KĂŠramos La ceramica oggi nella Provincia di Pesaro e Urbino Urbino, Sale del Collegio Raffaello 15 ottobre - 13 novembre 2005
Ringraziamenti Sen. Palmiro Ucchielli Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Dott. Franco Corbucci Sindaco di Urbino Dott. Marinella Topi Presidente della Comunità Montana Alto e Medio Metauro Prof. Giovanni Bogliolo Rettore dell’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” Dott. Maria Giannatiempo López Funzionario Storico dell'Arte della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico delle Marche-Urbino Dott. Luigi Garbugli Presidente del Legato Albani Prof. Marcello Pierini Direttore Europe Direct - Carrefour Europeo Marche Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Dott. Giuliano Donini Segretario dell’Accademia Raffaello di Urbino Fam. Sgarzini E quanti altri hanno collaborato per il buon esito di questa pubblicazione
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Con questa mostra di manufatti ceramici, organizzata da sette Associazioni artistico-culturali della Provincia di Pesaro e Urbino che da qualche anno operano silenziosamente ma tenacemente per rivitalizzare una tradizione artistica tra le pi첫 emblematiche del nostro Territorio, affiora un bisogno di conoscenze e confronti, un invito ad un colloquio aperto prima tra gli stessi artisti, poi tra essi e i cittadini. Una iniziativa che va considerata con attenzione, che va incoraggiata e sostenuta tanto sul piano del consenso che su quello di un concreto appoggio sia pubblico che privato. Auguro pertanto che il messaggio venga raccolto e che il colloquio con il pubblico prosegua e si consolidi.
Sen. Palmiro Ucchielli Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino
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Ritengo molto positivo che Urbino ospiti una mostra dedicata alla ceramica d'arte presentando al visitatore quanto di meglio viene oggi prodotto dalle varie Associazioni artistico culturali della nostra provincia. Da un lato, questa esposizione sta a ricordarci i fasti di un passato che ha visto i manufatti delle "fabbriche" e delle botteghe del Ducato raggiungere le piĂš celebri Corti d'Europa, dall'altro ci dimostra una forte vitalitĂ con dei lavori che abbinano antiche e nuove tecnologie. Non siamo, quindi, davanti a una mostra che vuole commemorare il passato. Con questa iniziativa si intende mettere in evidenza una creativitĂ raffinata che guarda con rispetto alle tradizioni, ma che nel contempo si rivolge al pubblico con il linguaggio della modernitĂ .
Franco Corbucci Sindaco di Urbino
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La Mostra "Kéramos, la ceramica oggi nella Provincia di Pesaro e Urbino" allestita dalla Associazione dei ceramisti della Provincia di Pesaro - Urbino, che si inaugurerà il 15 ottobre ad Urbino, presenta le opere di diversi ceramisti della provincia e vuole aprire un confronto fra le diverse sensibilità artistiche. Attraverso quest'iniziativa, ancora una volta si potrà comprendere come la ceramica sia tradizionale che moderna non abbia alcuna intenzione di morire o di finire nel dimenticatoio. Si conferma con forza l'importanza della ceramica classica a dimostrazione che le radici sono la parte più importante dell'albero e contemporaneamente si evidenzia come nell'innovazione e nella sperimentazione sia il vero senso della ricerca. In questo senso la mostra da un lato continua il discorso della grande tradizione della ceramica artistica della nostra provincia che ha avuto la sua massima espressione nella città di Pesaro, Urbino e Urbania, dall'altro si riallaccia all'espressività dei grandi maestri contemporanei fra cui ricordo Sgarzini e Bucci. Il classicismo e la contemporaneità sono questi i due filoni da percorrere nella consapevolezza che la ceramica rappresenta ancora oggi una delle grandi forme di espressione artistica. Rivolgo un caloroso e sentito ringraziamento agli organizzatori della mostra che con tanta passione e impegno sono riusciti a farci ammirare le opere di tanti ceramisti, le hanno messe insieme e ci hanno fatto riflettere.
Marinella Topi Presidente Comunità Montana Alto Medio Metauro
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Questa mostra è innanzitutto la dimostrazione di quanto sia viva l'anima artistica della provincia di Pesaro e Urbino. Gli autori che vi partecipano rappresentano infatti ben sette diverse associazioni che, con differenti punti di vista, tecniche, sensibilità , attaccamento alla tradizione o proiezione verso il moderno, hanno scelto la ceramica come strumento per la propria espressione creativa. Al visitatore si apre un orizzonte vasto e stimolante. La ceramica è una forma d'arte che coinvolge tutti i nostri sensi: i colori, le forme, gli odori, la consistenza al tatto, sono i tanti "messaggi" con cui autori di queste opere comunicano e ci coinvolgono emotivamente.
Lella Mazzoli Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Urbino
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tali ed estetici che non si esprimono mai in modo ordinato e sequenziale; alcuni oggetti, a motivo dei colori o delle forme, ci sembrano già familiari; altri ci appaiono allo stadio di progetto non ancora interamente realizzato; altri ancora mostrano con evidenza il proprio aspetto funzionale; altri infine ci svelano il loro contenuto poco a poco. Questi oggetti sono altrettanti sentieri, del corso di molte esistenze, che ci conducono molto più lontano di ciò che sappiamo… o che crediamo di sapere! Per creare cose nuove ci vuole certamente sensibilità, talento ed intelligenza, ma non basta; bisogna lavorare una vita intera per riuscire, se si è capaci, ad esprimere l'universo attraverso un gesto spontaneo. Qualcuno ha detto che "artista è colui il quale, senza volere, ha un'anima in comune con il mondo"; dai rari casi in cui le opere non sono state prodotte per dare libero sfogo ai propri istinti o per soddisfare precise richieste dei committenti è nato quell'immenso patrimonio comune dell'umanità che ognuno di noi ammira e nel quale ognuno di noi si riconosce. Un grande critico d'arte, Giulio Carlo Argan, riflettendo sulla crisi dell'arte contemporanea osservava come siffatta crisi potesse incidere negativamente anche sul patrimonio artistico ereditato; dopo aver affermato che, per l'uomo di oggi "si prospetta una civiltà del futuro come una civiltà priva di arte, posto che in tutta la storia dell'umanità l'Arte è stata espressione di una volontà o aspirazione creativa" egli asseriva che "se l'arte non continuerà, tutto quello che rimane dell'arte del passato perderà ogni valore e finirà per essere abbandonato o addirittura distrutto". Rinunciando a quel patrimonio la società non rinuncia soltanto all'arte, ma alla propria storia. E' per questo che, oggi più che mai - in una società in cui "il processo dialettico della storia appare in netta contraddizione con la continuità e l'automatismo del progresso tecnologico" - l'Arte costituisce uno dei maggiori problemi del nostro tempo. Infatti l'evoluzione della società ha generato una maggiore richiesta di partecipazione alla vita culturale da parte di nuove fasce della popolazione, e ciò è sicuramente positivo; purtroppo le risposte che soggetti pubblici e privati hanno dato a questa istanza sono state spesso carenti, non riuscendo a coniugare la 'quantità' con la 'qualità'. L'arte, invece, è come la vita: arriva quando meno te lo aspetti, e quasi mai dalla direzione in cui stai guardando!
