Al Moléta segui il filo ...
PERIODICO DI INFORMAZIONE POLITICO CULTURALE - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.almoleta.it
COPPARO - LA PIAZZA DEI MOLETA
ANNO 4° - N° 1 - Sett-Ott 2007 e-mail: redazione@almoleta.it
TE LA DO IO LA DEMOCRAZIA A lla Redazione de ”Al Moléta” arrivano spesso lettere di cittadini, o gruppi di cittadini, che ci segnalano il loro disappunto per mancanze e trascuratezze dell’Amministrazione Comunale su temi di varia natura: dall’organizzazione dei trasporti locali, al costo eccessivo degli scuolabus, allo stato delle strade, all’incuria di parchi pubblici e giardini, al costo ec-
emarginazioni: “…Egregio Sig. Sindaco le scriviamo ancora in anonimato perché continuiamo a temere per ripercussioni negative sull’andamento scolastico dei nostri figli …” (Lettere inviata da 15 persone al Sindaco di Copparo e per conoscenza Al Moléta lo scorso 5 Ottobre 2007). In un mondo nel quale le sinistre, ora catto-sinistre, domina-
cessivo dei pasti scolastici ecc. L’elemento che accomuna molte di queste lettere di protesta è l’anonimato. Chi scrive sente il dovere di denunciare il malgoverno locale, ma nutre un forte timore che uscire allo scoperto possa essere causa di ritorsioni o
no la scena amministrativa e politica del nostro territorio dove gli slogans più consumati sono quelli di partecipazione e democrazia, risulta fortemente percepito da vasti strati della popolazione il senso più profondo di uno stato di regime che non ha
alcun timore di mostrare tutta la sua arroganza. Io cittadino ho paura di manifestare il mio dissenso perché ,in conseguenza di ciò, temo fortemente di essere penalizzato. Se poi avrò bisogno di una pratica amministrativa, di un aiuto comunale, se dovrò portare all’asilo o a scuola i miei bambini, se dovrò partecipare a graduatorie per l’erogazione di servizi, chi mi aiuterà?. Peggio ancora se sarò un commerciante od un artigiano ed avrò bisogno di permessi ed autorizzazioni, allora sì che avrò di che preoccuparmi, nella quasi certezza che qualche brutto tiro mi sarà riservato per aver osato criticare chi da più di sessant’anni controlla politicamente amministrazioni comunali, aziende municipalizzate, scuole, asili, ospedali, case protette e che, certo del suo potere, non intende subire critiche ed osservazioni da chicchessia. L’imbarazzo e la preoccupazione che proviamo nel denunciare tali fatti è duplice e riguarda sia il senso di tentata censura che le forze politiche che amministrano hanno, da tempo, ispirato nella popolazione, (non ultimo a livello politico nazionale il tentativo di censura e ritorsione auspicato dal ministro Bersani
verso l’Ordine dei Medici che aveva “osato” dire la sua sugli effetti dannosi per la salute della centrale a turbogas in via di accensione a Ferrara), sia la rassegnazione dei dissidenti che con la scelta dell’anonimato hanno tolto peso ed autorevolezza alla loro protesta lecita, sacrosanta e degna delle migliori tradizioni liberali anglosassoni. Vorremmo dire agli uni di riconsiderare i loro atteggiamenti di minaccia ritorsiva in quanto non pagano e ci riportano ad anni bui della nostra storia, agli altri di tentare una sortita palese che spieghi con chiarezza le vere motivazioni del dissenso in un faccia a faccia cittadino-amministratori, nella certezza che ad un primo atto di coraggio ne potrebbero seguire molti altri . Abbiamo la consapevolezza che sono molti e sempre più i cittadini che dissentono da questo stile di governo e che vorrebbero dire la loro su molti temi di pubblica utilità. A tutti diciamo di non esitare a farci partecipi delle loro opinioni, dei loro suggerimenti e di muoversi insieme a noi per quel miglioramento democratico di cui la nostra comunità ha, da tempo, bisogno. La Redazione