ANNO VII
2 Febbraio 2017
Scuola del Corpo - Seminario: “Criticità sanitarie correlate all’accoglienza dei migranti”
Quali rischi per gli operatori? Il tema di grande attualità è stato affrontato in una tavola rotonda alla quale hanno partecipato, per la prima volta insieme, operatori della Polizia Locale, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco di Stefano Carrara Il 25 gennaio, presso la Scuola del Corpo di via Boeri, si è tenuto un interessante seminario intitolato: “Criticità sanitarie correlate all’accoglienza e all’assistenza dei migranti presenti sul territorio metropolitano”. La tavola rotonda, giunta alla sua seconda edizione e fortemente voluta dal Comandante della Polizia Locale di Milano Antonio Barbato, ha visto la partecipazione di operatori della Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Locale e Vigili del Fuoco. Si è affrontato in questa sede un tema di grande attualità con l’obiettivo di mettere in luce, senza preconcetti, i rischi che corrono in particolari gli operatori che prestano assistenza ai migranti e le (semplici) precauzioni da adottare per evitare inconvenienti alla salute. Hanno preso la parola la Dott.ssa Thea Scognamiglio, la Dott.ssa Sabrina Senatore, il Dott. Marino Faccini del Dipartimento Prevenzione ATS Milano – Città Metropolitana e il Dott. Enrico Proto Medico Competente del Lavoro del San Raffaele-Resnati. In qualità di moderatore il Sovrintendente Gianfranco Manera dell’Ufficio Sicurezza e Igiene sui Luoghi di Lavoro della Polizia Locale di Milano. Il fenomeno migratorio porta con sé problematiche di carattere sanitario e malattie infettive. Persone che provengono da aree remote e che affrontano lunghi e stremanti viaggi che indeboliscono il loro organismo possono essere esposte ad un maggior rischio di contrarre malattie infettive. E’ per questo motivo che è stata messa a punto una task force di specialisti e professionisti che si occupano dei controlli sanitarie di queste popolazioni e sono in grado d’identificare precocemente i casi di malattie contagiose e adottare le profilassi e le terapie necessarie per bonificare i focolai d’infezione. Per affrontare le criticità sanitarie occorre non sottovalutare i fenomeni, ma darne una giusta dimensione senza allarmismi ingiustificati. Le malattie contagiose più diffuse che colpiscono i migranti sono di tipo dermatologiche e la più contratta è la scabbia. Queste patologie (che rappresentano il 43% delle malattie infettive che colpiscono i migranti, di cui nel 31% dei casi si tratta di scabbia) sono trasmissibili da persona a persona solo se vi è uno stretto contatto, molto ravvicinato e protratto per un certo lasso di tempo. Per evitare il
Fonte: ATS Milano—Città Metropolitana
contagio è sufficiente l’utilizzo da parte degli operatori, a scopo precauzionale, di semplici guanti (in pelle o in lattice). La possibilità di contrarre malattie più temibili, come ad esempio la tubercolosi o la meningite, è molto remota e rientra nella casistica di diffusione normale del rischio di contagio. “La tubercolosi - come ha ricordato il Dott. Marino Faccini – si trasmette per via respiratoria ed è poco contagiosa. La tosse è il sintomo principale ed è anche il veicolo di contagio. Può essere utile, in caso si sospetti dai sintomi che una persona abbia la malattia, far indossare al soggetto una mascherina (va benissimo quella chirurgica) per evitare la diffusione di germi e segnalare il caso agli operatori sanitari. Serve a poco – ha continuato il Dott. Faccini – che la mascherina sia indossata in questi casi dagli operatori”. Il fenomeno della meningite è invece più un’emergenza “mediatica” che reale. I contagi attuali in Lombardia sono in statisticamente in linea con quelli degli ultimi anni. Occorre prestare la giusta attenzione al fenomeno – ha sottolineato lo stesso Dott. Faccini - Per prevenire la malattia è consigliabile verificare che, soprattutto ai soggetti più esposti come bambini e giovani adulti, siano state fatte le vaccinazioni previste dai protocolli sanitari a livello nazionale”.
