COLLEGIO
Il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della provincia di Ancona per la ricostruzione postterremoto
NORMATIVA
Le Successioni nelle unioni civili e dei conviventi di fatto
COLLEGI E ORDINI PROFESSIONALI
Intervista a Roberto Renzi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona
CASE E STRUTTURE IN LEGNO
capolinea.it
Edifici in legno sicuri ed efficienti
SUBISSATI s.r.l. F.lli Lombardi n. 2-6 Ostra Vetere (AN), Italy Tel. 0039.071.96.42.00
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Scuole e asili
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PRODUTTORE QUALIFICATO
PRODUTTORE QUALIFICATO TRASFORMAZIONE DEL LEGNO CERTIFICATO N. 076/09-CL TRASFORMAZIONE DEL LEGNO RILASCIATO DAL CERTIFICATO N. 076/09-CL MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI RILASCIATO DAL MINISTERO DEI LAVORI PUBBLICI
CARPENTERIA METALLICA CERTIFICATO CE DI CONFORMITÀ DEL CONTROLLO DI PRODUZIONE IN FABBRICA 0398/CPR/MP/14.003
ATTESTAZIONE SOA CATEGORIA OS32 CLASSE IV BIS OG1 CLASSE III
Siti Industriali Luoghi di culto Stabilimenti balneari Ponti e passerelle
SISTEMA QUALITÀ CERTIFICAZIONE ISO 9001
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE CERTIFICAZIONE ISO 14001
SISTEMA DI GESTIONE SICUREZZA E SALUTE SUI LUOGHI DI LAVORO CERTIFICAZIONE OHSAS 18001
Strutture per esterno
Le strutture e gli edifici in legno Subissati si distinguono per i numerosi fattori d’eccellenza che caratterizzano l’azienda e la sua organizzazione: abilità artigianale, alta tecnologia, squadra qualificata di tecnici e professionisti, controllo costante di tutte le fasi lavorative, presenza e affiancamento sul territorio prima, durante e dopo la costruzione. I risultati di anni di esperienza, ricerca e innovazione sono sintetizzati all’interno di un importante spazio espositivo adiacente allo stabilimento produttivo. Uno showroom ideato per consentire a tecnici e clienti di vedere, toccare e capire i numerosi vantaggi di un’abitazione che rispetta i canoni della bioedilizia e scegliere in modo consapevole le soluzioni tecniche e architettoniche più adeguate alle proprie esigenze.
Periodico regionale a cura del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona Corso Garibaldi 91/a - 60123 Ancona (AN) info@geometrian.it - www.geometrian.it Anno XLI - N. 1/2017
Azimut
PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE Reg. Trib. Ancona 8 Luglio 1975 Comitato di Redazione Presscom Piazza Ciabotti, 8 - 60035 Jesi (AN) Tel. 0731.215278 - Fax 0731.213352 info@presscom.it DIRETTORE RESPONSABILE Diego Sbaffi COORDINAMENTO EDITORIALE Davide Amicucci d.amicucci@presscom.it REDAZIONE Diego Sbaffi Giampiero Fabbri Vinicio Montanari Luca Orletti HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Giacomo Pasquinelli, Andrea Cantori, Francesco Palatroni, Andrea Campanelli, Filippo Mosconi, Michele Urbinelli, Luigi Morra, Rodolfo Krieg CONSULENTI PER LA COMUNICAZIONE Gianni Moreschi g.moreschi@presscom.it IMPAGINAZIONE Studio FLORIO - Via Aldo Moro, 38 62010 Sambucheto di Montecassiano (MC) CREDITI FOTOGRAFICI Archivio AZIMUT PUBBLICITÁ CONCESSIONARIA AZIMUT Presscom - Piazza Ciabotti, 8 60035 Jesi (AN) Tel. 0731.215278 - Fax 0731.213352 Gianni Moreschi g.moreschi@presscom.it
Azimut viene inviato gratuitamente agli iscritti agli Albi Professionali del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona, agli uffici decentrati del Genio Civile, agli uffici tecnici dei Comuni e delle Province, a tutti gli enti pubblici e a tutti coloro che hanno rapporti con la categoria. La collaborazione è aperta a tutti i singoli professionisti e agli organi rappresentativi di categoria. Manoscritti, dattiloscritti, elaborati, disegni, fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Ogni autore risponde direttamente delle proprie affermazioni che non impegnano nè la redazione nè il Collegio. Gli scritti possono essere pubblicati anche siglati o anonimi, per desiderio degli autori i cui nomi restano comunque reperibili presso la redazione.
Inserzionisti: a Subissati................................ 2 di Cop. a Geomax.................................. 3 di Cop. a Namirial................................. 4 di Cop.
Sommario
2 Editoriale 3 Collegio
Il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della provincia di Ancona per la ricostruzione post-terremoto L'esperienza sul campo
9 Formazione Formare Tecnici del Risparmio energetico 11 Formazione Argomenti ed eventi Anno 2017 18 Normativa Le Successioni nelle unioni civili e dei conviventi di fatto
22 Collegi e Ordini professionali Intervista a Roberto Renzi, Presidente dell'Or
dine degli Ingegneri della provincia di Ancona
24 Condominio La sicurezza in condominio e l'obbligo giuri
dico dell'amministratore ad adempiere Non impedire un evento che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo art. 40 c.p. MARZO 2017
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Azimut Editoriale FORMAZIONE E INFORMAZIONE Diego Sbaffi, Presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Ancona
In questo primo numero dell’anno alleghiamo come consuetudine il Programma Formativo per tutto il 2017. Mi preme altresì ricordare a tutti gli iscritti che la "formazione professionale" è OBBLIGATORIA come prevista dal Nuovo Regolamento ed è entrata in vigore dal 1° gennaio 2015. Infatti lo scorso 15 agosto 2014, è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 15 il Regolamento per la formazione professionale continua ai sensi del D.P.R. 7 agosto 2012, n.137, articolo 7, approvato dal Consiglio Nazionale Geometri nella seduta del 22 luglio 2014 Il D.P.R. cita testualmente: "Al fine di garantire la qualità e l'efficienza della prestazione professionale, nel miglior interesse dell'utente e della collettività e per conseguire l'obiettivo dello sviluppo professionale, ogni professionista ha l'obbligo (art. 2 - comma 2) di curare il continuo e costante aggiornamento della propria competenza professionale secondo quanto previsto dal presente articolo. La violazione dell'obbligo di cui al periodo precedente costituisce illecito disciplinare." Quindi tutti i liberi professionisti iscritti ai vari Ordini Professionali debbono conseguire nel triennio (20152016-2017) un minimo di 60 crediti formativi (art. 6 - comma 2) pertanto chi alla data del 31.12.2017 non avrà conseguito i crediti previsti, sarà purtroppo oggetto di provvedimenti disciplinari con conseguente sospensione dall'esercizio della professione. L'auspicio è quindi che ogni professionista prenda i necessari provvedimenti in merito, tenendo in debita considerazione che mancano pochi mesi alla scadenza. L’offerta formativa che presentiamo è molto varia e come consuetudine viene redatta sulla base delle indicazioni preferenziali raccolte dalla Commissione Formazione del Collegio attraverso opportuni sondaggi. Da quest’anno inoltre, in ottemperanza alle indicazioni dell’Assemblea degli Iscritti e agli indirizzi programmatici del Consiglio in carica, Il Collegio di Ancona è uscito dalla Fondazione Regionale dei Collegi dei Geometri delle Marche a fine 2016, pertanto la “Formazione” torna ad essere autonoma, ovvero direttamente realizzata dal solo Collegio di Ancona che solo per la parte organizzativa e fiscale affida la gestione ad una consulenza esterna. Da sempre la nostra rivista è aperta al territorio della nostra provincia: non sono mancati negli anni interviste alle istituzioni regionali, provinciali e comunali. Da alcuni mesi però dobbiamo segnalare un curioso fenomeno: alcuni Sindaci dei comuni che la nostra redazione interpella per delle interviste su Azimut, dopo un'iniziale entusiasmo, spariscono completamente senza farsi più trovare anche solo per dire che non hanno piacere, interesse, voglia o tempo (in tre mesi pensiamo che 2 ore per rispondere potrebbe essere possibile trovarle) per rispondere alle nostre domande. Azimut è anche vostro per esporre con ponderatezza e senza polemiche le tematiche che interessano tutta la categoria dei Geometri. Dateci la possibilità di far sentire anche la Vostra voce!
E' online il nuovo sito del Collegio
www.geometriancona.it
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Il Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della provincia di Ancona per la ricostruzione post-terremoto L'esperienza sul campo Giacomo Pasquinelli Grazie al nuovo modus operandi (passando dalla gestione dei sopralluoghi di agibilità centralizzati dalla Dicomac alla presa in carica da parte della Regione) il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Ancona ha aperto, a partire da gennaio, un ufficio terremoto che si occupa innanzitutto dell'organizzazione delle squadre per i rilievi Fast e parallelamente supporta i tecnici del Collegio per svolgere le pratiche per la ricostruzione. L'entusiasmo iniziale è stato fondamentale, nel primo mese sono partite numerose squadre ma poi, come di consueto, pian piano le adesioni sono andate scemando. Questo, nonostante i racconti di chi ha vissuto l'esperienza di andare nei luoghi colpiti dal sisma, tutti positivi sotto il punto di vista formativo, professionale e umano. Il Collegio, su autorizzazione del CCR, si è impegnato
nell'organizzare un corso specifico per la compilazione delle schede FAST con il fine di spiegare, raccontare, formare i tecnici in merito a tale servizio. Secondo la mia esperienza sul campo ad oggi la cosa fondamentale è terminare i sopralluoghi con schede Fast, così da riportare i cittadini nei loro paesi d’origine e dare la possibilità di ricostruire le comunità. Solo così si concluderebbe la prima fase dell’emergenza che, a distanza di otto mesi, ancora non si sblocca a causa di una serie di problematiche burocratiche. Credo che sia solo una questione di “assunzione di responsabilità”, all’interno dei comuni, nonostante sia discretamente chiaro cosa c’è da fare e cosa occorre. Eliminiamo lo scaricabarile tra le istituzioni e probabilmente si può terminare “l’emergenza”. Per la ricostruzione penso che sia necessaria una
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Geometra Diego Sbaffi e Geometra Daniele Bettini presso il Centro COC centro operativo comunale COC di Amatrice dal 28 settembre al 5 ottobre 2016 con il compito di assistenza squadre
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Collegio progettazione adeguata considerando zonizzazione sismica, caratteristiche geologiche dei terreni e tutela della storia/arte dei luoghi colpiti dagli eventi sismici. Riguardo a chi affidare i lavori di ricostruzione sono convinto che sul territorio marchigiano esistano numerose ditte qualificate nella ricostruzione e ristrutturazione di edifici in quanto tutte abituate a lavorare nei numerosi centri storici e in edilizia rurale, con
Da sinistra Pasquinelli e Sbaffi all'incontro tenuto in Collegio dei Geometri di Ancona sul tema la Procedura FAST e nozioni di Protezione Civile
la conoscenza puntuale delle tecniche che caratterizzano la nostra regione. Anche da punto di vista delle professionalità richieste per la ricostruzione e conoscendo il mondo tecnico e professionale della nostra regione, ritengo che unendo le forze verso una direzione comune, con sane collaborazioni, possediamo le esperienze e le qualifiche per fronteggiare una ricostruzione e una ricrescita tutta “made in Marche”. Sono anche scettico sull'utilizzo di nuovi materiali anzi sostengo ancora una volta che una progettazio-
ne seria e accurata sia la direzione corretta per una ricostruzione sicura per la popolazione. Dai numerosi rilievi di agibilità effettuati in lungo e in largo nella nostra regione una cosa possiamo dirla con certezza: “il terremoto tira fuori le magagne costruttive”; non tanto la resistenza dei materiali, ma piuttosto l’abbinamento assurdo tra tecniche costruttive diverse, pesi eccessivi su strutture leggere, mancanza di collegamenti tra paramenti murari, risanamenti non realizzati a regola d’arte, strutture realizzate in scenari geologici inadatti e molte altre problematiche dovute da errori progettuali. Formazione, professionalità, serietà, questi dovrebbero essere i nuovi materiali da utilizzare per una buona ricostruzione!!! Di seguito riportiamo le testimonianze scritte e visive di alcuni geometri del nostro Collegio che, come me, hanno avuto il privilegio di operare sul campo. Una esperienza umana e professionale che ci ha arricchito tutti.
