ANNO VIII - N° 118 - MARTEDÌ 22 MAGGIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail RedazioneIsernia: lagazzettaisernia@alice.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno a Stefano Trotta
L'Oscar del giorno lo assegniamo al prefetto di Campobasso, Stefano Trotta, perchè ha avuto il merito di convocare i dirigenti di Equitalia, Agenzia delle Entrate, Inps e altri istituti sulla questione sociale in pericolo. Ha chiesto controlli e rigore ma anche ha sensibilizzato, nel contempo, i vertici dei predetti Uffici affinchè adottino ogni opportuno intervento volto a favorire forme di vicinanza e di supporto ai contribuenti che versano in condizioni di particolare disagio economico.
Il Tapiro del giorno ad Antonio Chieffo
Il Tapiro lo diamo all'assessore regionale ai Lavori pubblici ed enti locali, Antonio Chieffo. Sulla questione delle Comunità montane, non è riuscito a portare a compimento una proposta capace di dare unità organica alla riorganizzazione del sistema degli enti montani che la Regione ha sciolto ma non ne ha indicato il percorso per il futuro. Toccava proprio a Chieffo procedere in tal senso ma l'assessore non è riuscito a cavare il classico ragno dal buco.
SAN GIULIANO DI P.
I ladri tornano in Comune: rubato materiale per i documenti d’identità A PAG. 15
CAMPOBASSO
Violenza privata, informatore scientifico condannato a quattro mesi A PAG. 15
REGIONE
Il presidente Pietracupa conferma che il consiglio può restare in essere A PAG. 8
Speciale Elezioni
2 22 maggio 2012
Il risultato. Il sindaco di centrosinistra supera la soglia del 57 percento
IL BALLOTTAGGIO
Ugo
DE VIVO
Isernia sceglie De Vivo Brutto tonfo per Iorio
6.946 voti - 57,37% Rosa
IORIO
5.161 voti - 42,62% ISERNIA. Non senza sorprese il ballottaggio a Isernia porta Ugo De Vivo alla guida della città. Sbaraglia il campo ottenendo 6.946 voti pari al 57,37% contro i 5.161 voti e il 42,62% di Rosa Iorio. Un risultato che è rimbalzato a livello nazionale proprio per l'importanza del nome del candidato sindaco del centrodestra che già aveva conosciuto una mezza battuta d'arresto al primo turno quando si era fermata al 45,79% prendendo meno voti delle liste che si erano attestate al 58%. Al faccia a faccia per il turno di ballottaggio De Vivo l'ha spuntata su Rosa Iorio per la voglia di cambiamento che veniva dai cittadini e che ha finito con il danneggiare proprio la sorella del presidente che usciva dall'esperienza di assessore al Comune pentro. Ma la stessa Iorio ha pagato anche per le difficoltà in seno al Pdl visto e considerate le polemiche si erano avute nell'ultimo congresso provinciale del partito che aveva riportato alla guida, Luigi Mazzuto. Non a caso, proprio in queste ore, si sono
levate non poche voci circa la richiesta di dimissioni rivolte proprio nei confronti del vertice del partito di Alfano e Berlusconi. In molti ritengono, infatti, che anche per questa situazione interna si sia determinata la sconfitta di Iorio alle Comunali. Un risultato che peserà e non poco su quanto si profila anche a livello regionale dopo lo scioglimento del Consiglio da parte del Tar. La politica è in forte movimento, e Isernia lo dimostra, e per questo diventa sempre più difficile, per chi governa, potere incamerare voti e consensi. Il caso Isernia, però, è anche indice di un malcontento generale che si proprio rispetto alla politica del centrodestra sul territorio regionale. Tra l'altro, un indicatore si era avuto già in occasione delle Regionali quando proprio a Isernia il candidato presidente Iorio non aveva ottenuto quel risultato che ci si attendeva. E dalle urne per le Comunali, ora, si è avuto la conferma di una linea politica che la dice lunga sull'attuale momento politico.
Primo turno
ENZA U L F F A RNE U E L AL
15.032 votanti
76,45 %
Risultati primo turno
Candidati
12.483 votanti
63,48 %
Ugo De Vivo 4.416 voti 30,44% ELETTO SINDACO Totale liste: 3.340 voti 23,58%
Rosa Iorio 6.641 voti 45,79% Eletta consigliere
IL CONSIGLIO COMUNALE Rosa Iorio
PD Luciano Sposato Marco Amendola Carlo Veneziale
ISERNIA CHE VORREI Guido Cerasuolo SEL Giuseppe Iglieri
IDV Maria Teresa D'Achille Edmondo Angelaccio Franco Capone
ALTRI
CENTRODESTRA CENTROSINISTRA
Gianni Fantozzi Raimondo Fabrizio Stefano Testa Raffaele Teodoro Antonio Potena Mario Lastoria ALLEANZA PER IL MOLISE Antonio Scuncio Pietro Paolo Di Perna Angelica Morelli Giancarlo Chiacchiari
UDC Mike Matticoli Clelia Iadisernia Andrea Galasso PROGETTO MOLISE Domenico Chiacchiari Mario Lombardi Antonio Furioso ADC Cesare Pietrangelo Vincenzo Bucci UDEUR Domenico Di Baggio GRANDE SUD Piero Sassi
CANDIDATO SINDACO Raffaele Mauro MAURO SINDACO Angelo Cutone Giovancarmine Mancini
ISERNIAcomunali 2012 Liste
Ballottaggio
PDL
L’indicazione. La rottura nel centrodestra foriera di nuove cadute
Totale liste: 8.308 voti 58,66% Raffaele Mauro 1.684 voti - 11,61%
voti
%
Partito democratico 1.240 8,75 Italia dei valori 950 6,70 Isernia che vorrei 516 3,64 Sinistra ecologia libertà 436 3,07 Rifondazione - Comunisti italiani 154 1,08 Partito socialista italiano 44 0,31 Il popolo della libertà 2.393 16,89 Alleanza per il Molise 1.594 11,25 Unione di centro 1.258 8,88 Progetto Molise 1.081 7,63 Alleanza di centro 912 6,44 Udeur popolari 560 3,95 Grande sud 374 2,64 Partito pensionati 136 0,96
seggi 3 3 1 1 6 4 3 3 2 1 1 -
Mauro sindaco 984 Futuro e libertà
6,94
2
381
2,69
-
Ennio Mazzocco 585 voti - 4,03%
Coscienza civica 403
2,84
-
Giuseppe Laurelli 538 voti - 3,70%
Isernia viva 346
2,44
-
302
2,13
-
Guerriero sannita 97
0,68
-
Eletto consigliere Totale liste: 1.365 voti - 9,63%
Giovanni D’Uva 460 voti - 3,17% Giovanni Muccio 179 voti - 1,23%
D’Uva sindaco
Speciale Elezioni
3 22 maggio 2012
De Vivo: “Non pensavo a una messe di voti” ISERNIA. Soddisfatto per l'elezione, e non potrebbe essere altro, il neo sindaco di Isernia, Ugo De Vivo. Nessun equivoco sul risultato visto l'entità dello stesso ma tanta responsabilità per i problemi che attendono l'esponente del centrosinistra. Il suo primo pensiero, però, lo ha inteso rivolgere "ai genitori di Melissa e a quanti sono morti nel terremoto in Emilia Romagna". Sindaco, si sente partecipe di questo cambiamento? "Ho fatto una campagna elettorale con
In campagna elettorale raccoglievo le speranze della gente di cambiare un programma e la richiesta del cambiamento. Isernia ha necessità di trovare nuovi stimoli progettuali e ho percepito per l'intera tornata la voglia di cambiamento che saliva dalla gente. Questa voglia si è manifestata in termini numerici nelle urne e oggi sono qui a registrare una vittoria auspicata anche se non in questi termini. Una campagna elettorale che ho condotto con serenità e mi sono basato soprattutto sui problemi da risolvere e con programmi e progetti con il pieno coinvolgimento della cittadinanza". Ma si aspettava questo risultato? "Il risultato me lo aspettavo più tirato e combattuto. Non così forte. Pensavo che chiunque avesse vinto lo avesse ottenuto con pochi voti di distanza. Invece il risultato è andato al di là delle più rosee previsioni". Ci sono, però, tanti problemi in agenda.
I problemi vanno affrontati dopo la lettura dei documenti e delle carte "I problemi vanno affrontati attraverso la lettura delle carte e dei documenti prima di assumere qualsiasi decisione. Sono abituato, per il mio lavoro di avvocato, di guardare attentamente le carte prima di assumere decisioni. I problemi vanno studiati
e, poi, risolti seppure in maniera veloce perchè la situazione economica vuole questi passaggi". Ma non ha paura, sul piano politico? "Assolutamente no. Ho la mente per risolvere i problemi e scegliere la soluzione giusta. Su questa strada voglio muovermi per dare risposte alla gente di Isernia". E sul fatto che non ha una maggioranza? "Confido nella maturità e nella responsabilità di tutti perchè Isernia ha la necessità di trovare un'amministrazione capace
Non ho tessere di partito e resto vicino alla mia lista che mi ha voluto di dare risposte ai problemi che si hanno quotidianamente. Con loro, mi auguro, di potere operare positivamente per l'interesse di tutti. Dobbiamo appassionarci alla soluzione dei problemi in agenda e non di quelli di appartenenza". Ha già una Giunta in mente? "Assolutamente no. E' ancora prematuro perchè abbiamo appena terminato una lunga tornata elettorale. E' chiaro che bisognerà lavorare molto su questa strada per dare, davvero, il senso del cambiamento". E si iscriverà a un partito? "Non ho tessere di alcun partito e non sono legato a nessuno. Io ho partecipato alle elezioni con la mia lista civica e resto legato a questa". Si dimetterà da presidente dell'Ordine degli avvocati? "Mi dimetterò da presidente perchè non
Mi dimetterò da presidente dell’Ordine degli avvocati Non amo avere più cariche potrò più svolgere con il tempo necessario questo incarico. Tra l'altro, non amo avere più cariche. Ci sono i colleghi che con me hanno partecipato nel Consiglio dell'Ordine e potranno, benissimamente, reggerne le sorti".
Speciale Elezioni
4 22 maggio 2012
Nel feudo del e t n
e d i s e pr
uta R o t r obe R e a ev oria L t t i o l v i n a un Da r er e p p o o n m o s i mo e m r i t e i t gioisc v i O h Arc ata. “ . t i l t a e n p s o i ina ti reg n e n i le imm decennio” o l’ultim
Effetto Iorio.