Unità Centrale Informativa
Città studi, scoperta scuola materna abusiva Chiedevano una retta mensile di 250 euro la retta. Marito e moglie gestivano illegalmente la struttura frequentata da bambini tra i 3 e gli 8 anni Il 23 gennaio la Polizia Locale di Milano in zona Città studi ha scoperto l’esistenza di una scuola materna e primaria abusiva. All’interno dell’appartamento, un bilocale di circa 40 mq in un contesto signorile, sono stati trovati diversi bambini tra i 3 e gli 8 anni. L’attività abusiva era gestita da marito e moglie dello Sri Lanka ed una connazionale, ed era riservata a bambini cingalesi. La retta mensile era di 250 euro e a rotazione erano circa 20 i bambini che frequentavano questa struttura. L’Unità Centrale Informativa della Polizia Locale coordinata dal Comandante Barbato, ha denunciato per mancanza di titolo per l'insegnamento, la moglie che è presidente di un'associazione culturale che si occupa del disbrigo delle pratiche di permessi di soggiorno e altre consulenze per cittadini dello Sri Lanka. Al marito contestata una multa di 5.000 euro. (e.l.)
Emergenza al parco Lambro, pronto intervento della PL Il 15 febbraio si è incendiato il tetto del Centro Ambrosiano di Solidarietà nel parco Lambro. Sulle cause non c’è ancora certezza anche se dai primi rilievi effettuati dai vigili del fuoco parrebbe che sia stato generato accidentalmente dai pannelli fotovoltaici posizionati sul tetto. Sul posto sono intervenuti, oltre ai mezzi per spegnare l’incendio, anche numerose pattuglie della Polizia Locale di Milano non solo per isolare la zona attorno alla quale è posizionata la struttura. Ci sono stati infatti momenti proble-
matici perché la colonna di fumo sprigionata dall’incendio, ha creato un abbassamento della visibilità anche sulla vicina tangenziale. Fortunatamente tutto si è risolto senza nessun danno ne per gli ospiti della struttura ne per il traffico circostante. Il Ceas, fondato nel 1986 da don Virginio Colmegna, da sempre nel parco Lambro, è un luogo nel quale sono ospitati mamme con bambini, famiglie sfrattate, persone con problemi di salute mentale o di dipendenza. (e.l.)
Testimonianze dal centro Italia
Amatrice, anche questo è la Polizia Locale di Milano La terra trema sotto una coltre di neve. Più difficile il lavoro dei Ghisa in missione nel centro Italia per aiutare la popolazione di Elio Lusiani
Non bastava la vibrazione continua, più o meno intensa, data dalle scosse di terremoto che stanno martoriando da mesi Amatrice e le zone contigue. Poco dopo la metà di gennaio c’è stata una violentissima bufera di neve che ha aggiunto problemi a problemi. Il gruppo di agenti della Polizia Locale di Milano presenti sul territorio si è trovato immerso in una realtà complicatissima, fatta di nuovi crolli, di interruzioni di strade, di abitazioni senza energia elettrica e acqua. Centinaia di persone isolate in tutte quelle frazioni che compongono il vasto territorio attorno ad Ama-
trice. In questo drammatico contesto gli agenti non si sono persi d’animo ed hanno continuato a prestare l’opera di soccorso per questa nuova emergenza. Abbiamo pensato che la fotografia migliore, seppure parziale, possano essere queste pagine nelle quali sono ritagliati alcuni messaggi che si sono scambiati le donne e gli uomini della P.L. al lavoro. Perché, per chi non lo sapesse, molto coordinamento è eseguito tramite l’uso della messaggeria Whatsapp. Da questi messaggi si riesce a comprendere una giornata di lavoro in quelle condizioni: alle 6 le pattuglie già sono pronte a iniziare il servizio che proseguirà senza interruzioni fino a notte fonda. Si porta aiuto alle persone isolate, si danno indicazioni e si seguono gli spazzaneve per consentire a tutti i mezzi di soccorso di muoversi. Si soccorrono contadini isolati con i loro animali, si controllano strani personaggi che si aggirano in quei luoghi con intenzioni poco chiare, ecc. Non ci sono orari, chi è li dà tutto quello che può senza fare domande e sempre con uno spirito leggero, che traspare da alcuni messaggi. Anche questo è Alcune sequenze del fermo la Polizia Locale di Milano
Anno VII n. 2 - Febbraio 2017
Ecco alcune comunicazioni fatte dagli operatori della Polizia Locale con WhatApp durante la missione...
