The CORNER - Wine, food, taste e travel in Aosta Valley

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THE

CORNER

ANNUAL BOOK 2018-19

E N G L I S H T E X T - C O P I A G R AT U I TA

W I N E F O O D T A S T E T R AV E L I N A O S T A VA L L E Y

WINE

T R AV E L

FOOD

PASSIONE PER L’UVA Il vino valdostano: da fonte energetica a prodotto simbolo

CASTELLI E FORTEZZE Antichi e affascinanti, in Valle d’Aosta sono un patrimonio prezioso tutto da conoscere

I PROTAGONISTI DEL CIBO Alla scoperta di chi produce marmellate, tegole, torcetti, mele, ortaggi e distillati



CORNER

THE

EDITORIALE

W I N E , F O O D , T A S T E , T R A V E L IN AOS TA VALLEY

anno 2 - numero 3 - luglio 2018 RESPONSABILE EDITORIALE:

GIANLUCA MARTINELLI

gianluca.martinelli@vistamilano.it

REDAZIONE & MARKETING COMMERCIALE:

NICOLO’ BALZANI DAVIDE COCITI REDAZIONE

ANNA BOGONI ARABELLA PEZZA JESSICA CAVALLERO DIEGO BOVARD MATTIA PICCARDI PAOLO RECALCATI COLLABORAZIONI

JEANNETTE BONDAZ NICOLE VIGNOLA ANDREA BARMAZ MORENO ROSSIN PAULO NAZARIO ROSSAN STELLA BERTARIONE ALTAI GARIN PROGETTO GRAFICO

FERDINANDO MASCOLO TRADUZIONI A CURA DI

AILIE CRICHTON FOTOGRAFIE DI:

Nicolò Balzani - Enrico Romanzi - Stefano Torrione Gaetano Madonia - Gianluca Martinelli Giuseppe di Mauro - Emilio Dattolo Aiace Bazzana - Moreno Vignolini - Ivan Merlo Roberto Taddeo - Stefano Ferrando - Gabriele Prato Alexis Courthoud - Gianluca Scarpari Archivio Assessorato al Turismo Regione Valle d’Aosta Archivio Aosta Panoramica Archivio CSC Archivio iStock Photo IMMAGINE DI COPERTINA

Fotografia realizzata da Aiace Bazzana per The CORNER Magazine – giugno 2018 Faux tournedos di capra valdostana, tatin di mela Renetta e di polenta di mais di Morgex, salsa di ciliegie, rosa canina, tegola di miassa e timo di montagna. realizzato dallo chef Agostino Buillas presso il "Café Quinson Restaurant de Montagne et Chambres d’Hôtes” di Morgex (AO). Giulia Polini indossa un costume antico tipico di Courmayeur

hanno collaborato: Nicolò Balzani, Diego Bovard e Caterina Caramello

Questa pubblicazione è stata realizzata nel luglio 2018 e viene diffusa gratuitamente. Le informazioni contenute sono a titolo indicativo e senza responsabilità da parte dell'editore e dei soggetti interessati.

La montagna si racconta attraverso luoghi e sapori Benvenuti in Valle d’Aosta. Questo angolo alpino nell’estremo nord ovest dell’Italia ha molte esperienze interessanti da proporvi. Sono esperienze per chi ama “la montagna” nel senso più vero, più genuino e stimolante della parola. In ogni stagione lo sguardo del viaggiatore e del turista spazia tra i panorami unici di quattro spettacolari vette di oltre 4.000 metri di altezza (Monte Bianco, Monte Rosa, Cervino e Gran Paradiso). Questi simbolici “giganti” custodiscono con amore le tradizioni e le eredità locali di un territorio ricco di storia, di cultura, di bellezza e di avvincenti occasioni turistiche ed enogastronomiche. La rivista The CORNER Magazine, edizione dopo edizione, desidera aiutarvi a scoprire e intercettare queste opportunità. Il vino, il cibo e gli itinerari del gusto sono le sezioni e i capitoli con i quali raccontiamo brevi storie di cantine, di produttori, di attività, di luoghi e di personaggi che meritano la vostra attenzione. Spesso sono storie semplici ma appassionanti; in questo numero lasciatevi incuriosire dai castelli medioevali e fiabeschi, dai progetti dei giovani vignerons, da Champoluc e Cogne, dalle 10 situazioni “imperdibili” della città di Aosta, dal gusto della Fontina, delle mele e dei distillati per finire con l’intrigante mercato contadino di Courmayeur. Buona lettura.

The CORNER Wine, Food, Taste & Travel in Aosta Valley

è un progetto editoriale a cura di Gianluca Martinelli Redazione e amministrazione: via Luca Beltrami 2 - 20121 - Milano segreteria@vistamilano.it

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elcome to the Aosta Valley. This Alpine corner in the extreme northwest of Italy has many interesting experiences to offer. They are experiences for those who love “the mountain” in the truest sense, the most genuine and stimulating. In every season the gaze of traveller’s and tourist’s moves among the unique panoramas of four spectacular peaks of over 4,000 metres (Mont Blanc, Monte Rosa, the Matterhorn and Gran Paradiso). These symbolic “giants” guard with love the local traditions and legacies of an area rich in history, culture, beauty and fascinating tourist and food and wine events. The CORNER Magazine, edition after edition, wants to help you discover and intercept these opportunities. The wine, the food and the taste itineraries are the sections and chapters with which we tell short stories of wineries, producers, activities, places and characters that deserve your attention. Often, they are simple but exciting stories; in this issue let yourself be intrigued by medieval and fairy-tale castles, by the projects of young vignerons, by Champoluc and Cogne, by the 10 “unmissable” situations of the city of Aosta, by the taste of Fontina, apples and spirits to end with Courmayeur’s intriguing farmers’ market. Enjoy your reading.




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TESTIMONIAL

C Valle d’Aosta… di stagione

di Davide Oldani

Cosa amo della Valle d’Aosta? Che è naturale, vera, selvaggia: quando ci vado mi interessa sì assaggiare tutti i prodotti del territorio, rigorosamente a km 0, ma solo se sono di stagione - la stagionalità degli ingredienti è uno dei miei punti fermi. L’ultima volta che sono venuto in Valle i germogli della primavera - tutte le erbe di montagna mi piacciono molto - erano cresciuti fuori tempo grazie a un clima particolarmente mite, e così ho potuto provarli; e poi mi hanno conquistato i formaggi… mi sono divertito a scoprire le diverse stagionature della Fontina, che ho poi abbinato a dei miei piatti. I prodotti tipici locali fanno parte della cultura del nostro Paese e - se ci sono - è giusto valorizzarli. E lo stesso discorso vale anche per gli “eroici” vitigni autoctoni, ho potuto degustare delle bollicine valdostane, e mi hanno stupito grazie alla loro freschezza e sapidità. Rispettare gli ingredienti tradizionali del territorio fa parte della mia filosofia “POP”: meritano tutti la stessa attenzione, dai più semplici ai più ricercati, e la Valle d’Aosta è una Terra ricca e generosa, dove è possibile scoprire materie prime di altissima qualità, che consiglio a tutti di assaggiare.

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hat do I love about the Aosta Valley? That it is natural, real, wild: when I go there I am interested in tasting all the products of the territory, strictly at km 0, but only if they are in season - the seasonality of the ingredients is one of my fixed points. The last time I came to the Valley, the spring buds - I really like all the mountain herbs - had grown out of season thanks to a particularly mild climate, and, that way, I could try them; and then the cheeses won me over... I had fun discovering the differently aged Fontina, which I then paired with my dishes. Typical local products are part of the culture of our country and - if available - it is right to endorse them. The same goes for the “heroic” native vines, I was able to taste Aosta Valley bubbles, which amazed me with their freshness and flavour. Respecting the traditional ingredients of the territory is part of my “POP” philosophy: they all deserve the same attention, from the simplest to the most sought after, and the Aosta Valley is a rich and generous land where it is possible to discover the highest quality raw materials, which I advise everyone to taste.

Davide Oldani è l’ideatore della cucina POP, alta qualità e accessibilità: ha aperto nel 2003 il suo ristorante, il D’O, a Cornaredo, in provincia di Milano, suo paese d’origine, dopo esperienze a fianco di Gualtiero Marchesi, Albert Roux, Alain Ducasse e Pierre Hermé. Nel dicembre 2008 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano; nel novembre 2013 è stato invitato ad Harvard per raccontare la sua esperienza imprenditoriale in seguito a una case history sul suo ristorante pubblicata sulla Harvard Business School Review. Tra i suoi libri, “Cuoco andata e ritorno” (2008), “La mia cucina pop”, “L’arte di caramellare i sogni” (2009), “Pop. La nuova grande cucina italiana” (2010), “Il giusto e il gusto” (2012), “Storie di sport e cucina” (2013), “Chefacile” (2013), “Pop Food” (2015), “D’O eat better” (2016). La sua attività di designer, nata dall’osservazione quotidiana dell’ospite, rispecchia quella di cuoco: tavoli, sedie, piatti, posate e bicchieri sono ispirati al POP: semplici, funzionali, eleganti. Davide Oldani is the creator of POP cooking, high quality and user-friendly: In 2003 he opened his restaurant, il D'O, in Cornaredo, in the province of Milan, his place of origin, after experiences alongside Gualtiero Marchesi, Albert Roux, Alain Ducasse and Pierre Hermé. In December 2008 he received the Ambrogino d'oro from the City of Milan; in November 2013 he was invited to Harvard to talk about his entrepreneurial experience following a case history on his restaurant published in the Harvard Business School Review. Among his books, “Cuoco andata e ritorno” (2008), “La mia cucina pop”, “L’arte di caramellare i sogni” (2009), “Pop. La nuova grande cucina italiana” (2010), “Il giusto e il gusto” (2012),” Storie di sport e cucina” (2013),” Chefacile” (2013),” Pop Food “(2015),” D'O eat better” (2016). His work as a designer, born from the daily observation of his customers, reflects his work as a chef: tables, chairs, plates, cutlery and glasses are inspired by POP: simple, functional, elegant.

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Content Sommario 14 25

Around the corner Anche l’arte e la pittura celebrano gli incantevoli scenari valdostani

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Top 10 Aosta Experience

Passione per il vino

Abbiamo scelto per voi: Les Crêtes, La Crotta di Vegneron, Château Feuillet, Rosset Terroir, Grosjean, Di Barrò e La Crotta di Prado

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Fontina DOP simbolo della Valle

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Passione per la qualità

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Lo Matson Il mercato contadino di Courmayeur

TRAVEL Castelli della Valle d’Aosta

La distilleria Alpe opera da più di 60 anni producendo liquori a base di infusi e distillati di preziose erbe alpine

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I produttori locali incontrano i consumatori raccontando segreti, storie e tradizioni

Secret Corners Piccole grandi suggestioni a Ayas-Champoluc, Saint-Vincent, Cogne e Gran San Bernardo

FOOD È prodotta secondo autentici criteri di qualità, gusto e lavorazione

Esperienze gourmand QC Termemontebianco per coccolare gli ospiti nel gusto, nel corpo e nello spirito

Ristorante, taverna e locanda; da più di 50 anni un punto di riferimento enogastronomico a Cogne

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Una città interessante e accogliente. Le 10 esperienze che non potete perdere

Storie di cantine

Un viaggio nel tempo: un patrimonio curioso e affascinante tutto da scoprire

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Benvenuti a Lou Rossignon

WINE Vitigni e vini della Valle d’Aosta. Da scoprire e da assaggiare

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Tradizioni vive La cultura antica della Valle d’Aosta attraverso le magnifiche immagini di Stefano Torrione

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Contributo Contributors

Anna Bogoni Novarese di nascita, torinese di studi, milanese per lavoro, Anna Bogoni ha scoperto gli chef stellati molto prima di Expo e di Masterchef occupandosi dei temi legati al cibo e al vino da oltre vent’anni. Curiosa e golosa per natura, ha diretto recentemente Elle a Tavola, il bimestrale di food e lifestyle dall’anima femminile e ha collaborato al progetto del nuovo settimanale Ci piace cucinare del gruppo Universo. Le sue passioni? Mangiare in modo sano, (ha diretto Starbene), fare attenzione alle mode e alle tendenze della tavola, (ha diretto Cosmopolitan), ma anche scrivere di cibo per raccontare storie di donne, di territori e di tradizioni. Cresciuta con le ricette della Cucina Italiana e del Cucchiaio d’argento preparate da una mamma insuperabile ai fornelli, ama anche le sperimentazioni e incursioni nelle cucine etniche, i viaggi e lo shopping gourmand.

Mattia Piccardi

Nicolò Balzani Cresce a Milano fino alla maggiore età quando, l’amore per la montagna e la neve, lo portano in Valle d’Aosta dove inizia a fare e raccontare di snowboard come maestro e reporter per varie testate di settore. Dopo divagazione nel mondo dell’outdoor, cambia vita decidendo di frequentare il master post-laurea in Social Media Communication presso La Sole 24 ORE Business School e, parallelamente, sviluppa una Onlus per la tutela dei bambini peruviani vittime di malnutrizione e sfruttamento (www.sweetchildperu.org). Dal 2015 contribuisce alla realizzazione del progetto iMontBlanc con Magazine, APP e attività social. Il resto è storia di oggi, anzi, lo state sfogliando in questo momento.

Arabella Pezza Milanese di nascita ma valdostana d’adozione, dopo una tesi di laurea sulla “Cultura dell’Alimentazione” ha iniziato a scrivere di food&wine per testate e guide di settore e di nutrizione per agenzie pubblicitarie che si occupano di healthcare. Sa cucinare? Ci prova, ma preferisce stappare - in compagnia! - ottime bottiglie di vino, e così si è diplomata Sommelier AIS per dedicarsi con consapevolezza a questa passione. Ama viaggiare: per The CORNER scrive di cibo e di vino ma anche di viaggi e di turismo.

Nato in terra comasca, l’amore per la montagna lo porta in Valle d’Aosta dove, da quasi vent’anni, ha trasferito corpo e spirito. Maestro e istruttore nazionale di snowboard, coniuga la propria passione per il mondo della neve con un profondo amore per l’alpinismo, che lo ha spinto a esplorare innumerevoli angoli delle Alpi, in Italia, Francia e Svizzera. Grande amante delle parole, da anni si occupa di attività redazionali e di comunicazione, collaborando con testate giornalistiche del settore sportivo e partecipando a iniziative editoriali sempre legate al mondo della montagna. Qualcuno dice di lui che è come un viandante su un sentiero, costantemente alla ricerca della misteriosa saggezza che pervade la cultura alpina, di cui ama profondamente le radici, le tradizioni ma soprattutto le persone.

Jessica Cavallero È originaria di La Salle, delizioso paesino nel cuore della Valdigne. È giornalista e collabora con la redazione valdostana del quotidiano La Stampa. Laureata in Scienze Internazionali ha scritto per diverse testate nazionali e internazionali tra cui Affari Internazionali e La Méduse. Ha fondato e dirige il portale di informazione dedicato alla Svizzera swissnews24.ch. Profonda conoscitrice della storia del Nord Africa e del Medio Oriente, dopo molteplici esperienze all’estero tra Francia, Egitto e Svizzera, da qualche anno vive felice tra le sue montagne dove si diverte a coltivare un piccolo orto familiare a 1.300 metri con vista spettacolare sul Monte Bianco. Qui prendono vita prodotti a Km 0 con cui prepara appetitose quiches, la sua specialità, ma anche piccoli frutti, ribes rossi, neri e lamponi per le sue marmellate.

Diego Bovard

Paolo Recalcati

Valdostano di nascita e valdostano per la vita, Agrotecnico di professione, si occupa da parecchi anni di territorio e in modo particolare degli aspetti legati all’agricoltura di montagna. Conosce bene le filiere di trasformazione delle produzioni primarie della Valle d’Aosta in particolare nel settore zootecnico, viticolo orticolo e cerealicolo, e segue per passione gli aspetti legati alla comunicazione al pubblico; collabora con l’Associazione Regionale degli Allevatori, all’organizzazione di eventi e alla gestione di disciplinari di etichettatura dei prodotti zootecnici. È infine collaboratore di Enti e di aziende private in diversi progetti di valorizzazione dei prodotti del territorio.

Nato a Milano, con ascendenze meneghine e bergamasche (le montagne sono comunque nel Dna). Dopo una laurea in filosofia a Milano, per molti anni fa il copy-writer pubblicitario. Tre anni di esperienza lavorativa in una multinazionale della bellezza gli aprono orizzonti internazionali. Affianca per una decade Gianluca Martinelli come organizzatore di eventi sportivi. Grazie a una lunga consuetudine con poeti e musicisti, diventa in proprio produttore musicale, autore di testi per canzoni, organizzatore di concerti e spettacoli. Sportivo poco praticante, ama le montagne come luoghi dello spirito, itinerari di trekking e mete di turismo eno-gastronomico.

Davide Cociti Nato ad Aosta, curioso, intraprendente e dinamico, svolge le sue prime esperienze lavorative per eventi e organizzazioni locali. Ha maturato un’interessante esperienza di contatti commerciali e di vendita in una primaria azienda di elettrodomestici. Opportunità di viaggi all’estero e la passione per la comunicazione e il web marketing lo hanno appassionato a consulenze e collaborazioni in questo campo. Per The CORNER opera nell’organizzazione e nella promozione degli aspetti commerciali coniugando le sue capacità di relazione con la passione per il cibo, i vini e i ristoranti gourmet.

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UN TERRITORIO MAGICO

Around the corner La Valle d’Aosta è un privilegiato angolo alpino nell’estremo nord ovest dell’Italia The Aosta Valley is a privileged Alpine corner in the extreme northwest of Italy

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Valle d’Aosta (Italy)

Milano

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Tunnel del Monte Bianco

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I tunnel stradali del Monte Bianco e del Gran San Bernardo collegano attraverso le montagne la Valle d’Aosta alla Francia e alla Svizzera. Gli aeroporti di Milano/Malpensa, Torino/Caselle e Ginevra collegano la regione con i paesi internazionali più lontani The Mont Blanc and Gran San Bernardo road tunnels link, through the mountains, the Aosta Valley with France and Switzerland. Milan / Malpensa, Turin / Caselle and Geneva airports connect the region with the furthest countries in the world

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hose who do not know the Aosta Valley can find the curious and interesting places we are talking about in this magazine on this simple map. A lovely Alpine corner (The CORNER...) with an area of only 3,262sq km, about 1% of Italy.

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Chi non conosce bene la Valle d’Aosta può ritrovare in questa semplice mappa le curiose e interessanti località di cui parliamo in questo fascicolo. Un incantevole angolo alpino (The CORNER appunto…) con una superficie di soli 3.262 kmq, circa l’1% dell’Italia.

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Colle del Piccolo S.Bernardo


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UN TERRITORIO MAGICO

Around the corner

I suoi 128.000 abitanti (in Lombardia sono 10 milioni…) risiedono in 74 piccoli comuni, compresi tra i 500 e i 1.500 metri di altitudine, che fanno riferimento ideale e amministrativo ad Aosta (35.000 abitanti), unico capoluogo della Regione. In auto si attraversa l’intero territorio, da est a ovest (da Pont-Saint-Martin a Courmayeur) in un’ora, con un percorso autostradale totale di meno di 90 chilometri. Sono in Valle d’Aosta quattro incantevoli vette di oltre 4.000 mt di altezza, considerate tra le più spettacolari e affascinanti del mondo. Il Monte Bianco, il Cervino, il Monte Rosa e il Gran Paradiso dominano la Valle e sono, in tutte le stagioni, il punto di riferimento paesaggistico e “spirituale” sia per gli abitanti che per turisti e viaggiatori.

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ts 128,000 inhabitants (in Lombardy there are 10 millio ...) reside in 74 small municipalities, situated at between 500 and 1,500 metres above sea level, which make their administrative reference to Aosta (35,000 inhabitants), the only capital of the region. By car you cross the whole territory, from east to west (from Pont-Saint-Martin to Courmayeur) in one hour, with a total motorway route of less than 90 kilometres. There are four enchanting peaks of over 4,000 m high in the Aosta Valley, considered among the most spectacular and fascinating in the world. Mont Blanc, The Matterhorn, Monte Rosa and Gran Paradiso dominate the Valley and are, in all seasons, the landmark and "spiritual" point of reference for both residents and tourists and travellers.

Questo delicato dipinto (“Pastorella a Ollomont - Petite Bergère a Ollomont”) ben rappresenta il fascino agreste, naturale e rilassante del territorio della Valle d’Aosta. Ollomont è un delizioso paesino di 157 abitanti in Valpelline, a 18 km da Aosta, a 1.335 metri di altitudine. E’ tra le località dove ogni anno ha luogo il tradizionale Carnevale della Coumba Freida This delicate painting (“Pastorella a Ollomont - Petite Bergère a Ollomont") well represents the rustic, natural and relaxing charm of the Aosta Valley. Ollomont is a charming village of 157 inhabitants in Valpelline, 18 km from Aosta, at 1,335 metres above sea level. It is among the places where the traditional Carnival of the Coumba Freida takes place every year


Alpages Ouverts 2018 Assessorat de l’Agriculture et des Ressources naturelles Assessorato Agricoltura e Risorse naturali

Il fascino di una giornata in alpeggio in compagnia dei protagonisti della stagione estiva, alla scoperta della Fontina Dop e... non solo!

FRÀ

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Avise giovedì 2 agosto

Châtillon sabato 11 agosto

NUARSAZ

LA BARMAZ

SANT’ANNA

Saint-Vincent sabato 4 agosto

Valtournenche mercoledì 22 agosto

Gressoney-La-Trinité sabato 25 agosto

PER INFO E PROGRAMMA: ASSOCIATION RÉGIONAL ÉLEVEURS VALDÔTAINS Tel. +39.0165.34510 - Cell. +39.347.2953764 - www.arev.it - arev@arev.it


NEWS THE

CORNER

NEWS

Volersi bene de Mascognaz all’Hotellerie Chi ha avuto la possibilità di essere ospite di questo incantevole hotel di Ayas Champoluc porta con sé il ricordo dei deliziosi prodotti della linea igiene e benessere Those who have had the chance to be a guest of this charming hotel in Ayas Champoluc take with them the memory of the delicious products of the hygiene and wellness line

Le buone marmellate Alpenzù

Alla prova del gusto. Si capisce che sono buone al primo assaggio; prodotti naturali e basso tenore di zuccheri

At the taste test. You understand that they are good at the rst taste; natural products and low sugar content www.alpenzu.com

www.hotelleriedemascognaz.com

Acqueverdi, il gin delle Alpi

Questo prodotto della distilleria La Valdôtaine è certamente da provare. Gli esperti di gin riferiscono che i profumi e gli aromi sono unici e affascinanti regalando esperienze sensoriali e di gusto davvero particolari This product of the La Valdôtaine distillery is certainly worth trying. Gin experts report that the perfumes and the aromas are unique and fascinating giving sensory experiences and a very special taste www.lavaldotaine.it

Birra Courmayeur: la passione si sente

Studi, esperimenti, lavoro e passione hanno creato in poche stagioni un marchio amato e di successo per chi preferisce la birra artigianale. Bottiglie e etichette sono colorate, grache e attraenti Studies, experiments, work and passion have created, since a few seasons ago, a beloved and successful brand for those who prefer craft beer. The bottles and labels are colourful, graphic and attractive www.microbirriciocourmayeurmontblanc.com

Caseificio Nicoletta: non solo Fontina

L’aceto di mele di Erik Tognan

These animals live carefree in the pasture several months of the year and give milk for a delicious yoghurt

From the ancient Aosta Valley dairy tradition, thanks to the climate of the Valley and the milk rich in vitamins and proteins, these delicious cheeses are born, unique for their genuineness and avour

These products, more than others, bring with them the natural and genuine avours of the Aosta Valley. Eric Tognan’s farm produces this delicious vinegar but also apples, pears, walnuts and superne potatoes

Tel. 393.9142894

www.nicolettasrl.com

www.eriktognan.it

Le caprette felici dell’Azienda Agricola Mont Blanc Questi animali vivono spensierati in alpeggio numerosi mesi dell’anno e regalano il latte per uno yogurt delizioso

Dall’antica tradizione casearia valdostana, grazie al clima della Valle e al latte ricco di vitamine e proteine nascono questi formaggi unici per genuinità e sapore

Questi prodotti, più di altri, portano con sé i gusti naturali e genuini della Valle d’Aosta. L’azienda Agricola di Eric Tognan produce questo delizioso aceto ma anche mele, pere, noci e patate soprafne


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CORNER

NEWS Medaglia di Platino Decanter per il Cornalin Grosjean Sempre più in alto l'azienda vitivinicola valdostana GrosjeanVins che ha festeggiato, lo scorso giugno, la medaglia di platino assegnata dalla prestigiosa rivista Decanter al Cornalin Vigne Rovettaz 2016 The Aosta Valley winery GrosjeanVins is ever higher, celebrating last June the platinum medal awarded by the prestigious magazine Decanter for Cornalin Vigne Rovettaz 2016 www.grosjeanvins.it

Panizzi: 50 anni di gusto

Creano dipendenza. Tutti coloro che provano gli yogurt cremosi di Panizzi ne restano affascinati e conquistati. E’ così dal 1968 They create addiction. All those who try Panizzi’s creamy yoghurt remain fascinated and won over. It has been like this since 1968 www.panizzicourmayeur.com

Il fascino del Granta Parey a Remhes-Notre-Dame

Una montagna simbolica e un hotel altrettanto amato e apprezzato per l’accoglienza, l’ospitalità e la sua gestione A symbolic mountain and a hotel equally loved and appreciated for its welcome, hospitality and management www.remhesgrantaparey.com

Marchio Arev

Certicata Arev: carne valdostana buona e garantita. Questo marchio promosso dall’Association Régionale des Eleveurs Valdôtains garantisce la qualità e la provenienza della carne valdostana

La Maison Musèe Berton

A La Thuile questa esposizione delle tradizioni e dell’artigianato della Valle è certamente da visitare e ammirare. Mille curiosità e la possibilità di acquistare on line le proposte enogastronomiche selezionate da Tascapan This exhibition of the traditions and craftsmanship of the Valley in La Thuile, is certainly worth visiting and admiring. A thousand curiosities and the possibility to buy online the food and wine proposals selected by Tascapan

www.tascapan.com

Arev certied: this brand, promoted by the Association Régionale des Eleveurs Valdôtains guarantees the quality and origin of Aosta Valley meat www.arev.it

La sfida di Paysage à Manger

Rita, Roberto, Emanuele e Federico sono i 4 amici che si sono messi in gioco convinti che questo territorio tanto affascinante quanto difcile e severo, possa oggi come in passato donare prodotti di altissima qualità a chi si impegna a conoscerlo, scoprirlo e coltivarlo Rita, Roberto, Emanuele and Federico are the 4 friends who put themselves into play convinced that this territory, as fascinating as it is difcult and severe, can today, as in the past, donate products of the highest quality to those who are committed to know, discover and cultivate it www.paysageamanger.it

Auguri Presidente

È Angelo Sarica il nuovo Presidente della sezione Valle d’Aosta dell’Associazione ANAG (Assaggiatori Grappa e Acquaviti). Appassionato del suo territorio ha accettato la sda di promuovere la qualità del distillato italiano e del bere consapevole Angelo Sarica is the new President of the Aosta Valley section of the ANAG Association (Grappa and Acquaviti Tasters). Passionate about his territory he accepted the challenge of promoting the quality of Italian spirits and of informed drinking



E M O Z I O N I

Il Santuario di Plout a Saint Marcel Sono delicati e affascinanti i colori di questo santuario dedicato alla Madonna di Plout venerata in loco fin dal Medioevo, quando vi si pose una statua in suo onore. Un muratore miracolosamente guarito costruì la prima cappella. L’attuale santuario, riedificato integralmente nel 1853, presenta pianta a croce greca con presbiterio absidato ed è visitabile in occasione delle feste patronali il 26 luglio e il 14 settembre. Il santuario è raggiungibile, in pochi minuti di auto da Aosta, imboccando dal paese di Saint Marcel la strada che sale verso Druzes, ben conosciuta e segnalata come La Via del Prosciutto. Questo luogo di interesse fa parte del progetto “Centro Valle d’Aosta” che valorizza il territorio dei comuni di Nus, Saint-Marcel e Fénis in centro Valle. www.centrovalledaosta.it

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he colors of this shrine dedicated to the Madonna of Plout, venerated on site since the Middle Ages, when a statue was placed in her honor, are delicate and captivating. A miraculously healed bricklayer built the first chapel. The current shrine, completely rebuilt in 1853, has a Greek cross plan with absidal presbytery and can be visited on the occasion of the patronal festivals on July 26th and September 14th.The shrine can be reached in a few minutes by car from Aosta, taking the road that goes up to Druzes from the village of Saint Marcel, well known and marked as La Via del Prosciutto. This place of interest is part of the “Centro Valle d’Aosta” project which enhances the territory of the municipalities of Nus, Saint-Marcel and Fénis in the centre of the Valley. www.centrovalledaosta.it

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E M O Z I O N I

Ode alla cascata

Di tutto quello che esiste sopra la terra, pietre, edifici, garofani, di tutto quello che vola nell’aria, nubi, uccelli, di tutto quello che esiste sotto la terra, minerali, morti, non esiste niente tanto fuggitivo, niente che canti come una cascata. (Pablo Neruda)

Questa immagine capolavoro di Enrico Romanzi coglie l’emozione che regala la cascata di Lenteney che scende spumeggiando attraverso la foresta. Alimentata da un bacino di ghiacciai persistenti del gruppo del Paramont, è visibile percorrendo la strada statale da Derby verso La Salle in alta Valle d’Aosta.

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Fotografia di Enrico Romanzi

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his masterpiece image of Enrico Romanzi captures the emotion that gives the waterfall of Lenteney that descends sparkling through the forest. Powered by a pool of persistent glaciers of the Paramont group, it is visible along the road from Derby to La Salle in the upper Aosta Valley.


E M O Z I O N I

Il simbolo del Parco Nazionale del Gran Paradiso 100.000 anni fa lo stambecco viveva in tutte le regioni rocciose dell’Europa centrale. È stato anche fonte d’ispirazione per i popoli del Paleolitico che lo disegnavano nelle grotte in cui vivevano. Fino al XV secolo era presente lungo tutto l’arco alpino, ma lo sviluppo delle armi da fuoco segnò ben presto la sua fine in quei territori. La medicina dell’epoca poi, tutta centrata sulla superstizione, gli fu fatale. Le corna, ridotte in polvere, furono utilizzate come rimedio contro l’impotenza e il suo sangue come rimedio per i calcoli renali. Questo amato animale (Capra ibex) è la specie simbolo del Parco Nazionale Gran Paradiso e qui non ha mai subito interruzioni e, attualmente, è uniformemente presente nell’area protetta specie, durante l’estate, nelle valli di Cogne e Valsavarenche.

