evitando così la scissione”. Trovare una sintesi, è questo l’obiettivo prioritario in questo momento precisa ancora Michele Iorio. “E la proposta di Fitto è una strada dettata dal buon senso”. Anche perché, a dirla tutta, il prossimo congresso del Partito Democratico accentrerà su di sé l’attenzione politica. E allora perché non percorrere una strada democratica anche nel Pdl? Della serie: scelgano gli elettori del Pdl chi deve guidare il partito. giorug

Fondi ai gruppi consiliari, l’altra “rapina” da 315mila euro Oltre all’aumento delle indennità i consiglieri regionali bleffano anche sul quest’altro settore

CAMPOBASSO. Sono circa 1.500 euro in più i soldi che si sono aumentati i consiglieri regionali. La proposta firmata da Frattura e Niro e approvata dal centrosinistra ha prodotto risultati ottimi per le tasche degli eletti. E se l’intenzione era quella di far insorgere il popolo, beh, allora i rappresentati della massima istituzione hanno compiuto davvero un buon lavoro. Ma non contenti di prendere più soldi con le indennità, hanno compiuto anche un’altra “rapina” beffando i cittadini. Si tratta dei fondi per i gruppi consiliari. La legge nazionale prevede un contributo fisso a consigliere di 5mila euro. Poi, a quella cifra, somma 0,05 centesimi moltiplicati per gli abitanti della regione e divisi per il totale dei consiglieri. Beh, alla Regione Molise

è accaduto il miracolo: la divisione per il numero dei consiglieri è diventata moltiplicazione. Che non è quella di 5 pani e due pesci compiuta da Gesù per sfamare cinquemila uomini (oltre a donne e bambini) In Molise infatti l'ultima divisione se la sono dimenticata, moltiplicando per ventuno volte, tanti quanto sono i consiglieri, così da erogare il totale regionale ad ognuno di loro. E il prodotto della moltiplicazione sono 315mila euro che non dovrebbero percepire i gruppi e invece lo intascano. E quanti sono i gruppi in cui sono contenuti i 21 consiglieri? Siamo a quota 15. Di questi 11 sono gruppi monocellulari, cioè composti da un solo consigliere. Si tratta di: Costruire Democrazia (con Filippo Monaco), Progetto Molise (con Nico Roma-

gnuolo), Rialzati Molise (con Vincenzo Cotugno), Sel (con Domenico Ioffredi cognato del presidente Frattura), Udc (con Giuseppe Sabusco), Unione per il Molise (con Vittorino Facciolla che fa anche l’assessore), Idv (con Carmelo Parpiglia), Gruppo misto (con Cristiano Di Pietro che dopo aver lasciato il partito del padre risulta ancora essere iscritto al Gruppo misto), Il Molise di tutti (con il presidente della Regione Paolo di Laura Frattura), Comunisti Italiani (con Salvatore Ciocca) e Grande Sud (con Salvatore Micone). I gruppi composti da più eletti sono dunque solo quello di Pd, Pdl, Movimento 5 stelle. In tempi di crisi, si sa, si fa quel che si può per campare meglio. red.pol.


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4 8 ottobre 2013

Pronta la filiera agricola e agroalimentare tutta italiana firmata dagli agricoltori

Ci fregano il made in Italy anche nella produzione agroalimentare La Provincia di Campobasso presieduta da D’Ascanio aveva deciso di porsi al fianco della Coldiretti per affermare le eccellenze alimentari, gastronomiche ed ambientali di cui territorialmente siamo fortunatamente ben forniti I prodotti italiani primeggiano nel mercato mondiale per qualità; non lo sono, purtroppo, per volume d’affari, essendo oggetto di imitazioni il cui danno è stato calcolato in centinaia di milioni di euro. Qualità e quantità quindi da salvaguardare con opportune e specifiche politiche che, partendo dal basso, dai produttori, devono impegnare tutta la filiera (privata e pubblica) fino alla collocazione dei prodotti sui banchi di vendita. A difesa di questo imperativo in prima fila s’è posta la Coldiretti che ha avviato da tempo in tutte le regioni una mobilitazione a sostegno di “Una filiera agricola e agroalimentare tutta italiana firmata dagli agricoltori” e per la prima volta

nella storia anche il ministro dell’agricoltura è stato visto protestatario tra protestatari. L’impegno dei coltivatori si rifà alle grandi battaglie del passato; mantiene infatti la stessa tensione con cui è stata difesa la produzione e la qualità del latte nella non sempre coerente politica agricola europea. Sono tornati con lo stesso spirito sulle “barricate” contro le contraffazioni delle produzioni e dei prodotti. Distinguere e difendere la produzione nazionale ad esempio con particolari sistemi di etichettatura dei prodotti locali, è un obiettivo essenziale in parte raggiunto con una concertazione di poteri e di voleri, senza precedenti. In questo quadro di mobilitazione aveva posto il proprio tas-

sello la Provincia di Campobasso che, con un atto della giunta allora presieduta da Nicola D’Ascanio, aveva deciso di porsi al fianco della Coldiretti in tutte le iniziative che sarebbero state prese per affermare anche nella nostra realtà agroalimentare “le eccellenze gastronomiche ed ambientali di cui siamo fortunatamente ben forniti, attuando azioni di valorizzazione con ritorni importanti sul piano dell’occupazione”. In particolare, l’esecutivo di Palazzo Magno aveva condiviso “la proposta della creazione di una filiera tutta italiana per il latte ed i prodotti lattiero-caseari, per l’ortofrutta, l’olio d’oliva e il grano”. E per farlo, dato che l’agricoltura non rientra tra i settori di stretta competenza,

Grano, prezzi al ribasso La Coldiretti denuncia la speculazione in atto ai danni degli agricoltori CAMPOBASSO. La Coldiretti ha chiesto alla Commissione Agricoltura della Camera di definire un progetto innovativo di filiera, governato direttamente dal produttore, attraverso le proprie aggregazioni di prodotto, per ridurre progressivamente la dipendenza del sistema della trasformazione dall’estero, qualificare pane e pasta italiani con l’indicazione obbligatoria in etichetta dell’origine del grano e per cercare di contenere la volatilità dei prezzi. L’audizione, che si è tenuta alla Camera, comunica la Coldiretti Molise, è stata chiesta a seguito del particolare andamento di mercato del frumento che penalizza i produttori agricoli, mentre nel corso del tempo la forbice tra prezzi corrisposti alla produzione e quelli fissati al consumo si è ulteriormente allargata, tant’è che oggi il ricarico tra grano duro e pasta è di circa 400%,

