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ANNO X - N° 57 - DOMENICA 9 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Tel.: 0874.698012 Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Manuela Petescia L'Oscar del giorno lo assegniamo a Manuela Petescia. La direttrice di Telemolise ha bussato alla porta del Procuratore della Repubblica per essere ascoltata ma, secondo la sua stessa testimonianza, non le sarebbe stato possibile dire la sua. Per questo, la nostra collega ha presentato un lungo esposto-denuncia presso la Caserma dei Carabinieri di Campobasso, esposto che è stato inviato anche agli organi inquirenti di Bari, alla Procura Generale di Campobasso e al Consiglio Superiore della Magistratura. Ci sarà un giudice a Berlino?

Il Tapiro del giorno ad Antonio Monaco Il Tapiro del giorno lo diamo a Antonio Monaco. Il sindaco di Capracotta non riesce proprio a fare aprire le piste da sci da fondo nonostante il cambio di gestione politica alla Regione e a Funivie Molise. Qualche anno fa fu proprio il sindaco della località alto molisana a organizzare una manifestazione sulla statale nei pressi di San Massimo per richiamare l'attenzione su quanto stava accadendo. Questa volta, invece, non dice nemmeno una parola dinanzi a quello che accade. E' un motivo strettamente politico?


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CAMPOBASSO. E' con delibera di Giunta Regionale n.297 dell’8 marzo 2012 che, in applicazione di diverse disposizioni di legge nazionali e regionali, che sono stati istituiti i tre registri dei tumori (RTPM, RenaM e RenCam) insieme al C.O.R. Centro operativo regionale. Con il provvedimento si impegnava il Direttore Generale dell’Asrem ad attivare i provvedimenti esecutivi, in applicazione del documento istruttorio. Ma ad oggi, quale è stata l’evoluzione di quel provvedimento, il rispetto delle scadenze e l’avvenuto accreditamento del Molise all’interno dell’Associazione Italiana Registro Tumori? E' la domanda che circola in questi giorni in attesa che qualcuno faccia chiarezza. A seguito di quella delibera, fu l'Asrem a dare incarico al dottore Giovanni Fabrizio, già impegnato nella Lilt del Basso Molise e direttore dell'Uoc di chirurgia del Cardarelli per

Registro tumori, a che punto è? A distanza di due anni non si hanno notizie sul lavoro svolto attivare lo staff necessario per il Registro tumori. Del resto, a questo progetto si sta lavorando da gennaio 2005 per avere un quadro statistico preciso della problematica. E' evidente che tutto questo percorso necessita di ulteriori Delibere di Giunta, di determine dirigenziali e impegni contabili, organizzativi e di risorse umane che il dottore Fabrizio ha provveduto ad elencare alla dirigenza dell'Azienda. E' altrettanto evidente che alla base c'è un costo da sostenere e bisogna individuare le relative risorse. Da qui, proprio per contenere le spese, si sta cercando di vedere se esistono possibili figure all'interno dell'organizzazione prima di rivolgersi all'esterno. Infatti, il Registro dei

tumori prevede le nomine del Responsabile scientifico, della Commissione esecutiva, dei Responsabili per le Unità distrettuali e dell’individuazione di un organigramma minimo di partenza che garantisca la funzionalità tecnica e scientifica del piano operativo. L'importanza della struttura è determinata dalla raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti in un de-

terminato territorio. Ad essa il compito di raccogliere, valutare, organizzare e archiviare in modo continuativo e sistematico le informazioni più importanti su tutti i casi di neoplasia che insorgono nella popolazione interessata, rendendole disponibili per studi e ricerche. Ma anche nella predisposizione di interventi medici o sanitari su di una particolare area regionale.

Retecamere, Unioncamere Molise, Cosmo Servizi, Matese per l'Occupazione, Istituto Tagliacarne e l’Università degli Studi del Molise raggruppati in Associazione Temporanea d'Impresa ne portano la responsabilità

“Investire in Molise”: un’altra bufala sesquipedale! Il presidente della giunta regionale Paolo di Laura Frattura, con il piglio amministrativo che mostra di avere, invita a ricordare quanto sia stata fertile di proposte e d’idee la sua presidenza alla Camera di Commercio di Campobasso e di Unioncamere Molise, e quanto povera si sia dimostrata nei fatti. Ciò può aiutarlo ad essere prudente nelle esternazioni e maggiormente concreto nel governare. In questa circostanza vogliamo rammentargli l’enfasi con cui, assieme a Retecamere, Unioncamere Molise, Cosmo Servizi, Matese per l'Occupazione, Istituto Tagliacarne e l’Università degli Studi del Molise raggruppati in Associazione Temporanea d'Impresa (Ati), qualche anno fa ha accolto la Business Community italiana (imprenditori ed amministratori delegati di aziende del settore energetico provenienti da varie parti d’Italia che si occupano di sistemi per turbine eoliche ed elettriche, produttori di impianti idroelettrici e fotovoltaici, società di ingegneria ambientale) invitata a prendere in esame le opportunità d'investimento offerte dal programma di marketing territoriale "Investi in Molise". L’arrivo qui da noi concludeva una serie di missioni, soprattutto al Nord (a Biella, a Roma, a Trento, a Rovereto e a Ravenna), della delegazione molisana dell'Ati, in missione per illustrare i contenuti e le possibilità offerte dal programma "Investi in Molise”. Contenuti e possibilità di un certo interesse se la Business Community italiana è venuta nel Molise a rendersi conto della

convenienza o meno a investire in Molise. Accolti con tutti gli onori, gli ospiti hanno visitato il borgo di San Martino in Pensilis, il cui agro è particolarmente ricco di impianti eolici, per valutare le opportunità d'investimento in relazione alla dotazione di un sistema energetico autonomo; quindi sono passati a Lucito per vistare la centrale idroelettrica “Defenza” e stimare le opportunità di investimento mediante il rinnovamento tecnologico/potenziamento dell'impianto, e a Oratino, alla centrale idroelettrica “Centrale Bivaro”, in prospettiva della sua riattivazione. Altra tappa alla diga di Arcichiaro, in territorio di Guardiaregia, considerata nell'ottica della produ-

zione di energia elettrica. Infine a San Giuliano del Sannio, borgo preso in considerazione per le sue caratteristiche strutturali e ambientali idonee a essere recuperate per la rete dell’albergo diffuso. Un notevole ventaglio di possibilità d’intervento e di opzioni che non a caso aveva mosso l’attenzione degli investitori del Nord, attenzione favorita da una serie di motivazioni: la conoscenza degli adempimenti burocratici e amministrativi, la vicinanza geografica, la disponibilità di manodopera qualificata, la condivisione delle regole in vigore (con particolare riferimento alla normativa del mercato del lavoro). I luoghi sopraindicati sono stati peraltro giudicati in pos-

sesso di notevoli potenzialità da sviluppare per future altre iniziative in settori diversi da quelli specifici della Business Community. Questo, almeno, è stato detto in aggiunta al substrato del programma “Investi in Molise” messo in piedi non senza dispendio di risorse economiche e finanziarie da parte di Retecamere, Unioncamere Molise, Cosmo Servizi, Matese per l'Occupazione, Istituto Tagliacarne e l’Università degli Studi. Agli ospiti della Business Community è stata data anche la possibilità di avere una visione d’assieme dei maggiori ambiti collinari molisani, luoghi dove poter applicare le politiche innovative e gli interventi di pianificazione del territorio (nuovi modelli

di e-government, progetti di ricerca e di innovazione sull’uso e il riuso dei materiali, tecniche costruttive e di gestione energetica e gestione di servizi connessi al turismo). Finalmente ci siamo, è stato il commento a conclusione della visita. Poi, com’è nelle cose, alle tante buone intenzioni non è stato mai aggiunto alcunché di concreto. Sicché, seppure a distanza di qualche anno, sarebbe interessante una riflessione del presidente della giunta regionale su questa ennesima occasione persa. E le motivazioni del perché non ha avuto seguito l’esperienza dell’Ati e la volontà dei suoi promotori. Dardo


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Il caso. Il direttore di Telemolise va in Procura per consegnarle ma il procuratore capo D’Alterio si rifiuta di riceverla

La tesi. Manuela Petescia: io indagata per la linea editoriale perché schierata politicamente contro il governatore Frattura

Questore indagato, spuntano altre prove ma il pm non le vuole

CAMPOBASSO. Sembra chiudersi il quadro del cortocircuito giudiziario che sta avvenendo nel piccolo Molise. Un quadro che oggi vede più chiare anche le parole utilizzate dal governatore Frattura nella conferenza stampa sulla notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati (secondo Frattura a causa delle pressioni mediatiche della Gazzetta del Molise e di Telemolise vicine all’ex presidente Iorio) sulla vicenda della Biocom, ossia l’azienda di cui Frattura era amministratore unico e che ha incassato 265mila euro di fondi pubblici senza utilizzarli né restituirli. Così come si chiarisce la preoccupazione di Michele Iorio che a novembre 2013 aveva evidenziato: “ci sono delle indagini sul mio conto e che coinvolgono altri esponenti politicamente a me vicini - tra cui anche La Gazzetta del Molise e Telemolise ndr - e queste indagini sono condotte

