Anno2 n4 mar apr 2006

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COPPARO - LA PIAZZA DEI MOLETA

CATASTROFISMO

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ttorno a queste due categorie si è sviluppato, in questi ultimi anni ed accentuato in questo lungo periodo di campagna elettorale, il confronto fra il Centro Destra al governo ed il Centro Sinistra all’opposizione. Il Centro Destra rivendica, giustamente, le riforme ed i provvedimenti messi in atto in questo periodo di governo, nonostante tutto; l’opposizione demolisce qualsiasi riforma e decreta lo sfascio totale del paese. Ma se è vero ed incontestabile che l’Europa ha appena certificato che i nostri conti pubblici sono in regola ed ha approvato le misure contenute nella Finanziaria 2006, fermando addirittura la procedura d’infrazione avviata in precedenza, allora può essere che la Sinistra lancia inutili e dannosi allarmismi. D’altro canto, da quando è iniziato questo Governo, la situazione è velocemente cambiata, niente più è come prima: c’era la Lira, c’erano le Torri Gemelle, il costo del petrolio era di circa 28 dollari al barile contro i 62 di oggi,la struttura e la velocità del mondo sono modificati,il terrorismo ed altri fattori hanno sconvolto il quadro generale ed in questo contesto, le famiglie italiane hanno visto ridurre il proprio potere d’acquisto ed hanno accusato difficoltà. Ecco perché non si deve essere eccessivamente ottimisti e riconoscere che non tutto è andato liscio. Ma le misure adottate e le riforme attuate cominciano a dare i primi frutti: segnali di ripresa ci sono già e ci dobbiamo credere perché dipenderà dalla nostra volontà e capacità di completare quelle riforme avviate che daranno buoni risultati a medio e

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Né l’uno né l’altro

lungo termine e nuovo impulso al “motore”. Se il Centro Destra vincerà nuovamente questa tornata elettorale, avrà altri 5 anni per concentrare gli sforzi e portare avanti, completando, il lavoro iniziato , con un programma in 10 punti chiari che riportiamo in modo sintetico e che riguarda settori specifici a partire da: • FAMIGLIA - quella tradizionale formata da un uomo e una donna, sarà oggetto di misure a sostegno della natalità, studi, la casa -”bonus locazioni”, per aiutare le giovani coppie ed i meno abbienti a sostenere il peso dell’affitto; -“bonus bebè” per sostenere la natalità-proseguimento degli investimenti per creare nuovi asili aziendali e sociali, con detassazione e fondi pubblici. • SUD - piano di ulteriori interventi per superare la secolare questione meridionale. Infrastrutture, federalismo fiscale solidale a favore delle aree svantaggiate; contrasto alla criminalità organizzata. • SVILUPPO ECONOMIA E COMPETITIVITA’ - creazione di altri posti di lavoro; -proseguimento della riduzione del cuneo Fiscale; -via la tassa sulle piccole insegne commerciali; -introduzione della possibilità di spostare immediatamente e senza spese,il proprio conto da una banca all’altra, dove è più conveniente; -obbligo di versare l’IVA solo dopo che la fattura è stata incassata; -rimborsi IVA dallo Stato in tempo commerciale: da 60 a 90 giorni; -abolizione dell’IRAP (dichiarata dall’Europa fuorilegge proprio in questi giorni), istituita dal Governo della Sinistra;

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OTTIMISMO

-interventi e politiche di mercato a sostegno dei distretti agricoli agro-alimentari ed altro. • FISCO - l’obiettivo è quello di portare la pressione fiscale sotto il 40% con attenzione puntata sulle famiglie: si guarderà alla composizione del nucleo famigliare, al lavoro delle casalinghe, ai disabili ed anziani a carico; -inasprimento delle misure contro l’evasione fiscale con la partecipazione dei COMUNI all’accertamento tributario, coinvolti anche nella riforma degli studi di settore.

