Azimut n. 2/2022

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N.2 del 2022 Anno XLVI Periodico Regionale a cura del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona Superbonus e bonus minori: le novità Fotovoltaico: facciamo il punto Un progetto contro la corruzione Intervistiamo: Onorevole Giulio Centemero Commissione Finanze Camera Deputati Renato Ferrari - Bergamo Presidente Coll. Geom. e Geom. Laureati Piero Farabollini Presidente Ordine Geologi Marche

3 Periodico regionale a cura del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona Corso Garibaldi 91/a - 60123 Ancona (AN) info@geometrian.itAnnowww.geometrian.itXLVI-N.2/2022 DIRETTOREamministrazione@presscom.itTel.PiazzaPresscomComitato8Reg.TRIMESTRALEPUBBLICAZIONETrib.AnconaLuglio1975diRedazioneCiabotti,860035-wJesi(AN)3476639520RESPONSABILE Diego Sbaffi REDAZIONEd.amicucci@presscom.itDavideEDITORIALECOORDINAMENTOAmicucci Diego Sbaffi Giampiero Fabbri Vinicio Montanari Luca PieroPasqualini,GiulioDevisCaterinaMargheritaAHANNOMarcoOrlettiBrugiapagliaCOLLABORATOQUESTONUMERO:Patrignani,Panichi,LucaOrletti,Ciuccio,RenatoFerrari,Centemero,CamilloFabiolaPetrella,Farabollini,Sandro Antonelli, Diego Sbaffi PresscomCONCESSIONARIAPUBBLICITÁArchivioCREDITIg.moreschi@presscom.itGianniPERCONSULENTILACOMUNICAZIONEMoreschiFOTOGRAFICIAZIMUTAZIMUT-PiazzaCiabotti, 8 60035 Jesi (AN) Tel. 347 6639520 Gianni g.moreschi@presscom.itMoreschi Azimut viene inviato gratuitamente agli iscritti agli Albi Professionali del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Ancona, agli uffici decentra ti del Genio Civile, agli uffici tecnici dei Comuni e delle Province, a tutti gli enti pubblici e a tutti coloro che hanno rap porti con la categoria. La collaborazione è aperta a tutti i singoli professionisti e agli organi rappresentativi di categoria. Ma noscritti, dattiloscritti, elaborati, disegni, fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. Ogni autore risponde direttamente delle proprie affermazioni che non impegnano nè la redazione nè il Collegio. Gli scritti possono essere pubbli cati anche siglati o anonimi, per desiderio degli autori i cui nomi restano comunque reperibili presso la redazione. SubissatiInserzionisti: pag.02 Geo Network................... pag.18 Diemme pag.22 MicroGeo......................... pag.42 Sommario 2 Editoriale 3 ComplianceLaprevenzione della corruzione negli enti di piccola dimensione: un esempio virtuoso strutturale 7 ScuolaAll'Istituto IIS Corinaldesi Padovano gli studenti progettano "Il Parco che Vogliamo" 11 NormativaIltermotecnico alle prese con il Superbonus 110% 13 ProfessioniIgeometri vivono oggi un fermento di attività! 17 NormativaLenovità relative al Catasto e la questione del Superbonus 21 ProfessioniUngeometra in tribunale: il ruolo del CTU 25 NormativaISuperbonus e bonus minori, ultime novità: CCNL, polizza assicurativa dei professionisti, obbligo di SOA e controlli nei cantieri 29 ProfessioniIGeologidelle Marche festeggiano 30 anni dall’istituzione dell’Ordine 35 ProgettiUnosguardo al futuro con la nuova scuola primaria in legno di Potenza Picena 37 StatisticheOccorreun nuovo paradigma dell'abitare: i risultati NOMISMAdell'indagineFAMIGLIE 41 NormativaIlfotovoltaico passato, presente, futuro

Il Geometra Devis Ciuccio intervista il Geo metra Renato Ferrari, Presidente del Colle gio dei Geometri di Bergamo e l’Onorevole Giulio Centemero, Membro della VI Commis sione (Finanze) della Camera, raccogliendo il loro punto di vista su numerose tematiche che coinvolgono la nostra professione. Il collega Camillo Pasqualini ci parla poi del ruolo del CTU a fondamentale supporto tecnico delle decisioni del Giudice.

A seguire la Dottoressa Fabiola Petrella scrive di Superbobus e bonus minori, entrando

Il Geometra Gian Luca Orletti ci parla del le problematiche dei termotecnici relativa mente al Superbonus 110%, evidenziando responsabilità e adempimenti.

In questo numero di Azimut l'Avvocato Mar gherita Patrignani ci parla di lotta alla corru zione, trasparenza degli atti e best practice. Segue una interessante attività degli stu denti dell’IIS Corinaldesi Padovano di Seni gallia, che hanno studiato la riqualificazione di un parco.

4 Editoriale

anche nel merito della Circolare 19/E del 27 maggio 2022, del D.L. 4/2022 Decreto “Sostegni-ter” (definitivamente convertito, con modificazioni, dalla Legge 20/05/2022, n. Intervistiamo51). poi il Presidente dei Geologi delle Marche, Piero Farabollini, toccando tra l'altro anche i temi della ricostruzione e delle emergenze geologiche della Regione.

Continuiamo con la realizzazione della nuova scuola di Potenza Picena. La ricerca Nomisma ci relaziona sull'emergere di un nuovo paradigma dell’abitare, nell'ambito dell’ “Indagine Nomisma 2022 sulle famiglie italiane”. Infine l'Ingegner Sandro Antonelli fa il punto sul Buonafotovoltaico.Lettura!

La prevenzione della corruzione negli enti di piccola dimensione: un esempio virtuoso Per comprendere l’importanza e le dimen sioni del fenomeno corruttivo può essere importante partire dal Rapporto annuale sull’Indice di percezione della corruzione (CPI) 2021, curato da Transparency International Italia. L’indice di Percezione della Corruzione (CPI), misura la percezione della corruzione nel settore pubblico e nella politica in numero si Paesi di tutto il mondo. Lo fa basandosi sull’opinione di esperti e assegnando una valutazione che va da 0, per i Paesi ritenuti molto corrotti, a 100, per quelli “puliti”. La metodologia cambia ogni anno per riuscire a dare uno spaccato sempre più attendibile delle realtà locali. Sono circa 180 i Paesi monitorati nel Rap porto Transparency.

Dalla nascita di Anac (2014), l’Italia è mi gliorata di 27 posizioni. Transparency International ha pubblicato, nel mese di gennaio 2022, l’edizione 2021 dell’Indice di Percezione della Corruzione (CPI): l’Italia guadagna 3 punti importanti rispetto allo scorso anno, che le consentono di compiere un balzo in avanti di 10 posi zioni nella classifica dei 180 Paesi oggetto dell’analisi. Il CPI 2021 posiziona, dunque, l’Italia al 42esimo posto, con un punteggio di 56. La fase di rilancio del Paese richiede, infat ti, la massima attenzione alla prevenzione dei rischi di corruzione, affinché gli impegni presi per la digitalizzazione, l’innovazione, la transizione ecologica, la sanità e le infra strutture possano trovare piena realizzazio ne.

Compliance

La metodologia del risk management come strumento di prevenzione della corru zione. Il Collegio dei Geometri di Ancona avvia un percorso di adeguamento per una strategia di contrasto della corruzione tramite la prevenzione per favorire la massima trasparenza amministrativa degli iscritti all’Albo.

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Avvocato Margherita Patrignani Esperta in materia di Anticorruzione e Trasparenza amministrativa, compliance programs, analisi e gestione dei rischi e consulente per diversi Ordini e Collegi professionali territoriali tra i quali il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Ancona

Ecco che, all’interno di questo quadro fe nomenologico, la prevenzione si sostanzia, anzitutto e principalmente, in una strate gia che incide sul tessuto culturale di una nazione, con l’obiettivo di migliorare l’agi re amministrativo e introdurre best practi ces che incidano su aspetti organizzativi, di regolazione e di procedimentalizzazione di specifiche attività e processi.

Questa strategia comporta, fra le altre cose, la messa in campo di procedure utili a indirizzare i comportamenti individuali e collettivi: procedure che si dimostrino aderenti all’esigenza di dare efficacia ed effettività a un modello strategico di prevenzione, indipendentemente dall’ambito (pubblico o privato) entro il quale esso sia destinato a Èoperare.unastrategia che ha il proprio punto di forza nei programmi indirizzati a pianificare a breve e medio termine come fronteggiare il rischio di condotte corruttive, i c.d. com pliance programs ovvero Piani triennali di prevenzione della corruzione e per la tra sparenza, come stabilito dalla “Legge Seve rino” e dal D.lgs. n. 97/2016.

A fronte, dunque, della necessità crescente di arginare il fenomeno della corruzione all’interno delle Pubbliche Amministrazioni, l’Italia ha cercato di fornire una risposta concreata dando attuazione, con la Legge 6 novembre 2012, n. 190, all’articolo 6 della Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione del 2003 e prevedendo un sistema di tutela anticipata, che ha affiancato il modello del fe nomeno corruttivo, fino ad allora presente nell’ordinamento nazionale.

A tal proposito, dunque, alla Legge Seve rino, Legge n. 190/2012, va riconosciuto il merito di aver operato una vera a propria ri forma della pubblica amministrazione, gra zie all’introduzione di un modello integrato di contrasto alla corruzione nel quale, accanto al classico strumento repressivo di matrice penalistica, operano strumenti di prevenzione di natura amministrativa sul la base della metodologia del risk management.

Questo approccio sul piano giuridico è la di retta conseguenza di una qualificazione di corruzione accolta sul piano internaziona le che risente di un’impronta non più – e non solo - esclusivamente penalistica: essa comprende, nella propria accezione sociolo gica, anche comportamenti di “cattiva am ministrazione” – c.d. maladmistration - che non rilevano sul piano della risposta repressiva, ma che pure si traducono nel piegare a un interesse privato il bene pubblico e che, quindi, si contraddistinguono per un’impronta di illegalità.

6 Compliance

In questa adesione al modello preventivo, il Collegio dei Geometri di Ancona ha ritenu to importante avviare un percorso di ade guamento volto all’adozione di modalità che possano presidiare la strategia di contrasto della corruzione tramite la prevenzione per favorire la massima trasparenza ammini strativa degli stakeholders principali, ovve ro gli iscritti all’Albo. Il percorso di accompagnamento alla com pliance del Collegio ha comportato - e com porterà - l’adozione di norme e di procedure che per non pochi osservatori della materia potranno anche rappresentare un elemen to che contribuisce ad aumentare (se non addirittura che determina) l’inefficienza del sistema della pubblica amministrazione a motivo dei costi, dei ritardi, dei vincoli che esse comportano. Al contrario, io sono profondamente con vinta che la legge, e dunque anche le pro cedure che essa mette in campo, possano rivelarsi un potente mezzo per avviare un approccio culturale diverso dal presente nei

È, inoltre, una strategia che deve obbliga toriamente essere adottata, tra gli altri, da tutte le P.A., senza limiti dimensionali e, quindi, anche dagli enti con strutture or ganizzative semplici, sebbene applicando il principio di “compatibilità”.

7Compliance confronti della corruzione e dei comporta menti che la sostengono e la alimentano. Ma vi è di più. Ritengo che procedimenta lizzare le attività fondamentali di un Colle gio professionale, creare regole – sobrie ma efficaci – in grado spostare l’attenzione dal tema della quantità a quello della qualità delle regole, possa migliorare l’attività am ministrativa anche in enti di piccole dimen sioni come un Collegio provinciale.

Favorire la massima trasparenza amministrativa, infatti, rappresenta un mezzo per prevenire la maladministration attraverso la partecipazione del cittadino alla vita della pubblica amministrazione e la possibilità di esercitare un controllo diffuso sul suo operato, nel rispetto dei criteri di qualità delle informazioni da pubblicare tra cui quelli dell’integrità, aggiornamento continuo, completezza, tempestività, consultazione semplice, comprensibilità dei contenuti (c.d. accessibilità totale), omogeneità, facile ac cessibilità; AGGIUNGERE IMMAGINE 2 • l’adozione di misure utili a favorire la segnalazione da parte dei funzionari pub blici, lavoratori e collaboratori delle impre se fornitrici di beni o servizi, di condotte di corruzione delle quali si venga a conoscen za nell’esecuzione delle proprie funzioni, attraverso l’adesione al progetto WhistleblowingPa, ovvero un software informati co gratuito per dialogare con i segnalanti, grazie a modalità che garantiscono l’anonimato;•l’adozione di un Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici utile a favorire l’integrità, l’onestà e la responsabilità dei funzionari pubblici, nonché di misure disciplinari efficaci per il caso di violazione di queste disposizioni, anche in relazione alla prevenzione del conflitto di interesse per i dipendenti e i Consiglieri;

• l’adozione di un Piano Triennale per la Prevenzione della corruzione e della trasparenza in cui sono stati declinati i rischi nell’ambito delle principali attività del Collegio e la creazione di una sezione dedicata agli Stakeholders, quali gli iscritti all’Albo, quale strumento di comunicazione diretta e di coinvolgimento attivo con l’ente; • la formazione costante del personale e dei Consiglieri sulle tematiche di etica e legalità per sensibilizzare costantemente ad un corretto agire amministrativo. Sono queste alcune delle regole e procedu re che, se seguite in modo sostanzialista e non come mero adempimento formale, nel lungo termine inducono alla costruzione di modelli di comportamento virtuosi anche e soprattutto per quegli enti di piccole di mensioni che possono trasformare “prassi” ormai consolidate nel tempo in “best prac tices” virtuose.

