In strada i primi 78 nuovi agenti
Completato il corso, i nuovi agenti iniziano il servizio nei quartieri presso i comandi di zona
Sono entrati in servizio effettivo i primi 78 agenti di Polizia locale che nei giorni scorsi hanno portato a termine il corso di formazione. A partire dal 24 novembre, e fino al 6 dicembre, sono stati dislocati nei quartieri presso i comandi di zona. Si aggiungono ai 29 ufficiali già operativi dai primi di novembre.
Inizia il vero e proprio lavoro in strada del primo gruppo dei nuovi agenti assunti tra il 7 luglio e il 5 settembre scorsi, che entrano così come effettivi nel Corpo e sono dedicati ad attività di controllo delle strade e nei quartieri, distribuiti tra i nove comandi di Zona secondo le necessità di servizio. Per le prime settimane lavoreranno in pattuglia affiancati da un collega ‘anziano’, per rendersi progressivamente autonomi e seguire tutte le attività previste dal comando di zona nei quattro turni di giornata (comprese le attività notturne).
Oltre a questi 78 nuovi agenti, da inizio novembre avevano già preso servizio 29 ufficiali, dei quali sei sono neo assunti a Milano, gli altri hanno fatto un passaggio di grado.
A dicembre saranno assunti altri 120 agenti che inizieranno il corso di formazione per poi andare in strada nella primavera del 2023.
"Il potenziamento del Corpo della Polizia locale è per noi una priorità – dichiara l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli –. La città ha bisogno di donne e uomini preparati per migliorare la sicurezza in strada, intesa come viabilità e sicurezza stradale, prerogativa della Polizia locale a Milano, ma anche il contrasto al degrado, alla microcriminalità e alle occupazioni abusive, e per quelle attività specialistiche come la sicurezza sul lavoro, il contrasto ai reati ambientali e il
rispetto della normativa commerciale. Il primo gruppo di assunti lo scorso luglio diventa operativo oggi, ma il percorso di assunzioni non è finito, noi andiamo avanti. Ringrazio la scuola della Polizia locale che ha formato questi agenti, sono certo che sono pronti ad andare in strada e nei quartieri per rispondere alle esigenze dei cittadini".
"Una sempre migliore organizzazione degli agenti cui si accompagna in parallelo più tecnologia – dichiara il Comandante del corpo Marco Ciacci – ci permettono di gestire sempre meglio i servizi della Polizia locale e rispondere ai bisogni della città anche di fronte al mutare delle esigenze. Avere più pattuglie in strada significa un maggiore controllo del territorio h/24. I nuovi agenti che già da qualche giorno sono al lavoro hanno avuto un'adeguata formazione nel corso della quale hanno avuto modo di dimostrarci la loro motivazione e le loro capacità operative. A loro auguro un buon lavoro". Entro il 2025 i nuovi assunti permetteranno di aumentare di 500 unità l'organico del Corpo della Polizia locale; fra gli obiettivi, oltre a quello di arrivare al massimo storico di 3.350 uomini e donne, anche quello di abbassare l’età media che oggi è superiore ai 50 anni. Con i nuovi agenti è in corso un forte ricambio generazionale, le assunzioni complessive saranno quasi un terzo del Corpo, con un profondo ricambio, e riguardano giovani con un'età media intorno ai 30 anni per gli agenti e sotto i 40 per gli ufficiali. Questo, insieme ai cambiamenti organizzativi, permetterà un miglior servizio di giorno ma anche di sera e di notte, per rispondere alle necessità della città.
La Polizia Locale di Milano invitata a Monaco
Un importante riconoscimento per un’attività svolta trova riscontro nell’invito ad una importante iniziativa
L’Europen Pickpocketing Conference è organizzata dalla polizia di Monaco, che ne è responsabile, e raccoglie informazioni sui gruppi di criminalità organizzata nel commettere borseggio e/o furto con destrezza negli stati europei. Europol, in quanto agenzia europea di contrasto alla criminalità ha il compito di rendere l'Europa più sicura e assistere gli Stati membri dell'Unione europea nella loro lotta contro criminalità organizzata e terrorismo, è per tale conferenza fornisce la sede e supporto all'evento. Il Nucleo Reati Predatori è stato per la prima volta invitato a partecipare a questa importante conferenza e sono stati gli unici rappresentanti per l’Italia. La conferenza è un incontro di follow-up per il contrasto al borseggio europeo, che si tiene presso Europol dal maggio 2013. La conferenza 2022 ha confermato tali numeri, con più di 170 partecipanti provenienti da 21 paesi. L'obiettivo della conferenza è riunire i rappresentanti delle diverse polizie sia nazionali che locale di tutta Europa per sviluppare una comprensione comune della criminalità organizzata per reati contro il patrimonio, creando una rete di intelligence e di scambio d’informazioni tra le diverse forze di polizie europee in modo rendere più efficace la lotta a questo tipo di reato e di sviluppare future collaborazioni di lavoro a livello transfrontaliero.
