9 agosto 2014

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 169 - SABATO 9 AGOSTO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Tecla Boccardo

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Tecla Boccardo. La sindacalista della Uil ha tenuto a sottolineare come lo stato dei troppi precari in Molise rende la stessa Regione precaria. Si tratta di lavoratori a tempo determinato che stanno lavorando all'interno delle strutture pubbliche, a partire dalla sanità, ma che rischiano di andare via in maniera graduale ma costante. Basti vedere il solo comparto della sanità quante espulsioni dal mondo del lavoro dei precari ha già visto per rendersi conto della gravità della situazione in atto.

Il Tapiro del giorno a Giuseppe Sabusco

Il Tapiro del giorno lo diamo a Giuseppe Sabusco. Strano il caso del consigliere regionale di opposizione in Regione ma in maggioranza al Comune di Campobasso. Si può stare con un piede in due scarpe? E' un interrogativo che si pone dinanzi a prese di posizione scialbe o, addirittura, assenti sui grandi temi a partire dalla sanità. Un settore dove lavora e lo ha visto, pure, premiato. In questa maniera diventa assai difficile potere pensare di fare opposizione e di porsi dinanzi ai problemi con opportune soluzioni.


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Approfondito documento sullo stato del lavoro da parte del segretario generale della Uil-Fpl Molise

Tecla Boccardo: “Una Regione di precari è una Regione precaria” Il Molise è l’unica Regione a non aver recepito la circolare Fadda di proroga al 2016 dei precari della sanità

Proprio vero, come dice il Segretario Generale della UilFpl Molise, Tecla Boccardo, una regione di precari e una regione precaria. Non solo la regione geografica, quanto la Regione politica e amministrativa. Che non s’avvede che gran parte degli organici degli enti che gestiscono servizi pubblici di rilevante importanza dal punto di vista sociale e produttivo quali la sanità, gli enti locali, la Protezione civile, la Regione Molise, le Camere di Commercio, le biblioteche, la Molise Dati, Molise Acque, il Centro per l’impiego (in quest’ultimo caso i precari lavorano per i disoccupati!), sono composti da dipendenti precari. Non s’avvede e, peggio, non fa niente per considerare il fenomeno nei suoi aspetti deteriori e preoccupanti per eliminarlo. Data l’affermazione, la signora Boccardo ha avuto il buon

gusto di articolare il proprio punto di vista al riguardo. Una sorta di documento analitico e programmatico al quale porre particolare attenzione. Suggerimento disinteressato agli amministratori di Palazzo Vitale e di Palazzo Moffa che nell’anno e mezzo di governo hanno mostrato una perniciosa propensione al precariato, favorendo un suo aumento smisurato. “All’interno di questa sterminata galassia di instabilità lavorativa” rileva la Boccardo “ troviamo un’ampia fascia di giovani e donne che se pur considerati occupati non godono di buona salute proprio in virtù dello stato di precarietà minacciato dallo spettro quotidiano di trovarsi disoccupati il giorno dopo. E la cosa più preoccupante è che si tratta prevalentemente di lavoratori che garantiscono servizi essen-

Per Filippo Monaco nessuno ha ricevuto i fondi così come assegnati

"I bonus assunzionali sono un giallo" CAMPOBASSO. Era il 2011 quando sul Bollettino Ufficiale della Regione Molise venne pubblicato l’avviso pubblico per la presentazione di richieste di accesso ai bonus assunzionali correlati all’assunzione dei lavoratori svantaggiati inseriti nel Programma Azione di Sistema Welfare to Work per le politiche di re-impiego. Nel 2012 tale Avviso è stato finanziato,come previsto dal Ministero del Lavoro, per un ammontare complessivo di €1.100.000,00, ma ad oggi nessuno ha ancora ricevuto quanto previsto. “In Molise ci sono 157 richieste finanziabili con questa misura

– afferma il consigliere Monaco – e ci sono persone che hanno effettivamente assunto il personale sostenendone finora il costo solo con proprie risorse. Non è possibile che dopo due anni ancora non sia stata pubblicata la graduatoria e non si sia provveduto all’impegno di spesa, per di più con fondi ministeriali” L’esistenza e il destino di quei fondi sembrano essere avvolti nel mistero. Per questo oggi il consigliere Monaco ha presentato una interrogazione urgente per sollecitare l’Assessore alle Politiche del lavoro a dare risposta ai molisani prima ancora che al Consiglio regionale.

ziali (Sanità, Protezione civile e via dicendo) per cui dovrebbero essere fissati con rapporti di lavoro a tempo indeterminato”. A parere della signora Boccardo, se questa accertata condizione di lavoro viene rapportata al tessuto produttivo regionale, senza un intervento correttivo rapido ed efficace, si rischia da un momento all’altro di essere dinanzi ad una vera e propria emergenza lavorativa. Ciò che allarma il sindacato, e dovrebbe allarmare la collettività, è che ormai, a tutti i livelli, e nella molteplicità degli Enti pubblici, si registrano soltanto licenziamenti di lavoratori non stabili, attraverso il mancato rinnovo dei contratti di lavoro, attività che ormai è divenuta una triste consuetudine e unico metodo utilizzato per risanare le casse pubbliche martoriate da sperperi che continuano comunque ad essere incontrollati. La Regione di questo andazzo è un ente epigono. Un Ente che annulla contratti di lavoro, che taglia servizi, che restringe giorno dopo giorno la sfera delle opportunità. Il tutto – annota il segretario generale della Uil-Fpl Molise – è aggravato dal Decreto 101 sulla stabilizzazione, che contiene misure insufficienti rispetto all’entità del precariato nelle pubbliche amministrazioni. Dunque il problema è presente in campo nazionale e dovrebbe muovere il Governo ed il Parlamento ad elaborare un percorso condiviso ed una grande riforma del lavoro che permettano di superare l’utilizzo improprio del lavoro precario nelle Pubbliche Amministrazioni. Nel Molise - dice ancora la signora Boccardo - ci troviamo dinanzi ad uno scenario estremamente complesso, all'interno di una Regione in cui una grandissima parte di lavoro nel settore pubblico, dai servizi alla sanità, dalla protezione civile agli enti locali, è svolto da anni da personale non stabilizzato ed il metodo che gli amministratori stanno adottando è quello di lasciar scadere i contratti , nel segno di una politica dettata dai bilanci e da un turn-over che non riesce a decollare. Ne vorrebbe parlare con il Presidente della Giunta Regionale per declinare l'intesa già raggiunta a livello nazionale tra il ministero Affari Regionali, il ministero della Pubblica amministrazione, la conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e i sindacati per siglare un accordo di riordino partecipato delle istituzioni e del territorio, ma non riesce ad incontralo. Dardo

“Devo dare atto al consigliere Micone – prosegue Monaco – che già a gennaio aveva presentato una interrogazione sullo stesso argomento e che non è stata fornita, fino ad oggi, alcuna risposta. Non ci è dato sapere, quindi, se i fondi siano stati utilizzati diversamente; se la Giunta intende fare un passo indietro e ignorare quell’Avviso; se si sta cercando di far fronte alla carenza di liquidità per dare risposte concrete agli imprenditori che hanno assunto nuovo personale contando sul sostegno previsto nelle politiche di re-impego. Questa assenza di interlocutori è la beffa maggiore che i cittadini e noi stessi consiglieri dobbiamo sopportare”. Ancora una volta, quindi, le indecisioni ed i ritardi della Pubblica Amministrazione finisco per ricadere sulle spalle dei cittadini, procurando danno economico alle imprese che già fanno non poca fatica a combattere la crisi.


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Ospedale Cardarelli,

Con una sola sala operatoria per le urgenze la situazione va in tilt

i pazienti rischiano la vita

La Gazzetta del Molise chiede ufficialmente a Paolo di Laura Frattura di intervenire CAMPOBASSO. L’ospedale Cardarelli è andato in tilt. La situazione per la gestione delle urgenze è ormai fuori controllo perché, con una sola sala operatoria a disposizione (a causa della mancanza del personale medico e paramedico), è impossibile correre ai ripari. Ieri c’erano sei pazienti in fila che dovevano essere sottoposti ad un’operazione chirurgica. La regola, vista la situazione, è quella del “chi arriva prima finisce prima sotto ai ferri”. Così si scopre che ieri all’ospedale di Campobasso, prima struttura sanitaria in Molise, c’era una sola sala operatoria con sei urgenze da trattare suddivise per vari campi: parti cesarei, interventi di chirurgia generale, vascolare e neurochirurgica. Un collasso annunciato, di cui gli stessi medici erano a conoscenza quando è stata presa la decisione

di chiudere le altre sale operatorie. Lo stesso dottor La Floresta, nella sua missiva ai colleghi in cui parlava della nuova organizzazione, lo aveva detto: “Carissimi colleghi, vi mando il programma operatorio del dipartimento di chirurgia. Come vedete è una vera tragedia”. Ed ora quella tragedia annunciata si sta verificando. Prendiamo atto, come aveva precisato la scorsa settimana il dottor Flocco, che la situazione è dovuta all’assenza degli anestesisti e degli infermieri per ferie. E nessuno mette in discussione il fatto che tali lavoratori abbiano maturato 2.901 ore in eccesso o 2.570 giorni di ferie di cui godere. Purtroppo però il problema resta anzi, aggrava ancora di più la situazione. Perché “la fisiologica contrazione dell’attività chirurgica”, come evidenzia Romeo

