ANNO VIII - N° 123 - DOMENICA 27 MAGGIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Franco Boccia - Direttore Editoriale: Diana Esposito Blob di A. Piccirillo sede legale: via Veneto, 113 - 80054 Gragnano (NA) Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631 E-mail Redazione Campobasso: redazione@lagazzettadelmolise.it E-mail RedazioneIsernia: lagazzettaisernia@alice.it E-mail: Amministrazione - Pubblicità: commerciale@lagazzettadelmolise.it Stampa: Centro Offset Meridionale srl Caserta Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita
GIORNALE SATIRICO
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L’Oscar del giorno ad Arturo Messere
L'Oscar del giorno lo torniamo ad assegnare all'avvocato Arturo Messere. Oltre due ore di arringa a difesa del presidente della Regione Michele Iorio chiamato in causa nel processo turbogas. Ha demolito l'impianto accusatorio sostenendo che il governatore non c'entrasse affatto nonostante avesse dovuto subire la lunga inchiesta. Cultore del diritto, Messere ha saputo argomentare con dovizia alle accuse fino a raggiungere il risultato sperato quello, ovvero, dell'assoluzione perchè il fatto non sussiste.
La sentenza Il giudice del tribunale di Campobasso assolve il presidente Michele Iorio chiamato in causa nella vicenda Turbogas
Il Tapiro del giorno a Salvatore Micone
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CAMPOBASSO Il Tapiro lo diamo al sindaco di San Massimo, Salvatore Micone. Dopo appena diciotto giorni dalla sua elezione ha ritenuto di dovere rassegnare le dimissioni da primo cittadino della piccola comunità matesina. Ma perchè si è presentato, allora, alle elezioni se dopo pochi giorni si è presentato dimissionario? Perchè rischia di lasciare il Comune nelle mani di un commissario per lungo tempo? Interrogativi che portano alla piena assegnazione del Tapiro.
Disabile picchiato, il fratello copre l’aggressore In 4 finiscono nei guai A PAG. 11
CAMPOBASSO
Nuova misura cautelare per i due spacciatori fermati con la cocaina un mese fa A PAG. 11
CAMPOBASSO
Sorpreso dalla Volante mentre evade dai domiciliari: 36enne in manette A PAG. 11
TAaglio lto
2 27 maggio 2012
Stiamo lavorando per voi Dopo il voto di Isernia, Michele Iorio e Paolo Frattura dovranno apportare seri correttivi alle rispettive compagini
CAMPOBASSO. Non disturbare, stiamo lavorando per voi. Questa frase potrebbe tranquillamente campeggiare sulla porta degli uffici di Michele Iorio e Paolo Frattura, all’interno dei quali già da qualche giorno si susseguono le riunioni, nel tentativo di analizzare l’esito del voto regionale e amministrativo. Il governatore deve rimescolare le carte, muovendo dalla Giunta regionale per restituire tono e credibilità amministrativa ad un esecutivo scioccato dal pronunciamento del Tar e che, verosimilmente, ha con troppo premura abbandonato il presidente, giudicandolo ormai sul viale del tramonto. Un sintomo di scollamento, oltre che una strategia sciagurata perché Iorio guiderà ancora il centrodestra, creando da subito le condizioni per un ricambio generazionale, in primis nel Popolo della libertà. Il centrosinistra, invece, strappata la cittadina pentra agli avversari, fa i conti con un consenso elettorale risibile e
Il centrosinistra è troppo piccolo per pensare in grande, mentre nel centrodestra urge un rimpasto massiccio in vista del ritorno alle urne con partiti incapaci a figurare il cambiamento auspicato: la forbice dei voti tra il candidato sindaco o presidente e le liste è sconfortante, suggerendo
L’intervento. “Una eccessiva conflittualità reca danno a tutti, il Paese vuole concordia civile perché sa che la concordia giova alla nazione e l’aiuta a crescere”. Sono le parole pronunciate dal capo dello Stato in occasione dell’ultima celebrazione della festa della Repubblica che tutti, in un paese normale, avremmo il dovere di sottoscrivere. Ma così purtroppo non è perché la sinistra resta quella di sempre, restia a una metamorfosi autentica ed incline invece al camaleontismo politico. Si avverte sempre di più di quanto la demonizzazione dell’avversario sia ormai una vera ossessione e rappresenta la vera fase degenerativa di quel vizio d’origine ideologico che rappresenta il bagaglio culturale di tanti dirigenti del centrosinistra ma che è stato recepito in toto anche da coloro che sono arrivati nel centrosinistra dopo una vita da ex democristiani. L’ossessione che hanno a livello nazionale del cosiddetto fattore B – ossia di Silvio Berlusconi – nella nostra regione è sostituito dall’ossessione verso il fattore I, cioè Iorio. Il risultato di tutto questo è sconfortante perché c’è qualcuno che si è arrogato il diritto di tracciare il confine tra i moralmente degni e moralmente indegni, non rendendosi conto che si è assunto la gravissima responsabilità di
una debolezza endemica da correggere alla svelta. Se poi aggiungiamo il rischio di un’ulteriore frammentazione della proposta di centrosinistra
in tre rivoli distinti (Frattura, Astore o chi per lui e Federico in nome e per conto del Movimento cinque stelle), allora nessuno può realmente gioire né dirsi favorito in vista delle ritorno alle urne. La discontinuità che invocano i molisani non è sintetizzabile nel semplice e furbesco turnover di qualche nome. Vanno, per contro, rinnovate radicalmente le priorità programmatiche e le modalità di selezioni della classe dirigente di ambedue gli schieramenti, aprendo a forme di partecipazione diretta, meritocratiche e
non familistiche. Vincerà chi avrà più coraggio, chi oserà di più, dando una prospettiva alla regione e a se stesso. In agguato ci sono i movimenti civici e soprattutto i grillini, i quali coinvolgono gli scontenti di destra e di sinistra grazie ad uno sdegno generico, populista e qualunquista. Un’arma a doppio taglio che rischia di deludere alla prova dei fatti, quando alla crisi produttiva e sociale occorrerà rispondere con provvedimenti e non con intendimenti. Ed ecco l’importanza del precetto di partenza, stiamo lavorando per voi: un monito per Iorio e Frattura affinché, dopo decenni di politica sorda ed autoreferenziale, affermino un’amministrazione cosciente, decisa, competente, plurale e non viscerale. Lontana, per intenderci, dai rigurgiti propagandistici di Beppe Grillo, dall’inerzia irritante dell’attuale maggioranza, come pure da un’opposizione troppo piccola per pensare in grande. Cirano
Solidarietà al governatore seminare odio e instabilità sociale. Assisto sconcertato a proclami del tipo “Iorio sei finito”, “Iorio vattene” soprattutto perché vengono da persone che hanno la memoria corta e che dovrebbero ben analizzare che le loro “ipotetiche” fortune sono ascrivibili a questo sistema elettorale che esalta anche coloro che non avrebbero la possibilità, in una competizione basata sui meriti e sulle capacità personali, di essere eletti neanche per amministrare un condominio. Questo, tanto per ricordarlo a chi lo ha dimenticato, non è il caso di Michele Iorio che, precedentemente a questo sistema elettorale, si è sempre guadagnato i ruoli politici che ha di volta in volta ricoperto con il consenso dell’elettorato che ne ha sempre apprezzato le qualità di amministratore e di uomo moderato e disponibile. Per contro c’è chi non avendo alcun consenso elettorale, cosa questa accertata più volte, con abili strategie riesce ad ottenere quelle candidature di vertice dove non occorre dimostrare il proprio valore perché c’è una intera coalizione che è obbligata a supportarlo. Ma l’immoralità politica arriva al massimo quando in presenza di sentenze di primo grado negative si fanno i caroselli da partite di calcio, mentre in presenza di sentenze di primo grado positive si esprimono giudizi negativi
sui giudici. Il caso di oggi riguarda la sentenza sulla Turbogas che ha sancito in maniera chiara e puntuale l’estraneità di Iorio. Colgo l’occasione per fare arrivare al Presidente Iorio tutta la solidarietà dei suoi veri amici che contano ancora sulla sua capacità di riprendere con forza e determinazione l’attività politica nell’interesse supremo delle genti molisane. Ho detto “riprendere” perché la vicenda di Isernia ha fatto segnare il passo ad un percorso politico-amministrativo che meritava un risultato diverso e nel contempo ha dato voce a quella pletora di corvi che con sistematicità, quantunque militano nel centrodestra, fanno a gara per denigrare tutto e tutti. A questo punto della vicenda politica e umana di Michele Iorio voglio azzardare alcune considerazioni che scaturiscono dalla mia esperienza diretta e che vogliono rappresentare un contributo alla lettura del momento che stiamo vivendo in provincia di Isernia. La proliferazione delle liste civiche ha sicuramente indebolito la qualità della rappresentanza politica all’interno delle istituzioni: persone che mai e poi mai avrebbero pensato di sedere sui banchi di un consiglio comunale, provinciale e regionale si trovano ad occupare ruoli e posizioni senza avere
nessuna competenza, senza avere mai fatto vita di partito, senza avere mai avuto a che fare con attività relative alla pubblica amministrazione. Questo comporta che la maggior parte manca di iniziativa, di mordente, di autorevolezza, di capacità di comunicazione con il pubblico; ovviamente, non perché si tratta di uomini e donne di qualità limitate , intellettualmente deboli o dotati di scarsa preparazione. No, la ragione è un’altra ed è che si tratta di persone che fondamentalmente non hanno nulla a che fare con l’attività politica, che non possiedono le caratteristiche proprie della figura del politico. A questo punto diventa fondamentale che il PDL affronti il problema del proprio ruolo guida nella nostra realtà, anche attraverso la promozione e la formazione di una nuova classe dirigente capace di affrontare con efficacia e competenza tutte quelle problematiche socio-economico-politiche che attanagliano il nostro territorio. Chiudo queste mie brevi note esprimendo di nuovo a Michele Iorio la mia solidarietà personale nella certezza che continuerà a vincere tutte le battaglie che, a qualsiasi titolo, gli si parranno di fronte. Ing. Domenico Testa
TAaglio lto
3 27 maggio 2012
Del governo Iorio contano i ATTI
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Dopo la sentenza del Tar le opposizioni continuano nel loro incontenibile entusiasmo, quasi avessero già vinto la prossima tornata
Sulla scia degli effetti determinati dalle recentissime decisioni della giunta regionale (pacchetto anticrisi; reddito minimo di cittadinanza; contributi per l’acquisto della prima casa; finanziamenti per l’incremento del patrimonio abitativo eccetera) e resi esecutivi, i molisani potranno rendersi conto che, nonostante la crisi, da Via Genova sono venuti provvedimenti importanti per l’economia e per il welfare molisano. Saranno quegli effetti a ren-
dere meno traumatico il tracollo degli organi regionali a seguito della recente sentenza del Tar Molise. Per cui, mentre le opposizioni continueranno nel loro incontenibile entusiasmo, quasi avessero già vinto la prossima tornata, gli operatori economici e la collettività molisana, nel loro insieme, potranno valutare oggettivamente la differenza che passa tra chi governa e chi solleva polveroni. La differenza l’ha messa mirabilmente a fuoco il presidente della giunta regionale a conclusione del dibattito consiliare dedicato unicamente alle tematiche legate al mondo del lavoro e alla crisi che lo attraversa. Leggiamo: “Non era necessaria una seduta monotematica per ascoltare le cose che sentiamo spesso in quest’aula (ovvero chiacchiere -ndr). Mi sarei aspettato proposte specifiche e non solo quella dell’assegnazione della delega assessorile al lavoro. Siamo lontani dalla ipotesi di ricevere suggerimenti su questa materia in base ai di-
Hit Parade, trasmissione radiofonica che ebbe un largo larghissimo seguito per almeno una ventina d'anni nel nostro Paese. Una trasmissione capace di assurgere a fenomeno, fino a generare numerosi tentativi di applicazione dei propri meccanismi, per tacere dei tentativi di imitazione. Oggi, e per ogni settimana, un disco accompagnerà uno dei protagonisti di questa rubrica.