Anno VII n. 2 - Febbraio 2017
Anno VII n. 2 - Febbraio 2017
Papa Francesco (a bordo dell’auto) arriva ad Amatrice per portare conforto alla popolazione. Ad accoglierlo ci sono anche i Ghisa
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Operazione dell’Unità Bici Rubate Polizia Locale Milano e della Guardia di Finanza
Ritrovate 500 bici rubate per un valore di 100 mila euro L’operazione congiunta Polizia Locale Milano e Guardia di Finanza ha consentito di recuperare le bici e denunciare per ricettazione un cittadino peruviano. Tutte le foto delle bici sono visibili sulla pagina facebook Bici rubate e ritrovate - Milano
Nell’ambito delle attività di controllo economico dell’hinterland di Milano, i finanzieri del Gruppo di Rho hanno scoperto, nel territorio del Comune di Cornaredo, un capannone nella disponibilità di un cittadino peruviano ove erano stipate oltre 500 biciclette per un valore stimato di 100 mila euro, per le quali la persona in questione non era in possesso di documentazione atta a dimostrarne la provenienza. Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro con la contestuale denuncia, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, del cittadino peruviano per il reato di ricettazione. Le attività di indagine, delegate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, David Monti, hanno permesso di accertare, con il contributo della Polizia Locale di Milano, che le biciclette rinvenute erano stato rubate. Tutte le foto delle biciclette ritrovate sono disponibili sulla pagina Facebook “Bici rubate e ritrovate – Milano” della Polizia Locale di Milano aperta da maggio 2016, in modo da permettere il riconoscimento da parte dei legittimi proprietari che potranno rivolAnno VII n. 2 - Febbraio 2017
gersi, per rientrane in possesso, al Gruppo di Rho o alla Polizia Locale di Milano all’indirizzo email pl.bicirubate@comune.milano.it presentando formale denuncia, corredata dalla documentazione che ne attesti la proprietà. (e.l.)
Chi ha visitato la pagina fb della Polizia Locale dopo il ritrovamento delle bici... mail pervenute dai cittadini alla PL:1000 ca. messaggi facebook: 500 Visualizzazioni del video: 64.447 Condivisioni: 882 Bici restituite in un mese tramite fb: 15 Le visualizzazioni totali della pagina da aprile 2016 ad oggi sono state 140.000 con 13.000 like
Regione Piemonte, il premio Centro Studi Cultura e Società alla Polizia Locale di Milano
L’Unità Contrasto Bici Rubate premiata a Torino Il riconoscimento per le “buone pratiche” e l’impegno degli agenti e ufficiali che ha portato in poco tempo a brillanti risultati di Maria Lucia Caspani Motivazione e abnegazione sul campo sono alla base dei successi operativi della neo Squadra Contrasto Bici Rubate e Ritrovate, SCBR, premiata a Torino il 24 febbraio 2017. La delegazione istituzionale della Polizia Locale di Milano, "idealmente guidata" dal Comandante Barbato impegnato in Prefettura per la prossima visita del Papa - è arrivata puntuale in Regione Piemonte per partecipare alla cerimonia ufficiale. Autorità, organizzatori del Centro Studi Cultura e Società piemontese, copremiati e altri ospiti hanno ascoltato con attenzione le eccellenti buone pratiche presentate. Ecco il Vice Commissario Lo Presti, che dirige la Squadra SCBR, con gli altri componenti, Sovrintendente Capo Lana, Assistente scelto Maccioni, Agenti scelti Petroni e Parisi. Sono colleghi sfidanti e innovativi che hanno conquistato il prestigioso Premio nazionale grazie ai brillanti risultati raggiunti. Lo Presti riconferma così l'apprezzabile "spirito di Squadra e caparbietà, elementi che caratterizzano la nostra attività. La collaborazione con le aziende di vendita di cicli e l'interagire con il cittadino tramite la pagina Facebook (che conta circa 50.000 visualizzazioni a settimana) hanno prodotto risultati ragguardevoli e in continua crescita. Le nostro professionalità sono riconosciute anche dalla Procura della Repubblica che in più di un'occasione ci ha delegati in ausilio tecnico alle altre Forze dell'Ordine". In sintesi: i colleghi hanno lavorato molto bene, il Comandante ci ha dato fiducia e, ultimo miglio, il mio contributo di comunicatore pubblico che ha valorizzato la candidatura del Progetto attraverso la raccolti dati, statistiche e informazioni diffuse. Dopo aver curato stesura, analisi, storytelling e abstract english version, ho aggiunto uno spaccato di ciclisti soddisfatti per aver ritrovato le loro bici rubate grazie agli interventi della #SCBR: "il signore di Crema che aveva subito il furto della sua "storica bicicletta con freni a bacchetta (degli
