Anno3 n5 mag giu 2007

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Al Moléta segui

il filo ...

PERIODICO DI INFORMAZIONE POLITICO CULTURALE - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.almoleta.it

COPPARO - LA PIAZZA DEI MOLETA

ANNO 3° - N° 5 - Mag-Giu 2007 e-mail: redazione@almoleta.it

UNA CRITICA PER IL MIGLIORAMENTO

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a lettera inviata alla “Nuova Ferrara” da parte di un gruppo di neolaureati copparesi e pubblicata in data 30 Aprile 2007, ha costretto ad un dibattito su un tema di consumata notorietà che è “la latitanza delle Istituzioni copparesi e ferraresi nel processo di creazione sul nostro territorio di opportunità di lavoro qualificato“. Immediatamente sono corsi al capezzale della nostra Amministrazione i soggetti che più si identificano politicamente con essa, che ritengono di essere depositari del sapere e che non ci stanno a farsi stimolare con critiche da parte di un gruppo di “ragazzi”, neodottori sì, ma pur sempre ragazzi. E li giù a spiegare loro, ma con la preoccupazione rivolta all’elettorato, quanto le congiunture internazionali sfavorevoli abbiano impedito scelte più intraprendenti o quanto, ad esempio, Sipro abbia fatto per il territorio con la creazione del sistema degli incubatori (traduzione: strutture modulari simili a pollai, di pochi metri quadrati, dove hanno trovato posto vecchie attività per lo più stantie e che necessitavano di sostegno e protezione e

probabilmente disposte ad una certa gratitudine elettorale) e quante nuove aziende (leggi: Partite IVA) siano state create. Non importa poi se il Presidente di SIPRO, sollecitato dalla critica avanzata dai neodottori, nello spiegare

il suo operato abbia dimenticato gli insegnamenti del nostro Magnifico Rettore e cioè che oggi, per competere è necessario essere innovativi e organizzativamente strutturati, che in altri termini significa orientarsi a sviluppare prodotti e mercati ad alto valore aggiunto con i mezzi che una competizione del genere richiede. La Sipro avrà forse fatto un’opera di assistenza sociale assegnando gli spazi dell’incubatore/pollaio a elettrauto, manutentori, meccanici generici, fabbri, ma non ha certo contribuito a generare ed a far fiorire attività solide e ad alto potenziale di crescita, orientate all’innovazione

ed alla creatività e pronte a competere nei mercati mondiali. Che il Presidente di Sipro non abbia capito tutto ciò lo si può intuire, in particolare quando, citando la tipica frase di effetto: “rimboccarsi le maniche” rivolta a questi terribili neolaureati criticoni, ha lasciato intendere che l’unico modello di azienda che ha in mente sia quello che deve necessariamente passare per la gavetta per essere giudicato valido e degno di attenzione. E così, con leggerezza, il termine “azienda” viene usato a sproposito sia per indicare un singolo professionista o artigiano che si mette in proprio con la sua brava partita IVA, sia per indicare una struttura organizzativamente impostata e legata ad un chiaro piano di sviluppo occupazionale. In questo dibattito non si è ancora sentita l’opinione dei nostri Amministratori comunali e/o provinciali che, forse, sperano che questa vicenda venga presto dimenticata dall’opinione pubblica e che quindi si possa continuare a parlarsi addosso o verso una platea poco incline a fare critiche sui soliti slogans di matrice politica quali: “dobbiamo essere in rete“, “dobbiamo fare sistema”, “il marketing

territoriale”, “lo sviluppo sostenibile”, ”decidere insieme alla gente”, e così via. E’ la pantomima di sempre che risveglia inopportuni orgogli di chi si dà da sè i propri obiettivi e sempre da sè, poi, misura i risultati. Incapace di dare risposte serie (non esclusa una certa autocritica) a chi, come i neolaureati, potrebbe rappresentare molto per questa nostra comunità. Per dare risposte serie, è necessario conoscere bene i meccanismi che sono alla base di un sistema economico produttivo, e che si basano fondamentalmente su un’idea e sui mezzi da mettere in gioco. L’idea deve, per forza, essere lungimirante ma deve anche essere ardita, coraggiosa, innovativa; il risultato di un’attenta valutazione di mercato che tenga nella giusta considerazione i parametri strategici del prodotto/mercato. Per questo, è necessario “conoscere il mondo” attraverso le giuste relazioni e le adeguate informazioni preliminari. Forse solo su questo punto le osservazioni dei neodottori sembrano essere carenti ed eccessivamente ed ingenuamente riferite al campanile. ...continua a pag. 2


