Anno3 n3 gen feb 2007

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PERIODICO DI INFORMAZIONE POLITICO CULTURALE - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.almoleta.it

ANNO 3° - N° 3 - Gen-Feb 2007

COPPARO - LA PIAZZA DEI MOLETA

e-mail: redazione@almoleta.it

DIECIMILA RICOVERI IN MENO

Riportiamo il passaggio del Direttore dell’Azienda Sanitaria Fosco Foglietta all’incontro con i Sindaci di tutti i Comuni del ferrarese: …tagli e riduzioni dolorose: riconversione della Dea di Argenta ( -5 infermieri, -1 operatore ), sospensione dell’attività di Chirurgia ( -5 infermieri, -4 operatori ) e sospensione della sala gessi al S.Camillo di Comacchio; ridimensionamento pesante di Bondeno; chiusura della chirurgia ordinaria e rimodulazione della attività operatoria a Copparo...... Ormai anche per la stampa usualmente vicina alle amministrazioni di sinistra appare impossibile tacere sul disegno politico di smantellamento irreversibile della Sanità Copparese. D’altro canto sono eloquenti i confronti sull’efficienza dell’Ospedale S.Giuseppe di Copparo:

1987 SPECIALITA’

OSTETRICIA

TITOLARI Arlotti Colamussi Trombini Coluccia Mini Felloni Iacona Giannelli

LABORATORIO

Soffritti

RADIOLOGIA

Indelli

MEDICINA CARDIOLOGIA CHIRURGIA

PRONTO SOCCORSO

2007 STATO FUNZIONANTE 100% FUNZIONANTE 100% FUNZIONANTE 100% FUNZIONANTE 100% FUNZIONANTE 100% FUNZIONANTE 100% FUNZIONANTE 100%

TITOLARI

STATO

Pelizzola

FUNZIONANTE

Nessuno

CHIUSO

Neri (responsabile a Cento) Nessuno

IN CHIUSURA CHIUSO

Carandina

IN CHIUSURA

Scaglianti

FUNZIONANTE TRASFORMATO in Primo Soccorso

Intanto il megaospedale di Cona destinato ad assicurare un nuovo livello di sanità a tutti i ferraresi continua a tenere aperto il cantiere dal 1990 ( ben 17 anni dalla posa della prima pietra! ) senza prospettive certe di piena attività ed a bruciare ingenti risorse economiche dei contribuenti.

Costo totale oggi previsto per l’opera finale ( escludendo ulteriori sorprese, tipo l’adegu a m e n t o a n t i s i s m i c o n o n c o m p r e s o i n q u e s t o c o n t e g g i o ) : € 207.000.000,00 Oltre a tutte le altre opere urbanistiche di accesso all’Ospedale che sono per la stragrande maggioranza ancora da realizzare.

Ecco di seguito alcuni dati ufficiali relativi all’Ospedale di Cona che invitiamo ( chi ne avesse interesse ) a smentire pubblicamente: Posa prima pietra: 1990 Prevista fine lavori: 2009 Costo previsto all’epoca dell’inizio lavori: circa Lit. 80.000.000.000 ( € 41.500.000,00 ) Costo delle opere già edificate: € 70.000.00,00 Costo delle opere ancora da realizzare: € 137.000.000,00

Risulta evidente come il vero business che i nostri amministratori hanno inteso fare è la gestione di commesse di tale entità e rilevanza; poco importa poi che una intera comunità sia presa in giro per anni ed anni. Con reiterata demagogia politica e la spavalda spudoratezza di chi gode di una maggioranza elettorale così evidente essi continuano a fare e disfare nella più totale impunità.