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00,000 years ago the ibex lived in all the rocky regions of central Europe. It was also a source of inspiration for the Palaeolithic people who drew it in the caves in which they lived. Until the fifteenth century it was present throughout the Alps, but the development of firearms soon marked its end in those territories. Also, the medicine of the time, which all centred on superstition, was fatal. The horns, reduced to dust, were used as a remedy against impotence and its blood as a remedy for kidney stones. This beloved animal (Capra ibex) is the symbolic species of the Gran Paradiso National Park and here it has never been interrupted and, currently, is uniformly present in the protected area expecially, during the summer, in the valleys of Cogne and Valsavarenche.

22 | CORNER


E M O Z I O N I

La passione per il legno grezzo Ieri maestro di snowboard e di telemark, oggi affermato artista contemporaneo in grado di realizzare opere di altissimo livello. Falegname e scultore: così si definisce Peter Trojer, giovane artista autodidatta che - passando da lavori destinati solo alla famiglia a sculture da esporre nelle fiere locali - oggi nel suo atelier lavora il legno grezzo per creare lavori noti e apprezzati in tutta la Valle d’Aosta. Da scoprire e da ammirare le sue sculture (definite da un sapiente mix di ferro e legno) e gli arredi su misura (porte, tavoli, librerie, armadi, cassepanche), opere caratterizzate sia dalla qualità dei materiali utilizzati sia dall’amore per questo lavoro straordinario. www.petertrojer.it

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Fotografia di Nicolò Balzani

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esterday snowboard and telemark instructor, today affirmed as a contemporary artist able to create works of the highest level. Carpenter and sculptor: this is how Peter Trojer defines himself, a self-taught young artist who passed from pieces just for the family to sculptures exhibited at local fairs - today in his atelier works rough wood to create pieces known and appreciated throughout the Aosta Valley.His sculptures (defined by a skillful mix of iron and wood) and custom furniture (doors, tables, bookcases, wardrobes, chests) should be discovered and admired, pieces characterised both by the quality of the materials used and the love for this extraordinary work. www.petertrojer.it


C’è sempre tempo per un calice di vino

(Anonimo)

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AOSTA VALLEY WINE

WINE Passione per il vino Vitigni e vini della Valle d’Aosta: una realtà tutta da scoprire. E da assaggiare Vines and wines of the Aosta Valley: a reality to be discovered. And to taste

Una delle caratteristiche del vino valdostano è il profondo legame col terroir; in Valle il vino è un elemento culturale che trasmette la storia di un territorio così ricco ma ancora poco conosciuto dal punto di vista enogastronomico. La rivista The CORNER si propone di presentare in questa edizione i vitigni, i vini, e alcune delle cantine più interessanti.

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ne of the characteristics of Aosta Valley wine is the strong link with the land; in the Valley, wine is a cultural element that conveys the story of such a rich territory, but still little known to the gastronomic point of view. In this edition, The CORNER magazine aims to present the vines, wines, and some of the most interesting wineries.

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Fondazione Courmayeur Vitigni della tradizione

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La mappa

Moreno Rossin

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Giovani Vignerons

Altai Garin

Les Crêtes

La Crotta di Vegneron

Chateau Feuillet

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Rosset Terroir

Grosjean Vins

Cantine Di Barrò

La Crotta di Prado

Our Wine Selection

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AOSTA VALLEY WINE

Il vino valdostano: da fonte energetica a prodotto simbolo di Marco Baldi R e s p o n s a b i l e S e t t o r e E c o n o m i a e Te r r i t o r i o F o n d a z i o n e C e n s i s , c o m p o n e n t e d e l C o m i t a t o s c i e n t i f i c o d e l l a F o n d a z i o n e C o u r m a y e u r M o n t B l a n c / H e a d o f t h e D e p a r t m e n t o f E c o n o m i c s a n d Te r r i t o r y F o u n d a t i o n C e n s i s , m e m b e r o f t h e S c i e n t i f i c C o m m i t t e e o f t h e C o u r m a y e u r M o n t B l a n c Fo u n d a t i o n

In Valle d’Aosta il vino si produce da sempre, ma negli ultimi vent’anni la produzione ha cambiato radicalmente: oggi si produce vino di alta qualità con finalità soprattutto di commercializzazione. Con attenzione al “far conoscere bene quello che si fa” In the Aosta Valley, wine has always been produced, but in the last twenty years the production has changed radically: today we produce high quality wine with above all the purpose of sale. Attention is paid to “raise awareness of what we are capable of” In Valle d’Aosta il vino si produce da sempre. È però profondamente cambiata la sua funzione e il suo ruolo socio-economico. Dall’epoca romana fino alla fine degli anni ’70 la produzione vitivinicola era principalmente finalizzata all’autoconsumo, fornendo un apporto energetico alle famiglie rurali. Nel tempo, la superficie del “vigneto valdostano” si è sensibilmente ridotta passando dai circa 3.000 ettari di fine ‘800 (in epoca pre-fillossera) ai 1.000 ettari dei primi anni ’80 fino agli attuali 465 ettari. Anche le aziende agricole che producono uva sono diminuite in misura consistente: nel 1982 erano poco meno di 5.000 mentre oggi sono circa 1.400. Certamente negli ultimi vent’anni la produzione ha cambiato radicalmente la sua funzione: oggi si produce vino di alta qualità con finalità soprattutto di commercializzazione (circa 14.000 ettolitri per 2 milioni di bottiglie).

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n the Aosta Valley, wine has always been produced. However, its function and its socio-economic role have changed profoundly. From the Roman era until the end of the '70s, the wine production was mainly aimed at selfconsumption, providing an energy supply to rural families. Over time, the surface of the “Aosta Valley vineyard” has significantly reduced from about 3,000 hectares at the end of the 19th century (pre-phylloxera) to the 1,000 hectares of the early 80s to the current 465 hectares. Even the farms that produce grapes have decreased significantly: in 1982 there were just under 5,000, while today there are about 1,400. Certainly, in the last twenty years the production has radically changed its function: today we produce high quality wine with the purpose, above all, of sale (about 14,000 hectolitres for 2 million bottles).

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La superficie “vitata� valdostana rappresenta un elemento di straordinario arricchimento paesaggistico

Fotografie Fondazione Courmayeur Mont Blanc

The Aosta Valley surface planted with vines represents an element of extraordinary landscape enrichment


AOSTA VALLEY WINE

Il vino valdostano: da fonte energetica a prodotto simbolo Nel complesso, la Valle d’Aosta si colloca in linea con le tendenze nazionali presentando, però, un’accentuazione delle fenomenologie: il valore aggiunto della produzione, in particolare, è cresciuto fino a 1,37 euro/litro, un valore molto superiore a quello medio nazionale (0,71 euro/litro). Nel frattempo è cresciuto anche il valore simbolico del vino, che è oggi uno degli elementi del “paniere alimentare” valdostano che più contribuisce a rafforzare l’immagine esterna della Valle. A questo riguardo, è importante considerare che la superficie “vitata” valdostana rappresenta un elemento di straordinario arricchimento paesaggistico. Evidenzia la presenza umana storica nel fondovalle e restituisce immediatamente l’immagine di una comunità attenta ed operosa. Inoltre, veicola efficacemente l’idea della sfida, della capacità della gente di montagna di “presidiare” un territorio complicato e di renderlo produttivo. Non a caso il recente convegno sulla viticoltura valdostana promosso dall’Osservatorio sul sistema montagna della Fondazione Courmayeur Mont Blanc in collaborazione con l’Institut Agricole Régional ed il Censis, (Aosta, 4 dicembre 2017) è stato denominato “Vignerons grimpants - La viticoltura di montagna. Realtà e prospettive”. Ma la produzione vitivinicola in Valle d’Aosta rappresenta anche un formidabile asset per la tutela del territorio. Percorrendo il fondovalle un visitatore sufficientemente sensibile coglie immediatamente il “significato idrogeologico” dei terrazzamenti, dei muretti a secco, dei “ciglioni”, senza i quali l’acqua ruscellerebbe rapidamente a valle e i ripidi versanti avrebbero bisogno di continui e costosi interventi di manutenzione. Infine, la viticoltura valdostana si caratterizza per la sua “intrinseca salubrità”: i vigneti si collocano sui versanti a sud di un territorio con deboli

precipitazioni e bassa umidità e con una importante escursione termica. Questo alimenta la ventilazione e riduce le patologie parassitarie e fungine favorendo lo sviluppo dei sentori varietali e riducendo al minimo il fabbisogno di trattamenti fitosanitari. In sostanza, minori costi, minor impatti ambientali, minori preoccupazioni per la salute degli operatori e della popolazione residente.

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verall, the Aosta Valley is in line with national trends, however, presenting an accentuation of the phenomenology: the added value of production, in particular, has grown to 1.37 euro / litre, a much higher value than the national average of (0.71 euro’s / litre). eanwhile, the symbolic value of wine has also grown, which is today one of the elements of the Aosta Valley “food basket” that contributes more to strengthening the external image of the Valley. In this regard, it is important to consider that the Aosta Valley surface planted with vines, represents an element of extraordinary landscape enrichment. It highlights the historical human presence in the Valley floor and immediately returns the image of a careful and industrious community. Furthermore, it effectively conveys the idea of the challenge, of the ability of mountain people to “control” a complicated territory and make it productive. It is no coincidence that the recent conference on viticulture in the Aosta Valley promoted by the Observatory on the mountain system of the Courmayeur Mont Blanc Foundation in collaboration with the Institut Agricole Régional and Censis (Aosta, 4 December 2017) was named “Vignerons grimpants – Mountain Viticulture -

Il movimento del vino valdostano, dopo aver recuperato i vigneti e riorganizzato la produzione puntando sulla qualità, deve capitalizzare quest’interesse crescente associando al ciclo del “far bene” quello del “far conoscere bene quello che si fa” The movement of Aosta Valley wine, after having recovered the vineyards and reorganised the production focusing on quality, must capitalise on this growing interest by associating the cycle of “doing things well” with the one of "raise awareness of what we are capable of"

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Reality and perspectives”. But the wine production in the Aosta Valley also represents a formidable asset for the protection of the territory. Travelling along the Valley floor, a sufficiently sensitive visitor immediately grasps the “hydro geological significance” of the terracing, of the dry stone walls, of the embankments, without which the water would quickly flow downstream and the steep slopes would require continuous and costly maintenance interventions. Finally, the Aosta Valley viticulture is characterised by its “intrinsic wholesomeness”: the vines are located on the southern slopes of a territory with weak precipitation and low humidity and with an important temperature range. This nourishes the ventilation and reduces parasitic and fungal diseases, favouring the development of varietal sensations and minimising the need for phytosanitary treatments. Basically, lower costs, lower environmental impact, lower concerns for the health of workers and the resident population.


AOSTA VALLEY WINE

Il vino valdostano: da fonte energetica a prodotto simbolo Nella rinascita del vino valdostano un ruolo importante lo ha giocato la notevole disponibilità di quel fondamentale “capitale sociale” rappresentato dalla intensa e coordinata azione di tutti i soggetti locali coinvolti. Al riguardo va ricordato che: · le Istituzioni regionali hanno sempre previsto specifiche misure incentivanti nei Piani di Sviluppo Rurale (dalla specializzazione agricola all’ammodernamento dei terreni, per un recupero della pratica vitivinicola); · l’Institut Agricole Régional ha giocato un ruolo fondamentale sul fronte della ricerca e della sperimentazione (recupero varietà autoctone e introduzione di nuovi vitigni), della formazione e della produzione diretta; · il CERVIM (Centro di Ricerche, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana), organismo internazionale con sede ad Aosta, promuove e salvaguardia la “viticoltura eroica”; · la produzione cooperativa, nata negli anni ’70, ha svolto un ruolo fondamentale nel raccogliere le uve dei tanti piccolissimi produttori e nel conferire valore aggiunto al vino valdostano migliorandone la qualità con tecnologie ed expertices qualificate; · i produttori a marchio proprio (circa una quarantina attualmente) hanno scelto di investire su aziende familiari rinnovandole completamente, rimettendo a coltura vecchi impianti abbandonati e presidiando le dimensioni della qualità produttiva e delle forme moderne di marketing e di commercializzazione; · l’Associazione Viticoltori Valle d’Aosta (VIVAL), nata nel 2013 riunendo 6 cooperative, 25 produttori singoli e lo stesso Institut Agricole Régional, ha interpretato il proprio ruolo associativo tutelando e promuovendo il vino valdostano e le sue peculiarità. Tutti questi valori tangibili e intangibili (storia, specificità, paesaggio, “produzione eroica”, qualità intrinseca) quanto vengono percepiti all’esterno? È difficile dirlo con chiarezza, ma certamente l’attenzione per il vino valdostano è in rapida crescita, come si evince dall’andamento delle occorrenze Google per la locuzione “vino valdostano”.

Il movimento del vino valdostano, dopo aver recuperato i vigneti e riorganizzato la produzione puntando sulla qualità, deve capitalizzare quest’interesse crescente associando al ciclo del “far bene” quello del “far conoscere bene quello che si fa”. I presupposti per vincere questa sfida ci sono tutti, e sono nelle mani dei giovani che hanno ripreso in mano le aziende di famiglia apportando nuove competenze ed energie. Basti considerare che la quota dei titolari di aziende del settore agricolo con meno di 30 anni è in crescita costante negli ultimi 5 anni (dal 4,7% al 7,2%) e molto superiore alla media nazionale (3,5%).

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n the rebirth of Aosta Valley wine an important role has been played through the use of a fundamental “social capital” represented by the strong and coordinated action of all the local subjects involved. In this regard, it should be noted that: the regional institutions have always provided for specific incentive measures in the Rural Development Plans (from agricultural specialisation to the modernisation of land, for a recovery of the wine-growing practice); the Institut Agricole Régional has played a fundamental role in terms of research and experimentation (recovery of native varieties and introduction of new vines), training and direct production; CERVIM (Centre for Research, Studies and Valorisation for Mountain Viticulture), an international organisation based in Aosta, promotes and safeguards “heroic viticulture”; cooperative production, born in the ‘70s, has played a fundamental role in collecting the grapes of the many small producers and in giving added value to the Aosta Valley wine, improving its quality with qualified technologies and expertise; producers with their own brands (about forty currently) have chosen to invest in family businesses, completely renovating them, putting old abandoned plants back into production and overseeing the dimensions of production quality and modern forms of marketing and selling; the Associazione Viticoltori Valle D’Aosta (VIVAL) (the Aosta Valley winemakers association), founded in 2013 by bringing together 6 cooperatives, 25 individual producers and the Institut Agricole

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Régional, has interpreted its associative role by protecting and promoting Aosta Valley wine and its features. All these tangible and intangible values (history, specificity, landscape, “heroic production”, intrinsic quality) how are they perceived outside? It is difficult to say clearly, but certainly the attention to Aosta Valley wine is growing rapidly, as can be seen from the trend of Google occurrences for the phrase “Aosta Valley wine”. The movement of Aosta Valley wine, after having recovered the vineyards and reorganised the production focusing on quality, must capitalise on this growing interest by associating the cycle of “doing things well” with the one of “ raise awareness of what we are capable of”. The requirements for winning this challenge are all there, and they are in the hands of young people who have taken over the family businesses, bringing new skills and energy. Suffice to know that the share of farm owners who are less than 30 years of age has grown steadily over the last 5 years (from 4.7% to 7.2%) and well above the national average (3.5%).


Il vino è il condensato di un territorio, di una cultura, di uno stile di vita.

Fotografia di Nicolò Balzani

(Ernest Hemingway)



AOSTA VALLEY WINE

Il vino valdostano: da fonte energetica a prodotto simbolo Accompagnare e “dar fiato” a questo ritorno di interesse dei giovani per l’agricoltura rientra certamente nei compiti delle istituzioni locali. Nel settore della viticoltura esistono dei limiti molto vincolanti alla crescita della superficie vitata (1% annuo che per la Valle d’Aosta si traducono in solo 4 ettari) e bene ha fatto, di recente, la Regione Autonoma Valle d’Aosta a porre la questione di una rimodulazione della ripartizione attuale tra le regioni italiane. Certamente i mercati di sbocco per un eventuale aumento della produzione di vini di alta gamma non mancheranno: basti pensare alla crescita recente (2014-2016) del turismo valdostano nel segmento degli hôtel 5 stelle (+132% per gli stranieri, + 59% per gli italiani). La Fondazione Courmayeur Mont Blanc, in collaborazione con il Censis e l’Institut Agricole

Régional di Aosta, ha promosso, nel biennio 20162017, un progetto sulla viticoltura di montagna, con la realizzazione della ricerca “Viticoltori di montagna: il racconto del vino valdostano” e del docufilm “Vignerons grimpants. La giovane viticoltura in Valle d’Aosta”, volto a testimoniare passioni e difficoltà dei giovani viticoltori di montagna valdostani. I risultati sono stati presentati nell’ambito di un Incontro dibattito svoltosi ad Aosta il 4 dicembre 2017.

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ccompanying and “giving breath” to this return of interest of young people in agriculture is certainly part of the tasks of local institutions. In the viticulture sector there are very restrictive limits to the growth of the vineyard area (1% per year which for the Aosta Valley translates into only 4 hectares) and recently, the Aosta Valley Autonomous Region has put the question of a reshaping of the current distribution

between the Italian regions. Certainly, the outlet markets for a possible increase in the production of high-end wines will not be lacking: just think of the recent growth (2014-2016) of the Aosta Valley tourism in the 5-star hotel segment (+ 132% for foreigners, + 59% for Italians). The Fondazione Courmayeur Mont Blanc, in collaboration with Censis and the Institut Agricole Régional di Aosta, promoted a project on mountain viticulture in the 2016-2017 biennium, with the realisation of the research “Mountain vine-growers: the story of Aosta Valley wine” and the docufilm “Vignerons grimpants. The young viticulture in the Aosta Valley”, aimed at witnessing the passions and difficulties of young mountain winemakers in the Aosta Valley. The results were presented in the context of a debate held in Aosta on 4 December 2017.

Fondazione Courmayeur Mont Blanc La Fondazione Courmayeur Mont Blanc, operativa dal 1991, è nata dalla volontà congiunta della Regione Autonoma della Valle d’Aosta, del Comune di Courmayeur, della Fondazione Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale - Onlus di Milano e del Censis di Roma. La Fondazione, che ha sede a Courmayeur, promuove e coordina attività di studio, di ricerca, seminariali e congressuali negli ambiti del diritto, della società e dell’economia. L’obiettivo di tali iniziative è approfondire e diffondere la conoscenza di temi di attualità con il contributo dei più qualificati rappresentanti delle istituzioni e del mondo scientifico e professionale a livello nazionale, transnazionale e internazionale. È inoltre costante l’attenzione ai temi locali: l’Osservatorio sul sistema montagna “Laurent Ferretti”, nato nel 1994 come organismo interno alla Fondazione, promuove il confronto di idee sui problemi della montagna, con il contributo di partner qualificati e attraverso il coinvolgimento delle collettività locali.

The Foundation Courmayeur Mont Blanc The Fondazione Courmayeur Mont Blanc, operational since 1991, was born from the joint will of the Regione Autonoma della Valle d’Aosta, the Comune di Courmayeur, the Fondazione Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale - Onlus of Milan and Censis of Rome. The Foundation, based in Courmayeur, promotes and coordinates activities of study, research, seminars and congresses in the areas of law, society and the economy. The aim of these initiatives is to deepen and spread knowledge of current issues with the contribution of the most qualified representatives of institutions and the scientific and professional world at national, transnational and international level. There is also constant attention to local issues: the Observatory on the mountain system “Laurent Ferretti”, founded in 1994 as an internal body of the Foundation, promotes the comparison of ideas on the problems of the mountain, with the contribution of qualified partners and through the involvement of local communities. FONDAZIONE COURMAYEUR MONT BLANC Via Roma, 88/d - Courmayeur Tel. 0165.846498 www.fondazionecourmayeur.it

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Quali sono, oggi, i vitigni valdostani? A Sud, all’ingresso della Vallée, il vitigno più diffuso e coltivato è il Nebbiolo, qui chiamato “Picotendro”, che in Italia cresce solo in ben delimitate aree piemontesi, lombarde e valdostane. Le prime notizie di questo vitigno risalgono al 1300, e la leggenda narra che il suo nome derivi da “nobile”, perché da questo vitigno si ottengono vini “generosi, e gagliardi”, o da “nebbia”, in quanto l’uva matura in ottobre, spesso in concomitanza con le prime nebbie autunnali. I vini prodotti col Nebbiolo sono caratterizzati da un bel colore rosso rubino che tende a sfumare al granato, a seconda del periodo di affinamento. Risalendo la vallata si scoprono i vitigni originari, come la Petite Arvine da cui si produce l’omonimo vino bianco giallo paglierino con sfumature oro antico, fresco, elegante e fruttato; il Petit Rouge, che è la base del Torrette, dell’Enfer d’Arvier e dello Chambave rosso, vini rossi freschi e dotati di buona struttura; il Fumin, un vitigno riscoperto ultimamente; il Cornalin, da cui si ottiene un vino rosso rubino, sapido e caratteristico; il Mayolet, un vitigno precoce a bacca rossa da sempre presente in Valle ma riscoperto solo negli ultimi anni; la Prëmetta - detto anche Prié Rouge -, un vecchio vitigno autoctono diffuso soprattutto intorno ad Aosta; il Vien de Nus, che origina un vino rosso violaceo, vinoso e piacevole: si racconta che fosse già apprezzato da Ponzio Pilato. Tra i vitigni internazionali, da ricordare lo Chardonnay, da cui si ottengono vini con buona predisposizione all’invecchiamento in barrique; il Gamay, che è stato introdotto in Valle d’Aosta dalla Francia per la precocità e per la notevole resistenza; il Gewürztraminer, un vitigno aromatico diffuso solo nelle regioni settentrionali perché non gradisce i climi caldi; il Moscato Bianco, che ha antichissime origini greche e orientali ed è diffuso soprattutto in Piemonte; il Syrah, introdotto in Italia dalla Francia alla fine del 1800, che si ritiene provenga dall’Iran per l’assonanza col nome della città di Shiraz; il Merlot, originario del Medoc francese e coltivato in Italia dalla seconda metà dell’800; il Müller, ottenuto da un incrocio tra Riesling renano e Madeleine Royal dall’omonimo Professore svizzero, introdotto in Italia nel 1939; il Pinot gris (che a Nus prende il nome di Malvoisie di Nus),

di Arabella Pezza

originario della Borgogna e importato in Italia intorno al 1820, e il Pinot noir, un vitigno gallo-romano che trova l’habitat migliore a latitudini elevate: il nome “Pinot” è probabilmente dovuto alla caratteristica forma a pigna del grappolo maturo. Arrivati in Valdigne, ai piedi di Sua Maestà il Monte Bianco nei comuni di Morgex e di La Salle si coltiva il Prié Blanc, un vitigno autoctono sopravvissuto alla fillossera le cui prime notizie documentate risalgono al 1838; cresce a oltre 1.000 metri d’altezza, ai limiti della sopravvivenza della vite. Da queste uve si producono vini bianchi secchi, spumanti e “speciali”, cioè vendemmiati di notte nei mesi invernali, a temperature molto rigide, quando gli acini sono ancora gelati.

The vines of tradition

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oday, what are these vines? To the South, at the entrance of the Valley, the most common and cultivated vine is Nebbiolo, which is called “Picotendro” here, and which in Italy only grows in some areas of Piedmont, Lombardy and the Aosta Valley. The first news of this vine comes from 1300, and legend says that its name is derived from “noble” because this vine produces wine which is “generous and strong” or from “fog” due to the fact it matures in October coinciding with the first autumnal fogs. The wines produced from Nebbiolo are characterised by their lovely ruby red color which tends to soften depending on the aging period. Going up the Valley you discover original vines, such as the Petite Arvine from which an eponymous

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pale yellow white wine is produced with antique gold shades, fresh, elegant and fruity; Petit Rouge, which is the base of the Torrette, Enfer d’Arvier and the red Chambave, fresh red wines with good structure; Fumin, a wine that was rediscovered recently; Cornalin, from which you get a ruby red wine, sapid and characteristic; Mayolet, an early red grape variety that has always been present in the Valley, but was only rediscovered in recent years; the Prëmetta - also called Prié Rouge -, an old native vine especially common around Aosta; Vien de Nus, which gives rise to a purplish red wine, vinous and pleasant: it is said that it was appreciated by Pontius Pilate. Among the international varieties, we must remember Chardonnay, used to produce wines with good predisposition to aging in barrels; Gamay, which was introduced in the Aosta Valley from France for its precociousness and high resistance; Gewürztraminer, an aromatic grape variety widespread only in the northern regions because it does not like warm climates; Moscato Bianco, which has ancient Greek and oriental origins that is particularly common in Piedmont; Syrah, introduced into Italy from France at the end of 1800, and which is believed to come from Iran for consonance with the name of the city of Shiraz; Merlot, a native of the French Medoc and cultivated in Italy since the second half of the 1800s; Müller, obtained from a cross between Riesling and Madeleine Royal by the eponymous Swiss professor, introduced in Italy in 1939; Pinot gris (which in Nus takes the name of Malvoisie of Nus), a native of Burgundy and imported into Italy around 1820, and the Pinot noir, a Gallo-Roman vine that has its best habitat in high latitudes: the name “Pinot” is probably due to the characteristic cone shape of the ripe bunch. Arriving in Valdgine, at the foot of Mont Blanc, in the municipalities of Morgex and La Salle, the Prié Blanc is cultivated, a local vine that survived phylloxera and whose first documentation dates back to 1838; it grows above 1,000 metres, at the limit of survival for the vines. From these grapes, are produced dry white wine, spumantes and “specials” that are harvested in the winter months at very low temperatures when the grapes are still frozen.


Valle d’Aosta (Italy)

Milano

Mappa dei vitigni valdostani

Venezia

Firenze Roma

MONTE CERVINO 4478 Nus

SVIZZERA

Malvoisie (Pinot Gris)

Torrette

MONTE BIANCO 4810

Vien de Nus

Muscat

COURMAYEUR MORGEX - LA SALLE 1240 mt SLM

Chambave

Prié Blanc

ARVIER

AOSTA 526 mt SLM

NUS

Morgex - La Salle

Picotendro

ARNAD MONTJOVET

FRANCIA Petit Rouge

CHAMBAVE

Petit Rouge Fumin Mayolet Cornalin Vuillermin

Picotendro

DONNAS 322 mt SLM

Donnas

Petit Arvine Premetta

TORINO MILANO

Enfer d’Arvier

ITALIA

Arnad - Montjovet

D.O.C. Valle d’Aosta Ettari vitati

680 circa 2.000.000 di bottiglie prodotte


Ciò che si cerca nel vino: la bellezza, il colore, la cultura, il piacere e il sogno

(Guillaume Jacquenot)


IL COMMENTO

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“2017: un’annata di poco vino ma davvero eccellente”

di Moreno Rossin P r e s i dente di AIS (Associazione Italiana Sommelier) Valle d’Aosta

Durante l’inverno la curiosità professionale mi spinge a visitare questo o quel produttore. Solo il Vinitaly in aprile a Verona ufficializza la qualità dell’annata in corso. Dall’anno 2017 dobbiamo aspettarci, dai vini valdostani, una ottima qualità, un’annata importante sia dai nomi noti che dai giovani produttori. Quello che dobbiamo purtroppo sottolineare è la quantità; sarà un’annata molto sfortunata; le gelate di primavera e il maltempo hanno colpito duramente l’intera produzione regionale. Ai piedi del Monte Bianco si è costatata la quasi distruzione dell’intera produzione. Su tutto il territorio regionale la produzione media è stata dimezzata. Se l’annata si preannuncia ottima qualitativamente non lo sarà per l’economia delle aziende. La viticultura in Valle d’Aosta è stata definita “eroica” per definire le difficili condizioni pedoclimatiche che i produttori devono affrontare per mettere sul mercato i loro prodotti. Quest’anno avranno un problema in più da considerare; il loro carattere montanaro, duro, determinato, sicuramente li aiuterà ad affrontare brillantemente anche questo ostacolo. Gli appassionati del vino della Valle d’Aosta dovranno accontentarsi di qualche bottiglia in meno ma saranno allietati dall’estrema qualità di queste bottiglie.

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uring the winter, my professional curiosity pushes me to visit this or that producer. Only Vinitaly in April in Verona makes the quality of the current year official. From the year 2017 we must expect an excellent quality from Aosta Valley winers, an important vintage both by known names and by young producers. What we must unfortunately emphasise is quantity; it will be a very unlucky year; the spring frosts and bad weather hit the whole regional production hard. At the foot of Mont Blanc there was an almost complete destruction of the entire production. Over the whole regional territory the average production has been halved. If the year promises to excellent for quality, it won’t be for the economy of the companies. Viticulture in the Aosta Valley has been called “heroic” to define the difficult pedoclimatic conditions that producers have to face in order to put their products on the market. This year they will have one more problem to consider; their mountain character, hard and determined, will certainly help them to deal with this obstacle brilliantly. Lovers of Aosta Valley wine will have to settle for a few bottles less but will be cheered by the extreme quality of these bottles.

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I GIOVANI VIGNERONS

I Giovani Vignerons valdostani presentano il risultato del loro lavoro Wines, vines and winemakers: past, present and future in the Aosta Valley

CINQUE OBIETTIVI Cinque gli obiettivi comuni alla base di questo gruppo di lavoro: • condividere le idee, le esperienze e i suggerimenti pratici; • innovare con soluzioni e strumenti tecnici, gestionali, di marketing e di comunicazione; • adottare soluzioni di successo già sperimentate da altri; • collaborare attraverso il confronto; • imparare cose nuove da altre realtà locali, nazionali e internazionali.

FIVE OBJECTIVES Five common objectives are at the base of this working group: • share ideas, experiences and practical suggestions; • innovate with techniques, management, marketing and communication solutions and tools; • adopt successful solutions already tested by others; • collaborate through comparison; • learn new things from other local, national and international enterprises.

Negli ultimi anni alcune Maison di Vignerons si sono affermate a livello nazionale e internazionale, nonostante il drastico ridimensionamento della superficie vitata valdostana: a portare avanti la storica tradizione vitivinicola dei nonni, ecco anche questi quattro giovani produttori (tra i 25 e i 35 anni) che si stanno impegnando per recuperare gli storici vitigni autoctoni e le tecniche di lavorazione in vigna. I risultati? Idee e iniziative innovative, che generano risultati tangibili, grazie a una materia prima eccellente e a un prodotto in bottiglia di elevata qualità. Queste quattro cantine hanno incontrato a Milano gli appassionati sommelier per una presentazione e degustazione comune. La Cave Gargantua, fondata a Gressan nel 2013 da Laurent e André Cunéaz grazie alla passione per il vino e per la vigna trasmessa loro dal nonno. Grosjean Vines, storica cantina che risale al 1969, condotta oggi con competenza e professionalità dai nipoti Grosjean che tra i comuni di Quart e Saint Christophe coltivano nel rispetto dell’ambiente. La Plantze, una “costola” di Maison Anselmet fondata nel 2015 dal figlio Henri, che è partito dal recupero di una storica vigna nel comune di Villeneuve. Ottin viticulteur encaveur, un’azienda fondata nel 1989 da Elio Ottin che con suo figlio Nicolas crede nel principio della lotta integrata e privilegia l’agricoltura “pulita”.