In particolare, tra le azioni di adeguamen to che il Collegio ha inteso perseguire come obiettivi di imparzialità, integrità, compe tenza e accountability è possibile richiama re le seguenti: • l’accoglimento del principio di traspa renza, attraverso la pubblicazione delle in formazioni nulla sezione Amministrazione Trasparente, la previsione di un diritto di accesso (in bilanciamento con le esigenze di riservatezza) alle informazioni sull’organizzazione, il funzionamento e i processi decisionali del Collegio e la semplificazione delle procedure, la pubblicazione di informazioni.

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9Scuola

L'IIS Corinaldesi Padovano impegnato in un percorso per le competenze trasversali e l'Orientamento declinato in modo del tutto originale come Service Learning, cioè imparare rendendo al contempo un servizio alla comunità.

è stata subito accolta con gran de entusiasmo dai docenti dei corsi più marcatamente GREEN dell'IIS Corinalde si Padovano, che al suo interno vede attivi ben 5 indirizzi tecnici, di cui due particolar mente vocati all'attenzione all'ambiente: il corso Chimica e Biotecnologie Ambientali e il corso Costruzioni Ambiente e Territorio... e quale migliore occasione per una classe 3 di questo indirizzo, alle prime esperienze con la progettazione, per affrontare un iter progettuale su una parte di città alquanto trascurata e marginale.

L'attività ha subito impegnato i docenti in una serie di incontri preliminari con gli or ganizzatori, al fine di poter affrontare, con la raccolta di tutti i documenti messi a di sposizione da parte del Comune, una at tività che ben si prestava a realizzare un percorso per le competenze trasversali e l'Orientamento declinato in modo del tutto originale come Service Learning, cioè impa rare rendendo al contempo un servizio alla

All'Istituto IIS Corinaldesi Padovano gli studenti progettano "Il Parco che Vogliamo" Professoressa Ingegnere Caterina Panichi Ingegnere civile, progettista strutturale, ha gestito la sicurezza in cantieri edili e luoghi di lavoro, anche per enti pubblici. Doocente tecnico pratico di Laboratorio di Edilizia e Topografia al corso Costruzioni Ambiente e Territorio presso l'ITET Corinaldesi, oggi aggregato all'IIS CORINALDESI PADOVANO, referente del dipartimento di Costruzioni Topografia e Estimo; Responsabile dei Laboratori di Topografia e CAD e referente per l'orientamento in Entrata. Il parco Che vogliamo": questo il motto di ingaggio lanciato dall'ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro in occasione della gior nata del creato, il giorno 4 ottobre scorso: un processo partecipato dal basso, che ha coinvolto la cittadinanza, l'ente locale, le scuole del territorio e le associazioni, in un corale impegno per individuare azioni con crete da mettere in atto per la riqualificazio ne di una vasta area della città di Senigal lia, il Parco della Cesanella, tessuto verde di connessione tra un quartiere semicentrale, quello del Vivere verde, e uno semiperife rico, quello da cui il parco stesso prende il L'iniziativanome.

1) analisi dei bisogni del "cliente", in questo caso gli stakeholders, cioè i portatori di interessi, quindi le figure più direttamente interessate alla riqualificazione;

della classe 3 a costruzioni am biente e Territorio, composta da 18 stu denti, guidati dai docenti Prof.ssa Ansuini, Architetto, Prof. Marcolini, Geologo e Prof. ssa Panichi, Ingegnere, e coadiuvati dai do centi di tutto il Consiglio di Classe, è stato decisamente strutturato e pragmatico, dal momento che tale attività andava a simu lare in tutto e per tutto quelle che sono le specifiche tappe di una progettazione propriamente detta:

2) analisi della situazione di fatto, con la produzione di alcune tavole dal titolo "il Par co che Abbiamo" , rappresentanti il degrado e le situazioni problematiche sia dal pun to di vista dell'accessibilità e della fruibilità della viabilità ciclo pedonale e sentieristica della zona, sia da quello botanico - vegetazione, sia dal punto di vista delle attrezzature e arredi urbani presenti/assenti/deteriorati come rilevato dai ragazzi durante il sopralluogo iniziale;

10 Scuola Tanticomunità.gliistituti che, insieme al nostro hanno preso parte all'iniziativa. Commoventi gli sforzi progettuali e creativi messi in atto da bambini dalla fascia dell'istruzione materna fino agli studenti della primaria e alla se condaria di primo grado dell'IC Giacomelli, che hanno espresso in elaborati, cartacei e tridimensionali, progetti di arredo urbano e di organizzazione del verde veramente ori L'approccioginali.

3) la ricerca dei vincoli, urbanistici e botanici e delle condizioni al contorno; 4) la proposta di interventi rispettosi dei vincoli e al contempo quanto più aderenti alle richieste espresse, con la produzione di tavole progettuali per proporre elementi di arredo urbano e illuminazione notturna, tabelloni adatti ad essere consultati anche da ipovedenti, posti agli ingressi del Parco, realizzazione di percorsi opportunamente pavimentati che possano dare la possibili tà a chiunque di usufruire del parco, giochi accessibili a bambini e ragazzi e anziani, in un'ottica di Design for All, la nuova frontiera della progettazione rispettosa delle esigen ze di ciascuno, quale che sia la condizione psichica e fisica che lo contraddistingue, in modo permanente o temporaneo. Sono emersi anche interessanti spunti e idee operative per poter rendere il parco un libro aperto sulla natura da conoscere ed Nelapprezzare.corsodelle due settimane di intenso

Nel corso dell'analisi e dei rilievi svolti dal punto di vista botanico, sono emersi alcuni aspetti sorprendenti - ma non troppo- circa lo stato di salute non ottimale delle piante del bosco urbano messe a dimora nel 2015 dalla società Autostrade, a compensazione della CO2 prodotta dell'ampliamento della 3 corsia. Il censimento, che ha momentaneamente coinvolto circa 900 piante delle oltre 4000 presenti, ha mostrato un tasso di mortalità del 20%, una scarsa crescita e un intenso stato di sofferenza che porterà nei prossimi anni a perdere ulteriori aliquote di verde. Le motivazioni di questo stato ge nerale, sono presumibilmente da ricercare in una densità d'impianto molto elevata, un terreno tendenzialmente argilloso, alcalino e poco fertile. Possiamo inoltre sottolineare che nella varietà di essenze vegetali mes se a dimora, una porzione consistente non risulta idonea alle condizioni pedologiche precedentemente descritte. In questo lavoro complesso e impegnati vo si sono inseriti anche gli studenti del 5° anno del corso di chimica ambientale e Bio tecnologie, che hanno provveduto a cam pionare le varie matrici ambientali presenti nel parco (terreno e Acqua del Fosso della Giustizia) e ne hanno eseguito le analisi chi mico fisiche e biologiche nei laboratori sco lastici, sotto la guida delle Docenti Protopa pa Mercorelli Pasqualini e Grossi, coadiuvati da un tecnico dell' Arpam dott. Bracciatelli.

11Scuola lavoro i ragazzi hanno avuto la possibilità incontrato nell'ordine: i cittadini e le asso ciazioni, durante gli incontri preliminari con la popolazione, a cui hanno partecipato an che alcuni studenti residenti nei pressi del Parco; il facilitatore del processo partecipa tivo, Dottor Alberto Di Capua, che si è reso disponibile ad affrontare in chiave pratica i temi che già nel corso dell'anno scolasti co erano stati affrontati durante le ore di Geopedologia Economia ed Estimo, circa la progettazione territoriale Partecipata; la responsabile della Protezione Civile di Se nigallia arch. Barbara Rotatori, che con il responsabile del COC ing. Corinaldesi han no illustrato l'azione congiunta delle varie funzioni che prendono parte alla gestione delle emergenze a livello comunale e hanno illustrato agli studenti quali comportamenti tenere nei casi di emergenza che potrebbero caratterizzare il nostro comune. I ragazzi hanno anche incontrato il Geom. Barazzoni, diplomatosi 10 anni fa nello stesso istituto Corinaldesi e ora Facility Manager della Fondazione Opera Pia Mastai Ferretti, che dopo una breve introduzione in aula, in cui ha illustrato quali sono le mansioni a cui è chiamato in qualità di Tecnico specializzato in gestione degli edifici e degli impianti dell'ente , ha fatto visitare alla classe il giardino sensoriale realizzato da circa un anno all'interno del cortile della Residenza Sanitaria per Anziani ubicata nel centro di Senigallia, che rappresenta quanto di più evoluto a livello di accessibilità sia stato re alizzato di recente nel nostro territorio e ha evidenziato gli aspetti benefici che un giar dino ricco di stimoli olfattivi, visivi e tatti li possa garantire agli anziani ospiti della residenza. Il sig. Mario, uno di questi, ha scambiato simpatiche battute con i ragazzi, parlando del suo passato lavorativo pieno di sacrifici, di fatica e di grande dignità.

12 Scuola

Un processo partecipato dal basso, che ha coinvolto la cittadinanza, l'ente locale, le scuole del territorio e le associazioni, in un corale impegno per individuare azioni concrete da mettere in atto per la riqua lificazione di una vasta area della città di Senigallia, il Parco della Cesanella, tessuto verde di connessione tra un quartiere se micentrale, quello del Vivere verde, e uno semiperiferico, quello da cui il parco stesso prende il nome.

Nel corso dell'analisi e dei rilievi svolti dal punto di vista botanico, sono emersi al cuni aspetti sorprendenti - ma non trop po- circa lo stato di salute non ottimale delle piante del bosco Urbano "IlIMMAGINIparcoche abbiamo"

Le varie fasi di intervento del termotecnico nel superbonus 110% con i documenti, di natura termotecnica, da caricare nel portale ENEA, così come indicato dal DM Asseverazioni del 6 agosto 2020: l’APE convenzionale ante operam, il computo metrico e l’APE Il termotecnico alle prese con il Superbonus 110%

13Normativa

Si tiene a precisare che seppur la parte ter motecnica è centrale, in ordine di importan za è comunque secondaria rispetto ad altri pre requisiti come per esempio i requisi ti di accesso dei beneficiari o all’esistenza dell’impianto di riscaldamento. Vediamo dunque di analizzare quali sono le varie FASI DEL PROCESSO TERMOTECNICO.

Geometra Gian Luca Orletti Specializzato in calcoli termici Mai come oggi il termotecnico, esperto nel sistema edificio-impianto, è al centro dell’attenzione e al centro del processo di riqualificazione dato che la maggior parte dei requisiti del SUPERBONUS sono legati alla riduzione del fabbisogno energetico de gli edifici. Con questo articolo si cercherà di descrivere tutte le fasi in cui il termotecnico interviene in una pratica di 110%, dall’inizio alla fine e quali sono i documenti che si dovranno produrre e in che fase.

La parte iniziale riguarda lo studio di fatti bilità al fine di fotografare lo stato attuale dell’immobile dal punto di vista energetico (APE ANTE), successivamente si prendono in considerazione gli interventi da effettuare iniziando da quelli trainanti per poi passare a quelli trainati e si verifica attraverso l’APE POST se si ottiene il salto delle due clas si energetiche (in alcuni casi è sufficiente il salto di una sola classe energetica) fermo restando anche tutte le verifiche della suc cessiva ex Legge 10. A questo punto si sviluppa la progettazione definitiva, iniziano i lavori, si chiudono e si invia la documentazione ad ENEA.

I tre documenti possono essere realizzati dall’Asseveratore ma possono essere realiz zati da altri professionisti che vengono spe cificati ciascuno. Nell’asseverazione sono presenti tante altre informazioni di natura tecnica (superficie disperdente complessiva, singole superfici di intervento, le trasmittanze delle strutture prima e dopo l’intervento, le caratteristiche e l’efficienza degli impianti).

Ulteriore raccomandazione e di raccogliere ordinatamente tutta la documentazione da esibire in caso di controllo. Infine, sempre per i soggetti che firmano le attestazioni termotecniche finali, esegui re visite ispettive in cantiere durante l’ese cuzione dei lavori; queste visite serviranno a raccogliere più informazioni possibili, da catalogare e conservare ad esibire in caso di controlli finali.