RIFLESSIONI E INFORMAZIONI

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F A V O L E

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ari lettori, in antichità le favole avevano anche un valore educativo ed insegnavano alla gente piccole verità. Per esempio la famosa favola della cicala e la formica era un invito a lavorare per costruirsi una vita tranquilla e non scialacquare i propri beni. Infatti la formica lavorava tutta la calda estate, si costruiva la propria casa ed accantonava le provviste per il rigido inverno. Al contrario la cicala, pensando che la formica fosse stupida, rideva, giocava, cantava e ballava tutta l’estate senza pensare al futuro. Giunto il freddo inverno la formica si riposava al caldo della sua casa rifocillandosi con le provviste accumulate, invece la cicala, senza un tetto e senza uno straccio di cui vestirsi, tremava al freddo e moriva di fame perché senza cibo. Verrebbe da dire, giustamente, chi è causa del proprio male pianga se stesso! Tanta acqua è passata sotto ai ponti da quando si raccontava questa storiella, che verrebbe voglia di renderla più moderna ed adeguata ai tempi nostri. Vediamo un po’ come potrebbe diventare: La formica, lavorando in proprio e con l’aiuto di qualche famigliare, fatica tutta la calda estate: con sacrificio si costruisce la casa per sé e la propria famiglia ed accantona qualche provvista di riserva per l’imminente inverno. Che stupida è la formica, pensa la cicala, con questo bel tempo è meglio ridere, giocare, danzare, cantare, recitare, godersi senza alcun pensiero la vita! Giunge l’inverno e la formica e la sua famiglia si godono un meritato riposo al caldo della propria casa, sgranocchiando le provviste nel frattempo accumulate. La cicala, pur tremante dal freddo, pensa: “Forse son fessa? Adesso formica ti faccio vede-

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M O D E R N E

re io!”. In tutta fretta organizza una bella conferenza stampa e pone la questione del perché solo la formica deve avere il diritto di poter stare al caldo e ben nutrita, mentre altri molto meno fortunati muoiono di freddo e fame? Le televisioni amiche organizzano trasmissioni in diretta, mostrando la cicala tremante dal freddo e mal nutrita, sottolineando la diseguaglianza con la situazione della formica che, al calduccio della propria casa continua a mangiare e a dar da mangiare ai propri cari. Vengono intervistati benpensanti, sociologi, filosofi, intellettuali, attrici e veline, nonché alcuni religiosi, tutti uniti nell’affermare che non è tollerabile che al giorno d’oggi si lasci soffrire la povera cicala mentre la formica, impunemente, vive nell’abbondanza. I sindacati manifestano davanti alla casa della cattiva formica dando la loro solidarietà alla povera cicala; si organizzano tavole rotonde e girotondi, tutti a condannare questa ingiusta società che ha consentito alla formica di diventare ricca sulle spalle della cicala! Si chiede l’intervento del Governo perché cancelli questa diseguaglianza ed aumenti le tasse alla formica. Il governo aumenta subito le tasse alla formica ed alla sua casa, estendendo tale aumento anche alle estati precedenti e anche per quando morrà, inoltre obbliga la formica ad assumere a tempo pieno la cicala, anche se non sa fare nient’altro che cantare, obbligando a versare in non ben identificati fondi parte della sua contribuzione. Non riuscendo a pagare tutte le tasse e le imposte, il fisco pignora la casa alla formica e la vende all’asta, dove viene acquistata da un ente locale che la destina ad alloggio sociale per la cicala, che però comincia a disinteressarsene e a deteriorarla. I sindacati protestano e organizzano dimostrazioni di piazza nei confronti del Governo e de-

gli enti locali per la mancanza di assistenza sociale. Si mobilitano anche i centri sociali e i no-global, che pensano bene di risolvere la questione con un lancio di bulloni e san pietrini contro le forze dell’ordine. Il Governo, cedendo alle pressioni della piazza, costituisce un’apposita commissione avente sede in un grandioso Palazzo tipo Reggia, composta da oltre 2000 soggetti, tutti spesati e rifocillati, in rappresentanza di tutte le parti sociali, tranne quelli a tutela degli interessi della formica, al fine di concertare un’eventuale ipotesi progettuale su finalità che dovranno essere individuate nel corso dei futuri incontri. Altresì il Governo, per salvaguardare esclusivamente gli interessi dei suoi elettori e per mantenere fede al punto del programma per il superamento della diseguaglianza sociale attraverso un’equa ripartizione della ricchezza, ritiene indispensabile e non rinviabile: la liberalizzazione dell’uso delle droghe leggere, la sanatoria dell’immigrazione clandestina, la concessione dell’indulto a tutti coloro che in quel momento si trovavano nelle patrie galere, l’abolizione del denaro contante e l’istituzione del matrimonio-non matrimonio, applicabile anche a soggetti dello stesso sesso. Alla fine la cicala, ben pasciutta e nel frattempo eletta al Parlamento nazionale quale rappresentante della diversità multiculturale socialmente aperta a tutte le esperienze, visse a lungo felice e contenta mangiandosi tutte le scorte alimentari già di proprietà della formica e spinellandosi ogni tanto. E la formica ed i suoi cari che fine hanno fatto? Dopo che il Governo, con un apposito provvedimento, dichiarò che tutti coloro che si fossero impegnati a lavorare rischiando in proprio, senza chiedere alcun sussidio statale, dovevano essere considerati stupidi e reietti dalla