Alle voci di plauso dei rappresentanti di vari Enti locali per la presente iniziativa si unisce di buon grado quella dell'organo statale preposto alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico marchigiano, il quale esprime vivo apprezzamento per ogni forma di promozione di quelle attività figurative che - ereditando le esperienze tecniche delle antiche pratiche artigianali - mantengono vitale lo spirito creativo proprio delle arti figurative e che, al tempo stesso, registrano lungo il corso della storia sia i cambiamenti del gusto estetico del pubblico che l'innovazione dei materiali impiegati per la realizzazione delle opere. Sebbene in Italia le Soprintendenze ai Beni Artistici e Storici non esercitino una tutela diretta sull'arte contemporanea, è pur vero che parte di ciò che oggi prende forma e figura dalle abili mani degli artisti dinanzi ai nostri occhi domani - a motivo di quell'ininterrotto sedimentarsi della creatività umana che genera, lungo i secoli, il patrimonio di ogni popolo e di ogni nazione - diverrà per le generazioni future "testimonianza materiale avente valore di civiltà", secondo la corrente definizione di 'bene culturale'. Nel secolo da poco conclusosi la crisi dell'arte, intesa nella sua accezione più ampia, è apparsa come un riflesso della crisi esistenziale dell'uomo, come una testimonianza della desolazione del suo spirito di fronte alle conquiste della tecnica e alla perdita delle certezze acquisite; oggi tenui segnali di cambiamento, di ripresa di quelle facoltà proprie dell'uomo che chiamiamo immaginazione e fantasia ci dicono che, proprio in contrapposizione con l'automatismo del progresso tecnologico, anche ai nostri giorni l'arte continua ad essere la più alta espressione creativa dell'uomo. A volte tale 'espressione' si ferma al livello di una mera 'aspirazione', poiché non è facile dar vita a qualcosa di nuovo laddove dal passato si sono ereditate testimonianze artistiche e figurative delle più svariate tipologie, e assai spesso di altissimo livello qualitativo. Ma l'artista è una persona che non teme i confronti; anzi li affronta e li sfida poiché crede in ciò che fà, ed il 'fare' stesso gli infonde continuamente forza, fiducia, entusiasmo. Non sempre egli, prendendo tra le mani la materia inerte e quasi ostile, ha un obiettivo chiaro nella sua mente; ma ha davanti a sè due modi per affrontare la questione: o partire da un'idea e cercare di realizzarla, cioè di darle forma, passo dopo passo seguendo le regole delle tecniche artistiche tradizionali; oppure iniziare senza sapere e, seguendo il proprio istinto, trovare un'idea originale che solitamente è più sorprendente di quella da cui sarebbe partito se avesse seguito un percorso mentale logico. Quanto appena detto è ben esemplificato dalle opere presenti in mostra, testimoni a proprio modo di processi men-
Maria Giannatiempo López Funzionario Storico dell'Arte della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico delle Marche-Urbino
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Patrocini
Città di Urbino Urbino Patrimonio dell’Umanità Assessorato Cultura e Turismo
Comune di Urbania
www.uniurb.it
ACCADEMIA RAFFAELLO URBINO
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Associazione Culturale "L'Arte in Arte", Urbino Associazione Artistico Culturale "Paolo Sgarzini" con annesso laboratorio, Urbino Associazione Culturale "Eccofatto!", Urbino “A.R.Q.E.� - Associazione Raku Quattro Elementi, Urbino Associazione Culturale Amici della Ceramica, Pesaro Associazione Culturale Amici della Ceramica, Urbania Associazione Culturale Fucina Alchemica, Fermignano Laboratorio di Ceramica Comune di Senigallia Assessorato alle Politiche Giovanili, Senigallia
Associazione Culturale “L’Arte in Arte” Urbino
L'Associazione Culturale "L'Arte in Arte", nasce ad Urbino dall'incontro di alcuni artisti con la volontà comune di comunicare le loro esperienze culturali e tecnico-artistiche maturate nel corso della loro vita e con l'intento di confrontarsi e affrontare insieme nuove esperienze. Di qui il progetto di un'Associazione che costituisca una sorta di contenitore di tutte le arti (pittura, scultura, incisione, design, arte musicale e letteratura) che metta a disposizione di chiunque spazi e opportunità per farsi conoscere o per conoscere, per insegnare e per imparare, per fare e per sperimentare. Lo scopo è quello di rivolgersi a un pubblico che nutre interesse per il mondo dell'arte, di istaurare con lui un rapporto dialettico e lavorare in sinergia per individuare assieme spazi per esposizioni, corsi, stages, in collaborazione anche con enti pubblici e privati e dar vita ad un laboratorio itinerante con il proposito di far conoscere e sperimentare le diverse espressioni artistiche.
o. g.
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Paolo Sgarzini “Ceramica”
Associazione Artistico Culturale “Paolo Sgarzini” con annesso laboratorio Urbino
Associazione Artistico Culturale “Paolo Sgarzini”
Stante l'importanza che oggi ha raggiunto lo studio e la conoscenza dell'arte ceramica, non potrà trovarci indifferenti la figura di Paolo Sgarzini (1928-1991). Grazie infatti alla sua irrequieta attività si mantiene vivo anche in Urbino lo spirito figulinario come unico esempio se rapportato alle diverse realtà che si sono così ben interrate nelle vicine Pesaro, Urbania/Casteldurante e Gubbio, ove certamente la presenza di un museo tout court dei modelli dei manufatti ceramici ha giocato un ruolo più propositivo. I miei ricordi di Paolo Sgarzini vanno al lontano 1989, ai discorsi che facemmo sulle sue esperienze di cultura ceramica, particolari ma di caratura mondiale: New Platz, Maputo. Un'attività didattica, scientifica e artistica notevole, protesa a rinsaldare i legami col passato e mossa verso una sperimentazione coeva al proprio tempo (cfr. Paolo Sgarzini. Sculture Ceramiche, cat. Mostra, Urbino marzo/aprile 1993, p. 13). L'anno seguente la morte di Paolo nasceva l'Associazione Artistico Culturale "P. Sgarzini" il 9 aprile 1992. Il 1° ottobre '94 si promuoveva la costituzione del Circolo Amici della ceramica "P. Sgarzini" al fine di incoraggiare il potenziamento, lo sviluppo e la diffusione dell'arte ceramica (v. Convenzione, p. 1) e, grazie alla generosità e lungimiranza degli amici preposti all'amministrazione dell'Accademia Raffaello il 27 novembre 1994 è avvenuto l'insediamento al piano terra di Palazzo Viviani nei locali già adibiti a laboratorio dallo stesso Paolo. Subito ho iniziato le mie frequentazioni attratto ed incuriosito. Mi chiamavano a volte a
parlare di arte ceramica, della sua storia, talché potei apprezzare la produzione che scaturiva da questo interessante sodalizio e ne divenni anche amico. Ho potuto ben osservare e ammirare le loro realizzazioni: ad ogni banco un'opera in fieri, soprattutto per quel richiamo magico al momento rinascimentale del Ducato e dei modelli che provenivano dai musei di tutto il mondo in particolare da quello pesarese che fornivano esempi con cui cimentarsi a iosa. Le esperienze vengono messe a confronto e vengono esplicitate. Il biscotto, il bagno stannifero, la stesura dei colori mi ricordavano le botteghe rinascimentali, i forni, le combinazioni, le forme e i decori, gli arnesi riprodotti e spiegati dal Piccolpasso. Un'atmosfera molto attutita, calma, consentiva i discorsi con una terminologia tecnica che si andava utilmente ad aggiungere alle notizie storicoartistiche che possedevo. Sognavo: mi immedesimavo al seguito di Federico nelle sue visite alle fornaci. La precisa didattica formativa di questi "allievi" rivela il desiderio del recupero del genere istoriato e decorativo come peculiarità indicativa di una tradizione di queste nostre terre nella produzione artistica dell'argilla, attraverso una continua ricerca della keramiké tecné. Ciò ci conforta al fine della divulgazione della storia di quest'arte, come l'avrebbe voluta Paolo Sgarzini: Sic erat in votis!
c. g. 21
Associazione Culturale “Eccofatto!” Urbino
ECCOFATTO! è la nuova associazione culturale delle arti della stampa e della ceramica, nata ad Urbino grazie all'incontro di giovani artisti e professionisti affermati. L'associazione, oltre a svolgere giornalmente corsi con istituti scolastici pubblici e privati di varie nazioni ed allievi d'ogni fascia d'età, si pone l'obbiettivo di creare una sorta di "Laboratorio aperto" mettendo a disposizione di tutti gli atelier artistici che si trovano all'interno dell'affascinante scenario de "La Corte della Miniera". Lo scopo è quello di creare una vera e propria apertura nei confronti di tutti quelli che desiderano conoscere, creare o semplicemente occupare il proprio tempo libero in modo intelligente attraverso l'arte e la manualità dimenticando per un attimo il consumismo e la frenesia che dettano i tempi nelle nostre città.
r.a.
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“A.R.Q.E.” - Associazione Raku Quattro Elementi Urbino
L'Associazione Raku Quattro Elementi è nata nel 1998. L'articolo 2 del nostro statuto definisce in modo inequivocabile le sue peculiarità: l'associazione è aperta a tutti i cittadini e non persegue fini di lucro. Il suo scopo è la promozione ed il sostegno delle azioni individuali e collettive dirette ad incentivare, a divulgare, insegnare l'arte della tecnica "raku" ed in generale quelle della ceramica artistica contemporanea. In questi anni l'associazione ha portato avanti questa tattica con tenacia e sacrificio ottenendo lusinghieri risultati e riattivando l'interesse sia di pubblico che degli operatori indispensabile per riappropriarsi della cultura ceramica. Con questo spirito l'A.R.Q.E. organizza la Festa della Ceramica Raku, un meeting in cui partecipano ceramisti da tutta Italia e dove anche il pubblico è coinvolto nella decorazione e manipolazione dell'argilla. Il cuore centrale della manifestazione è il concorso Premio Città di Urbino nato come stimolo alla presentazione di opere che mostrano i persorsi della tecnica raku nella ceramica contemporanea. Inoltre durante i due giorni della festa vengono realizzati dibattiti, mostre, concerti, spettacoli.
a.b.
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Associazione Culturale "Amici della Ceramica" Pesaro
L'Associazione "Amici della ceramica di Pesaro", associazione culturale senza fine di lucro, ha come scopo primario la divulgazione della cultura dell'arte ceramica pesarese. L'Associazione promuove ed organizza mostre di manufatti ceramici, incontri, conferenze e dibattiti, visite guidate ai musei e corsi di formazione professionale con attività di laboratorio ceramico; l'iscrizione all’Associazione permette di essere sempre informati e aggiornati su tutte le attività culturali, mostre , conferenze e concorsi che riguardano la ceramica in tutta l'Italia. I programmi proposti ai soci prevedono visite guidate ai musei nelle Città della Ceramica, alle botteghe dei ceramisti o ai fornitori di materiale per ceramica. Alcuni iscritti che producono ceramica sono disponibili ad offrire a tutti i soci preziosi consigli, materiale o servizi a condizioni favorevoli; altri iscritti, maestri decoratori, organizzano corsi per trasmettere l'arte del decoro classico o moderno. Vi è la possibilità di seguire anche corsi per la modellazione di oggetti o di figure. Ogni anno l'Associazione organizza mostre collettive dove vengono valorizzate e fatte conoscere le opere realizzate dagli iscritti a livello amatoriale e quelle prodotte dai maestri ceramisti. Esperti di settore sono invitati dall'Associazione a svolgere dei corsi teorici e pratici sui diversi tipi di materiali , terre, colori, smalti e sui metodi di cottura. Conferenze e dibattiti sugli stili dei decori o su particolari aspetti dell'impiego della ceramica sono periodicamente realizzati. Libri e riviste specializzate sulla ceramica possono essere consultati presso la nostra sede i cui locali sono a disposizione degli iscritti anche per eventuali mostre personali, per incontri e dibattiti.