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Centro COC
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Tenda Geometri
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IO, GEOMETRA VOLONTARIO NELLE ZONE TERREMOTATE Incontro con gli abitanti, schede fast e considerazioni • Andrea Cantori
Imprescindibile e doveroso è mettersi a disposizione della collettività con le proprie competenze professionali e qualità civili, la chiamata a dare un contributo alle zone colpite dal sisma non può restare inascoltata. Zone non lontane da dove sono nato e da cui sopraggiunge l’eco delle voci di chi ha perso tutto, luoghi di gente semplice ed operosa mi hanno reso inconcepibile restare indifferente. Non sapendo da dove partire e come poter essere d’aiuto, ho colto l’invito fatto dall’Ing Spuri Cesare, una vera e propria “Chiamata alle armi” com’è stato detto in occasione dell’evento che ha avuto luogo presso il Palazzetto dello Sport di Macerata il 20 Gennaio 2017. Mi è parso subito chiaro che l’incipit dell’offerta di aiuto si basa sulla formazione finalizzata alla compilazione delle schede fast, considerando che, senza questa prima analisi del territorio, il piano di ricostruzione non può partire. Per prima cosa e per dimezzare i tempi ho contattato i colleghi geometri, ingegneri e architetti, professionisti che potevano essere interessati a questa iniziativa, infatti per essere operativi occorre essere due professionisti iscritti all’albo o all’ordine. Per snellire la procedura è auspicabile ma non essenziale avere già una squadra precostituita. Di concerto con la Protezione Civile, gli ordini professionali pianificano gli interventi mandando, sul campo, due tecnici abilitati. Inizialmente sembrava più impegnativo del previsto, poiché si parlava di garantire la disponibilità per una settimana continuativa, poi ci è stato rettificato che era altresì possibile essere presenti due giorni a settimana compreso il sabato e la domenica. Nonostante la reticenza di pochi colleghi che, pro-
babilmente, non hanno capito l’importanza di tale fase e, considerato che, probabilmente, alcuni hanno confuso tale fase con un’analisi sismica, lamentando una mancanza di incarichi futuri, temendo che fosse una decisione troppo rischiosa compilare le schede Fast, abbiamo costituito le squadre e siamo partiti. La procedura da seguire è semplicissima, ti trovi un collega, chiami il Collegio dei Geometri e gli offri la tua disponibilità, si comunicano i nominativi e i giorni in cui si può partecipare. Se è il tuo primo intervento sarà propedeutica una registrazione attraverso il sito della Regione Marche, sezione “Terremoto”, “Professionisti Fast”, ti verrà chiesto di inserire i tuoi dati e una foto, necessari per poter stampare il tesserino che dovrai portare con te presso il CCR di Macerata in Via Indipendenza, lo stesso verrà firmato e timbrato da un responsabile. Solitamente, ogni mattina, l’appuntamento è alle ore 8.30, appena arrivati c’è il personale del CCR Marche che spiega cos’è la scheda Fast e la procedura di compilazione nonché le casistiche. E’ molto importante prestare attenzione al corso e alle varie domande e risposte di chi ha già avuto esperienze. Appena usciti dal CCR Marche si va nel Comune dove sei destinato, io sono stato a Pollenza e Macerata, generalmente cercano di mandarti in zone vicine alla tua residenza, per quanto possibile. Ai colleghi inesperti ho inviato per email la guida per la compilazione Fast offrendo, quindi, aiuto nella registrazione sul sito della Regione Marche dato che reputo auspicabile arrivare sul posto con un’anticipazione dell’argomento. Arrivati al Comune di destinazione, appena si fa presente che sei parte della Squadra Fast, ti danno la precedenza e da lì si intuisce la necessità e l’urgenza che gli stessi comuni devono affrontare in questa situazione. Il referente per i piccoli centri è il tecnico, spesso è una sola persona, mentre, per i comuni più grandi, può essere stato istituito un
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Collegio preposto per le schede e tutto ciò che ne consegue. Il tecnico ti dà disponibilità e chiarimenti, ti fornisce le schede scaricate dal programma Erikus e i contatti telefonici della persone che abitano negli immobili da valutare. E’ consuetudine che il comune anticipati ai cittadini il nostro arrivo, ci si può accordare con le persone terremotate in modo da ottimizzare la tempistica e garantire una prestazione professionale ottimale nella salvaguardia della sicurezza. Dal punto di partenza, che è il Comune, si va sul territorio, a volte accompagnati da un tecnico di fiducia dei richiedenti, altre volte da persone che hanno in custodia le chiavi di quell’immobile oppure dal solo proprietario. Per le abitazioni fuori dal centro, case singole, è sicuramente più rapida la procedura, per i condomini, invece, il tempo da dedicare è maggiore considerando il numero delle unità abitative da vagliare. Il supporto degli amministratori di condominio è un valido alleato. Durante il sopralluogo non c’è solamente la parte puramente tecnica, ma avviene anche uno scambio di esperienze su come sono stati quei momenti vissuti dai terremotati, ognuno ha una sua storia da raccontare. Chi è andato a convivere il giorno prima del terremoto del 24 Agosto, poi si è visto distruggere tutto, chi era andato in vacanza e, fortunatamente, quel giorno non c’era, molte persone mi hanno raccontato che, ad oggi, prendono farmaci antidepressivi a causa degli effetti psicologici conseguenti l’evento naturale. Le persone hanno bisogno di essere ascoltate, il nostro ego, la nostra presunzione di guadagnare soldi su questa disgrazia o la paura di rischiare chissà cosa andando a compilare una scheda Fast dovrebbe essere messa da parte. Precisione, coordinamento e gruppo ottimizzano il procedimento. Per chi non ne fosse a conoscenza, l’esito di non utilizzabilità comporta l’evacuazione dall’immobile, non nell’immediato, ma previa raccomandata del Comune; nel caso di un condominio,
qualora fosse danneggiato un solo appartamento, l’evacuazione riguarda tutto lo stabile, quindi prima di dare valutazioni è bene confrontarsi e valutare bene la situazione e se siamo indecisi si richiede un Sopralluogo Aedes, cioè si rimanda l’esito ad una seconda squadra che può dare anche l’agibilità parziale, cosa che con la Fast non possiamo. Basandomi sulla mia esperienza posso dire che non c’è mai stato bisogno di dormire fuori, nel tardo pomeriggio, massimo le ore diciotto, ero già di ritorno in ufficio. Conseguente a questa esperienza è la maggior consapevolezza del modo di costruire e dell’importanza di costruire bene, non guardando solamente il costo e il minor prezzo. Partecipare ai sopralluoghi fast ed essere d’aiuto nei centri operativi è un’esperienza che consiglio a tutti i professionisti considerando, oltretutto, che c’è la possibilità di dedicare solamente un paio di giorni a settimana. Si tratta di un’esperienza che vi arricchirà professionalmente e umanamente.
ESPERIENZA FAST • Francesco Palatroni Nelle giornate del 2 e 3 marzo, in squadra con il collega Geom. Gianni Storani, abbiamo svolto l'attività di rilevatori Fast nelle zone colpite dal sisma. Di buon ora ci siamo recati al CCR di Macerata, dove previe raccomandazioni di rito sulla compilazione delle schede, ci è stata data la destinazione con i relativi recapiti. Vidimato il badge, preso il fascicolo di schede "Fast", ci siamo diretti al Comune di assegnazione dove un tecnico era già pronto con tutto il materiale cartaceo diviso per aggregati strutturali. Navigatore alla mano, siamo partiti alla volta del primo edificio: un condominio in muratura con 7 piani fuori terra da 5 appartamenti ciascuno... all'ingresso ci aspettavano circa 30 condomini insieme
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Zona rossa
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Campo comunale
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all'amministratore che ci consegnava una relazione dei Vigili del fuoco, dalla quale risultava una inagibilità parziale, oltre ad una ordinanza del Comune in cui si intimavano interventi di messa in sicurezza urgenti... niente male come prima Fast!!! Rotto il ghiaccio, tra la confusione condominiale, abbiamo dato inizio alla nostra attività, visionando il condominio in ogni sua parte e valutando ogni sintomo che lo stesso ci mostrava, adottando questa modalità anche per i successivi sopralluoghi. Gli edifici rilevati erano per lo più grandi condomini, con una media di 30 appartamenti ciascuno, costruiti in diverse epoche, alcuni a più riprese e di tipologia strutturale diversa l'uno dall'altro: cemen-
to armato, muratura portante e strutture miste. Mi sono da subito reso conto che valutare un aggregato strutturale nella sua interezza agibile o non utilizzabile (come previsto dalla Fast) non era poi così scontato e che ogni piccolo dettaglio poteva fare la differenza. Lesioni apparentemente non compromettenti per l'intero edificio, come può essere una crepa diagonale in un tramezzo da 6 cm fuori piombo, può rivelarsi pericolosa per il singolo utilizzatore e non deve essere sottovalutata. Sotto un profilo tecnico è stata un'esperienza molto formante; valutare e decidere una criticità in tempi
brevi, nella confusione generale non è stato facile; credo e spero di averlo fatto nel migliore dei modi. C'erano poi i proprietari, tutti con le loro comprensibili ragioni: alcuni auspicavano ad un rinvio AEDES per piccole filature agli intonaci, altri scongiuravano la non utilizzabilità per fessure passanti su murature portanti a tre teste e infine altri avevano già sbaraccato dalla paura. La cosa che più mi ha colpito è il terrore che sullo sguardo di ogni persona colpita si può ancora leggere. Credo che noi Geometri tutti, dovremmo essere formati in modo mirato e costante sulle conseguenze e soprattutto sulla prevenzione di un eventuale crisi sismica. La mia personale impressione, sotto l’aspetto buro-
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Collegio cratico, è che la Fast non sia poi cosi veloce, inserendola è stato aggiunto un ulteriore passaggi... ma questa è un'altra storia. Il bagaglio positivo che porto via da questa esperienza e l’aver dato un conforto o quanto meno un ulteriore sollievo a chi ancora vive nell’angoscia e nella fobia del terremoto. Il supporto di noi professionisti è fondamentale e deve continuare, Il sisma è nel dna del nostro territorio, è ora scossa di agire!!!
