Progetto Eolo 2.0 Documento di Supporto alla Decisione

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Eolo 2.0 -­‐ La partecipazione decolla sul web


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E’ un documento che mira a garan6re al Comune di Ruvo di Puglia la conoscenza di quella che è la percezione diffusa nella ciAadinanza ruvese dei temi che sono sta6 oggeAo d’indagine aAraverso il processo partecipa6vo via web “Eolo 2.0”, sinte6zzandone il percorso e dando ai “decisori pubblici” e alla ciAà, indicazioni sul sen6mento e sulla reale volontà dei ciAadini rispeAo alla realizzazione o meno di interven6 in tema di energie alterna6ve “partendo dall’eolico” e di mobilità urbana.

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L’esperienza partecipa6va di Scenario Workshop è stata ispirata dai meccanismi d’interazione costruLva dell’EASW (EUROPEAN AWARENESS SCENARIO WORKSHOP), un metodo promosso dall’Unione Europea sin dagli anni ’90 con il Programma Innova6on, per ridurre le distanze tra coloro che si occupano di programmazione, ricerca e sviluppo, e coloro che, a diverso 6tolo, sono beneficiari dei percorsi di cambiamento. Usato in diversi progeL nei paesi membri dell’UE, EASW, a diversi livelli e su vari temi, ha aiutato le comunità a definire molte visioni condivise di futuro e rappresentazioni unificate delle minacce possibili, per orientare aLvità di progeAazione partecipata coinvolgendo i beneficiari chiave delle poli6che.

EASW SCENARIO

WORKSHOP!


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premessa metodologica! Nel caso di Eolo 2.0, un gruppo pilota misto di aAori del territorio, ha avuto il compito strategico di delineare un panorama visuale, affacciato su due oppos6 futuri possibili: uno scenario catastrofico e uno scenario straordinario. Ques6 due mondi divergen6, immagina6 nell’anno 2020, sono sta6 descriL mediante l’aggregazione dei contenu6 in cluster di definizioni. Esper6, ciAadini e amministratori locali hanno pra6cato un reciproco ascolto aLvo, interrogandosi sul mondo di Ruvo

nel tempo a venire e, di seguito hanno descriAo insieme i caraAeri preferibili da perseguire nella cultura, nell’innovazione, nell’economia e nell’ambiente, maturando la necessaria consapevolezza (awareness) delle più temibili minacce per l’immaginario colleLvo. La facilitazione è stata aAuata mediante metodo misto, ar6colato in interviste a coppia e interazioni costruLve, con una libera reinterpretazione di Metaplan, tecnica visuale, u6le a sviluppare aggrega6 di senso per le decisioni inclusive.


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premessa metodologica! I risulta6 prioritari del lavoro consistono nell’emersione di prospeLve, percezioni, idee da parte di più aAori sociali su ambi6 strategici di sostenibilità, per la successiva composizione di una piaAaforma di possibili percorsi e progeL di sviluppo locale.

L’alleanza fra persone diverse nell’iden6ficazione e nella discussione della futura iden6tà di Ruvo, assieme alla percezione

dei mol6 problemi, è il presupposto per favorire un più ampio dibaLto pubblico nella comunità locale, sui faAori degli scenari di vita urbana, orientando lo sguardo, nel presente, verso i contenitori tema6ci su cui appare prioritario operare.

La leAura condivisa in filigrana, opportunamente collocata del futuro, dei pun6 di forza e di debolezza del territorio, delle minacce e delle

opportunità, che nello spazio di cinque anni potrebbero manifestarsi, diviene in Scenario Workshop il mosaico da riproporre come campo d’azione della partecipazione via web dei ciAadini di Ruvo di Puglia sulle prioritarie emergenze della trasformazione territoriale con par6colare aAenzione alle sfumature legate alla sostenibilità energe6ca e ambientale delle stesse.


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scenario zero! Per aLvare il meccanismo partecipa6vo su una comune gamma di immaginari, il team proponente ha elaborato una rappresentazione del mondo locale al 2015, lo Scenario Zero di partenza, che ha evocato i termini macroscopici di confronto per cultura, innovazione, economia, ambiente. La sostenibilità energe6ca è il filo rosso che lega tuL i faAori di ogni possibile tempo, presente e futuro. La visione dell’oggi viene consegnata ai partecipan6 al momento della loro iscrizione.