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n recent years some Maison of Vignerons have established themselves nationally and internationally, despite the drastic downsizing of the Aosta Valley wine-growing area: to continue the historical winemaking tradition of grandparents, here are four young producers (between 25 and 35 years old) who are trying to recover the historical native vines and processing techniques in the vineyard. The results? Innovative ideas and initiatives that generate tangible results, thanks to an excellent raw material and a high quality bottled product. These four wineries met the passionate sommelier in Milan for a presentation and common tasting. La Cave Gargantua, founded in Gressan in 2013 by Laurent and André Cunéaz thanks to a passion for wine and the vineyard passed on to them by their grandfather. Grosjean Vines, historical winery dating back to 1969, today run competently and professionally by the Grosjean grandchildren who cultivate, respecting the environment, between the municipalities of Quart and Saint Christophe. La Plantze, an “offshoot” of Maison Anselmet founded in 2015 by their son Henri, who started from the recovery of a historic vineyard in the municipality of Villeneuve. Ottin viticulteur encaveur, a company founded in 1989 by Elio Ottin who with his son Nicolas believes in the principle of integrated struggle and favours “clean” agriculture.


IL COMMENTO

“Non è (più) una valle per vecchi” di Altai Garin S o mmelier AIS e portavoce dei Giovani Vignerons

Il vino valdostano sta vivendo ora un vero e proprio risorgimento sull’onda mondiale del crescente interesse enogastronomico. Una regione dalla scarsa produzione e dalla viticoltura eroica può rifiorire solo nel caso in cui ci siano nuove favorevoli condizioni culturali che permettano l’aumento degli investimenti e delle vendite. Sommiamo questo nuovo clima a un abbandono progressivo del vino al gusto “di legno”, quindi morbido e speziato all’inverosimile, così da trovarci nella situazione storica più favorevole per un rilancio in grande stile del vino made in VdA. Chi si ferma è però fisiologicamente perduto. Perciò è da premiare il carpe diem dei giovani viticoltori valdostani che hanno saputo, sfidando il passato e la storia, accantonare le divergenze per mettersi in gioco con un progetto comune di rilancio del territorio. Non solo i cosiddetti “grandi” partecipano alla tavola rotonda per il futuro enologico della Vallée; una decina di aziende collabora attivamente al progetto “Giovani Vignerons”. L'intento è chiaro: unirsi con un’idea, unirsi con uno scopo, unirsi al di là di ogni differenza. Per crescere insieme, per far crescere la nostra Valle. Questi giovani vignaioli potrebbero essere i Barolo boys di nohtra téra, o forse più realisticamente la boccata d’ossigeno che questa regione merita.

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osta Valley wine is now experiencing a real resurgence on the global wave of growing interest in food and wine. A region with low production and heroic viticulture can only flourish if there are new favourable cultural conditions that allow the increase in investment and sales. We add this new climate to a progressive phasing out of “wood” tasting wine, therefore soft and spicy beyond belief, so as to find ourselves in the most favourable historical situation for a revival in the great style of wine made in VdA. Those who stop are, however, physiologically lost. Therefore, the “carpe diem” of the young Aosta Valley winemakers who have been able to challenge the past and, to set aside the differences to get involved with a common project to relaunch the territory, is to be rewarded. Not only do the socalled “big ones” take part in the round table for the enological future of the Aosta Valley; a dozen companies actively collaborate in the “Giovani Vignerons” project. The intent is clear: to unite with an idea, to unite with a purpose, to unite beyond all differences. To grow together, to grow our Valley. These young winemakers could be the Barolo boys of nohtra téra, or perhaps more realistically the breath of oxygen that this region deserves.

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Le parole sono come il vino: hanno bisogno del respiro e di tempo perché il velluto della voce riveli il loro sapore definitivo

(Luis Sepulveda)

Grazie Costantino

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el parlare dei vini valdostani è impossibile non sottolineare lo straordinario e incessante lavoro portato avanti in questi anni da Costantino Charrère di Les Crêtes. È infatti grazie a lui se da un momento all’altro ci si è accorti di tutta la delicata finezza dei vini di questo fazzoletto di terra. Un’azienda modello, quella di Les Crêtes, nata nel 1989, in cui trovano dimora tutte le varietà più tradizionali della zona: dal Petit Rouge al Fumin, dalla Petite Arvine allo Chardonnay. Una cantina che ha sempre dimostrato grandissima attenzione al territorio e ha avuto una visione molto ampia del mercato, riuscendo così a esportare e far conoscere le peculiarità della Valle d’Aosta in tutta la Penisola e non solo. While talking about Aosta Valley wines, it is impossible not to underline the extraordinary and incessant work carried out in these years by Costantino Charrère of Les Crêtes. It is in fact thanks to him that in a short period of time we have noticed all the delicate finesse of the wines of this piece of land. Les Crêtes is a model company founded in 1989, which houses all the most traditional varieties of the area: from Petit Rouge to Fumin, from Petite Arvine to Chardonnay. A winery that has always shown great attention to the territory and has had a very broad view of the market, thus being able to export and make known the uniqueness of the Aosta Valley throughout the Peninsula and beyond.

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LES CRÊTES

Passione antica per il “grigio fumo”

Il Fumin di Les Crêtes: un prestigioso vitigno autoctono dalle piacevoli sensazioni olfattive

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Les Crêtes Fumin: a prestigious autochthonous vine with pleasing olfactory sensations

Il Fumin è una varietà ancestrale legata alla Valle d’Aosta sin dai tempi dei Salassi. Il grappolo, da medio a piccolo, ha forma piramidale e la sua caratteristica è la colorazione, “grigio fumo”, da cui il nome Fumin, dalla buccia molto pruinosa, di buona consistenza e di colore blu opaco in maturazione. Sottratto negli anni ‘70 all’estinzione, rivive oggi grazie alla passione dei vignerons locali proprio come la Famiglia Charrère della storica azienda Les Crêtes di Aymavilles che nel 1993 lo ha vinificato per la prima volta in purezza richiedendone la DOC. A tutto pasto, il Fumin di Les Crêtes trova armonia con la cacciagione, le carni rosse e i formaggi di lunga stagionatura. Fermenta in acciaio inox a una temperatura di 20/25°C, a seguire una macerazione di 15 giorni con rimontaggi giornalieri e infine un affinamento di 12 mesi in botti di rovere in parte da 300 litri e in parte da 30 ettolitri. Al naso esprime note fumé e note fruttate di sottobosco, in particolare mora e mirtillo, sentori di spezie, cuoio e toni vegetali. Si presenta con un colore rosso rubino intenso e l’eleganza dei suoi tannini lo rendono vellutato e ricco di corpo. In grado di regalare grandi emozioni anche ad anni dalla vendemmia. Se amate dunque assaporare questo vino rosso che esprime i sapori del terroir di montagna, vi invitiamo a visitare il “Rifugio del Vino” ad Aymavilles.

LES CRÊTES Strada Regionale 20, n. 50 Aymavilles Tel. 0165.902274 www.lescretes.it

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umin is an ancestral variety which has been linked to the Aosta Valley since the time of the Salassi. The cluster, from medium to small, has a pyramidal shape and has a characteristic colour “smoky grey”, from this, the name Fumin, with a very pruinose skin, of good consistency and of matte blue colour in maturation. Saved in the '70s from extinction, it relives today thanks to the passion of the local vignerons, like the Charrère Family of the historic company Les Crêtes of Aymavilles, who, in 1993, vinified it for the first time in purity requesting its DOC. Suited to all courses, Les Crêtes Fumin finds harmony with game, red meats and long-aged cheeses. Fermented in stainless steel at a temperature of 20/25°C, followed by a 15-day maceration and finally a 12-month refinement in oak barrels partly in 300 litres and partly in 30 hectolitres. To the nose it expresses smoky notes and fruity notes of undergrowth, in particular blackberry and blueberry, hints of spices, leather and vegetable tones. It has an intense ruby red colour and the elegance of its tannins make it velvety and full bodied. Able to give great emotions even for years after the harvest. So, if you love to taste this red wine that expresses the flavours of the mountain terroir, we invite you to visit the “Rifugio del Vino” in Aymavilles.

“Il Rifugio del Vino” presso la cantina Les Crêtes ad Aymavilles (AO) propone visite guidate, degustazioni e momenti di piacere dove il vino è assoluto protagonista; una vera e propria esperienza che coinvolge tutti i sensi “Il Rifugio del Vino” at the Les Cretes winery in Aymavilles (AO) offers guided tours, tastings and moments of pleasure where wine is the absolute protagonist, a real experience that involves all the senses

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I Vini e le Grappe de La Crotta di Vegneron esprimono con forza lo spirito delle montagne valdostane, grazie a vitigni autoctoni ricchi di storia. Sono vitigni tradizionali coltivati con orgoglio e capacitĂ dove le vinificazioni sono rispettose di un terroir dalle mille varianti The wines and grappas of La Crotta di Vegneron strongly express the spirit of the mountains of the Aosta Valley, thanks to native vines which are rich in history. They are traditional vines cultivated with pride and ability where the vinification is respectful of a terroir of a thousand variations

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LA CROTTA DI VEGNERON

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La forza, lo spirito eterritorio il saporedidel montagna

I vini della Cooperativa Crotta di Vegneron sono frutto di una passione antica che arriva fino ai giorni nostri facendosi forza di conoscenze innovative

The wines of the Cooperativa Crotta di Vegneron are the result of an ancient passion that reaches the present day, making use of innovative knowledge

Nata nel 1980, la Cooperativa raccoglie le uve di due importanti zone di produzione che danno il nome alle denominazioni di origine Chambave (che comprende anche i comuni di Châtillon, Saint Vincent, Saint Denis e Verrayes) e Nus (che comprende anche i comuni di Quart e Fénis). La Crotta di Vegneron è una delle 6 Cooperative di vini valdostani, che oggi conta oltre 70 soci, produce 200.000 bottiglie e vanta una nuova sede nel cuore di Chambave. Qui da sempre i veri protagonisti sono gli abili “Viticulteurs” valligiani, impegnati, anno dopo anno, a proseguire l’antico rapporto che coesiste tra i vitigni autoctoni, ricchi di storia, e un territorio che esprime in pieno lo spirito delle montagne valdostane. I vini prodotti provengono da uve coltivate tra i 500 e gli 850 metri di quota, su terreni con caratteristiche morfologiche e climatiche uniche, che consentono il massimo rispetto dell’ambiente. Tra i vitigni originari si coltivano il Petit Rouge, il Vien de Nus e il Fumin; tra gli internazionali il Pinot Noir, il Gamay e il Müller Thurgau. Danno origine a 18 tipologie di vini, che soddisfano ogni tipo di palato e ogni occasione, dal consumo quotidiano ai vini da dessert. Punta di diamante il “loro” Chambave Muscat, un vino dal forte legame col territorio, che in bocca esprime sensazioni ampie, complesse e perfettamente in sintonia con l’ambiente di produzione: le straordinarie montagne della Valle d’Aosta.

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ounded in 1980, the cooperative gathers the grapes of two important production areas that give the name to the denominations of origin Chambave (which also includes the municipalities of Châtillon, Saint Vincent, Saint Denis and Verrayes) and Nus (which also includes the municipalities of Quart and Fénis). La Crotta di Vegneron is one of the 6 Aosta Valley Wine Cooperatives, which today has more than 70 members, produces 200,000 bottles and boasts a new location in the heart of Chambave. The real protagonists here have always been the skilled local “vine-growers”, committed, year after year, to continue the ancient relationship that coexists among the native vines, rich in history, and a territory that fully expresses the spirit of the mountains of the Aosta Valley. The wines produced come from grapes grown between 500 and 850 meters of altitude, on soils with unique morphological and climatic characteristics, which allow the utmost respect for the environment. Among the original vines grown the Petit Rouge, Vien de Nus and Fumin; among the international ones Pinot Noir, Gamay and Müller Thurgau. They give rise to 18 types of wines, which satisfy every palate and every occasion, from daily consumption to dessert wines. Their number one, “Chambave Muscat”, is a wine with a strong bond with the territory, which expresses wide, complex sensations and is perfectly in tune with the production environment: the extraordinary mountains of the Aosta Valley.

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LA CROTTA DI VEGNERON Via Circonvallazione, 3 Chambave Tel. 0166.46670 www.lacrotta.it


CHÂTEAU FEUILLET

Non solo Torrette: Château Feuillet presenta le sue nuove bollicine di montagna Le qualità organolettiche uniche e speciali dei vini di Maurizio Fiorano si trovano anche in questo nuovo metodo classico dedicato a Nonna Ovide The unique and special organoleptic qualities of Maurizio Fiorano’s wines are also found in this new classic method dedicated to Grandma Ovide

L’azienda di Maurizio Fiorano, viticoltore appassionato e competente, nasce nel 1997, benché la tradizione vitivinicola fosse già iniziata negli anni ’60 grazie ai nonni Ovide e Tinet, che imbottigliavano il vino per consumo domestico. Così oggi, quasi 60 anni dopo, Château Feuillet ha deciso di celebrare quest’antica tradizione familiare producendo un nuovo metodo classico proprio dedicato a nonna Ovide, che festeggia 100 anni: si tratta di un extra-brut a base di Petite Arvine e Pinot Nero, una vera e propria sfida per un’azienda che da sempre è nota in tutta la Vallée per il Torrette, un vino autoctono al 100% che si caratterizza per il fortissimo legame col territorio. Il Torrette si produce infatti con il Petit Rouge, un vitigno autoctono che si coltiva da tempi antichissimi nella zona di Saint Pierre, e che è contraddistinto da un grappolo vigoroso, medio piccolo e compatto, e da acini sottili di color blu-viola. Dal Petit Rouge deriva un vino rosso rubino intenso, che profuma di frutti rossi e di violetta, erba, fieno e aghi di pino, vegetali tipici della zona. Tra gli altri vini di Maurizio Fiorano – che guida oggi un’azienda con 6 ettari vitati a viticoltura biodinamica, e che produce circa 45 mila bottiglie – da provare anche il Torrette Supérieur (che matura in rovere per almeno 3 mesi), e gli altri vitigni autoctoni, come il Cornalin e il Fumin; tra i bianchi, la Petite Arvine, il Muscat, e l’internazionale Chardonnay.

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he company of Maurizio Fiorano, a passionate and competent winemaker, was founded in 1997, although the winemaking tradition had already started in the 60s thanks to his grandparents Ovide and Tinet, who bottled the wine for domestic consumption. So today, almost 60 years later, Château Feuillet decided to celebrate this ancient family tradition by producing a new classic method dedicated to grandmother Ovide, who celebrates her 100th year: it is an extra-brut based on Petite Arvine and Pinot Nero, a real challenge for a company that has always been known throughout the Valley for Torrette, a 100% native wine that is characterised by its strong bond with the territory. In fact, Torrette is produced with the Petit Rouge, an autochthonous vine that has been cultivated since ancient times in the Saint Pierre area, and which is characterised by a vigorous, medium-small and compact bunch, and by thin blue-purple berries. An intense ruby red wine, which smells of red fruits and violet, grass, hay, pine needles and typical plants of the area comes from the Petit Rouge. Among the other wines of Maurizio Fiorano - who today runs a company with 6 hectares of biodynamic viticulture, which produces about 45 thousand bottles - try also the Torrette Supérieur (which matures in oak for at least 3 months), and the others autochthonous vines, such as Cornalin and Fumin; among the whites, Petite Arvine, Muscat, and the international Chardonnay.

L’Ovide è la novità dell’azienda, un bollicine che, in ogni suo sorso, racconta sapori e profumi della terra dove nasce. Un ottimo vino da aperitivo da gustare nelle vostre prossime tappe in giro per la Valle The Ovide is the novelty of the company, a bubbly that, in every sip, tells the flavors of the land where it is born. An excellent aperitif wine to taste in your next steps around the Aosta Valley

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CHÂTEAU FEUILLET Loc. Château Feuillet, 12 Saint Pierre Tel. 0165.903905 www.chateaufeuillet.vievini.it


Fotografie di Nicolò Balzani e Stefano Ferrandoz


Sono di recente acquisto circa tre ettari a Villeneuve, vinificati a Petite Arvine: l’ultimo nato della Famiglia Rosset nasce da queste uve, ma poiché sono coltivate oltre la quota consentita dal disciplinare prende il nome di “Sopraquota”. Si tratta di una fantastica interpretazione che a quest’altezza sprigiona note superlative, ed è un perfetto equilibrio tra sapidità e mineralità. Abbinamento consigliato: piatti di pesce e carni bianche

Three hectares have recently been bought in Villeneuve, vinified for Petite Arvine: the most recent member of the Rosset family comes from these grapes, but because they are grown above the quota allowed by the regulations, they take the name “Sopraquota”. It is a fantastic interpretation that at this height releases superb notes and is a perfect balance between flavour and minerality. Recommended pairing: fish dishes and white meat


ROSSET TERROIR

Investire sul territorio per produrre vini di gran classe L’Azienda Agricola Rosset Terroir è una piccola realtà di recente fondazione che, in poche vendemmie ha saputo distinguersi grazie alla grande autenticità nel realizzare i propri prodotti The Agricola Rosset Terroir, is a small, recently founded company that, thanks to its great authenticity in making its products, has been able to stand out in just a few grape harvests

È dal 2001 che la Famiglia Rosset coltiva a vigna i terreni di proprietà in località Senin, a Saint-Christophe: si tratta di circa tre ettari in cui inizialmente è stato impiantato l’internazionale Chardonnay; a seguire il Syrah e i vitigni originari del Cornalin e del Petit Rouge. Dal 2017 in cantina sono entrati a far parte altri vitigni autoctoni, lo Chambave Muscat, la Petite Arvine e il Pinot Gris, a testimoniare nell’unire la ricerca per i vitigni valdostani a un’interpretazione regionale di preziosi vitigni internazionali - come sia il legame col territorio il vero fulcro su cui ruota l’azienda. Gli obbiettivi di Nicola Rosset sono quindi sia la continua ricerca nella crescita qualitativa e naturale dei prodotti, preservando e valorizzando sempre più il terroir, sia la salvaguardia dell’ambiente (la cantina a oggi è completamente ecosostenibile, grazie al supporto di pannelli fotovoltaici). Si producono annualmente circa 30.000 bottiglie, e la cantina, totalmente rinnovata, è aperta al pubblico per visite e degustazioni in un ambiente caratteristico e funzionale.

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ince 2001 the Rosset Family has been cultivating vineyards in the Senin area in SaintChristophe: it is about three hectares where initially the international Chardonnay was implanted; followed by Syrah and the original vines of Cornalin and Petit Rouge. From 2017, in the winery other autochthonous vines have been added, Chambave Muscat, Petite Arvine and Pinot Gris - combining the search for regional Aosta Valley vines to a regional interpretation of precious international vines - as the link with the territory is the true fulcrum on which the company revolves. The objectives of Nicola Rosset are therefore both the continuous research in the qualitative and natural growth of the products, preserving and enhancing more and more the terroir, and the safeguarding of the environment (the winery is completely environmentally friendly, thanks to the support of photovoltaic panels). About 30,000 bottles are produced annually, and the completely renovated winery is open to the public for visits and tastings in a characteristic and operational environment.

AZIENDA AGRICOLA ROSSET TERROIR Località Torrent de Maillod, 4 Quart Tel. 0165.774111 www.rosseterroir.it

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I VINI PRODOTTI DA ROSSET TERROIR I BIANCHI Chardonnay - fresco e fruttato, con note di mandorla sbucciata e buccia d’agrume, polpa succosa, bel ritmo Muscat de Chambave - fine, secco, fresco, piacevolmente fruttato e aromatico, di media persistenza Pinot Gris - giallo paglierino, naso floreale, fruttato, fine e persistente; in bocca è secco, fresco e armonico I ROSSI Cornalin - olfatto netto e invitante, punteggiato da note di sottobosco e gariga; bocca decisa ed energica, slanciato, sapido nei tannini, molto tenace nella persistenza Syrah - al carattere montano affianca spiccate note speziate e un’ombrosa vena ematica; bella alternanza tra maturità e freschezza, progressione sicura, finale incisivo, puro: un fuoriclasse di rara finezza Trasor - rosso rubino, fine, speziato, secco, morbido e ben equilibrato

THE WINES PRODUCED BY ROSSET TERROIR THE WHITES Chardonnay - fresh and fruity, with notes of peeled almond and citrus peel, juicy pulp, nice rhythm Muscat de Chambave - refined, dry, fresh, pleasantly fruity and aromatic, of medium persistence. Pinot Gris - straw yellow, floral to the nose, fruity, refined and persistent; in the mouth it is dry, fresh and harmonious THE REDS Cornalin - clear and inviting to the nose, punctuated by notes of undergrowth and scrubland; decisive and energetic in the mouth, streamlined, sapid in tannins, very persistent Syrah - with its mountain character, stand out spicy notes and a blood red colour; a beautiful alternation between maturity and freshness, safe progression, incisive finish, pure: a champion of rare finesse Trasor - ruby red, refined, spicy, dry, soft and well balanced


Fotografia di Nicolò Balzani


GROSJEAN VINS

50 anni diVini I “primi 50 anni” di Grosjean Vins tra tradizione e innovazione The “first 50 years” of Grosjean Vins between tradition and innovation

Sicuramente il 2018 sarà un anno da ricordare per la Famiglia Grosjean, che esattamente 50 anni fa ha scelto di percorrere, con successo, la difficile strada del vino sulla collina di Quart. Ieri a guidare l’azienda - correva l’anno 1968, quello della I Exposition des Vins du Val d’Aoste - c’era papà Dauphin, cui sono succeduti i 5 figli, i fratelli Piergiorgio, Marco, Eraldo, Vincent e Fernando. Oggi a raccogliere l’eredità dei genitori la nuova generazione, Simon, Hervé, Marco e Didier, che portano avanti con passione e fatica questa stoica viticoltura di montagna, votata al buono e al sano (da ricordare la certificazione biologica, che contraddistingue da sempre i vini di Grosjean). Per consacrare questi “primi 50 anni”, Grosjean ha prodotto due bottiglie vinificate appositamente per l’anniversario e acquistabili direttamente in cantina a Quart: il Cornalin 2008, fermentato in barrique per 24 mesi e affinato per 8 anni in bottiglia; il Fumin 2012, un blend di 2 tra i migliori cru dell’azienda provenienti dalle vigne Rovettaz e Merletta, macerato per un mese a cappello sommerso, passato in barrique per 15 mesi e affinato successivamente in bottiglia per quasi 5 anni. A dipingere le etichette di queste bottiglie “speciali” l’artista valdostano Ezio Bordet, che ha ripreso il tema della vigna e della tradizione per il Cornalin; un soggetto enologico - col torchio e la coppa di vino per il Fumin.

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018 will definitely be a year to remember for the Grosjean Family, which exactly 50 years ago chose to travel, with success, the difficult road of wine on the hill of Quart. In the past leading the company - it was the year 1968, that of the I Exposition des Vins du Val d’Aoste - there was Father Dauphin, who was succeeded by his five sons, the brothers Piergiorgio, Marco, Eraldo, Vincent and Fernando. Today, the new generation, Simon, Hervé, Marco and Didier, carry on with passion and effort this stoic mountain viticulture, devoted to good and healthy (remembering the organic certification, which has always set the wines of Grosjean apart). To consecrate these “first 50 years”, Grosjean produced two bottles specially made for the anniversary that can be purchased directly in their Quart wine cellar: Cornalin 2008, fermented in barriques for 24 months and aged for 8 years in bottles; Fumin 2012, a blend of 2 of the best cru of the company coming from the Rovettaz and Merletta vines, macerated for one month with a submerged cap, 15 months spent in barriques and subsequently aged in bottle for almost 5 years. It was the Aosta Valley artist Ezio Bordet who painted the labels for these “special” bottles, taking up the theme of the vineyard and the tradition for Cornalin; an oenological subject - with the wine press and the wine cup - for Fumin.

L’azienda della Famiglia Grosjean, rinnovata di recente, permette di visitare le varie stanze dove il vino viene imbottigliato, affinato e lasciato riposare. Un tour di libero accesso su prenotazione che si conclude nella stanza degustazione in legno e pietra a vista The recently renovated business of the Grosjean Family, allows you to visit the different rooms where the wine is bottled, aged and left to stand. The tour - with free access by appointment - ends in the wood and stone tasting room

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GROSJEAN VINS Villaggio Ollignan, 1 Quart Tel. 0165.775791 349.7178690 www.grosjeanvins.it


CANTINA DI BARRÒ

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La Cantina Di Barrò a Saint-Pierre produce vini che esprimono un’autentica passione per la vite e l’impronta netta del territorio di origine La Cantina Di Barrò in Saint-Pierre produces wines that express a real passion for the vine and a clear imprint of the territory of origin

CANTINA DI BARRÒ Loc. Château Feuillet, 8 Saint-Pierre Tel. 338.4250994 www.dibarro.vievini.it

Quello che può sembrare un nome insolito per una Cantina è in realtà un appellativo curioso e appropriato: nel dialetto locale “di barrò” significa letteralmente “dai barili/dei barili”, e cioè quei barilotti dalla forma caratteristica che un tempo erano utilizzati in Valle d’Aosta per il trasferimento del vino e che evocano, ancora oggi, momenti di festa e spensieratezza. Di Barrò è inoltre l’acronimo dei cognomi degli ex titolari dell’azienda (Barmaz e Rossan), che oggi è guidata con passione e competenza da Elvira Rini in Barmaz. E’ a Château Feuillet, nella celebre zona del Torrette, sulle assolate colline intorno al castello di Saint-Pierre, che Di Barrò coltiva sia vitigni autoctoni (Petit Rouge, Fumin e Mayolet) sia internazionali (Pinot Gris, Chardonnay, Petite Arvine e Syrah): ne risultano vini di gran classe, che rispecchiano le strepitose caratteristiche di questo territorio ricco e generoso.

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hat may seem to be an unusual name for a winery is actually a curious and appropriate name: in the local dialect “di barrò” literally means “from the barrels/from the casks”, those characteristically shaped barrels that were once used in the Aosta Valley for the transfer of wine and that evoke, even today, moments of celebration and lightheartedness. Di Barrò is also the acronym of the surnames of the former owners of the company (Barmaz and Rossan), which today is led with passion and expertise by Elvira Rini (Barmaz). It is in Château Feuillet, in the famous area of Torrette, on the sunny hills around the castle of Saint-Pierre, that Di Barrò cultivates both native vines (Petit Rouge, Fumin and Mayolet) and international ones (Pinot Gris, Chardonnay, Petite Arvine and Syrah): they result in wines of great class, which reflect the amazing characteristics of this rich and generous territory.


Il Torrette Superiore “Ostro” è uno dei vini più interessanti e amati della Cantina Di Barrò. La vigna, il cui toponimo è Torrette, è a Saint-Pierre a 750 metri di altitudine. Vengono prodotte 1.500 bottiglie all’anno dopo un affinamento di 36 mesi in acciaio The Torrette Superiore "Ostro" is one of the most interesting and beloved wines of Cantina Di Barrò. The vineyard, whose toponym is Torrette, is in Saint-Pierre at an altitude of 750 meters. 1,500 bottles are produced a year after a 36-month refinement in steel


Fotografie di Nicolò Balzani

Gli ambienti della Crotta di Prado sono accoglienti per i visitatori e molto efficienti per la produzione La Crotta di Prado has welcoming rooms for visitors and very efficient for production


LA CROTTA DI PRADO

Impegno e passione di famiglia La Crotta di Prado di Jovençan produce uva, mele e pere. Ogni anno 15.000 bottiglie di vini DOC, bianchi e rossi La Crotta di Prado in Jovençan produces grapes, apples and pears. Every year 15,000 bottles of DOC red and white wines Questa storica Cantina a conduzione familiare nasce a metà degli anni ’80 e deve il suo insolito nome al soprannome che venne dato alla Famiglia Praz una volta arrivata a Jovençan, piccolo comune alle porte di Aosta. Il punto di forza dell’azienda è proprio la gestione in famiglia, che consente di lavorare i vigneti con grande impegno e passione. Le uve coltivate sono sia bianche, Müller Thurgau, Gewürtztraminer e Pinot Gris, sia rosse, Pinot Noir, Gamay e Petit Rouge: proprio da quest’ultimo vitigno nasce il Torrette, il prodotto che meglio identifica la Cantina perché autoctono al 100%. Uva a parte, La Crotta di Prado coltiva anche varie tipologie di mele e la Martin Sec, una piccola pera da tavola che è possibile cuocere nel vino con spezie e zucchero. Su prenotazione, è possibile visitare l’azienda per degustare i vini in quella che era un’antica stalla con fienile.

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his historic family-run winery was founded in the mid-1980s and owes its unusual name to the nickname that was given to the Praz Family when they arrived in Jovençan, a small town near Aosta. The strength of the company is the fact that it is family run, which allows them to work the vineyards with great commitment and passion. The cultivated grapes are both white, Müller Thurgau, Gewürtztraminer and Pinot Gris, and red, Pinot Noir, Gamay and Petit Rouge: the latter is the one which give us Torrette, the product that best identifies the winery because it is 100% indigenous. Apart from grapes, La Crotta di Prado also cultivates various types of apples and Martin Sec, a small table pear that can be cooked in wine with spices and sugar. By reservation, it is possible to visit the company to taste the wines in what used to be an old stable with a hayloft.