Il leitmotiv. Il motivo di “Arrivederci” canticchiato da Di Sandro dopo le sue dimissioni da presidente vicario del Pdl e la richiesta di seguirlo agli altri vertici
scorsi ascoltati, ma siamo pronti ad aderire a proposte specifiche qualora ci venissero sottoposte. Non ho sentito nessuna proposta diversa da ciò che noi non abbiamo messo in campo e nessuna cosa che abbiamo azzeccato. Il Molise non è al disastro, è solo in difficoltà come il resto del Paese. Non ho la ricetta per la crisi, ma l’approccio giusto sì. Stiamo anche studiando, tra l’altro, un piano regionale per nuove opportunità di lavoro nel Molise in tutti i settori”. Parole lapidarie nei confronti di un’opposizione che si esercita quotidianamente e incessantemente sulla critica tout-court, senza mai dare un’alternativa, una indicazione, una prova di essere in grado di governare su basi di coscienza, conoscenza, e concretezza. Degli effetti di questo quadro istituzionale-amministrativo va tenuto conto nel momento in cui ciascun elettore molisano dovrà esprimersi e decidere a chi affidare le sorti del proprio futuro e del Molise. Così come andrebbe tenuto conto dello stolto che ha procurato i vizi insanabili alle procedure relative alla presentazione delle liste elettorali d’appoggio alla candidatura di Michele
CAMPOBASSO. Le dimissioni di Filoteo Di Sandro da presidente vicario del Pdl, sembrano fare riecheggiare, in queste ore, la canzone che fu di Umberto Bindi: "Arrivederci". Un saluto, quello Di Sandro che ha voluto richiamare, sul piano politico, gli altri vertici del Pdl a seguirlo nell'esempio per dare vita ad un reale cambiamento interno. Fino a questo momento, però, suggerimento rimasto inascoltato. E così le strofe di "Arrivederci" sembrano accompagnare le parole dell'assessore alla Sanità che ha avuto il merito di gettare un sasso nello stagno. "Arrivederci (agli altri componenti del Pdl), dammi la mano e sorridi (indicativo per Di Giacomo, Lepore e Mazzuto) esco dalla tua vita (dal Pdl) salutiamoci, arrivederci questo sarà l'addio (dal partito se non ci saranno altre dimissioni) ma non pensiamoci con una stretta di mano da buoni amici sinceri ci sorridiamo per dirci arrivederci". Del resto, Di Sandro è stato chiaro e lungimirante nella lettera con la quale ha
rassegnato le dimissioni. Se non si cambia strategia, se non si mutano gli equilibrismi di vertice difficilmente il Pdl riuscirà a riconquistare frange di elettorato consistente. Da qui la richiesta di dimissioni a tutti i componenti dei vertici di partito da chi, pure, in occasione del congresso
Iorio, alla cui stoltezza e imperizia i molisani dovranno 3 milioni e passa di euro che occorreranno per tornare alle urne. Tre milioni sottratti al contenimento degli effetti negativi della crisi economica che avrebbero fatto comodo aggiungere ai 3 milioni di euro che la giunta regionale ha stanziato per le Cooperative di garanzia - Confidi delle associazioni dell’artigianato - quale anticipazione dell’intesa raggiunta col Ministero del Lavoro per la copertura dei costi degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2012, e quale sostegno ai progetti occupazionali nei beni culturali, nell’innovazione e nella ricerca. La dicotomia tra l’impegno a costruire e quello a distruggere è stato da sempre l’ostacolo insormontabile dei molisani di fronte alla scelta degli uomini cui affidare le sorti del proprio domani. Dicotomia che si porrà (se si porrà) qualora anche il Consiglio di Stato dovesse confermare che i molisani debbano tornare a votare. Finora, fortunatamente, ha prevalso l’impegno a costruire. Dardo
provinciale di Isernia aveva tentato di seguire la strada del voto per scalzare Mazzuto. A Campobasso, ricordiamo, nessuna lista alternativa a Lepore fu presentata con molti iscritti e amministratori che non si presentarono a votare. "Arrivederci e forse l'addio".
TAaglio lto
4 27 maggio 2012
La questione. La Cgil scende in piazza contro le chiusure di uffici e mancanza di personale
CAMPOBASSO. Lunedì pomeriggio alle 17:30 avrà luogo un altro incontro in Provincia a Campobasso sulla vicenda Poste per raccogliere il documento stilato al fine di consegnarlo al presidente Iorio e alla delegazione parlamentare. I Sindacati regionali di Poste italiane hanno chiesto alle istituzioni locali (Regione e Provincia) di poter aprire un tavolo di confronto con Poste Italiane S.p.a,al fine di sopperire alla mancanza di personale e portalettere e di scongiurare l'accorpamento degli uffici postali, così come previsto dal Piano Nazionale di Poste. Gli organismi di categoria si lamentano che la regione Molise sia stata frazionata nei servizi postali (la corrispondenza postale è passata a Pescara) e che nell'ultimo anno siano stati tagliati 750 posti di lavoro. Occorre, quindi, rilanciare a loro avviso i servizi postali e valorizzarli. Rinnovare dunque il servizio postale regionale anche con qualche progetto sperimentale e inno-
Il caso. Domani nuovo incontro in Provincia a Campobasso per sensibilizzare la politica
Troppi tagli alle Poste Sciopero il 4 giugno sciopero - dichiara il sindacato - è stato proclamato perché in Molise, l'azienda Poste Italiane, ha pianificato la chiusura totale di più di trenta uffici postali ed ulteriori razionalizzazioni di quelli ancora aperti. Tutto ciò
vativo. Nel frattempo, martedì presso la sede della Cgil Molise, alle ore 10,00, si terrà una conferenza stampa alla presenza del Segretario Generale Cgil Erminia Mignelli e dei vertici regionali del SLC-Cgil.
Saranno spiegate le ragioni che hanno indotto l'organizzazione sindacale a proclamare lo sciopero di ventiquattro ore, il 4 giugno 2012, e che porterà alla chiusura degli Uffici Postali della regione Molise. "Lo
Leva: “Ritardi nella spesa europea, un danno per il sistema economico regionale” CAMPOBASSO. “E’ ormai al tramonto la stagione di una classe dirigente spendacciona che sperpera e che, per mancanza di progettualità, lascia chiusi nel cassetto i soldi da destinare allo sviluppo”. Di questo avviso si dice il segretario regionale del Partito Democratico, Danilo Leva, alla luce dell’allarme lanciato dalla Ragioneria dello Stato circa la bassa percentuale di spesa dei fondi europei dell’Obiettivo Competitività da parte del Mezzogiorno. Il Centro Sud possiede un tesoretto da 40,6 miliardi di euro che non riesce a spendere. E tra le Regioni meno virtuose, in tal senso, figura anche il Molise. Per quanto concerne i fondi FESR e i fondi FSE la nostra regione fa registrare, al 31 dicembre 2011, una percentuale di spesa pari al 25,24% e al 27,39%. Ed anche gli impegni si attestano a valori decisamente bassi. Eppure i fondi in questione servono a finanziare rispettivamente misure volte agli investimenti ed incentivi alle imprese e a rafforzare la coesione economica e sociale, migliorando la possibilità di occupazione. In pratica, si tratta di misure essenziali, specie in questo particolare momento di crisi. Una situazione già segnalata dagli esponenti del Pd in seno al Parlamento Europeo, non da ultimo dall’onorevole Andrea Cozzolino nel corso della sua visita nel capoluogo pentro. “Siamo dinanzi all’ennesimo fallimento di questo governo regionale – afferma il segretario Leva – che ha dimostrato, ancora una volta, la sua inadeguatezza ed incapacità di indicare una prospettiva di crescita e di sviluppo per il Molise. Incapacità che i cittadini e imprese pagano caramente perché significa bruciare e polverizzare montagne di risorse, invece di destinarle ai settori a valore aggiunto, all’innovazione, al sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e alla loro aggregazione. I fondi – prosegue Leva – potevano essere utilizzati per rendere attrattivo il nostro territorio, ma questo governo regionale ha dimostrato di saper pensare solo all’oggi e non al domani. Dinanzi a questo scenario negativo – conclude il segretario Pd – l’attuale classe dirigente farebbe bene a prendere atto della sua sconfitta e a fare un passo in dietro per il bene dei molisani”.
porterà alla “volatilizzazione” di ulteriori posti di lavoro ad a ricadute di carattere sociale che penalizzeranno i centri più piccoli, soprattutto nell'alto Molise, condannati alla scomparsa demografica. Non c'è più tempo, né sterili manifestazioni pur con il timido intervento della politica locale, sono riuscite ad evitare tagli che hanno penalizzato la nostra regione".
In Molise servizi ridotti e perdita di posti Divisi i sindacati: la Cisl punta sulla classe politica mentre quello di Camusso incrocia le braccia
L’interrogazione.
Di Pietro: “Sanità, via il commissario” CAMPOBASSO. Il presidente dell’Italia dei Valori, on. Antonio Di Pietro, tornerà nuovamente a chiedere la rimozione del Presidente della Regione Molise dal suo incarico di commissario ad acta per l’attuazione del “Piano di rientro del disavanzo sanitario”. Lo farà in Aula nell’ambito del Question Time alla Camera quando presenterà al Ministro della Salute Balduzzi un’interrogazione a risposta immediata per chiedere se, alla luce dei risultati del tavolo tecnico del 3 aprile scorso, e alla luce della recente sentenza del Tar del 17 maggio che ha annullato il risultato delle elezioni regionale del 2011, il Piano Sanitario regionale 20122014 in corso di adozione, possa essere adottato dal Presidente della regione Molise nelle sue vesti di commissario ad acta, già alle prese con diversi procedimenti giudiziari e, ora, anche in difetto di legittimità istituzionale. In ultimo ma non da ultimo, Di Pietro esprimerà affronterà la questione dell’atteso decreto ministeriale sulla compensazione dei crediti delle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione dal quale il Molise potrebbe essere escluso proprio a causa del deficit sanitario. Picchierà duro, insomma, il presidente Di Pietro che da tempo si batte affinchè la sanità molisana e il suo risanamento non restino ancora nelle mani di chi ha creato il danno.
Per il leader Idv sotto accusa è la politica del centrodestra
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TAaglio lto
27 maggio 2012
L’attuale schieramento dei partiti suggerisce un cambiamento falsato da topi che abbandonano la nave di Iorio mentre affonda
D’Ascanio: “Il voto è l’ultima chiamata prima di morire” CAMPOBASSO. L’ex presidente della Provincia di Campobasso scalda i motori in vista del possibile ritorno alle urne. Con il movimento Cambiamo il Molise, Nicola D‘Ascanio resta un outsider pericoloso e soprattutto un proposta marcatamente di sinistra, in aperta polemica con il centrosinistra dei partiti e di Paolo Frattura. Si torna alle urne, stavolta D’Ascanio sarà della partita? C’è una questione drammatica davanti a noi, cittadini singoli e comunità: i molisani ridotti in brache di tela, il Molise indebitato e in procedura fallimentare, i partiti che non ascoltano più nessuno, le lobby con a capo la finanza pubblica e privata che ci hanno preso in ostaggio. Stiamo a guardare? No, è tempo di mobilitarsi, di rimettersi lo zaino sulle spalle. Si tratta di una chiamata, l’ultima prima di morire. C’è chi fa la guerra ai responsabili di questo disastro, ma non basta. Occorre aprire una nuova stagione democratica, costruire un progetto serio, credibile, realizzabile, insieme alle espressioni migliori, singole e associate, della comunità regionale che hanno a cuore un reale cambiamento, una vera alternativa per non morire. Non c’è più tempo da perdere. Il senatore Astore sembra intenzionato ad allestire uno schieramento alternativo all’ex presidente della Camera di Commercio e alla lista dei grillini. Cambiamo il Molise aderirà alla proposta? Il nostro movimento è parte integrante di quel grande arcipelago di associazioni e comitati di base che presidiano i beni comuni che oggi sono sempre più minacciati e manomessi. Parlo dei beni materiali come il diritto al lavoro, alla sanità e alla scuola pubblica, ad un ambiente sano, alla giustizia sociale, ma anche dei beni immateriali quali il rispetto pieno della dignità della persona, dell’esercizio della democrazia, della legalità, della integrazione culturale. Ecco, Cambiamo il Molise non è, invece, interessato ai beni immobiliari che sembrano coinvolgere sempre più taluni esponenti del centrosinistra. Coloro che sono dalla parte dei beni comuni sono anche i nostri compagni di viaggio. Moltiplicando le coalizioni, tenendo presente anche la lista del M5s, non
si rischia di aiutare Michele Iorio ad affermarsi per la quarta volta consecutiva? E’ il lamento ipocrita e stonato della partitocrazia che, dopo aver affettato il Molise in lungo e in largo e aver relegato il centrosinistra a percentuali da prefissi telefonici, si sveglia e con il foglietto delle spartizioni in tasca, lancia roboanti anatemi contro chi non si allinea. E’ un copione gia letto. Sono le stesse persone che hanno combinato disastri politici di ogni tipo e non si rendono ancora conto che nel Molise, prima ancora che accadesse in Italia, oltre il 50% degli elettori non vanno a votare. Questi signori non possono essere prima causa e poi soluzione del problema. Noi esprimiamo molta più sensibilità per gli esclusi ed i delusi, con l’idea fissa di recuperarli, di includerli. La storia politica molisana degli ultimi tempi, per mano delle sue oligarchie, non si esprime più attraverso una sana logica di coalizione incardinata ad un omogeneo ed organico profilo politico e programmatico. E’ una storia, invece, fatta di tanti recinti che racchiudono interessi di pochi se non personali. Perciò il nostro intendimento non è rivolto a creare altri recinti, ma a rompere quelli esistenti. Far aleggiare ancora lo spauracchio di Iorio è perciò politicamente fuorviante, perché da una parte nasconde la cruda realtà che il centrodestra conta ancora il 58% dei voti e il centrosinistra supera di poco il 30%, mentre dall’altra induce ad un cambiamento strumentale e falsato dal trasversalismo e dalla spuria sostituzione delle persone fisiche sulla plancia di comando, magari accompagnati dai saltafossi di rientro e dai topi che abbandonano la nave di Iorio che sta affondando. Questo schema scellerato porta diritto verso la formazione dell’esercito dei forconi anche nel Molise. Quali sono le critiche principali al centrosinistra capeggiato da Frattura? La risposta è nella domanda. E’ la coalizione che si fa recinto. Ho parlato da subito di modificazioni genetiche, ma la giustificazione ufficiale è stata data dalla vittoria alle primarie taroccate. Beati gli ingenui. Ma poi sei mesi di Consiglio regionale
hanno emesso la sentenza: si trattava in effetti di problemi di dna. Forse la colpa è mia che non mi adatto agli organismi geneticamente modificati ed anche un po’ della sinistra che, divisa e disattenta, gira la testa dall’altra parte. Per fortuna vanno diminuendo gli ingenui. Cosa non ha funzionato ad ottobre dello scorso anno, quando all’improvviso decise di non scendere in campo, dopo le primarie di coalizione? Il bisogno di rendermi libero da una gabbia costruita con un progetto politico in cui non mi riconoscevo, che consideravo artefatto e dannoso per la comunità regionale. La decisione è stata assunta dall’intero movimento di Cambiamo il Molise e trascritta in un documento che è ancora a disposizione sulla mia bacheca Facebook. Ho perso certamente la possibilità di essere eletto consigliere, ma ho mantenuto la schiena dritta in fatto di coerenza e dignità al cospetto di tanti strilloni di mestiere. Ciò vuol dire che non accetterebbe una candidatura da indipendente in una lista a sostegno di Frattura? Una proposta del genere mi fu fatta anche ad ottobre scorso e finì come sappiamo. Ma siamo fuori tema. Insisto, la comunità regionale spinge e vuole che si rifaccia il progetto, in tutte le sue componenti, questa volta con le sue mani, non con quelle taroccate dei partiti. Accanto ai laceranti drammi sociali vedo che è iniziata una nuova stagione in cui i cittadini si stanno riappropriando delle loro prerogative democratiche per abbattere il muro di tutte le ingiustizie e
per colmare quel vuoto politico e quello spazio disabitato che li separano dalla res pubblica. Il prossimo autunno sarà molto diverso da quello passato. Se ne accorgerà chi continua a non capire. D’Ascanio, non crede che la sinistra, nell’accezione tradizionale del termine, sia un’esperienza ormai anacronistica, almeno in parte superata? La sinistra è stato ed è un riferimento culturale e politico importante del mondo moderno e attraverso la sua capacità di mobilitare il popolo, per le conquiste sociali e del lavoro nonché per l’emancipazione dell’umanità, ha avuto un ruolo cruciale nella storia del XX secolo e lo ha ancora di più in quello che stiamo vivendo. Lo ha ancora di più proprio perché, oggi, non abbiamo più fiducia in chi ci governa, in chi ha ricevuto la nostra delega a curare gli interessi della polis. Quella fiducia e quella delega sono stati traditi irrimediabilmente, ed è solo la paura dell’ignoto che ci porta ad aggrapparci alle finte speranze che i venditori di fumo ci presentano come soluzioni del problema. I venditori di fumo li abbiamo scovati, non ci resta che spezzare le catene della paura. E questo rappresenta anche il mio irrinunciabile contributo alla ‘causa’ dei molisani.