Armando D’Alterio

dalla Squadra Mobile di Campobasso. Ossia dagli uffici dove la sorella del governatore Frattura ricopre il ruolo di capo di Gabinetto del questore”. Questore che, a sua volta, finisce sotto inchiesta, nell’ambito del procedimento Biocom, per favoreggiamento al governatore Frattura. Il quadro oggi sembra più chiaro se si considera ciò che è avvenuto venerdì in Procura a Campobasso. Lì, negli uffici di viale Elena, si presenta una donna per chiedere un colloquio con il procuratore capo Armando D’Alterio. Non è una donna come A sinistra: il pm Nicola D’Angelo ritratto in un momento tante. E’ il direttore di Teleconvivialecon i legali del governatore Frattura molise, Manuela Petescia, indagata per una presunta corruzione avvenuta attraverso la linea editoriale di Telemolise. fatto di voler essere ascoltata per la pro- rio” dal 2001 al 2012 – evidenzia la diretManuela Petescia non ha dubbi: “L’in- pria vicenda giudiziaria, per cui il magi- trice - su cui starebbe facendo luce la chiesta sarebbe stata costruita per tap- strato poteva decidere di non ascoltare Questura di Campobasso, perché sono pare la bocca all’emittente televisiva l’indagata in quel momento, Manuela Pe- stati passati al setaccio dalla Squadra schierata politicamente contro l’attuale tescia voleva anche informare il procura- Mobile TUTTI gli Enti, e dico tutti gli governatore Frattura”. E non è un caso di tore capo D’Alterio di un fatto di rile- Enti possibili e immaginabili, che aveomonimia. Si tratta proprio di quel Frat- vanza penale riguardante il questore vano rapporti economici con la Regione tura indagato per aver percepito fondi Pozzo già sotto inchiesta. E il procuratore fuorché quelli presieduti da PAOLO DI pubblici dalla Regione Molise (265mila capo cosa fa? Lascia per due ore la dot- LAURA FRATTURA FINO ALL’OTTOeuro) senza utilizzarli per costruire una toressa Petescia ad attendere nel corri- BRE DEL 2011?”. In parole povere “percentrale biodisel a Termoli. Manuela Pe- doio anzi, va oltre. “D'Alterio - racconta ché si è escluso A MONTE, a quanto tescia era in Procura anche per quella Petescia - mi ha negato il diritto di essere sembra, la possibilità che anche Frattura che in gergo tecnico si chiama “noti- ascoltata barricandosi nella sua stanza. abbia fatto parte di questo fantomatico zia crimis”. Ossia è in possesso di al- Un comportamento a mio avviso illegit- sistema?”. In altre parole, guardando alle cune prove in merito al procedimento timo". Così la direttrice, dopo le urla a indagini per corruzione, “perché gli orgiudiziario nei confronti del questore viale Elena, presenta ai Carabinieri un gani inquirenti hanno ignorato tutti i di Campobasso, Giancarlo Pozzo, inda- lungo esposto denuncia indirizzato agli contratti di Camera di Commercio e gato per favoreggiamento nei confronti organi inquirenti di Bari, alla Procura Unioncamere con Telemolise quando la dello stesso governatore Frattura. Inda- generale di Campobasso e al Csm. Un stessa emittente televisiva parlava bene gini che sono state aperte dal pm Fabio esposto in cui la stessa Petescia eviden- di Frattura?”. Insomma, si ha la sensaPapa e sono seguite, ad oggi, dal procura- zia un aspetto peculiare anche relativa- zione che la magistratura a Campobasso tore D’Angelo. Lo stesso magistrato che mente alle indagini che riguardano lei, stia giocando a favore di qualcuno. La siede a tavola con gli avvocati del gover- Telemolise, La Gazzetta e Iorio: “Se, ove domanda è: perché? Per coprire cosa? natore Frattura. Insomma, al di là del mai esistesse l’ipotesi di un “sistema Iogiorug


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La Coldiretti Molise scrive al presidente Frattura per le difficoltà create

“Un Protocollo d’archivio che non funziona” CAMPOBASSO. La Coldiretti Molise, in una nota inviata al Presidente della Giunta della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura, ed all'assessore regionale all'agricoltura, Vittorino Facciolla, evidenzia le gravi difficoltà create dalla attuale organizzazione della gestione, dal 24 febbraio 2014, del Protocollo Regionale informatico unico, che ha la sede operativa in Via Genova 11, a Campobasso. Tale organizzazione obbliga alla consegna di tutta la corrispondenza cartacea a tale indirizzo, essendo stati soppressi tutti gli Uffici di Protocollo della Regione già operanti, ad eccezione dell'Ufficio della sede periferica di Termoli (Via Cav. di Vittorio Veneto, n. 8) ed Isernia (Via Farinacci, n.9), abilitati esclusivamente al ricevimento e alla protocollazione della posta consegnata a ed alla protocollazione della corrispondenza cartacea in uscita. Secondo l'attuale gestione, rimarca Coldiretti Molise, i plichi di voluminosi allegati, come ad esempio quelli per la richiesta di carburante agricolo agevolato per le aziende agricole, che hanno come destinazione l'Assessorato all'Agricoltura a Campobasso, ma anche le sedi periferiche, ad esempio La-

rino, Venafro, Montenero, Trivento, ecc, devono essere prima portati a Campobasso, in via Genova, per la prima consegna dell'accompagnatoria, il giorno successivo occorre ritornare in via Genova, ritirare la ricevuta del protocollo e poi, a carico del mittente, occorre portare tale ricevuta con tutto il voluminoso plico degli allegati alle sedi operative dell'Assessorato, che siano centrali a Campobasso o periferiche nella regione. La Coldiretti Molise, pur condividendo le finalità del Protocollo Regionale informatico unico, che puntano a procedere nell'automazione dei procedimenti amministrativi e, più in generale, nel processo di informatizzazione dei flussi di lavoro, in considerazione anche del mutato scenario tecnologico e normativa, suggerisce che, per le consegna delle pratiche, vengano tenuti gli sportelli di prima ricezione negli uffici preposti alla lavorazione delle stesse, e che siano questi uffici a scannerizzare l'accompagnatoria ed inviarla telematicamente all'Ufficio di via Genova a Campobasso, che provvede alla protocollazione unica regionale. Con Tale soluzione si evitano disastrosi problemi all'utenza, si razionalizza il lavoro degli uffici regionali e si abbattono i tempi per il disbrigo delle pratiche. Coldiretti Molise evidenzia, infine, che l'attuale gestione del Protocollo Unico Informatico, contrasta fortemente con l'opera in direzione della velocità e della semplificazione burocratica, avviata dall'assessore Facciolla, per facilitare i rapporti tra realtà produttiva e pubblica amministrazione, che è un presupposto irrinunciabile per rispondere con prontezza alle esigenze e alle aspettative degli imprenditori agricoli molisani.

L’INTERVENTO

Pericoloso il crollo dell’occupazione

di Giovanni Notaro* Il crollo dell'occupazione, l'assenza di politiche attive per favorire le assunzioni ed il reinserimento lavorativo dei disoccupati, la mancanza di risorse per il pagamento degli ammortizzatori, le grandi crisi aziendali come Gam Ittierre e Zuccherificio unite alla mancanza di una vera politica di sviluppo industriale, sono gli elementi che caratterizzano un Molise che non cresce. Il mercato del lavoro in Molise anche per il 2013 continua a perdere persone: 15 mila occupati in meno dal 2008 ad oggi. Secondo i dati dell'Istat, pubblicati qualche giorno fa, anche il tasso di occupazione dei molisani tra i 15 e 64 anni segnala una riduzione di più di 3 punti percentuali. Il numero dei disoccupati, pari a 19.000, cresce di anno in anno, 4.000 persone in più sono senza un lavoro rispetto al 2012. Il tasso di disoccupazione nel 2013 ha raggiunto la soglia del 15,8%, superiore di quasi 4 punti percentuali alla media dell'Italia, pari al 12,2%. Anche il tasso di disoccupazione giovanile è fortemente incrementato: passando dal quasi 30% nel 2008 al 48.9% nell'ultima rilevazione dell'Istat. Crescono gli inattivi, le persone scoraggiate, i giovani che non studiano e non lavorano e cresce anche l'area del sommerso. L'incidenza dei giovani NEET dal

2008 al 2013 è in continuo aumento, il valore percentuale è incrementato di anno in anno sino a toccare la media del 29,2% contro quella del 2008 che era pari al 19,6%. Le ore autorizzate di cassa integrazione nel 2013 in Molise sono 6 milioni, aumentate di quasi 15 punti percentuali rispetto al 2012 pari a 771.883 ore. Secondo i dati INPS questo andamento è caratterizzato da una crescita

molto elevata degli interventi di CIG Ordinaria (70%), da un aumento più contenuto della CIG Straordinaria passando da 1.480.525 ore nel 2013 rispetto a 1.793.585 nei 12 mesi precedenti. Dall'elaborazione dell'Ufficio studi CISL Abruzzo Molise "M. Ciancaglini" si evince che solo le ore di CIG in deroga sono diminuite, contrassegnate da una decisa flessione pari al 65%; ma il

dato è ancora influenzato dal rallentamento dei pagamenti di CIG (e mobilità in deroga) a causa della carenza di risorse. Il settore dell'industria è il più colpito dalla crisi, ma non è migliore la situazione dell'edilizia, dell'artigianato e del commercio. Dall'analisi è ancora difficile scorgere i segnali di una possibile ed auspicabile ripresa produttiva del Molise, e sempre più urgenti di-

ventano le misure da adottare per favorire l'occupazione e la crescita economica del territorio. Alla politica chiediamo segnali forti per invertire questa deriva paurosa, e a tale scopo unitariamente a CGIL e UIL Molise abbiamo presentato una piattaforma sul lavoro con proposte che rimettano al centro il tema del lavoro. *Segretario Generale Aggiunto Cisl