La sconfitta? Un messaggio inequivocabile per i due schieramenti ISERNIA. Non è dato sapere se il ballottaggio delle elezioni amministrative di Isernia sia stato vinto dal centrosinistra con Ugo De Vivo o, come sostengono i più, perso da Rosa Iorio. C’è poi da considerare una seconda faccenda, più pungente e ormai non derogabile, soprattutto alla luce delle percentuali di consenso dei partiti tutti nel primo turno. Lo sconfitto del voto di ieri è Michele Iorio? Il governatore non gode di un particolare periodo di forma, dovendo fare i conti con lo stravolgimento in atto nella regione e nel Popolo della libertà dove, dopo anni di dominio incontrato, le cose sembrano volgere al peggio. La sorella del presidente pagherebbe, quindi, una disaffezione conto terzi, rivolta altrove, che tracimerebbe i confini della città pentra divenendo richiesta politica. Nello specifico, una smania di discontinuità. Peccato che il centrosinistra non si dimostri all’altezza del ricambio metodologico e amministrativo invocato dai molisani. A Isernia, infatti, Ugo De Vivo non ha i numeri per guidare una maggioranza di fatto avversa, diretta espressione delle due squadre conservatrici (e predominanti) a palazzo San Francesco. Sarà arduo restare in sella e, difficilmente, l’avvocato potrà confermandosi a lungo alfiere del cambiamento. Più facile che questo ruolo possa essere incarnato da Paolo Frattura, riportando la contesa sul tavolo regionale, qualora un centrosinistra unito potrebbe (bissando la corsa dello scorso ottobre) ambire alla guida del Molise. Il condizionale è d’obbligo, essendo i pretendenti limitrofi all’ex Camera di commercio almeno due: Giuseppe Astore e Antonio Federico, interpreti autorevoli dell’ostracismo di due sinistre, comunque fondamentali per conquistare il 51% dei voti. E qui, Isernia, potrebbe rappresentare un precedente valido per ambedue gli schieramenti. La frammentazione delle proposte alternative a Rosa Iorio è un campanello d’allarme: il centrosinistra, ancora una volta, fa bella figura se capeggiato da esponenti estranei alla militanza ortodossa, dimostrando per contro limiti preoccupanti dei partiti, autoreferenziali e sordi alle istanze di partecipazione della base e della società civile. Il centrodestra, invece, archiviata l’era d’oro inaugurata nel 2001 deve rifondarsi, guardare oltre i soliti nomi, aprendosi ad un rinnovamento profondo, auspicato a più riprese nelle ultime due tornate elettorali. La sentenza del Tar ha giocato un brutto scherzo alla compagine uscente ma, ancor di più, è mancato il sostegno della destra di Raffaele Mauro, ignorata dal Pdl quando sarebbe bastato un apparentamento per vincere a mani basse. Dei due errori macroscopici ha profittato Ugo De Vivo, anche se l’anatra zoppa la pagheranno in primis gli isernini, i quali confidano almeno valga loro un qualche discontinuità. A destra come a sinistra. Cirano
ISERNIA. Una vittoria fuori casa e perciò dal valore doppio. Il Partito democratico ha sempre considerato Isernia un feudo della famiglia Iorio, limitandosi – nelle varie tornate elettorali – a sconfitte onorevoli: Danilo Leva doveva mantenere i democrats al di sopra delle linea di galleggiamento, primo partito di una coalizione sistematicamente battuta, quasi priva di chance reali. Nessuno infatti, prima del voto amministrativo, avrebbe scommesso un euro su Ugo De Vivo sindaco della cittadina pentra e, addirittura, nell’entourage si temeva una vittoria al primo turno di Rosa Iorio. Lo stesso avvocato appariva poche settimane orsono come la vittima sacrificale di uno schieramento in cui, dopo le rinunce dei big, una unità parziale è stata conseguita proprio su un nome esterno: una persona perbene e perciò tutt’altro che pericolosa per le gerarchie del centrosinistra. Invece, la sentenza del Tar e l’annullamento delle elezioni dello scorso ottobre hanno rappresentato un volano potente e inaspettato, poiché il cognome Iorio – già oggetto di una chiara disaffezione nella stessa Iser-
Michele Petraroia aggiusta il tiro del Pd Un semplice episodio fortunoso non è sintomo di una strategia condivisa e cosciente di cambiamento
nia durante il voto delle regionali 2011 – è all’improvviso diventata una garanzia precaria, indice di familismo, comunque insufficiente (a dispetto del consenso della maggioranza dei consiglieri raggranellata quindici giorni fa) a spingere gli isernini nei vari seggi di appartenenza. È accaduto l’imponderabile, con “il centrosinistra che espugna Isernia – commentano a caldo il segretario regionale del Pd, Danilo Leva, e il presidente dell’assemblea, Roberto Ruta – roccaforte di Michele Iorio e del centrodestra. Ugo De Vivo – continuano – garantirà un’amministrazione solidale e capace di promuovere azioni per la crescita e per lo sviluppo, guardando con determinazione e ottimismo alle imminenti regionali, per archiviare il decennio di Michele Iorio e restituire speranza e futuro alle nuove generazioni che li reclamano con forza. L’entusiasmo e il senso di responsabilità – concludono i due esponenti dei democratici – ci consentono di guardare al presente e al domani con grande fiducia”. Perché una vittoria imprevista e fuori casa, vale doppio. Dal canto suo, Michele Petraroia, suggerisce un parallelo con la Francia di Hollande, aprendo a “pratiche di governo improntate alla legalità, alla competenza, alla sobrietà gestionale, al rigore etico e all’austerità degli amministratori eletti. Questa è la sfida che il centrosinistra – spiega il consigliere – sarà chiamato a vincere per restituire senso alla buona politica, sconfiggere coi comportamenti, gli esempi e l’attività quotidiana, la demagogia, l’affarismo, il populismo e la corruzione”. Dovessero venire meno queste pratiche, sostiene l’amministratore del Pd, “i flussi elettorali (potrebbero) mutare rapidamente, verso proposte politiche fuori degli schemi partitici tradizionali”. Per la serie, una vittoria fortunosa resta pur sempre un episodio. Lieto, ma estemporaneo senza una strategia di cambiamento profonda e condivisa. afv
TAaglio lto
5 22 maggio 2012
Il futuro. Ora bisognerà attendere cosa si avrà dopo la decisione del Consiglio di Stato per risolvere la situazione
Il caso. In undici anni il Consiglio regionale non è riuscito a stilare una nuova Carta locale per definire ruoli e strutture
Regione, la fase del Tar riapre la questione di un nuovo regionalismo CAMPOBASSO. Oggi si discute se in piedi possa o debba restare il Consiglio regionale, quali compiti dovrà avere nei prossimi giorni e via discorrendo. In undici anni, però, il Consiglio regionale non è riuscito a varare il nuovo Statuto approvato nel lontano 1971. La spiegazione più banale e più autentica è che i consiglieri, anziché dedicarsi a sviluppare gli spazi di autonomia, pure molto generosi, concessi dalla riforma del 1999 e poi da quella del 2001, si sono comportati semplicemente come coloro che non hanno voluto dare seguito a una riforma. Si tratta di una tendenza diffusa, che ha contraddistinto il mondo delle autonomie territoriali ad ogni livello, giustificata, per un verso, da una malcelata lettura ultrafederalista delle nuove disposizioni del titolo V e, per altro verso, dalla recisa propensione ad affermare, sempre e comunque, il primato della politica sulle regole giuridiche. Da qui ha preso il sopravvento quell'autoreferenzialità che ha portato a spingersi fino al punto di
L’autoreferenzialità della politica ha fatto dimenticare l’urgenza di rivedere il nuovo Statuto parlare, come oggi, degli statuti come di “costituzioni regionali”, della collettività regionale come di un “popolo regionale”, dello statuto come fonte di principi e valori per l'identità regionale; del diritto regionale come di un “diritto costituzionale regionale”, delle regioni come “enti sovrani”, delle fonti regionali come di un “sistema regionale di fonti del diritto”, dei consigli regionali come di “parlamenti regionali”, dei consiglieri regionali come di “deputati o parlamentari regionali”, dei presidenti della giunta regionale come di “governatori” con uno status peculiare protetto da prerogative autonome; delle consulte statutarie come di “mini corti costituzionali”. E poi? Nulla. Dimenticando, perfino, che gli statuti regionali sono strumenti per stabilire le regole dei processi di decisione regionale, nell'ambito dei valori e dei principi della costituzione. Non è affatto poco, se solo si
avesse l'accortezza di dare a questa configurazione una coerente attuazione. La sproporzione dei poteri tra vertice dell'esecutivo e assemblea legislativa da più parti denunciata; l'irresistibile e indiscutibile primato del presidente della giunta regionale su ogni altro potere; il progressivo e diffuso svuotamento dei consigli regionali e il senso di alienazione che lamentano i consiglieri regionali; l'inutilità di molti organi ovvero carrozzoni regionali resa manifesta o da provvidenziali ripensamenti o da mancate attuazioni rinviate sine die, non dipendono certo dai contenuti della riforma costituzionale, né tanto meno dalla giurisprudenza che ne ha difeso i contenuti prescrittivi. Sono, piuttosto, i frutti amari della cultura politica che esprime la classe dirigente locale. Ecco perchè, forse, bisognerebbe ripensare al sistema regionalistico nel suo complesso.
Il punto.
Non recepite le norme della Costituzione CAMPOBASSO. La legge costituzionale n. 1 del 1999 ha contestualmente riformato in modo incisivo l’art. 123 Cost., affidando alla fonte statutaria il compito di modificare ed integrare i precedenti statuti regionali anche adeguando l’organizzazione fondamentale della Regione alle modificazioni apportate all’assetto elettorale degli organi regionali di vertice ed al processo di accrescimento delle funzioni regionali, in parte già intervenuto ed in parte progettato, nonché anche alle trasformazioni nel frattempo intervenute nell’assetto della pubblica amministrazione, fra le quali certamente anche le notevoli innovazioni in tema di rapporto fra politica ed amministrazione. A fronte di tale situazione, la Regione avrebbe dovuto sviluppare, attraverso apposite e complete disposizioni statutarie, le rilevanti innovazioni costituzionali ed istituzionali originate dalle nuove scelte operate a livello nazionale, in tal modo anche riducendo il rischio dell’assenza di normative adeguate alle novità comunque prodottesi, a tutela della necessaria trasparenza e legalità dell’azione regionale. Al contrario l’adeguamento alle modifiche costituzionali e legislative intervenute è stato rinviato sine die con il manifestarsi di rischi particolarmente gravi sul piano della funzionalità e legalità sostanziale di molteplici attività della Regione.
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anche informazioni di pubblica utilità saranno accessibili ovunque attraverso un’interfaccia molto intuitiva. Ogni elemento può essere condiviso sui principali Social Network, inviato per
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menti per la pubblicazione di informazioni. Puoi inviare foto, video e registrazioni audio, così da poter offrire liberamente il tuo contributo ed essere protagonista della notizia.
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TAaglio lto
7 22 maggio 2012
Il nostro riferimento è la legge 2 del 2002: dobbiamo evitare un pericoloso vuoto istituzionale
Il Consiglio resta in piedi Pietracupa assicura: “Nessuna paralisi” Il presidente dell’assemblea legislativa sgombra il campo da dubbi e incertezze e precisa che saranno adottati soltanto provvedimenti urgenti
di Anna Di Matteo CAMPOBASSO. La politica molisana comincia a metabolizzare la decisione del Tar di annullare le elezioni regionali. A giorni dovrebbero essere rese note le motivazioni che hanno indotto la giustizia amministrativa a decretare l’annullamento del voto. Nel frattempo, tuttavia, in molti si chiedono cosa acadrà: la Regione rischia la paralisi? Il Consiglio regionale chiuderà anticipatamente i battenti? Nulla di tutto questo. Rassicurazioni, in tal senso, giungono dal presidente dell’assemblea legislativa di palazzo Moffa, Mario Pietracupa. Presidente, cosa accadrà nelle prossime settimane? L’attività del Consiglio si fermerà? “Il Consiglio regionale resterà in carica per gli atti urgenti,che in sostanza sono gli atti obbligatori”. C’è una legge regionale che disciplina questa situazione? “Sì, la legge 2 del 2002. L’anno precedente, nel 2001, quando ci fu l’annullamento delle elezioni regionali, all’epoca il presidente era Giovanni Di Stasi, il presidente della Repubblica firmò un decreto per disciplinare proprio questo evento. In effetti non si era mai verifi-
cata prima una situazione simile e dunque la materia non era normata. In quella circostanza il problema fu posto all’attenzione delle Regioni, chiamate a legiferare a livello Statutario”. La Regione Molise lo ha fatto? “Certo, è stato fatto e per colmare la vacatio che si sarebbe inevitabilmente creata, fu approvata la legge. Dunque la Regione, il Consiglio regionale dell’epoca si attennero a quelle che erano le direttive del capo dello Stato. E mentre altre leggi regionali furono impugnate, quella del Molise non fu toccata e dunque allo stato attuale è quella alla quale fare riferimento per affrontare la situazione attuale”. In caso contrario cosa accadrebbe? “Accadrebbe che senza Consiglio caderebbe tutto. Non è che c’è qualcuno che compia gli atti, non compirebbe niente nessuno. Si creerebbe un vuoto istituzionale ed amministrativo pericolosissimo che potrebbe avere ripercussioni estremamente gravi”. Il prefetto di Campobasso ha inviato una informativa a tutti i consiglieri
regionali nella quale, in sostanza, comunica di aver investito della situazione la Presidenza del Consiglio dei ministri... “Il prefetto si è posto un problema, in maniera come sempre attenta. Ha svolto il suo ruolo istituzionale in modo assolutamente puntuale, offrendoci anche il suo sostegno. Comunque noi non siamo morti”. Cosa accadrà dopo la sentenza? “Le sentenze non si commentano ma si rispettano e se non si condividono si impugnano. In maniera serena, senza accusare nessuno, non la condividiamo e quindi di conseguenza la impugneremo, chiedendo anche la sospensiva. Riazzerare tutto per dieci giorni non sarebbe conveniente , si creerebbe un caos incredibile”. Dunque il Consiglio resterà in carica per adottare provvedimenti urgenti. Come si organizzerà l’assemblea legislativa? “Ho chiesto al direttore generale di eseguire una immediata ricognizione di tutti gli atti, per poi poter effettuare una valutazione su quelli che rivestono il carattere dell’urgenza”. Quali potrebbero essere questi atti? Il Piano sanitario, la ricostruzione, l’emergenza lavoro possono essere considerati argomenti che richiedono l’intervento urgente da parte del Consiglio regionale? “Vedremo. Ho chiesto, ovviamente, di
procedere con una istruttoria complessiva che riguardi sia i provvedimenti già licenziati che quelli ancora in istruttoria. La prossima settimana convocherò l’Ufficio di Presidenza, che dovrà supportarmi. Dopodiché sentiremo anche la Conferenza dei capigruppo”. In quella sede si deciderà se convocare o meno il Consiglio regionale... “Intanto il prossimo primo giugno ci sarà la seduta obbligatoria. Se ci saranno atti urgenti, saranno inseriti nell’ordine del giorno, altrimenti si rinvierà”. Presidente, questa fase di incertezza istituzionale va ad inserirsi in un momento di crisi particolarmente grave. L’aula di palazzo Moffa sarà sicuramente chiamata a legiferare su temi di strettisssima attualità ed urgenza... “Direi proprio di sì. Il momento è tale da indurre tutti noi a fare la propria parte”. Chiederà la collaborazione delle opposizioni? “Credo che in una fase delicata come questa sia indispenssabile mettere da parte le posizioni partitiche e lavorare per dare risposte alle emergenze che stanno attanagliando il Molise. E’ il momento di collaborare, di lavorare per tentare di dare quelle risposte che comunque dobbiamo dare alla nostra gente. Ora più che mai”.
