N.3 del 2022 Anno XLVI Periodico Regionale a cura del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona Superbonus 110: cessione del credito e DURC, a che punto siamo? Edilizia col fiato sospeso: caro materiali e costi energetici Indagine semestrale sul settore delle costruzioni Intervistiamo: Ing. Stefano Capannelli Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona Dott. Ermanno Traini Direttore Generale Carifermo
Periodico regionale a cura del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona Corso Garibaldi 91/a - 60123 Ancona (AN) info@geometrian.it - www.geometrian.it Anno XLVI - N. 3/2022
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Sommario 2 Editoriale 5 Formazione La laurea in “Tecniche della costruzione e gestione del territorio” è realtà 9 Interviste Guerra in Ucraina e crisi climatica: il punto di vista del Parlamento Europeo 13 Normativa Superbonus 110: cessione del credito e DURC, a che punto siamo? 19 ANCE Edilizia col fiato sospeso: caro materiali e costi energetici 25 Professioni Ingegneri, Architetti e Geometri in aiuto delle popolazioni alluvionate del senigallese 29 Procedure Voltura 2.0 - Telematica 33 Costruzioni Indagine semestrale sul settore delle costruzioni 41 Interviste Intervista al Direttore Generale di Carifermo Ermanno Traini 45 Interviste Intervista al Presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Alessandria, Antonio Francesco Penna
Comunicare e stare in rete: è questa la pri ma regola che oggi, in ogni gruppo di lavoro o in qualsivoglia organizzazione sociale, non può essere mai disattesa. Non esiste infatti più azienda od unità pro duttiva di qualunque ambito economico, od associazione di persone costituita per qual siasi scopo, od anche nucleo familiare dove non si faccia uso di uno degli ormai nume rosi sistemi di comunicazione istantanea collettiva.
Peraltro, la drammatica esperienza della re cente pandemia ci ha fatto toccare diretta mente con mano proprio l’importanza dello stare in continua connessione gli uni con gli altri, soprattutto tra persone legate da inte ressi comuni, siano essi di natura professio nale, di svago, di amicizia od affetti di sorta. Del resto, concetti come “l’unione fa la for za”, o “se le formiche si mettono d'accordo, possono spostare un elefante”, sono principi che ci vengono tramandati dal passato e, con buona probabilità, sempre più ricorrenti saranno nella vita futura.
A fronte di tutto questo, la tecnologia, se prima costituiva spesso causa di allontanamento dai rapporti della vita reale, ora, nella maturità acquisita sempre con l’esperienza della pandemia ovvero delle restrizioni sociali dalla stessa comportate, offre un importante contributo, costituendo un efficiente strumento di comunicazione tra noi stessi e con il mondo che ci circonda.
È nella consapevolezza di quanto sopra che il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della provincia di Ancona, con il suo Consi glio Direttivo attualmente in carica, ha rite nuto quale necessario investimento inserire tra i propri obiettivi prioritari un percorso di forte sviluppo della comunicazione sia tra tutti i professionisti della categoria rappre sentata, sia tra gli stessi professionisti ed i vari contesti sociali ed economici ad essi
circostanti.
Pur proseguendo dunque regolarmente l’attività della rivista “Azimut”, che tradizionalmente rappresenta la rassegna periodica delle informazioni attinenti alla vita professionale, sono state messe ultimamente in campo numerose nuove iniziative; tra queste, il potenziamento della visibilità del Collegio nei vari social network (Facebook, Instagram, etc.), affinché il mondo professionale della categoria – quindi l’immagine del professionista geometra – sia quanto più possibile promosso e valorizzato verso l’opinione pubblica e, contestualmente, tutti i soggetti che alla stessa categoria appar tengono possano trovare più facile occasio ne di informale ed immediato contatto tra loro, condividendo opinioni, confronti, co noscenze.
Inoltre, tra le nuove iniziative suddette, si è voluto dare avvio ad un servizio di newslet ter, cosicché ogni notizia che possa costi tuire utile aggiornamento all’attività profes sionale giunga, con la tempestività richiesta oggi dal mercato del lavoro, a tutti i colleghi della categoria e, tra questi, cresca sempre più lo spirito della condivisione e dell’unità da cui ciascuno non potrà che trarre ampio giovamento. Buona comunicazione a tutti.
Geom. Diego Sbaffi
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La laurea in “Tecniche della costruzione e gestione del territorio” è realtà
Dalla sperimentazione all’istituzione del Corso di Laurea
Nell’A.A. 2018/19, l’Università Politecnica delle Marche ha attivato, in via sperimen tale, il corso di laurea triennale in “Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio”, appoggiandosi alla classe L-23 “Scienze e Tecniche dell'Edilizia”, avente come obietti vo principale quello di preparare i laureati di primo livello alla professione di geometra laureato.
Il corso è stato concepito per essere diret tamente riconducibile alle esigenze del mercato del lavoro.
Al termine della fase di sperimentazione e a seguito del DM 446/2020, riguardante
l’istituzione delle nuove classi di laurea a orientamento professionale, l’Università Po litecnica delle Marche ha deciso di istituire il corso di laurea triennale a orientamento professionale in “Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio”, nella nuova classe di laurea L-P01“Professioni Tecniche per l’E dilizia e il Territorio”, disattivando il medesi mo corso di laurea sperimentale nella classe L-23, ormai al suo terzo anno di attivazione.
Fin dalle prime fasi di progettazione del corso sperimentale (classe di laurea L-23) e nell’attuale istituzione del corso di laurea “Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio” (classe di laurea L-P01), gli or dini professionali dei geometri marchigiani sono stati coinvolti perché dessero il proprio contributo alla definizione dell’ architettura
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Formazione
Prof. Michele Serpilli Presidente del Corso di Studio, m.serpilli@univpm.it Laureato in Ingegneria Civile alla Politecnica delle Marche, consegue il dottorato in Mécanique et Génie Civil all'Université de Montpellier II, Francia. Dal 2008 al 2019 Ricercatore Confer mato in Scienza delle Costruzioni e dal 2019 Professore Associato di Scienza delle Costruzioni alla Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, è Presidente del Corso di Laurea ad orientamento professionale “Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio”.
Terminata la fase sperimentale, l’Università Politecnica delle Marche conferma il corso triennale per preparare i laureati di primo livello alla professione di geometra.
generale del percorso formativo.
I collegi hanno l’importante compito di assicurare, tramite i propri iscritti, il tutoraggio degli studenti nelle attività di tirocinio, che in questo corso di laurea svolgeranno un ruolo fondamentale nella formazione.
In questo contesto, il corso di laurea in questione è l’unico nel suo genere che verrà attivato in classe L-P01 non solo presso l’Università Politecnica delle Marche, ma in tutta la Regione Marche.
Il corso di laurea in “Tecniche della Costru zione e Gestione del Territorio’’ è progettato in modo da distinguersi in maniera rilevante dai classici corsi universitari triennali, ed è concepito per dare una preparazione princi palmente applicativa.
Ai metodi di lezione frontali tradizionali si affiancano laboratori didattici operativi da svolgere in strutture qualificate, anche esterne all’università, e tirocini professionali che prevedono l’interazione diretta con professionisti.
Il corso è strutturato in modo che, già̀ dal primo anno, oltre alle indispensabili conoscenze di base, si inizino a erogare le competenze professionalizzanti con l’obiettivo di formare un tecnico con elevate capacità nei settori dell’estimo, della topografia, della sicurezza delle costruzioni e della gestione del territorio, nell’economia e nel diritto.
Presupposti e obiettivi
Il corso di laurea in “Tecniche della Costruzione e Gestione del Territorio” è un corso a orientamento professionale, di durata trien nale, afferente alla classe di laurea L-P01 “Professioni tecniche per l’edilizia e il terri torio”.
Ha come obiettivo principale quello di forni re le competenze applicative che preparino alla professione di tecnico qualificato poli valente nel settore delle costruzioni, delle infrastrutture civili ed edili e della gestione del territorio. L'accesso al corso di laurea è programmato a livello locale. Gli studenti sono ammessi al corso di laurea previo superamento di una prova selettiva.
Il corso di laurea a orientamento professionale è pensato per formare un laureato che possa entrare immediatamente nel mondo del lavoro al termine del corso di studi triennale, pertanto l’iscrizione ad una laurea magistrale non costituisce uno sbocco naturale per questo tipo di percorso.
I laureati potranno trovare occupazione come liberi professionisti o dipendenti nei ruoli tecnici delle amministrazioni pubbli che, di società̀ di ingegneria, di studi lega li o economico-commerciali, di imprese di costruzione, di gestione del patrimonio im mobiliare, di enti di diritto pubblico per la gestione ed il controllo del territorio.
La laurea è abilitante, quindi i laureati potranno iscriversi al Collegio dei Geometri e Geometri laureati, senza sostenere l’esame di stato.
Il corso è strutturato in modo che, già dal primo anno, oltre alle indispensabili cono scenze di base, si inizino a erogare le com petenze professionalizzanti con l’obiettivo di formare un tecnico con elevate capacità nei seguenti settori: la topografia, l’estimo e le valutazioni immobiliari, la sicurezza delle costruzioni e la gestione del territorio.
Il percorso formativo prevede attività for mative nei seguenti ambiti disciplinari:
Formazione di base: in questo am bito, vengono fornite le conoscenze utili a rafforzare la formazione tecnica degli stu
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denti, per conferire loro la corretta impo stazione metodologica per la risoluzione dei problemi che sorgono nella pratica tecnica tramite gli strumenti dell’analisi matemati ca, della fisica e della statistica.
Rappresentazione: in questo ambi to, vengono fornite le conoscenze utili sulla rappresentazione delle opere edili, sul dise gno tecnico, sul rilievo e modellazione grafi ca, acquisendo un quadro complessivo sulle più utilizzate tecniche di rappresentazione, da quelle tradizionali a quelle strumentali, compresa la modellazione parametrica e BIM.
Edilizia: in questo ambito vengo no fornite le conoscenze base relative alle tecniche di progettazione architettonica e urbanistica, con particolare attenzione alla valutazione della salubrità e della sicurezza del costruito, da un punto di vista tecnico e normativo.
- Territorio: in questo ambito vengono fornite conoscenze relative alle tecniche di rilievo topografico delle opere architettoniche e infrastrutturali e del controllo del complesso di trasformazioni dell’assetto territoriale conseguenti ai processi di sviluppo sociale ed economico, con particolare attenzione alla salvaguardia dell’ambiente e al rischio ambientale.
- Stima e gestione legale-amministrativa: in questo ambito vengono sviluppati gli aspetti economici, tecnico-procedurali e normativi delle operazioni di stima del costruito e del territorio, e di gestione delle procedure amministrative necessarie per affrontare la progettazione degli inter venti, la richiesta dei titoli abilitativi edilizi, la realizzazione degli interventi, il collaudo, l’agibilità, l’accatastamento e l’uso dell’im mobile.
Coerentemente con il carattere professionalizzante del corso di studi, alla fine del percorso viene riservata una quantità molto rilevante di crediti formativi all'effettuazione di tirocini di tipo professionalizzante presso studi professionali, scelti dai collegi dei geometri marchigiani durante gli incontri di consultazione con le parti sociali. Lo svolgimento del tirocinio e della prova finale consentiranno di consolidare le conoscenze precedentemente acquisite e di approfondire le conoscenze relative ad uno specifico ambito, anche per facilitare l'inserimento del neo-laureato nel mondo del lavoro.