I principali obiettivi della conferenza 2022 sono: studio dei gruppi mobili, in Europa, della criminalità organizzata (MOCGs);
Monaco per una grande conferenza internazionale svolta da parecchi anni con passione e competenza iniziativa europea contro la micro criminalità.
Lotta al borseggio in occasione di concerti, festival e altri eventi pubblici, che si svolgono in tutta Europa; Esperienze e best practices con innovazioni tecniche delle forze di Polizie Europee; opportunità di networking nella lotta alla criminalità organizzata da parte delle forze di Polizia Europee; opportunità di finanziamento per azioni congiunte di polizia appartenenti a stati diversi. Per esempio, Il rappresentante della polizia di Anversa, Sven De Doncker, ha riferito su come la combinazione, la pianificazione, e la distribuzione mirata della unità di antiborseggio specializzate, dei diversi stati europei, e l'integra-
zione di informazioni dall'International Pickpocketing Expert Network con controlli incrociati in tempo reale ha portato all’arresto di molti membri dei MOCG (Gruppi mobili di criminalità organizzata) al Tomorrowland 2022, che è un importante festival musicale in Belgio in cui partecipano milioni di persone. Leo Waffenschmidt della polizia di Monaco ha fornito ai partecipanti un aggiornamento sull'operazione all'Oktoberfest. Nel corso degli anni, squadre internazionali d’investigatori nell’antiborseggio appartenenti a diversi stati europei hanno operato insieme in questa manifestazione. Il segreto del successo è stato l’aver sfruttato l’esperienza lavorativa nata nelle proprie unità antiborseggio nazionali che sono ben collaudate, e coordinando le loro attività in tutta la città di Monaco attraverso la polizia di Monaco. Nel 2022 questi team internazionali sono stati ancora una volta in grado di far sfruttare le loro qualità l’affiatamento e l’esperienza maturata con le conoscenze acquisite per compiere molti arresti di alto profilo. La conferenza ha messo alla luce l’importanza della rete Network per lo scambio d’informazioni tra le diverse forze di polizie. Dai diversi rappresentanti delle polizie europee vi è stato un grande interesse verso l’Italia soprattutto in prospettiva delle Olimpiadi invernali 2026. In tale previsione l'Operation Festival potrebbe essere uno strumento che l’Italia potrebbe mettere in campo, visti i successi nelle altre manifestazioni Europee, per contrastare la presenza dei MOCGs (Gruppi mobili di criminalità organizzata) che sicuramente saranno attratti dall’evento, in modo da migliorare anche dal punto di vista dell’internazionalità la risposta in modo efficace ed efficiente, il fenomeno del borseggio.
ViceCommissarioGiovanniForestieriAperto lo sportello per
Un aiuto psicologico e legale per chi ha subito maltrattamenti, truffe, atti persecutori, bullismo e reati stradali
È
stato aperto lo sportello pilota dedicato alle vittime di reati presso la sede dell'Unità investigazione e prevenzione della Polizia locale. Si tratta di un'iniziativa nata grazie al progetto "Un futuro in Comune: al fianco di chi è vittima", finanziato dal Ministero della Giustizia con Regione Lombardia capofila e partner il Comune di Milano giustizia riparativa e mediazione penale e Unità Mediazione e prevenzione progetti trasversali - insieme a enti del terzo settore come Cooperativa Dike, Cooperativa CIPM, Cooperativa A&I.
Lo sportello fornisce ascolto, supporto, informazione e orientamento alle vittime che sporgono denuncia per seguirle nel percorso psicologico e sociale e nell'interazione con i nuclei dell'Unità operativa della Polizia locale che si occupano di reati quali maltrattamenti, truffe, atti persecutori, reati legati a fenomeni di bullismo e cyber bullismo e reati stradali. L'obiettivo è aiutare le persone ad affrontare le conseguenze di una denuncia nei casi di maltrattamento o atti persecutori, di truffa anche informatica, di bullismo e cyber bullismo, di estorsione ma anche di furto in casa. Inoltre lo sportello si occupa di vittime di infortuni sul lavoro e reati stradali, che spesso non vengono intercettate dai percorsi istituzionali di sostegno e pertanto sono lasciate sole. "Il progetto pilota assessore alla Sicurezza un sostegno concreto e sollecito alle vittime di reati che sono stati trattati dagli agenti della Polizia locale. Pensiamo ad esempio alle vittime di incidenti stradali e ai loro familiari, a chi ha subito un infortunio sul lavoro, oltre naturalmente alle vittime di truffa, furto, maltrattamento eccetera. Essere accanto a queste per-
sone fin dal momento della denuncia può aiutare ad affrontare e superare meglio una situazione molto difficile".