L'azienda a conduzione familiare si trova a Jovençan, comune di 750 abitanti che dista 6 km da Aosta, sulla destra orografica della Dora Baltea. Il nome Prado deriva dal soprannome che venne dato alla famiglia per via del cognome (Praz). I vigneti, esposti a Nord, sono tutti di piccole dimensioni; circa 15 parcelle dai 700 ai 1.000 mq. Alcuni in forte pendenza e quindi lavorati esclusivamente a mano LA CROTTA DI PRADO Fraz. Turille, 10 Jovençan Tel. 347.9638367 3287692418

The family-run company is located in Jovençan, a town of 750 inhabitants that is 6 km from Aosta, on the right bank of the Dora Baltea. The name Prado comes from the nickname that was given to the family because of their surname (Praz). The vineyards, exposed to the North, are all small; about 15 plots from 700 to 1,000 square metres. Some on steep slopes and then worked exclusively by hand

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OUR CHOICE

Our

Wine Selection

La nostra piccola selezione: in queste pagine The CORNER desidera segnalarvi alcuni vini interessanti e particolari di produttori valdostani di qualità Our choice. The CORNER Magazine has decided to highlight some particular and interesting wines produced in the Aosta Valley Chi sono offrono che è appassionato vini certamente sempredipiù adeguati vino interessanti e frequenta ad accompagnare e dilaottimo Valle d’Aosta livello. cene raffinate Ilavrà suggerimento, giàcosì inteso come laquando ogni passione occasione siete e l’impegno in zona, quotidiana èche di sperimentare anima per bottiglie i produttori vini di qualità. del locali territorio che

F

or those local which producers canwho accompany visit create the Aosta ever an evening more Valley interesting meal and are at home passionate and high just as quality about well aswines. wine, during you The anwill suggestion, elegant understand dinner when the out. you passion are inand thecommitment area, is to trywith the local whichwines the

Grosjean

La Crotta di Vegneron

Vallée d’Aoste Cornalin 2016 Vigne Rovettaz Rosso Doc Cornalin 100% Alc. 13%

Vallée d’Aoste Chambave Muscat 2017 Bianco Doc Muscat Petit grain 100% Alc. 13%

Rosso rubino intenso, a naso è ampio e fine, ricorda spezie e tabacco; morbido e pieno al palato, è gradevolmente tannico e di buona persistenza. Abbinamento consigliato: pane nero con le noci e Fontina.

Giallo dorato brillante, apre su sentori di salvia e timo, e in sottofondo un ventaglio di sensazioni agrumate (su tutte il pompelmo rosa). All’assaggio è delicato ed elegante, aromatico, intenso e persistente. Abbinamento consigliato: risotto integrale alla Toma mantecato al burro di montagna.

Intense ruby red, broad and fine to the nose, reminiscent of spices and tobacco; soft and full on the palate, it is pleasantly tannic and has a good persistence. Recommended pairing: brown bread with walnuts and Fontina.

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Bright golden yellow, opens on hints of sage and thyme, and in the background a range of citrus sensations (above all pink grapefruit). Tasting is delicate and elegant, aromatic, intense and persistent. Recommended pairing: brown rice risotto with Toma creamed with mountain butter.


Château Feuillet

Di Barrò

Vallée d’Aoste Torrette Superiore 2016 Rosso Dop Petit Rouge 100% Alc. 13%

Lo Flapì Vino da uve stramature Pinot Gris 40%; Moscato bianco 60% Alc. 15%

Porpora con riflessi violacei; bouquet olfattivo che ricorda frutti di bosco ed erbe di montagna. Sorso morbido, fruttato e avvolgente, coerentemente tannico. Matura in piccole botti di rovere per un periodo minimo di 3 mesi. Abbinamento consigliato: boeuf bourguignone con polenta. Purple with violet reflections; olfactory bouquet reminiscent of wild berries and mountain herbs. A soft, fruity and enveloping sip, consistently tannic. Matured in small oak barrels for a minimum period of 3 months. Recommended pairing: boeuf bourguignon with polenta.

Giallo oro brillante, profuma di frutta secca (albicocca e fichi) e candita (cedro). Assaggio ricco e avvolgente, dolce e minerale. Matura per 36 mesi in acciaio. Abbinamento consigliato: assiette di formaggi erborinati. Bright golden yellow, with scents of dried fruit (apricot and figs) and candied fruit (cedro). Rich and enveloping taste, sweet and mineral. Matured for 36 months in steel. Recommended pairing: a board of blue cheese.

Les Crêtes

Rosset Terroir

Vallée d’Aoste Torrette Superiore 2016 Rosso Dop 70% Petit Rouge, 30% Cornalin - Mayolet - Fumin Alc. 13%

Sopraquota 900 2017 Bianco Petite Arvine 100% Alc. 13,5%

Rosso rubino con riflessi violacei; naso floreale e fruttato, che ricorda la rosa appassita, la viola e la marasca. Si esprime con freschezza sulle note del mosto selvatico. Abbinamento consigliato: zuppa di legumi. Ruby red with violet reflections; floral and fruity to the nose, reminiscent of withered rose, violet and morello cherry. It is expressed with freshness on the notes of wild must. Recommended pairing: legume soup.

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Giallo paglierino arricchito da sfumature dorate; olfatto fine, floreale e agrumato, con piacevoli note di pompelmo. Bocca fresca, in perfetto equilibrio tra sapidità e mineralità. Abbinamento consigliato: ravioli con ricotta di capra e miele. Straw yellow with golden hues; fine smell, floral and citrus, with pleasant notes of grapefruit. Fresh in the mouth, in perfect balance between flavour and minerality. Recommended pairing: ravioli with goat ricotta and honey.


Our

Wine Selection

La Crotta di Prado

Piantagrossa

Vallée d’Aoste Torrette 2016 Rosso Dop Petit Rouge 70%; vitigni autoctoni a bacca rossa 30% Alc. 13,5%

Vallée d’Aoste Nebbiolo 396 Aesculus Hippocastanum 2016 Rosso Doc Nebbiolo 90%; Fumin, Neyret, Vien de Nus 10% Alc. 13,5%

Rosso rubino con riflessi color malva. Ventaglio olfattivo intenso e pulito, con sentori di rosa selvatica e viola. Impatto gustativo secco, caldo, vellutato e di buon corpo, con finale giustamente tannico. Abbinamento consigliato: tagliolini al ragù di lepre.

Rosso rubino trasparente con riflessi aranciati; naso intenso e persistente con sentori di viola, fiori di montagna, piccoli frutti. In bocca scende caldo, rotondo, equilibrato, finemente e piacevolmente tannico. Abbinamento consigliato: bocconata valdostana.

Ruby red with mauve highlights. Intense and clean olfactory range, with hints of wild rose and violet. Dry, warm, velvety and full body taste, with a rightly tannic finish. Suggested pairing: tagliolini with hare sauce.

Transparent ruby red with orange reflections; intense and persistent to the nose with hints of violet, mountain flowers and small fruits. In the mouth it falls warm, round, balanced, finely and pleasantly tannic. Recommended pairing: Aosta Valley cheeses and cold meats.

Cave Gargantua

Cave Mont Blanc

Vallée d’Aoste Torrette Superiore Labié 2016 Rosso Doc Petit Rouge 90%; Vien de Nus 5%; Fumin 5% Alc. 13,5%

Vallée d’Aoste Blanc de Morgex et de La Salle Glacier Bianco Doc Prié Blanc biotipo Blanc de Morgex 100% Alc. 11,5%

Rosso rubino vivo; profilo olfattivo intenso e speziato, con ricordi di frutti di bosco, noce moscata e chiodi di garofano. Sorso fresco e pieno, equilibrato e gradevolmente tannico. Matura per 12 mesi in botte grande. Abbinamento consigliato: cinghiale in salmì con polenta.

Giallo paglierino vivace con riflessi verdognoli, possiede fino perlage. Il ventaglio dei profumi elargisce note fragranti di pane e minerali. Attacco gustativo fine e asciutto, esprime al meglio il territorio di montagna. Abbinamento consigliato: trota al forno con vellutata di patate.

Vivid ruby red; intense and spicy olfactory profile, with flavours of wild berries, nutmeg and cloves. A fresh and full, balanced and pleasantly tannic sip. Matured for 12 months in large barrels. Recommended pairing: wild boar with polenta.

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Vibrant straw yellow with greenish reflections, with perlage. The range of perfumes gives fragrant notes of bread and minerals, a fine and dry taste. Attack best expresses the mountain territory. Recommended pairing: baked trout with creamed potatoes.



QC TERMEMONTEBIANCO Pré Saint Didier Route Mont Blanc, 28 Tel. 0165.87004 www.qctermemontebianco.it


QC TERMEMONTEBIANCO

L’arte dell’accoglienza con vista sul Monte Bianco di Anna Bogoni

Dal menu alla scelta dei vini; dalla prima colazione alla cena. Come prendersi cura degli ospiti con professionalità e passione. A partire da un sorriso From the menu to the choice of wines; from breakfast to dinner. How to take care of guests with professionalism and passion. Starting with a smile “Invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che passa sotto il vostro tetto”, aveva teorizzato un paio di secoli fa Brillat-Savarin, noto intellettuale e gastronomo francese. Non benessere, ma felicità, cioè quell’appagamento straordinario dei sensi che si può avere solo nei momenti più preziosi della vita. Ecco, a QC Termemontebianco, a due passi da Courmayeur, l’ospitalità ha proprio questo sapore, a partire dal ristorante dell’hotel, frequentato dai clienti che vi soggiornano e dagli esterni che desiderano assaggiare le specialità valdostane reinterpretate dallo chef Nicola Ricciardi.

“I

nviting someone to lunch means taking charge of their happiness during the hours that they spend under your roof”, was theorised a couple of centuries ago by Brillat-Savarin, a well-known French intellectual and gastronomist. Not well-being, but happiness, that is, the extraordinary satisfaction of the senses that one can have only in the most precious moments of life. Here, at QC Termemontebianco, a short distance from Courmayeur, hospitality has this flavour, starting from the hotel restaurant, frequented by the guests who stay there and by the exteriors who wish to taste the Aosta Valley specialties reinterpreted by chef Nicola Ricciardi.

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L’arte dell’accoglienza con vista sul Monte Bianco

Al ristorante QC Termemontebianco la tavola è apparecchiata con eleganza e attenzione ai dettagli; le proposte del menu recuperano ricette e ingredienti del territorio che vengono trasformati in piatti gourmand At the QC Termemontebianco restaurant, the table is set with elegance and attention to detail; the menu proposals retrieve recipes and ingredients of the territory that are transformed into gourmand dishes

Cosa rende speciale l’esperienza gourmand a QC Termemontebianco? Il menu certamente, la spettacolare sala del ristorante affacciata sul Monte Bianco, i tavoli apparecchiati in modo curato, elegante ma senza eccessi e soprattutto la qualità dell’accoglienza. Non poteva che chiamarsi Angelo, Angelo Marinelli, il responsabile di sala e sommelier di QC Termemontebianco, aiutato da Gianluca Manea e da una squadra di 6 persone. “Il nostro segreto è innanzitutto un sorriso spontaneo e sincero quando accogliamo gli ospiti e li facciamo accomodare. Poi, è saper cogliere e gestire i loro gusti, ma allo stesso tempo saperli guidare. È coccolare senza essere invadenti, è prendersi cura di tutte le richieste, lavorando sempre a stretto contatto con la cucina”. A QC Termemontebianco l’accoglienza è anche passione che si esprime in una carta dei vini in continua evoluzione, con una cantina con oltre 170 etichette. Passione che si trasforma in delizie, a partire dalla prima colazione dell’hotel, con lo zabaione che lo chef prepara tutte le mattine, le marmellate e le confetture dei piccoli produttori della Valle e lo yogurt di Panizzi, un must di Courmayeur. L’ospite soddisfatto ci riporta all’antica etimologia e al doppio significato della parola hospes. Un tempo era colui che veniva ospitato ma anche colui che ospitava, a sottolineare il patto di reciprocità, la relazione di fiducia e di riconoscenza che si veniva a creare tra i due soggetti. È questo il legame forte e sincero che nasce e persiste tra chi lavora e chi ha vissuto l’indimenticabile esperienza di felicità a QC Termemontebianco.

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hat makes the gourmand experience at QC Termemontebianco special? The menu certainly, the spectacular dining room overlooking Mont Blanc, the tables set in an elegant way, but without excess and above all the quality of hospitality. Angelo Marinelli, the head waiter and sommelier of QC Termemontebianco, aided by Gianluca Manea and a team of 6 people says: “Our secret is above all a spontaneous and sincere smile when we welcome guests and take them to their tables. Then, it is knowing how to grasp and manage their tastes, but at the same time know how to drive them. It is pampering without being intrusive, it is taking care of all the requests, always working closely with the kitchen”. At QC Termemontebianco, hospitality is also a passion that is expressed in a continuously evolving wine list, with a cellar with over 170 labels. Passion that turns into delights, starting from the hotel breakfast, with the zabaglione that the chef prepares every morning, the jams and marmalades of the small producers of the Valley and the Panizzi yoghurt, a must of Courmayeur. The satisfied guest brings us back to the ancient etymology and the double meaning of the word hospes. Once it was the one who was being hosted, but also the one who hosted, underlining the pact of reciprocity, the relationship of trust and gratitude that was created between the two subjects. This is the strong and sincere bond that is born and persists between those who work there and those who have lived the unforgettable experience of happiness at QC Termemontebianco.


QC TERMEMONTEBIANCO

Alpine Spa

Lo chalet e la piscina nel giardino dell’Alpine Spa di QC Termemontebianco per regalarsi la sauna finlandese e relax al sole e in acqua, circondati da un paesaggio incantevole, in ogni stagione dell’anno The chalet and the swimming pool in the garden of the Alpine Spa of QC Termemontebianco to treat yourself to the Finnish sauna and relax in the sun and in the water, surrounded by an enchanting landscape, in every season of the year

Interna all’hotel QC Termemontebianco, aperta ai clienti del Resort ma anche ai visitatori esterni, l’Alpine Spa offre una serie di trattamenti con vista incantevole sulle Alpi. Percorsi e coccole beauty personalizzati e piccole attenzioni gourmand, regalano agli ospiti un’esperienza sinestetica: tutti i sensi sono sollecitati e appagati e la sensazione finale è quella di una profonda rigenerazione. La carta delle proposte beauty e wellness è particolarmente ricca e spesso prende dal territorio ingredienti per trasformarli in oli ed essenze potenziate; anche l’offerta dei trattamenti è in continua evoluzione, attraverso una continua ricerca tra ciò che c’è di più nuovo, piacevole ed efficace. Il giardino di QC Termemontebianco ospita invece la parte esterna dell’Alpine Spa, un luogo speciale perché circondato dai boschi e incorniciato dalle Alpi. Nello chalet gli ospiti possono provare l’esperienza della sauna finlandese a 60-70 gradi: si tratta di una vera e propria stube in legno alimentata a legna, dove ci si libera dalle tossine, ci si rilassa e si migliora la circolazione. Niente di meglio, per concludere, la piacevole immersione nella piscina esterna, dove lasciarsi pigramente galleggiare sotto lo sguardo del Monte Bianco.

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nside the QC Termemontebianco hotel, open to guests of the resort, but also to external visitors, the Alpine Spa offers a series of treatments with enchanting views of the Alps. Personalised beauty treatments and pampering, small gourmand details, give guests a synaesthetic experience : all the senses are pushed and satisfied and the final sensation is that of deep regeneration. The list of the beauty and wellness proposals is particularly rich and often takes ingredients from the territory to transform them into oils and enhanced essences; even the offer of treatments is constantly evolving, through continuous research among what is new, pleasant and effective. The garden of QC Termemontebianco hosts the outdoor part of the Alpine Spa, a special place because it is surrounded by forest and framed by the Alps. In the chalet guests can experience the Finnish sauna at 60-70 degrees: it is a real wood-fuelled stube, where you get rid of toxins, relax and improve circulation. Nothing better, to conclude, than a pleasant immersion in the outdoor pool, where you can lazily float under the gaze of Mont Blanc.

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UN GIORNO DA RE

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I castelli della Valle d’Aosta, un appassionante viaggio nel tempo

In posizione strategica e dislocati per tutta la Valle, i castelli, le torri e le fortezze sono un patrimonio ricco e prezioso tutto da scoprire

In strategic positions and located throughout the Valley, castles, towers and fortresses are a rich and precious heritage to be discovered I castelli in Valle d’Aosta sono particolarmente numerosi e importanti. Se ne contano 72 (tra castelli, casseforti e dongioni) lungo la vallata principale, senza contare le vallate minori. Storicamente i castelli hanno subito un'evoluzione. All’inizio avevano una funzione prettamente difensiva (così si presentano i castelli primitivi dell'inizio del secondo millennio) o i castelli “gotici” del periodo tra il XIV e il XVI secolo. Parallelamente si diffusero i castelli residenziali, a scopo ostentativo, al fine di mostrare la potenza e la ricchezza del proprietario.

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he castles in the Aosta Valley are particularly numerous and important. There are 72 (including castles, safes and dungeons) along the main valley, not counting the smaller valleys. Historically, the castles have undergone an evolution. At the beginning they had a purely defensive function (this is how the primitive castles of the beginning of the second millennium are presented) or the “gothic” castles from the period between the 14th and 16th centuries. At the same time residential castles spread out, for the purpose of showing the owner’s power and wealth.

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CASTELLO DI FÉNIS

Castello di Fénis - Fénis Castle Fénis è il maniero più scenografico della Valle d’Aosta, voluto nel 1340 da Aimone di Challant come residenza di famiglia. Sorge sulla cima di una lieve collina in una verdissima conca circondata da prati e da boschi: di pianta trapezoidale - in cui la luce piove solamente dall’alto -, possiede torri cilindriche e torrioni quadrati, circondati da una duplice cinta muraria con merli e feritoie. All’interno si trovano affreschi (San Cristoforo, il grande affresco di San Giorgio e alcuni Santi) della prima metà del ‘400; mentre i sotterranei erano riservati alle cantine e alle prigioni. Dopo un periodo di degrado fu ridotto in stato di abbandono, fino a quando venne acquistato nel 1850 da Alfredo d’Andrade: i mobili e gli oggetti che oggi lo adornano non sono infatti originari, ma sono tuttavia importanti perché raccolti in Valle e nel Vallese.

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énis is the most spectacular manor house in the Aosta Valley, built in 1340 by Aymon of Challant as a family residence. It stands on the top of a slight hill in a green valley surrounded by meadows and woods: with a trapezoidal plan - where the light descends only from above -, it has cylindrical towers and square fortified towers, surrounded by a double wall with merlons and loopholes. Inside there are frescoes (San Cristoforo, the great fresco of San Giorgio and some Saints) of the first half of the 15th century; while the basements were reserved for cellars and prisons. After a period of decay, it was reduced to a state of neglect, until it was purchased in 1850 by Alfredo d’Andrade: the furniture and objects that adorn it today are not original but are nevertheless important because they were collected in the Aosta Valley and in Valais.

Info: uscita autostrada A5 a Nus / Info: A5 motorway exit at Nus - Per informazioni / For information Tel: 0165.764263

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UN GIORNO DA RE

Castello di Verrès Verrès Castle

Castello di Aymavilles Aymavilles Castle

Il castello di Verrès è il più importante di tutta la Vallée: si tratta di una “macchina da guerra” - simbolo della potenza militare raggiunta dalla famiglia Challand - sita sulla sommità di un picco roccioso facilmente difendibile, un punto strategico che era fondamentale per il controllo della Val d’Ayas. E’ stato costruito nel 1340 da Aimone di Challand, con pianta trapezoidale, torri cilindriche, massicci torrioni quadrati e al centro un piccolo cortile quadrangolare. L’ingresso al castello avviene attraverso una porta difesa dal ponte levatoio.

CASTELLO DI VERRÉS

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errès castle is the most important of the whole Aosta Valley: it is a “war machine” - symbol of the military power reached by the Challand family - located on the summit of an easily defensible rocky peak, a strategic point that was fundamental for the control of the Val d’Ayas. It was built in 1340 by Aymon of Challand, with a trapezoidal plan, cylindrical towers, solid square towers and a small quadrangular courtyard in the middle. The entrance to the castle is through a door defended by a drawbridge.

Costruito su una collina all‘imbocco della valle di Cogne, il castello di Aymavilles è facilmente riconoscibile per la sua struttura elegante: quattro imponenti torri circolari, coronate da merlature, sono poste agli angoli dell’edificio centrale, quasi per proteggerlo. Il castello, la cui origine risale al XII secolo, nei secoli ha subito massicci rimaneggiamenti, abbandonando progressivamente l’iniziale funzione difensiva per trasformarsi nel XVIII secolo in una raffinata dimora signorile, circondata da un vasto parco. Aperto alle visite dal 2018.

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uilt on a hill at the entrance of the Cogne valley, the castle of Aymavilles is easily recognisable for its elegant structure: four imposing circular towers, crowned with battlements, are placed at the corners of the central building, almost to protect it. The castle, whose origin dates back to the twelfth century, has undergone massive alterations over the centuries, gradually abandoning the initial defensive function to become in the eighteenth century a refined mansion, surrounded by a large park. Open to visits from 2018.

Info: uscita autostrada A5 a Verrès Info: A5 motorway exit at Verrès Per informazioni / For information Tel: 0165.929067

Per informazioni / For information Tel: 0165.922800

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CASTELLO DI AYMAVILLES

CASTELLO DI SARRE

Castello di Sarre - Sarre Castle Risale al 1242 la prima testimonianza del castello di Sarre, che si trova in posizione strategica sia per il controllo della Valdigne, sia per quello della valle di Cogne, che si trova proprio di fronte. Si tratta di un palazzo monoblocco senza particolari decorazioni esterne, dominato da una torre quadrata merlata. Nel 1869 fu acquistato da Re Vittorio Emanuele II come residenza reale per le battute di caccia: è allora che vennero aggiunte le scuderie e furono restaurati gli ambienti interni, arredati con mobili e arredi provenienti dalle dimore sabaude. Fu tuttavia Re Umberto I a far decorare le pareti a volte della “galleria dei trofei”, con gli animali abbattuti nell’area del Gran Paradiso.

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arre Castle, whose first testimony dates back to 1242, is located in a strategic position both for controlling the Valdigne and the Cogne valley, which is right in front of it. It is a single block palace without particular external decoration, dominated by a square crenellated tower. In 1869 it was purchased by King Vittorio Emanuele II as a royal residence for hunting trips: it was then that the stables were added and the interiors were restored, furnished with furniture and furnishings from the Savoy residences. However, it was King Umberto I who decorated the walls of the “gallery of trophies”, with animals slaughtered in the Gran Paradiso area.

Info: uscita autostrada A5 a Aosta ovest / Info: A5 motorway exit at Aosta west - Per informazioni / For information Tel: 0165.257539

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UN GIORNO DA RE

Castello Savoia Savoia Castle Gressoney Realizzato per volere della Regina Margherita di Savoia il castello sorge ai piedi del Colle della Ranzola nella località denominata “Belvedere”, in ragione della splendida vista che da lì domina tutta la vallata. Fu costruito tra il 1899 e il 1904. La dimora ospitò la Regina durante i suoi soggiorni estivi fino al 1925. Sono tutti autentici gli arredi esposti nel castello, così come le tappezzerie che ornano le pareti, in tessuto di lino e seta.

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uilt at the behest of Queen Margherita of Savoy, the castle stands at the foot of the Colle della Ranzola in the locality called “Belvedere”, because of the splendid view that overlooks the whole Valley from there. It was built between 1899 and 1904. The mansion housed the Queen during her summer stays until 1925. All the furnishings displayed in the castle are authentic, as are the tapestries that adorn the walls, in linen and silk fabric.

CASTELLO SAVOIA

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Per informazioni / For information Tel:0125.35539


CASTELLO SAVOIA

FORTE DI BARD

CASTELLO DI SAINT-PIERRE

Forte di Bard - Bard Fort Acquisito dalla Regione Valle d’Aosta nel 1990 è stato completamente rinnovato nel 2006. Rimasto pressoché intatto dal momento della sua costruzione, il Forte di Bard rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento. La piazzaforte è costituita da tre principali corpi di fabbrica: partendo dal basso si trovano l’Opera Ferdinando, l’edificio mediano, - Opera Vittorio - fino ad arrivare al culmine del rilievo, dove sorge l’Opera Carlo Alberto. Per accedere alla sommità della fortezza è possibile seguire il percorso pedonale che si sviluppa fra possenti muraglioni partendo dall’interessante borgo medievale oppure servirsi degli ascensori panoramici. All’interno il Museo delle Alpi è uno spazio interattivo attraverso cui il visitatore può viaggiare alla scoperta del mondo alpino.

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cquired by the Aosta Valley Region in 1990, it was completely renovated in 2006. It remained almost intact from the moment of its construction, the Forte di Bard is one of the best examples of a fortress from the early nineteenth century. The stronghold consists of three main buildings: starting from the bottom where you find the Opera Ferdinando, the median building, - Opera Vittorio - until you reach the peak of the elevation, where the Opera Carlo Alberto stands. To access the top of the fortress you can follow the pedestrian path that develops between mighty walls starting from the interesting medieval village or use the panoramic lifts. Inside, the Museum of the Alps is an interactive space through which the visitor can travel, discovering the Alpine world. Per informazioni / For information Tel: 0125.833811- www.fortedibard.it

Castello di Saint-Pierre Saint-Pierre Castle Arroccato su un’altura, a dominio dell’abitato di Saint-Pierre, il castello è menzionato in un documento del 1287 dove risulta comproprietà della famiglia dei De Quart e di quella dei De Sancto Petro. L’architetto piemontese Camillo Boggio diede all’edificio quell’originale fisionomia che oggi lo contraddistingue aggiungendo agli angoli quattro torrette di forma circolare. Il castello e il Museo Regionale di Scienze naturali sono attualmente chiusi al pubblico per restauro.

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he castle is perched on a hill overlooking the village of Saint-Pierre and is mentioned in a document dating back to 1287 when it was co-owned by the De Quart family and the De Sancto Petro family. The Piedmontese architect Camillo Boggio gave the building that original appearance that today distinguishes it by adding four circular turrets to the corners. The castle and the Regional Museum of Natural Sciences are currently closed to the public for restoration. Per ogni informazione sui castelli della Valle d’Aosta: For any information on the Aosta Valley castles: www.lovevda.it


Mountain spirits Valle d’Aosta

www.saintroch.it


IN PRIMO PIANO

Secret Corners

Suggestioni da non perdere Chi vuole scoprire la Valle d’Aosta deve sapere che in ogni località, in ogni paese, in ogni angolo nascosto, ci possono essere esperienze interessanti e sorprendenti. Nelle pagine che seguono di The CORNER Magazine abbiamo scelto di presentarvi alcuni luoghi e alcune attività che meritano la vostra attenzione e la vostra visita Those who want to discover the Aosta Valley must know that in every place, in every town, in every hidden corner, there can be interesting and surprising experiences. In the following pages of The CORNER Magazine we have chosen to present you some places and some activities that deserve your attention and a visit

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| AYAS-CHAMPOLUC

• Hotellerie de Mascognaz Ospitalità ed emozioni in un affascinante villaggio walser immerso in una natura incantata Hospitality and emotions in a charming Walser village surrounded by enchanted nature

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| SAINT-VINCENT

• Pasticceria Vancheri Un accogliente punto di incontro dove ordinare torte personalizzate e gustare i migliori Torcetti della Valle A welcoming meeting point where you can order personalised cakes and taste the best Torcetti of the Valley

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83

| COGNE

• Hotel Sant’Orso • Hotel du Grand Paradis • Ristorante Lou Rossignon • Maison du Gout 4 indirizzi interessanti con proposte di charme per alloggiare, luoghi attraenti per pranzo e cena e opportunità curiose per gli acquisti enogastronomici 4 interesting addresses with charming proposals to stay, attractive places for lunch and dinner and curious opportunities for food and wine purchases

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| GRAN SAN BERNARDO

• Rifugio Mont Fallère • Rifugio Chaligne Affrontare il Tour du Mont Fallére è davvero spettacolare toccando il territorio dei comuni Gignod, Aosta, Sarre, Saint-Pierre, Avise, Saint-Rhémy-en-Bosses, Saint-Oyen e Étroubles Taking on the Tour du Mont Fallére is truly spectacular, touching the territory of the municipalities of Gignod, Aosta, Sarre, Saint-Pierre, Avise, Saint-Rhémy-en-Bosses, Saint-Oyen and Étroubles

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A jewel immersed in nature

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HOTELLERIE DE MASCOGNAZ

Un gioiello immerso nella natura L’Hotellerie de Mascognaz è un mix di storia e novità in perfetta armonia con un ambiente storico e incantato

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The Hotellerie de Mascognaz is a mix of history and innovation in perfect harmony with a historic and enchanted setting

L’Hotellerie de Mascognaz si trova in un borgo di origine Walser del 1300 immerso nel silenzio della sua storia e tradizione. Nell’articolato sito web www.hotelleriedemascognaz.com trovate ogni interessante informazione sugli Chalet (per sognare), il ristorante (per assaporare), la SPA (per rilassarsi) e le attività (per ammirare)

The Hotellerie de Mascognaz is located, immersed in the silence of its history and tradition, in a village of Walser origin, dating back to 1300. On the detailed website www.hotelleriedemascognaz.com you’ll find all interesting information about the chalets (to dream), the restaurant (to taste), the SPA (to relax) and the activities (to enjoy)

La storia di questo villaggio incantato è iniziata nel 1323, quando il paese si chiamava Mascognia, e ha poi continuato nel corso dei secoli, fino a quando - nei primi del 1900 - fu eletto luogo di meditazione e di pace da un poeta, da un pittore e da un filosofo, come testimoniato dal ritrovamento di affreschi e documenti. Sono passati gli anni e oggi questo borgo Walser si chiama Mascognaz, ma ha tuttavia mantenuto intatta la sua storicità e il suo alone mistico e surreale, ancora capace di regalare magia ed emozioni a grandi e bambini. Dal 2000 al suo interno si trova un hotel diffuso circondato da una natura originaria e incontaminata, caratterizzato da nove personalissimi chalet tutti da scoprire. Ogni baita infatti può nascondere al suo interno prestigiose suite arredate con marmi, lane grezze e sculture; camere ristrutturate con pietra, legno antico e boiserie; l’ampia Spa in cui provare - e acquistare - trattamenti cosmetici a base di erbe, fiori e frutti di montagna; uno dei ristoranti più alti delle Alpi, dove assaggiare sia i piatti tipici della cucina tradizionale valdostana, rivisitati e realizzati con ingredienti locali e a km 0, sia specialità più internazionali, dedicate anche a vegetariani e celiaci. Per gli appassionati di sport e divertimento da qui partono inoltre passeggiate nella natura, percorsi di mountain bike e trekking in alta montagna in estate; piste da sci attrezzate ed escursioni sui ghiacciai durante l’inverno: per vivere un’emozione lunga tutto l’anno.

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he history of this enchanted village began in 1323, when the village was called Mascognia, and then continued throughout the centuries, until - in the early 1900s - it was elected as a place of meditation and peace by a poet, a painter and a philosopher, as witnessed by the discovery of frescoes and documents. The years have passed and today this Walser village is called Mascognaz, but, has nevertheless preserved its historicity and its mystical and surreal aura, still capable of giving magic and emotions to adults and children. Since 2000 there has been a spread-out hotel surrounded by an original and unspoiled nature, characterised by nine very personal chalets to be discovered. In fact, each chalet hides prestigious suites furnished with marble, rough wool and sculptures; rooms renovated with stone, antique wood and wood panelling; the spacious Spa where you can try - and buy - cosmetic treatments based on herbs, flowers and mountain fruits; one of the highest restaurants in the Alps, where you can taste the typical dishes of the traditional Aosta Valley cuisine, revisited and made with local and 0 km ingredients, as well as international specialties, dedicated to vegetarians and celiacs too. For sport and entertainment lovers, there are also nature walks, mountain bike trails and high mountain trekking in the summer; equipped ski slopes and glacier excursions during the winter: to experience a year-round emotion.