Al Moléta - segui il filo... I mezzi da mettere in gioco poi, devono essere adeguati. Non è possibile andare alla campagna di Russia con le scarpe di cartone. Le risorse umane innanzitutto, professionalmente preparate e non improvvisate, in una sintesi unica con le risorse finanziarie adeguate da mettere come capitale di rischio. Su questi punti, disattesi dagli improvvisati imprenditori, abortiscono oggi il 98% delle idee imprenditoriali dopo appena qualche anno di tentativi di inserirsi sul mercato. Su entrambi questi punti le nostre amministrazioni non sembrano in grado di produrre nulla di efficace, anche se nei meandri della finanza pubblica ci sarebbero le possibilità di fare qualcosa di costruttivo, utilizzando le stesse risorse che oggi sono disperse in mille rivoli inutili e sterili. Qualcuno dovrà spiegare perché il sostegno economico che ogni anno viene destinato alle cosiddette categorie dell’” area del disagio ”, (Traduzione: termine radical-chic utilizzabile in tutte le salse ed in ogni momento senza possibilità di essere contestato in quanto non ne vengono indicati i confini ideali ) non possa essere anche utilizzato parzialmente a sostegno di questa categoria di cittadini che, comunque, si trova in un momento cruciale e difficile della propria vita. Sostegno non significa assistenza indiscriminata ma la ricerca di formule più evolute che possano trasformare un’idea (quella imprenditoriale) in un progetto realizzabile. Una Agenzia per lo Sviluppo imprenditoriale del territorio dei Comuni del mandamento con una adeguata dotazione di mezzi finanziari (raccolti oltrechè da Comuni e Provincia, anche da Banche, Associazioni di categoria, privati in genere) da destinare al capitale di rischio delle imprese VALUTATE

RIFLESSIONI vincenti, potrebbe affiancare nello start-up i nuovi soggetti e le loro idee imprenditoriali, nella costruzione delle stesse, riservandosi di uscire dal capitale aziendale una volta che l’imprenditore lo richiedesse. Questa doveva essere la vera vocazione di SIPRO e non quella di costruire muri, riciclare terreni pubblici o ristrutturare vecchi opifici dismessi. La ricerca di partners imprenditoriali poi, poteva essere condotta anche in termini mirati, tenendo conto della specificità delle eccellenze che già risiedevano sul nostro territorio e non genericamente limitarsi ad una conta delle “Partite IVA“, conta che per essere imparziale dovrebbe elencare, accanto a quelle che si aprono, anche quelle che vengono chiuse. Purtuttavia siamo alle solite: con questa nostra proposta siamo quasi certi che l’Agenzia per lo Sviluppo non verrà mai presa in considerazione dai nostri Amministratori poiché l’idea non proviene dalle loro file e, secondo un rituale che si ispira al più stupido ed arido antagonismo aprioristico, “Loro” cercheranno di insabbiare il problema facendo ricadere la colpa di questo nostro scarso dinamismo imprenditoriale sugli stessi autori della critica, accusati di provincialismo e di inerzia e forse anche di ingenuità. Noi siamo invece convinti che le buone idee possano trovare concreti sostegni finanziari, e che entrambe queste cose siano il risultato di un dialogo aperto e sincero fra tutti i soggetti della nostra comunità, proprio come quello che questo gruppo di neolaureati ha tentato di fare con la loro lettera al direttore. PS: Manda le tue idee e i tuoi suggerimenti “AL Moléta”. Siamo disponibili ad ascoltarti. S. Benini

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TUTTI A CASA!

