Anno4 n6 lug ago 2008

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Al Moléta segui

il filo ...

PERIODICO DI INFORMAZIONE POLITICO CULTURALE - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.almoleta.it

S

VILLA

ono passati ormai piu’ di quattro anni dall’insediamento della attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco- senatore Bertuzzi, ed è ora doveroso fare un bilancio di fatti e di numeri. Sono stati spesi i fondi destinati dalla comunità europea per la cosiddetta “messa in sicurezza” dell’edificio, il che significa mettere mani al tetto in forma non definitiva ( non si sa infatti ancora la destinazione finale dell’immobile per cui altri interventi saranno fatti sugli interventi già realizzati ); fare un po’

COPPARO - LA PIAZZA DEI MOLETA

MENSA:

di pulizia sommaria nei cortili e impiantare recinzioni da cantiere, danno quel senso del provvisorio e di precario

Villa Mensa

ANNO 4° - N° 6 - Lug-Ago 2008 e-mail: redazione@almoleta.it

nulla all’orizzonte cosi’ caro alle persone senza idee che da tempo decidono le sorti della nostra comunità. La recinzione,il cantiere aperto, e la propaganda politica, agiscono come strumenti fondamentali per far vedere che “ si sta facendo”, e rinnoveranno il messaggio ai cittadini elettori che tra non molto ritorneranno alle urne per le votazioni amministrative coppa-

resi. La demagogia politica raggirante cerca di lanciare poi altri consumati slogans di regime quali: “la fruibilità della struttura” espressa in termini esclusivamente proletari ed incentrati su attività economicamente gravanti su tutta la comunità quali iniziative di viticoltura ( qualche quintale di uva fatta pigiare imbottigliare fuori dal territorio copparese, stoccata a spese del comune in cantine private esterne alla Mensa, e distribuite senza regola a tutti i loro prescelti nella logica già sperimentata di segue a pag. 2

T E N Z O N E A R G E N T E A : l e d u e fa c c e d e l l a m e d a g l i a rima di tutto un: BRAP VO! BRAVISSIMO! A Francesco Cirelli, sedicenne sbandieratore del Rione Crusàr, che ha conquistato il primo posto nazionale nella gara sbandieratori.Francesco non ha smentito la fama che si è ormai conquistata, dimostrando che costanza e serietà negli allenamenti portano risultati positivi. Un plauso anche agli atleti del Rione Furnàs per il secondo posto conquistato nei musici e nella grande squadra degli sbandieratori. Ricordiamoci però che non ci sarebbero tutti questi giovani, che partecipano alle gare del Palio di Copparo, se non ci fosse

quel gran numero di adulti che li segue,li incoraggia, li guida e li sostiene durante tutto l’anno, sacrificando molto del loro tempo per preparare la manifestazione finale di Giugno. Questo evento però era speciale: la “TENZONE ARGENTEA”, svoltasi il 19 e 20 Luglio, era il campionato nazionale cat.A2 di musici e sbandieratori, assegnata per la prima volta a Copparo. Quale occasione migliore per mettere in vetrina il nostro paese! Presentarci alle oltre 2000 persone (700 atleti più accompagnatori)attese da varie parti d’Italia: Milano, Firenze, Pisa, Ravenna, Brindisi……, aveva creato

forti aspettative in tutta la cittadinanza e anche fra gli operatori commerciali della Piazza e dintorni. Peccato che, a conclusione della due giorni di gare, tirate le somme,è apparso chiaro che l’organizzazione non è stata proprio efficiente come forse era nell’intenzione. Ridotto lo spazio-gradinate allestito nella piazza: non c’erano posti sufficienti a sedere per chi voleva assistere alle gare; non era raro poi vedere ,sotto i portici del palazzo della Libertà, giovani pulzelle e baldi giovanotti spogliarsi dei loro abiti di “scena” e mostrare pubblicamente le loro grazie. Non si sarebbe potuto apri-

re un lato dell’edificio Scuole Elementari, dove questi giovani stanchi ed accaldati avrebbero potuto cambiarsi d’abito, rinfrescarsi ed utilizzare la toilette anziché recarsi ai bar della Piazza solo per queste necessità? Le attività di bar e ristorazione, in previsione del gran flusso di persone, si erano preparati degnamente a riceverle, ma nel cortile della Delizia Municipale, sotto un enorme tendone, si offriva un pasto completo per la modica cifra di € 10,00 per adulti e 7,00 per i ragazzi. Che dire? Aspetto sicuramente positisegue a pag. 2


