PRIMO PIANO Presi in esame otto indicatori per misurare la qualità dei servizi nel Belpaese
CAMPOBASSO - Una regione perfetta non esiste. Bisogna comunque accontentarsi. Delle realtà dove la Pubblica amministrazione funziona meglio esistono eccome tant’è che il cittadino dovrebbe migrare da Est ad Ovest e viceversa e da Sud a Nord in cerca dell’optimum, del servizio migliore. Ma chi potrebbe percorrere centinaia di chilometri, più volte al giorno, per essere soddisfatto di quanto offerto? Praticamente nessuno. Esiste però una mappa delle eccellenze, chiamiamole così, che dà ad ogni regione un punteggio. La pagella è stata pubblicata ieri mattina dal “Sole 24 Ore”. Il quotidiano economico ha preso in esame otto indicatori in base ai quali è stata misurata la qualità dei servizi che la Pubblica amministrazione
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2 ANNO II - N° 106 MARTEDÌ 12 MAGGIO 2009
Pubblica amministrazione Il Molise al sedicesimo posto rende ai suoi cittadini. Ambiente, lavoro, sicurezza e welfare ma anche istruzione, competitività, giustizia e salute. I risultati dell’inchiesta sono piuttosto deludenti per il Molise che non figura in nessuno dei settori al di sopra della media. Solo in un paio di casi si supera di poco il 50%. Insomma in fatto di Pubblica amministrazione la nostra regione colleziona pochi successi e si vede sorpassata da quindici ‘sorelle’ che a quanto pare possono vantare una marcia in più. Nella classifica generale dopo il Molise, che è al sedicesimo posto, ci sono: Puglia, Campania, Calabria e Sicilia. La fotografia scattata dagli esperti e dai ricercatori di Forum Pa taglia il paese in due, come succede spesso in questi casi, affidando la maglia nera alle regioni del Sub e quella rosa al Nord dove, a conti fatti, la pubblica amministrazione funziona meglio. Meglio appunto, visto che non si parla mai di eccellenze (che sono rarissime) d’altro canto va detto però che le insufficienze non sono mai pericolosamente basse. Il problema più grande per l’Italia è rappresentato proprio dalla spaccatura che sarà analizzata durante la ventesima edizione di Forum Pa, partito ieri a Roma, alla presenza del ministro Brunetta. Ma andiamo con ordine per capire cosa è meglio fare e dove e meglio andare. Chi cerca un alloggio residenziale pubblico farebbe bene a trasferirsi in Calabria mentre se è di servizi alle famiglie o ai minori in difficoltà che ha bisogno, ancora una volta non è il caso di arrivare fino in Molise perché la regione leader per
questo genere di necessità si chiama Abruzzo. Da noi va bene invece l’assistenza domiciliare integrata: il Molise è preceduto solo dal Friuli Venezia Giulia e dalla Valle d’Aosta. In fatto di salute l’Emilia Romagna è al top della lista seguita da Valle d’Aosta e Toscana. Nel meridione la situazione non è molto rosea, ma il Molise ci salva perché guida la lista in fatto di offerta: vale a dire che è alta l’assistenza territoriale
Sicurezza 20° posto Lavoro 14° posto Competitività 19° posto
ospedaliera e la dotazione di apparecchiatura diagnostiche avanzate. Quanto a competitività il Molise è il penultimo. Dopo c’è solo la Calabria. Meglio l’indicatore che riguarda il costo della burocrazia( 1.889 euro contro i 2.645 della media nazionale). Maglia nera, e sembra un paradosso per un territorio tranquillo come il nostro, in fatto di sicurezza. Posizione che deriva da diversi livelli come per esempio riguarda il numero di agenti per popolazione residente e il numero di presidi. Regione in coda che però riesce a strappare il primato nella graduatoria della sicurezza stradale dove si tengono in considerazione il tasso di incidentalità, le risorse stanziate nell’apposito piano nazionale e
il costo sociale dei sinistri. E se in fatto di ambiente è poco al di sotto della media nazionale, il Molise precipita quando si parla di giustizia (dove l’indice che la fa da padrone è la lentezza dei processi). Va meglio quando si analizza invece il settore istruzione: ottavo posto (dove il primo è occupato dal Friuli Venezia Giulia e l’ultimo dalla Valle d’Aosta). La nostra regione riesce a fare meglio anche della Lombardia, dell’Umbria, del Veneto e del Lazio. Si ripiomba in fondo all’elenco quando si analizza il fattore lavoro: il Molise dopo il Lazio che a sua volta è un gradino più in basso della media nazionale. Apre l’elenco il Trentino, segue l’Umbria e chiudono
Salute 11° posto
Istruzione 8° posto
Giustizia 17° posto Welfare 19° posto Ambiente 12° posto la Campania e la Sicilia. Insomma un’Italia completamente spaccata in due che sembra aver partorito due nazioni diverse tanta è la differenza tra i due estremi . Il Nord ancora una volta si trova a trainare le classifiche anche se di qualità, con la ‘Q’ maiuscola se ne vede poca. Pur essendo periodo di scrutini il compito di queste classifiche non è tanto quello di promuovere o di bocciare bensì di trovare dei punti di riferimento per una comparazione dei livelli dei servizi. Uno stimolo a fare meglio e di più. Giancarlo Carlone
Farmaci senza prescrizione Alti i consumi
Posizione previdenziale dal 2010 arriverà a casa
Il 75% degli italiani utilizza almeno una volta all'anno i farmaci senza obbligo di prescrizione, il 48% lo fa almeno una volta al mese. I dati sono dell'Associazione nazionale delle industrie del farmaco di automedicazione(Anifa). Poca omogeneità tra le regioni: se in Liguria ogni abitante spende 47 euro l'anno,in Basilicata la spesa e' di 24 euro.
Da gennaio del prossimo anno i cittadini riceveranno comodamente a casa la busta arancione con tutte le informazioni sulla posizione previdenziale. E' questo l'obiettivo dell'Inps il cui presidente Antonio Mastrapasqua ha confermato oggi un impegno in questo senso da parte dell'Ente e del ministero del Lavoro.