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TAaglio lto Il fatto. Una proposta di legge in favore di separati e divorziati Avranno non poco da mettere a punto i consiglieri regionali Parpiglia e Di Pietro Jr della proposta di legge che hanno intenzione di presentare alla commissione consiliare perché la discuta e la passi all’esame del consiglio. L’idea è certamente sostenuta da ragioni valide e da analisi sociali e statistiche che la sorreggono con la forza dei numeri. Secondo la Caritas, sarebbero più di più di 800.000 gli uomini precipitati nella povertà, dopo aver lasciato la casa coniugale, e affollano le mense e i dormitori pubblici. Crediamo che accada anche alle donne dopo la separazione ma sullo specifico non ci sono dati a sostegno. Comunque, s’è capito, i due consiglieri regionali vogliono affrontare il problematico discorso che investe le separazioni e le conseguenze economiche, psicologiche e di vita che ne conseguono. Trattandosi di un insieme di problemi particolarmente complessi da ridurre poi e da tradurre in una legge regionale, come dicevamo, dopo aver letto le motivazioni che li spingono ad agire, i due consiglieri dell’Idv dovranno mettere a punto molti aspetti della loro proposta per renderla attuabile

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Parpiglia e Di Pietro evolvono: dai volumi edilizi in eccedenza ad un sentito problema sociale Interrogazione dell'on.Leva. “Bisogna impedire che venga danneggiato un patrimonio”

in una realtà sociale qual è la nostra, molisana. Le intenzioni, probabilmente, vanno oltre le possibilità. Ciò è materia da approfondire, e la commissione è il luogo deputato per farlo. L’intervento si prefigge di dare un sostegno pratico (ma anche morale) ai genitori separati e divorziati che vengono a trovarsi

in evidenti e comprovate condizioni di difficoltà. Un sostegno, come? A cominciare dall’avvio delle pratiche di separazione con la costituzione di centri d’assistenza e mediazione familiare che possano anche agevolare il raggiungimento di un accordo sulle modalità di realizzazione dell’affidamento

congiunto. Su un eventuale sostegno economico, la legge regionale che si vorrebbe approvare dovrebbe prevedere e disciplinare il diritto a ricevere un aiuto finanziario con l’accesso a prestiti da restituire secondo piani di rimborso concordati. Spesso a separazione o divorzio avvenuto, uno dei due coniugi ha gravi problemi logistici. Non sa dove andare a dormire. Anche questo aspetto è stato preso in considerazione e, difatti, la proposta che Parpiglia e Di Pietro jr stanno elaborando, prevede di fornire al genitore in difficoltà la possibilità di un’abitazione, anche mediante il finanziamento di progetti per l’adeguamento e la gestione di immobili pubblici e privati. Una

proposta, come si può rilevare, articolata, da mettere in condizione di conciliare sul piano della legittimità e, diremmo, soprattutto, delle disponibilità, un insieme d’interventi: Centro d’assistenza; contributi economici e sostegno alla ricerca e all’uso di un’abitazione. Una proposta che in un certo qual modo (politico) riabilita il duo Parpiglia/Di Pietro jr che non sono piaciuti affatto nella versione “edilizia” a sostegno della chiusura dei porticati e del cambio di destinazione dei sottotetti, per farne volumi abitabili e commerciali. Come non sono piaciuti a sostegno delle modifiche e dell’integrazione della legge regionale sul Piano Casa. Dardo

“Edilizia allo stremo” Preoccupazione ed allerta dal congresso regionale della Fillea Cgil CASTROPIGNANO. “Città Future- Un nuovo modello di sviluppo per il settore delle costruzioni”. Questo il tema scelto per il decimo congresso regionale della Fillea Cgil Molise, il più grande sindacato tra gli attivi della Cgil ed il più rappresentativo con il quasi 60% di adesioni tra i sindacati del settore edile, tenutosi ieri a Castropignano. Da oltre cinque anni una pesante crisi attanaglia un settore che in Molise nel tempo ha trainato lo sviluppo a più livelli. Uno spaventoso regresso che ha fortemente contratto ore di lavoro, numero di operai e delle imprese e monte salari. Nell’ultimo semestre del 2013 i lavoratori sono stati 3.275, il monte salari denunciato 16milioni 578mila euro e le imprese attive 838. Il dramma che ha investito l’edilizia ha inevitabilmente riversato i suoi effetti anche su importanti siti produttivi di materiale da costruzione, costretti a chiudere i battenti. E’ il caso della Laterite a Bojano, La Smi di Mafalda, la Precal e la MC Grup di Venafro, la Filb Fi-

nestre a Montefalcone del Sannio, la Fortore a Santa Croce di Magliano. Non va veglio a realtà che lottano e soffrono, con forte richiesta di ammortizzatori sociali. Ai lavoratori licenziati si aggiungono operai che percepiscono lo stipendio con molti mesi di ritardo. Rispetto ad uno scenario scoraggiante quali le proposte della Fillea Cgil Molise per uscire dal tunnel? Le ha illustrate il segretario regionale uscente Pasquale Sisto. Improponibile costruire nuove infrastrutture e abitazioni, è invece necessario risanare ed ammodernare il patrimonio edilizio pubblico e privato esistente. E’ impensabile costruire la Termoli-San Vittore quando le strade per raggiungere dalle fondovalli i centri dislocati sul territorio sono vere e proprie mulattiere per le quali urge ammodernamento e messa in sicurezza. Senza parlare poi delle eterne incompiute da completare come la Fondovalle Rivolo o la Isernia-Castel Di Sangro. Molte le arterie interessate da smottamenti e dissesti, in Mo-

lise sono 22mila i fronti frana aperti che minacciano collegamenti viari, abitazioni, scuole, attività produttive. Priorità anche al raddoppio della linea ferroviaria adriatica nel tratto che va dalla stazione di Termoli a quella di Ripalta. Discorso a parte merita la ricostruzione post sisma. A più di undici anni dalla tragedia la ri-

costruzione è ferma al 30% mentre più di 800 persone abitano ancora nelle casette prefabbricate. Un altro capitolo fondamentale sul quale operare è il dissesto idrogeologico, per il quale è a rischio il 100% dei comuni molisani. Il 65% delle scuole in regione presenta inoltre problemi strutturali che richiedono lavori urgenti di

messa in sicurezza. E’ necessario anche completare gli acquedotti, progettarne di nuovi, ridare vitalità a centri storici abbandonati. Il Molise ha dunque bisogno di opere medie e piccole, immediatamente cantierabili per ridare ossigeno alle imprese edili, creare occupazione, sostenere un comparto allo stremo.


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Campobasso

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Le cose che avrebbero dovuto far grande il Molise e non sono state Gli uomini e gli enti che hanno affossato la Cittadella dell’Economia L’accrocco umano è stato di primissima qualità politica e amministrativa. Mai prima era capitato di annoverare allo stesso tavolo di lavoro i rappresentanti della Regione Molise, della Provincia di Campobasso, del Comune capoluogo di regione, dell'Unione delle Camere di commercio del Molise e del Patto Territoriale del Matese: Michele Iorio, Nicolino D'Ascanio, Peppe Di Fabio, Paolo di Laura Frattura ed Enrico Colavita col dichiarato intento di “arricchire il destino del Molise e di realizzare crescita e sviluppo”. Obiettivo di cotanta nobiltà politico-amministrativa era: rendere la Cittadella del’Economia di Selvapiana il luogo della crescita programmata e della coesione socio-economica. Ambizioso il progetto; ambiziosi gli uomini che se ne facevano carico. Il punto di saldatura era la valorizzazione delle potenzialità economiche, della cultura e dei saperi (manifatturieri) molisani. Appunti e riflessioni elencati in bella copia in un convegno che solo qualche anno fa è stato tenuto a Campobasso sullo sviluppo sostenibile e partecipativo. Alcuni uomini di quell’accrocco istituzionale sono tutt’ora protagonisti della vita pubblica molisana, seppure a ruoli invertiti (Iorio e di Laura Frattura), altri fuori della scena (D’Asca-