grano tenero e pane intorno al 1.000%. Gli agricoltori produttori di grano non devono solo fare i conti con le incertezze del clima, sempre più variabile, e dell’andamento colturale dell’annata agraria, ma, dopo aver raccolto il grano, lo depositano presso terzi, in “conto deposito”, e devono decidere il momento in cui vendere il prodotto ed il loro reddito è fortemente dipendente da tale scelta, essendo il prezzo del grano oscillante, in base alle quotazioni delle borse merci. I cerealicoltori si trovano, quindi, a dover “giocare in borsa” con il frutto del loro lavoro, variando il prezzo del grano in modo molto altalenante durante tutto l’anno. Ma il prezzo del grano non è solo direttamente condizionato da eventi reali, quali la maggiore o minore produzione in rapporto al consumo, ma in questo gioco si inseriscono una serie di speculazioni finanziarie che

avrebbe dato impulso e consistenza alle iniziative “del buon vivere, e alle specificità e alle tipicità del territorio”. La scelta e la decisione della giunta provinciale andavano quindi a fondersi sulle eccellenze alimentari, gastronomiche ed ambientali che sono capisaldi della identità economica e territoriale, per i quali la collaborazione istituzionale, l’organizzazione della produzione, la rete della commercializzazione e la tutela della qualità erano e devono essere una difesa invalicabile. Da D’Ascanio in poi non si sono avute più notizie. Da entrambi i fronti. Dalla Provincia e dalla Coldiretti. E’ il solito Molise delle belle e buone intenzioni, e poc’altro. Dardo

alterano e drogano il mercato. Così come nei mercati finanziari sono nati derivati o, per esempio, i “future” che sono contratti a termine standardizzati, negoziati su un mercato regolamentato, tramite il quale le parti si obbligano a scambiarsi alla scadenza un certo quantitativo di un determinato sottostante (nel nostro caso grano duro), a un prezzo fissato. In questo periodo, sottolinea la Coldiretti Molise, vediamo gli agricoltori molisani particolarmente penalizzati dalla volatilità dei prezzi, condizionati da meccanismi speculativi del mercato, che subisce contrazioni di prezzo talvolta inspiegabili, con forti importazioni di prodotto proveniente da Paesi extracomunitari. Ormai il prezzo del grano è ai limiti dei costi di produzione. Occorre assecondare, conclude Coldiretti Molise, anche in questo settore, la creazioni di filiere corte, con accordi diretti tra pastifici, panificatori ed agricoltori, con la possibilità di specificare e certificare in etichetta la provenienza italiana e molisana del grano utilizzato, evitando così speculazioni e garantendo il consumatore finale, che avrà gli elementi per scegliere la marca da acquistare, senza farsi condizionare da richiami aleatori e non supportati dalla certezza della provenienza del grano utilizzato.


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5 8 ottobre 2013

Il senatore Ruta ha illustrato i punti per l'elezione del Segretario

Pd, le regole per le Primarie

CAMPOBASSO. E' stato il Senatore Roberto Ruta, a soffermarsi sulle date e sulle modalità di realizzazione delle Primarie nel Pd. Entro il prossimo 11 ottobre, dovranno essere presentate le candidature Presidente di Federazione (in Molise vi sono quelle di Isernia, Campobasso e Termoli).I Congressi nei Comuni, invece, si svolgeranno in concomitanza con le Assemblee provinciali, i prossimi 26 e 27 ottobre. In tutti i Comuni e nelle tre Assemblee, dunque, in quelle date saranno eletti i nuovi rappresentati dei cittadini. Infine, dopo le convenzioni Provinciali e nazionali, si procederà alla elezione del nuovo Segretario Na-

zionale del Partito Democratico e della nuova Assemblea Nazionale l'8 Dicembre.Un breve cenno, infine, è stato fatto anche al rinnovo della Segreteria Regionale che dovrebbe avvenire presumibilmente entro marzo 2014. Occhi puntati, dunque, su questo evento politico molisano che certamente risentirà dei risultati alle elezioni nazionali interne al PD ed alla contingenza politica che si avrà in quel momento. Ruta ha, poi, parlato di “Un regolamento del tutto innovativo e che fa della partecipazione attiva e collegiale la sua forza. Potranno partecipare alle primarie locali tutti i cittadini iscritti al Pd, senza alcuna anzianità come

era previsto la scorsa volta. Ognuno, anche iscrivendosi il giorno stesso, potrà partecipare al voto. Tale regola permetterà ad un gran numero di molisani di avvicinarsi a tale momento di grande democrazia. Si giungerà poi, al massimo della condivisone, nell'elezione del Segretario Nazionale dell'8 dicembre, dove potranno votare anche coloro che non sono iscritti al Partito. Crediamo che questa sia la strada giusta, quella più aperta e condivisibile, che vedrà crescere certamente anche i partecipanti alle Primarie, superando i 18.000 della scorsa volta.”

L'intervento

Gam, Frattura vuole demolirla? di Alfonso Mainelli Sul sito della Regione Molise, in relazione alla nomina dell’ amministratore unico della Gam, nel comunicato stampa del Presidente testualmente si legge: “Siamo certi che con lui coroneremo per il meglio il processo di exit strategy della Regione nell'accompagnamento che sempre abbiamo assicurato per il rilancio dell’azienda e di tutta la filiera avicola molisana". In attesa che dalla Regione chiariscano, se possibile, come si conciliano le procedure di exit strategy da aziende in grave crisi, per colpe principalmente politiche, con il rilancio delle aziende stesse, è opportuno ribadire alcune considerazioni già fatte sull’argomento: 1) il Presidente Frattura e la Giunta non hanno alcun potere per portare avanti una procedura di exit strategy dalla Gam. Tale potere è riservato al

Consiglio Regionale. Ricordiamo, per inciso, e anche perché questo elementare concetto pare sconosciuto a molti degli amministratori regionali, che il Presidente e la Giunta sono organi esecutivi, e anche quando predispongono disegni di legge regionali, questi devono essere presentati al Consiglio per l’ approvazione; 2) la Giunta Regionale, con deliberazione n. 1132 del30.12.2010, al punto nr. 3 del deliberato ha autorizzato il mantenimento della partecipazione societaria in GAM in quanto la società esercita attività strumentale utile al perseguimento di finalità di carattere generale rispondenti ai bisogni della collettività regionale. Il documento, al successivo punto nr.8 espressamente delibera: “di subordinare l’adozione di un ulteriore atto agli esiti dei percorsi avviati per il tramite della società GAM S.r.L. e dei destinatari di futuri provvedimenti di pari natura”. A

parte l’infelice, se non incomprensibile, esposizione, resta il fatto che la Giunta si è espressa chiaramente; 3) il Programma relativo al mantenimento o alla dismissione di partecipazioni societarie regionali, predisposto dalla Giunta Regionale con la predetta deliberazione, è stato approvato dal Consiglio Regionale nella seduta del 26 agosto 2011, deliberazione nr. 173. Non mi pare che ci siano stati “ulteriori atti”a modifica dei deliberati che si riportano, e che, salvo revoche, sono vincolanti per la Regione. Mi sembra chiaro,pertanto, che il decreto firmato dal Presidente Frattura, con il quale si nomina Amministratore unico della GAM l’ing. Nicola Baranello (e che spero la Regione vorrà rendere pubblico al più presto), non potrebbe contenere, come invece pare emergere dal comunicato stampa, indicazioni di incarichi connessi anche alla c.d. exit stra-

tegy dalla GAM. Lo stesso Amministratore nominato dovrebbe, a mio modesto parere, far presente al Presidente quanto finora detto e chiarire che deve prima munirsi di un nuovo deliberato consiliare e poi dargli indicazioni operative per l’uscita della Regione dalla GAM S.r.L. Se, invece, il Presidente Frattura, grazie anche al vergognoso silenzio di quella che dovrebbe essere la sinistra politica in questa maggioranza, intende continuare nell’opera di demolizione di una delle principali economie regionali, dovrà necessariamente assumere, insieme alla Giunta e a tutto il Consiglio, la responsabilità politica di revocare il programma di dismissioni approvato in precedenza da entrambi i suddetti Organi collegiali. Spero solo che non si proceda con superficialità e leggerezza in un campo che coinvolge la vita delle persone prima che l’economia regionale.


