Al Moléta segui
il filo ...
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COPPARO - LA PIAZZA DEI MOLETA
ANNO 6° - N° 6 - Lug-Ago 2010 e-mail: redazione@almoleta.it
UNIONE DEI COMUNI TERRE E FIUMI E OPPOSIZIONE l primo di DicemIcostituita bre 2009 è stata fra i Co-
muni di Copparo, Berra, Jolanda di Savoia, Tresigallo, Formignana e Ro Ferrarese L’UNIONE DEI COMUNI TERRE E FIUMI. Nelle intenzioni dei Comuni sottoscrittori, l’Unione dovrebbe servire a migliorare la gestione della pubblica amministrazione, a rendere più efficiente l’erogazione dei servizi e, soprattutto, a ridurre le spese attraverso l’unificazione per tutti i sei comuni delle strutture, degli enti e degli uffici preposti alle funzioni pubbliche. Faranno infatti capo all’Unione dei Comuni Terre e Fiumi la gestione, sia amministrativa che economica, dei servizi sociali e socio-sanitari, del Servizio Unico Edilizia e Imprese (SUEI), degli alloggi popolari, della Polizia Municipale, la gestione di sviluppo e costruzione edile che sarà unica per tutto il territorio. L’Unione sarà titolare del Piano Strategico per lo sviluppo socio-economico, ambientale e territoriale dell’Unione, e di altri servizi che man mano le verranno demandati. A nove mesi dalla sua costituzione però grandi risultati concreti da parte dell’Unione non sono stati raggiunti, tant’è che la maggior parte dei cittadini
nemmeno sa dell’esistenza di questa Unione e qual è la sua esatta funzione. Al momento si possono dire solo due cose: la prima che è stato costituito, attraverso l’assunzione di dipendenti e funzionari, un apparato
sidente, nella persona del Sindaco di Copparo, una Giunta, composta da tutti i Sindaci, e un Consiglio dell’Unione composto da 30 Consiglieri nominati dai Consigli Comunali dei singoli Comuni. Tale Consiglio
organizzativo e burocratico autonomo rispetto ai sei comuni con un ulteriore appesantimento della macchina burocratica territoriale, il cui costo iniziale è sostenuto con un finanziamento regionale di circa € 300.000,00 ma che successivamente dovrà essere sostenuto da tutti i Comuni partecipanti all’Unione. La seconda è che l’Unione sta di fatto svuotando di potere i singoli Consigli Comunali, privando di conseguenza i Consiglieri comunali, soprattutto di minoranza, di quel diritto e potere di controllo che non può mai venir meno in un sistema democratico partecipativo, anche perché essi agiscono su mandato diretto degli elettori. L’Unione Terre e Fiumi ha un proprio Pre-
avrebbe dovuto rispettare fedelmente la quota proporzionale di rappresentanza dei partiti di maggioranza e di opposizione, mentre un regolamento volutamente assurdo per la nomina di questi consiglieri ha portato all’esclusione in seno al Consiglio dell’Unione di un rappresentante della Lista Civica Nuova CopparoAl Molèta e di altre forze politiche minori. In questo modo, essendo state trasferite all’Unione la gestione dei principali servizi, è negato ai Consiglieri Comunali di Copparo, direttamente e democraticamente eletti dai cittadini, la possibilità di vagliare, discutere e di opporsi alle decisioni che verranno prese nel Consiglio dell’Unione composto da membri non eletti
dai cittadini, privando così il contribuente copparese di farsi rappresentare da coloro che i cittadini stessi hanno designato a rappresentarli. Tenuto conto che oltre all’Unione dei Comuni Terre e Fiumi a Copparo gran parte dei lavori pubblici e la gestione del patrimonio immobiliare comunale è stata trasferita da ormai tre anni in capo alla società Patrimonio S.r.l., di cui il Comune di Copparo è per ora unico socio, ecco che in Consiglio Comunale non si discute più delle scelte strategiche più importanti per il nostro territorio, di quali servizi erogare e con quali modalità ma, soprattutto, non è più possibile verificare, controllare e discutere il vero e proprio bilancio della gestione comunale, in quanto le voci e le parti più significanti dello stesso sono state trasferite, unitamente ai servizi di riferimento, o all’Unione dei Comuni o alla società Patrimonio S.r.l. o all’AREA S.p.a. o al C.A.D.F. S.p.a., tutto ciò a discapito dei cittadini che in questo modo, di fatto, sono tagliati fuori da ogni possibilità di far sentire la propria voce e di far valere la propria volontà ed espressione politica. R. Ziosi