società perché evasori e sfruttatori, fu costretta ad emigrare in un altro Stato dove fu premiata per la sua laboriosità e capacità di offrire, ad altre formiche, occupazione e sostentamento economico. A questo punto mi sorge un dubbio: ma quella che vi ho raccontato è una favola oppure, purtroppo, la nostra realtà italiana? Libero addattamento della favola originale. R Ziosi

Forse non tutti sanno che…… • l’addizionale comunale I.R.P.E.F. per il 2007, è passata dallo 0,2 allo 0,4, (+100%) per un importo previsto di 800.000,00€ in più. Non è chiaro a quale “scopo” sia destinata la maggiorazione. • Il Consiglio Comunale ha approvato, per il 2007, il riconoscimento di categoria disagiata agli anziani ricoverati in forma permanente in casa di riposo o sanitaria. Se proprietari di casa, purchè sfitta, pagheranno l’aliquota ICI per abitazione principale e potranno usufruire della detrazione prevista di 258,23€. • Per la gestione del Teatro De Micheli 2007, a fronte di una spesa di 381.408….€,è prevista una entrata di 170.500 - - - ancora deficit. • in base alle nuove tariffe dei servizi scolastici comunali, le rette degli asili sono così determinate: ASILO NIDO: retta mensile, 91,62€152,70€-199,70€, rapportate al reddito. SCUOLA D‘INFANZIA: retta mensile: 83,98€-114,53€152,70€, rapportate al reddito. • la frequenza di un figlio alla 1° classe della Scuola Media, costa alla famiglia, mediamente, € 270,00 solamente per i libri di testo… • la nuova sede del Difensore Civico è in via Mazzini (ex-Pretura), palazzina dei Vigili Urbani


Al Moléta - segui il filo... a politica è davvero una disciL plina variegata ed originale. La sua peculiarità sta nel fatto che in

questa “riserva dell’umano comportamento” vigono regole e principi del tutto diversi ed a volte antagonisti di quelli in essere nella vita di tutti i giorni. Si può dire tutto ed il contrario di tutto, si possono usare le parole e le frasi senza che necessariamente ci debba essere un nesso logico con il pensiero. Si può argomentare senza dire o dire anche senza argomentare; si può usare una maschera in un certo luogo ed un’altra in luoghi diversi dichiarando di essere sempre gli stessi; si può barattare l’ipocrisia con la flessibilità senza alcuna meraviglia o dichiarasi democratici ( non solo di sinistra ) ma agire come despoti autoritari. Si può apparire astuti, raffinati, lungimiranti ma parlare in politichese, con frasi da manuale rivoluzionario, inneggiando a modelli economico sociali desueti ed anacronistici. Si può irridere l’avversario politico, lasciarlo parlare e, senza mai ascoltarlo, rispondergli sempre con le stesse identiche parole e principi, insomma si può fare tutto, in nome del bene comune sovrano. I rapporti tra le persone che intera-

DE

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I MUSCOLI DELLA POLITICA

Ovvero maggioranze e minoranze numeriche a confronto giscono in politica sono ininfluenti nel dibattito politico, il ruolo politico è predominante rispetto alla sostanza ed ai valori. Si duella senza mai guardare in faccia il proprio omologo ma con lo sguardo sempre rivolto fuori dal ring, verso chi ci osserva e ci racconta, siano essi media parziali, o cittadini distratti. ”Siamo stati bravi eh ?”, “ Avete visto, gliele abbiamo suonate”, ”non passeranno“ e così via quasi che se non si lascia un pò di sangue sul campo non si faccia vera politica. La misura del valore dell’uomo politico non sta nella serietà dei propositi, nelle idee progettuali, nell’acume della sua visione politica, nelle capacità realizzative, ma nel numero di fendenti che è riuscito ad infliggere al suo avversario, alla conflittualità estetica e schematica che è riuscito a divulgare al di fuori della Sala Consigliare, tutto proiettato com’è nel dimostrare la sua combattività e la sua vitalità politica. In questa perenne campagna elettorale, lo stile dei rapporti tra le persone non evolve, nemmeno dopo anni di interazione, ma ri-

