CAMPOBASSO Scuola Jovine, oggi la fine dell’abbattimento Intanto continua la lotta per la sicurezza degli edifici SAN GIULIANO DI PUGLIA – “Le operazioni di abbattimento della vecchia scuola Jovine termineranno entro la giornata di domani (oggi) ndr”. A dichiararlo è il primo cittadino di San Giuliano di Puglia Luigi Barbieri. “Il tutto si sta svolgendo in un clima di assoluta tranquillità – ha aggiunto- gli operai stanno continuando ad abbattere la parte della scuola elementare collegata al vecchio asilo, ossia quella che ha resistito alle scosse”. Anche ieri mattina, come avvenuto nella giornata di avvio ad assistere ai lavori di abbattimento i genitori delle piccole vittime, le insegnanti ed anche le bidelle. Lì il tempo si è fermato alle 11.32 del 31 ottobre 2002, quando la scuola venne distrutta per effetto del sisma. Così come è avvenuto per il campanile della cattedrale di Bonefro il cui orologio non è andato più avanti. La cosa più commovente riferita da chi sta lavorando lì è la presenza di oggetti appartenenti ai bambini deceduti e non. Zainetti mai recuperati, pastelli, quaderni e tante cose che non possono fare altro che pensare. Nessuno ha avuto il coraggio di entrare dentro e prendere ciò che gli apparteneva. Sarebbe stato un ulteriore dolore per i genitori sopravvissuti ai loro figli. Ma nel gesto è nascosta
anche l’intrinseca paura di non uscirne vivo. Uno dei più tristi è il presidente del Comitato Vittime della scuola elementare Antonio Morelli. Per lui, come per gli altri genitori, questi sono altri giorni in cui si evidenzia che non si può più tornare indietro. Un altro segnale di morte. Per questo ricordano anche il recente terremoto dell’Abruzzo nel quale altri studenti sono deceduti. Ovvio il richiamo alla sicurezza nelle scuole. Una battaglia che non può finire con la condanna di 5 dei 6 imputati. Deve continuare anche per chi a scuola deve ancora andarci. Carla Tedeschi
Congresso di Cittadinanzattiva: eletti segretario e presidente
CAMPOBASSO - Si è svolto qualche giorno fa a Campobasso il congresso regionale di Cittadinanzattiva Molise che ha visto tra gli ospiti anche il segretario generale dell’associazione, Teresa Petrangolini. Obiettivo del congresso delineare le strategie future dell’organizzazione e rinnovare gli organismi dirigenti: Luigi Meleleo è stato eletto segretario regionale e Quirino Mescia Presidente; i delegati hanno inoltre nominato la nuova segreteria regionale. Antonio Brunetti e Mariagrazia Tagliaferri sono stati no-
Etica professionale Convegno della Fidapa La sezione di Campobasso distretto Sud est della Fidapa, con il patrocinio del Comune di Campobasso hanno organizzato per oggi pomeriggio un convegno dal titolo “Il rispetto dell’etica professionale”. Angela Mancini presidente della Fidapa dà appuntamento alle 17,30 nella sala convegni della Camera di Commercio.
minati responsabili Scuola del movimento. Appuntamento Nel pomeriggio, presso la sala riunioni dell’Ordine dei Medici della Provincia di Campobasso, è stato presentato il libro di Teresa Petrangolini, "Salute e Diritti dei cittadini: cosa sapere e cosa fare per sopravvivere nella sanità italiana." Oltre all'autrice hanno partecipato alla tavola rotonda di presentazione Gennaro Barone (presidente dell’ordine dei medici di Campobasso), Rita Colaci (presidente commissione regionale parità e pari opportunità), e Pietro De Angelis (difensore civico Regione Molise). Nel volume, pubblicato dalla casa editrice Baldini Castaldi Dalai in collaborazione con la fondazione Lilly, Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, associazione che si occupa di promozione della partecipazione sociale e di diritti del cittadino. L’incontro, cui hanno preso parte tanti cittadini ed esponenti delle professioni sanitarie, ha fornito anche l’opportunità di un vivace dibattito sul federalismo sanitario e sulla attuale situazione della sanità molisana, con particolare riferimento al debito sanitario del Molise.
Cala l’indebitamento Campobasso al 97° posto CAMPOBASSO - Certe buone abitudini, o all’antica se così vogliamo chiamarle, Campobasso ancora le mantiene tant’è che nella mappa nazionale dell’indebitamento il capoluogo molisano è al 97esimo posto. Quasi in coda alla classifica che vede invece come provincia, con maggior indebitamento tra prestiti finalizzati e personali e mutui, Rimini seguita da Lucca, Prato e Bolzano. La media italiana è ben più al di sopra delle cifre che riguardano il capoluogo di regione. In fatto di mutuo ipotecario la media è di 151.507 Campobasso 109.602, sui prestiti invece la media italiana è di 18.904 mentre Campobasso si attesta sui 18.592, sui mutui la media è di 170.432 Campobasso 128.194. La provincia che ha premuto l’acceleratore sui debiti è Latina dove gli abitanti si sono accollati altri 19mila e 200 euro in più rispetto alla cifra precedente. La provincia laziale insieme a Lucca e Lecco hanno visto crescere il debito di quattro volte più della media nazionale. La crisi
però si fa sentire ed è probabile che nel 2009 i dati non saranno uguali a quelli del 2008. Gli acquirenti, anche i più incalliti dovranno tenere a bada gli sprechi . Già nei primi mesi si è vista una recessione che è andata a pesare sul mondo dell’automobile, sull’elettronica e sull’arredo. La questione relativa alla media più o meno alta deriva anche dalla capacità di spesa degli abitanti delle varie province dal genere di investimento che intendono fare. Oltre alla crisi a incidere sugli acquisti degli italiani ci si è messo anche il mercato immobiliare che dopo una decina di anni di crescita ha cominciato a perdere quota. Le famiglie italiane si sono viste diminuire la capacità d’acquisto e di conseguenza hanno rinviato le grosse decisioni come cambiare auto e casa. Ora per rilanciare il comparto dell’economia serviranno delle misure specifiche in grado di ridare fiducia e concretezza alle famiglie tanto da indurle a rimettere mano al portafogli, a far ricorso nuovamente al credito.
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SAMMARTINO
L’Assoziazione chiede un forno per la cremazione Un forno per la cremazione. Questa la richiesta fatta dal Comune all’associazione che conta già una ottantina di persone e che per evitare la sepoltura nei loculi o l’inumazione intende promuovere la cremazione che a conti fatti costa anche molto meno (sui 2mila euro). Attualmente i forni più vicini a Campobasso sono quelli di San Benedetto del Tronto e di Bari.
11 ANNO II - N° 107 MERCOLEDÌ 13 MAGGIO 2009