anni 70)" ha emozionato tutti perchè si trattava di un mezzo tramandato di padre in figlio; l'infinita gratitudine del cittadino che aveva subito il furto della bici acquistata in regalo per il figlio e da noi ritrovata dopo un'ora dal furto e il manager di Vigevano che aveva subito il furto nel 2014 di una delle biciclette date in dotazione ai propri dipendenti per promuovere la mobilità sostenibile e da noi recuperata nel 2016". A fine premiazione, l'incontro con alcuni Vigili del Fuoco, grandi eroi di ogni giorno con i quali ci accomuna l'obiettivo di garantire la sicurezza della collettività. Empatia immediata perchè sorretti dallo "spirito di Squadra" che aiuta a vincere tutte le sfide quotidiane che impongono spirito di servizio e professionalità. E sono gioia e profumo di vita per un futuro più sostenibile, sereno e meno insidioso. Congratulazioni a tutti e grazie ad Ernesto Vidotto, formatore di lungo corso di Regione Piemonte, per l'idea di organizzare l'ambìto Premio da assegnare ai migliori progetti operativi d'Italia. Qui è bello evidenziare che la Polizia Locale di Milano ha conseguito questo Premio nazionale per tre anni consecutivi, sempre con programmi diversi. Anno VII n. 2 - Febbraio 2017
La settimana della moda a Milano
La Polizia Locale impegnata con centinaia di agenti L’importante lavoro dei Ghisa per affrontare l’impatto viabilistico e garantire sicurezza e tranquillità nel corso dell’importante evento
di Elio Lusiani Il 22 febbraio è iniziata la Settimana della Moda, una delle “vetrine “ più attese di Milano Riguardo alla settimana di eventi previsti, il Presidente della Camera della Moda ha diffuso questi numeri: sei giorni di sfilate con 70 passerelle, 88 presentazioni e 37 eventi. Per la città si tratta di uno degli eventi clou per l’arrivo di migliaia di persone che generano un indotto calcolato in circa 30 milioni di euro. Tutto ciò ha ovviamente un impatto particolarmente importante con la vita quotidiana cittadina, perché le sfilate avvengono in location situate in tutto il perimetro della città. Detto in altri termini nelle zone interessate ad un evento c’è il rischio concreto che si crei qualche disagio viabilistico. Per questi motivi la Polizia Locale è particolarmente impegnata con un servizio apposito composto da centinaia di agenti che garantiscono la sicurezza, cercando contestualmente di attutire l’impatto viabilistico sulle zone coinvolte negli eventi. Si tratta di un lavoro oscuro ma assolutamente indispensabile per rendere il più possibile piacevole l’opportunità offerta da un evento di questa portata, sia per i cittadini milanesi che per gli ospiti venuti da tutto il mondo.
L’alta moda in città 6 giorni di sfilate 88 presentazioni 37 eventi 30 milioni l’indotto Migliaia di presenze
Decine di agenti e pattuglie impiegate per garantire i servizi viabilistici in cittĂ
Sicuri sulla strada
Pensare da grande I ragazzi della scuola media di Via Zuara propongono un progetto di riassetto viabilistico delle vie limitrofe all’istituto di Elena Termini
Un giorno di metà novembre, all’Ufficio Protocollo della Polizia Locale di Milano di Via Beccaria viene consegnato qualcosa di insolito ed originale: un foglio protocollo scritto a mano con grafia infantile, che arriva direttamente dagli alunni della classe 2° D della scuola media di Via Zuara. In sole due facciate i ragazzi spiegano chiaramente il motivo dell’iniziativa: sollecitati da un ciclo di incontri di educazione stradale nell’ambito del progetto “Sicuri sulla Strada”, desiderano illustrare i rischi che secondo loro sono presenti all’incrocio tra Via Zuara e Via Tolstoj e contestualmente proporre degli interventi finalizzati alla loro eliminazione o riduzione, il tutto accompagnato da un disegno raffigurante l’assetto viabilistico attuale. L’elaborato viene preso in seria considerazione dal Commissario Pietro Garbagnati, responsabile dell’Unità Integrata Sicurezza Stradale e Referente Unico del Progetto “Insieme” , il quale decide di dare riscontro ed attenzione ai progettisti in erba. Si attiva così un