"Con questo sportello – afferma Martina Riva, assessora alle Politiche giovanili – abbiamo voluto incrementare, in un'ottica integrata, le attività di supporto dedicate alle vittime di reato offerte dal Comune di Milano nei servizi già operativi sul territorio. Questo non solo per
per le vittime di reato
rispondere alle istanze delle direttive europee sul tema, ma anche e soprattutto per valorizzare sempre più una cultura della riparazione capace di essere effettivamente inclusiva nei confronti sia delle vittime sia della comunità lesa dai reati".
In futuro lo sportello al pubblico si aprirà anche alle segnalazioni dei Vigili di quartiere, polizia di prossimità, spesso fra i primi destinatari
della Polizia locale ed è aperto tutti i mercoledì dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle 16 alle ore 19. Gli stadi del progetto vedono coinvolti due psicologi, due avvocati e due educatori e prevedono un primo incontro di accoglienza e ascolto e successivamente di indirizzo verso i servizi già esistenti non ultimo il supporto psicologico. Gli specialisti allo sportello operano in stretta relazione con la Polizia locale e ap-
delle necessità dei cittadini e delle cittadine per quanto concerne il bisogno di aiuto e sostegno per uscire da una situazione di vittimizzazione.
La sede dello sportello è in via Cittadini 2/a presso l'Unità Investigazione e prevenzione
partengono alle Cooperative Dike, CIPM e A&I, all'Unità Centro giustizia riparativa e mediazione penale e Unità Mediazione e prevenzione progetti trasversali.
Parco Trotter, controlli nell’ area verde e nelle vie limitrofe
Pattugliamenti intensificati con più unità e servizio quotidiano dei Vigili di quartiere
Nelle giornate di martedì 22 e giovedì 24 novembre, una pattuglia della Polizia locale composta da agenti dell'Unità cinofila, Nucleo Contrasto stupefacenti, motociclisti del Radiomobile e Comando di Zona 2 ha effettuato alcune attività di controllo presso il Parco Trotter e nelle aree limitrofe di via Padova. Sono state controllate anche persone e attività commerciali nelle vie Padova e Arquà, col sequestro penale di alcuni grammi di hashish, ritrovati anche fra i cespugli del parco. I controlli seguono una prima operazione che si era svolta lo scorso 20 ottobre. "Il Parco Trotter è un gioiello della nostra città – dichiara l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli – anche grazie alla riqualificazione di edifici e aree effettuata dal Comune in questi anni. Un luogo di educazione e formazione per tanti bambini, bambine, ragazze e ragazzi grazie alle scuole presenti, ma anche di aggregazione grazie alle associazioni e ai genitori che lo ani-
mano con eventi e attività. La Polizia locale continuerà ad esserci per prevenire degrado e illegalità. Questo permetterà a tutti gli attori di lavorare al meglio nell'azione di socializzazione ed educazione per il quartiere. Così si porta sicurezza in modo partecipato e attivo". Scuole e associazioni avevano segnalato, tra settembre e ottobre, diverse criticità all'interno del parco a causa di episodi di spaccio, degrado e vandalismi. Con il Municipio 2 e gli assessorati del Comune è stato programmato, durante un'assemblea del 25 ottobre scorso a cui hanno preso parte oltre cento residenti del quartiere, un piano di lavoro sinergico che prevede controlli, prevenzione, pulizia, attività sociali e aggregative.
La Polizia locale è impegnata con una presenza quotidiana nel pomeriggio effettuata dai vigili di quartiere soprattutto ai due ingressi e in alcune zone critiche, e con alcune attività mirate di prevenzione allo spaccio di stupefacenti.
cuffiette e lampadine contraffatte
Oltre 200.000 euro il valore commerciale del materiale elettrico ed elettronico pericoloso
Nell'ambito di un'attività per il contrasto all'abusivismo commerciale, lo scorso 25 novembre, gli agenti del Gruppo operativo anti contraffazione (GOAC) della Polizia locale hanno sequestrato circa 16.000 dispositivi contraffatti per telefoni, smartphone e tablet e più di 6mila prodotti elettrici pericolosi in quanto non conformi alle normative europee. Le perquisizioni sono state eseguite all'interno di alcune attività commerciali che si trovano tra Milano e Monza. Il valore totale della merce sequestrata è di circa 200.000 euro.
