Geistlich NEWS - 14° Anno, Numero 1, 2019

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FOCUS PAGINA 10 Ricerca e pratica. Vorresti essere un ricercatore? Ecco alcuni insegnamenti degli esperti, accompagnati da suggerimenti e trucchi. NUOVI SCENARI PAGINA 27 La scienza serendipità.della Pensi che nelle scienze non esistano più scoperte fortuite? Ripensaci... NUOVI SCENARI PAGINA 20 Che la forza sia con... l'osso! Comprimere o non comprimere il biomateriale durante la rigenerazione ossea... Questo è ancora il dilemma. GEISTLICH BIOMATERIALS ShutterstockFotografia:/ShotPrimeStudio 14° ANNO, NUMERO 1, 2019

100 GEISTLICH NEWS REGENERATION.LEADING1-2019

La serendipità è anche dalla parte di Geistlich. Agli inizi degli anni Ottanta, mentre sfogliava per caso una rivista di chirugia orale, Peter Geistlich si chiese se avrebbe potuto contribuire, con le sue competenze in materia di osso e collagene, alla nuo va scienza della rigenerazione ossea, gettando così le basi per Geistlich Bio-Oss®.

Editoriale

La necessità del caso e della curiosità.

Da un lato scoperta fortuita, dall'altro lungimiranza e tenacia. È questo che conta. Geistlich esiste dal 1851, e dobbiamo questa lunga storia a eventi pianificati e non. Ma ciò che resta immutato è la nostra passione per la rigenerazione dei tessuti, assieme ai nostri valori azienda li. Uno di questi valori è la “ricerca pionieristica”, perché solo chi sa esplorare e cambiare resta fedele a se stesso. Partendo da questo presupposto, non vedo l'ora di intraprende re una nuova strada con ciascuno di voi…

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SchulerRogerFotografia:

Solo chi riconosce un'opportunità scoprirà qualcosa di veramente nuovo. Leggi il nostro articolo sulla “serendipità” dove parliamo di sco perte fortuite, vere e proprie rivoluzioni scientifiche che non sono frutto di una meticolosa pianificazione. I ricercatori più ca paci hanno smesso di sondare l'inaspettato. Invece dovremmo…

Dr. Mirjam Kessler Responsabile della comunicazione aziendale

4 GEISTLICH NEWS 1-2019 Numero 1 | 2019 NEWS 6 La rigenerazione paga a lungo termine 6 Meno cic atrici dopo la preservazione della cresta 7 Con o senza Geistlich Bio-Gide®? Con! 7 La gestione dei tessuti molli favorisce la salute perimplantare Indic ation Sheet 2.0 Impor tanti investimenti nel complesso di Wolhusen Imparare dai migliori Il blog di Geistlich: un patrimonio di conoscenze specialisticheFOCUS 11 L'iMc Institute: un esempio di ricerca basata sulla pratica Dr. Michael K. McGuire | Stati Uniti 15 “Fare ricerca non è solo sperimentare” Prof. William Giannobile | Stati Uniti 18 La ricerca che dovrebbe influenzare la pratica clinic a Dr. Ulpee R. Darbar | Regno Unito Le domande della ricerca sono infinite e le risposte possono essere difficili da trovare. Suggerimenti, trucchi e insegnamenti degli esperti possono aiutare a imparare. 10 Ricerca e pratica

5 Periodico dedicato ai clienti e agli amici di Geistlich Biomaterials Numero 1/2019, 14° anno Editore ©2019 Geistlich Pharma AG Business Unit Biomaterials Bahnhofstr. 40 6110 Wolhusen, Svizzera Tel. +41 41 492 55 55 Fax +41 41 492 56 biomaterials@geistlich.ch39 Redazione Dr. Giulia Cerino, Verena Vermeulen Layout Larissa Achermann Frequenza di pubblicazione semestrale Tiratura 20 000 copie in varie lingue in tutto il Imondocontenuti di GEISTLICH NEWS sono creati con la massima attenzione. I contenuti di terzi, tuttavia, possono non essere in linea con l'opinione di Geistlich Pharma GeistlichAG.Pharma AG non garantisce quindi la correttezza, la completezza o l’attualità dei contenuti forniti da terzi, e non è responsabile per danni di natura materiale e non, derivanti dall'uso di informazioni di terzi o per l'errato o incompleto utilizzo delle stesse, a meno di comprovato intento colposo o grave negligenza da parte di Geistlich Pharma AG. DATI EDITORIALI NUOVI SCENARI 20 “Che la forza sia con... l'osso!” Intervista con Jung-Chul Park e Niklaus Stiefel 24 5 medici e 5 domande 26 Le cheratine che fanno la differenza Prof. Istvan Urban | Stati Uniti 27 La scienza della serendipità. Dr. Klaus Duffner 30 Inside the matrix Una storia illustrata sul Prof. Shahram Ghanaati OSTEOLOGY FOUNDATION 32 Dove siamo e dove stiamo andando INTERVISTA 34 Chiacchierata con Gong Ping in Xi'An Come reagiscono le cellule a un innesto di biomateriale nei tessuti? Il Prof. Shahram Ghanaati e il suo team stanno studiando il processo. 30 Inside the matrix

Meno cicatrici dopo la preservazione della cresta La rigenerazione paga a lungo termine cicatriceIndice 1.3 Preservazione della cresta con punch di connettivo 2 3 4 1 Preservazione della cresta con Geistlich Mucograft®4Seal.3 5 No/minima cicatrice No perfettaCorrispondenzainvaginazionedelcolore Lunghe cicatrici Forte Diversinvaginazioneacolorazione Costo per rimuovere58.–cicatrice:la€inmedia Costo per rimuoverecicatrice:la0.–€inmedia

Flickl et al. hanno valutato quale innesto, tra un punch di gengiva libera e Geistlich Mucograft® Seal, causasse meno cicatri ci se usato per chiudere un alveolo postestrattivo riempito con Geistlich Bio-Oss® Collagen.

Per la loro valutazione, gli autori hanno usato una classificazione adattata del le cicatrici dermatologiche che si basa sulle dimensioni della cicatrice, la sua invaginazione e il suo colore. Meno cicatrici = estetica migliore In tutte le categorie, i pazienti tratta ti con matrice di collagene hanno otte nuto i punteggi migliori. Meno cicatrici significano per il paziente meno inter venti per eliminare le cicatrici ed risul tato estetico migliore. La preservazione del volume e la riuscita dell'impianto sono stati simili in entrambi i gruppi di trattamento. (Ed.) Fickl S, et al.: Int Journal Periodontics Restorative Dent 2018; 38(1): e1-e7. Trattare un difetto intraosseo con una procedura rigenerativa anziché con una chirurgia del lembo è un in vestimento iniziale che paga. I siti parodontalmente compromessi trat tati con approccio rigenerativo sono cli nicamente più stabili, presentano meno recidive e minore probabilità di perdita del dente rispetto ai siti trattati con sola chirurgia del lembo di accesso. I costi del la rigenerazione parodontale, inizialmen te maggiori, nel tempo vengono in parte compensati.

"L'innesto dei tessuti molli con matri ce in collagene di origine suina, poiché pare associato a estetica migliore, costi minori, tempi di trattamento inferiori e ridotta morbilità per il paziente, può rappresentare un'alternativa preziosa all'innesto di gengiva libera". Questa è la conclusione degli autori in un Case study controllato pubblicato di recente.

Una migliore conservazione del dente e una minore progressione della parodontite a lungo termine significano minore investimento per gestire la pro gressione dell'infezione ed evitare la per dita del dente. Questo è il risultato di uno studio pubblicato da Cortellini et al. in cui si illustrano i dati raccolti nell'arco di 20 anni, uno studio insignito del premio 'R. Earl Robinson Periodontal Regenera tion Award 2018' dall'American Academy of Periodontology. Dati su 20 anni Cortellini et al. hanno confrontato i ri sultati ottenuti con approcci rigenera tivi e chirurgia del lembo in un perio do di follow-up di 20 anni, eseguendo un'analisi delle recidive per verificare i costi del reintervento. Sinora, nessu no studio prospettico controllato con periodi di osservazione superiori a 10 anni aveva confrontato risultati a lungo termine delle due alternative di tratta mento.(Ed.)

6 GEISTLICH NEWS 1-2019 Geistlich Mucograft ® Seal si adatta meglio al tessuto molle circostante rispetto al punch di tessuto autologo. Pertanto, la matrice comporta meno cicatrici.

Cortellini P, et al.: J Clin Periodontol 2017; 44(1): 58-66.

La gestione dei tessuti molli favorisce la salute perimplantare

Con o senza Geistlich Bio-Gide®? Con!

7NEWS

L'incremento dei tessuti molli è stato raccomandato soprattutto per miglio rare l'estetica. Una recente review sistematica ne approfondisce l'impatto sulla salute perimplantare. L'incremento dei tessuti molli con in nesti autologhi riduce nel tempo la per dita di osso marginale. Anche le pro cedure chirurgiche per guadagnare tessuto cheratinizzato hanno un effet to positivo. Migliorano infatti gli indi ci di sanguinamento e aumentano i li velli di osso marginale. Questo è l'esito di una review sistematica pubblicata da Thoma et al. nell'ambito dell'Osteology Consensus Conference 2017 sul tema “Conoscenze basate sull'evidenza nel campo dell'estetica e del mantenimen to dei tessuti perimplantari”. Una risposta alla mancanza di prove scientifiche Gli autori hanno risposto alla domanda: qual è l'effetto delle procedure di innesto dei tessuti molli per aumentare la larghez za del tessuto cheratinizzato o lo spessore mucosale nei siti di impianto dentale in termini di salute perimplantare? Le procedure di innesto dei tessuti molli sono eseguite per una serie di indicazio ni collegate alla terapia implantare. Tutta via, mancavano raccomandazioni scienti fiche sull'uso di procedure chirurgiche per stabilire la salute perimplantare e limita re l'incidenza delle patologie perimplan tari. (Ed.) Thoma DS, et al.: Clin Oral Implants Res 2018; 29 Suppl 15: 32-49.