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DUE PESI E DUE MISURE : COME ESSERE DIVERSI E VOLERCI RIMANERE
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i è risentito il nostro Sindaco per un articolo apparso sul giornale della parrocchia che timidamente, ma con cognizione di causa, auspicava una riduzione del compenso degli Assessori comunali o addirittura una riduzione del loro numero fino a tre. Il fine nobile di questo invito era quello di partecipare anche come municipalità, allo sforzo collettivo della nazione per risanare i conti dello Stato. Si è risentito ed anche indignato per essere stato sollecitato su questo tema addirittura da aree politiche alleate. “ Come osano !! “, tutti noi funzionari pubblicopolitici lavoriamo bene (siamo noi stessi che ve lo diciamo, credeteci !), come è venuto in mente a questi di accomunarci ai lavoratori privati, ai cassaintegrati, a tutti quei cittadini che stanno tirando la cinghia ? Noi siamo diversi, cosa c’entriamo noi con la crisi ? E’ inaudito che si usino mezzi del genere ( il riferimento è all’anonimato dell’articolo ) per criticare l’operato di tutti noi amministratori “untouchable” e pur anche “uncriticable “ testimoni di una stirpe di highlander della politica copparese. L’equivoco di fondo in cui è incorso il nostro Sindaco sta nel fatto di aver associato la proposta di riduzione dei salari degli Assessori ad una valutazione di merito del loro operato. In realtà se si volesse fare chiarezza sull’argomento, bisognerebbe distinguere tra giudizio politico-amministrativo sul lavoro che stanno facendo dall’inizio del loro mandato, e la scelta di solidarietà sociale auspicata che amministratori illuminati e socialmente sensibili potrebbero fare in questo momento di difficoltà. Ebbene, sul primo punto appare chiaro che il nervo sensibile del nostro Sindaco abbia registrato un sentimento che, se pure non espresso con chiarezza, è nell’aria ed è addirittura avvertito da alleati politici che per la prima volta avanzano
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IL PUNTO
pubblicamente delle proposte. La baby Giunta da lui messa in campo finora ha espresso tutti i suoi limiti per mediocrità di idee, per incapacità di interpretare i veri bisogni della comunità, per latitanza evidente sui grandi temi che ci assillano come, lavoro, sviluppo, crescita sociale, innovazione e modernità. Tutto questo non può non essere avvertito, in cuor suo, dal nostro sindaco ma quello che egli non sembra accettare con serenità sono le critiche ed i suggerimenti così come formulati dal giornalino parrocchiale. Per il secondo punto, invece, sarebbe opportuno ricordare al primo cittadino che nelle aziende private, quelle da loro descritte come sfruttatrici dei lavoratori, vengono attuati con regolarità i famosi “Patti di Solidarietà Aziendale” secondo i quali si provvede, in accordo con le rappresentanze sindacali, di attivare una riduzione delle retribuzioni per tutti i dipendenti, in alcuni casi anche con una piccola riduzione di orari di lavoro, il tutto con contributi da parte del ministero del lavoro. I Patti di Solidarietà non significano Cassa Integrazione, non gravano interamente sulle casse dello stato, ma sono una forma concordata tra azienda e maestranze di ridurre i propri costi in attesa del superamento della crisi. Nell’attivazione di questo strumento non c’è alcuna volontà meritocratica o valutativa delle prestazioni dei dipendenti. Se tutto questo lo fanno le aziende private, dovrebbe essere sentito come un dovere dalle aziende pubbliche senza risentirsi in maniera inutilmente stizzita per le osservazioni anche critiche che gli vengono mosse dai cittadini. Quindi, Sig. Sindaco, la qualità del suo operato già la conosciamo molto bene, quello che invece abbiamo appreso ora da questa querelle tra lei ed il giornalino parrocchiale è la sua vera natura egoisticamente insensibile. S.Benini
OSPEDALE S.GIUSEPPE: le ultime novità
