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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 142 - MERCOLEDÌ 9 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Vincenzo Cimino

L'Oscar del giorno lo diamo a Vincenzo Cimino. Il collega molisano, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti è in prima fila a Roma, alla mobilitazione dei giornalisti precari e freelance. “Sono sceso in piazza anche io a Roma – ha dichiarato il consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Cimino –, non solo per difendere la nostra categoria, ma per tutelare il diritto di tutti i cittadini a essere informati. Non è una lotta corporativa, ma una battaglia per la democrazia nel nostro Paese".

Il Tapiro del giorno a Maurizio Tiberio

Il Tapiro del giorno lo assegniamo a Maurizio Tiberio. E' rimasto fuori dalla porta del Consiglio comunale di Campobasso dopo avere predicato le primarie nel centrodestra ed essere finito, poi, in un coacervo di liste cosiddette civiche di non meglio identificato colore. Oggi predica contro i salti di quaglia pure premiati sulla sponda del centrosinistra. Se è vero che di salti di quaglia ce ne sono stati tanti e che hanno consentito a Battista di vincere, non deve dimenticare però che anche lui non ha scherzato nei passaggi dal centrodestra a D'Ascanio,da Nuova Primavera al centrodestra.


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Dalla presidenza del Consiglio dei ministri l’Ordinanza numero 71 di attuazione della legge 24 giugno 2009 numero 77

Soldi per la prevenzione sismica, ma si teme facciano la fine dei soldi della ricostruzione Si nutrono forti perplessità sulle strutture regionali, tecniche e amministrative, delegate alla lettura, alla interpretazione e all’applicazione nell’Ordinanza Prevenzione del rischio sismico: soldi in arrivo. E anche parecchi, per le Regioni che saranno in grado di approfittare (196 milioni di euro per il 2013 così suddivisi: 16 milioni per studi di micro zonazione sismica; 170 milioni di per interventi di miglioramento sismico sull’edilizia privata e per interventi sulle strutture e infrastrutture cittadine di particolare importanza per i piani di protezione civili; 8,3 milioni per interventi urgenti con particolare riferimento a situazioni di elevata vulnerabilità ed esposizione; 1,3 milioni per l’esecuzione delle attività del Dipartimento della Protezione civile). Ovvero, per le Regioni che saranno tempestive e concrete nell’attenersi alle disposizioni dell’Ordinanza 171 del 9 giugno scorso di attuazione dell’articolo 11 del Decreto legge 28 aprile 2009 numero 39, convertito con modificazioni dalla legge 24 giugno 2009 numero 77, emessa dal Dipartimento della Protezione civile presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Prevenzione. Non ricostruzione, per il quale il Molise terremotato sta dando una pessima immagine di sé e dei propri governati incapaci di essere tempestivi e concreti. Per questo c’è curiosità mista ad apprensione nell’attesa di vedere come, con quale tempestività e con quale concretezza, la giunta regionale sarà capace di assicurarsi una dote finanziaria per attuare, come da ogni dove si dice, si discute, e si sollecita la prevenzione del rischio sismico. Per ridurre i pe-

ricoli e i disastri tellurici. Che il Molise ha sofferto, e a distanza di 12 anni dal quel terribile 31 ottobre 2002, continua a soffrire. L’Ordinanza è particolarmente articolata, per non dire complessa, ma altrettanto bene illustra nei dettagli, nei tempi, nei modi di applicazione. Occorre gente che la sappia leggere, interpretare, applicare. E qui, forse, casca l’asino. Si nutrono forti perplessità infatti sulle strutture regionali delegate alla lettura, alla interpretazione e all’applicazione delle indicazioni contenute nell’Ordinanza. Perplessità diffuse tra l’opinione pubblica e le amministrazioni locali che sono alle prese con la ricostruzione post-terremoto ed hanno avuto prova dell’inefficienza del combinato disposto formato dalla Regione Molise e dalla Protezione civile. Purtroppo, lo stesso combinato disposto è chiamato in causa a gestire l’applicazione dell’Ordinanza nella parte in cui, previa la definizione dei relativi criteri, la Regione deve individuare i Comuni su cui attivare i contributi e i Comuni, a loro volta, chiamati a disporre il bando, tenendo conto delle risorse di cui sono in possesso. La ripartizione delle risorse sarà un’altra battaglia da fare e possibilmente da vincere all’interno della conferenza Stato-Regioni. Il Molise va considerato per il suo grado di sismicità e non per la densità demografica che, come in altre occasioni, lo penalizza. Tornando all’Ordinanza, le richieste di contributo sono registrate dai Comuni e

trasmesse alla Regione che provvede a inserire in un’apposita graduatoria di priorità tenendo conto del tipo di struttura su cui intervenire, l’anno di costruzione, l’occupazione media giornaliera, la classificazione sismica e il grado di pericolosità sismica, eventuali ordinanze di sgombero emesse in regime ordinario. Queste sono indicazioni estrapolate a mo’ d’esempio. Per dire che, così come per la ricostruzione, anche per l’utilizzazione delle risorse destinate alla prevenzione interagiscono di nuovo la Regione e i Comuni che, come abbiamo detto, fin qui hanno dato

una pessima prova di sé: la Regione colpevole di aver perso un anno in sterili polemiche e i Comuni, soprattutto quelli del cratere simico, stranamente tolleranti, quando non addirittura compiacenti. Il Molise simicamente è una delle regioni italiane più esposte. Il grado di sismicità è diffuso su tutto il territorio, dove più intensamente e dove meno, ma dappertutto il rischio sismico è presente. Ciò dovrebbe avvantaggiarlo nella ripartizione dei fondi, qualora la classe dirigente sarà all’altezza del compito. Cosa di cui in giro si dubita fortemente. Dardo

In Consiglio regionale è stata chiesta dal consigliere Nicola Cavaliere

"Autostrada, seduta monotematica" CAMPOBASSO. Il punto 4 dell’Ordine del giorno della seduta di ieri prevedeva un’interrogazione da parte del consigliere regionale Nicola Cavaliere al presidente Paolo Frattura ad oggetto l’Autostrada del Molise. Lo stesso consigliere di opposizione, presa la parola in Aula, ha invitato il presidente del Consiglio Vincenzo Niro a

trasformare l’interrogazione in una richiesta di seduta monotematica, considerati il successivo ordine del giorno a firma dei colleghi Federico e Manzo (sul medesimo argomento) e soprattutto la necessità di affrontare questo importante tema, decisivo per lo sviluppo economico e sociale della Regione, in maniera più approfondita e organica.

L’Aula ha approvato all’unanimità la richiesta di Nicola Cavaliere. Che ha dichiarato: “Mi auguro che maggioranza e opposizione possano confrontarsi il prima possibile su un progetto chiave per il futuro stesso della nostra terra, in modo da fare chiarezza sia sulle reali risorse a disposizione che sui tempi di realizzazione”.


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9 luglio 2014

Micaela Fanelli si scopre

ministro degli esteri La segretaria regionale del Partito Democratico enfatizza la sua nomina al Comitato delle regioni CAMPOBASSO. Una mattina del 4 luglio 2014 Riccia si sveglia e scopre di avere un surrogato di Giacomo Sedati. Perché in questo paesino nel cuore del Molise c’è qualcuno che pensa che una nomina del Comitato delle regioni sia “una sorta di ministro degli Esteri dei Comuni”. La differenza è ovviamente è abissale. Non solo con il ruolo di Giacomo Sedati. E chi è la persona che pensa di essere diventata una sorta di numero uno della Farnesina “rubando” virtualmente il posto a Federica Mogherini? E’ lei, certo che è lei… direbbe il duo Gregio – Iacchetti… Micaela Fanelli. Si, proprio la segretaria regionale del Partito Democratico. Facendo due conti sull’azione politica della Fanelli, si scopre che in Molise vale quanto l’otto a bastoni a briscola: non viene presa in considerazione per le scelte politiche, deve sempre accodarsi alle decisioni dei big locali del partito, non si pronuncia mai (nonostante la parlantina da super acculturata) sui temi della sua regione dove lancia la scuola di politica perché bisogna “avere il coraggio di dire no a ciò che non è necessario” realizzare. Di fatto il coraggio devono averlo gli studenti della scuola. Ma quando si arriva su facebook si autonomina, scoprendosi di colpo “una sorta di ministro degli esteri”. Azzo, avevamo un plenipotenziario e non ne sapevamo nulla. Siamo proprio dei giornalisti poco accorti alle vicende e agli intrighi nazionali ed extra.