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Campobasso

8 ottobre 2013

Sì dei sindaci agli investimenti per la riduzione delle perdite d’acqua nelle reti di distribuzione e al miglioramento dei depuratori.

Il Pisu gestito dall’assessorato regionale ai Lavori pubblici è parte dell’accordo di programma approvato dalla giunta regionale il 15 gennaio 2013 L’assessore Nagni, a differenza dei colleghi, ha avuto la cortesia e l’intelligenza di dichiarare che il metodo del confronto con gli enti locali è una eredità che sta portando avanti Nel settore di competenza, ovvero dei lavori pubblici e delle infrastrutture, non prende lezioni da nessuno, le dà. A molti colleghi della giunta che se ne vanno per i rami, si perdono in chiacchiere, stremati da riunioni senza costrutto, confronti, dibattiti e varie altre iugulatorie. Lui, l’assessore Nagni, parla poco e quaglia. Aveva detto alla Gazzetta in estate che l’autunno sarebbe stato segnato da opere e investimenti e non è venuto meno alla promessa, avendo avuto l‘accortezza (in estate) di andare a verificare i capitoli di bilancio che gli appartengono tirando fuori le risorse non spese e quelle stanziate. Con il pacchetto delle disponibilità finanziarie ha messo in moto i meccanismi di partecipazione sicché nessuno gli possa dire di aver fatto preferenze e/o discriminazioni. Coi fondi Fers e Fsc avrà modo di metter mano alle reti di adduzione e di distribuzione dell’acqua . Non stiamo a dire l’entità delle perdite e il danno che ne consegue. Pochi giorni fa ha ricevuto in assessorato i sindaci di Baranello, Campodipietra, Ferrazzano, Matrice,

Pierpaolo Nagni

Ripalimosani, San Giovanni i Galdo, Vinchiaturo, Busso, Mirabello Sannitico e Oratino che sono inclusi nel progetto integrato di sviluppo urbano (Pisu) capeggiato dal comune di Campobasso. A differenza dei colleghi, ha avuto la cortesia e l’intelligenza di dichiarare che il metodo del confronto con gli enti locali è una eredità che sta portando avanti. Infatti, egli non è di quelli che ignorano. Sa benissimo che il Pisu di cui si avvale è nell’accordo di programma sottoscritto dal già presidente Iorio col sindaco di Campobasso, comune capofila del progetto territoriale, approvato dalla giunta regionale il 15 gennaio 2013, per dare sostanza a un’idea di sviluppo dell’area urbana del capoluogo e dei suddetti 11 comuni dell’hinterland, con l’obiettivo di innalzare i livelli dei servizi ai cittadini e di migliorare la qualità dell’ambiente attraverso la riqualificazione e valorizzazione delle aree urbane, dei centri storici e dell’efficienza energetica. A questi obiettivi si aggiungono il miglioramento delle reti idriche, degli impianti di depurazione e della raccolta

differenziata dei rifiuti. Nagni, d’accordo coi sindaci, ha puntato sul miglioramento delle reti idriche, mostrando di avere coscienza dell’entità del fenomeno delle perdite e del danno economico e ambientale che si viene a determinare. Con una dotazione di 5 milioni, l’assessore e i sindaci sono convinti di mettere un sostanziale riparo alle perdite d’acqua. Ma il discorso sulla rimodulazione delle risorse rimane aperto e ci vorranno molta buona volontà e raziocinio da parte di tutti gli attori del Pisu per fare in modo che i 12 milioni destinati allo sviluppo dell’area urbana di Campobasso, i 4 per la valorizzazione dei centri storici, i 600 mila per l’attivazione di politiche a favore dei giovani, i 140 mila per attivare azioni di raccordo e di standardizzazione delle procedure ai fini di una gestione coordinata e semplificata dell’intero Progetto integrato predisposti da Iorio d’accordo con le amministrazioni interessate, trovino la loro migliore collocazione e, soprattutto, realizzazione. Dardo

Tares, aumenti ma non servizi CAMPOBASSO. Con il decreto Salva Italia è stata introdotta la TARES o Tassa sui rifiuti e sui Servizi o meglio conosciuta come una nuova Tarsu che prenderà il nome di Tassa sui rifiuti e sui servizi o Tarsu e la Tassa di igiene ambientale o Tia e che potremmo chiamare sinteticamente TARES. La nuova tassa sui rifiuti e sui servizi viene introdotta per accorpare in un’unica tassa le diverse fasi della gestione dei rifiuti in un’unica tassa indirizzata tutti i destinatari ed utenti potenzialmente in grado di produrre rifiuti al fine di semplificare il prelievo e per regolamentarlo in attuazione del federalismo municipale. La nuova tassa andrà a riaprire il capitolo delle discariche. In regione, infatti, insistono tre discariche che raccolgono 123mila tonnellate di rifiuti. La verità è che bisogna guardare

Il problema dei rifiuti urbani continua a non trovare soluzioni alla previsione di un impianto di smaltimento capace di riciclare i rifiuti, produrre composti e ottenere energia elettrica a impatto zero, facendo guadagnare amministrazioni e cittadini. Diversamente non finirà mai la tarantella “discarica a te, no discarica a me” che innesca solo una guerra tra poveri. Il più sfortunato otterrà in cambio una discarica sul proprio territorio, il che equivale a una grossa buca piena zeppa di rifiuti indifferenziati o differenziati. È evidente che qualcosa non funziona. Su questa problematica c’è bisogno che si apra un grosso dibattito, altrimenti si rischia come al solito di fregarsene democraticamente dei cittadini e fargli calare qualsiasi decisione irresponsabile, con

336 pagine € 19,90

di Giuseppe Saluppo

l’unico obiettivo di arricchire qualcuno a discapito dei comuni e dei territori. Così non si va da nessuna parte. Non si risolve nulla. I metodi per smaltire i materiali senza dover presentare costi salatissimi ai cittadini

ci sono. Cambiamento culturale e certezze normative dovranno essere gli elementi per invertire in sistema. Passo importante e determinante è l’introduzione della raccolta spinta porta a porta, unico sistema in grado di

raggiungere in breve tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70% di rifiuto differenziato che in Molise è ancora troppo basso. In contemporanea si dovranno necessariamente inserire iniziative di intervento pubblico di attività di compostaggio comunale (il compostaggio è un processo di trasformazione di scarti organici, la cosiddetta frazione umida dei rifiuti solidi urbani, in una biomassa, detta “compost” che ha svariati usi biodegradabili), realizzare piattaforme per il riciclaggio e il recupero dei materiali, in modo da reinserirli nella filiera produttiva. Diversamente, si corre il rischio che a saltare sia l'intero sistema di raccolta e smaltimento rifiuti.