percorso che, con la sinergia di più attori interessati ai progetti di Educazione e Sicurezza Stradale della Polizia Locale di Milano , porta ad organizzare un incontro presso la scuola di Via Zuara. L’appuntamento è fissato per l’8 febbraio: nell’aula video della scuola si apre un interessante dibattito tra gli studenti, l’insegnante ed una rappresentanza di istruttori, coordinati dal già citato Commissario Garbagnati e dalla Dottoressa Eleonora Tommaselli, responsabile del Servizio di Educazione Stradale. I ragazzi avanzano le loro proposte: l’installazione di dissuasori di velocità prima dell’attraversamento pedonale, di un parapetto sul perimetro della rotonda, di autovelox con segnaletica luminosa e la presenza di un agente di Polizia Lo-
cale all’entrata ed all’uscita degli alunni da scuola. Sicuri della validità del progetto, peraltro esposto con chiarezza e proprietà di linguaggio, gli alunni della classe chiedono se e quali provvedimenti la Polizia Locale intenda accogliere e quali saranno i loro tempi di realizzazione. Ufficiali ed agenti spiegano ai ragazzi che gli interventi richiesti necessiteranno del coinvolgimento di diversi settori del Comune di Milano e che ciò richiederà dei tempi di studio da parte degli uffici preposti, ma assicurano loro che tutte le proposte avanzate verranno prese in considerazione al fine di realizzare ambiti urbani più sicuri e confortevoli. L’incontro in classe è stato proficuo non solo per il confronto tra utenti della strada ed operatori della sicurezza stradale ma soprattutto perché i ragazzi hanno assunto un ruolo di soggetti attivi e si sono resi promotori di un processo di cambiamento finalizzato ad accrescere le condizioni di sicurezza del loro quartiere, instaurando un rapporto diretto con le istituzioni.
Nuovi strumenti tecnologici la Polizia Locale
Body Cam, drone a visione notturna e apparati radio Assessore Rozza e Comandante Barbato: “Valido supporto per affrontare compiti complessi, garantendo maggiore sicurezza sia a loro che ai cittadini”
Dotare la Polizia locale di Milano di strumenti tecnologici avanzati per affrontare compiti che diventano ogni giorno più complessi. Questo l’obiettivo della delibera con cui il Comune di Milano stanzia 135 mila euro e partecipa ad un bando della Regione Lombardia per avere un cofinanziamento di 80 mila euro. La cifra complessiva di 215 mila consentirebbe l’acquisto di 50 “Body Cam”, smartphone con sistema innovativo di trasmissione radio e un drone professionale, oltre ad altri supporti. “La Polizia locale - spiega l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza – si trova a fare fronte, ogni giorno, a nuove richieste e a svolgere ruoli sempre più ampi, dovuti anche alle domanda di sicurezza che arriva dai cittadini. Le nuove tecnologie possono offrire un valido supporto per affrontare con sempre maggiore efficienza i compiti che gli agenti sono chiamati a svolgere, garantendo maggiore sicurezza sia a loro che ai cittadini”. “L’acquisto di questi strumenti tecnologicamente avanzati – aggiunge il comandante della Polizia locale Antonio Barbato – ci permetterà di avere, durante l’attività operativa, nuove modalità di raccolta di documentazione, utile anche per le indagini che successivamente la Polizia locale dovrà affrontare”. Le telecamere “Body Cam” e i relativi smartphone, in grado di trasmettere le immagini anche in ore serali e notturne in diretta alla Centrale Operativa e di inserirle nel sistema di videosorveglianza denominato “Sistema Milano” (Sistema integrato e condiviso con tutte le Forze dell’ordine in tema di videosorveglianza), saranno assegnate a specifiche unità della Polizia locale, che potrebbero trovarsi in
situazioni esposte a rischio. Il drone, equipaggiato di telecamere ad alta risoluzione anche per la visione notturna collegate alla centrale operativa, sarà particolarmente utile per controllare aree in situazioni complesse. L’importo servirà anche ad acquistare 30 smartphone capaci di supportare un innovativo sistema di trasmissione radio collegata direttamente ai canali della Centrale Operativa. Utilizzato via sperimentale con successo durante le operazioni di soccorso alle popolazioni terremotate del centro Italia, il nuovo apparato permetterà di ovviare alle situazioni di mancanza di copertura delle frequenze radio TETRA in uso.