• FINANZA PUBBLICA - si proporrà un patto fra STATO-REGIONI-PROVINCE-COMUNI che porti al realizzo del federalismo fiscale solidale; riduzione spesa Pubblica, riduzione del debito dello Stato. • CASA - vedere il “PIANO CASA” ( 2°pag); detassazione degli investimenti per riscaldamento e difesa termica delle abitazioni; -stabilizzazione definitiva delle norme fiscali sui lavori di ristrutturazioni edilizie; • SANITA’ - completamento piano di riduzione liste d’attesa incremento fondi per la ricerca; -riforma legge 80 per i malati di mente,in aiuto alle famiglie; -misure di prevenzione per le popolazioni giovanili e quelle immigrate. • RICERCA ED ENERGIA - incremento degli investimenti pubblici in ricerca pubblica e privata; -raddoppio della detassazione degli utili se reinvestiti in ricerca ed innovazione tecnologica; -realizzazione dei rigassificatori già autorizzati al Nord, Centro, Sud, per ridurre la nostra dipendenza dall’estero; -realizzazione di termovalorizzatori per eliminare lo scandalo e lo spreco per spedire i rifiuti solidi urbani all’estero;

-partecipazione ai progetti europei di sviluppo del nucleare di ultima generazione. • SOCIETA’ SOLIDALE - incremento ad 800,00 euro delle pensioni minime e mantenimento del potere d’acquisto delle pensioni, attraverso il recupero delle pensioni; -agevolazioni per le persone oltre i settant’anni, es: non pagheranno più il canone TV; -carta oro per accesso gratuito a viaggi ferroviari, teatri, cinema; -continuità nell’assegnazione di libri di scuola gratuiti fino al 18° anno di età per le famiglie meno agiate; -tesseramento ed assicurazione gratuita per i giovani che praticano sport; -potenziamento del servizio civile nazionale volontario. • GIUSTIZIA E SICUREZZA TERRITORIALE - attenzione ai piccoli reati che creano grandi problemi ai cittadini: furto in casa, furto d’auto, spaccio droga e altri; -per reprimere questi reati si inaspriranno le pene, in loco ed in tempi rapidi; -aumento del numero di poliziotti e carabinieri di quartiere; -rafforzamento del contrasto all’immigrazione clandestina; -inasprimento delle pene per i raeti di violenza sui minori e sulle donne; -completamento della riforma dell’ordinamento giudiziario, l’istituzione del Tribunale della famiglia; Questo, per sommi capi, è il programma predisposto dall’attuale coalizione di Governo, a completamento e consolidamento di quanto è stato fatto nella legislatura che si è appena conclusa: è necessario riconfermare la fiducia per impedire che la modernizzazione del Paese si arresti e faccia un passo indietro. F.O.


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APPROFONDIMENTI

TI RISPONDO CON UNO SLOGAN

“ P I A N O

Ovvero: come non dare risposte ai cittadini

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gniqualvolta si azzardano critiche sulla gestione dei conti pubblici del nostro Comune o quando si suggeriscono criteri amministrativi desunti dall’esperienza professionale, ci viene risposto con una frase ricorrente che “il comune non è un’azienda“ che sottolinea quanto i nostri amministratori non siano abituati al confronto dialettico e quanto cerchino di sfuggire alle loro responsabilità. Il ricorso a questi slogan è ormai usuale sia sulla bocca di chi non capisce e mai capirà di questioni economiche sia di coloro che pur conoscendo il senso delle cose sono palesemente in mala fede e non riescono a mettere in atto scelte organizzative che comportino il miglioramento contemporaneo dei dati economici e dei servizi erogati passando per l’aumento dell’efficienza. Non c’è bisogno di essere laureati alla Bocconi per capire che la gestione economica di un ente è uno dei compiti fondamentali di chi è chiamato a questo incarico e che non è eludibile in nessuna maniera. Certo, le finalità di un Comune sono ben diverse da quelle di una Società per Azioni ma la misurazione delle scelte e delle azioni amministrative passa sempre attraverso una analisi critica dei numeri di bilancio. Del resto a cosa servirebbero i Revisori contabili che regolarmente ,per legge, sono tenuti a verificare bilanci e spese dei Comuni, così come i Revisori ed il Collegio sindacale sono tenuti a verificare gli atti di gestione di una qualsiasi azienda pubblica o privata. Si metta quindi il cuore in pace, Sig. Sindaco, stia certo che non potrà sfuggire in alcun modo ad una valutazione del suo operato in chiave economica e se questa valutazione non la potranno fare le opposizioni stia certa che prima o poi la faranno anche i suoi stessi elettori. La realtà è che il sistema di favori e, a volte, di nepotismo che è alla base dello stile di gestione dell’attuale amministrazione pubblica comunale è talmente