Dove acquistare il libro CAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze a del Molise dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00 Presso il Bar del Terminal Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via Lombardia ISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della Stazione TERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo


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Campobasso

8 ottobre 2013

Piano Città per la riqualificazione dei centri urbani, il Comune di Campobasso aderisce

E’ scaduto lo scorso sabato il termine per la presentazione del programma per l’attuazione del Piano città previsto dal comma 1 dell’articolo 12 del decreto “Cresci Italia. La procedura è stata avvita con il decreto ministeriale del 3 agosto del 2012 che ha istituito la Cabina di regia fissando al 5 ottobre di ogni anno il termine entro il quale i Comuni devono presentare le proposte di riqualificazione all’Anci.

Il Comune del capoluogo non si è fatto scappare l’occasione di aderire e così come stabilito ha inviato all’Anci la proposta relativa alla città di Campobasso. Il Piano è finalizzato a far ripartire i “programmi complessi” ed a sostenere la riqualificazione dei centri urbani attraverso progetti in grado di avviare la rigenerazione delle aree urbane degradate. Il Piano parte dalle proposte che i Comuni invieranno previa l’indivi-

duazione degli interventi di riqualificazione da attuare nell’ambito del proprio territorio unitamente al quadro di fattibilità finanziaria e tecnico-amministrativa degli stessi, ai possibili soggetti attuatori, alle eventuali premialità riconosciute e ai tempi di cantierabilità. L’insieme coordinato delle proposte di intervento costituirà il contratto di valorizzazione urbana e l’insieme dei contratti di

valorizzazione urbana formeranno il piano nazionale per le città. Spetterà alla Cabina di regia valutare le diverse proposte. Il procedimento è il seguente: l’Anci classifica le proposte e le presenta alla Cabina di regia che e seleziona in base al livello di corrispondenza con gli obiettivi del Piano nazionale per le città: le proposte devono riferirsi ad ambiti urbani in cui è possibile individuare un insieme coordinato di inter-

venti di riqualificazione ; la Cabina di regia trasmette le proposte alla Direzione generale per le politiche abitative del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l’istruttoria tecnica. La procedura è abbastanza articolata ma l’aspetto rilevante è che non si tratta di un provvedimento straordinario perché i Comuni potranno presentare le proprie proposte entro il 5 ottobre di ogni anno.

VERSO IL VOTO

Comunali, si voterà il 25 e 26 maggio Di Bartolomeo incassa le firme della Giunta per la ricandidatura Intanto si vanno scaldando i motori. Il sindaco uscente, Gino Di Bartolomeo, ha raccolto le firme di tutti i suoi assessori per chiedere al centrodestra la ricandidatura. Una Giunta che è si è schierata pieGino Di Bartolomeo namente a difesa delle intenzioni del primo cittadino di riproporsi alla guida della città. Tutto questo mentre nel centrodestra c'è chi punta alle Primarie per cercare di individuare il possibile nominativo da proporre agli elettori. Primarie che vedranno impegnato anche il centrosinistra dopo la parentesi della scelta del

CAMPOBASSO. Per il Comune di Campobasso si voterà il 25 e 26 maggio in concomitanza con le elezioni Europee.

segretario nazionale del partito. In lizza restano sempre: Augusto Massa, Giuseppe Di Fabio, Antonio Battista e Carmela Lalli. Chi ha deciso già di essere della partita è il giornalista Giuseppe Saluppo alla guida di una serie di liste Civiche con le quali punta a rompere il cerchio dei partiti e proporre un progetto politico e programmatico per la città. In assenza di punti di riferimento certi nel panorama politico la Rete delle liste Civiche mira a creare un punto di riferimento per quanti disillusi e stanchi delle solite liturgie dei partiti e dei soliti nomi e pensare a lavorare per un progetto nuovo di città come Capoluogo di regione per "riprendere una fase possibile di sviluppo e di futuro". Il Movimento Cinque stelle, poi, punta alla candidatura di Simone Cretella attivo nell'area ambientalista. A sinistra, invece, potrebbe essere nuovamente in campo, Adriana Izzi.

Pino Saluppo

Primarie per il Pd mentre Saluppo propone un progetto Civico per la città



ANNO IX - N° 103 - MARTEDÌ 8 OTTOBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

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Isernia

8 ottobre 2013

Irene Pivetti assessore a Pizzone Incontri con il sindaco Di Iorio si sono già avuti. Si resta in attesa dell'ufficializzazione PIZZONE. Irene Pivetti assessore a Pizzone? Potrebbe essere dopo i contatti con il sindaco Letizia Di Iorio. A fine mese dovrà tenersi l’incontro decisivo del sindaco Di Iorio con l’ex presidente della Camera. Se l’ex Presidente della camera dovesse accettare, e stando a quanto riferisce l’assessore al bilancio Libero di Iorio si tratterebbe ormai di cosa fatta, l’ex presidente della camera si troverebbe a gestire un settore davvero cruciale per il comune di Pizzone e per i progetti che la giovanissima amministrazione ha in serbo per la collettività. In più occasioni infatti, il giovane sindaco ci aveva

parlato di tutte le cose che avrebbe avuto il piacere di fare a Pizzone, ma che purtroppo per mancanza di fondi non è stato possibile realizzare. Altri comuni, tra cui Castel San Vincenzo e Rocchetta hanno firmato un protocollo di intesa che sanciva l’adesione degli enti alla nuova associazione al cui vertice figura proprio l’ex presidente della Camera dei Deputati. Il gruppo che si chiama “Learn to be free” ovvero imparare ad essere liberi si prefigge di creare opportunità di lavoro per persone in difficoltà dal punto di vista economico, sociale, culturale, con particolare attenzione

alle donne. Opera in Italia e in alcune regioni svantaggiate d’Europa, specialmente nel bacino del Mediterraneo, nonché in alcuni paesi del continente africano. Sostiene e supporta perciò iniziative che aiutano chi è alla ricerca di un lavoro ad individuare e sviluppare le possibilità reali esistenti sul mercato che meglio possono risolvere il suo stato di necessità (job scouting e job creation), procurandogli inoltre la necessaria formazione professionale (vocational training). In casi particolari, l’associazione della Pivetti, sostiene anche azioni volte all’istruzione di base e al

soddisfacimento di bisogni primari, come la tutela della salute, là dove particolari condizioni di necessità sollecitino un intervento di questo tipo, come in alcuni paesi in via di sviluppo. Anche per le imprese l’associazione rappresenta una risorsa, perché le aiuta a superare una fase di difficoltà, o ad affrontare un progetto di sviluppo, aiutandole ad individuare e a consolidare le necessarie partnership sia dal punto di vista industriale che finanziario ed istituzionale, allo scopo di salvaguardare e, ogni volta che sia possibile, aumentare, i posti di lavoro che esse offrono.