GRATICCIANA MISERA POSTREMA HISTORIA

(...continua) el proseguire la veritiera disamina della successione degli eventi, è lecito onestamente chiedersi se, effettivamente, fu vera gloria la nostra pluriennale, spontanea e fruttifera dedizione salvifica nei confronti della fede e della cultura in Gradizza. I fatti, i galantuomini, le donne e gli uomini d’onore e di genuina e pura spiritualità rispondono affermativamente. Purtroppo, fu una vittoria mutilata. Infatti, malauguratamente, questa occasione epocale, veramente unica, sublime e storica, non si è potuta trasformare del tutto, almeno finora, in una completa, meravigliosa realtà perché osteggiata, manomessa e stravolta dalla convergente, inattesa insorgenza di viscerali fenomeni degenerativi, tanto funesti e perniciosi quanto incomprensibili e impenitenti. E questo per avere noi, primi e unici, raccolto, in una iniziale, generale indifferenza e in un inesplicabile diffuso silenzio, lo struggente grido di dolore proveniente da alcuni beni culturali ecclesiastici del copparese. Preme sottolineare, al contrario, la leale e irreprensibile correttezza della “Pro Loco” di Copparo che, attraverso i dirigenti Bruno Ricci e Romano Vacchi, ha lodevolmente assecondato l’arduo, ma dinamico fervore realizzativo del Comitato. Per la cronaca e per la verità, va speci-

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FATTI E MISFATTI

ficato che, dall’inizio del 2003, oltre al lavoro organizzativo e di relazione e dopo accurati studi storici, ambientali e tecnico-artistici, sono stati scritti decine di articoli sulla “Nuova Ferrara” e su “Il Resto del Carlino”, siamo stati oggetto di innumerevoli interviste, sono stati inoltrati ripetutamente, a mezzo raccomandate r.r., a tutte le istituzioni pubbliche comunali, provinciali, regionali e nazionali, alla Curia, a circoli privati, ad aziende e a singoli cittadini, accorati appelli imploranti sostegno concorde ed aiuti economici che, in troppi casi, sono rimasti desolatamente e maleducatamente senza riscontro alcuno. Ottimi, invece, i rapporti, sia epistolari, che diretti, con i funzionari della Soprintendenza per i beni architettonici di Ravenna e di Ferrara e con il Ministero della Cultura, presso il quale avevamo inoltrato domanda di approvazione dei progetti e di finanziamento dei lavori di restauro, che riconobbe, seduta stante, la validità delle nostre richieste, garantendo la sua partecipazione alle spese. In questa decisiva e fondamentale fase, ci siamo giovati della competente assistenza del caro amico e socio Flavio Schiavina, esperto del settore, parimenti preziosa e utile nei contatti con importanti ambienti economici ferraresi pubblici e privati. Così come ci sono stati fraternamente vicini, nel saggio e prudente consiglio e nella rassicurante e gra-

mane ancorato ai modelli stereotipati di sempre, facili da capire ma completamente fuori tempo. Questi modelli hanno il torto di impedire un vero dialogo costruttivo fra maggioranza ed opposizione ma, per i mediocri, hanno il grande pregio di essere certificati ed omologati da enti superiori e non richiedono l’uso di qualità particolari o speciali attitudini di chi ne fa uso. Avere dubbi politici è vietato per il militante serio, si può rischiare la gogna. Dare fiducia ad un avversario politico è tradimento, si può rischiare l’esilio. Meglio proporgli il dogma politico, la ragion di stato, l’opposizione ideologica ed aprioristica, la chiusura totale, sicuri in questo di strappare un consenso da parte delle proprie truppe (…e chi si azzarda di andare contro?). L’opposizione eredita così un ruolo di comparsa ma con l’inalienabile compito di giustificare, con la sua presenza e con la sua impotenza, l’esistenza di una maggioranza timorosa del confronto e persa nell’esercizio dei sui dogmi, dei suoi luoghi comuni e dell’utopia idealistica. La tificante comprensione, gli amici di sempre Romeo Sgarbanti, Giancarlo Cavazzini, Vincenzo Caputo ed il