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scenario zero! Il tema della sostenibilità energe1ca, nelle sue molteplici declinazioni, interceAa una ciAà ricca di anime, che guarda al cambiamento e al domani proieAando il suo sguardo in un futuro dai tan6 orizzon6 possibili, ma pur sempre ancorato, saldamente, alla sua vocazione rurale e alla sua storia. Ruvo oggi è una ciAà in bilico, con l’agro arrampicato nella Murgia assolata e proteAa, e un immaginario colleLvo slanciato verso la costa e il mare, crocevia di transumanze an6che e moderne che aspirano a un’iden6tà nuova, sincronizzata con i tempi della modernità e coerente con i temi della Cultura, dell’Innovazione, dell’Economia e dell’Ambiente. Ruvo oggi è Cultura, fa4a di spazi e tempi condivisi, di saperi an8chi alla ricera estrema di men8 da colonizzare, di partecipazione lenta e dis8llata all’eccesso, di virtù rare 8midamente assaporate in pubblico, di fron8ere presidiate ma permeabili e disponibili all’esplorazione di nuovi territori….

Ruvo oggi è Innovazione, fa4a di tenta8vi velleitari e ardite sperimentazioni locali, di ricerca e sviluppo “di ritorno”, che viaggiano a ritroso i territori del mondo e conquistano spazio proprio dove non t’aspeB, anche qui, di energie inedite, talvolta solo sopite ma ormai pronte a farsi scoprire, sperimentare, vivere la modernità senza offendere la storia…


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scenario zero! Ruvo oggi è Economia, fa4a di slanci imper8nen8 e virtuosi, capaci di scommesse al buio e conquiste insperate, dove il tenace a4accamento alla tradizione si alterna repen8no alle proiezioni oltre confine, in una par8ta infinita fa4a di arroccamen8 e difese, di strategie e a4acchi, fra gerarchie riconosciute e indiscusse, di indipenden8 e fanterie che animano la scacchiera di gioco…

Ruvo oggi è Ambiente urbano e rurale, con pregi e cri8cità che trasudano valori e contraddizioni perenni, riflesso del DNA comportamentale di ognuno, fa4o di pulsioni connaturate e aspirazioni ancestrali, di dominio e abbandono, marchiato a fuoco da scelte irrimediabili di an8chi oligopoli, smascherato impunemente da energie contemporanee, capaci di ambizioni condivise e sostenibili…

Ruvo oggi è una ci:à al vaglio, alla ricerca di scenari, che chiede alla sua gente di rimeAersi in gioco per non improvvisare il domani ma sceglierlo, insieme, partendo dal tema pressante della trasformazione urbana e territoriale a fini energe6ci, per la costruzione della visione condivisa dall’Eolico alla Mobilità.


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identità degli attori! Ad ogni aAore viene assegnato un colore specifico, dipendente dal suo ruolo sociale. Il percorso d’interazione costruLva ha u6lizzato le diverse provenienze e la naturale divergenza immagina6va, come pun6 di forza del gruppo.


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interviste a coppia! In plenaria, il gruppo viene rimodulato come team di coppie di pilo6, a bordo di macchine del tempo per viaggi paralleli, verso la Ruvo del 2020.

Le persone giungono dentro gli immaginari possibili. Partono dal paesaggio dello scenario zero, per esplorare quello che potrebbe avvenire domani nei quaAro campi di riferimento (cultura, innovazione, economia, ambiente). Due i futuri possibili: uno catastrofico e uno straordinario. Tornate indietro, le coppie si raccontano i futuri. Si intervistano. Esplorando futuri, pra6cano una ricerca d’iden6tà comune.


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interviste a coppia! Ognuno è un reporter privilegiato dei futuri dell’altro. Sceglie i faL significa6vi: quelli dell’altro, da curare e trasferire in un sistema coerente, per forza di gruppo, colleLvità e senso plurale. Il meccanismo serve ad ascoltare i mondi possibili che scaturiscono dalle strade del presente.

La dimensione temporale svincola dalle con6ngenze del 2015 e trasferisce i pilo6 dentro la migliore prospeLva possibile: la visione condivisa, lo scenario strategico ul6mo di convergenza, bilanciato da un sistema concreto di minacce sopravvissute.


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interviste a coppia! Ogni viaggiatore trasferisce in sintesi i faL dominan6 catastrofici e quelli straordinari in una cartellina, configurando gli appun6 di viaggio desun6 dal colloquio su due pagine contrapposte.

Ques6 aggrega6 personali sono due contenitori oppos6 e immaginari paralleli soggeLvi.

i possibili progeL futuri, conferendo loro casa e ragionevole collocazione.

