Quotidiano - 08 Maggio 2012

ANNO VIII - N° 106 - MARTEDÌ 08 MAGGIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail RedazioneIsernia: lagazzettaisernia@alice.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita

GIORNALE SATIRICO

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L’Oscar del giorno a Gino Di Bartolomeo

Il centrosinistra costringe la coalizione avversa al turno successivo Testa a testa per quindici giorni

A Isernia il gioco politico ora si sposta sul piano delle alleanze per capire gli apparentamenti

Per una volta il sindaco Gino Di Bartolomeo conquista il nostro oscar del giorno. Domani mattina al primo cittadino del capoluogo sarà consegnata la medaglia del Presidente della Repubblica quale premio di rappresentanza per la sfilata dei Misteri. Una manifestazione in cui Big Gino crede tantissimo e che oggi, siamo certi, con questa onoreficenza rafforzerà ancora di più il suo orgoglio campobassano.

Il Tapiro del giorno a Giuseppe Astore

Il tapiro del giorno lo consegniamo al senatore Giuseppe Astore che qualche giorno fa ha votato contro l’emendamento dell’Idv sul taglio alle pensioni d’oro dei supermanager pubblici. A quanto apre l’ex braccio destro di Antonio Di Pietro, pur di non dargli questa soddisfazione, ha preferito far scappare un altro po’ di elettori dal centrosinistra.

Perché, inutile girarci attorno, sono comportamenti come il suo a favorire grillini e movimenti dell’antipolitica. E poi si vanta pure di essere di sinistra! Quando si dice predica bene e razzola male.

PETACCIATO

Alla guida del Comune torna l’ex sindaco, Gabriele La Palombara A PAG. 5

SAN MARTINO IN P.

Gli elettori riconfermano con un plebiscito Vittorino Facciolla A PAG. 5

JELSI

Scelta la continuità d’azione programmatica con Salvatore D’Amico A PAG. 5

Speciale Elezioni

2 08 maggio 2012

La questione.

Al voto si sono portati 15.132 elettori su 19.669 aventi diritto

L’indicazione.

La scelta rinviata di 15 giorni per conoscere il nome del Sindaco

Al ballottaggio Iorio e De Vivo Risultati provvisori

7 sez. su 22

Candidati

ISERNIAcomunali 2012 Liste

Rosa Iorio 1.622 voti 42,80%

Totale liste: 2.089 voti 56,41%

Ugo De Vivo 1.218 voti 32,14%

Totale liste: 924 voti 24,95% Raffaele Mauro 463 voti 12,21%

Giovanni D’Uva 118 voti 3,11% 0 seggi Giovanni Muccio 55 voti 1,45% Giuseppe Laurelli 146 voti 3,85% Ennio Mazzocco 167 voti 4,40%

voti

%

Partito pensionati 40 1,08 Progetto Molise 299 8,07 Il popolo della libertà 567 15,31 Alleanza per il Molise 413 11,15 Alleanza di centro 230 6,21 Udeur popolari 131 3,53 Grande sud 111 2,99 Unione di centro 298 8,04 Isernia che vorrei 157 4,23 Sinistra ecologia libertà 114 3,07 Rifondazione - Comunisti italiani 42 1,13 Partito democratico 320 8,64 Italia dei valori 282 7,61 Partito socialista italiano 9 0,24

seggi -

-

ISERNIA. Sicuramente il dato che emerge dal voto per le Comunali di Isernia è il turno di ballottaggio che si avrà a distanza di 15 giorni. Al voto si sono portati in 15.132 elettori su 19.669 aventi diritto pari al 76.93%. Un voto che, sicuramente, ha aperto un fronte ma è chiaro che la battaglia politica è ancora tutta aperta e lo scontro dialettico sarà sicuramente forte tra centrodestra e centrosinistra. E' chiaro che bisognerà valutare anche come si andranno a schierare i movimenti che non rientrano nel turno con il proprio candidato. A partire da Raffaele Mauro che da quel centrodestra è uscito e bisognerà capire se avrà l'intenzione di farvi rientro oppure di proseguire una strada alternativa ed autonoma al pari di Futuro e libertà che per tutta la campagna elettorale ha puntato il dito sulla posizione del presidente della Regione. Poi, naturalmente, gli altri movimenti che dovranno indicare quali percorsi seguire e se, soprattutto, ci saranno gli apparentamenti politici.

In dubbio resta la questione della composizione della composizione del Consiglio comunale. Le liste di cen-

-

ENZA U L F F A RNE U E L AL

15.132 votanti

ISERNIAcomunali COSÌ nel 2007 Gabriele Melogli / 10.154 voti / 69,10% / ELETTO SINDACO UDC

-

4.891 voti 33,80 % - 15 seggi

7,18

-

Dem. Cr. per autonomie 572 voti 3,95 % - 1 seggio

1,67

-

2,99

266

62

76,9 %

Nel 2007: 77,9% - Nel 2002: 80,2%

Forza Italia

Futuro e libertà 111 Mauro sindaco

trodestra, infatti, potrebbero sfondare il muro della metà più uno dei voti tanto da rendere minoritaria la posizione di De Vivo qualora dovesse risultare vincitore al secondo turno.

Anche se sulla questione, chiamata 'anatra zoppa' ha portato i giudici di Palazzo Spada il turno di ballottaggio non rappresenta solo l'elezione del sindaco ma anche il metodo per la composizione dei consigli, proprio perché il momento rilevante della definizione dell'amministrazione è l'elezione del sindaco, ed è a questo che le altre fasi della composizione del consiglio devono sottostare. Ma i giudici del Consiglio di Stato vanno anche oltre e forniscono la autentica interpretazione della legge elettorale, spiegando perché nella norma una volta si usi l'espressione "voti validi" e altrove invece si preferisca quella di "cifre elettorali". Al di là di questo aspetto che, pure, sarà argomento nella campagna elettorale per il ballottaggio, bisognerà ora valutare solo le posizioni e i programmi che i due candidati a sindaco andranno a sviluppare nel corso dei prossimi 15 giorni.

1.606 voti 11,10 % - 5 seggi

Alleanza nazionale 1.570 voti 10,85 % - 5 seggi

Progetto Molise 1.348 voti 9,32 % - 4 seggi

Lista civica

Nuovo Psi

404 voti 2,79 % - 1 seggio

184 voti 1,27 %

Partito pensionati 37 voti 0,26 %

D’Uva sindaco

Guerriero sannita 29

0,78

-

Isernia viva 103 Coscienza civica 119

2,78

3,21

-

-

Marcello Veneziale / 2.698 voti / 18,36% / Eletto consigliere Lista civica

Italia dei valori

1.534 voti 10,60 % - 4 seggi

714 voti 4,93 % - 2 seggi

Alfredo D’Ambrosio / 864 voti / 5,88% Eletto consigliere UDEUR - altri / 697 voti / 4,82 % / 1 seggio

Sinistra unita 316 voti 2,18 %

Giovanni Massaro / 373 voti / 2,54% Lista civica / 249 voti / 1,72 %

Luciano D’Agostino / 363 voti / 2,47%

Emilio Izzo / 242 voti / 1,65%

SDI / 199 voti / 1,38 %

Lista civica / 149 voti / 1,03 %

Speciale Elezioni

3 08 maggio 2012

Continuità e cambiamento, le due opzioni sul tavolo ROSA IORIO

UGO DE VIVO

ISERNIA. Per Rosa Iorio il turno di ballottaggio è la prosecuzione di una campagna elettorale che l'ha vista protagonista per la città. Ha rilanciato in questa fase la necessità di un parco commerciale naturale del Centro Storico dove le imprese possano usufruire di incentivi ed iniziative promozionali, attraverso la realizzazione di infrastrutture leggere. "Sarà potenziato il Suap (Sportello Unico per le Attività Produttive) che, da un suo ruolo puramente gestionale, assumerà sempre più una valenza strategica, in un’ottica di snellimento burocratico. Ciò che c’è di buono andrà valorizzato l’adesione al Distretto Tessile prevede l’insediamento di piccole imprese collegate alla realtà di Pettoranello del Molise. Non saranno tralasciate le attività artigianali ed agricole, di importanza fondamentale per l’economia locale. Ridurremo i costi connessi all’uso del suolo pubblico

ISERNIA. Sicuramente piena soddisfazione per il candidato del centrosinistra, Ugo De Vivo, per il risultato raggiunto attraverso il quale ha costretto la sua antagonista del centrodestra, Rosa Iorio, a tornare in piazza per altri quindici giorni. Ha puntato molto sulla necessità del cambiamento, il candidato del centrosinistra, Ugo De Vivo e che ritiene di puntare su di una nuova concezione della politica cittadina, "Riteniamo che la corretta amministrazione nasca sia dalla capacità di ascoltare le istanze che da quella di immaginare un futuro migliore per la città, emanando il progetto delle attività necessarie al miglioramento della qualità della vita. Per tal motivo si impegna ad operare attivando procedure di partecipazione e meccanismi di consultazione diretta. Siamo per un concetto di cittadinanza attiva, in rottura con

La politica trovi la sua capacità di garantire e fare gli interessi di tutti e non di pochi

Sul piano economico il Comune deve trovare energie e programmi per lo sviluppo favoriremo la concessione del patrimonio immobiliare disponibile e incentiveremo tutte quelle iniziative che favoriscano la creazione di nuovi posti di lavoro e la sopravvivenza di antichi mestieri e tradizioni”. Anche sulla funzione del Consiglio comunale, ha voluto delineare la sua politica. "Il consiglio comunale dovrà essere luogo di confronto serio e continuo. Gli oltre 20mila abitanti di Isernia e delle frazioni dovranno avere voce in capitolo sulle scelte che riguardano la propria Città. Saranno ascoltate le diverse visioni dell’interesse pubblico e le varie proposte di Governo, senza concertazioni di potere e conflitti di interesse. Spesso l’Amministratore viene lasciato a se stesso e si trova ad affrontare, senza nessun aiuto, scelte difficili. Una “casa di vetro” dunque, che garantisca davvero al cittadino di vedere cosa accade al suo interno e permetta a chi ne fa richiesta di avere libero e veloce accesso agli atti, come garantito dalla legge. Per rendere davvero democratico, aperto e trasparente il Comune si potranno inoltre, istituire un portavoce ed un’assemblea di quartiere, rappresentativi delle varie zone della Città, e che diventino, da subito, punto di riferimento per le decisioni dell’Amministrazione".

L’amministrazione deve essere una casa di vetro per facilitare i cittadini

Scrutinio a scoppio ritardato Brutto esempio ISERNIA. Si è ricaduti ancora una volta nella rete dei ritardi degli scrutini. Alle ore 22 si era appena a tre sezioni ufficialmente scrutinate su 22 mentre a Verona si era alla fine della fase dell'apertura delle schede così come a Genova e a Parma. Sulla questione della lentezza degli scrutini si sono appuntate già ampie critiche nel recente passato sia per le amministrative di Campobasso e Termoli che delle Regionali. Perchè, allora, si procede sempre con questa lentezza? Perchè, allora, non si riesce a trovare una strada più celere? Il problema è sempre lo stesso e non si riesce nemmeno a valutare come è possibile intervenire. Una lentezza degli scrutini che non trova giustificazione alcuna e che attende di trovare, dalle prossime elezioni, una possibile risposta.

gli schemi sinora attuati che troppo spesso hanno visto la popolazione subire scelte non condivise e finalizzate più a realizzare il vantaggio di pochi che dell’intera cittadinanza".

E' chiaro che tutto deve partire e fare i conti con il bilancio. "In una fase, come quella attuale, in cui alla scarsezza di risorse economiche si accompagna un’incredibile complessità del sistema di regole che governa l’amministrazione, il divario fra il cittadino ed i propri rappresentanti in seno all’amministrazione è, inevitabilmente, destinato ad aumentare.

Tale situazione, oltre ad aver legittimato un fenomeno di rappresentanza sempre più autoreferenziale e lontana dal consenso (che si esprime sul partito e non sui programmi, cioè sul fare concreto) incide sulla capacità dell’amministratore di farsi interprete dei concreti bisogni del cittadino e di rispondere alle esigenze della collettività, e determina, in tal modo, l’incredibile spreco di risorse pubbliche (destinate, sempre più spesso a soddisfare la domanda “interna” della P.A. a scapito del soddisfacimento dell’interesse comune) cui, da tempo, assistiamo impotenti".

L’autoreferenzialità non deve essere padrone della scena politica e lasciare il campo ai fatti

Speciale Elezioni

4 08 maggio 2012

Laurelli e Muccio la faccia peggiore della sconfitta Percentuali risibili e giudizi discutibili per il Guerriero sannita il quale ostenta sicurezza e si dice certo della vittoria al ballottaggio ISERNIA. Il ballottaggio tra Rosa Iorio e Ugo De Vivo riafferma con prepotenza il bipolarismo, dopo un primo turno elettorale segnato da sette candidati sindaco di cui, onestamente, si poteva fare a meno. Restano solo centrodestra e centrosinistra, due nomi al posto dell’agglomerato di liste a testimoniare la voglia di occupare uno scranno piuttosto che rimarcare una differenza partitica, politica o comunque amministrativa. L’esercito degli isernini che puntava ad una poltrona di palazzo San Francesco era sproporzionato e ingiustificabile in tempi di antipolitica, nei quali tutti protestano e ognuno prova il grande salto nelle istituzioni cittadine, vituperante almeno quanto ambite.

Giovanni Muccio e don Vincenzo Chiodi, ad esempio, hanno fatto un gran clamore, scomodando persino le gerarchie locali della Chiesa intervenute sulla discesa in campo del prelato. Peccato che alla resa dei conti i due abbiano conquistato una manciata di preferenze, collezionando l’ennesima brutta figura del Guerriero sannita. Eppure, a senti

La matematica condanna la sinistra pentra che, invece confida nelle sciagure della prossima giunta

Il commento.