SQUADRA MR68
posto". Si opera in squadra quindi un continuo dialogo e confronto con il collega, nella fase conoscitiva, nell'analisi dei segni del sisma e sopratutto nell'elaborazione congiunta del giudizio finale. Siamo entrati nel "sistema" della Protezione Civile; operando sul campo abbiamo realmente percepito la dimensione geografica dell'evento sisma, nonchè l'oggettiva complessità sia dell'azione di assistenza immediata che della futura ricostruzione edile–infrastrutturale e del tessuto civile ed economico di un così vasto e peculiare territorio.
• Geom. Andrea Campanelli e Geom. Filippo Mosconi Al rientro dai sopralluoghi di verifica speditiva Fast abbiamo più volte raccontato cosa abbiamo visto, cosa abbiamo fatto... Ora, a distanza di qualche giorno, ci siamo resi conto che alla curiosità di amici, parenti o colleghi si è risposto a volte ponendo l'accento su un aspetto, a volte su un'altro, focalizzando, così come venivano in mente, questioni e fatti più disparati. La realtà della cose è che l'esperienza fatta e, concedetecelo, il lavoro svolto, hanno molteplici sfaccettature e dal punto di vista personale non possiamo che trarne un bilancio positivo. Visto il tempo limitato, ed il dover operare su aggregati edilizi storici, complessi dal punto di vista costruttivo, distributivo e dell'assetto proprietario, abbiamo fatto di necessità virtù e abbiamo sfruttato le conoscenze e le abilità caratteristiche di tecnici del territorio. Quindi: lettura critica di cartografie, di mappe catastali, di foto satellitari, riconoscimento di schemi, di espedienti ed artifizi costruttivi più o meno corretti dell'edilizia tradizionale, analisi della cronologia degli interventi visibili, dei rimaneggiamenti e delle superfetazioni edilizie il tutto sempre dialogando con la "gente del Treia (MC)
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Geom. Diego Sbaffi e Ing. Walter Federici di Ancona, squadra rilevamento Fast nel territorio di Treia dal 3 al 5 febbraio 2017
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Formare Tecnici del Risparmio energetico Michele Urbinelli La Cooperativa L.A.B. ente di formazione professionale di Ancona, è in procinto di attivare un corso completamente gratuito e approvato dalla Regione Marche che ha come tema 'Tecniche di organizzazione e gestione cantiere edile, recupero e restauro del patrimonio edilizio e suo efficientamento energetico. Si tratta di un corso IFTS (Istruzione Formazione Tecnica Superiore), di 800 ore che comprende 320 ore di stage in studi tecnici o imprese edili della Regione Marche. Partner nel progetto sono: COLLEGIO DEI GEOMETRI E DEI GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI ANCONA UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLE MARCHE ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE CORINALDESI DI SENIGALLIA (AN) ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE CUPPARI DI JESI (AN) CONFAPI MARCHE L'argomento del corso si colloca in un settore, quello edile, che forse più di tutti ha sofferto la crisi ancora in atto, ma che sta dando decisi segni di ripresa. L'osservatorio economico della Regione Marche ha individuato come sia opportuno focalizzare la formazione nel settore della gestione dei cantieri e nell'acquisire competenze inerenti le tecniche per il risparmio energetico. Il profilo professionale in uscita intende integrare: • la figura del tecnico della gestione dei cantieri edili in riferimento ai regolamenti, alla gestione, al controllo e alla sicurezza; • il tecnico del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, cioè coloro che applicano procedure tecniche per aumentare il risparmio energetico e ridurre l'impatto ambientale. Tali figure rientrano nelle categorie di riferimento
previste dal quadro di riferimento europeo EQF (European Qualification Framework) e fa riferimento al 4° livello della classificazione comunitaria delle certificazioni. Le iscrizioni sono aperte fino al 3 aprile 2017 e sono riservate a disoccupati e inoccupati residenti o domiciliati nella regione Marche da almeno 6 mesi, con particolare attenzione verso le donne e gli over 45. Per quanto concerne i titoli di studio, sarà data priorità a tutti coloro che sono in possesso del diploma di scuola media superiore attinente alle materie oggetto del corso (in particolar modo a quello di geometra). Il progetto prevede una particolare attenzione che intende interessare non esclusivamente l'aspetto didattico/formativo, ma incentivare la frequenza creando agevolazioni che investano l'ambito personale. È prevista infatti una indennità di frequenza di 0,40 euro/ora (elevabile a 0,50 euro) per un massimo di 472 ore agli iscritti che abbiano frequentato almeno il 75 % del totale delle ore del corso. Verrà inoltre erogato un contributo per le spese di trasporto che i corsisti sosterranno nei loro spostamenti con mezzi pubblici, da e per la sede del corso fino ad un massimo di 200 euro per corsista. Nella prospettiva della futura professione, il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona riconoscerà crediti formativi pari a 4 mesi sul totale dei 18 mesi di praticantato necessari per l'accesso all'Esame di Stato per la Professione di Geometra, se in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa. Inoltre, La Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, riconoscerà ai partecipanti, fino ad un massimo di 6 CFU spendibili nei Corsi di Studio della Facoltà di Ingegneria (3 come tirocinio e 3 come altre attività didattiche) secondo quanto MARZO 2017
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Formazione previsto dall’art. 4 D.M. 16.03.2007. Nell’ambito della selezione si prevedono tre prove: • analisi dei titoli di studio e dei requisiti professio nali (15 punti); • prova scritta e/o pratica, anche in forma di test, sugli argomenti del corso o attitudinali o di cultu ra generale (0-35 punti); • un colloquio sulle materie oggetto del corso spe cialistiche o trasversali e/o motivazione di parte cipazione al corso e curriculum (0-50 punti). Al termine della selezione verrà stilata una graduatoria. I primi 20 verranno ammessi alla frequenza del corso in qualità di allievi. I primi 4 idonei ma non ammessi potranno partecipare al corso come uditori e subentrare in qualità di allievi in caso di ritiri. Alcune delle materie trattate sono: RELAZIONARSI E COMUNICARE NELL'AMBIENTE DI LAVORO • LINGUAGGI SPECIALISTICI NEL SETTORE EDILE IN LINGUA MADRE E IN LINGUA INGLESE (20 ore) • INFORMATICA (30 ore) • COMUNICAZIONE E RELAZIONE: (10 ore) MASSIMIZZARE L'OPERATIVITÀ AZIENDALE NEL RISPETTO DEI CRITERI DI QUALITÀ E SICUREZZA • SISTEMA QUALITÀ (4 ore) • SICUREZZA, PREVENZIONE, SOSTENIBILITÀ: norma tive, protocolli, procedure (10 ore) • SISTEMA IMPRESA NEL SETTORE EDILE (10 ore) ORGANIZZARE E GESTIRE IL PROCESSO EDILIZIO • METODOLOGIE PER LA PIANIFICAZIONE E CON TROLLO DEI PROGETTI (32 ore) • ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO CANTIERE EDILE (48 ore) • PRINCIPI DI GESTIONE ECONOMICO-FINANZIARIA E METODOLOGIE PER LA REDAZIONE E L’UTILIZZO DEI LIBRI CONTABILI (8 ore) • ASPETTI APPLICATIVI DELLA LEGISLAZIONE VIGEN TE IN MATERIA DI SICUREZZA NEI CANTIERI (20 ORE) • PROGRAMMAZIONE E GESTIONE INFORMATIZZATA DEL CANTIERE (28 ore) RECUPERARE E RESTAURARE IL PATRIMONIO EDILIZIO ATTRAVERSO TECNICHE TRADIZIONALI E INNOVATIVE • TECNICHE DI RILIEVO TRADIZIONALI E INNOVATIVE (24 ore) • RILIEVO E ANALISI DELLE CRITICITÀ DEL COSTRUI TO (12 ore) • TECNICHE PER LA RISTRUTTURAZIONE E LA RIQUA LIFICAZIONE DEL COSTRUITO. (80 ore)
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Azimut RIQUALIFICARE L'EDIFICIO ATTRAVERSO L'EFFICENTAMENTO ENERGETICO ED ACUSTICO (130 ORE) • L’EFFICIENZA E LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELL’EDIFICIO (80 ore) • TECNICHE DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO ED ACUSTICO DELL’EDIFICIO (50 ore)
Le iscrizioni possono essere presentate a mano presso l’ufficio della L.A.B. ad Ancona in Via Goito, 3b oppure tramite posta raccomandata A.R. o PEC entro il 3 aprile 2017. Orario ufficio dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13,00 martedì e giovedì anche dalle 14,00 alle 16,00 Per informazioni: www.labformazione.eu e-mail: info@labformazione.it Tel.: 071/200711 – 392/9961673
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Formazione
Formazione professionale.