14 Normativa Negli anni successivi si potrebbe essesere richiamati da ENEA, MISE (MITE) e Agenzia delle Entrate per eventuali controlli su quanto asseverato.

La relazione ex Legge 10 definitiva prenderà in esame l’analisi dei ponti termici, la scelta dei materiali isolanti e i componenti impian tistici con il professionista abilitato che do vrà firmare la dichiarazione di rispondenza.

ora quali sono i documenti, di natura termotecnica, da caricare nel portale ENEA, così come indicato dal DM Asseve razioni del 6 agosto 2020: essi sono l’APE convenzionale ante operam, il computo metrico e l’APE convenzionale post operam.

Resta inteso che altre due figure professio nali, in sede di esecuzione dei lavori, veri ficano quanto progettato dal termotecnico nella Legge 10: il direttore dei lavori e il certificatore energetico accreditato a livello regionale che attesta per mezzo dell’APE da realizzarsi per singola unità immobiliare a fine lavori. La fase finale del SUPERBONUS è critica in quanto ad essa è vincolata la possibilità di decadenza del beneficio. L’Agenzia delle Entrate richiederà indietro la cifra richiesta in detrazione al privato o al condominio che sicuramente avvieranno una causa verso i soggetti fornitori. La decadenza del beneficio può quindi essere causata da informazioni termotecniche prodotte dall’asseveratore oppure prodotte dal termotecnico a supporto dell’asseveraVediamotore.

Tutte queste informazioni, raggruppate per tipo di intervento e al costo sostenuto dell’intervento permettono ad ENEA di verificare la congruità media degli interventi ed eventualmente individuare velocemente i casi in cui ci si allontana vistosamente dalla media. In caso di controllo, così come indicato dal DM requisiti ECOBONUS si dovrà fornire la documentazione necessaria e per quanto riguarda quella termotecnica occorrerà fornire la relazione ex Legge 10, gli attestati di prestazione energetica e l’asseverazione inviata.

Eventuali errori nella Legge 10 comportano sanzioni disciplinari ed economiche per ef fetto di controlli da parte del Comune.

Le conclusioni che mi sento di dare a questo articolo dedicato al SUPERBONUS 110% e che per operare occorrono basi solide prin cipalmente su come si realizzano i calcoli e quali sono le regole di efficienza energetica in edilizia rispettando i requisiti di legge e di accesso agli incentivi.

Presidente, quali sono secondo Lei le principali diffi coltà che il geometra oggi deve affrontare? Chi svolge la professione incontra difficol tà quotidianamente, indipendentemente dai periodi o dalle normative che si succedono nel tempo; le maggiori criticità che riscon triamo nella professione possiamo conden sarle in una unica e semplice parola: bu rocrazia. Purtroppo tutti i procedimenti che dobbiamo sviluppare per la nostra attività tecnica a supporto dei nostri clienti si scon trano con procedure burocratiche che ven gono additate come semplificazione degli atti amministrativi ma che di fatto creano complicazione. Questo non vuol dire che non siamo portati ad affrontare le proble matiche che vengono poste di volta in volta, però tutto ciò comporta per il tecnico un’as sunzione di maggiore responsabilità pro fessionale rispetto agli atti tecnici che deve sviluppare. Oggi con tutto lo sviluppo della normativa, sostanzialmente, il professioni sta si assume una serie di responsabilità, togliendole a chi deve effettuare i control li sulle varie attività che il geometra deve esercitare. Le difficoltà sono sempre esistite ed esiste-

Geometra Davis Ciuccio Ciuccio Devis è un geometra di La Spezia che da oltre vent’anni svolge formazione professio nale su molte discipline tecnico-informatiche cercando di coniugare l’importanza della teoria con il valore della pratica. Nell' intervista al Geom. Renato Ferrari, Presidente del Collegio Provinciale dei Geo metri e Geometri Laureati di Bergamo emerge come oggi siano molteplici le attività che coinvolgno la professione. Nonostante il fermento dell'attività, la burocrazia, purtroppo, è ancora la maggiore criticità che riscontriamo nella professione. "Spesso le cosiddette semplificazioni degli atti amministrativi di fatto creano complicazioni”.

I geometri vivono oggi un fermento di attività!

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Proprio sul tema della formazione professionale, svol gendo quotidianamente con Geo Network attività di supporto formativo ai professionisti (anche sulle re centi riforme del catasto, del processo civile, delle novità in materia di estimo), ritiene anche Lei fonda mentale per il geometra aggiornare in maniera conti nua le proprie conoscenze? Assolutamente sì, aggiungo che, per quanto riguarda le nuove norme sul Catasto, riten go sia una assurdità introdurre una nuova piattaforma (S.I.T.) quando si sa benissimo che gli archivi di diverse realtà provinciali non sono in grado di supportare la funzio nalità, ottima, che ha il S.I.T. Il S.I.T. funziona e sarebbe efficace se ci fosse una banca dati correttamente aggior nata, purtroppo però spesso e volentieri abbiamo delle realtà provinciali che han no banche dati catastali non aggiornate e quindi il S.I.T. crea delle difficoltà procedurali importanti, causando richieste di istanze di correzione, volturazioni, accertamento dell’esatta ditta intestata, ovvero una serie di istanze che il tecnico deve produrre alle amministrazioni catastali, che a loro volta sono in difficoltà nell’evadere queste istanze dilungando eccessivamente i tempi delle pratiche e producendo un danno ai committenti. Quindi ben venga lo sviluppo tecnologico ed informatico, ma prima di metterlo in atto e renderlo operativo bisogna accertarsi che questo sistema funzioni su ogni aspetto. Ed oggi sfortunatamente ciò non accade.

16 Professioni ranno sempre, è ovvio che i geometri de vono essere sempre preparati per l’attivi tà professionale che andranno a svolgere e quindi, in questo contesto, essere conosci tori delle normative e delle nuove procedure che ci vengono imposte; ciò vuol dire stu dio costante e formazione continua a pre scindere dalle attuali e recenti norme che prevedono l’aggiornamento annuale delle competenze.

All’interno dell’istituzione del Collegio l’a dempimento istituzionale che ci è imposto riguardante l’anticorruzione e l’adempimento degli atti amministrativi non possono essere uguali a quanto richiesto ad una Amministrazione Pubblica quale può essere, ad esempio, il Comune che svolge un ruolo pubblico di natura estremamente differente rispetto alle funzioni attribuite a Collegi e Ordini professionali. Il Collegio non usufruisce di contributi statali, pertanto non capiamo perché dobbiamo adempiere a determinate funzioni che a mio avviso non competono ad un Collegio o Ordine professionale in termini di gestione amministrativa. La trasparenza va certamente realizza ta e garantita verso gli iscritti che versano la quota di iscrizione, i quali correttamente devono sapere come viene impiegato que sto denaro e verso le autorità vigilanti, ma con criteri ampiamente differenti rispetto a quanto oggi viene chiesto.

Lei ricopre anche la carica di Vicepresidente del la Cassa Geometri, negli ultimi anni avete svolto un importante lavoro per garantire la giusta assistenza agli iscritti, tutelandoli anche in particolari situazioni di bisogno Oggi l’attività di welfare è importantissima, se vogliamo parlare dell’assistenza che viene fornita a tutti gli iscritti da parte della Cassa Geometri, viene svolto un lavoro at tento, puntuale, preciso, giornaliero ovvia mente nel rispetto delle regole. La Cassa Geometri è sicuramente a conoscenza delle problematiche esistenti sul territorio ed in ragione di questo vengono definite deter minate assistenze, ritenute importanti nella vita quotidiana di ognuno di noi geometri. La Cassa offre agli iscritti e ai pensionati in attività una assistenza sanitaria integra ta attraverso UniSalute S.p.A, società del gruppo Unipol specializzata in assicurazio ni sanitarie. La polizza è articolata in tre

Ogni Collegio dei Geometri si deve confrontare spes so con i diversi e gravosi adempimenti istituzionali richiesti dalla Stato, spesso con risorse limitate

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Professioni moduli, le garanzie A e C sono fornite gra tuitamente agli iscritti alla Cassa e ai pen sionati in continuità, che possono decidere di aderire alla garanzia B per ampliare la propria copertura sanitaria. Inoltre, attra verso EMAPI, dal 1° maggio 2022, ha atti vato gratuitamente in favore delle famiglie degli iscritti e dei pensionati attivi la coper tura Temporanea Caso Morte (TCM) ovvero una copertura assicurativa che, in caso di decesso, garantisce agli eredi legittimi o te stamentari un determinato importo. Gli iscritti e i pensionati attivi, grazie alla convenzione siglata con ONEnet/AON, pos sono accedere a condizioni agevolate ad un network di strutture sanitarie per effettuare accertamenti, visite specialistiche, tratta menti fisioterapici, cure odontoiatriche e in caso di ricovero, non compresi nella polizza sanitaria stipulata dalla Cassa in favore degli iscritti. Tali agevolazioni si applicano anche ai propri familiari e ai propri ascendenti. Non dimentichiamoci che Cassa Geometri, nel periodo vissuto della crisi sanitaria determinata dalla diffusione del virus COVID-19, aveva ampliato la polizza sanitaria gratuita già prevista per gli iscritti con ulteriori coperture erogando provvidenze straordinarie specifiche. Esistono anche altre provvidenze straordinarie che vengono erogate agli iscritti, oltre ai molti servizi a livello informatico che sono a loro disposizione. Tali misure, anche attraverso l’attività del Consiglio Nazionale, cercano di fornire assistenza anche sotto il profilo di creazione del lavoro per i geome tri, istituendo percorsi per creare una certa tipologia di lavoro e creando apposite con venzioni proprio per cercare di “distribuir lo” agli iscritti. Tutto ciò per offrire il miglior servizio. Per quanto riguarda il tema pen sionistico, la Cassa Geometri ha la finalità di garantire e tutelare tale diritto attraverso una contabilità puntuale nella garanzia del principio di sostenibilità economico finanzia ria attuando politiche con modifiche statu tarie regolamentari per garantire il rispetto intergenerazionale. Provvedimenti adottati sempre nel rispetto delle normative e con il vaglio di numerosi organi deputati alle attività di controllo. Il futuro del geometra sarà ancora luminoso? A mio avviso sì. Sfido a trovare oggi un geo metra per affidargli un incarico. Non ne tro va, sono tutti oberati sia i giovani geometri che i meno giovani. C’è oggi un fermento di attività, anche per merito dei bonus edilizi, che non consente neanche a noi del Colle gio di fornire nominativi alle richieste che ci pervengono da società, da ingegneri o architetti che cercano tecnici per collabo rare alle diverse attività di cantiere. Quindi consiglio assolutamente ad un giovane di approcciarsi alla professione, vedo i giova ni geometri che hanno voglia di crescere, di imparare, di conoscere. A causa della ri forma della scuola e dell’introduzione del diploma C.A.T. in sostituzione del classico diploma di Geometra, nei passati anni, vi è stato un disorientamento nelle famiglie dei ragazzi e questo ha frenato nuove iscrizioni verso la professione del geometra perché si pensava che la figura del geometra non esistesse più. Vi è stato in seguito un lavoro enorme da parte di tutti i Collegi, del C.N.G. e della Cassa Geometri per far comprendere alla società che il diploma C.A.T. è il medesimo del diploma di Geometra. Dovendo dare un consiglio ad un giovane che si avvicina alla professione, forse sarebbe bene focalizzarsi su alcune specializzazioni, in quanto oggi le normative sono talmente complesse che è difficile pensare che un professioni sta possa occuparsi di ogni mansione, non è un percorso facile e privo di problematiche, ma bisogna saperle affrontare ed il giovane odierno ha tutti i mezzi per affrontarle me glio di chi ha iniziato la professione molti anni fa. Il Geometra è una professione che viene dal passato, vive il presente e costru isce il proprio futuro.

