Sommario
Via
Supervisione: ComandantePoliziaLocalediMilano
Marco Ciacci
Redazione:UfficioComunicazionePoliziaLocaledi Milano ElioLusiani,MaraFerrario
IncollaborazioneconUfficioStampaComunediMilano MariaEmanuelaAdinolfi
Hannocollaborato GianfrancoPeletti, GianfrancoManera,MonicaFresco, DanieleMazzini
Chiusoinredazioneil21aprile2023
Redazione:Via Beccaria, 19 - 20121 Milano tel. 02 77270656 - pl.Comunica@comune.milano.it
Lapubblicazioneintranetèacuradi: Serv. Supp. Canali Interazione City User Comunicazione Interna Uff. Informatico e Uff. Redazione di Settore Polizia Locale di Milano
Ilnotiziarioèdisponibileanchesu LocalApPolicePoliziaLocaleMilano PerricevereGhisanewsdirettamente nellacaselladiposta personalescrivereaPl.Comunica@comune.milano.it Questonumeroèstatodistribuitoa3.250contattimail. Ivideosonodisponibilisulcanale YoutubePoliziaLocalediMilano, visualizzazioni: 1024000 Iscritti:2350
Decentrato 9
Via Villani: il progetto di contrastando il degrado
La Polizia Locale è stata presente lavorando alla
Nel mese di febbraio la Polizia locale ha effettuato alcune operazioni di sgombero di cantine occupate presso le case di edilizia pubblica gestite da MM in via Villani 3 (Municipio 9), dove sono in corso lavori di riqualificazione. Il 24 febbraio l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli, con operatori dell'Assessorato alla Casa, Municipio 9, MM e Polizia locale, ha effettuato un sopralluogo per verificare la situazione e pianificare le attività di messa in sicurezza previste a partire dal 1° marzo.
Nel corso delle settimane precedenti gli agenti di Polizia locale hanno controllato alcune cantine di via Villani 3 che sono risultate occupate abusivamente da 13 persone; fra queste una è
stata accompagnata presso il carcere Beccaria perché titolare di un ordine di custodia cautelare per spaccio risalente alla sua minore età, e una seconda con un ordine di espulsione.
"Gli interventi effettuati nei giorni scorsi dalla Polizia locale di concerto con gli uffici del Comune e MM hanno permesso di liberare box e cantine occupate – dichiara l'assessore Granelli –. È stato così possibile interrompere l'occupazione e alcune attività di piccolo spaccio. Stiamo mettendo in sicurezza questi spazi perché possano tornare agli inquilini e ai residenti ed essere utilizzati al meglio per avere un quartiere più sicuro e più vivibile".
riqualificazione prosegue
restituzione delle aree occupate abusivamente
Cade il cestello di una gru: incidente mortale sul lavoro
Il Gruppo Investigativo Rapido della Polizia Locale indaga su quanto
avvenuto
Il 12 aprile 2023 intorno alle ore 10 al Golf Club di Noverasco, 3 operai, due specializzati ed un apprendista, sono caduti dal cestello di una gru mentre erano intenti a potare un pioppo a circa 20 metri di altezza. La caduta ha riportato due vittime ed un ferito in prognosi riservata. Sul posto oltre alla Polizia Locale di Opera, ai Carabinieri e dai Vigile del Fuoco, è giunto il Gruppo Intervento Rapido
della Polizia Locale di Milano, coordinato dal PM Aggiunto Tiziana Siciliano e capitanato dal Commissario Capo Coordinatore Maurizio Ghezzi.
Per fare maggiore chiarezza sulla dinamica del tragico incidente e sulle responsabilità di quanto avvenuto, in luogo è giunto anche il Nucleo Droni (Piloti UAS) della Polizia Locale di Milano. Le indagini sono ancora in corso.
Nelle foto a destra:
Il braccio spezzato della gru
Le forze dell’ordine con i pompieri sul luogo dell’incidente
Le immagini sono tratte dai video di Local Team
Polizia
Alla scoperta del Palazzo del Capitano
Progetto Milano Fuoriclasse: una giornata
Nell’ambito di un’iniziativa promossa dall’Associazione di volontariato Polis Fuoriclasse, che si occupa dal 2023 di promuovere l’educazione civica alla cittadinanza, sono state organizzate due giornate che hanno permesso ad altrettante scuole secondarie di primo grado di Milano, la Cairoli e la Mauri, di conoscere i segreti che si celano dietro le mura del Palazzo del Capitano, sede centrale della Polizia Locale. Ai ragazzi, accolti nel cortile da un gruppo di agenti composto da personale dell’Unità Radiomobile e della Centrale Operativa, è stata raccontata la storia dell’edificio, dalla sua costruzione ed inaugurazione nel 1605 come sede dell’amministrazione della giustizia della città, fino al suo scopo attuale come sede della
Polizia Locale. Gli studenti hanno avuto modo di vedere come funzionano gli apparati radio presenti sui nostri motocicli e sulle pattuglie e sono stati poi invitati in sala radio, cuore pulsante della Polizia Locale, dove hanno potuto constatare come lavorino gli operatori presenti, sia ai centralini, sia alle postazioni radio, sia al controllo telecamere.
Molte sono le domande che i piccoli ospiti hanno posto agli operatori, meravigliandosi di quanto lavoro ci sia dietro ad ogni singolo intervento, sia per gli agenti operanti all’esterno, sia per gli addetti alla centrale operativa.
Siamo certi che questa iniziativa porterà fin da piccoli al rispetto dei valori civili e dell’uniforme che indossiamo orgogliosamente ogni giorno.