Truffa, Autovelox Macchia d’Isernia: se prendi un caffè, denunciate due persone puoi chiedere l’annullamento del verbale L'intervento.

di Antimo Gatta Se è vero che la caffeina rende nervosi, questa volta una tazzina del dolce balsamo nero potrebbe salvarti la giornata (ed il portafogli)! Mentre viaggio sulla mia auto da Isernia a Venafro, provvidenzialmente sento per radio delle innumerevoli proteste da parte delle sigle “Comitato Protrignina”, “Fiadel”,“Uilbac”,“Associazioni degli Automobilisti”, etc, che chiedono insistentemente l’eliminazione dell’autovelox di Macchia d’Isernia, e la rituale opposizione del Sindaco del paese che ha più volte ribadito la piena regolarità della postazione e delle autorizzazioni necessarie e sufficienti per effettuare i controlli automatici “a tutela della sicurezza stradale”; non conosco bene i fatti, quindi preferisco non schierarmi con l’una o con l’altra corrente di pensiero, ma mi rendo conto che sono quasi sul locus facti e sono stanco, cioè ho bisogno della ennesima tazzina di caffè, pertanto mi appresto ad entrare nella vicina stazione di rifornimento con annesso bar; sorseggio la mia bollente e temprante amica, quindi dopo pochi minuti mi accingo a riprendere il viaggio. Penso ≤chissà chi stà piangendo per le circa 15.000 multe recapitate dal Comune di Macchia in pochi mesi agli utenti della strada transitati su questo immenso rettilineo≥ e subito un dubbio agghiacciante mi riporta alla realtà: MA QUALE SARA’ IL LIMITE IN ZONA? In effetti, tra caffè, giornale e chiacchiere ho GIUSTAMENTE perso la memoria sulla segnaletica stradale precedente, e la maestosità della SS 85 in quel tratto di strada SEMBRA mal conciliarsi con una limitazione a meno dei 90 km/h previsti “ordinariamente” per strade del genere, allora, superata l’intersezione con l’area di servizio, onde non essere il multato n. 15.001 dell’autovelox del Comune di Macchia cerco (invano) di individuare il segnale riportante il limite. Procedo a 50 km/h rallentando il traffico dietro di me che mi clacsona ogni attimo perché evidentemente deve ancora raggiungere mete lontanissime imboccando con la ss85, unica strada possibile, la preziosissima autostrada per Roma, o per Napoli. Supero la DR, ma del limite non v’è ombra;

La Guardia di Finanza di Isernia sugli interventi per l'editoria

passo diversi stabilimenti industriali… ma ancora non capisco a che velocità dovrei andare; valico anche la affollatissima EdilSider, ma delle limitazioni di velocità, nessuna traccia… finalmente giungo al rilevatore automatico, con la mia impertinente andatura a 50 km/h che tanto ha infastidito gli altri utenti della strada… ed ancora non so se verrò multato o meno! Mi sono informato: l’autovelox sanziona chi sorpassa i 70 km/h; per sicurezza, mi sono recato nuovamente sul luogo e mi son reso conto che il segnale che dispone la prescrizione suindicata è situato in prossimità del ponte “bivio Temennotte” (foto 1), molto prima di tutte le intersezioni che man mano ho attraversato (foto 2), di conseguenza, vero l’art. 81 del D.P.R. n. 495 del 16.12.1992 (regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della Strada) ≤i segnali verticali di obbligo hanno la validità dal punto ove è stata apposta la tabella iniziale e detta efficacia termina con la prima intersezione, salvo che non venga ripetuta immediatamente dopo l’incrocio in argomento≥, la limitazione di velocità a 70 km/h DEVE perdere efficacia dalla prima intersezione (prossimità autorivendita FORD), l’autovelox dovrebbe sanzionare ESCLUSIVAMENTE chi supera il limite “ordinario” di 90 km/h. Una diversa interpretazione, disattesa e reietta per-

ché più limitativa dei diritti dell’Utente della strada ma che conduce allo stesso risultato, può aversi nel mio caso di specie: fermandomi a prendere un corroborante caffè, quindi interrompendo di fatto la guida, ritengo di avere il sacrosanto diritto di poter “dimenticare” le prescrizioni precedenti, foss’anche perché, ipoteticamente, un automobilista può darsi il cambio alla stazione di servizio (e/o in una delle attività commerciali vertenti in zona) ergo non conoscere la segnaletica precedente! A questo punto, entra in gioco l'esimente della buona fede, intesa come errore sulla liceità del fatto: se non vedo segnali di limitazione, e procedo quindi alla velocità “ordinaria di legge per quella strada”, DEVONO RISCONTRARSI elementi positivi idonei ad ingenerare, nell'autore della violazione, il CONVINCIMENTO DELLA LICEITÀ DEL SUO OPERATO, in quanto l’errore era incolpevole ed inevitabile siccome determinato da un elemento positivo idoneo ad indurlo in errore ed estraneo alla sua condotta, non ovviabile con ordinaria diligenza o prudenza; in parole povere, se hai preso un caffè, avevi “il diritto” di dimenticarti del limite di velocità non ripetuto, e, quindi, puoi rivolgerti ad un avvocato per valutare se presentare una autotutela, ovvero un ricorso.

ISERNIA. Due persone residenti ad Isernia sono state denunciate dalla Guardia di Finanza all’autorità giudiziaria, al termine di accurate indagini, per appropriazione indebita di fondi regionali destinati all’editoria, truffa aggravata e falso. Le Fiamme Gialle avevano avviato gia’ da tempo un controllo per verificare il corretto utilizzo dei fondi stanziati dalla Regione con la legge istituita nel 2009 ”Misure urgenti a sostegno degli editori molisani operanti nel settore della carta stampata”, e nell’ambito di questa attività hanno smascherato il raggiro dei due isernini che hanno intascato oltre 150.000 euro. Per intascare i contributi regionali, l’editore isernino ha corredato le richieste con giustificativi di spese mai sostenute (tipografia, distribuzione…). I due sono stati anche segnalati alla Procura regionale della Corte dei Conti per l’accertamento del danno erariale.


