Al Moléta segui
il filo ...
PERIODICO DI INFORMAZIONE LOCALE - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.almoleta.it
ANNO 5° - N° 6 - Lug-Ago 2009
COPPARO - LA PIAZZA DEI MOLETA
e-mail: redazione@almoleta.it
Ai lettori de: “Al Moléta”
I
Massimo Masotti
discorsi più belli sono quelli più brevi, almeno quelli relativamente più brevi: le parole dette devono avere un senso, presentare un contenuto, non essere inutili.
Gli articoli più belli sono quelli più brevi, almeno quelli relativamente più brevi: le parole scritte devono avere un senso, presentare un contenuto, non essere inutili. Quando si comincia una cosa nuova si presentano intenzioni e programmi, si fanno i buoni proponimenti. I buoni proponimenti sono poi provati dai prodotti, dai fatti, dai risultati. “Al Moléta” è un giornale che ha storia e personalità, la sua storia e la sua personalità: non si cancella la storia, nessuna storia, e
B E R C O : opo i mesi di Maggio e GiuD gno scorsi, spesi ad interrogarsi sulla pesante crisi in cui
versava il colosso BERCO, con le ragionevoli preoccupazioni di tutta la popolazione copparese per le possibili ricadute occupazionali ed economiche sulla nostra comunità, oggi non si sente più parlare di questo pericolo né di qualsivoglia iniziativa da mettere in atto per fronteggiare la situazione. Un mese di Agosto torrido come non mai e la latitanza vacanziera dei rappresentanti economico- politici del nostro territorio, hanno trasformato una pesantissima cassa integrazione in una straordinaria opportunità di tempo libero da dedicare ai mille interessi quotidiani: tinteggiare la propria casa, curare l’orto, fare qualche lavoretto ( in nero ) e, dulcis in fundo, andare a tra-
non si modifica normalmente la propria personalità. Sarà un osservatore attento della cultura e della umanità di Copparo, e non strettamente solo di Copparo, aperto sempre e spesso propositivo. Questi i buoni proponimenti, che saranno poi provati dai prodotti, dai fatti, dai risultati. Tutto qua. Le buone maniere non sono più tanto di moda, ma a noi non interessano le mode, interessano le buone maniere, e i ringraziamenti fanno parte delle buone maniere.
F I N E
scorrere tranquille ore serali alla locale festa dell’Unità ( oggi festa del PD ) dove si distribuiscono, a pagamento, prelibati manicaretti che migliorano l’umore e fanno dimenticare “l’offerta” ( dovuta !) versata all’entrata. Nessuno parla più di crisi BERCO e di cassa integrazione si parla soltanto per dare frettolosamente aggiornamenti personali: “la settimana prossima lavoro un giorno“; “nel mese di Settembre lavoreremo solo sei giorni“; ”ci saranno 199 persone messe in mobilità” ecc ,ecc . Non si fanno commenti sulla situazione precaria che persiste, su cosa bisognerebbe fare, su ciò che i preposti stanno facendo, su cosa altri soggetti dovrebbero essere sollecitati a fare. Nessuno dice nulla, i politici tacciono, gli amministratori locali sono impegnati a capire la situazione, i sindacati hanno perso la voce, i lavoratori non hanno mai
D E L L A
fatto un’estate così vacanziera; e allora qual è la vera situazione di BERCO? Non c’è più crisi? Le 90 000 tonnellate che produce oggi, che ieri erano 250 000, sono comunque sufficienti a salvare la baracca? Sarebbe bene uscire dal torpore locale e riprendere a discutere dei problemi occupazionali del nostro territorio, oggi che l’attenzione su BERCO ci ha fatto scordare i 55 posti persi della B-Fashion, i 59 persi di Agrosfera, i 400 circa in pericolo di BBS e tanti altri ormai collocati in un passato remoto. Sarebbe bene che ci rendessimo conto che uno stato di crisi è fisiologico per ogni attività industriale ,ma è doveroso sapere che uno stato di crisi, se può portare un nuovo futuro occupazionale, può anche produrre nuova disoccupazione, a seconda che si sappia o meno mettere a punto un piano industriale credibile, indis-
Di solito i ringraziamenti si fanno alla fine: ci piace, invece, farli anche all’inizio: grazie a chi mi ha ritenuto capace di avere la direzione di questo giornale, grazie a chi scriverà e collaborerà alla redazione de “Al Moléta”, grazie a chi lo leggerà (che altrimenti sarebbe una cosa inutile), grazie anche a chi farà critiche: critiche non inutili. Grazie a Tutti. A Tutti l’augurio non tanto di un buon lavoro, ma davvero di un lavoro buono. Massimo Masotti Direttore Responsabile
C R I S I
?
solubilmente legato ad azioni di sostegno importanti ma necessariamente limitate, nel tempo e nella sostanza. In altre parole è necessario rendersi conto che gli ammortizzatori sociali, da soli non risolveranno la situazione ( forse molti lo credono !!), non sono che una boccata d’ossigeno in attesa di cambiare registro. Oggi meno che mai è tempo di essere gli uni contro gli altri, bisogna ritrovare uno slancio comune, superando egoismi personali e prese di posizione politica, avendo come unici obiettivi risultati concreti e duraturi. BERCO non è di destra né di sinistra, è un patrimonio della nostra comunità e come tale va tutelato e salvaguardato, non certo con l’indifferenza, il menefreghismo e la superficialità con cui sembra essere trattato in questi caldi giorni di mezza estate. S.Benini