PRIMO PIANO Ancora qualche settimana prima di vedersi riconosciuto il beneficio
Mutui col tasso variabile, arriva lo sconto
CAMPOBASSO - È fatta: con il definitivo via libera da parte del Senato martedì scorso il decreto anti-crisi è pienamente in vigore. Per ricevere lo «sconto» sulle rate da pagare sui mutui a tasso variabile i clienti dovranno però pazientare ancora un po'. Il contributo dello Stato per la quota di interessi sulle rate da versare nel 2009 che eccede il 4% (compreso lo spread) è ormai una realtà, almeno per coloro che ne hanno diritto e qualche banca, come Ing Direct (Mutuo Arancio) ha già rimborsato automaticamente la differenza che i clienti hanno pagato in più con la rata del primo gennaio. Diffi-
cilmente però il «tetto» sarà applicato fin da subito dalle tutte le banche. All'appello manca infatti ancora il decreto dell'agenzia delle Entrate che comunicherà, oltre alle modalità con cui le banche saranno rimborsate dallo Stato, anche la lista dei contribuenti per i quali sussiste il principale requisito di applicabilità delle norme: cioè che il mutuo si riferisca all'acquisto o alla ristruttura-
zione dell'abitazione principale. Ma non basta: sarà poi necessario sciogliere i diversi dubbi che ancora sussistono, primo fra tutti l'estensione del decreto alle forme di finanziamento ibride (mutui con opzione di scelta, a rata costante o con preammortamento). Questioni queste sulle quali sarà presumibilmente chiamato a pronunciarsi nelle prossime settimane ancora una volta il ministero del-
Anche se occorrerà qualche settimana (o forse alcuni mesi) prima di vedersi riconosciuto il beneficio stabilito dal decreto anti-crisi, i mutuatari non dovranno preoccuparsi. La stessa circolare del Ministero stabilisce infatti che il contributo dello Stato sia corrisposto senza alcun costo per il cliente e con la valuta relativa alla data di scadenza di ciascuna rata. Visto il forte calo dei tassi
ziati. Ciò non toglie, tuttavia, che per alcune famiglie gli effetti siano significativi, almeno per i primi mesi dell'anno. Sui prodotti meno competitivi (quelli con spread abbondantemente superiori all'1%) o su quelli che prevedono un meccanismo di indicizzazione ritardato e calcolano gli interessi in base ai tassi degli scorsi mesi (quando gli Euribor erano balzati addirittura oltre il 5%) il risparmio momentaneo potrebbe superare anche il 10 per cento.
Quotidiano del mattino
Il contributo per la quota interessi che supera il 4% è realtà
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STAMPA: Tipografia Poligrafica Ruggiero Avellino
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La spettanza sarà corrisposta senza costo alla scadenza della rata
GIORNALE SATIRICO
2 ANNO II - N° 93 VENERDÌ 24 APRILE 2009
Atenei, meno lauree e record di fuori corso ROMA - Record di ripetenti e fuori corso all'università. Il 2008 è stato "l'annus horribilis" per gli studenti degli atenei italiani. Lo rende noto il ministero dell'Università attraverso l'annuale rilevazione degli iscritti e dei laureati. Il numero di studenti in ritardo con gli studi ha raggiunto la percentuale più alta degli ultimi trent'anni e coloro che tagliano il traguardo subisce un brusco passo indietro.
l'Economia, che già lo scorso 29 dicembre ha emesso una prima circolare per rispondere alle domande delle banche. In quel caso si è chiarito che il «tetto» si applica in automatico a tutte le rate versate nel 2009 e anche ai mutui cartolarizzati e si è stabilito entro febbraio il limite ragionevole entro il quale gli istituti di credito dovranno adeguarsi alle norme.
interbancari base di calcolo per gli interessi da versare (l'Euribor a un mese è sceso all'1,76%, quello a 3 mesi al 2,10%, minimi dal giugno 2004), per molti mutuatari il decreto avrà influenza scarsa o addirittura nulla, e difatti il Governo ha stabilito di destinare al finanziamento degli assegni familiari la parte che non sarà utilizzata dei 350 milioni originariamente stan-
Visti l’aumento elevato il risparmio potrebbe superare il 10%
Fiat chiude il primo trimestre in perdita TORINO - Il gruppo Fiat ha chiuso il primo trimestre 2009 con una perdita netta di 411 milioni di euro a fronte di un utile netto di 427 milioni di euro nel primo trimestre 2008. Il Lingotto conferma però un utile della gestione ordinaria di almeno un miliardo di euro per il 2009.