Divisi, perdiamo? E’ il lamento ipocrita di chi ci ha portato a percentuali da prefissi telefonici La realtà è che il centrodestra conta ancora il 58% dei voti
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7 27 maggio 2012
La questione. Il decreto del Governo sui crediti non vale per il Molise
La denuncia. Il peso maggiore Il caso. I pagamenti Asrem è per chi opera nel settore si hanno in 888 giorni della sanità fermo da tempo L’intervento della Fiaso
“Discriminate le imprese molisane” CAMPOBASSO. "Gli entusiasmi per i decreti sul pagamento dei fornitori della PA e delle Asl si sono spenti alla lettura dei giornali, apprendendo che tra le pieghe dei provvedimenti sono state escluse dallo sblocco le Regioni in Piano di rientro per i deficit sanitari”. Così il Presidente della Federazione di Asl e Ospedali (Fiaso), Giovanni Monchiero, torna a commentare i decreti approvati dal Governo per accelerare i pagamenti da parte della pubblica amministrazione, sanità compresa, verso i fornitori. Il Molise, infatti, è la Regione con 888 giorni di ritardi nei pagamenti e un debito per le forniture mediche di 115 milioni. Se dovesse restare il decreto così come impostato dal Governo, per le aziende molisane si profilerebbe un default. “Una discriminazione assurda – prosegue Monchiero - che non porterà alcun beneficio proprio alle imprese private delle Regioni che accusano maggiori difficoltà nell’espletare i pagamenti dei fornitori Asl”. Il Molise, purtroppo, è una di quelle Regioni nelle quali il debito è tra i più consolidati e mette a repentaglio la sopravvivenza stessa delle aziende che attendono i pagamenti. “L’auspicio – conclude il presidente della Fiaso - è che il Governo si ravveda, altrimenti l’intera operazione rischia di rivelarsi un bluff, visto che la maggior parte dei pagamenti arretrati della PA riguarda proprio le Aziende sanitarie ed
L’intervento. Antonio Campa* In riferimento al comunicato del comitato per la difesa del Cardarelli, nella persona del dottor Italo Testa, sull’istituzione del servizio “Codici Bianchi”, in qualità di operatore della struttura, certo di interpretare il pensiero della maggioranza dei colleghi impiegati, se non altro per scambi di idee intercorsi tra di noi, mi permetto di far osservare quanto segue: La polemica dell’illustre collega sui codici bianchi non è pertinente, per ragioni che lo stesso dottor Testa esplicita: il servizio rientra nel progetto A.Di.Te. voluto e finanziato dal Ministero della salute. Non esiste pertanto uno scialo di risorse o una distrazione delle stesse da altri settori sanitari certamente più in alto nella scala delle priorità assistenziali per la semplice ragione che il finanziamento era condizionato all’attivazione del servizio. Si tratta di un sistema in fase di sperimentazione in tutta Italia e che nel Molise è attivato in quattro ospedali regionali. Non c’è dubbio che l’inizio
ospedaliere, da anni alle prese con seri problemi di cassa che i recenti reiterati rinvii del riparto dei 108 miliardi del Fondo sanitario rischiano di acuire”. E' evidente, però, che c'è anche la necessità di interrompere la prassi dei ritardi nei pagamenti perchè, diversamente, il problema del debito non sarà mai risolto. Per il momento sembra che si stia riempiendo d’acqua un recipiente bucato. L'appello del rappresentante della Fiaso va ad affiancarsi a quelli già manifestati sul territorio regionale a partire dai giovani di Assindustria. Ora, però, si attendono passi ufficiali in sede parlamentare per correggere il tiro a parte le contrapposizioni politiche e le disquisizioni sulle responsabilità del passato.
L’interrogazione
Petraroia: “Tumori, e i dati del Registro?” CAMPOBASSO. Per il consigliere regionale del Pd, Michele Petraroia, va spiegata la delibera di Giunta regionale n.297/2012 in cui si approvano indicazioni operative sull’attivazione del Registro dei Tumori della popolazione della Regione Molise, del Registro Unico di Mortalità e del Registro dei Mesoteliomi, con cui si demanda al Direttore generale dell’Asrem gli adempimenti attuativi. "Chiedo di conoscere - scrive Petraroia all'assessore Di Sandro - l’entità dei costi già sostenuti sulla questione nel corso del passato decennio ed in particolare quelli connessi con la Delibera di Giunta regionale n.1782/2004 con cui si autorizzò la firma delle Convenzioni con la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori del 31
gennaio 2005. Ricordo che la Regione Molise con diversi atti aveva assunto indicazioni e orientamenti tesi all’istituzione del Registro dei Tumori, e poiché nella Delibera n.297/2012 non viene menzionato l’esito di otto anni di investimenti pubblici in materia, c’è da chiarirne le motivazioni. Nelle leggi finanziarie 2010 e 2011 - aggiunge - sono stati accolti ordini del giorno ed emendamenti a mia firma che individuavano l’Unità Operativa di Oncologia dell’Ospedale “San Timoteo” di Termoli, la sede di coordinamento per far partire il Registro dei Tumori in virtù di un impegno condotto fin dal 2005 da quella struttura sanitaria insieme alla LILT teso a costruire una banca dati, informazioni scientifiche ed ogni notizia medica connessa con i decessi per patologie tumorali". Per il consigliere del Pd, infatti, non c'è chiarezza sull'uso che si farà dei dati già raccolti. "Non vorrei - chiude Petraroia - che anni e anni di attività medico-scientifica venissero vanificati con un danno morale verso gli operatori sanitari che molto spesso vi hanno prestato servizio gratuitamente e volontariamente, e un conseguente danno economico per le casse regionali che dovrebbero riavviare ex novo un percorso già avviato nello scorso decennio".
Codici bianchi, nessuno scialo di risorse dell’attività in maniera forse affrettata dall’esigenza di istituire l’ambulatorio su tutto il territorio, non solo ad Isernia e Venafro come si ipotizzava in principio, abbia creato qualche disservizio o disfunzione. Di ciò siamo consapevoli, noi che svolgiamo la nostra attività professionale nelle sedi di Continuità Assistenziale e siamo abituati ad affrontare le situazioni più varie, forti solo del nostro bagaglio culturale e supportati dalla nostra borsa medica, senza poter o dover badare al colore dei codici che si presentano all’osservazione. Ne siamo talmente consapevoli che il Direttore del Distretto e i nostri dirigenti di settore sono stati e continuano ad essere informati sulle criticità di questo avvio sperimentale del servizio. I numeri sono bassi, ma il servizio è in vigore da un mese e mezzo, bisogna considerare inoltre che non funziona nelle giornate pre festive e festive. Non è stato accompagnato inoltre da un valido battage pubblicitario né i medici di Assistenza Primaria sono stati coinvolti adeguatamente nello stimolare i
propri pazienti a usufruire del servizio al bisogno. Il dato fornito dal dottor Testa sulla percentuale codici bianchi in PS, porta ad una media mensile di 175 contatti, in un sistema già a regime da decenni. Se allo stato la media mensile è dimezzata, qualcosa non torna e/o non funziona nell’ambito dello smistamento dei codici bianchi. Il rischio di potenziale scorciatoia rappresentata dall’ambulatorio codici bianchi per ottenere prestazioni differibili in tempi rapidi, è un’ipotesi contraddetta dai numeri forniti dal Comitato pro Cardarelli, dai quali si deduce piuttosto che il 75% delle prestazioni del P.S. riguarda i “codici verdi”, ovvero prestazioni comunque differibili. Un dato molto importante. Se infatti come si spera la fase sperimentale dei codici bianchi andrà poi a regime, il servizio si trasformerà in ambulatorio “Med” con pertinenza per codici bianchi e verdi, che potrebbe diminuire in modo sensibile l’ingolfamento improprio del Pronto Soccorso. Non solo. Allo stato, su circa 30 mila prestazioni “differibili” espletate dal
PS sotto forma di codici verdi, almeno la metà, comportano consulenze e indagini diagnostiche di tipo radiologico o di laboratorio. L’ambulatorio codici bianchi invece può chiedere consulenze ma non indagini diagnostiche. In un contesto di polemica che non riguarda in nessun modo i Codici Bianchi, il rischio è che il servizio faccia la parte del vaso di coccio. Proprio per questo se critica deve esserci, essa va ponderata e valutata a distanza, basata sul confronto dei risultati e sulla disamina delle problematiche emerse sul lungo periodo. Coinvolgere un servizio appena istituito e gli operatori che lo animano a basso costo in una diatriba che sembra più politica che sociale, non porta vantaggi a nessuno e rischia di affossare un’iniziativa che, con opportune correzioni, potrebbe dare un buon contributo ad una medicina attenta al territorio e alla razionalizzazione di costi e prestazioni. *Medico operatore dell’ambulatorio “Codici Bianchi”
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Campobasso
27 maggio 2012
Voler bene all’Italia, anteprima di successo al mercato coperto Anche il senatore Ferrante (Pd) alla festa dei piccoli comuni di Legambiente
CAMPOBASSO. L’anteprima di ‘Voler bene all’Italia’, la festa dei piccoli comuni organizzata ogni anno da Legambiente, ha trovato nel mercato coperto di Campobasso la sua cornice ideale. L’iniziativa, che si svolgerà a livello nazionale domenica prossima, è stata anticipata in Molise dove ieri mattina alcuni sindaci si sono dati appuntamento in via Monforte, tra zampognari e prodotti locali, per celebrare le risorse dei loro borghi e le tradizioni culturali e ga-
stronomiche. “L’idea è quella di intercettare le produzioni e le realtà interessanti del versante molisano del Matese, naturalmente vocato alla valorizzazione del patrimonio naturalistico – ha dichiarato il direttore regionale di Legambiente Molise, Andrea De Marco - e di quelle realtà comunali più lungimiranti sul piano delle scelte amministrative che possano essere capofila di un rilancio e di una riflessione su modelli di sviluppo economico più sostenibili”. Ospite d’eccezione della giornata è stato il senatore del Pd, Francesco Ferrante, primo firmatario della proposta di legge bipartisan per l’istituzione del Parco nazionale del Matese, che vorrebbe Bojano come città di riferimento per i 25 comuni, tra Campania e Molise, che ne farebbero parte. “La riflessione da cui parte questa legge è quasi banale: conviene più eseguire interventi
spot, che lasciano il tempo che trovano, o davvero puntare tutto sulle risorse di questo territorio? Senza dubbio la seconda via è la sola capace di creare sviluppo, ricchezza e nuovi posti di lavoro. Oggi siamo finalmente giunti in una fase in cui la valorizzazione dell’ambiente e l’idea di crescita sostenibile camminano insieme. Tra poche settimane riusciremo a fare un passo in avanti con la proposta di legge”.