Il settore edilizio e il mondo accademico
Il 1 Febbraio 2022 il Sole 24 ore titola va “Lavoro, 6 imprese su 10 assumono. Però mancano operai e ingegneri” https:// www.ilsole24ore.com/art/sei-imprese10-assumono-mancano-operai-e-ingegne ri-AEM6nIBB?refresh_ce=1 Il Sole 24 ore analizza l’emblematico caso delle costruzio ni dove, nonostante la forte ripresa occupa zionale, si fatica a reperire personale. Tale analisi, riferita ai professionisti ingegneri, può essere naturalmente estesa ai geome tri, geometri laureati e tecnici delle costru zioni.
Il corso di laurea in questione ha visto una lieve ripresa nelle iscrizioni dal 2020 al 2021, passando da 9 iscritti a 13, ritornando ai li velli pre-Covid. I dati numerici sono in linea con i corsi di laurea nella stessa classe di laurea L-P01 in altri Atenei italiani.
Fondamentali sono le attività di orientamen to presso gli istituti CAT e la chiarezza nella comunicazione, puntando sulla laurea come investimento per il futuro e sulla valenza del titolo a livello europeo, sull’importanza del la figura professionale del geometra laurea to nel mercato del lavoro legato all’edilizia,
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sulla formazione continua.
La laurea professionalizzante è diventata abilitante. Ci troviamo ancora in un periodo di transi zione e, sperabilmente, il classico percor so di abilitazione e iscrizione all’ordine professionale, tramite esame di stato e 18 mesi di tirocinio professionale, ver rà completamente abbandonato entro il 2024 dal CNG, trasformando il corso di laurea professionalizzante come uni co strumento per l’abilitazione profes sionale.
Breve bilancio del ciclo di webinar nei CAT della Regione Marche
Tra i mesi di aprile e maggio, grazie ai Col legi dei Geometri, sono stati organizzati eventi di orientamento a distanza e in pre senza negli Istituti CAT delle Marche (Pe saro, Urbania, Grottammare, Ascoli-Piceno, Jesi, Ancona, Fermo, Macerata, Civitanova, Camerino).
Durante webinar e i seminari in presenza, gli studenti si sono dimostrati interessati al corso di laurea, ma ancora indecisi sulla scelta futura perché impegnati nella prepa razione dell’esami di maturità.
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Guerra in Ucraina e crisi climatica: il punto di vista del Parlamento Europeo
La guerra in Ucraina, a diversi mesi dal suo inizio, sembra non possa cessare a breve anzi assistiamo ad una escalation, viene paventato addirittura l’attacco nucleare, come può l'Europa evitare che questa mi naccia si concretizzi?
Essendo da dieci anni deputato al Parla mento Europeo e conoscendo quindi bene le istituzioni europee vorrei partire con una premessa: l’Europa si trova ad affronta re questo momento, uno dei momenti di maggiore difficoltà della storia dell'Unione, già con una carenza di leadership sia per quanto riguarda la presidenza della Com missione Europea che per quanto riguarda il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, in quanto la dipartita politica di An gela Merkel ovvero l’uscita di scena di chi aveva nel bene e nel male rappresentato un
riferimento per l'Europa negli ultimi anni, ha permesso che questa situazione di debolez za venisse accentuata dal fattore esogeno della guerra in Ucraina.
Cosa può fare l'Europa?
L'Europa a mio parere in questi mesi ha mancato nel fungere da vero elemento di mediazione: è chiaro che l'aggressione da parte della Russia andava condannata e l'Europa non poteva esitare nel decidere da che parte stare e questo è stato fatto in maniera forte, tuttavia è mancato quel ruolo di mediazione che nei momenti di crisi geopolitica del passato l'Europa o i gover ni europei avevano svolto di fronte a crisi come quella tra Stati Uniti e Russia o tra Stati Uniti e mondo arabo. Nella situazione
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Le criticità nell’adozione del Nutri-score Intervista al deputato Marco Zanni, Presidente del Gruppo Identità e Democrazia al Parlamento Europeo
Geometra Devis Ciuccio Devis Ciuccio è un geometra di La Spezia che da oltre vent’anni svolge formazione professio nale su molte discipline tecnico-informatiche cercando di coniugare l’importanza della teoria con il valore della pratica.
attuale questo è un po' mancato e la diplo mazia Europea può fare di più.
Cosa possiamo fare ancora per evitare un'escalation?
Non inasprire l’attuale situazione con di chiarazioni roboanti, che non fanno bene a nessuno, anche di fronte a una presunta minaccia nucleare la risposta deve essere ferma ma senza gettare benzina sul fuoco. Inoltre bisogna intervenire in parallelo con misure a sostegno dei cittadini e delle im prese europee che oggi stanno soffrendo per le sanzioni, ciò rappresenterebbe un elemento di distensione, in quanto oggi si stanno già concretizzando gli effetti negativi della forte situazione di crisi. Si sta sfilac ciando il tessuto sociale, la tenuta sociale sembra non essere così scontata. Questo è quindi un elemento di preoccupazione, ma se riusciamo a risolvere tale aspetto con specifici aiuti, come abbiamo chiesto ge stiti anche a livello europeo, che vadano in parallelo ai pacchetti sanzionatori contro la Russia e alle misure di résiliation, potranno essere di aiuto nell’affrontare e gestire il tema geopolitico e la trattativa diplomatica con più calma. Questi sono gli elementi che l'Europa può portare avanti per evitare un'escalation della guerra, oltre a chiedere un cessate il fuoco come primo passo, per portare le due parti a sedersi attorno ad un tavolo usando il dialogo e non più le armi.
Il conflitto, che inizialmente a noi sembrava mode ratamente lontano, si è palesato anche nelle nostre case, nelle nostre attività economiche sotto forma di costi energetici quasi insostenibili. C’è sentore al Par lamento Europeo che l’inverno che ci attende possa provocare una crisi profonda nei territori europei e perché sembra non si possa trovare un accordo alme no tra i Paesi dell’Unione?
La crisi c'è già, imprese e cittadini stanno già scontando il risultato delle scelte difficili derivanti dall'impatto che le sanzioni riflettono
sul tema energetico. Il tema dell’aumento delle materie prime energetiche non è un tema che nasce con la guerra in Ucraina ma un trend che noi osserviamo da addirittura prima del covid, ovvero questa fase di rialzo dei costi delle materie prime, del costo del la vita in generale. È chiaro che per come era la situazione iniziale, con particolar ri ferimento alla linea di fornitura energetica europea, il conflitto in Ucraina ha accentua to ed accelerato questa crisi, pertanto oggi un'inazione non è tollerabile perché mine rebbe la tenuta sociale dell'Europa, non è accettabile nemmeno una prospettiva di deindustrializzazione, oggi già abbiamo im prese che chiudono, abbiamo imprese che mandano il personale in cassa integrazione, oggi già abbiamo imprese che sospendono la produzione perché non possono soste nere più i costi della bolletta energetica. I vari Stati Europei stanno intervenendo con misure nazionali, ma se è vero che esiste un mercato europeo interno comune e se è vero che il tema della tutela della competition è un tema caratteristico dell'Unione Europea, quest’ultima non può permettere che ci siano Stati che sovvenzionano le proprie imprese ed altri Stati che non possono farlo e non lo fanno (come l’Italia). Questo vuol dire creare delle condizioni di disparità che porteranno fuori mercato alcune imprese, in questo caso le imprese italiane; pertanto noi già da febbraio scorso chiediamo al Parlamento Europeo che parallelamente al percorso sanzionatorio inflitto alla Russia venga avviato un percorso di aiuti europeo, perché dopo due anni di covid l'Europa non può permettere che il peso di questa guerra ricada nuovamente su imprese e famiglie. Questo è quindi ciò di cui abbiamo bisogno, in quanto è sempre più necessario che gli Stati si mettano d'accordo il prima possibile sul pacchetto di aiuti. Purtroppo questa è l'Europa: siamo 27 Paesi diversi che ci piac cia o meno e qualcuno di essi cerca sempre di “giocare un po' sporco” per avvantag
10 Interviste
giarsi sugli altri. Questa volta ne va della sopravvivenza della stessa Unione Europea, voler affossare l'Italia, ad esempio, che è la terza economia europea vuol dire affos sare l'Europa, quindi penso che alla fine un accordo si possa e si debba trovare proprio perché tutti sanno che la posta in palio è alta.
Crisi derivante da conflitti armati ma anche crisi deri vante dal clima e dal riscaldamento globale del piane ta che, causata dall’uomo, si riflette su di esso e sulle sue attività. L’Unione Europea, su questo aspetto ed in particolare sulla cosiddetta “tassonomia europea”, ovvero la classificazione degli investimenti ritenuti sostenibili in Europa dal punto di vista ambientale, presenta conflittualità: alcuni Paesi ritengono che gas e nucleare non siano green e non dovrebbero far par te della tassonomia europea, qual è il Suo pensiero al riguardo?
Il tema del cambiamento climatico è un tema fondamentale, va trattato però con realismo e non con ideologia, perché anche a me piacerebbe che il sistema energetico fosse basato sulle rinnovabili e non più sul gas ed il petrolio. Poi però ci si scontra con la realtà: già in una situazione normale, ma a maggior ragione in una situazione come quella di oggi, privarsi a certe condizioni (perché questo dice la tassonomia) del gas e del nucleare vorrebbe dire per l'Europa tornare al Medioevo. Non abbiamo alternative: non abbiamo fonti alternative pronte quindi ciò vorrebbe dire vedere schizzare
ancora di più verso l’alto i prezzi delle bol lette e di conseguenza vorrebbe dire met tere in pericolo l'offerta energetica, ossia dovremmo parlare in maniera strutturale di razionamenti ed altri aspetti correlati. Noi vogliamo un mondo verde ma non vogliamo un mondo che torni al Medioevo per diven tare verde, ci vuole quindi una certa gra dualità e in questa fase di transizione ener getica la logica e il realismo dimostrano che oggi abbiamo ancora bisogno del gas e del nucleare come fonti energetiche. Purtroppo questo tema, ripeto, è stato trat tato a livello europeo con molta ideologia e parte delle tensioni che l'Europa oggi vive sui prezzi dell'energia e di alcune materie prime deriva anche dall’impostazione sbagliata, a mio avviso, di tutto il tema riferito alla transizione ecologica. La transizione ecologica energetica si può fare e si deve fare ma bisogna operare con pragmatismo, se diventiamo schiavi dell'ideologia andiamo incontro al disastro. Ricordiamo sempre il punto da cui partiamo: l'Unione Europea oggi è tra gli agglomerati più industrializzati che negli ultimi 30-40 anni ha fatto gli sforzi maggiori nella riduzione di CO2 e oggi pesa per l'8-9% nelle emissioni di CO2 glo bali, quindi ripeto la transizione energetica va svolta con pragmatismo senza autole sionismo. Infine, ancora oggi capire quale sia la tecnologia di transizione giusta non è facile. Siamo sicuri che l'elettrico sia la tec nologia migliore? Siamo sicuri che l'elettrico basato sulla filiera produttiva delle batterie elettriche provenienti principalmente dalla Cina sia la scelta più adeguata? Siamo sicu ri di volerci legare mani e piedi per il nostro futuro industriale ed economico alla Cina, dopo ciò che stiamo assistendo oggi con la Russia? Ecco, tutte queste sono domande a cui dobbiamo dare una risposta concreta quando parliamo di transizione energetica.