Il direttore generale effettuerà una ricognizione sugli atti approvati e quelli in istruttoria La prossima settimana convocherò la conferenza dei capigruppo Il primo giugno seduta obbligatoria
TAaglio lto
8 22 maggio 2012
EFFETTO RICORSI
La giurisprudenza in bilico tra il precedente abruzzese e l’assenza dello Statuto regionale
Giunta e Consiglio restano in carica per i soli atti indifferibili ed urgenti di Aldo Fabio Venditto CAMPOBASSO. La giurisprudenza è ingarbugliata, disseminata di verdetti contraddittori o, comunque, zeppa di distinguo ed eccezioni. Ancora oggi gli eletti a palazzo Moffa, gli assessori e il presidente della Regione sono intenti a scartabellare tra i precedenti, a rincorrere interpretazioni, nello sforzo leguleio di smentire le osservazioni della stampa in merito alla proroga dei poteri e delle funzioni del Consiglio regionale del Molise, dopo l’annullamento delle elezioni ad opera del Tar. Alla luce del dispositivo del giudice Zaccardi, resterà in carica solo l’esecutivo di governo o, seppur con poteri ridotti, anche l’assemblea di via IV Novembre? In ballo c’è il futuro della legislatura e, soprattutto, il rischio di una paralisi amministrativa pericolosa, sconsigliabile in una fase di forte instabilità economica come quella che stiamo attraversano. Servono istituzioni forti, sovrane e determinate: legittime e pertanto legittimate ad operare, intervenendo dove e come reputano più opportuno. Purtroppo, a dar credito alle norme sulla prorogatio, non sarà così nei prossimi mesi. Secondo il professore Daniele Coduti, ricercatore del dipartimento delle Scienze giuridiche pubblicistiche dall’università di Foggia, in-
fatti, il funzionamento delle assise regionali è paragonabile a quello delle assemblee parlamentari, “quantomeno – si legge nel saggio su La prorogatio dei Consigli regionali: l'armonia con la Costituzione tra uniformità e omogeneità – in relazione ai limiti che essi subiscono nella fase di transizione da una legislatura all’altra”. In pratica, lo Statuto regionale dovrebbe dettare le regole procedurali inerenti lo scioglimento del Consiglio o riferite ad una eventuale transizione tra la vecchia e la nuova legislatura. Ma, nell’ipotesi in cui la Regione non abbia ancora esercitato le proprie competenze in materia – come in Molise, appunto – in caso di annullamento delle operazioni di voto da parte della magistratura si può ricorrere ad una legge regionale (nello spe-
L’intervento. A distanza di pochi giorni ed a diverse latitudini si sono verificati due fatti inquietanti: l’attentato all’A.D. di Ansaldo Energia a Genova; la bomba rudimentale confezionata e fatta esplodere per fare strage alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi. La storia recente di questo nostro Paese ci insegna, nella sua drammaticità, che ogni qualvolta si evidenziano segni di debolezza e di sfaldamento dello Stato e delle Istituzioni riemergono puntuali i fenomeni di terrorismo che assumono un duplice significato: da un lato quello di raccogliere le frange più reazionarie ed antisistema, dall’altro quello di sviare l’opinione pubblica da quel confuso e generalizzato contesto di precarietà in cui versa il Paese nella sua interezza,per precise responsabilità economiche e politiche . Ho già avuto modo di rilevare che sta accadendo in Italia ciò che è già accaduto nella vicina Grecia e che il nostro Paese, lungi dal seguire i più evoluti modelli dell’Europa centrale, si sta lentamente balca-
e per quanto tempo, esattamente come sancito da un norma molisana ad hoc che sopperisce la cronica mancanza di una legge statutaria, in stretta osservanza dell’articolo 123 della Costituzione. Ovviamente, sarà possibile legiferare solo in caso di urgenza e indifferibilità dei provvedimenti, come l’approvazione del Bilancio, del Piano sanitario regionale e, perché no, in relazione alla ricostruzione post sisma e all’emergenza lavoro. A tal proposito, il presidente del Consiglio Mario Pietracupa, ha già chiesto agli eletti l’elenco degli atti già licenziati o in giacenza presso le Commissioni consiliari, onde procedere ad una verifica sinergica con i capogruppo e il governatore al fine di misurare l’effettiva impellenza delle norme. È assolutamente da escludersi ogni atto legislativo riconducibile all’attività di indirizzo politico, essendo la gestione emergenziale di natura imparziale e, comunque, estranea agli interessi di parte. “La limitazione dei poteri degli organi di governo in regime di
Le assemblee locali paragonate tout court al parlamento, senza distinguo per quanto concerne la transizione tra due legislature cifico la numero 2 del 2002), fermo restando gli errori, da evitare, già commessi in Abruzzo. La norma dei cugini, redatta a seguito delle dimissioni del presidente Del Turco, inquisito per lo scandalo della sanità, non può ritenersi costituzionalmente coerente in quanto la prorogatio deve essere preventivamente determinata, non potendo prescindere da una indicazione palese delle limitazioni dei poteri degli organi di governo regionale. Va cioè chiarito chi fa cose
prorogatio, dunque – spiega Coduti – appare ai giudici della Corte come connaturale all’istituto, tale da configurarsi come espressione di quella armonia con la Costituzione alla quale lo Statuto deve attenersi nel definire la forma di governo regionale”. In conclusione, il Consiglio regionale resterà in carica “limitatamente agli atti indifferibili e urgenti – conclude Coduti nella sua disamina – (…) a partire dal quarantacinquesimo giorno antecedente la data delle elezioni”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Prefetto di Campobasso, Stefano Trotta, il quale chiede lumi all’ufficio per i Rapporti con il sistema delle Autonomie, ritenendo comunque valida la norma molisana del 2002 che dispone come, “nelle more dell’approvazione dello Statuto regionale, nei casi di annullamento dell’elezione del presidente della Giunta e del Consiglio regionale, gli stessi organi continuano ad esercitare le loro funzioni fino alla proclamazione del nuovo presidente e del nuovo Consiglio regionale”. Il tutto, in attesa di capire se il Consiglio di Stato confermerà il ritorno alle urne e quando, smaltito il fardello burocratico, i molisani potranno di nuovo vantare un governo democraticamente eletto e privo di pregiudiziali giuridiche.
La Grecia, l’Italia, il Molise nizzando. Le elezioni del 6 maggio in Grecia hanno infatti visto prevalere una diffusa volontà di scomposizione del sistema, con la nascita di formazioni reazionarie e radicali ed il corrispondente indebolimento dei partiti di governo filo europei. Per tale ragione, stante la impossibilità di comporre un esecutivo che possa contare su una adeguata maggioranza parlamentare, la Grecia si è vista costretta a ritornare alle urne già il prossimo mese di giugno, così da evitare un pericoloso vuoto politico. In questo quadro di complessiva instabilità il blocco politico-conservatore che si è incistato dietro il cd governo tecnico (o meglio di tecnici) in Italia, non potrà resistere all’urto della volontà popolare che già nelle recenti consultazioni amministrative ha manifestato il suo evidente disagio. Va riconosciuto alla Grecia il coraggio di aver fatto una scelta difficile e socialmente delicata, tornando alle urne in tempo reale, scommettendo in un modello nuovo
di Governo del Paese. Altrettanto non può dirsi dell’Italia la quale persevera invece nella conservazione di un sistema che la storia si è già incaricata di bocciare, un sistema economico finanziario, del quale questo Governo è evidente espressione, che diventa ogni giorno meno credibile. Non è un caso che gli indici di borsa tendono verso valori negativi; che il differenziale tra i BTP ed i Bund tedeschi si mantiene sempre sopra la soglia di 400 punti; che il debito pubblico continua ad aumentare in maniera esponenziale; che i Rating delle agenzie internazionali sono sempre negativi per il nostro sistema bancario .A questa logica perversa non fa eccezione il Molise il quale anzi si pone quale modello negativo di quel sistema. La recente decisione del TAR di decretare il ritorno alle urne per le conclamate irregolarità nella presentazione di liste e di candidature che hanno sostenuto l’ormai ex Governatore nello scorso ottobre, ha prodotto la immediata reazione di auto-
conservazione con l’annuncio pomposo del ricorso al Consiglio di Stato. Il senso di responsabilità e di rispetto delle Istituzioni avrebbe dovuto consigliare all’ex Presidente un diverso e più responsabile atteggiamento che è quello di accettare la decisione dei Giudici amministrativi e di riconsegnare con immediatezza al popolo molisano la scelta di indicare chi dovrà guidare il difficile presente e progettare un diverso e migliore futuro. Tanto nella consapevolezza, ben nota a tutti, di avere giocato nello scorso autunno una partita non regolare. Sarebbe stato un gesto di rispetto nei confronti dei molisani ,delle categorie produttive e delle Istituzioni le quali non possono attendere oltre i bizantinismi di questa evanescente classe politica. La Grecia ha avuto il coraggio di farlo. Ho fondato timore che il Molise si sottrarrà ancora una volta a questo doveroso segnale di dignità politica. Avv. Oreste Campopiano
TAaglio lto
9 22 maggio 2012
Il fatto. In prefettura incontro Il dato. L’indicazione è venuta con Equitalia, Agenzia Entrate dal ministero per intervenire e Inps sullo stato attuale su situazioni preoccupanti
Il punto. Saranno aperti sportelli di ascolto dedicati ai cittadini
Questione sociale, preoccupato il prefetto rezza poste in essere al fine di scongiurare episodi criminosi in danno delle sedi e del personale addetto; sensibilizzare, nel contempo, i vertici dei predetti Uffici affinchè adottino ogni opportuno intervento volto a favorire forme di vicinanza e di supporto ai contribuenti che versano in condizioni di particolare disagio economico. I vertici delle amministrazioni finanziarie e della società concessionaria delle riscossioni hanno illustrato le iniziative già intraprese in tal senso e segnatamente l’attivazione di procedure di mediazione; l’introduzione di servizi di consulenza specialistica e personalizzata; la prossima apertura di sportelli di ascolto dei cittadini, assicurando, altresì, l’avvio di una campagna di informazione sugli strumenti disponibili per
Frodi, il contrasto delle politiche finanziarie
fronteggiare le gravi crisi aziendali e per superare le difficoltà connesse a condizioni di particolare disagio economico dei contribuenti. La situazione verrà costantemente seguita, anche mediante la convocazione di ulteriori incontri per la verifica dell’efficacia delle misure adottate .
CAMPOBASSO. E' prevista per questa mattina a Campobasso presso la Sala Conferenze della Giunta Regionale il seminario “Il contrasto alle frodi finanziarie all’UE: strategie e strumenti di controllo” organizzato nell’ambito del ciclo di seminari, del Dipartimento per le Politiche Europee, cofinanziato dalla Commissione Europea (OLAF) con il programma “Hercule II 2007-2013”: Programma di Azione Comunitaria per promuovere attività nel campo della protezione degli interessi finanziari dell’Unione Europea. È prevista la partecipazione di relatori nazionali e comunitari che tratteranno la lotta alle frodi finanziarie all’Unione Europea. Obiettivo del seminario sarà quello di: analizzare i più rilevanti e diffusi fenomeni di irregolarità e frode nonché approfondire e condividere tutte le buone prassi in materia di controllo con le Autorità regionali competenti; promuovere una migliore comprensione dei meccanismi comunitari e nazionali in tema di fondi europei con ciò migliorando la cooperazione tra il Dipartimento per le Politiche Europee e tutte le Autorità europee, nazionali e locali, soprattutto in termini di prevenzione e di tutela della legalità; proporre, in ipotesi, ad altri Paesi europei il peculiare ed efficace modello italiano di prevenzione e contrasto alle frodi; promuovere la piena applicazione dell’art. 325 TFUE, per una efficace ed equivalente tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea; avvicinare gli attori locali alle problematiche delle frodi all’UE.
redazione@lagazzettadelmolise.it
Cosa è successo alle Comunità montane molisane? nario di enti locali riorganizzati secondo i dettami legislativi nazionali, doveva riprogrammare l’associazionismo su base territoriale, e decidere quali funzioni/servizi, già svolti dalle Comunità Montane, trasferire, sempre in tempi certi e perentori. - Stipulare accordi istituzionali, tra tutti gli enti (locali e nazionali) presenti in regione, per consentire la mobilità del personale delle Comunità Montane soppresse; - Prevedere incentivi economici agli enti locali che decidevano di assumere personale proveniente dalle Comunità Montane; - Dettare norme per favorire l'esodo volontario dei dipendenti delle Comunità Montane prevedendo anche specifiche misure di incentivazione economica e previdenziale; La politica locale, sulla base delle verificate esigenze di forza lavoro necessaria per far funzionare questi nuovi enti locali, doveva decidere per quale e quanto personale, proveniente dalle Comunità Montane, richiedere il trasferimento. Cosa si è verificato? - Lo Stato ha tagliato i trasferimenti erariali alle comunità montane e non ha portato a termine la riorganizzazione degli enti locali territoriali; - La Regione (non avendo soldi, ovvero, avendoli
per altri scopi a servizio di una maggior consenso elettorale) ha deciso di sopprimere le Comunità Montane senza porsi il problema a chi trasferire funzioni e servizi e, cosa ancora più grave, dove trasferire il personale (ricordiamo che trattasi di personale vincitori di concorsi pubblici) – La Regione non ha neanche mostrato interesse a tutelare quelle comunità montane che svolgendo servizi di interesse regionale, una eventuale interruzione causerebbe interruzione di pubblico servizio con risvolti di pericolosità igienico sanitario per la popolazione; - I Comuni, in mancanza di regole certe ed obbligatorie, continuano a tenere lo status quo. A cosa assistiamo. la Regione, non sapendo che fare, non avendo un gruppo dirigente capace di darsi una programmazione compiuta, avendo interesse a indirizzare la spesa verso consulenze, rapporti di lavoro a termine e sospensione delle soppressioni delle comunità montane, persegue la sola finalità di tenere in standby centinaia di famiglie, utili per obbligarli ad indirizzare la loro volontà politica, senza preoccuparsi della spesa pubblica e della efficienza ed efficacia del loro agire politico.
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Da quando noi, piccoli esseri umani, abbiamo deciso di condividere il senso di appartenenza ad una civiltà organizzata ci siamo dati delle regole. “Chi fa chi” “Chi fa che cosa”. Alla politica abbiamo affidato il compito di dettare le regole di organizzazione e le finalità da perseguire, ai raggruppamenti di individui è stato affidato il perseguimento di quelle finalità nel rispetto dei principi fissati dalla politica. Tradotto con riferimento alla situazione delle Comunità Montane molisane: La politica nazionale (se la finalità era quella di perseguire economie di finanza pubblica – eliminare gli enti inutili – fare di tutta l’erba un fascio ne è piena le fosse) avrebbe dovuto: - Decidere di non inserire le Comunità Montane tra gli enti da finanziare con i trasferimenti erariali; - Dettare regole obbligatorie di riorganizzazione degli Enti Locali con tempi perentori; - Demandare alle Regioni di provvedere alle soppressioni o trasformazioni delle predette Comunità Montane, al trasferimento del relativo personale e delle funzioni/servizi da queste esercitate, in altrettanti tempi perentori. La politica regionale, sulla base di indirizzi programmatici incontrovertibili, avrebbe dovuto: - Decidere se sopprimere, tenere o ridurre le Comunità Montane; - Se decideva di tenerle o ridurle, doveva trovare le risorse finanziarie per il loro funzionamento; - Se decideva di sopprimerle, sulla base di uno sce-
Il seminario.
L E T T E R E
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L E T T E R E
CAMPOBASSO. Il Prefetto di Campobasso, Stefano Trotta, ha tenuto una riunione della Conferenza Permanente con i dirigenti regionali e provinciali dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia s.p. a. nonché con i dirigenti dell’INPS, dell’Agenzia del Territorio e dell’Agenzia del Demanio per un congiunto esame del diffuso stato di tensione sociale connesso alla grave congiuntura economica nazionale. La riunione è stata indetta anche in attuazione della direttiva in data 17 maggio corrente, con cui il Ministro dell’Interno ha demandato ai Prefetti una costante attività di monitoraggio sul territorio al fine di individuare le situazioni di maggiore criticità e adottare le iniziative più opportune per delineare percorsi risolutivi. Nel corso dell’incontro, il Prefetto dopo aver ribadito l’esigenza di assicurare il massimo rigore nel contrasto all’evasione e all’elusione fiscale e contributiva, ha affrontato la problematica sotto un duplice profilo: rassicurare gli operatori degli uffici finanziari interessati circa le misure di sicu-
TAaglio lto
10 22 maggio 2012
La questione. Dopo il tavolo tecnico in Giunta L’indicazione. L’aspettativa è rivolta a tutti il Cda dello stabilimento rilancia con il Piano i soggetti sociali e politici
CAMPOBASSO. I prodotti agroalimentari presentano aspetti del tutto particolari circa la forte sensibilità dei consumatori finali, in particolare rispetto a talune delle caratteristiche qualitative, c’è una sensibilità del tutto particolare rispetto alle stesse: si pensi ai contenuti nutrizionali e salutistici degli alimenti, senza escludere gli aspetti igienici e di sicurezza sanitaria. Su questo potrebbe e dovrebbe puntare la politica regionale per sostenere le aziende produttrici del settore a partire dalla Solagrital che sta lavorando molto per recuperare le situazioni del passato ma presenta ancora qualche problema per la questione Arena ma anche e, so-
Solagrital, la voglia di guardare al domani prattutto, per la posizione di qualche sigla sindacale interna all'azienda. Intanto era stato lo stesso amministratore delegato di Solagrital, Lino Di Dario, a collaborare con i soci alla definizione del piano di ristrutturazione, teso a conso-
lidare un’azienda industriale capace di produrre prodotti di qualità e valore. Così come aveva ribadito la volontà di volere continuare "a lavorare, con il massimo di energia, al Piano di ristrutturazione finanziaria e patrimoniale
dell’azienda e alla riorganizzazione dei processi industriali e commerciali. Con il concorso responsabile di tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella società la Solagrital, ne sono certo, ne uscirà competitiva, continuando a rap-
L’azienda ha l’obiettivo di rilanciare le proprie attività
Il documento.
