Dentro questo numero della nostra rivista che andrete a leggere, vengono messi in questione e ridiscussi alcuni disagi ‘tipici’ del nostro tempo, provando ad affrontarli e a rileggerli in una chiave intimamente gestaltica e relazionale.
Questo vuol dire – e ci riferiamo al saggio puntualissimo di Valeria Conte – che il narcisismo oggi ha bisogno di una lettura, di una teoria, di una clinica nuove e accoglienti, capaci di scorgere il volto dell’altro e di preservarne la differenza, anzitutto nel suo foro originario, quello del maschile e del femminile. Questo significa – nell’argomentato contributo che Paola Aparo dedica alla fratria – uscire da una semplicistica valutazione negativa o traumatica della ferita narcisistica per scoprire nell’avvento dell’altro un antidoto all’isolamento e alla disidentità
in cui la soggettività odierna rischia di affogare.
E' il senso dei contributi di tanti giovani
ricercatori dell’Istituto proposti al convegno della SIPG e qui pubblicati.