Selvapiana è un deserto, un luogo in disfacimento, un sogno in dissolvimento, una speranza vanificata nio e Di Fabio) ma con una scia di atti e provvedimenti alle spalle che ancora incidono sulle strategie realizzate e realizzabili, altri ancora (Colavita) apparentemente ai margini, ma con un peso specifico importante essendo stato un tempo antagonista e altro tempo sodale dell’attuale neo presidente regionale, comunque una presenza incombente nell’area della Sinistra. Quell’accrocco, come stiamo facendo cenno, appena qualche anno fa è stato protagonista di un annuncio di

progresso e di fattività amministrativa dinanzi, si pensi un po’, ad operatori economici della Serbia, ospiti con propri stand, progetti e proposte alla convention di Selvapiana, per dare un costrutto alla ipotesi di una collaborazione transnazionale nata da una serie di iniziative poste in essere da Unioncamere Molise (leggasi Frattura), dal Patto Territoriale del Matese per l’Occupazione (leggasi Colavita), dal Ministero per lo Sviluppo Economico e dalla rete dei Patti Territoriali italiani, in sinergia con

la Regione Molise (leggasi Iorio). Dinanzi al Gotha della politica e dell’economia del Molise riunito nella speranza (taluni nella convinzione) che il passo da compiere meritava attenzione e partecipazione, garantito dalla massiccia presenza di vertici istituzionali e di realtà territoriali dotate di risorse, di uomini, di mezzi, di progetti e di prospettive, tutto quadrava a meraviglia. Il convegno infatti era il compimento di un percorso ragionato e comparato. Difatti, nel

corso dei lavori il Molise è stato raccontato in tutte le sue migliori peculiarità che i vari Iorio, D’Ascanio, Di Fabio, di Laura Frattura e Colavita rappresentavano, ciascuno per un verso o per l’altro (per una peculiarità e per l’altra), con un target di credibilità certificato dalla personale esperienza di amministratori. Cui si aggiungevano i prodotti, i brevetti, i progetti in esposizione, distribuiti sui quattromila mila metri quadrati dell'area fieristica. Alle corte. A Selvapiana hanno discusso tutti, e di tutto. Hanno discusso gli uomini delle istituzioni, le associazioni di categoria, le organizzazioni sociali, l’università, le Agenzie di lavoro, finanche le singole testate giornalistiche con una ampiezza di argomentazioni che mai avrebbe lasciato immaginare che il seguito sarebbe stato un flop, un terribile flop. Selvapiana ora è un deserto, un luogo in disfacimento, un sogno in dissolvimento, una speranza vanificata. Se Iorio, bocciato dalle urne ha colpe, non di meno le hanno condivise i Frattura, i D’Ascanio, i Di Fabio e i Colavità. A ruoli invertiti, Frattura e Iorio, hanno tempo e modo di chiarire gli arcani che si portano dietro, di cui non hanno mai dato conto. Il Molise? Come le stelle, rimane a guardare. Dardo

Foglio di via I^ DOMENICA DI QUARESIMA 9 marzo 2014 per due romeni Sono stati i Carabinieri a fermarli. Hanno precedenti per reati contro il patrimonio CAMPOBASSO. Continuano i servizi preventivi posti in essere dai Carabinieri sulla scorta della indicazioni del Comando Provinciale indirizzati alla prevenzione di reati contro il patrimonio e all’individuazione di potenziali autori di reati predatori. Numerosi i servizi in tutto l’arco orario della giornata in cui i Carabinieri della Compagnia di Campobasso hanno pattugliato le strade cittadine, le aree rurali ed i paesi che ricadono nel territorio di competenza. Diversi i controlli eseguiti soprattutto a nei confronti di quelle persone ritenute avulse dal contesto locale ed in tale ambito un uomo ed una donna, trentacinquenni e di origine romena, sono stati fermati nel capoluogo. Interrogata la Banca Dati delle Forze di Polizia è emerso che entrambi sono gravati da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Immediatamente è stata avviata nei loro confronti la richiesta di emissione del foglio di via obbligatorio dal Comune di Campobasso.

Le letture di questa prima domenica di Quaresima ci aprono il mondo delle debolezze umane, del peccato, della trasgressione e, in opposizione, la realtà della grazia, del perdono, della forza con cui siamo rivestiti da Cristo, per l'obbedienza del quale “tutti saranno considerati giusti”. Nei versetti della Genesi, da subito, l'autore ricorda che l'uomo è chiamato a riconoscere i propri limiti: è stato plasmato dalla polvere, segno di fragilita' e di “vanità”, ha ricevuto il soffio vitale da Dio, è stato posto nel giardino, chiamato a custodire il creato, dal quale non può separarsi, perché egli può cominciare a conoscere se stesso in riferimento a ciò che è fuori di lui. Non può mangiare dell'albero del bene e del male non perché non possa riconoscere il bene e il male, ma perché non può definirli da solo, quasi fosse lui unico giudice della realtà. Anche la donna, posta di fronte ad Abramo, in qualche modo lo limita, e viceversa. Tutti limiti dati per una pienezza di vita, per un amore vero, per un cammino sicuro. Il serpente tocca però il tallone di Achille: dà una immagine distorta del Creatore, la fa vedere come un padrone possessivo, esigente, egoista. Instilla la sfiducia. E quanto ci si fa una idea sbagliata di Dio allora il primo atto è la disobbedienza, la fuga. La sua casa diventa una prigione. Molti si sono fermati sulla soglia della comunione con Dio per questa falsa immagine, altri l'hanno varcata, ma portandosi sempre dietro, nel loro cuore, un angolo nel quale questa sfiducia è sopravvissuta, pronta a farsi sentire, solitamente nei momenti più bui. Ognuno porta nell'intimo questa ferita, l'idea di un Dio che non ci ama fino in fondo, che non sempre vuole il nostro bene, che ogni tanto si dimentica di noi, che ci ama finché siamo buoni e al primo errore ci abbandona. E' difficile scardinare certi “dubbi dell'anima”, e c'è sempre qualcuno,purtroppo, che fa la parte del serpente. Solo Dio può andare così in profondità e guarirci.

Dio desidera il bene dell'uomo. Fin dal primo libro della Bibbia, leggiamo che collocò l'uomo nel “paradiso”, cioè in un mondo di armonia, di intimità con Dio e di felicità piena. Proprio perché ama l'uomo e desidera il suo bene, Dio gli chiede unicamente di rispettare la sua condizione creaturale di non voler “essere come Dio”. L'uomo è tentato di andare oltre la propria creaturalità. Sollecitato dal Maligno, l'uomo cerca in se stesso, non in Dio, la fonte del bene e della felicità. Dio “soffre una tremenda frustrazione” perché l'uomo lo ha considerato un rivale anzichè un benefattore, e ciò ha lasciato un'impronta indelebile nell'uomo. Dio è fedele al suo disegno di bene nei confronti dell'uomo e, per questo, restaura il suo disegno di amore per mezzo di Gesù Cristo: "Così come per la colpa di uno solo, si è riservata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riserva su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita". Adamo ed Eva furono tentati e caddero nella tentazione. L'uomo nuovo, Gesù Cristo, fu tentato e ne uscì vincitore. In lui, scrive sant'Agostino, fummo tutti tentati e tutti ottenemmo la vittoria. Il Vangelo di Matteo narra le tentazioni di Gesù nel deserto. Il diavolo cerca di coinvolgere il Figlio di Dio nel suo piano di rovina dell'uomo, cercando di far fallitr l'opera di salvezza. Prima lo invita a compiere miracoli per realizzare la salvezza con mezzi straordinari; poi, cerca di persuaderlo a segiure la via della potenza e della gloria. Ma a differenza di Adamo, Cristo, l'Uomo-Dio, non cede al tentatore e ribadisce il primato del Padre su tutte le cose, riconciliando così la natura umana con quella divina.Tutta la vita è una continua lotta contro le tendenze verso il male, ma l'esempio di Gesù ci dimostra come all'uomo è concessa la libertà di scegliere se seguire la via della vita o quella della morte, certi del sostegno della grazia divina. Mons. Gabriele TETI


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Campobasso

9 marzo 2014

Tasi, il decreto è entrato in vigore Sulle aliquote Tasi, il governo ha dato ai Comuni la facoltà di stabilire un possibile aumento fino allo 0,8 per mille. Il pagamento della Tasi dipenderà dalla casa che si possiede e dalle aliquote che ogni Comune deciderà di applicare, le date di versamento non sono ancora state ufficializzate ma potranno variare da Comune a Comune, in ogni caso ci sarà la possibilità di pagare tutto in un'unica volta entro il 16 giugno 2014. Esenti dal pagamento dell’imposta gli immobili della Chiesa adibiti al culto, gli enti no profit, i terreni agricoli. Ipotizzando l’applicazione dell’aliquota base all’uno per mille, secondo una simulazione dell’Ufficio studi della

Ai Comuni la possibilità di aumentare l’aliquota base Cgia, la Tasi “colpirà” soprattutto i proprietari di immobili in Lombardia, Lazio e Veneto. I primi saranno chiamati a versare 660 milioni, i secondi 480 milioni e i terzi 354 milioni di euro. Complessivamente nelle casse dei Comuni dovrebbero arrivare poco più di 3,8 miliardi di euro. Le Regioni, invece, dove la Tasi peserà di meno sono il Molise (17 milioni di euro), la Valle d’Aosta (14 milioni di euro) e la Basilicata (23 mi-

lioni di euro). “Questa stima – segnala il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi – è molto prudenziale, in virtù del fatto che i sindaci avranno la possibilità di aumentare ulteriormente l’aliquota. Pertanto, è molto probabile che alla fine il gettito complessivo sarà superiore ai 3,8 miliardi da noi preventivati; e’ chiaro che in questa stima il carico fiscale più importante è in capo alle Regioni dove è maggiore il numero degli immobili ad uso abitativo e quelli riconducibili alle attività commerciali/produttive. Se sulle prime abitazioni la Tasi, di fatto, sostituirà l’Imu, sulle seconde e terze case e sulle costruzioni

ad uso produttivo, il tributo sui servizi indivisibili andrà ad aggiungersi all’Imu. Pertanto, è certo che su queste tipologie immobiliari il carico fiscale è destinato ad aumentare; la nostra preoccupazione – prosegue Bortolussi – è rivolta soprattutto agli effetti che l’Imu e la Tasi avranno sui capannoni. Ricordo che, su queste tipologie di immobili, viene attribuito allo Stato il gettito calcolato con l’aliquota base del 7,6 per mille, mentre solo la parte

eccedente questa soglia, fino al livello massimo del 10,6 per mille, finisce nelle casse dei Comuni. L’aliquota media Imu applicata sui capannoni è stata del 9,33 per mille. Ora, i sndaci hanno la possibilità di applicare in via aggiuntiva la Tasi fino a raggiungere la soglia dell’11,4 per mille. Se dovessero applicare l’aliquota base del nuovo tributo, ovvero l’uno per mille, gli imprenditori si troverebbero a pagare un miliardo in più. Una cosa inaccettabile”.

