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ANNO 4° - N° 3 - Gen.-Feb.2008
COPPARO - LA PIAZZA DEI MOLETA
e-mail: redazione@almoleta.it
BILANCIO PREVENTIVO 2008 DEL COMUNE DI COPPARO Ovvero: neuroni dispersi nelle nebbie della bassa.
ella seduta del Consiglio N Comunale del 28 Dicembre scorso, si è dibattuto il
tema principale della gestione amministrativa della giunta Bertuzzi e cioè il Bilancio Previsionale 2008 del Comune di Copparo. Con numeri di maggioranza bulgari, è stato ovviamente approvato con un forte dissenso dell’opposizione. Le ragioni di tale dissenso sono chiare ed inequivocabili, poiché rappresentano una linea di demarcazione tra due visioni di politica economica o due modi antitetici di gestire la cosa pubblica. Nella visione convinta di tale maggioranza, sembra non esistere alcuna consapevolezza del rapporto inscindibile tra produzione della ricchezza e risorse conseguenti da destinare all’Amministrazione comunale. Tale miopia, è stata addirittura ribadita da un Consigliere comunale di maggioranza che ha detto palesemente di non capire perché si continuasse ad affermare: “Più ricchezza = più servizi”, e lo stesso è rimasto smarrito quando gli è stato fatto notare che “Meno ricchezza = più servizi” non poteva essere un orientamento di alcuna Amministrazione comunale. In altre parole l’ingenuità di tale Consigliere esplicitata in un intervento naif di tale portata,
è però stata tradotta in esecuzione programmatica della giunta Bertuzzi per il 2008 che prevede, e sicuramente lo eseguirà, un taglio drastico di ogni incentivo ed investimento a sostegno ed allo sviluppo delle attività produttive e commerciali del Comune di Copparo. Anche il sostegno all’agricoltura, clamoroso flop dell’esercizio 2007 (fondo stanziato ma non erogato), troverà nell’esercizio 2008 una drastica riduzione. Per i nostri amministratori quindi, le attività che creano ricchezza come le aziende industriali, artigianali, commerciali e dei servizi, che ogni giorno impegnano risorse economiche proprie ed intellettuali, rischiando in prima persona, non rientrano tra le priorità di questa Giunta. Poco importa se lo scenario del nostro mandamento vede continuamente forti crisi di realtà industriali esistenti che, quando non chiudono, stentatamente resistono con tenacia e disperazione all’evolversi dei mercati, ma non sembrano avere prospettive solide ed esaltanti. Non si parla più, nei corridoi del Palazzo, di Agrosfera e del nuovo gruppo industriale che ha preso il suo posto; non si parla di commissariamento della BBS, di drastica ristrutturazione del maglificio Benini, o
della crisi profonda in cui vermilioni euro nel 2008) o, se si sa il commercio al dettaglio, considerano gli interventi dellasciato solo ed abbandonato la Patrimonio, –31% (da 8,6 ad inventarsi iniziative di animilioni euro nel 2007 a 5,8 mazione commerciale senza milioni euro nel 2008) e si fa risultati apprezzabili. Per i notare che non prevedere innostri amministratori la destivestimenti significa non avere nazione di spesa delle risorse idee e progetti di sviluppo per fiscali e tributarie, derivanti il futuro, e ciò è fonte di forte dalla ricchezza oggi prodotta, preoccupazione. Mai come interessa molto di più della in questo momento infatti, ci messa in atto di meccanismi sarebbe bisogno di mettere ed iniziative di sostegno a chi in campo progetti radicali di questa ricchezza produce. Alspinta e propulsione alla nolora tutti noi ci rendiamo constra economia. Evidentemento perché sia difficile, per loro, te la mancanza di idee porta a capire perché più ricchezza dare per scontato ogni evensignifichi anche più servizi, to: la riduzione delle rimespiù assistenza, più progetti. se dello Stato, l’aumento Questa visione attendista e dell’ICI, l’addizionale Irpef, rinunciataria dell’Amministrai nuovi estimi catastali, il zione comunale, la