HOTELLERIE DE MASCOGNAZ Villaggio Walser di Mascognaz Ayas Champoluc Tel. 338.7295708 www-hotelleriedemascognaz.com



PASTICCERIA VANCHERI

Dolcissimi peccati di gola A Saint-Vincent le deliziose creazioni che seducono grandi e bambini le trovate alla Pasticceria Vancheri In Saint Vincent the delicious creations that seduce adults and children are found at the Pasticceria Vancheri Non la solita pasticceria, bensì un luogo d’incontro accogliente e ospitale in cui fermarsi in qualsiasi momento della giornata, dall’alba al tramonto: ecco la formula vincente di Vancheri, moderno ed eclettico locale inaugurato nel 2016 nel centro di Saint-Vincent. La giornata qui si apre con le prime colazioni, con ottime brioche e biscotti secchi che accompagnano corroboranti caffè e cappuccini cremosi; prosegue con la dolce merenda del pomeriggio, dove protagonisti sono i gelati naturali, senza né conservanti, né coloranti, o le cioccolate calde con freschissima panna montata; si chiude prima di cena, quando si possono acquistare d’asporto mignon con la frutta fresca di stagione, dolci artigianali tipici, panettoni, colombe e altre delizie realizzate esclusivamente con materie prime di alta qualità. Punto di forza della pasticceria le torte personalizzate, e disegnate a mano, e i “mitici” torcetti di Saint-Vincent, da una ricetta segreta che risale ai tempi della Regina Margherita. La Casa Reale inserì questo prodotto nell’elenco dei dolci di “Fornitura Reale”. Dal 2016 i “Torcettini di Saint Vincent” sono anche un marchio registrato Vancheri. Marco Vancheri - coadiuvato dalla socia Mariana - vanta 35 anni di esperienza e passione in questo lavoro ricco di soddisfazioni.

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ot the usual patisserie, but a welcoming and hospitable meeting place to stop at any time of the day, from dawn to dusk: here is the winning formula of Vancheri, a modern and eclectic establishment inaugurated in 2016 in the centre of Saint-Vincent. The day here opens with breakfast, with excellent brioche and biscuits that accompany revitalising coffee and creamy cappuccinos; continuing with the sweet afternoon snack, where the protagonists are natural ice creams, without preservatives or colourings, or hot chocolates with fresh whipped cream; it ends before dinner, when you can buy takeaway petit fours with fresh seasonal fruit, typical artisanal desserts, panettoni, colombe and other delights made exclusively with high quality raw materials. The strong point of the patisserie are the personalised and hand-drawn cakes, and the “mythical” torcetti of Saint-Vincent, from a secret recipe that dates back to the times of Queen Margherita. The Royal House included this product in the list of desserts of “Fornitura Reale”. Since 2016 the “Torcettini di Saint Vincent” are also a registered trademark of Vancheri. Marco Vancheri - assisted by his partner Mariana - boasts 35 years of experience and passion in this job full of satisfactions.

Torte di mandorle con marmellata, torte per bambini con immagini Disney, pasticcini secchi e freschi e dolcetti tipici come i deliziosi torcetti o “torcèt”: la produzione dolciaria della Pasticceria Vancheri è adatta a qualsiasi occasione Almond cakes with jam, cakes for children with Disney images, dry and fresh pastries and typical sweets like the delicious torcetti: the production of Pasticceria Vancheri is really suitable for any taste

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PASTICCERIA VANCHERI Piazza Savini, 11 Saint-Vincent Tel. 0166.512177 www.pasticceriavancheri-saintvincent.it


Il villaggio di Cogne dista 140 km da Torino, 204 km da Milano, 160 da Ginevra e 26,5 km da Aosta The village of Cogne is 140 km from Turin, 204 km from Milan, 160 from Geneva and 26.5 km from Aosta

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IN PRIMO PIANO

Direzione (Gran) Paradiso

C di Nicolò Balzani

Una vacanza a Cogne è un po’ come ritornare alle origini, rinascere coccolati da una natura unica tra comfort e relax A holiday in Cogne is like returning to the origins, being pampered by a unique nature between comfort and relaxation

Cogne è come uno scrigno segreto che, una volta aperto, svela tutti i suoi tesori, ai viaggiatori l’onore di scoprirli. Preziosi, infatti, sono i doni regalati da una natura incontaminata: il verdeggiante prato di Sant’Orso che d’inverno diventa una facile pista da fondo, i boschi di conifere che abbracciano e proteggono il villaggio, fino alla maestosa catena del massiccio del Gran Paradiso (4.061 metri), la vetta più alta interamente in territorio italiano. Il paese è l’anticamera d’ingresso principale verso l’area naturalistica più antica d’Italia: il Parco Nazionale del Gran Paradiso, un’oasi protetta per ammirare e imparare a conoscere la fauna e la flora delle Alpi. L’offerta turistica di Cogne non si ferma alla sua magnifica natura ma, oltre alle già citate piste da fondo (oltre 70 km) che presto ospiteranno una tappa della Coppa del Mondo (16-17 febbraio 2019), c’è spazio anche per lo sci da discesa, le ciaspole, lo sci alpinismo e l’arrampicata su ghiaccio (oltre 100 cascate naturali). D’estate il paese si anima di un turismo dedito alle passeggiate e alla mountain bike, infatti, dalle sue strade si diramano cinque valli che offrono un’ampia scelta di sentieri per esperti e non: verso sud, la Valnontey, che porta alle pendici del Gran Paradiso; verso nord, il vallone di Grauson; verso sud-est, il vallone dell’Urtier e la Valleille; verso est, il vallone di Gimillan.

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ogne is like a secret casket that, once opened, reveals all its treasures, giving travellers the honour of discovering them. Precious, in fact, are the gifts given by an uncontaminated nature: the verdant meadow of Sant’Orso that in winter becomes an easy cross-country piste, the coniferous woods that embrace and protect the village, up to the majestic chain of the Gran Paradiso (4,061 meters), the highest peak entirely in Italian territory. The village is the main entrance hall to the oldest nature area in Italy: the Gran Paradiso National Park, a protected oasis to admire and learn about the fauna and flora of the Alps. The tourist offer of Cogne does not stop with its magnificent nature but, in addition to the already mentioned cross-country pistes (over 70 km) that will soon host a stage of the World Cup (16-17 February 2019), there is also room for downhill skiing, snowshoeing, ski mountaineering and ice climbing (over 100 natural waterfalls). In summer the village comes alive with a tourism dedicated to walking and mountain biking, in fact, from its streets five valleys branch off offering a wide choice of paths for experts and not: to the south, the Valnontey, which leads to the slopes of the Gran Paradiso; to the north, the Grauson valley; to the south-east, the Urtier valley and the Valleille; towards the east, the Gimillan Valley.

CONSORZIO OPERATORI TURISTICI VALLE DI COGNE Tel. 0165.74835

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Cosa visitare /What to visit Chiesa Parrocchiale di Sant’Orso Cascate di Lillaz Giardino Botanico Paradisia Rifugio Vittorio Sella Cantiere Minerario

Eventi /Events Veillà (manifestazione estiva folklorisitca degli antichi mestieri) MarciaGranParadiso (competizione di sci di fondo) Musicogne (manifestazione musicale) GranParadiso Film Festival Dévéteya (discesa delle mandrie dagli alpeggi) Coppa del Mondo di Sci di Fondo (16-17 febbraio 2019)


IN PRIMO PIANO

Direzione (Gran) Paradiso

Allo scendere della sera le case illuminate e i tetti imbiancati di neve offrono un paesaggio suggestivo di questo incantevole borgo alpino In the evening the snow-covered roofs offer an evocative landscape of this exciting alpine village

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HOTEL SANT’ORSO – HOTEL DU GRAND PARADIS

Le “Quattro Stagioni” di Cogne “Sant'Orso” e “Du Grand Paradis”: nel cuore di Cogne due hotel di charme capaci di regalare emozioni fiabesche in tutte le stagioni “Sant'Orso” and “Du Grand Paradis”: in the heart of Cogne, two charming hotels able to give fabulous emotions in all seasons

HOTEL SANT’ORSO & SPA LEBOIS Via Bourgeois, 2 Cogne Tel. +39 0165.74821 www.hotelsantorso.com

HOTEL DU GRAND PARADIS & SPA LA BAITA Via Dottor Grappein, 45 Cogne Tel. +39 0165.74275 www.hoteldugrandparadis.com

Visitare il caratteristico villaggio di Cogne anche fuori stagione, perché no? Presso l’Hotel Sant’Orso e l’Hotel du Grand Paradis è possibile: ubicati entrambi nel cuore di Cogne - sullo splendido prato di Sant’Orso, vista sul suggestivo massiccio del Gran Paradiso -, questi due alberghi sono aperti (quasi) tutto l’anno. Punto di forza del Sant’Orso una delle SPA tra le migliori d’Italia, con piscina panoramica affacciata sul giardino privato; poi le raffinate camere con balcone, il deposito sci con accesso diretto alle piste e il garage gratuito. Anche gli ospiti del Grand Paradis, l’hotel più antico di Cogne (con anche 5 eleganti suite realizzate in una casa monumento del 1.700) avranno la possibilità di rilassarsi in una SPA d’eccellenza, col plus di poterla inoltre prenotare privatamente; e potranno godere anche qui della straordinaria accoglienza che la Famiglia Gérard offre ormai da quattro generazioni.

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hy not visit the village of Cogne even out of season? At the Hotel Sant'Orso and the Hotel du Grand Paradis it is possible: both located in the heart of Cogne - on the splendid Sant'Orso meadow, overlooking the suggestive Gran Paradiso massif - these two hotels are open (almost) all year. The strong point of the Sant'Orso is one of the best spas in Italy, with a swimming pool overlooking the private garden; then the refined rooms with balconies, the ski deposit with direct access to the slopes and the free garage. The guests of the Grand Paradis, the oldest hotel in Cogne (with also 5 elegant suites built in a monument house of 1,700) will have the opportunity to relax in a SPA of excellence too, with the plus of being able to also book privately; and they will also be able to enjoy the extraordinary welcome that the Gérard Family has been offering for four generations.


Direzione (Gran) Paradiso

Durante l'inverno il villaggio di Cogne è un luogo magico con mille punti di vista curiosi e inconsueti

Fotografia di Aosta Panoramica

During the winter the village of Cogne is a magical place with a thousand curious and unusual points of view


LOU RESSIGNON

Tradizione e… non solo Ristorante, taverna e locanda Lou Ressignon da più di 50 anni è un punto di riferimento nel panorama enogastronomico di Cogne Restaurant, tavern and inn, for more than 50 years Lou Ressignon has been a reference point on the Cogne food and wine scene Inaugurato nel 1966 da Arturo Allera, coadiuvato dalla sorella Elda e dalla moglie Jose, “Lou Ressignon” (lo “spuntino della notte” nel patois di Cogne) è oggi condotto dai fratelli Elisabetta e Davide (in cucina), con la moglie Aurora. Siamo alla seconda generazione di una tradizione familiare lunga oltre 50 anni che nel tempo si è saputa rinnovare senza perdere il prezioso attaccamento alla cultura gastronomica valdostana, testimoniato dai profumi e dai sapori dei piatti proposti. Nel menu, che piace e conquista, da provare l’immancabile Seupetta à la Cogneintze, il vero cavallo di battaglia del ristorante; poi le carni alla griglia e gli antipasti misti della tradizione. Da 10 anni inoltre Lou Ressignon è anche locanda, e offre ai suoi ospiti 4 confortevoli camere arredate con buon gusto e semplicità.

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naugurated in 1966 by Arturo Allera, assisted by his sister Elda and his wife Jose, “Lou Ressignon” (“the night-time snack” in Cogne patois) is today run by siblings Elisabetta and Davide (in the kitchen), with his wife Aurora. We are at the second generation of a family tradition of over 50 years, which over time has been known to change without losing its precious attachment to the Aosta Valley gastronomic culture, witnessed by the aromas and flavours of the dishes offered. In the menu, which pleases and conquers, try the unmissable Seupetta à la Cogneintze, the signature dish of the restaurant; then grilled meats and traditional starters. For 10 years Lou Ressignon has also been an inn, and offers its guests 4 comfortable rooms furnished with good taste and simplicity.

LOU RESSIGNON Rue Mines de Cogne, 22 Cogne Tel. 0165.74034 www.louressignon.it

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LA MAISON DU GOÛT

Q Qui il gusto è di casa

La Maison du Goût di Cogne propone specialità del territorio e prelibatezze realizzate nel proprio laboratorio artigianale. Piatti tipici valdostani sono preparati e serviti in modo semplice e naturale Cogne’s La Maison du Goût offers local specialties and delicacies made in its own workshop. Typical Aosta Valley dishes are prepared and served in a simple and natural way

La Maison du Goût è uno dei più antichi negozi di alimentari di Cogne. I prodotti principali del laboratorio, ai quali è stato attribuito il Marchio di Qualità del Parco Nazionale del Gran Paradiso, sono il Mecoulin di Cogne, i Torcetti, i Pani del Gran Paradiso ed i pani integrali alla frutta di Cogne La Maison du Goût is one of the oldest grocery stores in Cogne. The main products of the laboratory, which has been awarded the Quality Mark of the Gran Paradiso National Park, are the Mecoulin of Cogne, the Torcetti, the Pani del Gran Paradiso and the integral breads with Cogne fruit

LA MAISON DU GOÛT Rue Mine de Cogne, 2 Cogne Tel. 0165.74075 www.lamaisondugout.it

Quella che oggi rappresenta una delle principali boutique alimentari del paese un tempo si chiamava “Da Ilda” e trattava quasi esclusivamente generi alimentari di prima necessità. Quando il villaggio di Cogne si trasformò da centro minerario a località turistica, anche il negozio intraprese la via del cambiamento per soddisfare una clientela sempre più attenta alla qualità di prodotti e di materie prime. Dal 1996 la Maison du Goût è gestita da Edi Gérard e da Daniela Malavolti: in un unico spazio hanno saputo creare sia un punto vendita di eccellenze gastronomiche del territorio a km 0, sia, nel 2003, un laboratorio di produzione artigianale che sforna quotidianamente diversi tipi di pane, di dolci e di specialità salate che hanno conquistato, fin da subito, turisti e habitué fin dalla sua realizzazione nel 2003. Tra i prodotti tipici locali sono in vendita formaggi di differenti stagionature, salumi classici valdostani e vini autoctoni conservati nella caratteristica cantina a volta in pietra. Di recente apertura il “loro” Café in Frazione Lillaz (tel: 0165.1845271), un nuovo locale, inaugurato nel 2015, dove fermarsi in qualsiasi momento della giornata per assaggiare una cucina regionale semplice e curata, realizzata con ingredienti freschi, di qualità e di stagione.

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hat today represents one of the main food shops of the village was once called “Da Ilda” and dealt almost exclusively with basic foodstuffs. When the village of Cogne was transformed from a mining centre to a tourist resort, the shop also undertook the path of change, to satisfy a clientele that was increasingly attentive to the quality of products and raw materials. Since 1996 La Maison du Goût has been managed by Edi Gérard and Daniela Malavolti: in a single space they have been able to create both a point of sale of local gastronomic excellence at 0 km and, in 2003, an artisanal production workshop that produces daily different types of bread, desserts and savoury specialties that have conquered, since then, tourists and habitué. Among the local products that are sold, there are differently aged cheeses, classic Aosta Valley salami and autochthonous wines preserved in the characteristic vaulted stone cellar. Their Café in Frazione Lillaz (tel: 0165.1845271) is, a new venue, inaugurated in 2015, where you can stop at any time of the day to taste a simple and well-made regional cuisine, made with fresh, in season quality ingredients.



TMF – TOUR DU MONT FALLÈRE

Lo spettacolo incantato del Tour

du Mont Fallère

Il Rifugio Chaligne e il Rifugio Fallère sono gli incantevoli punti di riferimento per uno dei trekking più belli e panoramici delle Alpi. Un percorso che tutti possono affrontare con partenza da Etroubles nella valle del Gran San Bernardo

Fotografia di Carmine “Washi” Troise

The Chaligne Refuge and the Fallère Refuge are the enchanting landmarks for one of the most beautiful and scenic treks in the Alps. A route that everyone can tackle starting from Etroubles in the Great St Bernard Valley

Possono essere davvero emozionati gli incontri con gli animali durante il percorso: marmotte, stambecchi e camosci nel loro habitat alpino Encounters with wild animals during the journey can be really thrilling: marmots, ibex and chamois in their Alpine habitat

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A cavallo tra la valle del Gran San Bernardo e la valle centrale di Aosta, una cima spicca più alta, pressoché solitaria. Un monte che guarda ai giganti di ghiaccio come un orgoglioso fratello minore: il Monte Bianco a occidente, il Vélan e il Gran Combin a settentrione, il Cervino e il Monte Rosa a est, il Gran Paradiso e la Grivola a sud. Tutti ne abbracciano la cima come se volessero proteggerla. E’ il Mont Fallère, intorno al quale si snoda uno dei più panoramici percorsi di trekking delle Alpi, il Tour du Fallère. Un anello percorribile in due direzioni, secondo la propria filosofia di viaggio: in senso antiorario, due tappe e salite più esigenti per gli sportivi; in senso orario, tre tappe e dislivelli più dolci per gli amanti dell’escursionismo dolce. Il punto di partenza per entrambe le direzioni è l’abitato di Etroubles, storico crocevia verso il Colle del Gran San Bernardo che ospita un museo a cielo aperto, una galleria d’arte che custodisce opere di artisti di fama mondiale.

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traddling the valley of the Great St. Bernard and the central valley of Aosta, a peak stands taller, almost lonely. A mountain that looks up to the ice giants like a proud younger brother: Mont Blanc to the west, Vélan and the Gran Combin to the north, the Matterhorn and Monte Rosa to the east, and Gran Paradiso and the Grivola to the south. They all hug the top as if they wanted to protect it. It is Mont Fallère, around which the Tour du Fallère, one of the most scenic trekking routes of the Alps, winds. A ring that can be travelled in two directions, according to one's travel philosophy: anti-clockwise, two stages and more demanding climbs for athletes; clockwise, three stages and gentler gradients for lovers of gentle hiking. The starting point for both directions is the village of Etroubles, an historic crossroads towards the Great St. Bernard Pass that houses an open-air museum, an art gallery that houses works by world-famous artists.


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rom here the path rises through conifer woods inhabited by squirrels, deer and roe deer until it reaches sunny pastures where marmots, ibex and chamois meet. In addition to the landscape and the wild nature, what makes the Tour unique are the two refuges that alternate along the route: the Chaligne Refuge and the Fallère Refuge. The first is located between the larch and fir woods and is the result of the skilful renovation of a typical mountain hut in stone and wood; the second dominates a sweet plateau among the pastures and is enriched by wooden sculptures by Siro Viérin, sculptor and manager of the refuge. Both are much more than simple shelters, they are part of a 360 ° experience made of welcoming hospitality, genuine products and enchanting views.

Il RIFUGIO CHALIGNE, una baita alpina in pietra e legno, è amato per la squisita ospitalità e per le proposte enogastronomiche Tel. 348.3366924 The CHALIGNE REFUGE, an Alpine hut in stone and wood, is loved for its exquisite hospitality and for its food and wine proposals

Museo a cielo aperto. Al delizioso RIFUGIO FALLÈRE e lungo il percorso è possibile ammirare le sculture in legno di Siro Viérin, artista e gestore del rifugio Tel. 366.1745090 Open-air museum. At the delightful FALLÈRE REFUGE and along the way you can admire the wooden sculptures of Siro Viérin, artist and manager of the shelter

Fotografie di Carmine “Washi” Troise

Da qui il percorso s’innalza attraverso boschi di conifere abitati da scoiattoli, cervi e caprioli fino a raggiungere pascoli soleggiati dove s’incontrano marmotte, stambecchi e camosci. Oltre al panorama e alla natura selvaggia, ciò che rende unico il Tour sono i due rifugi che si alternano lungo il percorso: il Rifugio Chaligne e il Rifugio Fallère. Il primo sorge tra i boschi di larice e abete ed è il risultato della sapiente ristrutturazione di una tipica baita di montagna in pietra e legno; il secondo domina un dolce pianoro tra i pascoli ed è arricchito da sculture in legno di Siro Viérin, scultore e gestore del rifugio. Entrambi sono molto più che semplici rifugi, sono parte di un’esperienza a 360° fatta di accogliente ospitalità, prodotti genuini e panorami incantevoli.

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’area del Mont Fallère è da sempre conosciuta per la tradizione dell’allevamento delle bovine valdostane ed è la più famosa area di produzione della Fontina DOP e dei tipici prodotti caseari come la Brossa, il Reblec, il Seras, e il burro. I sapori che si possono gustare nei rifugi del Tour du Fallère sono inoltre arricchiti da prodotti di salumificio dalla secolare tradizione come il famoso Jambon de Bosses DOP - prosciutto crudo stagionato in quota per più di dodici mesi - e il delizioso Jambon Cuit di Saint-Oyen, un prosciutto cotto alla brace. The Mont Fallère area has always been known for the tradition of breeding Aosta Valley cows and is the most famous production area of Fontina DOP and typical dairy products such as Brossa, Reblec, Seras, and butter. The flavours that can be tasted in the refuges on the Tour du Fallère are also enriched with traditional cold meat products from centuries-old tradition such as the famous Jambon de Bosses DOP - raw ham, cured for more than twelve months at altitude- and the delicious Jambon Cuit of SaintOyen, a ham cooked on the grill.

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RIFUGIO CHALIGNE

RIFUGIO FALLÈRE

TMF in senso orario Etroubles - Rifugio Chaligne - Rifugio Fallère - Etroubles Tempo impiegato 3 giorni (tappe di massimo 5 ore) Dislivello in salita 2.293 m in discesa 2.115 m km 34,6 tempo complessivo circa 13h 10′ itinerario interamente segnato <TMF> difficoltà E - senza nessuna difficoltà alpinistica si addice a persone non particolarmente esperte e a famiglie con bambini

TMF in clockwise direction Time taken 3 days (max 5-hour stages) Difference in altitude uphill 2,293 m downhill 2,115 m 34,6 km total time about 13h 00 mins entirely marked itinerary <TMF> difficulty E - without any mountaineering difficulties, it is suitable for people who are not particularly experienced and for families with children

TMF in senso antiorario Etroubles - Rifugio Mont Fallère - Rifugio Chaligne Etroubles Dislivello in salita 2.293 m in discesa 2.115m km 34,6 tempo di percorrenza: 2 giorni (tappe di massimo 7 ore) tempo complessivo circa 13h 10′ itinerario interamente segnato <TMF> difficoltà E - senza nessuna difficoltà alpinistica si addice a escursionisti mediamente allenati

TMF anti-clockwise direction Etroubles - Mont Fallère Refuge - Chaligne Refuge - Etroubles Difference in altitude uphill 2,293m downhill 2,115m 34,6 km Time taken: 2 days (max 7-hour stages) total time about 13h 00 mins entirely marked itinerary <TMF> difficulty E - without any mountaineering difficulty, it is suitable for moderately trained hikers



KIA MOTORS

Stinger, Stinger è l’auto più performante nella storia di Kia, eppure non sono le prestazioni pure a essere in primo piano. Ma piuttosto quel mix ideale di sportività e maneggevolezza affinati dopo estenuanti test sul circuito tedesco del Nürburgring, un nome che per chi ama la sportività evoca forti emozioni. Dal frontale slanciato, alle fiancate muscolose, fino alle spalle pronunciate, l’auto esprime forza e un’eleganza atletica, mai aggressiva. Nel DNA unico si rimescolano elementi caratterizzanti come il cofano imponente o la coda filante e sinuosa. Le dimensioni generose (4.830 millimetri di lunghezza e 1.870 mm di larghezza) sono ai vertici fra le berline sportive a tutto vantaggio dell’abitabilità e dello spazio dedicato ai bagagli (da 406 a 1.114 litri). L’interno è stato pensato per offrire un ambiente confortevole e l’ergonomia di una sportiva. Tutti i rivestimenti sono di alta qualità e i sedili sportivi avvolgenti sono rivestiti in pelle o in morbida nappa per la versione GT. Grande attenzione su Stinger alla qualità della musica, per molti parte integrante insieme alle prestazioni - di un’esperienza di guida appagante e di viaggi memorabili. Stinger è l’auto dai contenuti d’eccellenza; la quintessenza di una Gran Turismo secondo Kia. Perché Stinger emoziona. Affascina. E rassicura. Stinger è diversa da qualunque Kia fino a oggi. Un livello di eccellenza mai raggiunto. Poter scegliere fra la sicurezza della trazione integrale o l’emozionalità della trazione posteriore è un’opzione disponibile per la prima volta. Un potente twin turbo V6 da 3,3 litri e un turbodiesel 2,2 permettono di declinare Stinger con due identità distinte: la GT delle emozioni forti o la GT Line per lunghi e confortevoli viaggi. Lo stile di guida è personalizzabile; offerto di serie su tutta la gamma il Drive Mode Select è un selettore che permette di personalizzare la modalità di guida attraverso la scelta di 5 modalità:

la Kia più performante di sempre Stinger è la Kia che non c’era. La prima, vera, Gran Turismo. Un’auto che mette insieme passioni, performance, stile ed eleganza Stinger is the Kia that was not there. The first, true, Gran Turismo. A car that combines passion, performance, style and elegance Eco, Comfort, Sport, Smart e Sport Plus. Il controllo elettronico di gestione agisce sull’erogazione del motore, sulla reattività del cambio ma anche sulla taratura dello sterzo e degli ammortizzatori. Il risultato è uno stile di guida sempre in linea con le aspettative e i desideri del pilota.

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tinger is the most high-performing car in the history of Kia, yet it is not the pure performance that is in the foreground. But rather that ideal mix of sportiness and manageability refined after exhausting tests on the German circuit of Nürburgring, a name that for those who love sportsmanship evokes strong emotions. From the slender front, to the muscular sides, up to the pronounced shoulders, the car expresses strength and an athletic elegance, that is never aggressive. In its unique DNA, characterising elements such as the imposing bonnet or the sleek and sinuous back end are remixed. The generous dimensions (4,830 mm in length and 1,870 mm in width) are at the top end of sports saloons to the advantage of habitability and the space dedicated to luggage (from 406 to 1,114 litres). The interior has been designed to offer a comfortable environment and the ergonomics of a sports car. All upholstery is of high quality and the wraparound

sports seats are upholstered in leather or soft nappa leather for the GT version. Great attention on the Stinger is paid to the quality of music, for many an integral part - together with performance - of a satisfying driving experience and memorable journeys. Stinger is the car with excellent contents; the quintessence of a Gran Turismo according to Kia. Because Stinger thrills. It fascinates. And reassures. Stinger is different from any Kia to date. A level of excellence never achieved before. Being able to choose between the safety of all-wheel drive or the thrill of rear-wheel drive is an option available for the first time. A powerful 3.3-litre V6 twin turbo and a 2.2 turbodiesel allow Stinger to be offered with two distinct identities: the GT for strong emotions or the GT Line for long and comfortable trips. The driving style is customisable; offered as standard throughout the range the Drive Mode Select is a selector that allows you to customise the driving style through the choice of 5 modes: Eco, Comfort, Sport, Smart and Sport Plus. The electronic control of management acts on the distribution of the engine, on the responsiveness of the gearbox but also on the calibration of the steering wheel and shock absorbers. The result is a driving style that is always in line with the driver's expectations and wishes.

www.kia.it

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AOSTA CITTA’ MAGICA

Top 10

Aosta experience di Jessica Cavallero

Aosta è da conoscere e da scoprire; lasciatevi accompagnare da The CORNER Magazine in alcune delle esperienze più suggestive che potete vivere vivere nella capitale delle Alpi. Aosta should be known and discovered; let yourself be accompanied by The CORNER Magazine in some of the most suggestive experiences you can experience in the capital of the Alps

Aosta, il capoluogo della Regione, è un concentrato di testimonianze storiche e culturali immerso nella suggestiva atmosfera delle alte vette che la circondano. Dai monumenti di epoca romana e medievale, ai sapori e agli eventi della tradizione, sono tante le possibilità per vivere momenti piacevoli in questa città che coniuga perfettamente storia e modernità. Perché non fermarsi ad assaporare una birra artigianale in una delle birrerie del centro o lasciarsi sedurre dalle vetrine che si incontrano lungo l’antica via pedonale scoprendo curiosi aneddoti su questa antica e dinamica città. Nella lunghissima lista di proposte che Aosta offre in ogni stagione e in ogni momento della giornata, questa è la nostra selezione delle dieci esperienze che non potete perdere se visitate la città.

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osta, the regional capital, is a concentration of historical and cultural heritage immersed in the evocative atmosphere of the high peaks that surround it. From the Roman and medieval monuments to the traditional flavours and events, there are many possibilities to enjoy pleasant moments in this city that perfectly combines history and modernity. Why not stop to enjoy a craft beer in one of the centre’s bars or be seduced by the shop windows along the antique pedestrian street, discovering curious anecdotes about this ancient and dynamic city. In the very long list of proposals that Aosta offers in every season and in every moment of the day, this is our selection of the ten experiences that you cannot miss if you visit the city.

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Le 10 esperienze che non potete perdere se visitate la città

Fotografia di Flavio Vallenari

TEATRO ROMANO


Top 10

Aosta experience

1 La magia di Piazza Chanoux al tramonto

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t is a surprise to rediscover yourself as a romantic when dusk at Piazza Chanoux, the main square of the city, shows itself with the last rays of the sun hiding behind the mountains. A seductive atmosphere envelops the neoclassical town hall, the eighteenthcentury Hôtel des États and the Hôtel de la Couronne et de la Poste, once one of the most luxurious hotels in the entire region.

Fotografia di Enrico Romanzi

E’ una sorpresa riscoprirsi romantici quando all’imbrunire Piazza Chanoux, la piazza principale della città, si rivela con gli ultimi raggi del sole che si nascondono dietro le montagne. Una seducente atmosfera avvolge il neoclassico municipio, il settecentesco Hôtel des États e l'Hôtel de la Couronne et de la Poste, un tempo uno degli hotel più lussuosi di tutta la Regione.

The magic of Piazza Chanoux at sunset


Fotografia di Ryszard Stelmachowicz PIAZZA CHANOUX

2 Emozioni millenarie L’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, a pochi minuti dal centro di Aosta, è il complesso megalitico coperto più grande d’Europa. E’ visitata ogni anno da appassionati di tutto il mondo. È un’esperienza coinvolgente apprezzare le tracce suggestivamente scandite di quasi cinque millenni di storia in un viaggio nel tempo di forte impatto emotivo e di altissimo valore culturale.