Flocco, si scontra con la possibilità di salvare vite umane. I parenti dei pazienti in attesa hanno fatto, per tutto il giorno, una sola domanda ai medici di turno: “Quando si opera?”. In fondo, se un ospedale non garantisce neppure la gestione dell’urgenza (per non parlare poi delle operazioni programmate dai vari reparti che slitteranno a settembre), a che serve che l’ambulanza porti in ospedale i cittadini che si sentono male e che hanno bisogno di un intervento chirurgico immediato? Ora, assodato che la responsabilità non è di direttori sanitari o dei medici in generale, resta un’unica certezza: l’assenza o il menefreghismo della politica. Come testata giornalistica chiediamo ufficialmente al commissario ad acta Paolo di Laura Frattura di intervenire prendendo una decisione anche poco accet-

Il Molise è di tutti

tabile dal tavolo tecnico romano che elimini questa situazione ad imbuto che si è venuta a creare: pazienti in urgenza che arrivano e personale medico carente che non riesce a smaltire il lavoro. Perché qui non si sta parlando di contrapposizioni politiche, non si sta discutendo di elezioni né di affari imprenditoriali. Si parla di vite umane e di una struttura deputata a fare di tutto per salvarle. E si chiede al vice presidente della Giunta, Michele Petraroia, di fare pressioni sul commissario per assicurare il trattamento chirurgico ai cittadini molisani. Perché al momento l’unica cosa che si può fare è pregare Dio, Budda o Allah perché, in attesa che arrivi il proprio turno nell’unica sala operatoria disponibile in un ospedale chiuso per ferie, non sopraggiunga la morte. Giovanna Ruggiero

L'intervento

Un fatto importante, in qualche modo storico, l’Intesa sottoscritta ieri fra le Istituzioni e le parti sociali del Molise per dare forza e assumere impegni in vista della dichiarazione dell’area di crisi nel distretto Venafro-IserniaBojano. Il Presidente Frattura farebbe bene a valorizzare in ogni contesto questa forte presa di posizione collettiva, chiedendo subito al Ministro per le Attività Produttive ed i suoi colleghi interessati, che venga accelerata la procedura di esame della richiesta già avanzata dalla Regione a fine aprile, con l’insediamento di un Tavolo tecnico ministeriale. Appena si aprirà il confronto a livello nazio-

nale, i Sindacati, ma anche tutti gli altri soggetti del mondo del lavoro e della società molisana, saranno pronti a far sentire la loro voce, a impegnare i rispettivi livelli di responsabilità nazionale, a portare a Roma delegazioni di lavoratori, di disoccupati, di cittadini molisani. Gli Assessori regionali, poi , potrebbero esaminare i tanti dossier alla loro attenzione e cogliere questa occasione e il migliorato clima dei rapporti fra le parti, per dare una qualche risposta concreta a qualcuna delle tante vertenze aperte: questa sarebbe la migliore risposta alle aspettative che si colgono fra i lavoratori e nel mondo del lavoro.

La politica molisana, i parlamentari, i partiti, ci piacerebbe dicessero, dal canto loro, chiaramente cosa ne pensano di questa intesa e dell’obiettivo che si pone: il Partito Democratico, ad esempio, dalle variegate posizioni (qualcuno per il sì convinto, qualcuno per il forse, qualcun altro per il vedremo), l’opposizione di centro destra, quotidianamente concentrata sulla battaglia di logoramento della giunta, l’opposizione del Movimento 5 Stelle, che sempre “il problema è ben altro”. Quando l’intera società civile ed il mondo del lavoro si danno una mossa (e ieri una mossa se la son data!!) la politica non può girare la testa dall’altra parte.Inoltre, i tanti che

in regione si proclamano “renziani” per vicinanza politica o per diretti e personali rapporti con il Premier, potrebbero fare una telefonata a Matteo Renzi: non è davvero possibile che, nel suo giro per l’Italia a visitare le tante situazioni di crisi, in special modo nel centro sud, non si possa programmare anche una capatina in Molise? Monsignor Bregantini, infine, potrebbe far sapere al Papa che quello firmato ieri non è proprio il “Patto per il Lavoro” che lui auspicava, ma che il messaggio di coesione e di “ricerca di un comune sentire e raccordato agire” è pienamente colto e sottende l’intesa di ieri, gli impegni assunti fra le parti e ancor più ispirerà le iniziative programmate.Pochi e modesti consigli, questi, avanzati dalla UIL Molisana; solo alcuni suggerimenti presentati a bassa voce per non disturbare coloro che magari stanno già dormicchiando sotto l’ombrellone. Segreteria regionale Uil Molise


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"L'autostrada va fatta" 9 agosto 2014

Il segretario dell'Idv, Cristiano Di Pietro, sottolinea la necessità dell'opera CAMPOBASSO. Il segretario regionale dell’Italia dei Valori Molise, Cristiano Di Pietro, interviene in merito alla questione autostrada dichiarando quanto segue: “Evito di entrare nel merito di tecnicismi che non mi competono e che lascio volentieri all’ assessore Nagni il quale, peraltro, ha già ben spiegato, anche a mezzo stampa, quali siano realmente le condizioni relative al finanziamento dell’opera. Mi preme però precisare che l’Italia dei Valori è stata sempre favorevole ( e sempre lo sarà) alla costruzione dell’infrastruttura che, piaccia o non piaccia, rappresenta oggi l’unica grande prospettiva, e l’unico volano di sviluppo per la nostra regione. Ecco perché non consideriamo, neppure lontanamente, alcuna possibilità alternativa. È una voce fuori dal coro, la nostra, che rischia di farci apparire come l’anima nera all’interno del centrosinistra. Ma va detto che proprio la questione autostrada ha rappresentato (e tutt’ora rappresenta) la condizione essenziale dell’accordo IdV - centrosinistra. Una condizione rispetto alla quale, sia chiaro, non intendiamo compiere passi indietro. Basta quindi con i facili filosofi che tutto credono di sapere e che continuano a demonizzare l’unica possibilità di sviluppo economico per il Molise, sia in termini di occupazione e di lavoro per le imprese, che di sviluppo economico legato al trasporto delle merci su gomma”.

"Dalla San Vittore alla San Vittorino" L'ex sindaco di Termoli, Di Brino, gioca sulla direzione San Martino in Pensilis

L'intervento

Miglioriamo la viabilità esistente Apprendiamo della sospensione del finanziamento del progetto, che segue di una decina di giorni, il mancato pronunciamento del Consiglio Regionale sulla spinosa questione della realizzazione dell’Autostrada Termoli-S.Vittore. In effetti ci sentiamo di esplicitare tutte le nostre perplessità sulla realizzazione dell’opera e sui brevi tempi da dedicare all’approvazione di questo impegnativo progetto. Riteniamo che una vicenda di tale portata e così controversa abbia necessità di approfondito confronto non limitato ai pur autorevoli componenti del Consiglio Regionale, ma sottoposto ad una platea più estesa con una rinnovata apertura su questo specifico tema. Dibattito ampliato, nel quale possano avere spazio le opinioni, auspichiamo non parziali, di Parti Sociali ed Enti Locali che rappresentano l’insieme dei Soggetti interessati, che su questo tema, se non in occasioni informali e mai in momenti di confronto istituzionale, sono stati chiamati ad offrire il loro contributo al grande dubbio periodicamente posto: autostrada, che fare? Qualche mese fa, avevamo espresso, attraverso una nota inviata alla stampa, la nostra idea sul progetto di cui si discute, lo avevamo fatto anche in un convegno organizzato sempre dalla CGIL ad Isernia, quando avevamo appunto sollecitato una riflessione sia sulla fattibilità dell’opera, sia sulla opportunità della realizzazione della stessa; aspetti che avrebbero dovuto essere serenamente valutati solo in conseguenza di un progetto organico di sviluppo economico e sociale e di programmazione sul modello di sviluppo da perseguire e sulla sua sostenibilità.Partivamo dal presupposto che la mancanza di grandi opere infrastrutturali nella nostra Regione, che sino ad oggi hanno rappresentato un limite alla possibilità di crescita, potrebbero ora rivelarsi quali potenzialità precipue del territorio se si avrà la capacità di adeguare un programma di crescita alle caratteristiche di incontaminazione paesaggistica dell’intera area regionale.Ecco come, in questa prospettiva, lo scempio conseguente alla realizzazione di quest’ opera da creare con 121 viadotti e 35 svincoli, quindi fortemente invasiva dal punto di vista paesaggistico ed ambientale, andrebbe a

compromettere ogni possibilità di sviluppo alternativo. Una idea di sviluppo alternativo che, invece, riconoscerebbe al settore primario solo quella complementarietà che la grave crisi ha, purtroppo, svelato, annullando de facto, l’utilità di un intervento così deciso nel sistema viario regionale. Poi potremmo anche discutere di come un’idea di sviluppo alternativo, eco-sostenibile, possa essere in grado di ricollocare l’attuale eccesso di manodopera generata dalla crisi economica e dunque industriale e manufatturiera.Un’altra perplessità sulla realizzazione dell’Autostrada del Molise è data dalla considerazione che questo proposito contrasta tutti i tentativi di riequilibrio del sistema trasporti nazionale, che vede l’utilizzo del mezzo privato surclassare il mezzo di trasporto collettivo per quel che riguarda il traffico viaggiatori ed un sistema di traffico merci che vede solo il 9% realizzato attraverso l’uso delle strade ferrate, un esiguo 1% per le vie di navigazione ed il 90% su gomma. Solo quest’ ultimo dato ci induce a parlare di opera antieconomica anche per i costi diretti ed indiretti propri del traffico commerciale su gomma: elevata incidentalità, inquinamento ambientale, perdita di opportunità occupazionali .Riteniamo invece che intanto, non occorra stravolgere il sistema viario attualmente presente in Regione, ma solo adeguarlo ai fini della sicurezza, della capacità e della velocità commerciale.