Non passa giorno che il mondo politico ci riservi una nuova sorpresa: sorprese sempre negative, però! Lo scollamento tra i cittadini ed i politici si fa sempre più evidente, e si parla oramai sempre più di stato di crisi dell’attuale sistema politico. Le esigenze del mondo civile, del mondo del lavoro, dei bisogni della gente, non trovano più risposte, né tantomeno soluzioni, dall’agire dei politici. Una persona normale si chiederebbe il perché di questo stato di cose e comincerebbe a porre in dubbio il proprio comportamento e a chiedersi dove eventualmente ha sbagliato: questo, ripeto, sarebbe l’atteggiamento che ci si aspetterebbe da una persona normale! I nostri politici, sia nazionali che locali, invece neanche si pongono il problema. Trincerati dietro la loro arroganza intellettuale, vivono nel loro esclusivo mondo di certezze ed accusano di qualunquismo e di disfattismo chi osa tacciarli di incapacità oppure, se si afferma che i costi della politica sono diventati troppo alti ed insostenibili per la nostra democrazia, l’accusa è quella di essere un antidemocratico fascista illiberale. Me ne infischio di tale accuse e dico basta a questo modo di fare politica. Dico basta al fatto di essere governato da politici di professione che non hanno mai lavorato un giorno nella loro vita e non conoscono le vere esigenze quotidiane dei lavoratori, degli imprenditori, dei professionisti, dei pensionati e dei giovani che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro. Dico basta a quei politici che utilizzano il loro potere e le loro amicizie per diventare presidente, amministratore, consigliere di amministrazione di società a partecipazione pubblica senza avere le necessarie capacità manageriali ed imprenditoriali, con nessun beneficio sui servizi offerti ma con tutti i relativi costi a

carico del cittadino utente. Dico basta alla commistione tra la politica e la grande finanza, che rende tutti ricattabili e schiavi di un’effimera ricchezza e sete di potere. Dico basta a quei giornalisti intellettuali ed a certi editori di giornali, a cui non importa nulla della verità dei fatti ma che usano i loro strumenti di informazioni solo per gettare fango sull’avversario o per perseguire non meglio definiti progetti di potere. Dico basta a quel buonismo che mette nella lista dei buoni i no global, i tifosi teppisti, i clandestini e nella lista dei cattivi le forze dell’ordine, il cittadino che vuole ordine e sicurezza. Dico basta a chi vagheggia progetti di opere irrealizzabili ed inutili ma non si preoccupa di sfalciare l’erba o di chiudere le buche della strada pubblica che percorro ogni giorno. Credo che le richieste di cui sopra possano essere anche le vostre richieste, quindi dare loro una risposta concreta che le possa soddisfare significa risolvere le necessità ed i bisogni reali della gente; quindi fare politica nel suo significato più concreto. Se gli attuali politici, sia nazionali che locali, non comprendono ciò, significa che ci dobbiamo adoperare per mandarli tutti a casa in breve tempo in quanto sono loro a sbagliare, non noi. Siamo stanchi di parole e di promesse non mantenute, vogliamo fatti concreti e subito. Non riusciamo più ad aspettare. A forza di abusarne, e’ finita la nostra pazienza! R. Ziosi


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FATTI E MISFATTI

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“PIOVE,GOVERNO LADRO!“

ra c’è siccità, ma la situazione non cambia La spiegazione di questa espressione antica ma ancora largamente usata nel gergo comune per protestare contro il Governo di turno,è venuta simpaticamente dall’On. Renato Brunetta, (Parlamentare europeo e Prof. Di Economia del Lavoro presso l’Università di Tor Vergata di Roma), nel corso della conferenza svoltasi il 4 Giugno scorso, presso la Camera di Commercio di Ferrara. Pare che risalga al periodo dell’Impero ungarico quando la tassazione si stabiliva in

base alla quantità di pioggia : più pioggia più tasse. Infatti quando pioveva il contadino era felice perché avrebbe avuto un maggior raccolto ma, nello stesso tempo avrebbe pagato più tasse.Semplice quindi : più pioggia, più raccolto ma più tasse dal Governo. Ora il malessere per l’eccessiva tassazione è diffuso in tutte le categorie sociali: con la denuncia di grave disastro dei conti pubblici (falso) e di situazione economica disastrosa , ignorando i dati positivi del gettito fiscale dei primi mesi 2006, il Governo Prodi ha fatto una finanziaria la-