Le catastrofi dell’involuzione e le speranze visionarie si ricomporranno in cluster incapsula6 dentro le quaAro sfere dimensionali della cultura, dell’innovazione, dell’economia e dell’ambiente.

Durante la fase di ricomposizione in plenaria degli scenari, l’ascolto reciproco e la cooperazione, inducono il gruppo a svelare uno sguardo verso il bene comune , che è esercizio di scriAura a più Con questa fisica degli immaginari, che voci di un manifesto radicale di futuro, esplora l’orizzonte remoto, si stabilizzerà senso ul6mo e motore dei possibili una bussola di navigazione, u6le a guidare progeL di oggi. Da essi ogni partecipante-­‐reporter aLnge, per fornire da6 u6li ad una res6tuzione della migliore visione condivisa di futuro e del più preoccupante incubo colleLvo.


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generazione collettiva della visione catastrofica al 2015! La facilitazione è stata condoAa sui quaAro quadran6 tema6ci generali. I partecipan6 hanno gradualmente ricostruito un mondo variegato di faAori nega6vi, mediante un sistema di fogli mobili, u6li a rappresentare, in sintesi, le chiavi narra6ve e gli argomen6 oggeLvamente rilevan6. Sono le persone a guidare la definizione degli aggrega6, per una più chiara focalizzazione della visione nega6va. Il mosaico risultante rifleAe gli aAuali pun6 di debolezza della comunità locale, condoL ad esasperazione lungo l’asse temporale del 2020.


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il mondo catastrofico della CULTURA, a Ruvo nel 2020 ! CONTENITORI DELLA CULTURA: GOVERNANCE: Scuole spente, il museo chiuso, chiusura bassa partecipazione nelle decisioni, spazi aggrega6vi, chiusura degli spazi perdita dei progressi culturali degli culturali per disinteresse, messa al bando nel governo locale, perdita dei contenitori culturali, commercializzazione dell’Assessorato alla Cultura. delle aLvità ludiche ECONOMIE PER LA CULTURA: perdita dei saperi della tradizione, perdita delle ar6 an6che. IDENTITÀ CULTURALE: cultura = sagra, bassa valorizzazione del patrimonio culturale, abbandono culturale, perdita dei progressi culturali, omologazione dei costumi culturali, cultura-­‐speAacolo, perdita spazi simbolici della comunità.

RELAZIONI: chiusura delle relazioni fra persone, individualismo, azzeramento dell’associazionismo culturale.


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il mondo catastrofico della CULTURA, a Ruvo nel 2020 ! La visione catastrofica sul piano della cultura percepisce il rischio elevato di una perdita di potere decisionale da parte dei ciAadini.

Le economie dei saperi colleLvi e la governance della cultura sono alimentate dalle relazioni umane, che in un futuro catastrofico appaiono frantumate.

La possibile riduzione della scala partecipa6va, espone la comunità alla minaccia di un’irreparabile perdita dei progressi culturali già persegui6.

L’associazionismo, già fer6le per forza di cultura, viene di conseguenza azzerato.

L’Assessorato alla Cultura viene riconosciuto come un fondamentale e imperdibile epicentro della governance locale.

StreAamente connesso al rischio del cedimento del valore di governo per la cultura, è la perdita dei saperi colleLvi, della tradizione e delle ar6 an6che, riguarda6 come patrimonio essenziale per una comunità economicamente rilevante.

I contenitori della cultura si spengono: dalle scuole, ai musei, agli spazi culturali. Accade per disinteresse, per assenza di legami umani. Il gioco, naturale faAore corsivo, è ridoAo a uno scambio di u6lità.

In questa leAura al nega6vo, di una possibile catastrofe, il valore aAuale della cultura come sistema aggregante della poli6ca e della comunità diviene essenziale faAore, da curare e da proteggere.


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il mondo catastrofico della CULTURA, a Ruvo nel 2020 ! Il campo “iden6tà culturale” è peraltro il più ricco. Appare evidente il rischio dell’uniformità, della perdita dei picchi simbolici, della riduzione di una biodiversità patrimoniale del mondo locale.

Più volte è richiamato il rischio di uno smarrimento dei progressi, di una regressione verso la superficie orizzontale dell’omologazione.

Viene variamente evocata la minaccia di una cultura-­‐speAacolo mercificata.