Quanto sia opportuno dedicarsi alla viabilità ordinaria lo deduciamo anche dalla infinita polemica sul ponte del Callora (nel territorio di Boiano), il cui rifacimento ha reso evidente la vulnerabilità dell’opera e la urgente necessità di porvi rimedio. Oltreché naturalmente potenziare il sistema ferroviario regionale e dotarlo di opere infrastrutturali accessorie quali la elettrificazione, ed adeguamenti all’infrastruttura esistente in grado di assorbire le funzioni e le finalità previste dal progetto autostradale che da quanto ci è dato sapere sarebbe realizzata in fasi successive, immaginando tempi biblici ed inevitabili e probabilmente insopportabili lievitazioni dei costi che renderebbero irrealizzabile il completamento dell’opera stessa. Inoltre, l’utilizzo di questa grande opera da parte dell’utenza, inteso solo come la possibilità di attraversare più velocemente il Molise, aumenta e non diminuisce il rischio di isolamento dei centri urbani non più toccati dal traffico veicolare che avrà quale inevitabile conseguenza l’indebolimento di tutte le attività commerciali allocate sugli attuali assi viari e cali occupazionali. La necessità di sintesi, ci induce a limitare le nostre argomentazioni a quanto sinora esposto, auspichiamo, tuttavia, come detto, un più ampio confronto. L’assessore Nagni non ha mai rifiutato il dialogo, abbiamo ragione di credere che anche questa volta non si sottrarrà al confronto. Segreteria regionale Cgil

TERMOLI. “Mi spiace per il Molise e per le sue prospettive di sviluppo, ma con il ‘delisting’ della Termoli-San Vittore dalle opere immediatamente finanziabili del decreto Sblocca Italia, la porta d’Oriente tanto invocata dal governatore del Molise Paolo di Laura Frattura, rimarrà chiusa”. L’ex sindaco e consigliere comunale Basso Antonio Di Brino, capogruppo del Nuovo Centrodestra in assise civica, ha così commentato la notizia data in prima battuta due giorni fa dall’ex presidente della Regione Molise Michele Iorio del depennamento dell’opera strategica che collegherebbe Adriatico e Tirreno e farebbe uscire da un gap logistico quasi tutto il territorio regionale. “Rimane il paradosso e su questo cercherò di approfondire negli ambienti governativi dell’Ncd la ragione che ha indotto il governo a decurtare nei cinque miliardi di euro, che Palazzo Chigi ha dovuto eliminare dalla previsione iniziale dei 40 miliardi con cui far decollare i cantieri, proprio la Termoli-San Vittore, che a parere di molti era l’unico progetto realmente pronto per essere avviato”. Una impasse, quella subita dall’autostrada del Molise, che rischia di comportare una dilazione enorme dei tempi, con altri anni di attese e aspettative bruciate. “Potrei chiudere con una battuta, per mitigare il clima di delusione che regna per questa sconfitta politica dell’intero governo regionale, dopo il diniego di Renzi alla Termoli-San Vittore, può darsi che Frattura voglia tentare la strada più percorribile del San Vittorino, magari per giungere a San Martino”. Per Di Brino è evidente come il dialogo e la collaborazione istituzionale con quello che è anche il suo diretto capo di Partito nel Pd, il premier Matteo Renzi, non produca risultati soddisfacenti e ancora una volta il Molise viene dimenticato nel suo cantuccio.


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TAaglio lto I non-sens molisani sulla spesa pubblica

9 agosto 2014

Nell’era della comunicazione non comunica la Regione; non comunica la presidenza del Consiglio regionale; non comunica la Corte dei Conti Una gran massa di cittadini vorrebbe conoscere dalla Corte dei Conti del Molise se sia possibile agli amministratori regionali spendere impunemente da oltre 40 anni denaro pubblico per tre milioni di euro all’anno di fitti passivi, e non provvedere a realizzare una sede propria, autonoma, nonostante nel 1985 abbiano elargito altro denaro pubblico pari a 6 miliardi di lire per acquistare, ancorché specificatamente destinato alla costruzione della sede, il terreno di proprietà del Comune di Campobasso corrispondente all’ex campo sportivo “Romagnoli”. Domanda, questa, tra le decine che si potrebbero mettere in fila. Ma non c’è mai stata risposta. Eppure, la legge 213 del 7 dicembre 2012, ha affidato interamente alla Corte dei Conti il controllo dei costi della politica delle Regioni (il comma 7 dell’articolo 1 della legge recita testualmente: “Le sezioni regionali della Corte dei conti verificano, con cadenza semestrale, la legittimità e la regolarità delle gestioni, nonché il funzionamento dei controlli interni ai fini del rispetto delle regole contabili e del pareggio di bilancio di ciascuna Regione. A tale fine, il Presidente della Regione trasmette trimestralmente alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti un referto sulla regolarità della gestione e sull'efficacia e sull'adeguatezza del sistema dei controlli interni adottato, sulla base delle Linee guida deliberate dalla Sezione delle autonomie della Corte dei conti; il re-

ferto è, altresì, inviato al Presidente del consiglio regionale”). Sempre la gran massa di cittadini vorrebbe pertanto sapere se sia compatibile con l’equilibrio di bilancio aver speso 6 miliardi di vecchie lire per realizzare la sede, e con essa l’eliminazione delle locazioni, con il mantenimento in vita di una spesa di circa tre milioni di euro riversati sui conti correnti di individuati, immarcescibili, locatori? La curiosità cresce in parallelo alle titubanze della Regione a decidere; alle interferenze del Comune e di taluni gruppi consiliari accodati a fantomatici comitati ambientalisti che guardano di malocchio l’edilizia pubblica e di buon occhio quella privata (non si pronunciano sulla lottizzazione Parco dei Pini). Non una curiosità da poco, a ben vedere.Anzi. Giusta da mettere “in conto” alle verifiche e agli accertamenti di cui alla sopracitata legge

"Immigrazione, è emergenza" Il consigliere regionale Francesco Totaro ha presentato una mozione sul tema

CAMPOBASSO. È stata deposita dal capogruppo del Partito Democratico, Francesco Totaro, alla Presidenza del Consiglio regionale del Molise, una mozione sull’emergenza immigrazione che sta toccando in diversa misura tutte le regioni d’Italia. La stessa proposta, infatti, è in fase di discussione ed approvazione in tutte le assemblee regionali italiane ed ha lo scopo di sensibilizzare ancor di più il Governo nazionale sulla tematica. “Anche il Molise, ha sottolineato Totaro, vuole far sentire la propria voce sull’attualissimo e rilevante tema dell’immigrazione verso le nostre coste. Dinanzi all’emergenza dei profughi provenienti dall’Africa ci impegneremo affinché il Consiglio regionale molisano chieda al Governo di agire

con azioni incisive, in special modo durante il semestre di Presidenza dell’Unione Europea, con l’apertura di un corridoio umanitario e la creazione di un permesso di soggiorno europeo. Decine di migliaia di profughi sono arrivati in Italia dall’inizio dell’anno, ed anche nella nostra regione, attraverso il lavoro intrapreso in questi mesi e grazie all’impegno di Comuni ed Associazioni di volontariato, ci si è resi disponibili all’accoglienza dei profughi assegnati ai vari territori. Proprio in virtù di questo impegno, siamo convinti che anche questa amministrazione debba e possa far sentire la propria voce, sostenendo la linea del Governo italiano, tesa a rafforzare la cooperazione europea su questi temi. Auspichiamo, dunque, che il nostro Presidente del Consiglio Regionale