compianto Mons. Dante Balboni. Capitolo a parte per i due Capitelli: il Novara-Gardani in Gradizza, cui mi sto occupando personalmente con successo per conto della Famiglia,e quello di San Marco de Barcha presso Fossalta, da trent’anni di proprietà comunale, mai restaurato,ora vergognosamente ridotto ad un rudere fatiscente, affogato tra ortiche, rovi e rifiuti urbani. Alla luce della suddetta, scheletrica e forzatamente lacunosa cronistoria (al di là dell’assurdo, inaccettabile trionfalismo ideologico di chi non ha fatto assolutamente nulla di originale per salvare la Chiesa di Gradizza dallo sfacelo, avendo il Comitato già raggiunti, in tempo utile, tutti gli obiettivi prefissati, ivi compresa la presentazione in Comune della domanda di inizio lavori, ma, anzi, ha creato sconcerto e confusione) resta il deprimente rammarico per tutte le stupende cose che potevano essere fatte in armonia e spirito di coopera-

maggioranza vuole e pretende una minoranza di tale profilo, le è necessaria e vitale, non ne potrebbe fare a meno, purchè, si limiti a votare o si o no con l’alzata di mano, parli velocemente, non proponga nulla, non faccia discorsi complicati e soprattutto non parli con la gente. Nel nuovo sodalizio catto-comunista che ci governa c’è un nuovo peccato: la critica. Per essa si rischia l’inferno. Unica linea consentita è quella dei manuali e delle regole approvate nelle segreterie dei partiti. L’uso del cervello, dunque, è visto con diffidenza e l’uso improprio delle parole può essere estremamente pericoloso per la causa. Per questo, l’unico strumento, che l’uomo politico locale è autorizzato ad utilizzare dagli alti livelli dell’organizzazione sono i muscoli, i muscoli soprattutto. Ne prendiamo atto! S.Benini zione e che, forse, rimarranno neglette per sempre, nonché un senso avvilente di sconforto e di rovente delusione nel constatare come sia stata possibile una così palese irriconoscenza, che si accomuna ad una così faziosa, ingiustificata sopraffazione. Se fosse rimasto fra noi l’indimenticabile amico Ermanno Rimondi, Presidente della Circoscrizione, col quale ci trovammo d’accordo su percorso e strategia fin dal primo, cordiale incontro agli albori del 2003, molto probabilmente questa iattura devastante non si sarebbe verificata. Ad ogni buon conto, per eventualmente continuare questa sacrosanta battaglia di sentimenti cristiani e civili, stanti le ragguardevoli pressioni messe in atto verso di noi e gli incessanti apprezzamenti e incitamenti, che ci vengono rivolti da ogni miglior parte, attendiamo il “placet” e confidiamo, ancora una volta e soprattutto, nella reciproca amicizia, nell’amore del loco natìo e nel rigore morale ed intellettuale di una degna persona, quale è Alfredo Santini, che mai ci ha deluso nel quotidiano rapporto, nella consuetudine associativa, nei comuni ideali e nei condivisi perenni valori del cuore, della mente e dello spirito. Parafrasando, pertanto, una celebre frase latina, possiamo ben dire: “Si Alfredus nobiscum, quis contra nos?” Quoquo modo, suum cuique decus posteritas rependit semper! G. Pellizzola


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L‛ANGOLO DELLA “ZDÓRA” SUPERATA BRILLANTEMENTE LA PROVA DEL CUOCO

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Una precisazione necessaria

el precedente numero del nostro periodico abbiamo pubblicato versi dialettali dedicati alla salama da sugo, versi fornitici dal titolare del Ristorante “Le Contane”, Sig. Sergio Zecchini che non ne rivendica affatto la paternità, ma ci dichiara di averli letti tempo addietro sul Resto del Carlino, e apprezzatili particolarmente nella Sua qualità di produttore e cultore del nobile insaccato, ne fa omaggio alla clientela del Suo ristorante. Numerose lettere e telefonate ci hanno segnalato il nome del poeta, ALBERTO GOVONI di Ferrara. Siamo grati a tutti e particolarmente lieti che i nostri lettori ci seguano con tanta scrupolosa attenzione, ma vogliamo anche rassicurare chi avrà la bontà di continuare a farlo che, qualora dovessimo decidere di pubblicare versi, in vernacolo o in lingua, di poeti dilettanti o professionisti, non ne indicheremmo mai, come fosse un sottotitolo la diversa qualifica professionale o l’esercizio pubblico che intendesse pubblicizzare, ma ci limiteremmo al nome e cognome, preferibilmente in corsivo inglese. Grazie a tutti La Redazione