In particolare tra gli articoli elettrici sequestrati vi erano interi bancali pieni di luci notturne e adattatori universali che una volta collegati alla presa elettrica presentavano un grande rischio di folgorazione per l'utente in quanto le parti interne non erano isolate in modo adeguato e
sicuro. Al contrario, erano direttamente accessibili dall'esterno con la possibilità di un contatto con parti del corpo umano.
La perquisizione, protrattasi per diversi giorni, si è svolta in due distinte attività commerciali, tra cui un grosso distributore europeo con sede a Monza e si è conclusa con la denuncia di due cittadini cinesi per aver immesso sul mercato prodotti contraffatti e potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Il GOAC opera all'interno del Programma nazionale di azioni territoriali anticontraffazione promosso fin dal 2010 da ANCI con il Ministero dello Sviluppo economico e successivamente rinnovato. I comuni e le polizie locali hanno infatti un ruolo di primo piano nella lotta alla contraffazione per la sicurezza di cittadine e cittadini e la tutela della filiera produttiva che opera in modo legale.
Abusivismo commerciale, sequestrate sigarette di contrabbando
con gas vietato
Gli agenti del Gruppo operativo anticontraffazione (GOAC) della Polizia locale, al termine di un'attività di osservazione che si è protratta per diversi giorni, hanno arrestato un cittadino egiziano dedito al contrabbando di tabacchi lavorati esteri.
L'uomo è stato sorpreso dagli agenti mentre stava vendendo alcuni pacchetti di sigarette risultati poi contraffatti. In seguito alla perquisizione sono stati trovati nella cantina di uno stabile condominiale scatoloni pieni di sigarette per un totale di circa 60 chili, tra queste 15 chili di un noto marchio contraffatto. Inoltre sono stati sequestrati circa 120 chili di tabacco per narghilè e 14mila euro in contanti nascosti
tra fogli di giornale, evidentemente frutto dell'attività di vendita dei tabacchi.
L'uomo rischia una pena detentiva dai 3 ai 7 anni e la multa di 70.000 euro (violazione del DPR n. 43/1973).
Sempre nel corso di un'attività di controllo su diversi esercizi commerciali con sede a Milano e in Monza e Brianza volta alla ricerca di prodotti a tema natalizio non conformi ai requisiti di sicurezza e quindi potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori gli agenti del GOAC hanno sequestrato oltre 2.000 bombolette spray di neve finta contenente gas infiammabili il cui utilizzo non è permesso per fini ludici o decorativi.
Sequestrate anche 2.000 bombolette spray di neve fintaGruppo Operativo Anti Contraffazione
Sequestrati 20.000 piccoli elettrodomestici non conformi ai requisiti di sicurezza
Nel 2022 sequestrati dall'anti contraffazione 145.256 prodotti "falsi" e 28.190 merci pericolose
Nelle scorse settimane gli agenti del Gruppo operativo anti contraffazione (GOAC) della Polizia locale hanno eseguito diverse ispezioni commerciali al termine delle quali hanno ritirato dal mercato oltre 20.000 piccoli elettrodomestici come ferri da stiro, aspirapolveri e boule elettriche, potenzialmente pericolosi per i consumatori, in quanto, pur recando marcatura CE, risultavano non conformi ai requisiti di sicurezza previsti dalle normative europee. L'operazione, conclusasi con la denuncia di due persone, era partita da alcune verifiche di conformità effettuate dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su alcuni prodotti elettrici esposti in vendita presso una nota catena di esercizi commerciali, a seguito delle quali venivano riscontrate gravi irregolarità in contrasto con la dichiarazione di conformità CE fornita dal produttore. Gli elettrodomestici successivamente sottoposti dalla Camera di Commercio ad un più approfondito controllo presso i laboratori accreditati di IMQ, risultavano pericolosi per la sicurezza dei consumatori e delle consumatrici.
In particolare, sui ferri da stiro e sulle aspirapolveri i tecnici di IMQ riscontravano un pericolo di folgorazione perché i cavi elettrici, oltre a non essere adeguatamente isolati, risultavano, alla prova di resistenza al calore, infiammabili. Nel corso di altre operazioni svolte sempre in collaborazione con la Camera di commercio di Milano sono stati sequestrati articoli di puericultura non conformi ai principi di sicurezza previsti dalle norme vigenti come materassini per lettini, passeggini e carrozzine, qualificati, a seguito di un esame di laboratorio dei tecnici dell'Istituto italiano sicurezza giocattoli (a UL solutions company), come prodotti pericolosi a
causa del rischio di caduta del bambino al di fuori del prodotto.