del 2012 , verifiche e accertamenti che la Corte dei Conti può realizzare, sulla base di intese con il ministro dell'Economia e delle finanze, con l’intervento del Corpo della Guardia di finanza. Ci sono leggi che paiono essere la risposta alle attese della pubblica opinione sulla trasparenza e l’efficienza della Pubblica amministrazione. Leggi ricche di adempimenti, di verifiche, di controlli (trimestrali e semestrali). Che però, se non interpretate con larghezza di vedute e disponibilità, non rendono niente alle gente che resta di fatto esclusa. Esclusa anche dai risultati delle verifiche dei Servizi ispettivi di finanza pubblica. Sicché, della Regione Molise, le cui spese dei gruppi consiliari sono ancora sotto inchiesta della magistratura penale, e temiamo non verranno mai alla luce, il cittadino non è messo in condizione di sapere se ha i conti in ordine e se gli strumenti e le metodologie di controllo interni sono regolarmente applicati. Oppure, in caso contrario, se agli amministratori di Palazzo Moffa vengono irrogate le sanzioni pecuniarie pari ad un minimo di cinque e fino ad un massimo di venti volte la retribuzione goduta al momento della violazione. Contra legem, non comunica la Regione; non comunica la presidenza del Consiglio regionale; non comunica la Corte dei Conti. Il mondo della incomunicabilità. Nell’era della comunicazione. Dardo si attivi a livello nazionale per sollecitare il Governo, affinché sostenga presso le istituzioni europee la necessità di rivedere le norme del regolamento UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, prevedendo la possibilità di far richiedere ai rifugiati domanda di asilo già nei Paesi di transito e non solo nel primo Paese di arrivo, evitando una sorta di barriera verso gli altri Paesi dell’Unione. Altra proposta, poi, riguarda la realizzazione di un ufficio europeo dell’immigrazione in territorio nordafricano ed articolato anche in più sedi, in modo da consentire ai profughi che ne abbiano diritto il successivo reinsediamento, in tempi brevissimi, verso i Paesi dell’Unione europea di loro scelta, con preferenza per quelli dove essi abbiano già legami familiari e che si persegua il progetto di reciproco riconoscimento dello status di protezione internazionale rilasciato da uno Stato membro e valido in tutti gli altri Paesi membri, in modo da permettere la libertà di stabilimento del beneficiario in ogni Stato dell’Unione europea. Mediante questi atti, tutti perseguibili se affrontati con fermezza, ha concluso Totaro, si eviterebbero le tragedie del mare, il business degli scafisti e della malavita e si darebbe a queste persone la possibilità di realizzare un nuovo progetto di vita”.


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9 agosto 2014

Campobasso

Piano sociale, arriva il bando per affidare il servizio di assistenza domiciliare agli anziani

Il Comune interrompe le proroghe della Regione che vanno avanti da due anni

Molisecinema, arriva Cristian Di Sante per presentare Spaghetti Story

Aspettando la definizione di un nuovo ciclo di programmazione sociale, la Regione Molise ha prorogato al 31 dicembre il periodo di vigenza del Piano Sociale Regionale 2009 – 2011. Da due anni, infatti, di sei mesi in sei mesi e sempre in prossimità della scadenza, la Regione adotta proroghe che, di fatti, impediscono l’indizione di una gara . Ora però il Comune ha deciso di interrompere questo meccanismo e appaltare la gestione del servizio di assistenza domiciliare in favore delle persone anziane ultrasessantacinquenni oppure affette da senescenza precoce certificata dal medico di base. La durata dell’appalto è di cinque mesi, dal primo agosto al 31 dicembre e cioè il periodo che corrisponde alla proroga del Piano Sociale predisposto dalla Regione Molise con possibilità di rinnovo

per ulteriori 5 mesi in caso di nuova programmazione regionale o di proroga dell’attuale Piano Sociale e relativo stanziamento dei

fondi occorrenti alla gestione; La base di gara con il criterio dell’offerta economicamente vantaggiosa è di 225mila euro.

L’Associazione culturale “I pellegrini di S. Giovanni eremita”, che si prefigge di promuovere e divulgare la conoscenza storica e religiosa di S. Giovanni Eremita da Tufara, organizza anche quest’anno, nella serata del terzo sa-

bato di agosto il pellegrinaggio a piedi in onore del Santo. Allo scopo di illustrare l’evento, è indetta una conferenza stampa per lunedì alle 10 presso la Curia Arcivescovile in Via Mazzini a Campobasso. Interverranno, oltre

all’arcivescovo Giancarlo Bregantini, tra gli altri, il Parroco di Tufara (paese natale del Santo) don Bernardino Di Iasio ed il Parroco di Foiano Valfortore (Comune ove il santo costruì l’Abbazia del Gualdo Mazzocca) don Leonardo Lepore.

Pellegrinaggio a piedi in onore di san Giovanni Eremita

Moliseconema arriva alla sua quinta giornata con l’arrivo di Cristian Di Sante che sarà a Casacalenda per presentare uno dei casi cinematografici dell’anno: Spaghetti Story di Ciro de Caro. Piccolo film coraggioso e indipendente: un ottimo esordio che conferma la vitalità della commedia italiana di questo ultimo anno. Di Sante sarà presente per incontrare il pubblico di Molisecinema. Il film sarà presentato alle 22.30 nell’Arena di Casacalenda. Tra gli ospiti della giornata Agostino Ferrente e Giovanni Piperno che, per la sezione doc. special, portano al festival il pluripremiato documentario Le cose belle. La proiezione avverrà alle 20.45 in Arena. A seguire dopo l’incontro con i registi ci sarà il piccolo concerto di Enzo Della Volpe accompagnato al mandolino da Marco Vidino. Prosegue l’omaggio a Flavio Bucci presso il Cinema teatro con la proiezione alle 11.00 di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, di Piero Schivazappa tratto dal celebre romanzo di Gadda e alle 22.30 con Maledetti vi amerò di Marco Tullio Giordana. Per la sezione Percorsi. Concorso italiano alle 17.00 al cinema teatro saranno presentati: Pic nic, Kim di Gualino, Lievito madre di Fulvio Risuleo, L'amore corto di Valentina Vincenzini, presente al Festival, La felicità dopo tanto di Fabiana Sargentini che sarà al festival insieme all’attrice protagonista Arianna Ninchi, Isacco di Federico Tocchella, Ehi muso giallo di Pierluca Di Pasquale, anche questi ultimi due ospiti di Molisecinema. Per la sezione Paesi in corto. Concorso internazionale alle 18.15, sempre nel cinema Teatro saranno presentati: Stiller Lowe/Touch of silence di Sven Philip Phl, Mec Meufs di Liam Engle,The hero pose di Mischa Jakupcak, A Tenista /Tennis girl di Daniel Barosa, Vigia di Marcel Barelli. Alle 19.15 nel cinema teatro per Frontiere. Concorso doc. Piccoli così di Angelo Marotta che sarà presente in sala. Il toccante documentario sui bambini nati prematuri. 25 settimane di gestazione, questa, per loro, è la soglia di sopravvivenza. Il film è l’esperienza personale del regista che con questo film leva un inno alla resistenza e alla speranza. Alle 21.30 al CineStelle - Arena piccola due interessanti eventi: Old Cinema incontra MoliseCinema. Si tratta di un laboratorio di idee alla ricerca delle sale perdute che ha l’adesione di Giuseppe Tornatore. Il progetto è alla riscoperta di cinema dormienti, trasformati e scomparsi di cui documenta il cambiamento puntando alla loro riqualificazione come incubatori culturali. Partecipa Ambra Craighero. Con contributi video di Ettore Scola, Giuliano Montaldo, Pupi Avati. Alle 22 sempre al CineStelle - Arena piccola Ricomincio da Massimo lo scrittore Antonio Pascale commenta immagini poco note di e su Massimo Troisi una sorta di “schegge” di Troisi. A seguire Il mio cinema secondo me di Raffaele Verzillo, un documentario che cerca di indagare l’idea che Troisi aveva del suo cinema. Il regista incontrerà il pubblico al termine della proiezione. Per la Terrazza dei libri. Bar centrale alle 19.30 si svolgerà la presentazione del volume Lo sguardo impuro di Pier Paolo Giannubilo. Con l'autore ne parla Antonio Pascale. Nell’Arena alle 20.30 prosegue la programmazione di Punto Luce. Frammenti di storia italiana in collaborazione con Cinecittà Luce. Alle 23.30 i Corti internazionali. Per i partecipanti al festival alle 20 nell’Area del festival si svolgerà una degustazione del birrificio minimo Cantaloop e alle 23.30 After hour: Fluido pub trio in concerto


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Campobasso

9 agosto 2014

Lo scempio del territorio purtroppo è destinato a continuare (pale eoliche si annunciano a ridosso dell’area archeologica di Sepino) passando per le maglie larghe della rete delle complicità formata dagli amministratori locali

Ma quanto ci vuole ancora per il Piano paesaggistico regionale?