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Millennial emotions

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he megalithic area of Saint-Martin-de-Corléans, just a few minutes from the centre of Aosta, is the largest covered megalithic complex in Europe. It is visited every year by enthusiasts from all over the world. It is an engaging experience to appreciate the evocative footprints of nearly five millennia of history in a journey through time of strong emotional impact and of high cultural value.


Top 10

Aosta experience

3 Una passeggiata nella storia

PORTA PRAETORIA

Aosta è un inestimabile museo a cielo aperto. Dal Ponte romano, il primo monumento antico della città che accoglie il visitatore, si raggiunge facilmente l’imponente Arco d’Augusto dedicato all’omonimo imperatore. Imboccando l’area pedonale da via Sant’Anselmo sarà piacevole passeggiare nel quartiere di epoca medievale che ospita il complesso ecclesiastico di Sant’Orso, la basilica paleocristiana di San Lorenzo, il chiostro e il priorato prima di imbattersi nella maestosità di Porta Pretoria, l’accesso della città in epoca romana da dove è già visibile il Teatro romano. Meritano una visita le gallerie sotterranee del Criptoportico forense sulle cui strutture si è sviluppata già dal IV secolo la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta.

A walk in history

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ARCO DI AUGUSTO

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osta is an invaluable open-air museum. From the Roman bridge, the first ancient monument of the city that welcomes the visitor, you can easily reach the imposing Arch of Augustus dedicated to the homonymous emperor. Entering the pedestrian area from via Sant’Anselmo, it is pleasant to stroll through the medieval area that houses the ecclesiastical complex of Sant’Orso, the early Christian basilica of San Lorenzo, the cloister and the priory before bumping into the magnificence of Porta Pretoria, city access in Roman times, from where the Roman Theatre is already visible. Worth a visit are the underground galleries of the forensic Criptoportico, on whose structures the Cathedral dedicated to Santa Maria Assunta has developed since the IV century.


Fotografia di Emilio Dattolo

COLLEGIATA DI SANT’ORSO

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Viaggiare nel tempo

Shopping tutto l’anno

È curioso ed interessante affrontare durante la visita al Museo archeologico regionale un viaggio interattivo sulla presenza dell’uomo nel territorio valdostano dalla Preistoria al Medioevo. Sul lato opposto di Piazza Roncas da ammirare l’omonimo palazzo, residenza di epoca barocca del primo segretario di stato del Duca di Savoia Carlo Emanuele e l’antico mulino recentemente ricostruito lungo il canale Mère des rives.

Aosta non è solo storia. Non sarà difficile lasciarsi sedurre dalle luminose vetrine delle boutique del centro, in isola pedonale, che si succedono lungo le quattro vie principali della città Via Sant’Anselmo, Via Porta Pretoria, Via Jean-Baptiste de Tillier e Via Edouard Aubert. Immancabile una tappa in uno dei negozi di prodotti enogastronomici per assaporare anche a casa i tipici sapori di montagna.

Shopping all year round

Travel in time

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uring the visit to the Regional Archaeological Museum it is curious and interesting to take an interactive journey on the presence of man in Aosta Valley territory from Prehistoric to the Middle Ages. On the opposite side of Piazza Roncas you can admire the homonymous palace, residence in the baroque era of the first secretary of state of the Duke of Savoy Carlo Emanuele and the ancient mill recently rebuilt along the canal Mère des rives.

A

osta is not just history. It will not be difficult to be seduced by the bright windows of the centre’s boutiques in the pedestrian area, which run along the four pedestrian streets of the city: Via Sant’Anselmo, Via Porta Pretoria, Via Jean-Baptiste de Tillier and Via Edouard Aubert. You cannot miss a stop in one of the food and wine shops to taste the typical mountain flavours at home too.

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Top 10

Fotografia di Enrico Romanzi

Aosta experience

6 La magia dell’alba del 21 dicembre Magica è l’unico aggettivo possibile per descrivere l’esperienza che si vive ad Aosta il giorno del solstizio d’inverno. Il 21 dicembre si manifesta un perfetto allineamento solare che traccia da oltre duemila anni il Cardo massimo, una delle due principali arterie della città romana oggi via Croix de Ville in pieno centro cittadino. Sullo studio di questo allineamento fu progettata, fondata e realizzata la città romana.

The magic of dawn on December 21st

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Fotografia di Irina Sen

agical is the only possible adjective to describe the experience that is experienced in Aosta on the day of the winter solstice. On December 21st, a perfect solar alignment appears, that for over two thousand years has been tracked by the cardo maximus, one of the two main arteries of the Roman city, today via Croix de Ville, in the city centre. The Roman city was designed, founded and implemented on the study of this alignment.


MERCATIONI DI NATALE

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Marché Vert de Noël celebra il Natale

Il piacere di bere una birra artigianale locale

Tra fine novembre e inizio gennaio, l’atmosfera natalizia invade la città grazie al Marché Vert de Noël. Ad Aosta i mercatini di Natale sono resi unici dalla splendida cornice che li ospita interamente abbracciati dai reperti storici del Teatro Romano trasformato per l’occasione in un tipico villaggio alpino impreziosito dal calore del legno, delle luci e degli addobbi di magici e ricchi chalet.

Non solo vini “eroici”. Non si può visitare Aosta senza prendersi il tempo per fermarsi in una delle birrerie del centro o appena racchiuse nelle viuzze che si snodano dalla via principale. E’ un’esperienza forse inaspettata per chi sceglie di visitare la città ma la Valle d’Aosta conta sul suo territorio svariati birrifici artigianali nella bassa, media e alta Valle.

Marché Vert de Noël celebrates Christmas

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etween the end of November and the beginning of January, the Christmas atmosphere invades the city thanks to the Marché Vert de Noël. In Aosta, the Christmas markets are made unique by the beautiful setting that houses them embraced by the historical finds of the Roman Theatre, transformed for the occasion into a typical alpine village embellished by the warmth of wood, lights magical decorations and rich chalets.

The pleasure of drinking a local craft beer

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ot just "heroic" wines. You cannot visit Aosta without taking the time to stop in one of the bars in the centre or in the narrow streets that wind from the main street. It is an unexpected experience for those who choose to visit the city, but the Aosta Valley has in its territory several craft breweries in the lower, middle and upper Valley.

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Top 10

Fotografia di Enrico Romanzi

Aosta experience

CHIOSTRO ROMANICO DELLA COLLEGIATA DI SANT’ORSO


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Casa Dolce Casa a Maison & Loisir

La Fiera di Sant’Orso e le meraviglie dell’artigianato

“Maison & Loisir - La Fiera dell’abitare” ospitata ad Aosta a cavallo tra aprile e maggio apre ufficialmente la stagione estiva con proposte innovative e di design per ogni angolo della propria abitazione e la possibilità di seguire seminari, conferenze, dimostrazioni con laboratori pensati anche per coinvolgere i più piccoli.

È un’esperienza straordinaria visitare la millenaria Fiera di Sant’Orso il 30 e 31 gennaio. Oltre 1.000 artisti e artigiani valdostani espongono con orgoglio i frutti del loro lavoro lungo le vie del centro. Per vivere a pieno il più importante evento popolare della Regione da non perdere la “Veillà”, la veglia nella notte fra il 30 e 31 gennaio quando le vie del centro cittadino si illuminano e risuonano di voci e musica fino all’alba. Anche d’estate la Foire d’été di agosto nata nel 1969 offre una panoramica della produzione artigianale locale.

Home sweet home at Maison & Loisir

“M

aison & Loisir - The home fair”, hosted in Aosta between April and May officially opens the summer season with innovative proposals and design for every corner of your home and the opportunity to follow seminars, conferences and demonstrations with workshops designed also to involve the little ones.

The Sant'Orso Fair and the wonders of craftmanship

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t is an extraordinary experience to visit the thousand-year old Fiera di Sant'Orso on 30 and 31 January. Over 1,000 Aosta Valley artists and artisans proudly display the fruits of their work along the streets of the centre. To fully experience the most important popular event in the region do not miss the “Veillà”, the vigil in the night between 30 and 31 January when the streets of the city centre light up and resonate with voices and music until dawn. Also, in summer, August’s Foire d'été, born in 1969, offers an overview of local craft production.

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AOSTA DA SCOPRIRE

The CORNER recommended Addresses In questa pagina vi suggeriamo una selezione di indirizzi che possono esservi utili in occasione della vostra visita in città On this page, we suggest a selection of addresses that could be useful during your visit to the city HOTEL Hotel Duca d’Aosta **** Piazza Narbonne 8 - Tel. 0165.236363 Hotel Village *** Loc. Torrent de Maillod, 1 - Quart - Tel. 0165.774911 Hotel Cecchin *** Via Ponte Romano, 27 - Tel: 0165.45262 Maison Bondaz Via Saint Anselme, 36 - Tel. 345 637 3351 Ad Podium Vicolo Vescovo, 4 - Tel. 389.8370738 Le Rêve Charmant Via Vaudan Marché - Tel. 0165.238855 Domus Antica Aosta Via E. Aubert, 56 - Tel. 0165.235050

Bataclan Piazza Arco D’Augusto, 15 - Tel. 393.3026153

Mafrica Via de Tillier, 38 - Tel. 0165.610424

Mama Japonese & Fusion Rue Petigat, 4 - Tel. 0165.060481

La Bottegaccia Via Sant’Anselmo, 90 - Tel. 388.8169229

Trattoria di Campagna Loc. Saint-Maurice, 57 - Sarre - Tel. 0165.257448

Erbavoglio Via Monsignore de Sales, 14 Tel. 0165.31187 La Vineria Via Sant’Anselmo, 121 - Tel. 0165.610143

La Vacca Rana Frazione Trepont, 99 - Villeneuve - Tel. 328.7340508 Locanda dei Sognatori Via del Piccolo S. Bernardo, 16 - Saint-Pierre Tel. 0165.903862 Le Grenier Strada Monte Zerbino, 1 - Saint Vincent - Tel: 0166.510138

Caffè Roma Via Aubert, 28 - Tel. 0165.262422 KakaoThe Viale Crotti Conte, 5/7 - Tel. 0165.217562 Cabernet Voltaire Via Trottechien, 14/B - Tel 334.2481872

Le Parfum du Sel Fraz. Rotin, 46 - Jovençan - Tel. 348.6406384

BAR & GOURMANDIES

OUT OF THE TOWN

Café Saint-Vout Via Garibaldi, 10 - Tel. 0165.267861

Maison Rosset Passaggio Rosset, 1 - Nus - Tel. 015.767176

Tegoleria Artigianale Valdostana Via Viseran, 10 - Tel. 0165.262507

Merenderia n. 1 Saint Marcel Zona Industriale, 12 - Surpian-Saint Marcel Tel. 0165.768919

RESTAURANT

Caseificio Nicoletta Via Porta Praetoria, 3 - Tel. 0125.806032

Giuliani al Duca Piazza Narbonne, 8 - Tel. 0165.236363 Osteria Da Nando Via Sant’Anselmo, 99 - Tel. 0165.44455 Trattoria Praetoria Via Sant’Anselmo, 9 - Tel. 0165.35473 Bottega degli antichi sapori Via Porta Pretoria, 63 - Tel. 0165.239666 Aldente Via Croix de Ville, 34 - Tel. 0165.194596 Croix De Ville Via Croix de Ville, 25 - Tel. 0165.230738 L’Osteria Via Porta Praetoria, 13 - Tel. 0165.40111

Agrival Corso Lancieri di Aosta, 13 - Tel. 331.1023732 Vineria La Cave Via Jean Baptiste de Tillier, 3 - Tel. 328.0299585 MPC-Maison Publique de la Cervoise Via Tourneuve, 24 - Tel: 339.1273379 Café du Vélo Corso Lancieri di Aosta - Tel: 329.8147256 Atelier Balan - Vineria e Arte Via Xavier de Maistre, 16 - Tel. 347.2348055 Café 21 Località Grand Chemin, 49 - Saint-Christophe Tel. 333.7824989

Salumificio Maison Bertolin Località Champagnolaz, 10 - Arnad - Tel. 0125.966127 Alpenzu Loc. Arnad Le Vieux, 45/E - Arnad - Tel. 0125.921093 Pasticceria Vancheri Piazza Savini - Saint Vincent - Tel. 0166.512177 La Maison du Goût Frazione Lillaz, 33 - Cogne - Tel. 0165.1845271 Vinosteria Antirouille Località Chef Lieu, 8 - Aymavilles - Tel. 340.2960658 Pasticceria Dupont Piazza Assunzione, 8 - Villeneuve - Tel. 0165.95014 Pasticceria Buzzi Via Circonvallazione Sud, 39 - Nus - Tel. 0165.767000 Wine Note Vineria Via Risorgimento, 8 - Nus - Tel. 0165.767326

Affidatevi a una guida Ben arrivati. Roberta è nata e cresciuta in Valle d’Aosta e ha frequentato il corso universitario di Scienze dell’Educazione ad indirizzo Beni Culturali e Ambientali, iniziando a lavorare presso il Forte di Bard, uno dei maggiori poli culturali della regione, svolgendo per oltre 9 anni, attività di visite guidate tematiche e laboratori didattici. Questa esperienza in ambito culturale le ha permesso di interagire ed accompagnare gruppi molto eterogenei fra loro, spaziando dalle scuole di ogni ordine e grado, ai gruppi vacanza nonché a quelli aziendali ed istituzionali in occasioni di convegni a carattere nazionale. Nel suo lavoro di guida turistica Roberta trasmette l’amore per la sua regione, un territorio capace di sorprese e di opportunità in ogni stagione e che regala esperienze uniche a contatto con la natura e la cultura locale. Roberta Ceccon (Tel. 340.1544913 - www.guidaturisticavda.com) Welcome back. Roberta was born and raised i the Aosta Valley and she frequented the university course of Educational Sciences in Cultural and Environmental Heritage, then working at the Forte di Bard, one of the major cultural centres of the region, for over 9 years, doing activities of guided thematic tours and educational workshops. This experience in the cultural field has allowed her to interact and accompany very diverse groups, ranging from schools of all levels, to holiday groups as well as to corporateand institutional groups on national conferences. In her work as a tour guide,Roberta conveys her love for her region, a territory capable of surprises and opportunities in every season and which offers unique experiences in contactwith nature and local culture.

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B&B DI CHARME AD AOSTA

Aosta accoglie i viaggiatori romantici in B&B di charme

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Alloggiare in raffinati bed & breakfast e appartamenti è la scelta più attuale, romantica e convenente dei nuovi viaggiatori. Nelle prossime pagine The CORNER Magazine desidera segnalarvi alcune deliziose soluzioni di charme e di ottima organizzazione Staying in refined bed & breakfasts and apartments is the most modern, romantic and affordable choice for new travellers. In the following pages The CORNER Magazine wants to tell you about some fantastic well organised and charming solutions

In queste ultime stagioni Aosta è stata riscoperta e rivalutata dai viaggiatori italiani e stranieri per le interessanti visite e le originali esperienze che questa città propone. Uno dei modi più affascinanti per soggiornare è rappresentato da una rete di nuovi ed eleganti B&B e appartamenti che i proprietari mettono a disposizione degli ospiti. La formula, seppur consueta, ad Aosta si è rivelata ancora più positiva che in altre destinazioni; piccole dimore e gioielli abitativi sono stati ristrutturati e reinterpretati con grande gusto per le esigenze dell’accoglienza offrendo ambienti seducenti, ricchi di mobili antichi, di dettagli tessili, di scorci panoramici, di angoli di benessere; con passione organizzativa e rinnovata cordialità. Restare in città anche solo qualche giorno è un’esperienza curiosa e intrigante. Francesi, svizzeri e inglesi, alla ricerca dei sapori della tradizione, rappresentano già la maggior parte dei frequentatori di queste rilassanti strutture.

I

n recent seasons, Aosta has been rediscovered and re-evaluated by Italian and foreign travellers for the interesting visits and the original experiences that this city offers. One of the most fascinating ways to stay is represented by a network of new and elegant B & Bs and apartments that the owners have made available to guests. The formula, albeit normal, in Aosta is even more positive than in other destinations; small residences and housing jewels have been renovated and reinterpreted with great taste for the needs of hospitality, offering seductive environments, rich in antique furniture, textile details, panoramic views and corners of well-being; with organisational passion and renewed cordiality. Staying in the city even for just a few days is a curious and intriguing experience. French, Swiss and British, in search of traditional flavours, already represent the majority of visitors to these relaxing structures.


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Fotografie di Nicolò Balzani

La suite Virgilio porta il nome di Publio Virgilio Marone considerato il più grande poeta latino; è collocata su 2 livelli nell'affascinante sottotetto con ampi spazi, cucina abitabile e uno splendido terrazzo. Ad Podium è nella zona pedonale di Aosta con parcheggi coperti disponibili nella vicina Piazza Narbonne The Virgilio suite bears the name of Publio Virgilio Marone, considered the greatest Latin poet; it is located on 2 levels in the charming attic with ample space, a kitchen-dining room and a beautiful terrace. Ad Podium is in the pedestrian area of Aosta with covered parking available in the nearby Piazza Narbonne


AD PODIUM - AOSTA

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Tra storia e quiete

Da “Ad Podium” passato e ospitalità si fondono nell'antica dimora dei conti di Challant nella zona più interessante e affascinante di Aosta

At “Ad Podium” the past and hospitality fuse together in the antique dwelling of the Counts of Challant, in the most interesting area of Aosta AD PODIUM Vicolo Vescovo 4 Aosta Tel. 389.8370738

La Roma delle Alpi, così viene definita Aosta per la sua storia romana e medievale di cui custodisce ancora affascinanti tracce. Nel cuore della via pedonale, affacciate sullo storico teatro romano, visitabile tutto l’anno e palcoscenico in inverno dei suggestivi Mercatini di Natale, si scoprono le eleganti e spaziose chambres d'hôtes di Ad Podium, un’antica residenza recentemente ristrutturata immersa nel verde e nella tranquillità dei siti archeologici. Qui Elena accoglie con professionalità e cordialità gli ospiti. Sarà affascinante ripercorrere la storia della città soggiornando in una delle camere, Ovidio, Catullo e la suite Virgilio. La residenza faceva parte del complesso della villa della nobile famiglia valdostana dei Challant. Il recente restauro ha unito l’antichità classica al carattere sobrio delle abitazioni alpine rendendo la residenza al passo con i tempi per una vacanza all’insegna del comfort e del benessere. La sua storica bellezza, quella che ha conquistato Philippe Maurice Challant, l’ultimo discendente della casata che vi dimorò, è rimasta intatta. Assaporare i freschissimi prodotti delle aziende agricole locali fa parte del viaggio in cui Ad Podium vi condurrà alla scoperta della storia, delle tradizioni e dei sapori della Valle d’Aosta.

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osta is called the “Rome of the Alps”, thanks to its Roman and medieval history, and the fascinating traces that remain to this day. In the heart of the pedestrian street, overlooking the historic Roman theatre, which can be visited all year round and is home in the winter to the evocative Christmas Markets, you discover the elegant and spacious chambres d’hôtes of Ad Podium, an ancient residence that has been recently renovated and is surrounded by greenery and in the tranquillity of archaeological sites. Here, Elena welcomes guests with professionalism and friendliness. It will be fascinating to retrace the history of the city by staying in one of the rooms, Ovidio, Catullo and the Virgilio suite. The residence was part of the villa complex of the noble Aosta Valley Challant family. The recent restoration has combined classical antiquity with the simple character of Alpine dwellings, making the residence in step with the times for a holiday of comfort and well-being. Its historical beauty, that which conquered Philippe Maurice Challant, the last descendant of the family that lived there, has remained intact. Savouring the fresh products of local farms is part of the journey in which Ad Podium will lead you to discover the history, traditions and flavours of the Aosta Valley.


Fotografie di Nicolò Balzani

Authentique, élégant & inattendu

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MAISON RELAIS BONDAZ - AOSTA

Autentico, elegante & inaspettato Un sottofondo jazz, l’acqua fino alle spalle, una bollicina valdostana… il mio relax al Relais Bondaz Du jazz en arrière-fond, l’eau jusqu’aux épaules, un mousseux valdôtain… mon relax au Relais Bondaz

MAISON BONDAZ - CHAMBRE D'HÔTES Rue Saint-Anselme, 36 Aosta Tel. +39 345.6373351 www.maisonbondaz.com

La Maison Relais Bondaz è un angolo di relax nato per garantire attimi di benessere nel cuore della città di Aosta, dove gratificare vista, palato e spirito Maison Relais Bondaz est un coin de relax né pour garantir des instants de bien-être, dans le cœur de la ville d’Aoste, pour satisfaire vue, goût et esprit “... io l’ho scelto per la sua posizione nel cuore della città, sulla via pedonale a due passi dai principali monumenti. Ma non solo, l’ho scelto anche per le sue camere eleganti, volevo un angolo raffinato in cui coccolarmi con la mia compagna. Ho trovato vecchi legni pieni di storia perfettamente abbinati con pietra in tutti gli spazi. Un angolo benessere con vasca idromassaggio in cui il profumo del fieno alpino mi ha rapito. Ma non sono questi i motivi che mi faranno tornare… l’accoglienza calorosa, la colazione fatta in casa e il loro sorriso… autentico e inaspettato...”

... je l’ai choisi pour sa position au cœur de la ville, sur la rue piétonne, à deux pas des principaux monuments. Mais pas seulement, je l’ai choisi aussi pour ses chambres élégantes, je voulais un endroit raffiné où nous dorloter, ma copine et moi. J’ai trouvé de vieux bois pleins d’histoire parfaitement en accord dans tous les espaces avec la pierre. Un spa privé avec jacuzzi dans lequel le parfum du foin m’a ravi. Mais ce ne sont pas ces raisons-ci qui me feront revenir… l’accueil chaleureux, le petit-déjeuner fait maison et leur sourire… authentique et inattendu...”


Le Rêve Charmant raddoppia: ai sei curatissimi appartamenti si aggiungono tre deliziosi appartamenti a due passi dalla Collegiata di Sant’Orso Le Rêve Charmant doubles: the six very well-kept rooms are joined by three delightful apartments a short walk from the Collegiata di Sant'Orso


LE RÊVE CHARMANT - AOSTA

L’eleganza di un B&B di classe e lo charme di tre meravigliosi appartamenti ispirati alla storia valdostana: Le Rêve Charmant è un’esperienza senza tempo The elegance of a classy B&B and the charm of three delightful apartments inspired by Aosta Valley history: Le Rêve Charmant is a timeless experience

LE RÊVE CHARMANT Via Marché Vaudan, 6 Aosta Tel. 0165.238855 www.lerevecharmant.com

Il carattere di una città si nasconde tra le pieghe delle sue strade e nei cortili che s’intravvedono dietro ai portoni dei palazzi. Osservando Aosta da vicino e passeggiando per il centro, ci si rende conto che la città, quasi timida, sembra talvolta nascondere i suoi tesori. Immerso in quest’atmosfera misteriosa e carica di storia, Le Rêve Charmant diventa anch’esso un’opera d’arte: un B&B di rara eleganza e tre deliziosi appartamenti ricavati proprio nel cuore della città. L’atmosfera incantevole che caratterizza le strutture sono il frutto di un’attenta ricerca condotta dalla proprietaria nel segno della tradizione e della cultura valdostana, dove tutto è curato in ogni minimo dettaglio. Materiali nobili, legni pregiati, architettura realizzata dai migliori artigiani; i preziosi arredi e i decori ricercati donano alle antiche mura l’esclusività di un luogo in cui sembra di poter tornare indietro nel tempo. Questa sensazione è rafforzata dalla scelta, nel B&B, di dedicare ogni camera ai più celebri personaggi storici della Valle d’Aosta: Henri de Quart, René de Challand, Alexandre de Vallaise, Pierre-Léonard Roncas, Caterina di Challant, Jean-Baptiste De Tillier. I tre appartamenti, invece, prendono il nome dei tre grandi santi di Aosta: San Grato, Sant’Anselmo e Sant’Orso.

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he character of a city is hidden in the folds of its streets and in the courtyards that can be seen behind the gates of the buildings. Observing Aosta closely and walking through the centre, you realise that the city, almost shyly, sometimes seems to hide its treasures. Immersed in this mysterious and history full atmosphere, Le Rêve Charmant also becomes a work of art: a B & B of rare elegance and three delightful apartments created right in the heart of the city. The charming atmosphere that characterises the structures is the result of careful research conducted by the owner in keeping with the tradition and culture of the Aosta Valley, where everything is taken care of in every detail. Noble materials, precious woods, architecture created by the best craftsmen; the precious furnishings and the refined decorations give the ancient walls the exclusivity of a place where it seems you can go back in time. This feeling is strengthened by the choice, in the B & B, of dedicating each room to the most famous historical figures of the Aosta Valley: Henri de Quart, René de Challand, Alexandre de Vallaise, Pierre-Léonard Roncas, Catherine of Challant, JeanBaptiste De Tillier. The three apartments, however, are named after the three great saints of Aosta: San Grato, Sant’Anselmo and Sant’Orso.


DOMUS ANTICA AOSTA

La tua camera nel cuore della città Domus Antica Aosta: una casa di famiglia storica e ricca di charme, arredata con mobili originali del XIX secolo A charming and historic family home, furnished with original 19th century furniture in the heart of the pedestrian centre of the city Siamo sull’asse dell’antica via che portava alle Gallie, il Decumanus Maximus di Aosta; proprio qui si scopre questa “domus” legata all’ospitalità e alla storia della città. Ristrutturata a regola d’arte e sottoposta alla tutela delle Belle Arti, è un’originaria casa di famiglia ricca di fascino (gli arredi risalgono al 1800, i balconi sono in pietra di Cogne), di comfort (le stanze sono spaziose e personalizzate) e affaccia direttamente sulla via pedonale. Caratteristica della Domus sono le 5 idee di camere dedicate alle divinità romane: “Cerere”, “Diana”, “Minerva” e “Venere”, ispirate alle divinità femminili; mentre “Cornelia” è intitolata a una matrona romana, proprio a sottolineare come la cultura romana faccia parte della storia millenaria di Aosta.

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DOMUS ANTICA AOSTA Via E. Aubert, 56 Aosta Tel. 0165.235050 www.domusanticaaosta.com

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e are on the axis of the ancient road that led to the Gallie, the Decumanus Maximus of Aosta; right here we discover this “domus” linked to hospitality and the history of the city. Renovated perfectly and subjected to the protection of the Fine Arts, it is an original family home full of charm (the furnishings date back to 1800 and the balconies are in Cogne stone), comfort (the rooms are spacious and personalised) and directly overlooking the pedestrian street. A feature of the Domus is the idea for the 5 rooms, which are dedicated to the Roman deities: “Ceres”, “Diana”, “Minerva” and “Venus”, inspired by the female deities; while “Cornelia” is dedicated to a Roman matron, just to underline how Roman culture is part of the ancient history of Aosta.


LE PARFUM DU SEL - JOVENÇAN

Tra cielo e terra a due passi da Aosta

Benvenuti al “Le Parfum du Sel”: accoglienza e tranquillità per un soggiorno esclusivo regolato dalla legge dell’ospitalità Welcome to “Le Parfum du Sel”: welcome and tranquility for an exclusive stay regulated by the law of hospitality Le ampie suite sono pensate per trasformare ogni istante in un piacere e si fondono armoniosamente con l’ambiente circostante; ogni dettaglio è un richiamo alla sobrietà e all’eleganza, alla semplicità della bellezza The spacious suites are designed to transform every moment into pleasure and blend harmoniously with the surrounding environment; every detail is a reference to sobriety and elegance, to the simplicity of beauty

Nel cuore del caratteristico borgo di Jovençan, nei pressi di Aosta, si scopre quest’elegante villa in pietra e legno, arredata in stile valdostano con stoffe pregiate e sobri complementi d’arredo che combinano contemporaneità e tradizione, in cui soggiornare all’insegna del relax e del comfort in una delle due lussuose suite o nelle ampie camere doppie. Punto di forza del B&B sì la location immersa nel verde e l’atmosfera autentica ed esclusiva, ma anche la cura di ogni dettaglio, dalle suppellettili – pezzi antichi di famiglia – alla prima colazione, che contempla specialità tipiche del territorio come torte maison, yogurt freschi, frutta di stagione, salumi e formaggi provenienti da piccoli produttori locali. Da non dimenticare inoltre la zona relax esterna, uno chalet in puro stile valdostano con sauna a legna e vasca idromassaggio cromoterapica, per rilassarsi a contatto con la natura in tutte le stagioni.

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Fotografie di Moreno Vignolini

LE PARFUM DU SEL Fraz. Rotin, 46 Jovençan Tel. 348.6406384 www.leparfumdusel.com

n the heart of the quaint village of Jovençan, near Aosta, you will discover this elegant stone and wood villa, furnished in Aosta Valley style with precious fabrics and simple furnishing accessories that combine modernity and tradition, in which to stay under the banner of relaxation and comfort in one of the two luxurious suites or in the spacious double rooms. The strong point of the B & B is yes, the location surrounded by greenery and the authentic and exclusive atmosphere, but also the care to every detail, from furnishings - antique family pieces - to the breakfast, which includes typical local specialties such as homemade cakes, fresh yoghurt, seasonal fruit, cold meats and cheeses from small local producers. Do not forget the outdoor relaxation area, a chalet in pure Aosta Valley style with a wood-fired sauna and chromotherapy hot tub, to relax in contact with nature in all seasons.