Immettere sul mercato un prodotto marcato CE che ad un'analisi di laboratorio dovesse risultare pericoloso può integrare per il produttore anche il reato di frode nell'esercizio in commercio per il quale il nostro codice prevede la pena della reclusione fino a due anni e la multa fino a 2.065 euro, oltre all'applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie fino a 60.000 euro.
Nel corso del 2022 la Polizia locale, avvalendosi della collaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e della competenza tecnica di IMQ e Istituto italiano sicurezza giocattoli, ha denunciato diversi venditori di merci contraffatte e numerosi commercianti per aver immesso sul mercato prodotti pericolosi; sono 224 i sequestri sul territorio dello Stato che hanno permesso di sottrarre al mercato circa 145.256 prodotti recanti marchi contraffatti e 28.190 prodotti potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori e delle consumatrici in quanto non conformi ai requisiti di sicurezza.
In piazza Duomo, rapper girava un video con un pitone reale, denunciato
L’intervento celere della Polizia Locale mette in salvo l’animale sanzionando il trasgressore
Nel pomeriggio di domenica 20 novembre, due pattuglie della Polizia locale sono intervenute in Galleria Vittorio Emanuele II, presso l’Ottagono, dove il rapper Pippowild, appartenente alla Sdraio Gang, stava girando video che avevano per protagonista anche un pitone reale. I video erano destinati alla pubblicazione sui canali social del rapper. Poco prima erano state girate immagini analoghe in piazza Duomo. Sul posto, su richiesta degli agenti, è intervenuto personale veterinario di ATS che ha accertato le buone condizioni cliniche del rettile riservandosi successivi approfondimenti. Il ragazzo è stato denunciato per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura (art. 727 Codice penale) e per non aver provveduto alla cura e alla garanzia del benessere del rettile (art. 7 del Reg. Tutela benessere animali).
Già qualche settimana fa, il 26 ottobre scorso, lo stesso rapper aveva sparso in piazza Duomo 40 kg di mangime per piccioni. Dopo accertamenti da parte della Polizia locale e il reperimento dei video relativi alla "performance" il giovane, classe 1998, era stato sanzionato per aver contravvenuto al divieto di somministrazione di mangime nel perimetro urbano.
La compravendita al tavolo agenti sequestrano 187 banconote
Tentano di comprare un Rolex da 30.000 euro con denaro falso, sventata la truffa
Lo scorso 30 ottobre gli agenti del Nucleo reati predatori della Polizia locale hanno sventato una truffa perpetrata ai danni di un venditore di Rolex da parte di due persone di origine slava, T.D. 40 anni e D.L. 20 anni, entrambi indagati a piede libero (articoli 56, 110, 640 e 61 del Codice penale). Il signor B.O. pubblica, su un noto sito web svizzero specializzato in orologi di pregio, l'annuncio per la vendita di un Rolex modello Tiffany 41mm al prezzo di 30.000 euro. Immediatamente viene contattato da un sedicente collezionista ma le modalità di incontro proposte lo insospettiscono. Pertanto decide di rivolgersi alla Polizia locale che, già nell'estate del 2021, aveva seguito le indagini per una truffa chiamata in gergo "rip deal" di cui era stato vittima.
Gli agenti del Nucleo reati predatori si accordano con il venditore per seguire lo svolgimento della compravendita, intervenendo in caso di necessità: l'incontro viene fissato presso un bar del centro commerciale "Piazza Portello", a pochi tavoli di distanza e fuori dal locale c'è anche la Polizia locale.
Il compratore arriva puntuale insieme ad un'altra persona che, invece di accompagnarlo al bar, resta alla guida dell'auto parcheggiata con il motore acceso. Sale l'allerta, inizia la trattativa. L'acquirente si presenta come David Goldman e, senza troppi convenevoli, chiede di vedere l'orologio e le garanzie di autenticità e proprietà. Quindi estrae dal sacchetto di un negozio una bustina in tessuto e la porge al venditore, chiedendogli con sollecitudine di consegnare il Rolex e senza dargli il tempo di controllare le banconote da 200 euro. L'acquisto volge alla conclusione, lo scambio è avvenuto. A questo punto gli agenti seduti al tavolo si qualificano, identificano l'acquirente come T.D., e non certo David Goldman, e alla guida dell'auto il figlio, D.L. Il sacchetto di carta, ancora nelle mani del compratore, contiene 189 banconote da 200 euro ma soltanto due biglietti sono autentici, i restanti 37.400 euro risulteranno falsi. Dagli accertamenti effettuati è emerso che a carico degli indagati vi sono numerosi precedenti per fatti analoghi e reati contro il patrimonio.