Capitano della Polizia Locale giornata per imparare ad essere cittadini
Gruppo Operativo Anti Contraffazione
ANCI, presentazione del XI rapporto premiato anche il Gruppo Operativo
Un importante riconoscimento nazionale dell’attività svolta
Nell’ambito della presentazione del rapporto, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei Comandi di polizia locale che si sono aggiudicati il premio Anci Sicurezza urbana 2022. I riconoscimenti sono stati assegnati per la categoria MIGLIORE OPERAZIONE ai comandi municipali di Anzio (sgombero occupazioni abusive), Arezzo (baby gang), Bergamo (spaccio stupefacenti).
Per la categoria MIGLIOR PROGETTO ai comandi di: Ancona (truffe anziani), Livorno (volontariato protezione civile), Reggio Calabria (censimento e lotta alle occupazioni abusive di unità immobiliari di edilizia residenziale pubblica.)
Infine, riconosciute MENZIONI SPECIALI ai comandi di Bari, Napoli, Pistoia, Bologna, Cagliari, Firenze. Genova, Reggio Calabria, Roma, Trieste, Venezia, Verona, premi ai GOAC – Gruppi Operativi Anticontraffazione e Milano per la creazione del G.O.A.C., servizio specializzato in attività di contrasto al fenomeno della contraffazione e dell’abusivismo commerciale.
“Unificare gli strumenti di finanziamento già esistenti per i Comuni in un unico Fondo nazionale sicurezza urbana con cui rispondere alle diverse finalità che arrivano dalle differenti realtà territoriali, ed anche per far fronte alle complesse richieste di sicurezza che i cittadini rivolgono ai sindaci”. A chiederne l’istituzione è stato Enzo Bianco, Presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, intervenuto alla presentazione dell’XI Rapporto sulle attività delle Polizie
Locali 2022 illustrato in un convegno cui ha partecipato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi
“In questo fondo, dovranno confluire le risorse
del Fondo sicurezza urbana, quelle destinate a varie iniziative (‘Scuole sicure’, ‘Spiagge sicure’, ‘Laghi sicuri’ e ‘Truffe agli anziani’), come quelle per l’installazione e il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza nei Comuni”, ha precisato.
Il presidente del Cn Anci ha anche ribadito la contrarietà dell’Anci all’idea di dare vita a corpi di polizia regionale. “La polizia locale è per definizione legata al municipio. Se si riesce a definire una riforma organica così concepita bene, altrimenti fermiamoci dove siamo, una legge diversa sarebbe una cosa molto più grave”.
“I diversi interventi tampone che si sono succeduti negli ultimi anni, anche su specifica richiesta di Anci non sono stati sufficienti”, ha osservato Marco Granelli assessore alla Sicurezza di Milano. “È necessario un intervento mirato ed urgente dedicato al potenziamento degli organici del personale, tenendo anche conto della continua diversificazione delle richieste di servizio che arrivano dal territorio”, ha aggiunto l’assessore meneghino. “Ormai le città sono aperte non solo di giorno ma anche di notte, e questo è un fenomeno che non riguarda sole le aree metropolitane ma anche le realtà medio piccole. Senza dimenticare l’effetto aggregativo rispetto alle realtà dei rispetti hinterland territoriali”.
Tra i numerosi campi di attività della polizia locale, sono in crescita gli accertamenti in tema di urbanistico e di edilizia: nell’ultimo anno 9.060 gli abusi accertati (7.537 nel precedente anno); così come le attività in tema ambientale che oggi rappresentano il 16% attività di polizia amministrativa (rappresentavano il 10,5% nel 2020).
sulle attività delle Polizie Locali,
Anti Contraffazione di Milano
Sequestrati 160.000 prodotti elettrici a Tivoli
Nei primi giorni di aprile gli agenti del Gruppo operativo anticontraffazione (GOAC) della Polizia locale di Milano, con la collaborazione dei colleghi di Tivoli e di Roma, hanno sequestrato a Tivoli 160.000 prodotti elettrici non conformi ai requisiti di sicurezza, per i quali sussiste il rischio di folgorazione.
La merce – accessori per la ricarica dei cellulari, prolunghe, adattatori etc. – era immagazzinata all’interno di un deposito di 15.000 metri quadri, sede di tre società commerciali amministrate da due cittadini di nazionalità cinese, entrambi denunciati in quanto produttori per violazione del Codice del consumo, e ritenuti responsabili di immissione nel mercato europeo di prodotti pericolosi e del reato di frode in commercio. Per le notevoli dimensioni del deposito la perquisizione è proseguita per alcuni giorni.
Lo scorso gennaio, gli agenti della Polizia locale di Milano avevano effettuato un'analoga perquisizione in una grande struttura di vendita all’ingrosso con sede in un comune del mantovano. Era stata indaga l’amministratrice unica per frode in commercio e violazioni inerenti al Codice del consumo ed erano stati posti sotto sequestro oltre 41.000 prodotti elettrici non conformi presenti nella banca dati "Rapex".
L’intera operazione era partita da un’attività di controllo e di contrasto al commercio di prodotti pericolosi effettuata in alcune catene di negozi di Milano e Monza durante la quale, grazie alla verifica di tutta la documentazione fiscale delle attività di rivendita, erano state individuate alcune grosse società con sede nei territori delle province di Mantova e Roma ritenute responsabili di rifornire numerosi distributori di Milano e della Lombardia con prodotti di largo consumo non conformi ai requisiti di sicurezza. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano aveva disposto la perquisizione di queste società con l'obiettivo di rinvenire e quindi ritirare dal mercato altri prodotti di accertata pericolosità.