Primo distributore automatico dell’acqua Alle 12 l’inaugurazione in via Campania

Gam pignorati i fondi BOJANO. A seguito del mancato pagamento di molteplici parcelle professionali maturate dall'avvocato Nicola Lucarelli nel corso degli anni (legale della Gam negli ultimi 3 anni) sono stati pignorati nei confronti di Finmolise parte dei fondi elargiti dalla regione a fa-

L'azienda non aveva provveduto a pagare le parcelle professionali vore della Gam per il rilancio della filiera. Il tribunale di Campobasso ha assegnato parte delle somme al professionista. Lo stesso professionista,

unitamente a componenti del collegio sindacale, ha bloccato anche i crediti vantati dalla Gam nei confronti di Aia di Verona.

Campodipietra, chiude la scuola dell’infanzia Il consigliere Barra chiede al Vescovo di ripensarci e critica l'Amministrazione comunale CAMPODIPIETRA. "Dal lontano 1932 decine di generazioni sono cresciute nelle stanze dell’Asilo Infantile, oggi conosciuto come Scuola dell’infanzia, struttura gestita dalle Suore Francescane Missionarie di Gesù Bambino, che hanno gestito con devozione e abnegazione e che ha visto crescere tanti genitori ed i loro figli che in seguito sono divenuti genitori, attraverso una presenza educativa e solidale con la popolazione di Campodipietra. Purtroppo a giugno, alla fine del corrente anno scolastico, l’Asilo che ha visto crescere e formato alla crescita tanti cittadini verrà chiuso". Lo sostiene il consigliere comunale, Giovanni Barra. "Con la chiusura muore una parte storica e tradizionale della cultura del paese. Quindi a partire dal prossimo anno scolastico, 2014/2015, la scuola delle Suore Francescane non aprirà, anche se per il prossimo triennio vi sarà sul territorio una popolazione infantile che potrebbe usufruire del sevizio di circa 80 bimbi l’anno. Quindi nel ricercare le cause non si può constatare che vi è stata

noncuranza da parte delle istituzioni locali mirata all’annullamento delle tradizioni e della cultura". Tanti cittadini si stanno chiedendo che fine farà la struttura di proprietà della Chiesa, per questo il Consigliere Barra, unitamente ad altri cittadini, chiederà al Vescovo di trasformare la stessa in una casa per anziani, in modo che la delusione in minima parte sarà compensata da posti di lavoro che si creeranno con la nascita della struttura sociale. Inoltre è intensione del costituente comitato civico nato con l’occasione, di interessare direttamente Papa Francesco ricordando allo stesso che il cuore di un popolo no può essere fermato solo per difficoltà economiche contingenti, anche perché vi è la convinzione che con opportuni sacrifici, fatta da tutta la cittadinanza, la vita della comunità continuerebbe a scorrere nella tradizione e nella gioia di poter accompagnare anche le future generazioni in quella struttura che è stata parte integrante della storia di Campodipietra.

Sarà inaugurato questa mattina alle 12 in via Campania il primo distributore automatico dell’acqua. L'Italia detiene il primato europeo di consumo di acqua minerale in bottiglia: ogni anno ne consumiamo 194 litri a testa. La confezione (in bottiglie di plastica) e il trasporto (principalmente su gomma) dell'acqua minerale hanno enormi ripercussioni sull'ambiente, in termini di emissioni di gas serra e di rifiuti prodotti. Tuttavia anche in Italia sta crescendo la consapevolezza di adottare comportamenti più sostenibili per sensibilizzare alla riduzione degli sprechi. Da questa esigenza nasce il progetto “Case dell'Acqua”, un distributore pubblico di acqua filtrata in forma liscia, refrigerata o gassata, dove il cittadino può riempire self-service le proprie bottiglie. “Case dell’acqua” è un progetto che intende promuovere l’utilizzo dell’acqua pubblica di qualità. Queste strutture sono nate per promuovere il servizio fornito dagli acquedotti pubblici e la particolarità sta nel fatto che l’acqua distribuita è refrigerata, naturale o frizzante secondo i gusti. Come funzionano? Il cittadino si reca nelle “Case” con i propri recipienti in vetro, li riempie in autonomia e li porta a casa. Va anche tenuto presente che l’acqua distribuita da queste particolari fontane è quella dell’acquedotto comunale, ma non è la stessa che esce dai rubinetti di casa, perché viene microfiltrata e sterilizzata con una lampada a raggi ultravioletti che distrugge il Dna dei batteri. Un filtro composito, poi, rende l’acqua priva di cloro e gradevole al gusto. Secondo i dati diffusi dall’Istat, in Italia un italiano su tre non si fida di bere l’acqua del rubinetto (Annuario degli indicatori ambientali 2007), nonostante il consumo di acqua pubblica sia molto più comodo rispetto all'acquisto delle pesanti confezioni sul mercato; nonostante l’acqua del rubinetto sia più sicura perché più controllata; nonostante l’evidente risparmio economico (in media 0,5 millesimi di euro al litro per l'acqua spillata dal rubinetto di casa, quella sul mercato costa dalle 300 alle 1.000 volte di più, secondo le stime Eurispes - Rapporto Italia 2008). Un’anomalia tutta italiana che viene confermata anche dai dati relativi al consumo nazionale di acqua in bottiglia: nel 2008, gli italiani ne hanno acquistati 12,5 miliardi di litri, 194 litri all’anno a testa (Rapporto Beverfood 2009-2010). Un dato che pone il nostro in cima ai Paesi europei per consumi di acqua in bottiglia e al terzo nella classifica mondiale, dopo Emirati Arabi (260 litri all’anno a persona) e Messico (205).Si stima che ogni singola “Casa” eroghi 2.500 litri ogni giorno, che equivalgono a circa 1.700 bottiglie in plastica da un litro e mezzo. In un anno, quindi, prelevando l’acqua dalle “Case” si “risparmiano” circa 620 mila bottiglie. Tradotto in numero di mezzi pesanti che circolano per il trasporto delle confezioni d’acqua significa 65 TIR in meno su strade e autostrade.I vantaggi ambientali non si fermano qui: approvvigionandosi a una “Casa dell’acqua”, ogni anno, si evita di produrre (e smaltire) 20 tonnellate di Pet (polietilentereftalato) , di conseguenza, si risparmiano 35 tonnellate di petrolio e 300 metri cubi di acqua. 35 tonnellate di petrolio, tradotte in emissioni in atmosfera, corrispondono a 30 tonnellate di CO2 e 350 chilogrammi di monossido di carbonio. Ipotizzando un'erogazione giornaliera di 1.250 litri di acqua da una delle “Case” costruita in un Comune di circa 10.000 abitanti si otterrebbero notevoli benefici ambientali. In un anno sarebbero erogati 450.000 litri con un risparmio per le famiglie stimati in circa 90.000 euro. Senza dimenticare il risparmio in Pet, petrolio, meno Tir sulle nostre strade, meno CO2 per la produzione ed il trasporto e garantire la salute e la sicurezza dei consumatori è necessario, che vengano individuati per ciascuna unità distributiva, i relativi punti critici di controllo e predisposte analisi di laboratorio che contemplino sia il mantenimento dei parametri relativi alla potabilità dell’acqua, sia del controllo di eventuali cessioni derivanti da materiali a contatto con l’acqua, inoltre i gestori di tali punti d’erogazione sono considerati a tutti gli effetti operatori del settore alimentare, e quindi soggetti alla normativa relativa alla sicurezza alimentare e obbligati per legge a operare con un piano di autocontrollo Haccp (Hazard Analysis and Critical Control Points).