Ma la giornata è stata anche una grande occasione per illustrare le ragioni dell’appello che sarà inviato al premier Mario Monti. A lui, 20 realtà molisane che l’hanno già sottoscritto, si chiede di fare marcia indietro sulla manovra estiva che vorrebbe accorpare i municipi. Cancellando, in un certo senso, anche l’identità della comunità locali. AD
Allestito dall’assessore Antonio Chieffo un articolato programma di sostegno CAMPOBASSO. I molisani nel mondo sono una moltitudine indefinta. La necessità di stabilire in modo certo il numero, è una delle priorità dell’assessorato regionale che mantiene vivi e vividi i rapporti con le comunità distribuite in Europa, in Asia e nelle Americhe. Un apposito questionario raccoglierà nel dettaglio le informazioni necessarie per avere, come detto, un quadro della situazione attuale e quali i possibili sviluppi. L’assessore Chieffo ritiene indispensabile avvalersi di questa ricognizione per dare un impulso ragionato al vasto programma di sostegno presentato ai colleghi di giunta, prima che passi in commissione e, quindi, in consiglio. Un programma studiato nei minimi particolari, sulla scorta delle esperienze maturate nel corso degli anni. Dalla fase fortemente influenzata dalla componente emotiva insita in ogni incontro tra realtà per anni distanti ma culturalmente legate, l’intenzione è quella di passare ad una fase molto ragionata, impostata su scelte che diano ai molisani all’estero tutti gli strumenti necessari per dare al rapporto un approccio e uno sviluppo su basi di un interscambio articolato (cultura, storia, vicinanza) con
Un sito internet, un Grande Premio e un Museo per i molisani nel mondo Incentivare i rapporti, sviluppare una politica condivisa, stringere più forte i legami con la terra d’origine contenuti economici e operativi su larga scala. Due mondi, due realtà che devono e possono interagire avendo obiettivi e programmi di reciproco interesse al di là dei sentimentalismi, dei rimpianti, dei rimpatri e delle rimpatriate. Il primo obiettivo, utilizzando la vastità di Internet, è la creazione di una “Community” attraverso cui far passare la realtà del Molise ai molisani nel mondo e, viceversa, la realtà dei molisani nel mondo al Molise in tempo reale. Internet: la piattaforma mondiale in grado di superare barriere, distanze, differenze, e di velocizzare scambi e informazioni altrimenti impossibili. La Regione Molise tra le priorità d’intervento ha posto la realizzazione di un sito Internet con cui promuovere, alimentare, pubblicizzare e raccordare le varie attività programmate in
favore e a sostegno dei molisani nel mondo per recuperarli alla loro matrice originaria e per soddisfare il loro desiderio di essere e di sentirsi molisani. Per l’assessore Chieffo
“Questa <piazza virtuale> sarà luogo d’incontro, confronto, dialogo, e fungerà da raccoglitore di scambi e di opportunità socioeconomiche”. Dagli scambi formali (visite e incontri all’estero e in Molise) alla continuità telematica: un forte balzo in avanti da curare con assiduità perché possa rendere per ciò che vale in termini di stabilità di rapporto tra le la comunità regionale e i molisani nel mondo. Va bene la tecnologia per aumentare la capacità di relazione, ma i valori umani e culturali tra il Molise e le varie sponde dove sono presenti le collettività molisane nel mondo pretendono iniziative che possano esaltare il legame sentimentale, i valori dell’appartenenza e, soprattutto, indicare chi tra i molisani nel mondo ha raggiunto traguardi di assoluto prestigio. A questo fine sarà ri-
portato alla luce e rilanciato il Premio Gran Molise istituito con legge regionale del 2006, la numero 31, e mai posto in essere. Un “ripescaggio” voluto espressamente da Chieffo che all’esaltazione della molisanità ha dedicato sempre una particolare attenzione e che nel Premio ritiene di poter individuare un strumento di grande incisività per rafforzare l’identità molisana tra i molisani nel mondo, segnnalandoni all’attenzione internazionale. Quindi Internet, il Premio e, dulcis in fundo, un Museo regionale dell’emigrazione in cui fissare, storicamente, l’evoluzione del fenomeno migratorio, la sua mutazione nel tempo e le sue nuove dimensioni storiche, culturali ed economiche. Un modo per dire della storia del Molise e dei molisani. Dardo
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Campobasso
27 maggio 2012
Corpus Domini, tutto nelle mani di San Michele CAMPOBASSO. Ancora nessuna smentita, ma nemmeno alcuna conferma. Il concerto di chiusura del Corpus Domini resta un enorme punto interrogativo. Dall’ennesima riunione di maggioranza a palazzo San Giorgio, non è stato cavato un ragno dal buco. Il sindaco, Gino Di Bartolomeo, non ha alcuna intenzione si mettere in ballo soldi che non ha per l’evento clou della festa. “Una festa di tutto il Molise – come va predicando da un po’ e non solo campobassana” che oggi rischia di saltare.
A meno che non arrivi un aiutino dalla Regione che finanzia eventi di minore spessore in paeselli dell’alto Molise, ma davanti alle richieste del capoluogo, fa orecchie da mercante. Qualche speranza, però, dovrebbe esserci perché pare che l’assessore alle Attività produttive, Michele Scasserra, abbia promesso 20mila euro. Ad ogni modo se ne parlerà martedì, quando il primo cittadino andrà da lui con il cappello in mano. Altri 15mila euro dovrebbero arrivare dalla Provincia che una mano al disastratissimo Comune non vorrebbe negarla. Dal Municipio invece usciranno al mas-
simo 30mila euro. Il totale, se pure tutti dovessero sganciare la loro fetta di quattrini, è di 65mila euro. Un po’ pochino per la verità, basti pensare che un 20% del budget e ne va solo per la tradizionale sfilata dei Crociati e Trinitari, la banda
dei Misteri, i piccoli eventi al centro storico e qualche altra portata di contorno alla festa del 10 giugno. Le ipotesi pertanto restano due: o che si creino due piccoli eventi, sabato e domenica, oppure che veramente non se ne faccia più nulla. AD
Il 26 luglio il Tar Molise entra nel merito del ricorso CAMPOBASSO. Prima di entrare nel merito della questione e decidere definitivamente il 26 luglio prossimo sulla richiesta di Donato Toma, di risarcimento del danno ingiusto che gli è derivato dall'illegittimo esercizio dell'attività amministrativa (deliberazione del Consiglio Comunale di Campobasso n. 19 del 7 luglio 2010, avente ad oggetto la nomina del collegio dei revisori dei conti per il triennio 20102013, dapprima sospesa con ordinanza n. 266/2010 e poi annullata definitivamente con sentenza n. 529/2011 dal Tar Molise); nonché dal ritardo della
Il revisore dei Conti Donato Toma chiede i danni al Comune Prima di decidere sulla richiesta di risarcimento del danno ingiusto il Tribunale amministrativo regionale ha chiesto gli atti relativi alla causa e gli atti istruttori e ogni utile ulteriore chiarimento documentato in ordine alla causa, riassunti in una relazione sottoscritta dal segretario comunale nomina a membro del Collegio dei revisori contabili del comune di Campobasso per il triennio 2010-2013 quale dottore commercialista ed esperto contabile
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e, infine, dalla mancata corresponsione della relativa retribuzione fino alla nomina, fatte salve ulteriori lesioni di natura patrimoniale e non patrimoniale, il Tribunale amministrativo del Molise vuole che il comune gli fornisca tempestivamente, comunque entro il termine di 15 giorni dalla notificazione dell’ordinanza a firma del presidente Goffredo Zaccardi, tutti gli atti relativa alla causa e tutti gli atti istruttori che hanno preceduto l’adozione del provvedimento impugnato da Toma, e ogni utile ulteriore chiarimento documentato in ordine al ricorso, riassunti in una relazione sottoscritta dal segretario comunale. Stando alle previsioni, per l’amministrazione di Palazzo san Giorgio si profila un altro colpo alla sua credibilità e alle casse comunali che, come tutti sanno, sono largamente deficitarie. L’Ufficio legale del comune è sommerso di fascicoli di richieste di sospen-
sione e/o di annullamento di atti amministrativi e di determinazioni dirigenziali e di risarcimento di danno per più svariate ragioni. La storia della nomina dei revisori Conti a Palazzo san Giorgio si accompagna da sempre a polemiche tra i consiglieri che litigano per indicare questo o quello degli aventi diritto. A volte capita che le scelte forzate siano anche viziate sotto il profilo della correttezza delle procedure e in quel caso è giocoforza che poi venga interessato il Tribunale amministrativo regionale. Cosa che ha fatto Donato Toma vedendosi, seppure in ritardo, riconosciuto nel diritto di far parte del Collegio dei revisori dei conti in rappresentanza degli iscritti all'Albo dei dottori Commercialisti ed Esperti contabili. Ma vedersi riconosciuto e nominato revisore contabile per il per il triennio 2010-2013 non gli è bastato. Egli ritiene che gli sia dovuto il risarcimento del
danno materiale, per la mancata corresponsione della relativa retribuzione fino alla nomina, e del danno morale, per essere finito indebitamente nella polemica politica che ha contraddistinto fin dal nascere la nomina dei revisori dei Conti a Palazzo san Giorgio per il triennio 20102012. Qualche mese ancora, e anche quest’ulteriore contenzioso, tra i tanti che pendono, sarà risolto. A.Cu.
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Campobasso
San Massimo, Micone lascia per incompatibilità? Un precedente giudiziario potrebbe aver costretto il sindaco a dimettersi Relegando il comune al commissariamento
SAN MASSIMO. Motivi personali e familiari. Generiche e poco convincenti le ragioni del neo eletto sindaco di San Massimo, Salvatore Micone, che due giorni fa ha rassegnato le sue dimissioni. Un gesto che ha lasciato senza parole i suoi concittadini, soprattutto quelli che giovedì avevano partecipato alla sua festa d’insediamento. Micone, che aveva raccolto quasi tutto il consenso del piccolo comune (97,46%), ha gettato la spugna dopo soli 18 giorni con la fascia tricolore. Beninformati dicono che ci sarebbe un’incompatibilità con il ruolo di ispettore di Polizia e che ci sarebbe anche un precedente in Cassazione. Come pure che il primo cittadino, visto il magro stipendio, non si è messo in aspettativa come gli imporrebbe la legge. Se così fosse Micone avrebbe tolto la possibilità al suo paese di avere un amministratore, costringendola al commissariamento forzato. A meno che, entro 20 giorni, non ritiri le dimissioni. La vittoria era praticamente scontata. E questo fa imbestia-
Processo Turbogas, Messere: ‘Una sentenza che ha reso giustizia’ Tutti assolti i sei imputati. Nella tarda notte di ieri l’altro il pronunciamento del collegio penale del Tribunale di Campobasso “Una sentenza che ha reso giustizia a persone che hanno dovuto sopportare un lungo e faticoso procedimento per denunce insensate”: questo il commento dell’avvocato Arturo Messere, difensore del presidente della regione Molise, Michele Iorio, a margine della sentenza che l’altra notte è stata pronunciata dai giudici del collegio penale di Campobasso e che ha visto assolvere, perché il fatto non sussiste, gli imputati del processo sulla realizzazione della centrale Turbogas di Termoli. Dunque, nessun abuso d’ufficio è stato commesso dal governatore, dall’assessore regionale Gianfranco Vitagliano, dai funzionari della Regione Molise Giancarlo Giordano e Francesco Fimiani (rispettivamente responsabile della sezione tutela e igiene ambientale e responsabile del Servizio di Opere Idrauliche e Marittime), dall’amministratore delegato di Sorgenia Massimo Orlandi e dal direttore dell’impianto Francesco Dini. Tutte accolte, pertanto, le richieste degli avvocati difensori, i legali Messere, Tagliamonte, Colaneri, De Michele, Rivellino, Fritsch e De Rubertis. Nella sua requisitoria, il pubblico ministero Fabio Papa, invece, aveva chiesto due anni di reclusione per Dini e Orlandi; un anno e sei mesi per Vitagliano e per Giordano; 8 mesi per Iorio e l’assoluzione o la prescrizione del reato per Fimiani. Per tutti, poi, l’assoluzione o la prescrizione del reato di falso (unica contestazione fatta a Fimiani) e la condanna per abuso d’ufficio. Per l’accusa, dunque, “c’erano elementi che dimostravano un collegamento tra la parte politica ed i vertici di Sorgenia al fine di realizzare la centrale”. Proprio per questo, Papa sembra disposto a ricorrere in Appello avverso il pronunciamento di primo grado. In aula presenti anche l’avvocato Fabio Del Vecchio, per la Codacons, ed il legale Matteo Iacovelli, per la Provincia di Campobasso, Associazione ed Ente costituitisi parte civile nel giudizio. Entrambi avevano chiesto un risarcimento del danno.