Approfitto della sua presenza per chiederLe anche maggiori informazioni sull’adozione all’interno dell’UE
11 Interviste
del Nutri-score (il sistema di etichettatura nutriziona le obbligatorio armonizzato a livello comunitario) ed il motivo per il quale Lei è contro tale strumento
Il Nutri-score, come molte delle iniziative che nascono all'interno dell'Unione Europea, nasce per un interesse economico delle grandi multinazionali operanti nel settore del Food and beverage e della grande distribuzione. Essi avevano interesse a sviluppare un sistema di etichettatura che avvantaggiasse le loro produzioni e su questo è stato improntato tutto il lavoro di base che ha fatto nascere questo indicatore che dovrebbe far individuare in maniera semplice e visiva al consumatore se un cibo è sano o meno sano. L’aspetto ridicolo di questo sistema è evidente a chiunque: io ad esempio per una buona parte della mia settimana lavorativa vivo in Belgio ed una volta al mese vado a Strasburgo (Francia), questi due Paesi hanno già adottato l'etichettatura Nutri-score e quando vado a fare la spesa al supermercato vedo che le patatine con gelate di una nota marca di multinazionale hanno un rating A associato ad una barretta verde colorata, con una grande A che an che visivamente porta il consumatore, per i meccanismi del marketing, a pensare che quel prodotto sia sano o più sano di altri; poi magari vedo la bottiglia d'olio o il Parmi giano Reggiano, che sono prodotti naturali e di tradizione secolare, con un'etichetta peg giore e con la barretta di colore giallo o ros so che non invogliano l'acquisto. Ecco, que sto dal punto di vista logico è ridicolo; dal punto di vista dell'interesse di chi ha voluto sviluppare questo strumento, quindi alcune multinazionali del Food, è marketing puro, in quanto con la simbologia si fa percepire al consumatore che un prodotto è un pro dotto sano e genuino anche se non è così. Adesso vanno molto di moda le app dei cel lulari che permettono la scansione di un pro dotto al supermercato e indicano se è sano o meno sano, ma il consumatore medio non
sa come è stata strutturata quell'app, non sa cosa c'è dietro a quell'app, non sa che magari quell’app è stata finanziata da una fondazione vicina ad una multinazionale che ha interesse a mostrare al consumatore che i propri prodotti sono buoni. In tal modo il consumatore viene lasciato in balia delle logiche del marketing delle multinazionali. Il Nutri-score non ha niente a che vedere con la nostra salute, non ha niente a che vedere con la qualità del cibo: è una logica economica e di marketing spinta da qualche multinazionale europea, che evidentemente ha toccato i tasti giusti con chi nella Com missione Europea deve controllare ed ap provare certe scelte. Questo è un problema abbastanza evidente. Purtroppo quando si parla di processo legislativo europeo non ci si limita solo al tema del Nutri-score ma lo abbiamo visto in tanti altri casi, come con la stessa transizione energetica e con la messa al bando dei motori diesel, che non a caso ha favorito le grandi case automobili tede sche che si erano preparate da tempo ad investire su una transizione delle loro tec nologie dal diesel all'elettrico, e che guarda caso sono state in seguito destinatarie degli incentivi della normativa dell'Unione Euro pea che proprio andava in quella direzione. Il Nutri-score non è l’unica offensiva all'I talia in tema di agrifood in quanto a breve arriverà una direttiva sulle etichettature in cui subiremo un nuovo attacco sulle nostre sigle che attestano di un prodotto la deno minazione di origine protetta o l’indicazio ne geografica (ad esempio Dop, IGP, DOC, ecc.). Insomma l'Italia deve imparare non solo a difendersi su questo tema ma ad agire per tutelare un aspetto che non è solo parte del nostro patrimonio storico ma comporta altresì tutelare posti di lavoro, proteggere un giro d’affari di decine di miliardi di euro del mercato agroalimentare, rappresentare il volto dell'Italia all'estero con il cosiddetto made in Italy, che non è certo un pilastro irrilevante del nostro Paese.
12 Interviste
Superbonus 110: cessione del credito e DURC, a che punto siamo?
Dopo quasi due anni dalla pubblicazione del D.L. 34/2020 (“Decreto Rilancio”) che, agli articoli 119 e 121, detta la normativa sul superbonus, si sono susseguiti numerosi cambiamenti, tali da rendere la disciplina sempre più ostica e, per chi se ne occupa, vi è la necessità di essere quotidianamente aggiornati.
Gli argomenti da approfondire sono due:
1. La situazione attuale, dato lo stallo della cessione del credito con conseguente impossibilità da parte delle imprese di ope rare mediante il cosiddetto “sconto in fattu ra”
2. Un approfondimento sul DURC di congruità, richiesto dal legislatore allo sco
po di ridurre l’utilizzo del lavoro “nero”.
Ad oggi la normativa è definita:
• con gli interventi sulle unità autonome che potranno essere agevolati fino alla fine dell’anno 2022 qualora sia stato attestato uno stato avanzamento lavoro pari almeno al 30% dell’opera complessiva al 30/09/2022
• con i condomini per i quali gli interventi sono agevolabili per i pagamenti eseguiti fino al 31 dicembre 2023 e con una fuoriuscita dal perimetro del superbonus per i pagamenti eseguiti nel 2024, per mezzo di una riduzione della detrazione al 70% e nel 2025 al 65%, sempre per i pagamenti eseguito
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Dottore Commercialista Revisore Legale dei Conti Tiziano Sandroni
Laurea in Economia e Management - indirizzo Diritto d’Impresa nel 2018 e dallo stesso anno è iscritto all’Ordine dei Commercialisti di Ancona. E’ Consulente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona.
Approfondimento sullo sconto in fattura e sul Durc di congruità
nell’esercizio 2025.
La problematica che ha colpito i principa li attori del superbonus, di cui se ne sente parlare sui principali quotidiani fiscali, tele giornali e riviste, è quella relativa alla possi bilità di cedere il credito alle banche.
Da marzo / aprile 2022, i principali Istituti di Credito Italiani, uno dopo l’altro, hanno chiuso i “rubinetti” delle cessioni del credi to creando non poche difficoltà alle imprese appaltatrici che, sulla scia della normativa, sin dalla fine del 2021 avevano applicato su molte delle commesse in carico, l’opzione dello sconto in fattura, garantendo ai propri clienti (persone fisiche e condomini) l’azze ramento dell’esborso finanziario personale. L’operazione era stata infatti studiata allo scopo di cedere poi il credito generato dallo sconto in fattura alla propria Banca di fidu cia o ad altri Istituti ma, con la chiusura del le cessioni, la maggior parte delle imprese appaltatrici si sono ritrovare a fronteggiare grosse difficoltà.
In buona sostanza un’ impresa che, in ipotesi aveva operato uno sconto in fattura su un intervento del 110% nel 2021 per 200mila euro, si trovava ad avere nella propria area riservata di Agenzia delle Entrate, un credito di € 220.000 da poter utilizzare in 5 anni, dal 2022 al 2026.
Medesimo discorso valeva per chi aveva operato con sconto in fattura ad inizio 2022, con crediti da utilizzare in 4 anni.
Di fatto questi crediti sono rimasti tutti fermi nei cassetti fiscali (ad accezione della rata subito disponibile) delle società, provo cando una situazione di obbiettiva difficoltà per mancanza di liquidità. Infatti un’impresa che ha operato lo sconto in fattura a favore del proprio cliente, deve pur pagare i dipen denti che hanno lavorato, le materie acqui
state, versare l’IVA e contributi (anch’essi oggetto di sconto in fattura) e pagare le tasse sui quei ricavi che ha a bilancio ma che, verosimilmente, non ha mai incassato.
Il tutto sarebbe stato molto più agevole qualora le banche si fossero comportate correttamente nei confronti dei propri clienti imprese, garantendo loro un lasso di tempo di tre mesi per la liquidazione del credito. Purtroppo però non è stato così e molti imprenditori si sono dovuti arrendere davanti a tale scenario, bloccando cantieri, sospendendo le forniture o addirittura, nella peggiore delle ipotesi, chiudendo l’azienda.
Nella stessa situazione, ma in misura minore, ci siamo ritrovati noi professionisti (geometri, ingegneri, commercialisti), in quan to, come le imprese, potevamo operare con metodologia ex art. 121 e cedere il credito alle Banche, ma le porte si sono chiuse.
Uno dei motivi, forse il principale, per cui si è venuta a creare questa situazione di stal lo è stato senza dubbio il rischio di respon sabilità solidale fra cedente e cessionario, tenuto conto anche dei miliardi di euro di crediti falsi che da circa un anno e mezzo hanno iniziato a girare nelle piattaforme di cessione di società newco o scatole vuote appositamente costituite.
Dopo una serie di tira e molla nelle camere parlamentari si è giunti alla conversione in Legge del D.L. 9 agosto 2022, n. 115, cosiddetto “Decreto Aiuti-Bis”, il quale ha previsto una de-responsabilizzazione dei cessionari nelle operazioni di cessione
La nuova disciplina prevede che, in caso di frodi e crediti inesistenti legati al superbonus e agli altri bonus casa, si potranno sanzionare solo i soggetti che hanno agito con “dolo o colpa grave”.
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In buona sostanza potrà incorrere in san zioni solamente il soggetto che in maniera del tutto volontaria ha messo in atto opera zioni fraudolente, eliminando così il vincolo di solidarietà nelle operazioni.
Tale esclusione di responsabilità solidale sarà valida, oltre che per i nuovi superbo nus, anche per quelli avviati dal 12 novem bre 2021, giorno di entrata in vigore del decreto anti-frode e pertanto con effetto retroattivo.
In aggiunta, il nuovo decreto “salva” chi in consapevolmente ha acquistato crediti ine sistenti, previo accertamento di una verifica documentale di quanto acquisito dal cessionario in sede di operazione, ovvero le asseverazioni, visti di conformità, attestazioni varie.
Questa novità si auspica possa riaprire le porte delle cessioni del credito, non solo delle banche, ove si immagina che i controlli saranno come sempre gestiti dalle società di revisione, le quali proseguiranno con le loro numerose richieste documentali (p. es. l’onere di girare il video dei lavori eseguiti dopo che l’asseveratore li ha attestati, quantificati e certificati) , ma soprattutto da parte delle società private con in carico un certo numero di dipendenti e conseguentemente degli F24 importanti in scadenza ogni mese.
Ad oggi chi può riaprire il mercato sono infatti le piccole-medie-grandi imprese private, tenuto conto che gli Istituti di Credito hanno assorbito, secondo la stampa (Il Sole 24 Ore del 21.09.2022), la propria capacità fiscale, con 77 miliardi di euro di crediti su 81. Insomma siamo al limite della capienza per le Banche.
Prendiamo in ipotesi una piccola impresa, con circa 50 dipendenti e con un fatturato di
10 milioni di euro. L’imprenditore, titolare di un’impresa di questo genere potrebbe avere molta convenienza a sfruttare la nuova normativa che di fatto de-responsabilizza i cessionari, andando ad acquistare crediti, da imprese appaltatrici e professionisti a un prezzo inferiore rispetto al loro reale valore nominale.
La logica del ragionamento vale sia per la piccola impresa, che per quella medio o grande.