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“pan e salam” che adesso si arricchirà trasformandosi in: “ pan, salam e vin” ) ridicole per dimensione, strategia di marketing, livelli di qualità ed investimenti specifici. In tutto questo nulla si dice sul fatto che la struttura è ancora, per la quasi totalità, inagibile; che altri mezzi, da destinare al completamento delle opere, non ce ne sono, ma che soprattutto non esiste un disegno organico che lasci intravedere i tempi, i costi e il futuro utilizzo della importante struttura. Anche l’arroganza di rifiutare aprioristicamente ogni altra idea e suggerimento finirà per abbattersi su questa splendida struttura che continuerà a costare soldi al contribuente senza generare alcuna positiva ricaduta sull’economia locale . Ma forse è fuori posto a Copparo chi sente ancora il bisogno di mettere a posto i conti pubblici; che ritiene importante generare nuova ricchezza sul territorio da consegnare ai propri figli; che vede ,senza poter far nulla, quante splendide ed importanti cose si potrebbero fare, e che spera sempre che un maggior spirito critico venga coltivato e si accresca nella mente dai cittadini piu’ onesti. Ponti d’oro invece a tutti quelli che vivono sulle spalle della comunità, che ritengono di avere solo diritti, che accusano la società per le cose che non hanno e che si fondono con i nostri amministratori attuali in una ( e già spesata dal nostro comune) sagra di pan, salam, ed ora anche, vin!!! Sarebbe davvero curioso sapere cosa avrebbe pensato il cardinale Ippolito d’Este di questo rituale menu locale, lui che amava “ da morire “, gamberi di fiume. S.B.

RIFLESSIONI E INFORMAZIONI

Forse non tutti sanno che………… * la Giunta Comunale ha incaricato l’Avv. Fabio Anselmo di presentare ricorso in opposizione allo stato passivo dell’Agrosfera Soc. Coop. Arl. Approvato dal Tribunale di Ferrara, per l’inserimento del credito ICI per l’anno 2006, non versata, di € 21.205,81 + € 7.160,59 per sanzioni ed interessi. * In data 04/07/08, la Giunta Comunale ha approvato la variazione degli schemi di contratto di servizio con la Società Patrimonio srl, riguardo l’attività di gestione dei servizi funerari, manutenzione custodia cimiteri, e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade; ha approvato inoltre i nuovi schemi di contratto riguardanti: -servizio globale di gestione del verde pubblico di Copparo; manutenzione degli immobili comunali; -servizio sviluppo e gestione della pubblica illuminazione. Siamo in attesa di conoscere la quantificazione economica dei rapporti fra Comune di Copparo e Patrimonio srl. * E’ stato approvato per l’anno 2008, il Progetto del Direttore dell’Azienda Speciale Servizi alla Persona, avente per oggetto: “Interventi volti all’integrazione degli immigrati e alla prevenzione dei comportamenti a rischio “, per complessivi € 20.700,00. Per questo progetto è stato chiesto un contributo di 12.420,00 euro all’Ufficio Territoriale del Governo- Prefettura di Ferrara. * E’ stato approvato dalla Giunta Comunale il progetto preliminare, definitivo ed esecutivo dei lavori di adeguamento degli scarichi di fognatura nella frazione di BRAZZOLO: Via Ossi e Brazzolo. I lavori, per l’importo di € 108.000,00, finanziati dalla Provincia, saranno eseguiti da CADF spa.