f.p. 27
Associazione Culturale “Amici della Ceramica” Urbania
Dopo la ripresa della ceramica, nella seconda metà del '900, dagli anni '50 ad opera di Federico Melis e di personaggi come Corrado Leonardi, il primo come artista, l'altro come appassionato cultore e sapiente conoscitore della storia di quell'arte, è riconoscente citarli , non poteva non costituirsi un'associazione di amici della ceramica in Urbania, peraltro dopo secoli di gloria, prima con le invenzioni rinascimentali che hanno reso famoso il nome di Casteldurante, fino alla fine del ducato di Urbino, poi con la fioritura dei modi decorativi di Urbania, che vivendo del retaggio precedente, continua a inventare e innovare fino ai tempi nostri. Grazie agli studi, alle collezioni sparse in tutto il mondo e alle ricerche archeologiche, la sensibilità per l'arte durantina è cresciuta non solo tra chi si è sentito di darsi al lavoro di ceramista, ma anche presso persone che, pur non pretendendo di avvicinarsi e mettere mano alla creta, ai colori, ai forni, hanno desiderato far parte di tale associazione con un atto di amore pro patria. A questo punto si dovrebbero citare i protagonisti della creazione dell'associazione, ma preferiamo la discrezione, anche perchè tale termine ci sembra inadeguato considerando che ognuno degli associati dà il proprio contributo alla realizzazione dei fini, che sono simili per tali tipi di associazioni: aggiornamento, stimolo all'approfondimento della ricera, recupero storico, promozione di centri di documentazione, in genere tutto quello che riguarda la promozione sociale e culturale.
r.r. 29
Associazione Culturale “Fucina Alchemica” Fermignano
Poichè siamo costretti tra le sbarre di una prigione, la nostra non è la disdicevole fuga del disertore di fronte al nemico, ma la legittima evasione del prigioniero. L'Associazione Fucina Alchemica nasce nel 2004 intorno al laboratorio del maestro Maurizio Sacchi per volontà e con la partecipazione di Franco Terenzi, Alessio Spalluto e Coralie Maneri. L'eterogeneità dei membri e delle loro produzioni artistiche ne è forse la caratteristica principale nonchè il motore che dà energia a questo cenacolo di artisti. Infatti è proprio nell'interscambio di esperienze ceramiche e culturali che si fonda il sodalizio mistico della fucina. Come moderni alchimisti tesi alla ricerca dell'arte essi scoprono nel fuoco e nel crogiuolo degli elementi nuovi colori, forme ed espressività celate a metà nella terra e a metà nella propria anima. a.s.
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Laboratorio di Ceramica Comune di Senigallia Assessorato alle Politiche Giovanili Senigallia
L'introduzione dell'attività ceramica a Senigallia inizia nel 1995 in seno all'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune con lo scopo di affiancare ai giovani interessati alla manipolazione della creta quelli che hanno necessità di riappropriarsi delle proprie capacità creative scomparse dopo le esperienze negative di cui sono rimasti vittime. In seguito è l'Assessorato alle politiche giovanili che fa propria l'attività, estendendola ai giovani dai 14 ai 35 anni, con l'obiettivo di suscitare l'interesse per la ceramica, la cui cultura è carente nella zona anconitana. Così vengono ad essere conosciute le antiche tecniche di manipolazione delle terre, la loro mescolanza, la loro cottura, l'uso del tornio, la smaltatura e la decorazione. I corsi di esperienza hanno durata semestrale, ma possono continuare nel tempo per chi volesse approfondire oltre le proprie conoscenze. Alla fine di ogni corso vengono esposte le opere alla cittadinanza che fino ad ora ha espresso consensi ed apprezzamenti lusinghieri. Ha preso inizio anche la tecnica Raku come esperienza collettiva entusiasmando tutti i corsisti. In seguito a tali iniziative sono usciti allievi in grado di intraprendere un'attività professionale che riscuote molto successo in una città come Senigallia, a volte pigra nell'accettare le novità dell'arte. Comunque l'attività ceramica continua anche nell'intento iniziale di favorire le persone diversamente abili e quelle di più avanzata età, convivenza che giova a tutti per la possibilità di capire la sua valenza terapeutica. e. b. c. 33
KĂŠramos La ceramica oggi nella Provincia di Pesaro e Urbino
autori
Roberto Aiudi Associazione “Eccofatto!” Urbino
Roberto Aiudi è un "ceramista-artista" che sa asservire le conoscenze tecniche al senso dell'arte che vive in lui. Dal momento in cui decide che la ceramica e la sua vita sono una sola cosa, segue coerentemente la strada della ricerca sui materiali e sulle forme costruendo o modificando gli strumenti di lavoro secondo le esigenze del momento. Sa trasmettere e trasferire questa sua passione per la ricerca ai giovani nel cui entusiasmo per le novità, trova nuova linfa per continuare il percorso intrapreso. o.g.
“Terre d’Africa” (2005) composizione raku gres, ingobbi monocottura con affumicatura 90x50
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“Frammenti� (2005) argilla refrattaria, ingobbi, legno monocottura con affumicatura trittico 60x90
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Petra Bohacova Laboratorio di Ceramica Comune di Senigallia Assessorato alle Politiche Giovanili Senigallia
"Lo Tsunami" (2005) raku argilla semirefrattaria 56x34
Cerca informazioni nella letteratura, nella fotografia e negli spettacoli, per poter unire l'aspetto folcloristico al pensiero. La sua ispirazione è influenzata da fiabe, poesie e decorazioni tradizionali, ma non tralascia la storia e la realtà della natura. Nella sua opera l'immagine si fonda in una omogenea narrazione che ci trasporta in un mondo di sogni con profondo impatto emotivo. Predilige la tecnica raku e il modellismo e in ogni sua scultura si fondono l'argilla e il fuoco in una continua sperimentazione.
"Il Cavallo" 2004. raku argilla semirefrattaria 46x45
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" L'Arca di Noè" (2005) raku argilla semirefrattaria 55x42
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Marcello Pucci Associazione “Amici della Ceramica” Urbania
Ceramica per Pucci significa ricerca plastica rapportata al senso estetico da conseguire con la consapevolezza tecnologica per giungere a risultati nuovi. I risultati che egli vuole ottenere dal raku non vanno guardati come qualche cosa di occasionale, di altro da sè e dalla propria tradizione, ma per le reinvenzioni e le invenzioni su cui si fondano i suoi lavori. La variante è la meta verso cui tende Pucci attraverso la spontaneità e la consapevolezza. r.r.
“Nero” (2004) raku, terre sigillate 18x37x37
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“Estremità del mondo” (2005) raku, terre sigillate 45x45x45
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Mirko Mascini “A.R.Q.E.” - Associazione Raku Quattro Elementi Urbino
...si nasce in arte ...questo primordio come l'amore da' il principio e il movimento a tutti i sentimenti che si possan conoscere. I differenti studi effettuati nel crear...nel cammino gli incontri con le molteplici arti e con coloro che ne racchiudono... Baratto perpetuo di conoscenze con scambi d'esperienze; in tutto ciò, questo aleggia in una magia nell'indefinir una vita di codesta. Il raku, una delle molteplici vie in cui il perdersi è il trovarsi in sogno...vivendo in arte.
“Bruco” (2004) raku 23x60x20
m.m.
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“Brocca” (2004) raku 37x40
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Adriano Giavoli Associazione “Amici della Ceramica” Pesaro
“Sfera” (2000) terra cotta smaltata 33x28x20
Un gioco di pieni e di vuoti, di esplosioni materiche caratterizzano le sue opere plastiche. L'artista che appartiene alla generazione degli anni ‘50 dimostra di non rinnegare l'idea boccioniana della scultura come contrasto dinamico, al contrario va al di là di tale concetto per crearsi un linguaggio personale fondato sulla ricerca e la sperimentazione. La sua arte trae forza dal contrasto della terracotta maiolicata che allude alle screpolature delle zolle e agli spazi vuoti: rottura di ogni equilibrio in un mondo dove la creatività dell'artista si impadronisce degli spazi puri e ridà valore alle cose mantenendo intatta la sua primigenia identità. I suoi manufatti in terracotta maiolicata vogliono lasciar trasparire, nella loro conformazione, nella classicità delle linee e nei giochi dei volumi, un profondo studio di modelli classici maturato anche nella difficile realizzazione di opere di decorazione ceramica.
“Donna tra le onde” (2005) terra cotta smaltata 58x51x22
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“Rinascita� (2001) terra cotta smaltata 55x29x20
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Oliviero Gessaroli Associazione “L’Arte in Arte” Urbino
Oliviero Gessaroli conta esperienze pluridecennali nel campo della grafica e dell'incisione, svolge continue ricerche su materiali e tecniche per studiare e sperimentare forme e oggetti nuovi. Da qualche anno si è avvicinato alla ceramica raku lasciandosi coinvolgere dalla "materialità" di questo mezzo espressivo che lo spinge a modellare, incidere, lavorare le superfici duttili per trasmettere quelle sensazioni che solo un oggetto tridimensionale può comunicare. Attraverso la frantumazione delle superfici riesce a creare giochi di sovrapposizioni materiche con velature e ombre avvolte da colori monocromatici.