Allora siamo andati a guardare cos’è il Comitato delle Regioni. Si tratta di un organo consultivo che dà voce agli enti regionali e locali dell’Unione europea perché, visto che tre quarti della legislazione comunitaria sono applicati a livello locale o regionale, era logico che i rappresentanti locali avessero una loro voce in Europa. Il Comitato delle regioni, istituito con il trattato di Maastricht, è costituito attualmente da 353 membri (e altrettanti supplenti) provenienti da tutti i 28 paesi dell'UE. I membri sono nominati dal Consiglio europeo su proposta dei paesi dell'UE e il loro mandato dura cinque anni. Ogni paese sceglie i propri membri in maniera autonoma, ma le delegazioni riflettono l'equilibrio politico, geografico e regionale/locale del paese di origine. I membri del Comitato sono rappresentanti politici eletti, oppure rappresentanti di rilievo, di enti locali o regionali del loro paese di origine. Di certo non si può dire che sia una nomina di poco conto per una donna che sul suo territorio di appartenenza non ha ricevuto consensi popolari neppure per dirigere la Provincia di Campobasso. Ma Micaela Fanelli, si sa, è “ficchiarella”, riesce a farsi nominare ovunque conquistando l’interlocutore con la sua parlantina. Iorio, De Matteis, Fusco Perrella, Ruta, Leva e lo stesso Frattura… lo sanno bene. Se con il governo Iorio, il presidente e il suo assessore Vitagliano le hanno dato la possibilità di partecipare al loro posto alla Conferenza Stato Regioni,

L’intervento

Ripartire dal lavoro

Vi scriviamo per chiedere un vostro sostegno con un impegno diretto, nel sostenere la piattaforma rivendicativa del sindacato molisano “ Il Molise riparte dal Lavoro”, che abbiamo recentemente unitariamente elaborato e presentato a tutti gli interlocutori istituzionali e parti sociali del Molise. Attorno a quegli obiettivi e per dare voce alle tante situazioni di crisi e al crescente disagio avvertito dai lavoratori, dai disoccupati, dai pensionati, dai giovani e dai cittadini tutti di questa Regione, lo scorso 28 giugno abbiamo svolto una grande e partecipata mobilitazione del mondo del lavoro con una manifestazione che ha attraversato, con migliaia di partecipanti, le vie del Capoluogo, con un comizio finale cui ha partecipato Susanna CAMUSSO. Quella manifestazione rappresenta un punto di arrivo di una grande stagione d’impegno sindacale unitario, ma anche un forte ri-

lancio della centralità dell’azione del sindacato in un contesto territoriale in cui non si coglie, invece, un’analoga determinazione ad agire da parte di altri soggetti sociali, dell’amministrazione regionale e dalla politica locale. Forti del consenso alle posizioni del sindacato, continueremo a sostenere le nostre istanze per un cambiamento della situazione e per una ripresa economica e sociale ma, per alcuni azioni, abbiamo bisogno anche di un impegno diretto delle Confederazioni Nazionali. Più specificatamente, riteniamo indispensabile e vi chiediamo un supporto alla decisione, su cui è aperto un confronto con la Regione, per far fronte alla grave crisi occupazionale mediante l’istanza di riconoscimento della “ Situazione di crisi industriale complessa” per il territorio della Regione Molise, ricompreso nell’asse geografico tra i comuni di Campochiaro e Venafro. Nell’area individuata, tale situazione è derivante dalle problema-

passata a sinistra la segretaria del Pd mira ancora più in alto. Durante la collaborazione con il centrodestra la Fanelli, marciando su Roma, ha giustamente ampliato le sue conoscenze e i suoi orizzonti tornando in Molise e reclamando ruoli di governo che andavano oltre la fascia tricolore del suo paese. Salvo non vedersi accontentata e passando a sinistra. Siamo sicuri che, in futuro, vedremo conseguenze politiche anche nel Pd (a livello locale) legate alle legittime ambizioni del sindaco in gonnella. Oggi si ha la sensazione che la Fanelli stia preparando la strada: portare dall’Europa nuove conoscenze e nuove conquiste che potrebbero sempre tornare utili per raggiungere livelli più alti. Magari facendo le scarpe a qualcuno in loco in nome della rottamazione renziana. E lei a rottamare è una vera professionista perfezionando le doti con gli anni. Al momento, con le congratulazioni che sono d’obbligo e gli auguri per un sereno e tranquillo lavoro, possiamo solo evidenziare a Micaela Fanelli il ruolo e il compito di un ministro degli esteri: è l'intermediario abituale ma non esclusivo tra lo Stato e i Paesi terzi. Nel diritto internazionale, al Ministro degli Esteri è riconosciuta la capacità di rappresentare il proprio Stato e di firmare accordi vincolanti sul piano internazionale. Secondo la Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati del 1969 (articolo 7), il Ministro degli Esteri - insieme al Capo di Stato e di Governo - è considerato rappresentante dello Stato per tutti gli atti relativi alla conclusione di un trattato senza essere tenuto ad esibire i pieni poteri. Così, nella gioia comprensibile della segretaria regionale del Pd si eleva una preghiera: scenda dal piedistallo e torni nella realtà. Magari non illudendo i cittadini con ruoli che, francamente, sono altra cosa. Ignazio Annunziata

tiche industriali ed occupazionali di impatto Nazionale e riconducibili alla crisi della GAM SpA e dell’indotto Agroalimentare ( segmento Campochiaro – Boiano ), alla crisi dell’ITTIERRE e dell’indotto locale della moda ( segmento Boiano – Isernia ) e alla crisi diffusa delle imprese operanti nel settore metalmeccanico/automotive ( segmento Isernia-Venafro ). CGIL CISL e UIL Molise ritengono che il riconoscimento di quell’area di crisi da parte del Governo Nazionale possa vedere messa in atto una serie di strumenti utili a far ripartire l’economia di un distretto in gravi difficoltà economiche-occupazionali, strumenti, per’altro, attivati in altre realtà del Paese che vivono difficoltà analoghe. Siamo consapevoli dei gravi problemi che investono complessivamente il Paese e la presenza di tante realtà produttive importanti ed aree geografiche in difficoltà, ma siamo altrettanto convinti che non farete venir meno il Vostro diretto impegno e sostegno ad una Regione come il nostro Molise, che rischia di pagare, a causa del suo limitato tessuto produttivo, delle dimensioni territoriali e demografiche, ma anche di errori del passato che si stenta a recuperare da parte della politica locale, un prezzo molto alto sul versante del lavoro e della tenuta sociale. CGIL Molise CISL Abruzzo Molise UIL Molise


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I segretari di Cgil, Cisl e Uil rilanciano il tema occupazione dopo la manifestazione di Campobasso

"Lavoro, la politica non resti a guardare"

CAMPOBASSO. Si è svolta presso al sede della Cgil Molise una conferenza stampa congiunta dei rappresentanti regionali di CISL, Uil e la stessa Cgil, alla presenza dei segretari regionali Notaro, Sasso e Del Fattore. Argomento del giorno le prossime iniziative sindacali previste dalla piattaforma congiunta, creatasi in regione da una forte unione operativa delle tre sigle. Ad aprire l’incontro il “padrone di casa” Sandro del Fattore: ” Dopo tanto tempo il Molise ha sconfinato la sua attenzione all’esterno grazie a piccoli e grandi eventi. In particolare le ultime due: la grande Marcia per il Lavoro organizzata dalle tre sigle molisane, che ha colto il disagio sociale persistente e che ha riconosciuto al sindacato il ruolo che gli compete. Poi, la visita del Papa, altro evento che ha portato al centro dell’attenzione la dignità del lavoro, tema preso a cuore dallo stesso Santo Padre nei suoi discorsi tenuti in regione. In questo anno, con la manifestazione del 28, abbiamo rimesso al centro delle attenzioni comuni proprio questo tema fondamentale, attraverso la nostra piattaforma comune.

Ora bisogna concretizzare il tema della centralità del lavoro con atti tangibili . Pensiamo all’area di crisi di Isernia Boiano e laddove persistono piccole e media imprese, tute in difficoltà a e a rischio chiusura. Bisogna accelerare. Ne abbiamo fatto un tema nazionale, attraverso la visita della Camusso ed abbiamo chiesto ai nostri segretari nazionali di sollevare a Roma la questione. La Regione Molise, dal suo canto, non può semplicemente render burocratico tale problema e farlo diventare una semplice delibera. Accanto ad una delibera ci vuole una grande attività politica verso i ministeri ed il governo. Noi sindacati stiamo preparando delegazioni di lavoratori da mobilitare per sbloccare definitivamente la dichiarazione di area di crisi così da ricevere finanziamenti straordinari da far ricadere su quei territori. Vorremmo che anche questa volta che i sindaci partecipassero a quella manifestazione così come partecipassero anche all’incontro che chiederemo con urgenza ai parlamentari molisani per discutere del tema. Infine vogliamo ragionare