Se si pensa che molte aziende investono in titoli e fondi, BTP, assicurazioni, producendo sull’intero capitale investito dei rendimenti medi annui anche inferiori all’1%, l’acquisto del credito del 110%, previa acquisizio ne di idonea documentazione (si pensi alle asseverazioni energetiche e sismiche, alle fatture quietanzate, alle certificazioni dei commercialisti, alle assicurazioni professio nali ed altro ancora), può rappresentare un nuovo business finanziario, andando a so stituire le banche stesse.
Per chiarezza si rappresenta nella figura della pagina successiva un esempio di ope razione finanziaria.
L’esempio è quello di un’impresa che ha operato con sconto in fattura su una propria commessa pari a € 200.000 iva inclusa, ov vero un imponibile di € 181.818,18.
Lo sconto in fattura, a seguito dell’asseve razione del tecnico, è stato certificato dal commercialista mediante invio di apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate, producendo così un credito in capo all’im presa di € 220.000,00 rispetto a una fattura di € 200.000,00.
L’azienda appaltatrice potrà, in un mercato composto da altre imprese private, operati ve nel medesimo settore o in diversi, cedere il proprio credito.
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Oggi infatti con la de-responsabilizzazione del cessionario, il soggetto che acquisterà il credito produrrà un’operazione finanziaria che genererà in capo ad esso un rendimen to del 3,85% su base annua, ovvero il tasso di sconto applicato su ogni rata del super bonus.
Nel caso in esame, applicando il cessionario un tasso di sconto del 3,85%, genererà un provento finanziario (peraltro escluso dalla base imponibile IRAP) di € 21.561,78.
È pacifico che le società che possono essere interessate a questo tipo di operazioni sono le imprese forti, patrimonializzate e con grande liquidità, le quali possono sostitui re l’attuale attività finanziaria svolta attra verso fondi e assicurazioni, certamente non produttivi di grandi rendimenti, con opera zioni veloci e il cui tasso di sconto (nel limite del possibile) sarà da loro sempre definito.
Ci si augura pertanto che il nuovo dettato normativo possa rappresentare il crocevia della disciplina del superbonus.
Un altro importante argomento di cui vale la pena approfondire e che ha suscitato molti dubbi è quello connesso al DURC di congruità.
Le domande sono: a cosa serve, chi lo deve richiedere e quando si è obbligati a chieder lo.
Una delle ultime circolari dell’Agenzia del le Entrate, la n. 19/E del 27 maggio 2022, ha posto l’attenzione su un adempimento che è nato allo scopo di contrastare il lavoro nero, ovvero la richiesta del DURC di congruità.
Cos’è il DURC di congruità?
Si tratta di un adempimento connesso alla richiesta del DURC contributivo ed è ne cessario al fine della verifica dell’incidenza della manodopera relativa ad uno specifico intervento. La verifica di congruità si appli ca esclusivamente per quei lavori edili la cui denuncia di inizio lavori alla Cassa Edile competente ha data non precedente al 1° Novembre 2021.
La verifica di congruità avviene seguendo degli indici minimi e sulla valutazione degli importi dei lavori incidono:
1. valore complessivo dell’opera;
2. valore dei lavori edili previsti per la realizzazione;
3. natura del committente;
4. eventuale presenza di imprese subappaltatrici e sub-affidatarie.
Quando è obbligatorio?
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Il DURC di congruità è obbligatorio al verifi carsi delle seguenti condizioni: a) devono essere eseguiti lavori edi li, pubblici o privati, di cui all’allegato X al D.lgs. 81/2008, sottoposti all’applicazione della contrattazione collettiva edile, nazio nale e territoriale e comunque nel caso in cui i lavori edili e non siano superiori al limi te di € 70.000,00. Ad ogni modo la congrui tà riguarderà solo i lavori edili e pertanto le opere non edili non rilevano ai fini del rag giungimento degli indici di congruità. b) La DNL (denuncia di inizio lavori) deve essere trasmessa alla Cassa Edile / Edilcassa dal 1° novembre 2021; c) Non rileva l’iscrizione dell’impre sa affidataria alla Cassa Edile / Edilcassa ed infatti la registrazione per richiedere la congruità nel portale CNCE_Edilconnect, è possibile per tutte le imprese. L’attestazione del DURC di congruità deve essere richiesto sempre prima del saldo delle opere e viene rilasciato entro 10 giorni dalla richiesta dalla Cassa Edile di competenza.
Chi deve richiederlo?
La registrazione al portale CNCE_Edilconnect va effettuato da tutte le imprese affidatarie sulle quali ricade la verifica della congruità dei lavori edili. Quando l’impresa affidataria inserisce i dati del cantiere deve indicare il valore complessivo dell’opera (comprensivo dei lavori non edili) e al fine del calcolo dell’incidenza della manodopera, il valore dei soli lavori edili. Si segnala che fra i lavori edili vanno con siderati anche gli oneri della sicurezza, gli oneri di discarica rifiuti, mentre non vanno considerate le spese di progettazione, dire zione lavori, asseverazioni, collaudi. Per chiarezza, qualora l’acquisto di mate riali necessari per l’opera avviene tramite imprese non affidatarie dei lavori, queste attività non rilevano ai fini del DURC di con
gruità. È l’esempio della fornitura e posa in opera degli infissi, che viene effettuata da un’impresa che utilizza un contratto collettivo differente da quello edile. L’impresa affidataria, se utilizza dei subappaltatori, deve considerare nel conteggio della manodopera anche quella prestata dal sub-appaltatore e lavoratori autonomi, oltre che la propria prestata.
Il mancato ottenimento del DURC di congruità può pregiudicare il riconoscimento dei benefici fiscali in capo al committente, in quanto bloccante ai fini della richiesta del DURC contributivo.
Al seguente link https://www.congruitana zionale.it/Home/Simulatore è possibile cal colare la percentuale di manodopera attesa per un determinato appalto.
Concludendo occorre ricordare quanto la materia del superbonus sia in continua e costante evoluzione e, proprio per questo, è necessario informarsi quotidianamente, aggiornarsi, al fine di evitare contestazioni future.
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Edilizia col fiato sospeso: caro materiali e costi energetici
Non si arresta la corsa folle dei prezzi trai nata ancora una volta dai rincari dell’ener gia, a rischio interruzione 23'000 cantieri e migliaia d’imprese. Il fenomeno del “caro materiali” si ripercuote sempre più negati vamente sulle imprese esecutrici.
Solo nell’ultimo anno, secondo le stime del Centro Studi di ANCE, il maggior costo re gistrato nei cantieri – per effetto diretto e indiretto dei rincari energetici – è pari a un +35%, e il problema pesa su tutti gli asset della filiera dell’industria delle costruzioni.
Riguardo il PNRR, l’extracosto stimato rag giunge quota 5 miliardi di euro, ed il rischio che le risorse non vengano utilizzate corret tamente e nei tempi previsti si fa sempre più concreto. Basti pensare che il 73% dei
progetti degli interventi del Recovery Plan candidati e/o finanziati non è stato aggior nato rispetto agli incrementi dei prezzi dei principali materiali da costruzione registrati nell’ultimo anno. PNRR a parte, la preoccupazione è alta in tutti i cantieri di opere pubbliche e la vori privati: le imprese sono indebolite sul lato finanziario della liquidità e sconfortate dall’incertezza.
IL DEDALO NORMATIVO
In coerenza con quanto previsto dalla nor mativa comunitaria di tutela della concor renza, vige il principio fondamentale per cui l’importo posto a base della gara sia con gruo, ossia rispondente ai prezzi effettivi del mercato, al fine di consentire, da un lato, la
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Presidente Consiglio Generale ANCE Marche Stefano Violoni
Amministratore dell’azienda VIOLONI srl di Altidona (FM), 41 anni, Stefano Violoni è stato per diversi anni Presidente di ANCE Fermo ed è stato eletto a settembre 2021 Presidente di ANCE Marche
Non si arresta la corsa folle dei prezzi trainata ancora una volta dai rincari dell’energia, a rischio interruzione 23'000 cantieri e migliaia d’imprese. Il fenomeno del “caro materiali” si ripercuote sempre più negativamente sulle imprese esecutrici.
libera concorrenza degli operatori economi ci e, dall’altro, la qualità del contratto per le pubbliche amministrazioni.
In virtù di questo, le conseguenze dei rin cari esponenziali ed irrefrenabili di materiali ed energia, che hanno investito il settore delle costruzioni a partire dal 2020 e che oramai hanno raggiunto li velli intollerabili, sono state sin ora mitigate fondamentalmente attraverso due meccani smi distinti di sostegno alle imprese.
Compensazioni 1° semestre 2021
Il tentativo di colmare il divario costi-ricavi previsto dal cosiddetto Sostegni-bis si è ri velato un totale insuccesso: con riferimento ai dati del primo semestre 2021, il regime di compensazione straordinario è riuscito a fronteggiare appena il 35% dei rincari regi strati, con il restante 65% rimasto a carico delle imprese.
Con l’emanazione del D.L. n. 73 del 25 maggio 2021, infatti, è stato introdotto un regime di compensazione dei prezzi basato
sulla rilevazione dei costi che ha coinvolto soltanto 56 materiali rispetto a quelli che hanno subito variazioni, e senza tenere con to degli elevati rincari di gasolio, petrolio ed energia, già in atto dagli inizi dell’anno. Quindi, quale presupposto per l’attivazione del meccanismo di compensazione straordi naria, l’11 novembre 2021 viene pubblicato il D.M. di rilevazione che l’ANCE ha ritenuto di dover impugnare in sede giurisdizionale.
Oltre a lamentarne l’illegittimità nella parte in cui stimava un incremento percentuale dei prezzi del tutto irragionevole e di gran lunga inferiore al reale aumento di mercato per un gran numero dei materiali rilevati, è stata evidenziata l’assenza di una meto dologia univoca di rilevazione dei prezzi da parte dei tre enti rilevatori (Provveditora ti, Unioncamere ed Istat), che ha condotto alla trasmissione di dati tra loro fortemente contraddittori, sia in valore assoluto che in termini di variazioni percentuali
Il T.A.R. Lazio, con la sentenza n. 7215/2022, ha accolto il ricorso presentato dalla nostra
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Associazione ritenendo fondate le censure sollevate e prescrivendo al Ministero di pro cedere all’espletamento di un supplemento istruttorio.
Ciò nonostante, la situazione è divenuta cri tica poiché il decreto di assegnazione dei fondi statali in ausilio alle Pubbliche Ammi nistrazioni è stato pubblicato solo lo scor so 15 settembre 2022. È evidente come il meccanismo non abbia funzionato: ben 18 mesi più tardi le imprese attendono ancora di ricevere il pagamento finale, inoltre, su 36mila stazioni appaltanti operative in Ita lia, hanno presentato domanda solo l’1.2% del totale. Infatti, in tutto sono state pre sentate richieste da parte di 813 imprese e, di conseguenza, 471 Stazioni Appaltanti si sono rivolte al Mims che, dopo le verifi che necessarie, ha assegnato le risorse a 446 P.A. che riceveranno 42.5 mln di euro dei 100 messi a disposizione nel fondo. Di questi, 27.9 mln di euro sono destinati alle grandi imprese, 10.76 milioni saranno erogati alle medie, mentre 3.84 milioni sono stati assegnati alle piccole imprese.