“Studio” (2004) raku, legno e rame 25x14
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“Espansione” (2005) raku e legno 50x50
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Alessio Spalluto Associazione “Fucina Alchemica” Fermignano
“Seconda pietra dell'introspezione” (2004) raku 30x30x30
Dal 1994 ha concretizzato in molteplici personali uno sfaccettato iter artistico, ora come ceramista, ora come pittore, ora realizzando installazioni. Dalle sue opere traspare una curiosità concentrica tesa verso la sperimentazione della materialità dell'arte. Partendo dalle poliedriche possibilità offerte dalla terra, l'argilla viene piegata all'espressione di un immaginario antistatico, in continuo movimento, dalla linearità concettuale e minimalista. Ogni pezzo rappresenta la tensione verso l'esplicitazione dell'immagine personale in cui si fondono, come nelle wunderkammer settecentesche, molteplici sapori solo in apparenza stridenti e dissonanti: la religiosità dei culti preistorici legati alla Grande Madre, certe preziosità bizantine evidenziate dall'uso dell'oro e del colore, forme attente alla Transavanguardia, l'essenzialità scabrosa dell'arte primitiva, una modernità reinventata in oggetti che ricordano giocattoli dadaisti. b. n.
“Avanguardia dei primordi” (2005) raku moderno e metallo Composizione 18x25x12 7x14x5 5x10x4
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“Pregenesi� (2004) raku e metallo 26x22x15
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Virna Lucarini “A.R.Q.E.” - Associazione Raku Quattro Elementi Urbino
...Appresi così che nella mia vita ci sarebbero state tempeste, e che mi sarei allontanata da persone e cose in cui avevo investito tempo ed energie, ma ora sapevo che cosa significava essere in pace con se stessi e possedere la capacità di attingere da una particolare emozione in qualunque momento ne provassi il desiderio o il bisogno... v.l.
“L’essenza della vita” (2003) raku 122x28
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“La forza della natura� (2004) raku legno 32x27x24
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Francesco Cini Associazione “L’Arte in Arte” Urbino
Dotato di un'anima sensibile ed istintiva, trova nella scultura il modo in cui esprimere il suo mondo interiore. Le sue opere ceramiche nate con la tecnica raku si trasformano, nelle sue mani, in un mezzo ideale per dar vita a misteriose presenze e inviare silenziosi messaggi. Attraverso la rappresentazione frammentaria di cose materiche, comunica tutta la fragilità dell'umana natura e ne coglie l'essenza e la delicatezza.
“Natura” (2004) raku e rame 92x38x42
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“Il salto” (2003) raku nudo 61x31x27
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Stefano Betonica “A.R.Q.E.” - Associazione Raku Quattro Elementi Urbino
Si canta d'amore alla luce All'acqua alla terra al fuoco Ci si innamora della natura umana E l'umana natura ama.
“Omino” (2003) raku, legno, ferro 80x55x12
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“Quadro” (2005) raku Ø 33
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Francesca Castellani “A.R.Q.E.” - Associazione Raku Quattro Elementi Urbino
Manipolare l'argilla, creare un'oggetto e dargli un'anima. f.c.
“Attesa” (2004) raku e pietra 20x50x20
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“Vaso” (2005) raku 23x21
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Luca Mucelli Associazione “L’Arte in Arte” Urbino
E' alla ricerca di forme armoniose, astratte e non, ma che più si avvicinino alla bellezza del mondo naturale. Alla base delle sue opere vi è quindi, oltre l'arte figurativa, il mondo vegetale ed in particolare quello delle piante grasse che vivono anche nelle atmosfere più difficili e tendono ad innalzarsi quasi una speranza per il futuro. Da esse attinge nuovi spunti creativi.
“Innesti” (2005) raku e legno 134x84x80
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“Fiorita” (2005) raku e ferro 59x36x25
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Grazia Guermandi Laboratorio di Ceramica Comune di Senigallia Assessorato alle Politiche Giovanili Senigallia
“Equilibrio 1” (2005) raku 19x19
Preferisce la tecnica raku, in quanto le dà la possibilità di sperimentare continuamente effetti nuovi e spesso irripetibili. E’ interessata alla produzione di forme semplici e lineari, come lastre sottili o frammenti da ricomporre che vengono poi assemblati utilizzando strutture di supporto in ferro o in legno. Nell’impiego della tecnica raku abbina altri materiali, quali la foglia d'oro e il piombo, per produrre effetti decorativi diversi.
“Equilibrio 2” (2005) raku 19x19
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“Zone di passaggio� (2005) pannello, raku e decorazione con filo di piombo 60x36
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Coralie Maneri Associazione “Fucina Alchemica” Fermignano
...Ho chiamato il mio percorso di scultrice "Il popolo della memoria",nome che trae origine dal mio intento di creare una sorta di popolo pietrificato nel tempo. Amo la scultura ceramica perché è un'arte ancestrale nata dal cuore della Terra... Quando scolpisco, sento le mie mani scavare a fondo nella Terra, fino a massaggiarne l'Anima... ...Anima che, lenta, si lascia trasportare all'esterno...fino ad apparire, rivelando la sua forma... Un alone di profondo la percorre lungo i suoi lineamenti...e le immagini che rievoca paiono ogni volta scononosciute e lontane... Ogni forma che la terra genera diviene passaggio, attraverso cui tutti i sentimenti del mondo interiore, trovano la via per espandersi e comunicare con il mondo esteriore... Scolpire...è come Rendere reale un sogno...
c.m.
“Memoria ancestrale” (2005) terra refrattaria foggiata a colombino 43x23x20
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“Nostalgia� (2004) terra refrattaria foggiata a colombino 32x25x27
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Franco Terenzi Associazione “Fucina Alchemica” Fermignano
"Pensando alle origini" (2003) argilla foggiata a colombino cottura in riduzione 30x30
L'interessamento di Franco Terenzi per l'arte della ceramica ha inizio nel 1996. Le sue prime opere prendono corpo con il metodo della ceramica classica. Ma l’entusiasmo per la tecnica raku non tarda ad arrivare e, qualche anno dopo vedono la luce i primi oggetti creati con tale metodo. Lo studio e l'approfondimento di questa antichissima disciplina influenzano in modo determinante lo sviluppo sia umano che spirituale dell'artista. Nuove forme ispirate all'oriente stanno prendendo corpo nella sua originale produzione. Terenzi non disdegna anche l’oggettistica della più disparata natura. La sperimentazione rappresenta però uno dei caratteri salienti che, uniti ad una spiccata curiosità e ad uno spirito di osservazione molto accentuato, sono i propellenti necessari per alimentare la sua creatività.
"Brocca" (2003) argilla foggiata a colombino cottura in riduzione 30x20
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“Antichi ricordi� (2005) argilla foggiata a colombino cottura in riduzione 35x20
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Enrico Aiudi Associazione “Eccofatto!” Urbino
Più che nelle sue rappresentazioni è nella materia che lui rivela l’esplicitazione del suo carattere. Nelle curve sinuose che sa imprimere all’argilla, in giochi di luci e ombre che nascono dal bianco delle terre refrattarie, dimostra il suo desiderio quasi sensuale di creare oggetti che vogliono far rivivere qualche cosa che è in lui e che non deve passare col tempo.
"Elogio al grottesco” (2005) raku 46x26
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"Sinuosità femminili� (2003) raku 55x25
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Chiara Greganti Laboratorio di Ceramica Comune di Senigallia Assessorato alle Politiche Giovanili Senigallia
Si avvicina alla ceramica nel 2002 seguendo il corso organizzato dall'Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Senigallia. Apprende le tecniche basilari di modellazione, cottura e smaltatura, comincia a sperimentare nuovi modi di accostare i materiali utilizzando rivestimenti ed argille con consistenza e granulosità differenti. Trova nel contatto con la materia un mezzo di espressione spontaneo e diretto: i suoi lavori seguono una estrosa e surreale visione artistica diventando così pezzi unici e fuori dai canoni tradizionali. Si appassiona in particolare all'affascinante tecnica raku. Nelle sue opere sono presenti come riferimenti la concretezza ed i volumi della terra, i colori e la lucentezza dell'acqua, e quest’ultima come elemento ricorrente. Si orienta verso la creazione di oggetti moderni ed informali. L'interesse in questo campo la porta ad approfondire in modo autonomo l'aspetto teorico che le permette di realizzare un progetto di ricerca storicovisivo.
“Affezione” (2004) bassorilievo pirofila con smalti 40x30x8
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“Icaro” (2004) scultura raku, composizione 27x43x21
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Maurizio Sacchi Associazione “Fucina Alchemica� Fermignano
"Il ciclo della vita" (2004) argilla foggiata a colombino cottura in riduzione 30x40
Maurizio Sacchi deve ad Urbino, culla d'arte, l'amore per il bello e la voglia di creare. Si cimenta all'inizio come pittore, partecipa a svariate mostre e ottiene diversi riconoscimenti. Lavora anche come scenografo e attore in una compagnia teatrale, sempre alla ricerca del giusto mezzo per esprimere la propria interioritĂ . Approda infine alla passione per la plasticitĂ dell'argilla come espressione di forme e interpretazione dell'essenza della materia. Nel 2003 fa nascere la "Fucina Alchemica" sia come laboratorio che come luogo di ritrovo, di ricerca, di sperimentazione di confronto delle diverse esperienze degli artisti che vi si avvicinano. Il suo desiderio di creare e di esprimersi aumenta gradatamente con il pubblico che visita le sue mostre, con i giudizi e con le critiche di chi opera sia nel campo dell'arte che dell'informazione, nella speranza che i suoi oggetti facciano rivivere, a chi osserva, la stessa sensazione di piacere che lui prova nel momento in cui crea.