* La Giunta ha approvato l’impegno di spesa di € 2500,00 quale quota partecipativa del Comune di Copparo, all’azione di ricorso in Appello proposto dall’ANCI , contro la sentenza del TAR del Lazio che annulla il “Decentramento delle funzioni catastali ai Comuni”.

* E’ iniziata la manutenzione straordinaria del Piano Terra della Residenza municipale per l’importo di € 423.000,00, su progetto dell’Arch. Mauro Crepaldi, dipendente della Soc. Patrimonio srl. I primi due lotti riguardano gli ambienti dell’ala Est, occupati dall’Ufficio Scuola ora trasferito nella Torre Estense, ed i locali attualmente occupati dall’Ufficio Anagrafe e Stato Civile. L’importo per questi due lotti è di € 250.000,00, finanziati con mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. * La Giunta Comunale ha stabilito di affidare a terzi, mediante bando pubblico, la gestione del mercato contadino di Copparo. Il futuro gestore si occuperà dell’area in Piazza della Libertà; dell’assegnazione dei posti ai produttori e della verifica del rispetto del disciplinare approvato dal Comune. * E’ in via di definizione ed esecuzione, con le relative procedure di esproprio terreni, il canale di scolo Sud del Capoluogo. Si tratta di un canale lungo 900m, largo circa 30m, prodondo 1,50m che migliorà, secondo i progettisti comunali, la funzionalità del deflusso delle acque meteoriche verso il canale Mezzavilla. * Chiuso lo stabilimento BBS di Ruina: 400 addetti in cassa integrazione.

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vo per i tanti che ne hanno usufruito, molto meno per le attività locali che non hanno registrato alcuna presenza, se non per il pernottamento. E non è tutto, ma può bastare per far capire perché, sot-

Sbandieratori Copparo

to certi aspetti, non c’è stata ricaduta positiva e la definisco una manifestazione mal organizzata ed un’occasione perduta. F.O.

Linguaggio politico: serve “riforma”

ei tempi quelli, quando per riuscire a parlare B male, politici e managerini

rampanti, si producevano in linguaggi tortuosi e oscuri. Soltanto una decina d’anni orsono furoreggiava la seguente dialettica: “L’ipotesi di lavoro complessiva identifica il progetto preordinato nel contesto programmatico delle collaborazioni parallele convergenti a lungo e medio termine in un progressivo e paritetico interscambio di prerealizzate situazioni e di normalizzabili sistemi di fattibilità adeguatamente ponderati e proiettati in un’area specifica di competenze e di responsabilità…”Valeva per tutto e per nulla, qualcuno che ci cascava si trovava sempre. L’argomento, oggi “tematica” della discussione, poteva spaziare dall’allestimento della fiera dei bruscolini, all’economia nazionale, dall’arredo urbano di un villaggio alla modernizzazione delle ferrovie dello Stato e via discorrendo. Le fiere paesane e le ferrovie dello Stato sono rimaste le stesse, l’economia nazionale e gli arredi urbani sono peggiorati. Il linguaggio dei politici segue nuove tendenze e nuove forme di degrado grammaticale e sintattico. Ne parleremo alla prossima puntata. Uno di noi


ATTUALITA’

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SANITA’ PUBBLICA E PRIVATA: C’E’ LIBERA SCELTA?