“IL METANO TI DA’ UNA MANO” ......E con l’altra ti alleggerisce il portafogli! “Il metano ti dà una mano” lo slogan utilizzato, fino a poco tempo fa, per convincere il cittadinoutente ad utilizzare combustibile più pulito per il riscaldamento e l’uso domestico: avrebbe contribuito così a migliorare la qualità dell’aria diminuendo le immissioni di gas tossici nell’atmosfera e, nello stesso tempo, risparmiato sui costi delle bollette. La distribuzione del Gas, per il nostro paese, è passata di mano attraverso varie società: Cig Energia, Agea, che attraverso aggregazioni e incorporazioni, è approdata il 14 Dicembre 2004 in HERA S.p.a. Noi dell’opposizione, o minoranza come qualcuno ama definirci, non abbiamo approvato quest’ultima operazione perché, nonostante l’unione delle varie municipalizzate venisse prospettata dall’Amministrazione comunale come una opportunità di realizzazione di economie di scala, non appariva chiaro quali ricadute positive si sarebbero verificate sugli utenti.

Di fatto il prezzo del gas non si è mai arrestato ma ha continuato a rincarare; basta controllare le fatture allegate ai bollettini di pagamento per rendersi conto, con un pò di fatica fra le varie voci indicate, di quanto siano lievitati i costi. Ora si stanno addensando nubi minacciose che potrebbero abbattersi sui contribuenti. In breve; l’Unione Europea ha comminato una sanzione ad Hera in seguito alle agevolazioni fiscali riconosciute alle aziende municipalizzate che sono poi confluite in essa. Si tratta di un risarcimento di 22 milioni di Euro da versare all’Agenzia delle Entrate che saranno poi dirottati sui numerosi soci. Se così sarà, ci chiediamo, chi li pagherà? In che modo? Saranno i cittadini-utenti a sopportare il peso attraverso un nuovo, pesante aumento del Gas? Abbiamo rivolto il quesito al nostro Sindaco, per sapere quale è la posizione del nostro Comune e vi informeremo di quello che ci verrà risposto. F.O.

crime e sangue che non era necessaria . Si è infatti consolidata la ripresa economica ,ed il Governo si trova a disposizione un extra- gettito, merito della Finanziaria del Governo Berlusconi, sul quale ora stanno litigando per decidere come spenderlo. L’On. Brunetta parla chiaro in merito, afferma infatti che , se si è formato un ETRAGETTITO,significa che c’è stata troppa pressione fiscale, e troppe tasse fanno male alla crescita del paese.Ma se non si restituisce, se lo si distribuirà in modo diverso, la pressione fiscale non calerà

più: quindi va restituito a chi ha pagato. Sarebbe giusto ma dubitiamo che accadrà finchè resterà questo Governo e questo Ministro delle Finanze: Tommaso Padoa-Schioppa (con il trattino come Lui desidera!) La Redazione

Forse non tutti sanno che……

• poiché l’Amministrazione Comunale non è in grado di garantire il servizio, ha affidato ad AREA Spa la gestione paghe per un periodo di sperimentazione, dall’01/05/07 al 30/04/2008. Costo del Servizio: €18.000,00, IVA compresa. • con delibera del 17 Aprile 2007, la Giunta Comunale ha approvato il progetto definitivo ed il Finanziamento per il restauro e recupero del coperto di Villa Mensa ed il consolidamento delle murature maggiormente lesionate. Totale costo dell’intervento: €1.003.144,70 • recentemente il Parlamento ha votato all’UNANIMITA‘ e senza astenuti (ma và?!) un aumento di stipendio per i Parlamentari pari a circa €1.135,00 al mese; inoltre la mozione è stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali. (fonte: L’Espresso) STIPENDIO: €19.150,00 al mese STIPENDIO BASE: circa €9.980,00 al mese PORTABORSE circa €4.030,00 al mese (generalmente è parente o familiare) RIMBORSO SPESE AFFITTO circa €2.900,00 al mese INDENNITA’ DI CARICA (da €335,00 circa a €6.455,00) +