Compensazioni 2° semestre 2021
La normativa compensativa è stata emanata anche per il secondo semestre 2021 per effetto della pubblicazione della legge di bilancio 2022 e del D.M. di rilevazione, pubblicato il 12 maggio 2022 oltre due mesi dopo rispetto alla firma dello stesso.
Ancora una volta l’ANCE è intervenuta con un’istanza cautelare nei confronti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili accolta dal TAR Lazio con ordi nanza cautelare n. 5916/22 il D.M.
In particolare, non risulta che sia stata esperita dall’amministrazione una adegua ta istruttoria e valutazione critica dei dati trasmessi dagli enti rilevatori, soprattutto
nella parte in cui gli stessi evidenziano risul tati significativamente differenti tra di loro e notevoli scostamenti percentuali. Questi, infatti, vanno dal 20% a oltre il 40% – laddove le Linee Guida per la rilevazione sui prezzi dei materiali da costruzione prescrivono la necessità di evitare differenze anomale tra le varie fonti.
Tuttavia, per il 2° semestre 2021, non è ancora stato pubblicato il decreto di assegnazione dei fondi alle Stazioni Appaltanti, ed anche in questo caso hanno presentato domanda solo l’1.8% delle Pubbliche Amministrazioni.
Revisione prezzi 2022
Nonostante la volontà di intervenire al fine di ristorare le imprese di costruzioni, in ge nerale, le misure introdotte risultano in sufficienti rispetto alle immediate esigenze delle aziende, sia per il circoscritto elenco dei materiali per i quali è ammessa la com pensazione, sia per i tempi di erogazione dei relativi contributi: lunghi, indeterminati ed incerti.
Per comprendere la realtà delle imprese ba sta considerare che le istanze di compen sazione dovevano essere presentate dalle imprese alle stazioni appaltanti – a pena di decadenza – entro e non oltre l’8 dicem bre 2021 (per il primo semestre 2021) e il 27 maggio 2022 (per il secondo semestre 2021) mentre le relative compensazioni non sono state ancora erogate.
Oltre all’incertezza relativa ai tempi per l’e rogazione degli importi derivanti dall’istanze di compensazione, c’è forte preoccupazione poiché le somme stanziate a copertura po trebbero, eventualmente, non essere suffi cienti per garantire la soddisfazione di tutte le domande presentate.
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In tal senso, importanti passi avanti sono stati fatti con il Sostegni-ter (DL 4/2022) che prevede l’obbligo di inserimento, nei documenti di gara iniziali, delle clausole di revisione dei prezzi – previste dall'arti colo 106, comma 1, lettera a), del Codice dei Contratti – e grazie al Decreto Aiuti (DL 50/2022) che introduce una procedura che consente di adeguare i prezzi ai valori correnti di mercato mediante un aggiornamento straordinario dei prezzari regionali.
Attraverso tale intervento normativo si mira, tra l'altro, ad assicurare la realizzazione degli interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse del PNRR e del PNC.
Tuttavia, un’evidente lacuna normativa interessa le gare bandite a gennaio 2022. Ovvero, per i bandi pubblicati anteriormente al 2022 le imprese hanno facoltà di richiede-
re la compensazione, per i bandi pubblicati dal 27 gennaio 2022 sussiste l’obbligatorietà della clausola di revisione prezzi, mentre per quelli pubblicati dal 1 al 26 gennaio 2022 le imprese non trovano attualmente supporto normativo a loro tutela.
L’unico strumento legislativo in grado di operare per queste casistiche è quello introdotto dall’art.7 del cosiddetto Decreto PNRR2 (DL 36/2022) che annovera il “caro materiali” tra le circostanze impreviste ed imprevedibili contemplate dall’art. 106, comma 1, lettera c), numero 1) del Codice dei Contratti.
Comunque, si segnala che anche per i ban di successivi alla pubblicazione del Soste gni-ter, nei quali dovrebbe essere inserita obbligatoriamente la clausola di revisione prezzi, invece, si riscontrano numerose vio
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lazioni alla norma, per la quale il legislatore ha “dimenticato” di imporre un’immediata sanzione.
Probabilmente è questa la ragione per la quale le stazioni appaltanti spesso, nella prassi, bandiscono degli appalti pubblici sul la base di progetti redatti nel 2020 o 2021 la cui documentazione tecnico economica (computo metrico estimativo, elenco prez zi, QTE etc.) risulta non aggiornata al prez zario vigente (prezzario regionale secondo semestre 2022) e senza prevedere l’obbligo di revisione dei prezzi sopra citato.
In questi casi, l’unica alternativa per l’im presa è quella di astenersi dal partecipa re alla gara ed eventualmente ricorrere in sede giurisdizionale avverso il bando illegit timo con aggravio di costi e spese legali pur di ottenere l’annullamento della gara e la ripubblicazione del bando corretto.
Anche l’ANAC, a seguito di una segnalazione fatta da ANCE, si è recentemente pronunciata sulla questione con un Atto del Presidente dello scorso 28settembre, giudicando illegittima una procedura di gara che non applicava le disposizioni contenute nell’art. 29, comma 1, lett. a) del D.L. 4/ 2022 (obbligo di inserimento della clausola di revisione prezzi) e nell’articolo 26 del D.L. 50/2022 , commi 2 e 3 (aggiornamento del prezzario e all’incremento fino al 20% del prezzario in uso nelle more della determinazione dei prezzari regionali).
LE CRITICITÀ SI SOMMANO
Nella tempesta ormai divenuta uragano, le imprese si trovano a dover fronteggiare anche la difficile reperibilità di alcuni mate riali, che spesso non sono disponibili o che vengono consegnati con forti ritardi ai danni dell’operatore economico che non è in con dizione, senza che ciò sia ad esso imputabi le, di poter garantire i tempi di ulti
mazione dei lavori, accumulando ritardi e conseguenti penali.
Dall’altro lato, vero è che non sempre il committente pubblico, e tantomeno quello privato, sono disposti ad accettare le diffi coltà delle imprese, concedendo proroghe del termine finale di consegna dei lavori, pattuizione che invece sarebbe auspicabile prevedere obbligatoriamente per legge al verificarsi di ritardi provocati da documen tata irreperibilità dei materiali o addirittura della manodopera specializzata.
Infatti, l’altra annosa questione che le im prese edili si trovano a gestire risiede nella mancanza di operai specializzati in assenza dei quali le aziende sono costrette a rinun ciare alle commesse o a rallentare l’esecu zione dei lavori.
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24 È online il nuovo sito del Collegio www.geometriancona.it
Ingegneri, Architetti e Geometri in aiuto delle popolazioni alluvionate del senigallese
Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona Ing. Stefano Capannelli
Dirigente di due Direzioni del Comune di Ancona: del settore dei Lavori pubblici e Sport e del le manutenzioni. Già Consiliere, è oggi referente per la Commissione Lavori Pubblici e bandi di gara sia per l’Ordine provinciale degli Ingegneri e per la Federazione regionale.
Alcune informazioni per conoscere l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona:
In che anno è stato fondato? 1930
Quanti sono gli ingegneri iscritti? 2918
Come sono divisi tra uomini e donne? 2152 UOMI NI, 766 DONNE
Le iscrizioni sono in aumento? SI
Quanto dura il suo mandato? 4 ANNI
Quando scadrà? Sono stato eletto a luglio 2022 e scadrò nel 2026
Come siete strutturati?
Io sono il presidente di un consiglio compo
sto da 15 consiglieri. Vi sono due vicepre sidenti, un segretario ed un vicesegretario ed un tesoriere. Gli altri sono consiglieri. Abbiamo istituito 27 commissioni ed ogni consigliere è referente di almeno due com missioni.
La segreteria è composta da tre segretarie.
In merito alla Rete provinciale delle Professioni Tec niche, quali sono le iniziative che lei valuta più impor tanti e interessanti da intraprendere?
La rete provinciale c’è ed agisce ogni qual volta ci siano problemi locali a livello pro vinciale. Lo abbiamo fatto di recente per segnalare all’amministrazione comunale di un comune della provincia di Ancona alcune problematiche di ritardi nella evasione del
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Professioni
Conosciamo le criticità delle Marche secondo gli Ingegneri della Provincia di Ancona.
le pratiche relative agli uffici tecnici. Con il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona ci sono buonissimi rapporti.
State lavorando ad una Rete regionale. A che punto è? Cosa vi proponete con questa Rete?
Si la rete c’è e funziona. Di recente infatti abbiamo scritto alla presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla presidenza della Regione Marche per avere la proroga della scadenza del 30 settembre per le scadenze del 110% nelle zone alluvionate della provincia di An cona e Pesaro e Urbino in seguito agli eventi del 15 settembre 2022.
Le popolazioni, le imprese ed i professionisti non sarebbero stati in grado di rispettare le scadenze in seguito a quanto accaduto in quel tragico evento.
Come può essere ampliata la collaborazione tra gli Ingegneri e gli altri Collegi ed Ordini professionali, in particolar modo con i Geometri?
La collaborazione è molto forte, lo abbiamo testato proprio nell’occasione delle proble matiche sopraccennate di un comune della provincia di Ancona.
Aggiungo che in questi giorni con gli Ordini degli Architetti e con il Collegio dei Geometri della Provincia di Ancona stiamo dando una mano ai cittadini alluvionati di Senigallia ed all’amministrazione comunale per la compilazione delle schede di quantificazione del danno in causato dagli eventi alluvionali. I tre ordini Ingegneri, Architetti e Geometri svolgono tutto ciò a titolo esclusivamente volontaristico.
Riguardo al Terremoto del 2016 come sono stati coin volti gli Ingegneri nell'opera di ricostruzione in atto? Quali sono le maggiori difficoltà?
Le difficoltà sono state moltissime ovviamente, molte dovute al continuo aggior-
namento normativo, alla rimozione iniziale delle macerie, alla difficoltà di poter adem piere alle progettazioni nei tempi imposti. Ultimamente la difficoltà a reperire imprese sul mercato e il rialzo dei prezzi ha compli cato ulteriormente le cose, ma gli ingegneri, rimboccandosi le maniche, riusciranno co munque a adempiere alle proprie scadenze.
Una tematica che viene dibattuta a livello di profes sioni riguarda gli eccessivi ribassi proposti da profes sionisti per prendere incarichi pubblici, in sostanza quello che viene comunemente chiamato "svendita del titolo". Qual è il vostro punto di vista su questo tema?
Le regole le stabilisce il Codice dei contratti pubblici, emanato nel 2016 e più volte de rogato a suon di decreti sblocca-cantieri e decreti semplificazioni. I nomi dei decreti illustrano bene gli scopi che gli stessi ave vano.
L’innalzamento della soglia degli affida menti diretti 150.000,00 Euro per i lavori e 140.000,00 Euro per i servizi di ingegneria ed architettura ha diminuito molto i ribassi per gli affidamenti entro queste soglie.
Per appalti al di sopra di questi importi sicu ramente il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che valuta l’offerta da un punto di vista sia della qualità che del prezzo, fa diminuire le gare al ribasso. Il problema di questo metodo è però che le gare in questo caso sono più lunghe e determinano maggiori tempi per trovare l’aggiudicatario. Bisogna lavorare pe renderle più semplici ed immediate. Per il resto anche il mercato vuole la sua parte perché in questo momento di intenso lavoro per i tecnici anche le gare al ribasso sono meno ambite.