Il Molise ceduto agli speculatori oltre i limiti delle leggi in vigore è quello che non s’è curato dei suggerimenti di Vittorio Sgarbi, di Gianantonio Stella, di Sergio Rizzo e di altri giornalisti di fama che si sono schierati in difesa della residua bellezza panoramica e della residua qualità ambientale del nostro territorio I sei mesi di proroga dati dalla Regione all’università del Molise perché completasse il Piano paesaggistico, sarebbero ampiamente scaduti. Per cui, stando ai termini contrattuali, il lavoro sarebbe dovuto essere consegnato. Ma da Palazzo Vitale o da altro centro regionale nessuna notizia in merito. Diversamente, dato il valore tecnico-scentifico del lavoro e il benefico impatto che potrebbe avere sulla tutela del territorio, la notizia sarebbe stata sbandierata ai quattro venti. In sostanza, del Piano paesaggistico si parla ormai da anni, ma non vede la luce. In prima battuta sono stati assegnati 33 mesi per realizzarlo, quindi gli ulteriori altri sei mesi. Ma, a quanto pare, neanche quest’ulteriore dilazione sarebbe bastata se, come temiamo, il Piano, alla scadenza contrattuale, non è stato con segnato. Evidentemente, più che il tempo, può valere la profondità e la vastità del lavoro. L’idea di dotare finalmente la Regione di un Piano paesaggistico (che non è un piano urbanistico, chiariamolo) è del già presidente Michele Iorio che, stranamente, abbandonando per un attimo la furia iconoclastica che fin qui ha contraddistinto la distruzione di ciò che poteva farsi risalire a Iorio, il presidente Frattura ha rite-

Il Miur ha comunicato la ripartizione delle 28.781 assunzioni di docenti (15.439 su posto comune e 13.342 su sostegno) e dei 4.599 personale ATA. In Molise i posti saranno 205, di cui 178 per i docenti e 27 per gli ATA. Si tratta di numeri (pari al solo turnover) inferiori alle effettive disponibilità ed in particolare: per i docenti su posto comune sono circa il 58%, per i docenti di sostegno circa l'82%, per gli ATA circa il

nuto di mantenere in vita concedendo, come abbiamo detto, finanche sei mesi di proroga al direttore del Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell’università, Paolo Marchetti, per continuare ad elaborare le linee del Piano e, soprattutto, per concluderlo. In questa occasione vogliamo ancora una volta rimarcare un aspetto; questo: se il Molise avesse avuto un Piano paesaggistico regionale probabilmente avrebbe potuto meglio difen-

dersi dalle aggressioni degli speculatori di ogni risma, specie dai tycoon delle pale eoliche e dei pannelli solari; i primi sono gli autori dello distruzione dello sky-line molisano e del paesaggio; i secondi sono gli autori della distruzione di vaste aree agricole produttive. Due scempi evitabilissimi qualora - ripetiamo - il Molise avesse potuto avvalersi di un Piano paesaggistico che – ricordiamo anche questo – è uno strumento di

programmazione. Potendone disporre, avremmo potuto salvaguardare il territorio nelle sue peculiarità ambientali e paesaggistiche, evitando di lasciare spazi agli interventi indiscriminati dei “massacratori” del territorio. Tirando le somme, i colpevoli dei guasti al paesaggio molisano nelle sue originali espressioni di bellezza e suggestione, sono la Regione Molise e gli ineffabili componenti la commissione per la valutazione

dell’impatto ambientale che hanno sempre, ma sempre, avallato i pali e i poli eolici, e i panelli solari. Senza mai porsi un dubbio, senza mai sollevare un’eccezione, totalmente piegati alle richieste e alle proposte che gli sono pervenute: 425 pali eolici infissi e circa 2500 pali in attesa di essere infissi! In assenza del Piano paesaggistico e del Piano urbanistico, lo scempio del territorio purtroppo è destinato a continuare (pale eoliche si annunciano finanche a ridosso dell’area archeologica di Sepino) passando per le maglie larghe della rete delle complicità formata dagli amministratori locali, che per incassare euro, non si fanno scrupolo di dare autorizzazioni (per informazioni al riguardo chiedere notizie ai sindaci di San Martino in Pensilis Francesco Totaro e Vittorino Facciolla). Il Molise ceduto agli speculatori oltre i limiti delle leggi in vigore e il Molise che non s’è curato dei suggerimenti di Vittorio Sgarbi, di Gianantonio Stella, di Sergio Rizzo e di altri giornalisti di fama che si sono affannati e s’affannano a difendere sulle maggiori testate nazionali la residua bellezza panoramica e la residua qualità ambientale del nostro territorio, purtroppo, sono maggioritari. Dardo

2014. L’Ufficio scolastico regionale del Molise ha comunicato che procederà alle proposte di contratto a tempo indeterminato, orientativamente, nei giorni 29 e 30 agosto. In totale, 205 tra docenti ed ATA avranno un contratto tempo indeterminato per il prossimo anno scolastico. La scuola ha bisogno di risorse

certe e di un organico stabile ed adeguato per poter programmare la propria offerta formativa, per garantire l’inclusione, le richieste di formazione ed il successo formativo per gli studenti molisani. I recenti annunci del governo sul reclutamento, sull’abolizione delle graduatorie, sull’orario dei docenti, sono il frutto di dichiarazioni che pensano solo a ridurre la spesa per il diritto all’istruzione e non ad investire sul futuro.

Scuola, autorizzati 205 posti

50%. Se fosse adottata la procedura di immettere in ruolo su tutti i posti liberi, in applicazione del DL 104/14, per garantire le procedure di stabilizzazione chiesti alla Corte di Giustizia Europea, il mancato mantenimento in servizio e la norma su "quota 96", si sarebbero recuperati altri 25.000 posti. Ciò avrebbe comportato per il Molise, almeno 300 immissioni in

ruolo, rispetto ai 205 autorizzati. Comunque, ora è necessario, con la massima urgenza, attivare tutte le procedure necessarie per garantire il completamento delle operazioni propedeutiche al puntuale avvio dell’anno scolastico (utilizzazioni, assegnazioni provvisorie, pubblicazione graduatorie), per garantire il completamento delle operazioni entro il 1° settembre



TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 168 - SABATO 9 AGOSTO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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Isernia

9 agosto 2014

Falsi ciechi denunciati dai Carabinieri I tre, due uomini e una donna, sono stati smascherati dai militi dell'Arma

ISERNIA. Denunciati dai Carabinieri della Compagnia di Isernia tre falsi ciechi dell’hinterland isernino. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Isernia hanno smascherato nella provincia pentra tre falsi ciechi che hanno, negli ultimi anni, indebitamente intascato dall’Inps somme complessive superiori ai 100mila euro. I tre sono stati filmati mentre guidavano la macchina, leggevano, passeggiavano per strada e raccoglievano frutti di bosco. Ulteriori dettagli sono stati forniti durante la conferenza stampa svoltasi in mattinata presso la Sala Rapporto del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia: Ufficialmente erano affetti da cecità e riscuotevano dall’INPS la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento. Incredibilmente però sono stati ripresi mentre guidavano la macchina, leggevano e passeggiavano per strada senza aiuto. Erano quindi, semplicemente, tre truffatori: due uomini di 76 e 68 anni e una donna di 51 anni, tutti residenti nell’hinterland isernino. Una volta smascherati, sono stati denunciati per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia hanno iniziato le indagini a seguito di un normale controllo alla circolazione stradale durante il quale uno dei tre era stato fermato a bordo della sua auto decappottabile. I militari, in quell’occasione, avevano infatti notato il particolare ner-

Arrestato per droga

A Roccasicura i Carabinieri fermano un 32enne con 200 grammi di hashish

vosismo dell’uomo. Da lì, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Isernia coordinata dal Procuratore Dott. Paolo Albano, sono scaturite ulteriori attività investigative, estese poi agli altri soggetti, culminate con l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e l’acquisizione di decine di documenti e certificazioni presso l’ASREM e l’INPS del capoluogo pentro. I militari, nello specifico, hanno verificato gli spostamenti dei tre, riprendendoli e fotografandoli mentre svolgevano le loro attività quotidiane. E così si è scoperto che uno dei due uomini guidava la propria autovettura sportiva

Off limits, l’amore fuori di sè

L'evento teatrale questa sera presso il chiostro del palazzo dei Padri Filippini AGNONE. Questa sera, alle ore 19.00, presso il chiostro del Palazzo dei Padri Filippini ad Agnone, si terrà l’evento teatrale Off limits – L’amore fuori di sé. L’evento, organizzato dal Centro Studi Alto Molise “Luigi Gamberale” di Agnone, con il patrocinio della Città di Agnone, è un viaggio poetico nella parola d’amore della letteratura, ideato, adattato alla lettura teatrale su basi musicali e interpretato da Mari Correa e da Luigi Fabio Mastropietro. Le letture liriche di Off limits – L’amore fuori di sé si innervano nelle riflessioni e negli aforismi selezionati da Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes e sono scandite in modo sincronico-simbolico dalle quattro fasi lunari, in compagnia dei versi di straordinari protagonisti della letteratura mondiale: da Saffo a Pavese, da Shakespeare a Neruda, per concludere con i contemporanei Campo e Brandani. Le musiche della soundtrack spaziano tra composizioni e brani di Arvo Part, Philip Glass, Yorgos Kazantzis, Michael Nyman e altri. A intervallare le letture è chiamata la chitarra di Lino Mastronardi. Considerata la rilevanza dell’evento, in prima nazionale ad Agnone, si prega di dare massima diffusione alla notizia e, ove possibile, di garantire la presenza di un inviato

mentre l’altro lamentava ai militari, fintisi promotori di una nota paytv, il fatto che la zona ove risiede, non avendo una sufficiente copertura di segnale, gli impediva, in alcune giornate, di seguire gli eventi sportivi di suo interesse. La donna è stata poi avvistata mentre ritornava con in mano una cesta piena di more e lamponi raccolti precedentemente nei boschi vicini alla propria abitazione. L’indagine, durata circa sei mesi, ha consentito di accertare che i tre, in questi anni, hanno indebitamente percepito dall’INPS, complessivamente, più di 100.000 euro.