si può vedisavanzo del Teatro De dere anche osservando l’evoMicheli (-256.000,00 euro), luzione della spesa corrente il calo demografico della poche, da tre anni, non riesce polazione, l’abbandono a scendere sotto i 16 milioni di Euro e non riesce così a liberare risorse preziose per altre iniziative. Il Sindaco assicura che sono in atto cambiamenti ( lo dice da tre anni !) ,ma noi le crederemo veramente quando li vedremo nei fatti e nei numeri. Villa Mensa: i lavori non fervono!!! Nessuna reazione poi quando la discussione sul progettuale di Villa Mensa bilancio tocca il tema degli (tutto tace!), i nuovi costi delinvestimenti: -54% (da 8,6 le società municipalizzate e milioni euro nel 2007 a 3,95 segue pag. 2
POLITICA E OPINIONI
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BILANCIO 2008 ...continua l’aumento delle tariffe da esse praticate, le crisi multiple di settori industriali locali e la perdita progressiva della nostra identità comunale. Siamo d’accordo su unificazione del corpo di Polizia Comunale, sul tentativo di Unione o Fusione dell’Associazione dei Comuni del mandamento, tutte cose la cui verifica viene rimandata a tempi molto lunghi e comunque non incidenti su questo bilancio 2008. Siamo decisamente contrari al declassamento che precede la chiusura della nostra struttura ospedaliera ed all’immobilismo della Giunta che non riesce a difendere gli interessi della popolazione e rimane “alla finestra” ad attendere gli eventi. Non c’è traccia di questo tema nella relazione del Sindaco. Per gli altri temi poi quali: la nuova casa protetta, l’assistenza alle fasce più deboli, agli anziani, ai giovani, alla sicurezza, alle strade, etc., possiamo solo ricordare alla Giunta Bertuzzi, che non rappresentano una prova di capacità gestionale poiché sono atti dovuti che fanno parte del modello base di ogni amministratore che si rispetti. Tentando una sintesi di tale bilancio, si potrebbe dire che su molti temi di pubblico interesse l’assenza di idee ha portato a redigere un bilancio fotocopia del 2007, ed a introdurre nuovi elementi di negatività come spesa corrente e taglio degli investimenti in conto capitale; la cosa è particolarmente preoccupante non solo per il contesto nazionale ed internazionale, ma perché questo bilancio è praticamente l’ultimo completo di questa Amministrazione prima delle elezioni amministrative del giugno 2009. L’appello è nelle mani degli elettori! S. Benini
p e r . . . U N A N U O VA C O P PA R O
“…se vuoi cambiare il mondo, comincia da te stesso e dalla realtà a te piu’ vicina …” (Gandhi)
A
nche se sempre più gente prova una più che giustificata sfiducia nei confronti della politica, fortunatamente ci sono ancora persone che sentono la necessità ed il bisogno di impegnarsi fortemente per dare un contributo al benessere ed allo sviluppo della propria comunità territoriale. A Copparo, nonostante si viva in un discretamente, esistono carenze sul piano della sanità (che fine farà il nostro Ospedale “San Giuseppe”?), delle offerte di tipo culturale, formativo e ricreativo (tutti gli istituti scolastici di media superiore prima presenti ora hanno chiuso i battenti e si sente fortemente la mancanza di uno spazio aggregativo per i giovani), e non mancano situazioni di sofferenza che non ricevono adeguate risposte da parte dei pubblici servizi. Ora, più che in passato, sono forti i segnali di difficoltà delle imprese copparesi con conseguenti ripercussioni sul piano della stabilità del posto di lavoro, mentre è sempre più difficile per un giovane o per un disoccupato, anche di ritorno,