Geistlich Bio-Gide®, insieme a Geistli ch Bio-Oss® e un derivato della matri ce dello smalto, può influenzare posi tivamente la ricostruzione dei tessuti parodontali persi. Sono stati sviluppati vari metodi di trattamento per ricostruire i tessuti pa rodontali, persi a causa della parodon tite, con difetti intraossei. In alcuni casi si sono ottenuti buoni risulta ti con la combinazione Geistlich Bio-Oss®, derivato della matrice dello smalto (EMD) e Geistlich Bio-Gide®. Non era chiaro, però, se questi risultati fossero attribuibili all'ag giunta della membrana. Nemoto et al. han no confrontato l'effetto del trattamento rigenerativo usando EMD e Geistlich BioOss®, con e senza Geistlich Bio-Gide® Vantaggio per pazienti con biotipo spesso Nei pazienti trattati con Geistlich Bio-Gide ® si sono registrate una pro fondità di sondaggio e una mobilità del dente notevolmente migliorate rispetto ai pazienti trattati soltanto con Geistlich Bio-Oss® e EMD. Il guadagno del livello di attacco clinico è risultato migliore con Geistlich Bio-Gide®, sebbene la differen za non fosse statisticamente significativa. Interessante notare come i risultati del confronto stratificato abbiano dimo strato che Geistlich Bio-Gide® ha avuto un impatto positivo maggiore su pro fondità di sondaggio e guadagno del li vello di attacco clinico nei pazienti con biotipo spesso. Gli autori concludono: “Il trattamento rigenerativo combinato con Geistlich Bio-Gide® sembra essere un metodo predicibile, soprattutto nei pazienti con gengiva spessa”. (Ed.) Nemoto Y, et al.: Int J Periodontics Restorative Dent 2018; 38(3): 373-381.

Inoltre, l'azienda intende rafforzare i suoi dipartimenti di Strategia, Ricerca e svi luppo e Produzione riunendoli "sotto uno stesso tetto". I motivi principali per l'inve stimento in questa sede sono, tra gli altri, l'accessibilità di professionisti qualificati, la notevole vicinanza a importanti univer sità svizzere e la collaborazione con l'Uni versità di Lucerna. Il nuovo edificio, progettato su tre piani, copre una superficie di 2194 m2 con aree di produzione distinte.

Indication Sheet 2.0 8 GEISTLICH NEWS 1-2019

Geistlich Biomaterials pubblica concetti di trattamento clinico da oltre 10 anni, il lustrati e commentati dagli stessi chirur pliamento “888plus” della sede di Geistli ch Pharma AG a Wolhusen è stata posata il 1° febbraio 2018. Con questo investimento di decine di milioni di franchi, Geistlich dà prova del suo impegno nei confronti della sua sede produttiva.

tronico sotto il nome di "Biobrief". I nuovi valori aggiunti sono un breve webinar con approfondimenti forniti personalmente

Imparare dai migliori Nel 2019, Geistlich Biomaterials pro pone 7 nuovi webinar accessibili da tutto il mondo, gratuiti e con sessio ne live dedicata a domande e risposte. Tutti i webinar, presentati da esper ti molto apprezzati, propongono tecni che dimostrate, background scientifici e suggerimenti pratici. Ecco gli argomenti e i relatori: Prof. Richard Bauer | Stati Uniti Incremento dei tessuti molli e duri 17 Aprile Dr. Daniele Cardaropoli | Italia Gestione dei tessuti molli 29 Maggio Prof. Bilal Al-Nawas | Germania Incremento osseo complesso 24 Giugno Prof. Dieter Bosshardt | Svizzera Biologia dell'osso 17 Settembre Prof. Istvan Urban | Ungheria Incremento osseo orizzontale 8 Ottobre Prof. Li Dehua | Cina Incremento dell'osso alveolare 19 Novembre Prof. Massimo Simion | Italia Chirurgia GBR 12 PerDicembreulteriori informazioni e iscrizioni, visita il nostro sito nella sezione Corsi: www.geistlich.it Sei interessato a interviste con esper ti nel campo della rigenerazione denta Il blog di Geistlich: un patrimonio di conoscenze specialistiche 9NEWS Il blog www.regeneration-expert.com di Geistlich offre un patrimonio di cono scenze per chiunque sia interessato alla rigenerazione orale. (Ed.) Visita: www.regeneration-expert.com In breve > Concetti di trattamento > Interviste con esperti > Suggerimenti e trucchi > Infografiche > Ultimi studi > Casi clinici

10 GEISTLICH NEWS Ricerca1-2019 e pratica. Alcuni approfondimenti sulla ricerca all'interno degli studi odontoiatrici, le organizzazioni di ricerca, e le opportunità di finanziamento. FOCUS SchulerRogerFotografia:

La verità è che, come medici, facciamo tutti ricerca basata sulla pratica. Quando eseguiamo diagnosi dei nostri pazienti, facciamo ricerca più o meno seguendoscegliendoconsapevolmente,trattamentieirisultati.

Dr. Michael K. McGuire | Stati Uniti

L'iMc esempio la basata sulla ricerca

in uno studio odontoiatrico

In realtà, le nostre diagnosi, le nostre prognosi e i nostri programmi di trattamento sono le “nostre ipotesi di studio” e i “nostri metodi”, mentre gli esiti per i nostri pazienti sono i “risultati del nostro studio”. Al di là di ciò che abbiamo appreso dai nostri studi, all'università o durante i corsi di aggiornamento, quanto più pratichiamo la professione, tanto più impariamo a osservare i nostri risultati clinici, confrontandoli con quelli di altri medici o con la letteratura, giungendo così a quelle che riteniamo essere le nostre migliori “conclusioni dello studio” alla luce della nostra pratica. La validità delle nostre conclusioni, però, deve essere continuamente messa alla prova perché, con l'evoluzione di tecniche e tecnologie, aumenta il numero di alternative che dovremmo “studiare”. E questo è il nostro ruolo nella continua ricerca basata sulla pratica. L'unica domanda è se vogliamo pianificare, registrare e pubblicare formalmente i “nostri risultati”.

ricerca

Gi interrogativi che ci poniamo sono in finiti. Abbiamo molti strumenti diagno stici come le anamnesi odontoiatriche e mediche dei nostri pazienti, le misurazio ni con le sonde, le radiografie periapicali e le scansioni CBCT, ma dovremmo con tinuamente chiederci quali diagnosi sono appropriate e come andrebbero utilizzate per elaborare alternative di trattamento. Vanno utilizzati antibiotici e, in caso affer mativo, che tipo e quale dosaggio? Quali tecniche di incisione e lembo sono più ef ficaci? Quali biomateriali danno i migliori risultati e quali cure postoperatorie sono più utili?

11FOCUS

Agli inizi della mia carriera, volevo dare un mio contributo alla letteratura e, da giova ne medico, non sapevo come reperire fon di e sicuramente non avrei trovato un'a zienda disposta a finanziare la mia ricerca. Cercai quindi un progetto da poter realiz zare nel mio studio. Esistevano già alcune pubblicazioni classiche (Hirschfield, Was serman, McFall e altri) in cui si erano va lutate retrospettivamente popolazioni di pazienti e, leggendo un articolo sul man tenimento dei pazienti, ricordo di aver esclamato “Caspita, avrei potuto farlo io!”.

Un giorno, dopo una lezione a San Anto nio, cominciai a riflettere sulla prognosi e sulle nostre reali conoscenze al riguardo.

“La validità delle nostre conclusioni deve essere continuamente messa alla prova perché, con l'evoluzione di tecniche e tecnologie, aumenta il numero di alternative che dovremmo studiare”.

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The McGuire InstituteTM & Perio Health ProfessionalsTM, Houston

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Analizzai retrospettivamente 100 dei miei pazienti valutando se le mie prognosi (e i relativi trattamenti) potessero conside rarsi predittive dei risultati ottenuti 5 e 10 anni dopo. Ero l'unico autore ed era la pri ma volta che tentavo di pubblicare qualco sa, per cui non capivo realmente il proces so di pubblicazione (creare il manoscritto, presentazione e revisione). Presentai il mio lavoro al JournalofPeriodontology e fu rifiutato senza commenti del revisore. Sebbene fossi molto deluso, pensavo di non avere via di uscita finché il Dr. Raul Caffesse, a conoscenza del mio lavo ro, mi chiese informazioni al riguardo. Dopo avergli raccontato la mia esperien za, il Dr. Caffesse contattò l'editore del la rivista chiedendogli di “dare al ragaz

I primi passi Il mio percorso verso la ricerca basata sul la pratica è cominciato negli anni Settanta.

I nostri ricercatori hanno pubblicato più di 350 articoli specializzati e ogni anno in tervengono, in media, a 70 congressi re gionali, 45 congressi nazionali e 15 con gressi internazionali. Sono attivi a tutti i livelli dell'odontoiatria e sono editori o membri di redazioni di note riviste spe cializzate. Tutti crediamo nel potere del la ricerca e io personalmente penso che consenta di tradurre più rapidamente le nuove terapie in pratica clinica clinica.2 Cosa richiede Decidi se veramente vuoi fare ricerca. Considera che potresti guadagnare meno ed essere costretto, di fatto, a lavorare con maggiore impegno e più a lungo di quanto faresti se semplicemente trattassi i pazien ti nel tuo studio. Dovrai elaborare proto colli di studio, cercare sovvenzioni o spon sor, compilare rapporti clinici (i cosiddetti CRF), analizzare risultati, scrivere mano scritti e sottoporli alla revisione delle rivi ste. Se hai uno studio associato, sarebbe au spicabile che i tuoi soci sostenessero il tuo lavoro e, meglio ancora, vi collaborassero. Sono molto grato al mio socio, il Dr. E. Todd Scheyer, che ha collaborato con me in ve ste di ricercatore e autore, oltre a sostenere la fondazione del McGuire Institute (iMc). Penso che la sfida più grande sia integra re una ricerca clinica di alta qualità in uno studio privato molto impegnato. Per far lo, è necessario sviluppare sistemi e per sonale in modo che tutto proceda senza interferire con l'attività dello studio. Ser ve personale dedicato per il reclutamento dei pazienti, il coordinamento dei progres si dello studio e la registrazione/documen tazione dei risultati. Non sarei arrivato da nessuna parte senza gli straordinari igieni sti e assistenti, per non parlare del nostro coordinatore degli studi, che insieme fan no in modo che la nostra ricerca funzioni!

Supporto, strumenti e riferimenti Trova mentori nella ricerca. Hai letto (prima) come il Dr. Caffesse e altri mi ab biano aiutato. Ma l'opportunità che vera mente mi ha dato il via è stato uno studio organizzato dal Dr. Ken Kornman e dal Dr. Mike Newman su un filo impregnato di te traciclina a rilascio locale per la parodonti te. Per quanto ne so, questo è stato uno dei primi grandi studi di ricerca clinica basa ta sulla pratica mai svolti in campo odon toiatrico.3 Ken, Mike e il loro team hanno contribuito a insegnare a uno dei nostri igienisti e a me i fondamenti della ricer ca basata sulla pratica ed è stato “amore a prima vista”.