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lire ancora di più i suoi elettori. Perché non si può certo dire che avesse grandi avversari davanti a sé. La più pericolosa, Francesca Manfredi Selvaggi, era stata messa alla porta a causa della sbadataggine di Carletto Perrella. Il figlio dell’assessore regionale all’Agricoltura, che aveva consegnato i documenti per la presentazione della lista Uniti per ricominciare, si era infatti dimenticato di far autenticare le firme da un pubblico ufficiale. Tanto che la commissione elettorale ha respinto quella candidatura, costringendo l’aspirante sindachessa a presentare ricorso al Tar. Il 12 aprile scorso il tribunale non l’ha riammessa alla competizione elettorale. Il sindaco dimissionario dunque, già assessore provinciale al Lavoro e alle Politiche giovanili, nelle consultazioni del 6 e 7 maggio scorso ha dovuto vedersela solo con il semi sconosciuto Gianluca Di Pasquale e la sua lista (formata per lo più da agenti di custodia) Movimento sociale italico. AD
Domani verranno ascoltati gli ultimi testimoni della difesa, poi si passerà alla discussione
Voto di scambio, vicina la sentenza per Picciano Si terrà domani l’udienza del processo a carico del presidente di Molise Acque, Michele Picciano, accusato di voto di scambio. Assenti, la scorsa volta, nel Tribunale di Campobasso, due testimoni della difesa. Gli ultimi che dovranno essere ascoltati prima di giungere alla sentenza. Presente invece l’ex presidente del Consiglio regionale, Picciano, assistito dall’avvocato Arturo Messere. La Procura contesta all’esponente del Pdl l’assegnazione di 76 borse di studio nel 2006: periodo in cui Picciano, all'epoca dei fatti assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Professionale, avrebbe approfittato, per fini elettorali, della sua posizione assumendo decine di giovani (più di qualcuno attraverso semplici telefonate) senza corretta retribuzione. Intanto, dalle precedenti testimonianze nel palazzo di Giustizia di viale Elena, è emerso che “Picciano non chiese alcun voto in cambio dell’assegnazione di borse di studio. Né fu mai fatta alcuna pressione in tal senso. Tutte le mensilità, se pur in ritardo, furono corrisposte e nessuna promessa sul rinnovo dei contratti per altri quattro anni fu avanzata”. A ribadirlo sono stati diversi borsiti che hanno aggiunto di aver“consegnato i propri curricula all’Assessorato al Lavoro e che alla stipula del contratto Picciano non era presente”. Una ragazza ha, inoltre, sottolineato di essere residente nella provincia di Isernia e dunque di non poter dare, neppur volendo, la sua preferenza all'imputato, candidato nella provincia di Campobasso.
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Campobasso Su specifica disposizione del presidente della Regione, Michele Iorio, è partito nel pomeriggio di ieri un modulo di colonna mobile dell’Agenzia regionale della Protezione civile del Molise alla volta di Sant’Agostino per il sostegno alle popolazioni colpite dal sisma della scorsa settimana. Come già accaduto per il terremoto in Abruzzo, al Molise è stata assegnata un’area, nello specifico nel comune di Sant’Agostino, dove verrà montato un campo che ospiterà e assisterà, con pasti e servizi igienici, 450 persone. Il modulo prevede 37
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Partita la colonna mobile verso Sant’Agostino La Protezione civile del Molise allestirà un campo per 450 persone tende, una cucina da campo capace di fornire 600 pasti per ora, due strutture multiple per servizi igienici e docce, strutture di complemento. 30 le unità di personale stabile e volontari della Protezione civile regionale impiegati in un primo momento per montare il campo; 20 i mezzi di vario genere e funzione impiegati. “Ci
siamo resi immediatamente disponibili –ha detto il Presidente Iorio- per dare il nostro apporto per contribuire a gestire un soccorso adeguato alla popolazione colpita dal terremoto. Abbiamo dunque atteso che il coordinamento dei soccorsi ci desse il via per partire e così seguire un’azione di intervento coordinata ed efficace. La
richiesta è arrivata per oggi e siamo quindi intervenuti immediatamente. E’ questo un dovere che sentiamo come italiani, come molisani e come abitanti di quella regione che proprio quando si trovò a subire lo stesso dramma ricevette dall’Emilia Romagna aiuto spontaneo e supporto non solo logistico ma anche morale”.
Aggredisce un disabile, 58enne denunciato per lesioni aggravate Nei guai per favoreggiamento altre tre persone, tra le quali il fratello della vittima CAMPOBASSO. Lo avevano trasportato al pronto soccorso del Cardarelli con una frattura alla rotula e lui, un disabile 43enne, aveva subito riferito al fratello, nonché suo tutore, di esser stato barbaramente aggredito appena fuori da un bar della periferia cittadina e di esser intenzionato a sporgere denuncia segnalando alle autorità quanto accaduto. Ma da quel 21 aprile alcune cose sembravano esser cambiate. A cominciare dalle dichiarazioni dello stesso fratello della presunta vittima, pronto a ritrattare misteriosamente la prima versione dei fatti e a sostenere dinanzi agli agenti della Squadra Mobile l’inesistenza di quella brutale e insensata violenza. Un trend, questo, seguito anche dai proprietari del bar in questione, che solo in seconda battuta avrebbero deciso di modificare il racconto precedente fornito alle forze dell’ordine. Circostanze che hanno inevitabilmente insospettito gli inquirenti, abili a ricostruire nel dettaglio la vicenda e scovare il motivo di quelle smentite alquanto contraddittorie. Temendo che un’eventuale querela potesse mandare su tutte le furie l’aggressore, persona nota per la propria indole violenta, sia il tutore e fratello del disabile che i proprietari della suddetta attività avrebbero deciso di ritrattare le proprie testimonianze per timore che l’individuo in questione
potesse riprendersela con le rispettive famiglie. A districare le intricate trame sono stati ancora una volta gli uomini della Mobile, i cui approfondimenti investigativi hanno permesso di risalire all’identità del presunto aggressore, un pregiudicato 58enne di Campobasso, gestore di una paninoteca situata nei pressi del bar. L’uomo, al termine degli accertamenti, è stato denunciato in stato di libertà per il reato di lesioni aggravate. Ma a finire nei guai sono stati anche il fratello del disabile ed i proprietari del bar, tutti denunciati per favoreggiamento personale.
Spaccio, in due ai domiciliari Tornano agli arresti dopo la scarcerazione decisa dal Riesame: decisive le indagini della Mobile CAMPOBASSO. Erano finiti in manette già lo scorso aprile, dopo che la Squadra Mobile di Campobasso li aveva ‘beccati’ con diversi grammi di cocaina addosso, ma il Tribunale del riesame aveva deciso la loro scarcerazione. Un 50enne di Campodipietra e un 44enne del capoluogo, arrestati dagli agenti il mese scorso insieme ad un’altra persona, sono stati colpiti da una nuova ordinanza cautelare per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini eseguite sul loro conto dagli uomini di via Tiberio, sono infatti proseguite e hanno permesso di fornire all’autorità giudiziaria elementi tali da consentire al sostituto procuratore ella Repubblica Andricciola di avanzare la richiesta di custodia cautelare, successivamente accolta dal gip Rinaldi. Ad eseguire il provvedimento sono stati nella mattinata di ieri gli stessi agenti ed i due uomini si trovano ora ai domiciliari.
Evade dai domiciliari, 36enne in manette CAMPOBASSO. E’stato sorpreso dagli agenti della Volante fuori dall’abitazione entro cui avrebbe dovuto assolvere gli obblighi imposti dall’autorità giudiziaria e scontare il regime di detenzione domiciliare previsto a suo carico. Un 36enne di Campobasso è così finito nuovamente nei guai dopo che i poliziotti, nel corso di uno specifico servizio di controllo del territorio, sono riusciti ad acciuffarlo: il giovane, vistosi scoperto, ha inoltre opposto resistenza minacciando gli agenti nella speranza di farla franca. Un tentativo fallito però miseramente: l’uomo è stato infatti arrestato per evasione e nei suoi confronti è scattata la denuncia per resistenza e minacce a pubblico ufficiale.
Si chiamano codici bianchi. E’ il termine con cui gli operatori sanitari del Pronto Soccorso individuano tutti quei pazienti che manifestano problemi di lieve urgenza. La limitata gravità delle loro condizioni li porta però ad affrontare lunghe attese, specialmente nelle fasce orarie e nei giorni di maggiori afflusso al Pronto Soccorso. Il Codice Bianco individua il paziente che non necessita del pronto soccorso e può rivolgersi al proprio medico curante.
AMBULATORIO CODICI BIANCHI Per dare loro una risposta più puntuale l’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’ambulatorio dei codici bianchi è rivolto ai pazienti che accedono impropriamente al Pronto Soccorso in quanto la patologia non riveste alcun carattere d’urgenza e potrebbe essere affrontata a li-
vello territoriale (assistenza primaria o specialistica), cioè dal proprio Medico di Medicina Generale (MMG), dal Pediatra (PLS) o dagli specialisti che ricevono su appuntamento. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito. L’ambulatorio dei codici bianchi ha lo scopo di risolvere numerosi problemi del Pronto Soccorso quali: 1. problemi di spazio, ovvero evitare un sovraffollamento in sala d’attesa e nei corridoi interni; 2. problemi di tempo, soprattutto per quanto riguarda l’attività medica ambulatoriale di visita, la compilazione delle cartelle cliniche, le informazioni e spiegazioni a persone prive di patologie severe ed ai loro parenti; 3. spreco di risorse, professionali medico infermieristiche e specialistiche e di servizi, quali il Laboratorio di analisi e la Radiologia, che devono essere programmate sulle reali urgenze.
Durante il giorno: rivolgiti a loro con fiducia. E’ il medico di famiglia, infatti, che ti visita per primo, ti segue periodicamente, suggerisce come stare bene, ti indirizza verso gli specialisti: non rivolgerti a lui solo per le ricette! Verifica gli orari di ricevimento e informati se ha aderito al programma di disponibilità telefonica: così potrai contattarlo anche oltre gli orari di ricevimento.
L’Asrem ha attivato, in via sperimentale, presso gli ospedali di Campobasso, Isernia, Termoli e Venafro l’ambulatorio dei codici bianchi, attiguo ai locali del Pronto Soccorso. L’infermiere di triage, dopo aver assegnato il codice bianco al paziente, lo invita a recarsi, nella fascia oraria definita, presso l’ambulatorio appositamente istituito. E’ aperto dalle 8:00 alle 20:00. CAMPOBASSO tel. 0874.409613 ISERNIA tel. 0865.442529 TERMOLI tel. 0875.7159472 VENAFRO tel. 0865.907860
Non si paga il Ticket per la visita. Durante la notte è il servizio di continuità assistenziale. E’ aperta dalle 20:00 alle 8:00, nei giorni prefestivi dalle 10:00 alle 20:00 e nei festivi tutto il giorno. Non si paga il Ticket per la visita
I più gravi passano prima indipendentemente dall’ordine di arrivo ROSSO
paziente in pericolo di vita, viene visitato immediatamente
GIALLO
paziente grave, viene visitato nel più breve tempo possibile
VERDE
paziente non grave, l’attesa può risultare molto lunga
BIANCO
Chiama il 118 e vai al Pronto Soccorso (PS) All’arrivo la gravità del tuo stato di salute viene valutata da un infermiere specializzato che ti assegna un codice-colore (triage).
il tuo stato di salute non è affatto grave e i tempi di attesa sono sicuramente lunghi e imprevedibili. Inoltre si
paga il Ticket per la visita (25 euro) e il ticket per ogni altra prestazione specialistica o esame diagnostico. Conviene contattare il tuo medico/pediatra o rivolgerti all’ambulatorio codici bianchi o alla guardia medica.
ANNO VIII - N째 123 - DOMENICA 27 MAGGIO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
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Isernia
27 maggio 2012
Isernia tra tecnici e programmi ISERNIA. Sicuramente sta facendo discutere le forze politiche presneti in Consiglio comunale a Isernia la proposta lanciata dal centrodestra di una Giunta tecnica per portare avanti punti programmatici ed evitare un ritorno alle elezioni nel brevissimo periodo. Anche perchè Isernia deve ripartire. Per superare la fase di crisi che sta vivendo bisogna costruire e sostenere un nuovo modello di sviluppo capace di coniugare la giusta crescita della città, creando nuove opportunità e occasioni di buona occupazione con il rispetto dell’ambiente e la piena valorizzazione delle sue eccezionali qualità ambientali, paesaggistiche, turistiche e culturali. Così come altrettanto necessaria è il sostegno ai lavoratori, artigiani, agricoltori, professionisti, imprenditori e commercianti con l'istituzione di un tavolo di concertazione perché tutti siano protagonisti del rilancio della città. Al pari bisogna tornare a fare leva sulle specificità, sulle ricchezze del ter-
ritorio quale volano di nuovi investimenti, nuove attività e nuove opportunità di lavoro. A partire dallo sviluppo del mercato dell’edilizia puntando sul recupero e la riqualificazione dell’esistente, sul risparmio energetico e sulla riqualificazione del centro storico.In campagna elettorale, poi, la problematica dei giovani ha fatto spesso capolino e il Comune è chiamato a promuovere politiche abitative a favore dei giovani, abbassando i tassi di interesse bancario e agevolando l’accesso ai mutui, con un forte sostegno all’edilizia economica popolare.Per cui, se dovesse esserci la Giunta tecnica che lo sia davvero per garantire anche una città dotata d’infrastrutture sicure, capaci di garantire il giusto diritto a una mobilità rispettosa delle persone, con servizi di trasporto pubblico economici e di qualità, con una mobilità intelligente che rispetta l’ambiente. Ora, però, la risposta spetta ai partiti presenti a palazzo San Francesco.