Nucleo Reati Predatoritavolo di un ristorante, gli banconote false da 200 euro
Vende sigari cubani sul Milomat, denunciato
Il Nucleo Duomo della Polizia locale ha sequestrato 2 chili di sigari cubani venduti abusivamente da un uomo che, come ‘negozio’, utilizzava il Milomat posto all’angolo tra piazza Duomo e via San Raffaele. È accaduto ieri pomeriggio. Il signore, di nazionalità cubana, proponeva ai passanti l’acquisto di cinque scatole di legno di sigari cohiba privi dei sigilli di legge. Gli agenti della Polizia locale gli hanno comminato una sanzione amministrativa di 3.200 euro, pari a 1,67 euro per ogni grammo di tabacco venduto in violazione alle norme sul monopolio di Stato.
Alla Scuola del Corpo si è svolto il tradizionale concerto natalizio della Banda
Il giorno 15 dicembre nell’aula magna della scuola del Corpo, si è tenuto il concerto di Natale della Banda Musicale della Polizia Locale. Nel corso del concerto sono stati eseguiti alcuni brani classici sia del Natale che di opere universalmente riconosciute.
In particolare il Preludio della Traviata e The symphonic Gershwin. Questo da l’idea di quanto l’impegno profuso in questi anni abbia portato la Banda ad un livello di professionalità
assolutamente riconoscibile anche da semplici spettatori dei loro concerti. Ricordiamo che la Banda Musicale ha iniziato ad esibirsi nel 2012 e in Italia è una delle quattro formazioni musicali della Polizia Locale, insieme a quelle di Roma, Torino e Venezia. Nell’occasione erano presenti l’Assessore alla Scurezza Granelli e il Comandante Ciacci, che hanno avuto parole d’elogio per l’impegno e le capacità di tutti i componenti della Banda.
Minorenne arrestato mentre guidava un motociclo rubato sul marciapiede
Il Nucleo contrasto stupefacenti della Polizia locale ha fermato un giovane per ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale, possesso di stupefacenti ai fini di spaccio (art.73 dpr. 309/1990 c.1 e artt. 648 e 337 del codice penale).
Il giovane, risultato successivamente minorenne ancora per pochi giorni, aveva precedenti penali e un provvedimento già in atto del Tribunale dei minori per rapina a mano armata e lesioni: è stato arrestato e deferito dall'Autorità giudiziaria alla comunità protetta di Torino. Gli agenti della Polizia locale avevano fermato il ragazzo mentre, a bordo di un motociclo, percorreva un tratto di marciapiede in via Arsia,
in prossimità di un istituto scolastico e in orario di uscita degli studenti. Alla vista degli agenti il giovane aveva velocemente scaraventato a terra la motocicletta ed era scappato di corsa. Gli agenti sono riusciti a fermarlo e lo hanno trovato in possesso di hashish e di diverse banconote di vario taglio per un totale di 150 euro. Inoltre era privo di licenza di guida. Durante la successiva perquisizione a casa, dove il fermato vive con la madre, l'Unità cinofila della Polizia locale ha trovato ulteriori pacchetti di hashish per un totale di circa 70 grammi. Il motociclo è stato restituito al proprietario.
Il 12 dicembre è stato firmato un protocollo
Ratificato un accordo dopo anni di collaborazione nelle emergenze
protocollo tra Esercito e Comune di Milano
emergenze cittadine più importanti a partire dalla pandemia
Il 12 dicembre presso la Caserma Santa Barbara di piazzale Perrucchetti, è stato firmato un protocollo d'intesa tra la Direzione Protezione civile del Comune Milano e l’Esercito per consolidare le sinergie nell’ambito delle attività di protezione civile a favore dei cittadini e delle cittadine in caso di calamità naturali ed emergenze e condividere le esperienze.
Presenti alla firma l'assessore alla Sicurezza e Protezione civile Marco Granelli, il comandante del 1° Reggimento Trasmissioni Valerio Golino e il direttore della Protezione Civile comunale Cristiano Cozzi.
Il protocollo è un accordo di collaborazione e cooperazione sinergica per favorire un approccio condiviso alle comuni attività da svolgere nell’ambito dei rispettivi compiti istituzionali. In particolare, gli elementi di questo accordo riguardano la condivisione di esperienze, competenze e conoscenze sui principali mezzi e
materiali utilizzati nella gestione delle emergenze con l’obbiettivo di massimizzare l’efficienza e i tempi di reazione degli enti in caso d’intervento.