urgentemente sulla questione Zuccherificio con il Governatore e con eventuali interlocutori che possano darci sostegno a livello internazionale e salvare quel impianto. Sempre su Termoli, poi, dobbiamo salvaguardare la produzione della Fiat così da tutelare i livelli occupazionali dello stabilimento. Premesso questo, terremo aperto il fronte sulle vertenze, cosiddette minori, biblioteca, Korai, Esattorie. Anche in questi casi sussistono famiglie che rischiano di non avere più sostegno economico e quindi a rischio povertà. Siamo alla conclusione della programmazione dei fondi 2014-2020 ma non ancor abbiano idea di come la Regione Molise intenda usare quei fondi. Attendiamo di essere convocati come organizzazioni sindacali, al di lá del semplice partenariano così da evitare frammentazioni. Vogliamo indire un confronto con la regione, cosa che doveva accadere tempo fa, sulla sanità, ma ancora non riusciamo a dialogare con l ‘istituzione. I molisani pagano le tasse più alte d’Italia sui servizi sociosanitari, intaccando ancor di più i dipendenti e i pensionati. Il tema è urgente e fondamentale”. Le tre sigle hanno elaborato, infine, riforme su fisco e pensioni perché constatiamo che le attuali normative sono sperequate e non attuabili. Seve una revisione di quelle leggi.Notaro della CISL ha aggiunto:” nel confronto che andremo a fare con le istituzioni ribadiremo le difficoltà economiche che i molisani vivono ogni giorno. Tema per tema attueremmo confronti seri, Attraverso la nostra piattaforma. L’incontro con i parlamentari per il riconoscimento dell’area di crisi è fondamentale. Frattura parla di condiviso ma noi registriamo solo ritardi nelle interlocuzioni a tutti i livelli. I 4 parlamentari molisani, sono perfettamente allineati al governo quindi sarà necessario capire come impostare la discussione. Sollecitare il governo nazionale, ma è il regionale che deve aprire ad un coinvolgimento maggiore. Abbiamo Davanti un periodo molto attivo per tenere alta l’attenzione e giungere finalmente a risultati tangibili”.Mauro Sasso ha concluso: ” il sindacato molisano non va in vacanza questa estate perché noi non siamo quelli che aprono le vertenze e poi vanno al mare.ci. Piacerebbe che anche gli assessori dessero la stessa disponibilità. Non prendiamo i lavoratori, li portiamo in piazza e poi andiamo al mare. Saranno continui i nostri stimoli alla politica tutti i giorni, senza soste"

L’intervento

Patto per il lavoro: come si fa a chiederlo per una Regione che lavoro non ha di Massimo Dalla Torre

Con molta attenzione abbiamo letto le varie missive dove si chiede il patto per il lavoro. Richieste che sotto certi aspetti ci trova concordi, anche se nel Molise il lavoro è utopia. Non è un “jaccuse” ma una semplice considerazione che sorge spontanea perché la ventesima regione d’Italia, come del resto altre realtà soprattutto del Mezzogiorno, non offre nessuna speranza a chi o è in cerca di prima occupazione o addirittura chi il lavoro l’ha perso. Considerazione facilmente deducibile dai dati che ci relegano agli ultimi posti delle graduatorie economico/finanziarie e ci condannano e fanno si che moltissime attività lavorative chiudano i battenti. Fa bene chi detiene le redini di questa “biga” anomala a chiedere un patto per il lavoro. Fa bene a chiedere attenzione del Governo centrale a quelle che sono le emergenze che da sempre caratterizzano questa porzione di stivale. Fa bene a reclamare a voce alta

il rispetto per chi non vuole abbandonare il territorio che purtroppo è desertificato sotto tutti i punti di vista. Desertificazione, morale e materiale incrementata dal menefreghismo di chi potrebbe agire e non agisce. Desertificazione che aumenta a vista d’occhio e costringe ad apporre sulla porta d’ingresso della Regione il cartello: chiuso per mancanza di volontà. Carenze che non depongono assolutamente a favore di chi vuole a tutti i costi recuperare il terreno perso, anche se sa che il terreno è franoso, anzi scivoloso, dove è estremamente difficile far attecchire qualsiasi realtà imprenditoriale, almeno che non si tratti di un “affaire” che possa portare vantaggi a pochi, pochissimi. Un “affaire” di non facile connotazione perché non è decifrabile il codice che ne regola i meccanismi. I quali, fanno si che tutto diventi “desueto”. Meccanismi che minano quelle che sono le basi che potrebbero essere la chiave d’accesso a un diritto sacrosanto: Lavoro. Parola che nella realtà molisana è alla stregua dell’araba fenice che tutti sanno che esiste ma che nessuno ha

mai visto. Parola che in queste ore alquanto concitate per la visita del Santo Padre ha “infarcito” forse anche ampollosamente, discorsi, i proponimenti pur sapendo che sarà vanificata per l’inesistenza di materia prima. Con questo lungi da noi dover criticare o abbattere sia le richieste sia i proponimenti, altrimenti saremo tacciati di negatività. La quale, si palesa e si contrappone a quanti sperano in una ripresa, anche se quest’ultima è lontana. Ripresa che potrebbe far pendant con riconquista di un qualcosa che è un diritto sacrosanto perché contenuto nella legge delle leggi: la Costituzione, che però a quanto pare, e i fatti sono sotto gli occhi di tutti, è vanificata dal continuo esodo verso realtà più produttive e propositive. Per questo con disillusione invitiamo a ponderare anzi a pesare attentamente gli scritti perché se le cose dovessero rimanere come sono: a “bocce ferme” rimarranno solo una inutile sequenza di lettere con l’auspicio che qualcuno dia un segnale positivo a quanti aspettano anzi sperano.


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Troppo speculativa, troppo istintiva, e forse anche demagogica la corsa alla titolazione a Papa Francesco dell’area dell’ex campo sportivo Romagnoli Gara aperta a chi attribuire il primato della richiesta di titolare il già campo sportivo “Romagnoli” a Papa Francesco. Era scontato che all’indomani della visita del Pontefice si aprisse la cataratta delle emozioni e gli animi sensibili ed emozionati dalla presenza del Papa sul terreno fino a pochi giorni prima precario nella destinazione e nella manutenzione, si facessero promotori della iniziativa di dedicarlo in ricordo della giornata e dell’evento cui, peraltro, sarà impossibile opporre una esitazione senza correre il rischio della scomunica laica e religiosa. Ma la ragione non può cedere sistematicamente il passo alle emozioni, alle sensazioni emotive, sull’onda di un avvenimento sicuramente “storico”, ma dal quale sarebbe opportuno fossero tratte ben altre conclusioni che quella di una titolazione peraltro di un luogo indistinto, indefinito, dequalificato, sul quale premono gli interessi di una società sportiva di rugby perché venga ripristinato “quo ante” e, se non sbagliamo, anche il programma regionale di collocarvi, seppure parzialmente, la sede unica regionale. La presenza del Papa e le sue parole sarà bene che vengano assunte e tradotte in comportamenti adeguati e coerenti e in atti politici e amministrativi diametralmente opposti a quelli in essere distinti da faziosità, rissosità, malanimo e deleterio antagonismo. Sarà questo il vero piano di valutazione della capacità di sedimentazione della parola amorevole di Papa Francesco rivolte ad una comunità che gli è parsa formata da brava gente, ma ignaro di essere brava gente totalmente alla mercé di una classe dirigente che pratica la parzialità e il favoritismo ai propri accoliti e verso gli avversari il divisionismo e la vendetta. Come ogni evento emozionale, l’esperienza suggerisce di non agire e di non decidere sotto la spinta unicamente del cuore, ma di arricchire i sentimenti e la ratio con il conforto di comportamenti, di scelte, e di responsabilità politiche e amministrative che dimostrino concretamente l’accoglimento dell’invito di Francesco alla solidarietà, all’unità delle forze per il bene della collettività. Troppo speculativa, troppo istintiva, e forse anche demagogica questa corsa alla titolazione a Papa Francesco dell’area dell’ex campo sportivo Romagnoli. Una gara con diversi concorrenti e altri si annunciano all’orizzonte non appena inevitabilmente verranno aperti il confronto e la discussione sul fatto. Passaggio obbligato per le istituzioni chiamate a valutare e a decidere sulla richiesta e sulle modalità di porla in atto per un personaggio in vita. Già durante la trasmissione in diretta, un commentatore, preso dall’enfasi di ciò che stava accadendo e vedendo, ha paragonato l’ex Romagnoli a una spianata, con evidente rimando al si-