Il produttore distribuisce nei negozi di Milano e Lombardia da dove erano partite le indagini
Sventato un tentato suicidio
La prontezza di riflessi degli agenti ha permesso un salvataggio in extremis
L’8 marzo alcuni agenti del comando decentrato 9 sono intervenuti sul cavalcavia di via Farini in soccorso ad un cittadino italiano di 33 anni che minacciava
di lanciarsi nel vuoto. Quando all’improvviso questa persona ha tentato effettivamente di gettarsi, gli agenti, dopo una breve colluttazione, sono riusciti a bloccarlo, salvandogli la vita.
Sequestrati giocattoli non conformi
Ancora un intervento a tutela dei bambini
Nei primi giorni di marzo una pattuglia del S.A.C. ha effettuato un sopralluogo in via Valtellina presso il parco divertimenti “Bubble World”.
Sono stati rinvenuti circa 4000 giocattoli non conformi in quanto privi del marchio CE e pertanto sottoposti a sequestro.
Un salvataggio particolare Una pattuglia di agenti impegnata nel
salvataggio di una famiglia di anatroccoli
Il 2 aprile un cittadino ha segnalato la presenza di una famigliola di papere in piazza
Cinque Giornate ad una pattuglia di Polizia Locale in servizio in zona. Nonostante l’anomalia della richiesta gli agenti si sono organizzati trovando uno scatolone di cartone e riuscendo a recuperare tutto il gruppetto di animali. In seguito gli anatroccoli sono stati liberati nel laghetto del parco Forlanini, senza alcun danno per loro, ritrovando così un habitat decisamente più adeguato.
Con Getir seminari sperimentali per
per la sicurezza stradale dei rider
Gli agenti istruttori della scuola del Corpo della Polizia locale di Milano hanno tenuto un seminario di formazione sulla sicurezza stradale a 200 rider di Getir, azienda pioniera per la consegna veloce della spesa. È il risultato di un accordo sperimentale tra la Polizia locale e l'azienda turca per una maggiore consapevolezza delle regole in strada.
Si tratta di un progetto capofila nel suo genere, in continuità con l'impegno nei confronti dei rider da parte di Getir e del Comune di Milano, che ha inserito la sicurezza dei rider tra i punti programmatici del suo Patto del lavoro. Il progetto ha l'obiettivo di occuparsi di legalità, lavoro e sicurezza stradale, coinvolgendo in maniera diretta gli stessi rider che hanno avuto l'opportunità di partecipare in prima persona a un seminario su questi temi con esercitazioni teoriche e pratiche. “Il progetto al quale abbiamo lavorato con Getir e che ha preso il via nelle scorse settimane è un'opportunità per tutti i soggetti coinvolti – dichiara Marco Granelli, assessore alla Sicurezza –. Riteniamo che la sicurezza in strada sia fondamentale e comincia con la conoscenza e il rispetto delle regole del Codice della Strada da parte di tutti coloro che le frequentano a prescindere dal veicolo utilizzato. Non solo, vogliamo che questa sperimentazione diventi un punto di partenza per generare altre attività formative che riguardano il settore delle consegne".
"Il progetto nato in via sperimentale tra Polizia locale e Getir – ha aggiunto l'assessora al Lavoro e Sviluppo economico Alessia Cappello – è un primo passo importante per la formazione dei rider e dei lavoratori delle piattaforme digi-
tali. Insieme all'assessore alla Sicurezza Marco Granelli, stiamo lavorando in questa direzione anche all'interno del Patto per il lavoro di Milano e al Tavolo aperto con le piattaforme con l'obiettivo di estendere seminari come questi ad altri operatori del settore, aggiungendo ai corsi di sicurezza stradale corsi di italiano e di reskilling per i rider".
"Per Getir la sicurezza e l'incolumità delle persone che lavorano nei gstore e nelle consegne sono prioritari. L'impegno nei loro confronti è uno dei pilastri della nostra cultura aziendale, che prevede di crescere insieme: i rider in Getir sono formati con corsi specifici sulla sicurezza stradale e sull'importanza di sapersi muovere consapevolmente sulla strada, oltre che forniti con e-bike ed e-scooter, oltre a caschi e dispositivi di protezione di altissima qualità. Questa partnership ci permette di consolidare il nostro impegno nei loro confronti, oltre a configurarci come un interlocutore prioritario per le Istituzioni sui temi della mobilità urbana – spiega Davide Tronzano, General manager di Getir in Italia –. I nostri rider sono il punto di contatto tra l'azienda e i clienti. Sicurezza e training sul lavoro, insieme alla stabilizzazione dell'organico, sono tre dei grandi temi su cui lavoro costantemente: tutti i nostri rider sono inquadrati con contratti di lavoro subordinato, a tempo determinato e indeterminato; da luglio 2022 sono aumentati i contratti a tempo indeterminato, a dimostrazione di una progressiva stabilizzazione, anche in linea con i precisi impegni presi con le parti sociali e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative. Un segno evidente che Getir è in Italia per restare".
Un corso pilota innovativo tenuto presso la Scuola del Corpo che sottolinea l’attenzione per l’impatto dei nuovi lavori nel tessuto viabilistico della città
Secondo bando assunzioni, Nel 2023 prevista l'assunzione di 260 agenti e ufficiali.