RUBRICHE E INFORMAZIONI

DISEQUITA’ FISCALE SANITARIA

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al 1° Gennaio 2007, per effetto dell’entrata in vigore della nuova disgraziata finanziaria, è stato introdotto il TICKET al Pronto Soccorso, in Emilia Romagna già in vigore per i codici bianchi, e 10,00€ in più sul ticket già in essere per esami diagnostici, di laboratorio e visite specialistiche. E’ questa l’equità, il rigore e altre sciocchezze a cui si riferisce Prodi quando parla? E come può essere equo un provvedimento che impone 10,00€ in più indipendentemente dal reddito? Vale a dire che pagheranno il ticket allo stesso modo chi ha reddito da 15.000, 40.000, 70.000 euro, esclusi ovviamente coloro che erano totalmente esenti ed i giovani con età inferiore ai 14 anni. Nella nostra regione poi si verifica un altro fatto grave che rasenta la beffa: in pratica il ticket è applicato in modo retroattivo al 2006; accade infatti che per tutte le visite già prenotate nel 2006 e che, per effetto dei periodi lunghi di attesa, saranno effettuate nel 2007, si pagherà il nuovo ticket e non per colpa dell’utente. E questi sacrifici che si chiedo-

Riceviamo e volentieri Pubblichiamo

C

aro Agricolo, una volta tanto non vi è motivo di piangere (miseria), il Governo di sinistra-centro, da te sempre fortemente osteggiato, ti corteggia e, come nel film: ”Tutti insieme appassionatamente”, cerca di sigillare con un abbraccio mortale la passione, mai sopita, che prova per te. Infatti il Governo ha deciso di concederti uno sconto dell’80% (ottanta, hai letto bene) se ti metti in regola con i contributi agricoli arretrati. Ha una bella “faccia tosta” questo Prodiano Governo: vara un condono nascosto ed ipocrita in barba al moralismo sinistroide, un regalo da 6 miliardi di Euro condonabili per incassarne subito 1,2 miliardi. E se poi accetti, il 20 % lo pagherai in comode rate. PER CHIUDERE LA “STAGIONE DEI CONDONI” VARATI DAL CENTRO/DESTRA, MANCAVA SOLO QUESTO. RINGRAZIA PRODI E LA BANDA BASSOTTI. B.B.

REDAZIONE

no ancora una volta ai cittadini saranno destinati a migliorare la qualità dei servizi, gli ambienti ospedalieri, oggetto proprio in questi giorni di ispezione ministeriale a seguito di indecorose e pericolose situazioni scoperte in alcuni grandi nosocomi, o serviranno ad rimpinguare gli stipendi di pochi? Il malumore è diffuso in tutta Italia e c’è chi ha già deciso di dar voce alla protesta: Michela Brambilla, leader dei giovani di Confcommercio e presidente nazionale del Circolo della Libertà, ha iniziato una raccolta di firme, partendo dalle maggiori città, per indire un Referendum abrogativo della norma che ha introdotto i due nuovi balzelli. Qualcosa si muove. F.O.

ISTRUZIONI PER L’USO

Per approfondimenti consultate il nostro sito: www.almoleta.it Per problemi, messaggi, informazioni, chiarimenti scrivete alla casella postale: redazione@almoleta.it oppure via Marconi 3 - Copparo (Fe)

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......chi Sale

• Le Scuole Elementare, La Scuola Media di Copparo e il CFP di Cesta: si sono classificate al 1° posto nella graduatoria Provinciale per il progetto: ”Azioni al sostegno di misure per l’antidispersione scolastica e formazione del personale”. Il premio in Euro, permetterà la realizzazione del progetto presentato. APPLAUSI • Ass.LL.PP. – per i nuovi arredi urbani posizionati in Via Garibaldi: si auspica che la stessa “cura” si estenda alle Vie XX Settembre e Viale Cavour. • Le Associazioni che hanno collaborato alla buona riuscita della festa in Piazza per i bambini: la Befana. (ma perché Le danno fuoco?)