L’Idv: “Iorismo sconfitto” Pdl: “Siamo ancora primi” ISERNIA. Per l'Italia dei valori, il consigliere regionale Carmelo Parpiglia ritiene che il risultato maturato in questo primo turno rappresenta la sconfitta del sistema del centrodestra. "Una battuta d'arresto per lo iorismo - ha sottolineato l'esponente politico - anche perchè come centrosinistra abbiamo dato una prospettiva politica e programmatica, una valida opzione, una volontà di cambiamento. Abbiamo dato un'indicazione di governo e programma. Su questa strada intendiamo proseguire per chiudere la partita al secondo turno e dare un forte segnale di cambiamento

per garantire alla città un futuro diverso. E' questo il senso della nostra battaglia che la gente, alla luce dei dati, ha compreso e premiato". Per il Pdl, invece, è stato il coordinatore regionale del partito, Ulisse Di Giacomo, a sottolineare come "Rosa Iorio si è piazzata al primo posto e il centrosinistra è relegato a poco più del 30%. Ciò significa che il centrodestra è sempre la prima coalizione a Isernia e il quadro che si è venuto a delineare testimonia la bontà dell'azione programmatica sul territorio. Ora ci giocheremo la partita al secondo turno".

parlare il presidente del movimento ci troviamo all’alba di una nuova era: “A Isernia c’è un potere ramificato e in molti si aspettavano una vittoria schiacciante di Rosa Iorio già al primo turno. Invece – nota il candidato sindaco meno apprezzato dai cittadini pentri – io dico che l’assessore uscente perderà perché il centrosinistra alla fine si riunirà”. Difficile capire come mai, alla luce di tale affermazione, abbia scelto la via solitaria per una figuraccia senza ritorno invece di lavorare ad un progetto condiviso fin da subito.

Stesso discorso anche per Giuseppe Laurelli, soddisfatto del 3,5% dei consensi e autore di un’analisi quantomeno discutibile: “I dati confermano il disagio degli isernini per come è stata gestita la città negli ultimi anni” e suggerirebbero “il capolinea del sistema Iorio”. Per giunta, continua l’aspirante sindaco di Isernia viva ci sarebbero seri rischi “di governabilità”. Strano, visto che l’assessore uscente e candidata del centrodestra sfiora la vittoria al primo turno e, presumibilmente, con i voti dell’altro schieramento di destra capitanato da Mauro, dovrebbe comunque vincere. Almeno, questo suggerisce la matematica.

Gli sconfitti invece, non proferiscono una parola sulla frammentazione del centrosinistra, sulla follia di moltiplicare le liste senza unire le progettualità, scivolando nella becera e ripetitiva disapprovazione di Rosa Iorio che, forse non potrà gioire, ma nemmeno fa una figura barbina come i candidati alla sinistra di Ugo De Vivo. Loro, i fantasmi, smaniano per un posto da consigliere di minoranza, sapendo di poter avere mani libere rispetto ai partiti e di poter conquistare un pizzico di visibilità sulle sciagure dell’assemblea cittadina, chiamata a riordinare i conti e a rientrare nel patto di Stabilità. Perché “l’anatra zoppa” di Laurelli farà felici i suoi elettori, ma molto meni gli isernini, costretti a pagare tasse più salate qualora la maggioranza inciampasse sul Bilancio. Di qualunque colore politico essa sia. E quindi basta egoismi e campanilismi, alla città serve umiltà e rispetto. Subito, già prima del ballottaggio.

Speciale Elezioni

5 08 maggio 2012

IL VOTO comune per comune A San Martino in Pensilis riconfermato l’uscente Vittorino Facciolla. Remo Grande torna alla guida di Guardialfiera, così come La Palombara a Petacciato PROVINCIA DI CAMPOBASSO BUSSO Affluenza 53,27% - prec. 57,54% SINDACO: Colaneri Angelo (Uniti per Busso) 474 voti - 45,62% Picciano Giovanna (La fontana) 381 voti - 36,66% Giancola Nicola (Patto per Busso Lealtà serietà impegno) 184 voti - 17,70% CAMPOLIETO Affluenza 43,72% - prec. 63,42% SINDACO: Salvatore Orazio (La fontana) 428 voti - 93,65% Giarrusso Nunzio Gennaro (Per il mio paese) 93 voti - 6,34% CASTELBOTTACCIO Affluenza 30,47% - prec. 39,90% SINDACO: De Lisio Francesco (Spazio aperto) 164 voti - 63,07% Francario Giovanni (Concordia civica) 96 voti - 36,92% Pedicini Cosimo (Una nuova politica) 0 voti - 0,0% Matticoli Bruno (Con te per il paese) 0 voti - 0,0% CASTELLINO DEL BIFERNO Affluenza 41,14% - prec. 40,38% SINDACO: Fratangelo Nicola (Uniti per il paese) 195 voti - 48,75% Fratangelo Antonio (Castellino paese nostro) 112 voti - 28,00% Fratangelo Giovanni (Democrazia popolare) 92 voti - 23,00% Ferrante Domenico (La campana) 1 voto - 0,25% DURONIA Affluenza 33,46% - prec. 36,74% SINDACO: D’Amico Michelino (Paese mio) 178 voti - 53,13% Petracca Mario (Uniti per Duronia) 156 voti - 46,56% Maglione Domenico (Movimento sociale italico) 1 voto - 0,29%

GUARDIALFIERA Affluenza 67,88% - prec. 71,29% SINDACO: Grande Remo G. (Insieme per Guardialfiera) 550 voti - 66,90% Di Sabato Malvino (Super partes) 272 voti - 33,09% JELSI Affluenza 44,09% - prec. 48,19% SINDACO: D’Amico Salvatore (Impegno per Jelsi) 681 voti - 52,91% Maiorano Francesco (Ora per Jelsi) 606 voti - 47,08% LIMOSANO Affluenza 53,87% - prec. 57,53% SINDACO: Amoroso Angela (Insieme) 374 voti - 60,12% Cerio Ivan (Spiga di grano) 248 voti - 39,87% MONTEFALCONE NEL S. Affluenza 61,37% - prec. 65,27% SINDACO: D’Angelo Gigino (Per Montefalcone) 580 voti - 46,40% Menna Antonio (Per il futuro di Montefalcone) 364 voti - 29,12% Cistriani Mario (Uniti per Montefalcone) 306 voti - 24,48% MONTELONGO Affluenza 49,37% - prec. 51,89% SINDACO: Macchiagodena Nicolino (Per Montelongo) 185 voti - 73,41% Perrotta Mario (Uniti per Montelongo) 64 voti - 25,39% Iacobucci Libero (Verso la libertà) 3 voti - 1,19% Cianciullo Giuseppe (Idee in volo) 0 voti - 0,0% MONTEMITRO Affluenza 62,47% - prec. 69,76% SINDACO: Sammartino Sergio (Nuovi orizzonti) 177 voti - 53,96% Giorgetta Franco (Costruire il futuro) 151 voti - 46,03%

A Limosano vince Amoroso, a Toro in carica viene confermato Simonelli, a Jelsi la spunta D’Amico e a Civitanova del Sannio, Lidia Iocca che diventa sindaco dopo numerosi ricorsi PETACCIATO Affluenza 70,75% - prec. 75,99% SINDACO: La Palombara Gabriele Domenico (Petacciatese) 1.441 voti - 60,44% Caruso Luisa (Luisa Caruso sindaco) 943 voti - 39,55% SAN FELICE DEL MOLISE Affluenza 52,37% - prec. 55,64% SINDACO: Zara Corrado (Insieme per San Felice) 321 voti - 60,56% Radatta Nicoletta (Per il bene comune) 209 voti - 39,43% SAN MARTINO IN PENSILIS Affluenza 70,39% - prec. 73,60% SINDACO: Facciolla Vittorino (Unione per San Martino) 2.325 voti - 74,42% Di Matteo Giovanni (San Martino libera) 567 voti - 18,14% Mancino Domenico (Per San Martino) 232 voti - 7,42% SAN MASSIMO Affluenza 67,71% - prec. 78,74% SINDACO: Micone Salvatore (San Massimo nel cuore) 538 voti - 97,46% Di Pasquale Gianluca (Movimento sociale italico) 14 voti - 2,53% TORELLA DEL SANNIO Affluenza 50,51% - prec. 53,65% SINDACO: D’Alessandro Giovanni (Insieme per Torella) 349 voti - 55,66% Fuscoletti Michele (La rinascita) 349 voti - 43,85% Barbiero Nicola (Insieme si può) 3 voti - 0,47% Tiseo Claudio (Movimento sociale italico) 0 voti - 0,0% TORO Affluenza 74,07% - prec. 74,08% SINDACO: Simonelli Angelo (Primavera torese) 558 voti - 50,73% Cassetta Gianna (Vivere Toro) 542 voti - 49,27%

PROVINCIA DI ISERNIA CASTELPIZZUTO Affluenza 53,25% - prec. 49,57% SINDACO: Di Santo Fortunato Ascenzio (Futuro per Castelpizzuto) 78 voti - 61,41% Di Luca Antonio Domenico (Castelpizzuto amico) 47 voti - 37,00% Caranci Giovanni (Per Castelpizzuto) 2 voti - 1,57% Rossi Andrea (Orgoglio e libertà) 0 voti - 0% Esposito Andrea (Movimento sociale italico) 0 voti - 0% CIVITANOVA DEL SANNIO Affluenza 47,30% - prec. 56,13% SINDACO: Iocca Lidia (Uniti per il futuro) 339 voti - 54,06% Del Buono Carmine (Uniti nel progresso) 169 voti - 26,95% Sant’Agata Sandro (Guardare oltre) 119 voti - 18,97% SANT’ELENA SANNITA Affluenza 82,41% - prec. 81,63% SINDACO: Terriaca Giuseppe (Ripartiamo insieme) 120 voti - 54,54% Pette Nicola (Insieme per Sant’Elena Sannita) 83 voti - 37,72% Muliere Pierino (Giustizia e libertà) 17 voti - 7,72% Evangelista Massimiliano (Movimento sociale italico) 0 voti - 0%

TAaglio lto

7 08 maggio 2012

La questione.

Seduta monotematica sulla spinosa problematica legata alla crisi e all’assenza di indirizzi

Il fatto.

A chiedere la riunione i gruppi di opposizione che auspicano un documento comune

Il Consiglio regionale ha una posizione sulla questione lavoro?

CAMPOBASSO. Quale immagine riuscirà a dare il Consiglio regionale di oggi sulla questione lavoro?

Sarà capace di indicare un percorso, di valutare l'opportunità di andare a stilare un patto intergenerazionale? Si svincolerà dai giochi di autoconservazione per dare risposte ai problemi in agenda? C'è attesa dinanzi a questi interrogativi aperti. La piena occupazione e la qualità del lavoro sono la base della crescita economica e della coesione sociale. I maggiori tassi di disoccupazione e di precariato si concentrano nell’universo giovanile. Ciò rappresenta prima di tutto una sottrazione di futuro a danno dei giovani e al tempo stesso un grave spreco economico e sociale.

Per aumentare l’occupazione giovanile e favorire l’affermazione dei giovani nei mondi del lavoro e dell’impresa, delle professioni e dei servizi, della cultura e della politica sono necessarie diverse azioni riformatrici. E’ urgente riscrivere il patto intergenerazionale e il Consiglio regionale del Molise è chiamato a procedere su questa strada se, per davvero, c'è l'interesse del perseguimento del bene comune. Fondamentale sarà sostenere la cultura tecnica e i percorsi professionalizzanti, il miglioramento delle capacità e

competenze, il miglioramento della occupabilità, l’integrazione fra formazione e lavoro e la riduzione dei tempi di transizione al lavoro. Come, al pari, è indiscutibile che il sostegno alla ripresa economica in tempi brevi è la condizione per la creazione di posti di lavoro di qualità e stabili. La continuità del lavoro è la base per la realizzazione di progetti di vita e familiari, è un contributo all’aumento della domanda e una condizione per una efficace formazione del capitale umano, ovvero per la costruzione da parte delle persone di progetti professionali e di percorsi che consentano di cumulare e impiegare proficuamente le conoscenze, le competenze e le esperienze. In questo senso, le istituzioni e le parti sociali convengono sulla opportunità di promuovere azioni aggiuntive per l’occupazione, l’accesso dei giovani al lavoro e la continuità dei rapporti di lavoro. Su questo si gioca la sfida per il domani e il Consiglio regionale deve dire la sua al di là di posizioni personali e partitiche e giochi di potere. I cittadini molisani sono alla finestra a guardare per valutare se la politica è ancora in grado di guardare agli interessi dei più e non a quelli personali.

La polemica.

Di Sabato: “Scuola, i tagli ministeriali la distruggono” CAMPOBASSO. "Il ministro dell’Istruzione e dell’Università Francesco Profumo, in visita ufficiale a Campobasso, annuncia la riorganizzazione del sistema della formazione in Italia e dichiara che: “Non ci saranno più tagli alla scuola”. Ma il ministro Profumo o mente oppure non conosce neppure quello che il Consiglio dei ministri propone". Lo sostiene Italo Di Sabato segretario regionale di Rifondazione comunista. "Dal Consiglio dei Ministri del 30 emergono ulteriori misure, che riguardano il personale della scuola. La “razionalizzazione dei distacchi e comandi personale”: un’ulteriore diminuzione dei distacchi, che ammontano a poche migliaia di unità. Ma anche il “riequilibrio della rete scolastica regionale e della proporzione tra docenti e classi di alunni”. Allora c'è da chiedersi - aggiunge Di Sabato come mai il Ministro continua a negare tagli che sembrano incombere sul mondo della scuola, già vessato da 3 anni di taglieggio?

Taumaturgia delle parole: se non comportano diminuzioni di posti di lavoro non rientrano nel capitolo “tagli alla scuola”? L'impressione è che il ministro che vive di visite e di dichiarazioni standard, sembra non essere al corrente di ciò che succede altrove, né ha ancora mai fatto seguire alle sue (vaghe) affermazioni azioni concrete".

Lettera aperta a Paolo Di Laura Frattura.