Al Moléta più volte si è occupato del tema della sanità e delle strutture ospedaliere esistenti in ambito locale. Altresì, casi recenti di cronaca a livello nazionale, hanno riaperto la discussione se sia meglio per la salute del cittadino cittadino concedere maggiori finanziamenti per sostenere e migliorare l’organizzazione sanitaria pubblica, ovvero costruire un cosiddetto sistema misto dove possano trovare un ruolo importante anche le strutture ospedaliere e sanitarie private. Ferma restando la propensione quasi innata dei cittadini a rivolgersi all’ospedale pubblico, si sta facendo strada anche l’idea che il sistema misto pubblico-privato sia un obiettivo da perseguire, anche perché il cittadino tende a scegliere quasi sempre il luogo dove farsi curare in base alla specificità dell’intervento ed in base alla collocazione logistica della struttura (ospedale vicino a casa): a lui poco interessa che la struttura sia pubblica o privata, la sola cosa che importa è essere curato bene. Noi oggi non vogliamo addentrarci nella discussione di quale sia il sistema sanitario migliore, in quanto argomento di portata politica troppo grande per un giornaletto locale come il nostro, ma vorremmo dare alcune informazioni di carattere prettamente pratico con la speranza che ciò sia di qualche utilità e possa chiarire eventuali dubbi sul punto. Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) eroga prestazioni ospedaliere ed ambulatoriali tramite ospedali pubblici e privati accreditati. In Emilia Romagna esistono 47 ospedali privati di cui 45 accreditati con il SSN (Servizio Sanitario Nazionale). In Provincia di Ferrara sono due le strutture ospedaliere private accreditate (Quisisana e Salus), mentre una terza (Santa Chiara), sempre accreditata, fornisce un servizio di R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale). Quale erogatore per conto del SSN l’accesso e la permanenza in un ospedale privato accreditato sono gratuiti al pari di quanto avviene nell’ospedale pubblico, salvo per i cosiddetti “extra” (es. acqua minerale, camera singola, TV, telefono, ecc.) per il quale è dovuto uno specifico corrispettivo a parte. La nostra Costituzione (art. 32) sancisce la piena libertà di scelta del medico e del luogo di cura, senza limitazioni di sorta, per cui è garantita al cittadino la massima libertà di scelta tra ospedali pubblici e privati accreditati, al pari di quanto avviene nella scelta tra i diversi ospedali pubblici. Unica condizione richiesta dalla legge per operare questa scelta è la prescrizione del medico di famiglia (medico di base) del cittadino. Se ci si trova in viaggio per lavoro o vacanza può essere prescelto an-

che un medico di base del luogo di cura (visita occasionale). Il ricovero in via di urgenza non è consentito nella struttura privata accreditata in quanto occorre sempre passare prima da un Pronto Soccorso che, in seguito, potrà poi autonomamente disporre il ricovero. Analogo discorso vale per le prestazioni ambulatoriali, infatti sia per quanto riguarda l’accesso che la libertà di scelta valgono le stesse regole e gli stessi principi sopra illustrati per le domande relative ai ricoveri. Occorre però sottolineare il fatto che a volte per la piccola dimensione del convenzio-

Ospedale Copparo namento della struttura privata nel campo ambulatoriale (prestazioni acquistate dal SSN), la risposta alla domanda di visita accreditata avanzata dai cittadini potrebbe essere limitata, con inevitabile allungamento delle liste di attesa. Per quanto riguarda i ricoveri di cosiddetta lungodegenza, cioè per quei ricoveri relativi a persone che, a seguito di un episodio di malattia acuto, necessitano di un lungo periodo temporale per la stabilizzazione del loro quadro clinico e per il recupero funzionale. Alle strutture private accreditate si accede solo tramite invio dall’ospedale pubblico e dai servizi territoriali delle AUSL; all’inviante (struttura pubblica) spetta poi stabilire e prevedere la durata del ricovero e le sue proroghe eventuali. Considerazioni diverse devono essere fatte per le case di cura private non accreditate: la loro scelta è ugualmente libera e condizionata unicamente alla prescrizione medica (che può essere richiesta anche alla stessa struttura), ma ovviamente tutte le prestazioni erogate, sia mediche che accessorie, sono a pagamento. Infine, si ricorda che in Emilia Romagna tutte le strutture ospedaliere, sia pubbliche che private, sono soggette ad autorizzazione preventiva rilasciata dai comuni ed accreditamento qualitativo vagliato dalla Regione, nonché a controlli sulle prestazioni e sugli standard di sicurezza svolti dalle AUSL e da svariati enti pubblici (VV.FF., NAS, NOE, Guardia di Finanza, Medicina del Lavoro, Commissioni ed Associazioni di utenti, ecc.). Inoltre nell’ambito privato la maggior parte delle strutture sono certificate secondo gli standard ISO 9001. R.Z.