CAMPOBASSO. La Solagrital, in attuazione del Piano Industriale 2009-2013, ha già realizzato vari interventi di ristrutturazione, se pur non ancora completati, mirati alla diversificazione commerciale, a una diversa organizzazione dei processi produttivi ed a una metodica riorganizzazione degli organici. Restano comunque aperte alcune rilevanti criticità associate al rapporto con la Codisal (Gruppo Arena) per la cessazione, già dalla fine del mese di novembre 2011, di ogni rapporto commerciale in ragione dei mancati pagamenti nel tempo delle forniture, accumulando così un rilevante debito verso la Solagrital, e al rapporto con il Gruppo AIA palesatesi in una insufficiente redditività aziendale determinata dalla prevalenza di prime e seconde lavorazioni, a sua volta suffragata dalle difficoltà finanziarie conseguenti ai su detti inadempimenti della Codisal. La Solagrital, com’era inevitabile, è stata obbligata a rivedere il Piano Industriale esistente per conseguire efficaci obiettivi di crescita, puntando su un’efficiente ed economica filiera zootecnica e struttura di fabbrica e su uno sviluppo delle vendite dirette mediante un’autonoma struttura commerciale. Tali obiettivi saranno concretizzabili e oltremodo sostenibili se si stimolano sincrone azioni riorganizzatrici, da condividere con tutti i soggetti coinvolti nei vari processi produttivi (azienda, allevatori, parti sociali, regione molise), che riducano i costi di esercizio rendendoli compatibili con i ricavi del-
presentare per il territorio regionale un punto di riferimento economico e sociale. Il 18 maggio, poi, al tavolo istituzionale, sono stati presentati il piano industriale 20122016, il piano di riorganizzazione e il piano Sociale, che richiedono una chiara assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti (regione Molise, allevatori e organizzazioni sindacali) per dar forza al rilancio, assolutamente sostenibile, della società. E oggi il Piano è diventato realtà e si riassume nei punti come presentato.
La riorganizzazione apre nuovi scenari per la ripresa futura l’azienda. La riorganizzazione, dunque, sarà strategicamente orientata verso la filiera zootecnica e, per quanto di competenza, canalizzata sulla strutturazione degli organici, in un contesto di efficientamento dei processi produttivi, di incremento della produttività, di dinamicità nell’organizzazione del lavoro e di ottimizzazione dei beni e servizi in genere. Concretamente, vanno riallineati agli attuali costi di mercato il costo delle soccide (riproduttori, ovaiole, broiler) e il costo del lavoro, intervenendo, per quest’ultimo, sull’impianto degli organici per garantire il giusto equilibrio tra i costi della Mdo e i ricavi. Più esplicitamente, infatti, necessita verificare la disponibilità e concordare: 1. con gli allevatori una riduzione delle soccide del 10% c.a. per consentire alla filiera zootecnica il massimo di competitività 2. con le parti sociali il contenimento del costi del lavoro entro l’11% del
fatturato mediante una razionalizzazione degli organici e una diversa organizzazione del lavoro che assicuri la saturazione dei turni di lavoro, tenendo pur anche conto della idonea/inidonea ricollocabilità interna del personale, del corretto rapporto diretti/indiretti e delle esigenze legate alla sicurezza sul lavoro 3. con il socio di maggioranza una riduzione dell’attuale costo degli affitti, assolutamente fuori mercato L'azienda avendo l’obiettivo di rilanciare le proprie attività e quelle dell’indotto, se pur in un momento di difficoltà economico - finanziaria, difficoltà che attraversano tutte le aziende, mira a riorganizzare le produzioni, l’organizzazione del lavoro e le vendite del prodotto per sostenere e consolidare la ripresa. La riorganizzazione in atto, come già detto, ha generato risultati apprezzabili ma delinea un diverso assetto del-
l’azienda, utile a ottimizzazione i costi di produzione (fissi e variabili). Tale obiettivo è praticamente raggiungibile ma, di ritorno, evidenzia un esubero strutturale di personale a causa di svariati motivi, tutti legati al riequilibrio tra la forza lavoro diretta e indiretta, tra la forza lavoro a tempo indeterminato utilizzata nei reparti/servizi diretti di fabbrica e a tempo determinato (c.d. avventizia) utilizzata nei reparti/servizi indiretti e alla copertura dei secondi turni di lavorazione. L’azienda per le fin qui esposte motivazioni, non ha capacità finanziaria propria per sostenere da sola le misure prevedibili dal Piano Sociale e, pertanto, è costretta a chiedere “solidarietà” nel concorrere a stimolare politiche attive che consentano di integrare la riduzione del reddito in conseguenza dei collocamenti in CIGS ma soprattutto del ricorso alla mobilità, tenendo conto pur anche dell’attuale contesto di crisi e di difficoltà finanziarie dell’intero paese, enti pubblici compreso, molto profonda e reale. L’obiettivo principale dell’azienda è quello di favorire il reinserimento nei processi produttivi interni il maggior numero di lavoratori, purché le condizioni soggettive di ciascun lavoratore e le oggettive esigenze tecnico-organizzative e produttive dell’azienda, nel corso del programma di riorganizzazione, lo consentano.
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Regione
22 maggio 2012
Lo strano caso del dottor Gianfranco e di Mr Vitagliano di Assunta Domeneghetti CAMPOBASSO. Prendendo in prestito la fantasia dello scrittore Robert Luis Stevenson (Lo strano caso del dottor Jekyll e di Mr Hide), si potrebbe azzardare l’ipotesi che anche l’assessore regionale alla Programmazione, come il personaggio del romanzo, sia affetto da sdoppiamento della personalità. Gianfranco è, come il medico protagonista della storia, un professionista intelligente, concreto e dai modi garbati. Poi c’è Vitagliano, il suo alter ego, cinico, sarcastico e calcolatore. Questa due personalità convivono più o meno pacificamente fino a quando non è tempo di campagna elettorale. E’ allora che Mr Vitagliano distanzia Gianfranco, lo lascia solo e inizia la sua corsa solitaria per perseguire il suo obiettivo (?): prendere il posto del governatore, o forse dovremmo dire ex, Michele Iorio. Che nel
romanzo potrebbe vestire i panni di Gabriel John Utterson, l’avvocato, amico di Jekyll, che ad un certo punto si mette sulle tracce di Hyde. Lui sarà l’involontario collegamento tra i due, anche perché custode del testamento che prevede, in caso di morte del medico, di lasciare tutto al malvagio amico. Il paragone, forse eccessivo, arriva dopo aver assistito a due curiosi episodi. Il primo: il giorno successivo alla sentenza del Tar - che ha ribaltato l’esito elettorale - il presidente Iorio ha convocato la stampa per dire la sua. Un momento difficilissimo per lui, a cui il suo storico braccio destro, l’assessore Vitagliano, non ha voluto assistere. Il secondo: domenica sera il ragioniere della Regione Molise – l’uomo che in questi anni ha deciso, forse anche più di Michele Iorio, quando, come e con chi aprire il portafogli, è stato avvistato all’assemblea indetta dall’Unione degli
studenti e dalla Federazione giovanile dei Comunisti italiani per la strage all'istituto Morvillo in cui è morta la sedicenne Melissa Bassi. Lecita e anche gradita la presenza di un rappresentante delle istituzioni in piazza Prefettura. Ma certo è innegabile, che vedere Gianfranco tra Italo di Sabato, Michele Petraroia e Augusto Massa fa un certo effetto. E ancora più effetto fa vedercelo oggi, dopo una sentenza che ha disarcionato Iorio e le elezioni di Isernia, dove la sorella del presidente è stata battuta dal neo sindaco del centrosinistra, Ugo De Vivo.
Da via Umberto è passata in via Veneto
La Popolare di Ancona cambia sede Pochi ricordano che in Via Veneto aprì, negli anni Sessanta, la storica Cassa di Risparmio del Molise. In quegli stessi locali, molto più ampi, eleganti e funzionali, da qualche giorno si è sistemata la filiale della Banca Popolare di Ancona, trasferendosi dopo 15 anni da quelli un po’ più sacrificati di via Umberto. Il cambio di sede si è reso necessario per offrire alla clientela una migliore accoglienza e ai dipendenti un ambiente di lavoro più consono al prestigio dell’istituto creditizio, nato come Banca Cooperativa di Iesi, nel 1891, per trasformarsi in SpA una volta passata nel gruppo della Banca Popolare di Bergamo. La decisione del trasferimento è stata voluta dal presidente della Banca, Corrado Mariotti, che ha sempre pensato in grande. Alla inaugurazione dei nuovi locali della filiale erano presenti il coordinatore generale della Banca,
Nunzio Tartaglia, il direttore di area Alfonso Caduto e il direttore del territorio Antonio Iannetta, oltre a tutto il personale, a cui si sono aggiunti, per dare solennità all’evento, il Prefetto Trotta, il sindaco di Campobasso ed altre autorità. Per avere l’idea del peso che possiede la Banca Popolare di Ancona è appena il caso di ricordare che il suo territorio di riferimento si estende in Emilia, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Molise e Campania, in 245 sportelli, 7 dei quali smistati nella nostra regione.
Uici Molise: giù le mani dall’indennità di accompagnamento CAMPOBASSO. Sui tagli all’indennità di accompagnamento per i ciechi civili e sull’aggancio al reddito della stessa, interviene il presidente dell’Uici (Unione italiana ciechi e ipovedenti) del Molise, Marco Condidorio: “Sul discorso indennità, una delle possibili intuizioni cui prestare un po' di attenzione, è che si tratti di una specie di favilla che cova sotto la cenere e che può essere soggetta a scrosci d'acqua che la spenga, o a soli stridenti e a venti forti che ne inneschino e ne estendano a dismisura e in modo irreparabile la sua esistenza e la sua azione distruttiva. Mai tecnico, infatti, è riuscito ad essere più politico di questo governo, che probabilmente cerca davvero di salvare capre e cavoli, ma che, in realtà, chi davvero viene salvato è solo il lupo. Questo, perché sta traghettando il Paese dalla precedente alla prossima scelta politica, per cui nessun partito sente il peso delle responsabilità delle scelte esercitate sul tappeto gerarchicamente inferiore della società, in quanto sarà poi tutta riversata su Napolitano (che nel frattempo sarà giunto al termine del suo mandato), e che, quindi, sarà come dire nel vuoto. Un fatto, però, è certo. Si parla di equità, per cui tutti siamo chiamati responsabilmente a pagare anche di più di quanto sancito dal principio costituzionale; ma guai a chi osa parlare di equità ai piani alti”.
Quello che Condidorio ritiene sia più preoccupante, è la mancanza di una progettazione seria, alternativa e resa pubblicamente alla cittadinanza da parte delle maggiori forze politiche chiamate a contendersi la poltrona nel 2013. E, in particolare, Condidorio pensa che “un ruolo determinante lo possano avere, in questo senso, quelle dei cosiddetti disabili (che almeno per ora, dobbiamo continuare a chiamare così). Crede, pertanto, che una delle maggiori possibilità che si hanno per dare respiro ad una vera politica dei cittadini e rianimare la partecipazione attiva alla costruzione di una società più equa e democratica, sia quella di ricompattarsi nelle lotte di interesse comune, proponendo piattaforme prive di settorialismi e di corporativismo, in ciò richiamando alla loro funzione i parlamentari e i responsabili delle forze politiche e sociali, ai quali abbiamo dato tessere e deleghe e che oggi si debbono esprimere senza se e senza ma”. Pertanto, a seguito delle decisioni assunte dal precedente governo e da quelle che potrebbero essere prese dall’attuale, l’Uici del Molise, e le due sezioni provinciali di Isernia e Campobasso organizzano una conferenza stampa per giovedì pomeriggio nella sala conferenze dell’Ufficio scolastico regionale.
Si chiamano codici bianchi. E’ il termine con cui gli operatori sanitari del Pronto Soccorso individuano tutti quei pazienti che manifestano problemi di lieve urgenza. La limitata gravità delle loro condizioni li porta però ad affrontare lunghe attese, specialmente nelle fasce orarie e nei giorni di maggiori afflusso al Pronto Soccorso. Il Codice Bianco individua il paziente che non necessita del pronto soccorso e può rivolgersi al proprio medico curante.
AMBULATORIO CODICI BIANCHI Per dare loro una risposta più puntuale l’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’ambulatorio dei codici bianchi è rivolto ai pazienti che accedono impropriamente al Pronto Soccorso in quanto la patologia non riveste alcun carattere d’urgenza e potrebbe essere affrontata a li-
vello territoriale (assistenza primaria o specialistica), cioè dal proprio Medico di Medicina Generale (MMG), dal Pediatra (PLS) o dagli specialisti che ricevono su appuntamento. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito. L’ambulatorio dei codici bianchi ha lo scopo di risolvere numerosi problemi del Pronto Soccorso quali: 1. problemi di spazio, ovvero evitare un sovraffollamento in sala d’attesa e nei corridoi interni; 2. problemi di tempo, soprattutto per quanto riguarda l’attività medica ambulatoriale di visita, la compilazione delle cartelle cliniche, le informazioni e spiegazioni a persone prive di patologie severe ed ai loro parenti; 3. spreco di risorse, professionali medico infermieristiche e specialistiche e di servizi, quali il Laboratorio di analisi e la Radiologia, che devono essere programmate sulle reali urgenze.
Durante il giorno: rivolgiti a loro con fiducia. E’ il medico di famiglia, infatti, che ti visita per primo, ti segue periodicamente, suggerisce come stare bene, ti indirizza verso gli specialisti: non rivolgerti a lui solo per le ricette! Verifica gli orari di ricevimento e informati se ha aderito al programma di disponibilità telefonica: così potrai contattarlo anche oltre gli orari di ricevimento.