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Finanze purtroppo la richiesta di abrogare tale articolo non è stata approvata per un solo voto e quindi si stava andando nella direzione appena descritta (ovvero tassare indirettamente di più gli immobili degli ita liani) siamo riusciti, tramite il regolamento

Il geometra Devis Ciuccio intervista presso la Camera dei Deputati il 29 Giugno 2022 l’Onorevole Giulio Centemero - Membro della VI Commissione (Finanze) Onorevole Giulio Centemero, la Camera dei Deputati ha recentemente dato il via libera sulla delega fisca le che conferma tra le altre cose il regime forfetta rio delle partite iva e prevede che il catasto venga progressivamente aggiornato. Può indicare i cambia menti principali che il testo prevede su quest’ultimo punto in particolar modo? Sulla riforma legata al Catasto c’è stata una grande vittoria della Lega. Vorrei ri capitolare che cosa è successo: nel corso della seduta in Commissione Finanze della Camera del 3 marzo 2022, l'emendamento presentato dal centrodestra, per l'abolizio ne dell'articolo 6 della legge delega, non è passato per un solo voto. L’articolo 6, ed in particolare il comma 2, prevedeva che dal 1° gennaio 2026 fossero integrate le infor mazioni presenti nel catasto dei fabbricati, attribuendo all’unità immobiliare un valore patrimoniale e una rendita attualizzata sulla base dei valori di mercato. Con l’aumenta re del valore di mercato degli immobili con seguentemente sarebbe aumentato anche il valore dell’ISEE dei proprietari e quindi, paradossalmente, sarebbe successo che immobili che non permettono di avere liqui dità o immobili in cui il proprietario risiede e riesce a mantenere con fatica, divenisse ro causa, a seguito dell’aumento del valore di mercato, di un aumento anche dell’ISEE del possessore. Visto che In Commissione

19Normativa

Per cercare una soluzione al problema del superbonus e della cessione del credito bisogna aprire al mercato finanziario e la modalità ideale sarebbe rinegoziare tutti i crediti fiscali sul mercato secondario, un mercato regolamentato che ha serie piattaforme come Borsa Italiana ed altre, in modo da favorire così anche l’entrata di liquidità in Italia da parte sia di fondi esteri che di altri soggetti domestici.

Le novità relative al Catasto e la questione del Superbonus

20 Normativa della Camera, ad aumentare il Gruppo della Lega di una persona in Commissione Finan ze bilanciando negativamente i nostri com ponenti in altra Commissione ed in tal modo la nuova votazione ha permesso di avere una parità. A questo punto la Commissione è andata in stallo e, grazie a questa attività del gruppo al quale appartengo, si è aperta una negoziazione che ha permesso di non far aumentare né il valore di mercato de gli immobili né l’ISEE dei cittadini, evitando loro in tal modo nuovi o maggiori esborsi. Nella nuova versione scompare il riferimen to ai valori di mercato e si aggiunge che le nuove informazioni sugli immobili, oltre a non determinare la base imponibile dei tributi, non modificheranno le agevolazioni ed i benefici sociali di cui i proprietari even tualmente godono. Superbonus e cessione del credito: le continue mo difiche delle norme non agevolano il lavoro di profes sionisti e contribuenti e se a ciò aggiungiamo il blocco dei crediti, l’aumento dei materiali, dell’energia e del costo del denaro le prospettive non sono rosee. Con il fine di riaprire il mercato della cessione del credito, dal 15 luglio sarà operativa la possibilità per banche e società appartenenti a gruppi bancari di trasferire le somme verso i propri clienti professionali privati, cambierà qualcosa secondo Lei? Bisogna aprire al mercato finanziario e la modalità ideale sarebbe rinegoziare tutti i crediti fiscali sul mercato secondario, un mercato regolamentato che ha serie piatta forme come Borsa Italiana ed altre, in modo da favorire così anche l’entrata di liquidità in Italia da parte sia di fondi esteri (che già adesso sono interessati a tali modalità e va luterebbero l’Italia come un parent target) che di altri soggetti domestici, i quali po trebbero decidere in tal modo di investire in Italia invece che all’estero. Tale apertura sarebbe anche a vantaggio delle imprese perché nel mercato regola

21Normativa mentato ci sono trasparenza e regole ben precise; sono cosciente che è difficile per ché ci sono tanti passaggi burocratici ma perseguendo questa strada si potrebbero risolvere per tutti i problemi relativi ai cre diti fiscali; contemporaneamente stiamo co munque lavorando al fine di aiutare imprese e professionisti affinché possano risolvere le attuali criticità sbloccando l’attuale situa zione di stallo. Infine vorrei approfittare della sua competenza in materia per chiederle se può illustrare in maniera semplice cosa sono le criptovalute e chiederle se tali monete virtuali avranno un’importanza in un prossi mo futuro anche per il cittadino comune o rimarranno ad appannaggio di un ristretto numero di operatori che agiscono con esse nei mercati finanziari Le criptovalute sono valute virtuali: la crip tovaluta non esiste in forma fisica (anche per questo viene definita ‘virtuale') ma si genera e si scambia esclusivamente per via Sonotelematica.immateriali quindi non si possono so stanzialmente toccare, prendere in mano, non hanno sottostante al contrario delle al tre monete tradizionali; anche se presen tano dei rischi finanziari molte Borse inter nazionali hanno investito nel settore delle Entreràcriptovalute.nelle nostre vite? Sono già entrate nelle nostre vite, in questo momento Paesi

in cui vi sono situazioni di crisi finanziaria o di scarsità di moneta tradizionale o che stanno attraversando un crac finanziario, come ad esempio il Libano, permettono ai cittadini di acquistare farmaci di prima ne cessità od altri beni proprio in criptovalute.

Nei Paesi dove non vi sono crisi finanziarie le criptovalute vengono utilizzate principal mente su piattaforme di scambio di moneta o Viinvestimento.sonoaltriaspetti e funzioni interessanti legati alle criptovalute come la blockchain e gli NFT già oggi utilizzati in diversi ambienti (anche nel settore immobiliare) e grazie a queste nuove tecnologie si potranno, tra le altre cose, sostituire nel tempo anche i più comuni certificati di proprietà attuali. Inoltre gli NFT sono i certificati che riconoscono la proprietà di un determinato bene, fisico e virtuale, nel Metaverso crittografico, cioè in una realtà digitale parallela; già attualmente molto utilizzati nel mondo dei giochi virtuali come se fossero una moneta tradizionale di scambio.

Risulta quindi evidente che tali aspetti interessanti ed affascinanti devono con il tempo essere compresi perché faranno parte della vita di tutti noi e dei nostri figli e per l’im portanza che assumeranno dovranno esse re, al fine di tutelare il consumatore, oppor tunamente regolamentati.

Un altro modo è quello di collaborare con il Tribunale mettendo a disposizione la pro pria competenza professionale.

Un geometra in tribunale: il ruolo del CTU

In ciascun Tribunale vi è un apposito regi stro, ove vengono iscritti, previa domanda e previo possesso dei requisiti, i cosiddet ti “Esperti del Giudice”, ne esistono diversi per materie specifiche; medici, traduttori, commercialisti, psicologi, ecc. ecc. Nel nostro caso, vi è un registro per gli esperti in materia edile, estimativa, cata stale ecc. ove siamo iscritti assieme a In gegneri, Architetti, Periti edili e Geologi ed altri che hanno a che fare con il mondo della edilizia e delle costruzioni. Tra i requisiti necessari ad essere iscritti nell’ambito dell’elenco dei CTU del Tribuna le, è prevista una buona condotta morale e l’assenza di condanne.

Il modo più semplice è quello di provare a fare una rapina, magari per integrare il pro prio fondo pensionistico o per anticipare il proprio ritiro dalla scena lavorativa.

Geometra Camillo Pasqualini Consigliere del consiglio direttivo del collegio dei Geometri e Geometri laureati, commissione condominio, specializzato in estimo

“Ciò che ci chiede il Giudice è nella quasi totalità dei casi un preciso input, su alcune situazioni che il Giudice ha ben in mente, ma non ha ancora chiarito, avendo per ovvi motivi lacune in materie tecniche”.

Che attinenza può avere un geometra con il ATribunale?direilvero

23Professioni

Accantoniamo per ora la prima ipotesi, che se pur nell’immediato potrebbe anche ap parire remunerativa, non coincide perfet tamente con quanto previsto dal codice deontologico e potrebbe anche avere con seguenze disastrose. Torniamo quindi alla seconda circostanza e vediamo di analizzare come può essere ri chiesta ed esplicitata la nostra professiona lità nel ambito della giustizia.

sono molteplice le occasioni che ci possono portare ad aver a che fare con gli uffici giudiziari.

I quesiti per l’espletamento di tali incarichi spaziano dalla edilizia, al catasto alla valu tazione dei beni, alla urbanistica, all’estimo puro (stima di un vitalizio, divisioni patri moniali, verifica fondi interclusi, calcolo in dennizzi e servitù ecc. ecc ), alla redazione di ape ed alla topografia.

I quesiti sono sempre indicati nelle nomine del CTU e negli atti processuali, ovvero sono dei veri e propri ordini scritti.

Una volta iscritti all’elenco dei periti, possia mo or dunque essere finalmente “nominati” consulenti tecnici di ufficio (CTU) da parte di un magistrato, che avendo in carico un contenzioso tra due parti, inerente in tutto o anche parzialmente su materie tecniche, che concernono quello che è il nostro “cam po di azione” professionale ci chiede deluci dazioni in merito. Ciò che ci chiede il Giudice in tali avveni menti è nella quasi totalità dei casi un preci so input, su alcune situazioni che il Giudice ha ben in mente, ma non ha ancora chiari to, avendo per ovvi motivi lacune in materie Talitecniche.input sono tecnicamente e giuridica mente detti “quesiti “ .

Se pur a volte potrebbe essere non del tutto chiaro il perché vengano richiesti alcuni quesiti in luogo di altri, che all’occhio del tecnico potrebbero avere più attinenza con la problematica del caso, il dovere del CTU è rispondere SOLO ai quesiti posti. Anche perché, in un processo vi sono sempre due parti e una delle due tramite il proprio legale potrebbe non gradire “l’uscita dal seminato” in totale autonomia del CTU e potrebbe quindi chiedere in forza di ciò l’annullamento dell’elaborato peritale (specie se quanto scritto gli è avverso) ed il Giudice potrebbe rimuovervi dall’incarico.

Il CTP è sempre un esperto in materia che però viene nominato da una delle parti in causa (ogni parte di norma nomina il suo) affinché coadiuvi il legale per quanto è ine rente a materie tecniche specifiche, ossia una sorta di ausiliario della parte in causa, ad ogni modo la nomina di un CTP è facol tativa.

Per questa figura, non è prevista alcuna iscrizione ad alcun Tribunale, a mio avviso sarebbe meglio se lo fosse in quanto già a conoscenza delle procedure.

Un'altra figura importante che possiamo as sumere e svolgere nell’ambito delle cause giudiziarie è quella del Consulente Tecnico di Parte ovvero CTP.

Nella nostra professione, possiamo essere chiamati quali ausiliari del Giudice (un altro modo per chiamare in CTU) sia in cause ci vili e penali, sia per esecuzioni immobiliari o procedure fallimentari o anche dal Giudice di L’esecuzionePace.

immobiliare, che è una proce dura civile che ci “coinvolge con frequenza” è un procedimento al quale un creditore ri corre per recuperare un credito mediante la vendita all’asta di un bene immobile di pro prietà del creditore insolvente. Per la quasi totalità delle volte, sono procedure promosse da Banche che ipotecando i beni immobili, procedono nei confronti del moroso, (da non confondere con il moroso, cosi come viene chiamato per consuetudine, il fidanzato in alcune zone della Emilia Romagna) ovvero colui che non ha onorato il mutuo/credito concesso.

Il CTP se nominato ufficialmente ovvero se ne viene formalizzata la nomina agli atti del processo, deve essere poi sempre chiamato da CTU durante l’espletamento del proprio incarico (alle cosiddette operazioni peritali ) nei sopralluoghi, rilievi, accertamenti, ecc., affinché abbia contezza di come il CTU svol ge il proprio mandato e possa eventualmen te relazionare nel merito.

Anche per tale incarico, il mio consiglio è quello di acquisire esperienza prima di ac

In tali procedure civili, il Giudice ha assoluta necessità di nominare un esperto e qui noi geometri la facciamo da padroni (diamo due giri a tutti, come si suole dire).

24 Professioni

Sono stimati professionisti che spesso ven gono chiamati dai giudici perché il Giudice si fida di loro, perché il Giudice sa bene che una consulenza tecnica di ufficio ben esple tata, chiara, completa, con punti fermi che non possono dar adito a dubbi, li aiuta poi nella preparazione della sentenza.

Ricordo che in una causa in cui ero CTU ri guardate i confini di un fabbricato mal posi zionato, durate il primo sopralluogo, (inizio delle operazioni peritali) dissi che dovevo tornare con il tipo mappale, ed un CTP, di altra categoria professionale mi disse “ si ricordi geometra che per servirsi di un au siliario deve essere autorizzato preventiva mente dal Giudice”. Effettivamente sull’ausiliario aveva ragione.

E’ oltremodo doveroso ricordare altresì, che a fare i CTU certamente non si diventa ricchi, ovvero: gli oneri e le responsabilità sono moltissimi, a fronte di tariffe per l’espletamento delle prestazioni professionali nelle procedure giudiziarie molto datate; tralascio tuttavia, per evitare innalzamento dei valori del cortisolo, di riportare la tariffa oraria a vacazione, (una vacazione è composta da due ore) e rimandando ciò a una ricerca su Google.

