ANNO VIII - N° 120 - GIOVEDÌ 24 MAGGIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail RedazioneIsernia: lagazzettaisernia@alice.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno ad Arturo Messere
L'Oscar del giorno lo assegniamo all'avvocato Arturo Messere per la linearità di comportamento giuridico, la tenacia per le sue argomentazioni e il coraggio civile di commentare, pur nel pieno rispetto, le sentenze. Così ha fatto per quella Bain & Co sottolineandone alcuni tratti non propriamente retti da fondamenti giuridici. Profondo estimatore della Magistratura, pur tuttavia, ha ritenuto di ribadire la linea difensiva e le motivazioni a supporto.
Il Tapiro del giorno a Pierluigi Lepore
Il Tapiro lo diamo al segretario provinciale del Pdl, Pierluigi Lepore. Nonostante la richiesta di dimissioni come indirizzatagli da Filoteo Di Sandro, che ha dato il buon esempio lasciando il coordinamento vicario del Pdl, ha ritenuto di rispondere picche al pari di altri componenti delle due segreterie provinciali. Nonostante proprio dai congressi sia nata la fronda interna che ha portato al caso Isernia, c'è chi non ritiene di avere sbagliato sul piano politico restando abbarbicato ai posti di comando ignaro del voto popolare.
Ci sarà pure un giudice a Berlino Ci sarà pure un giudice a Berlino, diceva il mugnaio di Potsdam che nella seconda metà del ’700, opponendosi al sopruso di un nobile, si rivolgeva a tutte le corti di giustizia germaniche per avere “giustizia”, fino ad arrivare a Federico il Grande. In questo caso invece, sono le motivazioni della sentenza Bain & Co a fare discutere in merito ai principi e ai diritti fondamentali in gioco per la lettura che se ne è voluta fare. E' stato l'avvocato difensore del presidente Michele Iorio, Arturo Messere, a chiarire alcuni passaggi. “In relazione alle notizie di stampa apparse su qualche quotidiano locale sulla sentenza Bain & Co. - sostiene l’avvocato Messere - riguardanti il Governatore Michele Iorio, premesso che ogni valutazione e censura della motivazione della stessa sarà fatta in sede di impugnazione, a scanso di speculazioni, malintesi e sottesi pregiudizi, si chiarisce che la sentenza omette di considerare numerose e determinanti circostanze favorevoli emerse nel corso dell'istruttoria ed incompatibili con l'apparato motivazionale posto a giustificazione dell'affermazione di penale responsabilità. La motivazione è andata ben al di là della contestazione, affermandosi l'ingiustizia del vantaggio per la Bain per ragioni mai esplicitate nell'imputazione, per cui il Governatore è stato condannato per ragioni che appaiono diverse da quelle portate dal PM nell'imputazione e ciò, ovviamente, sarà alla base della richiesta di declaratoria di nullità della sentenza di primo grado, per difetto di correlazione tra accusa e sentenza. Non si è fornita, inoltre, adeguata motivazione in ordine alle ragioni ed agli argomenti portati dalla difesa sull'insussistenza del dovere di astensione, sull'insussistenza di un danno per la collettività o di un vantaggio ingiusto per la Bain & Co. e sull'interesse pubblico perseguito dal Governatore. Singolari, ultronee e fuori luogo chiude l’avvocato Messere - appaiono, poi, ai fini del giudizio, diverse considerazioni che non hanno nulla di giuridico e riguardano sia la gestione della cosa pubblica ad opera del Presidente e sia l'operato di questo difensore”.
SENTENZA BAIN & CO.
“Diverse considerazioni non hanno nulla di giuridico”