TELEFONO CELLULARE gratis TESSERA CINEMA gratis TESSERA TEATRO gratis TESSERA AUTOBUS–METROPOLITANA gratis FRANCOBOLLI gratis VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis PISCINE E PALESTRE gratis FS gratis AEREO DI STATO gratis AMBASCIATE gratis CLINICHE gratis ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis ASSICURAZIONE MORTE gratis AUTO BLU CON AUTISTA gratis RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per €1.472.000,00) Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in Parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi ( per ora!!!!!) Circa €103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione della legge sul Finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato e della Camera. La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 225 MILIONI di EURO; la sola Camera dei Deputati costa al cittadino €2.215,00 al MINUTO MANDIAMOLI A LAVORARE!!!


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IL SEDENTARIO COPPARESE ED IL SISTEMA SANITARIO Nei paesi occidentali, più della metà della popolazione è sedentaria; questo rappresenta un rischio di patologia cardiovascolare e favorisce un precoce invecchiamento.L’attività fisica agisce positivamente sul sistema cardiocircolatorio e sul metabolismo, contrastando i principali fattori che accelerano i processi aterosclerotici. In generale è sufficiente svolgere un esercizio di intensità moderata per trenta minuti al giorno, per ottenere i risultati favorevoli al mantenimento del benessere e della salute. Negli anziani o nei pazienti affetti da patologia cardiaca, la quantità di esercizio ottimale deve essere prescritta dal medico, individualmente. Purtroppo il sedentario copparese, che spesso è anche una buona “forchetta”, oltre al rischio di ammalarsi deve sobbarcarsi una ulteriore via crucis, quella che il Sistema Sanitario gli infligge in questo modo: 1) Visita dal Medico di Base che prescrive le analisi del caso; 2) Prenotazione in Ospedale per il prelievo; 3) Effettuazione del prelievo; 4) Dopo circa 15 giorni, ritiro del referto; 5) Ritorno dal Medico di Base e, se si è sfortunati, prescrizione di visita specialistica; 6) Ulteriore passaggio in Ospedale per prenotare la visita specialistica; 7) Dopo circa 3 o 4 mesi si ottiene la prestazione richiesta; 8) Ritorno dal Medico di Base con il nuovo referto.

RUBRICHE E INFORMAZIONI

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......chi Sale

PRO LOCO rinnovata

Il Consiglio della Pro Loco di Copparo, recentemente rinnovato, è costituito da: Dott. Enzo Barboni (Presidente), Valeria Aggio Celati (Vice Presidente), Giorgina Bellistrazzi (Segretaria), Giovanni Cevolani (Tesoriere), Giovanni Palestrina (Responsabile organizzativo), Gianni Guglielmini (Comunicazione), Euro Bertelli (Spettacolo), Franco Droghetti, Presidente ASCOM di Copparo, (Responsabile rapporti con i commercianti). Sono stati affidati compiti specifici all’ex Presidente Pro Loco, Romano Vacchi (Storia e Tradizione); Ruggero Barboni (rappresentante ANPLI); Gianfranco Gnani (iniziative di carattere sociale); Riccardo Tromboni (Tesseramento soci). Il Collegio Sindacale: Maurizio Bettini, Katia Canella, Gianfranco Gnani, Federica Finetti e Riccardo Tromboni. Le aree tematiche sulle quali la Pro Loco intende intensificare la propria azione sono l’Ambiente, la Cultura ed il Sociale. A proposito dell’Ambiente, la Pro Loco ha chiesto ed ottenuto la collaborazione del Prof. Renzo Pedriali, Presidente del “Gruppo Micologico Copparese”; per la Cultura si avvarrà dei preziosi suggerimenti della Prof.ssa Clara Mantovani, autrice dei li-