ISERNIA. Ieri pomeriggio a Roccasicura, personale del locale NORM e del Comando Stazione CC di Carovilli hanno tratto in arresto persona maschile di anni 32, residente a Isernia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nel corso di perquisizione domiciliare effettuata di iniziativa presso l’abitazione secondaria di Roccasicura è stato trovato in illecito possesso di grammi 200 circa di sostanza stupefacente hashish, di un bilancino di precisione e materiale atto al confezionamento delle dosi. IL tutto sequestrato.L’arrestato dopo le formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Isernia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Sannita teatro festival

Al teatro italico di Pietrabbondante successo per la manifestazione PIETRABBONDANTE. A Pietrabbondante, nell’incantevole scenario della zona archeologica del Calcatello, continua, con un buon successo di critica e di pubblico, la stagione teatrale estiva “SANNITA TEATRO FESTIVAL” che è giunta quest’anno alla 40ma edizione. L’appuntamento clou è per martedì 12 agosto con Ornella Muti nello spettacolo Processo alla strega in cui il fascino della rappresentazione immetterà lo spettatore nel vivo di un processo, facendolo partecipe di un giudizio in cui sentirsi coinvolto. La 40ma edizione del "Sannita Teatro Festival" terminerà sabato 16 agosto con la celebre commedia di Eduardo de Filippo Filumena Marturano, in prima nazionale. Questa produzione,

curata dall’Associazione “Amici del teatro di Pietrabbondante”, sotto la magistrale regia di Mario Baldini metterà in scena attori professionisti (Adriana Palmisano, Luigi Tani e Giovanni Palladino) e giovani attori esordienti molisani, creando, attraverso quest’esperimento, un vero e proprio “innesto” della vita e cultura del teatro nella cultura lo-

cale. L’orario d’inizio degli spettacoli è programmato alle ore 19:30 (apertura cancelli ore 19:00), per sfruttare la naturale luce del crepuscolo e godere appieno gli spettacoli nella suggestiva cornice del teatro sannitico. In caso di condizioni meteorologiche avverse lo spettacolo sarà dato nel vicino Palazzetto dello sport.


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Termoli

9 agosto 2014

“Area di crisi: e il basso Molise?” Il consigliere regionale Totaro richiama l'attenzione sul Nucleo industriale di Termoli

TERMOLI. "Vedere seduti finalmente attorno allo stesso tavolo tutti gli attori protagonisti per la ripartenza dell'economia della nostra Regione, in un momento così delicato, non può che far piacere e rendere fiducioso l'intero ambiente". Lo sostiene il consigliere regionale del Pd, Francesco Totaro. "Infatti, giungere alla firma congiunta di un documento che vede l'impegno di politica, parte datoriale, sindacati, parti sociali, al fine di giungere al necessario riconoscimento dell'Area di Crisi non può che vederci tutti insieme pronti a raccogliere la sfida. Un'azione, questa, che se raggiunta in breve tempo, permetterebbe al tessuto socioeconomico molisano di ricevere un forte impulso, innanzitutto consolidando le aziende in difficoltà e poi attraverso nuove economie e sostegni di vario genere a chi volesse mettere in campo investimenti nella nostra Regione. Un aspetto della richiesta, però, deve essere in qualche modo perfezionato ed è la territorialità dell'azione per cui si richiede l'Area di Crisi. Assolutamente nulla da eccepire sulle difficoltà

della zona che va da Campochiaro a Venafro, ma teniamo bene in mente che anche l'area di Termoli e dell'intero Basso Molise è gravemente toccata dalla crisi economica del momento, con gravi conseguenze per quel territorio. Infatti è tangibile che anche quei luoghi del Molise sono tristemente afflitti da difficoltà economiche contingenti e che stanno mettendo a rischio decine, se non centinaia, di posti di lavoro. Non serve far esempi oppure mettere sul tavolo questa o quella realtà aziendale. Quanto sta accadendo nell'area del Basso Molise, purtroppo, è noto a tutti e siamo convinti che anche lì è necessario prestare la medesima attenzione. Quindi, in virtù di queste brevi ma necessarie considerazioni - chiude Totaro - auspichiamo che prima di proseguire nel cammino verso il riconoscimento dell'Area di Crisi si inserisca nell'impianto della richiesta anche il Basso Molise così da dare una giusta ed equa opportunità anche agli insediamenti industriali ed imprenditoriali che racchiude al suo interno quell'area".

Fine della fuga della ragazza rom

La giovane si è presentata in Questura confermando di essersi allontanata da casa TERMOLI. Ritrovata la ragazza di etnia rom protagonista della “fuitina” col fidanzato. Le incessanti ricerche svolte dalla Polizia di Stato di Campobasso nei territori delle province di Campobasso e Foggia e l’intensa e proficua attività di mediazione svolta dal personale della Squadra Mobile di questa sede con tutti i soggetti interessati, hanno alla fine prodotto il risultato sperato. Nella mattinata odierna, infatti, la minore si è presentata in Questura, ove ha confermato di essersi allontanata volontariamente dall’abitazione familiare in quanto i genitori non approvavano la relazione sentimentale col ragazzo ventenne residente in questo capoluogo, col quale invece la stessa ha dichiarato di voler contrarre matrimonio nonostante l’opposizione dei congiunti. Essendosi evidenziato, dalle dichiarazioni della ragazza, un concreto pericolo per la sua incolumità personale in caso di eventuale riaffidamento agli esercenti la potestà genitoriale, previo avviso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per Minorenni, la minore è stata collocata in una struttura protetta.

Jovine e la sua rilettura

Senegalese con il passa montagna

ROCCAVIVARA. La scorsa domenica 3 agosto, nel comune di Roccavivara, ha avuto luogo la presentazione del libro “Analisi tematica dell`opera di Francesco Jovine”; l’autrice, la dottoressa Margherita Di Fiore, ha analizzato il pensiero dell’illustre scrittore molisano. Un omaggio della scrittrice alla sua terra natia, frutto della trasposizione della sua tesi di laurea in lettere, nella quale evince la quotidianità del popolo delle province molisane. Tra i relatori, oltre alla psicologa Margherita Di Fiore, erano presenti l’antropologo Nicola Gasbarro, la professoressa Benedetta Di Lisa e il sindaco di Roccavivara, il professore Domenico Di Lisa. Un interessante e partecipato appuntamento culturale incentrato su tematiche di un passato da non archiviare ma sempre attuale.

CAMPOMARINO. Ha destato non poca curiosità e anche apprensione nella gente di Campomarino lido la figura di un uomo di colore travisato da passamontagna che ieri mattina si aggirava per le vie del centro costiero.Infatti sono pervenute numerose chiamate al 112 alcune delle quali hanno descritto lo scenario di una possibile rapina in danno di una gelateria di via De Gasperi, questo perché l’uomo è stato visto avvicinarsi a bordo di una mountain bike indossando un passamontagna in lana di colore verde militare e poi, dopo aver scrutato all’interno dell’esercizio commerciale, si era allontanato in bicicletta.Immediato è scattato il piano antirapina con 4 automezzi dell’Arma di Campomarino e della Compagnia di Termoli giunte al Lido. Nel frattempo è pervenuta anche la richiesta di intervento da parte di

Importante appuntamento sul narratore molisano a Roccavivara

Il giovane girava in bici col volto coperto Fermato dai Carabinieri in stato confusionale una donna la quale descriveva una persona, in bicicletta, del tutto simile a quella già segnalata che, transitando sul lungomare, aveva cercato di importunarla. Le ricerche si sono allargate quindi su tutto il centro costiero per rintracciare l’ignoto soggetto e cercare di capire di chi si trattasse.Numerose sono state poi le altre segnalazioni che lo hanno dato in più posti tra la spiaggia e il lungomare degli aviatori fino a quando è stato rintracciato nei pressi dei campeggi a ridosso del porto turistico. Infatti una pattuglia dell’Arma ha visto in lontananza la figura del soggetto che effettivamente a bordo di una mountain bike nera procedeva verso il porto indossando un passamontagna di

lana verde degli occhiali scuri e appeso alla bicicletta aveva un fagotto di stoffa blu. Prontamente è stato bloccato e perquisito con esito negativo, lo stesso è stato “smascherato” e alla fine si è accertato essere un giovane di 21 anni di nazionalità somala, in stato confusionale, la cui scomparsa era stata denunciata nel mese di giugno 2014 a Roma, dove risiede con la fami-

glia. Il ragazzo, identificato e rifocillato è stato così affidato ai familiari i quali sono arrivati in tarda serata dalla capitale per riabbracciare il loro caro. I Carabinieri, hanno comunque informato l’Autorità Giudiziaria per le valutazioni sulla vicenda e hanno trattenuto la bicicletta a disposizione di chiunque dovesse reclamarne la proprietà


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Termoli

9 agosto 2014

“San Basso, ancora i falò?” Termolionline scrive al Sindaco. "Snaturata la tradizione. Oggi troppi drogati"