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Ad ogni modo, questo articolo è solo un mi croscopico flash di quello che è il nostro ap porto professionale nell’ambito giudiziario, spero che mi passiate anche l’impostazione spiritosa della narrazione. Le procedure, le norme, sono molteplici e vanno applicate per evitare problematiche, qui ho espresso solo un breve quadro discorsivo, senza entrare nelle procedure vere e proprie, ovvero una superficiale panoramica rivolta principalmente ai giovani colleghi, di quello che è chiamato a fare un Geometra che collabora con il Tribunale. Il mio consiglio è quello di acquisire una buona esperienza professionale prima di iscriversi nell’elenco di CTU ed è fondamentale frequentare un apposito corso, ma il mio consiglio comunque è quello di iscriversi negli elenchi degli esperti nei Tribunali.

E’ il nostro campo di azione, sono le nostre materie, non abbiamo eguali in questo, molti colleghi collaborano da anni con i Tri bunali, hanno portato e portano prestigio a tutta la categoria.

Professioni cettarlo e valutare altresì molto bene, se la materia oggetto del contendere è di vostra specifica conoscenza.

Può capitare poi di vedersi “ tagliare “dal giudice l’istanza di liquidazione anche del 50% Quanto. sopra induce molti colleghi a non in traprende questa “carriera” o come molto spesso sento dire, di cancellarsi dall’elenco dei Periti del SinceramenteTribunale,nonposso dargli torto alcu no, specie se hanno già molto lavoro, anche perché una volta nominati vi è poi l’obbli go a svolgere l’incarico nei tempi sanciti dal UnaGiudice.volta si diceva che ad iscriversi nell’e lenco dei periti di un Tribunale è solo una questione di senso civico, oggi, credo che sia ancora così. Sono passati quasi 30 anni per me e con tinuerò a farlo, sia perché tutto sommato mi piace svolgere questi incarichi, sia per ché rappresento una categoria professiona le, che anche con il mio piccolo contributo viene apprezzata e stimata dai Tribunali di tutta Italia e comunque, credo che abbiamo il dovere di essere presenti dovunque sia ri chiesta la nostra preziosa competenza.

26 È online il nuovo sito del www.geometriancona.itCollegio

Superbonus e bonus minori, ultime novità: CCNL, polizza assicurativa dei professionisti, obbligo di SOA e controlli nei cantieri Normativa

Con la Circolare 19/E del 27 maggio 2022 avente ad oggetto “Modifiche al Superbonus e ai Bonus diversi dal Superbonus – Misure anti-frode – Modifiche alla disciplina della cessione dei crediti di cui agli articoli 121 e 122 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34” l’Agenzia delle Entrate ha fornito delle “delucidazioni” in ordine alle modifiche che sono state introdotte nel burrascoso contesto normativo del Superbonus e dei Bonus minori. Più in particolare ho intenzione di soffermarmi sul le due recenti novità che sono state introdotte circa l’obbligo del CCNL nei cantieri dei bonus fiscali edilizi e la Polizza Assicurativa dei Professionisti. Successivamente, mi addentrerò nella tematica dell’obbligo di SOA per le imprese che svolgono lavo ri rientranti nel Superbonus nonché nella “campagna straordinaria” dei controlli dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro nei cantieri edili che usufruiscono delle agevolazioni fiscali.

- OBBLIGO DI INDICAZIONE DEL CONTRAT TO COLLETTIVO NELL’ATTO DI AFFIDAMEN TO LAVORI E NELLE FATTUREGià nella Legge di Bilancio 2022 (L. 30/12/2021, n. 234) era stato introdotto all’art. 1, il comma 43-bis con il quale ve niva previsto l’obbligo di applicazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (di seguito CCNL) nei cantieri per lo svolgimen to dei lavori rientranti nella fruizione dei bo nus fiscali edilizi. Senonché a seguito di una lunga gestazione normativa, che ha previsto anche l’abroga zione dello stesso provvedimento, si è ar rivati alla sua definitiva introduzione con l’art. 28-quater del D.L. 4/2022 Decreto “Sostegni-ter” (definitivamente convertito, con modificazioni, dalla Legge 20/05/2022, n. 51).

Alcune puntualizzazioni sull’Agenzia delle Entrate che ha fornito delle “delucidazioni” in ordine alle modifiche che sono state introdotte nel burrascoso contesto normativo del Superbonus e dei Bonus minori.

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Dottoressa Fabiola Petrella Esperta Dottore Commercialista presso lo Studio Associato Petrella e Bruè e Revisore dei conti, Professore universitario a contratto in “Bilanci bancari e Crediti non performing”

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PROFESSIONISTI E POLIZZA ASSICURA TIVA: SUPERBONUS Sì, BONUS MINORI NO. SIAMO SICURI? E proprio quando si pensa va di essere giunti ad una quadra in tema di polizza assicurativa dei professionisti ecco che si insinua nuovamente il dubbio. Cos’è accaduto? Il D.L. Antifrodi (D.L. 157/2021) aveva previsto per tutti i sog getti che rilasciavano attestazioni e asse verazioni l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile per ogni intervento comportante le predette attesta zioni o asseverazioni con massimale pari agli importi dell’intervento oggetto delle stesse.

Senonché, l’articolo 28-bis del Decreto Sostegni-ter ha apportato delle modifiche all’art. 119 comma 14 prevedendo l’ob bligo per il professionista di stipulare una polizza assicurativa “per ogni intervento comportante attestazioni o asseverazioni, Normativa

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L’attuale normativa prevede che a decorre re dal 27 maggio 2022, pertanto per tutti i lavori avviati successivamente a tale data, vi sia l’obbligo di indicazione all’interno dei contratti di affidamento dei lavori, nonché nelle fatture ad essi relative, del CCNL ef fettivamente applicato dall’impresa appal tatrice (ovvero subappaltatrice). Ma attenzione! Non tutte le imprese appal tatrici sono obbligate alla predetta indica zione. Difatti, è tenuta a tale adempimento solo l’impresa che esegue opere di importo superiore a € 70.000,00 (il conteggio si rife risce al complesso dei lavori da eseguirsi) e che svolge i lavori edili definiti dall’Allegato X al D.Lgs 81/2008 (rimanendo esclusi gli imprenditori individuali che pur avvalendosi di collaboratori familiari non impiegano di pendenti ovvero i soci di società di persone, o di capitali, che prestano attività lavorativa nell’attività non in qualità di lavoratore diApendente).chispetta l’onere di controllare tale inserimento? Anche in questo caso è il Committente ad avere l’onere di verificare e/o richiedere l’inserimento dell’indicazione del CCNL nel contratto di appalto, anche nel caso in cui si è incaricato un General Contractor o sono state date delle opere in suChebappalto.cosa accade se non si è indicato il CCNL nel contratto di appalto e nelle fatture? La “pena” prevista a livello normativo nel caso di omissione dell’indicazione del CCNL all’in terno del contratto di appalto è assai se vera: mancato riconoscimento del beneficio fiscale. Per converso, sembra più clemente il legislatore nel caso di mancata indicazio ne del CCNL nella fattura relativa ai predet ti lavori. In quest’ultimo caso, infatti, sarà sufficiente per il contribuente richiedere una dichiarazione sostitutiva di atto di notorie tà all’impresa nella quale verrà attestato il CCNL utilizzato al momento dell’esecuzione dei lavori edili relativi alla fattura. Da ultimo ci si deve interrogare sulla data da prendere in considerazione come “avvio dei lavori”. Per i lavori edili che prevedono la comunicazione di inizio lavori (quale a titolo esemplificativo la CILA, CILAS, SCIA, permesso di costruire,…) non ci sono dubbi, farà fede la data della presentazione di tale comunicazione. Tuttavia ci si interroga se questo sia sempre valido o se ci possano essere delle eccezioni. In particolare, se il cantiere è soggetto alla notifica prelimi nare all’ASL ai sensi dell’art. 99 del D.Lgs 81/2008 (come nelle ipotesi di Superbonus 110%), la quale deve essere trasmessa obbligatoriamente prima dell’inizio lavo ri, potrebbe far fede la data della notifica preliminare all’ASL (si ricordi che la notifica preliminare deve essere obbligatoriamen te avviata prima dell’inizio lavori a pena di decadenza delle agevolazioni stesse). Sul punto sarebbe opportuno un chiarimento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Pertanto, anche per i bonus diversi dal 110%, era necessario avere una polizza as sicurativa ogni qualvolta doveva essere ri lasciata un’asseverazione o un’attestazione.

cercherò di esprimere il ragionamento sperando di non generare ulteriori dubbi. L’art. 121 comma 1-ter si dedica agli interventi rientranti nei c.d. “Bonus minori” che prevede alla lett. b) che “i tecnici abilitati asseverano la congruità delle spese sostenute secondo le disposizioni dell’arti colo 119 comma 13-bis”. Senonché, l’art. 119 comma 13-bis richiama, a sua volta, il comma 13 lett. a) e b) relativo alle as severazioni tecniche che devono essere ri lasciate sulla base di quanto indicato dallo stesso comma 14 e, pertanto, con le stesse sanzioni e polizze assicurative obbligatorie del Superbonus 110%. All’esito di questo excursus, o meglio di fronte a queste scatole cinesi, ripropongo il mio quesito originario: siamo proprio sicuri che per i Bonus minori la polizza assicurativa per i professionisti non sia obbligatoria? Oppure con tutti questi rinvii effettuati si è trattata di una mera svista? Difficile capirlo e fornire una risposta definitiva. Per ora, quindi, sarà più semplice affidarsi all’interpretazione fornita da parte dell’Agenzia delle Entrate secondo la quale per i Bonus diversi dal Superbonus “la stipula della po lizza non sia Accantonandorichiesta”.taliquesiti, con la medesima Circolare 19/E l’Agenzia delle Entrate sem bra aver chiarito le tipologie di contratti di assicurazione che possono essere stipulati da parte del professionista e, in particolare, ha individuato le seguenti: - polizza “single project”, che viene stipu lata per ogni intervento che comporta at testazioni o asseverazioni avente massima le di importo pari all’intervento oggetto di quest’ultime;-polizzaperresponsabilità civile con massi male non inferiore a € 500.000,00 destinato al rilascio di asseverazioni o attestazioni la quale dovrà essere integrata dal professio nista qualora non risulti capiente rispetto al valore degli interventi sottostanti alle asse verazioni e attestazioni rilasciate; - polizza “multi-project” dedicata alla sot toscrizione di asseverazioni o attestazioni per gli interventi rientranti nel Superbonus aventi un massimale adeguato al numero di attestazioni o asseverazioni rilasciate e agli importi oggetto delle attestazioni o as severazioni e, in ogni caso, non inferiore a € 500.00,00. - OBBLIGO DI SOACon la Legge di conversione n. 51/2022, pubblicata in G.U. n. 117 del 20 maggio 2022, è stato previsto un nuovo requisito affinché si possa accedere ai benefici fiscali del Superbonus 110% e agli altri Bonus edi lizi legati alle riqualificazioni energetiche ed antisismiche: obbligo di possesso della cer

Alla luce di tale modifica, il quesito che si pone è il seguente: la polizza assicurativa è obbligatoria per tutti i bonus, ivi compresi quelli c.d. “ordinari”, ovvero solo ed esclusivamente per il Superbonus Una110%?chiave di lettura sembra essere stata fornita dall’Agenzia delle Entrate con la Cir colare 19/E del 27 maggio 2022 con la qua le ha affermato che “la disciplina relativa alle polizze assicurative di cui al comma 14 dell’art. 119 non è richiamata dall’art. 121 comma 1-ter, lettera b), relativo ai Bonus diversi dal Superbonus” concludendo che “per questi ultimi, la stipula della polizza non sia Sembrerebberichiesta”.che per i Bonus diversi dal Superbonus 110% non ci siano dei vincoli in ordine alla polizza assicurativa professionale. Pertanto una buona notizia! Ma ne siamo proprio sicuri? Sul punto si esprime una perplessità in quanto, nel grande groviglio di normative susseguitesi e di richiami da comma a comma e da articolo ad articolo, potrebbe essere stata una semplice svista il mancato richiamo della polizza assicuraOrbene,tiva?

Normativa

29 con massimale pari agli importi dell’inter vento oggetto delle predette attestazioni o asseverazioni”.

30 tificazione SOA per le imprese appaltatrici che eseguono i lavori di importo superiore a € Che516.000,00.cos’èeda

A seguito della nota 27 agosto 2021, prot. n. 6023, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (di seguito, INL) aveva previsto un rafforzamento dei controlli nei cantieri edili che avrebbe dovuto concludersi il 31 dicembre 2021. Tuttavia proprio in relazione all’incremento dei cantieri, in particolare quelli che consentono l’accesso alle detrazioni fiscali, l’Ispettorato ha fornito una serie di direttive al fine di porre in essere ispezioni in manie ra mirata proprio nel settore costruzioni per tutto l’arco del 2022.