gnificato e al valore storico-religioso della Spianata delle Moschee di Gerusalemme, prefigurando”ipso facto” che quell’area “consacrata” dal Papa con la celebrazione eucaristica fosse interdetta ad ogni altra diversa destinazione. Siamo agli eccessi verbali, per il momento, ma non è detto che non si continui con altri tipi di eccessi, usando l’arma della religiosità per chiudere anzitempo il discorso su progetti o su opere pubbliche d’interesse generale. Siamo certi che non sarebbe per primo d’accordo il pontefice, che ha parlato di guardare oltre e di sperare. Tra i primi a chiedere di titolare l’area del Romagnoli a Papa Francesco sono stati i Cristiano sociali che, come si sa, politicamente fanno riferimento al vice presidente della giunta regionale Michele Petraroia. In una nota hanno scritto: “Sta a tutti noi assumere il valore del 5 luglio sia nei simboli, con l’intitolazione dell’ex Romagnoli a Parco della Solidarietà e della Fraternità “Papa Francesco”, e sia negli atti e nel metodo di comunione, collaborazione e lotta unitaria per costruire attraverso il Patto per il Lavoro un futuro più bello per i nostri giovani e per la nostra terra”. Quindi è intervenuto il già consigliere comunale Michele D’Alessandro con una missiva al sindaco Battista in questi termini: “Carissimo sig. Sindaco, la meravigliosa, storica, giornata del 5 luglio u.s. che ha visto il Molise tutto, e Campobasso in particolare, protagonista di un evento di straordinaria portata spirituale, con la presenza del Beatissimo Padre, impone una seria riflessione circa la opportunità di intitolare l’area sulla quale il Papa ha officiato la concele-

brazione eucaristica allo stesso Vicario di Cristo. Sarebbe un nobile segnale di gratitudine e riconoscenza da parte Sua, dell’amministrazione che presiede e della intera città capoluogo di regione, all’immenso dono che la Provvidenza ha voluto effettuare a questa terra generosa e alla sua gente laboriosa e onesta, con la visita del successore di S.Pietro, Papa Francesco. Sono convinto di interpretare il sentimento di tutta la popolazione campobassana, che, oltre ad aver risposto in maniera eccezionale al forte richiamo che Sua Santità suscita, in ciò ribadendo la sua devozione al Supremo Magistero Apostolico, ha potuto constatare anche l’ottima organizzazione messa in campo da tutte le componenti, pubbliche e private, che ha fatto scattare l’orgoglio di appartenenza a questa stupenda cittadina. Nella consapevolezza che la presente venga presa in benevola considerazione, anche al fine di lasciare alle future generazioni tracce significative e indelebili della visita del Santo Padre nella nostra realtà e consapevole, altresì, della sua profonda adesione ai valori della religione cristiana, colgo l’occasione per ringraziarla e augurarle un proficuo lavoro per la legislatura che è in fase di avvio”. Un minimo di laicità in tanta religiosa partecipazione non impedirà certo di riflettere e di valutare a mente fredda cosa fare di uno spazio pubblico indistinto, indeterminato e dequalificato, da oltre un quarto di secolo lasciato in abbandono. E cosa sia possibile invece in alternativa. Dardo

Pacchetto giovani, il tirocinio

Il progetto è stato finanziato con i soldi del Fondo sociale europeo. Trenta i tirocinanti

CAMPOBASSO. “Finanziato attraverso il Fondo Sociale Europeo POR-FESR 2007/2013 e la Regione Molise, trenta giovani tirocinanti molisani, potranno conseguire una specializzazione sull’erogazione di servizi alle Imprese per creare un efficace sistema di analisi e valutazione della domanda e dell’offerta dei sistemi produttivi esteri. Su queste basi, a seguito di quanto stabilito dalla delibera n. 230/14 dello scorso mese di maggio, in materia di occupazione, il Servizio “Internazionalizzazione e marketing territoriale” ha predisposto, per la relativa approvazione da parte della Giunta Regionale, l’avviso pubblico denominato “Vado e Torno” che fa riferimento ai tirocini di cui al cosiddetto pacchetto

“Giovani – Bonus per l’occupazione – Giovani in impresa. La dotazione finanziaria per i processi di internazionalizzazione è di oltre un milione e centomila Euro ed è articolata in quattro sub-azioni finalizzate all’attivazione di intese tra Regione Molise e le Community di molisani all’estero per l’erogazione di servizi di accoglienza e orientamento dei tirocinanti oltre all’individuazione delle aziende disponibili ad ospitare, questi ultimi per un periodo di sei mesi. Saranno altresì finanziati trenta percorsi di tirocinio di inserimento o reinserimento lavorativo presso le stesse aziende individuate. Sono inoltre previsti dei cosiddetti bonus assunzionali per le aziende che svol-

gono attività in Molise o quelle internazionali che hanno attività e rapporti con la nostra Regione, le quali assumeranno i giovani che hanno terminato con successo il tirocinio, con contratto a tempo indeterminato o uno con un periodo non inferiore a tre anni. La novità è sicuramente rappresentata dalla possibilità di far nascere una nuova impresa per quindici giovani che hanno terminato, con successo, il tirocinio. L’esperienza che acquisiranno sarà molto utile per approfondire le proprie conoscenze verso realtà produttive di altre Nazioni e questo percorso rappresenta anche un momento di estrema valorizzazione di nuove opportunità occupazionali per la nostra regione.


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Esecutivo comunale, Sel boccia Battista Campobasso

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La segreteria non gradisce la presenza di alcuni esponenti passati dalla vecchia alla nuova maggioranza Si è riunita ieri a Campobasso la segreteria del circolo di Sel per fare il punto della situazione politico amministrativa dopo le elezioni comunali che hanno portato alla vittoria lo schieramento guidato dal Sindaco Antonio Battista. Pur ritenendo favorevolmente l’atteggiamento di dialogo del sindaco Battista nei confronti di Sel, la segreteria ribadisce il proprio giudizio negativo, come già fatto in campagna elettorale, sull’allargamento della maggioranza verso forze politiche antitetiche al centrosinistra, nonché il vagabondaggio politico di alcuni esponenti passati dalla vecchia maggioranza alla nuova, non ritenendosi soddisfatta circa la composizione del nuovo esecutivo. Ritenendo valide ancora tutte le istanze presentate da Sel nel proprio programma elettorale, l’impegno futuro del Circolo di Campobasso sarà caratterizzato da un rapporto dialettico con l’Amministrazione Comunale alla quale si chiede che, da subito, si occupi di regolamentare strumenti democratici di partecipazione popolare quali il referendum ed il bilancio partecipativo, affinchè diventino da subito esigibili alcuni diritti di cit-

tadinanza, oggi non garantiti nonostante siano iscritti nello Statuto Comunale. In particolare Sinistra Ecologia Libertà ritiene che vada affrontata nell’immediato la questione riguardante la chiusura al traffico veicolare di Piazza Prefettura e l’utilizzo dell’area del vecchio stadio “Romagnoli”, destinata a parco per attività ricreative e sportive da parte della cittadinanza, questione divenuta nuovamente attuale dopo la visita di Papa Francesco. In questo senso è prevista per il prossimo 15 luglio l’assemblea degli iscritti del circolo di Campobasso che sarà chiamata ad approvare un documento politico elaborato dalla segreteria cittadina, riguardante sia i rapporti con l’attuale maggioranza al Comune di Campobasso sia il calendario di iniziative sul territorio comunale riguardante il centro storico, il commercio, la gestione e la creazione di nuove aree verdi nonché la tematica dei diritti di cittadinanza riguardante l’istituzione del registro delle Unioni Civili e quello del Testamento Biologico. La Segreteria del Circolo di Campobasso

Topo d’auto in trasferta, i carabinieri lo fermano

I Carabinieri della Compagnia di Campobasso, agli ordine del Tenente DI BUDUO, hanno tratto in arresto M.L., pluripregiudicato cinquantasettenne della provincia di Foggia, in trasferta in città per mettere a segno furti di autovetture in danno di ignari cittadini campobassani. Il “topo d’auto” si era messo all’opera presto

questa mattina, rubando un’Audi “A4” che era parcheggiata in via XXIV maggio. Immediate sono scattate le ricerche diramate dalla Centrale Operativa, che permettevano poco dopo ad una pattuglia di Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di rintracciare e di bloccare in via Facchinetti il ladro alla guida dell’autovettura rubata. M.L., prima di essere bloccato, ha anche tentato di rubare un’altra autovettura Audi “A5” parcheggiata nel piazzale antistante un esercizio commerciale, ma vistosi scoperto dal proprietario dell’auto si era allontanato repentinamente con la macchina rubata venendo però bloccato dalla gazzella dei Carabinieri, che erano già alla ricerca della prima autovettura della quale era stato già denunciato il furto. L’arrestato, che ha sulle spalle un corposissimo curriculum criminale per furti di autovetture, ha concluso la giornata non a bordo di una comoda AUDI com’era nelle sue intenzioni iniziali, ma a bordo della “scomoda” gazzella dei Carabinieri con la quale è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale ove, alle sue spalle, si sono richiuse le robuste sbarre di una cella di sicurezza all’interno della quale mediterà sulle sue azioni, rimanendo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Ancora una volta il tempestivo intervento dei militari in divisa, ha consentito di assicurare alla giustizia un soggetto socialmente pericoloso.