TERMOLI. "Quando ci furono i primi falò, una trentina d’anni fa circa, c’erano gruppetti di pochi amici, una chitarra e qualche birra. Il massimo della libidine era fare il bagno, qualcuno nudo, a mezzanotte". Sono i responsabili del sito Termolionline a scrivere al sindaco Sbrocca. "I tempi sono cambiati ovvio e al posto della chitarra ci sono postazioni attrezzate con casse acustiche da concerto, la birra è aumentata a dismisura, abbondano vodka e vino. E se qualcuno ci dice che non è vero, noi rispondiamo con le foto e magari portiamo a testimoniare quei santi uomini che il giorno dopo devono pulire spiaggia. Rispetto a tanti anni fa però, c’è la minaccia sempre più tangibile di persone che grazie alla grande affluenza di giovani si intrufolano per “promuovere” l’acquisto di stupefacenti più o meno forti… Sono numerose le testimonianze di chi ha ricevuto offerte di acquisto. E anche qui se postate che non è vero saremo costretti a farci testimoniare da chi le ha ricevute le proposte. Sarà un’impresa ardita per ovvi motivi ma lo faremo. Il nostro chiedere l’abolizione dei falò è provocatorio ma sentito: non vogliamo più un certo tipo di falò. Non fa parte del nostro Dnaessere bacchettoni o puritani. Che si faccia qualche bicchiere (o sorso dalla bottiglia) in più ci può stare, ma non vo-

Porto, collaudati i lavori Effettuati i lavori per il miglioramento e la messa in sicurezza delle attività di pesca

gliamo diventi territorio di conquista di spacciatori che sembrano essere sempre più numerosi e organizzati. Siamo per il divertimento sano, magari con qualche piccolo eccesso, ma non vorremmo mai piangere la vita di un giovane! Nei rave party non è mai successo che qualche giovane ci abbia rimesso la vita? E dopo cosa hanno fatto le autorità? Giusto, li hanno aboliti. Ecco, noi vogliamo curare prima anziché dover dire un giorno, l’avevamo detto noi! Più controlli, poliziotti in borghese, affinché tutelino chi vuole solo divertirsi in modo lecito e sano. Qualcuno si è chiesto perché tanti gio-

vani quest’anno si sono trasferiti a centinaia di metri dal solito posto? Molti lo hanno fatto, a sentir loro, proprio per evitare certi pericoli… Ai tanti giovani che hanno lasciato i loro commenti, quelli che ci hanno rivolto parolacce, che ci hanno citato giornalisti terroristi o che ci hanno detto che noi non possiamo fare opinione, li ringraziamo e gli diciamo che noi non siamo contro di voi, vi vogliamo bene perché siete il futuro della nostra città, ma vogliamo anche dire di essere onesti con voi stessi e ammettere che i falò di San Basso si devono migliorare e magari tornare allo spirito con il quale nacquero tanti anni fa".

TERMOLI. Ieri mattina l’architetto Silvestro Belpulsi e l’Ingegner Gianfranco Bove dell’ufficio tecnico comunale hanno presenziato il collaudo dei lavori eseguiti di recente nell’ambito del porto; l’intervento effettuato dalla ditta Gestione Industrie Venditti di Campobasso è costato 470mila euro ed è stato finanziato con fondi europei destinati al miglioramento e alla messa in sicurezza delle attività di pesca. I lavori effettuati hanno riguardato innanzitutto la messa in opera di colonnine per l’erogazione di energia elettrica e

acqua; si è poi realizzata una pensilina per la protezione di una nastro trasportatore utile agli operatori della piccola pesca per la movimentazione di crostacei e mitili. La messa in sicurezza ha riguardato l’installazione di dispositivi respingenti e di bitte per l’ormeggio dei pescherecci, inoltre con una economia di cantiere, sono stati asfaltati alcuni tratti di banchina degradati. Il progetto è stato redatto dall’architetto Ivano Ludovico di Termoli mentre la direzione dei lavori è stata condotta dall’architetto Giovanni Risolo.

Perforazioni anche in basso Molise? Gonnella alla guida del Rotaract

Cambio al vertice dell'associazione rotariana di Termoli

TERMOLI. Il mondo rotaryano d’estate trasmigra sul mare e come un gabbiano dispiega le ali verso nuove missioni associative. Non è un caso che il passaggio di consegne della componente giovanile, Rotaract, sia stata ospitata dal lido Gabbiano appunto, come l’ultima serata di aggregazione e solidarietà del club maggiore. Un ambiente in cui i ragazzi si sono trovati a loro agio e hanno perfezionato quanto imponga il protocollo. Il martelletto junior ha visto la staffetta tra il presidente uscente Rossella Travaglini che ha lasciato l’incarico a Martina Gonnella. <<Sono pronta ad impegnarmi per far crescere il club con la collaborazione dei soci e del Rotary>>, ha affermato il nuovo presidente. Presenti anche il presidente del Rotary di Termoli, Michele Di Tomasso, che è intervenuto per sottolineare l’importanza del ricambio generazionale per tenere sempre vivo il tessuto dell’istituzione rotaryana, e alcuni soci. Con loro anche i rappresentanti del Rotaract di Campobasso, il rappresentante distrettuale per l’anno 2015/2016 Marcello Milano, Giulio Giordano e Lucio De Angelis, past assistent del governatore.

di Claudio De Luca La “Sound oil” si è aggiudicata l’ennesima licenza esplorativa per la ricerca di idrocarburi in Molise per 5 anni, facendo lievitare ad 8 i permessi di cui è intestataria. Il nuovo titolo è stato denominato “Colle Ginestre” e concerne un’area localizzata tra il Campobassano ed il Chietino.La cosa curiosa è che, mentre per il Ministero la concessione riguarderebbesolo la 20.a regione, per l’Azienda britannica le ricerche toccherebbero i territori di entrambe le province e si riferirebbero ad estrazioni di gas e di petrolio. Se non altro, pure solo per un motivo di legittima trasparenza geografica, ci si chiede cosa ne pensino gli Amministratori regionali dei due territori (e soprattutto gli Assessori al turismo ed all’ambiente) nonché i Sindaci delle località interessate.Tutto ciò avviene mentre altrove, in questo settore, hanno preso a comportarsi con maggiore oculatezza. La ricerca dei nuovi pozzi di petrolio si situa nel cuore del povero Appennino campano-abruzzese-molisano, interessando la gran parte dei comuni molisani Com’è noto, a tale proposito la legislazione prevede delle compensazioni; tra queste la creazione di infrastrutture “in loco”, le riduzioni del costo del carburante, le “royalties” per i Comuni, etc. Ma chi non è d’accordo con le trivellazioni cita il caso della Basilicata dove le ricadute economiche positive sono state veramente minime. Ecco perché, in Irpinia e nel Sannio, le Associazioni ambientalistiche

protestano; e, in provincia di Benevento (dove è stata effettuata una previa esplorazione per oltre 300 kmq), si vuole impedire l’insediamento di una centrale a turbogas. Identico discorso fanno a Nusco, a Grottaminarda, a Bonito ed a Melito Irpino dove chi è contrario fa riferimento all’irrisorio importo dell’indennizzo paragonato alle conseguenze ritenute di forte nocumento soprattutto per l’agricoltura e per il mercato immobiliare. “Non c’è alcun vantaggio ed alcun progresso; anzi sono tante le ragioni paesaggistiche, economiche e tecnico-scientifiche per opporsi”. Prima fra tutte – ribadiscono – quella per cui il Sannio si segnala, con il Molise, per la sua pericolosità sismica. Ma non basta, dal momento che persino la Direzione antimafia ha provveduto a controllare certi cantieri per prevenire possibili infiltrazioni della criminalità organizzata.Tra questi è stato visitato quello ubicato sul tratto stradale LioniGrottaminarda, con particolare riferimento alle aree di Campochiaro e di Vinchiaturo. La Dia di Napoli e la Sezione operativa di Salerno, unitamente ai Gruppi costituiti nelle Prefetture campane, abruzzesi e molisane, si sono poste l’obiettivo di monitorare i movimenti di soggetti collegati alla Camorra in uno dei settori ritenuti nevralgici per l’economia del Paese (produzione di calcestruzzo e realizzazione di opere di grande valore strategico dal punto di vista logistico, infrastrutturale ed economico). La “Italmin Exploration” e la “Compagnia

Generale Idrocarburi” sono contitolari del permesso di ricerca denominato “Nusco” (AV) e si occupano del pozzo catalogato come “Gesualdo 1”. Ma, se si tratti di gas o di greggio, rimane ancora da capire; mentre voci insistenti accennano alla sola presenza del petrolio. Le due Srl hanno già investito circa 3 milioni di euro, in seguito ulteriormente incrementati; infine hanno promesso “royalties” e benefici per tutti.Il permesso di ricerca “Nusco” fa riferimento ad un territorio, a valenza paesaggistica ed agricola, che si estende su circa 700 kmq, ricomprendendo 47 Comuni in cui vigono le regole stabilite da un “Patto dei Sindaci” che si batte contro lo sviluppo petrolifero della zona per tutelarne le risorse idriche ed ambientali. E neppure va scordata la spada di Damocle del rischio sismico irpino, in aree dove – nell’’80 – c’è già stato un terremoto dagli esiti funesti.Non va scordato che questa caccia all’oro nero viene effettuata in regioni, quali la Campania ed il Molise, da considerare ben lontane da “tradizioni” petrolifere di un certo peso.La “Cogeid” di Roma vanta interessi nei permessi di ricerca in terraferma di “Colle Ginestre” (Molise) ed ha avanzato istanze per “Il Convento” (Molise e Puglia). Ciò che è certo è che, sul petrolio campano e molisano, qualcuno avrà da fare i suoi lauti guadagni. Ma sarà poco agevole sostenere che, a giovarsene, potrebbe essere la terra diVincenzo Cuoco.