L’obiettivo perseguito da parte dell’INL è volto a contrastare il mancato rispetto del la normativa in tema di sicurezza e salute sul lavoro, l’impiego di manodopera in nero nei cantieri, l’inadeguatezza e l’insufficienza della formazione dei lavoratori, la confor mità alla normativa delle attrezzature e le macchine impiegate nel cantiere e le moda lità con cui le stesse vengono utilizzate. Ma non solo. L’INL provvederà ad effettuare controlli anche in relazione all’applicazione di protocolli anticontagio da Coronavirus all’interno dei cantieri alla luce delle “Linee guida per la prevenzione della diffusione del COVID-19 nei cantieri” pubblicate in Gaz zetta Ufficiale n. 113 in data 16 maggio 2022 e che hanno prorogato l’applicazione dei protocolli per tutto il 2022. Pertanto, a partire dal 16 maggio 2022 sino al 31 di cembre 2022, dovranno essere rispettate le linee guida anticontagio nei cantieri affinché non si incorra in sanzioni all’esito di verifi che da parte dell’Ispettorato.

Normativa

quando è necessario pos sederla? La certificazione SOA è un’atte stazione che viene rilasciata da Organismi SOA appositamente autorizzati e che va ad abilitare l’impresa esecutrice (con validità di 5 anni previa conferma di validità del terzo anno) laddove questa sia in possesso di de terminati requisiti quali: Idoneità professionale; Adeguata capacità economica e finan ziaria;•Adeguate capacità tecniche e profes sionali; Integrità morale e fiscale.

La SOA sarà indispensabile per accedere alle detrazioni fiscali e sarà obbligatoria a parti re dal 1° luglio 2023 tuttavia, già da gennaio 2023 sino a giugno 2023 sarà necessario dimostrare di avere almeno sottoscritto un contratto con uno degli enti certificatori che rilasciano l’attestazione.

Per tutti quei cantieri avviati successivamente al 21 maggio 2022, per i quali non sono stati rispettati i requisiti precedenti, sarà necessaria. In particolare se le opere verranno concluse entro il 31 dicembre 2022 non vi sarà alcuna problematica. Viceversa, se i lavori dovessero oltrepassare tale ter mine, l’impresa sarà costretta a rispettare il nuovo obbligo a partire dal 1° gennaio 2023 a pena di decadenza dal beneficio fiscale. È bene precisare, inoltre, che per ottenere l’attestazione SOA saranno necessari alme no novanta giorni pertanto sarà bene per le imprese che non ne fossero ancora in pos sesso di munirsene.

OBBLIGO DI SOA -CONTROLLI NEI CANTIERI EDILI

Non sarà necessario, per converso, avere la predetta certificazione per i lavori in corso di esecuzione a partire dall’entrata in vigore del provvedimento (cioè dal 21 maggio 2022) e per i contratti di appalto o subappalto stipulati in data anteriore alla data di entrata in vigore della legge (cioè 21 maggio 2022).

Il nostro studio è quotidianamente impegnato a fornire le novità in tema bonus sia attraverso newsletter gratuita (da richiedere con mail a segreteria@studiopietrella.it), sia con specifici post in tutti i canali social e con video su canali you tube, FB, instagram, tik tok.

Alcune informazioni per conoscere l'Ordine dei Geolo gi delle Marche: in che anno è stato fondato? Quanti sono i geologi iscritti? Come sono divisi tra uomini e donne? Come sono divisi tra le province? Quanti sono i nuovi iscritti ogni anno? Sono in aumento? Quan to dura il suo mandato? Quando scadrà? Come siete strutturati? Quest’anno si festeggerà il trentesimo anno dall’istituzione dell’Ordine dei Geologi delle Marche. Ad oggi i nostri iscritti sono circa 450, di cui il 19% è rappresentato da donne (situazione nel Marzo 2022). Durante l’ul timo decennio abbiamo registrato un trend di iscritti in costante diminuzione (dovuto soprattutto al perdurare della crisi econo mica ed edilizia) ma recentemente la curva degli iscritti è tornata a risalire e- dobbiamo dire- anche in modo vigoroso. Sicuramen te complice la ricostruzione post-sisma ed i vari incentivi del Governo per le ristruttura zioni hanno influito aprendo il mercato alla libera professione. Il nostro Consiglio è attualmente composto da 9 membri e guidato da un consiglio diret tivo composto da Presidente, Vicepresiden te, Segretario e Tesoriere. Ciascun mandato dura un quadriennio e questo è il mio se condo come Presidente, sebbene nel 2018 mi dovetti temporaneamente assentare per incompatibilità con il ruolo di Commissario per la ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 2016-’17 che avevo assunto. Il quadriennio in vigore avrà termine nell’e state del 2025. Quando siete entrati nella Rete Provinciale delle pro fessioni tecniche? State lavorando ad una rete regio nale. A che punto è? Come vi proponete con questa

Intervista con Piero Farabollini

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“Le maggiori emergenze delle Marche vengono registrate in occasione dei terremoti che colpiscono con cadenza piuttosto regolare la nostra regione. In tutti questi ambiti abbiamo lavorato e stiamo lavorando molto, assumendo atteggiamenti virtuosi e dimostrandoci all’avanguardia rispetto alle altre regioni europee" I Geologi delle Marche festeggiano 30 anni dall’istituzione dell’Ordine Professioni

Presidente dell'Ordine dei Geologi delle Marche

Parallelamente, sempre coordinati dalla struttura della Protezione Civile, alcuni col leghi hanno prestato servizio nelle squadre come tecnici incaricati per i sopralluoghi di agibilità negli edifici (schede AeDES e AGe oTec). Una volta definiti gli esiti di agibilità delle strutture e infrastrutture, si è passati alla ricostruzione vera e propria, dove i geologi sono tuttora coinvolti come professionisti imprescindibili nei lavori di demolizione e ricostruzione, o di adeguamento sismico.

Grazie ai finanziamenti del Governo, sono stati condotti gli studi di Microzonazione Sismica di livello III, in cui è stato approfondito il comportamento dinamico dei terreni attraversati dalle onde sismiche in tutti i comuni del cosiddetto “cratere”, anche tramite studi di Risposta Sismica Locale. Questi studi rappresentano il fiore all’occhiello di tutti i geologi marchigiani, in qualche modo considerati i precursori in questo campo fondamentale per la sicurezza del nostro territorio. Le maggiori difficoltà da un punto di vista tecnico sono rappresentate dalla confor mazione del nostro territorio appenninico, molto eterogenea da un punto di vista del le amplificazioni sismiche che possono sca

Riguardo al Terremoto del 2016 come sono stati coin volti i Geologi nell'opera di ricostruzione in atto? Quali sono le maggiori difficoltà? Durante il primo periodo emergenziale la Protezione Civile si è da subito attivata passando attraverso il nostro Ordine per assoldare geologi esperti nel rilevamento cartografico tramite software per la piani ficazione territoriale. Sono stati molteplici i nostri iscritti che hanno dato disponibilità mettendo a disposizione le loro conoscenze in modo totalmente volontario per dare una mano nel momento del bisogno.

Talvolta veniamo coinvolti anche nel supporto agli Enti pubblici, per offrire la nostra esperienza nelle corrette procedure da attuare nei concorsi.

32 Professioni Rete? È da tempo che si ravvisa la necessità di una Rete delle Professioni Tecniche Regionale, per superare le frammentarietà dovute alle organizzazioni provinciali. Un accorpamento regionale potrà essere sicuramente utile ai fini di assicurare una maggiore coordinazio ne interordinistica. Tuttavia devo dire che siamo molto attivi territorialmente, attra verso i nostri rappresentanti del Consiglio nella Rete. Riguardo alla rete provinciale quali sono le iniziative che lei valuta più importanti e interessanti da intra prendere? State pensando a dei seminari o convegni su che tematiche? Fra i compiti maggiori della RPT risiede quello di sollecitare le varie amministrazio ne affinché tengano in considerazione mag giormente sia la categoria dei geologi che le professioni tecniche, rispondendo alle nostre sollecitazioni soprattutto relative al rispetto dei tempi delle pratiche urbanisti che. Molti incentivi infatti, come ad esempio il sismabonus, prevedono delle richieste di accesso agli atti che troppo spesso vengono evase in ritardo, apportando grosse criticità tutto il sistema. Pertanto cerchiamo di inter venire con Sindaci, assessori e responsabili degli uffici tecnici affinché queste situazioni di stallo siano migliorate.

Infine, proprio in questi ultimi giorni abbiamo organizzato confronti pubblici con i candidati Sindaco di due delle più grandi città marchigiane, Fabriano e Jesi, ai quali abbiamo rivolto le nostre istanze cercando di sensibilizzare soprattutto verso la riduzione dei rischi geologici, alla resilienza delle città ed al rispetto dell’ambiente. E, notizia di oggi, la nuova Giunta del Comune di Fabria no ha previsto un assessorato con delega alla sicurezza degli edifici comunali e delle scuole. Ci piace pensare che siamo stati in cisivi e che una volta tanto siamo riusciti a convincere ad investire in prevenzione.

Quali sono le emergenze geologiche della regione Marche? Che cosa si sta facendo per le aree più a rischio? Il territorio marchigiano vanta dei paesag gi magnifici, dove troviamo grandi catene montuose interposte ad altrettanto sug gestive vallate intrappenniniche. Ma an che grandi fiumi, torrenti, gole, spiagge ed alte falesie. Tutta questa elevata diversità paesaggistica è purtroppo dovuta proprio all’incessante lavoro dei fenomeni geologici (soprattutto sismici, idrogeologici, idraulici, costieri) in atto da milioni di anni.

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Le maggiori emergenze, lo sappiamo, vengono registrate in occasione dei terremoti che colpiscono con cadenza piuttosto regolare la nostra regione. In tutti questi ambiti abbiamo lavorato e stiamo lavorando molto, assumendo atteggiamenti virtuosi e dimo strandoci all’avanguardia rispetto alle altre regioni europee. La regione Marche, infat ti, vanta la più ampia copertura di studi di Microzonazione Sismica, uno strumento che a scala comunale definisce quali saranno le aree di una città in cui il moto sismico viene amplificato, o potrebbero verificarsi modifi cazioni permanenti della superficie terrestre (causate da frane sismoindotte, aree lique facibili, fagliazione superficiale).

Come Ordine dei Geologi partecipiamo co stantemente ai Contratti di Fiume, dei tavo

A tutta questa complessità geologica si ag giunge quella burocratica, che ha agito ren dendo ciascuna pratica più farraginosa al lungando i tempi della ricostruzione.

Professioni turire in seguito a un terremoto. Nasce da qui la necessità di studiare in dettaglio ogni metro quadrato del territorio, in modo tale da capire quali possono essere le criticità riscontrabili durante una sollecitazione di namica dovuta al sisma e quali possono es sere gli accorgimenti costruttivi da attuare per la riduzione del rischio.

Una tematica che viene dibattuta a livello di profes sioni riguarda gli eccessivi ribassi proposti da profes sionisti per prendere incarichi pubblici, in sostanza quello che viene comunemente chiamato "svendita del titolo". Qual è il vostro punto di vista su questo tema? Come categoria riteniamo di possedere una importante qualifica professionale, matura ta grazie agli studi nelle università regionali (sicuramente tra le più formative) e grazie alle esperienze quotidiane sul campo. Anni di duro lavoro e sacrificio non dovrebbero essere svenduti con ribassi irrispettosi del nostro decoro professionale, soprattutto per non falsare il mercato e sminuire la nostra professionalità.

La totalità del territorio marchigiano è coperta almeno dal primo livello di approfondimento e quasi la metà dal livello più avanzato, il terzo. Sicuramente il terremoto del 2016 ha dato un forte impulso per la conoscenza delle pericolosità geologiche e quindi per la riduzione del Un’altrarischio.importante criticità è rappresentata dai rischi idrogeologico e idraulico, soprattutto in un’epoca in cui i segni dei cambiamenti climatici sono tangibili e la loro influenza è notabile di anno in anno. Per quanto attiene al rischio idrogeologico, relativo alle frane, è bene ricordare che il 17,3% del territorio regionale è soggetto a frano sità, con circa 95.000 persone a rischio (il 6,2% del totale) in quanto residente in aree classificate in frana (dati rapporto ISPRA 2021). Quest’anno la Regione Marche e lo Stato hanno stanziato quasi 800.000 euro per condurre approfondimenti scientifici su circa 30 situazioni di versanti instabili in altrettanti comuni. Sicuramente un buon esempio di prevenzione anche se questo rappresenta soltanto un punto di partenza.

Per quanto attiene al rischio idraulico, rela tivo alle esondazioni dei fiumi è bene ricor dare che, sempre per ISPRA, le aree inon dabili sono il 7% del territorio regionale, con il 17,4% della popolazione totale residente in una zona a rischio.