“Tutti crediamo nel potere della ricerca basata sulla pratica e io personalmente penso che clinica”.tamentirapidaun'esportazioneconsentapiùdeinuovitrat-nellapratica

12 GEISTLICH NEWS 1-2019 zo un'altra possibilità”. Alla fine ricevetti i commenti del revisore e apportai le correzioni secondo i criteri della rivista. L'articolo fu poi pubblicato e, curiosa mente, è uno di quelli per i quali ora sono noto in tutto il mondo.1 Adesso è consi derato un "classico" della letteratura. I risultati Ora sono responsabile di una rete di 16 ricercatori, parodontologi e chirur ghi maxillo-facciali, ai quali più recen temente si sono uniti alcuni odontoiatri in veste di sub-ricercatori che ci aiutano con la ricerca protesica. Abbiamo studi in tutti gli Stati Uniti e il nostro approc cio è il medesimo. Vogliamo tutti sfrut tare la ricerca per capire come trattare al meglio i nostri pazienti e apprezziamo il valore della ricerca basata sulla prati ca, un contesto in cui pazienti reali sono trattati in studi veri. (Apprezziamo inol tre il valore delle università, con le qua li collaboriamo, luogo in cui si studiano nella maniera migliore, ad esempio, la diagnosi con marcatori dell'infiamma zione, lo sviluppo della terapia genica e i progetti di finanziamento).

Ho creato l'iMc soprattutto come un pro getto da esportare. Dopo i miei interventi, specialmente nei convegni di parodonto logia, spesso qualcuno mi dice “Ehi, inte ressante. Vorrei farlo. Dimmi come”. At traverso l'iMc siamo in grado di aiutare a imparare come condurre in maniera effi ciente studi di alto livello che siano utili per la professione e per i pazienti.

13FOCUS Percorso della ricerca clinica Un progetto di ricerca clinica comporta molte fasi. Avvio raggiomento,studio,dellocoordina-monito-echiusura2 Analisi dei biostatisticirisultati 3 Documentazione completa per revisione interna e delle autorità regolatorie 4 Presentazione di manoscrittipubblicazioneper 5 Interventi di divulgazionepresentazione,deirisultati 6 Sviluppo commissioneistituzionaleapprprotocollidieovazionedapartedelladirevisione 1 16 medici 13 studi 256 anni complessivi di esperienza 350 articoli pubblicati ad oggi 70 congressi regionali/anno 45 congressi nazionali/anno 15 congressi internazionali/anno Campi di ricerca: Ingegneria dei tessuti, trattamento ortodontico chirurgico, imaging CBCT/CT, impianti dentali, rigenerazione ossea e parodontale, studio odontoiatrico e modelli di assicurazione, chirurgia plastica dei tessuti molli, rigenerazione e trapianto dei denti, trattamenti con agenti biologici/cellule vive, patologia, protesi e patogenesi 20.000 pazienti in trattamento di mantenimento 200 appuntamenti per igiene orale/giorno 14.000 pazienti in trattamento attivo Ogni mese, in media: 460 impianti in 430 pazienti con 300 procedure di rigenerazione ossea, 85 procedure di incremento di tessuti molli, e 60 procedure perimplantari 365 chirurgie parodontali con 215 innesti ossei e 160 procedure di rigenerazione parodontale 310 trattamenti non chirurgici 270 incrementi di tessuti molli 220 coperture radicolari, 120 ispessimenti dei tessuti e 100 incrementi del tessuto cheratinizzato Il McGuire Institute – Fatti e cifre Rete di ricerca clinica basata sulla pratica L’ISTITU TO TRATTAMENTI QuaintIllustrazione:

14 GEISTLICH NEWS 1-2019 Trova partner e collaboratori esper ti per i tuoi studi. Il Dr. Jack Gunsolley, biostatistico, calibra i nostri esaminato ri (in modo che possiamo misurare in maniera omogenea e precisa i risultati dei nostri studi in tutto il paese), crea i modelli statistici che alimentano i nostri studi e analizza statisticamente i nostri risultati. Il Dr. Thiago Morelli, ricercato re dell'Università del North Carolina, ci ha recentemente introdotti a una nuo va tecnica di scansione intraorale digita le 3D ultraprecisa per misurare le varia zioni dei tessuti molli nel cavo orale con un'accuratezza di 0,05 mm. Il Dr. Alan Herford (Università di Loma Linda) ci ha aiutati con le analisi istologiche. Il Dr. Will Giannobile, l'Università del Mi chigan, l'Università di Pittsburg e l'Har vard/Wyss Institute sono stati partner dell'iMc con una sovvenzione NIDCR per la ricerca nel campo della medicina rigenerativa e dell'ingegneria dei tessu ti. In questo processo molto competiti vo vengono selezionate nuove tecnolo gie per l'assegnazione di fondi e l'iMc è stato scelto per contribuire a seleziona re e diffondere questi nuovi trattamenti, attraverso studi preclinici e in sperimen tazioni cliniche su pazienti. Inoltre, per quanto riguarda i risultati riportati dai pazienti (“PROs pro”), il sociologo Chad Gwaltney, PhD (Università di Brown), ci aiuta a intervistare i pazienti sottoposti, ad esempio, a procedure laser, elaboran do poi le domande e i questionari PROs che ci forniscono indicazioni sul dolore, l'ansia e i trattamenti realmente preferi ti dai L'iMcpazienti.collabora anche con l'organizza zione di ricerca clinica Medelis, Inc., che ci aiuta ad allestire, intraprendere e monitorare i nostri studi multicentri ci. Incontriamo regolarmente Medelis per la formazione nel campo della buo na pratica clinica (GCP). Le linee guida per la buona pratica clinica per gli Stati Uniti sono reperibili nel Codice dei re golamenti federali (21 CFR) della Food and Drug Administration ed esistono li nee guida analoghe per gli studi europei. Quest'anno molti nostri esaminatori e coordinatori si sono recati a Houston e Phoenix per la calibrazione e la formazio ne GCP in vista dei nostri studi su laser e Geistlich Fibro-Gide® tuttora in corso. Oltre al 21 CFR, esistono altri riferimenti e testi utili come l'Osteology Guidelines for Oral and Maxillofacial Regeneration – Clinical Research 4 Questa utile pub blicazione contiene consigli e strumen ti per elaborare e condurre studi clinici. Esistono infine guide “pratiche” per redi gere manoscritti come quella di Dodson, A guide for preparing a patient-oriented researchmanuscript,5 o anche per forma lizzare i risultati PROs6,7, documenti che contengono tutte le informazioni neces sarie. Per acquisirle, basta un po' di impe gno (e qualche lettura a tarda sera). Le ricompense Sono molto grato alla mia carriera profes sionale e alla mia ricerca per avermi porta to sin qui. La ricerca ha sicuramente reso il mio lavoro più interessante e mi ha per messo di accedere a tecnologie e dispo sitivi che altrimenti non avrei mai speri mentato. Il Dr. Scheyer e io abbiamo potuto offrire ai nostri pazienti alcuni tra i piani di trattamento più innovativi. La ricerca ha anche consentito al nostro studio di distin guersi dagli altri e, spesso, fornire ai nostri pazienti trattamenti gratuiti o a costi ridot ti. Chiaramente abbiamo beneficiato del la notorietà che deriva dalla ricerca, così come, grazie ai miei interventi, ho potuto viaggiare e stringere stretti rapporti con i colleghi. Alla fine, ciò che conta è svolge re un lavoro che ti soddisfi. Se ti piacciono l'odontoiatria e la ricerca, e ciò che entram be possono fare per i tuoi pazienti, anche tu potresti fare ricerca basata sulla pratica. Riferimenti bibliografici 1 McGuire MK: J Periodontol 1991; 62(1): 51-58. 2 Contopoulos-Ioannidis DG, et al.: Science 2008; 321(5894): 1298-1299. 3 Wilson TG Jr, et al.: J Periodontol 1997; 68(11): 1029-1032. 4 Giannobile W, et al.: Quintessence Pub Co 2014. 5 Dodson TB: Oral Surg Oral Med Oral Pathol Oral Radiol Endod 2007; 104(3): 307-315. 6 McGuire MK, et al.: J Periodontol 2014; 85(10): 1313-1319. 7 Gwaltney CJ: J Evid Based Dent Pract 2010; 10: 8690.

“Se ti piacciono l'odontoiatria e la ricerca, e ciò che entrambe possono fare per i tuoi pazienti, anche tu potresti fare ricerca basata sulla pratica”.

Per vari motivi, molti progetti di ricerca non approdano a una pubblicazione accademica...

Organizzazione e finanziamento della ricerca “Fare ricerca non è solo fare esperimenti”

Prof. Giannobile, ricorda la pub blicazione che l'ha più colpita?

Prof. Giannobile: È vero. Se calcoliamo gli abstract presentati ai convegni scien tifici e seguiamo l'iter di quei lavori, ci accorgiamo che in media soltanto il 20% dei risultati viene di fatto pubblicato su una rivista specializzata. Sono tanti i la vori intrapresi, ma non portati a termine e promossi in pubblicazioni accademiche. Una percentuale deludente! Come la spiega? Prof. Giannobile: Un esempio, aspet tative troppo ottimistiche. I ricerca tori vogliono studiare un'ipotesi e, se i dati non la confermano, mettono in dubbio i dati, per cui ripetono i test, utilizzano un campione più ampio, di mostrano che i dati sono riproducibili, ecc. In questo processo, il loro entusia smo può scemare o possono rendersi conto che il lavoro è troppo prematuro. Ma noi incoraggiamo i nostri studenti a essere tenaci. Altri motivi per i quali Prof. William Giannobile | Stati Uniti Scuola di Odontoiatria, Università del Michigan, Ann Arbor Intervista a cura di Verena Vermeulen e Todd Scantlebury

È uno dei ricercatori più qualificati nel

ricercatori.neldell'OsteologyciaconGiannobileResearch.Journalrativadell'odontoiatriacamporigene-ededitorecapodelofDentalIlProf.Williamhaparlatonoidiricerca,tenanecessariaeilruoloFoundationformareefinanziarei

15FOCUS

Prof. Giannobile: Ero dottorando all'Har vard School of Dental Medicine e al Da na-Farber Cancer Institute quando lessi un articolo sulla terapia genica.1 L'arti colo dimostrava come, usando la terapia genica per rigenerare i tessuti, si potesse controllare la capacità del corpo di pro durre fattori di crescita anziché applicare proteine esogene. All'epoca quell'articolo fu di vera ispirazione per il mio successi vo lavoro di ricerca.