"Nel tempo abbiamo costruito sul campo un modello di collaborazione basato sulla sinergia e la complementarietà - dichiara Marco Granelli assessore alla Sicurezza e Protezione civile -. La firma del protocollo tra Protezione Civile comunale ed Esercito consolida l’esperienza fatta sul campo da squadre pronte ad entrare in azione anche in situazioni estreme con un obiettivo comune essere sempre pronti nel soccorso ai cittadini."
All'atto della firma del protocollo il comandante del 1° reggimento, colonnello Valerio Golino, “ha ribadito quanto la collaborazione con la protezione civile in Milano in questi anni sia stata fattiva, puntuale collaborativa tanto da avere instaurato dei rapporti di buona amicizia e stima reciproca.”
La commemorazione dei defunti
Al Cimitero Monumentale la cerimonia tradizionale di ricordo degli scomparsi
Il giorno 3 novembre si è svolta la cerimonia in ricordo delle vittime della Polizia Locale.
Un primo momento di raccoglimento, con la deposizione di una corona, si è svolto nel cortile del Comando di piazza Beccaria, alla presenza dell’Assessore alla Sicurezza Granelli, del Comandante Ciacci, e di tutti i Dirigenti della Polizia Locale.
Al cimitero Monumentale si è svolta la seconda parte della giornata che ha avuto il suo fulcro con la Santa Messa celebrata nella cappella del cimitero, dal Cappellano del Corpo don Mario. Alla cerimonia hanno partecipato anche numerosi ex agenti in pensione, coordinati dall’Associazione, sempre presente in queste occasioni speciali.
La storia dei ghisa milanesi nelle pagine Corriere della Sera
Articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 14-15 marzo 1899 Corriere Milanese
La fine dei “cappelloni”
Oggi adunque i vigili urbani, deporranno il palamidone, la tuba, per indossare la svelta ed austera divisa del policeman inglese, resa più gaia di colore, più corrispondente alle abitudini del nostro occhio , con una sostituzione dal bleu al nero. E l' imponente bastone di canna d'India, sarà. sostituito dalla bacchetta del policeman. La consegna ufficiale della divisa è stata fatta con un “ordine” del giorno nel quale, ricordate le benemerenze passate del corpo dei sorveglianti urbani, si fanno voti per la sua condotta avvenire e si ricorda che la piccola, ma pesante verga di legno di mortella, se può essere mezzo di difesa, devo essere soprattutto simbolo di autorità o di rispetto alla leggo.
Prima che tube o palamidoni vengano confinate nelle guardarobe dei costumi storici, gioverà ricordare quel brano di cronaca cittadina, che è essi connessa.
i sorveglianti urbani datano dal 1860, l'anno nel quale la nostra amministrazione comunale, uscita dal servaggio straniero, si riordinò.
Nella seduta del Consiglio Comunale del 31 maggio 1860, sindaco il Beretta, assessore Giovanni Visconti-Venosta, questi proponeva di regolare la sorveglianza urbana.
La sorveglianza urbana egli disse è ora domandata ad un ufficio interno, a tre delegati
e quattordici commessi. Facile è il vedere come affatto insufficiente sia il numero di questi funzionari, per l' intera sorveglianza della città nostra. Infatti essa è caduta in quello stato di trascuratezza, che ognuno di noi vede o deplora. L'istituzione dei “policeman” e dei “sergents de ville” suggerì alla Giunta di farne l'applicazione alla sorveglianza urbana, onde affidare in avvenire l'esecuzione di tutte le ordinanze municipali ad una forza disciplinata, vigile e rispettata. Ed è così che agli antichi quattordici commessi d'annona, i quali non vestivano alcuna divisa e che non avevano altro compito all'infuori di quello di curare l'igiene, e di far dei prelievi di derrate alimentari, per portarle, non esistendo un laboratorio chimico municipale, ai farmacisti scelti quali periti del Comune, venivano sostituiti 50 vigili urbani con 6 delegati. La divisa in origine era questa, come si rileva dagli atti del Comune del 1860: Surtout di colore bleu oscuro, con collare diritto ad una sola bottoniera. Sopra ogni lembo del collare sarà ricamato in nero lo stemma del Comune. Pantaloni bleu scuri, cappello tondo di feltro nero, col fondo o colla tesa esternamente coperta di pelle nera verniciata. I sorveglianti saranno muniti di canna d'India ed armati di pistola.