Domenica sacra, Pilone chiede a Petraroia di dare una risposta alle parole di papa Francesco Caro assessore Petraroia in attesa della risposta teologica, da lei auspicata, alla domanda dei detenuti mafiosi di Larino, perchè come Consigliere Regionale prima e come assessore dopo, quindi nella duplice veste di legislatore e di uomo di Governo della Regione Molise non prova a dare una risposta alle parole del Santo Padre in merito alla sacralità della domenica, al rispetto del riposo domenicale, a quell'economicismo esasperato a cui tutto pare subordinato? Poichè esiste una legge regionale che consente l’apertura degli esercizi commerciali nei giorni festivi e poiché finora non ho sentito nessuna istituzione regionale esprimersi su questo argomento, sarebbe il caso che chi ha potestà e facoltà, intervenisse per dire come la pensa o meglio se ha recepito il messaggio del Santo Padre ed è pronto a mettere mano alla questione. Mi spiego meglio! Non è che l’evento storico e meraviglioso di sabato scorso possa essere paragonato ad un quiz televisivo dove si sceglie la busta n° 1, la 2 o la 3. Il messaggio Papale va preso in toto e non in parte. Temo che, rimanendo nella metafora di Papa Francesco, alla domanda: “credi nella sacralità della domenica?” qualcuno, o più di qualcuno, risponda: “non ho capito!!!” Ritornando al tema e riprendendo le considerazioni fatte dal quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana “Avvenire”, secondo la Confesercenti la liberalizzazione delle aperture domenicali è stata un flop e il comparto - secondo dati sempre dell’Associazione - ha perso tra il 2012 e il 2013 oltre 100mila posti di lavoro, registrando allo stesso tempo 28,5 miliardi di minori consumi da parte delle famiglie. Credo fortemente che il messaggio di Papa Bergoglio di conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia sia fondamentale per un rilancio serio dell’impegno sociale di ciascuno. Ricordando le parole di Papa Francesco a Campobasso “La domenica libera dal lavoro - eccettuati i servizi necessari - sta ad affermare che la priorità non è all'economico, ma all'umano, al gratuito, alle relazioni non commerciali ma familiari, amicali, per i credenti alla relazione con Dio e con la comunità. Forse è giunto il momento di domandarci se quella di lavorare alla domenica è una vera libertà”. Francesco Pilone


Campobasso

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9 luglio 2014

In assenza di disposizioni normative anche la Regione ha le mani legate

Biblioteca Albino, la Provincia tira il collo fino al 31 luglio aspettando il riassetto delle competenze Biblioteca Albino, nonostante le difficoltà economiche la Provincia è riuscita a trovare 18mila euro per tenere aperti i servizi fino al 31 luglio. Se non ci fosse stata questa “iniezione finanziaria” da parte dell’amministrazione provinciale la struttura avrebbe chiuso al pubblico a partire dal primo luglio perchè il 30 giugno sono scaduti i contratti che l’ente di via Roma ha stipulato con le ditte Copat e Altrimedia dedicati ai servizi di front office e a quelli tecnici specializzati. Come è ben noto le funzioni delle Province si sono ristrette e non si sa se e quando alcune, come quella della cultura, saranno riassegnate. L’incertezza ha spinto la Provincia a sollecitare l’intervento della Regione per evitare l’interruzione dei servizi della biblioteca ma, a quanto pare, anche la Regione naviga nel buio e in assenza di disposizioni normative che riguardano il riassetto delle competenze Province, ha le mani legate e non può intervenire. All’indomani dall’approvazione della Legge 56/14 il Governo, secondo quanto previsto dal comma 149 della legge, ha aperto due tavoli di lavoro. Un tavolo politico, tra Governo, Regioni, Anci e Upi, con il compito di portare a compimento l’accordo in Conferenza

unificata sulla ripartizione delle funzioni d i Province e Città metropolitane. Un tavolo tecnico con Anci e Upi , con l’obiettivo di fornire i chiarimenti per l’interpretazione e l’applicazione della legge 56/14. Il tavolo politico si è riunito ufficialmente una sola volta. Tra i suoi compiti c’è l’elaborazione dell’accordo da sancire entro l’8 luglio (ieri) in Conferenza unificata sulle funzioni che devono essere comprese tra le funzioni fondamentali delle Province e delle Città metropolitane e le funzioni che invece sono oggetto di trasferimento, secondo quanto stabilito dal comma 89 della Legge 56/14. Nessuna resistenza dell’UPI e delle Province che sono determinati ad accompagnare l’attuazione della riforma. “Le resistenze sono altre a partire dalle Regioni, vogliamo che questo accordo - ha detto il direttore dell’Upi Piero Antonellli- sia l’occasione per riordinare e semplificare il sistema di governo dei territori. Non vogliamo che questo accordo si traduca nella creazione di ennesimi enti, consorzi e società , perché sarebbe una sconfitta per tutto il sistema di governo territoriale”.

Ferme restando le funzioni fondamentali che restano in capo alle Province, entro ieri, dovevano essere individuate le funzioni amministrative delle Province da trasferire ad altri enti e decidere il futuro delle biblioteche. Così non è stato quindi per ora la Provincia è riuscita ad allungare di un mese i servizi gestiti dalle ditte Copat e Altrimedia ma, se non si dovesse trovare una soluzione, dovrà per forza modificare l’assetto organizzativo e far fronte alle esigenze della biblioteca con personale interno. TeMa

Carmela Caporicci, una centenaria alla casa Pistilli Lunedì la nonnina ha tagliato l’ambito traguardo: il sindaco Battista e l’assessore de Capoa le hanno donato una targa ricordo

Festa grande nella giornata di ieri (lunedì 7 luglio) alla casa di riposo Pistilli di Campobasso dove si è festeggiato il 100° compleanno di Carmela Caporicci. La simpatica nonnina ha tagliato l’ambito traguardo circondata dall’affetto dei suoi cari, della direzione, del personale e di tutti gli ospiti della casa Pistilli. Ad augurare un felice compleanno alla signora Carmela anche il sindaco di Campobasso Antonio Battista e l’assessore Emma de Capoa, i quali le hanno donato una targa ricordo ed un mazzo di fiori. Ad allietare la giornata il team dell’Unitalsi e il gruppo musicale ‘ru cuncertine’.



TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

ANNO X - N° 142 - MERCOLEDÌ 9 LUGLIO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

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Isernia

9 luglio 2014

"Caro Papa, non ci sono disabili di serie diverse"

Un ipovedente è intervenuto sulla questione dei pass.Troppe le ingiustizie e le disparità

Pubblichiamo alcuni stralci della lettera scritta da Marco al Santo Padre consegnata nel giorno dell'apertura dell'Anno Giubilare Celestiniano. La scelta di questa pubblicazione, condivisa con Marco, nasce dalla consapevolezza che in quel giorno in Molise si sono manifestate delle ingiustizie che hanno colpito in modo particolare proprio le persone maggiormente fragili: ciechi, sordi e persone fortemente debilitate nei movimenti e di salute cagionevole. Scrive Marco "Ciao Santo Padre, questa lettera è la prima che scrivo a un Capo di Stato e in particolare ad un uomo così speciale come te, sicuramente l’ultima; il desiderio di farlo, se pure io sia l’ultimo tra le persone ad averne diritto,nasce per dare voce a chi, come il sottoscritto vive nella cecità fisica più totale; il desiderio di scrivere questa lettera è quasi invisibile di fronte ai mali che affliggono il nostro pianeta, eppure Santo Padre a rendere grandi i mali che feriscono questo nostro mondo, hanno origine dal cuore e dalla mente di pochi uomini, che a loro volta però influenzano altri sino a rendere il loro pensiero, il loro guardare il mondo con occhi ammalati, delle pericolose verità, ferendo e distruggendo tutto ciò che di sano appartiene a ogni uomo. Il mio nome è Marco, vivo in questa terra da oltre 18 anni, mi sento molisano; qui ho incontrato la mia famiglia e ho creduto nella mia natura di uomo desiderando un figlio, oggi quasi quindicenne, il suo nome è Mattia, il nome della mamma è Marilena, mia moglie. Perché Santo Padre ho deciso di scriverti? Perché oggi la venuta qui in Molise del Santo Padre ha reso visibili alcune ingiustizie tra persone disabili, creando disabili di serie “a” e disabili di serie “b” e “c”. La tua venuta qui in Molise Santo Padre rappresenta gioia e speranza, fiducia in un riscatto per le persone più fragili, invisibili di fronte agli occhi della società civile perfetta.