Prof. Giannobile: Sì. Sono onorato di far parte dell'Osteology Foundation. Tra sferire soluzioni nella clinica e bilancia re pratica e scienza rappresentano un tema fondamentale. Organizziamo sim posi nazionali e internazionali e pos siamo contare sull'Osteology Research Academy per formare giovani ricerca tori. Abbiamo inoltre programmi di sov venzionamento che sostengono la ricer ca di base, preclinica e clinica (cfr. Fig. 1). Questi pilastri rappresentano ciò che, a nostro avviso, è indispensabile per so stenere un'odontoiatria basata sull'evi denza scientifica.

16 GEISTLICH NEWS 1-2019 talvolta una ricerca non viene portata a termine sono l'insufficiente disponi bilità di fondi o il pregiudizio nei con fronti di una pubblicazione negativa. Esiste un Journal of Negative Results in Biomedicine , ma non è una rivista che generalmente i ricercatori prendono in considerazione per i propri esiti. Lei da anni è editore capo del Journal of Dental Research. La sua percezione di un buon artico lo è cambiata nel tempo?

Prof. Giannobile: Posso dire che la com plessità e la necessità di collaborare sono aumentate nella ricerca in campo odon toiatrico. Trent'anni fa il numero medio di autori di un articolo era due o tre. Ora è sette-otto. Ci si accosta ai quesiti della ricerca in modo più collaborativo abbi nando, ad esempio, le scienze biologiche e l'ingegneria, o le scienze cliniche e la biologia computazionale. Questi proget ti collaborativi sono assai complessi, ma i risultati sono estremamente interessanti. Quali sono i fattori sociali che intervengono nella ricerca col laborativa?

ricerca,promuoveL'OsteologyFoundationlasoprattuttoattaversol'OsteologyResearchAcademyefornendolineeguidaefondiperlaricerca.

FIG. 1:

Prof. Giannobile: L'industria può aiutare il mondo accademico perché si concen tra su un obiettivo: il desiderio di tra durre qualcosa in applicazione clinica. È un grande privilegio nel mondo acca demico poter esplorare più idee, ma alla fine, se vuoi trovare un'applicazione re ale per un dispositivo, un farmaco o uno strumento diagnostico per una specifica condizione umana, è necessario stabili re priorità e obiettivi chiari. Le collabo razioni tra industria e mondo accademi co possono essere, dunque, sinergiche.

Si prevede che il sostegno alla ricerca dell'Osteology Foun dation possa essere esteso in futuro?

Prof. Giannobile: Sì. Nei prossimi anni le nostre accademie si moltiplicheranno per formare giovani ricercatori in una comunità globale. Questa non è solo una preziosa fonte di conoscenze, ma anche una grande opportunità di costruire una rete scientifica di persone che condividono lo stesso approccio. Come neopresidente della Fondazione, cercherò di seguire le stesse orme dei miei predecessori, il Prof. Christoph Hämmerle e il Prof. Mariano Sanz. Lo scorso anno, l'Osteology Foundation ha intrapreso un processo di pianificazione strategica

Lei collabora anche con l'indu stria dei dispositivi medici. Qual è il suo ruolo nella ricerca?

Programma di formazione in 2 moduli sulla pratica di ricerca per acquisire conoscenze sulla metodologia di ricerca dai più autorevoli ricercatori

ReOsteologysearchAcademy

Il Core module è volto a trasmettere le conoscenze indispensabili per una ricerca di successo. L’Expert module consente di apporfondire i vari argomenti e propone una formazione pratica con esperti rinomati.

Prof. Giannobile: Penso che in qualsia si tipo di collaborazione sia fondamen tale il rispetto reciproco. Mark Kelly, ex astronauta della NASA, ha detto, duran te la sua presentazione inaugurale all'as semblea annuale dell'AAP nel 2018, che gli piace lavorare con persone compe tenti, ma non “accondiscendenti”. Que ste due componenti sono fondamentali: la competenza per eseguire esperimen ti sofisticati e un atteggiamento critico, aperto e trasparente, nell'interpretazio ne dei risultati. Come docente, incorag gio gli studenti ricordando che non c'è niente di male nell'ottenere risultati ne gativi. Ciò che conta è scoprire quello che accade realmente.

Lei è presidente eletto della Osteology Foundation, il cui motto è “Linking Science with Practice in Regeneration”. È anche il suo motto?

Prof. Giannobile: Mi viene in mente uno studio sulla medicina personalizzata. In una popolazione di circa 5.000 pazien ti, abbiamo analizzato tre fattori di ri schio principali associati a patologie pa rodontali: fumo, diabete ed espressione di un polimorfismo genetico. Sulla base di questi tre fattori e dell'intervallo di ri chiamo del paziente, siamo stati in gra do di predire i pazienti che avrebbero perso più denti e avrebbero avuto più eventi dentali avversi.

Ricerca preclinica per approfon dire i modelli traslazionali più idonei, i protocolli di studio più riusciti, gli aspetti etici e normativi. Ricerca clinica per sviluppare protocolli di studio, misurazioni convalidate e metodi analitici.

Serie di pubblicazioni volte a fornire un background scientifico e protocolli di studio dettagliati per eseguire studi sistematici e significativi. Linee guida per la ricerca

Young research grants Max. 30.000 CHF durata 1 anno Advanced research grants Max. 100.000 CHF durata 2 anni Large clinical grants Max. 350.000 CHF durata 3 anni Scholarships Max. 35.000 CHF durata 1 anno

1 Lieberman JR, et al.: J Orthop Res 1998;16(3): 330339. 2 Giannobile WV, et al.: J Dent Res. 2013; 92(8): 694701.

Prof. Giannobile: È fondamentale ren dersi conto che fare ricerca non è solo sperimentare e testare ipotesi di studio. Serve anche un coordinamento dello studio, l'approvazione istituzionale della commissione di revisione, il supporto del personale per raccogliere dati, ecc. Se l'organizzazione non fosse corretta, la qualità dei dati ottenuti non potrebbe tradursi in pratica clinica. Pertanto, in coraggerei chiunque voglia intraprende re questo tipo di attività ad approfondire la propria formazione. Ad esempio, l'Osteology Foundation or ganizza programmi di una settimana per i professionisti interessati alla ricerca cli nica. Insegniamo i principi di base, dalla

QuaintIllustrazione: richiesta di fondi all'eticità nella condot ta passando per la gestione dello studio, la preparazione del manoscritto, ecc.

Possibilità di finanziamento per promuovere la ricerca e giungere a risultati significativi in tutti gli ambiti della rigenerazione dei tessuti orali Forme di finanziamento

17FOCUS per promuovere ulteriormente la rigenerazione dei tessuti orali nel mondo, in modo da raggiungere la prossima generazione di ricercatori e medici. Sarà un periodo entusiasmante per la Fondazione, che ha recentemente celebrato il suo 15° anniversario. Quale consiglio darebbe a chi ha voglia di dedicarsi alla ricer ca al di fuori dell'università?

Qual è il risultato della ricerca di cui è più fiero?

2 È stato interessante vedere che, per la prima volta, abbiamo potuto utilizzare un approccio ispirato alla medicina per sonalizzata per predire i risultati clini ci del paziente in campo odontoiatrico. Per me è stata veramente un'esperien za istruttiva, visto che inizialmente c'era stata qualche remora da parte della co munità dentale, e sono stato molto fie ro di esserne partecipe perché il trasferi mento nella pratica clinica è un processo che riunisce ricercatori, medici e deciso ri politici. Riferimenti bibliografici

FUMO2 La perdita di osso marginale è più ac centuata nei fumatori rispetto ai non fumatori, e la perdita risulta peggiore nella mascella rispetto alla mandibola. È stato dimostrato che i fumatori sono anche soggetti a un maggior rischio di complicanze e il fumo risulta avere un effetto negativo sugli impianti inseriti in siti rigenerati, molto probabilmen te a causa dell'effetto della nicotina sull'irrorazione sanguigna e la guari gione dell'osso. Rilevanza clinica: I clinici dovrebbero tener conto dell'effetto del fumo sul trat tamento ed essere consapevoli del mag gior rischio di insuccesso dell'impianto e perdita di osso marginale, soprattutto se si prevedono impianti. E' importante prendere un riferimento iniziale dei li velli ossei dopo la ricostruzione con im pianto, rispetto al quale monitorare nel tempo la perdita di osso marginale.

Le review ilindicandonesistematichemicacontienegianelcontrollatecanzaovviandocederevalutarequadrozazione,eterogeneitànonostantesistematiche,iproblemidiestandardiz-possonofornireunsullabasedelqualeipazientieproallapianificazione,all'attualeman-disperimentazionirandomizzatecampodell'implantolo-dentale.Questoarticolounabrevepanoradelleprincipalireviewpubblicate,larilevanzaperclinico. La ricerca che dovrebbe influenzare la pratica clinica OdontoiatriaDr.rigenerativaUlpeeR.Darbar | Regno Unito Consulente di odontoiatria restaurativa Eastman Dental Hospital & Institute, Londra 18 GEISTLICH NEWS 1-2019

Guadagno di tessuto cheratinizzato: Gli innesti gengivali liberi per incre mentare il tessuto cheratinizzato com portano una notevole diminuzione del sanguinamento al sondaggio, dell'indice gengivale e delle profondità di sondag gio, maggiori livelli di osso marginale e minore placca rispetto ai siti di mante nimento senza innesto.

INCREMENTO DEI TESSUTI MOLLI 1

Guadagno di spessore del tessuto mucosale: Gli innesti di tessuto con nettivo hanno un effetto positivo sulla riduzione dei livelli di osso marginale, ma non inducono miglioramenti si gnificativi in termini di sanguinamen to, indici di placca o profondità di son daggio. Rilevanza clinica: I clinici dovrebbe ro effettuare una valutazione della mor fologia e della qualità dei tessuti molli durante la valutazione del trattamento implantare. Incrementare il tessuto che ratinizzato e/o lo spessore durante il trat tamento può essere molto utile per mi gliorare i risultati.

SITI NATIVI E INCREMENTATI3

I pazienti che ricevono impianti in siti incrementati mostrano una maggiore variabilità a livello di risultato e pre dicibilità, rispetto ai siti con osso na tivo. In letteratura, ciò è principalmen te dovuto ai criteri di inclusione nello studio, al campione di pazienti, alle di verse tecniche usate per l'incremento e alla variabilità delle definizioni usate per le complicanze biologiche. Rilevanza clinica: È necessario sapere che ci sono dei limiti nel confronto tra siti intatti e incrementati. E' importante valutare i fattori correlati al paziente nel la pianificazione di un trattamento im plantare con incremento osseo.