La cerimonia.
Polizia, una festa che guarda al futuro ISERNIA. La celebrazione del 160esimo anniversario della Polizia, è stata anche l'occasione per fare il punto della situazione e il resoconto dell'attività svolta. E' toccato, così, al questore Salvatore Torre tracciare il quadro dell'attività svolta. Ma anche assegnare le decorazioni e i riconoscimenti agli agenti resisi particolarmente meritevoli nel corso dell'anno. Particolarmente significativa la concessione della medaglia d'oro al valor civile conferita dal ministro dell'Interno all'assistente Giuseppe Iacovone deceduto il 23 marzo scorso dopo un inseguimento ad un Suv. "Nobile esempio di non comune coraggio e alto senso del dovere spinti fino all'estremo sacrificio". Medaglia d'oro al valor civile all'assistente capo Angelo Di Giglio "chiaro esempio di senso del dovere e sprezzo del dovere" ed encomio al dirigente Antonio Miele per un'operazione di polizia giudiziaria quando era dirigente della Squadra mobile e conclusa dal suo successore. Lode, poi, al sovrintendente Mauro Scavo, per avere salvato una donna che voleva suicidarsi; ad Antonio Zanniti, Moreno Gentile, Piergiorgio Rucci, Moreno Integlia; Carmine Bianchini; Remo Boggia; Antonio Canta, Davide Di Re, Omar Micone;Salvatore Fanelli. Encomi che testimoniano l'impegno quotidiano di quanti operano a sicurezza del cittadino.
E’ l’ora delle responsabilità: il sindaco deve dimettersi, ma a Venafro occorre un governo Nella giornata di ieri il Sindaco di Venafro, Nicandro Cotugno, ha tenuto una conferenza stampa per annunciare che non ha più la maggioranza … Sarebbe fin troppo facile abbandonarsi alla facile battuta e chiedersi se occorreva addirittura indire una conferenza stampa per prendere atto di una realtà che dura ormai da quasi un anno. Ma il punto non è questo e non è l’ilarità che ci aiuterà a risolvere i problemi della città. Sono lieto che il Sindaco abbia finalmente compreso di non avere più una maggioranza, ma ora deve trarne le conseguenze. Nicandro Cotugno deve dimettersi e decretare l’esperienza amministrativa legata alla lista “Venafro sarà”: un’esperienza fallimentare, che ha condotto la città di Venafro allo stremo, e alla quale bisogna porre rimedio voltando pagina. Sono d’accordo con Antonio Sorbo: l’appello al Consiglio comunale lanciato dal Sindaco appare – oggi – alquanto posticcio e “interessato”. Non è possibile avviare un confronto concreto sul governo della città fino a quando questa Amministrazione resterà in piedi: dunque, non vedo nell’immediato altra soluzione alla crisi se non le dimissioni del Sindaco e l’azzeramento della Giunta. Detto questo, resta il problema di una città allo sbando, senza una progettualità né un programma di governo. Una città che – dopo decenni di vacche grasse – sta combattendo per la prima volta con lo spettro della povertà, famiglie con il terrore di perdere tutto ciò che hanno e, soprattutto, di non poter assicurare ai propri figli un futuro dignitoso. A queste famiglie, ai nostri concittadini, ai nostri giovani, noi abbiamo il dovere di offrire un orizzonte di speranza, abbiamo il dovere di proporre un futuro meno fosco. Se un corpo va in cancrena, un buon medico non cede alla facile tentazione di amputare l’arto malato sicuro così della guarigione: un buon medico deve provare a vincere la cancrena, per salvare non solo il corpo ma anche l’arto malato.
Perché dico questo? Perché la gente, l’intera città deve comprendere bene qual è la situazione prima di sposare una tesi e schierarsi da una parte o dall’altra. Sulla stampa locale sono apparse in questi giorni indiscrezioni (interessate) dalle quali sembra che io voglia “l’inciucio” con l’Amministrazione Cotugno: chi mi conosce sa bene che in tutta la mia vita ho sempre agito alla luce del sole e, anche quando ho commesso qualche errore di valutazione, l’ho fatto pubblicamente senza mai nascondermi. Prima di essere un politico, sono un imprenditore e come tale sono abituato ad assumermi sempre la responsabilità delle scelte che prendo. Per mesi ho chiesto, sulla stampa e in Consiglio comunale, le dimissioni del Sindaco: ebbene, lo faccio anche oggi, senza paure né infingimenti. Ma dico di più: per mesi ho ripetutamente invitato tutte le opposizioni (vecchie e nuove) a sfiduciare l’Amministrazione nella speranza di anticipare di un anno le elezioni comunali restituendo ai venafrani il diritto di scegliere una nuova Amministrazione e un nuovo Consiglio comunale. Se ci fossimo dimessi entro il mese di febbraio, ora avremmo un nuovo Sindaco e un nuovo governo cittadino, con un programma definito e progetti concreti per la sviluppo della città. Ma quando l’ho chiesto, non tutti erano disposti a salire i gradini della Scalinata Vincenzo Cuoco, sedersi di fronte al notaio e rendere in modo pubblico (ma anche irrevocabile) le dimissioni da Consigliere comunale. Oggi qualcuno sembra scalpitare, colto da un’improvvisa incontinenza politica: i giornali parlano addirittura di pressioni che io e qualche altro avremmo esercitato per scongiurare le dimissioni di qualche Consigliere comunale… La trovo una ricostruzione piuttosto fantasiosa. Intanto, perché non ho mai fatto pressioni del genere: se c’è qualcuno che brucia dal desiderio di dimettersi, lo faccia pure. E, poi, perché non vedo chiara la finalità di queste dimissioni (ovvero, della minaccia di di-
missioni). Non vorrei che la stampa, inconsapevolmente, sta reggendo il gioco a qualcuno che, puntando ad altri obiettivi, agita lo spauracchio delle dimissioni per altri fini… Sia ben chiaro: io non ho nessun timore di dimettermi. Ma pongo una questione di merito e una di metodo. Prima il metodo: perché, se questa era l’intenzione della maggioranza dei Consiglieri comunali, non lo abbiamo fatto a gennaio o a febbraio quando si poteva sciogliere il Consiglio comunale e indire i comizi elettorali per tornare al voto come a Isernia? Sarebbe stata, quella, la scelta più opportuna e, soprattutto, più vantaggiosa per la città. Quanto al merito, la questione è semplice: sciogliere oggi il Consiglio comunale significa consegnare la città per un anno nelle mani di un commissario prefettizio il cui unico obiettivo sarà quello di gestire l’ordinaria amministrazione, coprire eventuali disavanzi aumentando le imposte comunali, attendere le prossime elezioni per ogni decisione in materia di investimenti. Un anno: un intero anno, nel bel mezzo di una crisi economica epocale, di immobilismo e di attesa. Venafro può permettersi di aspettare un anno? Ecco perché io propongo una road map molto semplice: Nicandro Cotugno deve dimettersi, sancendo la fine della sua Amministrazione e di un percorso politico approdato a niente; a quel punto, tutte le forze politiche, i movimenti, le associazioni, i gruppi di cittadinanza attiva che hanno a cuore le sorti della città potranno sedersi intorno a un tavolo e decidere di individuare pochi obiettivi precisi, pochi progetti chiari e immediati da poter realizzare nelle more che si arrivi alla primavera del 2013 per le prossime elezioni comunali. Un governo di salute pubblica, dove il Consiglio comunale dovrà esercitare un ruolo di primo piano ed essere davvero sovrano, per ripetere a livello locale quello che stanno facendo le forze politiche (tutte) a livello nazionale. E’ un inciucio? Non credo. Mi sembra un atto di responsabilità verso la città e verso i nostri concittadini. La mia è una proposta, fatta alla luce del sole e senza timore di confrontarsi. O davvero pensiamo che sostituire il Sindaco con un commissario sia la panacea che risolve tutti i mali? Questa è l’ora delle responsabilità: uniti, possiamo ancora fare qualcosa di buono e di importante per la nostra città e, nelle more che si ritorni al voto e che il popolo scelga un nuovo governo, abbiamo ancora un anno per avviare un progetto di cambiamento e di risanamento della macchina comunale. Abbiamo ancora un anno per dare fiducia e speranza alla nostra città. Vincenzo Cotugno Consigliere comunale
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Termoli
27 maggio 2012
Un carabina rubata e due cinghiali morti in auto, due denunce Termoli. Colti in flagranza con due cinghiali morti ed un fucile rubato a bordo della propria autovettura. E’ successo a Termoli dove i carabinieri, alcuni giorni fa, stavano svolgendo normali servizi di salvaguardia sul territorio quando si sono imbattuti in un’auto, una Lada Niva, alla quale hanno intimato lo stop. Facile ipotizzare lo stupore dei militari alla vista delle due carcasse di animali soppressi. A quel punto sono stati chiesti i documenti ed approfondite le indagini. Dall’autovettura è saltata fuori una carabina da caccia e cinque cartucce calibro 28. L’arma da fuoco era stata in precedenza, con molta probabilità, utiliz-
zata per sopprimere i due cinghiali. A quel punto, con un fucile rubato rinvenuto nella Lada, i carabinieri hanno deciso di perquisire anche le abitazioni delle due persone fermate, si tratta del 45enne D.L.G. e di Z.P. di 69anni quest’ultimo volto già conosciuto alle forze dell’ordine. Dalle abitazioni sono saltate fuori altre cinque cartucce che sono state subito sequestrate mentre le carcasse degli animali sono state affidate ad una specializzata dedita allo smaltimento. Anche la carabina è stata sequestrata, è risultata rubata con le cartucce ad un 62enne termolese. Al termine delle incombenze il 45enne ed il 69enne sono stati denunciati a piede libero.
Parco comunale, bando per la gestione dell’area Termoli. E’ stata approvata con delibera di Giunta comunale l’autorizzazione per l’avvio della procedura aperta ad evidenza pubblica riguardante l’affidamento del servizio di gestione delle aree e delle strutture presenti nel Parco comunale “Girolamo La Penna” di Termoli. Il Parco comunale di Termoli rappresenta un bene strategico per la comunità, in quanto, centro di aggregazione e polmone verde della città, nonché volano culturale e sportivo, vista la presenza al suo interno del Teatro Verde e di strutture per il tempo libero utilizzate dai cittadini di ogni fascia d’età. Nel corso degli anni si è evidenziata la necessità di riqualificare tale area attraverso la realizzazione di interventi migliorativi, sia delle aree verdi, sia delle strutture. Allo stato attuale, tali opere di manutenzione, finalizzate ad evitare situazioni di degrado, di abbandono, nonché di pericolo per i fruitori dello stesso, hanno assunto il carattere dell’urgenza e dell’indifferibilità. A tal motivo, visto che il comune di Termoli non dispone di personale specializzato e di supporti tecnici necessari per la gestione diretta del Parco, considerata la necessità di attivare interventi volti alla valorizzazione e messa in sicurezza dell’area, al fine di offrire un servizio all’utenza, l’Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno provvedere ad attivare le procedure per il bando di gara per l’affidamento, la riqualificazione e la gestione dello stesso.
Negata la piazza per la manifestazione di Slow Food Termoli. Turismo? Ma che parliamo a fare se poi succedono cose inspiegabili che negano alla condotta dello Slow Food di organizzare una manifestazione al borgo vecchio che era in previsione ieri sera. Un evento che si doveva svolgere in concomitanza in 300 piazze italiane per tutelare la biodiversità ed il territorio. La condotta di Termoli di Slow Food era già al lavoro per partecipare al meglio a “La rivoluzione del cibo” ma a 24 ore dall’evento, con alcune telefonate, l’amministrazione comunale di Termoli ha negato le autorizzazioni necessarie per lo svolgimento di “Slow Food Day”. Erano in previsione l’allestimento di alcuni stand che avrebbero dato la possibilità di degustare i prodotti designati da piccole aziende locali con la serata che si sarebbe conclusa con un concerto del gruppo musicale, i “Vòria”. E invece, forse a causa di alcuni cavilli burocratici, non se n’è fatto più nulla. Due occasioni perse, la possibilità di riempire nell’ultimo sabato di maggio piazza Cattedrale e la degustazione di prodotti che avrebbe dato lustro ad aziende locali, alle prese con la crisi, che avrebbero potuto mettersi in vetrina davanti ai numerosi avventori.