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el corso del Consiglio Comunale del 27 Luglio scorso, il Sindaco Rossi, responsabile della Sanità locale, ha gentilmente risposto alla nostra interpellanza presentata il 25 Maggio e riportata integralmente nel precedente numero de “Al Moléta”. Vorrei sottolineare che non è corretto equivocare consapevolmente sulle parole, come sta facendo ultimamente il nostro Sindaco; egli infatti afferma che l’Ospedale non chiuderà come sta cercando di far credere quel gruppetto in cerca di voti e che mette in allarme la cittadinanza. Caro Sindaco, noi non abbiamo mai affermato che l’Ospedale chiuderà ma ci stiamo battendo dal 2006, a quel tempo lei era Assessore e lo sa bene, per evitare che reparti vengano chiusi cessando così di fornire importanti prestazioni ai cittadini. Sappiamo bene che la porta resterà aperta, ma con quale contenuto non è dato sapere; siamo contrari a questo inesorabile e continuo ridimensionamento, meglio ricordarlo: chiusa la Maternità - la Chirurgia - smontato e trasferito il Laboratorio Analisi-Pronto Soccorso declassato a Primo Soccorso ed ora di nuovo sottoposto ad altra sperimentazione, che verrà presentata ufficialmente, a conferma di quanto Vi avevamo ampiamente preannunciato, dal Sindaco e dal Dott. D.R. Foglietta in Sala Consigliare Venerdì 3 Settembre. A questo proposito il Sindaco, sempre all’interno della sua risposta alla nostra Interpellanza, ha fatto una affermazione illuminante: ”…meglio informare le persone di quello che non possono trovare in caso di urgenza: NON E’ UN PRONTO SOCCORSO …” Come dire, in caso di urgenza importante meglio non recarsi al nostro Ospedale ma rivolgersi ad altre strutture della Provincia, evitando perdita di tempo e rischi per l’incolumità personale. CONDIVIDIAMO, è quello che
da tempo cerchiamo di far capire ai concittadini avvisandoli del continuo decadimento del nostro Ospedale. Certo la struttura resterà ma notevolmente ridimensionata come ha in parte ammesso il Signor Sindaco, giustificando il fatto con la presenza di un rinnovato reparto Dialisi e la nascita di non meglio precisati ambulatori specializzati, aggiungendo che il nostro è uno degli Ospedali di Provincia (come Bondeno, Argenta) che si era deciso di razionalizzare e che non è possibile pensare che ogni struttura possa fornire riposte a tutte le necessità. E questo è giusto perché lo decidete voi, o meglio lo impongono le direttive sanitarie regionali della vostra Maggioranza? Perché non informare e chiedere il parere della cittadinanza, degli operatori interni, comunicando quelle che sono le reali intenzioni dell’Azienda Sanitaria? Sarebbe interessante conoscere, quale sarà l’esatto assetto del S.Giuseppe al termine di questo lungo processo di “rimodulazione” che, presumiamo, coinciderà con l’apertura dell’Ospedale di Cona, “tela di Penelope” ultraventennale della Sanità ferrarese. E’ legato anche a questa data la riorganizzazione del 118 che è stata sospesa dall’Uff. di Presidenza dei Sindaci e che, nell’ipotesi attuale prevede sul territorio dell’Unione la presenza di una Ambulanza e di un’auto medica. Come si potrà assistere una popolazione di circa 40mila abitanti, (questa è la somma dei residenti nei Comuni di Copparo, Ro, Berra, Jolanda, Formignana, Tresigallo) con una Ambulanza e un’auto medica? Non pensate sia il caso di verificare meglio, visto che il tempo c’è, per adottare soluzioni più ragionevoli ed efficaci? Siamo certi che oltre a noi, ai vostri occhi piccola minoranza in cerca di visibilità, la cosa interessi anche agli altri concittadini. F.Orsini
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LETTURA E PUNTURE DI SPILLO
Un tesoro a Villa Mensa di Gaia Conventi
“Un tesoro a Villa Mensa” è un giallo in quattro puntate scritto per Al Moléta. Molti particolari citati sono reali e potrete ritrovarli, se vorrete, durante una visita guidata alla Mensa. Partecipate alla nostra “caccia al tesoro” - conservate questo numero - dal prossimo Vi daremo informazioni sulla modalità di partecipazione alla sfida con l’Autrice. La Redazione
Forse non tutti sanno che......