Negli ultimi giorni di marzo si è conclusa la raccolta delle iscrizioni al bando di concorso per i nuovi agenti di Polizia Locale al quale si sono candidate 2.965 persone che stanno facendo le selezioni per la formazione di una graduatoria che consentirà di assumere nel corso di quest'anno un totale 260 nuovi vigili tra i quali anche una trentina di ufficiali. Il percorso di assunzioni intrapreso dall'Amministrazione consentirà entro il 2025 di avere un corpo della Polizia composto da 3.350 agenti e ufficiali, numero mai raggiunto a Milano.
“Stiamo già vedendo i risultati delle assunzioni fatte – dichiara Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Polizia locale – . Nei Comandi delle zone più agenti sono in strada ed è già stato possibile potenziare alcuni servizi. È un percorso serrato tra concorsi, corsi di formazione, tutoring dei nuovi agenti e siamo contenti che tanti abbiano aderito. Vogliamo più sicurezza stradale, rispetto delle regole, meno incidenti e più sicurezza per cittadine e cittadini. Parallelamente si rafforza e diventa più efficiente la collaborazione con Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, come abbiamo potuto vedere nelle operazioni congiunte in Stazione Centrale. Molto lavoro è ancora da fare per dare risposte adeguate alle necessità e garantire maggiore presenza sul territorio ma siamo convinti che il rafforzamento della Polizia locale sia una risposta concreta”.
“I nuovi agenti già in strada – dichiara il comandante della Polizia locale Marco Ciacci –sono molto preparati e motivati, stiamo infatti puntando molto sulla loro formazione. Le assunzioni in atto ci consentiranno un maggiore presidio del territorio cittadino. I percorsi di carriera e le attività nella Polizia Locale sono molteplici e auspico che i partecipanti alle selezioni abbiano lo stesso entusiasmo e voglia di imparare di chi li ha preceduti nei mesi scorsi. Milano ha bisogno di impegno”. Il bando, secondo in ordine di tempo dopo
quello indetto nel novembre del 2021, era stato pubblicato il 14 febbraio scorso e vi potevano accedere persone con cittadinanza italiana, un’età compresa tra i 18 e i 62 anni, in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un titolo di riconoscimento di studi equivalente se conseguito all’estero e avere la patente B.
Delle 2.965 persone iscritte al bando, 2.204 sono uomini e 761 donne. Dal punto di vista anagrafico in 1.293 hanno un'età compresa tra i 18 e i 29 anni; 1.045 hanno tra i 30 e i 39 anni; in 478 tra i 40 e i 49 mentre gli over 50 sono 149. Il percorso di selezione prevede a partire dalle prossime settimane, una prova preselettiva, prove di efficienza fisica, prove scritta e orale cui seguono le visite mediche di idoneità e quindi le assunzioni dei nuovi allievi agenti. Seguirà per i selezionati un percorso formativo di tre mesi, ovvero 370 ore, con attività in aula e sul campo e prove di valutazione finali cui seguirà l'entrata in servizio in un contesto di accompagnamento operativo, ovvero lavorando con agenti e ufficiali più esperti per imparare anche in strada come meglio svolgere il proprio compito, e coordinati il più possibile da ufficiali, centrale operativa, gruppi specialistici. Nel corso del 2022 il Comune di Milano ha assunto in Polizia locale 230 uomini e donne, portando l’organico effettivo del corpo a 2.889 vigili, 128 in più rispetto alla fine del 2021, quando erano 2.761, considerando le 102 uscite avvenute nel 2022. Tra le nuove assunzioni anche 30 nuovi ufficiali. Nel corso del 2023 verranno assunti almeno altri 30 ufficiali utilizzando la graduatoria già in essere realizzata con il bando di concorso del novembre 2021. Tra i nuovi assunti, tutti giovanissimi (età media 30 anni), 118 unità sono in servizio effettivo nei comandi di zona, altri 118 stanno terminando il corso di formazione iniziato a dicembre ed entreranno in servizio effettivo da aprile per un totale di 230 nuovi agenti.
assunzioni, oltre 2.960 iscritti ufficiali. Ad aprile in strada altri 118 neo assunti
Un’altra vita salvata grazie alla prontezza
prontezza dell’intervento di un’agente
In via Della Torre si risolve per il meglio un intervento d’emergenza. Il ringraziamento della vittima
Annapaola Masiello è una giovane agente di Polizia Locale del Comando Decentrato 2. Il 13 marzo stava visionando in un negozio delle telecamere private per capire la dinamica di un incidente appena avvenuto in via Della Torre. All’improvviso e con un tono molto concitato e preoccupato, nell’attività commerciale è entrato un cittadino che le chiedeva di correre in un altro negozio poco lontano, nel quale un uomo aveva perso conoscenza. Senza farselo ripetere Annapaola ha lasciato ciò che stava facendo e velocemente è arrivata sul posto dove erano già presenti delle persone, tra le quali la moglie dell’ammalorato ed un’altra cittadina già in linea con i sanitari del 118.
Le abbiamo chiesto cos’avesse pensato in quel momento e la risposta è stata: “in realtà pensi solo ad intervenire, non conta chi hai intorno, conta sapere che devi fare di tutto per salvare quella vita”. A quel punto, guidata dall’operatore sanitario, sono iniziati 15 lunghissimi minuti di massaggio cardiaco, nei quali, nonostante la stanchezza fisica, l’unico pensiero era far sì che l’uomo si riprendesse. Così è stato, all’improvviso la persona ha dato segni di vita ricominciando a respirare ed all’arrivo
dell’ambulanza è stata portata di cosciente in ospedale.