PATOLOGIE PERIMPLANTARI 4,5

FOCUS Riferimenti bibliografici 1 Thoma DS, et al.: Clin Oral Implants Res 2018; 29 Suppl 15: 32-49. 2 Moraschini V, Barboza ED: Int J Oral Maxillofac Surg 2016; 45(2): 205-215. 3 Salvi GE, et al.: Clin Oral Implants Res 2018; 29 Suppl 16: 294-310. 4 Derks J, Tomasi C: J Clin Periodontol 2015; 42 Suppl 16: S158-171. 5 Renvert S, et al.: J Clin Periodontol 2018; 45 Suppl 20: S278-285. 6 Avila-Ortiz G, et al.: J Dent Res 2014; 93(10): 950958.

La prevalenza, l'entità e la gravità delle pa tologie perimplantari, secondo quanto af fermato da Derks et al. nel primo articolo pubblicato, sono state rispettivamente mu cosite perimplantare 19-65% (media pon derata 43%) e peri-implantite 1-47% (me dia ponderata 22%). Questa review mette in luce i limiti della prevalenza, dell'enti tà e della gravità indicate per le patologie perimplantari, a causa della mancanza di una definizione standard di patologia pe rimplantare, della variabilità dei tempi di follow-up e dei problemi derivanti dall'uso di campioni selezionati sulla base di mo tivi pratici rispetto a campioni seleziona ti casualmente. Il workshop mondiale EFP/ AAP del 2017 ha discusso tutti questi aspet ti, come ricordano Derks et al. nel secondo articolo, in cui sono state incluse definizio ni standardizzate di salute e patologia pe rimplantare, ribadendo l'importanza di uti lizzarle. Rilevanza clinica: Sempre più pubblica zioni indicano un aumento della prevalen za delle patologie perimplantari. Tuttavia, vanno tenuti presenti i limiti degli studi pubblicati e valutare se i dati citati sono reali. Non va poi sottovalutato il ruolo del la pianificazione e di un'attenta valutazione preoperatoria dei fattori di rischio e della predicibilità, perché alcuni di questi inci dono sulla predicibilità post-trattamento. Serve conoscere le nuove definizioni di sa lute perimplantare e applicarle in un'even tuale diagnosi di patologia perimplantare.

Rilevanza clinica: È necessario com prendere la necessità di preservare l'os so dopo la perdita di un dente. La preser vazione della cresta alveolare dovrebbe essere, dunque, presa in esame per tutti i siti post-estrattivi, al fine di minimizza re l'entità della perdita ossea, riducendo così la necessità di innesti e incrementi estesi in una fase successiva.

Le tecniche di preservazione della cresta alveolare possono prevenire la perdita os sea orizzontale e verticale. Si ottengono ri sultati migliori quando si solleva un lem bo e si applica una membrana con innesto eterologo o alloinnesto, soprattutto nell'al tezza medio-vestibolare e medio-linguale.

PERI-IMPLANTITE (22%) MUCOSITE (43%)

PRESERVAZIONE DELLA CRESTA ALVEOLARE 6

19

20 GEISTLICH NEWS 1-2019 “Che la forza sia con... l'osso!” Parlando di scienza Intervista con il Prof. Jung-Chul Park e Niklaus Stiefel a cura della Dr. Giulia Cerino e Verena Vermeulen GutAlfonsFotografia: NUOVI SCENARI

FIG. 1: Quanta pressione può sopportare Geistlich Bio-Oss® prima che le particelle si schiaccino? Il Prof. Jung-Chul Park (al centro) e Niklaus Stiefel (a destra) parlano delle proprietà del prodotto.

GutAlfonsFotografia:

Prof. Park: Nella preservazione della cre sta talvolta scopriamo che, nel tempo, le particelle ossee vengono respinte al di fuori dell'alveolo. Per questo abbiamo optato per la compattazione dell'inne sto osseo al suo interno. Non esistevano studi precedenti sulle forze compressive più adeguate per la preservazione della cresta o la rigenerazione ossea guidata. Abbiamo pertanto deciso di studiare gli effetti di una pressione notevole rispet to a una pressione ridotta.3 Come è stata svolta l'indagine?

21OUTSIDE THE BOX

Prof. Park: Ciò che ci interessava mag giormente erano le variazioni di volu me dei tessuti molli e duri, la sopravvi venza dell'impianto e la neoformazione ossea. Per approfondire quest'ultimo aspetto, abbiamo analizzato i risulta ti istologici di biopsie. Mentre il gua dagno di volume e la sopravvivenza dell'impianto sono stati simili per en

Prof. Park, lei ha condotto il primo studio clinico riguardante l'effetto di forze compressive diverse sulla preservazione del la cresta. Perché?

La rigenerazione ossea funziona meglio in un difetto riempito con sostituto osseo non compresso oppure la compressione del biomateriale è utile?

Il Prof. Jung-Chul Park, Corea, è tra i primi a indagare tale aspetto in uno studio clinico. Qui parla con Niklaus Stiefel, del Dipartimento Ricerca di Geistlich, sulle prove esistenti e le ipotesi nel campo delle forze compressive.

Prof. Park : Abbiamo reclutato 20 pa zienti che necessitavano dell'estra zione di un unico molare mascellare o mandibolare. Dopo l'estrazione, gli al veoli sono stati riempiti con 250 mg di Geistlich Bio-Oss ® Collagen, applica to con pressione ridotta (5 Newton) o pressione elevata (30 Newton). Dopo diché abbiamo coperto gli alveoli con membrane Geistlich Bio-Gide® usando la tecnica del doppio strato e successi va sutura incrociata. Che cosa avete osservato?

Però lei non ha riscontrato dif ferenze nel guadagno di volume o sopravvivenza dell'impianto. Prof. Park: È vero. Abbiamo già ottenu to una notevole percentuale di successi con la normale pianificazione del tratta mento, gli impianti e i biomateriali per innesto osseo. Pertanto, se tutto funzio na così bene, perché dovremmo preoc cuparci della forza compressiva? Sebbe ne in generale la questione possa non fare una grande differenza, la compres sione può avere un effetto notevole su pazienti con condizioni mediche com promesse come osteoporosi, diabete o gravi carenze ossee.

e 2

47 % ± 8,5 88 % ± 7,3 0,9 mm²1,4 mm²2,9 mm²3,8 mm² Studio preclinico2

e 4

Neoformazionedifettoossea

Neoformazione

Può spiegare l'effetto positivo della compressione? Nik Stiefel: Secondo le leggi della biolo gia meccanica, l'assenza pressoché tota le di movimento porta alla formazione di Chiusura del

Nik Stiefel, la sorprende il fatto che la compressione possa indurre una maggiore neoforma zione ossea? Nik Stiefel: Sì e no. Sì perché raccoman diamo di applicare i materiali per innesti ossei con la massima delicatezza possi bile per non perdere l'architettura trabe colare e la porosità dell'innesto. No per ché la compressione aumenta la stabilità meccanica e non vi sono ragioni per cui il principio della biologica meccanica “più stabilità = più osso” non debba applicar si anche alla formazione di osso cranico.

esterna Neoformazione ossea: regione apicale Contorno osseo (volume sopra-linguale/ vestibolare dell'osso nativo, volume massimo) ossea preclinico1 (calvaria di coniglio) con innesto osseo sintetico (seno Osteon™) forze compressive (mandibola di cane) con innesto osseo sintetico (osso ceramico) forze (estrazione in regione

compressive Studio clinico3

Studio

molare mandibolare o mascellare), preservazione della cresta con Geistlich Bio-Oss® Collagen, Geistlich Bio-Gide® e 2 forze compressive 20 animali (80 difetti) 6 animali (96 alveoli) 20 pazienti (20 alveoli) 38,6±2,8% 29,6±1,3% 30,5±1,4% 39,5±1,2% 6,7±7% 13,6 % ± 5,6 88 % ± 7,3 39 % ± 5,3 4,1 g 8,2 g Controllo 1 1 1 2 2 1 2 1 22 3 4 1 2 3 4 10 g 2 50 g 3 200 g 4 1 500 g 3000 g 1 2 FIG. 2: La compressione dei biomateriali porta a una formazione ossea maggiore nell'area innestata? Queste sono le prove esistenti. QuaintIllustrazione:

22 GEISTLICH NEWS 1-2019 trambi i gruppi, abbiamo osservato un aumento della neoformazione ossea negli alveoli riempiti con forze com pressive maggiori.

Prof. Park: Si studia molto come miglio rare la rigenerazione ossea con fattori di crescita, agenti anabolici o anti-riassorbi mento, ecc. Questi trattamenti aggiunti vi hanno effetti collaterali. Ma adattando una procedura clinica di routine, possia mo fare la differenza. E io, come clinico, farei il possibile per ottenere una guari gione migliore e più rapida dell'osso. Riferimenti bibliografici Romanos GE, et al.: Clin Oral Impl Res 2015; 29(6):612-619. Delgado-Ruiz R, et al.: Clin Oral Impl Res 2016; 29(7)792-301. 3. Cho IW, et al.: J Periodontal Implant Sci 2017; 47(1):51-63. 4 Miller GJ, et al: .Biomech Model Mechanobiol 2015; 14(6): 1239-253. Hwang D, SonickM: Implant Site Development. John Wiley & Sons Ltd: Sussex 2012. 6 Urban I: Implant Site Development. John Wiley & Sons Ltd: Sussex 2012. 7 Knothe Tate ML, et al.: Int J Biochem Cell Biol 2008; 40(12): 2720-2738. 8 Califano JP, Reinhart-King CA: Journal of Biome chanics 2010; 43(1): 79. 9 Gjorevski N, Lutolf M: Prog Mol Biol Transl Sci 2014; 126: 257-278.

5

Nik Stiefel: Sì. Sappiamo che la stabilità del coagulo e la stabilità generale della ferita svolgono un ruolo essenziale nel la rigenerazione ossea. Ad esempio, nel le fratture al terzo medio della diafisi ti biale nei ratti, alcuni tipi di sollecitazione hanno portato alla formazione di carti lagine anziché osso. 4 E, sebbene i difet ti ossei contenuti si calcifichino comple tamente durante la rigenerazione ossea con particolato5, nei difetti verticali serve una stabilizzazione meccanica.6 Inoltre, vi sono prove che sollecitazioni meccani che e movimento fluido incidono sui tipi di cellula (ad esempio, osteoblasti7, cellu le endoteliali8 o cellule staminali mesen chimali umane9) rilevanti ai fini della ri generazione del corrispondente tessuto.

