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Sviluppo urbanistico di Sacco Pastore Verso la fine degli anni ’30, nel tratto della Via Nomentana, poco prima del bivio con Via di Ponte Tazio, furono costruiti edifici che poco avevano a che fare con le contenute dimensioni dei villini circondati da aree verdi della vicina Città Giardino. Tra queste nuove costruzioni c'è l'edificio attualmente occupato dalla Caserma del Comando Regionale della Guardia di Finanza "Francesco Arcioni" (f.19).

f.19 Caserma della GF “F. Arcioni”

Il fabbricato fu edificato all'interno di un complesso edilizio formato da quattro palazzine uguali, con planimetria a " C ", posti specularmente fra loro. Lo stile di questo edificio è sobrio


e rigoroso, in linea con il linguaggio architettonico del periodo; d'altro canto, il carattere intensivo dell'intervento edilizio non lasciava spazio a ricerche formali più articolate. Incaricata della realizzazione dei quattro enormi edifici 26 fu l'impresa del Cav. Elia Federici 27 (f.20).

f.20 Area Saccopastore da una foto aerea degli anni ‘70 26

Dal secondo utilizzati come sede edifici collocati ai dirigendoci verso il Finanza, prima del Regionale del Lazio. 27

dopoguerra, i fabbricati su Via Nomentana furono della Corte dei Conti. Dagli anni '80, uno dei due margini della Via Nomentana, il primo a destra centro di Roma, è divenuto sede della Guardia di Comando 9a Legione e, dal 2000, del Comando

Fu uno dei cinquantatrè Cavalieri del Lavoro nominati nel Lazio tra le due guerre, considerato fra i protagonisti delle vicende economiche del Paese.


Alla fine della seconda guerra mondiale, le politiche di ricostruzione assegnarono al settore dell'edilizia un ruolo trainante delle attività economiche. La principale esigenza fu rappresentata dalla necessità di affrontare l'emergenza determinata da un'insufficienza qualitativa e quantitativa del patrimonio edilizio, incapace di accogliere una popolazione in continuo aumento, dovuto all'inurbanamento della stessa che da varie parti d'Italia arrivava nella capitale. Pertanto, l'edilizia divenne più intensiva: furono costruiti edifici più alti e diminuirono le aree verdi e i cortili. Nel tempo stesso si realizzarono interventi di edilizia abusiva e ampie lottizzazioni speculative, che determinarono uno stravolgimento del disegno urbanistico. Anche la tenuta di Sacco Pastore, come tante altre zone della città, non fu risparmiata dalla speculazione edilizia e, nonostante che il piano regolatore prevedesse la destinazione dell'area a parco pubblico, cominciò ad essere edificata con abitazioni intensive, costruite da enti pubblici o privati. Una curiosa testimonianza della situazione edilizia di questo periodo è offerta dal film “L'Onorevole Angelina” 28del 1947, diretto da Luigi Zampa, interpretato da Anna Magnani e ambientato tra la borgata di Pietralata e il tratto della Nomentana, in cui erano in fase di costruzione i primi edifici (f.21).

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Moglie di un vicebrigadiere e madre di 5 figli, Angelina guida le donne della borgata all'assalto di un magazzino di pasta di un borsanerista e, dopo l'alluvione, ad occupare gli alloggi vuoti di uno speculatore edilizio. Diventata famosa, è tentata dalla politica, ma, ribellatasi alla forza pubblica, viene arrestata. Esce dal carcere vittoriosa e decide di tornare a casa per dedicarsi soprattutto, insieme al marito, all'educazione dei figli.


f.21 Fotogramma del film “L’Onorevole Angelina”

La grande espansione urbanistica del secondo dopoguerra non si arrestò. Anzi, nel periodo tra gli anni '50-'60, il fenomeno dell'edilizia intensiva degenerò perchè gli spazi si erano ulteriormente ridotti e, di conseguenza, i piani edilizi furono costretti a prevedere la realizzazione di palazzi di 6-7 piani con aree esigue per i giardini e i cortili. Ne rimase coinvolta anche la Città Giardino Aniene, che, nella sua impostazione originaria, resistette meno di trent'anni: già negli


anni '50 numerosi villini furono abbattuti per far posto a palazzi residenziali di 4 piani, stravolgendo così l'aspetto del quartiere. E' del 1951 il fabbricato di 7 piani, al civico 21 di Via di Ponte Tazio, edificato sopra parte del locale allora ad uso cinema-teatro (civici 11-19) di proprietà della CO.GE.IN.CO. S.p.a. (Compagnia di Gestione Industriale e Commerciale) ed attualmente occupata dal Bingo Espero Palace (f.22).

f.22 Bingo Espero Palace

Al Cinema-teatro "Espero 29", famosissimo per essere stato il primo locale a luci rosse a Roma, si sono esibiti molti personaggi del mondo dello spettacolo (Claudio Baglioni 30, 29

Antico nome del pianeta Venere, l'oggetto naturale più luminoso nel cielo notturno (oltre la Luna); quindi, denominato "Stella della Sera" o "Stella dei pastori". 30

Nell'ottobre 1967, Claudio Baglioni, appena sedicenne, si propose nell'ambito di uno spettacolo di varietà e, tra le varie esibizioni, cantò una versione alla Raj Charles di "Yesterday".