"Urbino" (2003) argilla foggiata a colombino cottura in riduzione 25x50
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"Omaggio alla Danza" (2005) argilla foggiata a colombino cottura in riduzione composizione 40x40
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Camilla Fabi Associazione “Eccofatto!” Urbino
Le opere si sviluppano seguendo un andamento verticale alla ricerca della luce. In questo sforzo di crescita si spostano impercettibilmente dall'asse centrale quasi un tentativo di fuga dallo stesso differenziandosi in tal modo fra di loro. Si aggiunge alla tensione verticalistica e centrifuga della crescita spiraliforme l'interruzione della superfice causata dai tagli che ne interrompono l'epidermide... quasi un tentativo di sondare un'altra dimensione, la profondità interiore delle cose, di creare passaggio tra dentro e fuori e farli interagire. Camilla insegue l'andamento di un elemento naturale qual è l'acqua. Ogni tessera infatti si incurva al suo interno a contenere, quindi accogliere, ascoltare, qualcosa che viene dal "fuori". L'insieme dei suoi recipienti, reali e metaforici insieme, forma un effetto ondulatorio creando un mare geometrico di serena bellezza.
“Phitomorphè” (sorelle n.1) (2004) raku nudo, semirefrattario bianco e cobalto installazione 200x150
n. m. “Dimore” (2005) raku nudo, semirefrattario bianco e pirofila installazione 43x73
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“Visibile-invisibile� (2005) raku multiplo, argilla semirefrattaria bianca e smalti 63x43
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Lisa Giovanetti Laboratorio di Ceramica Comune di Senigallia Assessorato alle Politiche Giovanili Senigallia
“Catena” (2005) ciotola raku e fusione di metalli 10x35x30
Le sue creazioni in ceramica sono come studi della geometria della materia e del colore. Realizza decorazioni anche con specchi, vetri, ferro integrandoli con la ceramica come unica protagonista. Nelle sue creazioni vuole rappresentare la forza e nel contempo la fragilità dell'uomo e della natura, frammenti non uniformi di materia che si uniscono sempre nel nucleo vitale: la solitudine dell'uomo e la difficoltà dell'essere umano a sentirsi libero da ogni vincolo.
“Corteccia” (2005) raku e fusione di metalli e filo di rame 35x22x14
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“Frammento-Unità” (2005) raku craquelè e legno 130x50x2
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Barbara Artegiani Laboratorio di Ceramica Comune di Senigallia Assessorato alle Politiche Giovanili Senigallia
Ha sempre cercato di raggiungere un equilibrio tra sogno e realtà, e le sue opere sono dettate dall'impeto delle emozioni forti tese a svelare arcane realtà invisibili ad uno sguardo superficiale delle cose: corpi, volti, contrasti emergono dove la fantasia si libera in un perenne dinamismo, in una costante proiezione verso l'alto in una ricerca continua di libertà assoluta. Le sue opere non sembrano di certo alleviare il dolore, la sofferenza e l'ansia. L’Artegiani avverte e vive in modo profondo e inquieto tutto ciò che la circonda.
“Ironia della sorte” (2005) argilla refrattaria con fusione di smalti 30x20x20
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“La sfida di Eva” (2004) raku e fusione di smalti 24x30x20
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Alessandro Balestrieri “A.R.Q.E.” - Associazione Raku Quattro Elementi Urbino
“Il taglio” (2005) raku 27x50
La mia formazione artistica si è consolidata con Paolo Sgarzini e Antonio Delle Rose, "I MAESTRI" che con pazienza sono riusciti a trasmettermi l'amore per la ceramica e la libertà espressiva di questa tecnica artistica. La volontà e'di comunicare le mie idee e i miei pensieri attraverso questa antica arte . a.b.
interno de “Il taglio”
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“Plafoniera” (2005) raku 23x40x28
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Laura Scopa Associazione “L’Arte in Arte” Urbino
“Vasi” (2004) raku nudo composizione 2 pz. 34x16 16x20
Ritiene che la tecnica raku sia uno dei metodi più affascinanti per fare arte e per ideare opere di design. Oggi che gli stili primitivi del raku sono stati rivisti sia in termini spaziali che temporali, ha scoperto che le si offrono non solo soluzioni e accostamenti di grande interesse, ma anche il recupero di suggestioni lontane nel tempo. Questa sua passione ben si interseca con la lavorazione di materiali diversi: l'oggetto non è più "assemblaggio" casuale, ma il frutto di un attento studio per creare un perfetto equilibrio estetico e funzionale.
“Vele” (2004) raku nudo composizione 2 pz. 35x26 24x21
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“Luce dentro” (2005) raku nudo 34x28
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Luca Caimmi “A.R.Q.E.” - Associazione Raku Quattro Elementi Urbino
"U splash" (2004) maiolica a terzo fuoco 21x17x19
… si tratta della forma primigenia del vaso costruita al tornio che finisce per solidificarsi in una sua bloccata realtà, in un'algida rappresentazione di bianco e color ghiaccio argentato come per riflesso del color plumbeo del cielo. Infine, la connotazione iperrealista sfuma quasi, s'annulla in fantomatiche presenze che vanno a segnare percorsi architettonici ed urbanistici impossibili, appena indicati, rapidamente suggeriti, anche visionari… Testo di G. C. Bojani tratto dal catalogo della mostra: Accademia e Laboratorio, Pesaro 2004
"Poi fu la volta dell' acqua" (2005) maiolica a terzo fuoco con interventi in acrilico 29x37
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"Quasi fino all'orlo" (2005) maiolica a terzo fuoco con interventi in acrilico 44x22
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Antonio Giangolini Associazione “Amici della Ceramica” Pesaro
Le sue opere, attraverso la perfezione estetica e strutturale dell'esecuzione, forniscono una sintesi del lungo percorso del loro artefice reso possibile dalla sua sensibilità artistica unita alle numerose sperimentazioni innovative nell'ambito della ceramica. E' rilevante sottolineare come il cromatismo ottenuto dagli impasti utilizzati fornisca alle linee essenziali dei suoi manufatti l'aspetto e la consistenza ricercata in fase di progettazione. Gli oggetti da lui creati permettono, anche a chi non riesce a comprendere la complessità della ricerca che ne ha permesso la realizzazione, di apprezzare la bellezza e la versatilità del materiale usato dall'artista.
“Manta” (2005) sovrapposizioni ed inserti di impasti di gres bianchi, neri e grigi 9x37x37
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“Ciotola” (2005) impasto di gres bianco con intarsi di gres grigi 10x37
“Ciotola” (2005) impasto di gres nero con gres blu e giallo 10x37
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Orazio Bindelli Associazione “Amici della Ceramica” Urbania
“Cartiglio a spirale” (2003) raku nudo 17x68x49
Nella produzione ceramica di Orazio Bindelli si possono riscontrare svolte improvvise, caratterizzate dal cambiamento, anche sorprendente, sulla ricerca figurativa e tecnica; nonostante che le trasformazioni degli anni, il mestiere e le diverse esperienze hanno apportato alla sua opera, il suo percorso ci appare estremamente lineare se ci si sofferma a considerarne la struttura di fondo. Fin dagli inizi, infatti, Bindelli appare indirizzato verso una chiara scelta di tipo metodologico che rifiuta l'identificazione con un ruolo specifico nell'attività ceramica, per una visione a tutto tondo e di tipo sperimentale. La formazione professionale in una cittadina come Urbania, antico centro di produzione ceramica fin dal Rinascimento, lo ha portato ad una intelligente e attenta rielaborazione del gusto antico. m.c.
“Aurora” (2004) copper mat finish 40x40
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“Cartiglio a spirale” (2003) raku nudo 15x54x30
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Regine Lueg Associazione “Eccofatto!” Urbino
“Apollonia" (2005) terracotta affumicata 19x17x20
Alla ricerca di forme e linee semplici ed armoniose, è catturata dalle ceramiche "primitive"che ha incontrato in America Latina e in Indonesia. Decisivo fu il suo rapporto con la ceramista inglese Jane Perryman che le ha trasmesso l'amore per le superfici calde al tatto. Le relative tecniche di lavorazione hanno stimolato la sua produzione artistica in cui l'oggetto non viene racchiuso in un manto di smalto, ma sprigiona ancora le tracce del fuoco dando vita alle sue creature.
“Aspettando l’uomo" (2005) Stele zoomorfiche terracotta ingobbiata affumicata con ferro e sabbia 67x50x40
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“Amanda" (2004) terracotta affumicata 19x19x34
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Mirko Bravi Associazione “Amici della Ceramica” Pesaro
"Elegantia" (2004) argilla semirefrattaria bianca e cristallina trasparente lucida 9x29x67
I soggetti marini, come le conchiglie, sono le principali fonti di ispirazione per le sue sculture che nascono da un loro studio formale. Essi vengono stilizzati e reinterpretati attraverso la ricerca della linearità e della pulizia delle forme che danno vita a nuovi soggetti. In tal modo si uniscono le doti di estetica e di design. Bravi è riuscito a rendere elegante la ruvidità dell'argilla semirefrattaria bianca a volte smaltata in bianco opaco o con sola cristallina.