Santo Padre, tu sei il Pastore di questa grande comunità, della Chiesa. La Chiesa è fatta di uomini Santo Padre, uomini che sbagliano e allontanano dalla fede quegli uomini un poco più fragili; persone che vivono sulla propria pelle la cecità e che, oggi Santo Padre, avrebbero voluto sfiorarti le mani, sentire la tua voce di fronte ai loro volti, poterti rivolgere un pensiero di fiducia, una preghiera..." Le ingiustizie, le forti disparità fra persone fragili, le ha causate una disorganizzazione reale da parte di chi pensando di voler privilegiare i più fragili ha di fatto in modo confusionario e spesso poco trasparente colpito quelle fasce sociali che si erano affidate agli organizzatori e/o ai gestori dei fatidici "PASS". Ce ne sono stati per tutti i tipi, di tutti i colori, e per ogni situazione; qualcuno più vicino, molti lontano. I ciechi, per esempio, nonostante le pressanti richieste rivolte alla Curia,

in particolare di Campobasso, ma anche a quella di Isernia, sono stati sistemati in zone limitrofe. E, alla richiesta di chiarimenti, la frase è sempre stata la stessa: "le disabilità sono state trattate tutte allo stesso modo". Grande bugia! Perché aldilà delle transenne lungo la strada, dentro le Chiese, sotto i Santi occhi di Papa Francesco, vicino al palco, sono stati collocati i cosiddetti "ammalati", tanto per capirci i disabili in carrozzina e non solo loro, sicuro però non c'erano i ciechi, i sordi e anche tanti altri disabili motori. I sordi sono stati posizionati lontani, tanto non sentono! I ciechi, come detto sopra, sono stati i più sistemati in zone assolutamente periferiche al luogo ove parlava il Santo Padre. Scrive ancora Marco: " ... Ed invece cosa hanno fatto taluni uomini di chiesa,molti della politica, quella di palazzo; cosa hanno preteso i detentori del potere sociale per gli “ultimi”… Santo Padre che volto ha la giustizia sociale? Lo sguardo di chi? Certo non quello del potere economico, della politica corrotta che si ammanta di lusso e prepotenza, di inganno e immagine. Questi uomini, pochi per fortuna, hanno posto gli “ultimi”, ciechi, sordi, lontani o in zone poco dignitose, a loro detta, per lasciare altri luoghi a giornalisti, persone sicuramente importanti, ma in grado di essere auto sufficienti; mentre i ciechi no ...". Noi dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti ci siamo stretti tutti attorno all'esperienza meravigliosa vissuta da Marco, nell'incontro diretto , personale ed intimo con il Santo Padre. Lo abbiamo voluto fare con gioia, trasparenza e passione. perché attraverso la sua caparbietà, la sua resistenza, la sua forza alcuni ciechi - pochissimi a dire il vero rispetto a quelli che avrebbe voluto Marco - hanno potuto sfiorare le mani di Papa Francesco, hanno potuto sentire la sua voce.

Con l'auto contro un albero

muore un 22enne

La tragedia si è verificata nei pressi del bivio di Staffoli, Di Carovilli la vittima

CAROVILLI. Ancora sangue sulle strade del Molise. Un’altra giovane vita spezzata. Il tragico incidente si è verificato all’alba di ieri, quando da pochi minuti erano trascorse le sei e mezza. La vittima, il 22enne di Carovilli Luca Venturini, a bordo della sua vettura si stava recando al “Caracciolo” di Agnone. Superato il bivio di Staffoli, però, qualcosa è andato storto. Per cause ancora da accertare (forse in conse-

guenza della pioggia che aveva reso viscido l’asfalto), in piena curva lo sfortunato giovane ha perso il controllo della sua utilitaria ed è andato a schiantarsi contro un’albero. I soccorsi sono stati immediati, ma ogni tentativo di rianimare il ragazzo di Carovilli è risultato vano. Sul posto sono accorsi i Militari dell’Arma, gli agenti della Stradale di Agnone ed i Vigili del Fuoco.

Luca Venturini, che avrebbe compiuto 22 anni tra pochi giorni (il 15 luglio), era conosciuto e benvoluto a Carovilli ed in tutto l’Alto Molise, per il suo carattere allegro e socievole. La notizia della sua prematura morte ha generato incredulità e sconforto in tutta la provincia di Isernia. Parenti e amici si sono stretti attorno ai familiari dello scomparso, nel tentativo di lenirne il dolore.

Salute e sicurezza, blitz dei Carabinieri

Sui cantieri contro lo sfruttamento del lavoro nero. Dieci persone denunciate all’Autorità Giudiziaria Nel corso di una vasta operazione predisposta per tutelare la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro e contrastare il fenomeno dello sfruttamento di lavoratori in nero, una task force composta dai Carabinieri dei Reparti territoriali del Comando Provinciale di Isernia, da quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro e dal personale del Servizio Ispettivo della Direzione Territoriale del Lavoro di Isernia, ha passato al setaccio

numerosi cantieri edili e attività commerciali ubicati tra Isernia, Venafro, Agnone e altri comuni limitrofi. Dieci sono state le persone, in prevalenza titolari di imprese edili, denunciate alla competente Autorità Giudiziaria per inosservanza alle norme previste per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e sulla regolarità occupazionale dei lavoratori. Si tratta di un 53enne ed un 45enne di Isernia, un 44enne di Venafro, un 42enne di

Sesto Campano, un 32enne di Pozzilli, un 50enne di Castel di Sangro (AQ), un 30enne di Cassino (FR), un 44enne di Benevento, un 29enne di Battipaglia (SA) ed un 51enne di Ciorlano in provincia di Caserta. Nel corso dei controlli sono state riscontrate numerose violazioni quali la mancata presenza di adeguate impalcature o ponteggi, la mancata presenza di idonee protezioni atte ad evitare la caduta dei lavoratori, la presenza di mate-

riali vari posizionati in maniera disordinata in modo da intralciare il passaggio con grave pericolo per i lavoratori, la mancata presenza di idonei dispositivi di protezione individuale e la non corretta o mancata redazione di tutta la documentazione prevista dal piano operativo di sicurezza del cantiere. Oltre una decina sono stati i lavoratori a nero identificati durante le ispezioni.


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Termoli

9 luglio 2014

Sindaco Sbrocca assegna deleghe agli assessori TERMOLI – Il sindaco Angelo Sbrocca dopo la nomina dei quattro assessori ha assegnato loro le deleghe. A Maricetta Chimisso il Sociale, a Filomena Florio l’Ambiente, ad Enzo Ferrazzano l’Economia e a Pino Gallo, assessore esterno in quota Pd, l’Urbanistica. Tutto come preventivato ad eccezione della delega ai Lavori Pubblici che il primo cittadino tiene per se. Ma entriamo nel particolare delle deleghe. La Chimisso, che è anche vicesindaco, si occuperà di Sociale che comprende welfare, anziani,

famiglie, disabili, asili nido, centri sociali. Scuola. Filomena Florio all’Ambiente che comprende servizi, raccolta differenziata in primis, vivibilità, verde pubblico, emergenza inquinamento, traffico, viabilità. Enzo Ferrazzano si occupa di Patrimonio, Bilancio, Commercio, Attività produttive, Demanio. Infine Pino Gallo si cimenterà nei vari compiti dell’Urbanistica. Il Sindaco, per il momento, tiene per se le deleghe ai Lavori Pubblici, Turismo, Cultura e Polizia Municipale. “La divisione dei

Scomunica ai detenuti di mafia, monsignor De Luca smentisce sciopero messa

settori in quattro macro-aree – ha detto il primo cittadino - è un esperimento, in un’ottica di risparmio ma anche di buona gesione. Mi rendo conto che il lavoro degli assesssori è oltremodo impegnativo, ma sono certo che ognuno di loro abbia le conoscenze, la volontà e l’impegno necessari per affrontare i problemi relativi alle diverse deleghe. Credo che gli assessori vadano responsabilizzati – conclude Angelo Sbrocca - e io ho fatto intraprendendo questa strada”.

Pesca, modifica periodi areali interessati al fermo biologico ROMA - Nella riunione di ieri, relativa alle disposizioni tecniche per il fermo biologico 2014, sono stati modificati gli areali interessati dai periodi di interruzione della pesca. Areale da Trieste a Rimini ad iniziare dal 28 agosto per 42 giorni; Areale da Pesaro a Bari ad iniziare dal 11 agosto per 42 giorni; Areale da Brindisi a Imperia ad iniziare dal 15 settembre per 30 giorni. Pertanto la marineria termolese resterà ferma dall’11 agosto fino

al 21 settembre. E sicuramente anche quest’anno non mancheranno le polemiche non tanto per l’adozione del fermo biologico ma per il periodo. Infatti, come per gli anni precedenti, il divieto di pesca viene attuato durante il periodo estivo quando, specialmente le zone di mare, è più alta l’affluenza di turisti non solo italiani ma anche provenienti da altre nazioni e la richiesta del prodotto ittico aumenta sensibilmente.