ANNO X - N째 57 - DOMENICA 9 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

ISERNIA

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Isernia

9 marzo 2014

Ittierre salva, passa la linea Ruta L'Ikf acquisterà il ramo d'azienda ed enterà anche la Regione

Si diradano e parecchio le nubi sul futuro dell'Ittierre. Cruciale la giornata di ieri, cominciata con la conferenza stampa di Roberto Ruta e Danilo Leva e finita con l'incontro tra il governatore Frattura e i sindacati, presente sempre il senatore Ruta, che ha messo il suo sigillo al salvataggio dell'azienda tessile molisana. Le notizie sono diverse e tutte buone e confermano quello che Ruta aveva sempre chiesto: ovvero massima collaborazione con i tre commissari della gestione speciale perchè quella fideiussione va comunque pagata. Allora, chiede Ruta, meglio farla fruttare e qui viene fuori il progetto del senatore, condiviso in serata anche da sindacati e Frattura. In sostanza, la Regione chiederà ufficialmente all'Ikf di Milano di acquistare e non fittare il ramo d'azienda che nascerà come new company. Successivamente, nella stessa new company confluiranno con quote diverse sia la Regione, che resterà un paio d'anni e poi uscirà fuori, sia un paio di imprenditori locali che dovranno apportare i loro capitali per

rafforzare la compagine societaria. Sempre nella new company entreranno anche delle cooperative che svolgeranno i servizi per Ikf. Una soluzione complessa, che tende a salvaguardare al massimo l'attuale mano d'opera dell'Ittierre. Una soluzione, c'è da sottolinearlo, che sposa la linea sempre sostenuta da Roberto Ruta, ovvera quello del coinvolgimento della Regione. Una linea che Frattura in qualche modo voleva evitare, ma che, alla fine, ha dovuto accettare, perchè il Pd molisano ne ha fatto una questione di bandiera in difesa dei posti di lavoro dell'Ittierre. Anche i sindacati hanno detto sì al progetto, portato avanti dal senatore del Pd e anche da Danilo Leva e Massimiliano Scarabeo che, con un suo comunicato su Facebook, ha dato il placet all'operazione. Ora non resta che attendere il via libera al concordato dei giudici del tribunale di Isernia e poi attendere la nascita della new company con dentro Ikf che la gestirà e la Regione più altri imprenditori in qualità di partner minori. N.Z.

Ittierre, arriva anche l'offerta di Colella

Colpo di scena nella vicenda Ittierre, Camillo Colella si allea con Giovanni Petrollini, ex Ad Ittierre, e con Antonio Arcaro, anche lui ex Ad Ittierre e attualmente davanti al Gup accusato di bancarotta, e presenta un'offerta da tre milioni e duecentomila euro, superiore a quella da tre milioni dell'Ikf. Lucio Di Gaetano, che sta curando il concordato, si è dichiarato oltremodo soddisfatto dalla piega che stanno prendendo le cose: “Fino a qualche giorno fa, solo io credevo nella possibilità di salvare Ittierre.Tutti la davano per morta e sepolta. Ora, prima l'Ikf e poi il Gruppo Colella, due realtà importanti, hanno dato fiducia al mio progetto di continuità attraverso la creazione di una New Company. Spero che arrivino ancora nuove offerte al rialzo in modo da tutelare ulteriormente e sempre di più i creditori di cui siamo custodi”. Intanto il Gruppo Colella, in una conferenza stampa, ha reso noti i contenuti della sua offerta, non chiarendo, però, il numero degli occupati: “Il Gruppo Colella costituisce un Polo della Moda in Molise ed ha depositato, presso il Tribunale di Isernia, una proposta vincolante per la conclusione di un contratto di affitto di ramo d’azienda della Ittierre S.p.A. e relativa opzione di acquisto. “Il Gruppo Colella, nell’ambito di una strategia di diversificazione delle proprie attività, - si legge in un comunicato stampa della Coella Holding Srl - ha deciso di investire nella costituzione di un ‘Polo della Moda’, alla luce delle opportunità che il comparto riserva in questo periodo storico e considerata anche l’ubicazione strategica della sede operativa del gruppo in Molise,

territorio ricco di know-how specifico nel settore tessile. In questo contesto si inserisce anche l’offerta di affitto di ramo d’azienda della Ittierre spa, con opzione di acquisto della stessa, depositata oggi presso il Tribunale di Isernia. La strategia posta in atto dal Gruppo Colella – viene spiegato nella nota - prevede la creazione di una Newco, all’interno del Gruppo, appositamente dedicata al comparto Moda che ha come obiettivi, a breve termine, l’acquisizione di un marchio di abbigliamento, la sottoscrizione di accordi di licenze nel campo dell’abbigliamento e dell’accessorio griffato e la costituzione, presso l’immobile di proprietà sito in Monteroduni (IS) e/o, previo accordo con l’attuale proprietà dell’immobile, presso parte del sito industriale di Ittierre di Pettoranello del Molise, di due ‘Poli della Moda’, uno di tipo industriale, aggregando le micro e piccole imprese tessili all’interno dei propri spazi, ed uno di tipo commerciale, implementando un centro commerciale nel quale la categoria abbigliamento, attraverso l’outlet aziendale, farà da volano alle altre iniziative commerciali di privati, affittando gli spazi alle Pmi molisane di abbigliamento, alimentare, artigianale, servizi, entarteinement, che vogliano commercializzare i propri prodotti e servizi, usufruendo di servizi amministrativi e logistici integrati. In questa nuova avventura l’imprenditore – si sottolinea nella nota - sarà affiancato da Manager qualificati della Moda, con importanti esperienze di rilievo internazionale, guardando al Molise, che guideranno la Newco nella sua fase costitutiva e di sviluppo”.

“Cotugno, restituisci i soldi” Torrente Rava, Il Comune di Venafro scrive all'ex Sindaco ancora schiuma per l'indennità di fine mandato VENAFRO. “L’amministrazione comunale, in merito alla vicenda dell’illegittimo percepimento di fondi pubblici da parte dell’ex sindaco Nicandro Cotugno, si attiverà nei confronti dello stesso, qualora egli non provveda autonomamente, al recupero delle somme indebitamente intascate”. Suona come un vero e proprio ultimatum questa dichiarazione del sindaco Antonio Sorbo, rilasciata nel contesto della vicenda che da un paio di giorni sta animando la scena politica locale, quella della segretaria comunale invi-

tata farsi da parte a seguito di una sentenza della Corte dei Conti che l’ha “multata” di 2.800 euro proprio in relazione alle indennità di fine mandato (6.949,20 euro) indebitamente liquidate in favore dell’ex sindaco Nicandro Cotugno. Che farà l’ex inquilino di Palazzo Cimorelli? Restituirà alle casse comunali le indennità “indebitamente percepite”, oppure accetterà la “sfida” lanciata dal suo successore e si opporrà legalmente ad eventuali ingiunzioni che dovessero pervenire dal Comune?

Un nuovo fenomeno ha interessato il corso d'acqua Ignote le cause

VENAFRO. La segnalazione ci è giunta da una donna che ha la sfortuna di abitare proprio in prossimità del torrente Rava. Ma nella tarda mattinata di ieri quella coltre di schiuma biancastra che galleggiava sulle acque del rivolo l’hanno notata in molti. Dopo un periodo di relativa assenza del fenomeno, l’inquinamento del torrente Rava torna a destare preoccupazione per le tante famiglie residenti a ridosso del torrente. Ignota la fonte di quella coltre di schiuma, che in poche ore si è dissolta, ma tutti si augurano che il fenomeno non abbia più a ripetersi.


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Termoli

9 marzo 2014

Comunali, per il centrodestra spunta il nome di Antonio Chieffo TERMOLI – Esce allo scoperto, o quasi, il centrodestra in vista delle prossime votazioni per eleggere il nuovo Sindaco e il Consiglio comunale. Voci insistenti, ma non confermate ufficialmente, fanno il nome come possibile candidato di Antonio Chieffo, ex assessore regionale es ex Presidente della provincia di Campobasso che ha

Onorevole Venittelli chiede lumi sui consorzi industriali TERMOLI – “Che fine hanno fatto i propositi di riunificazione dei consorzi industriali in una sola Agenzia in Molise?”. A chiederlo alla giunta Frattura è il presidente regionale del Pd, l’onorevole Laura Venittelli. “C’è imbarazzo e delusione tra gli amministratori territoriali del Pd del Basso Molise, quelli storicamente radicati nel nostro partito, per la connivenza con cui viene ancor oggi garantita la governance del Cosib a Termoli. Il tema del rilancio dello sviluppo produttivo nella nostra regione non può essere ritardato e c’è bisogno di radicali riforme. Il governo regionale deve dare impulso e si attende chiarezza sul ruolo dei Consorzi. La crisi sta spazzando via un tessuto produttivo che era il fiore all’occhiello della nostra Regione e dal Cosib questo momento di estrema delicatezza viene affrontato nell’inerzia più assoluta”. Il parlamentare molisano chiede anche su questo tema uno scatto in avanti del centrosinistra in Regione, per far sì che si volti finalmente pagina, anche al Consorzio industriale di Termoli, da troppo tempo covo di trasversalità politicamente irricevibili.