"Evoluzione" (2005) argilla semirefrattaria bianca e smalto bianco opaco 23,5x36x77
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"Metamorfosi" (2004) argilla semirefrattaria bianca e smalto bianco opaco 15x42x38
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Antonio Violini Associazione “Amici della Ceramica” Urbania
La ceramica per Violini è diventata lo strumento di espressione che più si addice alla sua personalità. Dopo altre esperienze nel campo pittorico figurativo, si è fatto affascinare dal contatto con la creta ed ha scoperto di essere portato alla creazione plastica fino ad interpretare con fantasia le immagini visibili e quelle pensate. Tutto ciò lo ha portato alla sperimentazione, inseguendo le malìe di materiali nuovi, cercando di scovare i segreti degli ossidi e delle terre naturali, le loro reazioni alle composizioni; tecniche non convenzionali di modi di cottura per il conseguimento di effetti cromatici piacevoli e sfiziosi, non in modo effimero, ma sempre al servizio dei concetti da esprimere.
“Fiasca Multiforme” (2005) argilla semirefrattaria bianca e terre sigillate 52x7x28
r.r.
“Vassoio creativo” (2005) argilla semirefrattaria bianca con smalti e ossidi 7x48x51
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“Vassoio bifacciale� (2005) argilla semirefrattaria bianca con smalti e terre sigillate 8x52x52
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Sauro Santi Associazione “L’Arte in Arte” Urbino
Materiali come legno e ferro fanno parte della formazione culturale dell'artista che solo nel 2000 scopre le possibilità espressive della ceramica. Forme plastiche e colori decisi sono le caratteristiche delle sue ceramiche . Interpreta con abilità la tecnica raku assemblando materiali diversi valorizzando, cosi, in ugual misura, tutti i componenti delle sue opere.
“Bleau Bleau” (2004) raku 92x18x11
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“Vaso” 2004 raku 35x29
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Anna Rosa Basile Associazione “Amici della Ceramica” Pesaro
“Calu” (2004) maiolica decorata 60x58x30
I suoi lavori ceramici sono caratterizzati da forme modellate con la tecnica a lucignolo e , dopo una prima cottura, smaltate e decorate con motivi creati dalla sua fantasia, per cui ogni opera è unica. La ricerca di forme personali, che spesso risultano antropomorfe, rivela l'intento di creare non un oggetto fine a se stesso, ma un'opera umanizzata che racconta la propria storia e propone all'osservatore sensazioni, sentimenti e riflessioni, filo conduttore del suo creare.
“Defor” (2003) maiolica decorata 42x25x25
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“Scibon� (1996) testa in terracotta patinata 27x25x30
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Raimondo Rossi Associazione “Amici della Ceramica” Urbania
Quello che mi interessa mettere in luce, qui, dell'opera di Raimondo Rossi, è il suo rapporto con la ceramica, con quel mondo apparentemente a lui estraneo, fatto di continui espedienti e ricerche per facilitare il lavoro manuale e creativo dell'artigiano. Lo stesso Raimondo confessa di utilizzare l'argilla solo come mezzo espressivo, attraverso il quale raccontare le proprie storie non di rado rivolgendosi ai suoi amici ceramisti per quelle soluzioni tecniche e tecnologiche che non riguardano l'atto creativo in sé, ma solo la "finitura" del pezzo. Tuttavia, basterebbero il nome di Urbania - la Casteldurante delle ceramiche -, in cui vive e lavora e sulla quale si è formato, a ricordare la frequentazione e le prime pratiche con il ceramista Federico Melis e successivamente con i suoi allievi, per giustificare l'opera ceramica di Rossi. "Se uno lo osserva quando, segaligno e ossuto, seduto su una sedia sgangherata ammucchia l'argilla, la tormenta e la prende in mano e la manipola, al momento che questa prende forma corporea, quando l'artista la lacera con la stecca, la scarnifica, la penetra perché quella scultura possa ricevere la sua creazione con il soffio genesico dello spiraculum vitae, allora anche gli uomini e le cose diventano angeli, i suoi angeli". In questo ritratto di Corrado Leonardi, possiamo cogliere la sua opera.
“Volo” (2004) smalti e colori su bagno stannifero 27x18x9
“Con pesce azzurro” (2004) terzo fuoco 29x13
m.c. 98
“Rege et guberna me” (2004) terzo fuoco 25x25x4
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Maria Daniela Angiolani Laboratorio di Ceramica Comune di Senigallia Assessorato Politiche Giovanili Senigallia
Ha sempre dimostrato una particolare sensibilità artistica ed una naturale predisposizione al disegno che riaffiorano quando, dopo un lungo periodo di silenzio, comincia a frequentare il corso di Ceramica a Senigallia diretto dalla professoressa Elvira Collina Bruni. Questa tecnica si e' rivelata stimolante: ama modellare tutti i tipi di argilla adatti alle diverse peculiarità. Il suo vissuto è intriso di nostalgia e rimpianto e cerca di trasmetterlo con un sottile velo di irrealtà nelle sue opere, che comunque diversifica sempre alla ricerca di nuove sensazioni. Il suo percorso artistico è tuttora in costante evoluzione.
“Mio figlio Luca” (2005) terra rossa semirefrattaria, biscotto patinato 27,5x24,5x24
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"Oblio" (2005) bassorilievo, terra rossa semi refrattaria tecnica raku con smalti 35x47
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Sante Cancellieri Associazione “Amici della Ceramica” Urbania
Dotato di una forte sensibilità artistica, Cancellieri ha avuto la fortuna di essere stato uno dei primi discepoli di F. Melis nel 1944, apprendendo da lui il gusto di plasmare la creta e di modellare, poi personalmente giungendo a conquistare tecniche proprie per analizzare sentimenti, processi mentali, emozioni improvvise derivategli sia dal mondo circostante e sereno della sua terra che dagli avvenimenti della storia. Un esempio potrebbe essere costituito dai pezzi proposti in questa mostra, ultime creazioni nate dopo il recente viaggio ad Auschwitz, una meditazione sugli orrori che distruggono l'umanità. r.r.
“Olocausto 1” (2000) cottura in riduzione con ramina e argento 47x17x13
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“Olocausto 2” (2003) cottura in riduzione con ramina e argento 38x21x23
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“Olocausto 3” (2000) cottura in riduzione con ramina e argento 39x13x14
Arduino Spegne Associazione “Eccofatto!” Urbino
L'attività lavorativa svolta nel campo del restauro presso la Soprintendenza Patrimonio Archeologico delle Marche in Ancona e presso quello per il Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico delle Marche in Urbino ha favorito il contatto diretto con svariati manufatti artistici e soprattutto lo ha spinto a fare esperienza diretta di quei processi tecnici attraverso i quali le opere prendono forma dalla materia grezza e si diversificano non solo dal punto di vista oggettivo, ma per la capacità dell'artista di imprimere in essa forme e contenuti. Da un rapporto quasi "sensitivo" con la materia e da un'abilità manuale resa raffinata dalle esperienze professionali è nata in lui la passione di modellare nella docile creta figure umane di ispirazione classica e colte dalla quotidianità, caratterizzate sempre dalla compostezza degli atteggiamenti e dall'armonia delle proporzioni. Pur nella varietà dei temi affrontati, le sue opere testimoniano la coerenza delle scelte figurative e la perennità di quei valori formali che sono in grado di comunicare allo spettatore stupore ed emozione. m.g.l. 104
“San Tommaso” (2002) terracotta 95x46x10
"Figura femminile" (2000) terracotta patinata 34x26x20
"Mosè" (1999) terracotta 60x29x31
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Fernanda Paianini Associazione “Amici della Ceramica” Pesaro
Le ceramiche sculture di Fernanda Paianini scaturiscono dalla ricerca di un equilibrio tra linee, dinamicità e completezza del segno. La levigatezza della materia e l'intensità degli smalti fanno pensare al linguaggio del vetro, alle sue trasparenze e profondità; gli accostamenti, gli scontri cromatici, ma anche la diversa corposità delle superfici, sembrano alludere all'intricato mondo naturale con i suoi forti contrasti e inaspettate dissolvenze. In alcune opere la Paianini usa sapienti pennellate di smalto rosso che muovono la materia di base quasi facendola vibrare nell'incontro con il gesto; ne scaturisce un segno fluido opalescente e azzurro che incide la materia e la trasforma. Ma l'artificio continua: alla dinamicità dei volumi si sovrappongono più strati, realizzati con ampie pennellate di cieli vetrosi e trasparenti che si intrecciano con intensi tramonti e patine nere di crepuscolo. Allusioni molto lievi al figurativo, itinerari appena tracciati, una ricerca attenta ai rapporti cromatici, alle emozioni suscitate nel ritrovare caratteri salienti del proprio territorio. 106
“Gola” (2005) maiolica con smalti 54x32x8
“Gli indifferenti” (2004) maiolica, composizione 40x29x7
“Paesaggi� (2004) maiolica con smalti, composizione 40x29x7
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Maria Luisa Comandini Argalìa Associazione “Paolo Sgarzini” Urbino
"Maternità" (2003) libera interpretazione del dipinto di P. Picasso lastra in maiolica 30x20
Maria Luisa Comandini Argalìa ha iniziato a praticare la pittura su ceramica nel 1993 e, appassionata di arte moderna, ha elaborato autonomamente il suo linguaggio sotto l'influsso di questa componente culturale.