......chi Scende

• Amm.Comunale – poiché non mette in atto strategie vincenti per contrastare la concorrenza delle scuole di I° grado limitrofe: leggi Jolanda , Baura. Risultato: diminuisce la nostra popolazione scolastica. • ancora i Vandali tornati in azione: hanno preso di mira le Corriere in sosta e la sala d’aspetto della Stazione • i Responsabili della programmazione e funzionamento del teatro De Micheli, per l’incredibile gaffe compiuta ai danni di due Signore copparesi, in occasione dello spettacolo di Cochi e Renato.

QUANTE “TASSE” FAI CON UN LITRO?


SPECIALE BILANCIO 2007

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AL MOLETA

SPECIALE BILANCIO 2007

SPECIALE BILANCIO 2007

NON APPROVATO

Almeno 7 ragioni per essere CONTRO il Bilancio Previsionale 2007 Il bilancio comunale rappresenta un tema alla cui elaborazione dovrebbero concorrere tutte forze proposi1. tive di maggioranza ed opposizione. Le scelte, ovviamente,

debbono competere a chi amministra ma il dialogo, il confronto, il dibattito dovrebbero essere esercitati nel confronto democratico. Purtuttavia nella discussione di bilancio 2007 non c’è stato spazio per discutere di alcun emendamento ( o meglio per la discussione dello stesso ) in quanto l’atteggiamento di totale chiusura della maggioranza non ha consentito alcun dialogo democratico. Cosi è stato nel precedente bilancio 2006 e cosi sicuramente sarà nel prossimo bilancio 2008, secondo quanto ci è stato già prefigurato pubblicamente dalla maggioranza nella sua ostentazione dei “ muscoli ” che pare essere l’unica cosa che essa sa utilizzare: metodo facile, sicuro, veloce senza confronti. La non presentazione di alcun emendamento a tale bilancio revisionale 2007, non rappresenta alcuna condivisione di numeri e scelte politiche di questa Giunta, ma esprime una vigorosa e chiara PROTESTA per tali comportamenti antidemocratici.

Aula consiliare del Comune di Copparo

Anche per il 2007 non si prevedono interventi rivolti alla ristrutturazione della SPESA CORRENTE che conti2. nua ad essere inchiodata a più di 16 milioni di euro, in un

momento nel quale sarebbe necessario stringere la cinghia. Da smentire categoricamente l’ovvia ma irreale risposta che “ si spende per mantenere il livello dei servizi erogati “. Un buon amministratore deve poter ridurre la spesa ed AUMENTARE la qualità dei servizi erogati. L’immobilismo organizzativo basato sul mantenimento di vecchie funzioni organizzative, di procedure obsolete e di modi di operare antiquati è politicamente meno rischioso ma altrettanto dannoso per le casse comunali. Non si cambia perché l’organizzazione del lavoro della macchina comunale è basata su incarichi di natura politica, su sistemazioni assistenziali, su consulenti di regime, su progetti strampalati travestiti da attività sociali. Non si cambia sia perché non si vuole cambiare sia perché non si sa come cambiare, in ogni caso il risultato è lo stesso: pressione fiscale in continuo aumento, gettito ICI che cresce, è, dulcis in fundo una finanziaria certamente molto pesante.

NON APPROVATO

NON APPROVATO

Le attività produttive che rappresentano il motore di ogni sistema economico non sono tenute in alcuna 3. considerazione. In questo bilancio previsionale le risorse

economiche destinate ad ARTIGIANI, PICCOLE IMPRESE, COMMERCIANTI vengono ridotte del 33,8% ( - 119 000,00€ ) mentre continua ad essere confermato un disavanzo ( PERDITA ) di circa - 211.000,00€ per le attività del teatro De Micheli. Il settore del commercio resta totalmente dimenticato dai nostri amministratori che, per esso, non sembrano nutrire alcun interesse ed alcuna preoccupazione per il futuro. Il grande bacino elettorale dell’agricoltura continua ad essere alimentato da ridicoli incentivi a pioggia presentati come la panacea di tutti i mali. Nella visione dei nostri amministratori e nei numeri che ci vengono proposti sembra che le aziende piccole e medie del nostro territorio possano produrre ricchezza indipendentemente dalle situazioni di mercato o dalla competizione internazionale e che possano essere considerate esclusivamente VACCHE DA MUNGERE. Non si modifica inoltre il giudizio morale su di loro, ritenute responsabili di comportamenti fiscalmente non corretti, senza distinguo alcuno.

