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COPPARO - LA PIAZZA DEI MOLETA
ANNO 4° - N° 2 - Nov.-Dic. 2007 e-mail: redazione@almoleta.it
EFFICIENZA DA MATRIOSKE L
a strategia messa in atto negli ultimi mesi da parte delle forze di maggioranza, ( sempre le stesse da più di 60 anni ), è ormai chiara e palese al punto che non esiste il benché minimo pudore nel divulgare alla cittadinanza queste scelte irresponsabili. Ci riferiamo alle ultime decisioni della Giunta di costituire una nuova azienda municipalizzata avente come missione aziendale quella di gestire la spesa destinata ai servizi sociali, da sempre un portafoglio molto interessante e che costituisce una delle prime voci di bilancio comunale. Ma quali sono i vantaggi per la popolazione e per il contribuente conseguenti a tali decisioni? Per capire meglio ogni risvolto della materia, dobbiamo innanzitutto distinguere tra vantaggi teorici e vantaggi sostanziali, e poi ancora tra vantaggi organizzativi e vantaggi politici e, se ci rimarrà del tempo, anche tra vantaggi economici e qualità dei servizi erogati. La differenza fondamentale che esiste tra una organizzazione dei servizi gestita direttamente dalla municipalità e quella di un’azienda municipalizzata delegata a quei servizi, risiede nei criteri fondamentali della gestione amministrativa. Se il servizio è comunale, il suo funzionamento è regolato dai
criteri generali della Pubblica Amministrazione, preventivi, autorizzazioni, revisori dei conti, coperture finanziarie, pubblici dibattiti ecc. e, più in generale, è sottoposto alla attività di controllo della minoranza. E così le assunzioni di personale dovranno essere motivate per qualità e quantità, le spese generali pure, così come gli investimenti e la qualità del servizio erogato. Una azienda municipalizzata, per contro, è un organismo indipendente dalle regole della Pubblica Amministrazione e potrà decidere in autonomia le sue spese generali ( stipendi dei funzionari, auto blu, benefits, gettoni di presenza e compensi consulenziali, etc ) avendo come unico obbligo quello di rispondere del suo operato al Sindaco ed alla sua Giunta, normalmente dello stesso colore politico, rimandando ogni osservazione in materia ai rapporti politici pro-
pri della maggioranza politica. Il presidente di una organizzazione come Patrimonio, o Area, o questa nuova costituenda entità giuridica dei servizi sociali, potrà liberamente assumere nella sua organizzazione chi vorrà, e remunerarlo a suo gradimento, in assoluta autonomia e normalmente con il consenso dei suoi sponsor politici lontano dalle critiche dell’opposizione. Tanto per portare qualche esempio: la società Patrimonio già costituita, ha nominato come presidente il Sig. Cusinatti, già Assessore della giunta Bertuzzi e, da subito ha deliberato il suo compenso in 50.000 euro circa, in barba ad ogni equilibrio di bilancio. Inoltre, ben presto, si darà una struttura organizzativa permanente di uomini, sedi, spese generali. Tutto questo con la consapevolezza che la resa dei conti, ( conti economici ), verrà fatta molto avanti nel tempo,
presumibilmente quando tutti si saranno ormai scordati di questi maggiori costi di struttura che poi i contribuenti saranno tenuti a coprire. Poco importa poi se i maggiori costi della gestione ricadranno sulle tariffe dei servizi erogati al cittadino al quale verrà detto che l’aumento è frutto di una levitazione fisiologica dei costi ( tutto aumenta! ), certi in questo che lo stesso cittadino non avrà modo alcuno di far valere la sua protesta ed il suo disappunto. Teniamo presente che per i servizi erogati, alcune municipalizzate ( Area per esempio ) operano in condizioni di assoluto monopolio per cui caro cittadino rompiballe: “ prendere o lasciare “!!!. Se poi dovesse verificarsi un problema serio di cattiva gestione, sarà sufficiente sostituire qualche responsabile dell’organizzazione ( magari riciclandolo in altre municipalizzate ) tenendo la maggioranza politica ben protetta da critiche e dibattiti pubblici. Lo scenario che ci attende è quello di una Giunta comunale che agirà sempre più attraverso una rete di matrioske – municipalizzate, con assoluta libertà di governo del ricco portafoglio che i contribuenti, loro malgrado, sono costretti ad affidare loro e con speranze quasi nulle di vedere migliorate tariffe e servizi. S.Benini