radicato che, di fatto, Sindaco e Giunta sono costantemente impegnati a mantenere lo status quo ed ad agire nel più totale immobilismo organizzativo. La regola del tu dai una cosa a me ed io dò una cosa a te fa si che proliferino gli assessorati (e costi relativi) anche quando non sono necessari, che si brucino risorse e contributi pubblici in opere mai realizzate (Villa Mensa) che si favoriscano in maniera palese operatori economici purché di dichiarata appartenenza politica, che infine ci si sforzi continuamente di estendere l’influenza politico clientelare su aree sociali disagiate, garantendo a tutti servizi e condizioni di favore tali da far diventare privilegiati gli ultimi dei disagiati. Sarebbe opportuno che accanto allo slogan “il comune non è un’azienda” i nostri amministratori ed i loro elettori iniziassero a far propri anche gli slogan del tipo “il comune non è una segreteria di partito” ,oppure “il comune non è una bottega politica” oppure “il comune non è una azienda di collocamento per politicanti senza altro mestiere”. Ma ancora una volta siamo nell’area delle critiche e sappiamo quanta riluttanza ci sia nei nostri amministratori a far diventare tali critiche serie riflessioni gestionali, per cui ci attendiamo, a breve, una risposta pubblica con la quale essi sicuramente ci risponderanno facendo ricorso alla madre di tutti gli slogan e cioè: “lo facciamo per scelta politica“; ed a questo punto il discorso si chiuderà definitivamente e cadrà la speranza di vedere che le cose cambino anche attraverso quella collaborazione che il nostro Sindaco non sa nè proporre nè accettare. Ed allora, se per questo egli avvertisse quel certo senso di disprezzo verso il lavoro degli amministratori pubblici che ci ha segnalato in altre circostanze, dovrebbe chiedersi se mai tale sentimento non possa essere indotto dalla arroganza supponente di una maggioranza non abituata a critiche, nervosa per i confronti, e modesta per visione strategica. S.Benini

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C A S A ”

Un progetto del Governo Berlusconi per aumentare i proprietari di case

l “Piano casa”, proposta elaborata dall’On. Renato Brunetta, consigliere economico del Governo, è inserito nella Finanziaria 2006 votata il 23 Dicembre 2005: è quindi Legge. Cerchiamo qui di spiegare, in modo semplificato, qual è il contenuto della proposta. Questa si muove tenendo conto dei dati ISTAT che stimano 18% la quota di famiglie in condizioni di disagio abitativo, e della mole di immobili delle Regioni e Comuni appartenenti all’ERP (edilizia residenziale pubblica ex IACP). A nostro avviso sembrano rilevanti alcuni obiettivi di questa proposta del Governo alle Regioni: -ridurre i costi dello Stato e delle Regioni per la manutenzione degli alloggi -dare certezza sulla casa agli assegnatari e agli occupanti senza titolo -favorire il processo di patrimonializzazione delle famiglie meno abbienti -raccogliere risorse da destinare a nuovi alloggi e a politiche di sostegno del disagio abitativo -sostenere il settore dell’edilizia e delle manutenzioni degli impianti e dei servizi immobiliari -mettere in circuito risorse economiche per le manutenzioni straordinarie delle singole abitazioni e dei quartieri degradati

Chi avrà diritto all’acquisto dell’alloggio? Chi già lo occupa, anche se è privo del titolo, purché dimostri di utilizzarlo da una data precedente al 1° Gennaio 2005. Il prezzo d’acquisto sarà proporzionato al canone d’affitto e non al valore catastale. In sede di Conferenza StatoRegioni, si costituirà un Fondo con i proventi delle alienazioni ex IACP, risparmi sulle spese di manutenzione ordinaria, risparmi sui costi di gestione degli ex IACP,ecc. Chi potrà accedere al Fondo di finanziamento? -Le giovani coppie: per aiutare l’accesso alla casa da parte di famiglie in via di formazione o appena costituite -giovani studenti e lavoratori che si spostano sul territorio nazionale -anziani ultrasessantacinquenni -lavoratori extracomunitari in regola Il Fondo promuove e facilita l’accesso a diversi strumenti di agevolazione come: aiuto alla persona e forme di sostegno agli interventi di riqualificazione e valorizzazione del territorio. Sarà compito delle Regioni individuare il più opportuno dimensionamento. Questo è uno dei tanti progetti realizzati dal Governo di centro-destra che non mancherà di dare buoni risultati nell’immediato futuro. F.O.