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LA SITUAZIONE IN PROVINCIA DI FERRARA Sul n. 6 di LuglioAgosto 2007 de Al Moléta era stata pubblicata una lettera di un nostro let-tore in cui si raccontava il periodo di ricovero ospedaliero che la nonna aveva avuto presso la Clini-ca “Quisisana” di Ferrara. In proposito il Dott. Giorgio Piacentini – Consigliere delegato della Soc. Quisisana S.r.l., gestore dell’”Ospedale Privato Accreditato Casa di Cura Quisisana – ci fa pervenire la seguente precisazione che volentieri pubblichiamo: “La Casa di Cura Quisisana è azienda con certificazione di qualità dall’Ottobre 2006 ed in data 18.07.2007 ha ricevuto dall’apposita Commissione Regionale l’accreditamento istituzionale definitivo al Sistema Sanitario Nazionale e può ricoverare pazienti da tutto il territorio nazionale ed eseguire tutta la relativa diagnostica. E’ accreditata per n. 74 posti letto e può contare sull’attività professionale di oltre 15 medici, e circa 60 infermieri e personale operatore socio-sanitario. Il tutto coordinato da un Direttore Sanitario – Dott.ssa Paola Coppola, specializzata in geriatria e gerontologia – e da una responsabile della qualità aziendale – Dott.ssa Elisabetta Cinchini, aiuto Direttore Sanitario -. Per quanto riguarda l’episodio descritto dal lettore de Al Moléta si precisa che la Direzione della Casa di cura mai ha avuto durante il periodo di degenza della signora interessata alcun reclamo da parte dei parenti. I nostri medici sono sempre disponibili negli orari definiti al colloquio con i parenti, ma nel caso specifico nessun colloquio è stato richiesto. Da una verifica eseguita all’interno della nostra Casa di Cura è risultato che la degenza della signora in questione è risultata del tutto normale e che il primo trasferimento programmato al reparto lungodegenza presso l’Ospedale “San Giuseppe” di Copparo è stato rimandato dai medici della Casa di cura Quisisana proprio perché la paziente a-veva avuto un eccesso febbrile. Successivamente, quando la paziente è stata ritenuta idonea al trasporto, è stato disposto il suddetto programmato trasferimento all’Ospedale di Copparo. Pertanto riteniamo di aver operato nel pieno rispetto di tutte le necessità sanitarie richieste dal caso specifico”. La sopra riportata precisazione ci ha fornito l’occasione per avere dal Dott. Giorgio Piacen-tini alcuni ragguagli dei rapporti tra le strutture sanitarie pubbliche e quelle private accreditate presenti sul territorio ferrarese. Questi rapporti sono definiti da veri e propri contratti che prevedono esattamente, per un lasso di tempo ben determinato, normalmente un anno, l’entità ed il numero dei ricoveri da effettuarsi presso la struttura privata e le risorse finanziarie che verranno messe a disposizione e corrisposte a tale scopo dal Servizio Sanitario Nazio-