Annapaola ci ha raccontato che l’abbraccio che ha ricevuto dalla moglie dell’ammalorato conteneva tutto il ricordo di suo padre, purtroppo mancato proprio per un arresto cardiaco quando era solo una bambina. Salvare quella vita è stato come non permettere che una tragedia come la sua personale potesse ripetersi. Ed è proprio per questo motivo che quando qualche giorno dopo l’accaduto ha ricevuto la telefonata dell’uomo che le ha detto di stare meglio, è stata lei per prima a ringraziarlo, non solo per averle fatto il dono di aver salvato una vita facendo il proprio lavoro, ma per averle permesso di celebrare il ricordo del padre nel miglior modo possibile. Tanti sono negli ultimi mesi gli interventi dei nostri agenti che hanno permesso di salvare altrettante vite, due solo a marzo. La Polizia locale di Milano organizza ogni anno corsi per l'utilizzo del DAE (defibrillatore semiautomatico esterno) per i propri agenti e tutti i nuovi assunti ricevono formazione sulle modalità di rianimazione.
Nel video: l’intervista ad Annapaola
Inaugurazione del busto dedicato
A46 anni dalla tragica scomparsa del Vigile Urbano Vincenzo Ugga, colpito ed ucciso in servizio durante una perquisizione avvenuta a seguito di una precedente rapina, nella sede della Scuola del Corpo della Polizia Locale di Milano di via Boeri, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del busto dedicato al valoroso collega alla presenza dell’Assessore alla Sicurezza Marco Granelli, del Comandante della Polizia Locale Marco Ciacci, del Commissario Capo Flavio Rosa, responsabile della Scuola, dei familiari dell’agente Ugga e dell’Associazione Polizia Locale di Milano
Dopo la scopertura del busto e la benedizione del Cappellano della Polizia Locale Don Mario
Baj, in un’aula magna gremita di nuovi agenti di Polizia Locale che stanno terminando in questi giorni il corso di formazione, Gianfranco Peletti ha ricordato Vincenzo Ugga, al quale è stata già intitolata la sede del Unità Radiomobile, come un collega preparato e solidale con tutti, orgoglioso del proprio lavoro per il quale ha dato la vita, invitando tutti i giovani a prenderlo come un esempio da seguire.
L’assessore Marco Granelli ha voluto ribadire l’importanza di questo momento e del ricordo del Vigile Ugga, la cui morte ha segnato non solo la vita della propria famiglia, ma anche quella del Corpo poiché il lavoro dell’agente di Polizia Locale non è solamente una professione, ma un valido aiuto alla città, svolto ogni
dedicato a Vincenzo Ugga
giorno grazie alla preparazione ed alla dedizione di ogni appartenente al Corpo. L’Assessore ha ribadito quanto la quotidianità e la capacità di essere in servizio ogni giorno facciano la differenza per intervenire a beneficio di tutte i cittadini di Milano ed è questo che deve ricordare, anche a distanza di molti anni da quanto avvenuto, la figura di Vincenzo Ugga. Il Comandante della Polizia Locale Marco Ciacci ha sottolineato quanto si senta forte ancora oggi l’emozione per un fatto avvenuto 46 anni fa, ma che fa parte della nostra famiglia, perché entrare a far parte della Polizia Locale significa entrare in una comunità di persone, in grado di affrontare la realtà quotidiana che presenta anche dei rischi. È proprio questa comunità che fa
diventare il Corpo una famiglia, a partire proprio dalla Scuola, dov’è apposto il busto, perché è da questo luogo che inizia a consolidarsi il rapporto e perché è sempre in questo luogo che ci si ritrova anche durante gli anni, attraverso un percorso di formazione continua, per cercare di minimizzare i rischi che questo lavoro comporta.
Visibilmente commossa e grata, ha preso la parola Lucia Barone, moglie di Vincenzo Ugga che, ringraziando tutti i presenti per il gesto di stima nei confronti del marito, ha fatto gli auguri di buon lavoro ai nuovi agenti, invitandoli a fare sempre attenzione alle insidie che possono nascondersi ogni giorno.
La scomparsa di Olaf, il
Nucleo Cinofili in lutto
Un legame speciale con il suo conduttore
In 12 anni ha scovato 163 kg di droga. In servizio presso il Nucleo Cinofili dal 2011 avrebbe compiuto 12 anni il prossimo 9 giugno. E’ stato compagno di lavoro, ma anche compagno di vita per il legame che si crea inevitabilmente con il proprio addestratore, del responsabile del nucleo
Daniele Mazzini. Olaf ha contribuito a sequestrare droga 738 volte. Nello specifico: 10 kg di marijuana, 150 di hashishs, 3 kg di cocaina, 0,6 di mdma. In più tutta una serie di materiali usati per tagliare e confezionare le sostanze stupefacenti
Sono nato il 9 giugno del 2011 a Levico Terme.
Sette cuccioli, poi dopo poco più di due mesi, ho visto andar via, uno a uno, i miei fratellini. Poi un giorno è arrivato un uomo che mi ha preso in braccio tanto, tanto, poi mi ha fatto giocare con una pallina...un gioco bellissimo!
Da quel giorno ho trascorso tutta la mia vita con lui a giocare, passeggiare e a mangiare pappe buonissime. Ho sentito dire anche "lavorare"... strani questi umani , io non me ne sono accorto!
Vi racconto la nostra giornata: sveglia, con leccata sul muso del mio umano per cominciare bene la giornata; poi via in macchina verso un posto bellissimo, tanto verde, tanti giochi e anche tanti pelosi come me. Per me un vero parco giochi, ma lo chiamavano Centro Cinofili. Ogni tanto si andava a giocare anche in altri posti. Si ripartiva con un'altra macchina e via....