*Il cognome della concittadina insegnante di disegno e pittrice, MARTA RAMACIOTTI, deceduta nel 1997, si scrive con una sola “C”.Richiamiamo l’attenzione della Commissione Toponomastica : guardare per credere!
PRIMA PUNTATA – L’indizio di Ercole
“Ancora non capisco perché mi hai trascinato fin qui.” “Zitto e continua a camminare. Al momento giusto ci nasconderemo da qualche parte.” Giorgio aveva seguito Paolo, come faceva sempre, senza però dare troppo credito a quella strampalata leggenda. Erano arrivati a Villa Mensa nel tardo pomeriggio, giusto
Villa Mensa - particolare
in tempo per l’ultima visita della giornata. Mentre la guida raccontava del Cardinale Ippolito d’Este, morto lì a causa di un’indigestione, i ragazzi ridacchiarono. Dovettero però ricomporsi alla svelta, lo scricchiolio del pavimento pareva volerli sgridare. “Non lasciate le passerelle di legno” urlò la guida, vedendoli ultimi in coda e piuttosto distratti. “Dobbiamo fare attenzione a quello che dice” sussurrò Paolo all’amico, “potrebbe farci comodo. Dopo.” Era stato difficile convincere Giorgio ad arrivare fin lì in bicicletta, nasconderla tra l’erba alta e fingersi turisti. L’antica dimora li aveva accolti con giochi di luce ed ombre, dalla campagna spirava un vento fastidioso che si riversava sulle mura merlate. Ne uscivano sibili acuti, o forse erano i pavoni che vivevano liberi in quei terreni, sdrammatizzò Giorgio, colto dalla tremarella. Costeggia-
rono quei vecchi manufatti, gettando un’occhiata al pozzo chiuso da una grata, e si incamminarono all’entrata. Così era iniziata la loro visita, ma il piano l’avevano architettato già da tempo. Era stato Paolo ad avere l’idea. In internet si era imbattuto nel racconto del tesoro sepolto alla Mensa, una strana frase sembrava poter condurre ai beni di Ippolito d’Este. Si era immediatamente appassionato alla vicenda, Villa Mensa era a pochi chilometri da casa e finalmente visitabile, era giunta l’ora di vedere quanto ci fosse di vero in quell’antico indizio. “Loro l’oro, Ercole va pel tetto. Villa Mensa, Sabbioncello San Vittore”, così diceva l’iscrizione settecentesca che appariva in quel sito di misteri estensi. Davvero un rompicapo, eppure il gioco di parole riusciva semplice usando un motore per anagrammi, ecco perché Paolo, nello zaino, celava un portatile. Era rimasto affascinato quando, cercando notizie sulla villa, si era imbattuto nella traduzione dal latino dello stemma marmoreo del portale d’ingresso: “Sotto il pontificato di Papa Sisto IV suo nipote Bartolomeo vescovo di Ferrara diede ordine di costruire la villa e scolpire sulla pietra le insegne della Rovere, famiglia a cui appartiene, regnante il marchese di Ferrara Ercole I d’Este”. Bingo! Ercole I veniva nominato sulla sommità del portale, per Paolo non c’erano dubbi, era quella la pista da seguire. “Ercole va pel tetto”, o meglio “lettere capovolte”: così era iniziata la caccia al tesoro.