34 Professioni li di lavoro che si prefiggono di mettere in campo buone pratiche di gestione dei ver santi e dei corsi d’acqua che ricadono nei nostri bacini idrografici. Ma la gran parte del lavoro viene svolta quotidianamente dai colleghi geologi, che rappresentano le vere sentinelle del territorio individuando e se gnalando le criticità agli enti preposti.

In ambito costiero va detto che il 16,3% dei nostri litorali è in erosione, per cui in quei settori le spiagge sono in arretramento con gravi perdite dal punto di vista economico. Questo consumo di suolo è stato innesca to soprattutto durante il boom edilizio del dopoguerra che ha spesso causato l’imper meabilizzazione dello stesso ed il prelievo di inerti in alveo, che fino a non troppo tempo fa era una pratica in vigore. Tutti questi fat tori hanno influito nel tempo diminuendo il trasporto dei sedimenti dai fiumi alla costa, alterando pertanto l’equilibrio delle spiagge. Ma il dato positivo proviene dalla percentuale di spiagge in salute, quindi in cui la linea di costa è in avanzamento verso il mare: sempre secondo la fonte ISPRA 2021, queste rappresentano il 45,7% del totale, il secondo dato più positivo di tutta Italia. In questi giorni stiamo assistendo, oltretutto in modo impotente, a una forte carenza idrica, che sta spingendo e a breve obbligherà i nostri amministratori a razionalizzare l’utilizzo dell’acqua. La figura del geologo in questo campo è essenziale, in quanto la sua capacità di lettura del paesaggio e del sottosuolo gli permette di individuare come variano gli acquiferi al di sotto della super ficie terrestre, tramutando le proprie cono scenze in qualcosa di essenziale per la vita e mettendole al servizio della collettività. Insomma, tantissimi ambiti di intervento in cui i geologi giocano un ruolo primario nella gestione territoriale. Ma per fortuna in geologia esiste anche un altro tipo di “emergenze”, quelle così defi nite dal Piano Paesistico Ambientale Regio nale (PPAR), uno strumento che si occupa di definire e perimetrare le situazioni di rilevante interesse geologico con il fine della sua tutela e conservazione. E il territorio marchigiano vanta un patrimonio geologico e geomorfologico tra i più importanti d’Italia e d’Europa. Buona parte di tali emergenze è stata censita nel 1991 all’interno di una pubblicazione denominata “Le emergenze geologiche e geomorfologiche della Regione Marche” (Edito da Regione Marche). Par tendo da questo documento, come Ordine dei Geologi delle Marche abbiamo recente mente partecipato ad un tavolo di lavoro in collaborazione con SIGEA, che ha visto la partecipazione dei due atenei marchigiani. In tale occasione sono stati censiti tutti e 250 i geositi della nostra regione ed è sta ta presentata una proposta di legge volta alla loro salvaguardia, alla loro valorizzazio ne e divulgazione. Le risultanze sono sta te esposte durante un workshop tenuto lo scorso maggio, ora aspettiamo fiduciosi per la buona riuscita dell’iniziativa. L’Ordine dei Geologi serve anche a questo ed una cosa è certa: noi geologi non ci stancheremo mai di narrare e valorizzare il vastissimo patri monio geologico marchigiano.

Come valuta il rapporto del vostro Ordine con le scuo le superiori e le Università? Sotto questo punto di vista riteniamo di con durre un buon lavoro, aderendo costante mente alle iniziative avanzate dalle scuole. L’ultima iniziativa, purtroppo e per ovvi mo tivi, risale al periodo pre-pandemico, dove abbiamo partecipato all’iniziativa “A scuola con il geologo” promossa dal Consiglio Nazionale dei Geologi. Abbiamo risposto alle convocazioni delle scuole inviando i nostri Consiglieri ed anche alcuni colleghi professionisti che si sono gentilmente prestati a partecipare divulgando le scienze della Terra fra gli studenti.

Con le università marchigiane siamo legati da un profondo rapporto di reciprocità, necessario per la reciproca crescita professio-

L’Ordine dei Geologi delle Marche, dal suo canto, coinvolge costantemente docenti universitari in seminari, convegni e corsi di aggiornamento che organizziamo periodica mente per i nostri iscritti.

Professioni

Inale.rappresentanti dell’Ordine dei Geologi del le Marche sono coinvolti dalle università ne gli esami di stato per l’abilitazione alla pro fessione di geologo.

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Il nuovo polo scolastico si sviluppa su due piani per circa 4000 mq ed è caratterizza to dalla forte penetrazione del verde al suo interno, ritenuto elemento fondamentale nella crescita personale ed educativa del bambino.

"Un nuovo edificio scolastico è sempre una grande conquista – ha commentato il sinda co, Noemi Tartabini – Lo è ancora di più per la nostra comunità alla quale, negli ultimi anni, sono stati chiesti numerosi sacrifici proprio a causa della necessità di interveni

Progetti

Guardare al futuro, immaginare un futuro che sia migliore del presente è qualcosa di innato nell’essere umano. Oggi più che mai è importante essere consapevoli dei propri comportamenti e delle azioni che andremo a compiere per costruire il “futuro”. L’azienda Subissati ha scelto da tempo di guardare avanti scegliendo il legno come materiale da costruzione. Un materiale vivo, organico ed estremamente sostenibile. Nel corso del tempo oltre ad aver realizzato circa 800 edifici privati alle, abbiamo inizia to un percorso parallelo anche nel settore pubblico realizzando edifici nelle Marche, in Emilia Romagna, Abruzzo e Lombardia. Inutile elencare le oltre 50 scuole realizza te, ma di una in particolare vorremmo par lare in questo articolo: si tratta della scuola primaria di Potenza Picena (MC) che è stata inaugurata di recente. L’edificio in questione è uno degli edifici più grandi che abbiamo mai realizzato ed una delle più grandi scuo le della regione Marche. Il nuovo polo scolastico si sviluppa su due piani per circa 4000 mq ed è caratterizza to dalla forte penetrazione del verde al suo interno, ritenuto elemento fondamentale nella crescita personale ed educativa del Propriobambino.a loro l'amministrazione comunale ha lasciato in eredità un edificio all'avan guardia e totalmente sostenibile.

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Uno sguardo al futuro con la nuova scuola primaria in legno di Potenza Picena

SUBISSATI S.R.L Case e strutture in legno Ostra Vetere (An)

Gli ambienti interni sono stati studiati per essere fruibili in maniera “creativa” anche ai fini didattici. Grazie all’utilizzo di pareti mobili è possibile creare ed usare gli spazi in maniera alternativa.

Nell'atrio troveremo "l'albero della vita", un elemento strutturale che richiama nelle forme un albero vero e proprio.

I lavori sono iniziati infatti in piena pandemia e si sono conclusi pochi mesi fa. Quello che salta subito all’occhio è senza dubbio il rivestimento esterno in 'Quartz Zinc'; che è un laminato in lega di zincotitanio al quale sono stati aggiunti dei pigmenti minerali che grazie alla luce assumeranno sfumature sempre nuove.

La scuola è stata intitolata a Rita Levi Mon talcini ed al suo interno potranno essere accolti 320 alunni delle scuole elementari e sarà la sede temporanea per i 222 alunni delle scuole medie.

Oltre ai locali per la didattica l’edificio comprende anche una mensa, una palestra ed un auditorium. La struttura portante è in legno per garantire la sicurezza e la salubrità degli ambienti . Glii impianti utilizzati sono di ultima gene razione per ottenere il massimo risparmio Ilenergetico.cantierenella sua totalità ci ha impegnato per circa due anni ed ha coinvolto professio nisti della nostra regione e non solo. Questo edificio è un altro deciso passo ver so un futuro migliore e siamo orgogliosi di aver preso parte a questa nuova avventura per diffondere la cultura della sostenibilità.

Il progetto è stato realizzato da Settanta7, ed è stata prestata particolare attenzione ai materiali naturali, impanti efficienti ed energie rinnovabili. Per noi collaborare con loro e con Zintek s.r.l. e Cracking Art s.r.l. è stata un’espe rienza altamente soddisfacente, in un clima altamente collaborativo, ben consci che l’o biettivo da raggiungere era importante an che da un punto di vista simbolico.

Il grande cortile centrale, invece, ha tratti più giocosi e gioca con le trasparenze ed è proprio in questo spazio che ha sede la scul tura della giraffa che fornisce discontinuità creativa e iconica.

38 Progetti re con urgenza sul fronte dell'edilizia scola stica. Questa scuola è Il primo tassello di un percorso che darà alla nostra città ulteriori nuove strutture, grazie agli importanti finanziamenti ottenuti"

È questo uno degli aspetti principali che emerge dall’ “Indagine Nomisma 2022 sulle famiglie italiane” presentata l’8 giugno. “Siamo in un contesto di forte sfiducia” – af ferma Marco Marcatili, responsabile svilup po Nomisma. “Ci sono 10,3 milioni di fami glie che non hanno fiducia nei propri mezzi e nell’evoluzione del sistema economico. 9,3 milioni di famiglie invece hanno fiducia del proprio contesto familiare, ma non in quello economico generale. Tuttavia, sono proprio questi nuclei, che ci riportano una tendenza caratterizzata da una nuova domanda abi tativa legata soprattutto alla ricerca di un’a bitazione in grado di migliorare le condizioni e le relazioni famigliari. Ad oggi, sono 3,5 milioni le famiglie interessate a ricercare una nuova condizione abitativa, di cui 880 mila quelle che avranno reale possibilità di farlo, in linea con le 750 mila compravendi te che prevediamo quest’anno”.

Occorre un nuovo paradigma dell'abitare: i risultati dell'indagine NOMISMA FAMIGLIE

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L’abitare ha necessità di riconnettersi a una

NOMISMA Osservatorio Immobiliare Indagine 3,5 MLN LE FAMIGLIE ALLA RICERCA DI UN ABITARE ARRICCHITO, capace di guar dare a tutte le diverse forme di vulnerabilità (economiche, sociale, dell’abitare) e le altre componenti (relazionali, intergenerazionali, di comunità, di contesto) perché si giunga a “una risposta credibile per le domande complesse delle famiglie italiane

L’ “abitare semplificato” non ha più ragione di sussistere. È lo stesso concetto di “abita re sociale” a non essere più adatto ai tempi che si stanno vivendo in quanto incapace di caratterizzare le proposte sul campo. È tempo, - secondo i dati raccolti da Nomisma - di un nuovo paradigma: l’“abitare arric chito” capace di guardare a tutte le diverse forme di vulnerabilità (economiche, sociale, dell’abitare) e alle componenti (relazionali, intergenerazionali, di comunità, di conte sto) perché si giunga a “una risposta credi bile per le domande complesse delle fami glie italiane”.

Anche i contratti di affitto, dopo due anni di calo, sono tornati a crescere: sono 5,6% le famiglie italiane che per Nomisma hanno fatto ricorso a un affitto superiore ai 6 mesi nel 2022 rispetto al 4,2% del 2021. La scelta relativa all’affitto è considerata dal 58,7% delle famiglie italiane l’unica opzione percorribile considerata la mancanza di risorse economiche a disposizione. Non manca però la componente familiare che non desidera impegnarsi in un investimento oneroso. Sono il 15,3% delle famiglie. Nel complesso la domanda di casa vive ancora, per il Centro Studi bolognese, di un retaggio legato a una rappresentazione del ciclo d’oro immobiliare.