Argomenti ed eventi Anno 2017 edilizia urBaniStica e amBiente
La riquaLificazione deLL’edificio il professionista, negli ultimi anni, sempre più spesso è chiamato ad intervenire sul costruito, inteso come patrimonio da recuperare e mantenere. il corso fornisce le nozioni necessarie per la stesura di un progetto di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, con riguardo sia alla definizione del concetto che alla pratica di riqualificazione, regolamentate dalle normative inerenti alla tutela del costruito, anche in termini strutturali, finalizzate alla conservazione ed alla contemporanea nuova destinazione d’uso di un edificio. La trattazione ricomprende anche l’approfondimento su soluzioni progettuali più efficaci attraverso la presentazione di casi pratici. numero ore complessive: 8 - crediti formativi n. 8 metodi e tecniche di restauro architettonico L’evento formativo intende fornire, attraverso l’intervento di esperti e professionisti del settore che si confronteranno su tematiche legate alla conservazione di edifici del passato, gli elementi tecnici necessari per intervenire sul patrimonio storico che consentano di conoscere e analizzare il manufatto attraverso indagini stratigrafiche e rilievi, azioni indispensabili per capire a fondo l’organismo architettonico, storico e per progettare un “recupero compatibile” dell’edificio. saranno approfonditi principi e metodi del restauro e, descrivendo casi studio, i relatori prenderanno in esame le molteplici problematiche legate agli aspetti costruttivi degli edifici storici e forniranno indicazioni sulla più ampia dotazione di strumenti tecnici e metodologici utili alla definizione degli interventi corretti. numero ore complessive: 8 - crediti formativi n. 8 vuLnerabiLità sismica e consoLidamento deL costruito Le recenti tragedie verificatesi nelle marche, abruzzo, umbria e Lazio hanno posto all’ordine del giorno il tema della sicurezza delle costruzioni in un territorio pressoché tutto a rischio sismico, quale è l’italia. anche le strutture in calcestruzzo armato possono essere vulnerabili al sisma, soprattutto a causa della cattiva progettazione e/o realizzazione. il corso intende analizzare la meccanica delle strutture rispetto al sisma, cercando di definire la distribuzione delle forze ed i principali meccanismi di collasso, occupandosi anche dei comportamenti degli edifici in aggregato, all’interno dei centri abitati. scopo dell’evento formativo è fornire la lettura e l’interpretazione dei dissesti strutturali e la conoscenza delle tecniche evolute d’intervento provvisionale e consolidamento degli edifici. numeroro 3 giornate da 8 ore cad. frequentabili anche singolarmente. primo modulo programmato in data: 12.05.2017 crediti formativi n. 8 per giornatala busta. MARZO 2017
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La contabilità dei lavori Il corso intende fornire ai professionisti, agli impiegati tecnici, ai tecnici di cantiere o altre figure che in un’impresa svolgono la contabilità dei lavori, gli strumenti e le competenze necessarie per effettuare la preventivazione dei costi, l’analisi dei prezzi e le procedure di contabilizzazione delle opere eseguite (scritture contabili, analisi dell'evoluzione del cantiere e consuntivazione). Gli argomenti esposti saranno approfonditi con esercitazioni altamente esemplificative. La didattica si articolerà in 3 moduli da 8 ore ciascuno, frequentabili anche singolarmente. Crediti formativi n. 8 per giornata Dal sopralluogo all’APE L’emissione di un Attestato di Prestazione Energetica (APE) comporta per alcuni tecnici certificatori l’effettuazione di almeno un sopralluogo presso l’edificio o l’unità immobiliare oggetto di attestazione, al fine di reperire e verificare i dati necessari alla sua predisposizione. Un tecnico certificatore professionista è al corrente che per poter ottenere un APE di qualità dovrà raccogliere una enorme quantità di dati, analizzare ogni documento utile, controllare i dati rilevati e infine inserirli nel software di calcolo. Non aver eseguito un sopralluogo ai fini dell’Attestazione della prestazione dell’edificio comporta una non conformità della legislazione vigente con le conseguenze sanzionatorie previste. La conoscenza degli elementi minimi da rilevare durante un sopralluogo diventa quindi molto importante non solo per ottemperare i requisiti legislativi, ma anche per ottimizzare i tempi senza perdere la qualità della professione di un tecnico certificatore energetico. Il corso di formazione professionale in questione è rivolto alle procedure per l’Attestazione della prestazione energetica degli edifici ponendo l’attenzione agli elementi del “rilievo energetico” partendo dagli elementi base del sopralluogo dell’immobile fino ad arrivare all’emissione dell’APE. Evento programmato in data: 21.03.2017 Numero ore complessive: 4 - Crediti formativi n. 4 La certificazione energetica degli edifici Alla luce delle innovazioni legislative sulle compravendite, sul risparmio energetico e sulle agevolazioni fiscali per lavori di ristrutturazione e ammodernamento di edifici, l’Attestazione di Prestazione Energetica, rappresenta una condizione indispensabile per ottenere i bonus fiscali per ristrutturare edifici in funzione di una maggiore efficienza energetica. Il corso intende fornire un quadro sintetico ma completo, sui metodi analitici per la valutazione dei consumi energetici degli edifici e delle procedure adottabili per la certificazione energetica e mettere a disposizione gli strumenti tecnici, normativi ed operativi per la redazione dell’APE degli edifici. Data prevista: 7/8.04.2017 Numero ore complessive: 12 - Crediti formativi n. 12 La certificazione energetica degli edifici:approfondimenti e risposte ai dubbi più frequenti Alla luce delle innovazioni legislative sulle compravendite, sul risparmio energetico e sulle agevolazioni fiscali per lavori di ristrutturazione e ammodernamento di edifici, l’Attestazione di Prestazione Energetica, rappresenta una condizione indispensabile per ottenere i bonus fiscali per ristrutturare edifici in funzione di una maggiore efficienza energetica. Numero ore complessive: 4 - Crediti formativi n. 4 L’acustica e l’attività professionale del geometra La Legge 447/95 ha istituito la figura del “Tecnico competente in acustica ambientale” qualeprofessionista idoneo a svolgere attività di misura, di controllo e di risanamento dell'inquinamento acustico nell'ambiente esterno e abitativo, rendendola obbligatoria per lo svolgimento di alcune tipologie di attività in materia. L’evento ha lo scopo di illustrare quali possano essere i punti di incontro e di scontro tra l’attività professionale e l’acustica, intesa come un sistema codificato di norme e leggi che abbracciano diversi ambiti dell’attività professionale, come la progettazione, le ristrutturazioni e la sicurezza. Evento programmato in data: 17.02.2017 Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 8
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PerCorso di formazione in materia di Tecniche e prodotti Biocompatibili La calce: dove utilizzarla e perché – Analizzare il cantiere: dalla diagnosi all’intervento – Il degrado della muratura – Salubrità degli edifici – Prodotti vernicianti esenti da petrolderivati. Numero 2 giornate da 8 ore cad. frequentabili anche singolarmente. Crediti formativi n. 8 per giornata Accessibilità e abbattimento delle barriere architettoniche Il corso offre uno scenario che rivoluziona il modo di pensare e di approcciarsi alla progettazione accessibile. Illustrerà, a chi sta pensando di effettuare migliorie all’interno delle strutture ricettive o in semplici abitazioni, un nuovo punto di vista: quello di dedicare attenzione ai bisogni dei clienti, cittadini e utenti con disabilità permanenti o temporanee. Il corso accessibilità e abbattimento barriere architettoniche insegnerà a quali particolari bisogni dedicare più attenzione, come sviluppare nuove proposte, nuove progettazioni e nuovi servizi che sappiano andare nella direzione di una qualità più lungimirante e una visione più olistica. Verranno illustrate, con l’utilizzo di case history ed esempi concreti, tecniche di progettazione accessibile che permettono di realizzare l’accessibilità trasparente attraverso una visione nuova. Numero ore complessive: 16 - Crediti formativi n. 16
Sicurezza – Protezione Civile – Prevenzione incendi
Il Coordinatore sicurezza in fase di progettazione: definizione e obblighi Nel Testo Unico Sicurezza del Lavoro il cantiere è definito come un’organizzazione strutturata su tre livelli trasversali di responsabilità: il Committente, le imprese e i Coordinatori per la sicurezza. L’evento formativo fornisce le indicazioni su come viene individuato e quali sono gli obblighi del Coordinatore in fase di progettazione (CSP): la redazione del Piano di Sicurezza e di Coordinamento; la predisposizione di un fascicolo adattato alle caratteristiche dell’opera, contenente le informazioni utili alla prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori. Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 8 Il Coordinatore sicurezza in fase di esecuzione: definizione e obblighi La professione del CSE riveste un ruolo difficile e cruciale all’interno del cantiere svolgendo il suo operato, previo incarico del Committente o del Responsabile dei lavori, durante la fase di esecuzione dei lavori. Obiettivo del corso è di presentare il profilo professionale del CSE, i compiti di verifica e controllo sul rispetto delle disposizioni contenute nel Piano di Sicurezza e di Coordinamento (e della sua idoneità), e delle normative, in ambito della sicurezza, da parte delle imprese e lavoratori, con relativo onere di segnalazione di eventuali inadempienze e/o difformità. Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 8 L’infortunio in cantiere Il corso ha l’obiettivo di fornire ai Coordinatori un aggiornamento in base al D. Lgs. 81/2008, Allegato XIV e prevede una approfondita analisi di un infortunio in cantiere: indagine del PG, AUSL, i consulenti di parte e del Tribunale, le testimonianze, la procedura penale, il giudizio. Saranno anche effettuate valutazioni sul costo di un infortunio: risarcimento al lavoratore, costo per l’impresa, copertura assicurativa INAIL, rivalsa INAIL verso l’azienda e il RL, sanzioni punitive verso l’azienda e il D. Lgs.231/2001 in materia di responsabilità amministrativa. Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 8
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SICUREZZA CANTIERI: DPI di 3°categoria e prevenzione delle cadute nei lavori in quota La formazione sulla sicurezza del lavoro per attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di cadute da una quota posta ad altezza superiore a 2 metri rispetto ad un piano stabile, assume importanza strategica per tutti gli operatori di questo settore. L’articolo 115 del D.Lgs 81/2008 descrive i sistemi di arresto caduta necessari qualora non fossero state adottate le misure di protezione collettiva previste nell’articolo 77 del D.Lgs 81/2008 impone l’obbligo di formazione ed addestramento pratico sul corretto utilizzo dei DPI di III categoria, compresi i dispositivi di arresto caduta, per tutti i lavoratori che ne debbano fare uso. L’evento formativo, anche alla luce del positivo riscontro sulle modalità formative teorico-pratiche adottate lo scorso anno presso il “Centro Addestramento di Osimo Stazione” prevede, oltre ad una parte teorica,delle prove pratiche ed esercitazioni presso il “centro di addestramento”, dove sono state ricreate condizioni operative simili a quelle che si ritrovano sui luoghi di lavoro, al fine di mettere in pratica le specifiche procedure da adottare. Evento programmato in data: 28.02.2017 Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 8 Corso abilitante per Coordinatore della sicurezza Percorso formativo in materia di sicurezza cantieri, volto all'abilitazione del Coordinatore per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, come previsto dall'allegato XIV del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Evento erogato al raggiungimento del numero minimo di adesioni pari a 25. Numero ore complessive: 120 - Crediti formativi n. 120 (+ 3 per verifica finale) Corso aggiornamento per Coordinatore della sicurezza Percorso formativo in materia di sicurezza cantieri, rivolto alla figura di Coordinatore per la sicurezza nei cantieri temporanei o mobili, come previsto dall’allegato XIV del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. Evento programmato: Marzo / Maggio 2017. Numero ore complessive: 40 - Crediti formativi n. 40 Criteri e tecniche per l’identificazione delle frane di evento e per la stima del loro impatto su strutture e infrastrutture Il CNR IRPI in collaborazione con il Consiglio Nazionale Geometri e G.L. ha strutturato un percorso formativo con l’obiettivo di formare tecnici in grado di individuare frane innescate da eventi di pioggia o sismici. Numero ore complessive: 16 - Crediti formativi n. 16