L’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito. E’ aperto dalle 8:00 alle 20:00. CAMPOBASSO tel. 0874.409613 ISERNIA tel. 0865.442529 TERMOLI tel. 0875.7159472 VENAFRO tel. 0865.907860
Non si paga il Ticket per la visita. Durante la notte è il servizio di continuità assistenziale. E’ aperta dalle 20:00 alle 8:00, nei giorni prefestivi dalle 10:00 alle 20:00 e nei festivi tutto il giorno. Non si paga il Ticket per la visita
I più gravi passano prima indipendentemente dall’ordine di arrivo ROSSO
paziente in pericolo di vita, viene visitato immediatamente
GIALLO
paziente grave, viene visitato nel più breve tempo possibile
VERDE
paziente non grave, l’attesa può risultare molto lunga
BIANCO
Chiama il 118 e vai al Pronto Soccorso (PS) All’arrivo la gravità del tuo stato di salute viene valutata da un infermiere specializzato che ti assegna un codice-colore (triage).
il tuo stato di salute non è affatto grave e i tempi di attesa sono sicuramente lunghi e imprevedibili. Inoltre si
paga il Ticket per la visita (25 euro) e il ticket per ogni altra prestazione specialistica o esame diagnostico. Conviene contattare il tuo medico/pediatra o rivolgerti all’ambulatorio codici bianchi o alla guardia medica.
Campobasso
13 22 maggio 2012
Pietracupa: “Iniziativa dedicata a tutti i ragazzi scossi dall’attentato”
Strage di Brindisi, va ‘in scena’ la risposta del Molise Appuntamento teatrale e musicale questa mattina nell’auditorium della scuola media Petrone
CAMPOBASSO. Riflettori puntati sul teatro e sulla musica all’auditorium della scuola media Petrone di Campobasso. Oggi l’istituto scolastico ospitante e la scuola primaria del I circolo di Termoli, plesso ‘Difesa Grande’, si impegneranno nell’arte del canto e della recitazione davanti a un pubblico che sarà per lo più composto da coetanei e altri studenti. Alle 10 si parte con il coro della scuola Petrone, composto da quarantotto alunni di prima, seconda e terza media. Il gruppo, ben amalgamato, guidato dai professori Giuliano Mariano, Annamaria Di Donato, e accompagnato al piano dal Maestro Nicola Tomasso, ha vinto di recente anche un premio nazionale. Per tutti la gratificante occasione di esibirsi pubblicamente di fronte ad altri ragazzi e ai mezzi di informazione. A seguire l’altro spettacolo che sposa l’attività didattica con l’esuberanza creativa dei ragazzi. Protagonisti i piccoli studenti di Ter-
moli che mettono in scena la pièce ‘State buoni… se potete’ ispirata all’omonimo film su San Filippo Neri. Si tratta di uno spettacolo che la scuola bassomolisana ha proposto con successo nel mese di marzo al cinema Lumiere di Termoli: suggestive le scenografie, apprezzabilissimo il contributo degli aspiranti attori, divertente ed educativa la storia del sacerdote che inventò l’oratorio. Tra gli spettatori ci sarà anche il presidente del Consiglio regionale del Molise, Mario Pietracupa, che, con l’Ufficio di presidenza, ha patrocinato e promosso l’iniziativa e che trova nell’occasione lo spazio per lanciare un messaggio importante: “E’ opportuno e doveroso dedicare questa iniziativa a tutti gli studenti del Paese, scossi dalla barbarie dell’attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Un ammonimento – conclude Pietracupa - per chiunque voglia solo sfiorare i nostri ragazzi e che ci troverà sempre compatti e solidali a difendere non solo l’alto valore dell’Istituzione scolastica, ma tutte le conquiste della società moderna in termini di libertà e di democrazia”.
Mutui, se ne parla al ‘Pittarelli’ CAMPOBASSO. L’istituto d’istruzione secondaria superiore ‘G. Pittarelli’ – tecnico per geometri organizza, domani, una giornata di studio, con attività laboratoriali sul tema dei trasferimento di proprietà e mutui ipotecari. Interverranno esperti nel settore bancario e notarile che avranno il compito di interloquire con le classi quarte dell’istituto. L’intento di questa attività è quello di permettere agli studenti di confrontarsi con figure professionali (notai, banche), rispondendo con competenza e preparazione a quanto richiesto dal mondo del lavoro e della futura attività di geometra.
Flc Cgil: condannare ogni forma di terrorismo di Sergio Sorella L’attentato davanti all’istituto professionale di Brindisi, ha colpito la scuola, in quanto luogo simbolo dell’inclusione, della tolleranza, della partecipazione democratica e della crescita culturale. Allo stupore ed all’angoscia bisogna far seguire azioni concrete che isolino tutti i tentativi di infamante violenza. Per questo la Flc Cgil ha presidiato, ieri mattina, in tanti capoluoghi d’Italia, i luoghi simbolo del governo nazionale: le prefetture. Anche in Molise, una delegazione della federazione dei lavoratori della conoscenza ha manifestato il suo sdegno e la sua costernazione davanti alla prefettura di Campobasso. Si è trattato di un modo per ricordare che la violenza va sempre condannata in quanto segno di sopraffazione, di prevaricazione e di ingiustizia; perché porta con sé lutti e macerie, perché rappresenta un imbarbarimento della società. Alla fine del presidio, la segreteria regionale della Flc Cgil è stata ricevuta dal prefetto al quale ha manifestato tutta la preoccupazione per l’infame gesto di Brindisi che ha determinato una commozione ed un cordoglio generale. Contestualmente ha ribadito la necessità che ci sia una presenza autorevole dello Stato nelle scuole, luoghi nei quali si gettano i semi del vivere civile e del rispetto delle regole. Ha insistito, inoltre, sulla necessità di lanciare un segnale di attenzione al mondo giovanile ed alle rivendicazioni per una società più giusta, chiedendo al governo nazionale che la scuola pubblica, con adeguate risorse, possa continuare ad esser un luogo del vivere civile e democratico, una palestra di regole condivise, uno spazio nel quale possano continuare a maturare le aspirazioni e i desideri degli studenti. Anche in questo modo, nell’assolvere alla sua funzione, la scuola si batte contro la violenza e l’illegalità. Il prefetto di Campobasso, nel rilevare il grande momento di partecipazione collettiva seguito all’attentato, ha assicurato di aver posto in essere azioni di vigilanza e, contestualmente, ha evidenziato una condivisione di merito sui problemi posti.
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Campobasso
22 maggio 2012
Eolico selvaggio, Uilbac e Pcl: no all’archiviazione Si discute oggi in tribunale la richiesta Izzo: non siamo d’accordo, i fatti sono già ben documentati CAMPOBASSO. Questa mattina alle 10 e 30 la Uil Beni Culturali ed il partito Comunista dei Lavoratori saranno - ancora una volta - davanti al tribunale di Campobasso per tenere una conferenza stampa sulla questione eolico. E’ fissata per oggi l’udienza preliminare per la discussione della richiesta di archiviazione da parte del gip nel procedimento penale promosso dal Pcl, con il sostegno della Uilbac, relativo all’affaire eolico selvaggio in Molise. “Come si ricorderà – scrive il segretario Emilio Izzo - l’esito dell’azione doveva essere reso noto lo scorso 31 gennaio ma, a seguito di integrazione documentale effettuata dalla procura, il gup si riservò la decisione, rinviandola, come notificato alcuni giorni orsono, al 22. La nostra opposizione alla richiesta di archiviazione poggia sulla considerazione che le oltre mille pagine prodotte in circa due anni di indagini, per quanto cospicue, nulla aggiungono ai fatti già noti, documentando meramente acquisizioni
di autorizzazioni, senza approfondimenti né sulle reali modalità del rilascio delle stesse né sulla legalità degli iter seguiti. Insomma, la nostra richiesta era finalizzata a capire cosa si nascondesse dietro una parvenza di regolarità procedurali, visto che, solo a titolo di esempio, l’impianto eolico di fronte ad Altilia fu autorizzato da un soprintendente che per questo potrebbe patire un rinvio a giudizio e che, comunque, già registra una netta e pesante sanzione amministrativa da parte della Corte dei Conti, così come ricordato dal procuratore generale che, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2012, ha riferito della ‘macroscopica negligenza e imperizia, tradottasi in oggettivi e indebiti vantaggi ottenuti dall’impresa privata’ richiedendo un risarcimento pari a circa 1.140.000 euro. Nella stessa occasione il procuratore Romanelli ricordò anche le pesanti irregolarità relative all’impianto eolico di Carpinone”.
Castropignano, no all’antenna sulla Torre dell’orologio CASTROPIGNANO. Con delibera di giunta e senza passare per il consiglio comunale, il sindaco di Castropignano ha approvato un progetto per l'installazione di un'antenna per la telefonia mobile, che dovrebbe essere piazzata sulla Torre dell'Orologio, in pieno centro storico, sull'unico elemento superstite del primo incastellamento, risalente al sesto-settimo secolo, con grave danno per la salute dei cittadini e sfigurando l'architettura e l'urbanistica del paese. Ecco perché alcuni cittadini del piccolo comune molisano hanno preso carta e penna per scrivere al prefetto di Campobasso, all’Arpa, al ministero dei Beni culturali e allo stesso primo cittadino, a cui chiedono che l'antenna
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non venga installata. “Si richiama l'attenzione dei soggetti in indirizzo – come scrive Pasquale Sardella - affinché pongano in essere i dovuti atti e provvedimenti al fine di evitare un grave attentato alla salute pubblica, uno scempio architettonico, urbanistico e paesaggistico, una grave violazione dei più elementari principi democratici.
Archeologia industriale sui fiumi, presentato il dvd CAMPOBASSO. Nell’ambito del Forum della Pubblica amministrazione 2012, manifestazione fieristica dedicata al mondo della P.A. è stato proiettato il documentario ‘L’energia dell’acqua’, realizzato dalla Soprintendenza archivistica per il Molise. Il Dvd, contenente il documentario fotografico ed il catalogo multimediale ‘L’archeologia industriale molisana lungo i percorsi fluviali’, è stato selezionato come prodotto innovativo per la valorizzazione e la fruizione di beni culturali. Il documentario evidenzia uno dei caratteri distintivi del Molise: l’acqua, intesa non solo come elemento qualificante il paesaggio fisico, ma anche quello antropico, come strumento delle trasformazioni attuate dall’uomo. E’ una testimonianza degli aspetti architettonici e tecnologici presenti sul territorio, che permette di tracciare la storia del patrimonio produttivo del Molise. Il catalogo rappresenta tutti gli impianti produttivi – mulini, gualchiere, cartiere, ramiere, lanifici e centrali idroelettriche – insediatisi, nel tempo, lungo i corsi dei fiumi Biferno, Trigno, Volturno e loro affluenti. La Soprintendenza archivistica per il Molise è orgogliosa di favorire, con le sue iniziative, la conoscenza e la fruizione del patrimonio culturale regionale e di rispondere alla crescente domanda di accesso a risorse culturali digitali da parte di un pubblico sempre più vasto ed attento.
Cibus, La Molisana raccoglie consensi CAMPOBASSO. Una vetrina davvero entusiasmante quella del Cibus di Parma dove La Molisana, nei suoi 100 metri quadrati di stand, ha dato il meglio. Grande soddisfazione della proprietà che guarda al 2012-2013 con rinnovati stimolo ed attenzione. Un contratto davvero importante è stato chiuso direttamente con una catena di supermercati del sud Africa ed un ordine, già in portafoglio, acquisito con un famoso gruppo lettone. <Assolutamente soddisfatti - ha commentato l'export manager de La Molisana, Giuseppe Sacco - e fiduciosi per il futuro. Il lavoro svolto prima della fiera di Parma, curato nel dettaglio e nella minuziosità, ha portato i suoi frutti in termini di contatti e, soprattutto, di contratti. Anche tutto il movimento di visitatori, occasionali, che abbiamo riscontrato presso il nostro stand fa ben sperare per il futuro dell'azienda>. Quest'anno la presenza di visitatori e clienti stranieri ha fortemente innalzato la percentuale
che si è attestata intorno al 95%. <E' proprio così - prosegue Giuseppe Sacco - il fermento delle economie BRIC (Brasile, Russia, India e Cina, ndr) lo abbiamo avvertito fortemente. Sono paesi attivi che apprezzano il made in Italy. E la loro presenza a Parma lo ha confermato. Ma dobbiamo anche sottolineare - conclude - che come Molisana abbiamo avuto anche visitatori delle cosiddette economie tradizionali e quindi francesi, inglesi e tedesche>. Insomma una fiera agro-alimentare che lascia il segno, tutto in positivo, e dà carica al gruppo Ferro per proseguire, fiero e determinato, il percorso intrapreso di rilancio dello storico brand e di ampliamento del proprio raggio di azione. I risultati raggiunti hanno sicuramente premiato gli sforzi congiunti della grande <famiglia> de La Molisana che compatta lavora in perfetta sintonia con un solo obiettivo: fare bene e garantire qualità d'eccellenza del prodotto.
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Campobasso Il 54enne dovrà pagare anche una provvisione immediatamente esecutiva Soddisfatte le parti civili
22 maggio 2012
Violenza privata, condannato un informatore scientifico
Quattro mesi di reclusione pena sospesa ed il pagamento di una provvisionale, immediatamente esecutiva, alle parti offese: questo il pronunciamento del giudice Giulia Petti, ieri nel tribunale di Campobasso, nell’ambito del processo che ha visto finire nei guai un informatore scientifico del capoluogo accusato di violenza privata. Per il 54enne, difeso dall’avvocato Claudio Neri, il pubblico ministero Vittorio Piccirillo aveva chiesto una condanna di due mesi e 20 giorno. Dunque una pena inferiore rispetto a quella inflitta dal giudice che ha disposto, appunto, anche il pagamento di una provvisionale di 5 mila euro a favore della ragazza denunciante, assistita dall’avvocato Giovanni Grieco, e di 1000 euro per il padre della giovane, rappresentato dall’avvocato Costantino D’Angelo, entrambi costituitisi parte civile nel processo. I fatti risalgono a qualche anno fa, quando ancora non esisteva il
Sottopasso di Bojano, la polemica viaggia su Facebook BOJANO. La polemica sull’arcinoto passaggio a livello in via Croce, si è spostata da tempo sul social network Facebook. Gli internauti raccontano che lo scorso 11 maggio alle 7 del mattino “mentre i più si recavano a lavoro, il treno transitava in un passaggio a livello privo delle barriere di sicurezza. Infatti poco prima un camion, nel tentativo di attraversare lo stesso, urtava e quindi abbatteva le barre di sicurezza che sono rimaste a terra, bloccando la circolazione per circa un’ora. Alcuni cittadini presenti sul posto hanno segnalato l’incidente sul social network, portando all'attenzione del comitato promotore del sottopasso l'ennesimo blocco”.
reato di stalking, motivo per il quale l’accusa contestata è stata quella di violenza privata. Il 54enne, dopo una breve relazione con la 24enne, impiegata nel negozio della moglie, non accettò mai la fine di quella storia, iniziando a perseguitare e ad infastidire la ragazza, arrivando anche ad avere una lite e minacciare il padre di quest’ultima. Telefonate e pressioni che avevano portato la giovane a vivere uno stato di ansia. L’uomo, inoltre, inizialmente amico della famiglia della 24enne, non perdeva occasione per condividere serate con i parenti della ragazza e controllare così la sua ex fiamma. Una situazione invivibile che indusse la giovane a denunciare tutto. Ieri, nel palazzo di Giustizia di viale Elena, ascoltati due testimoni, poi la discussione e la sentenza.