I dati dell’Indagine Nomisma 2022 eviden ziano, rispetto allo scorso anno, una più marcata consapevolezza da parte delle fa miglie che il Paese dovrà affrontare situa zioni di difficoltà, in particolare nel 2023, anche per l’accumularsi del debito pubblico. Ne viene per Nomisma un assottigliamento rispetto a quella “miopia familiare” riscontrata nel 2021. Le famiglie italiane sono più consapevoli che le difficoltà che il Paese dovrà affrontare avranno dirette ripercussioni su di Tuttavialoro.migliorano, lo riporta lo studio di Nomisma, le condizioni economiche e reddituali delle famiglie rispetto al 2021. E’ infatti in crescita la quota di famiglie che giudica il proprio reddito adeguato a far fronte alle spese primarie: dal 28,2% del 2021, al 35,5% del 2022. Al contempo si assottiglia la componente che considera inadeguato il proprio reddito. Lo scorso anno rappresentava il 20,9%, nel 2022 il 15,8%. Quasi la metà degli italiani ritiene comunque an cora “appena sufficiente il proprio reddito”: 48,6% nel 2022, 50,9% lo scorso anno. Siamo di fronte alla componente più vulne rabile che ha subìto maggiormente il blocco delle attività durante la pandemia. Il peg gioramento più accentuato delle condizioni viene vissuto dalle famiglie con capofamiglia lavoratore indipendente: dal 2016 al 2020 questa quota è superiore di circa 15 punti a quella delle famiglie che hanno maturato un miglioramento. Passando al fronte rispar mio aumenta la percentuale delle famiglie italiane che non riescono a risparmiare: dal 23,4% del 2021 al 29,3% dell’anno in cor so. Ed infine emerge un importante campanel lo d’allarme evidenziato da Nomisma: au mentano le famiglie che negli ultimi 12 mesi hanno accumulato ritardi nei pagamenti dell’affitto o del mutuo. Siamo però fortu natamente distanti dai livelli evidenziati nel Ne2020.viene quindi per l’Istituto bolognese un

40 Indagine più solida visione antropologica perché fi nalmente si giunga a una maturata transa zione dal “contenitore” (Casa) ai “contenuti” (Abitare). Il tutto considerato come l’attuale congiuntura evidenzi una chiara ripresa del mercato residenziale in tutte le sue compo “Senenti.nella fase pre-pandemica la doman da delle famiglie ricadeva sulla casa e non sull’abitare, oggi la situazione è molto di versa. L’emergenza sanitaria ha mostrato le inadeguatezze e i nuovi bisogni legati alle soluzioni abitative delle famiglie italiane. Ecco che diventa necessario passare da un abitare sociale ad un abitare arricchito, ca pace di comprendere tutte le diverse forme di vulnerabilità e le altre componenti perché si giunga a una risposta credibile per le do mande complesse di tutti i nuclei famigliari” - ribadisce Marcatili.

41Indagine ulteriore indebolimento della capacità fi nanziaria delle famiglie. Le famiglie italiane che prevedono per il prossimo anno una dif ficoltà nel pagamento del canone di locazio ne sono il 31,4% di quelle in affitto (era il 27,9% nel 2021) ma il dato resta distante dal 40,9% registrato nel 2020. Sul fronte mutuo il dato percentuale è meno negativo: dal 16,2% del 2021 al 16,7% dell’anno in corso. Le famiglie italiane si confermano sfi duciate: 40% nel 2022 come nel 2021, ma siamo distanti dal 46% registrato nel 2020.

Diminuiscono le famiglie complessivamen te fiduciose: dal 16% del 2021 al 13% nel 2022 ma, entrando nel particolare, rispetto al 2020 raddoppiano le famiglie ad – extra (ovvero fiduciose nel sistema economico nel suo complesso) che passano dal 4 all’8% del corrente anno. Crescono anche le fami glie fiduciose ad-intra (ovvero nelle possibi lità e prospettive del nucleo familiare). Nel 2022 giungono al 36% del totale mentre nel 2021 erano il 33%.

Tornando al fronte casa è interessante la tendenza, a conferma del 2021, relativa all’uso delle seconde case di proprietà delle famiglie. Esse vedono un aumento del loro utilizzo per fine personale (30,6% delle fa miglie che possiedono una seconda abita zione) o come reddito supplementare (30,8 delle famiglie che possiedono una seconda Conabitazione).riferimento all’acquisto, le famiglie ita liane interessate all’acquisto continuano a privilegiare il desiderio di vivere in un contesto familiare (64%) mentre si riduce la quota di famiglie che intendono abitare in dimensioni minori (18%). Aumentano, seppur di poco, le famiglie alla ricerca di un contesto abitativo di dimensioni maggiori (17%). A fronte di una maggiore dipendenza dal mutuo da parte delle famiglie italiane crescono, ed è un segnale incoraggiante rimarcato da Nomisma, gli “equipaggiati” ossia i nuclei familiari dotati di un reddito adeguato: dal 3,9% dello scorso anno al 5,1% del corrente. Ulteriore segnale positivo la diminuzione della percentuale degli incauti: dal 7% dello scorso anno, al 6,3% del 2022.

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Normativa

Se si considera che fino a qualche settima na fa, l’Italia importava dalla Russia circa il 40% del gas utilizzato, si comprende che aumentare le estrazioni delle scarse risor se di gas nazionale o puntare all’incremento delle importazioni da altri paesi, non è suffi ciente per ridurre nell’immediato le bollette di famiglie e imprese italiane.

futuro

L’attuale situazione è il risultato della po litica energetica adottata dai governi degli ultimi anni, che non hanno realmente in trapreso una vera transizione energetica a favore delle rinnovabili, unica soluzione immediatamente disponibile per produrre energia pulita e a costi accessibili. Va inoltre detto che tra le rinnovabili, il fotovoltaico è la tecnologia economicamente più conve niente, quella che più di altre può garantire nuova potenza in tempi brevi e, grazie agli accumuli, continuità nelle forniture di ener Nonostantegia. queste evidenze, secondo alcu ni studi di settore, fino ad oggi in Italia si è installato sei volte meno che in Germania, quattro volte meno che in Spagna, tre volte meno di Olanda e Polonia. Per comprendere le motivazioni di questo ritardo dobbiamo tornare al 2004, quando il settore del fotovoltaico era in Italia uno tra i meno sviluppati al mondo, pur potendo il nostro paese, proprio per la sua posizione ed il suo clima, trarre il maggior vantaggio dall’utilizzo dell’energia solare.

Ingegnere Sandro Antonelli Laureato in Ingegneria Meccanica presso l’Università degli Studi di Ancona con la votazione di 110 e lode /110, conseguito l’abilitazione all’esercizio della professione di ingegnere ed è iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona. Nel settembre 2008 fonda con il collega Ing. Alberto Binci, la AB ENGINEERING S.r.l., società di ingegneria. Il passato,fotovoltaicopresente,

La drammatica situazione generata dal la guerra in Ucraina ha acceso i riflettori sull’urgente necessità di ripensare al siste ma energetico italiano, per motivi etici, eco nomici e di sicurezza nazionale.

Un grande ostacolo alla diffusione del fotovoltaico è rappresentato dall’iter autorizza tivo. Per un impianto di medie grandi dimensioni sono molti gli enti coinvolti, Comune, Provincia, Regione, Enti sovraordinati, Soprintendenze, ecc. Ognuno di essi, per legittimare il proprio ruolo, contribuisce ad un appesantimento burocratico.

Prima fra tutte l’evoluzione della normativa di settore che ha visto la transizione dal pri mo conto energia nel 2005 fino al quinto nel 2013 con una progressiva riduzione degli incentivi e dei vantaggi economici legati alla produzione. Questa variazione normativa ha generato negli anni una continua corsa contro il tempo e forti speculazioni legate al reperimento dei componenti principali degli impianti. Inoltre, con l’introduzione del c.d. decreto spalma incentivi, a partire da gennaio 2015, che ha modificato retroattivamente i contratti in essere rideterminando e riducendo le tariffe incentivanti degli impianti fotovoltaici con capacità superiore a 200 kW, molti investitori privati hanno perso fiducia nello Stato italiano e hanno preferito spostare i propri capitali verso paesi più affidabili.

Anche i recenti interventi messi in campo dall’attuale governo per contrastare il caro energia, ovvero il DL del 27.01.2022 e DL del 25.02.2022, non solo non hanno ot tenuto i risultati ttesi, come è facilmente verificabile dai livelli raggiunti dalle ultime bollette, ma paradossalmente sembrano tu telare il gas, ostacolando lo sviluppo delle rinnovabili, come dimostrato dal prelievo dei ricavi provenienti dalla vendita di ener gia applicato solo alle fonti rinnovabili e non alle fossili.

Per tornare al fotovoltaico, e rimanendo in tema di burocrazia, un altro grande ostaco lo alla sua diffusione è rappresentato dall’i ter autorizzativo. Per un impianto di medie grandi dimensioni sono molti gli enti coin volti, Comune, Provincia, Regione, Enti so vraordinati, Soprintendenze, ecc. Ognuno di essi, per legittimare il proprio ruolo, con tribuisce ad un appesantimento burocratico rendendo estremamente difficile ottenere le autorizzazioni che se concesse arrivano sempre in ritardo rispetto al piano di realiz zazione dell’opera. Molti progetti sono pron ti, ma fino ad oggi non c’è stata la volontà di sbloccare le relative autorizzazioni. Per gli impianti di piccole dimensioni, con installazione su copertura, le cose vanno un po' meglio ma a patto che la realizzazione non capiti in zona soggetta al parere della Soprintendenza. In tal caso, bisogna affi darsi alla buona sorte per avere un parere che non sia contrario. Infatti, pur trovandoci in una situazione di emergenza per il clima, per la guerra, per la dipendenza energetica, sembra che nel no stro paese ci siano alcuni Enti dove la vita scorre tranquilla, indifferente alle difficol tà del momento. E cosi non ci dobbiamo stupire se alla richiesta di realizzazione di un impianto fotovoltaico per uso domesti co (3kWp), da realizzare sulla copertura di una villetta unifamiliare, il soprintendente di turno fornisca parere negativo a causa dell’impatto visivo che l’impianto (composto

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Per certi versi è accaduto nel fotovoltaico quello che oggi sta accadendo in edilizia con il c.d. Superbonus, ovvero la misura di in centivazione introdotta con il nobile obbiet tivo di rendere più efficienti e sicure le abitazioni degli italiani. Anche in questo caso, tale misura che ha avuto un ruolo fondamentale per la ripartenza del settore edilizio dopo il fermo dovuto al ovid, è stata oggetto di numerose e continue modifiche normative tanto che ormai è difficile fornire un quadro aggiornato della complessa sovrapposizione di leggi, decreti e regolamenti su cui si basa l’incentivo fiscale. Viene proprio da dire che nel nostro paese “c’è una burocrazia che alimenta sé stessa”.

Questo programma che aveva lo scopo di incentivare la diffusione del fotovoltaico at traverso ricompense economiche e sgravi fiscali, è stato ideato a livello europeo e poi introdotto nei paesi membri della comunità in maniera personalizzata. Ma mentre nelle altre nazioni lo sviluppo è stato costante, in Italia molti ostacoli hanno rallentato la dif fusione della tecnologia fotovoltaica.

Con l’introduzione del primo conto ener gia le cose hanno cominciato a cambiare.

Tuttavia se si considera la situazione ener getica in atto, risulta ormai necessaria la trasformazione e l’adeguamento della rete elettrica nazionale con interventi e inve stimenti che consentano la piena integra zione delle rinnovabili, sempre più diffuse, in modo che sia al tempo stesso garantita un’adeguata sicurezza e flessibilità del siInfattistema.il clima di incertezza e di timore, generato dall’attuale situazione internazionale ha fatto emergere con maggior forza la necessità se non addirittura l’urgenza di puntare ancor più sulle rinnovabili. Una svolta in tal senso potrebbe determinarla l’entrata in vigore del DL 17/2022 anche detto Decreto Energia. Con esso vengono introdotte tutta una serie di semplificazioni per la realizzazione degli impianti fotovoltaici anche di grandi dimensioni, se lo calizzati in area a destinazione industriale, produttiva o commerciale nonché in disca riche o lotti di discarica chiusi e ripristinati. Si potrebbe fare un passo avanti per mi gliorare nel nostro paese il trend di cresci ta dell’installazione del fotovoltaico a patto però che non si sovrappongano poi norme o regolamenti successivamente emanati che riducano la portata del suddetto dispositivo Glinormativo.sforziche si stanno facendo negli ultimi tempi per agevolare lo sviluppo delle fonti rinnovabili in genere e del fotovoltaico in particolare, benché stimolati dalla situazio ne internazionale, sono di certo apprezza bili ma devono essere accompagnati da un cambio culturale che renda realmente con sapevoli dell’importanza che tali fonti assu mono nella programmazione futura del si stema energetico nazionale.

Per le richieste di connessione di nuovi impianti fotovoltaici sono sempre più frequenti le risposte dei gestori di rete, nelle quali si pongono limitazioni circa la potenza che può essere immessa o addirittura con esito negativo.

45Normativa da appena 8/10 moduli) può generare o, che è ancor peggio, parere favorevole a pat to che i moduli abbiano cornice e vetro dello stesso colore dei coppi o che vengano in stallati sulla falda meno visibile, indipen dentemente dal fatto che la stessa sia espo sta a nord. Considerando tutto ciò viene da pensare che ci sia un’avversione preconcet ta verso il fotovoltaico. Infatti è possibile trovare sul mercato moduli “colorati” ma l’efficienza, il costo e i tempi di reperimento ne rendono poco efficace, se non addirittu ra sconveniente, la loro installazione, così come il posizionamento sulla falda a nord priva del necessario irraggiamento solare.

Altro ostacolo alla diffusione del fotovoltaico è spesso rappresentato dall’impossibilità di connettere i nuovi impianti alla rete elettrica nazionale che negli ultimi anni non ha subito un vero adeguamento o potenziamento a causa degli scarsi investimenti fatti.

E questo vale non solo per impianti di media grande dimensione ma anche per gli impianti domestici che in molti comuni non vengono più connessi se di po tenza superiore ai 3 kW.

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