Al Moléta segui il filo ...
PERIODICO DI INFORMAZIONE POLITICO CULTURALE - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.almoleta.it
ANNO 4° - N° 3 - Gen.-Feb.2008
COPPARO - LA PIAZZA DEI MOLETA
e-mail: redazione@almoleta.it
BILANCIO PREVENTIVO 2008 DEL COMUNE DI COPPARO Ovvero: neuroni dispersi nelle nebbie della bassa.
ella seduta del Consiglio N Comunale del 28 Dicembre scorso, si è dibattuto il
tema principale della gestione amministrativa della giunta Bertuzzi e cioè il Bilancio Previsionale 2008 del Comune di Copparo. Con numeri di maggioranza bulgari, è stato ovviamente approvato con un forte dissenso dell’opposizione. Le ragioni di tale dissenso sono chiare ed inequivocabili, poiché rappresentano una linea di demarcazione tra due visioni di politica economica o due modi antitetici di gestire la cosa pubblica. Nella visione convinta di tale maggioranza, sembra non esistere alcuna consapevolezza del rapporto inscindibile tra produzione della ricchezza e risorse conseguenti da destinare all’Amministrazione comunale. Tale miopia, è stata addirittura ribadita da un Consigliere comunale di maggioranza che ha detto palesemente di non capire perché si continuasse ad affermare: “Più ricchezza = più servizi”, e lo stesso è rimasto smarrito quando gli è stato fatto notare che “Meno ricchezza = più servizi” non poteva essere un orientamento di alcuna Amministrazione comunale. In altre parole l’ingenuità di tale Consigliere esplicitata in un intervento naif di tale portata,
è però stata tradotta in esecuzione programmatica della giunta Bertuzzi per il 2008 che prevede, e sicuramente lo eseguirà, un taglio drastico di ogni incentivo ed investimento a sostegno ed allo sviluppo delle attività produttive e commerciali del Comune di Copparo. Anche il sostegno all’agricoltura, clamoroso flop dell’esercizio 2007 (fondo stanziato ma non erogato), troverà nell’esercizio 2008 una drastica riduzione. Per i nostri amministratori quindi, le attività che creano ricchezza come le aziende industriali, artigianali, commerciali e dei servizi, che ogni giorno impegnano risorse economiche proprie ed intellettuali, rischiando in prima persona, non rientrano tra le priorità di questa Giunta. Poco importa se lo scenario del nostro mandamento vede continuamente forti crisi di realtà industriali esistenti che, quando non chiudono, stentatamente resistono con tenacia e disperazione all’evolversi dei mercati, ma non sembrano avere prospettive solide ed esaltanti. Non si parla più, nei corridoi del Palazzo, di Agrosfera e del nuovo gruppo industriale che ha preso il suo posto; non si parla di commissariamento della BBS, di drastica ristrutturazione del maglificio Benini, o
della crisi profonda in cui vermilioni euro nel 2008) o, se si sa il commercio al dettaglio, considerano gli interventi dellasciato solo ed abbandonato la Patrimonio, –31% (da 8,6 ad inventarsi iniziative di animilioni euro nel 2007 a 5,8 mazione commerciale senza milioni euro nel 2008) e si fa risultati apprezzabili. Per i notare che non prevedere innostri amministratori la destivestimenti significa non avere nazione di spesa delle risorse idee e progetti di sviluppo per fiscali e tributarie, derivanti il futuro, e ciò è fonte di forte dalla ricchezza oggi prodotta, preoccupazione. Mai come interessa molto di più della in questo momento infatti, ci messa in atto di meccanismi sarebbe bisogno di mettere ed iniziative di sostegno a chi in campo progetti radicali di questa ricchezza produce. Alspinta e propulsione alla nolora tutti noi ci rendiamo constra economia. Evidentemento perché sia difficile, per loro, te la mancanza di idee porta a capire perché più ricchezza dare per scontato ogni evensignifichi anche più servizi, to: la riduzione delle rimespiù assistenza, più progetti. se dello Stato, l’aumento Questa visione attendista e dell’ICI, l’addizionale Irpef, rinunciataria dell’Amministrai nuovi estimi catastali, il zione comunale, la si può vedisavanzo del Teatro De dere anche osservando l’evoMicheli (-256.000,00 euro), luzione della spesa corrente il calo demografico della poche, da tre anni, non riesce polazione, l’abbandono a scendere sotto i 16 milioni di Euro e non riesce così a liberare risorse preziose per altre iniziative. Il Sindaco assicura che sono in atto cambiamenti ( lo dice da tre anni !) ,ma noi le crederemo veramente quando li vedremo nei fatti e nei numeri. Villa Mensa: i lavori non fervono!!! Nessuna reazione poi quando la discussione sul progettuale di Villa Mensa bilancio tocca il tema degli (tutto tace!), i nuovi costi delinvestimenti: -54% (da 8,6 le società municipalizzate e milioni euro nel 2007 a 3,95 segue pag. 2