Anno4 n5 mag giu 2008

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Al Moléta segui

il filo ...

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COPPARO - LA PIAZZA DEI MOLETA

INCERTEZZE ’ sotto gli occhi di tutti lo E stato di crisi e di debolezza in cui versa l’economia

copparese ed è evidente, come mai lo è stato prima, quale rischio occupazionale si stia profilando a breve ed a medio termine. Non si può certo dire che questa crisi sia un fulmine a ciel sereno, in quanto molti segnali strategici erano evidenti e chiari già da tempo ma sono stati ,per la gran parte, ignorati da amministratori pubblici ed operatori di settore. Alcuni casi eclatanti: AGROSFERA (oggi CORTE BIANCA): stato di commissariamento fallimentare della cooperativa che aveva assunto la guida della società; 59 addetti senza lavoro, nessun aiuto effettivo da parte di organismi di solidarietà come Lega Cooperative, Amministrazioni pubbliche. Poi la comparsa di una cordata privata che, generosamente, ma anche molto ingenuamente investe mezzi finanziari propri e riassume una trentina di persone nel tentativo di un rilancio imprenditoriale. Il mercato in cui opera questa azienda è affollato di competitors europei, agguerritissimi e dimensionalmente molto forti, in grado di dividersi un mercato esteso ma con profitti lordi molto risicati, anche per un massiccio condizionamento della grande

ANNO 4° - N° 5 - Mag-Giu 2008 e-mail: redazione@almoleta.it

E PREOCCUPAZIONI

distribuzione (Coop compresa). Risultato: alla chiusura del bilancio 2007, l’azienda presentava una perdita significativa in rapporto al capitale sociale, e così si accinge oggi a valutare almeno due alternative: una improbabile ricapitalizzazione aziendale (nuovi soldi da privati), o l’abbandono del progetto. Di nuovo a rischio i posti di lavoro. BBS: di questa azienda si può dire che il suo stato attuale, (Commissariamento fallimentare), è la conseguenza di una inesorabile tendenza del mercato che spinge le aziende a spostare continuamente la produzione in aree economicamente più convenienti, alla ricerca del profitto o della semplice sopravvivenza. E’ il caso di BBS che continua a produrre in Cina ed ha deciso la dismissione dello stabilimento di Ruina: 400 lavora-

tori a casa senza prospettive concrete di breve termine. La politica poi ha manovrato perché l’incarico di Commissario fosse affidato a persone dotate di scarse conoscenze

tecnico -commerciali da utilizzare in un nuovo piano industriale. BE-FASHION (ex MAGLIFICIO BENINI): l’ azienda tessile che lavora in conto terzi per marchi noti, ha annunciato la chiusura dell’attività entro il prossimo 31 luglio 2008 e la messa in mobilità di al-

meno 55 lavoratrici. Il settore tessile, già strategicamente in crisi in tutta la vecchia Europa, continua procurare ansie e dolori nel nostro territorio dove una certa tendenza ipocrita e forse in malafede, ha cercato ripetutamente di sostenere iniziative di protezione senza futuro al solo scopo di apparire sensibili ed attenti “ai problemi della gente“ e da questo ricavare consensi elettorali. Se non si profilerà una concreta opportunità del recupero di efficienza, anche a prezzo di sacrifici occupazionali , o se non si potrà contare sull’interesse all’acquisizione aziendale di altri imprenditori, anche questa azienda, con i suoi 55 addetti, sarà destinata alla chiusura. BERCO: la grande azienda che, da sempre regge le sorti della nostra comunità ed alla quale tutti i copparesi devono tutto, sta attraversando un momento di difficoltà di mercato, dovute a congiunture internazionali, ed ha predisposto un pesante piano di cassa integrazione che partirà già dalle prossime settimane per estendersi a tutto il 2008 e forse oltre. Ora è chiaro che Berco non desta le stesse preoccupazioni di altre aziende locali, poiché la sua solidità e la sua salute segue a pag. 2...


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