Sicurezza Urbana, operazione anti degrado
Smantellato mercato abusivo di fronte al Palasharp L’Impegno della Polizia Locale per eliminare piccoli e grandi spazi di illegalità”
Gli agenti della Polizia locale di Milano sono intervenuti lo scorso 17 febbraio prima dell’alba per smantellare il mercato abusivo che occupava ogni venerdì l’area di fronte al Palasharp, in occasione della grande affluenza per la preghiera islamica settimanale. Nel corso dell’operazione sono state allontanate circa cento persone che stavano iniziando ad esporre a terra la merce usata. Al termine, alcune pattuglie dalla Polizia locale sono rimaste sul posto per impedire che l’area venisse occupata nuovamente e Amsa ha provveduto a pulire il parcheggio dai rifiuti. Questo intervento, condotto sotto la direzione del vice comandante Paolo Ghirardi, si ripeterà nelle prossime settimane per evitare che il mercato torni ad occupare l’area intorno al Palasharp. “Non è possibile recintare l’area – ha spiegato il comandante della Polizia locale Antonio Barbato – per questo stiamo lavorando per bloccare fin dalla prima mattina l’esposizione della merce. Continueremo ad intervenire fino a quando
ce ne sarà bisogno”. “Era una questione che purtroppo si protraeva da molto tempo – ha aggiunto l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza – e che molti cittadini ci avevano segnalato. Questa operazione si inserisce all’interno delle attività che la Polizia locale sta attuando per eliminare i piccoli o grandi spazi di illegalità e di mancato rispetto delle regole ancora presenti sul territorio”.
Quattro sgomberi in quattro aree abbandonate a Milano La Polizia Locale è intervenuta in uno stabile ex RSA in via Adriano, in via Rizzoli, in via Calchi Taeggi e in via Rimini
Alle prime luci dell’alba del 20 gennaio la Polizia locale di Milano è intervenuta per sgomberare l’ex RSA di via Adriano. Sono state allontanate 12 persone con regolare permesso di soggiorno. Il palazzo è stato consegnato alla nuova proprietà che provvederà a pulire l’area, a rimettere a posto la recinzione e ad attivare un servizio fisso di guardiania in attesa della partenza dei lavori. “Come abbiamo detto da tempo - spiega l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza - la soluzione definitiva sarebbe arrivata solo nel momento in cui la nuova proprietà si fosse fatta carico dello stabile. Ora possiamo dire che c’è una soluzione vera”. Il 21 febbraio sono stati invece effettuati tre sgomberi in altrettanti palazzi abbandonati: in via Rizzoli, in via Calchi Taeggi e in via Rimini. In via Rizzoli è intervenuta la Polizia di Stato del commissariato Lambrate con il supporto della Polizia Locale. Nel corso dell’intervento sono state controllate 7 persone (3 rumeni e 4 nordafricani) che sono state accompagnate in Questura per le procedure e i controlli di rito. E’ stata inoltre notificata alla proprietà un’ordinanza contingibile e urgenze per provvedere alla messa in sicurezza dell’intera area.
L’Unità Problemi del Territorio della Polizia Locale ha provveduto allo sgombero della zona di via Calchi Taeggi di fronte al parcheggio MM Bisceglie, dove sono state controllate 30 persone e denunciate 11 a piede libero. Alla proprietà dell’area è stata ordinata la demolizione di 10 costruzioni abusive e l’obbligo di messa in sicurezza e pulizia dell’area e il ripristino della recinzione per impedire l’accesso ad abusivi. In via Rimini (ex scuola) sono stati trovati all’interno alcuni giacigli, ma nessuna persona era presente. Si è provveduto alla pulizia e alla messa in sicurezza della struttura in modo da impedire l’accesso a persone non autorizzate. “La collaborazione tra le forze dell’ordine – spiega l’assessore alla Sicurezza Carmela Rozza – è fondamentale per garantire la sicurezza e impedire che aree degradate facciano proliferare fenomeni di microcriminalità innalzando il senso di insicurezza dei cittadini” “La maggiore presenza sul territorio della Polizia Locale e una incisiva azione di contrasto al degrado urbano – ha aggiunto il Comandante della Polizia Locale Antonio Barbato – sono fondamentali per garantire la sicurezza dei cittadini”