Fiat, il Partito Democratico plaude alla visita di Marchionne TERMOLI – “Si apprende con soddisfazione della prima storica visita dell’amministratore delegato della Fiat allo stabilimento di Termoli. Il territorio e la gente del Molise che tanto hanno dato in oltre 40 anni di presenza della casa automobilista torinese meritano l’attenzione necessaria per salvaguardare se non implementare i livelli occupazionali e conseguire un rilancio produttivo utile ad ampliare le prospettive di crescita dell’impianto”. L’onorevole del Pd Laura Venittelli ha commentato così la notizia della presenza a Termoli dell’Ad di Fiat Sergio Marchionne. “Come rappresentanti del Molise in Parlamento non possiamo che auspicare un cordiale e fruttuoso dialogo tra il governo, le istituzioni e la Fiat, affinché nell’agenda del Gruppo torinese sempre più orientato a diventare player globale dell’automotive, si trovino spazio, ambizioni ulteriori e risorse da destinare allo sviluppo dello stabilimento di Termoli”.

anche in passato rivestito varie cariche politiche. Chieffo, che non sarebbe sgradito a gran parte della colaizione di centrodestra, sarebbe sponsorizzato dall’ex governatore Michele Iorio. Antonio Chieffo non ha bisogno di presentazioni vista la sua esperienza politica e con la forza di saper mediare anche nei momenti più difficili e di tenere coese le

Elezioni amministrative, Simone Coscia è il candidato di Sel

TERMOLI - “Basta con questa espressione ‘un sindaco esponente della società civile’. Non dura, ce ne siamo accorti con le precedenti amministrazioni caratterizzate tutte da sindaci che non avevano un percorso politico alle spalle”. Con queste parole il segretario di Sel Sandro D’Onofrio ha presentato alla stampa il candidato a sindaco di Termoli Simone Coscia. “Noi di Sel vogliamo distinguerci per il metodo, semplice, chiaro e trasparente a differenza del caos che c’è tutto intorno in questo momento. - ha proseguito D’Onofrio – La scelta del candidato è avvenuta democraticamente, ed è ricaduta sull’avvocato Simone Coscia perché oltre ad avere esperienza, è anche espressione di freschezza dato che sarebbe un sindaco più giovane rispetto ai precedenti. “Per me è un onore che la scelta di Sel sia ricaduta su di me – ha detto l’avvocato Coscia – noi oggi facciamo un discorso inverso rispetto agli altri e cioè partiamo già da linee guida programmatiche che poi verranno valutate e discusse con cittadini, quartieri,categorie. Questo sarà il percorso di partenza ed è questo che stiamo

Presentato il Progetto "Differenza non Indifferenza" TERMOLI - In occasione della giornata dell' 8 marzo, nell'ambito dell’iniziativa "I diritti violati delle donne" che si è tenuto presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Boccardi”, la consigliera di Parità della Provincia di Campobasso, Professoressa Filomena Matteo, ha presentato il progetto "Differenza non Indifferenza" indirizzato agli studenti e alle studentesse degli Istituti di Istruzione secondaria e finalizzato a far acquisire e sviluppare sensibilità ed attenzione alla differenza di genere. I moduli di studio, che partiranno a breve, saranno strutturati

con l’obiettivo di affrontare e chiarire i significati psicologico-sociali propri dei concetti di identità, genere, differenze sessuali e orientamento sessuale. In particolare, gli incontri formativi saranno pensati con l’intento di mettere i partecipanti nella condizione di riflettere, attraverso la narrazione di racconti di vita quotidiana direttamente o indirettamente esperiti, sulle proprie e sulle altrui convinzioni, credenze, dubbi, immagini mentali in tema di identità, differenze sessuali e di genere oltre che sulle questioni sociali ad esse connesse.

varie componenti della coalizione. Ma l’ex sindaco Di Brino e i suoi fidi accetteranno a cuor leggero il suo accantonamento? In termolesi, a loro volta, voteranno un candidato illustre ma che di Termoli non è? Oltre a questi, e in attesa delle prossime decisioni, c’è un altro ostacolo da superare: che Chieffo accetti la candidatura.

Gli obiettivi generali del Progetto sono: far acquisire conoscenze e competenze rispetto ai temi della sessualità con specifico riferimento alle questioni legate all’identità di genere e all’orientamento sessuale da un punto di vista psicologico ed educativo; lavorare sui propri modelli culturali, sui propri schemi mentali e sui propri vissuti emotivoaffettivi correlati al tema della sessualità, del genere e dell'orientamento sessuale. Per la realizzazione del progetto è stata coinvolta l'Associazione Professionale "Proteo - Fare e Sapere".

chiedendo anche agli altri ‘mettete nero su bianco proposte e soluzioni per questa città, trovate la persona migliore che si possa far portavoce e garante di queste azioni e candidatela a sindaco’. Per noi le primarie infatti non sono un fine ma uno strumento, e non condividiamo affatto la linea di chi le utilizza per risolvere beghe interne ai partiti”. Simone Coscia ha citato solo alcuni dei punti contenuti nell’opuscolo presentato alla stampa contenente le linee guida, tra queste il Turismo come vero motore di sviluppo di Termoli e, di conseguenza la necessità di fare scelte coerenti anche sul piano industriale. “Non diciamo no a prescindere alle industrie, ma è possibile fare delle scelte e consentire l’insediamento di industrie valide e che tengano conto del territorio”. Coscia ha parlato anche

dello Zuccherificio “che è in una fase di stallo fallimentare e comatoso” perché l’attività è stata sempre basata su criteri politici di appartenenza” e la soluzione potrebbe essere in parte in un finanziamento della Regione per far ripartire l’attività di impresa e in parte in una cooperativa di coltivatori e produttori. I temi toccati da Coscia in conferenza stampa sono stati molti, si è discusso di Ambiente e Salute, di registro dei tumori comunale, di lotta alla corruzione e al clientelismo con l’istituzione di un comitato cittadino anticorruzione, di informatizzazione delle attività del Comune e di acqua come bene pubblico ma come bene garantito da controlli che ne certifichino la potabilità, di migliorie nella gestione dei rifiuti e dei nuovi traguardi da raggiungere con la differenziata.

“Adotta un artista” inizia la seconda edizione TERMOLI – Questo pomeriggio alle 18, nell’Atelier Verrilli in via Montecarlo, sarà inaugurata la seconda tappa della prima edizione del progetto d’arte contemporanea, “Adotta un artista 2”, organizzata e curato da Lina Boffa presidente dell’associazione artistica campana “Accademia”. La manifestazione ha

lo scopo di far conoscere e promuovere artisti, storici e critici molisani in tutte le sue forme e molti sono gli artisti che hanno aderito, dai nomi più famosi alle giovani promesse dell’arte contemporanea molisana. I critici che hanno aderito al progetto sono: Giulio Botteri, Titta Forstinelli e Antonio Mucciaccio.


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Termoli

9 marzo 2014

Incidente sull’A 14, muore medico in pensione PESCARA – E deceduto durante la scorsa notte nell’ospedale di Pescara, dove era stato trasferito da quello di Vasto, Franco Maria Chimisso, 64 anni, medico in pensione residente a Termoli. Nel tardo pomeriggio di venerdì, il medico era alla guida della sua autovettura, una Volkswagen Bora. Stava percorrendo in

direzione sud l’Autostrada adriatica quando tra i caselli di Vasto Nord e Val di Sangro si è schiantato contro il guard rail che separa le due carreggiate riportando vari traumi. Ai soccorritori le condizioni del Chimisso erano apparse subito molto gravi e, dopo un primo ricovero nell’ospedale di Vasto era stato trasferito in quello di

Si ribalta con l’auto, paura per il conducente PETACCIATO – Tanto spavento e qualche leggero acciacco, per fortuna nulla di grave, per un 25enne petacciatese ribaltatosi con la propeia autovettura. Il giovane stava percorrendo con la sua autovettura la strada provinciale che collega Petacciato alla marina quando, per cause in via di accertamento, giunto nei pressi di una curva si è ribaltato. Scattoto l’allarme sul posto è giunta una squadra dei Vigili del Fuoco, i medici del 118 e Volontari della Misericordia. Il giovane che era in stato cosciente è stato comunque trasportato all’ospedale San Timoteo dove è stato sottoposto agli accertamenti del caso.

Furto in gioielleria, ladri portano via la cassaforte CAMPOMARINO – I carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Termoli stanno indagando su un furto compiuto durante la notte tra venerdì e ieri nella gioielleria di Corsi Skanderbeg. I ladri, copo aver praticato un foro nel muro di un locasle attiguo, sono penetrati nella gioielleria asportandone la cassaforte contenente Gioielli, monili e solti per svariate migliaia di euro, per poi allontanarsi indisturbati. La scoperta dell’accaduto è stata fattta ieri mattina dal titolare del negozio di preziosi che ha immediatamente fatto intervenire i carabinieri.

Falsi tecnici comunali, allarme alla cittadinanza MONTENERO DI BISACCIA – Da qualche giorno falsi tecnici comunali si aggirano per il paese busando alle porte delle case degli anziani che hanno lanciato l’allarme. Immediato l’intervento dell’Amministrazione comunale che ha inviato un sms ai cittadini iscritti al servizio informativo. “Attenzione, invitiamo i cittadini a non aprire la porta a due sconosciuti che in queste ore si stanno presentando nelle abitazioni dei residenti, per effettuare non meglio precisate misurazioni. Il sindaco e il Comune di Montenero non hanno autorizzato nessun privato o società ad effettuare alcuna visita presso le civili abitazioni. Per ogni necessità o segnalazione, invitiamo ad allertare i Carabinieri al numero telefonico 0875.96103”.

Pescara dove, purtroppoi, è deceduto nella stessa notte. Il dottor Chimisso, che la scia la moglie e due figlio, era conosciutissimo a Termoli e a Larino dove aveva lavorato nell’ospedale Vietri nel reparto di Medicina. I rilievi sulla dinamica dell’incidente sono stati eseguiti dagli agenti della Polizia autostradale.