A Madonna delle Grazie il concerto di Testa Termoli. Singolare appuntamento stasera alle 21.30, al Santuario della Madonna delle Grazie in Termoli. I frati minori, custodi dello stesso, a conclusione del mese mariano annunciano la presenza di Gianmaria Testa, famoso cantautore piemontese, di fama internazionale, in un esclusivo concerto live e gratuito sul palco allestito sul piazzale antistante la Chiesa. “Già
Violenza in famiglia, 22enne finisce in carcere Termoli. Un 22enne del posto, D.G.T. le iniziali del suo nome, già agli arresti domiciliari è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Larino. Più volte si era reso responsabile di atteggiamenti violenti nei confronti dei propri familiari che in più occasioni avevano dovuto denunciare l’accaduto agli uomini dell’Arma.
Cani antidroga incastrano un 19enne del posto Termoli. Ad individuarlo sono stati i cani dell’unità cinofila dei carabinieri in servizio a Termoli. Un 19enne del posto, P.F. le iniziali del suo nome, è stato trovato in possesso di un grammo di hashish ed un grammo e mezzo di cocaina ed è stato denunciato a piede libero mentre sono stati segnalati come assuntori alla competente autorità. I cani antidroga, grazie al loro fiuto, hanno anche rinvenuto 1,5 grammi di cocaina sei e mezzo di hashish e 400 grammi di marijuana che erano stati ben occultati in tre involucri in Corso Fratelli Brigida.
Finalmente c’è la volontà di recuperare la piscina del parco Termoli. E’ stata approvata stamane, con delibera di Giunta comunale, l’autorizzazione per l’avvio delle procedure riguardanti l’affidamento a terzi della gestione dell’impianto sportivo della piscina comunale, sita in via Asia, per il quale risulta scaduta la concessione d’uso, in modo da consentire l’utilizzo dello stesso alla collettività. I soggetti affidatari dovranno garantire l’apertura, la chiusura, la sorveglianza, la custodia degli impianti, la pulizia, gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che saranno ritenuti necessari e dovranno, altresì, farsi carico delle spese di funzionamento, della direzione amministrativa, tecnica, organizzativa, dell’assistenza e della sicurezza di coloro che ne usufruiscono, nonché della realizzazione di piani di utilizzo dell’impianto.
dall’anno scorso” affermano i frati, “tra le diverse iniziative di animazione, si è pensato a una serata musicale contattando artisti di altissima qualità: dopo il quartetto vocale “Faraualla” quest’anno si è voluto continuare a perseguire la strada della musica di alto livello, con un personaggio di indubbio talento, pienamente affermato e riconosciuto, in Italia ma soprat-
tutto in Europa e in America”. “Invitiamo a condividere” concludono i frati, “al termine della celebrazione della Messa e della piccola fiaccolata mariana (a partire dalle 20,00), questo momento di fraternità in musica per lasciare che le corde dell’emotività vengano fatte vibrare dalla voce calda e profonda di Gianmaria Testa.
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Termoli
27 maggio 2012
I mille colori e la magia di San Pardo LARINO. E’ l’appuntamento più atteso per tutto l’anno. A Larino le giornate dedicate a San Pardo sono interminabili e piene di sorprese. E’ una sorta di viaggio a ritroso che la popolazione frentana ama fare ogni dodici mesi dando segno tangibile della sua presenza. Lo fa con 120 carri trainati da buoi e mucche che per tre giorni rappresentano la vera icona del paese. La festa giunge quasi alla sua conclusione ma ieri mattina il centro storico si è illuminato di mille colori, i fiori di carta che già da diversi mesi erano stati preparati per addobbare i carri che partecipano alle sfilate che si susseguono per tutta la durata dell’evento. Ieri al termine della santa messa la statua di San Pardo è stata portata in processione per le vie del centro storico sul carro che aveva affisso il numero uno. Un grande onore per la famiglia designata che ha avuto la fortuna di far salire a bordo anche don Costantino Di Pietrantonio alla sua “prima” ufficiale come parroco della cattedrale frentana. Storia e tradizione che si rincorrono nel tempo, le famiglie
amano rinnovare la tradizione rinnovando la passione di padre in figlio. Un evento quasi indescrivibile a chi non puo’ assistere, una sorta di sensazione viscerale da cui non si puo’ prescindere. Un po’ come per le carresi di San Martino in Pensilis, Portocannone e Ururi. Tradizioni che ancor oggi hanno un forte impatto sulla gente e sulle quali bisognerebbe adoperarsi al meglio per promuovere una zona del Molise che ha sempre molto da offrire. San Pardo ne è la testimonianza e tutti i larinesi che si adoperano per la buona riuscita dell’evento sono sicuramente un buon biglietto da visita.
Terremoto Emilia Romagna, nasce un comitato SANTA CROCE DI MAGLIANO. Si è costituito venerdì scorso, presso la Sala consiliare del Comune di Santa Croce di Magliano, il comitato Santa Croce - Pro Emilia Romagna. Tante le associazioni locali che hanno attivamente preso parte all'incontro per cercare di definire gli eventi e le attività volti alla raccolta fondi per i territori dell'emiliano colpiti dal violento sisma. La presidenza del comitato è stata affidata al primo cittadino Alberto Florio mentre il coordinamento scelto durante la riunione è composto da Giovanni Gianfelice (ex sindaco di Santa Croce di Magliano che ha ricoperto il suo mandato durante il difficile periodo del sisma del 2002 che colpì la nostra terra), Nicolangelo Licursi, Francesco Rosati, Pasquale Vitulli, Giacomo Barberio, Michele Castelli e Pierluigi Di Tommaso. Già a partire dalla prossima settimana il Comune si attiverà per aprire un conto corrente ove tutti i cittadini accedendovi potranno versare il proprio contributo a favore delle popolazioni colpite da questa sciagura. Si tratta di una iniziativa di grande portata per il Comune di Santa Croce di Magliano che mette nitidamente in risalto il vero e
profondo significato di solidarietà inteso come coraggio di condividere, di donare a persone che vivono momenti di sconforto, precarietà e dolore ciò che è nostro, regalando un sorriso e la speranza che niente è perduto. Scrive in una nota l'ex sindaco di Santa Croce Giovanni Gianfelice: " In questo momento molto difficile per le popolazioni dell'Emilia Romagna colpite dal sisma, il nostro pensiero va ai due volontari deceduti subito dopo aver partecipato ai soccorsi alla nostra popolazione durante l'emergenza del 2002. "Volontari per amore" così li definii quando mi recai alla loro commemorazione. Giordano Cavalcoli di anni 61 di Ravenna che morì sull'uscio di casa appena rientrato da Santa Croce colpito da infarto e il giovane Matteo Mussi di anni 26 della Provincia di Parma colpito da un tumore fulminante al cervello che lo portò alla morte due mesi dopo. Un motivo in più per dimostrare la nostra vicinanza a quei cittadini e ne sono molti (oggi si parla di 10000 sfollati nelle quattro Province colpite) che tanto hanno dato alla nostra popolazione ed anche agli altri Comuni del cratere sia in termini di aiuto fisico
e morale che in termini economici e che hanno operato concretamente nelle nostre case con professionalità, umanità e grande senso di responsabilità. Con grande soddisfazione ho comunicato alle Istituzioni della Regione Emilia Romagna (al capogruppo Pd della regione emiliana Gabriele Ferrari che guidava le delegazioni durante l'emergenza sisma in Molise) la nascita di un coordinamento qui a Santa Croce per iniziative di Solidarietà nei loro confronti che andremo a concretizzare da qui a poco. Un piccolo segnale di fratellanza nei confronti di una grande Regione che ancora oggi, a distanza di ben dieci anni dal terremoto in Molise, continua a dimostrare segni tangibili di attenzione e vicinanza alle nostre popolazioni". Ora tocca a noi quindi intervenire concretamente a favore di questa gente, partire dal nostro piccolo per imparare a diventare parte attiva della società secondo la legge "Prima gli altri poi io". Il valore di un uomo dovrebbe essere misurato in base a quanto dà e non in base a quanto è in grado di ricevere perché non c'è opera umana più bella che dell'essere utile al prossimo.
Pasquale Catalano compie 94 anni
CASACALENDA. Affettuosi ed infiniti auguri di buon compleanno al M° Pasquale Catalano che ieri, 26 maggio, ha compiuto la bellissima età di 94 anni. Con l' augurio che il tuo cuore e la tua anima vaghino sempre nell' incantevole mondo della poesia e della musica. Gli auguri più cari da chi ti vuole tanto bene, Carolina, Nicola, Esmeralda, Felicia, Maria, Enzo, Edy, Giovanni e Rosanna e auguri dagli amici.
La nuova iniziativa editoriale che trasforma il lettore nel protagonista della notizia
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anche informazioni di pubblica utilità saranno accessibili ovunque attraverso un’interfaccia molto intuitiva. Ogni elemento può essere condiviso sui principali Social Network, inviato per
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menti per la pubblicazione di informazioni. Puoi inviare foto, video e registrazioni audio, così da poter offrire liberamente il tuo contributo ed essere protagonista della notizia.
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Lega Pro, regna l’incertezza sul futuro del Campobasso
Serie D, Termoli: la prossima settimana l’ufficialità sull’incarico a De Filippis
Altro week end all’insegna dell’attesa in casa Campobasso. Il futuro resta incerto e al’orizzonte si addensano foschi nuvoloni neri. La poca chiarezza e la totale indifferenza la stanno facendo da padrona in questi ultimi giorni di primavera. L’estate sarà calda e tormentata, ma forse questo non disturberà più di tanto i sonni del popolo rossoblù. Che sembra aver perso ogni speranza ed ormai incapace finanche di esprimere il proprio dissenso. La famiglia Capone resta chiusa nel proprio isolamento, dopo aver lanciato il proprio ultimatum. Al quale in pochi sembrano credere. Essendo la maggioranza degli addetti ai lavori convinta che il presidente Capone iscriverà la squadra al prossimo campionato. Anche s ei problemi resteranno immutati. Tuttavia non si lavora nemmeno nelle retrovie per cercare di trovare una soluzione o quantomeno provare a riavvicinare la piazza con chi, comunque, nel bene e nel male, ha garantito la continuità del calcio campobassano negli ultimi anni. A PAG. 20
Sono ore di attesa in casa Termoli. La prossima settimana potrebbero arrivare novità importanti per quanto riguarda la scelta del direttore sportivo che avrà il compito di costruire la squadra che sarà ai nastri di partenza del prossimo campionato di serie D. La dirigenza giallorossa capitanata dal presidente Nicola Cesare in questi giorni ha avuto una serie di incontri per sondare il terreno e per avere un quadro più chiaro sulla situazione in modo da giungere a breve ad una scelta. Il ruolo di direttore sportivo riveste un’importanza fondamentale ecco perché in riva all’Adriatico si sta ponderando al meglio ogni situazione, perché non è concesso partire con il piede sbagliato. Tra i nomi che sono circolati in questi giorni quelli più gettonati rispondono all’ex Stefano Perricone, che nelle ultime due stagioni è stato tra i protagonisti del doppio salto di categoria, Giovanni Caterino e Pino De Filippis. A PAG. 22
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Sport
27 maggio 2012
Lega Pro - seconda divisione
Campobasso, il futuro è fosco ed indecifrabile Altro week end all’insegna dell’attesa in casa Campobasso. Il futuro resta incerto e al’orizzonte si addensano foschi nuvoloni neri. La poca chiarezza e la totale indifferenza la stanno facendo da padrona in questi ultimi giorni di primavera. L’estate sarà calda e tormentata, ma forse questo non disturberà più di tanto i sonni del popolo rossoblù. Che sembra aver perso ogni speranza ed ormai incapace finanche di esprimere il proprio dissenso. La famiglia Capone resta chiusa nel proprio isolamento, dopo aver lanciato il proprio ultimatum. Al quale in pochi sembrano credere. Essendo la
Nel capoluogo di regione regnano incertezza ed indifferenza Per l’iscrizione sarà necessario consegnare un bilancio previsionale maggioranza degli addetti ai lavori convinta che il presidente Capone iscriverà la squadra al prossimo campionato. Anche s ei problemi resteranno immutati. Tuttavia non si lavora nemmeno nelle retrovie per cercare di trovare una soluzione o quantomeno provare a riavvicinare la piazza con chi, comunque, nel bene e nel male, ha garantito la continuità del calcio campobassano negli ultimi anni. Un barlume di speranza potrebbe venire dalla possibile riforma dei campionati per la prossima stagione che preveda un C unica. Ma questo si potrebbe sapere solo agli inizi di luglio, ad iscrizioni già effettuate. Un’eventualità del genere aprirebbe scenari impensabili, ma comunque bisognerà prima garantire l’iscrizione. Intanto venerdì c’è stato il consiglio direttivo della Lega Pro. Tra i vari temi all’ordine del giorno, è stato analizzato il comunicato ufficiale delle norme di iscrizione al campionato che ricalca quello del 27 aprile scorso del Consiglio Federale con alcune inte-
grazioni. A partire dal del codice etico: le società sportive sono obbligate a richiedere a tutti i tesserati l’accettazione del codice etico della Lega Pro, e l’impegno degli stessi ad accettare le relative prescrizioni. Inoltre, i club, una volta ottenuta l’ammissione al campionato professionistico di Lega Pro, sono tenuti a depositare le informazioni finanziarie previsionali (budget), su base trimestrale. Un’altra nota integrativa riguarda il bilancio sciale che è generalmente inteso come modello di rendicontazione degli effetti sociali dell’attività aziendale e riguarda l’aspetto umano (risorse, qualità, etica ecc.), l’aspetto ambientale (sicurezza, impianti sportivi ecc.), l’impatto sul territorio (attività di aggregazione, diffusione di valori dello sport ecc). E’ stato inoltre approvato dal Consiglio Direttivo la linea strategica di valorizzazione dei giovani con il regolamento del loro impiego e il minutaggio, che ha portato risultati positivi. E’ stato anche deciso che, nella prossima Assemblea di Lega, che si terrà nel mese di agosto, il 50% di quanto riveniente dalla Legge Melandri sia destinato ai club che utilizzano i giovani. Il documento sarà poi inviato in Federazione per un confronto nel merito. rs
Figc Molise- Settore Giovanile e Scolastico.