GIULIANI AL DUCA - AOSTA

La doppia anima gourmande di chef Giuliani Nel cuore di Aosta il nuovo concept di Giuliani al Duca, una brasserie informale dove gustare i “veri” piatti della tradizione gastronomica valdostana In the heart of Aosta, the new concept, Giuliani al Duca, an informal brasserie where you can taste the “real” dishes of the Aosta Valley gastronomic tradition

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Un unico spazio dalla doppia anima; il ristorante gourmet al piano terra e la brasserie savoiarda al primo piano (Up). È questa la nuova sfida di Giuseppe Giuliani, rinomato e appassionato chef titolare - con la moglie Anuska e la figlia Andrea - di questo locale di successo all’interno del raffinato Hotel Duca d’Aosta nel centro città. Dall’estate 2018 da “Giuliani al Duca” sarà possibile assaggiare i suoi piatti più classici, e personalizzati dall’estro che lo contraddistingue, ma anche specialità tipiche valdostane all’interno di un ambiente di montagna, ma moderno e metropolitano al contempo, caratterizzato da una lavagna con le specialità e i vini del giorno. Il punto di forza di questo bar gourmet sono i salumi di Segor, i formaggi locali e le carni alla griglia oltre l’originalità di scegliere il formato della “bocconata”, small, medium o large. Altra novità è il light lunch del mezzogiorno, che si arricchisce con insalatone espresse da comporre a piacere con freschissimi ingredienti di stagione e componenti proteici 100% healthy. Sempre in auge i tre rinomati menu degustazione: “Giuliani”, con i capisaldi dello chef; “Introduzione” e “Mano Libera”, menu “empatici” serviti al tavolo dallo stesso chef che crea col cliente un rapporto personale e “spirituale”.

single space with a double soul; the gourmet restaurant on the ground floor and the Savoyard brasserie on the first floor (Up). This is the new challenge of Giuseppe Giuliani, a renowned and passionate chef, owner, with his wife Anuska and his daughter Andrea, of this successful venue inside the refined Duca d’Aosta Hotel in the city centre. From the summer of 2018 from “Giuliani al Duca” it will be possible to taste his most classic dishes, that are personalised by the flair that distinguishes them, but also typical Aosta Valley specialties, within a mountain environment, which is modern and metropolitan at the same time, characterised by a blackboard with the specialties and wines of the day. The strong points of this gourmet bar are the Segor cold meats, local cheeses and grilled meats as well as the originality of choosing the format of the “bocconata”, small, medium or large. Another innovation is the light lunch at midday, which is enriched with express salads to be composed as desired with fresh seasonal ingredients and 100% healthy protein-based components. Always top are the three renowned tasting menus: “Giuliani”, with the chef’s cornerstones, “Introduction” and “Free Hand”, “empathic” menus served at the table by the chef who creates a personal and “spiritual” relationship with the customer.

GIULIANI AL DUCA Piazza Narbonne, 8 Aosta Tel. 0165.610637 www.giulianiristorante.com

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Fotografie di Aiace Bazzana Al mattino sono i benvenuti da Giuliani tutti coloro che amano una deliziosa prima colazione. Anche se non siete ospiti dell’Hotel Duca d’Aosta potete gustare il menu internazionale e un’ampia scelta di prodotti tipici locali, pane e dolci fatti in casa, yogurt e brioche da farcire al momento. Una dolce coccola per iniziare la giornata nel migliore dei modi In the morning, all those who love a delicious breakfast are welcome by Giuliani. Even if you are not a guest of Hotel Duca d'Aosta you can enjoy the international menu and a wide selection of typical local products, bread and homemade pastries, yoghurt and brioche to be filled at the moment. A sweet treat to start the day in the best way


Benvenuti a casa nostra


Fotografie di Nicolò Balzani OSTERIA DA NANDO - AOSTA

Da oltre 60 anni il ristorante della Famiglia Scarpa è sinonimo di qualità e genuinità, nel rispetto dei migliori piatti della cucina tradizionale valdostana For over 60 years the Scarpa Family restaurant has been synonymous with quality and genuineness, respecting the best traditional Aosta Valley dishes

Un menu per ogni stagione. La cucina reinterpreta i piatti della tradizione, con qualche incursione nella vicina Francia, utilizzando prodotti freschi e di stagione preparati al momento

Compleanno importante per questo storico locale a conduzione familiare nel centro di Aosta, che ha da poco festeggiato i suoi “primi” 60 anni. A guidarlo da oltre mezzo secolo la Famiglia Scarpa, ora alla terza generazione grazie all’intraprendenza e all’impegno di Paolo, che affianca in sala papà Corrado, mentre in cucina regna da sempre mamma Franca. Il segreto del loro successo è quindi sì la calda accoglienza familiare che si respira appena varcato l’ingresso, ma anche un menu di piatti tradizionali che non passa mai di moda, e che contempla la classica Fonduta alla Valdostana; la Polenta della casa, servita con Fontina e uovo al tegamino; la Carbonade con le patate lesse; le boeuf à la Bourguignonne. Non mancano comunque specialità maison che seguono la stagionalità di ingredienti e mercato, come le lumache in primavera o la costata di vitellino da latte valdostano dall’autunno in poi. Da segnalare la ghiotta scelta di formaggi vaccini e caprini (anche d’Oltralpe) selezionati dalla Latteria Erbavoglio di Aosta, in abbinamento a una degustazione di etichette 100% valdostane. D’obbligo un assaggio dei dolci “della casa” - ça va sans dire -, prima della degustazione di 7 Génépy tipici locali.

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n important birthday for this historic familyrun restaurant in the centre of Aosta, which recently celebrated its “first” 60 years. The Scarpa family has run it for over half a century and is now in its third generation thanks to the initiative and commitment of Paolo, who joins his dad, Corrado, in the dining room, while mum Franca has always been in the kitchen. The secret of their success is therefore yes, the warm family welcome that you breathe as soon as you come in the entrance, but also a menu of traditional dishes that never goes out of fashion, and that contains the classic Fonduta alla Valdostana; the house Polenta, served with Fontina and fried egg; the Carbonade with boiled potatoes; the boeuf Bourguignon. However, there are also house specialties that follow the seasonality of the ingredients and the market, such as snails in spring or the Aosta Valley veal chops from autumn onwards. Worthy of mention is the delicious choice of cow’s and goat’s cheeses (also from beyond the Alps) selected by the Latteria Erbavoglio of Aosta, together with a tasting of 100% Aosta Valley labels. A must is a taste of the desserts “of the house” - ça va sans dire -, before tasting 7 typical Génépys.

OSTERIA DA NANDO Via Sant’Anselmo, 99 Aosta Tel. 0165.44455 www.osterianando.com

A menu for each season. Our kitchen reinterprets traditional Valdotainian dishes, with sometimes some typical French elements, using fresh and seasonal products

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Fotografie di Nicolò Balzani

La Trattoria di Campagna è il vero regno dei piatti regionali, preparati unicamente con materie prime fresche. La polenta di farina di mais rustica integrale 100% biologica è ottenuta da una macinatura a pietra a freddo ed è cotta quotidianamente nel paiolo di rame La Trattoria di Campagna is the true kingdom of regional dishes, prepared only with fresh raw materials. The 100% organic whole grain cornmeal polenta is obtained from a cold stone mill and is cooked daily in the copper pot


TRATTORIA DI CAMPAGNA - SARRE

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Una storica trattoria tra tradizione e innovazione Da oltre quarant’anni la Trattoria di Campagna a Sarre, alle porte di Aosta, è un punto di riferimento per chi arriva o riparte dalla Vallée For over forty years the “Trattoria di Campagna” in Sarre, just outside Aosta, has been a reference point for those arriving or departing from the Aosta Valley

TRATTORIA DI CAMPAGNA Loc. Saint-Maurice, 57 Sarre Tel. 0165.257448 www.trattoriadicampagna.it

La storia di questo amato ristorante inizia oltre 40 anni fa, e merita di essere narrata. Nel 1976 Nonna Palmira si trova a Pila dove, insieme ai figli Mauro ed Enrico, gestisce l’Hotel Lion Noir. Dopo 10 anni di attività in alta montagna, desiderosi di avvicinarsi un po’ alla città, decidono di scendere a Valle con Nonno Bruno e iniziano così l’attività di ristoratori a Villa Boche, un edificio risalente agli anni precedenti alla prima Guerra Mondiale, all’epoca circondato da pascoli e frutteti. Da qui il nuovo nome “Trattoria di Campagna”, e la filosofia della valorizzazione del territorio attraverso la selezione degli ingredienti, nel rispetto della stagionalità. A guidare la sala Mauro, padrone di casa competente e appassionato, che propone i menu alla scoperta dei sapori della Valle d’Aosta. Accanto a lui la figlia Beatrice, rappresentante della terza generazione, grande appassionata di vini e presto sommelier, si occupa di promuovere l’attività tramite i media ed è alla continua ricerca di nuove collaborazioni in chiave moderna. In cucina ci sono le chef Sabrina e Oriana, che lavorano quotidianamente con i piccoli produttori valdostani nella ricerca di materie prime di qualità, dando vita a piatti che incontrano la sensibilità degli ospiti attenti ai sapori locali. Qualche esempio? La polenta, la carbonada, la fonduta o la zuppa valpellinese, i tortelli al Bleu d’Aoste e Génépy, le crêpes di grano saraceno Fontina Dop e radicchio, e ancora il brasato cotto nella birra artigianale valdostana. Il cavallo di battaglia è poi l'attesissimo carrello dei dolci, interamente curato da Sabrina. Da sottolineare le prelibatezze con funghi e tartufi in autunno, e con fiori, frutti ed erbe di montagna in primavera, oltre a un menu dedicato per i più piccoli.

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he history of this beloved restaurant began over 40 years ago, and deserves to be told. In 1976 Nonna Palmira was located in Pila where, together with her sons Mauro and Enrico, managed the Hotel Lion Noir. After 10 years of activity in the high mountains, she wanted to get a little closer to the city, and they decided to go down to the Valley with Nonno Bruno and run a restaurant at Villa Boche, a building dating back to the years before the First World War. Then, it was surrounded by pastures and orchards. Hence the new name “Trattoria di Campagna”, and the philosophy of the enhancement of the territory through the selection of ingredients, respecting seasonality. In charge of the restaurant is Mauro, a competent and passionate owner, who offers menus to discover the flavours of the Aosta Valley. Along beside him his daughter Beatrice, representative of the third generation, a great wine lover and soon to be sommelier, takes care of promoting the activity through the media and is constantly looking for new collaborations in a modern way. In the kitchen there are the chefs Sabrina and Oriana, who work daily with the small producers of the Aosta Valley in the search for quality raw materials, giving life to dishes that meet the sensitivity of guests attentive to local flavours. Some examples? Polenta, carbonada, fondue or Valpellinese soup, tortelli with Bleu d’Aoste and Génépy, buckwheat crêpes with Fontina Dop and radicchio, and beef braised in Aosta Valley craft beer. The piece de resistance is then the highly anticipated dessert trolley, entirely looked after by Sabrina. To highlight also the delicacies with mushrooms and truffles in the autumn, and with flowers, fruits and mountain herbs in spring, as well as a menu dedicated to children.



SAINT-VOUT CAFÉ ŒNOTHÈQUE FROMAGERIE ET PRODUITS DU TERROIR

Il punto di riferimento

dell’eccellenza enogastronomica “Made in Valle d’Aosta”

Café, Fromagerie, Œnothèque, Bistrot e Cave: il Saint-Vout è un eclettico locale nel cuore di Aosta tutto da gustare Café, Cheese shop, Wine bar, Bistro and Wine cellar: the Saint-Vout is an eclectic place in the heart of Aosta, to be savoured All’entrata di Aosta, davanti all’Arco d’Augusto, il Saint-Vout (dal nome medievale del monumento simbolo della città) accoglie la numerosa clientela locale e turistica con proposte mirate a tutti i momenti della giornata. Café, a colazione ed a ogni pausa della giornata, con prodotti da forno artigianali freschi. Fromagerie, per l’acquisto dei migliori formaggi e salumi di produzione locale, in primis lo Jambon de Bosses, le Fontine d’Alpeggio, il Fromadzo e il Lardo d’Arnad. Œnothèque, per degustare gli oltre 300 vini, tutti esclusivamente del territorio e accompagnati da taglieri composti dai prodotti in vendita; inoltre anche una vasta gamma di birre artigianali locali, sidri e cocktails. Bistrot, per un pranzo o una cena con prodotti a km 0 di stagione: la cucina, infatti, è sempre aperta. Cave, la nuova sfida del Saint-Vout: la spumantizzazione con Metodo Charmat di tutti i vitigni autoctoni valdostani totalmente eseguita in Valle d’Aosta… A inizio 2019 saranno disponibili i primi Spumanti della Cave Saint-Vout!

SAINT-VOUT CAFÉ ŒNOTHÈQUE FROMAGERIE ET PRODUITS DU TERROIR Via Garibaldi, 10 (di fronte all’Arco d’Augusto) Aosta Tel. + 39 0165.267861 www.saint-vout.com

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Fotografie di Aiace Bazzana

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t the entrance to Aosta, in front of the Arch of Augustus, the Saint-Vout (from the medieval name of the city’s symbolic monument) welcomes the numerous local and tourist clientele with aimed proposals at all times of the day. Café, at breakfast and at every break of the day, with fresh artisanal bakery products. Fromagerie, for the purchase of the best local cheeses and cold meats, primarily the Jambon de Bosses, the Fontine d’Alpeggio, the Fromadzo and the Lardo d’Arnad. Wine bar, to taste the over 300 wines, all exclusively of the territory and accompanied by chopping boards composed of products for sale; also, a wide range of local craft beers, ciders and cocktails. Bistro, for a lunch or dinner with seasonal products at km 0: the kitchen, in fact, is always open. Wine cellar, the new challenge of Saint-Vout: is the sparkling with Charmat method of all the Aosta Valley indigenous grape varieties totally executed in the Aosta Valley... At the beginning of 2019 the first sparkling wines of the Cave Saint-Vout will be available!


KAJAL BEAUTY & SPA - AOSTA

Il relax che fa fermare il tempo Kajal Beauty & Spa: il benessere del corpo, della mente e dello spirito nel cuore di Aosta Kajal Beauty & Spa: well-being of body, mind and spirit in the heart of Aosta Sospendere il tempo e chiudere gli occhi per coccolarsi durante un viaggio ricco di profumi esotici e rilassanti. È l’esperienza proposta dal centro benessere Kajal, un’oasi di relax nel centro della città. Da provare i rituali Kajal all’interno della suite Prestige per donare un nuovo benessere al corpo, alla mente e allo spirito. Ogni rituale termina con massaggi, trattamenti e cure speciali pensati per ritrovare il giusto equilibrio. Per chi vuole rilassarsi ma ha poco tempo sono ideali i classici massaggi tradizionali con ingresso in Spa. Da non perdere il trattamento all’interno della vasca idromassaggio per la talassoterapia grazie ai principi attivi dei Sali rosa dell’Himalaya, ottimi per riattivare la circolazione e l’ossigenoterapia. E infine, perché non mantenersi in forma con una seduta di Hydrobike con istruttore virtuale?

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uspend time and close your eyes to pamper yourself during a journey full of exotic and relaxing aromas. This is the experience offered by the Kajal wellness centre, an oasis of relaxation in the city centre. Try the Kajal rituals inside the Prestige suite to give a new wellness to the body, mind and spirit. Each ritual concludes with massages, treatments and special treatments designed to find the right balance. For those who want to relax but have little time, the classic traditional massages with entrance to the Spa are ideal. Do not miss the treatment inside the hot tub for thalassotherapy thanks to the active ingredients of the Himalayan pink salts, excellent for reactivating the circulation and oxygen therapy. And finally, why not keep fit with a Hydrobike session with a virtual instructor?

Le virtù di un ambiente unico con trattamenti, massaggi e rituali di benessere. Un luogo intimo, in centro città, dove rigenerarsi e poter scegliere tra percorsi singoli e in totale privacy, oppure percorsi di coppia o in compagnia di amici

KAJAL BEAUTY & SPA Via Maillet, 11 Aosta Tel. 345.8665251 www.kajalwellness.it

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The virtue of a unique environment with treatments, massages and wellness rituals. An intimate place, in the city centre, where you can regenerate and choose between individual itineraries in total privacy, or couple routes or in the company of friends


Fotografie di Nicolò Balzani

SANT’ORSO IMMOBILIARE - AOSTA

La Valle d’Aosta, la tua casa Immobiliare Sant’Orso garantisce tranquillità e trasparenza per un affare sicuro Immobiliare Sant’Orso guarantees tranquillity and transparency for safe business

IMMOBILIARE SANT’ORSO Via Conte Crotti, 3 Aosta Tel. 0165.217703 www.santorsoimmobiliare.it

Professionalità, serietà, qualità, trasparenza e disponibilità sono i capisaldi di Sant’Orso Immobiliare, agenzia che offre i propri servizi di consulenza per la vendita, la locazione e la gestione patrimoniale di immobili residenziali, turistici e commerciali situati sul territorio valdostano. Angelo Aresu agente immobiliare e Presidente Regionale Fiaip Valle d'Aosta e l’agente immobiliare Jean Louis Rogato mettono a disposizione dei propri clienti la propria vasta esperienza attenta alle evoluzioni del mercato immobiliare, finanziario e alle novità normative. “La trasparenza e la tranquillità di un affare sicuro - dice Angelo Aresu - sono i punti fermi che ci autorizzano a consegnare ai nostri clienti le chiavi della loro nuova casa”.

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rofessionalism, seriousness, quality, transparency and availability are the cornerstones of Sant'Orso Immobiliare, an agency that offers its consulting services for the sale, leasing and asset management of residential, tourist and commercial properties located in the Aosta Valley area. Angelo Aresu estate agent and Regional President Fiaip Valle d’Aosta and the estate agent Jean Louis Rogato make available to its customers their extensive experience, attentive to developments in the real estate market and financial and regulatory changes. “The transparency and tranquillity of safe business - says Angelo Aresu - are the key points that allow us to deliver the keys to their new home to our customers”.

La valutazione di un bene nell’attuale mercato immobiliare è importante e delicata. Angelo Aresu e Jean Louis Rogato operano in Valle d'Aosta con passione, competenza e riconosciuta esperienza The evaluation of an asset in the current real estate market is important and delicate. Angelo Aresu and Jean Louis Rogato operate in the Aosta Valley with passion, competence and recognised experience

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Il senso del gusto

Dove l’apicoltura è ancora soprattutto passione e tradizione, dai profumati pascoli di montagna della Valle d’Aosta nasce il miele valdostano, prodotto genuino, le cui proprietà organolettiche riconducibili alle particolarità climatiche e territoriali di un ambiente montano, fanno sì che il miele della Valle sia tra i più singolari e apprezzati dagli appassionati del gusto. Dal nettare delle diverse essenze floreali, inconfondibili per purezza, vengono prodotti i mieli PAT, riconosciuti %J PSJHJOF BOUJDIJTTJNB F QSF[JPTP JOHSFEJFOUF EJ QJBUUJ EFMMB USBEJ[JPOF MPDBMF MB 'POUJOB %01 Ã’ MB i3FHJOBw EFJ GPSNBHHJ come Prodotti Agroalimentare di Tradizione: il millefiori di montagna, fruttato e floreale che ricorda i meravigliosi WBMEPTUBOJ 3BDDIJVEF BM HVTUP FSCF F EFJ GJPSJ E BMQFHHJP WFSJ valdostano, TBQPSJ EFMMB ilUSBEJ[JPOF pascoli alpini, il miele F diSFTUJUVJTDF rododendro, tenue J e QSPGVNJ delicato EFMMF da apprezzare con il tipico Pan Ner miele di USBNBOEBUJ EBMM FTQFSJFO[B EFJ QSPEVUUPSJ WBMEPTUBOJ F DFSUJGJDBUJ OFMMF SFHPMF EJ GJMJFSB EFM QSFTUJHJPTP NBSDIJP Vallée %01 castagno, con un retrogusto amarognolo che accompagna, esaltandone il sapore, i formaggi locali e il pregiato 4UBHJPOBUB OFHMJ BMQFHHJ E BMUB NPOUBHOB MB 'POUJOB Ã’ PUUJNB DPOTVNBUB BM OBUVSBMF P BDDPNQBHOBUB EBMMB USBEJ[JPOBMF d’Aoste Lardo di Arnad. Da non dimenticare inoltre, il pregiato miele di tarassaco vero prodotto di nicchia per palati QPMFOUB %JWFOUB VO FTQFSJFO[B DVMJOBSJB VOJDB RVBOEP TJ BCCJOB BJ WJOJ WBMEPTUBOJ %0$ SPTTJ GFSNJ F EJ NFEJP DPSQP sopraffini e il miele di tiglio delizioso in accompagnamento a carni come la motzetta. DPNF MP $IBNCBWF 3PTTP JM %POOBT JM /VT 3PTTP JM 1JOPU /FSP F JM 5PSSFUUF 7BMMF E "PTUB PQQVSF CJBODIJ TUSVUUVSBUJ Châtillon, piccolo borgo della Valle d’Aosta, ospita ogni anno, l’ultima domenica del mese di ottobre – quest’anno DPNF JM 1JOPU (SJT MB 1FUJUF "SWJOF F JM .VTDBU 7BMMF E "PTUB sarà domenica 28 ottobre - la Sagra del miele e dei suoi derivati.

© Foto: Stefano Venturini - Archivi Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti. Informazioni su www.regione.vda.it - Annuncio a cura della Presidenza della Regione autonoma Valle d’Aosta

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FOOD Sapori e piaceri di montagna La Valle d’Aosta offre numerose opportunità gastronomiche. Prodotti, produttori, negozi e ristoranti creano tra loro un’interessante circolo virtuoso The Aosta Valley offers many gastronomic opportunities. Products, manufacturers, shops and restaurants have created an interesting virtuous circle È interessante e goloso, nelle pagine che seguono, presentare ai nostri lettori una serie di prodotti e di produttori che ben rappresentano questo territorio. The CORNER Magazine desidera descrivere e valorizzare tutto ciò che è attraente in questa zona; i racconti che vi proponiamo interpretano l’impegno e la passione che coinvolge chi opera nell’enogastronomia con l’obiettivo di offrire gusto, sapori e suggestioni ma anche qualità e serietà produttiva. Ai 4 celebri prodotti DOP (Fontina, Lardo d’Arnad, Jambon de Bosses e Fromadzo) la Valle d’Aosta unisce numerosi prodotti PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) e mille altre curiosità alimentari che sono decisamente in linea con i gusti e le aspettative di chi predilige lavorazioni semplici e naturali.

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n the following pages, it is interesting and delicious, to present to our readers a series of products and producers that well represent this territory. The CORNER Magazine wishes to describe and enhance all that is attractive in this area; the stories that we propose interpret the commitment and passion that those who work in food and wine with the aim of offering taste, flavours and suggestions but also quality and production seriousness provide. To the 4 famous DOP products (Fontina, Lardo d’Arnad, Jambon de Bosses and Fromadzo) the Aosta Valley adds many PAT products (Traditional AgriFoodstuffs) and a thousand other food curiosities that are definitely in line with the tastes and expectations of those who prefer simple and natural processing.

In questo numero:

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Salumi e taglieri

Fontina DOP

Caseificio Nicoletta

Prosciutto Saint Marcel

Alpenzu

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Tegoleria Artigianale

Cereali

Az. Agr. Mont Blanc

Geca Ortofrutta

Erik Tognan

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Distilleria Cortese

Ottoz - Ebo Lebo

Distilleria Alpe

La Valdôtaine

Liquorilandia

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Nella foto un invitante e prelibato tagliere di salumi valdostani servito al ristorante Ymeletrob di Cervinia In the picture an inviting and delicious platter of Aosta Valley cold cuts served at the Ymeletrob restaurant in Cervinia


I SALUMI VDA

Oltre ai più conosciuti prodotti DOP sono numerosi i prodotti tradizionali locali a base di carne che tentano i palati e incantano gli amanti della buona tavola. Un posto d’onore lo meritano i salumi caratteristici e le carni essiccate, delizie esclusive particolarmente stuzzicanti da condividere con gli amici. Dalla località di Arnad prende nome il famoso Vallée d’Aoste Lard d’Arnad DOP, una complessa alchimia di acqua, sale, erbe aromatiche e spezie, sapientemente miscelate e unite al lardo. Ogni fetta è bianca al taglio, con possibile leggero strato di carne e cuore leggermente rosato. Viene conservato in appositi contenitori (doïls) di castagno, rovere o larice. Particolare e amato è il Prosciutto crudo di Saint Marcel, artigianale alle erbe di montagna, che viene affinato a quote diverse lungo la suggestiva “Via del Prosciutto” che parte dal piccolo paese di Saint Marcel alle porte di Aosta. Sul tipico tagliere valdostano non deve mancare il Vallée d’Aoste Jambon de Bosses DOP, prosciutto crudo speziato con erbe di montagna, prodotto a 1.600 metri di altitudine, nell’omonima località di SaintRhémy-en-Bosses, nella Valle del Gran San Bernardo. Altri prodotti a base di carne: I Boudin, insaccati confezionati con sangue di maiale (o in alternativa con le barbabietole rosse), lardo, patate lesse e aromi, sono tradizionalmente abbinati in cucina con le patate rosse di montagna bollite. Le Saouseusse, salamini di carne bovina e/o suina alla quale, insieme al lardo, vengono aggiunte spezie e aromi. La Motsetta, è una carne essiccata di muscolo di vacca, pecora o capra (quella di stambecco fa parte della storia, mentre è ancora possibile trovare quella di camoscio), nata dall'antica esigenza di conservare a lungo la carne per il fabbisogno invernale della famiglia. Deve essere servita a fette sottili, accompagnata da pane di segale o da crostini. Il Teteun, altra esclusiva specialità valdostana, si ottiene dalla mammella delle bovine, posta in salamoia, pressata e fatta bollire. Viene servito sia freddo che tiepido, solitamente condito con una salsa “verde” a base di prezzemolo, olio e aglio. Il Prosciutto alla brace Saint-Oyen, è prodotto con la coscia suina italiana aromatizzata, cotta al forno a secco ed in seguito superficialmente alla brace.

Fetta dopo fetta: passione la per i deliziosi taglieri La Valle d’Aosta certamente soddisfa chi è appassionato di salumi. Prodotti tradizionali di grande gusto e qualità The Aosta Valley certainly satisfies those who are fond of cold meats. Traditional products of great taste and quality

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n addition to the most popular DOP (PDO) products there are many traditional local products based on meat that tempt palates and enchant lovers of good food. A place of honour must go to the characteristic cold meats and dried meats, exclusive delicacies particularly tasty to share with friends. Arnad gives its name to the famous Vallée d’Aoste Lard d’Arnad DOP, a complex alchemy of water, salt, aromatic herbs and spices, skilfully mixed and combined with lard. Each slice is white when cut, with a possible light layer of meat and a slightly pinkish heart. It is kept in special containers (doïls) of chestnut, oak or larch. Saint Marcel’s raw ham, handcrafted with mountain herbs, is particularly popular and is refined at different altitudes along the suggestive “Via del Prosciutto” which starts from the small village of Saint Marcel near Aosta. On the typical Aosta Valley chopping board the Vallée d’Aoste Jambon de Bosses DOP should not be missing, raw ham spiced with mountain herbs, produced at 1,600 metres above sea level, in the homonymous village of Saint-Rhémy-en-Bosses, in

La Maison Bertolin è il principale produttore di Lardo d’Arnad. Sono interessanti il tour guidato dell’azienda e la visita a “Lo Scrigno dei Sapori”, la boutique con i migliori prodotti enogastronomici valdostani. Ad Arnad a 5 minuti dall’uscita dell’autostrada Torino/Aosta Maison Bertolin is the main producer of Arnad's Lardo. The guided tour of the company and the visit to "Lo Scrigno dei Sapori", the boutique with the best Aosta Valley wine and food products, are interesting. In Arnad, 5 minutes from the Torino / Aosta motorway exit

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the Valley of the Gran San Bernardo Valley. Other meat products: Boudin, sausages packed with pork blood (or alternatively with red beetroots), lard, boiled potatoes and herbs, are traditionally paired in the kitchen with boiled red mountain potatoes. Le Saouseusse, beef and / or pork salamis to which, along with lard, spices and aromas are added. La Motsetta, is a dried meat of cow, sheep or goat muscle (that of ibex is part of history, while it is still possible to find that of chamois), born from the ancient need to preserve the meat for a long time for the winter needs of the family. It should be served in thin slices, accompanied by rye bread or croutons. The Teteun, another exclusive Aosta Valley specialty, is obtained from the udder of the cows, placed in brine, pressed and boiled. It is served cold or lukewarm, usually seasoned with a “green” sauce made with parsley, oil and garlic. Il Proscuitto alla brace Saint-Oyen is produced with Italian aromatic pork leg cooked in a dry oven and then superficially grilled.



IN PRIMO PIANO

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Fontina Valle d’Aosta

La Fontina DOP è un formaggio a Denominazione d’Origine Protetta dal profumo di latte, dal sapore dolce e dalla pasta morbida e fondente in bocca.E’ prodotta secondo autentici criteri di qualità, gusto e lavorazione La Fontina DOP is a Protected Designation of Origin cheese with a milk scent, a sweet taste and a soft and melting consistency in the mouth. It is produced according to authentic criteria of quality, taste and workmanship

CONSORZIO PRODUTTORI E TUTELA DELLA DOP FONTINA Regione Borgnalle, 10/L Aosta Tel. 0165.44091 www.fontina-dop.it

Forse non tutti sanno che, per potersi fregiare del marchio “vera” Fontina DOP, questo formaggio deve seguire un iter lungo e complesso. Il disciplinare infatti prevede che la zona di produzione, stagionatura e porzionatura della Fontina sia il territorio della Valle d’Aosta; è proprio qui che avviene la produzione, solo con latte intero, crudo, di singola mungitura di bovine di razza pezzata valdostana, alimentate con foraggio dei prati locali ed erba verde dei pascoli di montagna; il latte viene poi lavorato nel più breve tempo possibile per mantenere inalterate le particolari caratteristiche; dopo l’aggiunta di caglio naturale questo formaggio deve stagionare per almeno 80 giorni, periodo durante il quale le forme vengono strofinate manualmente e salate a secco in superficie. Solo a questo punto avviene la marchiatura finale DOP, realizzata da esperti che valutano le caratteristiche fisiche e organolettiche delle forme a fine stagionatura. Il risultato è un formaggio dal profumo dolce e di alpeggio, dalla pasta morbida e fondente in bocca e dal sapore di latte; mangiarne un pezzo equivale a bere un bicchiere di latte ma senza lattosio (presente solo in tracce), perché come ingredienti ci sono solo latte, sale e caglio, mentre la caseificazione delicata mantiene inalterate tutte le qualità nutrizionali, le vitamine e i fermenti lattici vivi. Tra le ricette della tradizione, la Fontina è “regina” della celebre fonduta, negli gnocchi alla bava, sulla polenta alla valdostana, ma si presta anche a essere degustata “nature”, accompagnata semplicemente da grissini, pane nero e da un buon bicchiere di vino locale.

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erhaps not everyone knows that, in order to be able to boast the “real” Fontina DOP brand, this cheese must follow a long and complex process. The policy document in fact dictates that the area of production, maturing and portioning of Fontina is the territory of the Aosta Valley; it is here that the production takes place, only with whole, raw milk, of a single milking of Aosta Valley “pezzata” cows, fed with the fodder of the local meadows and the green grass of mountain pastures; the milk is then processed as soon as possible to maintain the particular characteristics unaltered; after the addition of natural rennet, this cheese must age for at least 80 days, period during which the forms are rubbed manually and dry salted to the surface. Only at this point does the final DOP marking take place, carried out by experts who evaluate the physical and organoleptic characteristics of the forms at the end of seasoning. The result is a cheese with a sweet and mountain pasture smell, with a soft and melting consistency in the mouth and with the taste of milk; eating one piece is equivalent to drinking a glass of milk but without lactose (only present in traces), because as ingredients there are only milk, salt and rennet, while the delicate cheesemaking keeps unchanged all nutritional qualities, vitamins and live lactic cultures. Among the traditional recipes, Fontina is “queen"” of the famous fondue, in gnocchi “alla bava”, on polenta “valdostana”, but also lends itself to being tasted naturally, simply accompanied by breadsticks, brown bread and a good glass of local wine.