Prof. Thiago Morelli Università North Carolina | Stati Uniti “Durante la preservazione della cresta, la maggior parte dei clinici (me compreso) tende a comprimere i biomateriali nei difetti ossei per stabilizzare le particelle e riempire lo spazio con la massima quantità possi bile di biomateriali. Sebbene questo sia clinicamente corretto, mi lascia perplesso l'eccessivo schiacciamento dei biomateriali che può danneggiare le particelle e, dunque, distruggere l'impalcatura per la neoformazione di osso. L'uso di biomateriali a base di collagene come Geistlich Bio-Oss® Collagen può ovviare alla necessità di dover comprimere eccessivamente assicurando di per sé la stabilizzazione dell'innesto”. SCENARI

1

Prof. Maurício Araújo Università statale di Maringa | Brasile “Nella preservazione della cresta solitamente comprimo il biomateria le finché non percepisco una certa resistenza. Voglio evitare che i granuli di biomateriale si perdano all'interno del difetto per ottenere la massima stabilità della ferita. Preferisco effet tivamente Geistlich Bio-Oss® Colla gen perché il collagene conferisce maggiore stabilità ai granuli”.

Prof. Park: Diversi altri fattori possono entrare in gioco. La trasduzione mecca nica dei segnali dell'integrina beta negli osteociti è un principio che è stato no tevolmente approfondito. Un altro prin cipio è la formazione facilitata di ponti ossei in una cavità densamente riempi ta, l'“osteogenesi per contatto”. Vi è poi la semplice constatazione che, attraver so la compattazione, forziamo il bioma teriale nella parte più apicale dell'alveo lo. Tutto quello che ora sappiamo è che quando esercitiamo una forza maggio re sul biomateriale otteniamo più osso. Non sappiamo, però, se sia questa for za ad amplificare la formazione ossea o qualcos'altro, ad esempio la stabilità del biomateriale.

23NUOVI

2

osso, mentre grandi movimenti portano alla formazione di tessuti molli. Poiché la compressione aumenta la rigidità mec canica del materiale particolato, è lecito aspettarsi meno movimenti e, di conse guenza, meno formazione di tessuti mol li e più formazione di osso. È un principio comprovato?

Dr. Mario Roccuzzo Università di Torino | Italia “Quando eseguo una preservazione della cresta, generalmente uso solo Geistlich Bio-Oss® Collagen copren dolo con Geistlich Mucograft® Seal. Lo comprimo per evitare vuoti all'interno dell'alveolo”.Adj.

È ipotizzabile lo stesso effetto con un altro biomateriale?

Sentiamo altre voci: "Comprimere o non comprimere?"

Sono in corso ricerche al riguardo?

Prof. Park: Il nostro studio è stato con dotto con Geistlich Bio-Oss® Collagen, in cui il collagene può distanzia re le particelle evitando di com primere il biomateriale. Con Geistlich Bio-Oss®, le cose potrebbero esse re diverse. Vanno considerate altre variabi li come il tipo di procedura (incremento orizzontale o verticale rispetto a preser vazione della cresta), l'origine del bio materiale (innesto eterologo, alloinnesto, innesto sintetico), le dimensioni delle particelle (piccole o grandi) e la qualità dell'osso circostante (ad esempio, difetto di 1 o 3 pareti). Sono tanti gli interrogativi a cui dare risposta.

La diagnosi precoce del tumore orale tramite biomarcatori nella saliva. Un ricercatore dovrebbe sempre... Essere critico e, nel contempo, aperto a nuove idee e tecnologie, ma anche abbastanza umile da ca pire che ogni nuova scoperta pone nuovi, stimolanti interrogativi.

Una tappa fondamentale nella sua carriera? Nel 2004 ho partecipato a un con vegno a Lucerna che mi ha per messo di vedere la direzione dei futuri sviluppi e mi ha dato l'op portunità di sfruttare nuove cono scenze nella mia pratica clinica.

24 GEISTLICH NEWS 1-2019 5 medici. 5 domande. 5 Abbiamorisposte.scelto cinque clinici famosi e chiesto loro di rispondere a cinque domande riguardanti la ri cerca. Abbiamo condiviso con i colleghi i loro punti di vista. Il risultato? 25 rivelazioni professionali e personali. 5 clinici e 5 domande Punti di vista

Quale famoso ricercatore vorrebbe incontrare? Jan Lindhe. I suoi libri e i suoi arti coli sono la "Bibbia" dei parodon tologi e dei chirurghi orali.

Una tappa fondamentale nella sua carriera?

Prof. Nikos Donos | Regno Unito Università Queen Mary di Londra

Qual era l'argomento del suo primo lavoro di ricerca? L'influenza della microchirurgia sui tessuti molli e duri durante l'inserimento dell'impianto.

Se facesse ricerca in un altro ambito, quale idea svilupperebbe? La preservazione e la coltura delle cellule dei legamenti parodontali e come usarle a fini rigenerativi. Un ricercatore dovrebbe sempre... “Rendere le cose semplici, non semplificarle." Albert Einstein Quale famoso ricercatore vorrebbe incontrare? Alexander Fleming e oggi Shinya Yamanaka, che ha rivoluzionato la ricerca sulle cellule staminali Qual era l'argomento del suo primo lavoro di ricerca?

Valutazione dell'uso degli innesti ossei autologhi unitamente all'u so di membrane non riassorbibili.

Se facesse ricerca in un altro ambito, quale idea svilupperebbe?

Prof. Kristina Badalyan | Russia CNIIS, Dipartimento di implantologia orale, Mosca

Lo sviluppo del principio della GTR e la sua applicazione clinica.

Quale famoso ricercatore vorrebbe incontrare? Avrei voluto incontrare Sture Ny man; è uno dei padri della rigen erazione dei tessuti orali e sembra che fosse anche un personaggio! Qual era l'argomento del suo primo lavoro di ricerca? Valutazione dell'impatto di un sos tituto osseo sulla formazione ossea tramite la rigenerazione ossea gui data. Una tappa fondamentale nella sua carriera? Quello in cui ho preso coscienza del fatto che fare ricerca in sé può renderti felice! Se facesse ricerca in un altro ambito, quale idea svilupperebbe? Mi affascina l'idea della ripro grammazione e del ringiovani mento guidato delle cellule. Un ricercatore dovrebbe sempre... Analizzare onestamente i dati e usare il buon senso nell'interpre tazione dei risultati. Ma anche studiare e non arrendersi mai!

Studio del meccanismo dell'apop tosi con un farmaco utilizzato per trattare il tumore alla prostata du rante i miei studi universitari.

Quale famoso ricercatore vorrebbe incontrare? Niklaus Lang e Jan Lindhe per di scutere le loro opinioni sulle futu re prospettive della parodontolo gia e dell'implantologia.

Quale famoso ricercatore vorrebbe incontrare? L'ho già incontrato! Mio nonno, il Dr. Robert Schallhorn.

Se facesse ricerca in un altro ambito, quale idea svilupperebbe?

25NUOVI SCENARI

Se facesse ricerca in un altro ambito, quale idea svilupperebbe? L'ingegneria dei tessuti con cellule staminali per migliorare la capacità, ad esempio, di tornare a camminare! Un ricercatore dovrebbe sempre... Essere infaticabile e aperto, per severante ed entusiasta del lavoro accademico.

Qual era l'argomento del suo primo lavoro di ricerca? Relazione tra i microbioti sub gengivali e salivari e l'ipercrescita gengivale in pazienti sottoposti a trapianto di cuore dopo sommini strazione di ciclosporina A. Una tappa fondamentale nella sua carriera? Quando ho capito che la cosa più importante, al di là dei risultati, è l'intero processo di indagine.

Una tappa fondamentale nella sua carriera? Il giorno in cui ho finito la mia tesi di dottorato. Mi sono resa conto che avevo imparato più di quanto avessi potuto immaginare.

L'epigenetica e l'influenza dei fattori esterni ambientali sull'e spressione genica. Un ricercatore dovrebbe sempre... Restare obiettivo, ma anche aperto a nuove scoperte impre viste o inattese.

Prof. Andreas Stavropoulos | Svezia Dipartimento di parodontologia, Facoltà di odontoiatria, Università di Malmö Prof. Giuseppe Romito | Brasile Divisione di parodontologia, Scuola di odontoiatria, USP – Università di San Paolo

Dr. Rachel Schallhorn | Stati Uniti Studio privato Aurora, Colorado

Qual era l'argomento del suo primo lavoro di ricerca?

La colorazione istologica e l'esame con L'intervento chirurgico analiz zato in questo studio prospet tico 1 è denominato “tecnica di innesto combinata”, cioè la combina zione di una striscia di innesto gengi vale autologo in posizione apicale con Geistlich Mucograft ® in posizione co ronale. Tale tecnica è indicata per cor reggere estesi difetti mucogengiva li derivanti da procedure rigenerative avanzate, limitando il prelievo di inne sti autologhi e la morbilità del paziente. Si tratta di un approccio minimamente invasivo utilizzato per rigenerare una notevole quantità di tessuto cherati nizzato mancante. Poiché si utilizza soltanto un'unica striscia di innesto in posizione apica le e il letto della ferita è per la maggior Prof. Istvan Urban | Stati Uniti e Ungheria Scuola di odontoiatria, Università di Loma Linda

26 GEISTLICH NEWS 1-2019

“Quando ho visto le immagini dell'immunofluorescenza e le cheratine brillare come lucine di Natale, ho sentito un fremito. Questo è un piccolo, ma chiaro esempio di ingegneria dei tessuti che sarà di grande utilità!” immunofluorescenza hanno rivelato che il tessuto rigenerato era cheratiniz zato senza alcuna differenza rispetto al tessuto cheratinizzato "normale". Riferimenti bibliografici 1 Urban IA, et al.: Int J Periodontics Restorative Dent 2019; 39(1):9-14.

parte coperto con matrice in collagene, ci interessava scoprire i tipi di tessuto ottenuti dopo la guarigione. Oltre all'i stologia tradizionale, abbiamo valuta to il modello di espressione di diverse cheratine perché sono rivelatrici dello stato della gengiva e sono in grado di rilevare una differenziazione anomala.

FIG. 1: Colorazione con ematossilina ed eosina di una biopsia eseguita durante un trattamento (in alto). Colorazione di una biopsia eseguita durante un trattamento per cheratina 14 (rosso) e DAPI (nuclei cellulari, blu) allo scopo di confermare la distribuzione fisiologica dei cheratino citi basali (in basso).