Il condominio
Corso di Aggiornamento per Amministratore di condominio A partire dal 9 ottobre 2014 è entrato in vigore il decreto ministeriale n. 140 del 24/09/2014 che ha imposto l’obbligo di aggiornamento annuale a tutti gli amministratori di condominio che dovranno, quindi, ottemperare la formazione continua per un totale di 15 ore. Numero ore complessive: 15 - Crediti formativi n. 15 L’appalto di opere straordinarie in condominio e il ruolo del direttore lavori L’appalto di lavori straordinari costituisce uno degli aspetti non certamente secondari nella vita del condominio. Il ricorrere ad appalti di lavori, in genere di natura straordinaria, costituisce una delle necessità non dilazionabili cui devono far fronte tutti i condomini. L’amministratore è coinvolto in prima persona in quasi tutti gli aspetti della procedura che appare lunga e complessa con risvolti in ordine anche alla sua personale responsabilità. Il seminario intende illustrare la gestione di un appalto di opere straordinarie in condominio passando in rassegna tutte le fasi dell’iter burocratico, dal momento dell’individuazione delle opere come necessarie fino alla conclusione dei lavori. Numero ore complessive: 4 - Crediti formativi n. 4
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Formazione Estimo – diritto e attività peritali
Le valutazioni immobiliari Il professionista necessita di un costante aggiornamento sulle tematiche in materia di Valutazione Immobiliare: una delle attività di primario interesse per la ns. categoria. Il corso fornisce una trattazione dell’estimo che parte dai concetti base ed arriva ad illustrare la metodologia del Market Comparison Approach (MCA) già approvata ed utilizzata dall’Agenzia del Territorio, dalla Banca d’Italia e dalla Circolare ABI seguendo le linee guida nazionali ed internazionali. Saranno illustrati esempi pratici con lo svolgimento in aula di esercizi su casi di studio con il MCA e il Sistema Generale di Stima. La didattica si articolerà in 4 moduli da 8 ore ciascuno, frequentabili anche singolarmente. Numero 4 giornate da 8 ore cad. frequentabili anche singolarmente. Crediti formativi n. 8 per giornata Il ruolo dell’esperto stimatore nel processo esecutivo alla luce delle nuove riforme L’evento formativo ha l’obiettivo di informare sulle novità riguardanti i tecnici CTU, Esperti del Giudice, liberi professionisti e Consulenti legali, dopo il D. L. 83 del 27/06/2015 e la legge di conversione 132 del 6/08/2015 in merito alle misure in materia fallimentare, civile e processuale civile emergenti negli ultimi anni di crisi economica e, in particolar modo, quella creditizia. Le modifiche alla disciplina delle procedure esecutive sono rilevanti per l’attività del tecnico chiamato ad operare in qualità di CTU perché modificano i criteri di stima degli immobili, il calcolo dei compensi professionali e i tempi di pagamento previsti dalla riforma. Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 8 L’affiancamento tecnico nei passaggi di proprietà degli immobili Nell’ambito di un’operazione immobiliare assume particolare importanza la corretta applicazione degli adempimenti di cui il tecnico deve tener conto nel trasferimento degli immobili. Il seminario di studio intende approfondire le diverse tipologie di trasferimento: a titolo gratuito (successione, donazione) o oneroso (es. compravendita) e locazione. Numero ore complessive: 4 - Crediti formativi n. 4 L’elaborato peritale: struttura e contenuti L’elaborato peritale, redatto dal Consulente Tecnico d’ufficio, è il documento che racchiude quanto svolto dall’esperto, i cui contenuti, rendono la dovuta illustrazione e fondamento. Quanto alla struttura della relazione di consulenza tecnica, il rapporto può essere articolato in parti distinte, nelle quali si evidenzia quanto espletato nel corso delle operazioni peritali, le metodologie e le tecniche utilizzate in funzione dei quesiti posti, i risultati raggiunti e le conclusioni alle quali si è pervenuti. Oggetto di valutazione da parte del Giudice e delle Parti, tale elaborato, riveste grande importanza in un procedimento giudiziario, soprattutto perché dal Giudice utilizzato ai fini della decisione. Verranno forniti esempi e casi di studio utili al professionista per redigere un documento peritale completo e corretto sia nella forma che nella sostanza. Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 8 Le Successioni mortis causa La denuncia di successione è un adempimento avente natura fiscale, previsto dalla legge, attuato quando a seguito di un decesso viene trasferito il possesso del patrimonio di un determinato soggetto defunto ad altri soggetti (eredi o legatari). L’evento ha l’obiettivo di esaminare la disciplina delle successioni mediante la presentazione di esempi pratici delle varie fasi della procedura successoria e con particolare attenzione ai riflessi fiscali e alle predisposizioni della dichiarazione di successione. Evento programmato in data: 2.02.2017 Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 8
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Successioni legittime e testamentarie, divisione, donazione e volture catastali La gestione dei beni ereditari, dalla dichiarazione di successione alla divisione tra coeredi, alla donazione e gli adempimenti catastali necessari, devono essere ricomprese nel bagaglio di sapere e conoscenze che ogni professionista possiede. Il corso ha l'obiettivo di fornire gli elementi tecnico giuridici per guidare il cliente nelle scelte più consapevoli e corrette sul proprio patrimonio immobiliare. Numero ore complessive: 16 - Crediti formativi n. 16
Topografia e Catasto
Introduzione ai sistemi informativi GIS Il corso è finalizzato all'apprendimento dei concetti fondamentali dei Sistemi Informativi Geografici (GIS) e delle tecnologie disponibili nel settore dell'informazione geospaziale. Tali concetti saranno applicati illustrando le procedure di utilizzo del software open source GIS gvSIG, strumento di nuova generazione che consente di gestire le informazioni territoriali e di eseguire una vasta gamma di elaborazioni ed analisi cartografiche. Saranno affrontati i principali aspetti concettuali e procedurali della gestione geografica e fornite le conoscenze operative necessarie per l'utilizzo del software. Inoltre sarà fornita una panoramica tecnica sulle cartografie ufficiali disponibili e sulle modalità di utilizzo e gestione in ambito GIS. L'intervento formativo sarà utile per migliorare, aggiornare ed adeguare le conoscenze e la preparazione professionale ai moderni modelli di digitalizzazione dei dati geocartografici nello svolgimento delle rituali attività di rilevazioni e governo del territorio ed ambiente. Numero ore complessive: 16 - Crediti formativi n. 16 I DRONI: nuova frontiera del rilievo del territorio Il seminario è dedicato ad approfondire una delle più recenti ed innovative tecnologie per il rilevamento del territorio: la aerofotogrammetria digitale da “drone”, termine con il quale vengono correntemente designati piccoli velivoli a pilotaggio remoto. Numero ore complessive: 4 - Crediti formativi n. 4 Le pratiche catastali dalla documentazione all'operatività Il corso prevede un aggiornamento alla luce delle innovazioni apportate in materia catastale e della nuova versione del programma Docfa, oltre alle nuove modalità di redazione degli elaborati planimetrici. Il corso ha l'obiettivo di trasmettere ai partecipanti tutti gli strumenti necessari alla corretta redazione di Docfa e all’esatta interpretazione dei documenti catastali. Sono, inoltre, previste esercitazioni pratiche e analisi di casi tipo, al fine di rendere più semplice e diretto l’apprendimento delle tematiche trattate. Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 8 Professione Topografo: le innovazioni L’evento, introduttivo teorico e pratico alle nuove tecnologie di rilievo, ha lo scopo di fornire le conoscenze di base sui nuovi moderni sistemi di rilievo, le principali procedure di acquisizione dati e la restituzione delle informazioni metriche 3D-2D. Numero ore complessive: 4 - Crediti formativi n. 4
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Formazione FORMAZIONE INTERDISCIPLINARE
BIM - Building Information Modeling Il percorso formativo prevede un primo appuntamento di 4 ore, con l’obiettivo di illustrare questa nuova tecnologia, i suoi ambiti applicativi, le tecnologie utilizzate e quali vantaggi permette di ottenere, utilizzando alcuni esempi pratici di progettazione BIM con Autodesk Revit, sia in ambito architettonico che strutturale. Strumento multidimensionale in grado di gestire l’intero ciclo di vita di un edificio, che può contenere qualsiasi tipo di informazione. Permette di progettare su più dimensioni, nel senso che coinvolge tutti gli attori che collaborano alla progettazione, alla gestione e al ciclo di vita di un edificio. Seguiranno poi, un corso base ed uno avanzato, dove saranno presentate tutte le funzioni basilari per la progettazione architettonica, per ottimizzare le prestazioni e modellare con precisione i progetti. Numero ore complessive: 4 per il primo appuntamento di presentazione generale e in corso di definizione per i corsi base e quello avanzato. Crediti formativi n. 4 per il primo appuntamento di presentazione generale. Comunicazione e approccio con la committenza L’evento formativo tende a migliorare le capacità interpersonali (buona comunicativa, saper negoziare e condurre i gruppi di lavoro) e gestionali (organizzare le attività professionali, motivare i propri collaboratori e gestire situazioni di cambiamento). Evento programmato in data: 30.03.2017 Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 8 Time Management Nell’ambito di un percorso formativo rivolto alla PERSONA PROFESSIONISTA, il corso intende fornire elementi utili per migliorare la conoscenza e la valutazione personale sulla gestione del tempo al fine di ridurre le attività disutili e non necessarie. Sapere quando fare una cosa, come farla ed in quanto tempo, sarà fondamentale per focalizzare le priorità in modo da realizzare ciò che è importante prima che diventi urgente. Evento programmato in data: 30.09.2017 Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 8 Il web marketing per gli studi professionali La libera professione è cambiata e le opportunità di sviluppo offerte dal web sono moltissime... MA SAPPIAMO QUALI SONO E COME POTERLE SFRUTTARE AL MEGLIO? Il corso punta a fornire ai professionisti le conoscenze base per poter promuovere al meglio la propria attività professionale sul web e tramite i migliori strumenti marketing offerti dalla rete. Numero ore complessive: 8 - Crediti formativi n. 8
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INTERVENTI
Normativa
Le Successioni nelle unioni civili e dei conviventi di fatto
RODOLFO KRIEG Notaio in Follonica (GR)
La Legge 20 maggio 2016 n. 76 o “Legge Cirinnà” ha disciplinato convivenze e unioni civili anche tra persone dello stesso sesso. Ma come si procede in questo caso con le successioni? Il punto di vista del notaio