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il mondo catastrofico dell’INNOVAZIONE, a Ruvo nel 2020 ! PASSIVITÀ TECNOLOGICA: innovazione slegata dalla memoria storica, eccessiva tecnologia automa6ca, tecnologia passiva, chiusura al progresso tecnologico, dipendenza dalla tecnologia

RICERCA BASSA: mancanza di inves6men6 in ricerca, disaffezione temi della ricerca, analfabe6smo di ritorno

L’innovazione non si compie, per la perdita di legami con la memoria e con le iden6tà locali. Così come accade nell’immaginario nega6vo della cultura, l’assenza di iden6tà ha effeL sulla caduta degli interessi. La ricerca si riduce. La cura dell’iden6tà locale diviene, in questa leAura al nega6vo del futuro, una strategia sommersa fondamentale, per contrastare una caduta ver6ginosa nell’analfabe6smo e aLvare l’innovazione come viaggio di una colleLvità aLva e diversificata, potente nelle relazioni umane e nella capacità di memoria.


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il mondo catastrofico dell’AMBIENTE, a Ruvo nel 2020 ! DEGRADO AMBIENTALE: degrado urbano tra centro e periferia, strade invase da rifiu6, buste in strada, abbandono di amianto nel territorio, scriAe sui muri, assenza di consapevolezza per raccolta differenziata, vandalismo, inquinamento delle campagne, inquinamento della falda per l’uso di fitofarmaci

PIANIFICAZIONE: speculazione edilizia, urbanizzazione spinta, abusivismo edilizio in zone pregevoli, azzeramento dell’uso agricolo dei terreni, una nuova zona industriale

GOVERNANCE: nessuna cura dell’arredo urbano, assenza del verde pubblico ABBANDONO E INCURIA: abbandono delle terre, deser6ficazione dei terreni, incendi dei boschi

BRUTTO: perdita delle relazioni fisiche e visive, fra ciAà e campagna, parchi eolici, antenne sui teL


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il mondo catastrofico dell’AMBIENTE, a Ruvo nel 2020 !


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il mondo catastrofico dell’AMBIENTE, a Ruvo nel 2020 ! La paura incardinata alla scala ambientale è prioritariamente legata alla mancanza di cura diffusa per gli spazi comuni.

senso del bruAo; ne consegue la rilevanza plausibile del consumo sfrenato del suolo. Ribaltato al posi6vo, questo meccanismo di leAura, considera la cura delle relazioni Dai raggruppamen6 appare rilevante il umane come strategia fondante per la peso affidato alla governance, ai fini di una tutela dell’ambiente e delle sue economie tutela della qualità percepita. più sostenibili. I rischi maggiori appaiono discenden6 da Nel medesimo ragionamento si colloca la una deriva dei comportamen6 colleLvi, visione limite degli “ambien6 ipermerca6”, domina6 dall’abbandono e dall’incuria. uniche scatole catastrofiche per l’infanzia

o l’analoga, “largo caAedrale=parcheggio”. Governare con il territorio appare, nella sostanza una missione fortemente La riduzione delle relazioni, principalmente condivisa con la ciAadinanza, sul registro umane, è una costante ed affianca la della tutela, della bellezza e del diriAo alla percezione dell’habitat come vuoto e sua piena fruizione. L’assenza è il faAore maggiormente richiamato nella rappresentazione nega6va.


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il mondo catastrofico dell’ECONOMIA, a Ruvo nel 2020 ! DIMENSIONE SOCIALE: aumento della disoccupazione, fuga da Ruvo e spopolamento economico, natalità zero

FALLIMENTO LOCALE: senza condivisione e scambi, autonomia, isolamento monetario ruvese, moneta ruvese, monopolizzazione delle risorse, risorse non in rete, calo del turismo, sparizione del commercio naturale di prossimità, spopolamento e azzeramento aLvità di vicinato, chiusura delle aziende, chiusura delle banche, pensioni senza potere d’acquisto

Azzeramento sociale e fallimento locale sono fenomeni catastrofici streAamente connessi. Ritorna l’evocazione dell’assenza e della chiusura, lo smarrimento delle re6, la scomparsa delle relazioni economiche di prossimità. Ribalta6 al posi6vo, i faAori inducono a ritenere le comunità di pra6ca e lo sviluppo delle re6 fondate sulla vicinanza dei legami collabora6vi come essenziali faAori di sostenibilità economica. La tenuta democra6ca della comunità e dei ragionamen6 che la riguardano discendono dalla coesione e dalla condivisione delle risorse.


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generazione collettiva della visione condivisa al 2015! Dopo l’emersione del sistema dei rischi declinato come apparato catastrofico di massima rilevanza, i partecipan6 hanno raccontato gli immaginari straordinari raccol6 durante le interviste a coppia.