Caro Paolo, prima la legge regionale istitutiva dell’ Agenzia per la Protezione civile, ove la maggioranza in seno al Consiglio regionale continua ad insistere, in materia di personale e stabilizzazioni, con leggi che puntualmente vengono dichiarate incostituzionali. La Corte Costituzionale con molte sentenze ha confermato il principio costituzionale che per l' accesso a posti pubblici è obbligatorio il concorso pubblico. E' evidente che la maggioranza in seno al Consiglio regionale continua ad insistere su tali argomenti solo ed esclusivamente per ragioni propagandistiche e di pura illusione. Spero che i tanti interessati se ne rendano conto.

Ma in giro non ci sono troppi furbetti?

Ora viene fuori quest' altra " trovata" ( non voglio usare altri termini che pure meriterebbe) e sempre la stessa maggioranza in seno al Consiglio regionale vorrebbe approvare una legge che a quanto pare prevede provvedimenti che sono di esclusiva competenza statale e quindi destinata ad una ennesima bocciatura per incostituzionalità! E' risibile che a giustificazione della norma " salva poltrone" si ponga la necessità di evitare il referendum popolare, qualche mese fa, richiesto da numerosi consiglieri regionali di op-

posizione. Mi sembra un' altra forzatura delle regole democratiche. Vorrei ricordare che anche a livello nazionale allorquando i referendum vengono indetti nello stesso anno delle elezioni politiche, non sono le elezioni politiche che vengono rinviate bensì sono i referendum! Ed allora in Molise, di cosa stiamo parlando ? Ovviamente la domanda è diretta a quei Consiglieri regionali che vogliono allungarsi i mesi di sopravvivenza " politica". Sarà l’ ennesima bocciatura per incostituzionalità!

Una riflessione semplice, semplice : la legge sulla istituzione dell’ agenzia regionale protezione civile è stata voluta, approvata e promulgata in pochi giorni, perché non si fa la stessa cosa per ridurre il numero dei Consiglieri così come vuole la legge dello Stato ?

A quanto pare, i furbetti, smascherati e colti con le dita nella marmellata e spiazzati dalla proposta lanciata da Te (e che va nella direzione di ridurre il numero dei Consiglieri), vogliono fare marcia indietro facendo anche vittimismo! Forza e non arrendetevi mai contro le prevaricazioni, le ingiustizie e i comportamenti antidemocratici .

Albino Iacovone

TAaglio lto

8 08 maggio 2012

Progetto Mef è l’ora delle risposte di Aldo Fabio Venditto CAMPOBASSO. Tutte le strade portano a Roma. Come già preannunciato da La Gazzetta del Molise infatti, il progetto Mef approda in parlamento dove si cercherà di fare chiarezza su una vicenda intricata e ancora priva di soluzione. L’onorevole Fabio Gava, iscritto al gruppo Misto – Liberali per l’Italia e Pli, ha depositato venerdì scorso una interpellanza urgente condivisa da trenta colleghi di diversa estrazione politiche e che, salvo cataclismi, dovrebbe essere discussa tra due giorni, nella seduta della Camera dei deputati in programma il 10 maggio.

I nostri lettori potranno leggere il testo in esclusiva, soffermandosi su alcuni passaggi cruciali dai quali emerge uno spaccato sconcertante. Il ministero delle Finanze “sarebbe stato a conoscenza dei comportamenti fraudolenti – si legge nell’interpellanza – praticati da alcuni farmacisti, in particolare sulla consuetudine ad apporre

L’onorevole Gava ed altri colleghi chiedono lumi in parlamento ulteriori fustelle dei farmaci sulle ricette all’insaputa degli assistiti, con o senza la connivenza del medico prescrittore”.

In sostanza, si afferma non solo l’esistenza di una “truffa”, ma si certifica la consapevolezza di tali pratiche ai piani alti delle istituzioni, con una stima precisa e autorevole, proferita dal viceministro dell’Economia di qualche anno fa, Mario Baldassarri. Per arginare il fenomeno, quindi, si è varato un progetto sperimentale di verifica dei rimborsi i cui costi risultano nero su bianco, ma i cui esiti appaiono deludenti. A fronte di ingenti somme di denaro spese, non v’è traccia delle validatrici dell’ingegner Rinaldi nelle farmacie molisane che continuano a relazionarsi con l’Asrem sulla scorta delle medesime modalità di sempre, a dispetto del Servizio sa-

nitario nazionale, interessato a concretizzare un controllo in tempo reale e, soprattutto, dalle maglie più strette.

C’è poi l’assurdo di una regione, il Molise, nella quale si dichiara di disporre di una connessione internet veloce diffusa su tutto il territorio ma che, nei fatti, palesa “problemi infrastrutturali” seri e irrisolti, anche nell’ipotesi dell’adozione della Ricetta elettronica la quale, contrariamente alle validatrici, non può funzionare senza una connessione a banda larga e assolutamente stabile.

Come superare quindi, “l’inspiegabile differenza del 70% di spesa farmaceutica procapite fra le regioni più virtuose e quelle meno virtuose”, domanda Gava. Un interrogativo lecito essendo stato l’onorevole anche assessore alle politiche sanitarie della Regione

Veneto tra il 2000 e il 2005, quando un suo piano di riordino trasformò la sanità regionale in uno dei migliori esempi di virtuosismo gestionale, anche attraverso la contestuale valorizzazione di molti centri di eccellenza.

Infine una curiosità. Le Asl versano lo 0,90% dei corrispettivi erogati alle farmacie nel fondo pensionistico dei farmacisti, in virtù di una legge del lontano 1977. Si tratta di circa 108 milioni di euro all’anno, ai quali vanno aggiunti ulteriori 17,5 milioni in nome di una collaborazione con gli organi di controllo pubblici pagata a caro prezzo.

In qualità di assessore alla sanità della Regione Veneto, l’attuale deputato del gruppo Misto conseguì ottimi risultati in termini di spesa procapite, senza chiudere ospedali e valorizzando numerosi centri di eccellenza

L’INTERPELLANZA URGENTE

I sottoscritti chiedono di interpellare il Governo per sapere, premesso che nelle sette trasmissioni televisive “Le Iene” del 26 gennaio 2012, 2 febbraio 2012, 9 febbraio 2012, 1 Marzo 2012, 22 Marzo 2012, 22 Marzo 2012 e 30 Marzo 2012, 11 Aprile 2012, sono andati in onda dei servizi che mostravano il meccanismo delle truffe in farmacia a danno del SSN; in particolare, si afferma che il MEF sarebbe stato a conoscenza dei comportamenti fraudolenti praticati da alcuni farmacisti, in particolare sulla consuetudine ad apporre ulteriori fustelle dei farmaci sulle ricette all’insaputa degli assistiti, con o senza la connivenza del medico prescrittore; il Prof. Baldassarri, già Vice Ministro dell’Economia, afferma che se si evitassero le frodi “avremmo un risparmio di 6 o 7 miliardi di euro all’anno”; il 12 maggio 2005 l’allora Vice Ministro citato ed il Presidente della Regione Molise Iorio stipularono un “Protocollo d’intesa” avente come oggetto: “Progetto sperimentale MEF per il Sistema di monitoraggio e validazione della spesa farmaceutica a carico del Servizio Sanitario Nazionale mediante utilizzo di tecnologia innovativa basata su macchine validatrici periferiche multifunzionali, finalizzato al contenimento della spesa pubblica farmaceutica”; la Regione Molise con le delibere di Giunta Regionale n. 645 del 31 maggio 2005 e n. 1319

del 5 ottobre 2005 aveva dato seguito al protocollo d’intesa incaricando la Molise Dati S.p.A., sua società d’informatica “in house”, di attuare il “Progetto MEF” specificando che l’importo relativo alle spese d’investimento del progetto ammontavano ad Euro 8.880.0000,00 di cui 4.776.000,00 a carico della Regione; più volte la Molise Dati S.p.A. ha scritto alla Regione comunicando che il Progetto MEF era stato collaudato con successo a luglio 2009 e che da settembre 2009 l’intero sistema poteva considerarsi posto in condizione di funzionalità e a disposizione della Regione, chiedendo di conoscere la reale volontà della Regione in merito alla fase di gestione del Progetto; Federfarma Molise, inizialmente favorevole al Progetto MEF, si è poi opposta, inspiegabilmente, all’avvio dello stesso; la Molise Dati S.p.A. a tutt’oggi ribadisce che l’opposizione dei farmacisti è l’unico motivo vero del mancato avvio del Progetto MEF, sollecitando la Regione a valutare le forme di partecipazione degli stessi; l’attuale Ministro della Salute, come si evince dalle dichiarazioni rilasciate nelle citate trasmissioni, ha dichiarato che “c’era stato un problema relativo all’acquisto delle macchine, così perlomeno ci hanno riferito.” e alla domanda dell’intervistatrice circa il fatto che le macchine erano già state posizionate tutte nelle farmacie per far partire il progetto, il Ministro ha risposto “può darsi che sia così.

Quello che ci è stato riferito è che non è mai partito questo Progetto nella Regione Mo-

lise”; il Presidente di Federfarma Molise ha inizialmente dichiarato che la categoria si era opposta perché solo 64 farmacie su 160 sono dotate di ADSL per problemi infrastrutturali della Regione, ed inoltre c’erano problemi con alcune validatrici non funzionanti, affermando poi in fine che Federfarma sarebbe comunque pronta a far ripartire il progetto, perché lo stop non sarebbe stato determinato da il mancato funzionamento di alcune validatrici ma da una trattativa sindacale tesa ad ottenere il compenso di 1 euro a ricetta; il Presidente della Regione Molise, sempre incalzato dalla giornalista, dopo aver affermato che c’erano alcune contestazioni con l’impresa per dei problemi tecnici con le validatrici ha ammesso che, alla luce della nuova posizione di Federfarma Molise, la struttura è ora in grado di operare; la Regione Molise era la Regione scelta dal MEF per effettuare la sperimentazione al fine di estenderla su tutto il territorio nazionale; la Regione Molise ha già speso per il Progetto MEF più di 4 milioni di euro; la Regione Molise a tutt’oggi nulla ha fatto affinché il Progetto MEF si avviasse ed ottenere così i benefici attesi, sia locali che nazionali; sussite l’obbligo per le Aziende sanitarie locali di riversare un importo pari allo 0,90% dei corrispettivi erogati alle farmacie in sede di liquidazione delle prestazioni farmaceutiche per il Servizio Sanitario Nazionale all’ENPAF (Ente Nazionale Previdenza Assistenza Farmacisti), in base all’art. 5 ex legge 11/07/1977 n.395, pari a circa 108 milioni di euro all’anno, nonché un

ulteriore contributo dello 0,15% così come previsto dall’art. 17 del DPR 371/98 pari a circa 17,5 milioni di euro, per un totale quindi in circa 125 milioni di euro all’anno versati proprio per la collaborazione con il SSN; né il Sistema Tessera Sanitaria (art. 50 del decreto – legge 30 Settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modificazioni ed integrazioni) che aveva come obiettivo anche quello di impedire le truffe nella filiera del farmaco a carico del SSN (“potenziare il monitoraggio della spesa pubblica nel settore sanitario”) né i successivi controlli delle Regioni hanno impedito di fatto le truffe a carico del SSN; il reale livello di Digital Divide (cioè la impossibilità di collegarsi ad Internet, nella Regione Molise e in quasi tutto il territorio Italiano) è drammaticamente elevato e tale da impedire di fatto nell’immediato soluzioni “on-line”; c’è la “inspiegabile” differenza del 70% di spesa farmaceutica procapite fra le regioni più virtuose e quelle meno virtuose: se la Regione Molise abbia riferito al Ministro della Salute le motivazioni del mancato avvio del Progetto MEF per il sistema di monitoraggio e controllo della spesa farmaceutica a carico del SSN e le eventuali motivazioni addotte; se il MEF ritenga ancora valido il progetto pilota sottoscritto con la regione Molise; se e quali azioni intenda intraprendere per porre rimedio, da subito, alle truffe sui farmaci a danno del SSN e quindi dei cittadini contribuenti.

Firmato, onorevole Fabio Gava

TAaglio lto

9 08 maggio 2012

Evitiamo il gioco al massacro Il centrosinistra deve presentarsi unito: è l’unico modo per vincere

“La candidatura di Frattura? È blindata. Non si tocca” Nagni e la posizione IdV di Anna Di Matteo CAMPOBASSO. “Se non dovesse essere Paolo il candidato, sono disposto a scendere in campo io, pur di non riconsegnare la Regione nelle mani di Iorio”. Le parole sono quelle pronunciate qualche giorno fa dal leader nazionale dell’IdV, Antonio Di Pietro, nel corso di una conferenza stampa organizzata a Campobasso. Parole che hanno creato qualche dubbio all’interno del centrosinistra, già alle prese con una diatriba interna legata proprio alla leadership. Insomma, in caso di voto anticipato e nel caso in cui la coalizione non dovesse trovare l’accordo sul candidato alla Regione, davvero Di Pietro potrebbe scendere in campo? O si tratta di una provocazione? Lo abbiamo chiesto al segretario regionale del partito, Pierpaolo Nagni, che dà la sua chiave di lettura alla frase pronunciata dal leader del partito.

Segretario che significato hanno le parole pronunciate da Di Pietro?

“Vogliono dire una cosa sola: che la candidatura di Frattura è blindata”.

Vuol dire che il centrosinistra ha già un proprio candidato nel caso in cui si dovesse tornare anticipatamente alle urne?

“Il ragionamento è chiaro e semplice: una volta che siamo riusciti ad individuare un candidato che è riuscito a mettere insieme le diverse anime del centrosinistra, tentare di scardinarlo è solo un gioco al massacro che viene, a nostro avviso, sempre dalla stessa parte”.

Insomma, si è trattato di un monito rivolto a quella parte della coalizione che non ha mai digerito la candidatura di Frattura?

“Il senso è questo: voi giocate al massacr? Ma non è così che si sceglie un candidato”.

Non crede, che le parole di Di Pietro, in qualche modo abbiano invece indebolito la posizione di Frattura?

“No, assolutamente. E’ proprio il contrario, l’ha rafforzata. Noi siamo con Frattura, altrimenti andiamo per fatti nostri.