Quali sono, dal vostro punto di vista di Ingegneri, le emergenze più importanti nella regione Marche?
Velocizzazioni normative, sia a livello di norme nazionali che di quelle regionali per
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Professioni
la materie di competenza delle regioni. Investimenti nelle infrastrutture, sia infra strutture fisiche ( stradali, ferroviarie, cicla bili ), ma anche di quelle telematiche. Ricostruzione dei territori martoriati dal ter remoto. Ricostruzione delle zone alluviona te nel settembre 2015 ed una corrispon dente politica di investimenti per la tutela dell’assetto idrogeologico. Risorse costanti per manutenzione ordinaria dei fossi e dei fiumi con relativa semplificazioni delle re gole per la pulizia degli assi fluviali, indi viduazione chiara degli enti ( se possibile è necessario individuarne uno solo ad altra specializzazione ) che si devono occupare degli interventi su fossi e fiumi.
Qual è il suo pensiero sul Pnrr?
E’ un’ottima opportunità per gli investimenti nel nostro paese. Contiene in se il proble ma che determina degli importi non congrui per le spese tecniche con percentuali che rischiamo di fermare qualche intervento perché richiedono un impegno economico supplettivo degli enti attuatori che potreb bero in qualche caso non avere le risorse necessarie. Contiene inoltre un sistema di rendicontazione molto complicato.
Come valuta il provvedimento del Superbonus 110%?
E’ stato un ottimo strumento per la ripresa dell’attività tecnica nel nostro paese e con scopi molto importanti come la riqualifica zione energetica ed il rafforzamento sismico delle nostre abitazioni. E’ stato anche però oggetto di alcuni errori. La percentuale del 110% sembra essere eccessiva perché si è determinato un elevato aumento dei prezzi. Le scadenze strette hanno fatto lievitare la domanda in poco tempo ed anche in questo caso sono cresciuti i prezzi delle materie per l’edilizia, anche per l’influenza negativa sulla filiera delle materie per l’edilizia di due anni covid
e delle recente guerra in Ucraina. Sicuramente è necessario riorganizzare il sistema dei bonus edilizi che sono regola ti in modi molto diversi tra loro e con per centuali di detrazione che vanno dal 50 al 110%. Inoltre vanno resi strutturali per molti anni, solo così si potrà arrivare ad un miglioramento ed una riqualificazione del nostro edificato, delle nostre città, dei nostri territori e ad un risparmio energetico che oltre ad essere importante dal punto di vi sta ambientale, nel contesto odierno assu me anche un valore economico di primaria importanza.
Che rapporti ha il vostro Ordine con le Scuole supe riori e le Università?
Ottimi rapporti che in particolar modo con l’istituzione universitaria. Ancona è la sede della Politecnica delle Marche che contiene la facoltà di Ingegneria. Questo fa capire molto bene quale sia il rapporto tra l’ordine professionale e la sua università dalla quale provengono molti dei professionisti iscritti all’Ordine. Il sottoscritto in qualità di pre sidente dell’Ordine è anche il referente per la commissione università–esami di stato, proprio per evidenziare il rapporto impor tante istituzionale che si vuole tenere con l’Ateneo marchigiano.
I rapporti con gli istituti superiori devono essere invece intensificati al fine di informare sempre di più gli studenti delle superiori delle opportunità che il mondo professionale dell’ingegneria può dare ai fini della successiva scelta universitaria.
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Professioni
Voltura 2.0 - Telematica
Dal 1° ottobre 2022 è diventato obbligatorio l’utilizzo della nuova procedura informatica Voltura 2.0 – Telematica; per la predisposizione e la presentazione delle domande di volture catastali.
Questa procedura, attiva già dal 10 febbra io 2021 (attraverso provvedimento, prot. n. 40468/2021) sostituirà definitivamente Vol tura 1.1.
“La finalità è quella di favorire il corretto aggiornamento delle banche dati catastali, tramite l’inserimento di informazioni atten dibili, coerenti e verificate, nonché di pro muovere la compliance” spiega l’Agenzia delle Entrate.
Vediamo e commentiamo in sintesi le prin
cipali novità nella presentazione della domanda di voltura descritte nell’allegato tecnico dell’Agenzia delle Entrate.
Compilazione della domanda di voltura
Nella fase di compilazione vi sono cambia menti nella “logica”: infatti è ora obbligato rio compilare le domande di voltura soltanto con “Informazione ditta” corrispondente a “In sostituzione di” e non più come “Nuova ditta/Intestazione completa”, modalità che invece era molto usata dai tecnici e tramite la quale si riusciva a risolvere situazioni particolarmente complicate.
Presentazione di una domanda di annotamento
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Dott. Giuseppe Scrufari Hedges Laureato in lingua russa ed economia all'University College London, Giuseppe Scrufari Hed ges si occupa di sviluppo business software e formazione per Geo Network Srl, dopo un'espe rienza lavorativa come analista in banca d’investimenti.
Le principali novità nella gestione delle domande di voltura catastale con la nuova procedura informatica dell’Agenzia delle Entrate
Procedure
La domanda di annotamento è una novità introdotta nella procedura Voltura 2.0 da utilizzarsi quando l’effetto della domanda non è quello di trasferire la titolarità di un immobile da un soggetto a un altro, ma solo di perfezionare l’intestazione già presente nella banca dati catastale, in atti a seguito di regolare domanda di volture.
Coniugi non comparenti
È prevista una apposita sezione dove indi care i Coniugi non comparenti, indicando i quali è possibile ottenere una voltura cata stale telematica che riporti correttamente i dati degli intestatari quando il comparente in atto sia coniugato in regime di comunione legale ma intervenga da solo all’acquisto. In questo caso tale atto si riverbera (ex art. 177 c.c.) automaticamente anche a favore del coniuge non intervenuto.
Recupero di voltura automatica
Può capitare che vi siano volture non andate a buon fine nelle varie domande presentate. In tal caso sarà necessario presentare una o più nuove note di voltura catastale reintroducendo tutti i dati nel software ministeriale. Per il notaio ed il professionista questo però significa ripetere tutto il lavoro già effettuato.
Fase Post Compilazione
Nella fase post compilazione e relativa alla liquidazione degli importi dovuti sono stati effettuati miglioramenti riassumibili in:
Liquidazione automatica con il pagamento dei bolli e dei tributi della voltura addebitati nel deposito personale del professionista (c.d. “castelletto”), nel caso in cui il documento venga approvato e quindi con l’eliminazione del modello F24 evitando il relativo bonifico.
Calcolo automatico del ravvedimento operoso, barrando l’apposita casella. In questo caso, l’applicativo effettua il calcolo degli importi dovuti comprensivi anche di eventuali sanzioni ed interessi.
Al momento dell’invio, il tasto “Verifica documento” permette il controllo formale della domanda. Se il risultato è positivo, verrà mostrata una tabella contenente il riepilogo del pagamento dovuto per inviare la domanda. In caso contrario, gli eventuali errori di validazione bloccheranno l’esportazione del documento e sono visionabili cliccando su un apposito simbolo rosso.
Domande di voltura: quali sono i vantaggi dall'utilizzo del nuovo software Expert Volture Catastali realizzato da Geo Network?
Per permettere al professionista un rispar mio ineguagliabile di tempo nella compi lazione e nella stesura facilitata dei docu menti di supporto da allegare alla domanda di voltura, la software house Geo Network S.r.l., con oltre 25 anni di esperienza diret ta nella realizzazione di software per l’edi lizia e lo studio professionale, ha realizzato un apposito nuovo strumento software Ex pert Volture Catastali, studiato “ad hoc” per velocizzare e semplificare la compilazione perfetta ed esportazione delle domande di rettamente in Voltura 2.0 – Telematica, ri ducendo il rischio di errori al minimo.
Expert Volture Catastali permette di redige re in pochi minuti ed in modo semplice domande di voltura di qualsiasi tipo. Le pratiche potranno essere create sia “vuote”(predisposte per la successiva com pilazione manuale), oppure generate a par tire da una visura catastale in formato PDF – con acquisizione automatica di tutti i dati relativi ai soggetti che gli immobili, elimi nando il rischio di errori e la necessità di
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dover rifare tutto da capo utilizzando il sof tware ministeriale.
Le domande di voltura così predisposte sa ranno quindi già pronte e verificate all’in terno del software stesso e pronte per l’esportazione diretta in Voltura 2.0 sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate (Scri vania del Territorio) per i successivi pas saggi relativi al pagamento delle imposte e tributi dovuti ed il rilascio delle relative ricevute.
Expert Volture Catastali è in of ferta (con licenza annuale di 12 mesi dalla data di acquisto) a soli € 79,00 + IVA e permette di ge stire un numero illimitato di prati che con ssistenza tecnica gratuita - esperta in materia e la garanzia “soddisfatto o rimborsato” valido per 30 gg. dalla data di acquisto della licenza.
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Indagine semestrale sul settore delle costruzioni
IL QUADRO NAZIONALE
Secondo il XXXII Rapporto Congiunturale e Previsionale Cresme, gli investimenti in costruzioni sono in aumento del 6,5% nel 2022 e del 6,4% nel 2023. Il mercato è atteso poi stabilizzarsi nel 2024, ma con il motore delle opere pubbliche che continuerà e uno spazio "importante" per la riqualificazione anche quando si ridurranno gli incentivi.
Inoltre, la casa è "tornata di moda" con la pandemia e anche i giovani, grazie ai mutui più accessibili, valutano più spesso l’acqui sto.
A febbraio scorso l’Ance ha previsto per il 2022 un lieve aumento degli investimenti in costruzioni (+0,5%) rispetto agli elevati va
lori raggiunti nel 2021.
La guerra sta rendendo più incerto il futuro, con conseguenze sulle decisioni di investi mento di imprese e famiglie, e ha aggiunto ulteriori gravi tensioni sui mercati delle ma terie prime.
I prezzi sono ormai fuori controllo e la situa zione ha raggiunto un tale livello di allarme da mettere in serio pericolo la realizzazione delle opere. Provocando alle imprese fortis sime difficoltà finanziarie, oltre che proble mi legati al rispetto delle tempistiche di ese cuzione e di consegna dei lavori, il quadro congiunturale sta avendo effetti devastanti sull’andamento del settore, sia nel mercato privato sia nelle opere pubbliche.
I dati Istat relativi al primo trimestre 2022 evidenziano una crescita degli
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Costruzioni
IN COLLABORAZIONE CON ANCE MARCHE I Semestre 2022 – Gennaio-Giugno Andamento positivo nel primo semestre 2022
L’Indagine semestrale sul settore delle Costruzioni è realizzata dal Centro Studi “Giu seppe Guzzini” di Confindustria Marche in collaborazione con Ance Marche e con Intesa Sanpaolo. La presente pubblicazione contiene i risultati della rilevazione, su un campione di imprese edili marchigiane, relativa al I semestre 2022.
investimenti in costruzioni del 18% rispetto allo stesso periodo del 2021, sintesi di un incremento del 19,7% degli investimenti in abitazioni e del 16,2% di quelli in fabbricati non residenziali e altre opere.
L’indice Istat della produzione nelle costruzioni, corretto per gli effetti di calendario, prosegue nel suo percorso di crescita anche nel periodo gennaiomaggio 2022, con un ulteriore e significativo aumento del 18,6% rispetto allo stesso periodo del 2021.