trovare una nuova occupazione sul territorio comunale. Infine, purtroppo, sono in preoccupante aumento i comportamenti d'inciviltà e maleducazione, quando non addirittura di aspra violenza contro cose ( si pensi al recente incendio della Scuola Media C. Govoni ) e persone. Per porre un rimedio a tutto ciò, cosa si può fare? Credo che non ci sia altra soluzione che cercare di valorizzare tutte le potenzialità che Copparo possiede e che fino ad oggi non hanno potuto esprimersi pienamente e liberamente perché immerse nella palude dei vecchi schemi e sistemi politici. La valorizzazione di queste potenzialità non può che avvenire attraverso il coinvolgimento di un ampio numero di persone, in rappresentanza dei diversi settori sani della società civile, del mondo economico ed imprenditoriale, della cultura e della solidarietà, ed il cui unico fine sia quello di trasformare il Comune di Copparo in un territorio di alta qualità della vita, di grande efficienza nei servizi e di forte produttività
Pag. 2 economica, il tutto in piena sicurezza, sia sul posto di lavoro che nella vita quotidiana, ed in piena armonia con le esigenze dell'ambiente e con i bisogni delle persone. Ma come si può fare tutto ciò? Sul punto ritengo che sia assolutamente necessario operare un radicale cambiamento della politica locale, di coloro che da oltre sessant’anni ci governano e che abilmente si stanno travestendo di novità: dal vecchio non può mai nascere il nuovo, quindi non facciamoci illudere ancora una volta. Si abbia coraggio di cambiare le cose e le persone capaci abbiano la voglia ed il coraggio di impegnarsi, anche direttamente, per diventare protagoniste del cambiamento. Le prossime elezioni amministrative del 2009 appaiono ancora lontane, ma lontane non sono. Cominciamo ora a lavorare per il nostro nuovo futuro. Ci dobbiamo almeno provare, anche perché la sola critica non serve a niente e non potremmo mai perdonarci di non avere fatto nulla per cambiare e per migliorare lo stato del nostro territorio. E allora: Copparo, rialzati! R. Ziosi
Rifiuti
Un business per pochi, disagi per molti
a caduta del Governo Prodi L ed il conseguente scioglimento delle Camere con ele-
zioni anticipate, sono eventi che hanno spento i riflettori sullo scandalo dei rifiuti in Campania: spariti dai TG e dai quotidiani, ma il problema non è risolto, anzi. Il Super-commissario De Gennaro, aiutato dall’esercito, sta cominciando ad aprire temporaneamente qualche discarica sfidando l’opposizione della popolazione locale che produce i rifiuti,ma non li vuole a casa sua. Per la terza volta in meno di 4 anni, la nostra Regione, per decisione della Giunta Errani, è andata in soccorso di Bassolino, Governatore della Campania, per risolvere quello che viene definita una “emergenza” rifiuti che, in realtà, emergenza non è perché non si tratta di una situazione temporanea ma di una incapacità decennale di gestire il problema. Imola e Modena si sono fatte carico dello smaltimento dei rifiuti senza che i cittadini siano stati consultati, informati e nemmeno ringraziati. Bassolino ed il Sindaco di Napoli, Rosa Iervolino, sono rimasti al loro posto senza vergogna, mentre il loro problema diventava il problema di tutta l’Italia,con
un grave danno di immagine anche all’estero. Come mai lungo le nostre strade non ci sono accumuli di spazzatura?Abbiamo disseminati vari tipi di raccoglitori, pur vecchi alcuni e spesso maleodoranti, ma ognuno di noi si industria a separare in casa propria i rifiuti e collocarli poi negli appositi raccoglitori; abbiamo le “belle colline” dei rifiuti alla discarica della Crispa, in via di aumento secondo una richiesta di AREA Spa inoltrata alla Provincia: come mai in Campania questo non avviene? Quale è stata la politica di gestione e smaltimento dei rifiuti di quella Amministrazione? Discariche chiuse, assenza di termovalorizzatori ed inceneritori, raccolta differenziata, riciclaggio non abitano a Napoli e dintorni, così la spazzatura si accumula sulle strade. E pensare che a Brescia esiste un termovalorizzatore che brucia 800 mila t. di rifiuti, riscalda 50mila appartamenti, accende le lampadine di 190 mila famiglie e tiene pure l’aria pulita. Brescia insegna che un termovalorizzatore, costruito con le più moderne tecnologie nel rispetto delle norme emanate dalla Comunità Europea, riesce a produrre energia producendo