Se si dovesse tornare al voto, riaprire il dibattito sul candidato,rappresenterebbe solo un esercizio da parte di chi vuole il massacro del centrosinistra. E chi ipotizza le primarie, di nuovo, se le può togliere dalla testa. Che senso avrebbe? E poi vorrei anche ricordare che c’è stato chi non ha mantenuto gli impegni assunti, andando a fare altro, a sostenere altri can-

Il segretario regionale del partito dà la sua chiave di lettura alla frase di Antonio Di Pietro che si era detto pronto a scendere in campo didati”.

L’IdV sembra essere un altro partito.

In passato ha creato non pochi problemi alla coalizione, contestando le decisioni assunte dal tavolo regionale dei partiti, in relazione alle candidature. Cosa è successo?

“Riconosciamo gli errori del passato, ma va anche riconosciuto il fatto che l’Italia dei Valori, in questa fase, sa di essere un partito maturo all’interno del centrosinistra. Per noi si è aperta una seconda fase, quella di una maggiore credibilità.

Sosteniamo la protesta ma pretendiamo anche la garanzia di un governo possibile”.

Se si dovesse tornare alle urne il centrosinistra è pronto?

“Non saprei dirlo. Posso parlare per l’IdV e dire che il nostro partito è pronto”.

Un partito che si è riorganizzato e che ha dei punti fermi ben precisi…

“Siamo in crescita in tutta Italia ed anche qui in Molise. Siamo convinti di essere una parte importante del centrosinistra molisano”.

Qualcuno vi ha accomunati al movimento Cinque Stelle, per la protesta che mettete in campo…

“Secondo me non è proprio così. La differenza è che noi non stiamo a criticare l’azione dei grillini, semplicemente perché crediamo che quando c’è una protesta così forte, vadano analizzate le ragioni del dissenso e non difendere chi ha causato la protesta. Riteniamo faccia bene il movimento a criticare. Quando un meccanismo di protesta del genere cresce, ci si dovrebbe domandare perché tante famiglie, tante persone protestano. La nostra è una posizione di comprensione di quello che sta succedendo. Noi, rispetto al movimento Cinque stelle, rappresentiamo una fase più avanzata, che potrebbe essere quella della proposta. E su questo argomento l’Italia dei Valori è sicuramente più attrezzata. Oggi prendersela con i grillini che stanno mettendo su una protesta sulle cose che stanno succedendo, francamente credo sia esagerato. Significherebbe difendere chi governa e che ha provocato la catastrofe”.

Come partito vi siete resi promotori di numerose petizioni popolari per l’indizione dei referendum su argomenti che stanno molto a cuore ai cittadini italiani. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda i rimborsi elettorali ai partiti. Ma non è che questo vostro modo di sensibilizzare l’opinione pubblica possa in qualche modo ingenerare nella gente il concetto di antipolitica, del disprezzo di chi, oggi fa politica?

“Il referendum è un istituto riconosciuto dalla norma costituzionale. E’ lo strumento con cui il popolo, in alcune situazioni, vuole far sentire la propria voce, laddove i propri rappresentanti eletti non sono in sintonia con il loro pensiero. Se organizziamo i referendum, raccogliamo il consenso dei cittadini, otteniamo dei risultati, vuol dire che c’è una larga fetta della popolazione italiana che non si riconosce più nelle persone che ha eletto in Parlamento. Si tratta di una sorta di sveglia democratica, il modo per tenere sempre alta l’attenzione su determinate questioni”.

A proposito del sistema elettorale, l’IdV è in prima linea per riformare il sistema. Come noto, i parlamentari non li elegge il popolo, ma i partiti…

“Siamo da sempre convinti della ne-

cessità di una riforma elettorale seria.

Non siamo nelle condizioni di poter modificare certi meccanismi, possiamo farlo solo governando. Non è solo protesta, ma è anche concretizzare il dissenso in azione. Noi siamo contro le Province, per esempio, ma mica i nostri amministratori non partecipano alla vita amministrativa degli enti. Ma sia chiaro, non appena torneremo al potere le aboliremo, perché sono del tutto inutili”.

Tornando a Di Pietro. E’ dunque da escludere che si candidi alla Regione in caso di voto anticipato e nel caso in cui ci fossero veti su Frattura?

“In quel caso Di Pietro ha detto che è disponibile… Scherzo. Dico solo questo: và letta come una blindatura. Aspettiamo di vedere cosa accadrà il 17 maggio, poi valuteremo. Come segretario dell’Idv sono dell’avviso che il centrosinistra debba essere unito. Anche quelle posizioni che oggi potrebbero sembrare critiche, nella maturità dell’evoluzione del pensiero del centrosinistra, devono rientrare in un quadro di unità. Lavorerò per questo obiettivo, sostenendo Paolo Frattura che ha ottenuto un risultato elettorale straordinario, avvicinandosi molto alla vittoria. Perché dovremmo impelagarci nella ricerca di un altro candidato?

Non avrebbe alcun senso”.

TAaglio lto

10 08 maggio 2012

La questione. Al Santissimo Rosario ridotta la potenzialità della struttura ospedaliera

CAMPOBASSO. Mentre continua a mantenersi alta la discussione sull'integrazione tra Cattolica e Cardarelli, in piedi resta sempre la questione legata allo svuotamento in atto da tempo dell'ospedale Santissimo Rosario di Venafro. Ridotto a ben poco, a seguito della 'cura' dimagrante al quale è stato sottoposto a seguito del Piano di rientro dal debito sanitario, che ha comportato scelte drastiche per diverse strutture sul territorio, e visto svilire la stessa posizione del Pronto soccorso, sarebbe il caso, forse, di pensare in fase di stesura del nuovo Piano sanitario regionale di prevedere la struttura di Pronto soccorso all'interno del centro Neuromed di Pozzilli. Potrebbe essere assicurata una prestazione di 24 ore e con una struttura in grado di poter intervenire prontamente nei casi più gravi con l'immediato ricovero. Del resto, non è novità che l'Istituto abbia ricevuto consensi internazionali a livello sanitario nonchè ottenuto prestigiosi riconoscimenti per la qualità degli interventi. Non sarebbe male, allora, pensare di potere ubicare il Pronto soccorso all'interno di questa struttura a garanzia dei cittadini che ne

L’indicazione. Sarebbe così possibile assicurare qualità negli interventi

Pronto soccorso alla Neuromed?

La proposta potrebbe trovare accoglimento nell’ambito della programmazione sanitaria regionale

potrebbero beneficiare in termini di qualità. A partire da problemi dovuti all'apparato cardio circolatorio fino a quelli più strettamente neurologici. Si tratterebbe di una perfetta integrazione tra pubblico e privato con un risparmio in termini economici e, soprattutto, con una garan-

zia di qualità delle prestazioni assicurate. E' un'idea che potrebbe trovare rispondenza nella predisposizione del nuovo Piano sanitario. Al pari della qualificazione dell'ospedale di Venafro che, davvero, potrebbe diventare un centro di eccellenza per l'ortopedia che, al momento, è del tutto assente in Molise.

Scelte che, di sicuro, potrebbero avere critiche e quant'altro ma bisogna avere il coraggio di dare gli indirizzi precisi perchè i cittadini possano sapere di trovare risposte ai problemi di salute e in termini di qualità di prestazioni. Si è parlato sempre e molto di questo tema ma ben poco è stato fatto per arrivarci. Troppo spesso valgono più i primariati e la presenza di dirigenti che non la salute dei cittadini. Se a Campobasso può nascere, davvero, un polo sanitario d'eccellenza, a Venafro è possibile lavorare su questa ipotesi attraverso un confronto serrato e con idee non preconcette. I cittadini hanno necessità di risposte immediate e di qualità ai problemi di salute.

Tutto il resto non conta.

L’intervento.

I beni culturali soccombono all’ignavia di Michele Petraroia* Celestino V amava il Santuario di Faifoli, perché il luogo è suggestivo, la vallata che da Montagano e Petrella scende verso il fiume Biferno è meravigliosa, e qui la storia ha radici profonde ma i tratti garbati. Queste Terre sono semplicemente incantevoli a partire dal borgo di S. Biase, dalla Limosano di Igino Petrone, e da Sant’Angelo Limosano che rivendica i natali del Papa del Gran Rifiuto. Ci sono posti come la Chiesa della Madonna delle Stelle, l’abitato di Pietracupa o l’antichissimo Santuario di Santa Maria della Strada di Matrice, realizzato lungo le millenarie vie della transumanza ma-

gistralmente decantate da Gabriele D’Annunzio, Ignazio Silone e Francesco Iovine, Santa Maria di Casalpiano a Morrone del Sannio, il comune in cui nacque secondo gli storici Celestino V, o come Santa Maria di Monteverde tra Mirabello Sannitico e Vinchiaturo, il Santuario di Canneto a Roccavivara o le pregiate aree archeologiche risalenti al V° secolo Avanti Cristo del Teatro Italico di Pietrabbondante o della città sannitico-romana di Saepinum-Altilia. Il massiccio del Matese è il polmone verde più grande del Centro-Sud, ed al suo interno c’è la seconda oasi WWF più estesa d’Italia, nel mentre le Mainarde del Molise prolungano il più an-

tico Parco Nazionale sulle terre celestiniane che nulla hanno da invidiare per bellezza paesaggistica e ricchezza storico-culturale ad altre aree. Castelpetroso, Roccamandolfi, l’oasi LIPU di Casacalenda, S. Giovanni Eremita di Tufara, Larino, Venafro, Agnone, Trivento e mille altri luoghi a rischio che stanno soccombendo tra l’ignavia generalizzata di una classe dirigente inadeguata e un’Italia che considera le zone appenniniche interne come figlie di un Dio minore.

A Faifoli c’è la più grande discarica regionale che effonde nell’aria gli odori primaverili, nei dintorni si moltiplicano torri eoliche alte 150 metri e larghe 90

che stravolgono i luoghi, incuranti dei trascorsi religiosi, dell’identità di un popolo e dell’art.

9 della Costituzione che protegge il paesaggio. Centrali a oli vegetali, selve di impianti fotovoltaici, termovalorizzatori, centrali a biomasse, discariche, antenne di telefonia, ripetitori, mostruosi manufatti in cemento stravolgono irreversibilmente le Terre di Celestino V, in un silenzio assordante della cultura na-

zionale, della chiesa e di quanti dovrebbero contrapporsi ad un modello di sviluppo dissipatorio, consumista e irriguardoso che calpesta i luoghi sacri, devasta millenni di tratturi, monumenti nazionali e aree archeologiche e persegue brutalmente solo un proprio profitto privato di corto respiro. Chi può parli ora o taccia per sempre ! *Consigliere regionale Pd

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Regione

08 maggio 2012

PENSIONI D’ORO I due senatori molisani hanno votato contro l’emendamento dell’Idv che cancella le norme sul trattamento previdenziale dei manager pubblici

Astore e Di Giacomo tra i 94 ‘leoni’ ROMA. Il 17 novembre prossimo il senatore Giuseppe Astore spegnerà la sua 70esima candelina. Considerata l’età, è ovvio che si sia tanto preoccupato di difendere le pensioni d’oro dei supermanager pubblici durante l’ultima votazione a palazzo Madama. E’, in fondo, una sorta di solidarietà tra ricchi, un po’ come quella che spinge le donne a coalizzarsi contro il maschio autoritario. Il ragionamento, seppur fondato su un banale luogo comune, è preferibile al pensare che il nostro politico di San Giuliano di Puglia non abbia votato a favore dell’emendamento Idv, per ripicca. Che Astore possa nutrire ancora risentimento nei confronti dell’ex amico, Antonio Di Pietro, è cosa nota.

Come molti molisani ricorderanno, il fondatore di Partecipazione democratica – eletto nel 2008 nelle liste dell’Idv – se ne andò sbattendo la porta assieme a Massimo Romano ed Erminia Gatti all’arrivo del gruppetto provinciale capeggiato dall’attuale segretario regionale, Pierpaolo Nagni. Da allora i rapporti tra loro si sono inclinati. Ma questo non giustifica il suo voto contrario ad intervenire sul trattamento pensionistico dei burocrati di Stato.

E’ inaccettabile per uno che si professa di centrosinistra, schierarsi dalla parte di coloro che oggi hanno stipendi da favola e domani avrebbero voluto pensioni da pascià. E tutto questo per non dare soddisfazione a di Pietro? Però se oggi Astore è vice capogruppo vicario del Gruppo Misto al Senato lo deve anche all’ex pm. Fermo restando che uno può cambiare idea e accorgersi ‘improvvisamente’ che nell’Idv comanda una persona sola!

Ma andiamo avanti, perché Astore non è l’unico senatore di cui vergognarsi: come lui ha votato contro l’emendamento anche l’azzurro Ulisse Di Giacomo. Il coordinatore regionale del Pdl figura (anzi, sfigura) nell’elenco dei 94 “leoni” - come li ha definiti ‘Il Post Viola’ – che andando a spulciare nel resoconto stenografico del Senato (pagine 121-128, codice votazione 016) ha individuato i nomi pubblicandoli poi su Internet. E da lì, come sappiamo, non si salva nessuno. Tantomeno i nostri Di Giacomo e Astore che hanno fatto una figuraccia in rete e a questo punto anche fuori. redpol

Pulizia treni, che fine ha fatto l’accordo con le Fs? di Giorgio Simonetti Egregio Assessore, ricordo di aver appreso, alcuni settimane fa dagli Organi di stampa, che Trenitalia aveva deciso di attuare per la rete ferroviaria molisana, un programma di pulimento vetture, che avrebbe permesso agli utenti della Regione Molise, di viaggiare in maniera maggiormente dignitosa sui treni che rientrano nel Contratto di Servizio in essere tra Trenitalia e Regione.

La determinazione di Trenitalia a cambiare registro sullo stato di igiene e di confort a favore dell’utenza molisana, è conseguente a tutta una serie di critiche, anche da noi avanzate, sulla gestione approssimativa della rete ferroviaria molisana.

Ricordo ancora di aver letto che Trenitalia avrebbe previsto un servizio di pulimento vetture “in itinere”, cioè, come avviene sulle linee Alta Velocità, un Operatore avrebbe dovuto tenere in ordine i treni, non solo nelle stazioni di origine e di arrivo delle corse, ma anche durante il tragitto.