nale attraverso le A.U.S.L. competenti territorialmente. In particolare, nel caso della Casa di Cura Quisisana, i ricoveri convenuti riguardano pazienti acuti provenienti dal Pronto Soccorso dell’Arcispedale Sant’Anna, pazienti lungodegenti provenienti dal reparto lungodegenza del Sant’Anna, pazienti ortogeriatrici (ovvero anziani sottoposto ad una operazione chirurgica) che necessitano di riabilitazione in casa di cura e pazienti in stato vege-tativo, sempre tutti provenienti dall’Arcispedale Sant’Anna. Punto dolente di siffatti accordi è che l’ammontare prefissato delle risorse finanziarie messe a disposizione non può essere superato e/o adeguato alle effettive necessità sanitarie della popolazione nel corso del periodo temporale stabilito, con la conseguenza che, pur di fronte a comprovate ed evidenti necessità di ricoveri, la struttura sanitaria privata non può farsene carico e ciò potrebbe comportare la situazione che la struttura privata non possa esprimere appieno la propria potenzialità di cura (tanto per intenderci, avere posti letto vuoti), mentre la struttura pubblica accusare periodi di criticità relativamente al ricovero dei pazienti (problema delle barelle in corsia). Se a ciò si aggiunge che nell’agosto 2007 tra le regioni Emilia Romagna e Veneto è intervenuto un accordo per limitare la cosiddetta mobilità attiva/passiva dei pazienti residenti in tali regioni, cristallizzando all’anno 2006 l’ammontare dei trasferimenti finanziari da regione a regione per l’assistenza sanitaria delle popolazioni interessate, ecco che la tanto sbandierata libertà personale di scelta della struttura, pubblica e/o privata, dove farsi meglio curare viene fortissimamente limitata. Alla luce di quanto sopra esposto, non c’è chi non auspica interventi normativi affinché sia migliorata la sinergia tra le diverse strutture ospedalieri facenti capo rispettivamente al servizio sanitario pubblico e a quello privato, andando ad incidere effettivamente sugli sprechi di risorse finanziarie e di personale, ottimizzando così le notevoli potenzialità già esistenti, soprattutto nel settore privato, il tutto in un’ottica di fornire le migliori prestazioni sanitarie al cittadino, il cui unico interesse è quello di essere curato il meglio possibile, auspicabilmente vicino a casa. R.Z.


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RICEVIAMO

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LETTERE ALLA DIREZIONE

E

VOLENTIERI

aro Direttore de “Al Molèta” C Se posso aggiungere anch’io la mia a quanto si è finora detto e scritto sull’infinita storia dell’erigendo “ospedale di

Cona”, non posso che associarmi anch’io a quanti (i più) hanno giudicato tale vicenda una vera e propria tragicommedia che, per essere sinceri fondo in fondo, fa anche sentir vergogna di essere ferraresi. Ma se, come già per Napoli, non stiamo (per ora!) a far processi di alcun genere, in mancanza di altre alternative dobbiamo invece pensare a come reperire le necessarie risorse per una sollecita messa in opera del nuovo nosocomio(in nome del quale, lo si ricordi, si è nel frattempo soppressa una gran quantità di presidi ospedalieri territoriali a cominciare da quello di Copparo). E come e dove trovarle queste risorse? Basterebbe che l’assemblea regionale, prima del prossimo suo rinnovo, abrogasse la legge con la quale, tempo fa, ha deciso di aumentare di ben dodici inutili seggi i (già troppi) suoi cinquanta consiglieri. Il costo-annuo (al lordo) dei dodici nuovi consiglieri regionali, unito al costo lordo di tutte le “spese indotte” che anche per loro ne deriveranno, nel giro di due legislature finirebbe per coprire –pari pari – il costo previsto per l’attivazione del nuovo ospedale ferrarese. Ma a questo punto, senza troppi blà blà e senza troppo farsi ricattare dall’ira di chi farebbe le spese di una tal assennata decisione, chi si prende il merito- davanti ai ferraresi e davanti alla sfida del buon senso - di portare in Regione una tal proposta? Dr. Sergio Raimondi

I

ll.mo Sig.Sindaco, porto alla Sua cortese attenzione l’estrema pericolosità del sopra/ passo (“gobba” di cammello) BERCO di Via Canapa, senza una adeguata segnaletica. Per lavoro, transito parecchie volte al giorno ed ho potuto constatare che le auto, salvo rarissimi casi, transitano sulla “gobba” a velocità mai inferiori ai 75/90 km orari con punte di 115 km., ( camion non meno di Y X X 95/100 ). E’ comprensibile che nel caso di un automezzo fermo A B nel “punto” X esso sia visibile solo nella posizione Y, ma considerando una velocità superiore ai 50 Km orari, ben difficilmente si potrà evitare un tamponamento. Mi è capitato più di una volta che, provenendo da B, ci fosse una piccola colonna di automezzi ferma su AX in quanto stava uscendo un autoarticolato dalla BERCO e se per caso la mia auto avesse viaggiato oltre i 50 Km orari, probabilmente non avrei evitato il tamponamento; figuriamoci se fosse stato un camion. Il mio modesto consiglio è di collocare, perché no, un AUTOVELOX nei punti A e B che obbligherebbe gli automobilisti a rallentare la velocità e veramente ad evitare incidenti oltre che, in questo “legittimare“ le casse comunali; lo affermo anche contro il mio “interesse” in quanto mi potrebbe accadere di “sforare” di pochissimo il limite. Grazie per l’attenzione e porgo distinti saluti (lettera firmata)