Libera dice di no alla chiusura del distaccamento della Polizia Stradale LARINO – Anche se ci sono state dichiarazioni rassicuranti, continua a ventilarsi la possibile chiusura del distaccamento della Polizia stradale del centro frentano. Anche " Libera, Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie si oppone a tale eventualità e si impegnerà nelle sedi istituzionali regionali e nazionali èer scongiurare la soppressione. “Si continua a voler tagliare indiscriminatamente e irrazionalmente servizi essenziali alle comunità – si legge in un documento dell’associazione - giustificando tali scelte con una presunta razionalizzazione degli stessi, senza tenere in considerazione né i

dati statistici ne le criticità dei territorio. Tanto più se parliamo di sicurezza e del pericolo che la criminalità organizzata possa radicare i suoi purulenti tentacoli di oppressione delle libertà individuali e scardinamento delle regole democratiche. Soprattutto in un territorio, quello molisano, dove sono in aumento furti, rapine, estorsioni, usure, stalking e reati ambientali, così come confermato nella relazione del Procuratore Generale alla recente inaugurazione dell’Anno Giudiziario. In un territorio dove il triste fenomeno del consumo e dello spaccio di droghe ha ormai assunto dimensioni tali da mettere in

campo un contrasto serio e organico a tutti i livelli di intervento: Forze dell’Ordine, Istituzioni e società civile. Questo è lo scenario nel quale si va a calare l’ipotesi scellerata di sopprimere importanti presidi che garantiscono la tutela della sicurezza e il contrasto alla criminalità. Scelta ancora più insensata, per quanto riguarda il Distaccamento di Polizia Stradale di Larino, dove l’Amministrazione comunale ha concesso, in comodato d’uso, i locali dell’ex Casa circondariale nel cuore del centro storico, già utilizzati peraltro nel periodo del terremoto del 2002, perfettamente idonei ad ospitare il Distaccamento così come ha certificato anche il sopralluogo già effettuato dai tecnici. Senza ribadire il fatto che, nonostante l’esiguità delle forze a disposizione, gli operatori di Polizia controllano un vasto territorio, i Comuni del cratere cd. e obiettivi sensibili, con grande impegno ed ottimi risultati”.

Amministrazione approva convenzione con Vigili del Fuoco in congedo

Archeoclub organizza un’escursione a Venafro e ad Isernia BASSO MOLISE – Il presidente dell’Archeoclub di Termoli, Oscar De Lena, comunica che è stata organizzata per domenica 23 marzo una escursione a Venafro e Isernia. La partenza è fissata alle 8 dal piazzale Donatori di Sangue (vecchio ospedale) con arrivo alle 10 ad Isernia e visita guidata del Museo Nazionale del Paleolitico e breve visita della città; alle 12,45 traferimento a Venafro e pranzo. Alle 16 visita della Mostra su “Gli Etruschi del lago. Da Orvieto a Bolsena,un percorso nella Storia” presso il Museo Archeologico ; alle 17,30 breve visita della cittadina e alle 18,30 partenza per il rientro in Termoli dove si arriverà

verso le ore 21. La quota individuale, che comprende viaggio in pullman, pranzo e guide è di 45€ (50€ per i non soci); non comprende il costo di tickets per ingressi vari, Musei e siti archeologici. L’acconto è fissato in 20 €. Le prenotazioni e i relativi acconti saranno accettati dalle ore 18 alle 19 di venerdì 14 marzo presso la Galleria Civica. Le prenotazioni telefoniche non saranno accettate prima delle ore 18 del 14 marzo e saranno considerate ‘vincolanti’, con l’importo comunque addebitato all’interessato. Il recesso è possibile entro domenica 16 marzo; nessun rimborso è previsto dopo questa data.

SAN MARTINO IN PENSILIS – La giunta municipale ha approvato la convenzione di volontariato di Protezione Civile con la locale Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in concedo, iscritta nel registro regionale delle associazioni di volontariato è considerata a tutti gli effetti O N L U S. La convenzione è stata sottoscritta anorma di legge anche in virtù che l’Amministrazione comunale vuole garantire una adeguata partecipazione dei propri cittadini alle problematiche concernenti la Protezione Civile, cercando, nel contempo, di sensibilizzare in particolare i giovani in merito alla materia concernente la difesa del territorio, al fine di coordinare i primi interventi, in caso di allarme e di preallarme, in attesa dell’intervento della Prefettura; assistenza in occasione di manifestazioni di interesse comunale cui sia presente la polizia municipale, altre forze dell'ordine, e/o dipendenti comunali, nonché in supporto a forze di polizia e carabinieri in occasione di incidenti e blocchi del traffico. L'Associazione metterà a disposizione del Comune il personale volontario e le attrezzature disponibili, sotto la direzione del Sindaco. L’amministrazione comunale, nel contempo, concedere all’Associazione in comodato d’uso, per l’espletamento del servizio, il locale comunale do piazza Umberto I (stanza in ex sede comunale).



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Sport

9 marzo 2014

I calciatori pentri, in autogestione, hanno indetto la “giornata biancoceleste” per pagare i debiti del club

Isernia-Agnonese, per i biancocelesti ultima chiamata per la salvezza I granata potranno far retrocedere i ‘cugini’ ma fare un deciso passo verso la permanenza in serie D

La sfida più importante dell’anno senza allenarsi: così l’Isernia affronterà l’importante derby di questo pomeriggio (inizio ore 14,30) contro l’Olympia Agnonese, team granata che invece proverà ad approfittare della difficile situazione che si è creata in seno alla ormai inesistente società biancoceleste. L’Isernia Fc è in autogestione: i calciatori, infatti, rimasti senza dirigenza dopo le dimissioni del presidente Ciampittiello e del direttore sportivo Dino Petrangelo. Gli stessi atleti hanno organizzato la gara odierna, indicendo la ‘giornata biancoceleste’, per la quale non saranno validi abbonamenti e ingressi di favore. L’obiet-

LA CLASSIFICA: Ancona (-1 pen.) 55; Matelica 48; Termoli 47; Vis Pesaro e Maceratese 43; Giulianova 38; Sulmona 36; Jesina e Civitanovese 35; Fermana e Celano 32; Olympia Agnonese e Fano 29; Recanatese e Amiternina 28; Renato Curi Angolana 21; Isernia (-1 pen.) 18; Bojano (-2 pen.) 2.

tivo è quello di racimolare i soldi per pagare la vertenza dell’ex biancoceleste Calabrese, per evitare altri punti di penalizzazione che porterebbero alla sicura retrocessione. Il ritorno in Eccellenza, comunque, si avvicinerà qualora oggi la squadra di capitan Nicola Panico non riuscisse a superare l’Olympia Agnonese. L’imperativo, seppur in condizioni difficilissime, è quello di vincere e tornare a sperare nei playout, anche perché rispetto dell’Angolana, squadra con la quale i pentri si stanno contendendo la terz’ultima posizione, l’Isernia deve ancora giocarsi il jolly contro il Bojano. Tre punti sicuri il prossimo 13 aprile. Ma la domanda è lecita: l’Isernia tra un mese sarà ancora in corsa per la salvezza, visto che ad oggi non c’è società e ci sono diverse vertenze di ex calciatori da saldare. Soprattutto se oggi non si dovesse vincere, sarà difficile che qualcuno possa avvicinarsi alla società: perché un imprenditore dovrebbe entrare nell’Isernia, che rischia di retrocedere e con dei debiti pregressi, quando si potrà ben ripartire con un club pulito dai campionati regionali? Sull’esempio del Campobasso, facile immaginare che se nel capoluogo pentro dovesse esserci qualcuno interessato

al calcio, questi manifesti il suo interesse a giugno. Dead club working: questa è la triste verità in casa Isernia Fc. Sulla base di tutti questi problemi, chi non concederà sconti sarà l’Olympia Agnonese di mister Corrado Urbano. I granata, dopo la sconfitta casalinga contro la Maceratese, punteranno al pronto riscatto, per poi bissare l’eventuale successo contro il tranquillo Giulianova, che tra sette giorni giungerà al ‘Civitelle’. Sarà, dunque, una settimana importante per il team altomolisano, che potrebbe archiviare il discorso salvezza, prima di concludere il campionato contro Fermana, Fano, Celano, Termoli, Civitanovese, Matelica e Angolana. Un calendario agevole per l’Olympia Agnonese, ma è meglio iniziare subito con un paio di successi di fila, che porterebbero i granata a quota 35 punti, a un passo dalla settima salvezza consecutiva, tutti traguardi costruiti al termine di grandi campionati. I granata dovranno rinunciare a Esposito e Di Lullo, squalificati. Isernia Fc-Olympia Agnonese sarà diretta da Simone Degli Esposti della sezione di Bologna, coadiuvato dagli assistenti Giuseppe Di Giacinto di Teramo e Simone Piccirilli dell’Aquila.

La locandina dell’evento

SERIE D GIRONE F PROGRAMMA 26^ GIORNATA Fano – Matelica: Vincenzo Fiorini di Frosinone (Carnevale-Catallo) Ancona – Jesina: Ilario Guida di Salerno (Baldelli-Zambelli) Giulianova – Vis Pesaro: Andrea Zingarelli di Siena (Li Volsi-Gambini) Isernia Fc – Olympia Agnonese: Simone Degli Esposti di Bologna (Di Giacinto-Piccirilli) Fermana – Angolana: Nicola De Tullio di Bari (Gregorio-Mittica) Maceratese – Bojano: Francesco Alessandro Iovine di Napoli (Bovio-Barchetta) Recanatese – Amiternina: Daniel Amabile di Vicenza (Granieri-Vinti) Sulmona – Celano: Raffaele Agrò di Terni (PizzaBattiniello) Termoli – Civitanovese: Domenico Del Rosso di Molfetta (Affronti-Yoshikawa)



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