I livelli raggiunti nei primi tre mesi del 2022, inoltre, risultano superiori del 32,2% rispetto al dato rilevato nel 2019. Questo risultato, che segue un 2021 par
ticolarmente positivo (+24,1% rispetto al 2020), tuttavia, rischia di essere seriamen te compromesso da un contesto economico in peggioramento, conseguente al conflitto in Ucraina.
Per il settore delle costruzioni, in particola re, il conflitto sta aggravando ulteriormente sia gli eccezionali incrementi di prezzo dei materiali, in atto ormai da oltre un anno, sia le difficoltà di reperimento.
Il 2022 si apre in positivo sul fronte dell’oc cupazione, con un ulteriore e consistente aumento del numero di ore lavorate e dei lavoratori iscritti.
Il primo bimestre dell’anno in corso mostra un incremento del 29,1% per le ore lavorate e del 17% per i lavoratori iscritti nel con-
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fronto con i primi due mesi del 2021 . L’intero anno 2021 aveva segnato, com plessivamente, un aumento del 28% del le ore lavorate e del 12,7% dei lavoratori iscritti rispetto all’anno pandemico.
Il miglioramento nel mercato del lavoro è confermato anche dai dati Istat sulle forze di lavoro che evidenziano, nella media dei primi sei mesi del 2022, un aumento degli occupati nelle costruzioni (dipendenti e indipendenti) di oltre 144 mila unità, pari al +10,2% nel confronto con lo stesso periodo del 2021.
Nel primo semestre 2022, le ore complessive di Cassa Integrazione Guadagni autorizzate sono diminuite del 79,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, passando da 61 a 13 milioni di ore circa.
I dati di Bankitalia sui prestiti alle imprese di costruzioni relativi al 2021 mostrano una variazione positiva dei finanziamenti per investimenti residenziali, con un aumento del 25,6% rispetto al 2020. I finanziamen ti in edilizia non residenziale, invece, dopo
il trend positivo del 2020 riconducibile alle misure di maggiore flessibilità connesse al Temporary Framework, tornano a diminuire, con un -33,1% rispetto al 2020.
Fig. 1 – Investimenti* in Costruzioni per comparto in Italia
IL QUADRO REGIONALE
Primo semestre 2022 in recupero, rispetto al primo semestre 2021, per le costruzioni regionali, nonostante il peggioramento del clima congiunturale legato alla dinamica dei prezzi e ai conflitti ancora in corso.
Secondo i risultati dell'Indagine semestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche su un campione di aziende associate, la produzione nel semestre gennaio-giugno 2022 è risultata in aumento del 9,8% in termini reali rispetto al primo semestre 2021. (Tab 1)
Tutti i principali comparti hanno registrato incrementi, ad eccezione dell’edilizia priva
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ta in conto proprio. Le dichiarazioni degli operatori intervistati confermano il com plessivo miglioramento del clima congiun turale, osservato in particolare negli ultimi mesi dell’anno. Rimane elevata la quota di operatori intervistati interessati dalla cre scita dei livelli produttivi, seppure in lieve calo rispetto alla precedente rilevazione (76% contro 80% della rilevazione del se condo semestre), mentre resta contenuta la quota di aziende interessate dalla flessione dell'attività (8% contro 5% della preceden te rilevazione). Nella taB.1 sono riportati i tassi di variazio ne percentuale della produzione nei princi pali comparti del settore: Costruzioni nelle Marche - Valore della produzione realizzata
Riguardo all’edilizia abitativa, il primo se mestre 2022 mostra un incremento di circa l’11,8% rispetto allo stesso periodo dell’an no precedente. Una parte consistente degli
operatori intervistati (47% contro 49% del la precedente rilevazione) ha dichiarato di aver aumentato la produzione. Il recupero dell’edilizia abitativa ha interessato i prin cipali comparti, seppure con intensità diffe renti. In aumento la componente pubblica (8,1%) e la componente privata (12,4%). Relativamente a quest’ultima, la compo nente in conto proprio ha registrato un calo del 2,0%, mentre la componente convenzionata (2,6%) e conto terzi (28,1%) hanno registrato un significativo miglioramento.
Fig. 2 – Investimenti in Costruzioni per comparto nelle Marche
In lieve aumento l’edilizia non abitativa nel primo semestre del 2022 (1,7%), a causa del protrarsi dell’incertezza sulle prospettive di medio termine che interessa numerosi settori dell’industria regionale. In aumento i lavori pubblici (16,5%) rispet-
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Costruzioni
to al primo semestre 2021: in linea con il dato quantitativo, le indicazioni delle impre se confermano il miglioramento del clima congiunturale nel corso del primo semestre dell’anno in corso.
Rimane elevata la quota di operatori con variazioni positive dei livelli produttivi (79% contro 80% della precedente rilevazione), mentre sale la frazione di operatori con at tività produttiva in flessione (14% contro 11% della precedente rilevazione).
Fig. 3 - Imprese attive nel settore delle Co struzioni nelle Marche
OCCUPAZIONE
Il favorevole andamento congiunturale del primo semestre 2022 si è accompagnato a un miglioramento dei livelli occupaziona li, che sono complessivamente aumentati del 2,8%. Secondo le stime di Confindu
stria Marche, l'occupazione è aumentata del 3,4% per gli operai e dell’1,9% per gli im piegati. Alla dinamica osservata nel merca to del lavoro è corrisposto un aumento del monte ore lavorate rispetto al primo seme stre 2021 (+33,7%). Nel primo semestre 2022, le ore di CIG autorizzate sono risul tate 237.816, in diminuzione del 77,9% ri spetto allo stesso periodo del 2021. La com ponente ordinaria è passata da 1 milione di ore a 238 mila ore (-77,5%) mentre la com ponente straordinaria e quella in deroga si sono azzerate.
Fig. 4 - Cassa Integrazione Guadagni – In terventi ordinari, straordinari e in deroga –Marche
LE OPINIONI DEGLI OPERATORI DEL SETTORE
Il buon andamento osservato nel primo se
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mestre 2022 riflette il miglioramento del quadro economico associato al contenimen to della fase emergenziale della pandemia, nonostante i fattori di freno legati al prez zo degli input e alla situazione di conflitto. Le opinioni degli operatori intervistati con fermano questo quadro: rispetto al secon do semestre 2021, sale ancora la quota di imprese (55,4% contro 52,9%) che ritiene significativo il livello della domanda, mentre si contrae (4% contro 5,9% della preceden te rilevazione) la quota di operatori che ha sperimentato condizioni di domanda debo le.
Sul versante del lavoro, sale la quota di im prese con difficoltà nel reperimento di ma nodopera (85,9% delle aziende intervistate contro 83,3% della precedente rilevazione), mentre si attesta al 13,1% (15,7% nel pre cedente semestre) la quota di imprese che ha registrato condizioni normali. Sul fronte
del credito, scende ancora la quota di intervistati per i quali l’accesso al credito è risultato difficile (24,4% contro 26,7% del secondo semestre 2021). Sale marcata mente, invece, dal 22,2% al 36,3% la quo ta di operatori che ritiene elevato il costo del denaro.
Infine, l’indagine evidenzia il permanere di un livello ancora elevato dei ritardi nei tempi medi di pagamento (94 giorni), superiore a quello rilevato nella precedente rilevazione (83 giorni). Elevati anche i tempi di rilascio dei permessi di costruire (152 giorni contro 167 della rilevazione del secondo semestre 2021).
Riguardo alle tendenze dell'attività produt tiva, scende al 47% (49% nella precedente rilevazione) la quota di operatori che preve de aumenti dell’attività produttiva, mentre
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sale (9% contro 6% della precedente rile vazione) la quota di operatori che prevedo no attività in calo.
Nel complesso, la domanda ha mantenuto una intonazione positiva anche in apertura d’anno, grazie alla buona performance regi strata dalla componente privata degli inve stimenti e dai lavori pubblici.
Sottotono, invece, specie se comparato con il dato nazionale, l’andamento delle attivi tà legate all’edilizia non abitativa, anche a causa del permanere dell’incertezza che in teressa molti comparti dell’economia regio nale. Buona la dinamica dei lavori pubblici, con attività in crescita e su livelli sostenu ti. Infine, ritardi nella ripresa delle attività
sono ancora evidenti nelle zone colpite dal terremoto, con posticipi talvolta anche significativi nelle aperture dei cantieri.
Sul fronte dell’organizzazione dei lavori, sale ancora la quota di lavori svolti in forma diretta (51% contro 48% della preceden te rilevazione), mentre si contrae la quota svolta in subappalto (40% contro 42%).
A livello territoriale, resta elevata la con centrazione delle attività all’interno del ter ritorio regionale (82% delle imprese, contro l’85% del semestre precedente).
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Intervista al Direttore Generale di Carifermo Ermanno Traini
Alla fine del primo trimestre 2022 il totale dei pre stiti all'economia delle Marche è cresciuto dell'1,7% per un controvalore di 32,5 miliardi di euro. La parte destinata alle imprese è di 17,2 miliardi di cui 8,5 miliardi attraverso le misure agevolate del Fondo di Garanzia per le Pmi: questo significa che le banche e Carifermo in particolare stanno sostenendo la ripresa dell'economia delle Marche?
La banche stanno dimostrando un grande impegno per la ripresa economica della Re gione. Sisma, Covid, guerra Russia-Ucraina, energia, inflazione e la recente alluvione ne hanno influenzato pesantemente l’econo mia e gli Istituti sono stati e saranno ancora protagonisti in queste situazioni d’emergen za.
Ci tengo a sottolineare soprattutto l’impe gno del sistema e di Carifermo verso le mi
sure previste dai diversi decreti emanati du rante l’emergenza Covid-19.
Nel periodo dal 17 marzo 2020 al 30 giugno 2022, nella Regione Marche le garanzie del sistema a valere sulle misure emergenziali introdotte con i decreti “Cura Italia” e “Li quidità” sono state 102.327 per un importo finanziato pari a € 8,5 miliardi.
In Carifermo, nello stesso periodo, i nuovi finanziamenti e le rinegoziazioni dei fidi in essere concessi secondo quanto previsto dai due decreti sono stati 224 milioni, di questi l’83% è stato elargito a favore di imprese.
Al 30 giugno 2022 le moratorie accordate da Carifermo in risposta alla crisi Covid-19 ammontavano a 204 milioni di euro e han no coinvolto 2.228 clienti. Di queste il 64%, pari a 130,2 milioni di euro è stato concesso
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a favore di piccole e medie imprese.
L’impegno degli istituti di credito per la ripresa economica delle Marche.
Direttore Generale Carifermo Ermanno Traini
Direttore delle Filiali di Silvi Marina, Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio prima di entrare negli uffici di Direzione ed organizzare e dirigere l’intera rete commerciale. Ermanno Traini è alle dipendenze della Cassa di Risparmio di Fermo dal 1985 e Direttore Generale dal 2019.
