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COPPARO - LA PIAZZA DEI MOLETA
ANNO 6° - N° 6 - Lug-Ago 2010 e-mail: redazione@almoleta.it
UNIONE DEI COMUNI TERRE E FIUMI E OPPOSIZIONE l primo di DicemIcostituita bre 2009 è stata fra i Co-
muni di Copparo, Berra, Jolanda di Savoia, Tresigallo, Formignana e Ro Ferrarese L’UNIONE DEI COMUNI TERRE E FIUMI. Nelle intenzioni dei Comuni sottoscrittori, l’Unione dovrebbe servire a migliorare la gestione della pubblica amministrazione, a rendere più efficiente l’erogazione dei servizi e, soprattutto, a ridurre le spese attraverso l’unificazione per tutti i sei comuni delle strutture, degli enti e degli uffici preposti alle funzioni pubbliche. Faranno infatti capo all’Unione dei Comuni Terre e Fiumi la gestione, sia amministrativa che economica, dei servizi sociali e socio-sanitari, del Servizio Unico Edilizia e Imprese (SUEI), degli alloggi popolari, della Polizia Municipale, la gestione di sviluppo e costruzione edile che sarà unica per tutto il territorio. L’Unione sarà titolare del Piano Strategico per lo sviluppo socio-economico, ambientale e territoriale dell’Unione, e di altri servizi che man mano le verranno demandati. A nove mesi dalla sua costituzione però grandi risultati concreti da parte dell’Unione non sono stati raggiunti, tant’è che la maggior parte dei cittadini
nemmeno sa dell’esistenza di questa Unione e qual è la sua esatta funzione. Al momento si possono dire solo due cose: la prima che è stato costituito, attraverso l’assunzione di dipendenti e funzionari, un apparato
sidente, nella persona del Sindaco di Copparo, una Giunta, composta da tutti i Sindaci, e un Consiglio dell’Unione composto da 30 Consiglieri nominati dai Consigli Comunali dei singoli Comuni. Tale Consiglio
organizzativo e burocratico autonomo rispetto ai sei comuni con un ulteriore appesantimento della macchina burocratica territoriale, il cui costo iniziale è sostenuto con un finanziamento regionale di circa € 300.000,00 ma che successivamente dovrà essere sostenuto da tutti i Comuni partecipanti all’Unione. La seconda è che l’Unione sta di fatto svuotando di potere i singoli Consigli Comunali, privando di conseguenza i Consiglieri comunali, soprattutto di minoranza, di quel diritto e potere di controllo che non può mai venir meno in un sistema democratico partecipativo, anche perché essi agiscono su mandato diretto degli elettori. L’Unione Terre e Fiumi ha un proprio Pre-
avrebbe dovuto rispettare fedelmente la quota proporzionale di rappresentanza dei partiti di maggioranza e di opposizione, mentre un regolamento volutamente assurdo per la nomina di questi consiglieri ha portato all’esclusione in seno al Consiglio dell’Unione di un rappresentante della Lista Civica Nuova CopparoAl Molèta e di altre forze politiche minori. In questo modo, essendo state trasferite all’Unione la gestione dei principali servizi, è negato ai Consiglieri Comunali di Copparo, direttamente e democraticamente eletti dai cittadini, la possibilità di vagliare, discutere e di opporsi alle decisioni che verranno prese nel Consiglio dell’Unione composto da membri non eletti
dai cittadini, privando così il contribuente copparese di farsi rappresentare da coloro che i cittadini stessi hanno designato a rappresentarli. Tenuto conto che oltre all’Unione dei Comuni Terre e Fiumi a Copparo gran parte dei lavori pubblici e la gestione del patrimonio immobiliare comunale è stata trasferita da ormai tre anni in capo alla società Patrimonio S.r.l., di cui il Comune di Copparo è per ora unico socio, ecco che in Consiglio Comunale non si discute più delle scelte strategiche più importanti per il nostro territorio, di quali servizi erogare e con quali modalità ma, soprattutto, non è più possibile verificare, controllare e discutere il vero e proprio bilancio della gestione comunale, in quanto le voci e le parti più significanti dello stesso sono state trasferite, unitamente ai servizi di riferimento, o all’Unione dei Comuni o alla società Patrimonio S.r.l. o all’AREA S.p.a. o al C.A.D.F. S.p.a., tutto ciò a discapito dei cittadini che in questo modo, di fatto, sono tagliati fuori da ogni possibilità di far sentire la propria voce e di far valere la propria volontà ed espressione politica. R. Ziosi