Lodevoli iniziative, che ripeto, avrebbero riportato a standard sufficienti, il livello di confort a bordo treno.

Fiduciosi, rispetto agli impegni che Trenitalia aveva preso con Lei, abbiamo creduto nella possibilità di normali spostamenti in treno tra le località molisane e le regioni limitrofe, credendo che la stagione che ha visto trasformare i viaggi per Roma o per Napoli in “viaggi della Speranza”, fosse veramente alle spalle. E

ci avevamo creduto.

Invece, la scorsa settimana, riceviamo, dalla ditta appaltatrice del servizio di pulizia treni in Molise, una comunicazione di richiesta di Cassa Integrazione per dieci dipendenti. Il 42% della forza lavoro non ha più utilizzazione a Campobasso, a seguito della decisione di Trenitalia di ridurre drasticamente il servizio di pulizia treni, degradando il programma di intervento. In pratica le lavorazioni devono avvenire in tempi di intervento accorciati. Potrei sbagliarmi, ma non credo che si possano pulire meglio i treni, avendo a disposizione tempi ridotti.

I lavoratori interessati hanno avuto la possibilità di essere utilizzati presso gli impianti della Campania, a condizione che non avanzino grosse pretese: trattamento di trasferta, pasti, spese di viaggio, tutto a loro carico. Non c’è spazio per il lusso. Il lavoro gli viene offerto, a 200 km dalle loro famiglie ed a loro spese.

Prendere o lasciare. L’Azienda dice che si adegua alle decisioni di Trenitalia e Trenitalia, non gli permette di tenere tanti dipendenti.

Scopriamo anche che l’annunciato Operatore a bordo treno, non è previsto sulla rete molisana, ma in via sperimentale e solo per un mese, su determinate

tratte pugliesi. Le belle parole spese dalla Società Trenitalia da Lei, in Assessorato, temo, rappresentino solo il tentativo puerile di differire l’attuazione di un serio programma di intervento, per portare a livelli sufficienti l’offerta qualitativa del servizio ferroviario e prendere tempo per andare oltre le polemiche sulla gestione della rete e delle risorse ricevute dalla Regione Molise.

Egregio Assessore, Le chiedo pertanto, di voler intervenire immediatamente, per ripristinare il livello di lavorazione nell’impianto di Campobasso che eviti a questi lavoratori, alcuni dei quali prossimi alla pensione, il disagio comprensibile di spostare la propria residenza lavorativa così lontano dalle proprie famiglie, aumentando nel contempo, attraverso il loro lavoro, la pulizia dei treni, problematica molto sentita, anzi sofferta dall’utenza molisana.

Un’ultima cosa mi sento di chiederle: da qualche mese i treni in arrivo e partenza da Roma Termini per il Molise, sono attestati sul binario 20 bis. Apparentemente solo un binario di servizio, dove Trenitalia o RFI, entrambe Società del Gruppo FS, hanno deciso di adoperare per i nostri treni. Questo “quasi” binario è posto a circa un chilometro dal fabbricato viaggiatori di Roma Termini e costringe i viaggiatori molisani a trascinarsi bagagli e magari bambini fino ad arrivare faticosamente a salire sul convoglio. Credo che il Gruppo Fs, abbia voluto riservare questo privilegio alla utenza molisana. Noi tutti sentitamente ringraziamo, ma potrei giurarlo, avremmo preferito salire o scendere dal treno così come fanno tutti gli altri utenti italiani: su un binario normale, possibilmente all’interno della stazione di Roma Termini.

Si chiamano codici bianchi. E’ il termine con cui gli operatori sanitari del Pronto Soccorso individuano tutti quei pazienti che manifestano problemi di lieve urgenza. La limitata gravità delle loro condizioni li porta però ad affrontare lunghe attese, specialmente nelle fasce orarie e nei giorni di maggiori afflusso al Pronto Soccorso.

Il Codice Bianco individua il paziente che non necessita del pronto soccorso e può rivolgersi al proprio medico curante.

AMBULATORIO CODICI BIANCHI Per dare loro una risposta più puntuale l’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso.

L’ambulatorio dei codici bianchi è rivolto ai pazienti che accedono impropriamente al Pronto Soccorso in quanto la patologia non riveste alcun carattere d’urgenza e potrebbe essere affrontata a li-

vello territoriale (assistenza primaria o specialistica), cioè dal proprio Medico di Medicina Generale (MMG), dal Pediatra (PLS) o dagli specialisti che ricevono su appuntamento.

L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito.

L’ambulatorio dei codici bianchi ha lo scopo di risolvere numerosi problemi del Pronto Soccorso quali: 1. problemi di spazio, ovvero evitare un sovraffollamento in sala d’attesa e nei corridoi interni; 2. problemi di tempo, soprattutto per quanto riguarda l’attività medica ambulatoriale di visita, la compilazione delle cartelle cliniche, le informazioni e spiegazioni a persone prive di patologie severe ed ai loro parenti; 3. spreco di risorse, professionali medico infermieristiche e specialistiche e di servizi, quali il Laboratorio di analisi e la Radiologia, che devono essere programmate sulle reali urgenze.

Durante il giorno: rivolgiti a loro con fiducia. E’ il medico di famiglia, infatti, che ti visita per primo, ti segue periodicamente, suggerisce come stare bene, ti indirizza verso gli specialisti: non rivolgerti a lui solo per le ricette! Verifica gli orari di ricevimento e informati se ha aderito al programma di disponibilità telefonica: così potrai contattarlo anche oltre gli orari di ricevimento.

L’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito.

E’ aperto dalle 8:00 alle 20:00.

CAMPOBASSO tel. 0874.409613 ISERNIA tel. 0865.442529 TERMOLI tel. 0875.7159472 VENAFRO tel. 0865.907860

Non si paga il Ticket per la visita.

Durante la notte è il servizio di continuità assistenziale.

E’ aperta dalle 20:00 alle 8:00, nei giorni prefestivi dalle 10:00 alle 20:00 e nei festivi tutto il giorno. Non si paga il Ticket per la visita

I più gravi passano prima indipendentemente dall’ordine di arrivo ROSSO

paziente in pericolo di vita, viene visitato immediatamente

GIALLO

paziente grave, viene visitato nel più breve tempo possibile

VERDE

paziente non grave, l’attesa può risultare molto lunga

BIANCO

Chiama il 118 e vai al Pronto Soccorso (PS) All’arrivo la gravità del tuo stato di salute viene valutata da un infermiere specializzato che ti assegna un codice-colore (triage).

il tuo stato di salute non è affatto grave e i tempi di attesa sono sicuramente lunghi e imprevedibili. Inoltre si

paga il Ticket per la visita (25 euro) e il ticket per ogni altra prestazione specialistica o esame diagnostico. Conviene contattare il tuo medico/pediatra o rivolgerti all’ambulatorio codici bianchi o alla guardia medica.

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Campobasso

08 maggio 2012

Pubblicata l’indagine di Cittadinanzattiva sul servizio idrico

Acqua, solo in Molise la tariffa è rimasta invariata CAMPOBASSO. Mentre in tutti i comuni d’Italia la tariffa idrica è sempre salita negli ultimi cinque anni, il Molise, caso unico registrato, ha mantenuto fermi i prezzi. L’acqua ha infatti subito incrementi su scala nazionale anche del 24,5% ma nella nostra regione il costo del servizio è invariato. Per di più la città di Isernia è risultata quella che applica le tariffe più basse del paese, al secondo posto c’è Campobasso (con una bella differenza di 56 euro) seguita da Cosenza, che però ha un brutto rovescio della medaglia essendo quella con la maggiore dispersione idrica. I dati sono emersi dall’in-

dagine condotta in tutti i capoluoghi di provincia, relativamente all’anno 2011, dall’osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva. L’attenzione si è focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico: acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, quota fissa (o ex nolo contatori). I numeri si riferiscono ad una famiglia tipo di tre persone, con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua, e sono comprensivi di Iva al 10%. Per quanto riguarda la spesa annua sul sito dell’associazione si legge che “in un anno una famiglia sostiene in media una spesa di 290 euro per il servizio idrico integrato.

In generale, il caro bollette viaggia più spedito al centro (+34,3% rispetto al 2007, +6,2% rispetto al 2010). Seguono le regioni del nord (+25,6% rispetto al 2007, +6,7% rispetto al 2010) e il sud (+14,1% rispetto al 2007, +3,2 rispetto al 2010). A livello nazionale, a fronte di una spesa media annua pari a 290 euro, in Molise il servizio idrico integrato

Isernia è la città dove costa meno, seguita da Campobasso che spende mediamente 166 euro ha costi inferiori: 138 euro, con Isernia e Campobasso tra le prime 4 città d’Italia dove il servizio costa meno”.

Per Antonio Gaudioso, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva “quando si parla di infrastrutture necessarie per rilanciare il Paese, occorre pensare all’urgenza che rivestono le grandi opere legate al servizio idrico, ad iniziare dagli acquedotti, non fosse altro che per arginare l’enorme spreco di una risorsa che non è né illimitata né a costo zero per la collettività, come l’escalation delle tariffe dimostra. Da questo punto di vista, ci aspettiamo molto dal lavoro dell’Autorità alla quale da

Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2012

Fonte: Legambiente, Ecosistema Urbano 2011 - ** Dato 2009

poco sono state attribuite competenze in materia di servizi idrici. Cittadinanzattiva le consegnerà con piacere i propri studi di settore convinta che possano risultare utili all’Auto-

rità, chiamata quanto prima a definire e a far rispettare ai gestori dell’acqua una diretta relazione tra investimenti, standard di qualità del servizio e costi in bolletta”.

La cerimonia domani in prefettura

Misteri, medaglia al sindaco Di Bartolomeo

Spesa media annua per regione (importi comprensivi di Iva) e dispersione di rete

Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio prezzi e tariffe, 2012 - *Legambiente, Ecosistema Urbano 2011

CAMPOBASSO. Sarà consegnata domani mattina nel Palazzo di Governo la medaglia del Presidente della Repubblica quale premio di rappresentanza per la manifestazione della sfilata degli Ingegni dei Misteri l al sindaco di Campobasso, Gino Di Bartolomeo. La cerimonia è fissata alle 11 in prefettura alla presenza delle massime autorità della provincia e ovviamente del prefetto Stefano Trotta.

14 08 maggio 2012

Campobasso

Processo Slot machine, chieste condanne da 9 mesi a 5 anni CAMPOBASSO. Cinque anni di reclusione per L.A. e M.P., tre anni e 6 mesi per M.M., due anni per L.G., M.F., D.A.C e I.G. e 9 mesi per L.L. Queste le richieste di condanna del pubblico ministero Nicola d'Angelo, ieri, nel Tribunale di Campobasso, durante il processo denominato slot machine. Dopo la requisitoria anche le richieste delle parti civili rappresentate dagli avvocati Giuseppe Fazio e Maurizio Niro che hanno puntato su una provvisionale di 20 mila euro e dunque sul risarcimento del danno da definiersi in sede civile. Gli imputati, a vario titolo devono rispondere di associazione per delinquere, minaccia, violenza ed estorsione. Reati che per la direzione distrettuale antimafia della Procura del capoluogo sono stati perpetrati al fine di dar vita ad un vero e proprio monopolio nel settore delle ‘slot machine’. Controllare tutta la gestione del settore dei giochi elettronici: questo l’obiettivo dei malviventi che con violenze, pressioni continue ed intimidazioni costringevano in maniera prevaricatoria le malcapitate vittime all’installazione degli strumenti della ditta “Slot machine Molise”, regolarmente registrata ed usata dal gruppo come copertura. In un caso in parti-

Ieri nel tribunale di Campobasso le richieste del pubblico ministero e delle parti civili

colare, i criminali avrebbero addirittura dato fuoco all’attività commerciale di una delle vittime pur di costringerla ad assecondare i loschi piani. In breve tempo i malfattori erano riusciti a mettere in piedi un giro d’affari di quattro milioni di euro nel solo 2010: il 10% andava al gestore degli apparecchi e all’esercente presso cui erano installati le macchinette. Si tornerà in aula il prossimo 18 maggio per le arringhe degli avvocati della difesa. Poi toccherà decidere al collegio penale, presieduto dal giudice Russo.

Ancora da chiarire la dinamica

Ingresso ‘sigillato’, al Pittarelli intervengono i Vigili del Fuoco

Schianto in piena notte: panico in via Ungaretti CAMPOBASSO. Uno schianto impressionante nel cuore della notte, poi un boato. In un attimo le luci di decine di abitazioni si sono accese su via Ungaretti, svegliata improvvisamente dal quel frastuono assordante. Una scena preoccupante quella che i primi residenti accorsi sul posto si sono trovati davanti nella notte tra sabato e domenica

scorsi: un’auto – stando alla ricostruzione effettuata subito dopo l’incidente sulla base delle testimonianze raccolte – avrebbe imboccato il lungo rettilineo che immette su via Pirandello a tutta velocità, di sbandando e andando a finire contro un’altra vettura (che fortunatamente non aveva occupanti al suo interno) parcheggiata nella zona prima

Violento incidente nel weekend, sul posto Polizia e sanitari del 118

di terminare la propria corso contro il marciapiede della corsia opposta.

Devastato il mezzo protagonista del sinistro; irriconoscibile anche l’altra automobile coinvolta nel ‘crash’, ridotta ad un ammasso di lamiere nella sua parte anteriore.

Le prime persone giunte sul posto per offrire soccorso avrebbero visto un individuo allontanarsi, probabilmente preda dello choc, dal luogo dell’impatto. Immediato l’allarme lanciato alle forze dell’ordine e ai sanitari del 118, che giunti sul posto hanno potuto accertare l’assenza di vittime o feriti. La polizia, allertata prontamente dai residenti, si è invece occupata degli accertamenti del caso. Per una fortunata circostanza al momento della collisione nell’area in questione non si sono trovati a transitare né pedoni, né altri veicoli: in quel caso lo schianto avrebbe potuto avere conseguenze ben più drammatiche.