La Legge 20 maggio 2016 n. 76 (cosiddetta "Legge Cirinnà"), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, Sezione Generale n. 118 del 21 maggio 2016, in vigore dal 5 giugno 2016 e relativa alle unioni civili tra persone dello stesso sesso ed alla disciplina delle convivenze, ha regolamentato, tra l'altro, anche la successione ereditaria nelle coppie unite civilmente e nelle coppie di conviventi di fatto. Anteriormente alla nuova normativa, solo dal matrimonio originavano diritti successori in capo al superstite della coppia: nessun diritto successorio (tranne il diritto di subentro nel contratto di locazione stipulato dal defunto) scaturiva, in capo al componente superstite di una coppia di conviventi non sposati, con riguardo al patrimonio lasciato dal componente defunto della coppia in questione. La nuova legislazione in tema di rapporti di coppia ha configurato, come conseguenza, queste quattro situazioni: 1) la convivenza non registrata (che, nella nuova legge non trova menzione ed alla quale è immaginabile sarà data dai giudici la medesima rilevanza finora attribuita, in assenza di qualsiasi legislazione, alle coppie conviventi e non sposate); 2) la "convivenza di fatto" registrata all'Anagrafe (tra persone di qualunque sesso, uguale o diverso); 3) l'"unione civile" tra persone di sesso identico (non è ammessa una unione civile tra persone di di-
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verso sesso poiché, in tal caso, occorre ricorrere al matrimonio); 4) il matrimonio tradizionale che ha come presupposto fondamentale la diversità di sesso tra le persone che compongono la coppia. Con la nuova legge, quindi, lo scenario è mutato radicalmente: se il superstite di una coppia di conviventi di fatto continua, come prima, a non maturare alcun diritto nella successione del convivente defunto, invece il componente di una unione civile acquisisce la stessa posizione che nel matrimonio compete al coniuge superstite. La nuova normativa, infatti, è impostata sul principio che il partecipe di una unione civile (necessariamente composta da persone del medesimo sesso) è del tutto equiparato al coniuge di un matrimonio "ordinario". In particolare: a) in mancanza di testamento, il componente dell'unione civile acquisisce lo status di successore "legittimo" e, quindi, il diritto a conseguire una quota dell'eredità e ad abitare, vita natural durante, nella casa già adibita a residenza dei componenti dell'unione civile; b) il componente dell'unione civile acquisisce lo status di successore "necessario" e, quindi, il diritto di contestare le donazioni e le disposizioni testamentarie che non gli permettano di acquisire una quota del patrimonio del defunto risultante dalla somma di quello lasciato dallo stesso defunto alla sua morte e
Azimut di quello che il defunto aveva fatto oggetto di donazione durante la propria vita. Invece il partecipe di una convivenza registrata (sia per soggetti omosessuali, sia eterosessuali) non acquisisce - se non marginalmente - diritti ereditari. E così, se muore il componente di una unione civile, l'altro componente ne è erede "necessario", se muore il partecipe di una convivenza di fatto, il superstite non partecipa (fatta salva l'esistenza di disposizioni testamentarie a suo favore) alla successione del convivente defunto. Se il convivente di fatto non matura diritti successori in caso di morte dell'altro convivente, qualora, però, la convivenza si svolgeva in una abitazione di titolarità del convivente defunto, il superstite maturerà, in ogni caso, un diritto di abitazione di durata biennale; se tuttavia la convivenza durava da oltre due anni questo diritto di abitazione durerà per un periodo pari alla durata della convivenza, ma non superiore, però, a 5 (cinque) anni. Se, infine, il convivente superstite ha figli minori o disabili, il diritto di abitazione durerà almeno 3 (tre) anni. I QUESTITI MAGGIORMENTE RICORRENTI (Cfr. Guida per il Cittadino “Successioni tutelate" a cura del Consiglio Nazionale Notariato e delle Associazioni dei Consumatori). Che diritti ha il coniuge separato? Al coniuge separato spettano gli stessi diritti successori spettanti al coniuge non separato a meno che la separazione sia stata giudiziale con addebito di colpa. In caso di separazione senza addebito di colpa, come ad esempio nel caso di separazione consensuale, i diritti successori dei coniugi rimangono inalterati anche per quanto riguarda il diritto alla legittima. I diritti successori cessano solo con il divorzio. Che diritti ha il coniuge divorziato? Dopo il divorzio i diritti successori tra i coniugi vengono meno. Il coniuge divorziato potrà soltanto richiedere al Tribunale un assegno periodico a carico dell’eredità nel caso in cui si trovi in stato di bisogno e sempreché gli fosse già stato riconosciuto il diritto all’assegno in occasione del divorzio. Il Tribunale, nel determinare l’ammontare dell’as-
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Normativa segno, terrà conto di una molteplicità di elementi tra cui l’importo delle somme percepite e la gravità dello stato di bisogno, il valore dei beni ereditari, il numero e la qualità degli eredi e delle loro condizioni economiche. Su accordo delle parti, coniuge divorziato ed eredi, l’assegno può essere liquidato in un’unica soluzione. Il coniuge divorziato perde il diritto all’assegno se si risposa o cessa lo stato di bisogno. Considerato un nucleo familiare composto da genitori e da 3 figli, se il padre ha già donato a 2 figli, la madre può istituire erede soltanto il terzo figlio? Questo è uno dei possibili errori derivanti dalla convinzione che il fenomeno successorio sia familiare, e cioè che i figli abbiano il diritto di ricevere la propria legittima dalla successione del padre e della madre, come si trattasse di un’unica successione. Nel nostro ordinamento la successione è rigorosamente individuale; pertanto ciascun figlio ha il diritto di ricevere la propria quota di legittima dalla successione del padre e della madre, come fenomeni distinti. Nel caso di comunione ereditaria sui beni del defunto, se non vi è un accordo sulle modalità di liquidazione/ divisione, quali sono le soluzioni? Immaginiamo l’ipotesi in cui 3 fratelli siano comproprietari di un appartamento a seguito della successione di un genitore e che non riescano ad accordarsi sulla vendita dell’immobile. In caso di comunione ereditaria – che si ha quando i beni ereditari sono attribuiti agli eredi per quote indivise – le parti possono giungere a un accordo amichevole sulla divisione dei beni o sulla vendita degli stessi, anche a uno dei coeredi. Se non c’è accordo tra le parti, è possibile solo chiedere la divisione in via giudiziale ed eventualmente arrivare a una transazione in corso di causa. È possibile redigere un testamento che non leda la quota di legittima? È possibile solo se chi redige il testamento, in vita, non ha fatto donazioni, neppure indirette, e se nel testamento dispone del suo patrimonio per quote ideali non inferiori alle quote di legittima spettanti a ciascun legittimario. È invece impossibile se il testatore abbia già disposto di parte del proprio patrimonio con donazioni dirette e/o indirette, ovvero se intenda disporre del proprio MARZO 2017
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Normativa patrimonio suddividendo le singole attività tra gli eredi nominati; e questo perché la quota di legittima viene calcolata sulla base del valore dei beni donati in vita e lasciati dal defunto al momento della morte e non al momento della stipula delle donazioni e della redazione del testamento.
Col termine “donazione indiretta” si intendono tutte quelle disposizioni patrimoniali volte a beneficiare un soggetto a titolo di liberalità, e cioè senza corrispettivo, e che non risultino da un atto formale di donazione: ad esempio l’immobile che viene intestato direttamente al figlio con prezzo pagato al venditore dal genitore o la rinuncia a riscuotere un proprio credito oppure altro. È possibile nominare il beneficiario di una polizza di assicurazione mediante il testamento? Le polizze sulla vita non rientrano tra i beni che cadono in successione. In particolare, il premio dovuto dall’impresa assicuratrice, in caso di morte, viene corrisposto direttamente al beneficiario nominato iure proprio e non iure successionis. È comunque possibile nominare il beneficiario del contratto di assicurazione, stipulato secondo lo schema del “contratto a favore di terzi”, nel testamento, a meno che le condizioni del contratto non escludano questa possibilità. Come influiscono la comunione legale o la separazione dei beni sui diritti successori? La comunione legale e la separazione dei beni sono dei regimi patrimoniali della famiglia e cioè dei complessi di norme destinate a regolare il regime degli acquisti e della gestione dei beni tra i coniugi. Nel caso in cui non si operi una scelta differente – all’atto di matrimonio o anche in seguito mediante apposita convenzione matrimoniale stipulata con atto notarile alla presenza di due testimoni – il regime applicato è quello della comunione legale dei beni. In linea di principio, vigente il regime di comunio-
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Azimut ne legale, gli acquisti effettuati anche da uno solo dei coniugi cadono in comunione, mentre con la separazione dei beni i coniugi conservano la titolarità esclusiva dei beni acquistati durante il matrimonio. Da un punto di vista successorio non vi è nessuna interferenza tra il regime patrimoniale della famiglia e i diritti ereditari dei coniugi, che rimangono sempre gli stessi. Possono invece manifestarsi differenze sulla consistenza dei beni che cadono in successione. Ad esempio se un soggetto ha acquistato un immobile, trovandosi in regime di separazione dei beni, alla sua morte questo immobile cadrà in successione per l’intero; se invece lo stesso soggetto ha acquistato lo stesso immobile trovandosi in regime di comunione dei beni, lo stesso cadrà in successione per la metà. Dove sono consultabili i testamenti pubblicati? I testamenti pubblici, olografi o segreti, debitamente pubblicati sono consultabili: • presso il notaio che ha provveduto a redigere il verbale di pubblicazione se ancora in esercizio; • presso l’Archivio Notarile del distretto cui appar teneva il notaio che a suo tempo aveva provvedu to alla pubblicazione, se lo stesso ha cessato la propria attività. Il notaio che ha ricevuto un testamento pubblico, appena gli è nota la morte del testatore o nel caso di testamento olografo o segreto dopo la pubblicazione, comunica l’esistenza del testamento agli eredi e legatari di cui conosce il domicilio o la residenza. Chi può impugnare un testamento, sia pubblico sia olografo? Dipende dal motivo di impugnazione: • in caso di nullità (ad esempio in mancan za dell’autografia o della sottoscrizione nel testamento olografo) chiunque può im pugnare il testamento, e la nullità può esse re anche rilevata d’ufficio dal giudice; l’a zione è imprescrittibile. Il testamento nullo può essere “convalidato” da tutti coloro che abbiano interesse a far vale re la nullità (ad esempio l’erede ex legge esclu so dalla successione a causa del testamento nul lo), e ciò confermando espressamente la dispo sizione invalida o dandovi volontaria esecuzione; • in caso di annullabilità (ad esempio in mancanza della data nel testamento olografo ovvero in caso di errore, violenza o dolo) può agire solo chi ne ha interesse (ad esempio l’erede ex lege escluso dal-
Azimut la successione a causa del testamento annullabile) entro 5 anni dal giorno in cui è stata data esecu zione alle disposizioni testamentarie ovvero dal giorno in cui si è avuta la notizia della violenza, del dolo o dell’errore; • in caso di lesione della legittima può agire solo il legittimario totalmente o parzialmente privato della quota di legittima, entro 10 anni (vedi capi tolo “La successione “necessaria”: i diritti dei le gittimari”). Come è possibile conoscere tutti i debiti assunti dal defunto? Non sempre è possibile conoscere con immediatezza e tempestività la situazione dei debiti e delle passività relativa al defunto, col rischio, in caso di accettazione espressa o tacita dell’eredità, di trovarsi esposti ad una eredità passiva. Si pensi, ad esempio, al caso delle fideiussioni prestate dal defunto a garanzia di debiti di terzi, al momento dell’apertura della successione non ancora fatti valere dai creditori e che quindi potrebbero manifestarsi anche successivamente alla data di apertura della successione. Qualora non vi sia una assoluta certezza al riguardo e via sia il sospetto che il defunto abbia posto in essere operazioni che possano dar luogo a passività future, non resta che ricorrere, entro i termini di legge, all’accettazione di eredità con beneficio di inventario, che impedisce la confusione dei patrimoni (vedi paragrafo “L’accettazione di eredità con il beneficio di inventario”).