Sicurezza reale e percepita, due facce della stessa medaglia La paura della criminalità può prestarsi a strumentalizzazioni politiche e/o mass mediatiche che spesso suscitano stati di allarme sociale ingiustificati. di Stefano Carrara Il 4 gennaio scorso il capo della polizia di New York e il sindaco Bill de Blasio hanno diffuso i dati sulla criminalità nella metropoli sottolineando, entusiasticamente, il dato storico positivo di sempre di “solamente” 998 (novecentonovantotto) sparatorie in città e 335 morti ammazzati, confermando il trend positivo degli ultimi anni. A Milano di morti legati a delitti dolosi nel 2016 sono stati 9. Il giornalista del Corriere della Sera Gianni Santucci, in un suo recente articolo, fa un’interessante comparazione criminologica fra le due città, sottolineando come a New York nel 2016 ci siano stati 3,94 omicidi ogni 100mila abitanti, mentre a Milano il tasso è pari a 0,66 morti ogni 100mila abitanti (il dato cala ulteriormente a 0,43 inglobando l’intera provincia di Milano). Il confronto tra Milano e New York mette in luce quanto sia diverso il grado di percezione del senso di insicurezza e quanto siano diverse le reazioni di politici, mass media e cittadini di fronte ai fenomeni criminali. La società globale è portatrice di incertezza e paure e spinge le economie a produrre precarietà, a creare “bisogni effimeri”, instabilità. Questa rappresentazione risulta efficace nel collocare il tema della sicurezza urbana in una posizione molto articolata e complessa. Il senso di insicurezza può generarsi a livello locale nei singoli individui vittima di reato o violenza, ma la paura dei singoli può essere elevata al contesto della società. Così avviene una decontestualizzazione della paura che viene portata su piani differenti. Le istituzioni hanno (o avrebbero) il compito di affrontare i bisogni delle singole vittime e nel contempo interpretare la realtà rispetto al tema sicurezza senza che il fenomeno sia falsamente rappresentato a livello sociale. Oggi, dicono le statistiche, a fronte di dati oggettivi confortanti rispetto al passato relativi ai fenomeni criminali nel nostro Paese - così come a Milano sono tuttavia legittime le preoccupazione della popolazione perché, in ogni caso, la criminalità rappresenta una seria minaccia. Il termine paura della criminalità, se non correttamente analizzato, può però prestarsi a strumentalizzazioni politiche e/o mass mediatiche (spesso in stretto accordo) che possono suscitare stati di allarme sociale ingiustificati. Alcuni studi hanno dimostrato per esempio come situazioni di allarme sociale contrassegnate dall’o-
stilità verso etnie diverse da quella dominante, siano state create ad hoc per distogliere l’attenzione della popolazione su fatti socio economici di grave portata. Altre ricerche hanno dimostrato, ad esempio, il legame che intercorre tra la percezione di insicurezza e la disorganizzazione sociale e gli indicatori di inciviltà, per cui vivere in un contesto di disorganizzazione dei luoghi della propria quotidianità provoca un senso di incertezza e insicurezza. In conclusione, sicurezza reale e sicurezza percepita sono due facce della stessa medaglia e vanno analizzate correttamente nella loro complessità con risorse e competenze adeguate, senza cadere nella tentazione di facili approssimazioni o populismi per ottenere il consenso.
Unità Reati Predatori
Scippo nella MM1 P.ta Venezia Avevano sfilato il portafoglio ad un turista israeliano. Sono stati arrestati due uomini in flagranza di reato e il bottino è stato restituito al legittimo proprietario
La Polizia Locale li ha trovati che si dividevano il bottino in corso Buenos Aires e li ha immediatamente fermati. C’è voluto un po’ di tempo per riuscire a individuare la persona a cui erano stati sottratti i contanti, ma grazie all’analisi delle telecamere di Atm gli agenti dell’Unità Reati Predatori della Polizia locale, coordinati dal Comandante Antonio Barbato, sono riusciti a risalire a un turista israeliano e gli hanno riconsegnato portafogli e denaro. Il fatto è avvenuto nel tardo pomeriggio di domenica 12 febbraio, quando una pattuglia della Polizia Locale si imbatte in due uomini, già noti agli agenti perché fermati in precedenza, che si stavano scambiando del denaro tra la via Vitruvio e corso Buenos Aires. I due sono stati trovati in possesso sia di euro che di sicli israeliani. D.K.E di 51 anni e B.A.S. 36enne, entrambi di origine algerina con precedenti specifici, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria e dovranno rispondere del reato di furto aggravato. Gli agenti per risalire al momento del furto e individuare la vittima, hanno visionato i filmati delle telecamere ATM che nel mezzanino della fermata MM1 “Porta Venezia” hanno filmato i due pregiudicati mentre derubavano il turista israeliano che, grazie al supporto della suo consolato, in serata si è visto restituire portafoglio con tutti i documenti e il denaro in contante. (s.c.)