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Termoli

8 ottobre 2013

TERMOLI - I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Termoli sono intervenuti presso il centro commerciale “La Fontana” dove era stata segnalata un’aggressione a danno di un dipendente del supermercato presente nello stesso centro commerciale. A seguito degli accertamenti condotti i militari hanno fatto luce sulla vicenda ricostruendo l’episodio che è nato dal furto all’interno del supermercato, perpetrato da una giovane coppia, un uomo C.M di 19 anni ed una donna D.A. di 21 anni, entrambi di Termoli. I due dopo aver occultato in una borsa alcune confezioni di cosmetici, vistisi scoperti, hanno superato le barriere alle casse ma sono stati raggiunti da un addetto all’antitaccheggio il quale ha cercato di bloccarli per recuperare la refurtiva. La coppia però non ha desistito e, per garantirsi la fuga, ha aggredito il dipendente del supermercato malmenandolo tanto che il C.M. ha impugnato un bastone in legno ed ha colpito ripetutamente al capo il vigilante il quale, a seguito delle ferite riportate, è dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Timoteo.

Carabinieri arrestano due giovani termolesi

Sul posto sono giunti immediatamente i Carabinieri, allertati da personale del centro commerciale, i quali sono riusciti a bloccare i due

giovani. Dopo gli accertamenti del caso i due sono stati dichiarati in arresto e dovranno rispondere della grave accusa di rapina aggra-

Ancora polemiche per la palazzina della Blu Costruzioni TERMOLI – Non si placano polemiche ed incontri da parte dei residenti del quartiere Crocifisso in merito alla realizzazione di una palazzina di 36appartamenti della società Blu Costruzioni in un terreno posto nelle vicinanze della Chiesa. Domenica mattina i residenti, che si sono costituiti in comitato che vede come presidente Liberato Manzo, si sono riuniti proprio all’ingresso della chiesa e con loro erano presenti anche i Consiglieri comunali di opposizione, rappresentanti del Movimento 5 stelle e di rivoluzione democratica. Dalla riunione è emerso che, su suggerimento dell’avvocato Angelo Sbrocca, che la via da seguire è

Sanità, migliorare la qualità del servizio TERMOLI – Si continua a parlare della Sanità, sui punti interrogativi e futuro. “Siamo nella confusione più totale – dice Giovanni Serafini, direttore del reparto di Otorinolaringoiatria del San Timoteo -. In questi anni abbiamo sentito tante chiacchiere e si ha l’impressione che si voglia arrivare di nuovo al commissariamento. Bisogna tenere gli occhi aperti. Fino ad ora non ci è mai stato dato modo di confrontarci con le amministrazioni per discutere su come migliorare i servizi e le criticità.Al contrario si è verificato un soffocamento progressivo e piano piano è stato tolto l’ossigeno. Questo è un discorso che non riguarda solo Otorinolaringoiatria, ma tutti i reparti. Per uscire fuori dal deficit – conclude Serafini - bisogna tracciare delle linee chiare puntando a migliorare la qualità del servizio”.

quella del ricorso al TAR Molise per far sospendere i lavori. Ma prima di muoversi vogliono attendere la decisione che prenderà il presidente della regione, Paolo Di Laura Frattura, visto che si tratta di una variante al piano regolatore e il suo parere è fondamentale per

quando riguarda tutta la procedura: i Consiglieri comunali di opposizione gli hanno presentato tutta la documentazione relativa a quella costruzione. Il comitato sempre domenica mattina si è detto non contro la Blu Costruzioni ma contro l’Amministrazione comunale “che dovrebbe avere a cuore gli interessi della cittadinanza. Il progetto e tutto l’iter è stato ratificato dalla maggioranza, del consiglio comunale di Termoli. Questo è il problema, ci troviamo davanti ad una scelta politica ben precisa”.

Piano annuale utilizzo impianti sportivi: presentata interpellanza al sindaco TERMOLI – Quasi un anno fa il Consigliere comunale di opposizione dell’IdV, Francesco Caruso, presentò le dimissioni da componente della Consulta dello Sport, a causa dell’insufficiente se non inesistente attività svolta dalla stessa, ma soprattutto per il mancato coinvolgimento e la partecipazione delle associazioni sportive rispetto ad importanti tematiche, come quella della gestione e l’utilizzo degli impianti sportivi cittadini. La situazione ad oggi, sembrerebbe non essere cambiata, almeno stando alle numerose segnalazioni e proteste di questi giorni, da parte di associazioni e cittadini, circa le disposizioni di utilizzo degli impianti sportivi. “Termoli sta vivendo un particolare momento di conflittualità rispetto a questa tematica – sottolinea Caruso -, per questo ho ritenuto di chiedere al Sindaco, se ha tenuto mai conto dei pareri della Consulta dello Sport in merito alla stesura del Piano annuale degli impianti sportivi e quali sono state le attività svolte dalla Consulta dello Sport in merito all’assegnazione e ai bandi di gestione degli impianti sportivi”. Francesco Caruso

vata visto anche l’uso del bastone che è stato recuperato dai Carabinieri e sottoposto a sequestro. L’uomo è stato condotto presso la

casa circondariale di Larino mentre la donna presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

Accorpamento istituto nautico, l’intervento del professor De Gregorio TERMOLI - La Giunta municipale ha deliberato di confermare l’accorpameto dell’Istituto Tecnico Nautico “Ugo Tiberio” e per Geometri rispettivamente All’Industriale e al Ragioneria. Nel merito entra il professor Angelo De Gregorio. “Ancora una volta, con la sua delibera di indirizzo del 3 ottobre 2013, la Giunta comunale di Termoli dimostra di voler affossare l’Istituto Tecnico Tiberio, riproponendo "lo spezzatino". Essa, forse spinta da altre logiche ammantate da quella della razionalizzazione della rete scolastica, dimentica - volutamente? o proprio non lo sa? - che l’Istituto Tecnico Ugo Tiberio è una unica Istituzione scolastica - identificata dal Miur con un unico codice - e che già il Tar Molise si è espresso tre anni orsono contro lo scorporo degli indirizzi Nautico e Geometri. Le ragioni, riconosciute all’epoca dal Tar, sono tuttora valide ed anzi accresciute essendo ben quattro le classi ora articolate rispetto all’una che portò alla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale. Qualora gli Organi preposti volessero e dovessero confermare tale scelta scellerata si è pronti a riproporre analogo ricorso. Vogliamo confidare però nel nuovo Consiglio Regionale, cui spetta deliberare sul dimensionamento aldilà dei pareri delle altre Amministrazioni, affinché voglia evitare di ripetere la brutta figura del precedente consesso. I docenti, gli studenti ed il personale dell’Istituto Tecnico Tiberio non sono contro la razionalizzazione della rete scolastica. Essi ritengono, però, che vi siano altre strade percorribili, già indicate anche nella delibera del Collegio Docenti del 6 settembre u.s. inviata alle Amministrazioni interessate, che meglio tutelano non solo l’identità, ma anche il futuro dell’Istituto Tiberio e che porterebbero alla stessa riduzione delle dirigenze scolastiche fissate senza aggravi di costi. Se errare è umano e perseverare nell’errore è diabolico, il sospetto è legittimo: o vi sono ben altre motivazioni dietro a queste scelte oppure vi è perlomeno assoluta non consapevolezza, ad esser buoni, della materia sulla quale si è chiamati a deliberare. Tra le altre cose – conclude il docente -, non si comprende come si possa chiedere la deroga alle norme per conservare l’autonomia dell’istituzione Liceo Perrotta / Liceo Jacovitti che assommano a poco più di 400 alunni e non chiederla invece per l’Itis Majorana che ha 640 studenti; chi si avvicina di più ai nuovi parameri di legge? Ma questa è solo una delle incongruenze e perplessità. Queste brevi note a caldo saranno seguite, a freddo, da ogni azione atta a tutelare l’identità e la dignità della nostra Scuola che non può essere considerata merce di scambio da spartirsi per interessi diversi che nulla hanno a che vedere con la qualità e la varietà dell’offerta formativa sul territorio”.