"Ritratto della Signora Cannabis" (2002) libera interpretazione del dipinto di P. Picasso lastra in maiolica 30x20
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"La Salchichona" (2002) libera interpretazione del dipinto di P. Picasso lastra in maiolica 30x20
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Giovanna Ucci Fabi Associazione “Paolo Sgarzini” Urbino
"Bacco e Arianna" (2004) libera interpretazione da una mattonella di C. Gentili, (Castelli 1678/1763) piatto in maiolica Ø 45
Incoraggiata dal lusinghiero apprezzamento di quel maestro che fu Francesco Carnevali, si è dedicata anche alla pittura e all'arte plastica. Curiosa sempre di conoscere e fare esperienze, ha intrapreso seri studi sulla ceramica e con la caparbia fatica di chi vuol migliorare ha trasferito nella decorazione del biscotto il gusto della ricerca e l'urgenza di realizzarsi. Ha analizzato i lavori degli antichi ceramisti urbinati ricavandone non solo l'atmosfera creatrice, ma anche la maturata rivisitazione dei colori e di quelle espressioni, a volte anche stereotipate, dei maestri del Rinascimento. Liberamente interpretandolo, ha trasferito nella ceramica il segno di famosi incisori trasformandolo con il colore. Il suo sforzo creativo, iniziato senza preconcetti stilistici e tecnici, le ha permesso di andare oltre l'immagine liberando nella pennellata l'agilità del segno già acquisita nelle esperienze artistiche precedenti. Così nel riproporre i paesaggi che facevano da corollario a istoriati di secoli fa, ricrea il sapore delle terre marchigiane rendendo un omaggio alla realtà di oggi.
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"Volto di donna" (2002) libera interpretazione da un pannello decorativo di A. M. Mucha sec. XIX-XX. piatto in maiolica Ø 40
"Le Ventiquattr'hore dell'humana felicitĂ " (2005) Libera interpretazione dalle incisioni di G. M. Mitelli (1675). Pannello composto da 24 lastre piĂš una (particolare) 85x150
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Silvio Biagini Associazione “Amici della Ceramica” Urbania
"Venere e Eros" (2005) libera interpretazione di un’alzata attribuita a O. Fontana (sec. XVI) Ø 21
Lo studio e la rielaborazione dei modelli classici di Casteldurante caratterizzano la personalità di Silvio Biagini nella decorazione non solo imitativa, ma che punta soprattutto a quella interpretativa. Egli ama parlare di "maniera durantina, nell'ambito metaurense e del Ducato di Urbino". La sua produzione preferisce l’uso dei toni leggeri delicati e soffusi, per cui i risultati complessivi possono non essere subito visibili; ma riteniamo che questo dipenda dalla scarsa attenzione e sensibilità che l'osservatore pone nella sua opera e che ai giorni d'oggi potrebbe essere interpretata in senso limitativo, ma che bene si addice al nostro che persegue minuziosamente e con passione i consigli del Piccolpasso. r.r.
"Il Re dei Re" (2002) bassorilievo policromo 30x24
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"Faustina bella" (2005) libera interpretazione di coppa amatoria rinascimentale Ă˜ 30
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Elvira Cartolari Ermeti Associazione “Paolo Sgarzini” Urbino
"Il trionfo di Galatea" (2001) libera interpretazione da un dipinto di Raffaello piatto in maiolica Ø 40
Amante del colore e del disegno, ha studiato sotto la direzione di Francesco Carnevali. Dopo varie esperienze legate alla pittura su tela, dal 1991 si dedica a tempo pieno alla pittura su ceramica. La sua produzione ripropone gli istoriati dei grandi maestri ceramisti urbinati, ma anche le finezze della ceramica di Castelli d'Abruzzo. Una parte importante delle sue opere è invece legata all'esperienza pittorica e si esterna nelle produzioni ceramiche ispirate ai grandi pittori del Rinascimento italiano.
"Il giudizio di Paride" (1998) libera interpretazione da Bottega dei Fontana (Urbino 1550) piatto in maiolica Ø 40
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"Giovane con canestro di frutta" (2000) libera interpretazione da un dipinto di Michelangelo Merisi da Caravaggio piatto in maiolica Ă˜ 40
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Germana Barbieri Pigrucci Associazione “Paolo Sgarzini” Urbino
"Il soldato che fugge” stemma del Cardinale A. Duprat" (2002) libera interpretazione da Bottega Guido Durantino (Urbino, 1527 c.a.) piatto in maiolica Ø 40
Concede il suo quotidiano al segreto richiamo della ceramica. Passata dall'esperienza del terzo fuoco con la tecnica settecentesca, è approdata alla riproduzione delle opere delle antiche botteghe del Rinascimento urbinate. Ciò che era cominciato per gioco è diventato in breve passione. Attratta dall'istoriato del Ducato che attraverso colori caldi e decisi fa rivivere la storia e i miti dei poemi greci e latini, è rimasta affascinata anche dalle buffe e simpatiche grottesche che spesso gli fanno da ornamento.
"Satiro e Ninfa" (2004) libera interpretazione da C. A. Grue (Castelli, 1690/1715) piatto in maiolica Ø 40
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"La sottomissione dei Galli a Cesare" (2004) libera interpretazione da A. Patanazzi (Urbino 1580/1590) piatto in maiolica con grottesche Ă˜ 45
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Giannino Cecchini Associazione “Paolo Sgarzini” Urbino
“Paolo che predica agli Ateniesi” (2002) libera interpretazione da Bottega di Guido Durantino (Urbino, 1540 circa) piatto in maiolica Ø 40
Ha coltivato la passione per la pittura fin dalla giovinezza dedicandosi con particolare impegno negli ultimi anni alla ceramica. Per le sue opere trae ispirazione dalla tradizionale ceramica rinascimentale urbinate e dalla produzione della ditta pesarese 'Molaroni' attingendo spesso anche dal ricco repertorio della ceramica abruzzese di Castelli.
“Giacobbe e Rachele al pozzo” (1998) libera interpretazione da anonimo Fabbrica Molaroni (Pesaro, 1920) piatto in maiolica Ø 40
118
“Madonna col bambino e S. Marina” (1999) libera interpretazione da C. A. Grue (Castelli, 1680 c.) piatto in maiolica Ø 40
119
SOMMARIO
5 7 9
11
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Presentazione Sen. Palmiro Ucchielli Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Presentazione Franco Corbucci Sindaco di Urbino Presentazione Marinella Topi Presidente Comunità Montana Alto Medio Metauro Presentazione Lella Mazzoli Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Urbino Presentazione Maria Giannatiempo López Funzionario Storico dell'Arte della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico delle Marche-Urbino Elenco Associazioni Presentazione Associazione Culturale “L’Arte in Arte”, Urbino Presentazione Associazione Artistico Culturale “Paolo Sgarzini”, Urbino Presentazione Associazione Culturale “Eccofatto!”, Urbino Presentazione “A.R.Q.E.” - Associazione Raku Quattro Elementi, Urbino Presentazione Associazione Culturale "Amici della Ceramica", Pesaro Presentazione Associazione Culturale “Amici della Ceramica”, Urbania Presentazione Associazione Culturale “Fucina Alchemica”, Fermignano Presentazione Laboratorio di Ceramica Comune di Senigallia Assessorato alle Politiche Giovanili, Senigallia
Autori 36 38 40 42
Roberto Aiudi Petra Bohacova Marcello Pucci Mirko Mascini
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Adriano Giavoli Oliviero Gessaroli Alessio Spalluto Virna Lucarini Francesco Cini Stefano Betonica Francesca Castellani Luca Mucelli Grazia Guermandi Coralie Maneri Franco Terenzi Enrico Aiudi Chiara Greganti Maurizio Sacchi Camilla Fabi Lisa Giovanetti Barbara Artegiani Alessandro Balestrieri Laura Scopa Luca Caimmi Antonio Giangolini Orazio Bindelli Regine Lueg Mirko Bravi Antonio Violini Sauro Santi Anna Rosa Basile Raimondo Rossi Maria Daniela Angiolani Sante Cancellieri Arduino Spegne Fernanda Paianini Maria Luisa Comandini Argalìa Giovanna Ucci Fabi Silvio Biagini Elvira Cartolari Ermeti Germana Barbieri Pigrucci Giannino Cecchini Sommario Indirizzi
SIGLE TESTI
c.g. a.s a.b. e.b.c. o.g. r.r. b.n. v.l. f.c. c.m. n.m. m.c. m.g.l. s.b. m.m. f.p. r.a.
Claudio Giardini Alessio Spalluto Alessandro Balestrieri Elvira Bruni Collina Oliviero Gessaroli Raimondo Rossi Berna Nicastro Virna Lucarini Francesca Castellani Coralie Maneri Nicoletta Marinelli Massimiliano Cecconi Maria Giannatiempo L贸pez Stefano Betonica Mirko Mascini Fernanda Paianini Roberto Aiudi
I testi non firmati sono stati forniti dagli autori.
