S P O RT COMITATO PARALIMPICO
Nei prossimi quattro anni l’ente si trasformerà ed assumerà le funzioni di controllo
Grandi novità per il Cip Molise I tesserati in regione sono oltre 350 e gli sport praticati quattordici CAMPOBASSO - Sarà un quadriennio ricco di importanti novità per il Comitato Italiano Paralimpico. Nei prossimi quattro anni, infatti, il Cip si trasformerà ed assumerà le funzioni di controllo e la struttura similari a quelle del Coni. Il Cip, quindi, diventerà il Coni degli atleti diversamente abili. Come ben sottolineato dal presidente nazionale Luca Pancalli "... il Cip si troverà di fronte ad un cambiamento epocale ...". Il forte rinnovamento, ovviamente, coinvol-
gerà anche i comitati regionali. "Avremmo davanti quattro anni di duro lavoro che saranno fondamentali per la crescita del Cip Molise - ha ribadito il presidente Donatella Perrella (nella foto) - . Negli ultimi due anni siamo passati da semplice delegazione regionale a comitato regionale e, inoltre, siamo passati da Fisd (Federazione Italiana Sport Disabili) a Cip. A livello locale il Cip Molise gode di ottima salute - ha rimarcato la Perrella -. A dimostrazione di questa affermazione c'è l'incremento esponenziale delle società che si sono affiliate che dalle due iniziali sono giunte a 18 ed i risultati e le medaglie conquistate da nostri tesserati in diverse sport. Non si contano, poi, le presenze ai vari campionati italiani di molisani. I tesserati sono oltre 350 e gli sport praticati, al momento, in regione sono 14. Sono stati istituiti diversi corsi di istruttore sportivo Cip ed il comitato può già contare su più di 30 tecnici specializzati nelle diverse discipline sportive. Possiamo
contare, altresì, anche su attrezzature specili per praticare lo sci, il tennis in carrozzina e la vela". Il Cip da oggi, dunque, dovrà cambiare pelle e ridarsi una organizzazione generale. Come nel caso del Coni, con il passare dei mesi, si dovranno costituire le varie federazioni sportive che saranno riconosciute dal Cip. Ad eccezione dei disabili intellettivi, che saranno accorpati in una unica federazione, gli altri spot dovranno avere la propria federazione di riferimento. Ogni federazione, poi, dovrà avere la propria sede regionale e provinciale con i rispettivi referenti locali. La grande novità è che ogni singolo atleta potrà praticare più o tutte le discipline previa, ovviamente, il tesseramento alle singole federazioni. Decade, dunque, il limite delle tre attività sportive. Altra novità riguarda l'equitazione ed il ciclismo. Questi due settori sono stati affidati alla FISE e alla FCI che cureranno anche l'attività dei disabili. Equitazione e Ciclismo sono state definite attività
paralimpiche per dar modo agli atleti anche di avere la possibilità di raggiungere come traguardo anche l'attività internazionale e mondiale. "A breve costituiremo anche la Commissione Scuola - ha evidenziato la Perrella - che avrà il delicato compito di promuovere l'attività sportiva per disabili in tutte le scuole della regione. Fondamentale sarà il ruolo svolto dalla Commissione Scuola perché dovrà stimolare la creazione dei gruppi di atleti che parteciperanno ai Giochi Sportivi Studenteschi. A questo scopo - ha sottolineato la Perrella - l'affiliazione al Cip per le scuole è gratuita ed il Cip potrà mettere a disposizione i propri istruttori e personale qualificato per avviare corsi sportivi per ragazzi e ragazze disabili". La trasformazione del Cip dovrà terminare entro il 2012 con la costituzione di tutte le federazioni in seno al Cip stesso. Entro l'anno dovrebbero costituirsi le federazioni di nuoto e degli atleti con disabilità mentale FISD-DIR.
