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Possibili Cause Di Stanchezza Negli Over 50

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A cura della Redazione

Man mano che gli anni passano, percepire un calo delle energie fisiche più o meno significativo e avere la tendenza a stancarsi più facilmente sul piano fisico e mentale è un fatto assolutamente fisiologico, che più o meno tutti sperimentano.

Ciò non significa, però, che ci si debba arrendere alla stanchezza e lasciare che l’invecchiamento prenda il sopravvento, deteriorando anche l’umore. Almeno entro certi limiti, è infatti possibile reagire positivamente e supportare la propria vitalità fisica e psichica fino alla tarda età, attraverso un’alimentazione sana ed equilibrata, il movimento costante, relazioni affettive e sociali solide e stimolanti e l’apprendimento continuo. Per supportare ulteriormente il metabolismo energetico, può essere consigliabile integrare la dieta con preparati a base di vitamine (in particolare quelle del gruppo B) e altri micronutrienti essenziali, caratterizzati da un’azione antiossidante (in particolare, vitamine A, C ed E, zinco e selenio). Un esempio è il Supradyn® Ricarica 50+, un integratore alimentare specificamente formulato per sostenere il benessere e la vitalità degli over 50 grazie ai suoi componenti che giocano un ruolo chiave nel metabolismo energetico e nella produzione di energia . Oltre a vitamine e minerali Supradyn Ricarica 50+ contiene estratti di foglie di olivo e olive che insieme alla vitamina E e C ad alto dosaggio contribuiscono alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo. Supradyn Ricarica 50+ è un integratore alimentare. Leggere sempre le avvertenze prima dell’utilizzo.

Prima di ricorrere a questi rimedi può essere necessario, tuttavia, verificare con l’aiuto del medico quale sia l’esatta causa della stanchezza lamentata, per escludere che alla sua origine vi siano patologie meritevoli di terapie specifiche e per poter pianificare l’approccio “rivitalizzante” più appropriato, compatibilmente con l’età e con lo stato di salute generale.

Fattori nutrizionali e metabolici all’origine della fatica www.Bayer.it

Durante l’accrescimento e nella prima età adulta il metabolismo energetico dell’organismo sano è estremamente attivo ed efficiente. I nutrienti assunti attraverso una dieta sana e bilanciata vengono prontamente trasformati in energia o indirizzati verso le reazioni anaboliche necessarie per costruire e rinnovare rapidamente massa muscolare e ossea, cellule e tessuti. Ciò permette di mantenere una risposta ottimale all’impegno fisico e intellettivo, avere un’elevata resistenza alla stanchezza e pronte capacità di recupero.

Già a partire dai 30 anni, la velocità metabolica inizia gradualmente a diminuire, ma è soprattutto dopo i 40-45 anni che questo rallentamento viene percepito in modo consapevole, come un calo generalizzato di energia, maggiore facilità all’affaticamento e necessità di un tempo più prolungato per ristabilire una condizione di pieno benessere dopo uno sforzo intenso. Tutti questi fenomeni diventano via via più marcati dopo i 50-60 anni e peggiorati dal contemporaneo incremento della produzione di radicali liberi e specie reattive dell’ossigeno (ROS), a opera della respirazione ossidativa mitocondriale.

Oltre a questo “deficit biochimico” di produzione dell’energia, man mano che l’età avanza tendono a subentrare altri fenomeni, contribuendo a determinare uno stato di affaticamento.

In primo luogo, la diminuzione della sensibilità olfattiva e gustativa facilita il calo dell’appetito, spesso ulteriormente compromesso dalla contemporanea riduzione della funzionalità digestiva, da condizioni di stitichezza oppure da fastidi gastroenterici associati all’assunzione di farmaci necessari per la cura di patologie tipiche dell’età avanzata. L’eventuale presenza di difficoltà di masticazione e deglutizione porta a limitare ancora di più qualità e quantità dei cibi assunti, promuovendo il calo ponderale (con perdita prevalente di massa magra) e lo sviluppo di deficit di vitamine e minerali essenziali.

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