QUALCOSA STA CAMBIANDO ANCHE AL SUD

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inalmente la Lega Nord Padania dimostra, con l’accordo fatto nel Meridione d’Italia, la volontà di dare risposte concrete a tutti coloro che non credevano al grande progetto federalista del “Senatur” e potesse, un giorno, interessare anche il resto d’Italia e non solo il Nord. Molte liste civiche e autonome, guidate da Raffaele Lombardo, leader del Movimento per l’Autonomia (MpA), sono nate in Sicilia in questi ultimi tempi. L’accordo, dicevo, raggiunto appunto tra Lega Nord e questo movimento siciliano dimostrano l’interesse di Bossi verso il Sud. Dopo molti mesi di discussioni con il centro-sinistra di Prodi, il leader siciliano, capito che aria tirava da “quelle parti”, ha preso atto che gli strumenti tradizionali della politica, (i partiti tradizionali, i rituali romani e via dicendo ), non bastano più a fronteggiare una

situazione di vera e propria emergenza: situazione che può spiegare la prepotente voglia di autonomia, inducendo il leader del movimento siciliano a firmare l’accordo con il partito di Bossi. Nel preparare la sua gente a fare il grande passo, Lombardo è in attesa di fare il suo debutto scendendo in campo, alle prossime elezioni politiche, col suo movimento. Il Sud ha capito che per governare l’Italia non c’è bisogno di gente come Caruso, i no-global, centri sociali ed il transgender “Luxuria”. Ma come possono stare insieme Bertinotti, Boselli e Pannella con Pecoraro Scanio ed i suoi categorici “No”? Per non dire di Diliberto che si scontra con tutti e D’Alema che viene lasciato solo anche dal suo quotidiano “Il Riformista”? Raffaele Morelli Segr. Lega Nord-Copparo


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PROBLEMATICHE LOCALI

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO

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CO M U N I C ATO S TA M PA

i è svolta in questi giorni, in un noto locale cittadino, l’assemblea annuale dei soci del Circolo di Copparo. Dopo l’espletamento delle formalità previste dallo statuto, il Presidente del sodalizio, Dott. Sergio Raimondi, ha intrattenuto gli associati in merito alla recente iniziativa editoriale realizzata dalla Società BERCO. Un’iniziativa editoriale molto importante, quella realizzata dall’azienda, perché se attraverso il volume “Berco, dalle origini ai giorni nostri” offre una rigorosa documentata ricostruzione storica della Società, “nello stesso tempo-ha concluso Raimondioffre mille motivi per far sentire i Copparesi orgogliosi della “loro fabbrica”, non fosse altro per il

fatto che da quasi un secolo la storia della Berco e quella copparese sono via via finite per essere sempre più l’una il prodotto dell’altra”. Dal canto suo, il Rag. Guido Simeoli, (che del volume anni fa ne fu il proponente e che poi della pubblicazione ne è stato il principale curatore), ha poi dato conto ai convenuti delle difficoltà e dei tanti problemi che hanno reso lungo e difficile il percorso del progetto editoriale. “Il quale progetto-ha poi concluso il relatore-è stato reso possibile solo a seguito del ruolo giocatovi in prima persona dall’amministratore delegato ing. Giovanni Bertoni. La serata, vivacizzata dal dibattito che ha fatto seguito alle

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due relazioni, si è conclusa con la distribuzione del voluminoso testo ai soci del Circolo e con l’impegno, assunto dalla presidenza del sodalizio, di rilanciare in tutte le sedi più opportune la proposta, già a suo tempo sottoscritta da tutti i dipendenti della Berco, di far sorgere a Copparo un adeguato monumento che, al di là di ogni polemica, esprima la doverosa gratitudine che la comunità locale deve ai fondatori della BERCO e, con loro, a quanti altri (tecnici e maestranze) hanno concorso a fare della modesta officina meccanica di Viale Carducci 8 fondata nel 1918) l’attuale grande industria metalmeccanica, dotata di ben Tremila e passa dipendenti e conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo. Circolo di Copparo Ufficio stampa

Frontespizio volume commemorativo BERCO

LA CREATIVITA’ DEI “SENZA PENSIERO” Comune di Copparo IL CONSIGLIO COMUNALE DI COPPARO VALUTA gli episodi di vandalismo che si sono verificati negli ultimi tempi davanti all’Oratorio e nei pressi del Museo della Civiltà Contadina siano estremamente esecrabili RITIENE che tali episodi offendano tutta la cittadinanza AUSPICA Che si possa arrivare all’individuazione dei colpevoli in tempi brevi e invita questa Amministrazione a costituirsi parte civile ESPRIME Quindi la più ferma condanna nei confronti di coloro che privi di alcun valore morale cercano di riempire la loro vita con gesti incivili come questi CHIEDE A questa Amministrazione di portare la solidarietà di questo Consesso in rappresentanza di tutta la cittadinanza alla nostra Parrocchia che con questa Amministrazione ha realizzato la struttura dell’Oratorio a vantaggio di tutti i giovani di Copparo, nessuno escluso. Copparo, 21 Marzo 2006 I gruppi Consigliari DS LISTA CIVICA PER COPPARO FORZA ITALIA AN GRUPPO INDIPENDENTE di Centro Destra GRUPPO INDIPENDENTE di Minoranza (RIFONDAZIONE COMUNISTA non ha sottoscritto il documento)