meno emissioni di quante ne genererebbero centrali elettriche alimentate a petrolio, metano o carbone. Considerando il problema dell’aumento continuo dei rifiuti, sarebbe opportuno iniziare azioni improntate alla Riduzione, Riciclo, Riuso, Recupero (politica delle R); i Comuni dovrebbero indirizzare l’attività delle multi utility, modello Hera, all’attuazione di una raccolta differenziata con metodo “porta a porta”; oppure risalire a monte: se un prodotto non ha altro impiego che quello per cui viene prodotto, se cioè non può essere ridotto, riutilizzato, rivenduto, riciclato o biodegradato, non deve più essere prodotto. Utopia? F.Orsini
Al Moléta - segui il filo... Spett. redazione “Al Moleta”, se me lo consentite, vorrei rivolgermi ai vostri lettori per esprimere la mia piena disponibilità ma credo dell’intera maggioranza, per dare vita a un dialogo e un confronto che, al di là delle diverse opinioni tra maggioranza e minoranza si basi sul riconoscimento e il rispetto reciproco, evitando di vedere nell’avversario politico il nemico da combattere con qualsiasi mezzo, compresa la denigrazione e l’offesa personale, ma dialogando tra interlocutori diversi, con opinioni diverse che nell’espletamento del proprio ruolo stanno rappresentano persone, bisogni, interessi di questa società, consapevoli che il nostro comportamento e il nostro operato sarà giudicato in modo democratico dai cittadini. Ciò premesso, voglio sinteticamente mettere in evidenza come sia difficile dialogare e confrontarsi con gli scritti apparsi sul vostro giornalino a firma S.Benini, compreso
BOTTA E RISPOSTA
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
l’ultimo dal titolo: “efficienza da matrioska”. Io credo che il sig. Benini, per formazione propria, parta sempre da due pregiudiziali che rendono difficili il dialogo: la prima, è che considera gli interlocutori meno intelligenti di lui; la seconda è quella di pensare che questa maggioranza sia vincolata da logiche politiche e culturali nemiche, prive di qualità, e che lavori solo per i propri interessi. Per avviare un confronto sereno, vorrei tranquillizzare il sig. Benini, che questa maggioranza con in testa il Sindaco M. Teresa Bertuzzi, sta amministrando con grande senso di responsabilità e impegno questo territorio, impegnandosi quotidianamente per migliorare i servizi, rispondere ai bisogni dei nostri cittadini ma anche per realizzare gli impegni assunti nei loro confronti, rispettando il mandato democratico ricevuto. Riconoscere questo vuol dire non
TZUNAMI DA “MATRIOSKE“
on grande sorpresa scopriaC mo che anche il Sig. Cusinatti è un lettore attento del nostro
giornale e, con soddisfazione, riscontriamo la sua lettera aperta che pubblichiamo integralmente. L’articolo apparso sul Moléta di Nov/Dic.07 a titolo: “ Efficienza da matrioske “, sembra aver colpito personalmente il Sig. Cusinatti e la Giunta che dirige.. ( scusate ), ..sostiene, specialmente riguardo alcuni passaggi che sottolineano rischi di cattiva gestione della cosa pubblica copparese. Ribadiamo, “rischi”, non accuse basate su fatti concreti. Sappiamo tutti che un coltello da cucina può essere usato per tagliare il salame ma anche, lo stesso coltello, per compiere il delitto più efferato. In questo senso abbiamo voluto mettere in guardia i nostri concittadini che le buone intenzioni, che a volte guidano le scelte di amministratori pubblici e privati, non sono sufficienti a garantire il successo soprattutto se non si vigila sull’uso per il quale lo strumento è stato adottato. Le ricordo, ad esempio, che la decisione di conferire ad Hera il nostro patrimonio energetico al grido di efficienza!