Ho visto un sacco di posti, incontrato tantissima gente. Tutti mi facevano feste come se mi
conoscessero. Ho cominciato a pensare di non essere un cane qualunque ma di avere una grande responsabilità e non potevo deludere tutte queste persone. Pensate che in tutta la mia vita, giocando, ho trovato 738 palline che, tutte insieme, pesavano 164 chili! Come era contento il mio umano e come ci siamo divertiti insieme! Per essere felice mi bastava sentire il suo odore o la sua voce... io vicino a lui e lui vicino a me.
Quante avventure abbiamo fatto insieme. Con lui mi sentivo invincibile e credo che anche lui si sentisse tranquillo avendomi al suo fianco. Ma i momenti più belli erano quelli di relax quando la giornata terminava a casa sul mio cuscinone, tante coccole con lui e il suo cucciolo.
E per concludere una bella dormita uno di fianco all'altro, ognuno nella sua cuccia.
Olaf... il tuo compagno di vita
Sovrintendente Capo DANIELE MAZZINI
La presentazione del progetto per tutti gli appartenenti alla
Un aiuto concreto nelle situazioni più difficili
Alla presenza degli Assessori Marco Granelli ed Alessia Cappello, del dirigente Enrico Bufano, della direttrice delle Risorse Umane del Comune di Milano Monica Mori e dei massimi esponenti dell’Associazione EMDR Italia si è svolta la conferenza relativa alla presentazione del progetto di supporto psicologico per gli appartenenti alla Polizia Locale di Milano.
Dopo i saluti ed i ringraziamenti delle personalità presenti, Gianfranco Manera, responsabile dell’Ufficio Sicurezza della Polizia Locale, ha spiegato quelli che sono i tre obiettivi da raggiungere. Il primo è la formazione di nuovi Operatori Ponte, agenti e ufficiali, in grado di intervenire in caso di evento lavorativo traumatico così da creare un collegamento diretto con la medicina del lavoro. Il secondo è la formazione degli ufficiali, per prepararli psicologica-
mente in modo efficiente ed efficace nella comunicazione di avvenimenti gravi e bad news a parenti o famigliari delle vittime. Il terzo obiettivo è quello di supportare psicologicamente con la tecnica dell’EMDR anche gli agenti in difficoltà extra lavorative.
La dottoressa Isabel Fernandez, presidente dell’Associazione EMDR Italia ha descritto la Polizia Locale come modello di innovazione poiché offre agli agenti una risorsa di protezione, riducendo peraltro i fattori di rischio tipici sia del lavoro, sia della vita extralavorativa.
Il rapporto della Polizia Locale con l’Associazione EMDR Italia nasce nel 2011 con un percorso sperimentale di formazione rivolto ai colleghi del Nucleo Problemi del Territorio, ad alcuni appartenenti al Reparto Radio Mobile e alla Procura dei Minori. Il rapporto si è consolidato nel 2012 dopo la morte in servizio dell’agente
progetto di supporto psicologico alla Polizia Locale
Niccolò Savarino, dopo la quale molti colleghi sono stati supportati proprio da psicoterapeuti specializzati in questa tecnica. In 10 anni sono stati 379 gli eventi critici trattati. Solamente per 58 di questi si è reso necessario l’intervento del professionista della salute mentale a riprova del fatto che parlare con un/ una collega aiuta a sgravare il fardello di stress accumulato durante il servizio. La tecnica di EMDR, Eye Movement Desensitization and Reprocessing, si focalizza proprio sui ricordi del trauma o dell'evento stressante e, mediante l'utilizzo di movimenti oculari o di altre forme di stimolazione alternata destra/ sinistra, si pone l'obiettivo di desensibilizzare tali ricordi, facendogli perdere la carica emotiva negativa che inevitabilmente possiedono. La tecnica si basa sulla teoria secondo cui i distur-
bi derivanti da un trauma o da eventi particolarmente stressanti siano il risultato di una non elaborazione razionale, o di una elaborazione non corretta, della grossa mole di informazioni (pensieri, emozioni, sensazioni fisiche) ricevute dall'individuo durante il trauma o l'evento stressante.
L’EMDR associata al lavoro della Polizia Locale può offrire uno strumento molto utile per il riequilibrio psicologico di coloro che per servizio o meno hanno subito un trauma. È importante, quindi, essere a conoscenza di questa importante iniziativa e rivolgersi nel più breve tempo possibile agli Operatori Ponte in caso di stress psicologico derivante da eventi critici di servizio o ai Funzionari per quello che riguarda gravi situazioni personali non relative al servizio svolto.
Police Winter Forum: giornate di
studio a Riva del Garda
Stress da lavoro correlato per gli operatori della sicurezza
Sono passati quasi 9 anni dall’inizio dell’attività e il gruppo degli Operatori Ponte continua nel supporto ai colleghi coinvolti in eventi critici di servizio.
Dalla formazione del gruppo e dall’inizio dell’attività, 1° maggio 2014, sono 379 gli eventi critici successi; solo per 58 è stato necessario coinvolgere gli psicologi, per tutti gli altri sono state sufficienti alcune chiacchierate con l’Operatore Ponte per superare il momento di affaticamento emotivo.
Sin dalla nascita del gruppo ci si era posti l’obiettivo di creare una rete tra le varie esperienze di peer support esistenti nelle diverse forze di polizia e del soccorso. Al momento siamo tra le poche realtà, a livello nazionale, come Corpo di Polizia Locale o Municipale, con un gruppo di peer support attivo.