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Opinioni

9 agosto 2014

Nagni e Iorio: non è meglio rassegnarsi e guardare oltre? Apprendo che il rappresentante del M5S, Antonio Federico ha chiesto l’iscrizione e l’immediata discussione di un ordine del giorno “che impegna il presidente della Giunta a compiere quanto in suo potere per porre fine a tutte le opere, incluse quelle di progettazione inerenti la costruzione dell’autostrada del Molise "San Vittore-Termoli"; sciogliere la società Autostrada del Molise S.p.A. e recuperarne il capitale sociale versato. Potrei sbagliare, ma quest’ ordine del giorno, molto saggio ed opportuno, non è stato approvato!!! Le mie " esternazioni" , carissimi Nagni e Iorio,provengono da un semplice cittadino che è rimasto con le sue idee di concretezza nella disamina dei problemi che assillano il Molise. Ciò posto,io mi auguro che il Consiglio dei Ministri di fine agosto confermi questa prima indicazione data dai mezzi di informazione e faccia capire alla Regione che è inutile insistere per un' opera che non vedrebbe mai il completamento!( tuttalpiù diventerebbe l’ ennesima “ cattedrale nel deserto”) Direi, a questo punto,di aspettare il provvedimento del Governo per poi insistere con l’ordine del giorno per lo scioglimento del cda autostrada del Molise Spa.Io sono stato da sempre contrario a quest'' opera viaria, diciamo inopportuna, e non avrò nessun problema di continuare ad alzare la mia voce, anche se modesta ed inascoltata. Bene

farebbe il Governo di Matteo Renzi a mettere definitivamente in archivio questa opera che non serve assolutamente al Molise. Sarebbe, del resto, illogico trovare la copertura finanziaria per l' autostrada del molise ( ancora in itinere),quando tra l' elenco delle opere sospese, figura ( per una mancanza di copertura di 70 milioni di euro) il completamento della F. V. Sangro, opera strategica per raggiungere l' abruzzo dall'interno. Queste mie modeste riflessioni non vogliono essere altro che un contributo alla discussione. Per il resto io sono stato sempre

contro alla realizzazione dell' autostrada e non può che farmi piacere che anche il M5S è sulla stessa linea. Aver sostenuto Paolo Di Laura Frattura non mi esime, come ho fatto in più circostanze e per altre problematiche,di esprime anche posizioni diverse ( per quelle - le mie!-che possono valere!). Se la notizia di stampa verrà confermata nel prossimo Consiglio dei Ministri vedo molto remota ( con mia somma soddisfazione) la realizzazione di questa inopportuna opera viaria e bene, allora, fareste , nell’ interesse del Molise,a rassegnarvi ed a sostenere l’

ordine del giorno dei M5S per evitare di proseguire nello sperpero di denaro pubblico. So che l’ Abruzzo, con il neo Governatore D’ Alfonso, guardando con favore e realismo all’ allargamento dei confini regionali,sta discutendo su prospettive di sviluppo interregionali anche per un potenziamento della tratta ferroviaria Pescara-Napoli che, spero, non prescinda dalla riattivazione della storica Carpinone – Sulmona. Per tutto questo e per altro il territorio Molisano, soprattutto quello dell' Altissimo Molise, deve pensare seriamente e con convinzione all' unificazione con l' abruzzo con prospettive più europee e per fare questo è ineludibile insistere con la macro regione insieme all’abruzzo- marche e se necessario anche con l' umbria e il lazio. E' inutile che i nostri amministratori, a qualsiasi livello ed estrazione politica,si perdano in altri percorsi che ormai sono perdenti. E' un pò di anni che sostengo questa posizione e perciò sono convinto sulla necessità di iniziare a ragionare seriamente per prepararsi autonomamente ( onde evitare che siano altri, dall' esterno, a farlo !) a costruire nel migliore dei modi , senza perdere nessuna identità, i nuovi scenari ( compresi quelli Ordinamentali e Costituzionali che si vanno delineando) per garantire un tenore di vita migliore per i molisani. E’ ora di darsi una sveglia!!!!! Albino Iacovone

L’arte per arrivare a Dio, per incontrare la propria anima ed elevarsi. Il cammino della Chiesa nei secoli è stato fatto proprio da Padre Luciano Proietti, eremita francescano rettore dell’Eremo di Sant’ Egidio, sull’Altipiano molisano verso Colle dell’Orso di Frosolone (Isernia), 1050 metri s.l.m. E così, a 450 anni dalla morte di Michelangelo, in un paesaggio incantevole di rocce e cielo, ci attende una riflessione sul Buonarroti pittore, scultore e poeta. Si intitola “Volto dell’uomo, volto di Dio” il convegno che si terrà a Frosolone sabato 9 agosto alle 16.30 presso l’Eremo di Sant’Egidio. Interverranno Marcello Carlino, critico d’arte, Università Sapienza di Roma, che parlerà di “Bellezza, passione e dolore: i volti nei corpi di Michelangelo”; Padre Luciano Proietti, rettore dell’Eremo, con una Lettura teologica di alcuni volti michelangioleschi. La scrittrice e giornalista Mina Cappussi, direttore di Un Mondo d’Italiani, leggerà alcuni sonetti di Michelangelo, mentre gli intermezzi musicali saranno eseguiti dal soprano Carmela D’Alessandro. L’organizzazione è del Gruppo Fede e Arte, referente la signora Paola Di Iorio. La Pietà, il David, i corpi avviluppati e i volti della Cap-

pella Sistina saranno analizzati e spiegati alla luce di quella che è la tensione profonda dell’ispirazione michelangiolesca, in quel tormento che si esprime nelle lettere e nei circa 300 sonetti, di cui moltissimi dedicati a Vittoria Colonna, marchesa di Pescara, una delle più illustri personalità femminili del Rinascimento, poetessa e intellettuale. I volti di Michelangelo, le sue opere dai muscoli tesi, la plasticità delle forme, la profondità degli sguardi affascinano, da sempre, l’osservatore. E hanno ispirato la pubblicità, che ha usato quelle membra, quei visi, quelle forme, per fare leva sulle emozioni che, dopo 450 anni, sono più che mai attuali. Una curiosità. La grandiosa opera michelangiolesca che affresca la Cappella Sistina fu più volte messa all’indice e accusata di oscenità, di mancanza di decoro, di tradimento della verità evangelica, di errori dottrinali e si arrivò ad adombrare anche l’imputazione di

eresia, tanto che il Buonarroti corse seriamente il rischio di finire davanti al Santo Uffizio. Il 21 gennaio 1564 la Congregazione del Concilio di Trento dispose infine la copertura di ogni oscenità nel Giudizio, compito che venne affidato a Daniele da Volterra che per l’occasione si guadagnò il soprannome di “Braghettone” e la cui opera cominciò, per fortuna, solo poco dopo la morte dell’artista. Sant’Egidio è il patrono di Frosolone e si venera nella chiesetta sita in piena montagna, in una località che ha preso il nome del Santo stesso, nella pace assoluta, ai piedi della Morgia Quadra, in un posto che sembra fuori dal mondo, una casupola racchiusa da un recinto in pietra. Antichissima, anche se non se ne conosce la data di edificazione; nel medioevo era una cappella con un romitorio e dipendeva dal convento di Sant’Onofrio, che sorgeva più in

alto, sotto la tutela degli Antoniani che curavano i malati; infatti Sant’Egidio divenne famosa per le miracolose guarigioni dei monaci. All’inizio del 1300 la cappella fu distrutta insieme al convento di Sant’Onofrio quando la congregazione fu riconosciuta eretica dalla Chiesa di Roma. La cappella fu poi ricostruita, e abbattuta di nuovo nel 1704 per far posto alla vera e propria chiesa con romitorio e pozzo. Il terremoto del 1805, il cui epicentro fu proprio la montagna di Frosolone, distrusse il romitorio ed il campanile, poi ricostruiti. La Chiesa è stata ed è ancora un luogo di culto molto caro ai frosolonesi, anche perché vi si trova la statua della Vergine Incoronata che pare sia apparsa per ben due volte, nei secoli scorsi, presso la Chiesa stessa. In essa si trova esposto un vecchio manoscritto che elenca una serie di miracoli che il Santo avrebbe compiuto nel 700.

Michele Iorio

Pierpaolo Nagni

Volto dell’uomo, volto di Dio” il convegno presso l’Eremo di Sant’Egidio a Frosolone



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