Le cheratine che fanno la differenza Istologia

OUTSIDE THE BOX La scienza serendipitàdellaNell'eradellaprogettazionedeifarmaciassistita da computer, molti ritengono che le scoperte fortuite delle scienze naturali e della medicina appartengano al passato. Tuttavia, per fortuna, non è così. McVayReed/RyanBaker/JasonImages/ChadGettyFotografia: 27

FIG. 1: La proliferazione batterica viene inibita con farmaco antimicrobico. Il principio e il primo farmaco antimicrobico, la penicillina, sono stati scoperti da Alexander Fleming nel 1928.

28 GEISTLICH NEWS 1-2019 Dr. Klaus Duffner Tuttora, le osservazioni casuali e gli in successi imprevisti aprono strade com pletamente nuove verso innovazio ni rivoluzionarie. Il mondo scientifico definisce queste scoperte fortuite con uno speciale termine: “serendipità”. Il termine deriva da una favola orienta le. Nei loro avventurosi viaggi, tre prin cipi di Serendip – antico nome del lo Sri Lanka – hanno continuamente scoperto cose che non cercavano. La serendipità, tuttavia, va oltre la pura coincidenza perché solo chi riconosce un'opportunità può trasformare sor prese in scoperte. I seguenti ricercatori hanno lavorato nei rispettivi campi per anni e, pertan to, sono stati in grado di apprezzare il valore della casualità. Il loro particola re talento è stato la capacità di ricono scere la serendipità e metterla a frutto. Raggi X – uno strano bagliore Un singolo evento può essere decisivo e una serie di scoperte importanti può essere legata a una data particolare o persino a una particolare ora del gior no. Così è accaduto al fisico Wilhelm Conrad Röntgen, che la sera dell'8 no vembre 1895, stava svolgendo un espe rimento con un tubo di Crookes (un tubo al quale è applicato il vuoto dove i raggi catodici si propagano in modo ret tilineo in assenza di campo magnetico) all'Università di Würzburg, Germania. Applicata tensione, un foglio fluore scente casualmente presente nella ca mera oscura improvvisamente ha ini ziato a emettere un bagliore. Röntgen ha cercato di eliminare quel fastidioso bagliore con un cartonci no nero, inutilmente. Presto si è reso conto che alcuni materiali, come osso e metallo, erano meno permeabili ai “raggi X”, mentre il piombo li blocca va completamente. Usando una lastra fotografica posizionata dietro la mano di sua moglie, è riuscito a riprodurre i suoi tessuti interni, una delle prime radiografie mai realizzata. La scoper ta fortuita e, successivamente, l'appro fondito studio dei raggi X hanno valso a Röntgen il Nobel per la fisica nel 1901. Penicillina – un coperchio dimenticato La ricerca del microbiologo scozze se Alexander Fleming è stata segnata dalle esperienze da lui vissute durante la Prima guerra mondiale. Erano morti più soldati in trincea a causa di infe zioni che a causa di ferite riportate in battaglia. La scoperta rivoluzionaria di una cura è stata una coincidenza. Par tendo per le vacanze estive nell'agosto del 1928, Fleming dimenticò di chiu dere le piastre di Petri con i suoi sta filococchi. Rientrato in laboratorio al St Mary’s Hospital di Londra il 28 set tembre, notò che era cresciuta muffa su una delle piastre. Ma ogniqualvolta il fungo era venuto a contatto con gli stafilococchi, i batteri erano scomparsi. Flemming coltivò il fungo e scoprì che secerneva un veleno antibatterico. Tra scorse, però, più di un decennio prima che quel veleno, divenuto successi vamente noto come penicillina, fos se prodotto in quantità tali da poterlo utilizzare come antibiotico. Fleming, che assieme ad altri due micribiologi fu insignito del Nobel nel 1946, rimase modesto per tutta la vita. Interrogato sulla sua grande scoperta, sole va rispondere: “La natura lo ha creato. Io ci sono solo inciampato per caso”. Impronta geneti ca – uno "stem ma" di famiglia Il 10 settembre 1984, nel suo DNAricercavaAlectagna,cester,all'UniversitàlaboratoriodiLeiinGranBreilbiochimicoJohnJeffreysstaproseguendolasuasulcosiddettominisatellite.Imini

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“Solo chi

29NUOVI SCENARI satelliti sono tratti del genoma umano consistenti in ripetizioni variabili di una breve sequenza di DNA.

Jeffreys comprese immediatamente l'importanza della scoperta. Aveva in dividuato quella che ora chiamiamo impronta genetica. Oggi è impossibile immaginare che vengano svolte inda gini di polizia o test di paternità senza l'analisi genetica dei profili del DNA.

Era dunque possibile tratta re farmaceuticamente una delle cause note più comuni di disfun zione erettile, ovverosia la costri zione dei vasi sanguigni con insuffi ciente irrorazione nnl pene. Oggi, l'effetto collaterale scoperto fortuitamente ha reso gli inibitori del PDE-5 uno dei farmaci più usati al mondo. Emangioma – una riduzione improvvisa

La voglia morbida, rosso chiaro, sul naso del neonato era cresciuta rapida mente e stava già iniziando a preme re sulla trachea del piccolo. L'eman gioma è un nodulo di vasi sanguigni in eccesso a livello cutaneo e, sebbene nel 2007 la pediatra Christine Léauté La brèze del Centro ospedaliero universi tario di Bordeaux avesse cominciato un trattamento con corticosteroidi siste mici, la terapia non aveva avuto suc cesso. Per di più, a tre mesi, il piccolo aveva anche sviluppato un grave di sturbo al muscolo cardiaco, ragion per cui si era iniziata una terapia con pro panololo meta-bloccante. Qualche giorno dopo successe un evento completamente inatteso: la co spicua escrescenza cambiò colore da rosso a viola e diventò più morbida. Nell'arco di poche settimane iniziò a ridursi. Al momento della sospensio ne del beta-bloccante all'età di 14 mesi, l'emangioma era quasi completamente Altriscomparsonovebambini con emangiomi fac ciali problematici furono presto cura ti nello stesso modo. Per i medici, per i genitori, ma soprattutto per migliaia di bambini, quest'osservazione casuale fat ta nel sud della Francia può essere de scritta solo come un grande colpo di for tuna. Megavirus – "beccati" al setac cio batterico Nel 2003, in una clinica britannica, Didier Raoult, biologo dell'Université de la Méd iterranée di Marsiglia, non stava condu cendo una ricerca sui virus, bensì su uno speciale generi di batteri, la Legionella Esaminando il contenuto di un filtro bat terico più da vicino, Raoult scoprì virus giganti prima sconosciuti, un'osservazio ne che avrebbe completamente stravol to alcune idee esistenti sui virus. Lunghi 0,4 µm e contenenti circa 900 geni, erano non solo notevolmente più grandi di tut ti i virus noti, più grandi persino di molti batteri, ma anche una sorta di organismo ibrido con la capacità di produrre proteine. Questi micro-organismi giganti erano già stati individuati da alcuni ricercatori negli anni Novanta, ma all'epoca si era pensato che fossero nuove specie batteriche. Didier Raoult non solo scoprì gli organi smi, ma li identificò anche come megavi rus. Da allora, è stato descritto un intero spettro di megavirus addirittura più gran di. Il loro studio indica che la linea di de marcazione tra virus e batteri, tra orga nismi senza vita e organismi vivi, non è più così netta. Del tutto casualmente, si è aperto un capitolo completamente nuovo della virologia Riferimenti bibliografici 1 Meckel M, Rettig D: Serendipity. Wer nicht sucht, der findet. Kein & Aber 2018.

Jeffreys, esaminando i campioni di sangue di diversi membri di una stes sa famiglia, posti uno accanto all'altro, notò che era possibile assegnare singo larmente le immagini del DNA minisa tellite a ogni persona come un codice a barre. Anche i rapporti di parentela erano visibili: quanto più vi era concor danza, tanto più stretto era il rapporto.

Inibitori del PDE-5 – effetti collaterali imprevisti Nel 1989, due ricercatori britannici, Peter Ellis e Nick Terret stavano studiando un farmaco per prevenire infarti e altri distur bi cardiovascolari. La loro attenzione si era fermata soprattutto sul principio attivo e vasodilatatore sildenafil. Dopo due anni di studio, l'efficacia del sildenafil sulle pa tologie coronariche non era ancora dimo strabile, ma il farmaco produceva un ef fetto collaterale imprevisto: i partecipanti di sesso maschile avevano più erezio ni, e le erezioni erano persistenti. Il sildenafil aveva inibito l'enzi ma fosfodiesterasi-5 (PDE-5) e la concentrazione del messagge ro secondario cGMP nel tessuto erettile del pene rimaneva eleva ta, il che portava alla dilatazio ne dei vasi producendo erezioni impreviste e perduranti.

trasformareun'opportunitàriconoscepuòsorprese in scoperte.”

Fotografia: ©iStock.com/puflic_senior

30 GEISTLICH NEWS 1-2019 BerlinoNippoldt,Studio©

NUOVI SCENARI 31

Quali sono i futuri obiettivi dell'Osteology Foundation?

Prof. Sanz: Abbiamo appena elaborato un piano strategico in cui si delinea la direzione che l'Osteology Foundation seguirà nei prossimi 10-15 anni. Nelle nostre intenzioni, la Fondazio ne diventerà un'entità globale, essenziale per la promozione della ricerca e della formazione nel campo della rigenerazione dei tessuti orali Una nuova generazione di odontoiatri sta scendendo in campo – come può l'Osteology Foundation sostenerne lo sviluppo professionale?

Il motto ‘THE NEXT REGENERATION’ è la sinte si del tema fondamentale scelto dall'Osteology Foundation per Barcellona 2019: la prossima gene razione di terapie rigenerative, ma anche la prossima generazione di odontoiatri, e in riferimento non solo ai partecipanti al programma, ma anche agli esperti che interverranno in materia di rigenerazione dei tessuti orali. Ripercorrendo le ultime tappe, come si è evoluta l'Osteology Foundation dall'ultimo Simposio internazionale Osteology Monaco 2016?

Prof. Sanz: La principale missione dell'Osteology Foundation è legare la scienza alla pratica nel campo della rigenerazione dei tessuti orali e, pertanto, poiché negli ultimi tre anni sono stati compiuti ulteriori progressi scientifici e sono state sviluppate nuove tecnologie in tale ambito, l'Osteology Foundation ha no tevolmente ampliato le sue attività. In ciò rientra, ad esempio, il potenziamento e la diversificazione del programma di finan ziamento della ricerca, l'ampliamento dei nostri programmi di formazione attraverso l'espansione dei corsi dell'Oral Research Academy in Sudamerica e Asia, nonché l'incremento dei nostri programmi di istruzione e formazione intrecciando collabora zioni con le più importanti associazioni scientifiche del mondo.