Di conseguenza, è nata la visione condivisa, come massima possibile aspirazione di comunità.

Si traAa di una prospeLva di allineamento, di un orizzonte convincente favorevole per tuL.

All’interno dei singoli contenitori, appaiono non solo obieLvi, ma anche aLvità concrete e soluzioni specifiche, per il raggiungimento dei tema6smi prioritari.


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il mondo straordinario della CULTURA, a Ruvo nel 2020 ! VALORIZZAZIONE DEI LUOGHI: PARTECIPAZIONE E rispeAo dei beni architeAonici, cura del CESSIONE DI POTERE: rapporto fra nuovo e an6co, Museo democrazia partecipata ampliata, Civico Archeologico (Domenicani), aumento esponenziale della valorizzazione turis6ca dell’archeologia, partecipazione polo museale integrato NUOVE SCALE DELLA CULTURA: maggiore rispeAo della cultura, nuove relazioni culturali, meno marke6ng nella cultura e più relazioni, nuove iden6tà, più even6 e contenitori culturali, Ruvo osservatorio delle ar6, fes6val internazionale del cinema e del teatro, Ruvo capitale europea della cultura, nuove iden6tà culturali (meno sagre e processioni) FORMAZIONE: RADICI E TRADIZIONI: bambini in biblioteca con e-­‐book esaltazione della cultura popolare, scuola di musica


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il mondo straordinario della CULTURA, a Ruvo nel 2020 !


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il mondo straordinario della CULTURA, a Ruvo nel 2020 ! Ritorna la rilevanza assegnata alla partecipazione, intesa come ampliamento della democrazia e cessione di potere delle is6tuzioni ai ciAadini, per una governance che si riconosce come un governare con il territorio.

In questa prospeLva, la valorizzazione delle memorie storiche più profonde appare risolta sul piano del recupero di un rapporto con il patrimonio archeologico tes6moniale.

Più profonda e ar6colata appare l’esigenza di nuove scale per la cultura: maggiori relazioni, con territori vicini e lontani, fino a giungere a delineare una natura europea del mondo locale.

Iden6tà più ar6colate e registri diversifica6 appaiono come il più importante caraAere di questa parte dello scenario, esteso dall’esaltazione delle radici, a capacità crea6ve più autonome rispeAo alla sfera della prossimità geografica.


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il mondo straordinario dell’INNOVAZIONE, a Ruvo nel 2020 ! AGRICOLTURA 3.0: DistreAo della ricerca in agrozootecnologie, diffusione delle buone pra6che agricole

INFRASTRUTTURE: fibra oLca, smart economy, Ruvo ciAà smart e slow

L’innovazione esalta le pra6che agricole e investe nel potenziamento del distreAo collegato. L’infrastruAurazione della Banda Larga e Ultra Larga appare un presupposto fondamentale del futuro e la PA del futuro diventa leggera, più trasparente e più accessibile, per una piena realizzazione della ciAadinanza digitale. Le energie rinnovabili sono poco impaAan6 sul paesaggio. E GOV: ENERGIE RINNOVABILI: amministrazione leggera, energie rinnovabili a basso impaAo visivo più servizi della PA on line (SI micro eolico/ NO eolico tradizionale)


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il mondo straordinario dell’ECONOMIA, a Ruvo nel 2020 ! TURISMO: ar6giani nel centro storico, più imprese per turismo sostenibile, centro storico vivo rilancio dell’ar6gianato locale, sinergie per la riceLvità, turismo responsabile BIOAGRICOLTURA: INFRASTRUTTURE PER TECNOLOGIE: distreAo della bio-­‐agricoltura, NUOVE nuove economie per la trasformazione agricola zona industriale hi-­‐tech POLITICA ECONOMICA: zona franca per inves6men6

MAKERS: centro giovani per makers, più innovazione per l’occupazione

CONCILIAZIONE TEMPI E SPAZI: lavoro a casa senza orari

Lo sviluppo economico sarà fortemente dipendente da un alleanza fra saperi an6chi e turismo, nel cuore della ciAà. Le relazioni umane prevarranno e guideranno l’uso del tempo e degli spazi. Agricoltura e innovazione confermano nel futuro la streAa connessione fra ricerca applicata e tradizione economica della comunità.