“Sei bravo a… scuola di calcio”, la San Leucio di Isernia si aggiudica la finale regionale La società sportiva San Leucio di Isernia si è aggiudicata la finale regionale del “Sei bravo a…Scuola di calcio” edizione 2012, manifestazione organizzata dal Settore Giovanile e Scolastico della FIGC Molise, riservata alla categoria Pulcini (8/10 anni) e articolata in prove tecniche. Venerdì pomeriggio sul campo dell’Antistadio di contrada Le Piane di Isernia è andata in scena la finalissima tra la San Leucio Is e la polisportiva S.S.Pietro e Paolo di Termoli. Ha vinto meritatamente la società pentra, già in netto vantaggio solo nei giochi. Il punteggio complessivo, al termine delle gare 7 contro 7, è stato di 18 a 12 per la San Leucio. Per il terzo anno consecutivo le due società
si affrontano in finale: nelle ultime due edizioni era stata la polisportiva S.S.Pietro e Paolo ad avere la meglio, in quest’ultima edizione la San Leucio ha avuto la sua rivincita. Grande rispetto da parte di tutti: giocatori, tecnici e genitori di entrambe le società, nello spirito che caratterizza le manifestazioni del Settore Giovanile e Scolastico della Figc Molise, presente all’appuntamento con il responsabile dell'attività di base Gianfranco Mastrogiacomo che ha distribuito, al termine della manifestazione, gadget per tutti i ragazzi delle società presenti. La San Leucio rappresenterà il Molise alla manifestazione nazionale del 16 e 17 giugno prossimi, nel 4° Grassroots Festival, che si terrà presso il centro tecnico federale di Coverciano(Firenze).
Dalle altre sedi.
La crisi colpisce tutti: crolla anche il Milazzo
Il presidente Cannistrà
Con una lunga nota inviata alla stampa, il Milazzo risponde alle dure accuse lanciate in questi giorni dall'amministrazione comunale, annunciando il proprio disimpegno. La lunga nota si conclude così: “La società, nonostante in questi due anni abbia raggiunto tutti gli obiettivi prefissatisi alla vigilia (salvezza, bilanci in regola e nessun punto di penalizzazione), sostenendo costi complessivi per circa euro 2.500.000, ha constatato l’impossibilità di affrontare un ulteriore campionato alle condizioni preesistenti. Questa società accoglie, quindi, l’invito ‘’masanielliano’’ del sign. sindaco Pino e di tal Midili e gli consegna virtualmente la squadra, così come acquisita, invitandoli a presentare regolare fidejussione e tassa d’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro e li ritiene, sin da ora, responsabili per una eventuale cancellazione della Ss Milazzo dai ranghi federali".
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Sport
27 maggio 2012
Calcio serie D
Termoli, De Filippis in pole per il ruolo di diesse Sono ore di attesa in casa Termoli. La prossima settimana potrebbero arrivare novità importanti per quanto riguarda la scelta del direttore sportivo che avrà il compito di costruire la squadra che sarà ai nastri di partenza del prossimo campionato di serie D. La dirigenza giallorossa capitanata dal presidente Nicola Cesare in questi giorni ha avuto una serie di incontri per sondare il terreno e per avere un quadro più chiaro sulla situazione in modo da giungere a breve ad una scelta. Il ruolo di direttore sportivo riveste un’importanza fondamentale ecco perché in riva all’Adriatico si sta ponderando al meglio ogni situazione, perché non è concesso partire con il piede sbagliato. Tra i nomi che sono circolati in questi giorni quelli più gettonati rispon-
L’ex Isernia sembra essere il favorito, per la panchina invece il sogno proibito è Vincenzo Cosco dono all’ex Stefano Perricone, che nelle ultime due stagioni è stato tra i protagonisti del doppio salto di categoria, Giovanni Caterino e Pino De Filippis. Quest’ultimo al momento sembrerebbe essere leggermente in vantaggio
sugli altri. Il lavoro svolto ad Isernia dall’operatore di mercato abruzzese in questa stagione non è di certo passato inosservato ed in tal senso De Filippis per la categoria rappresenta una garanzia. Con lui potrebbe giungere in giallorosso l’allenatore Pasquale Logarzo ma il sogno proibito della dirigenza termolese è Vincenzo Cosco che dieci anni fa a Termoli, proprio con De Filippis, vinse il campionato di Eccellenza per poi approdare in D. Il tecnico di Santa Croce di Magliano sarebbe l’uomo giusto per risvegliare ed entusiasmare la piazza giallorossa ma l’idea di vederlo a Termoli, seppur affascinante, è di difficilissima realizzazione, viste le ambizioni nutrite dal mister ex Andria che nei professionisti ha dimostrato di fare la differenza. ANPA
Serie D- Play off.
La Samb si gioca l’accesso in semifinale Dopo aver superato, nell’ordine, Isernia, Ancona e Este, la Sambenedettese si gioca il tutto per tutto nella sfida decisiva, quella dalla quale verranno fuori le quattro semifinaliste della post season di serie D. La squadra guidata da Ottavio Palladini questo pomeriggio, a partire dalle ore 16, ospiterà il Legnago. La gara sarà comunque l'ultima dei rossoblù marchigiani al Riviera delle Palme in quanto le eventuali semifinali e la finale si disputeranno in campo neutro. AP
Recanatese, separazione consensuale tra la società e mister Omiccioli Già al termine della stagione calcistica qualche voce ha cominciato a circolare ma solo in queste ultime ore è arrivata l’ufficialità: Mirco Omiccioli non è più l’allenatore della Recanatese. Quella tra il tecnico di Fano ed il sodalizio leopardiano è stata una separazione consensuale. L’ormai ex tecnico della Recanatese ha tenuto a ringraziare tutto l’ambiente sottolineando i due anni trascorsi alla
guida della squadra, fatti di soddisfazioni sia dentro che fuori dal campo. Il trainer marchigiano preferisce non parlare del futuro anche perché per ora c’è l’impegno imminente del corso per ottenere il patentino di seconda categoria (che consente l’abilitazione ad allenare in Lega Pro e le formazioni Primavera in A) che si terrà a Coverciano dal 5 al 13 luglio. redsport
Atletica.
“Ragazzi in corsa”, i più veloci premiati da Stefano Baldini Anche quest'anno l'evento Ragazzi in corsa, organizzato per il terzo anno consecutivo dalla BCC della Valle del Trigno in collaborazione con AVIS San Salvo e Podistica San Salvo, è stato un grande successo.Una mattinata all'insegna dell'impegno, dell'emozione e del sano agonismo per i 250 ragazzi appartenenti a diverse scuole medie di Abruzzo e Molise che hanno gareggiato il 26 mattina presso la pista di atletica leggera di San Salvo. I ragazzi hanno gareggiato divisi per classi (prima,seconda, terza) e per sesso. I primi tre classificati delle 6 diverse categorie sono stati premiati dal campione olimpico Stefano Baldini. Il Presidente della BCC della Valle del Trigno Nicola Valentini ha espresso soddisfazione per l'evento: “E' entusiasmante vedere dei ragazzi così giovani partecipare ad una gara agonistica con tanta passione. La presenza del campione Stefano Baldini è stata senz'altro significativa per i ragazzi e per tutti noi per riflettere e apprezzare i valori formativi dello sport”. Tra i vincitori, ragazzi delle scuole di San Salvo, Vasto, Cupello, Montenero di Bisaccia, San Felice del Molise e Limosano.
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Sport
27 maggio 2012
Lâ&#x20AC;&#x2122;appuntamento
Oggi la Marcia dei Misteri e il Trofeo CittĂ di Campobasso Dopo il successo della prima edizione, la Polisportiva Molise ripropone anche questâ&#x20AC;&#x2122;anno il "Trofeo CittĂ di Campobasso" e la "Marcia dei Misteri". Questa mattina è in pro-
gramma la seconda edizione di entrambi gli eventi. Il primo, vera e propria gara agonistica, inizierĂ alle ore 10.00 sulla distanza di 9 km (in tre giri) sul percorso nel centro storico di Campobasso
(con partenza dal Corso Vittorio Emanuele) ed è inserito nel calendario ufficiale Fidal Molise nonchÊ nel circuito del CorriMolise. La Marcia dei Misteri, invece, è un appuntamento di
Lâ&#x20AC;&#x2122;appuntamento.
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In occasione della sesta edizione del trofeo San Giovanni, manifestazione patrocinata dal Comune di Campobasso, è stata organizzata per domani una conferenza stampa per il giorno alle ORE 16:30, presso il convento di San Giovanni Battista a Campobasso. All' incontro, tra gli altri, saranno presenti:l'assessore comunale con delega allo sport Pasquale Colarusso,il prof. Leo Leone portavoce del Forum regionale del 3° Settore, il prof. Fortunato Lollis responsabile tecnico del Torneo, il presidente Regionale del Centro sportivo italiano Dott. Luigi Palumbo Luigi ed il presidente Provinciale di Campobasso del Csi Dott. Igino Tomasso.
Arti marziali.
In mattinata ad Isernia il trofeo interregionaleWushu L'ASD A.S.A.M. di Isernia affiliata CSEN EPS CONI con il patrocinio della Regione Molise Assessorato allo Sport Vi organizza il 2° Trofeo Interregionale Wushu Kung fu Molise. La manifestazione avrà luogo questa mattina dalle ore 09.00 alle ore 14.00 presso il Palazzetto
grandi linee quello affrontato dai portatori dei carri di Di Zinno (da cui il nome della manifestazione, peraltro patrocinata anche dallâ&#x20AC;&#x2122;Associazione dei Misteri). AP
Nuoto.
Trofeo San Giovanni, domani la presentazione
carattere non competitivo, aperta a tutti senza limiti di etĂ e si svolge sulla distanza di 3 km, ossia un solo giro dello stesso percorso della competitiva (con inizio alle ore 11,00), che ricalca a
dello Sport in Via Giovanni XXIII Isernia con le specialita' di Taolu (forme) e Light Sanda (combattimento leggero). La competizione avra' carattere interregionale con provenienza delle societa' iscritte dalla Campania, Lazio, Calabria, Puglia e tutto il Molise. Il Wushu e'
in forte sviluppo e proprio il fatto che questa competizione sia giunta alla seconda edizione ne e' la prova. Sara' presente come ospite un atleta di spicco del wushu in Italia in questo momento che porta in alto il nome del nostro paese nelle gare piu' importanti.
Oggi il meeting CittĂ di Frosolone
Tutto pronto a Frosolone per la 4ÂŞ edizione del â&#x20AC;&#x153;Meeting CittĂ di Frosolone - Memerial Lelio Pallanteâ&#x20AC;?: la manifestazione, organizzata dalla Hidro Sport con il patrocinio dellâ&#x20AC;&#x2122;Assessorato allo Sport della Regione Molise, della provincia di Isernia, del Comune di Frosolone e del CONI, si terrĂ oggi presso la Piscina Comunale e sarĂ destinata agli atleti del settore Propaganda. Lâ&#x20AC;&#x2122;evento offrirĂ ai piccoli atleti loro la possibilitĂ di vivere tutte le fasi di una vera competizione agonistica. Lâ&#x20AC;&#x2122;impianto sportivo di Frosolone sarĂ animato da circa 300 ragazzi in rappresentanza di sei societĂ sportive: la Termoli Nuoto, la H2O Sport, la Emmedue, La Seneta Nuoto di Telese (Bn), il Circolo Nuoto Formia e, ovviamente, la Hidro Sport. Il programma gare vedrĂ i ragazzi sfidarsi nella distanza dei 25
metri nella specialitĂ farfalla e in quella dei 50 metri nelle discipline del dorso, della rana e dello stile libero. Toni Oriente, presidente della Hidro Sport, ha cosĂŹ commentato lâ&#x20AC;&#x2122;imminente evento: â&#x20AC;&#x153;Sono certo che quando il sipario si alzerĂ , saremo pronti, come sempre, a garantire unâ&#x20AC;&#x2122;accoglienza calorosa e unâ&#x20AC;&#x2122;organizzazione efficiente. Il Meeting rappresenterĂ un ottimo momento per promuovere lo sport e, nel contempo, sarĂ una grande opportunitĂ di visibilitĂ per Frosolone e per il Molise tutto. Mettere la firma per il quarto anno consecutivo su questa manifestazione è per noi motivo di orgoglio, specie alla luce degli ottimi risultati ottenuti nelle precedenti edizioni. I numeri sottolineano che il Meeting sta crescendo sempre piĂš, sia sul piano quantitativo che qualitativoâ&#x20AC;?.