Singolare imprevisto per studenti e docenti dell’istituto, ma le lezioni non sono saltate CAMPOBASSO. Una sorpresa dai contorni ancora poco chiari quella riservata a studenti e docenti dell’Istituto “Pittarelli” di Campobasso, che ieri mattina hanno visto il portone d’ingresso dell’edificio scolastico letteralmente ‘sigillato’ da del collante. Tra stupore generale, sorrisi, sguardi curiosi e smorfie di disappunto, l’intervento dei Vigili del Fuoco è riuscito a risolvere la situazione e consentire così il regolare svolgimento delle lezioni in programma.

Sfruttando una finestra aperta, i pompieri sono riusciti ad entrare nella struttura e aprire così l’ingresso principale del plesso. Ancora da chiarire, invece, le dinamiche dell’episodio: dalle prime risultanze investigative, ad ogni modo, pare che ignoti abbiano portato a termine la ‘bravata’ durante il weekend appena tarscorso. Sul caso sono in corso ulteriori approfondimenti.

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Campobasso

08 maggio 2012

Tumori, gli studi molisani al congresso di radioterapia CAMPOBASSO. Ci saranno anche 11 contributi scientifici presentati dal gruppo di Radioterapia oncologica e Fisica sanitaria della fondazione Giovanni Paolo II al 31esimo congresso della società europea di radioterapia che inizia oggi a Barcellona. Questa metodica, implementata presso la fondazione dal fisico Savino Cilla, è rivoluzionaria perché permette di concentrare nello spazio e nel tempo elevatissime dosi di radiazioni, in grado di distruggere in pochissimi minuti sia tumori che metastasi linfonodali o in altre sedi (ad esempio polmone o fegato). I risultati preliminari sembrano molto incoraggianti.

Infatti, al controllo eseguito mediante Pet dopo i primi 25 trattamenti eseguiti si è assistito alla scomparsa della malattia nel 88% dei casi. Dato altrettanto importante, inoltre, è che gli unici effetti collaterali registrati siano stati di grado lievissimo.

Diversi gli studi che saranno presentati. Tra questi anche quello dalla dottoressa Gabriella Macchia sui tumori avanzati della cervice uterina. Esso riguarda la possibilità di migliorare ulteriormente i risultati di un trattamento trimodale basato sull’associazione di radiazioni e farmaci chemioterapici, seguita dall’intervento chirurgico.

L’esperienza attuale della fondazione, in collaborazione con l’equipe della dottoressa Ferrandina, ha mostrato la possibilità di guarire la maggior parte delle

Saranno presentati a Barcellona i contributi scientifici elaborati dalla fondazione ‘Giovanni Paolo II’

pazienti affette da queste difficili malattie tumorali. Il contributo curato dal dottor Picardi riguarderà invece il trattamento postoperatorio del carcinoma gastrico. A differenza dei dati tradizionali, in base ai quali solo due pazienti su tre sono in grado di tollerare completamente il trattamento, i risultati della fondazione mostrano che la tecnica tridimensionale permette di completare il trattamento in oltre il 90% dei pazienti, con un completo controllo locale della malattia in pressoché tutti i soggetti trattati. Lo studio eseguito dalla dottoressa Digesù riguar-

La brutta fine degli aiuti Ue

Ieri la sezione molisana di Legambiente ci ha inviato questa foto curiosa che testimonia la brutta fine che fanno gli aiuti dell’Unione europea. I pacchi di pasta, ritrovati vicino ai secchi della spazzatura dei bidoni di Fontana Nuova (vicino a piazza Venezia) non sono stati evidentemente distribuiti. E l’associazione si domanda, giustamente, come mai.

Si tratta di rigatoni non commerciabili, di quelli destinati alla famiglie meno abbienti che per ragioni a noi sconosciute non sono mai giunti a destinazione. La fotonotizia solleva un dubbio: ma in quali mani finiscono gli aiuti dell’Ue?

derà invece i risultati a lungo termine di un trattamento accelerato dei tumori della mammella. Questo trattamento ha riguardato oltre 400 pazienti che, a differenza della tradizionale radioterapia di 6 settimane, hanno completato la terapia in sole 3 settimane. Questa concentrazione del trattamento, resa possibile dall’impiego della radioterapia ad intensità modulata, non ha comportato un incremento degli effetti collaterali.

Dato straordinariamente positivo, inoltre, è stata la guarigione locale nel 100% delle pazienti.

Due contributi riguarderanno

il difficile problema delle metastasi cerebrali, quello della dottoressa Luciana Caravatta, specializzata presso il centro di Tappino, riguarderà invece la possibilità di ridurre drasticamente la durata del trattamento delle metastasi cerebrali, passando dalle tradizionali 2 settimane a una terapia che può essere completata in soli due giorni. I risultati presentati nel suo studio mostrano che questo trattamento è ben tollerato ed altrettanto efficace rispetto a quello convenzionale. Nuove speranze sulla possibilità di curare i tumori prostatici salva-

guardando la qualità della vita dei pazienti vengono invece da un’analisi della dottoressa Mariangela Massaccesi. Da una osservazione casuale, infatti, è derivata la scoperta che una particolare categoria di farmaci comunemente usati contro l’ipertensione (calcio-antagonisti) è in grado di ridurre significativamente gli effetti collaterali delle radiazioni sull’intestino.

Questa interessante osservazione richiederà ulteriori conferme sperimentali ma potrebbe assumere vastissima risonanza vista l’incidenza di questa patologia tumorale.

Cellulari solidali, la campagna del Magis Dal ricavato i gesuiti finanzieranno cucine solari in Ciad e ospedali per bambini sieropositivi CAMPOBASSO. Tanti cellulari sospesi con delle mollette colorate, come panni stesi al sole: con questa immagine, sottolineata dallo slogan "Abbiamo tanti progetti appesi ad un filo", è partita nel 2008 un'innovativa campagna di raccolta di cellulari usati che vede impegnati più di 450 gruppi di raccolta in tutto il paese. Uno di questi si trova anche a Campobasso: nella caffetteria Morelia da ieri si possono raccogliere i vecchi telefonini che andranno a finanziare la costruzione di cucine solari in Ciad grazie allo smaltimento adeguato dei dispositivi ormai inutilizzabili e garantendo da un lato la corretta gestione delle sostanze pericolose per l'ambiente, e dall’altro un eventuale riutilizzo degli apparecchi ancora funzionanti che riparati vengono immessi nuovamente sul mercato dell'usato. Al Magis, il movimento dei gesuiti italiani, viene versato un corrispettivo per ogni cellulare ricevuto; così oggetti ap-

parentemente inutilizzabili si trasformano in aiuti concreti per 300 gruppi di famiglie ciadiane (da 5 a 10 nuclei familiari per gruppo) che useranno collettivamente le cucine solari. Con lo sfruttamento dell’energia solare per la preparazione dei pasti, queste famiglie non saranno più costrette alla ricerca quotidiana della legna, rallentando di fatto il processo di desertificazione che colpisce da tempo tutta la regione del Sahel. Ma non è tutto, perché gli introiti di questa campagna andranno anche a finanziare un ospedale per bambini malati di Aids in Kenya. In molti casi si tratta di neonati abbandonati perché sieropositivi. Quello che molti non sanno è che nel 75% dei casi questi bambini diventano, entro il primo anno di vita, sieronegativi. Non sviluppano, cioè, la malattia e vengono pertanto adottati. Quelli positivi vengono seguiti con assistenza medica, spirituale e psicologica fino all’autosufficienza.

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Termoli

08 maggio 2012

Blitz antidroga tra Puglia e Molise, arrestata anche una termolese di 28 anni TERMOLI. Sono venticinque le ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bari in collaborazione con la procura di Lucera per il maxi blitz antidroga messo a segno ieri mattina a San Severo. Tra le persone finite in manette c’è anche una termolese, si tratta della 28enne Valeria Cuculo. Diciotto persone sono finite in carcere mentre per le altre sette sono stati predisposti gli arresti domiciliari. L’inchiesta coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di San Severo ha scoperchiato un traffico di sostanze stupefacenti e relativo spaccio legati anche a fitte reti di estorsione e ricettazione. Nell’ambito dell’operazione “All-in”, così è stata chiamata, sono stati sequestrati hashosh, marijuana, cocaina ed eroina.

La base centrale di rifornimento è stata individuata proprio a San Severo da dove la droga partiva per tutta la Capitanata ma anche in Molise. Le indagini sono però partite in altro ambito a seguito di numerosissimi atti intimidatori, esplosioni di arma da

fuoco ed incendi dolosi nei confronti di negozi e circoli ricreativi che nella seconda metà del 2009 si sono verificati nel centro foggiano e che stavano rendendo la situazione ad alto rischio. I gravi indizi di colpevolezza vengono attribuiti al sanseverese Severino Palumbo che era tornato in libertà proprio nel 2009 dopo aver scontato più di dieci anni di carcere per associazione per delinquere di stampo mafioso.

Con Palumbo praticava le estorsioni ai danni dei circoli privati anche un altro sanseverese, Nicola Ciro Sfrecola.

Indagando sui due soggetti in questione gli inquirenti hanno scoperchiato la fitta rete di spaccio che da San Severo era in grado di rifornire altre piazze tra le quali Apricena e Montenero di Bisaccia. In tutto oltre alle 25 persone colpite da ordinanze di custodia cautelare sono stati sequestrati un chilo e trecento grammi di droga, 300 di cocaina, 972 di hahsih, 22 di eroina e 37 grammi di marijuana.

Ladri nuovamente in azione allo Zuccherificio, spariscono prese d’acciaio inossidabile

Si sente male al mercato, muore agricoltore 78enne TERMOLI. Una tragedia che si è consumata di buon ora al mercato di Corso Fratelli Brigida. Un malore improvviso senza che nessuno possa far nulla per salvargli la vita. E’ accaduto ieri mattina quando neanche i sanitari del 118 giunti sul posto con l’ambulanza della Misericordia hanno potuto nulla per salvare un 78enne di Campomarino, E.A.D. le iniziali del suo nome. Il fruttivendolo aveva iniziato a lavorare come ogni giorno quando si è accasciato dolorante al suolo All’arrivo dei medici il cuore del 78enne batteva ancora anche se l’uomo non era più cosciente, poi il tentativo di trasportarlo al pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo dove l’agricoltore è deceduto dopo poco tempo. A quanto pare il 78enne è deceduto a causa di una emorragia cerebrale.

Nuovo furto al Nucleo industriale, cavi di rame e motori spariti nel nulla

TERMOLI. Nuovo colpo messo a segno ai danni dello Zuccherificio del Molise. C’è l’impianto di videosorveglianza ma non è mai entrato in funzione, così in poco tempo è già il secondo furto che viene messo a segno ai danni dell’azienda saccarifera già in profonda crisi per altre situazioni arcinote.

Prima i cavi di rame spariti nel nulla, adesso prese d’acciaio inossidabile che solitamente vengono usate per pressare le barbabietole da zucchero durante la lavorazione. La scoperta ieri mattina alla riapertura dell’impianto quando gli addetti dopo aver scoperto il fatto hanno dovuto sorgere regolare denuncia. Potrebbe trattarsi di furti su commissione messi a segno da una banda specializzata, per il momento gli inquirenti che hanno già effettuato un sopralluogo non tralasciano nessuna pista. A quanto pare i malviventi non avrebbero avuto nessuna difficoltà ad introdursi nell’impianto di contrada Perazzetto e a questo punto è lecito pensare che fossero al corrente che l’impianto di videosorveglianza costato ben quattrocentomila euro è out da sempre.

Il furto non è particolarmente ingente ma restano i danni provocati per portare via le prese d’acciaio ed una situazione che sta diventando quasi paradossale.

TERMOLI. Non sembra esserci nessun rimedio per combattere i malviventi che fanno incetta di qualsiasi materiale all’interno delle fabbriche che sono insediate all’interno del Nucleo Industriale della Valle del Biferno.

Questa volta a farne le spese è stata la Dama, azienda che si occupa di carpenteria industriale. In questo caso i ladri sono entrati in azione nella notte a cavallo tra venerdì e sabato scorsi. Si sarebbero introdotti all’interno dell’officina forzando il cancello d’entrata e poi dopo aver prelevato un autocarro con una gru hanno caricato cavi di rame, motori elettrici ed allumino che si trovava sul piazzale. Non contenti si sono poi concentrati sul carburante depositato all’interno dei serbatoi dei dieci mezzi in sosta sparito del tutto nel nulla. La stima del furto e dei danni si aggira intorno ai venticinquemila euro. I titolari della Dama, scoperto il furto, hanno subito denunciato l’accaduto e adesso sono in corso le indagini dei carabinieri. A quanto pare però non ci sono ronde notturne e sistemi di sicurezza che tengano. I malviventi continuano a fare incetta di qualsiasi cosa all’interno dell’area industriale.

Termoli

17 08 maggio 2012

Via Inghilterra, avviati i lavori per il nuovo mercato TERMOLI. Sono iniziati ieri mattina i lavori per il nuovo mercato di via Inghilterra. L’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Sabella, unitamente al sindaco Antonio Di Brino e all’assessore alle attività produttive Enzo Ferrazzano, ha voluto presentare il progetto dell’impianto che verrà allestito nell’area adiacente all’ex Sidis. I tempi di realizzazione sono previsti in cinque mesi, il nuovo mercato rispetta tutti i canoni dettati dalla Soprintendenza e dalla Asl. Si è reso necessario a causa dello stato dell’attuale area di vendita non più consona ad ospitare avventori e venditori ambulanti. Sono stati stanziati 236mila euro e i lavori sono stati assegnati per 189mila euro alla ditta Petruccelli di Colletorto. Avrà la classica forma ad “U” e sarà lungo quasi quaranta metri.

Ci saranno a disposizione sei box coperti per la vendita del pesce più altri sedici posti scoperti per frutta e verdura e tre posti per autonegozi.

La struttura sarà in muratura con il telaio in acciaio. Per il sindaco Di Brino è una delle tante risposte concrete che l’attuale amministrazione comunale sta cercando di dare alle problematiche della città. Un’area idonea alla vendita di

prodotti che avrà a disposizione anche i gabinetti che fino ad oggi erano stati una chimera.