È preferibile "lasciare" un bene dopo la propria morte, disponendo con un testamento, oppure "trasmetterlo" già in vita con una donazione? Sotto il profilo sostanziale non ci sono differenze: anche se si ricorre alla donazione non possono, comunque, essere violate le disposizioni di legge in tema di legittima: • la donazione non può costituire cioè lo strumento per privarsi del proprio patrimonio e lasciare,
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Normativa alla propria morte, qualcuno dei legittimari sen za la quota minima che gli spetta. Se si vuo le già dividere i beni tra i propri successori, lo si può certamente fare disponendo a loro favo re in vita con altrettanti atti di donazione, ma si può ottenere lo stesso risultato anche con un te stamento che contenga disposizioni "divisionali" specifiche per la divisione del patrimonio tra gli eredi. Sotto il profilo fiscale, invece, non è possibile fare raffronti sulla convenienza: è vero che alle successioni e alle donazioni si applicano le medesime imposte, ma è altrettanto vero che i presupposti temporali per l’applicazione sono diversi. Alla donazione si applicano le norme fiscali in vigore al momento in cui viene sottoscritto il relativo atto pubblico; alla successione, invece, quelle vigenti al momento della morte del disponente. Nel frattempo potrebbero verificarsi variazioni sulle aliquote. La rinunzia all'eredità può essere impugnata dai creditori ? Si, l'art. 524 cod. civ. prevede espressamente: "Se taluno rinunzia, benché senza frode, ad una eredità con danno dei suoi creditori, questi possono farsi autorizzare ad accettare l'eredità in nome e luogo del rinunziante, al solo scopo di soddisfarsi sui beni ereditari fino alla concorrenza dei loro crediti. Il diritto dei creditori si prescrive in cinque anni dalla rinunzia.". Come interviene la mediazione civile nella disciplina successoria? Dal 20 marzo 2011 è prevista la mediazione obbligatoria per chi intenda iniziare una causa successoria. Infatti, secondo il d.lgs 4 marzo 2010 n. 28, “chi intende esercitare in giudizio un’azione relativa a una controversia in materia di …. Successioni ereditarie … è tenuto preliminarmente ad esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione”. Ci si dovrà rivolgere a un organismo di mediazione iscritto al registro tenuto dal Ministero della Giustizia. Sono abilitati a costituire organismi di mediazione gli ordini professionali (avvocati, notai, commercialisti, altro) e tutti gli enti che diano garanzie di serietà ed efficienza (ad esempio le Camere di Commercio).
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Intervista a Roberto Renzi, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona Roberto Renzi, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona
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Alcune informazioni per conoscere l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona: in che anno è stato fondato? Quanti sono gli ingegneri iscritti? Come sono divisi tra uomini e donne? Quanti sono i nuovi iscritti ogni anno? Sono in aumento? Quanto dura il suo mandato? Quando scadrà? Come siete strutturati?
L'Ordine degli ingegneri della provincia di Ancona è nato nel 1930 ed ha attualmente circa 2800 iscritti, con una percentuale di presenza femminile del 23/24 %. Le iscrizioni annuali ultimamente hanno oscillato tra le 75 e le 100 unità, non si sono verificati saldi negativi, ma la crescita di alcuni anni fa si è fermata. Gli ingegneri iscritti sono distribuiti tra i settori civile ambientale, industriale e dell'informazione, ma sono poi occupati in una miriade di attività tra libera professione, lavoro dipendente privato o nella pubblica amministrazione, imprenditori, docenti ed altro. Nel Consiglio dell'Ordine siedono 15 consiglieri tra cui il presidente, il segretario ed il tesoriere. Il mandato ha la durata di quattro anni e l'attuale è in scadenza, per cui a breve si andrà al voto per il rinnovo. A supporto del Consiglio sono in attività 13 tra commissioni e gruppi di lavoro con diversi ambiti di competenza, mentre le attività amministrative vengono gestite tramite una segreteria operativa.
• Dopo la Rete Provinciale delle professioni nata lo scorso anno state lavorando ad una rete regionale, proprio su impulso della vostra Federazione. A che
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Davide Amicucci punto è? Parteciperanno gli stessi ordini e collegi o se ne aggiungeranno degli altri? Come vi proponete con questa Rete? Con i colleghi geometri, architetti e periti industriali abbiamo ritenuto opportuno costituire anche nel nostro territorio provinciale la rete delle professioni tecniche in analogia a quella nazionale, coordinata per altro dal nostro presidente nazionale. L'obiettivo è stato poi quello di promuoverne una a livello regionale, coinvolgendo tutti gli ordini delle Marche ed allargandone la partecipazione ad altre professioni che volessero aderire. Riteniamo che la rete possa permetterci come professioni tecniche di parlare con un unica voce alle istituzioni e proporci come interlocutori compatti in ogni tavolo dove si discutono tematiche che ci vedono cointeressati ed in definitiva sostenere congiuntamente posizioni condivise con la pubblica amministrazione, con i media, con la collettività.
• Riguardo alla rete provinciale quali sono le iniziative che lei valuta più importanti e interessanti da intraprendere? State pensando a dei seminari e convegni su quali tematiche? Stiamo già pensando ad iniziative da intraprendere insieme, quali eventi di comunicazione e divulgazione aperti al cittadino per fornire un servizio di supporto ed informazione su tematiche tecniche di particolare interesse. Parallelamente vorremmo organizzare congiuntamente attività formative per i nostri colleghi iscritti sui molteplici argomenti oggetto di formazione obbligatoria per ingegneri, geometri, architetti, periti
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industriali e mi riferisco in particolare alle strutture, all'edilizia ed architettura, all'impiantistica, all'urbanistica, senza dimenticare le problematiche dell'attività professionale in genere e della deontologia, che riteniamo oggi ancora importante per mantenere alto il livello di qualità e di credibilità delle categorie professionali tecniche.
lui abbiamo portato all'attenzione del Commissario e della Protezione Civile le criticità che andavamo incontrando e suggerendo l'adozione di provvedimenti tesi a facilitare l'impiego dei colleghi, a semplificare e velocizzare gli accertamenti e in definitiva fornire un miglior servizio ai cittadini duramente colpiti dai fenomeni sismici. Riteniamo che siano ancora diverse le azioni che possiamo portare avanti in tale sede per arrivare sempre più a modalità di intervento concertate per una ricostruzione ottimale. Vorremmo essere considerati non più categorie da tener lontane dalle decisioni e da tenere solo sotto controllo, ma interlocutori esperti e disponibili da coinvolgere nelle tematiche di contenuto tecnico. Nel nostro territorio poi riteniamo di essere portatori di un esperienza sicuramente efficace e positiva quale quella vissuta nel terremoto Marche Umbria del 1997.
• Riguardo al Terremoto anche gli Ingegneri come gli Architetti e i Geometri sono tuttora impegnati nel le rilevazioni dei fabbricati colpiti dal sisma. Quali sono le maggiori difficoltà? Da subito dopo il recente sisma i tecnici hanno manifestato la loro disponibilità nella gestione dell'emergenza ed in particolare nella rilevazione dei danni ai fabbricati. Moltissimi colleghi hanno già preso parte alle attività sui territori colpiti dal terremoto e nonostante l'impegno e la dedizione di tanti, le difficoltà sono state subito evidenziate. Inizialmente tante energie sono state disperse impiegando i tecnici in territori lontani dai loro luoghi d'origine, nel tentativo di evitare che dietro un ruolo di volontario si nascondesse un interessata opportunità di incarico professionale. Da parte nostra riteniamo che ciò abbia solo determinato un inutile ritardo nelle attività di accertamento dei danni, oltre che gettare un generico ed infamante sospetto su tutti i tecnici. Fortunatamente a seguito delle istanze degli Ordini, le istituzioni preposte hanno compreso che una più snella ed agevole organizzazione delle attività dei volontari avrebbe facilitato gli accertamenti e le verifiche, oltre che eliminato tanti disagi ai colleghi impegnati. Ancora sono numerose le incertezze sulle modalità di partecipazione alle attività, soprattutto per quanto riguarda la ricostruzione che seguirà alla valutazione dei danni e di cui dovremo ancora parlare per lungo tempo.
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Il Presidente Nazionale degli Ingegneri, Armando Zambrano, che è anche presidente della Rete delle professioni tecniche a livello Nazionale, come si sta adoperando con il Commissario Vasco Errani circa le modifiche da apportare alle varie ordinanze e decreti sul tema della ricostruzione che stanno comportando rallentamenti?