bri: ”La mia Dezima” e “L’Ida ad Brancaliòn”. Il “leitmotiv” è quello di valorizzare e promuovere il territorio utilizzando le risorse delle più importanti Associazioni di Volontariato copparesi; ulteriori eventi di un rilevante interesse che possono attrarre anche cittadini di altri paese, si potranno organizzare soltanto se si abbandona la “cultura di coltivare esclusivamente il proprio orticello”. Ecco perché la Pro Loco di Copparo intende costruire un ponte di collegamento con le Istituzioni, le varie Categorie e le più attive Associazioni di Volontariato. La Pro Loco sta interpellando i gestori dei Bar di Copparo per sottoporre l’iniziativa di eseguire nei loro spazi, brani musicali e letture di qualità. Il 24 Settembre, al Teatro De Micheli, uno spettacolo con la “Corale Oreste Marchesi” e l’orchestra “Cupàr Melody”; infine, per la prossima “Fiera di Settembre”, allestirà un proprio Stand il cui contenitore desterà sicuro interesse. G.Guglielmini Resp. Comunicazione Al nuovo Consiglio della Pro Loco, auguri di buon lavoro da tutta la Redazione

Al Moleta e andato in Africa

In conclusione è meglio mangiar poco e sano, fare attività fisica controllata, piuttosto che imbarcarsi in un tale labirinto burocratico, complicato e vessatorio. F.Biolcati “Don Aldo, Dalide Tridoli, Franca Orsini”

• I Consiglieri comunali che hanno devoluto il gettone di presenza della seduta del 9 Maggio, al Centro Sociale di Tamara per sostenere l’istituzione del servizio di trasporto per anziani. • PRO LOCO di Sabbioncello S.Vittore per la bella e riuscita Sagra di S.Vittore. • Gli Organizzatori della FESTA DI PRIMAVERA di Copparo; per aver rivitalizzato il Centro e attratto molto pubblico in piazza. • Il Gruppo Docenti/Alunni della Scuola Media Corrado Govoni per l’importante ricerca storica effettuata sull’Istituto.

......chi Scende

• AREA - per aver lasciato crescere l’erba “ad altezza d’uomo” non solo nei Parchi, ma anche in punti critici della viabilità a Copparo e frazioni, prima di provvedere allo sfalcio. • CHI ha progettato la nuova viabilità di Vicolo Boschetto, due tronconi a doppio senso di marcia, per ripristinare nuovamente il Senso Unico, con limite di 30 della velocità, immediatamente dopo il primo ed inevitabile incidente. • AMM. Comunale – per aver trasformato l’ex Scuola Media di Ambrogio in un magazzino di arredi vecchi che ora non si sa come rimuoverli. Intanto aumenta la pericolosità della situazione dell’edificio incustodito. • CHI ha abbattuto il vecchio platano, luogo di nidificazione di molte specie aviarie, in Via Alta, Provinciale per Jolanda di Savoia. La NATURA ringrazia.

Don Aldo Viti di nuovo a Copparo fra chi, come noi, non l’ha mai dimenticato e continua a sostenerlo con affetto e solidarietà concreta nella sua missione in Costa D’Avorio. Nella foto, un momento della serata conviviale svoltasi il 18 Maggio scorso presso il ristorante “Da Giuseppe”. Nell’occasione ci siamo ritrovati in tanti e, anche chi non l’ha mai conosciuto, quella sera si è sentito uno dei suoi “RAGAZZìT”. Abbiamo ascoltato la sua accalorata perorazione della situazione di tanti, meno fortunati, che attendono da Lui un aiuto. Noi tutti, come già anche il nostro periodico ha preso iniziative solidali in precedenza, abbiamo contribuito felicemente. A presto, Don Aldo, torna a trovarci!

ISTRUZIONI PER L’USO

Per approfondimenti consultate il nostro sito: www.almoleta.it Per problemi, messaggi, informazioni, chiarimenti scrivete alla casella postale: redazione@almoleta.it oppure via Marconi 3 - Copparo (Fe)


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