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*L’Amministrazione comunale rottamerà i mezzi ora in dotazione: Lancia Libra e Fiat Marea, per acquistare un nuovo mezzo tipo Fiat Ducato, per servizio manifestazioni e un nuovo automezzo di rappresentanza ad alimentazione ecocompatibile. Il tutto sarà coperto da un prestito della Cassa Depositi e Prestiti di € 65.000,00, compreso anche di acquisti di programmi informatici. *E’ stata sospesa la demolizione dell’ex Scuola Media di Ambrogio: un ripensamento della Giunta? No di certo, l’operazione è bloccata perché nei locali sono ancora (in)custoditi i documenti componenti l’Archivio dell’ex Pretura di Copparo: si attende il loro nuovo trasloco….al macero! *La Regione ha accordato lo Stato di Calamità Naturale richiesto dal Comune in seguito agli allagamenti dopo il diluvio
del 29 Maggio scorso. Il fondo è limitato ma si potrà fare richiesta di indennizzo potendo documentare i danni subiti. Siamo in attesa di precise istruzioni dall’Amministrazione. *In data 15 Luglio 2010 la Giunta Comunale ha approvato la Nuova Edizione del Premio “V.ZARDI”. L’Amministrazione, d’intesa con Cassa di Risparmio, ha stabilito che a partire dall’edizione 2011 saranno istituiti 18 premi così suddivisi: 9 alle lauree triennali e 9 alle lauree specialistiche o del vecchio ordinamento. La selezione di premi sarà effettuata da una Commissione giudicatrice composta di 4 membri: 2 componenti del Consiglio Comunale, 1 della Carife e 1 della Famiglia Zardi. *IL “MURO DEL PIANTO”, così è stato definito ironicamente da un gruppo di cittadini, l’erigendo muro di cinta a Nord dell’Ospedale S.Giuseppe. Iniziata a Marzo 2010 la sua demolizione, la ricostruzione è ancora in corso a passo di lumaca nonostante la Sanità regionale abbia previsto per quest’OPERA il lavoro di 3 operai per 45 giorni ed una spesa di 147.000,00 Euro. *La Giunta Comunale ha deliberato la vendita al pubblico del vino “DELIZIOSO” della Mensa. Il Costo di ogni bottiglia è di 5,00 Euro ed il ricavato sarà destinato alla valorizzazione di Villa Mensa; il 10% alle attività economiche e del volontariato coinvolti nell’iniziativa.
A Copparo l’ERBA la trattiamo bene, non la tagliamo, così può crescere robusta e alta alta!”
Copparo - Via Fedozzi
Copparo - Via S. Guglielmo
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“LA SALUTE VIEN MANGIANDO” ono il vostro dietista, come S annunciato nel numero precedente entriamo nell’argomen-
to, partendo dalla prima linea guida per una sana alimentazione: “controlla il tuo peso e mantieniti sempre attivo” . Il tuo peso dipende anche da te. Pesati una volta al mese controllando che esso sia nei limiti normali, oppure fai riferimento alla tua circonferenza vita che non superi i 102 cm nell’uomo e gli 88 cm nella donna. Qualora le tue misure siano al di fuori di questi valori, riportale gradualmente entro tali limiti. In caso di sovrappeso, riduci le quantità degli alimenti (non eliminare!), preferendo i cibi a basso contenuto calorico e che saziano di più, come ortaggi e frutta, aumenta le “uscite” energetiche svolgendo una maggiore attività fisica e distribuisci opportunamente l’alimentazione lungo tutto l’arco della giornata a partire dalla prima colazione, che
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RUBRICHE E INFORMAZIONI