Efficienza!, non ha portato nessuna riduzione delle bollette del gas ai copparesi. E che il monopolio di Area sul copparese vede costantemente bollette sempre più alte in uno scenario di totale mancanza di alternative. Temiamo quindi molto, è logico, per la “Patrimonio” (di cui lei è il vertice) e sulle neocostituita “ Azienda per i servizi alla persona “. Ultimo, e forse più importante punto della sua lettera, cioè il tema “collaboriamo”, la prego di credere che tutti noi lo apprezziamo moltissimo e siamo certi di poter convincere anche i più scettici ad impegnarsi in tal senso, se avessimo la certezza della buona fede della sua proposta. Le ricordiamo che nel lontano 2004, al momento dell’insediamento del sindaco Bertuzzi, nel primo discorso che avemmo modo di pronunciare in sala consiliare come opposizione, fu di riconoscere la vittoria del nostro avversario e di dichiararci disponibili a mettere a sua disposizione alcuni progetti imprenditoriali ( Villa Mensa ad es. ) immediatamente realizzabili per il bene comune. L’offerta fu poi riproposta in diver-
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solo avere rispetto dell’avversario politico ma rispettare anche quelle migliaia di elettori - cittadini che hanno sostenuto questa maggioranza, in una comunità dove il senso democratico è molto radicato e gli strumenti di partecipazione e controllo sia istituzionali che associativi sono molti e trasversali. Se partiamo da questi presupposti democratici è fattibile un confronto serio e nel merito tra persone che si riconoscono e si rispettano per il ruolo che ricoprono, convinti che per senso di responsabilità devono dare l’esempio. Solo così interpreteremmo al meglio i nostri ruoli, che sono diversi, ma che dovrebbero mirare all’interesse generale e alla salvaguardia delle istituzioni democratiche. Voglio concludere ribadendo che tra gli impegni assunta da questa amministrazione, nei confronti dei cittadini c’è anche quello della riorganizzazione e semplificazione della macchina pubblica per renderla
più efficiente e più corrispondente alle nuove esigenze; dotandosi anche di strumenti più idonei, come la “Patrimoniale”; le “Aziende di Servizio” e il consorziare con altri Comuni la gestione dei servizi. Strumenti questi finalizzati a razionalizzare e migliorare i servizi; ridurre le procedure e aumentare l’efficienza; rispondere in modo più adeguato alle esigenze dei cittadini e non per gli scopi propagandistici e strumentali sostenuti dal sig. Benini. Se davvero si vuole un confronto nel merito delle cose, senza strumentalizzazione, e la minoranza vuole giocare un vero ruolo di confronto e di Controllo democratico, noi siamo disponibili, sia dentro gli organismi preposti ma anche pubblicamente sulla stampa o altri strumenti informativi. Nel ringraziarvi anticipatamente per l’eventuale spazio che volete dedicarmi, vi porgo i miei cordiali saluti.
se altre occasioni, ricevendo da parte vostra il più delle volte indifferenza e, in alcune circostanze, il rifiuto totale di disponibilità, anche il suo ad esempio. Tale rifiuto di disponibilità ebbe modo poi di palesarsi anche durante gli anni che seguirono in più di una circostanza: mai discusso in aula una proposta di emendamento al bilancio ad es.; ed ogni volta che la critica appariva giusta o che la proposta si dimostrava utile per la comunità la vostra maggioranza non sapeva che argomentare le sue scelte contrarie con la solita frase dogmatica ed oscurantista di: “ ..è una scelta politica ! “ supportata in questo dagli interventi dei soliti esperti di regime fieri, baldanzosi, sostenuti da una maggioranza bulgara e certi che nessuno avrebbe potuto controllare il loro operato e le idee che tentavano di vendere. Signor Cusinatti, la preghiamo di credere che la volontà di collaborazione per il bene profondo e sincero della nostra comunità non è mai venuta meno nella componente più responsabile della minoranza, ma la preghiamo di capire che così come la sua richiesta ed il suo auspicio sono stati resi pubblici dalla lettera che
ci ha inviato, così ci attendiamo che siano resi pubblici i progetti o le iniziative che potremmo decidere di fare insieme. Per quanto riguarda il confronto politico esso è ineliminabile. Purtuttavia stia certo che ci adopereremo più che mai ad utilizzare toni leali ed inoffensivi, chiedendo a lei e a chiunque della sua maggioranza di rassegnarsi però sul fatto che tutti noi, che vigiliamo democraticamente sul vostro operato, anche se potremmo apparire antipatici e preconcetti non siamo però nè tonti, nè sprovveduti. Ne tenga conto quando ci illustrerà nuove iniziative organizzative.