NON APPROVATO

di Freddi Enrico

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SPECIALE BILANCIO 2007

Copparo registra un calo progressivo e preoccu4. pante della popolazione (-124 abitanti nel 2006). Un paese che dovrebbe crescere per attività economiche e

per iniziative di sviluppo si trova invece a generare comportamenti sociali poco attraenti ed assolutamente poco incentivanti per chi dovrebbe invece lavorare e costruire il proprio futuro nel nostro comune. Alla riduzione della popolazione non corrisponde un calo del COSTO DEL LAVORO del personale dell’Amministrazione Comunale che aumenta di ben +460.000.00€ (a parità di una unità in meno) rispetto al consuntivo 2006, che, a conti omogenei, significherebbe un aumento del + 497.000,00€. Ancora una volta l’immobilismo gestionale graverà prima o poi sulle tasche dei contribuenti.

NON APPROVATO

Darsena Fossalta

Residenza municipale

Non c’è traccia nel programma della nostra Giun5. ta comunale di progetti concreti rivolti al recupero di efficienza organizzativa della macchina comunale. Si parla ( 8 righe !) del progetto di Unione dei comuni del nostro Mandamento ma chiarissimamente si dice poi che “ Non ci sono disegni strategici di lungo respiro che possano essere pensati…” Per contro, nello stesso programma, compaiono sogni utopistici posti per affascinare politicamente l’elettore sprovveduto, quale il progetto della IDROVIA FERRARESE che non si sa quando verrà realizzata, quanti soldi richiederà, e che concreti benefici ci porterà, mentre invece si intuisce benissimo chi incasserà i compensi per progetti e studi di fattibilità che poi rimarranno nel cassetto, dimenticati. Dopo la FERROVIA, il cui progetto è costato una cifra importante, ma del quale nessuno parla più, si assisterà a nuove distrazioni di risorse destinate ad alimentare una tale utopia progettuale.

NON APPROVATO

Non c’è traccia nella relazione del Sindaco e 6. nei numeri del bilancio programmatico di azioni di sostegno al mantenimento ed al potenziamen-

to del nostro OSPEDALE. Nonostante le numerose proteste della nostra comunità si sta assistendo ad un progressivo smantellamento del nostro nosocomio. In parallelo, con grande spudoratezza, si cerca in tutti i modi di raggirare i cittadini rassicurandoli che nulla sta cambiando mentre si chiudono reparti, si delegano funzioni ad altri ospedali, non si sostituisce il personale medico, non si potenziano le specialità diagnostiche che utilizzano apparecchiature costosissime, non si potenzia il Pronto Soccorso ma lo si declassa a “ PRIMO SOCCORSO “, e soprattutto si minimizza sul disagio dei degenti che, per diagnosi e cura, ricorrono ad altre strutture in altre regioni limitrofe. Smantellare ciò che c’era di buono nella nostra comunità sembra essere parte di un disegno politico per il quale, solo Copparo, tra tutti i comuni della provincia, ha dovuto pagare per tutti e per il quale il futuro sarà una tabula rasa, ovvero ciò che viene spavaldamente chiamata: Medicina di Comunità cioè il nulla.

NON APPROVATO

Società comunale PATRIMONIO srl Servizi cimiteriali

Iniziativa del Centrodestra pro Ospedale

La costituzione della nuova Società Patrimonio 7. srl alla quale verranno conferiti i patrimoni immobiliari di cimiteri, attrezzature sportive, edifici scolastici,

ed altri immobili e terreni, parte all’insegna degli immediati MAGGIORI COSTI di gestione accesi sia per remunerare consulenti amici (circa 40.000,00€) studi di fattibilità, sia per remunerare (50.000,00€ annui ) amministratori dell’ultima ora, “premiati“ da questo gioco di prestigio, con decorrenza immediata. Il conto economico pluriennale presentato dalla nostra giunta prevede poi, che il pareggio dei prossimi quattro anni sia ottenuto, non con economie gestionali, bensì con alienazioni del patrimonio dei copparesi. Una volta finiti i soldi della vendita di immobili ( se il mercato consentirà tale vendita ai prezzi ipotizzati ) e con le maggiori spese che già stanno correndo (+90.000,00€ nel 2007), molto probabilmente si ricorrerà all’aumento delle tariffe dei servizi erogati, generando cosi una nuova leva occulta di imposizione fiscale.

NON APPROVATO


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