Le Associazioni
Associazione Culturale “L'Arte in Arte” Via Pallino, 7 61029 Urbino PU cell. +39 3470335467 www.larteinarte.it info@larteinarte.it
Associazione Culturale Amici della Ceramica Pesaro Via Barignani, 56 61100 Pesaro PU tel. +39(0)72133181
Associazione Artistico Culturale "Paolo Sgarzini" Con annesso laboratorio Via Cesare Battisti, 60 61029 Urbino PU
Associazione Culturale Amici della Ceramica Urbania Piazza del Mercato, 16 61049 Urbania PU tel. +39(0)722317646 amiciceramica@datalab.it
Associazione Culturale “Eccofatto!” Via Pozzo Nuovo, 74 Loc. Miniera di Urbino 61029 Urbino PU cell. +39 3388647357 eccofatto@larteinarte.it
Associazione Culturale "Fucina Alchemica" Via Carso, 24 61033 Fermignano PU tel. +39(0)722330939
“A.R.Q.E.” - Associazione Raku Quattro Elementi Piazza della Repubblica 61029 Urbino PU tel. +39(0)722320471 www.arqe.it info@rakuitalia.it
Laboratorio di Ceramica Comune di Senigallia Assessorato alle Politiche Giovanili Piazza Garibaldi 60019 Senigallia AN tel. +39(0)7160715 barbara@barbaraartegiani.com
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Autori in ordine alfabetico
Aiudi Roberto Via Flaminia, 37 Località Villa Furlo 61033 Fermignano PU cell. +39 3388647357 eccofatto@larteinarte.it
Barbieri Pigrucci Germana Via Barocci, 27 61029 Urbino PU cell. +39 3393476173 germana.barbieri@tiscali.it
Bravi Mirko Via Giovanni Giolitti, 28 61100 Pesaro PU tel. +39(0)721415951 cell. +39 3333499447 mirko.bravi@libero.it
Foto: Roberto Aiudi
Foto: Oliviero Gessaroli
Foto: Stefano Veschi
Aiudi Enrico Via Flaminia, 37 Località Villa Furlo 61033 Fermignano PU cell. +39 3396637653
Basile Anna Rosa Viale Belgrado, 13 61100 Pesaro PU tel. +39(0)721403831 cell. +39 3397335451
Caimmi Luca Via delle Paranze, 1 61032 Fano (PU) tel: 328 3133926 e-mail: luca@minucci.net
Foto: Roberto Aiudi
Foto: Luigi Bolzanetti
Angiolani Maria Daniela Strada della Marzocchetta, 11 60017 Marzocca di Senigallia AN tel. +39(0)7169662 cell. +39 3295790280
Betonica Stefano Via Miniera, 37 61029 Urbino PU cell. + 39 3394186907
Foto: Alessandro Bonvini
Artegiani Barbara Via Poerio, 1 60019 Senigallia AN cell. +39 3355881760 barbara@barbaraartegiani.com Foto: Nevio Arcangeli
Balestrieri Alessandro Via del Grillotto, 14/11 61029 Urbino PU cell. +39 3355428650 Foto: Alessandro Balestrieri
Foto: Alessandro Balestrieri
Biagini Silvio Via Portanuova, 21 61049 Urbania PU cell. +39 3292509372 info@silviobiaginiceramiche.it Foto: BLOW-UP di Talozzi
Bindelli Orazio Piazza del Mercato, 16 61049 Urbania PU cell. +39 3495396932 Foto: BLOW-UP di Talozzi
Cancellieri Sante Via Sgarzeto, 8 61049 Urbania PU tel. +39(0)722319855 Foto: BLOW-UP di Talozzi
Cartolari Ermeti Elvira Via Della Annunziata, 39 61029 Urbino PU tel. +39(0)722328601 Foto: Anna Lia Ermeti
Castellani Francesca Via del Grillotto, 4 61029 Gadana di Urbino PU cell. +39 3496362195 Foto: Alessandro Balestrieri
Cini Francesco Via Tortorina, 29 61029 Urbino PU cell. +39 3487314967 cini.francesco@libero.it Foto: Oliviero Gessaroli
Comandini Argalìa Maria Luisa Via della Stazione 61029 Urbino PU tel. +39(0)722320662 Foto: Oliviero Gessaroli
Fabi Camilla Via Castelboccione, 17/A 61029 Urbino PU cell. +39 3283271779 cami.fabi@libero.it Foto: Marcello Pucci Foto: Stignani
Gessaroli Oliviero Via Pallino, 7 61029 Urbino PU cell. +39 3470335467 o.gessaroli@libero.it Foto: Oliviero Gessaroli
Giangolini Antonio Via Ponte Vecchio, 18 61100 Pesaro PU tel. +39(0)72123110 cell. +39 3351742103 Foto: Graziano Giangolini
Bohacova Petra Via G. di Vittorio, 12 60019 Senigallia AN tel. +39(0)7165442 cell. +39 3336396892 Foto: Roger Conti
Cecchini Giannino Via Nelli, 6 61029 Urbino PU tel. +39(0)7222606 Foto: Tiziana Bernardini
Giavoli Adriano Via Marrone, 41/3 Montelabate PU tel. +39(0)721498927 cell. +39 3335748241 sintesi@alice.it
Lueg Regine Via Ca' Andreana, 117 Loc. Gadana di Urbino 61029 Urbino PU tel. +39(0)722329968 reginelueg@libero.it
Foto: Adriano Giavoli
Foto: Oliviero Gessaroli
Pucci Marcello Via Castelboccione, 17/A 61029 Urbino PU cell. +39 3200397888 www.marcellopucci.com info@marcellopucci.com
Spalluto Alessio Via Tortorina, 17 61029 Urbino PU tel. +39(0)722328054 cell. +39 3484505265 alespalluto@libero.it Foto: Lucio Cesaroni
Foto: Marcello Pucci
Giovanetti Lisa Via Arceviese, 131 60019 Senigallia AN cell. +39 3286177175 lisagiovanetti@libero.it
Maneri Coralie Via Serra Laghi, 1 Sant'Ippolito PU cell. +39 3349338229 lalunasogna@hotmail.com
Foto: Lisa Giovanetti
Foto: Coralie Maneri
Greganti Chiara Via Frescobaldi, 29 60019 Senigallia AN tel. +39(0)717923323 cell. +39 3336414479 chiagreg@email.it
Mascini Mirko Via Venezia, 19 61029 Ca' Gallo di Urbino PU cell. + 39 3358331397
Foto: Chiara Greganti
Foto: Alessandro Balestrieri
Guermandi Grazia Via Pasubio, 16 60019 Senigallia AN cell. +39 3282729637 graziamariastella@yahoo.it
Mucelli Luca Via del Fiancale, 26 61029 Urbino PU cell. +39 3492589831 mucluc74@hotmail.com
Foto: Lisa Giovanetti
Foto: Oliviero Gessaroli
Lucarini Virna Via Fornace, 41 61029 Casinina di Urbino PU cell. +39 3334461918
Paianini Fernanda Via Angeli, 8 61100 Pesaro PU tel. fax +39(0)72121705 cell. +39 3289532151
Rossi Raimondo Via della Casina, 8 61049 Urbania PU tel. +39(0)722319555 cell. +39 3471235586 rairossi@alice.it Sacchi Maurizio Via Carso, 24 61033 Fermignano PU tel. +39(0)722330939 sacchimaurizio@aliceposta.it
Terenzi Franco Borgo di Candelara, 9 61020 Pesaro PU tel. +39(0)721286919 cell. +39 3284530642 www.ceramicheterenzifranco.it Foto: Lucio Cesaroni
Santi Sauro Via G. Mazzini, 7 61020 Sant'Angelo in Lizzola PU cell. +39 3282273564 Foto: Oliviero Gessaroli
Foto: Digilab di Piero Vitali
Foto: Oscar Mei
Foto: BLOW-UP di Talozzi
Foto: Gulini
Foto: Alessandro Balestrieri
Spegne Arduino Via Gioberti, 24 Gallo di Petriano 61020 Petriano PU tel. +39(0)72252194 cell. +39 3396773465
Ucci Fabi Giovanna Via Brandani, 11 61029 Urbino PU cell. +39 3470033594 giovanna.fabi@chapnet.it Foto: Oliviero Gessaroli
Scopa Laura Via E. Mattei, 34 Canavaccio di Urbino 61029 Urbino PU tel. +39(0)72253166 cell. +39 3391360083 lally7829@libero.it Foto: Oliviero Gessaroli
Violini Antonio Via S. Giorgio, 34 61049 Urbania PU tel +39(0)722319355 cell. +393395788040 Foto: Luciano Cucchiarini
Comitato promotore Oliviero Gessaroli Presidente Associazione Culturale “L’Arte in Arte”, Urbino Roberto Aiudi Presidente Associazione Culturale “Eccofatto!”, Urbino Giovanna Ucci Fabi Responsabile del laboratorio di ceramica dell'Associazione Artistico Culturale "Paolo Sgarzini", Urbino Alessandro Balestrieri Presidente “A.R.Q.E.” - Associazione Raku Quattro Elementi, Urbino
Curatori catalogo
Progetto grafico
Impaginazione
Susanna Galeotti Giovanna Ucci Fabi Oliviero Gessaroli Germana Barbieri Pigrucci
Susanna Galeotti Oliviero Gessaroli
Susanna Galeotti
Sponsor
GIUSTO GOSTOLI Fermignano (PU)
di Giuliano Mencarelli Deruta (PG)
TERMOIDRAULICA E SANITARI s.n.c. di Gulini Mario & C. Urbino (PU) EUROFERRAMENTA FORNITURE INDUSTRIALI di Parlanti A. & Brunetti M. snc. Montecchio di Sant'Angelo in Lizzola (PU) VETRERIA Galavotti Maurizio Fermignano (PU) AMICUCCI GIAMPAOLO Colori e materiali per le arti Urbino (PU) FERRAMENTA SACCHI di Gianotti Marta Urbino (PU)
finito di stampare nel mese di settembre 2005 dalle Arti Grafiche Editoriali AGE Urbino In 500 esemplari per la Casa Editrice QuattroVenti Urbino