Nelle giornate del 2 e 3 marzo, a Riva del Garda (TN), organizzato dal Gruppo Maggioli, si è tenuto il “Police Winter Forum – Giornate di Studio per Operatori di Polizia Locale” all’interno del quale era prevista la sessione “Stress da lavoro correlato per gli operatori della sicurezza – Stato dell’arte, proposte in campo e strumenti di analisi e prevenzione”. Ai lavori è stato invitato Gianfranco Manera, coordinatore del gruppo degli Operatori Ponte della Polizia Locale di Milano. Insieme ad alcuni colleghi di Bologna che da poco hanno dato avvio ad un progetto analogo e a Graziano Lori, ufficiale della Polizia Municipale di Firenze e Presidente dell’Associazione Cerchio Blu, sono state portate all’attenzione dei partecipanti, tra cui diversi Comandanti di Polizie Locali/Municipali del nord, centro e sud Italia, le esperienze avviate nel supporto tra pari. Invitato speciale, nonché relatore conclusivo
della sessione, il Professor Vittorino Andreoli, psichiatra di fama nazionale ed internazionale. Il prof. Andreoli ha manifestato grande interesse per le iniziative di supporto presentate durante la mattinata. Nel suo intervento ha più volte sottolineato l’importanza dell’aiuto di fronte al disagio che ognuno di noi, durante la propria esistenza ed il proprio lavoro, può vivere. La relazione di aiuto non riguarda il fare ma il come fare e la necessità che le donne e gli uomini che indossano una uniforme trovino riscontro anche tra i vertici del proprio Corpo per avere un aiuto, un supporto nel superare dei momenti di difficoltà che possono essere amplificati da vissuti esterni all’attività lavorativa. Sempre a detta del prof. Andreoli lo stato di emergenza sanitaria derivante dalla pandemia ha accentuato lo stato di fragilità di molte persone che le spinge ad avere sempre più bisogno dell’altro (e di aiuto).
Tornando all’esperienza degli Operatori Ponte, la convinzione è che siamo sulla strada giusta per aiutare le colleghe ed i colleghi che, come dimostrano i numeri, si imbattono spesso, durante il lavoro, in eventi critici di servizio.
Al riguardo è stato recentemente siglato un protocollo di intervento tra il Comando e l’Associazione EMDR Italia che prevede, oltre alla individuazione e successiva formazione dei nuovi Operatori Ponte e alla formazione di un gruppo di ufficiali nella comunicazione delle bad news (o cattive notizie), anche la possibilità di un supporto psicologico mirato a superare particolari situazioni di disagio psicologico causato da situazioni extra lavorative.
Sovrintendente Capo GianfrancoManera
Sezione
Ad un anno dalla scomparsa una targa a ricordo di Samuele
Papini
La commemorazione all’ Alpe di Canzo nel luogo dell’incidente
Un amico, una guida. Ciao Samuele!
È già passato un anno. La scienza dice che il tempo vola quando ci si diverte, quando si sta bene. Il 27 marzo 2022 il tempo si è fermato, quel giorno è stato lunghissimo, sembrava non finisse più, e così i giorni immediatamente seguenti, il Pappo mancava tremendamente, manca ancora oggi ma lo viviamo con un altro spirito. Abbiamo dovuto lavorare per rimettere insieme i cocci, non è stato difficile, Samuele, senza che nemmeno ce ne accorgessimo, ci aveva spianato la strada e lasciato una enorme eredità di idee e non solo. Una grossa parte del lavoro è stata fatta da chi, con costanza e perseveranza, ci ha dato supporto semplicemente con la propria presenza. Così, in un continuo crescendo, di quella che oggi è la Sezione Montagna “Col Pappo in Vetta”, del Gruppo Sportivo Ghisa, siamo arrivati ad un anno senza Samuele, un anno col Pappo, nei nostri passi, nei nostri cuori, nelle nostre idee, nei nostri sentieri, "Sentieri selvaggi", come li chiamava Lui.
Ci siamo fermati al Rifugio Prim’Alpe di Canzo
oltre agli amici della sezione, familiari, amici e colleghi del Pappo.
Al mattino pronti via alla volta del rifugio, chi si è adoperato in cucina e chi nella sistemazione dell’area esterna dove si è tenuta una messa particolare, celebrata da Padre Danilo dei Missionari Comboniani. Dopo il momento solenne ci si è spostati in torno ai tavoli, panini, dolci e salati, e altre prelibatezze portate dai numerosi amici, il tutto, secondo le buone regole della montagna, accompagnato da ottimo vino. Nel pomeriggio un piccolo gruppo ha tentato la salita al luogo dove Samuele è caduto, invano perché, durante il tragitto, sono stati sorpresi da un acquazzone che li ha costretti a rientrare fradici. La parte più numerosa è rimasta nei locali del rifugio ad intonare canzoni accompagnate dalla chitarra di un caro amico. Alla fine si è data anche ospitalità a gruppetti di passanti sorpresi dalla pioggia.
Sovrintendente Scelto MonicaFresco
Responsabile
Sez.Montagna "Col Pappo in Vetta" Gruppo Sportivo e Ricreativo
Nella foto: la targa posata in memoria di Samuele Papini
I video della Polizia Locale un milione di visualizzazioni
Oltre 500 video dal 2012. Una raccolta
La pagina You Tube della Polizia Locale dei Milano nasce nel 2012 e da allora a oggi ha raccolto più di 500 video sulle attività svolte dagli agenti raggiungendo e superando il traguardo del milione di visualizzazioni.