Per ciò che attiene quelle che Lei indica come mie personali pregiudiziali, (maggiore intelligenza e interessi da casta politica), la sorprenderà scoprire che mi trovo pienamente d’accordo con Lei e confermo totalmente le Sue impressioni. La posso assicurare però che cerco di farmi violenza per cambiare il mio pensiero ma vedendo come funzionano certi meccanismi della politica, proprio non ce la faccio e me ne scuso apertamente. Ing. Sergio Benini.
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RUBRICHE E INFORMAZIONI
LA CIVILTÀ DELL’INVALIDITÀ
C
ari Lettori, questo articolo informativo, è dedicato a tutte le persone con disabilità che vogliono conoscere al meglio le agevolazioni ed i contributi che i diversi settori della pubblica amministrazione mettono oggi a disposizione dei cittadini non autosufficienti di ogni età. La necessità di scrivere questa guida, nasce dal fatto che Ferrara detiene il primato di Comune con il più alto indice di vecchiaia in Emilia Romagna. Questa è la fotografia scattata dall’Ufficio Statistico del Comune di Ferrara nell’anno appena passato: il Tasso di Incremento Naturale è bassissimo (962 nuovi nati a fronte di 1.703 decessi) e Un residente su Quattro (ossia il 26,5) ha superato i 65 anni di età. Di conseguenza lo stato di salute della popolazione di età avanzata è condizionata dall’aumento di malattie cronico – degenerative che caratterizzano la qualità di vita delle persone. Nel gennaio 2006 nella regione Emilia Romagna erano 46.000 le persone che percepivano prestazioni assistenziali per Invalidi Civili, Ciechi e Sordi, sono
invece di 11.227 gli Alunni certificati con disabilità. Facciamo un po’ di chiarezza sulla definizione di Invalido Civile. La legge definisce invalidi civili i cittadini affetti da minorazioni congenite o acquisite che hanno subito una riduzione della capacità lavorativa non inferiore ad un terzo o, se minore di 18 anni, che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età. La loro tutela, come recita la Costituzione, risponde alla necessità di garantirne il diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. La persona con disabilità, che intende usufruire dei benefici previsti, deve presentare domanda presso l’Azienda Sanitaria del Comune di appartenenza, la Commissione medica dell’ASL poi, fissa la data della visita medica entro 3 mesi dalla data di presentazione della domanda. Effettuata la visita medica la Commissione ASL stabilisce la percentuale di invalidità inviando copia del verbale di visita sia all’utente richiedente, sia all’Ufficio Comune Invalidi Civili, per gli adempimenti di competenza. I benefici che si possono ottenere dipendono dalla percentuale di invalidità. M.F. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.almoleta.it oppure scrivere alla Redazione Via Marconi 3 Copparo
Musico Terapie all’Ospedale 22 Dicembre Isolscorso, presl’Ospedale
San Giuseppe di Copparo, si è svolto il concerto di musica classica promosso dall’Associazione culturale Kaleidos, Provincia e Comune di Ferrara. Nella piccola Cappella al piano terra, gremita di pazienti ricoverati, accompagnati ed assistiti dai volontari dell’ADO, si sono levate piacevoli note di Verdi, Grossi, Testi. Un repertorio classico ed operistico orecchiabile ed eseguito alla perfezione da
Emiliano Bernagozzi al flauto e ocarina, Claudio Cedroni alla chitarra. Da tempo ormai si sta studiando e sperimentando l’impiego della musica a scopo terapeutico, e stanno nascendo nuove figure professionali e collaborazioni finora impensate. Per quello che ho visto ed ascoltato, decisamente è un’esperienza positiva da ripetere. Al termine del Concerto, è stata celebrata la S.Messa. F.O.