Con l’inizio dei lavori arriva però anche un’altra notizia che riguarda la stessa zona e che forse non metterà d’accordo i residenti anche se come ha riferito l’assessore Ferrazzano ci sarebbe già l’intesa con le associazioni di categoria. Il mercato settimanale del martedì dovrebbe infatti lasciare la zona per trasferirsi in pianta stabile a piazza del Papa. Ci sono però altre novità annunciate dal sindaco Di Brino.

A breve saranno infatti inaugurati i nuovi parcheggi in fase di ultimazione nell’area del cimitero. Per la prossima estate si sta pensando ad un servizio navetta che da quella zona consentirà ai turisti non solo di parcheggiare ma anche di raggiungere il lungomare nord Cristoforo Colombo.

Le navette potrebbero anche essere protagoniste di un altro servizio che consentirà in estate, il sabato sera, di lasciare la discoteca che si trova a Rio Vivo per raggiungere il centro. Annunciato anche l’affidamento dei lavori per la realizzazione sempre a Rio Vivo del Polo Remico Veliero, mentre per i marciapiedi di via Pertini e l’ex area mercato di via Cina i lavori proseguono in modo celere. Discorso a parte per la skalinata del Folklore sempre protagonista dell’estate termolese. Dopo i danni causati dal maltempo dello scorso inverno se ne dovrebbe discutere dopo l’approvazione del bilancio che approderà in consiglio comunale il prossimo 15 maggio. L’intenzione è però di riconsegnarle alla città proprio in previsione dell’estate.

Cattedrale e San Timoteo, profanati i tabernacoli TERMOLI. E’ sicuramente una di quelle notizie che lascia l’amaro in bocca e lascia pensare. All’interno della Cattedrale che si trova al borgo vecchio e nella chiesa di San Timoteo sono stati profanati i tabernacoli. Un gesto assurdo che deve far riflettere anche se è difficile ipotizzare chi possano essere gli autori. Gli episodi sembrano avere la stessa metodica ma sono avvenuto in due momenti diversi ma sempre al calar del sole.

Prima in Cattedrale e poi a San Timoteo. Sono sparite la pisside e le ostie ed i furti sono stati scoperti da don Gabriele Mascilongo e don Benito Giorgetta. Non si capisce ancora se si possa essere trattato di una semplice bravata da parte di ignoti oppure se, come ha ipotizzato qualcuno, le ostie siano state prelevate e rubate per le messe nere.

Nei prossimi giorni saranno valutate azioni liturgiche e culturali da intraprendere per riparare degnamente a quanto accaduto.

Questo il commento del vescovo della diocesi di Termoli e Larino Monsignor Gianfranco De Luca, “Carissimi confratelli, come avete appreso anche dai mezzi di comunicazione sociale, domenica scorsa c’è stata la profanazione del Santissimo Sacramento con il furto delle particole consacrate nella nostra Cattedrale e nella chiesa di San Timoteo in Termoli. Come gesto di riparazione attenetevi alla seguente indicazione: Al termine di ogni Celebrazione Eucaristica di domenica 13 maggio, dopo ave distribuito la comunione, la pisside con l’Eucaristia rimanga sull’altare, dopo l’orazione “post communio” si faccia una breve adorazione Eucaristica spiegando ai fedeli il significato del gesto; subito dopo si faccia la benedizione Eucaristica.

Coloro che non possono compiere questo gesto domenica 13, lo facciano in un’altra domenica del mese di maggio. È opportuno che di questo triste fatto se ne parli anche il giorno della Solennità del Corpus Domini”.

Cig alla Smit, c’è ancora da attendere

TERMOLI. Il ministero del lavoro non ha ancora concesso l’ok per la cassaintegrazione straordinaria ai lavoratori della Smit di Termoli. L’agonia dunque si trascina ancora, ad annunciarlo è il consigliere regionale Michele Petraroia. Per cause tecniche si dovrà ancora aspettare prima di poter accedere ai fondi che saranno messi a disposizione per il periodo a cavallo tra novembre 2011 e novembre 2012. I trentadue lavoratori dell’azienda che si occupava di carpenteria metallica dovranno così ancora aspettare e l’esponente del Partito Democratico si è voluto appellare all’assessore regionale al lavoro per indurlo ad accettare quanto sta accadendo e a verificare, con il ministero del lavoro e gli altri necessari, se ci siano soluzioni alternative che possano velocizzare le pratiche. “In questi giorni – spiega Michele Petraroia – è massima la solidarietà nei confronti dei lavoratori della Smit per non lasciarli soli in un frangente simile e per questo sollecito il sindaco di Termoli, il vescovo Gianfranco De Luca e l’ufficio territoriale del governo e le delegazioni parlamentari molisane ad adoperarsi insieme a sostegno della richiesta di cassaintegrazione straordinaria presentata dalla ditta”.

ANNO VIII - N° 106 - MARTEDÌ 08 MAGGIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

SPORT

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Foto di Antonio Rateni

L’Oscar del giorno all’Isernia di mister Logarzo

Il Tapiro del giorno al tecnico Massimo Agovino

Nel calcio nulla è scontato e l’Isernia lo ha confermato. Dopo un lungo testa a testa con il Trivento, sulla carta favorito per il quinto posto, la squadra di Pasquale Logarzo si è guadagnata, negli ultimi novanta minuti di campionato, l’accesso ai play off grazie al successo ottenuto sul Riccione nell’ultima giornata (e alla concomitante sconfitta del Trivento a Civitanova Marche). Il team di patron Gianni Monfreda ha dato dimostrazione che un gruppo, con tanto lavoro ed umiltà, può raggiungere risultati importanti nonostante la situazione economica e societaria nel capoluogo pentro non sia delle più felici e tranquille. Una bella risposta sul campo a tutta l’indifferenza che ha circondato la squadra e la società in questi lunghi mesi e che deve lasciare spazio a più di qualche riflessione. L’Isernia è andata ben oltre le aspettative, dimostrando che se un gruppo è unito e ci crede può arrivare ovunque. Al tecnico Logarzo, artefice principale di questo “miracolo”, e alla sua squadra la Gazzetta del Molise assegna l’oscar sportivo di questa settimana.

Prima di emettere sentenze definitive sarebbe opportuno riflettere. Soprattutto quando le proprie dichiarazioni sono pesanti. Capiamo che è un compito arduo per un sanguigno come Massimo Agovino. Ma certe espressioni non appaiono professionali. Il tecnico del Trivento, dopo non aver centrato i play off, ha dichiarato che il risultato della gara tra Isernia e Riccione è stato il frutto di una combine. Dichiarazione stupefacente, soprattutto in considerazione del fatto che il Riccione non era ancora salvo e pertanto appare complicato pensare ad un ‘biscotto’. Ad ogni modo ci auguriamo, per lui, che Agovino possa provare ciò che ha detto. E comunque avrebbe fatto meglio a pensare alla sua squadra che non è riuscita a vincere contro la Civitanovese, compagine che non aveva più obiettivi perseguibili essendo matematicamente quarta. Capiamo che non aver raggiunto gli spareggi di fine stagione rappresenti un fallimento per il Trivento, che aveva un organico nettamente superiore a quello dell’Isernia, ma sarebbe meglio non lasciarsi andare a dichiarazioni affrettate. Il nostro Tapiro del giorno non possiamo non consegnarlo a Massimo Agovino.

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Sport

08 maggio 2012

Seconda divisione - girone B Laconico il tecnico dei laziali: “Ci vorrebbero solo Capuano nel mondo del calcio”

, o s s a b Campo

sarà ancora professionismo La vittoria con il Fondi ha sancito la permanenza in categoria della squadra rossoblù Questa volta i rossoblù non si sono lasciati prendere dal panico. Ma hanno compiuto appieno il proprio dovere. Una vittoria netta e meritata ai danni del Fondi che ha consentito alla compagine molisana di ottenere tre punti che hanno significato la salvezza. Il pareggio avrebbe voluto dire restare con il fiato sospeso e con il patema sino a quando il Tnas non si fosse espresso sul caso Vibo-

nese. Tutto ciò non è accaduto, grazie alla grinta e alla determinazione che la squadra di mister Imbimbo ha messo in campo. Contro una formazione dignitosa e che ha reso la vita difficile al Campobasso sino all’ultimo secondo. Chi conosce Eziolino Capuano sa bene che non è aduso a regalare nulla. Anzi ha fatto dell’onestà e della lealtà un suo credo, tanto che in sala stampa laconicamente

ha dichiarato: ‘Ci vorrebbero solo Capuano nel mondo del calcio.’ In effetti il Fondi ha fatto la propria partita, nonostante non avesse alcun obiettivo da perseguire. Ma il match, per fortuna dei locali, si è messo subito in discesa per i rossoblù. Grazie al rigore, procurato da Cruz e realizzato da Todino (10° centro stagionale) e alla susseguente espulsione di Mezzacapo. L’ex di turno che non ha

mai avuto tanta fortuna al Selva Piana da avversario. Il raddoppio di Licciardi e una gara che sembrava in discesa. Ma che stava per complicarsi proprio alla fine. Al 91° è arrivato il gol dei laziali che ha messo un po’ di tremore nella gambe dei molisani. I quali sono riusciti, però ad arrivare alla fine conservando il successo.

Poi la gioia e le urla di felicità per il raggiungimento della salvezza.

Play off e play out al via il 20 maggio

L’esultanza di Todino

Gli abbracci dopo il 2-0

Mister Imbimbo

I GOLEADOR DELLA 42^ GIORNATA Aprilia - Melfi 1-1 3' (1T) Cruciani (Rigore) (A) 20' (2T) Russo G. (M) Arzanese - Paganese 1-3 4' (1T) Galizia (P) 11' (1T) Sandomenico (A) 23' (2T) Nigro (P) 32' (2T) Fava (P) Campobasso - Fondi 2-1 18' (1T) Todino (Rigore) (C) 36' (1T) Licciardi (C) 45' (2T) Vaccaro (F) Catanzaro-Giulian. 3-3 11' (1T) Carboni (C) 17' (1T) Masini S. (C) 33' (1T) Carbonaro (G) 35' (1T) Masini S. (C) 17' (2T) Bonta' (G) 31' (2T) Della Penna (G) Celano - Chieti 0-1 36' (1T) Lacarra

Ebolitana-V.Lamezia 0-0 Fano - L’Aquila 2-1 20' (1T) Marolda (F) 13' (2T) Cavaliere (Rigore) (L) 37' (2T) Innocenti (F) Gavorrano - Neapolis2-2 8' (2T) Fioretti (G) 10' (2T) Rosati (G) 31' (2T) Foggia (N) 46' (2T) Moxedano (N) Perugia - Isola Liri 2-1 44' (1T) Ferri Marini (P) 8' (2T) Clemente (P) 38' (2T) Raffaello (I) Vibonese - Aversa N. 2-1 7' (1T) Cosenza (V) 38' (2T) Figliomeni (V) 47' (2T) Zampaglione (A)

CLASSIFICA MARCATORI 34 reti Fioretti (Gavorrano; 9 rigori) 23 reti Clemente (Perugia; 6 rigori) 22 reti Masini S. (Catanzaro; 4 rig) 20 reti Mancosu (V.Lamezia; 5 rig) 16 reti Orlando L. (Paganese; 1 rig) 15 reti Balistreri (Perugia/CB; 3 rig) 10 reti Todino (Cbasso; 2 rig.)

3 reti Cruz (Campobasso) 2 reti Forgione, Licciardi (CB) 1 rete Viscido (Campobasso)

Come previsto il campionato si è chiuso con la promozione in prima divisione di Perugia e Catanzaro. Si giocheranno i play off Paganese, Vigor Lamezia, Aprilia e Chieti. Di seguito date e accoppiamenti.

PLAY-OFF (semifinali 20 e 27 maggio. Finali 3 e 10 giugno) Paganese - Vigor Lamezia Aprilia - Chieti Sono retrocesse direttamente in serie D Isola Liri, Ebolitana e Celano, mentre a giocarsi i play out per la permanenza in categoria saranno Vibonese e Neapolis.

Di seguito date e accoppiamenti.

PLAY-OUT (primo turno 20 e 27 maggio. Finale contro vincente girone A: 3 e 10 giugno) Neapolis - Vibonese Oltre alle ultime tre in classifica retrocedono in serie D anche altre tre squadre dopo gli spareggi. Si sfidano quart'ultima e quint'ultima di ogni girone (Lecco-Mantova e Neapolis-Vibonese). Chi perde scende tra in D. Ma le due vincenti si affrontano per decretare un'ulteriore squadra che scenderà in Interregionale.

42^ GIORNATA

CLASSIFICA

APRILIA - MELFI ARZANESE - PAGANESE CAMPOBASSO - FONDI CATANZARO - GIULIANOVA CELANO - CHIETI EBOLITANA - V. LAMEZIA FANO - L'AQUILA GAVORRANO - NEAPOLIS PERUGIA - ISOLA LIRI VIBONESE - AVERSA N. RIPOSA: MILAZZO

PERUGIA CATANZARO VIGOR LAMEZIA CHIETI APRILIA PAGANESE GAVORRANO L’AQUILA ARZANESE FANO (-4) AVERSA N. (-1) FONDI CAMPOBASSO (-1) MILAZZO GIULIANOVA (-2) MELFI (-3) VIBONESE (-1) NEAPOLIS (-2) ISOLA LIRI (-2) EBOLITANA (-3) CELANO

I VERDETTI FINALI Perugia e Catanzaro accedono in prima divisione.

Vigor Lamezia, Chieti, Aprilia e Paganese disputeranno i play off.

Isola Liri, Ebolitana e Celano retrocedono in serie D. Vibonese e Neapolis disputeranno i play out.

87 83 80 69 65 65 62 60 55 54 47 45 44 44 44 43 41 40 32 31 25

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Sport

08 maggio 2012

L’intervento

L’addio di Un déjà vu

Capone

Solita provocazione o l’atto finale dell’avventura in rossoblù?