Facciata dell’Oratorio Don Orione-Copparo


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RUBRICHE E INFORMAZIONI

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Il 9-10 APRILE: “DECIDIAMO DI ANDARE AVANTI“

otare è un diritto, ma deve essere considerato anche un dovere civico. Alle prossime elezioni del 9-10 Aprile 2006 vai ad esprimere il tuo voto per fare sentire anche la tua voce. Non lasciare che siano gli altri a decidere per te. Al fine di agevolare gli elettori ricordiamo le modalità di voto.

P E R I L S E N AT O

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QUANDO SI VOTA

Gli elettori potranno recarsi a votare per il rinnovo del Senato della repubblica e della Camera dei deputati domenica 9 Aprile, dalle ore 8 alle ore 22, e lunedì 10 aprile, dalle ore 7 alle ore 15. Le operazioni di scrutinio avranno inizio lunedì 10 Aprile, al termine delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti, cominciando dallo spoglio delle schede per l’elezione del Senato.

COME SI VOTA

Per l’elezione della Camera possono votare i maggiorenni aventi diritto al voto, mentre per l’elezione del Senato possono votare coloro che, alla data di domenica 9 Aprile, hanno compiuto il venticinquesimo anno di età. Sia per l’elezione della Camera (scheda rosa) sia per l’elezione del Senato (scheda gialla), l’elettore esprime il voto tracciando con la matita un solo segno (esempio, una croce o una barra) nel riquadro che contiene il contrassegno della lista prescelta. E’ vietato scrivere sulla scheda il nominativo dei candidati e qualsiasi altra indicazione. TESSERE ELETTORALI Gli elettori, per poter esercitare il diritto di voto dovranno esibire, oltre ad un documento di riconoscimento, la tessera elettorale. Chi avesse smarrito la propria tessera potrà chiederne il duplicato agli uffici comunali, che a tal fine saranno aperti nei cinque giorni antecedenti l’elezione (vale a dire da martedì al sabato), dalle ore 9 alle ore 19, mentre domenica e lunedì, giorni della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto. Gli elettori sono invitati a voler verificare sin d’ora se siano in possesso di tale documento, ed in mancanza a richiedere al più presto il rilascio del duplicato, evitando di concentrare tali richieste nei giorni della votazione.

IL PUNTO

PER LA CAMERA

...di Massimo Mazzanti

na cosa è certa, l’Ulivo/ Unione è serioso ma non serio, grave, ma non autorevole, alle quaresimali proposte della sinistra-centro preferiamo le irriverenti e scanzonate esternazioni del Cavaliere. Da Luxuria a Caruso, passando dal Baffino e dal Piacione; una vera fricassea senza né capo né coda, una strada senza uscita. Un chilometrico programma tutto coniugato al condizionale pieno di vuote parole e una unica certezza; più tasse per tutti, questo è il programma della sinistra. E’ sempre il solito programma marx-leninista: sconfitti dalla storia sempre dalla parte sbagliata eppure sono lì, impenitenti a bacchettare e a sermoneggiare, come maestrine acide dalla penna rossa e blu, autoritarie e saccenti, arroganti e vanagloriose. Il centro-destra non accetta lezioni né politiche né morali da politicanti di lungo corso che nella vita altro non hanno fatto che stare sempre dalla parte sbagliata, dalla parte della tirannia, altro che progressisti! Viva l’attivismo, la concretezza e la positività del Premier Berlusconi, la cui unica colpa è quella di aver sbarrato, nel 1994, l’ascesa del comunismo in Italia e della sua gioiosa macchina da guerra. Alle elezioni del 2006 come quelle del 1994, occorre sbarrare la strada a questa multicolore coalizione della sinistra, serva dei poteri forti e della grande finanza lontana dagli interessi del popolo lavorativo e produttivo. Una coalizione confusa e settaria senza idee e troppe parole.


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