CALCIO
JUDO
Anche Aufiero lascia Capone ed i Lupi
La Kodokan Termoli al trofeo nazionale di Salerno
CAMPOBASSO – Dal responsabile del settore giovanile del Nuovo Campobasso Alberto Aufiero riceviamo il comunicato che pubblichiamo integralmente. “Comunico che alla fine del mese di marzo il sottoscritto ha rassegnato le proprie dimissioni da dirigente della società del Nuovo Campobasso Calcio, decisione da tempo maturata, ma presa dopo la conclusione del Campionato Provinciale Giovanissimi che ha visto la squadra ben comportarsi e posizionarsi nelle prime posizioni, grazie sì all’impegno dei ragazzi, ma soprattutto al buon lavoro del mister Lino De Vivo ed al sostegno del dirigente Carlo Di Fonzo, ai quali va il mio personale ringraziamento per la disponibilità dimostrata. La mia presenza all’interno della società ha sempre rappresentato la testimonianza dello spirito collaborativo che era doveroso tributare a chi ha consentito all’intera tifoseria campobassana di poter continuare a sostenere la propria squadra ed era espressione dell’Associazione dei Tifosi che sin dall’inizio ha fatto da volano per riportare quanta più gente allo stadio, dopo la grande festa rossoblu del 26 Agosto 2007, e che da sempre ha sottolineato l’importanza di creare una struttura di settore giovanile locale che supportasse l’attività della società stessa. Nonostante le iniziali riunioni con le società molisane e nonostante la loro aper-
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tura a molteplici forme di collaborazione con la società del capoluogo, dopo circa due anni devo ammettere che sono venuti meno i presupposti per un mio fattivo contributo, avendo avuto modo di valutare in quale misura viene tenuta in considerazione quella che rappresenta la linfa vitale per tante società professionistiche e non. L’anno scorso sono stati effettuati raduni per giovani calciatori, è stato organizzato un corso per neo dirigenti, è sorta la prima scuola calcio del Campobasso con la partecipazione a diversi campionati giovanili e si sono ottenuti lusinghieri risultati nel Campionato Nazionale Juniores, grazie ad una formazione composta prevalentemente da calciatori locali, a riprova che la strada intrapresa era quella giusta; con questi presupposti si sarebbe dovuto, a mio avviso, passare ad una fase di maggior coinvolgimento delle altre società e di tutte quelle personalità locali le quali nel corso degli anni hanno sempre dimostrato le loro qualità e capacità tecniche ed organizzative. Queste iniziative, però, non hanno avuto un seguito ed il lavoro dei tecnici e dei dirigenti responsabili, pur se lodevole, non ha trovato riscontro da parte della società; in particolar modo nella fase iniziale ed organizzativa e dopo il passaggio di 4 allenatori e 3 direttori, di fatto ho avuto modo di rendermi conto che non c’era condivi-
sione di tali criteri. Alla luce di quanto accaduto, non riscontrando ulteriore apprezzamento ho ritenuto conclusa la mia esperienza all’interno di questa società, un’esperienza comunque positiva e gratificante; ho ricevuto la fiducia da parte del Presidente Ferruccio Capone e del figlio Gaudiano, i quali, al di là di ogni personale pensiero, mettono in campo tutta la loro passione ed investono il loro tempo e le loro energie nella squadra della nostra città. Ripartire si può sempre, ma ristrutturandosi e riconquistando la sempre viva fame di calcio che sembra sopita in città, aprendosi al tessuto locale e cominciando con umiltà, programmazione e trasparenza, come ha sempre sostenuto l’Associazione dei Tifosi, la quale però ultimamente pare anch’essa anestetizzata. Non c’è polemica nelle mie esternazioni, ma piuttosto rassegnazione, la stessa che accompagna i tifosi, quei pochi, ormai, soliti tifosi che ogni domenica, con goliardia e reprimendo una pur giustificata rabbia interiore, seguono le sorti di questa formazione. Esattamente quella goliardia per la quale ultimamente anche i tifosi sono stati oggetto di accuse e di insensate quanto fantasiose proposte repressive: per una piazza come Campobasso,del resto, da sempre avevano chiesto gente di spessore, ma anche in questo non sono stati ben compresi. Alberto Aufiero”.
CAMPOBASSO - Oltre 500 atleti provenienti dal centro-sud Italia si sono sfidati durante lo scorso fine settimana a Salerno per un importante appuntamento di judo cui ha preso parte anche la società termolese Kodokan Judo Termoli. Una Prestigiosa trasferta in terra di Campania per i termolesi, protagonisti all’ottava edizione del Tro-
feo Nazionale di judo Città di CampagnaProvincia di Salerno. L’evento sportivo era riservato agli atleti giovanissimi ed è stato organizzato dalla società locale Skorpion Campagna con la collaborazione del Centro Regionale Campania e del Centro Provinciale di Salerno, enti territoriali della Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (F.I.J.L.K.A.M.). Alla manifestazione hanno partecipato oltre 500 atleti provenienti dalle regioni: Campania, Lazio, Calabria, Molise, Abruzzo, Puglia, Basilicata. Il Trofeo è stato vinto dalla rappresentativa Regione Campania. Il sodalizio termolese guidato dal Maestro Giuseppe Bracone, già responsabile nazionale arti marziali libertas, ha totalizzato 68 punti con i seguenti risultati: Gabriella Tirolese, -45kg femminile, 1° classificata; Eleonora Tirolese, -40kg femminile, 1° classificata; Leonardo Iantomasi, -50kg maschile, 1° classificato; Nicola Manes, -45kg maschile, 2° classificato; Marco La Torre, -53kg maschile, 1° classificato; Federico Esposito, -35kg maschile, 1° classificato; Davide Pinti, -32kg maschile, 1° classificato. La commissione di gara invierà una nota alla società kdk Termoli ed al Maestro Giuseppe Bracone con le indicazioni relative agli eventuali passaggi di cintura.
Juniores: Bojano – Turris a Gambatesa
D’Adderio esonerato Di Nola torna al Neapolis
Si giocherà oggi a Gambatesa, con calcio d’inizio fissato per le 16.00, lo spareggio tra il Bojano e la Turris per l’accesso alle semifinali del campionato juniores. Le due squadre hanno chiuso il proprio girone a pari punti, anche per via dell’esclusione dal torneo del Sesto Campano che, sul campo, aveva sconfitto i santacrocesi. Sono gà qualificate per le semifinali il Guglionesi, la Gioventù Monti Dauni ed il Miletto.
La Sambenedettese ha sollevato dall’incarico l’allenatore molisano Salvo Fulvio D’Adderio e chiamato a sostituirlo in panchina Giorgio Rumignani. Intanto, Mario Di Nola è tornato ad allenare il Neapolis a quattro giornate dalla fine del torneo. Ricordiamo che l’ex tecnico rossoblu era stato sollevato dalla guida tecnica dopo sette turni nei quali aveva perso troppo terreno, a detta del presidente Moxedano, dalla vetta.