Interviste
A giugno 2022 gli impieghi lordi alla nostra Clientela si sono attestati a 1.230 milioni di euro, con un incremento del 4% anno su anno. L’aumento degli impieghi sta a signi ficare la costante vicinanza alle famiglie e alle imprese, per l’uscita da un periodo diffi cilissimo, con l’auspicio che ci si avvii presto verso il ritorno alla normalità. Non ultimo ci siamo attivati verso le misure previste dal decreto “Aiuti ter” per fronteg giare l’aumento dei costi energetici e ridur re il loro impatto sulle spese dei cittadini e sulle attività produttive del territorio. In linea con l’ultimo decreto e con l’obiettivo di dare un sostegno concreto, abbiamo pensa to proprio in questi ultimi giorni ad un nuo vo prestito, “Speedy prestito Energia”, per dilazionare nel tempo il costo delle bollette. Attivi da subito con l’intervento, disposto all’indomani della recente alluvione, che prevede la possibilità di richiedere la sospensione per 12 mesi, dell’intera rata o della sola quota capitale, dei mutui relativi agli edifici colpiti dagli eventi. Concreti nelle risposte alle esigenze dei nostri territori.
Le sofferenze sono in diminuzione. Secondo lei è un fenomeno dovuto alla grande liquidità o alla rigorosa selezione degli impieghi?
Il calo delle sofferenze e degli indici di de terioramento regionali sono il frutto di una migliore gestione del credito e di strategie mirate, da un lato alla vendita, dall’altro al recupero di asset di credito ed inoltre di tut ti gli interventi relativi al tema Covid istituiti dalle autorità governative insieme al sistema bancario.
È anche vero che le politiche creditizie oggi tengono conto anche di ulteriori fattori tra cui i temi energetici e delle materie prime. In Carifermo stiamo monitorando l’impatto che gli aumenti stanno avendo sui nostri Clienti per poter intervenire prontamente nei casi ritenuti più a rischio, prima che si
manifestino evidenti segnali di deteriora mento del credito.
Come possono collaborare il sistema del credito delle Marche e Carifermo con le migliaia di liberi professio nisti che sono iscritti al Collegio dei geometri?
Per rispondere alla crisi ma soprattutto per far crescere l’economia della Regione è fon damentale una collaborazione costante e attiva di tutte le Istituzioni che mai come in questo momento debbono fare fronte co mune in un territorio colpito, rispetto al re sto della Nazione, anche dal sisma e dall’al luvione.
Il confronto con il Collegio dei Geometri è importante per condividere insieme come rendere concrete tempestivamente le varie misure adottate dal governo e dalla Regio ne e per accelerare i tempi affinché tutte le disposizioni arrivino ai destinatari. Penso al tema della ricostruzione post sisma, oltre all’attuazione ed al ripristino della cessione dei bonus ed alla forte attenzione verso l’efficientamento energetico degli immobili. In Carifermo abbiamo attivato una task force che gestisce le pratiche dei contributi per la ricostruzione post sisma 2016, con l’obiettivo di rispondere nei tempi previsti dalla norma e seguire puntualmente l’iter previsto. La nostra collaborazione va anche verso nuove proposte innovative previste dalla Banca per attuare le disposizioni del decreto Recovery sui nuovi sistemi di pagamento. Come le varie offerte sul servizio POS, obbligatorio dal primo luglio 2022 per i professionisti. Non ultimo essere, banche e geometri, anel lo di congiunzione tra territori e istituzioni.
La cessione del credito rischia di mettere in discus sione i lavori eseguiti con il provvedimento del 110%. Anche le banche sono danneggiate da questo evento, se non altro perchè molti cantieri in itinere rischiano di non vedere la luce. Cosa ne pensa?
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Interviste
La recente Circolare emanata dall’Agenzia delle Entrate (6 ottobre), fortemente au spicata dalle banche, contiene nuovi e rile vanti chiarimenti in materia di Superbonus, a seguito dell’entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge “Aiuti bis” che ha ridefinito il regime di responsabili tà nel caso di acquisto dei crediti d’imposta connessi con i bonus edilizi.
In particolare la nuova Circolare presenta puntuali precisazioni in tema di profili di responsabilità dell’acquirente il credito, sul ruolo degli indicatori che erano stati intro dotti nella precedente Circolare del giugno scorso, sulle modalità per correggere even tuali errori. Si tratta di una nota utile per la maggiore certezza giuridica delle cessioni dei crediti provenienti dai bonus edilizi. Sicuramente sarebbe opportuno avere dei chiarimenti anche sulle cessioni ai privati, che non trovano ancora concretezza nei fatti e potrebbero essere un ulteriore canale di smobilizzo dei bonus.
Sul tema del Superbonus il sistema bancario si è attivato subito in modo propositivo e concreto. Come Carifermo abbiamo messo a disposizione un plafond, derivante dalla nostra tax credit, per l’acquisto dei bonus, oltre ad una sezione specializzata di consulenti.
Carifermo ha sottoscritto il protocollo sulla legalità, quali potranno essere i benefici?
Il protocollo per la prevenzione ed il contra sto dei fenomeni dell’usura e dell’estorsio ne nella Regione Marche è stato proposto, in seguito al documento nazionale, dalle prefetture provinciali e sottoscritto dall’ABI Marche, dalle banche aderenti, dalle associazioni di categoria e dagli ordini professionali.
Sul tema della legalità è fondamentale fare squadra tutti insieme. Il protocollo intende rafforzare la proficua azione di prevenzione e contrasto che già svolgiamo in collabora-
zione con le associazioni di categoria e le prefetture. I vari incontri avuti vanno in tale direzione.
Soprattutto durante le crisi economiche, come quella in atto, bisogna scongiurare il rischio di ricorso a canali non ufficiali di ac cesso al credito, per far fronte ad esigenze di liquidità di famiglie ed imprese. I finan ziamenti statali in atto, le misure Covid e i fondi del PNRR sono una grande opportuni tà ma anche un potenziale rischio per infil trazioni criminose da tenere costantemente monitorato.
La prevenzione e la lotta del fenomeno dell’usura costituiscono una priorità assoluta, perseguibile anche attraverso l’incremento degli strumenti di sostegno alle famiglie, alle microimprese o più in generale alle piccole medie imprese in momentanea difficoltà, con risposte certe e celeri. Tale opera di prevenzione può essere decisiva nell’arrestare la diffusione di fenomeni criminali costituenti una grave minaccia alla libertà degli operatori economici, agli equilibri di mercato ed al rispetto ed alla permanenza delle normali regole sulla concorrenza. Importante anche la definizione di programmi di educazione finanziaria, da realizzarsi già dalle scuole superiori del territorio, per acquisire le informazioni necessarie per una gestione corretta e responsabile del denaro. Avere una dimensione territoriale è garan zia di una filiera corta che ci consente di effettuare analisi avvalorate da conoscenze tali da essere ulteriore fattore di lotta per la legalità.
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Interviste
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Intervista al Presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Alessandria, Antonio Francesco Penna
Il Collegio dei Geometri della Provincia di Alessandria è un collegio territoriale che conta circa 600 iscritti, dal punto di vista
formativo il Collegio non si occupa diretta mente di erogare corsi di formazione ma demanda tale attività all'Associazione Ge ometri di Alessandria, inoltre, negli ultimi anni dopo la pandemia, si è verificato un fortissimo impulso alla formazione da remo to e perciò stiamo favorendo tutte le attività formative tramite webinar, poiché ci siamo accorti che per gli iscritti è più facile ed age vole partecipare ai corsi di formazione at traverso questa modalità.
Negli ultimi anni la categoria è stata mol to impegnata dal punto di vista lavorativo, pertanto il tempo da dedicare all'aggiorna mento ed alla formazione, sebbene estre mamente importante, è risultato limitato. Continueremo a proporre, come ci viene richiesto dagli iscritti, attività smart ma di alta qualità e a tal proposito riteniamo
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Presidente Antonio Francesco Penna ci racconta le prossime iniziative formative del Collegio?
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Importanti novità nell’ambito della Valutazione immobiliare con il metodo di stima Market Comparison Approach
Geometra Devis Ciuccio
Interviste
Devis Ciuccio è un geometra di La Spezia che da oltre vent’anni svolge formazione professio nale su molte discipline tecnico-informatiche cercando di coniugare l’importanza della teoria con il valore della pratica.
portante l’aiuto che potrà arrivare dalla con venzione proposta al nostro Collegio da Geo Network, azienda con expertise consolidata in diverse discipline civilistiche, fiscali e tec niche che ci garantirà corsi di specializza zione ad alto valore, sia in aula che online.
Lei svolge attività di valutazione immobiliare per mol ti importanti Enti privati e pubblici, può raccontarci come in questi ultimi anni l’attività del valutatore im mobiliare è cambiata e come il Geometra può aggior nare e certificare le proprie competenze?
La valutazione immobiliare è un settore che negli ultimi due anni non è stato preso molto in considerazione dalla categoria, non per ché manchi l'interesse verso tale disciplina ma semplicemente perché c'erano tante al tre attività da svolgere meglio remunerate, inoltre la valutazione immobiliare richiede una specializzazione di alto livello coinvol gendo professionisti formati e aggiornati. La disciplina delle valutazioni immobiliari è in continua evoluzione ed ancora oggi è in corso un progressivo aggiornamento delle metodologie di stima, si nota un continuo fermento che prosegue dal 2005/2006, ov vero da quando è stato proposto alle categorie professionali il metodo di stima noto come “MCA - Market Comparison Approach”. Si tratta di una modalità di approccio multiparametrica relativa alla valutazione immobiliare che è stata adottata anche dall'ABI (Associazione Bancaria Italiana) all'interno delle proprie linee guida, ciò ha da un lato permesso una maggior diffusione di tale nuova procedura, dall'altro ha comportato la necessità da parte dei professionisti di aggiornarsi con nuovi percorsi di studio e di formazione.
In seguito, c'è stata un'ulteriore evoluzione che ha portato alla certificazione del valu tatore immobiliare per mezzo di società di certificazione che hanno un protocollo spe cifico per certificare il valutatore immobilia re, il quale si sottopone volontariamente ad
Interviste
un esame per testare le proprie competen ze.
Oggi in Italia esistono certificazioni di due livelli: quella per il livello base, relativa prevalentemente al settore residenziale, e quella di livello avanzato, che comporta l’utilizzo di metodiche finanziarie complesse. Si registra pertanto ancora un ulteriore sviluppo della metodologia ed attività di valutazione del professionista.
Vorrei far osservare che, anche nei momenti di crisi delle altre attività del settore tecnicoimmobiliare e dell'attività edilizia in genere, l'attività di valutazione non ha risentito di rallentamenti perché comunque, sebbene con forti contrazioni, le compravendite immobiliari sono proseguite e la conseguente erogazione di mutui e di credito al consumo per l'acquisto degli immobili ha continuato a richiedere un'attenta attività di valutazione da parte dei tecnici. Inoltre, nel momento di crisi del mercato immobiliare, sono aumentate fortemente le procedure esecutive e i Tribunali hanno avuto la necessità di avvalersi di professio nisti esperti nella valutazione immobiliare: ciò ha creato in Italia un ulteriore volano per le attività lavorative dei valutatori. Mi preme sottolineare che è stato necessa rio affidarsi a valutatori esperti poiché nei momenti di crisi il mercato risulta partico larmente volatile e pertanto un eventuale approccio superficiale o poco professionale potrebbe generare problemi significativi. Al contempo la valutazione è diventata anche un elemento fondamentale a garanzia delle transazioni immobiliari e delle compraven dite, perché la valutazione contiene in sé anche la verifica delle conformità edilizie, urbanistiche e catastali degli edifici; se le perizie contenessero grossolane impreci sioni, un immobile assumerebbe un valore errato; risulta quindi evidente l’importanza del ruolo del valutatore e del suo operato.
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