Visita del Papa in Molise, Musacchio elogia le parole del Santo Padre TERMOLI – Forse con l’intervento a Radioi Vaticana da parte del Vescovo dela diocesi Termoli - Larino sul presunto sciopero della messa da parte dei reclusi del carcere di Larino, si chiude una polemica nata dal nulla. Come spiega il Vescovo, dopo le parole di scomunica proferite dal Papa nella sua visita in Calabria, i reclusi si erano chiesto “Ma adesso noi non possiamo più venire a messa? Possiamo fare la comunione se siamo scomunicati?. Questo disagio – dice De Luca - mi aveva coinvolto, interrogato e mi sono reso disponibile con il cappellano a prendere parte alla celebrazione per riprendere ed affrontare questo argomento. Mi sono preparato stampando per tutti il discorso del Papa, perché magari loro avevano avuto un approccio a questo discorso attraverso i titoli dei giornali o le notizie dei telegiornali, ma la lettura serena del discorso è importante. Questo è stato un po’’ il motivo che mi ha spinto”. Smentendo lo sciopero il presule ha detto: “ Io sono stato accolto con gioia e fraternamente quando sono andato da loro. Sì, prima della messa sono state rivolte direttamente al cappellano delle domande, in quanto nel carcere ci sono due celebrazioni, una per i comuni ed un’altra per la sezione speciale, perché questi non possono comunicare tra loro. C’è stato un dialogo, anche partecipato, ma nè un ammutinamento nè tanto meno un non volere andare a messa. Era la loro coscienza che era stata mossa da quanto il Papa aveva detto e che i media avevano riportato. Quanto il Papa dice penetra il cuore di tutti e mette tutti in cammino. È bello quello che lui dice ai detenuti, e che è rivolto anche a noi: Tutti siamo in reinserimento, no?. Proprio perché tutti siamo provocati continuamente dalla storia e dal Vangelo che ci interpella”.

TERMOLI - Il presidente della commissione regionale anticorruzione Vincenzo Musacchio, presidente della commissione regionale anticorruzione, al suo rientro in Molise, elogia Papa Francesco. “E’ con grande gioia ho potuto constatare che la nostra missiva (circa 10.000 lettori solo nel Blog di Co.Re.A) è stata letta da Papa Francesco. Sono molto soddisfatto perché il nostro unico scopo è stato raggiunto: il Santo Padre ha letto il nostro pensiero. Ne deduco che gli sia anche piaciuto visto che siamo stati invitati al suo cospetto in Vaticano. La nostra missiva è arrivata al Papa prima che giungesse in Molise. A Campobasso, infatti, una parte della sua omelia contiene una frase sibillina: “Basta con le chiacchiere e i partiti”, un passo breve ma denso di significato. Un’inflessibile critica verso una classe dirigente contaminata dalla corruzione e incapace di affrontare e risolvere i problemi della gente comune. Sembra persino che il Papa si sia rifiutato di concedere qualsiasi colloquio privato ai politici moli-

sani, dal primo all’ultimo. Il Santo Padre poi ha biasimato le diversità sociali e chi costringe gli ultimi alla emarginazione non solo sociale. Un Papa che ha preferito abbracciare i malati, sedersi a tavola con i poveri, incontrare gente in difficoltà. Ha chiesto invano ai politici di non sedersi in prima fila ma di lasciare il posto agli ultimi. Ha individuato nei potenti e nei personaggi dai discorsi facili il male dell’immobilismo politico, economico e sociale. In Molise il Santo Padre ha rimarcato più volte tutto questo. Mi risulta – continua Musacchio - che sia sceso dall’elicottero ed il primo abbraccio sia stato per una malata. A tavola si è seduto con i poveri e con la gente bisognosa. Ad Isernia ha scelto di andare nella casa circondariale intrattenendosi a lungo con i detenuti. La sua lezione morale emerge chiarissima. “Sono dalla parte degli ultimi, dalla parte di chi chiede ed ha diritto ad essere aiutato”. Papa Bergoglio non rifugge chi è in difficoltà ed ha bisogno, anzi sembra essere al loro fianco!

Lo ha detto a chiare lettere senza se e senza ma. Mi auguro che tra i politici (e non solo) presenti nessuno faccia finta di non aver capito. Mi auguro che qualcosa cambi realmente! Unico neo, il fatto che il Papa probabilmente non ha potuto conoscere “l’altro Molise”, quello dell’ecomafia, della corruzione, dello scandalo dei gruppi consiliari e di tantissimi altri problemi che affliggono la nostra regione! Se andremo a Roma sarà una delle nostre priorità fargli conoscere anche l’altra faccia della medaglia. La sua sfida più avvincente la lancia con un messaggio universale: “Non rinunciamo ad un mondo più giusto”. Occorre ora che tutti comincino a lottare uniti senza barriere di nessun tipo - per costruirlo! E’ ora di finirla con la retorica delle parole e passare ai fatti conclude il presidente - iniziando ad agire in conformità ai principi di legalità e perché no anche agli insegnamenti di Jorge Mario Bergoglio in tema di lotta alla corruzione”.


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Termoli

9 luglio 2014

Rapina amano armata alla stazione di servizio Erg

TERMOLI - Ammonta a circa 5mila euro in contanti il bottino di una rapina messa a segno intorno alle 3 di questa mattina nella stazione Erg di Campomarino. Due uomini incappucciati e armati con fucili, dopo aver immobilizzato l’addetto alle pompe di benzina, hanno fatto

irruzione nel bar dove erano presenti l’addetto alla ristorazione e alcuni avventori. Fermi tutti e non accadrà nulla, le poche parole dette. Poi uno di loro ha aperto la cassa impossessandosi del contante e poi hanno prelevato anche gli euro che l’addetto alle pompe di benzina aveva con se.

Diomedee, nessun collegamento pubblico tra le isole

ISOLE TREMITI – E’ andato deserto il bando di riaffidamento del servizio di collegamento tra l’Isola di San Domino e San Nicola emanato dall’amministrazione comunale. “Dobbiamo modificare il bando e riproporlo, con l’inserimento anche di corse notturne” ha affermato il sindaco delle Diomedee Antonio Ferentini. E’ abbastanza strano che nessun armatore abbia presentato una propria proposta visto che alla base d’asta di 55mila euro sono a disposizione anche altri 30mila messi a disposizione dalla Regione Puglia. In attesa di un nuovo bando, al momento non è in funzione il collegamento pubblico tra le due isole e sia i residenti che i turisti devono far ricorso ai privati.

Non contenti hanno prelevato anche due macchinette mangiasoldi per poi uscire immediatamente dal locale e fuggire a bordo di un’autovettura dove, presumibilmente, li attendeva un complice. Il gestore del locale, ripresosi da uno stato ansioso, ha avvisato le forze dell’ordine e sul posto sono giunte pattuglie del Commissariato di Termoli e carabinieri di Campomarino e dalla Compagnia di Termoli. Infruttuosi i posti di blocco attuati sulle principali arterie stradali e le ricerche dei banditi. Le indagini proseguono da parte delle forze dell’ordine per risalire ai rapinatori ed assicurarli alla giustizia.

Domenica la giornata di formazione di “Libera contro le mafie” PETACCIATO – Domenica l’azienda Di Varia ospiterà la giornata di formazione organizzata da Libera Molise contro le mafie che ha per tema “Dopo le gran manze: per una economia ed un ambiente eco-

sostenibile”. L’iniziativa è del coordimento regionale dell’associazione e vedrà gli interventi della dottoressa Paola Santi, Responsabile dell’Azienda Di Vaira sul tema “Agricoltura e allevamento biodinamico”;

e del dottor Antonio Cancellario, Medico Veterinario, sul tema “Zootecnica sostenibile”. La giornata di formazione avrà inizio alle ore 9. Per qualsiasi informazione si può telefonare al numero 3477139070.

Scadono i termini per partecipare al concorso di fotografia

Seconda coppa di ciclismo per esordienti

SAN MARTINO IN PENSILIS – Mancano due settimane dalla gara di ciclismo per esordienti 2^ Coppa San Martino in Pensilis che si terrà il prossimo 20 luglio. Quest’anno la manifestazione, valida per l’assegnazione del titolo regionale, rientra nella challenge “Trofeo dei 3 Mari”, ambita manifestazione fortemente voluta dal CR Molise della Federazione Ciclistica Italiana, che vede le regioni Molise, Campania, Puglia, Calabria e Basilicata impegnate con le proprie squadre. Il Presidente della società Angela Mustillo, sempre impegnata nel mondo delle due ruote soprattutto tra i bambini, nutre grandi aspettative per la gara.Ad oggi già si riscontrano i primi iscritti dalla Puglia e Campania. Stessa aspettativa dall’Amministrazione comunale del piccolo centro bassomolisano, che tramite il primo cittadino Massimo Caravatta, ha reso possibile l’evento dopo la bella esperienza dello scorso anno. C’è grande fermento nello staff organizzativo che al momento si sta preparando con i più piccoli all’altro grande evento interregionale, il Meeting per giovanissimi a Petacciato il prossimo 13 luglio.