Prof. Sanz: Per realizzare la sua missione, l'Osteology Foundation ha bisogno sia di risorse tecniche che di risorse umane. Abbiamo un Board eletto e un Expert Council costituito dai ricercatori e dai clinici più eminenti nel campo, oltre a uno staff dedicato eccezio nale, tutti pronti a far fronte a queste esigenze in costante evoluzio ne. Quanto alle risorse tecniche, abbiamo una potente piattaforma digitale (THE BOX) che risponde perfettamente alle esigenze di formazione e comunicazione diretta tra il singolo odontoiatra e la nostra organizzazione.

Prof. Sanz: L'ambizione globale di raggiungere ogni professio nista può realizzarsi soltanto se ci dotiamo degli strumenti di comunicazione appropriati. Il contatto digitale diretto con il singolo professionista deve essere sostenuto da attività edu cative e scientifiche ben programmate per il trasferimento di conoscenze, che collaborino con le associazioni, gli istituti di formazione e gli enti scientifici più prestigiosi di tutto il mondo Quali strumenti ha sviluppato l'Osteology Foundation per supportare le esigenze in evoluzione?

Osteology Barcelona 2019

Rispetto a Monaco 2016, quali sono le novità di Barcellona 2019?

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Prof. Sanz: A Barcellona vorremmo coinvolgere più giovani profes sionisti, più odontoiatri, e per questo abbiamo elaborato un pro gramma scientifico diverso: manterremo il contenuto scientifico di alta qualità che ha sempre caratterizzato il simposio internazio nale dell'Osteology Foundation, introducendo modalità innovative di interazione che consentiranno di creare una vera e propria rete. Trasferendo il simposio internazionale da Monaco a Barcellona, vogliamo renderlo più accessibile, soprattutto ai giovani professio nisti, e per questo abbiamo introdotto speciali quote di iscrizione per loro e abbiamo ideato nuove attività particolarmente adatte alle loro esigenze.

Qual è la sua più grande aspettativa su Osteology Barcellona 2019?

Prof. Sanz: Barcellona è una delle più belle città del mondo, una città in cui modernità, cultura, freschezza e luce del Mediterraneo si sposano perfettamente. Esercita dunque un fascino irresistibi le sia sulle nuove che sulle vecchie generazioni in tutto il mondo. Se a questo uniamo la qualità del programma scientifico e della rete professionale che ci aspettiamo dal simposio internazionale dell'Osteology Foundation, ecco che otteniamo il cocktail perfetto per uno straordinario successo. Parlando a livello personale, ciò che rende questo simposio molto speciale per me è il fatto che si svolge nella mia terra natale durante il mio ultimo anno alla pre sidenza dell'Osteology Foundation. Mi piacerebbe accogliere per sonalmente tutti i partecipanti e sono certo che apprezzeranno moltissimo sia il simposio stesso, sia la bellissima città spagnola che lo ospiterà con la sua ricca cultura, le sue prelibatezze gastro nomiche e la sua calda ospitalità

Osteology Foundation: dove siamo e dove stiamo andando Intervista con il Prof. Mariano Sanz, Spagna, a cura di Basil Gürber

La rigenerazione orale in sintesi: Informazioni sul libro La finalità degli autori di questa pubblicazione NON era quella di produrre un altro testo di approfondi mento, bensì introdurre i neofiti al campo complesso, ma affascinante, della rigenerazione orale, fornendo loro una panoramica generale delle indicazioni, del le procedure e dei materiali utilizzati. Vengono dun que illustrate le basi della rigenerazione parodontale, della rigenerazione di osso e tessuti molli, della pre servazione della cresta. Gli obiettivi dei diversi tratta menti, i principi alla loro base, le indicazioni cliniche e le procedure chirurgiche sono presentati in maniera molto semplice, corredati di illustrazioni e immagini cliniche. Scopri di più su www.oral-regeneration.org

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Osteology Research Academy Corsi 2019 La ricerca guida i progressi nella scienza. Per questo, la Osteology Foundation organizza costantemente corsi intensivi su come strutturare la ricerca e le sue metodo logie. Nel 2019 è proposto anche un corso che affronta diversi aspetti della ricerca sui tessuti duri.

Research design and methodology 3-6 giugno 2019, Università di Hong Kong, RAS, Cina 9-13 settembre 2019, Università di Lucerna, Svizzera 22-25 ottobre 2019, Rio de Janeiro, Brasile Hard tissue research 4-6 novembre 2019, Università di Berna, Svizzera Editore ©2018 Osteology LandenbergstrasseFoundation356002LucernaSvizzeraTel.+41413684444info@osteology.orgwww.osteology.org

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DegangJiaFotografia:

Prof. Gong: Da bambina ho avuto tantissimi problemi ai denti e vi cino a noi non c'erano molti ospedali odontoiatrici. Per cui, quan do sono andata all'università, ho scelto odontoiatria senza nean che prendere in considerazione altre facoltà. Una volta mi hanno detto: "I denti rivelano tutta la tua vita. La cura dei denti esisterà sempre!" Non direi, dunque, che era il mio sogno, ma piuttosto un'ossessione!

Chiacchierata con Gong Ping in Xi’An Intervista a cura di Yun Yang

Prof. Gong: Ho avuto e ho tuttora studenti brillanti, che lavorano con grande serietà. Tutti i miei studenti che hanno deciso di restare presso la mia università dopo la laurea hanno ricevuto almeno un grant dalla National Natural Science Foundation, uno dei migliori istituti in Cina. È un grande onore per me! Cerco di restare in con tatto con loro, abbiamo chat di gruppo. Parliamo e condividiamo informazioni in tutto il mondo. È un piacere essere un docente! Ma lei lavora anche con pazienti... Come si pone con loro?

Prof.ssa Gong Ping è professore, consulente medico e direttore del Centro implantologico del West China College of Stomatology. Oltre a essere direttore associato del Commissione di Specialità di implantologia dentale della Chinese Stomatolo gical Association, è membro attivo dell'American Academy of Implant Dentistry (AAID) e dell'International Association for Dental Research (IADR). È autrice e coautrice di diversi articoli su riviste specializzate e pubblicazioni, interviene in veste di relatrice a convegni nazionali e internazionali.

Intervista

Questo numero di Geistlich News è incentrato sulla ricerca e la pratica. Qual è la sua esperienza?

Prof. Gong: La ricerca e la pratica si completano reciprocamente. Prima di utilizzare una tecnica o un prodotto su un paziente, il pri mo passo consiste sempre nel basarsi sulla ricerca. Sono un'odon toiatra di una certa esperienza e quando mi presentano un nuovo prodotto sono sempre molto cauta. Voglio verificare personalmen te se il prodotto è valido tanto quanto mi dicono, per cui consul to la letteratura scientifica, studio e sperimento. Seguendo questo approccio, capisco meglio i materiali e la loro applicabilità clinica. Un antico adagio cinese recita: "Chiediti sempre cosa e perché". Le piace insegnare?

Prof. Gong: Cerco sempre di mettermi nei loro panni. Quale tipo di trattamento accetterei? Inoltre, cerco sempre di approfondire il background del paziente. Sono convinta che un trattamento ba sato sull'empatia sia la soluzione migliore per ottenere benefici a lungo termine. Insegno questo approccio anche ai miei studenti. È importante che il paziente si senta a proprio agio, soprattutto in un ospedale universitario. Offro ai miei studenti la possibilità di interagire con i pazienti. Sono al loro fianco, li ascolto e li sostengo. Un approccio all'insegnamento che potrebbe sembrare duro...

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Prof. Gong: Non sono dura, ma ho le mie regole. Al paziente bi sogna dedicare tutta la propria attenzione. Il cellulare non è am messo durante il lavoro, e non mi si deve interrompere quando visito. Dopo il trattamento, incoraggio i miei studenti a chiamare i pazienti per il follow-up. Poco importa che tu abbia molti pazien ti da trattare e che tu sia molto impegnato ogni giorno: devi finire quello che hai iniziato. Da bambina cosa sognava di diventare?

Prof. Gong: Sono figlia di medici. Mia madre è pediatra, mio pa dre ortopedico. Non abbiamo mai avuto una cena in famiglia, ne anche per il Capodanno cinese. Sebbene sopportassi male il fatto che i miei genitori erano sempre impegnati, capivo anche che il loro mestiere era quasi una missione. Ho deciso, quindi, di diven tare medico anch'io. E perché l'implantologia dentale?

35BACKGROUND Numero 2 | 19 uscirà a ottobre 2019. FOCUS Attorno agli impianti > Peri-implantite: come rigenerare il difetto > Sequenze di trattamento: come combinare incremento dell'osso e dei tessuti molli > Come trattare l'assottigliamento dei tessuti molli PARLANDO DI SCIENZA Yxoss CBR® vs. membrana rinforzata in titanio Riferimenti bibliografici 1 Ghanaati S: Acta Biomater 2012; 8(8): 3061-3072. 2 Ghanaati S, et al.: Biomed Mater 2011; 6(1): 015010. 3 Barbeck M, et al.: J Oral Implantol 2015; 41(6): e267-281. 4 Chia-Lai P, et al.: Clin Oral Investig 2018; 22(4): 1851-1863. 5 Barbeck M, et al.: J Oral Implantol 2015; 41(6):e238-251. 6 Al-Maawi S, et al.: Front Bioeng Biotechnol 2018; 14(6):104. 7 Al-Maawi, S, et al.: Seminars in Immunology 2017; 29: 49-61. 8 Anderson JM, Jones JA: Biomaterials 2007; 28(34): 5114-5120. 9 McNally AK, Anderson JM: Exp Mol Pathol 2005; 79(2): 126-135. 10 Ghanaati S, et al.: Biomed Mater 2012; 7(1): 015005.

Editore ©Geistlich Pharma AG Business Unit Biomaterials Bahnhofstr. 40 6110 Wolhusen, Svizzera Tel. +41 41 492 55 55 Fax +41 41 492 56 www.geistlich-biomaterials.ch39 Maggiori informazioni sui nostri www.geistlich-pharma.comdistributori: 601964/1903/it Filiale GeistlichitalianaBiomaterials Italia Srl Via Castelletto 28 36016 Thiene VI Tel . +39 0445 370890 Fax +39 0445 www.geistlich.itinfo@geistlich.it370433

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