Ilona Staller, Moana Pozzi , ecc.) e si sono svolti innumerevoli spettacoli teatrali, varietà, eventi, manifestazioni, rassegne, concerti. Tra i tanti spettacoli, i più significativi sono stati: nel 1980, il 1° Festival Rock Italiano 31; tra l'85 e l'86, i memorabili concerti dei Wall of Voodoo e Sister of Mercy 32; nel 1986, lo spettacolo teatrale Curve deliziose 33 (f.23a-c).

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La rassegna, organizzata da Massimo Costa, Arci, Strike e dal giornale "Ciao 2001", ha offerto la possibilità a molti giovani musicisti e gruppi, sconosciuti o quasi, provenienti da tutta Italia, di poter fare ascoltare la propria musica. La manifestazione venne vinta dal gruppo Lunar Sex di Roma. In quel periodo gli spazi tradizionali in radio e in televisione erano pressocchè inaccessibili a questo tipo di musica, a favore della più banale canzonetta sanremese. 32

Gruppi musicali post punk, rispettivamente americano e inglese. 33

Spettacolo teatrale a genere erotico, ideato nel 1986 da Riccardo Schicchi: un'esibizione live piuttosto spinta, oltre il semplice spogliarello, proposta al grande pubblico per la prima volta in Italia. La seconda serie di repliche al Cinema Espero non ebbe lo stesso successo della prima serie al Teatro delle Muse. Dopo poche serate un poliziotto presente allo spettacolo denunciò tutta l'organizzazione per atti osceni in luogo pubblico e oltraggio al comune senso del pudore. Fu il lancio definitivo di Moana Pozzi e la consacrazione di Ilona Staller (Cicciolina), entrambe condannate dal tribunale di Roma a 7 mesi senza la condizionale. Un anno dopo la Staller si candidò alle elezioni politiche e fu eletta alla Camera dei Deputati. Negli anni '90, i locali dell'ex Cinema Espero sono stati utilizzati dal centro di abbigliamento "Visa Diffusione Moda" e dal 2001, dal "Bingo Espero Palace".


f.23a Un giovanissimo Claudio Baglioni


f.23b The Sisters of Mercy

f.23c Ilona Staller e Moana Pozzi


Intanto, mentre nella zona continuavano ad essere edificati alti palazzi, il 30 marzo 1957 è stata inaugurata la seminterrata "Parrocchia Gesù Bambino a Sacco Pastore", su progetto architettonico di Tullio Rossi (f.24).

f.24 Parrocchia Gesù Bambino a Sacco Pastore

Eretta con il decreto del Cardinale Vicario Clemente Micara Quo familius ed affidata al clero diocesano di Roma, il riconoscimento agli effetti civili del provvedimento vicariale è stato decretato il 16 aprile 1959. Il territorio, desunto dalla Parrocchia dei SS. Angeli Custodi, è stato determinato entro i confini dell'area di Sacco Pastore. La proprietà immobiliare della parrocchia è della Pontificia Opera per la Preservazione della Fede, provvista di altre nuove chiese in Roma.


E così in un tempo non molto lungo “l’abnorme e deturpante sviluppo edilizio della zona ha portato alla cancellazione e alla cementificazione della tenuta di Sacco Pastore, luogo storico per la scienza che avrebbe meritato di divenire un ‘sancta sanctorum’ della paleantropologia romana” 34. Della cava, oggi, restano solo il nome di una via del quartiere, la seconda parte del nome della parrocchia e il nome su una targa di marmo inserita sulla facciata di uno dei palazzoni che fiancheggiano la stretta Via Val di Nievole 35. E dell'ampio parco pubblico previsto rimane solo un'area verde a ridosso del fiume Aniene e delimitata da Via Val di Fassa, Via Val Trompia e Via Val Solda: un lungo e stretto parco urbano pubblico appartenente alla Riserva Naturale della Valle dell'Aniene 36 (f.25). Non è un caso che le vie del quartiere abbiano preso i nomi delle valli italiane, giacchè la zona fa parte della bassa valle dell'Aniene, e che Via di Ponte Tazio sia stata ridenominata "Via Nomentana Nuova" (che ha mantenuto gli stessi numeri civici), in quanto prolungamento recente dell'antichissima Via Nomentana.

34

Cft. Tagliaferri-Varriale, I ponti di Roma. Pag. 199. 35

Corrispondente al sito del rinvenimento dei due crani umani. 36

La differenza tra parco urbano e riserva naturale consiste nel diverso obiettivo per le due aree: il parco urbano è la zona di verde attrezzato fruibile dagli abitanti dei quartieri limitrofi; la riserva naturale ha come obiettivo principale la salvaguardia di ambiti paesaggistici e della tutela della fauna e della flora autoctona.


f.25 Giardini pubblici lungo il fiume Aniene


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