PALATA – Scadono domani i termini per presentare i plichi per partecipare all’iniziativa “PalatainFoto – Crea la cartolina” organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con i volontari del Sevizio fotografico. La partecipazione al concorso è gratuita ed è aperto a fotoamatori che possono partecipare con un massimo di 3 opere. Il concorso si articola in una sezione unica: immagini a colore o in bianco e nero e devono riguardare Palata con luoghi, paesaggi, usi e costumi del territorio, feste. Si intende così selezionare le fotografie che meglio possano esprimere il rapporto affettivo, culturale, storico che lega ciascuno di noi al proprio paese, all’ambiente in cui si vive, lavora, si costruiscono relazioni, si solidarizza, ci si incontra. Ci si diverte ad ogni età e condizione. Una apposita giuria assegnerà i primi tre posti ai quali saranno premiati: al 1° 150 euro, al 2° 100 euro e al 3° 50 euro. Per qualsiasi informazione si possono contattare inm Municipio i responsabili del concorso Manuela Sappracone e Alessio Bracone.



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Opinioni

9 luglio 2014

La manifestazione è stata patrocinata dalla delegazione di Isernia dell'Accademia di cucina

Il più antico resto umano d’Italia rinvenuto nel sito paleolitico di La Pineta di Isernia Nei livelli archeologici del sito di Isernia La Pineta, risalenti a circa 600 mila anni fa, è stato rinvenuto un dente di bambino che, allo stato attuale delle ricerche, rappresenta il più antico resto umano della Penisola Italiana, grazie agli scavi condotti in collaborazione tra Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise e l’Università di Ferrara, con la direzione scientifica di Carlo Peretto, Professore ordinario del Dipartimento di studi umanistici di Unife, tuttora titolare della concessione di scavo rilasciata dal Ministero dei beni e le attività culturali e del turismo. Si tratta di un primo incisivo superiore sinistro da latte di un bambino deceduto all’età di circa 5-6 anni. Il dente mostra caratteristiche particolari che non si ritrovano negli altri reperti rinvenuti in Europa, seppur riconducibili ad un ampio contesto cronologico. Da questi si discosta perché più gracile e meno bombato. Il reperto rinvenuto viene attribuito a Homo heidelbergensis sulla base delle sue caratteristiche, per le sue dimensioni e per la sua età cronologica In Europa, infatti, Homo heidelbergensis è attestato a partire da

circa 600 mila anni e rappresenta l’antenato dell’Uomo di Neanderthal che si diffonde successivamente in tutta Europa e che scompare in seguito alla diffusione dell’Uomo anatomicamente moderno (Homo sapiens) almeno a partire da 40.000 anni fa. Il dente umano rinvenuto ad Isernia rappresenta una scoperta straordinaria in quanto permette di fare luce sulla variabilità di Homo heidelbergensis, che sembra essere molto pronunciata, e di sottolineare la peculiarità dei resti umani italiani più recenti che mostrano spesso una persistenza di caratteri arcaici se confrontati al resto dell’Europa. Si sottolinea che i reperti umani in ambito europeo più antichi di 600 mila anni non sono frequenti. Particolare significato rivestono i ritrovamenti attribuiti a Homo antecessor (Atapuerca vicino Burgos in Spagna) compresi in un arco cronologico tra 1,2 e 0,7 milioni di anni fa. L’olotipo di Homo heidelbergenis è rappresentato dalla mandibola rinvenuta a Mauer in Germania con una attribuzione cronologica di circa 600 mila anni fa. Il ritrovamento umano a La Pineta

porta un arricchimento notevole al giacimento, già noto per la complessità delle archeosuperficie esplorate in questi anni, per la ricchezza dei reperti faunistici, per l’articolata produzione di reperti in selce e per le evidenze connesse con le strategie di sussistenza in un ambiente di 600.000 anni fa. Alle numerose informazioni che abbiamo potuto trarre con lo scavo e

lo studio dei materiali, ora si aggiungono quelle importanti sulle caratteristiche fisiche del protagonista dell’insediamento paleolitico e quanto abbiamo esplorato, recuperato, restaurato e studiato in tanti anni di lavoro acquista ora una dimensione ancora più umana. Giovedì 24 luglio alle ore 17.00 nella sala polivalente del Museo del

Paleolitico di La Pineta di Isernia, via Ramiera Vecchia, verranno presentati: - gli ultimi risultati delle ricerche; - le analisi, in corso, del reperto umano; - i futuri sviluppi della presentazione museale del giacimento paleolitico; - le più recenti pubblicazioni scientifiche e divulgative.

A Pasquale Di Lena il premio cultura enogastronomica La manifestazione è stata patrocinata dalla delegazione di Isernia dell'Accademia di cucina Il Premio Nazionale di Cultura enogastronomica 2014 dell’Accademia italiana della cucina, delegazione di Isernia, giunto alla VI edizione, è andato a un amico caro di Teatro Naturale, da sempre suo affezionato collaboratore, Pasquale Di Lena quale “Un molisano di eccellenza per il percorso tecnico, giornalistico e di valorizzazione nazionale della Regione. Un grande poeta delle emozioni e dei sentimenti popolari che ha raggiunto un livello straordinario nella lirica del territorio e dei frutti che la sua generosa natura ci offre, soprattutto uva e olio” Un prestigioso riconoscimento consegnato in occasione di una bella e originale manifestazione, “Guizzar di Pesci”, organizzata dalla professoressa Giovanna Maria Maj, delegata dell’Aic di Isernia e coordinatrice regionale, che si è svolta nella città pentra, in occasione della sua centenaria fiera della “Cipolla d’Isernia”, una cipolla bianca

schiacciata che si coltiva negli orti delle minute valli che circondano la patria del primo Homo erectus, l’homo Aeserniensis di 750 mila e più anni fa. Il premio consistente in un grande piatto in ceramica Raku, realizzato interamente a mano - da considerarsi un pezzo unico - da Simona Cimino, riporta, non a caso, sul basso rilievo i testimoni più importati del territorio isernino. come: i Tratturi; il Caciocavallo e la tradizione casearia dell’Alto Molise; la Campana della Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone; la Zampogna di Scapoli; il Grano della Sagra dei Covoni di Pescolanciano; gli Ulivi secolari di Venafro, Pozzilli, Fornelli e Monteroduni e il grande Olio di qualità, riconosciuto dalla storia; la Cipolla e il Tombolo di Isernia, le Forbici di Frosolone, lo Spillone in filigrana d’argento del costume nuziale di Roccamandolfi: l’immagine di un paese arroccato quale esempio di un tipico comune molisano.

La via Francigena, realtà insindacabile

Il tratto molisano è stato interamente percorso da Michele Del Giudice La via Francigena nel Sud tratto Molisano è una realtà ora insindacabile. Il Camminatore simbolo delle vie Francigene, Michele del Giudice, l'unico camminatore in solitaria che ha compiuto l'intero percorso della via Francigena non ultima sua fatica da pellegrino, San Michele Gerusalemme, partirà da Cassino per raggiungere Benevento come da tabella di marcia allegata. Si invitano i sindaci, gli amministratori, i cittadini, i media a parteci-

pare al grande evento che vede protagonista il pellegrino ma la ns via Francigena nel Sud. In collaborazione con l'associazione delle vie Francigene nel Sud che ha riferimento nella Rete del Mediterraneo di cui coordinatore Maurizio Varriano, presidente il camminatore simbolo Michele del Giudice, vice presidente l'arch. Walter Di Paola, progettista della via Francigena nel Sud, Enzo Dota ideatore della App e del sistema di

rete, ed altri amici uniti dalla passione per la storia, l'arte, il territorio, l'ambiente, il camminatore pellegrino percorrerà dal 21 al 26 luglio la Francigena Molisana partendo da Cassino ed arrivando a Benevento passando per Venafro,Isernia,Bojano,Sepino ( punti di sosta e di partenza ) ed attraversando le frazioni di Vallecupa, Ceppagna per arrivare a Venafro, Pozzilli, Montaquila, Monteroduni, Macchia d'Isernia per arivare ad Isernia, Pettoranello, Pa-

stena, Castelpetroso, Camere, santa Maria del Molise, Pagliarelle, Taverna, Cantalupo nel Sannio, Canonica, Vcende, Castellone, Cucciolone,Chiovitti per arrivare a Bojano, Fonteiaova, Campochiaro, Guardiaregia, Petrilli, Collemarraco, per arrivare a Sepino per poi proseguire per Benevento con sosta a Pontelandolfo. Un cammino pieno di insidie e difficoltà medio alte ma pieno di natura e spiritualità.

Vi aspettiamo tutti per una sana riflessione e perché no, per una sana e gioiosa camminata. Papa Francesco in occasione della sua visita in Molise ha ribadito l'importanza del cammino e non a caso questa impresa del pellegrino simbolo, che ha voluto donare al Papa le sue fatiche raccontate in un libro " Il Cammino di Dio " rispecchia esattamente quelle parole " Non girare ma Camminare"...



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