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il mondo straordinario dell’AMBIENTE, a Ruvo nel 2020 ! ENERGIE RINNOVABILI: energia rinnovabile negli edifici pubblici, riciclo per la produzione di energia, sviluppo di fon1 alterna1ve rinnovabili con par1colare a:enzione al micro eolico QUALITÀ URBANA: cura del verde urbano, riqualificazione del centro storico

MOBILITÀ SOSTENIBILE E LENTA: mobilità sostenibile, re1 di trasporto sostenibili, mobilità condivisa, mobilità con sistemi ele:rici, u1lizzo dell’ auto più difficile, più pedoni almeno nel centro storico

ECOLOGIA: raccolta differenziata, più consapevolezza nella raccolta differenziata, raccolta differenziata spinta, strade pulite, meno carico inquinante PARCO ALTA MURGIA: più sinergie con il parco, un più forte legame fra ciAadini e is6tuzioni

CITTÀ CAMPAGNA: blocco al consumo del suolo, sviluppo del rapporto ciAà – campagna

BIOAGRICOLTRURA: solo col6vazione biologica e agricoltura biodinamica in tuAo l’agro di Ruvo CITTÀ DEI BAMBINI: aAenzione verso i più piccoli.


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il mondo straordinario dell’AMBIENTE, a Ruvo nel 2020 ! Nel futuro condiviso, è saldo il rapporto fra ciAà e campagna, sul piano dell’ecologia, della produzione, della qualità del paesaggio minuto, dell’innovazione economica della comunità.

Più generalmente, ambiente, economia, innovazione e cultura appaiono come iden6tà di futuro fortemente compenetrate.

Prende piede lo sviluppo e la produzione di energia da fon1 puntuali e in forme alterna1ve e rinnovabili con par1colare a:enzione al micro eolico.

I bambini sono il centro del mondo, e della ciAà di Ruvo

Il facilitatore chiede ai partecipan6 di votare il cluster maggiormente Il tema della mobilità sostenibile viene interessante dal proprio punto di vista, variamente richiamato come fa:ore pertanto vengono forni6 5 bollini colora6 fondamentale del benessere umano di per ogni partecipante, il colore consegnato domani. è rappresenta6vo della categoria socio – La cura per le soluzioni di solarizzazione occupazionale ricoperta. degli edifici e per la diffusione di tecnologie energe6che a basso impaAo è TuAo il gruppo provvede a posizionare i un’aLtudine e una pra6ca dell’anno 2020. bollini su i cluster preferenziali.


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La bussola del futuro e la votazione dei cluster! L’esperienza di definizione condivisa di una visione futura presuppone un posizionamento dei partecipan6, rispeAo al CHI e al COME sviluppare lo scenario preferibile del 2020.

CHI: la domanda riguarda l’oscillazione fra azioni individuali, promosse da soggeL rilevan6 della comunità, e percorsi colleLvi, promossi da un’alleanza fra Pubblica Amministrazione e ciAadinanza nel suo complesso. I percorsi colleLvi implicano una significa6va rilevanza dell’azione amministra6va locale e una sua capacità di influenza, sul piano della governance, rispeAo al sistema sociale di riferimento.

COME: la scelta si riferisce alla gamma di tuAe le possibili azioni, modulabili da una profonda relazione con il sapere della tradizione, ad al6 gradi di innovazione.


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La bussola del futuro e la votazione dei cluster! La votazione dei cluster da parte dei partecipan6 è finalizzata al conferimento di una maggiore evidenza ai temi che appaiono più urgen6 e prioritari. I partecipan6 assegnano la maggiore rilevanza al cluster mobilità sostenibile e lenta della sfera ambientale.

Nel medesimo grande seAore compaiono, con uguale apprezzamento, ciAà campagna e bioagricoltura, uguaglia6 da radici e tradizioni, appartenente alla categoria della CULTURA.


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la bussola del futuro e la votazione dei cluster! Il posizionamento si aAua ragionando sull’incrocio delle due domande chiave e sulla localizzazione nel piano cartesiano definito dall’aAeggiamento dominante del gruppo di appartenenza.

La sfera della poli6ca sceglie una posizione alta, nel primo quadrante del futuro e, pertanto, un’aAuazione della visione con un forte grado d’innovazione mediante percorsi colleLvi, guida6 dalla Pubblica Amministrazione.

I ci:adini si pongono in una localizzazione opposta rispe:o al CHI: propongono un alto grado di innovazione e azioni individuali di promozione della visione.

Gli esper1 privilegiano l’equilibrio fra tradizione e innovazione ed un mix di azioni, che possa comprendere percorsi colle_vi e azioni individuali.


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