A pochi mesi dall’ultima irruzione criminale, il Municipio torna nel mirino dei balordi
San Giuliano di Puglia: ladri in Comune, indagano i carabinieri I malviventi avrebbero rubato danaro e materiale per la realizzazione dei documenti d’identità SAN GIULIANO DI PUGLIA. A volte ritornano. Il palazzo cittadino di San Giuliano di Puglia è tornato nuovamente nelle mire dei malfattori di turno, che tra sabato e lunedì avrebbero fatto visita alle stanze comunali presumibilmente allo scopo di portar danaro contante e materiale utile alla realizzazione dei documenti identitari per i cittadini. Ed effettivamente, almeno stando alle prime risultanze, sarebbero proprio questi i due elementi ricercati dai malviventi per incrementare il proprio bottino. Le indagini condotte avrebbero infatti evidenziato come i ladri siano riusciti ad entrare nell’edificio dopo averne forzato gli ingressi, per poi scassinare la cassaforte trafugando circa mille euro e gli
incartamenti contenenti i documenti utilizzati per le carte d’identità. Ad accorgersi dello spiacevole evento sarebbe stato proprio un impiegato, pronto ad informare le autorità dell’accaduto: del caso si stanno occupando adesso i carabinieri, a lavoro per cercare di ricostruire le dinamiche del misfatto e giungere quanto prima all’identificazione dei responsabili. Solo pochi mesi fa, più precisamente tra dicembre e gennaio scorsi, una simile incursione si era già verificata nei locali del Municipio locale: anche in quella circostanza i criminali avevano messo a soqquadro le stanze del Comune nel tentativo di portare via soldi e documenti che, evidentemente, avrebbero potuto falsificare per i più diversi utilizzi.
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Termoli
22 maggio 2012
La questione. La sensibilizzazione è importante per salvaguardare ricchezze territoriali e rilanciare le potenzialità turistiche
Isabella Astorri* Domenica 20 maggio, è stato apposto lo Scudo Blu al Sito archeologico di Larino, su iniziativa della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali che, in base alle normative vigenti, individua i beni culturali da contrassegnare, E' il terzo in Molise (dopo quelli apposti nel 2010 ad Altilia e nel 2011 a Pietrabbondante). Lo SCUDO BLU è l’emblema internazionale di tutela dei Beni Culturali, così come previsto dalla Convenzione dell’Aja del 14 maggio 1954 e dai relativi Protocolli aggiuntivi internazionale Nel corso degli anni, la SIPBC ONLUS che, in quanto parte del Comitato Nazionale dello Scudo Blu, ha l'alto compito di individuare i Beni culturali meritevoli del prestigioso simbolo, lo ha apposto in Vaticano, al Comune di Putigliano (GR) alla Basilica di s. Nicola di Bari , alla Cattedrale di S. Gerardo e al Palazzo Loffredi di Potenza.Grazie allo Scudo Blu, i Beni Culturali possono beneficiare dell’intera protezione della legge internazionale in caso di conflitti armati e di catastrofi naturali, nonché richiamare l’attenzione sull’importanza ed il valore di un Bene Culturale, la cui conservazione costituisce una priorità per tutti i popoli del pianeta. L'apposizione del simbolo costituisce senz'altro un incentivo per una maggiore attenzione verso i più importanti e significativi Beni Culturali e una promozione per la diffusione dell’emblema che contrassegna i Beni Culturali, così come previsto dall’art. 25 della
Lo Scudo blu per valorizzare il patrimonio architettonico Convenzione dell’Aja e, da ultimo, puntualmente richiamato, nel Protocollo di intesa del 1 agosto 2008 tra il Ministero dei Beni Culturali e la SIPBC. Per quanto riguarda specificamente la tutela dei Beni Culturali nei conflitti armati, il principio ispiratore è che i danni ai Beni Culturali, a qualsiasi popolo essi appartengano, costituiscono un danno al patrimonio culturale di tutta l’umanità, perché ogni popolo contribuisce al progresso della cultura mondiale. I beni culturali sono protetti in tutte le tipologie di conflitti armati: Internazionali, Non Internazionali e Mootws. Appare chiaro che la tutela dei beni culturali è strettamente collegata al Diritto Internazionale umanitario che tutela, appunto, i diritti durante i conflitti armati. A tal proposito, lo Statuto della Corte penale Internazionale, entrata in vigore nel 2002, ha dichiarato “Crimine di guerra” la distruzione, il danneggiamento e la violazione di ogni bene culturale in tutte le tipologie di Conflitto armato e nelle operazioni di pace. Va precisato che, in alcune tipologie di conflitto, la distruzione dei beni Culturali è ancora più a rischio della vita delle persone, in quanto essa è dettata dalla insana esigenza di “cancellare” un popolo, di annientarne l’identità storica. Basti pensare all’attentato di New York dell’11 settembre. Lo stesso Bin Laden dichiarò che con la distruzione delle due torri aveva voluto colpito i simboli sella civiltà americana. Nel conflitto nella ex Jugoslavia abbiamo assistito alla
distruzione sistematica di tutti i simboli culturali delle città: il Ponte di Mostar che collegava la parte mussulmana con la parte cattolica e la Biblioteca di Sarajevo furono totalmente distrutti. I Kossoviani cercavano di distruggere tutte le chiese e i cimiteri ortodossi. Ritenevano che, solo radendo al suolo chiese e santuari ortodossi, si potesse eliminare la tendenza dei nemici a ritornare nei loro luoghi. In Afganistan, fu distrutto il Budda (capolavoro di 1500 anni fa) dai Talebani (4 marzo 2001) e in Iraq nel 2003 i militari USA distrussero il Museo Nazionale. Per concludere, un valido strumento per la tutela dei Diritti Umani e dei Beni in situazioni di conflitto armato è la diffusione. Ma siamo molto indietro: le norme sono poco conosciute. Per quanto riguarda la tutela dei Beni Culturali in situazioni di pace, l’UNESCO ha operato per creare per i Beni culturali, artistici, storici e paesaggistici un sistema di rispetto, salvaguardia e protezione simile a quello che è stato creato per le persone (tutele dei diritti umani) nella Convenzione di Ginevra del 1864, con la nascita della Croce Rossa Internazionale. Il sistema internazionale di protezione del patrimonio dell’umanità è rapportabile, almeno in grandi linee alla Ratio che ha ispirato le norme internazionali di protezione dei Diritti Umani. Nel settore dei beni culturali, però, mancava l’omologo della Croce Rossa Internazionale, cioè una struttura non governativa, neutrale, con
una solita struttura funzionale e un innegabile prestigio internazionale. Per colmare questa carenza, nel 1996, per iniziativa dell’UNESCO è stato istituito il Comitato Internazionale dello Scudo Blu (ICBS) – Interanational Commitee of the Blue Schield - con la finalità di evitare la perdita o il degrado del patrimonio culturale, sia in situazioni eccezionali che in tempi normali. Stanno sorgendo in tutto il mondo dei Comitati nazionali dello Scudo Blu (ad oggi ne abbiamo 12 nei paesi europei e 10 in quelli extraeuropei), miranti a sensibilizzare l’opinione pubblica, a sollecitare i governi e a svolgere varie funzioni operative, In Italia, nella primavera del 2001, si sono incontrati ad Acireale i rappresentanti delle quattro Istituzioni Italiane più attive nei settori della Protezione di beni Culturali: la Società italiana per la protezione dei Beni Culturali, il Comitato Italiano Musei e il Comando tutela Patrimonio artistico dei Carabinieri. Nel “Documento di Acireale”, le quattro istituzioni affermavano la necessità di promuovere ed applicare in Italia “misure” di salvaguardia del patrimonio culturale. Dopo un lungo iter burocratico, il 28 novembre 2002 è stata approvata da parte del Comitato internazionale il Comitato Italiano dello Scudo Blu (SBI) – una vera e propria CROCE ROSSA dei Beni Culturali. Lo Scudo Blu Italiano, infatti, svolge una funzione di “ausiliario dei pubblici poteri”, del tutto analogo a
quello della CRI in campo sanitario e sociale. La sua attività, importante nell’opera quotidiana di prevenzione e protezione, può diventare essenziale in ogni situazione di pericolo (eventi calamitosi, terroristici o bellici). Per questo sono indispensabili i contatti istituzionali con il Ministero degli Esteri, della Difesa e dei beni Culturali, oltre che con il Dipartimento di Protezione civile. In conclusione: siamo i primi al mondo per quantità e qualità del Patrimonio, siamo i primi al mondo per capacità nel settore del restauro, ma siamo i primi al mondo anche per i danni ai monumenti e per i furti di opere d’arte. Vogliamo essere i primi al mondo anche in termini di prevenzione e protezione. Noi della SIPBC ONLUS continueremo ad occuparci, nella nostra attività di volontariato, di tutela dei Beni culturali e di sensibilizzazione alla cura e all'orgoglio del nostro prezioso patrimonio artistico. E' questo quanto fanno le otto Sezioni Regionali in Italia e, tra le varie iniziative, la più prestigiosa è proprio quella di individuare, come ben esplicitato nella normativa, quei Beni culturali meritevoli di essere fregiati dal lo Scudo Blu, simbolo internazionale di tutela. *PRESIDENTE SIPBC ONLUS-MOLISE
Termoli
17 22 maggio 2012
Il fatto. Il consigliere si dice insoddisfatto della risposta di Di Sandro
Monaco: “Resta l’incognita delle ecografie” TERMOLI. E' il consigliere regionale Filippo Monaco a tornare sulla questione dell’ecografia morfologica presso il presidio ospedaliero di Termoli sulla quale aveva presentato un'interrogazione all'assessore Di Sandro. "Ma devo confessare - sostiene Monaco - che non posso assolutamente ritenermi soddisfatto del contenuto della nota da Lei inoltratami. Il Direttore f.f. del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale San Timoteo di Termoli, con la nota inviata al Direttore Sanitario ed utilizzata come risposta alla mia interrogazione del 2 aprile scorso, ha tenuto a precisare che l’ecografia ostetrica tra la 19a e la 21a settimana di gravidanza rientra fra le prestazioni gratuite del Servizio sanitario in base al D.L. 10/09/98. Tutti sanno che tale tipo di esame viene generalmente chiamato “ecografia morfologica” perché è in quella fase della gravidanza che è più opportuno verificare lo stato degli organi del feto in quanto, in caso di malformazione, non si più praticare l’interruzione di gravidanza oltre la 21a – 22a settimana. Il dott. Molinari ha sollevato, quindi, una questione di terminologia più o meno appropriata aggiungendo un dato peggiorativo della condizione del servizio offerto alle gestanti che si rivolgono al San Timoteo. Se l’esame richiesto è così importante da essere inserito fra quelli
da offrire a titolo gratuito, perché a Campobasso o ad Agnone si può fare e a Termoli no? Negli altri due presidi ospedalieri non si pongono il problema del termine utilizzato perché TUTTI sanno perfettamente di cosa si tratta. Dovremmo supporre, inoltre, che i medici di base non sappiano come scrivere correttamente un’impegnativa per le proprie pazienti, ma è impensabile una ignoranza così diffusa e così banale. La nota in questione, per di più, dice ben poco riguardo all’attività intramoenia da parte del personale medico del San Timoteo. Considerando che Lei, in qualità di assessore, non si è preoccupato di richiedere in visione le impegnative ed i registri delle prestazioni effettuate, così da poter rispondere all’altra domanda posta nell’interrogazione: “a quanto ammonta la quota che l’Azienda Sanitaria ha percepito nell’anno 2011 per l’utilizzo intramoenia di materiale, spazi, utenze e attrezzature”, è mia intenzione fare tale richiesta direttamente all’Azienda Sanitaria. Non avendo ricevuto finora risposte esaustive né da parte Sua, né da parte delle strutture sanitarie, sono sempre più convinto di aver fatto bene a coinvolgere la Procura della Repubblica in questa vicenda che lascia ancora dubbi sulla reale capacità di tutelare la salute delle gestanti e dei loro bambini".
Caruso: “Su via Firenze problemi senza risposte” "La mancata approvazione e discussione, nella scorsa seduta del Consiglio Comunale, dell'emendamento al Piano Triennale dell'Opere Pubbliche relativo alla messa in sicurezza di via Firenze, va ad aggiungersi ai tanti impegni disattesi di questa amministrazione". Così il consigliere comunale del Pd, Caruso. "Per il Presidente del Consiglio, era impossibile discutere l'emendamento di via Firenze, che avevo presentato insieme ai colleghi della minoranza, per l'assenza in Aula del primo firmario del provvedimento. A questo proposito volevo ricordare a Montano e a tutta la giunta Di Brino che l'oggetto dell'emendamento, scaturisce da un indirizzo politico dato nel corso del consiglio comunale dell' 11 maggio 2011, oltre un anno fa, quando fu votata all'unanimità la mia mozione proprio sulla messa in sicurezza di via Firenze. Una votazione favorevole che era stata accolta positivamente dai residenti e gli esercenti di quella zona, le cui aspettative di fatto sono state puntualmente tradite. La scelta di non inserire nel Piano triennale delle Opere Pubbliche i lavori di via Firenze, è una presa in giro nei confronti di tutti quei cittadini che si aspettavano interventi di miglioramento e riqualificazione di quella zona. Siamo alle solite, è una delle tante promesse non mantenute da questa Amministrazione, che si dimostra non solo incoerente rispetto alle indicazioni fornite anche dalla sua stessa maggioranza in Consiglio, ma soprattutto continua a perdere di vista le reali esigenze dei cittadini".