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Termoli

8 ottobre 2013

Operazione antidroga nel vastese, arrestate dieci persone VASTO – Una importante operazione di servizio antidroga è stata portata a buon fine dai carabieri del Comando Provinciale di Chieti e della Compagnia di Vasto, i quali hanno stroncato un traffico di cocaina, eroina, marijuana, hashish e metadone, droga che poi veniva immessa nei mercati di varie regioni italiane compreso il Molise: in carcere sono terminate 10 persone. L’indagine ha preso il via nel Novembre 2011 dopo l’arresto di un 45enne di Vasto fermato in Lombardia mentre trasportava 77 chili di marijuana. Ricostruendo tutti i suoi spostamenti e le persone che frequentava, i carabinieri sono risaliti ad un autolavaggio, che ha poi dato il nome all’operazione “Car Wash”, ubicato a Vasto e considerato dagli investigatori la base logistica dell’organizzazione. Proprietario di questo autolavaggio era Alessandro Astro, 32 enne di Napoli, con precedenti penali e legato alla criminalità campana. Astro, secondo le indagini, era in affari con altri due noti pluripregiudicati, Massimiliano Cagnazzo, 42enne di Lecce, legato alla criminalità pugliese e Michele Ciccotorsto , 47enne di Vasto. Secondo gli inquirenti i tre erano gli organizzatori e promotori dell’illecita attività svolta dall’organizzazione che si avvalevano di una fitta rete di collabo-

Inaugurazione della fiera di ottobre LARINO – Domani 9 ottobre alle 11,30 sarà inaugurata la 271esima edizione della fiera di ottobre e oltre alla visita dei padiglioni allestiti nello stadio comunale, ci saranno diversi appuntamenti e convegni. Il giorno dell’inaugurazione, alle 18 ci sarà il convegno “Cultura – sviluppo - territorio”. Il 10 ottobre due gli appuntamenti: alle ore 9 “L’importanza della raccolta differenziata, costi e benefici, esperienza a confronto”; alle 17 “Tintilia tra ricerca, sviluppo e territorio”. L’11 ottobre alle 16 il convegno “…e se fosse celiachia” e alle 18 la Festa dell’Uva. Il 12 ottobre alle ore 11 si parlerà di “Donne sospese. La violenza sulle donne, il male che deve raccontare”. Alle 18 Concerto degli insegnanti e degli alunni dell’Imam; per l’intera giornata dalle 10 alle 22 sarà proposta la rivocazione storica della fiera con “Com’eravamo” (con revoca il 13 ottobre). Il 13 ottobre, giorno di chiusura della fiera, alle 11 ci sarà il convegno dal titolo “La ricostruzione post – sisma. Il futuro e la ripresa economica della città”. Alle 16 programma Ipa Adriatica 2007/2013 “Istantanea sulla Ricchezza delle Aree interne del Mediterraneo”; salle 17,30 alle 19 si terrà il mini corso di degustazione dell’olio di oliva Extra Vergine.

Manifestazione religiosa, ordinanza del sindaco LARINO – Domani a partire dalle ore 8, in occasione del 450° anniversario della fondazione del Seminario di Larino, la città frentana ospita il ritiro dei Vescovi, Presbiteri e Diaconi della Regione Ecclesiastica Abruzzese – Molisa che si svolgerà nella Cattedrale. Per poter accogliere al meglio i mezzi di trasporto degli ospiti nel centro abitato (Piazza Duomo e Piazza Vittorio Emanuele), e vista la richiesta del Vescovo della diocesi Termoli – Larino monsiglior Gianfranco De Luca, il sindaco Vincenzo Noratargelo emesso una propria ordinanza allo scopo di garantire la sicurezza della circolazione stradale in previsione della presenza di circa 400 persone. Pertanto rende noto che a partire dalle 8 e fino alle 14 del 9 ottobre è vietata la circolazione e la sosta nelle due piazze e riserva le aree di sosta del centro storico agli autobus che giungeranno per la manifestazione.

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di Giuseppe Saluppo

ratori e pusher che operavano sia nell’hinterland vastese che in altre regioni italiane, in particolar modo Puglia, Molise e Lombardia. A rifornire l’organizzazione di droga era un clan albanese, di stanza in provincia di Bari, che importava lo stupefacente direttamente dai Balcani. Gli arresti sono stati eseguiti su richiesta del dottor David Mancini della Direzione Distrettuale Antimafia di L’aquila che ha coordinato le indagini, e in manette sono terminati: i già citati Astro, Ciccotosto e Cagnazzo, anche Sergio Delle Donne 40enne di Vasto; C. G., 21enne di Vasto; Andrea Florio, 35enne di Vasto; Mirko Di Giacomo, 31enne di Vasto; Luigi Satalino, originario di Bari, di 50 anni; Giovanni Giuliano, 36enne originario di Napoli e D.V. E., 34enne di San Salvo. I Carabinieri hanno inoltre accertato che l’organizzazione, mensilmente, si approvvigionava di circa 5 chili di stupefacente, in prevalenza eroina, che una volta immessa sul mercato fruttava un guadagno di centinaia di migliaia di euro. Il trasporto della droga avveniva con l’utilizzo di autovetture prese spesso a noleggio e i contatti con i trasportatori venivano effettuati sempre per mezzo di walkie talkie per eludere eventuali intercettazioni da parte delle forze di polizia.

Incendio nella discarica, intervento del 115 MONTECILFONE – Le fiamme si sono levate improvvisamente nella discarica comunale nelle vicinanze del bosco “Corundoli”. L’allarme è scattato intorno alle 19,30 di ieri quando l’incendio aveva già attecchito rifiuti speciali tra i quali anche plastica dai quali si è sprigionato un fumo acre. Sul posto è giunta una squadra dei Vigili del Fuoco c gli uomini, protetti con delle maschere dotate di respiratore, hanno spento l’incendio prima che potesse propagarsi. Ora in molti tra i residenti si chiedono come mai quel tipo di rifiuti non sia stato smaltito in precedenza. Una risposta dovrebbe darla l’amministrazione comunale.