Forse non tutti sanno che……
• La Giunta Comunale ha approvato un prelievo di € 9.300,00 dal fondo di riserva, destinato ad un intervento di minima per il servizio di sgombero neve e servizio antigelo, per costi fissi di reperibilità e fornitura sale, destinato a Ditte esterne di fiducia. • Con decreto del Sindaco, è stato prorogato l’incarico di Dirigente Ragioneria al Dr. Zucchini Mario; dall’1/01/08 al 31/12/08. Retribuzione annua lorda: €55.748.03. • Per consentire la gestione dei Servizi Sociali nella fase di transizione della costituenda Azienda speciale dei Servizi alla Persona dei 6 Comuni, la G.C. ha deliberato un impegno di spesa sul Bilancio 2008 di € 1.969.634,66. Si precisa che, al termine del periodo di transizione, verranno definiti i rapporti finanziari tra il Comune di Copparo e la costituita Azienda. • La G.C. ha deliberato il 23/01/08, l’esecuzione dei lavori di tinteggiatura dei locali danneggiati presso la Scuola Media “C.Govoni”. I lavori sono stati affidati all’Impresa Benini Marco, per un importo complessivo di € 7.321,56, IVA compresa. Detta somma sarà recuperata a carico delle famiglie dei ragazzi che hanno arrecato il danno alla Scuola. • Con il benestare dell’Amministrazione Comunale, la Società STE. MI. Hausing ha ceduto il cantiere per la realizzazione del programma di riqualificazione urbana complessivo di Via Manin, a Copparo, alla Soc. FIDES REAL ESTATE con Sede a Cattolica. • Ammonta a € 43.473,82 il contributo regionale assegnato al Comune di Copparo per il fondo eliminazione e superamento barriere architettoniche negli edifici privati, relativo alle richieste pervenute nel 2007. • Si è conclusa con una soluzione transattivi, la complessa e lunga controversia giudiziaria fra il Comune di Copparo e l’Agenzia dei Segretari Comunali e Provinciali; la controversia vedeva coinvolti anche la D.ssa Ori e l’ex Sindaco Tumiati Davide. Il Comune di Copparo si obbliga a pagare all’Agenzia la somma capitale del fondo di mobilità, pari a € 88.051,02.
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IL PO IN FIN DI VITA
el bacino del PO, si produce il 40% del prodotto N interno lordo italiano: una
risorsa straordinaria da tutelare. Purtroppo decenni di sfruttamento, di incuria e di interventi sbagliati lo stanno uccidendo.Inquinamento, escavazioni incontrollate, dissesto idrogeologico: il “Grande Fiume” sta soccombendo. Sindaci, amministratori locali e nazionali, ambientalisti, continuano ad organizzare convegni infruttuosi, montagne di parole che sono solo un inno alla più becera infruttuosa burocrazia. Nella lotta millenaria con l’uomo, il possente fiume non era mai stato sconfitto ma ora, causa anche della forte siccità, sta soccombendo, è allo stremo per mancanza di acqua e questa è malata e super inquinata da 20mila tonnellate di fosforo; 82 mila t.di azoto, 64mila di idrocarburi oltre a migliaia di t. di piombo, rame,fenoli e pesticidi. Persino pescatori di frodo pesca-
no t. di “siluri” inquinati che contengono fino a 7 volte il tenore massimo di diossina consentito dalla legge, pesce che poi viene smerciato, senza controllo ,nei paesi dell’Est ma anche al mercato ittico di Torino. Lo stato comatoso del Po sembra quasi irreversibile. Le popolazioni del nostro territorio sono direttamente interessate alla salute del Po; gli agricoltori sfruttano le sue acque, ormai putride e pericolose, per irrigare, per produrre prodotti agricoli di qualche pericolosità per la salute. Non vedo però grande interessamento da parte dei nostri politici, amministratori di Regione, Provincia e Comune. Cari Amministratori: sveglia! Se il Po morirà, moriremo anche noi. F.Biolcati
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