Ma questo figurino, esattamente compiuto su quella che era allora la divisa dei policemen inglesi. subì parecchie modificazioni: anzitutto l'abito divenne completamento nero: il cappello assunse forma e proporzioni più moderne e le pistole, andato in disuso mercè i progressi dell'armeria, non furon sostituite dal revolver. ll cappello dei vigili , merita un capitoletto a parte.
Proseguendo nella serie di articoli pubblicati sul Corriere della Sera che riguardano la storia del Corpo, facciamo un balzo in avanti di ventuno anni nel marzo del 1899, quando con l’amministrazione avente a capo come Sindaco Giuseppe Vigoni, venne deliberato il cambio della divisa che ebbe però breve durata in quanto il Sindaco diede le dimissioni il 21 giugno dello stesso anno per contrasti coi Radicali. Il consiglio non riuscì a formare una nuova giunta, venendo così sciolto e sostituito provvisoriamente da un Regio Commissario Straordinario, Francesco Maggiotti, che rimase in carica dal 28 agosto al 18 dicembre 1899, quando venne eletto come Sindaco Giuseppe Mussi. Il nuovo Sindaco tra i vari cambiamenti fece quello che modifico completamente la foggia e il colore delle uniformi e del copricapo dei Vigili Urbani e di questo racconteremo nei prossimi articoli. GianfrancoPeletti
Il primo modello, copiato religiosamente dal cappellaio Ponzone di Milano, su quello inglese, era un enorme cappello a staio, che ebbe un grande successo di ilarità e che valse subito ai sorveglianti il battesimo di cappelloni. Vi fu un periodo di tempo in cui questo qualificativo costituì la gioia dei ragazzi, ai quali non pareva vero di poterlo lanciare, stando nascosti dietro un canto di strada, dandosi poi alla fuga. Questo vezzo non contribuiva certo ad accrescere il dovuto rispetto alla novella autorità civica, per cui si pensò di provvedere. Ma sorse in allora un dubbio: quello se la parola “cappellone”, potesse considerarsi un oltraggio, visto o considerato che il qualificativo corrispondeva ad una reale condizione di fatto. I pareri erano discordi, ma un bel giorno saltato il fosso del dubbio, il Comune invocò il giudizio del magistrato, il quale ritenne che la parola ”cappellone” costituiva un oltraggio.
Ma se il principio d'autorità ebbe il suo trionfo, un trionfo lo ebbe pure il popolino, poichè il cappello andò perdendo un po' le sue forme mastodontiche, per ridursi ad un usuale cappello a staio.
I vigili urbani, nel 1873, coll'unione dei Corpi Santi salivano a 70 con 10 delegati. Nel 1881, in occasione dell'Esposizione nazionale venivano portati a 100. Domani quelli che vestiranno la nuova divisa saranno circa 250, dipendenti da 8 mandamenti ai quali sono addetti 16 fra delegati e vice delegati; alle dipendenze d'un delegato centrale, aggiunto al Riparto “Sorveglianza urbana” a Palazzo Marino. E allorchè i quadri saranno completi, i vigili saliran-
no a 320.
Sostanzialmente le attribuzioni del corpo e gli scopi per il quale venne creato, non sono affatto modificati : e i mutamenti più importanti nella sua organizzazione sono quelli che furono ora apportati.
E i “cappelloni” ci sia consentito di chiamarli col nome con cui divennero popolari, ora che hanno lasciato il posto ad una forma di vigile più moderna seppero essere un corpo rispettato e ben voluto dalla città, per la dignità con cui esercitarono sempre la loro funzione.
In trentotto anni ci diceva ieri il segretario municipale Albani, dal quale dipendono essi non hanno mai dato origine ad alcuno di quei brutti fatti, che sollevano l'opinione pubblica. All'infuori di piccole mancanze, sempre severamente punite, di qualche errore involontario o in buona fede commessa nell' interpretazione dei regolamenti ch'essi devono far rispettare, null'altro può mettersi al loro passivo. Non una sola accusa di corruzione, di venalità venne mai elevata contro di loro. »
In questi ultimi tempi però l'organismo del Corpo appariva invecchiato. Alle esigenze di una città, nella quale il movimento è triplicato, non aveva corrisposto la graduale sua trasformazione. Al policeman inglese, antico stampo, era necessario sostituire il policeman nuovo modello, meno monumentale. ma più svelto. Ma è da sinceramente augurarsi che la nuova uniforme e il nuovo regolamento mantengano e rafforzino la stima e la popolarità che il Corpo seppe, colla divisa antica, formarsi