NOTIZIE IN BREVE LARINO - Il Procuratore della Repubblica Dott. Ludovico Vaccaro ed i Sostituti incontreranno gli organi di stampa, il prossimo giovedi 10 ottobre alle ore 10,30 presso la Procura di Larino al 5° piano, per illustrare l'andamento dell'Ufficio nell'ultimo anno. SAN MARTINO IN PENSILIS – Questo pome-

riggio alle 17,30 in seduta straordinaria, si riunisce il Consiglio comunale per discutere su 12 punti isceitti all’ordine del giorno. Tra questi la ricognizione dello stato di attuazione dei programmi e verifica del mantenimento degli equilibei di bilancio, la nomina dei componenti la commissione comunale assistenza.

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Sport

8 ottobre 2013

SERIE D GIRONE F. Tempi cupi per la squadra costiera battuta al Lancellotta.

Termoli piegato (con merito) dall’Isernia di Mauro Palladino Quante cose sono successe a Isernia, in questi ultimi tempi. Nessuno, però, si sarebbe immaginato che a conclusione di una settimana di passione sarebbe spuntata una vittoria piena di significati, come quella che è arrivata a spese di un Termoli che definire svagato è un semplice eufemismo. Bisogna iniziare a scrivere prima di tutto degli sconfitti, scesi in campo con chiari propositi di approfittare della sconcertante classifica della “consorella” a cui si erano aggiunti gli acciacchi dovuti al cambio di proprietà e alla nebbia che ha avvolto la parte tecnica della squadra. Il Termoli è parso in gita scolastica: guascone, come accade alle nuove generazioni. Così dopo un prima tempo buttato al vento s’è appena affacciato nei pressi della porta isernina, sicuro di sfondare con una certa facilità. Sbagliando metodi e calcoli. Così la squadra meno attrezzata non solo ha resistito ai suoi assalti in modo gagliardo, ma s’è permessa il lusso di piazzare il contropiede vincente. Favorito dallo smarrimento della difesa adriatica che, tanto sulla sponda destra che al centro, ha palesato una balbuzie da far spavento. Ciò che ha colpito più di ogni altra cosa è stata poi la mancata reazione dei giovani allenati da Giacomarro che alla fine non hanno potuto neppure trovare un alibi alla loro squadernata partita. Alla luce di quanto accaduto al Lan-

L’Agnone continua a perdere, il Bojano è un colabrodo

Foto di Giovanni Cannarsa (termolicalcio1920.com)

cellotta il campionato scopre la resurrezione dell’Isernia che al più presto deve rimettere ordine in fase organizzativa e correre al più presto alla ricerca di qualche rinforzo. Chiarendo una volta per tutte chi è il vero mister della squadra. Il Termoli ha mostrato nel giro di sette giorni di non possedere ancora un gioco fluido. E’ ben lontano da quel bel complesso che l’anno scorso lo stesso Giacomarro riuscì a costruire con abilità, andando oltre le attese. AGNONE Sconcerta la terza sconfitta di fila dei granata. A cui un gol sul finale non ad-

dolcisce la sconfitta, ma ha forse il potere di dare un’altra inerzia al suo campionato. Tre partite senza reti sono veramente tante per l’Agnone che ci aveva abituati, nel corso degli anni, a prestazioni sempre interessanti, sia pur contrastanti: ora frenetiche, ora soporifere. BOJANO La situazione dei bifernini diventa con il passare del tempo sempre più paradossale. La Vis Pesaro senza dover fare chissà quali sforzi segna tre reti al Colalillo e torna a casa con una limpida vittoria. Appare irreversibile la crisi del Bojano che paga la clamorosa

disorganizzazione di Di Conza che si era presentato come il salvatore della patria, ma ben presto si è qualificato per un personaggio che non è riuscito a convincere nessuno. Se si pensa che quello che era stato scelto come nuovo allenatore ha preteso di starsene in tribuna per verificare il vero valore di quelli che sarebbero stati i giocatori della squadra da allenare, si capisce che siamo proprio in alto mare. Dopo aver visto il modesto Bojano fare la parte della vittima sacrificale contro la Vis Pesaro è chiaro che chiunque voglia andare oltre lo stipendio pretenderà rinforzi urgenti. Ma che siano rinforzi veri.

Eccellenza: La quinta d’andata ha confermato lo strapotere delle due battistrada.

Campobasso e Fornelli a tutto gol Troppo tenero il Montaquila. Come faceva supporre la classifica. Il Campobasso senza strafare gliene ha infilati sei, permettendosi il lusso di mandare contro la rete di recinzione un calcio di rigore battuto a tempo scaduto. Troppo netto è apparso il divario tra la capolista e l’ultima della classe che alla fine della quinta giornata lamenta un

distacco di 15 punti. Visto che la squadra rossoblù sa solo vincere e per una volta s’è concessa il piacere di segnare mezza dozzina di reti. Rispondendo come si deve al sempre più sorprendente Fornelli che nell’anticipo di sabato era andato a rete tre volte, in campo avverso. Confermando di che pasta sia fatto. Solo il Sesto Campano prova a mantenersi in scia delle due più forti formazioni dell’Eccellenza, testimoniando sul campo quanto scritto in fase di presentazione del campionato. A cui sono mancati ad oggi i ruggiti della Gioventù Dauna che si è vista costretta a cambiare l’allenatore nel tentativo di rimettere la prua secondo desideri. E’ successo che su alcuni campi inerbati naturalmente si sia giocato in condizioni difficili; ben altro è stato lo sforzo di quelli –come

il Campobasso- che si sono potuti giovare dell’erba artificiale. Sulla quale la palla scorre comoda, anche se il gioco è più veloce e obbliga quindi i protagonisti a non distrarsi, per non farsi sorprendere dai giocatori più scattanti. Che pure ci sono nel girone, mentre mancano i talenti emergenti. Sino ad oggi si sono segnalati i giocatori più conosciuti che stanno portando avanti le squadre per le quali giocano. Nel Campobasso, per la ricchezza d’organico, Farina si può permettere il lusso di tenere in tribuna Monti (febbricitante) e in panchina ora Scampamorte ora addirittura Scudieri. O come nel caso di domenica Lazzarini che è entrato sul finire, giusto in tempo per firmare il suo gol settimanale: è andato in rete tutte le partite, segnando un gol per volta,come un rispettoso impiegato che ogni domenica firma il cartellino. Lo scontro diretto fissato per il 20 ottobre ( a Selva Piana) dirà effettivamente la verità tra le prime due della classe che stanno facendo storia a sé. Il Campobasso sembra avere qualcosa in più, ma sbaglia chi crede che il Fornelli voglia fare la parte dell’attore non protagonista. ( M. P.)


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8 ottobre 2013 Pagina redazionale singolarmente autogestita Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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