PUBBLICHIAMO

PARCO CURIEL - novello prato delle “ofelie” di Agosto La gioia di tutti i nonni, ed io in questi giorni di Agosto lo sono stata a tempo pieno, è portare i nipotini a giocare al parco, come è loro espresso desiderio. A Copparo si fa presto a decidere dove andare, l’unico Parco attrezzato con giochi per bimbi piccoli, anche se alcuni sono talmente vecchi che andrebbero sostituiti o almeno ripristinati, è il Curiel nel centrale Viale Carducci, e lì ci siamo dirette. Mentre le mie due bimbe cominciavano a volteggiare da un’altalena all’altra io, seduta su una panchina a guardarle, ho notato uno strano comportamento dei piccoli che si avvicinavano allo scivolo più basso: in fila uno dietro l’altro, iniziavano a salire i gradini ma nessuno oltrepassava il culmine per lanciarsi nella discesa: facevano tutti marcia indietro. Incuriosita mi sono avvicinata e controllando l’attrezzo ho visto la causa che li rendeva tanto ritrosi: un grosso escremento umano era stato deposto proprio sulla sommità e questo impediva ai piccoli di sedersi e affrontare la scivolata. In poco tempo la voce si è sparsa e tutti i piccoli curiosi salivano solo per vedere ciò che uno scriteriato aveva pensato di fare forse per una bravata, ma senz’altro di cattivo gusto, per dir poco. Siam tornate dopo tre giorni, e l’immonda presenza si era solo un po’ rinsecchita ma era ancora lì. All’uscita dal Parco, ho avvertito gli operatori ecologici che si occupano giornalmente della pulizia del luogo, ma mi è stato risposto che la loro competenza si limitava alla spazzatura dei sentieri. Un po’ poco direi, visto che era necessaria una ripulitura e disinfezione. Nel

terzo passaggio al parco, lo scivolo era stato pulito; aspettare sei giorni prima che un danno sia riparato mi sembra troppo. Già che siamo in argomento, vorrei richiamare l’attenzione dei nostri Amministratori sulla pericolosità dell’ingresso sempre aperto del Parco in questione; non è difficile ad un bimbo vivace, come ce ne sono tanti, eludere la sorveglianza dell’adulto ed arrivare velocemente sulla strada di grande traffico come è Viale Carducci. Forse non sarebbe male pensare ad un forma di ingresso protetto, prima che ci si debba pentire per non averlo fatto, e impedire l’ingresso notturno per non dover vedere la mattina successiva: cartacce, bottiglie e rimasugli vari che sono il segno evidente di bivacchi notturni. Una nonna indignata

S

pett. Redazione di “Al Moléta”Mi permetto di precisare che dall’ultimo N° di “Al Moléta” ( A proposito di Cona……), quel 23 Settembre freddo e nebbioso in cui al S.Anna venne messa una pergamena nel foro di un masso che fu benedetto da Papa Karol, non era l’anno 2000 ma il 1990.Nel leggere sempre con attenzione ed interesse il Vs. giornalino, porgo i più distinti saluti . L.Pitoni (Ringraziamo il nostro assiduo lettore per la precisazione.)

ISTRUZIONI PER L’USO

Per approfondimenti consultate il nostro sito: www.almoleta.it Per problemi, messaggi, informazioni, chiarimenti scrivete alla casella postale: redazione@almoleta.it oppure via Marconi 3 - Copparo (Fe)


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