Verini: “Scalinata, un disastro” TERMOLI. Il capogruppo del Pdl Bruno Verini ha inteso puntualizzare i diversi gradi di responsabilità in amministrazione riguardo la vicenda della scalinata del folklore. “Ciascuno risponda per le proprie responsabilità e competenze sullo stato di degrado che ancora investe la scalinata del folklore". Così il capogruppo del Pdl, Bruno Verini sulla questione che ha generato non poche polemiche. "E’ assurdo che dopo otto mesi dal nubifragio del venti settembre scorso la scalinata sia ridotta in questo modo e a ridosso dell’estate termolese. Non è giusto che tutti siano cucinati nel calderone dell’immobilismo, poiché c’è chi, come il sottoscritto, in tempi non sospetti aveva avanzato proposte in tal senso, con una mozione approvata all’unanimità nell’estate 2010 in consiglio comunale. Probabilmente anche il cambio di assessore non ha giovato alla continuità dell’azione amministrativa, soprattutto se dopo aver votato e contribuito a far approvare il bilancio di previsione per mera responsabilità ci si accorge come il progetto di riqualificazione sia stato stralciato dal piano degli investimenti triennale 20122014. Intanto, adesso l’amministrazione si farà carico dell’intervento di somma urgenza da 40mila euro ma nel futuro, sperando che la risistemazione complessiva si faccia, si dovrà smantellare quel che a breve sarà rimesso in sesto. Ci si fosse attivati tempestivamente, forse non avremmo nemmeno subito i danni del maltempo nell’ultimo giorno dell’estate 2011. Voglio ribadire quel che abbiamo messo per iscritto anche nel documento letto in consiglio. Desideriamo essere coinvolti maggiormente, anche su questioni specifiche come la scalinata del folklore, perché l’osmosi giunta-maggioranza, per quanto ci riguarda viaggia a ritmi troppo blandi”.
Smit, si acceleri la Cigs TERMOLI. "Da novembre 2011, dopo tante manifestazioni di protesta da parte dei lavoratori della SMIT di Termoli, finalmente il Ministero del Lavoro ha approvato la Cassa Integrazione Straordinaria". Lo sostine la Fiom Cgil. "L’allungamento dei tempi di approvazione è stato provocato dalla stessa azienda, che ha ingiustificatamente tardato la produzione della documentazione mancante alla chiusura della procedura di CIGS Ministeriale". La FIOM, per non aggiungere ritardo a ritardo, invita, pertanto l’azienda e l’INPS ad accelerare l’iter di erogazione della CIGS. La FIOM chiede, inoltre, alla Direzione aziendale della SMIT – che ha ripetutamente espresso sui media la volontà di proseguire l’attività aziendale – e alle Istituzioni regionali un incontro per prendere visione e discutere del piano industriale, ove mai ci fosse, e per stabilire le modalità di pagamento delle mensilità arretrate vantate dai lavoratori.
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Lega Pro, a Campobasso non si muove foglia La città resta indifferente
Questa sera la presentazione de ‘La Marcia dei Misteri’
Non si muove foglia a Campobasso. In attesa di cosa non si è ancora ben capito. Il presidente Capone dovrebbe tornare in settimana dal sindaco per riferire in maniera maggiormente dettagliata, rispetto all’ultimo incontro, sulla situazione. Ma sviluppi in tal senso non ce ne saranno. Di Bartolomeo ha già chiarito che acquirenti non ce ne sono, ma attende, però, di capire bene da Ferruccio Capone quale siano le proprie intenzioni. Al momento la proprietà continua a ripetere di non voler iscrivere la squadra al prossimo campionato, ma si tratta più che altro, a nostro avviso, di cercare di muovere le acque nelle speranza che cambi qualcosa. Perché alla fine, sempre a nostro parere, Capone iscriverà il Campobasso. Per differenti ragioni. Innanzitutto per non disperdere il lavoro e lo sperpero di denaro di questi anni. Poi perché un titolo di Lega Pro, a prescindere dai bilanci societari, ha un suo valore A PAG. 21
Dopo il successo della prima edizione, la Polisportiva Molise ripropone anche nel 2012 “Trofeo Città di Campobasso” e “La Marcia dei Misteri”. Il 27 maggio si svolgerà la seconda edizione di entrambi gli eventi. Il primo, vera e propria gara agonistica, si svolgerà a partire dalla 10,00 sulla distanza di 9 km (in tre giri) sul percorso nel centro storico di Campobasso (con partenza dal Corso Vittorio Emanuele) ed è inserito nel calendario ufficiale Fidal Molise nonché nel circuito del CorriMolise. “La Marcia dei Misteri”, invece, è un appuntamento di carattere non competitivo, aperta a tutti senza limiti di età e si svolge sulla distanza di 3 km, ossia un solo giro dello stesso percorso della competitiva (con inizio alle ore 11,00), che ricalca a grandi linee quello affrontato dai portatori dei carri di Di Zinno (da cui il nome della manifestazione, peraltro patrocinata anche dall’Associazione dei Misteri). A PAG. 22
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Sport
22 maggio 2012
Lega Pro - seconda divisione
Campobasso in empasse La città è indifferente Non si muove foglia a Campobasso. In attesa di cosa non si è ancora ben capito. Il presidente Capone dovrebbe tornare in settimana dal sindaco per riferire in maniera maggiormente dettagliata, rispetto all’ultimo incontro, sulla situazione. Ma sviluppi in tal senso non ce ne saranno. Di Bartolomeo ha già chiarito che acquirenti non ce ne sono, ma attende, però, di capire bene da Ferruccio Capone quale siano le proprie intenzioni. Al momento la
Il presidente Capone
L’iniziativa.
Macalli ad Osolo per promuovere il calcio giovanile
Nel capoluogo di regione non si muove foglia, ma non può essere disperso il patrimonio del professionismo proprietà continua a ripetere di non voler iscrivere la squadra al prossimo campionato, ma si tratta più che altro, a nostro avviso, di cercare di muovere le acque nelle speranza che cambi qualcosa. Perché alla fine, sempre a nostro parere, Capone iscriverà il Campobasso. Per differenti ragioni. Innanzitutto per non disperdere il lavoro e lo sperpero di denaro di questi anni. Poi perché un titolo di Lega Pro, a prescindere dai bilanci societari, ha un suo valore e infine perché si tratterebbe comunque di un fallimento societario e Capone ha sempre affermato con orgoglio di non aver mai fatto fallire un’azienda. In maniera più pragmatica l’iscrizione ci sarà anche perché dovrebbero sussistere i presupposti economici. Nel senso che al 30 giugno la società sarà in regola con tutte le prescrizioni e per quella data dovrebbero arrivare i contributi dei diritti televisivi e del minutaggio under. Somme che permetterebbero l’iscrizione al campionato. Il problema riguarderebbe i primi mesi della prossima stagione. Ritiro, vitto e alloggio per gli atleti e situazioni logistico-organizzative. Almeno sino ad ottobre quando
arriveranno i primi contributi. A prescindere da tutto questo resta da sanare la frattura tra ambiente e società e presentarsi con un progetto serio. Che riguardi soprattutto il settore giovanile, unica speranza per il calcio del futuro. Cercando di evitare le figuracce della passata stagione. Quando tutte le formazioni giovanili hanno ottenuto risultati indecenti per un capoluogo di regione. Molto dipenderà anche dalla riforma dei campionati. Perché se dovesse esserci la Lega Pro unica con tre gironi la situazione cambierebbe di molto. Si tratterebbe, in questo caso, di un torneo affascinante e che potrebbe calamitare anche l’attenzione di sponsor importanti. Questo si potrà sapere solo tra la fine di giugno e l’inizio di luglio quando la Lega valuterà le squadre iscritte al prossimo campionato. Sarebbe, poi, troppo tardi per organizzarsi. Per questo è importante superare l’attuale momento di empasse. La città non può restare indifferente dinanzi a tutto questo. Perché si tratta comunque di un titolo professionistico e sappiamo bene quanto sia difficile raggiungere certi livelli. Per questo si tratta di un patrimonio da non disperdere. Ma sarebbe finalmente opportuno che l’ambiente facesse quadrato e viaggiasse in un’unica direzione. rs
Amarcord.
Un tuffo nel passato della Vis Nova Un simpatico amarcord. Correva l'anno 1979, quindi sono passati ben 33 anni. Al campo Sturzo giocavano allora come oggi in tanti, soprattutto a livello giovanile. Tra le squadre che si distinsero in quegli anni è appena il caso di ricordare la Vis Nova, allenata da Giovanni Falcione. La squadra del capoluogo successivamente si sarebbe trasformata in A.C. Primavera Campobasso. I giovincelli di allora sono ora uomini, alcuni di loro hanno anche lasciato il Molise mentre tutti hanno cambiato fisionamia. Eccoli. In piedi, da sinistra: Giampiero Bucci, Tiberio Folchi, Massimo Saluppo (portiere), Raffaele Ciarlariello, Umberto De Guglielmo, Palmieri, Maurizio Silvaroli, Giovanni Falcione (all.); accosciati Salvatore Tristano, Rosario Serago, Francesco Di Paolo, Enrico Falcone, Colangelo, Angelo De Socio.
Una formazione della Vis Nova della stagione 1978/79
Il presidente Macalli La Lega Pro fa tappa ad Oslo. Da oggi a mercoledì 23 maggio, il presidente della Lega Pro, Mario Macalli e il vicepresidente Archimede Pitrolo partecipano ad un incontro promosso dall’Epfl allo stadio nazionale di Oslo. Il tema del confronto si incentra sulle politiche e le strategie di valorizzazione del calcio dei giovani: dal reclutamento, all’impiego, ai progetti di promozione. Sarà l’occasione, in una cornice internazionale, per parlare del calcio giovanile a 360 gradi e la Lega Pro interverrà esponendo le attività e i progetti che porta avanti da tempo per la valorizzazione dei giovani, non sono con la Rappresentativa, ma anche nei relativi club di appartenenza. L’anno scorso, la Lega Pro fu premiata per il progetto di sviluppo del calcio dei giovani dalla Lega internazionale EPFL, nell’ambito del concorso “Best Practices Awards 2010-2011”, al quale parteciparono tutte le Leghe calcistiche professionistiche europee con oltre trenta progetti in gara.
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Sport
22 maggio 2012
Calcio Eccellenza Gli spareggi nazionali partiranno il 3 giugno La squadra di Santa Croce di Magliano dovrà vedersela con la corazzata campana che vanta tra le sue fila giocatori del calibro degli ex Campobasso Russo, Poziello e Martone
Sulla strada della Turris c’è il Gladiator di Carannante Dopo aver vinto la finale regionale dei play off, superando di misura il Campobasso 1919, la Turris si prepara per gli spareggi nazionali, con la speranza di ripetere l’impresa compiuta qualche anno fa dal Montenero (la gara di andata si giocherà il 3 giugno, il ritorno il 6 giugno). La squadra di Santa Croce di Magliano dovrà vedersela con una vera e propria corazzata, quella del Gladiator guidata dall’ex tecnico del Campo-
basso e del Trivento Roberto Carannante. La squadra campana ha terminato gli spareggi regionali con un pareggio a reti involate contro il Carano, superando, dopo i tempi supplementari, il turno in virtù del miglior piazzamento in classifica ottenuto al termine della stagione regolare. Presente domenica al “Piccirillo” il pubblico delle grandi occasioni che ha risposto ai vari appelli fatti dalla società. Era dai tempi della
Curiosità.
Antenucci, goleador del Torino e artefice della promozione in A Il Molise, con grande orgoglio, festeggia il ritorno del Torino in serie A. Infatti tra gli artefici principali della vittoria del campionato cadetto c’è l’attaccante Mirko Antenucci che, a suon di gol, ha
contribuito alla scalata dei granata verso il ritorno nella massima serie di calcio nella quale ritorna dopo aver indossato le maglie del Catania, Pisa, Ascoli Piceno (dove ha vissuto la sua migliore sta-
gione con 24 gol all'attivo, giocando tra i cadetti). Venezia, Ancona e Giulianova le altre tappe della carriera di questo talentuoso attaccante ventisettenne. Il giocatore, che recentemente( a Natale per l’esattezza) è stato premiato in Provincia a Campobasso dal presedente Rosario De Matteis quale “testimonial” dello sport molisano è nativo di Termoli, ma originario di Roccavivara. In questa stagione Antenucci è risultato essere il miglior realizzatore nella sua squadra con 10 gol. Al suo secondo anno in granata l’attaccante molisano è stato inoltre tra i più utilizzati dal tecnico Ventura che lo impiegato quaranta volte in quarantuno gare disputate. AP
serie C che gli spettatori, oltre duemila, non seguivano così numerosi le partite del Gladiator, segnale questo di un ritrovato entusiasmo intorno alla squadra con l’arrivo poche settimane fa di Carannante che ha ridato ambizioni ad un gruppo potenzialmente molto forte e che vanta nelle sua fila le presenze di “big” come gli ex Campobasso Russo, Poziello, Martone e Vitiello. AP
L’attaccante di Roccavivara è stato di recente premiato dalla Provincia di Campobasso come testimonial dello sport molisano
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Sport
22 maggio 2012
Automobilismo
Memorial Battistini, cinquina di Emanuele Il pilota molisano bissa il successo dello scorso anno e sale sul gradino più alto del podio nella 20^ edizione dello Slalom Città di Campobasso. In campo femminile brilla su tutte Martina Iacampo La 20^ edizione dello Slalom Città di Campobasso, Memorial Gianluca Battistini, è stata un successo di pubblico e di partecipanti. La gara, valevole come prova del
campionato italiano slalom, ha visto trionfare ancora una volta il pilota campobassano Fabio Emanuele che ha battuto sul filo di lana l’eterno rivale Luigi Vinaccia. I piloti
emanuele azione
iscritti si sono dati battaglia lungo i 3,300 km di prova speciale della contrada Mascione di Campobasso, 16 “birillate” sono state disposte lungo il percorso di gara. Per Emanuele si tratta della seconda vittoria consecutiva in questa manifestazione, la quinta in venti edizioni e la soddisfazione è enorme anche perché la sua vettura è stata messa a posto nel giro di pochi giorni: “Vincere questa edizione è coronare un po’ la storia di questo slalom poichè io nasco in questi tipo di gara grazie al Memorial Battistini. La cosa mi inorgoglisce tanto e poi vincere davanti al numeroso e caloroso pubblico di casa è sempre un motivo di vanto per me. Ringrazio tutti per il supporto che ci hanno dato e complimenti all’organizzazione che quest’anno ha fatto davvero
La famiglia Battistini
tanto, rispetto al trend generale abbiamo avuto un incremento del 10-15% di adesioni dei piloti, a dimostrazione della grande importanza che questa manifestazione riveste a livello nazionale. Questa vittoria vale doppio per me. La mia vettura è stata messa a punto solo una settimana fa ed è stata testata a Sarno, abbiamo avuto pochissimo tempo per sistemarla per la
gara di Campobasso. C’è da lavorare ancora tanto perché la macchina ha un grosso potenziale e sicuramente può dare di più”. In campo femminile ha trionfato Martina Iacampo, per la prima volta in gara contro suo padre Luigi, ha sbaragliato la concorrenza di Angela Moffa e Angela Tucciarone. ANPA
L’appuntamento.