Tutti intenti a festeggiare la vittoria e la permanenza in categoria. Lui, come gli accade da qualche tempo, solo per il campo, con la mano tesa verso il pubblico. Un saluto a tutti, anche ai contestatori, con gli occhiali scuri che celavano un volto forse rigato dalle lacrime. Quelle che non ha saputo trattenere in sala stampa alla domanda se il suo saluto fosse d’ addio. “Purtroppo sì – ha risposto Ferruccio Capone – considerato anche quello che è successo oggi (domenica, ndr). Ho apprezzato tanto che una parte della tifoseria abbia cercato di smorzare gli insulti. Ma rispetto a tanto non si può resistere, a tutto c’è un limite. E’ oltre un anno che sopporto invettive e cattiverie.

Ora è giusto lasciare spazio a chi può far meglio.” Un déjà vu. La solita provocazione, considerato che queste scene le abbiamo già viste, o l’atto finale? Tra qualche settimana la risposta definitiva. Per il momento il patron ha raggiunto un altro triste primato: è riuscito a dividere definitivamente il popolo rossoblù. Perché domenica nella nord c’è stato un accenno di rissa e qualche scaramuccia, prontamente sedata, tra pro e contro Capone.

Intanto in sala stampa il patron si riprende parlando della partita: “E’ stato un anno particolare. La sofferenza ci ha accompagnato sino agli ultimi secondi di quest’ultima partita. Ero molto preoccupato, ma per fortuna si è messa subito in discesa per noi.

Il filo conduttore di quest’annata è stato il patema. Voglio ringraziare tutti i ragazzi perché hanno dato l’anima. Siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo, seppur con sofferenza. E sono contento quantomeno per aver conservato la categoria. Ora saranno i campobassani che amano il calcio a fare il resto.”

Se nessuno volesse la società cosa succederebbe? Il Campobasso non si iscriverà al prossimo campionato? Domande che restano senza risposta, anche se Capone lascia intendere che lui non muoverà più foglia. Difficile, però, credere che lasci fallire un’azienda senza ricavarne un euro. Probabile, invece, che da domani inizino trattative per la cessione. E la sua mancata concretizzazione potrebbe lasciare anche tutto invariato. Anche se per ora il patron non vuol sentire più parlare di calcio a Campobasso. “Il mio compito è finito oggi – prosegue – e lo sto dicendo da mesi. Il mio obiettivo era conservare il titolo e arrivare a fine campionato (compito non ancora concluso perché a giugno ci sarà l’ultima scadenza Co.Vi.Soc., ndr). Il resto non lo dovete chiedere a me, ma a chi ha voluto questa situazione, chi l’ha alimentata e chi

non ha cercato di porre un argine a tutto ciò. Non ho visto interesse affinché si fermasse l’opera distruttiva.

Si è voluto che tutto continuasse fine a rompere il progetto del Nuovo Campobasso.

Sono amareggiato e mortificato che debba finire così questo ciclo. Io non serbo alcun rancore verso nessuno, nonostante le ingiurie e le cattiverie. Conserverò un ottimo ricordo di questi sei anni perché, nonostante gli errori, ho fatto tutto in buona fede. Ringrazio chi mi è stato vicino e chi mi ha accompagnato in questa avventura. E’ venuto il momento che Capone si faccia da parte. Ho chiuso con il calcio a Campobasso perché questa, purtroppo, è la volontà. In questa partita (quella di domenica, ndr) mi sono tornati alla mente tanti aggettivi, le minacce e le ingiurie.

Dalla gara di Avellino dello scorso anno non è cambiato nulla. Continue cattiverie per bloccare questo progetto.”

La parola fine non è stata, però, ancora scritta. Vorremmo solo che si parlasse chiaro agli sportivi, agli appassionati e a tutti i cittadini del capoluogo. Da parte nostra non alimenteremo false illusioni, e ne abbiamo già dato prova nel caso Casillo. mdi

Il mio compito è finito, non si può più resistere alle ingiurie e alla cattiverie Sul futuro dovete chiedere a chi ha voluto questa situazione, l’ha alimentata e non ha cercato di porre un argine a tutto ciò

Il saluto del presidente Capone ai tifosi al termine della gara con il Fondi Foto di Antonio Rateni

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Sport

08 maggio 2012

Calcio serie D

Miracolo Isernia Delusione Trivento

Il presidente Gianni Monfreda

La squadra di Logarzo conquista un posto nei play off Il team di Agovino si lecca le ferite e patron Falcione potrebbe decidere di lasciare Il calcio è tanto bello quanto imprevedibile e può succedere che una squadra che a dicembre tutti davano destinata alla retrocessione compia

un’impresa straordinaria, raggiungendo i play off. E’ accaduto all’Isernia che ha portato avanti, fino all’ultima giornata, un duello testa a testa

Agovino

con i cugini del Trivento. Al termine degli ultimi novanta minuti della stagione regolare la squadra di Pasquale Logarazo, grazie al successo casalingo sul Riccione (e alla concomitante sconfitta del Trivento a Civitanova Marche) ha effettuato un nuovo sorpasso in classifica, assestandosi definitivamente al quinto posto, ultimo utile per la disputa dei play off. Un traguardo senza dubbio carico di orgoglio per il team del presidente Gianni Monfreda che tra mille sacrifici, in primis di carattere economico, ha portato avanti con dignità un campionato che sembrava essere destinato a ben altra conclusione. Un dato questo che deve lasciar riflettere i cugini del Trivento che si sono lasciati scappare un treno che era decisamente alla loro portata. Inutile girarci intorno: la squadra di Massimo Agovino, almeno per l’organico a disposizione, era la favorita per il quinto po-

sto. Tenere in panchina la domenica giocatori come Di Vito, Aquaro, Bisegna non capita a tutti, come non è da tutti poter contare su calciatori di categoria superiore come Minadeo e Monti. Se poi si aggiunge anche una tranquillità economica che il presidente Edoardo Falcione ha sempre garantito per tutta la stagione, allora c’è da pensare che in casa gialloblù la delusione sia tanta. L’unica (e forse amara) consolazione resta il record di punti collezionati in questa stagione dai trignini, stagione che potrebbe essere l’ultima per il numero uno del Trivento che ha investito tanto in una piccola realtà senza però ricavarne nulla in questi ultimi tre anni. E la crisi economica che sta investendo anche lo sport potrebbe accelerare la decisione del presidente gialloblù che sembra sempre più deciso a lasciare il club trignino.

ANPA

Calcio e solidarietà.

Campionato Nazionale Juniores.

“Zero in Campo”, oggi la presentazione

I gialloblù di Rienzo escono a testa alta

Il Comitato Unicef di Campobasso indice ed organizza per il 12 maggio 2012 la prima edizione del Torneo di calcio Zero in Campo, manifestazione patrocinata dal Comune di Campobasso e dalla Regione Molise, che si terrà, a partire dalle ore 9.00, presso l’impianto sportivo polivalente della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi del Molise. L’iniziativa vedrà sul terreno di gioco a contendersi la vittoria il Liceo Artistico Manzù, l’ITAS Pertini e l’IPIA Montini di Campobasso.

L’iniziativa nasce dalla volontà di accrescere e promuovere momenti di aggregazione, gioco e crescita nel rispetto dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ed è volta soprattutto alla sensibilizzazione dei più giovani; l’intero incasso della manifestazione sarà devoluto alla Campagna VOGLIAMO ZERO dell’Unicef Italia per ridurre drasticamente il tasso di mortalità infantile e dare una speranza di vita a milioni di bambini. L’evento coinvolgerà il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Campobasso che in qualità di GOODWIL AMBASSADOR dell’Unicef disputeranno una partita amichevole contro la squadra dei Volontari e Sostenitori del Comitato Unicef di Campobasso. I dettagli della manifestazione verranno illustrati questo pomeriggio alle ore 16.30 presso la Sala Blu messa a disposizione dal CUS Molise di Palaunimol.

Non riesce al Trivento l’impresa di approdare ai quarti di finale. A Battipaglia la formazione juniores gialloblù è stata battuta dagli undici metri e costretta ad alzare bandiera bianca. Eroe di giornata, per la formazione di Calabrese, è stato Di Vece che ha trasformato un calcio di rigore e regalato ai locali il passaggio del turno.

La partita non è stata bellissima con entrambe le squadre che non hanno creato tantissime occasioni da rete. Nella prima frazione non si registrano azioni pericolose. Solo le ammonizioni di Palmiero e Cerio.

Il pari sta bene alla formazione di Rienzo che nella ripresa ha una buona chance per passare con il pallonetto di Cerio finito fuori sul-

l’uscita di Muccio (50’). Passano sette minuti e i gialloblù si fanno vedere in area campana. Il tiro cross di Di Biase finisce tra i piedi di Palmiero, il suo tiro viene deviato in angolo. La Battipagliese non molla, ci crede e passa al 76’. Penta atterra in area D’Alessio, per il direttore

di gara è penalty. Sul dischetto si presenta Di Vece che spiazza Petrone. Il Trivento va all’assalto ma non riesce nell’impresa di impattare.

La festa è della Battipagliese ma l’Atletico Trivento esce a testa alta chiudendo una stagione comunque molto positiva.

L'undici sceso in campo in terra campana

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Sport

08 maggio 2012

Coni Campobasso

Giochi della Gioventù 2012, domani la presentazione La manifestazione si svolgerà mercoledì 16 maggio al campo di atletica in località Fontanavecchia a Campobasso Sarà presentata domani mattina con inizio alle 10.00 nella Sala Riunioni del CONI a Campobasso, la Festa Provinciale dei Giochi della Gioventù.

La manifestazione è stata organizzata dal CONI di Campobasso, con il patrocinio dell’Ente Provincia e si svolgerà la mattina di mercoledì 16 maggio al Campo di Atletica in località Fontanavecchia a Campobasso. La Festa Provinciale giunge a conclusione del Progetto “Giochi della Gioventù 2011/2012”, proposto dal CONI nazionale, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di I grado (medie).

L’iniziativa, al suo sesto anno di attuazione, ha preso il via ad inizio anno scolastico ed è stata promossa su tutto il territorio della provincia. Il Comitato CONI di Campobasso ha ottenuto un soddisfacente riscontro di partecipazione al Progetto che ha coinvolto 40 istituti, un numero di adesioni confermato rispetto allo scorso anno e più che triplicato rispetto alla prima edizione di cinque anni fa.

Il Progetto ha coinvolto le scuole medie di: Baranello, Bojano “Pallotta”, Bonefro, Busso, Campobasso “Colozza”, Campobasso “D’Ovidio”, Campobasso “Jovine”, Campobasso “Montini”, Campobasso “Mario Pagano”, Campodipietra, Campolieto, Campomarino, Castelmauro, Castropignano, Cercemaggiore, Colletorto, Fossalto, Guardiaregia, Guglionesi, Larino, Limosano, Montagano, Montefalcone nel Sannio, Pietracatella, Riccia, Ripalimosani, Rotello, San Giuliano del Sannio, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, Sant’Elia a Pianisi, Termoli “Brigida”, Termoli “Difesa Grande”, Termoli “Schweitzer”, Torella del Sannio, Toro, Trivento, Tufara, Ururi, Vinchiaturo.

Con i Giochi della Gioventù il CONI ha inteso offrire ai giovani delle scuole secondarie di primo grado un progetto formativo per ampliare le proposte di attività sportiva a disposizione della scuola,

proponendo occasioni di partecipazione per tutti i ragazzi di ogni classe, avvicinandoli alla pratica sportiva in modo divertente, coinvolgente e motivante.

La diffusione della cultura e della pratica sportiva nelle scuole restano fattori portanti dei Giochi della Gioventù, affiancati da altri due elementi fondamentali: il coinvolgimento di un numero maggiore di studenti secondo il principio del “nessuno escluso” e l’identificazione dell’attività sportiva come “scuola di vita”. Superata

l’impostazione che esaltava i soli valori competitivi, sono state privileggiate le classi intese come squadre, a competere tra loro, in modo da coinvolgere nell’attività tutti gli alunni, anche quelli meno avvezzi allo sport.

Il programma tecnico comprende prove di abilità atletiche, ginnico-espressive e giochi di squadra con la palla. Le classi si sono affrontate prima a livello di Istituto per arrivare alla Festa Provinciale che decreterà i vincitori dei Giochi della Gioventù 2011/2012.

Volley femminile serie B2.

L’Effe Sport chiude la stagione con una sconfitta al tie-break Si chiude con una sconfitta al quinto set la stagione della Fonte del Benessere. Ma non è certo il risultato finale dell’incontro a render triste la squadra molisana al termine di un campionato sicuramente positivo: i pensieri di società, tecnici e giocatrici isernine è

tutto rivolto alle condizioni di Serena Santagata, costretta ad uscire nel corso del terzo set per un infortunio al ginocchio sinistro (dopo un salto a muro) apparso subito abbastanza grave, tanto che l’atleta è stata trasportata in ospedale per gli esami del caso.

Al Palafraraccio contro l’Aversa, ormai retrocessa, è stata una pura formalità Ultima partita caratterizzata dal grave infortunio al ginocchio per la centrale Santagata

Il risultato ininfluente per il destino delle due formazioni in campo (Isernia già salva da diverse giornate; Aversa ormai retrocessa) dà vita ad una partita poco avvincente che si è trascinata per cinque set e che, alla fine, ha permesso a coach Nello Caliendo di schierare tutte le atlete a disposizione, compresa la giovanissima Oriana Cutone, titolare nel quarto e quinto set e autrice di una discreta prova.

Va, quindi, in archivio una stagione da incorniciare per la Fonte del Benessere che chiude in classifica con un più che lusinghiero sesto posto, dopo aver occupato anche la terza posizione nel girone di andata, in perfetta linea con gli obiettivi della società che, ad inizio torneo, aveva chiaramente puntato su una salvezza tranquilla e da raggiungere prima possibile.

Così è stato, malgrado Caliendo abbia dovuto fare a meno praticamente per tutto il campionato di Betty Tortora che sarebbe dovuta essere l’opposto titolare e che, invece, è rimasta vittima di un grave infortunio ad un ginocchio proprio a qualche giorno dalla prima giornata di campionato e ritornata a disposizione solo nell’ultimo mese.

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