Sezione Letterari GSRPM - Biblioteca Chiesa Rossa
Nient’altro che la verità Molto apprezzata l’iniziativa della sezione letteraria del Gruppo Sportivo e Ricreativo dei Ghisa presso la Biblioteca Chiesa Rossa, dove è stato presentato il nuovo libro di Gian Carlo Caselli che ripercorre le tappe fondamentali, i valori, gli amici e i nemici che hanno segnato la sua vita umana e professionale Il 26 gennaio la sezione letteraria del Gruppo Sportivo Ricreativo della P.L. di Milano con il suo responsabile Valerio Lo Giacco, ha organizzato nella sede della Biblioteca Chiesa Rossa, la presentazione del libro del Dr. Gian Carlo CASELLI “Nient’altro che la verità” della Edizioni PIEMME. In una sala gremita il Dr. Caselli ha dialogato con il cronista giudiziario e giornalista del "Fatto Quotidiano" Gianni Barbacetto, da sempre sguardo attento alle cronache giudiziarie più complesse del nostro Paese. Il libro ripercorre le tappe della vita e della carriera di uno dei magistrati italiani più conosciuti per avere seguito fin dal 1974, alcune delle vicende più scottanti e controverse che hanno segnato la storia contemporanea dell’Italia. L’esperienza umana si intreccia profondamente con quella lavorativa perché queste inchieste hanno costretto Caselli ad una vita molto complicata per se e per i propri familiari. A Palermo è stato obbligato a vivere in un bunker, oltre ad avere la scorta perenne in tutti gli spostamenti. Una storia raccontata per la prima volta senza reticenze, senza tralasciare i dettagli più inquietanti: misteri, calunnie, colpi bassi, depistaggi. Il viaggio nei ricordi diventa occasione per una riflessione sferzante sull’attualità del nostro Paese, sugli intrecci fra mafia, economia e politica, con particolari inediti sulle recenti scottanti inchieste
svolte sulla ’ndrangheta nel Nord d’Italia. Un viaggio che non dimentica le radici familiari e culturali, la fede religiosa e la laicità sempre coltivate, insieme a quella passione per il senso ultimo della legge: la difesa del debole, affinché chi è diseguale possa sempre crescere in eguaglianza rispetto agli altri. Molto apprezzato infine dai presenti il contributo musicale offerto dai Colleghi Marco Cappucci (mandolino), Achille Stroppa (chitarra classica) e dalla cantante mezzo soprano Elisa, un trio che ha strappato al Giudice parole di ammirazione e vivo apprezzamento, sentimenti condivisi da tutti i partecipanti. (e.l.)
Prossimo appuntamento Giovedì 2 marzo ore 18 biblioteca Chiesa Rossa Via San Domenico Savio, 3 - Milano
Presentazione del libro
Guida al giro del mondo con la presenza dell’autore Nanni Delbecchi dialoga con l’autore Annarita Briganti giornalista di Repubblica Aperitivo di chiusura
Per restare sempre aggiornati sulle iniziative del Gruppo Sportivo e Ricreativo della Polizia Locale di Milano visita il sito e iscriviti alla news letter http://www.grupposportivoghisa.it/ Anno VII n. 1 - Gennaio 2017
Anno VII n. 2 chiuso in redazione il 28 febbraio 2017 Redazione Via Beccaria, 19 - 20121 Milano tel. 02 77270656 ghisanews@gmail.com Direttore Responsabile Antonio Barbato Comandante Polizia Locale di Milano Coordinamento editoriale: Stefano Carrara Redazione grafica, video, foto: Ufficio Supporto Comunicazione PL Milano Gianluca Balastro, Stefano Carrara, Elio Lusiani, Michelangelo Morisco Ufficio Progetti Comunicazione: Michele Bitritto, Marisa Bovolenta Ghisa news è realizzato in collaborazione con: Ufficio Stampa Comune di Milano Ufficio Comunicazione Istituzionale PL Milano Hanno collaborato a questo numero: Elena Termini., Maria Lucia Caspani Pubblicazione portale Intranet a cura di: Servizio Supporto Canali Interazione City User Comunicazione Interna e Portale Intranet Uff. Informatico PL di Milano Uff. Redazione di Settore PL di Milano Il notiziario è disponibile anche su Local ApPolice di Polizia Locale Milano Per ricevere Ghisa news direttamente nella casella di posta personale scrivere a ghisanews@gmail.com Questo numero di Ghisa news è stato distribuito a n. 3.052 contatti mail. I filmati e video sono disponibili sul canale Youtube Polizia Locale di Milano n. visualizzazioni: 263.132 - Iscritti 501 visualizzazioni Google+ 179.286
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