La Marcia dei Misteri e Trofeo Città di Campobasso, questa sera la presentazione ufficiale Dopo il successo della prima edizione, la Polisportiva Molise ripropone anche nel 2012 “Trofeo Città di Campobasso” e “La Marcia dei Misteri”. Il 27 maggio si svolgerà la seconda edizione di entrambi gli eventi. Il primo, vera e propria gara agonistica, si svolgerà a partire dalla 10,00 sulla distanza di 9 km (in tre giri) sul percorso nel centro storico di Campobasso
(con partenza dal Corso Vittorio Emanuele) ed è inserito nel calendario ufficiale Fidal Molise nonché nel circuito del CorriMolise. “La Marcia dei Misteri”, invece, è un appuntamento di carattere non competitivo, aperta a tutti senza limiti di età e si svolge sulla distanza di 3 km, ossia un solo giro dello stesso percorso della competitiva (con inizio alle ore 11,00), che ri-
calca a grandi linee quello affrontato dai portatori dei carri di Di Zinno (da cui il nome della manifestazione, peraltro patrocinata anche dall’Associazione dei Misteri). La conferenza stampa di presentazione degli eventi, si svolgerà questa sera alle ore 18,00, presso il Centro Commerciale Monforte di Campobasso, e vedrà gli interventi di Franco De Lellis, presidente della Po-
lisportiva Molise, Liberato Teberino, presidente dell’Associazione dei Misteri, Rosario De Matteis, presidente della Provincia di Campobasso, Gino Di Bartolomeo, sindaco di Campobasso, Guido Cavaliere, presidente del CONI Molise, Mario Ialenti, presidente Fidal Molise ed altri esponenti del mondo dello sport. redsport
Le manifestazioni, giunte alla seconda edizione, si svolgeranno nel capoluogo domenica prossima
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Mattino
Pomeriggio
Pomeriggio
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La Ricetta Crostini ai funghi e besciamella Ingredienti: 1-2 bustine funghi porcini secchi 1 battuto prezzemolo con poco aglio 1 besciamella piuttosto densa Pane da crostini Tempo di preparazione: circa 20 minuti Preparazione: Mettere i funghi secchi in un po' di acqua calda e fargli "ammorbidire" poi scolarli tenendo da parte l'acqua (filtrata). Sciacquare i funghi in acqua fredda e tritarli, unendoli poi al battuto di aglio e prezzemolo. Mettere il composto in un tegamino con olio, l'acqua dei funghi e pochissima passata di pomodoro; far bollire piano fino a cottura, salare e pepare (dobbiamo ottenere un composto né denso né liquido). Fare la besciamella, amalgamare al composto di funghi e spalmare sulle fettine di pane. Sistemare in una teglia senza ungerla, infornarli per poco tempo e servirli caldi.
Numeri utili CAMPOBASSO Farmacia di turno MANZONI Via Manzoni Alessandro, 89 Tel. 0874.97070
ISERNIA Farmacia di turno
SAN LAZZARO Via Tedeschi G., 39 Tel. 0865.299310
GRIMALDI (di appoggio) Ospedale Veneziale Via Marconi Guglielmo, 3/5 centralino 0865.4421 Tel. 0874.311259 Municipio Ospedale Cardarelli Tel. 0865.50601 centralino 0874.4091 Municipio 0874.4051 Stazione Ferroviaria Stazione Ferroviaria Tel. 0865.50921 Tel. 892021 Taxi 0874.311587-92792 Soccorso Aci 803116
CAMPOBASSO-TERMOLI Partenza Arrivo 06:00 07:42 06:48 08:34 09:40 11:15 12:20 14:11 14:15 15:50 17:18 19:03 17:40 19:30 18:30 20:15 21:00 23:00
TERMOLI-CAMPOBASSO Partenza Arrivo 05:49 07:38 06:49 08:24 12:17 13:58 13:17 15:00 15:00 16:39 16:17 17:53 17:18 19:03 18:40 20:30 20:48 22:38
CAMPOBASSO-NAPOLI Partenza Arrivo 05:17 07:53 06:28 09:22 13:16 16:13 14:15 17:25 18:00 21:00
NAPOLI-CAMPOBASSO Partenza Arrivo 04:56 08:35 05:20 08:35 12:11 15:20 12:43 16:06 14:10 16:58 14:29 17:30 17:11 20:00 19:30 22:25
CAMPOBASSO-ISERNIAROMA TERMINI Partenza IS Arrivo 05:52 06:47 08:53 07:15 08:19 10:14 08:33 09:35 11:40 14:20 15:15 17:19 17:01 17:55 19:54 19:30 20:39 22:54
Toro 21 apr - 20 mag
Gemelli 21 mag - 21 giu
Cancro 22 giu - 22 lug
AUTOBUS MOLISE TRASPORTI Tel. 0874.493080-60276 Fax 0874.628193 TERMOLI-CAMPOBASSO-ROMA-FIRENZE Il prolungamento per Perugia, Siena e Firenze si effettua solo il lunedì, mercoledì e venerdì Termoli: (Terminal) 5,10-12,30 Campobasso: (Terminal) 6,10-7,30-9,3013,30-16,00 Bojano: (P.zza Roma) 6,30-7,50-10,0013,55-16,20 Isernia: (P.zza Repubbl.) 7,00-8,20- 10,3014,25-16,50 Venafro: (S.S. 85) 7,25-8,45-10,55-14,5017,15 Cassino: (P.zza Garibaldi) 7,55-11,2015,15-17,40 Roma: (Staz. Tiburtina) 9,25-10,30-13,0016,45-19,15 Perugia: (Staz. Fontivegge) 11,30 Siena: (P.zza Rosselli) 12,55 Firenze: (P.zza Adua) 14,00 FIRENZE-ROMA-CAMPOBASSO-TERMOLI Firenze: (P.zza Adua) 14,10 Siena: (P.zza Rosselli) 15,15 Perugia: (Staz. Fontivegge) 16,40 Roma: (Staz. Tiburtina) 11,30-13,30 15,00-
TERMOLI Farmacia di turno MARINO - C.so Nazionale, 42/44 - Tel. 0875.706234
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PARAFARMACIA DI LENA - Tel. 0875.707976 c/c La Fontana (sempre aperta, anche sabato e domenica, orario continuato)
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ROMA TERMINI-ISERNIACAMPOBASSO Partenza IS Arrivo 06:15 08:17 09:15 09:15 11:16 12:13 14:08 16:21 17:26 14:40 17:52 19:00 17:08 19:43 20:44 19:02 21:09 22:00 20:08 22:03 22:55
Ariete 21 mar - 20 apr
VENAFRO - ISERNIA 7.15 Venafro - 7.45 Isernia ISERNIA - VENAFRO 16.30 Isernia - 17.00 Venafro
Leone 23 lug - 23 ago
AUTOLINEE SATI Tel. 0874.605220 Fax 0874.605230 CAMPOBASSO-TERMOLI: 4,35 - 6,15 (festivo) - 6,30 - 7,00 - 7,45 8,05 (anche festivo) - 11,00 (anche festivo) - 12,35 (anche festivo) - 13,45 - 14,10 (anche festivo) - 14,15 - 16,00 - 17,10 (festivo) 17,20 - 18,05 - 19,55 - 20,35 (anche festivo) TERMOLI-CAMPOBASSO 6,10 (anche festivo) - 6,40 - 6,50 - 7,45 8,15 - 8,30 (festivo) - 10,00 - 12,40 - 13,45 - 14,00 (anche festivo) - 14,10 - 16,05 (anche festivo) - 16,20 - 17,10 - 18,40 (anche festivo) - 19,25 - 20,00 - 21,35 (festivo) 22,10 (anche festivo) CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA 6.30 7.40 9.10 8.05 (anche festivo) 9.15 10.45 14.15 15.25 16.55 17.10 (festivo) 18.20 19.50 PESCARA-TERMOLI-CAMPOBASSO 11.10 12.40 13.50 14.35 (anche festivo) 16.05 17.15 18.30 20.00 21.10 20.05 (festivo) 21.35 22.45 AUTOLINEA STATALE VENAFRO / ISERNIA / BOIANO / CAMPOBASSO / TERMOLI / RIMINI / FORLÌ / IMOLA / BOLOGNA IL SERVIZIO È SVOLTO NEI GIORNI FERIALI DI
Vergine 24 ago - 22 set
Bilancia 23 set - 22 ott
Scorpione 23 ott - 22 nov
LUNEDÌ - MERCOLEDÌ - VENERDÌ DA VENAFRO partenze 5.30 Venafro - 5.55 Isernia - 6.25 Bojano 6.50 Campobasso - 7.50 Termoli - 10.50 Area servizio Conero Est e Ovest - 12.10 Rimini 13.00 Forlì - 13.45 Imola - 14.30 Bologna DA BOLOGNA partenze 15.20 Bologna - 16.05 Imola - 16.50 Forlì 17.40 Rimini - 19.20 Area servizio Conero Est e Ovest - 22.00 Termoli - 23.00 Campobasso 23.25 Bojano - 23.55 Isernia - 00.20 Venafro AUTOLINEA STATALE CAMPOBASSO / BOIANO / ISERNIA / VENAFRO / CASSINO / ROMA DA CAMPOBASSO partenze 5.45 Campobasso - 6.15 Boiano - 6.45 Isernia 7.15 Venafro - 7.45 Cassino - 9.15 Roma DA ROMA partenze 12.35 Roma - 14.05 Cassino - 14.35 Venafro 15.05 Isernia - 15.35 Boiano - 16.05 Campobasso
Sagittario 23 nov - 21 dic
Capricorno 22 dic - 20 gen
NON SI EFFETTUA ALCUN SERVIZIO NEI GIORNI: CAPODANNO- PASQUA - 1° MAGGIO E NATALE
Acquario 21 gen - 19 feb
A D N E AG
Pesci 20 feb - 20 mar
Ariete - Avete la coscienza pulita in questo periodo? Se ce l’avete allora potete anche addentrarvi in questioni che solitamente non avreste mai trattato per via delle conseguenze che comporteranno. Probabilmente siete proprio decisi a cambiare stile di vita e a farlo cambiare anche alle persone che avrete intorno e per le quali andrete fino in fondo. Toro - Forse vi siete un tantino persi ultimamente dietro le false promesse di qualcuno che vi ha senza dubbio fatto notare quale sia il proprio valore ed il vostro. Voi in realtà valete molto di più ma dovete prenderne coscienza prima di poterli fronteggiare e prima di rinunciare a certi convenienti appoggi che fino ad ora vi hanno fatto progredire! Gemelli - In questo periodo avete un sacco di questioni alle quali pensare, tali da non riuscire proprio ad assolverle. Avete pertanto pensato di prendervi una giornata di pausa nella quale riflettere e ordinare tutto in modo da sapere esattamente dove mettere le mani al vostro rientro nella realtà. Cancro - Fate bene a fidarvi delle persone solo se vi ispirano qualcosa di positivo ma c’è anche da dire che non si può sempre andare a tentativi nella vita. Qualche volta con queste persone dovreste anche confrontarvi, prendere consigli e critiche e scambiare civilmente opinioni per valutare se effettivamente corrispondono al pensiero che vi eravate costruiti. Leone - Di tanto in tanto avete la splendida idea di cambiare completamente opinione su un progetto o su una questione e questo porta sempre e tutti ad andare in confusione. Non è di certo il miglior modo di iniziare un rapporto, quello di cambiare sempre opinione su qualcosa, per cui sarebbe opportuno assestarsi una volta tanto. Vergine - Avete ancora una volta optato per la via più complicata invece di scegliere quella più semplice per fugare i vostri dubbi a proposito di una persona che vi è vicina e che non vi sembra completamente sincera. Forse sarebbe il caso di chiedersi cosa ci sia che non va in voi piuttosto che chiedervi cosa non vada in loro. Bilancia - Il vostro pessimismo in questo periodo potrebbe ripercuotersi sulle vostre attività e questo è un peccato in quanto avete fatto tanto fino a questo momento per ottenere dei risultati che ora scadere immediatamente è un vero peccato. Potete sempre rivolgervi a qualcuno che vi dia un supporto psicologico, come un caro vecchio amico! Scorpione - In questo periodo avete tante questioni in arretrato a cui pensare per cui l’ennesimo peso potrebbe farvi scoppiare. Probabilmente non siete riusciti a rilassarvi pienamente e questo è per voi un altro tentativo di far andare le cose per il verso giusto nonostante tutti vi consiglino di mollare. La perseveranza è sempre premiata! Sagittario - I vostri ricordi oggi si concentreranno maggiormente sul recente passato in quanto alcuni episodi non siete riusciti ancora a metabolizzarli nel modo giusto, quindi la vostra mente ha bisogno di tornarci su per chiedersi cosa in realtà abbia sbagliato. I vostri sentimenti non sono venuti abbastanza fuori, ecco perché la vostra mente ora è confusa! Capricorno - Un passo per volta si riesce sempre a giungere alla meta. Anche se poi questo traguardo non sarà più così entusiasmante, alla fine troverete di certo quello che fa per voi e ad avere il successo che si agognava. Chiedetevi soltanto se ne è valsa la pena e se lo rifarete in futuro, poiché questo è uno di quei crucci che non vi lasceranno dormire la notte. Acquario - Avete molta fiducia nel futuro, quindi perché non sperarci fino in fondo? Del resto siete sempre stati abbastanza fortunati, quindi se un progetto è stato avviato nel migliore dei modi, perché mai non si potrebbe a questo punto provare ad essere felici e sereni come tutte le persone che mettono in atto qualcosa di grande per se stessi e per le persone che amano? Pesci - Anche se questa giornata potrebbe non essere esattamente nelle vostre corde poiché avrete tante cose a cui pensare, potete sempre e comunque contare sulle persone che vi amano e che vi saranno vicino nonostante qualche piccolo vostro errore. Le incomprensioni verranno immediatamente messe da parte se riuscirete a superarle voi per primi.