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Incursioni

smorfia come uno scemo per mezzo minuto: sto guidando una moto a centodieci all’ora, sono sulla corsia veloce, supero tutte le poche auto.

Eccola, la felicità. C’è dentro tutto: i sedici anni, i pochi problemi, il pane e salame, gli amici, l’orgoglio, le speranze, i sogni e le aspettative di infiniti giorni gloriosi a venire. La prima e una delle poche volte in cui ho sentito di avere tra le mani davvero le chiavi della mia libertà, di poter decidere da solo la direzione Oggi, ogni volta che salgo sulla moto cerco quella sensazione che tanto è più forte quanto meno il viaggio è programmato: adesso come allora la mia felicità passa attraverso il perdersi sulle strade dell’Oltrepo .

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Beh, ora no, adesso devo arrivare sano e salvo a Milano, chè mio padre è là che guarda l’orologio e tra sé maledice quel “sì”.

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