SPETTACOLI Intervista al poliedrico drummer molisano Oreste Sbarra: “Emozioni nuove”
Contaminazioni da latin jazz Il batterista della Riserva Moac in tour a Dallas con il Simone Sala quartet di Charles N. Papa BOJANO - E’ il cuore pulsante di una delle folk band più rappresentative del Molise, La Riserva Moac. Lui è Oreste Sbarra, classe 1977, batterista del collettivo molisano che, a breve, uscirà sul mercato con il successore di “Bienvenido”. Con Oreste parliamo del suo lavoro da session-man a Dallas. In america infatti, per oltre due settimane a suonare nel nuovo lavoro di Simone Sala, anche lui di Bojano (vincitore di una Borsa di studio nel 2005 come miglior allievo all’Accademia musicale Chigiana di Siena ed oggi, ha conseguito l’Artists Certificate in pianoforte presso la Southern Methodist University di Dallas). Per il suo disco, Sala ha voluto vicino a sè Oreste Sbarra, poliedrico batterista/percussionista,
che spazia dal folk al jazz, passando per ritmi pù secchi, come quando qualche volta, si diletta ad affiancare qualche amico dj in consolle. La sua energia, la scarica tutta nei live, senza risparmiarsi, e questo da il tocco
giusto al ritmo della Riserva. I suoi lavori solisti sono vari e gli permettono di esprimersi a tutto tondo. Oreste, parlaci dei tuoi esordi. “A 14 anni ho impugnato le bacchette ed è nata la passione per la batteria. I miei idoli erano Jeff Porcaro dei Toto e da sempre Vinnie Colaiuta e Steve Gadd”. Cosa sei andato a fare a Dallas? “Sono stato chiamato da Simone Sala a suonare nel suo primo disco”. Chi è Simone Sala? “Pianista classico, di Bojano, a Dallas perchè vincitore di una
Borsa di studio”. Che tipo di esperienza è stata? “Professionalemente molto gratificante, ho suonate jazz, genere con il quale non mi confronto spesso. Eravamo in quattro a suonare, con me e Sala al sax Jonathan Johns e al basso Leland Bird”. Oltre al disco, avete suonato anche live? “Questa è stata una parte del progetto che mi ha molto soddisfatto. Abbiamo suonato in cinque club diversi tra Dallas e C o r p u s Christi nel golfo del Messico”. E’ la prima volta che suoni all’estero? “No, a Boston nel 2006 e in Germania nel 2008 con la Riserva Moac. Tra l’altro torneremo questa estate per una serie di live proprio in Germania”. Come mai hai scelto di suonare jazz, tu bartterista rock/pop/funky? “Sino ad ora il jazz l’avevo solo studiato. Ora, con la chiamata di
Al Mama’s è Italian style CAMPOBASSO - Questa sera al Mama’s di via Scardocchia è “mama’s italian style”, con Pietro Rama e Gianmarco Pascale.Happy hour tutta la notte, free entry.
Alla sala Alphaville il Kimera festival CAMPOBASSO - Seconda giornata di proiezioni per il “Kimera film festival”. Oggi alla sala Alphaville in via Muricchio alle 18:30 si proietta in prima visione italiana “Tres minutos” di Diego Lublinsky regista argentino e, dalle 21:30 i corti in gara, sette. Informazioni 0874487552.
Il Tratturo concerto al castello Pandone VENAFRO - Questa sera alle 19:00 al castello Pandone, nel centro storico di Venafro, concerto de Il Tratturo, il numero 1560. Il live rientra nel progetto “Cultura a porte aperte” del Ministero per i Beni e le attività Culturali, previsto dal 13 al 15 maggio 2009.
Simone, l’occasione che mi si è presentata l’ho colta al volo. Mi è piaciuto molto”. Cosa ti ha colpito maggiormente del jazz? “Il suono in presa diretta, senza le sovraincisioni che spesso, spersonalizzano il prodotto finale. La coralità della registrazione in studio, rende più vivo il disco e trasmette un’emozione in più, diversa”. Tu fai parte di più formazioni musicali, quale prediligi? “Il progetto Ris e r v a Moac va avanti da anni ed è ad una svolta imp o r t a n t e, Pe r c u s s i o n i ketoniche, Acoustic tribe The dream of butterfly, Tribal time”. Passare dal jazz alla discoteca, denota grande capacità di adattamento, essendo anche insegnante di scuola media, secondo te è questo un valore aggiunto? “Beh sicuramente, ma fondamentalmente oltre alla passione l’importante è divertirsi”.
Pulp, mercoledì d’autore CAMPOBASSO - Per i mercoledì d’autore oggi alla birreria Pulp tributo a Giovanni Lindo Ferretti (CCCP, CSI). Il weekend prosegue con le serate a tema sino a sabato.
17 ANNO II - N° 107 MERCOLEDÌ 13 APRILE 2009