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• Una tematica che viene dibattuta a livello di pro fessioni riguarda gli eccessivi ribassi proposti da professionisti per prendere incarichi pub blici, in sostanza quello che viene comunemente chiamato "svendita del titolo". Qual è il vostro punto di vista su questo tema? Il tema del massimo ribasso o dei ribassi esagerati nelle gare per ottenere incarichi è sicuramente la peggiore manifestazione di svilimento della prestazione professionale, che pregiudica quella rispettabilità e quella credibilità conquistata dai professionisti del passato nell'opinione pubblica, il cui lavoro dignitoso e decoroso, rappresentava la traduzione di sapere ed esperienza in servizio per la comunità. In questo la rete può fare molto nel tentativo di riportare la professione ad un livello di qualità adeguato, cercando di far comprendere che la qualità stessa è strettamente legata ad una certa, predeterminata e congrua valutazione economica del lavoro professionale, ma sostenendo con i propri iscritti che non è certo l'eccessiva riduzione delle offerte economiche che può garantire la disponibilità di lavoro ed il mantenimento di un decoroso livello del ruolo professionale. In ciò l'attenzione in particolare ai giovani potrà dare un sostanziale contributo positivo.
Il nostro Presidente Zambrano, coordinatore della rete nazionale, partecipa ormai da tempo ad un tavolo di confronto con il commissari Errani e tramite MARZO 2017
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La sicurezza in condominio e l’obbligo giuridico dell’amministratore ad adempiere Non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo art. 40 c.p. Luigi Morra Da alcuni anni la professione di Amministratore di Condominio si è sempre più appesantita di gravose responsabilità professionali, tra cui, quella più monitorata per il bene della salubrità pubblica è data dalle responsabilità in ambito di sicurezza degli edifici. Le normative che interessano maggiormente il Condominio riguardano: Prevenzione incendi; Ascensori; Salubrità Acque; Impianti elettrici e di messa a terra; Automazioni (Cancelli); La rovina dell’edificio; Sicurezza e prevenzioni (D.lgs. 81/2008 e successive integrazioni) Privacy (D.lgs. 196/03 e successive integrazioni) Linee vita; Impianti termici; Smaltimento Amianto PERICOLO DI ROVINA DELL’EDIFICIO CODICE PENALE - Legge 220/12 “Il proprietario o chi per lui - l’Amministratore di Condominio - di un edificio o di una costruzione che minacci rovina e, che omette di provvedere ai lavori necessari per rimuovere un pericolo a lui noto, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 154 a euro 929. La stessa sanzione si applica a chi, avendone l’obbligo, ometta di rimuovere il pericolo cagionato dall’avvenuta rovina di un edificio o di una costruzione. Se dai fatti previsti dalle disposizioni precedenti deriva pericolo per le persone, la pena è dell’arresto
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fino a sei mesi o dell’ammenda non inferiore a euro 309.” (art. 677) Ma, considerato l’obbligo dell’Amministratore di Condomino di attivarsi per l’eliminazione di situazioni di pericolo di rovina e quindi, si noti bene, anche di rilevarle, ne deriva che : NON IMPEDIRE UN EVENTO CHE SI HA L’OBBLIGO GIURIDICO DI IMPEDIRE, EQUIVALE A CAGIONARLO (art. 40 C.P.). Da qui inevitabile è il collegamento all’art. 1130 rivisitato in virtù del D.L. 220/12 che al comma 6 recita: [l’amministratore deve] «curare la tenuta del registro di anagrafe condominiale contenente le generalità dei singoli proprietari e dei titolari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza delle parti comuni dell'edificio. VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA DEL CONDOMINIO Obblighi del Committente: art. 26 D.lgs 81/2008 Dipendenti - Ditte Esterne in Appalto - DVR e DUVRI. E se non ci sono dipendenti ma solo ditte in appalto? A tal proposito occorre analizzare anche l’art. 16 comma 3 ter del D. lgs. 106/09 che recita: “Nei casi in cui il contratto sia affidato dai soggetti di cui all’articolo 3,comma 34 ,del decreto Legislativo 12 aprile 2006, n.163, o in tutti i casi in cui il datore di lavoro non coincide con il committente, il soggetto che affida il contratto, redige il documento di valutazione dei rischi da interferenze recante una valutazione ricognitiva dei rischi standard rela-
Azimut tivi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione del contratto. Il soggetto presso il quale deve essere eseguito il contratto, prima dell’inizio dell’esecuzione, integra il predetto documento riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto; l’integrazione, sottoscritta per accettazione dall’esecutore, integra gli atti contrattuali.” Inoltre, la Corte di Cassazione con Sentenza nr,42465/2010, ha sostenuto che “Il Committente (quindi non il datore di lavoro e per committente la normativa specifica proprio che è il soggetto con potere decisionale e di spesa per conto del quale vengono realizzati degli interventi da parte di una (o più) ditte o da lavoratori autonomi (elettricista, muratore, idraulico) può essere una persona fisica (come nel caso di un proprietario di casa) o giuridica (nel caso di un condominio, figura esplicata dall’Amministratore) è il garante della sicurezza
dei lavoratori in caricati a svolgere dei lavori nella propria proprietà o nelle proprietà di cui delegato. Non si parla più di datore di lavoro ma di “Committente” VACILLA il principio per cui la valutazione dei rischi interferenti, va fatta solo in caso di dipendenti, anche perché, già prima dell’arrivo del D.lgs. 81/2008 il Codice Civile e il Codice Penale e precisamente: L’art. 589 c.p. Omicidio colposo. Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni; L’art. 590 c.p. Lesioni personali colpose. Chiunque
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Condominio cagiona ad altri per colpa una lesione personale è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino ad euro 309,00. Se la lesione è grave la pena è della reclusione da uno a sei mesi o della multa da euro 123,00 ad euro 619,00, se è gravissima, della reclusione da tre mesi a due anni o della multa da euro 309,00 ad euro 1.239,00; L’art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito. Qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno. Viene così sottolineato che qualunque sia la situazione del condominio, di pendenti o no, che possa causare danni a terzi, DEVE ESSERE COMUNICATA necessariamente agli appaltatori. RICAPITOLANDO La sicurezza della professionalità 1.DVR 2.DUVRI 3.VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DI SICUREZZA DEL CONDOMINIO 4.FORMAZIONE 5.ATTESTAZIONE IDONEITA’ TECNICO PROFESSIONA LE (art. 90 D.lgs 81/2008) 6.FASCICOLO DEL FABBRICATO (art. 91 D.lgs 81/2008) Pertanto l’Amministratore nello svolgimento del proprio mandato deve tutelare i fruitori dell’immobile (I Condòmini) operando diligentemente, mediante la raccolta di tutte le informazioni utili per definire e monitorare nel tempo lo stato complessivo dell’edificio, con particolare attenzione alle condizioni strutturali della stessa, definire tutte le informazioni in grado di facilitare l'attività di tutela della sicurezza e della salute dell’eventuale personale incaricato, durante l’esecuzione di tutti quei lavori necessari (e prevedibili) , per la futura gestione (manutenzione compresa) all’interno del proprio Condominio. PRIVACY Dlgs196/03 La sicurezza della professionalità E la PRIVACY ? Anche la Privacy rientra tra gli obblighi del condominio e dell’amministratore prevedendo Misure minime di sicurezza tra cui: Informative (condominio-studio) Lettere di nomina ed incarico (condominio-studio) Formazione (per Responsabili ed Incaricati) (condominio-studio) Adeguamento Hardware e Software - (studio) Manuale delle procedure (condominio-studio) In più: CERTIFICAZIONE (art. 25 Allegato B) (condominiostudio) “Il Titolare che adotta misure minime di sicurezza avvalendosi di soggetti esterni alla propria struttuMARZO 2017
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ra, per provvedere alla esecuzione riceve dall’installatore una descrizione scritta dell’intervento effettuato che ne attesta la conformità alle disposizioni del presente Disciplinare Tecnico.” Le Sezioni Unite del Supremo Collegio in data 07.03.2005 n. 4806 si sono espresse sul tema delle delibere dei condomini degli edifici, e debbono qualificarsi nulle: le delibere dell'assemblea condominiale prive degli elementi essenziali; le delibere con oggetto impossibile o illecito (contrario all'ordine pubblico, alla morale o al buon costume); le delibere con hanno ad oggetto temi che non rientrano nelle attribuzioni dell'assemblea; le delibere che incidono sui diritti individuali sulle cose o servizi comuni o sulla proprietà esclusiva di ognuno dei condomini; le delibere comunque invalide in relazione all'oggetto. Devono qualificarsi annullabili: le delibere con vizi relativi alla regolare costituzione dell'assemblea; quelle adottate con maggioranza inferiore a quella prescritta dalla legge o dal regolamento condominiale; quelle affette da vizi formali, in violazione di prescrizioni legali, convenzionali, regolamentari; quelle genericamente affette da irregolarità nel procedimento di convocazione; quelle che violano norme richiedenti qualificate maggioranze in relazione all'oggetto. La distinzione tra delibere nulle e annullabili si coglie anche sotto il profilo temporale e dell'azione di gravame da esercitare. Una delibera annullabile dovrà essere impugnata entro il termine di trenta giorni dall'adozione, ai sensi dell'articolo 1137 cod. civ. viceversa, una delibera affetta da un vizio di nullità risulterà impugnabile in ogni tempo ex art. 1418
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cod. civ. e ss... Sulla base di queste premesse, il Tribunale di Palermo ha ritenuto che una delibera negativa con la quale viene stabilito di non dare inizio ai lavori di adeguamento alla normativa antincendio del locale cantinato utilizzato come autorimessa, ovvero di sostituirli con altri definitesi minimali, sia affetta da un vizio di nullità. "La delibera impugnata deve ritenersi invalida, poiché l'assemblea condominiale non ha discrezionalità alcuna in ordine all'adozione ed esecuzione dei lavori previsti dalla legge in materia di sicurezza, stante l'obbligatorietà della certificazione antincendio per l'esercizio dell'attività di autorimessa privata". Per quanto su esposto è semplicemente intuibile che lo svolgimento della professione di Amministratore condominiale è articolata e complessa in quanto un buon Amministratore Professionista deve avere una conoscenza tecnica-giuridica ed amministrativa molto ampia ed elevata, motivo per cui correttamente il D.M. 140 del 13.08.2014 del Ministero di Giustizia nel regolamentare la formazione dell’Amministratore di Condominio ha ritenuto inserire anche il concetto di “formazione periodica” per l’acquisizione dei crediti formativi, crediti che garantiscono l’aggiornamento professionale per l’Amministratore di Condominio e tutelano i Condòmini da coloro che Amministratori professionisti non lo sono. L’A.L.A.C. Marche è da tempo in prima linea per la tutela della professionalità e della conoscenza per i propri associati (gli Amministratori di Condominio), garantendo agli stessi, una formazione continua ed una puntuale assistenza attiva, mediante il proprio Centro Studi, affinché sia i professionisti che i propri amministrati (I Condòmini) possono essere tutelati e seguiti.
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