In Italia non esiste un’altra realtà simile legata al lavoro specifico della Polizia Locale, la pagina raccoglie la testimonianza della presenza dei Ghisa alle grandi manifestazioni come la Stramilano, la Settimana della Moda o il Fuorisalone ma anche attività specifiche di controllo del territorio: controlli nelle attività commerciali, contrasto alla microcriminalità e contro i reati predatori, come i borseggi sui mezzi pub-
blici o nelle località più frequentate dai turisti. Sono presenti anche video a testimonianza di alcuni fra gli interventi in aiuto alla popolazione più fragile, come i corsi per gli anziani contro le truffe e, nel periodo più buio dell’emergenza Covid, la presenza costante sul territorio anche in aiuto di popolazioni di altre regioni colpite da calamità naturali come ad Amatrice insieme a Protezione Civile. Inoltre vi è testimonianza della presenza nelle scuole con i corsi di educazione civica o negli attraversamenti pedonali fino ai recentissimi interventi di salvataggio di persone che si sono sentite male in strada e sono state soccorse con prontezza da agenti. Molto apprezzati sono sempre stati an-
Locale di Milano: visualizzazioni raccolta unica sull’attività degli agenti
che i video che testimoniano l’attività della Banda Musicale.
Spesso i video sono diventati materiale di supporto ai media e per quanto riguarda i numeri delle visualizzazioni occorre sottolineare che un milione è un numero sicuramente sottostimato. I video della Polizia Locale di Milano sono pubblicati anche sui canali di comunicazione del Comune di Milano e, molto spesso, “linkati” sui social come ad esempio Facebook che generano ulteriori visualizzazioni non registrate sul canale You Tube della Polizia Locale.
Questo è il link vedere tutti i video pubblicati in questi anni. Iscrivendosi al canale si è aggiornati sulle pubblicazioni in tempo reale
L’Associazione Polizia Locale ripercorre
Partendo dal carcere di S. Vittore sono stati percorsi i luoghi della memoria
Un nuovo modo di raccontare la storia. Questo è il commento che tutti i partecipanti all’iniziativa hanno condiviso. L’Associazione Polizia Locale, con grande senso dell’organizzazione, ha costruito un percorso di grande impatto e modernità, raccontando la storia nelle strade in cui si è svolta. Un’autentica, lunga, passeggiata che ha preso il via davanti al portone del carcere di S. Vittore, all’interno del quale si sono svolti decine di drammi come quello di Luigi Vacchini. Il punto d’arrivo è stato il cortile del
Palazzo Beccaria, dove è presente una lapide con i nomi dei vigili uccisi in quel periodo, e il racconto di quei terribili avvenimenti all’interno del Salone Martiri della Resistenza. Qui, grazie anche alla collaborazione del Commissario Maurizio Ghezzi, sono state ricordate le storie, le tragedie legate a quel periodo e i drammi personali di chi ha sacrificato la vita per lasciare a noi un paese liberato dalla dittatura. Per chi volesse approfondire, qui sotto c’è il video nel quale sono riportati alcuni passaggi fondamentali della storia di Vacchini.
ripercorre la storia di Luigi Vacchini
Luigi Vacchini, la storia di un vigile resistente
Luigi Biagio Vacchini, figlio di Francesco e di Ernesta Veneroni, nasce il 19 giugno 1883 a Lodi Vecchio. Nel 1906, a 23 anni non ancora compiuti, entra nei Vigili Urbani di Milano. Nel 1926 vede il collega Dante Aristide Rossi, quasi coetaneo, morire per futili motivi in piazza del Duomo sotto i colpi dei manganelli di una squadra di sei fascisti, arrestati ma poi vergognosamente assolti; sicuramente l’episodio non lascia Vacchini indifferente. Nel giugno 1945, il suo Commissario Capo scriverà di lui: “Di idee socialiste, benché non militasse in nessun partito, non sapeva frenare lo sdegno ogni qual volta veniva a conoscenza di atti di ingiustizia”.
Così, dopo l’8 settembre del 1943, di fronte al dilemma su cosa fare in quei terribili e drammatici giorni, Luigi Vacchini non ha dubbi: sceglie la Resistenza. Alla sua non più giovane età, la lotta partigiana si traduce nel raccogliere denaro da destinare alle prime formazioni che a Milano si oppongono in armi al nazifascismo, compito al quale si dedica con passione ed efficienza, tanto da destare dei sospetti. Il primo marzo 1944 viene arrestato dai fascisti della Brigata Muti a seguito della dela-
zione di tale Amedeo Brochieri
Nonostante le torture, Vacchini, un uomo maturo che sa cosa significherà per lui rimanere in silenzio, decide comunque di tacere. Consegnato ai tedeschi, Vacchini viene in un primo momento inviato a Fossoli (MO) e l’8 marzo del 1944, a una settimana dal suo arresto, viene caricato con altri deportati su un convoglio ferroviario partito da Firenze con destinazione Mauthausen. L’11 marzo il trasporto “32” arriva a Mauthausen: in totale, i deportati sono 5975. A Luigi Vacchini è assegnato il numero 57449, e da quel momento non è più un uomo. Il primo aprile 1944 il contingente di prigionieri, fra cui Vacchini, viene avviato al lavoro: devono scavare le gallerie nella roccia. Luigi Vacchini è anziano, sta per compiere 61 anni, non regge alla fatica e dopo poche ore di lavoro si accascia, morente, al suolo. Il suo corpo rimarrà lì per quattro giorni, fino a quando i nazisti non lo faranno raccogliere e portare al forno crematorio.
Trattodallibro“Ghisaresistente”,acuradi:MaurizioGhezzi,EugenioPavesi, AnnamariaPesenti,AlessandraLongoni