non deve essere mai trascurata. In caso di sottopeso mantieni comunque un giusto livello di attività fisica e un’alimentazione variata ed equilibrata, consumando tutti i pasti agli orari abituali. Abituati a muoverti di più ogni giorno: cammina, sali e scendi le scale, svolgi piccoli lavori domestici, ecc. Evita le diete squilibrate o molto drastiche del tipo “fai da te”, che possono essere dannose per la tua salute. Una buona dieta dimagrante deve sempre includere tutti gli alimenti in maniera quanto più possibile equilibrata. Nel prossimo numero parleremo di “più cereali, legumi, ortaggi e frutta”; se avete domande su quel che riguarda l’alimentazione scrivetemi all’indirizzo di posta: capacris@alice.it , le vostre domande verranno pubblicate con le relative risposte. Dott. Cristian Capatti Dietista
pett.le Redazione, S sono le 02,05 di Domenica notte ..o forse sarebbe più corretto dire le 02,05 di lunedì mattina. A Copparo c’è la fiera.. qualche fine setti-
mana fa c’è stato il Palio. Sotto la finestra di casa mia c’è un simpatico “cretino” ubriaco fradicio che urla al telefono..impreca contro qualcuno bestemmiando e dicendo “porcate” a raffica.. Da un paio di settimane scene di questo genere si ripetono spesso lungo viale Carducci e in piazza. Gente che urla fino alle 5 di mattina, che gioca a calcio tra gli spalti del Palio, o che semplicemente esce da un bar vicino con troppo alcool in corpo per capire che è notte inoltrata e che la gente sta riposando, e cammina avanti e indietro per il viale urlando come se fosse mezzogiorno! Chiunque abiti in questa zona centrale ed ha le finestre aperte per rinfrescarsi non può non aver sentito ciò che è successo negli ultimi week end. Questa notte non sono stata zitta nel mio letto aspettando e sperando che se ne andasse come faccio tutte le volte.. mi sono alzata e, all’ennesima schifezza che questo giovane in età tardo-adolescenziale stava sparando, ho alzato la zanzariera e con la mano ho fatto il gesto di andarsene dicendo che in caso contrario avrei chiamato i Carabinieri. Dopo il mio richiamo fatto al ragazzo, mio padre mi ha detto che devo stare zitta, perchè con questa gente ubriaca bisogna stare attenti a dire qualcosa.. perchè non si sa mai... perchè potrebbe tornare indietro con altri.. ecc ecc... solite cose, solite paure. Beh io mi sono stancata! Perchè al lunedì mattina alle 7.30 io devo essere in piedi per andare a lavorare fino a sera ed è un mio diritto riposare nel silenzio della notte con le finestre aperte. Ma anche se fosse un sabato notte.. dove sta scritto che questi devono avere la libertà di fare casino tutta notte invadendo la mia libertà di riposare? Non è possibile che ad ogni evento a Copparo si riversino tutti questi soggetti, extra comunitari e non, (che fanno quel che fanno)e che nessuno dica o faccia nulla per far rispettare il silenzio notturno e per far in modo che dopo una certa ora ci sia una pattuglia che gira e controlla. Sono solo io che mi ritrovo in questa situazione di disagio? Non posso credere che si stia tutti zitti perchè “l’altro” ci fa paura! Perchè abbiamo paura di una ritorsione o della cattiveria presunta dell’altro.. IO NON CI STO! Non mi sembra giusto non poter dire nulla e non poter sollevare questa questione! Perchè la gente viene alla fiera e al palio, si diverte e poi non sa cosa accade quando tutti se ne vanno, quando la piazza viene occupata da alcuni balordi che non vengono ripresi da nessuno e fanno tutto quello che gli pare! Sono una ragazza giovane e non dico che uno non si possa divertire restando in centro a Copparo oltre l’orario in cui le giostre chiudono.. pur rispettando però le persone che devono poter riposare e non sentire grida fino alle 5 di mattina. Lettera firmata
Riceviamo e volentieri Pubblichiamo pett.REDAZIONE di “AL MOLETA” – Copparo S Premetto; non è favola anche se comincio così:
C’era una volta in Copparo un Istituto chiamato Dispensario, che dispensava consulti, esami radiologici e quant’altro. Ora, purtroppo, “dispensa” (e soltanto intorno a sé) alberi sempre più grandi che col passare dei lustri, tanti, lo hanno affogato di verde da non vederlo quasi più. Sul cancello, rimane in bella vista ( e sembra dipinto di fresco ) un cartello bianco con la scritta “VIETATO L’ACCESSO AI VEICOLI NON AUTORIZZATI”. (Ma chi riesce a passare!!) Perché non suggerire, a chi di dovere, di sostituirlo con un altro che dica: APRIREMO UN VARCO NELLA VEGETAZIONE – DAREMO ARIA E SOLE ALLO STABILE E POI VEDREMO (che è ora) DI RENDERLO ANCORA UTILE. Questo ben venga! Non è mai troppo tardi. L. Pitoni gr. Direttore, E chiedo cortesemente la possibilità di raccontare il mio caso non per chiedere solidarietà, sono infatti ben cosciente di aver commesso le infrazioni che mi sono state contestate, ma per sottolineare la mancanza di sensibilità e comprensione che certe situazioni, come quella che vi descrivo, a mio giudizio meriterebbero. Per mia sfortuna, nel periodo Agosto 2008, dovevo dividermi contemporaneamente fra mio padre ricoverato in gravissime condizioni all’Ospedale S.Anna di Ferrara, successivamente deceduto nel mese di Settembre dello stesso anno, e mia madre a casa costretta a vivere su una sedia a rotelle, bisognosa di assistenza permanente. La preoccupazione e l’ansia di essere attenta ad entrambi, mi ha portata in due occasioni, il 5 ed il 9 Agosto, a non rispettare il limite di velocità previsto dall’Autovelox di Tamara, superandolo di poco e senza provocare rischi di incidenti. Al momento delle due notifiche delle violazioni, il 16 Ottobre 2008, che prevedevano il pagamento di 148,00 euro più spese e la decurtazione di cinque punti ognuna, ho creduto erroneamente di avere qualche giustificato motivo per fare opposizione davanti al Giudice di Pace di Copparo. Nel corso dell’udienza svoltasi il 24/Maggio/2010, valutate le prove da me prodotte a testimonianza del mio stato d’animo di quei momenti, il Giudice accettava la valenza delle mie giustificazioni e proponeva al Comandante dei Vigili Urbani di Copparo una soluzione in parte a me favorevole. Con mio grande stupore e rammarico il Comandante, concittadino, ha negato ogni tipo di conciliazione pretendendo di far valere la legge alla lettera, dichiarando che la legge non è umana. Concludo con una riflessione che spero, e credo, sia condivisa con altri concittadini: anziché armare i Vigili di un’arma inutilizzabile, meglio sarebbe che venissero armati di buon senso e un pizzico di umanità così da applicare con gradualità le sanzioni previste dalla legge. Lettera firmata gr, Direttore, E Ringrazio il signor Carlo Bertelli per la gustosa lettera,apparsa sull’ultimo numero del vs. periodico, in cui vanta le Sue competenze e difende operato e cortesia del reparto radiologia dell’ospedale copparese. Deve essere per questi pregi che le strutture del vicino Veneto rigurgitano di pazienti ferraresi! Quanto alla pretesa di paragonare la spiaggia ad un reparto ospedaliero, vale appena la pena ricordagli che la concentrazione salina della sabbia di mare è, di per sé, una naturale difesa dalle infezioni, ed è libera scelta il frequentarla o meno, mentre non è igienico camminare a piedi nudi nemmeno sul pavimento di casa propria, “ monitorato” quotidianamente. La richiesta del medico riportava ben chiara la patologia per cui si richiedeva la prestazione e sui danni da radiazioni, le informazioni sono oggi alla portata di tutti,figuriamoci di un medico di base ! Sono certo che il signor Bertelli, responsabile tecnico e coordinatore del servizio radiologia, sia persona competente, ma io, in compagnia di molti altri, continuerò a fidarmi di scienza e coscienza del dottore.
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