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Fontina Valle d’Aostaa

Sono 38.000 le tonnellate di latte destinato alla Fontina, proveniente da 770 allevamenti e da 135 alpeggi; sono prodotte ogni anno 420.000 forme (di cui 395.000 ottengono il marchio Fontina DOP) delle quali 70.000 provengono dai rinomati alpeggi

38,000 tons of milk are destined for Fontina, coming from 770 farms and 135 pastures; 420,000 forms are produced each year (of which 395,000 obtain the Fontina DOP brand) of which 70,000 come from the renowned Alpine pastures


Il gusto di una volta di Andrea Barmaz (Rice r c a t o r e d e l l ' I s t i t u t A g r i c o l e R é g i o n a l )

Scoprire e assaggiare i prodotti caseari della tradizione valdostana è un’esperienza particolare e interessante. L’esperto autore di questo testo ci guida a conoscerne i nomi, le lavorazioni e le caratteristiche Discovering and tasting the dairy products of the Aosta Valley tradition is a special and interesting experience. The expert author of this text guides us through the names, the production and the characteristics Latte e prodotti caseari della tradizione locale evocano fragranze di cibi semplici dell’infanzia: polenta con latte (lasé), con panna (crama) o con brossa (fiorito), reblec, tartina di pane nero con burro (beuro) e zucchero, burro fuso (beuro colò) e ricotta (séras); tra parentesi i nomi in dialetto dell’elenco nazionale. Reblec e brossa sono, fra i prodotti agroalimentari tradizionali, forse meno conosciuti degli altri: il primo è una cagliata poco sgocciolata il cui nome deriva da reblècher (ri-mungere) in quanto originariamente, si dice, fosse prodotto in alpeggio coagulando il latte degli ultimi getti sottratti “artatamente” dai mungitori alle pesate effettuate per diminuire la quota di compensi in natura dovuti ai proprietari delle bovine. Il reblec è oggi preparato mettendo caglio in latte tiepido, eventualmente aggiunto di panna, oppure anche a partire da panna di affioramento (reblec de crama); può essere aromatizzato (dolce, salato, speziato). La brossa si ottiene per riscaldamento e acidificazione del siero, tecnica per cui i grassi residui della caseificazione affiorano; era normalmente consumata in alpeggio, versata fredda sulla polenta fumante, oppure zangolata per ottenere un burro di qualità inferiore (beuro de brossa). Ha viscosità da yogurt, color panna e tessitura finemente sabbiosa per via dei flocculi di proteine - nobili - coagulate in essa dispersi; il sapore dolce supporta un mix di aromi di crema, latte cotto, burro fuso e ricotta; dalla sua mantecatura si può anche ottenere un originale gelato.

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ilk and dairy products of the local tradition evoke fragrances of simple foods from childhood: polenta with milk (lasé), with cream (crama) or with brossa (in flower), reblec, open sandwich brown bread with butter (beuro) and sugar, melted butter (beuro colò) and ricotta (séras); in brackets, the names in dialect of the national list. Reblec and brossa are, among the lesser known traditional food-farming products: the first is a slightly drained curd whose name derives from reblècher (re-milk) as it was originally said to have been produced in mountain pastures coagulating the milk of the last jets snatched “artfully” by those who milk, carried out at the weigh-ins to reduce the share of payment in kind due to the owners of the cows. The reblec is now prepared by putting rennet in warm milk, possibly adding cream, or even starting with a separated cream (reblec de crama); it can be flavoured (sweet, salty, spicy). The brossa is obtained by heating and acidification of the whey, a technique in which the residual fats of cheese making emerge; it was normally consumed in mountain pastures, poured cold on steaming polenta, or churned to obtain a butter of inferior quality (beuro de brossa). It has a yoghurt-like, cream-coloured viscosity and a fine sandy texture due to the flakes of noble proteins coagulated and dispersed in it; the sweet taste supports a mix of aromas of cream, cooked milk, melted butter and ricotta; from its creaming it is also possible to obtain an original ice-cream.

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Latte e prodotti caseari della tradizione locale evocano fragranze di cibi semplici dell’infanzia Milk and dairy products of the local tradition evoke fragrances of simple childhood foods


CASEIFICIO NICOLETTA

Grande sfida per il Caseificio Nicoletta di Donnas: esattamente dopo 30 anni di attività aprirà in Inghilterra, grazie all’inaugurazione prevista a ottobre nell’esclusivo quartiere di Mayfair a Londra. In realtà il primo punto vendita con l’insegna “Una Drogheria” è stato già aperto a giugno 2018 in Newington Causeway 42-44 nel quartiere di Elephant&Castle! Il Caseificio è stato avviato nel 1988 da Nicoletta Coda Zabetta che, col marito Paolo Peraldo, si sono trasferiti in Valle d’Aosta da Biella; negli anni l’attività all’ingrosso e al dettaglio è stata ampliata e successivamente, nel 2015, completamente rinnovata, e oggi a guidare l’azienda si sono aggiunti anche Giacomo Peraldo - il figlio di Nicoletta - e Francesco Barbavara, ieri avvocato a Milano, oggi socio competente e appassionato. Quale il segreto del successo di questo caseificio valdostano? Anzitutto il grande entusiasmo che ancora oggi dopo tanti anni - i titolari trasmettono attraverso i loro prodotti; poi senz’altro la grande professionalità di tutto lo staff; e infine, naturalmente, l’altissima qualità dei prodotti, prime fra tutte le eccellenze 100% valdostane pronte per essere esportate sul mercato anglosassone. Tra queste devono senz’altro essere assaggiati i formaggi di Nicoletta stagionati in vari modi tra cui: la stagionatura con gli acari, che avviene quando l’acaro del formaggio crea una crosta che sigilla e protegge il cacio in modo naturale; la stagionatura a crosta lavata, per la Fontina e per la Toma di Gressoney; la stagionatura a crosta fiorita, per il Montagnard; la stagionatura a crosta muffettata, per i caprini; gli erborinati, come il Bleu di Nicoletta. Da non dimenticare inoltre i pecorini e i formaggi di capra. Caratteristica di tutti i prodotti di Nicoletta l’aroma genuino e naturale conferito dal latte crudo, che mantiene intatte tutte le caratteristiche organolettiche. Last but not least, i prodotti per la cura del corpo, realizzati secondo antiche ricette farmaceutiche e a base di latte, uva, miele, arnica, fiori e frutti a km 0. Tutti i prodotti si possono anche acquistare on line al sito: www.nicolettaformaggi.com.

In viaggio verso Londra: da Donnas a Mayfayr

CASEIFICIO NICOLETTA Via Roma, 92 F Donnas Tel. 0125.806032 www.nicolettasrl.com

Le profumate forme stagionate di Fontina e Toma sono tra le specialità del caseificio

I “veri” formaggi di montagna del Caseificio Nicoletta, unici e speciali, sono tra i primi prodotti valdostani in vendita sul mercato anglosassone Caseificio Nicoletta’s “real” mountain cheeses, unique and special, are among the first Aosta Valley products for sale on the Anglo-Saxon market

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reat challenge for the Nicoletta Cheese Factory of Donnas: after exactly 30 years of activity it will open in England, thanks to the inauguration scheduled for October in the exclusive Mayfair district in London. In fact, the first shop with the “Una Drogheria” sign was already opened in June 2018 in Newington Causeway 42-44 in the Elephant & Castle neighbourhood! The Cheese Factory was opened in 1988 by Nicoletta Coda Zabetta who, with her husband Paolo Peraldo, moved to the Aosta Valley from Biella; over the years the wholesale and retail activity has been expanded and subsequently, in 2015, completely renewed, and today to run the company, they have been joined by Giacomo Peraldo - Nicoletta’s son - and Francesco Barbavara, yesterday a lawyer in Milan, today a competent and passionate partner. What is the secret of the success of this Aosta Valley cheese factory? First of all, the great enthusiasm that even today - after many years - the owners transmit through their products; then certainly the great professionalism of all the staff; and finally, of course, the very high quality of the products, especially the 100% Aosta Valley excellences ready to be exported to the Anglo-Saxon market. Among those which must be tasted are Nicoletta cheeses seasoned in various ways including: maturing with mites, which

The fragrant, aged forms of Fontina and Toma Cheese are among the dairy specialties

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occurs when the cheese mite creates a crust that seals and protects the cheese in a natural way; the seasoning with washed rind, for the Fontina and for the Toma of Gressoney; seasoning with a flowery rind, for Montagnard; matured rind seasoning for goats’ cheese; the blue cheeses such as the Bleu di Nicoletta. Do not forget also the pecorino and goat’s cheese. Characteristic of all Nicoletta’s products is the genuine and natural aroma given by raw milk, which keeps intact all the organoleptic characteristics. Last but not least, the products for body care, made according to ancient pharmaceutical recipes and based on milk, grapes, honey, arnica, flowers and fruits at 0 km. All products can also be purchased online at: www.nicolettaformaggi.com.


Fotografie di Nicolò Balzani



PROSCIUTTO SAINT MARCEL

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Il prosciutto Saint Marcel è un prodotto unico che sposa il territorio

Saint Marcel ham is a unique product that marries the territory

Un prodotto irripetibile, dal gusto unico e dal genuino sapore di montagna. È a Saint-Marcel, piccolo centro della Valle d’Aosta, che dal 1985 La Valdôtaine ha iniziato la produzione del Prosciutto Crudo Saint Marcel. Un tempo l’unica lavorazione di prosciutto conosciuta riguardava la coscia dell’orso ed era riservata all’alta aristocrazia valdostana ma in paese tutti allevavano almeno un maiale in casa e le famiglie producevano i salumi di suino. La Valdôtaine riprende l’antica e sapiente ricetta locale proponendo al mercato un prosciutto crudo alle erbe di montagna dal gusto inconfondibile. Le particolarità alquanto preziose della località come l’acqua purissima e l’aria fresca e salubre celano il segreto di un prosciutto artigianale, rustico ma curato nel particolare, frutto delle caratteristiche del territorio che lo ha generato. La prelibatezza può essere gustata lungo l’originale Via del Prosciutto seguendo il percorso di affinamento del prodotto che avviene a quote diverse nei villaggi dell’omonimo Comune. L’avventura culinaria ha inizio al prosciuttificio La Valdôtaine dove ha sede la Merenderia N° 1 con un itinerario che permette di raggiungere i 1.819 metri delle Miniere di Servette. Difficile resistere!

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unique product, with an unparalleled taste and a genuine mountain flavour. It is in Saint-Marcel, a small town in the Aosta Valley, that in 1985 La Valdôtaine started the production of Prosciutto Crudo Saint Marcel. Once the only known ham production concerned bear’s thighs and was reserved for the high Aosta Valley aristocracy but in the village, everyone had a pig at home and the families produced cured pork meat. The Valdôtaine incorporates the ancient and skilful local recipe proposing to the market a raw ham with mountain herbs and an unmistakable taste. The very precious peculiarities of the locality such as the pure water and the fresh and healthy air conceal the secret of an artisan ham, rustic but cared for in all particulars, the result of the characteristics of the territory that generated it. The delicacy can be enjoyed along the original Via del Prosciutto following the route of the ageing of the product that takes place at different altitudes in the villages of the homonymous Municipality. The culinary adventure begins at the La Valdôtaine ham factory where the Merenderia N° 1 is located with an itinerary that allows you to reach the 1,819 metres of the Servette mines. Difficult to resist!

18 km di Festa e una nuova Associazione

Ogni anno al terzo weekend di giugno sulla “Via del Prosciutto” ha luogo la grande festa “Prosciuttiamo”. Un’interessante occasione di enogastronomia, musica, artigianato ed escursioni con itinerari a piedi e in mountain bike alla scoperta del paese e dei luoghi di interesse storico, archeologico e paesaggistico; 18 chilometri dall’ingresso del paese di Saint-Marcel fino a raggiungere i luoghi panoramici del sito minerario di Servette a 1.819 mt. La nuova Associazione “La Via del Prosciutto Saint Marcel” è nata per valorizzare questo evento e questa splendida zona. (www.prosciuttiamo.it)

PROSCIUTTO SAINT MARCEL Località Surpian Saint Marcel Tel. 0165.768919 www.prosciuttosaintmarcel.it

Every year on the third weekend of June on the “Via del Prosciutto” the big party “Prosciuttiamo” takes place: an interesting occasion for food and wine, music, crafts and excursions with itineraries on foot and by mountain bike to discover the villages and places of historical, archaeological and panoramic interest; 18 kilometres from the entrance of the village of Saint-Marcel up to the panoramic sites of the Servette mining site at 1,819 metres The new Association “La Via del Prosciutto Saint Marcel” was born to enhance this amazing area. (www.prosciuttiamo.it)

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Fotografia di Nicolò Balzani Nel cuore della Valle d'Aosta, Alpenzu produce specialità alimentari locali da prodotti genuini del territorio, seguendo ricette sapientemente tramandate da generazioni. E’ interessante visitare la bottega di specialità tradizionali valdostane e italiane in via Croix de Ville 8 ad Aosta e lo spaccio aziendale ad Arnad. Visitate anche lo Shop online: www.alpenzu.com

In the heart of the Aosta Valley, Alpenzu produces local food specialties from genuine local products, following recipes expertly handed down for generations. It is interesting to visit the workshop of traditional Aosta Valley and Italian specialties in via Croix de Ville 8 in Aosta and the company’s shop in Arnad. Also visit the online shop: www.alpenzu.com

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ALPENZU

A Alpenzu è un laboratorio artigianale a conduzione familiare nato nel 2002 nel cuore della Valle d’Aosta, contraddistinto da una grande cucina in cui quotidianamente si producono specialità gastronomiche regionali e antiche ricette della cucina valdostana. La caratteristica di questa “bottega del gusto” è la lavorazione manuale degli ingredienti, che permette di ottenere un prodotto genuino - senza l’aggiunta né di conservanti, né di correttori -, dal sapore fresco e pieno; e la stagionalità degli ingredienti, che sono il più possibile locali: così si producono le fondute e i ragù (anche di selvaggina) in inverno, e le giardiniere con le verdure degli orti a km zero o le composte di frutta dalla primavera in poi. Sono proprio queste composte 100% frutta – alle fragole, ai frutti di bosco, alle albicocche, alle prugne o alle visciole – una delle specialità di Alpenzu, realizzate esclusivamente con prodotti naturali, pochi e semplici ingredienti e un basso tenore di zuccheri (sono dolcificate col succo d’uva), così da mantenere intatte tutte le caratteristiche organolettiche della frutta fresca di stagione, esattamente come facevano a casa un tempo le nostre nonne. Tutto ciò proprio grazie all’esperienza familiare dei proprietari del laboratorio: la famiglia Brunero, che era nel commercio di frutta e verdura, e la famiglia Thedy, ancora oggi titolare dell’Hotel Lo Scoiattolo a Gressoney, dove - da sempre - si assaggiano le migliori ricette tipiche della tradizione regionale, da cui prendere spunto… con gusto.

Valle d’Aosta da gustare Da Alpenzu ogni lavorazione è curata nei minimi particolari: ne derivano prodotti artigianali e naturali realizzati solo con materie prime di alta qualità At Alpenzu, every production is taken care of in the smallest detail: resulting in artisan and natural products, made only with high quality raw materials

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lpenzu is a family-run artisan workshop born in 2002 in the heart of the Aosta Valley, it stands out from the rest with a large kitchen where regional gastronomic specialties and ancient Aosta Valley recipes are produced daily. The characteristic of this “workshop of taste” is the manual processing of the ingredients, which makes it possible to obtain a genuine product - without the addition of preservatives or correctors - from a fresh and full flavour; and the seasonality of the ingredients, which are whenever possible local: this is why the fondues and meat sauce (even game) are produced in winter, and the mixed pickled vegetables with vegetables from the vegetable gardens at zero km or the fruit compotes from spring onwards. It is these 100% fruit compotes - strawberries, wild berries, apricots, plums or sour cherries - that are one of Alpenzu’s specialties, made exclusively with natural products, a few simple

ALPENZU Loc. Arnad Le Vieux 45/E Arnad Tel. 0125.921093 www.alpenzu.com

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ingredients and a low sugar content (they are sweetened with grape juice), so as to keep intact all the organoleptic characteristics of fresh seasonal fruit, just like our grandmothers used to make at home. All this thanks to the family experience of the owners of the workshop: the Brunero family, who were in the fruit and vegetable trade, and the Thedy family, who are still today owners of the Hotel Lo Scoiattolo in Gressoney, where there has always been – the best typical traditional regional recipes, from which inspiration can be taken ... with taste.


TEGOLERIA ARTIGIANALE VALDOSTANA

Nel 1994, dopo numerosi anni di esperienza nella produzione delle tegole, viene costituita una nuova società e coniato il fortunato marchio “TAV - Tegoleria Artigianale Valdostana” impegnata a realizzare il prodotto secondo l’antica ricetta della tradizione: solo nocciole intere (non farina di nocciole…), cui sono aggiunte farina di grano tenero, bianco d’uovo e zucchero. Ne risultano quelle sottili cialde croccanti e appetitose, realizzate con ingredienti rigorosamente genuini, naturali e privi di conservanti, che da sempre si sposano con i vini passiti, col caffè, col gelato alla crema e con la panna. Questo grazie alla grande competenza della Famiglia Giorgi - pasticceri da generazioni -, che nel loro laboratorio artigianale alle porte di Aosta ogni anno producono circa 65 tonnellate di tegole, oltre a specialità piemontesi come i Baci di Dama, i Torcetti, i Marrons Glacés, i Frollini alle castagne, la Pasta di Meliga e le “tegolose”, tegole ricoperte di finissimo cioccolato fondente al 61%. Il segreto del loro successo è senz’altro la costante ricerca di materie prime italiane, selezionate e di qualità, ma anche la passione e la professionalità che l’azienda - oggi guidata dal figlio Giuseppe trasmette attraverso creazioni dolciarie note e apprezzate in tutta la Vallée.

Le “tegole” I della tradizione Le tegole valdostane di TAV nascono da un’antica ricetta che arriva dalla Normandia, importata in Valle d’Aosta negli anni ’30, mentre il nome deriva dalla caratteristica forma che ricorda le tegole dei tetti cittadini The TAV Aosta Valley “tegole” come from an ancient recipe from Normandy, imported into the Aosta Valley in the '30s, while the name derives from the characteristic shape that looks like the roof tiles of the city

n 1994, after many years of experience in the production of tegole, a new company and the lucky “TAV - Tegoleria Artigianale Valdostana” brand was established, committed to making the product according to the ancient traditional recipe: only whole hazelnuts (not hazelnut flour…), to which wheat flour, egg white and sugar are added. The result is those thin crispy and appetising wafers, made with strictly genuine ingredients, natural and without preservatives, which have always been well paired with sweet wines, coffee, cream flavoured ice cream and cream. This is thanks to the great expertise of the Giorgi family - cake makers for generations - who produce about 65 tons of tegole every year in their artisan workshop, as well as Piedmontese specialties such as Baci di Dama, Torcetti, Marrons Glacés, shortbread biscuits with chestnuts, pasta di Meliga and the “tegolose”, tegole covered with fine 61% dark chocolate. The secret of their success is undoubtedly the constant search for quality and selected raw Italian materials, but also the passion and professionalism that the company - today led by their son Giuseppe transmits through sweet creations known and appreciated throughout the Aosta Valley.

Questo laboratorio artigianale produce anche l’ottimo cioccolato che vedete nell’immagine. Originali e raffinate, anche per un regalo, la confezioni con il tema dei paesaggi montani e delle vette valdostane TEGOLERIA ARTIGIANALE VALDOSTANA Via Viseran 10 Aosta Tel. 0165.262507 www.tegoleria.com

This artisanal workshop also produces the great chocolate you see in the image. Original and refined, even for a gift, the packs have the theme of mountain landscapes and Aosta Valley peaks

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Fotografie di Nicolò Balzani


D Chicchi preziosi in ogni epoca di Diego Bovard

Curiosità storiche sulla coltivazione dei Cereali in Valle d’Aosta. Dal Prof. Argentier nel 1800 all’Associazione “Lo Gran” di oggi

Diamo il nome di Cereali a tutte quelle piante che hanno un “chicco” che si riduce facilmente in farina. I cereali, sono le piante agricole più preziose e quelle di cui il prodotto si vende più facilmente”. Con questa premessa i quaderni manoscritti del Prof. Laurent Argentier (18451945) intorno al 1887 introducono una vera e propria lezione di agricoltura ancora oggi ricca di spunti e indicazioni tecniche utili per la coltivazione dei campi nei territori di montagna. Il capitolo manoscritto dei cereali fa parte di una raccolta di 8 quaderni. Questo personaggio poco conosciuto ha insegnato alla scuola pratica di agricoltura meglio conosciuta come “Ferme-école” negli anni 80/90 del XIX secolo, ed è stato uno degli animatori principali del “Comice Agricole”, organo istituzionale di sviluppo agricolo. Il Professore individua nei “Chicchi” farinosi del frumento il prodotto alla base dell’alimentazione di tutti i popoli, e lo stelo, sotto il nome di paglia,

Associazione Lo Gran logran@tiscali.it

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Fotografia di Roberto Taddeo

IL COMMENTO DELL'ESPERTO

è necessario per la gestione della lettiera degli animali e alla produzione del letame usato come concime nei campi. Queste brevi informazioni, ci fanno capire quanto importante poteva essere la coltivazione dei cereali anche in montagna. Alla fine del 1800 in Valle d’Aosta erano censiti oltre 6.000 ettari di cereali; i più diffusi erano il frumento e la segale, ma anche il grano saraceno e il mais. A oggi purtroppo la coltivazione, che ha notevoli difficoltà, legate particolarmente alla meccanizzazione della cultura nei terreni estremamente parcellizzati e in forte pendenza, si è ridotta a meno di 40 ettari. Oggi alcuni agricoltori stanno sperimentando la reintroduzione di questa coltura per proporre prodotti originali con caratteristiche organolettiche e qualitative estremamente elevate.


S SOCIETA’ AGRICOLA MONT BLANC

Gli animali della Società Agricola Mont Blanc di Courmayeur forniscono latte in abbondanza per formaggi e yogurt deliziosi The animals of the Mont Blanc Agricultural Society of Courmayeur provide plenty of milk for delicious cheeses and yoghurts

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he goats are the true protagonists of Mont Blanc, the Zerga Family’s Agricultural Company that breeds goats, sheep and cattle, and which also grows small fruits like raspberries and vegetables. The animals live in mountain pastures from June to September; here in the high mountains they feed on fresh herbs and flowers and produce abundant high-quality milk. From their milking the Zerga Family obtains fresh products and cheeses that can be purchased at the point of sale at Plan Gorret. Here is also home to the interesting farm “Le Rêve” which offers 8 comfortable rooms where you can stay tasting the 0 km products of the company. Among its excellences, also the seasoned tome (up to 5 months, dry salted, aged and turned by hand), jars of natural or flavoured yoghurt and, of course, an extraordinary milk that has the characteristic taste of mountain pastures.

Fotografie di Ivan Merlo

SOCIETA’ AGRICOLA MONT BLANC AGRITURISMO LE RÊVE Rue du Biolley, 3 - Plan Gorret Courmayeur Tel. 0165.842861 www.agriturismolereve.com

Sono le caprette le vere protagoniste della Mont Blanc, la Società Agricola della Famiglia Zerga che alleva caprini, ovini e bovini, che coltiva anche piccoli frutti come lamponi e ortaggi. Gli animali vivono in alpeggio da giugno a settembre; qui in alta montagna si nutrono con erbe e fiori freschi e producono abbondante latte di alta qualità. Dalla loro mungitura la Famiglia Zerga ricava i prodotti e i formaggi freschi che è possibile acquistare presso il punto vendita a Plan Gorret. Qui ha sede anche l’interessante agriturismo “Le Rêve” che offre 8 comode camere nelle quali è possibile soggiornare degustando i prodotti dell’azienda a Km 0. Tra le sue eccellenze anche le tome stagionate (fino a 5 mesi, salate a secco, affinate e girate a mano), i vasetti di yogurt al naturale o aromatizzati e, naturalmente, uno straordinario latte che ha il caratteristico sapore degli alpeggi di montagna.



GECA ORTOFRUTTA

Gli orti di montagna di Geca Ortofrutta sono coltivati a Sarre, un piccolo comune alle porte di Aosta in cui le condizioni climatiche permettono alle piante di aumentare i propri valori nutrizionali, i colori e la salubrità. È qui che si possono ammirare le verdure di André e Maria, che crescono in modo sano e genuino, seguendo la stagionalità dei prodotti. I loro orti sono coltivati esclusivamente con concimi naturali, in modo tale che sarà poi la terra stessa a nutrire le piante che arriveranno sulle nostre tavole. Grazie alla curiosità e alla passione dei due giovani titolari, Geca è oggi un’azienda familiare solida (è nata nel 2013), moderna (è attivo un servizio di e-commerce sul loro sito) e alla cui base ci sono l’amore e il rispetto per il territorio di montagna e per i suoi frutti, sempre rigorosamente di stagione.

Rispetto e amore per la natura Geca ortofrutta: le verdure di montagna di André e Maria crescono a Sarre: seguono la stagionalità del territorio e sono fresche, sicure, genuine, naturali e di qualità The mountain vegetables of André and Maria grow in Sarre: they follow the seasonality of the territory and are fresh, safe, genuine, natural and quality GECA ORTOFRUTTA Frazione Les Condemine Sarre Tel. 345.2520793 www.gecaortofrutta.it

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he mountain vegetable gardens of Geca Ortofrutta are cultivated in Sarre, a small town near Aosta where the climatic conditions allow plants to increase their nutritional values, colours and healthiness. It is here, that you can admire the vegetables of André and Maria, which grow in a healthy and genuine way, following the seasonality of the products. Their vegetable gardens are cultivated exclusively with natural fertilizers, so that it will then be the land itself that nourishes the plants that will arrive on our tables. Thanks to the curiosity and passion of the two young owners, Geca is now a solid family business (born in 2013), modern (an e-commerce service is active on their site) and at the base of which there is love and respect for the mountain territory and its fruits, always strictly in season.


Natura amica Nell’azienda agricola di Erik Tognan il prodotto finché non è raccolto non è dell’agricoltore, bensì della Natura At Erik Tognan's farm, until the product is harvested, it doesn’t belong to the farmer, but to Nature È a Pollein, un piccolo paesino abbracciato dalle montagne della Valle d’Aosta, che da quindici anni Erik Tognan coltiva i suoi terreni seguendo un’agricoltura naturale al 100%. Le sue coltivazioni sono fertilizzate con concimi organici prodotti direttamente dai bovini allevati in zona; vengono innaffiate esclusivamente con acqua di

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ERIK TOGNAN AZIENDA AGRICOLA - POLLEIN

consistenti; le noci varietà Lara e Franquette, che conservano un caratteristico gusto tradizionale. Da provare inoltre tutte le altre specialità nate dalla lavorazione di queste materie prime: i succhi freschi, ricavati da frutta matura e senza l’aggiunta né di aromi, né di conservanti; l’aceto o il sidro di mela e le fettine di mele, che sono essiccate a freddo per non perdere il loro ricco e prezioso apporto nutrizionale. Assaggiare i prodotti di Erik Tognan significa quindi sì assaporare la “vera” Valle d’Aosta, ma soprattutto intraprendere un viaggio sensoriale per imparare a conoscere e a rispettare la Natura che ci circonda. montagna e seguono la stagionalità dei ritmi dell'ambiente, senza sfruttare i terreni in maniera intensiva. Il risultato? Prodotti naturali e di indiscutibile qualità, come le mele – Renetta, Jonagold e Golden Delicious – ricche di sapore e di croccantezza; le patate di montagna, sapide e

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t is in Pollein, a small village embraced by the mountains of the Aosta Valley, where, for fifteen years Erik Tognan has cultivated his land following a 100% natural agriculture. His crops are fertilised with organic fertilizers produced directly from cattle

raised in the area; they are watered exclusively with mountain water and follow the seasonality of the rhythms of the environment, without exploiting the land in an intensive way. The result? Natural products of unquestionable quality, such as apples Renetta, Jonagold and Golden Delicious - rich in flavour and crunchiness; mountain potatoes, savoury and consistent; the Lara and Franquette variety walnuts, which retain a characteristic traditional taste. Also, to be tried all the other specialties born from the processing of these raw materials: fresh juices, made from ripe fruit and without the addition of flavourings or preservatives; vinegar or cider and apple slices, which are cold-dried so as not to lose their rich and precious nutritional contribution. To taste the products of Erik Tognan means therefore to taste the “true” Aosta Valley, but above all to undertake a sensory journey of learning to know and respect the Nature that surrounds us.

Erik Tognan vive e lavora a Pollein, un paesino abbracciato dalle montagne e da una natura spettacolare. Da 10 anni si è dedicato completamente ha riportare in vita alcuni terreni della zona coltivando mele, patate, pere e noci seguendo un’agricoltura naturale. Erik Tognan lives and works in Pollein, a village surrounded by mountains and spectacular nature. For 10 years he has dedicated himself completely to bringing back to life, some land in the area, cultivating apples, potatoes, pears and walnuts following a natural agriculture

ERIK TOGNAN AZIENDA AGRICOLA Località Saint Benin 23/B Pollein Tel. 335.6003835 www.eriktognan.it


24 28 aprile 2019

www.maisonloisir.it


IN PRIMO PIANO

Aosta Valley StoryTellers Una food blogger e un giovane sommelier portano il gusto della Valle d’Aosta fuori dai suoi confini A food blogger and a young sommelier bring the Aosta Valley tastes out its borders

Dal progetto al piatto: Mari Pisacane Luboz è “Un Architetto in Cucina”

Passione per il vino: Kurt Welf è tra i migliori giovani sommelier del mondo

Un Architetto in Cucina racchiude l’essenza di Mari Pisacane Luboz, foodblogger valdostana di successo, napoletana che per amore di un valdostano ha lasciato la sua terra. Protetta dalle Alpi della Valle d’Aosta ha ritrovato una sua identità, sempre in bilico, tra mare e ghiaccio. Mari ha sempre sognato di fare l'architetto, entrare nelle vite degli altri migliorando i loro “luoghi” ma, ereditando la passione per la cucina dai nonni, non passa giorno che non pensi a cucinare per offrire un gesto d’amore a chi la circonda. La sua cucina è il perfetto incontro tra la Vallée e Napoli, tra sapori e profumi apparentemente contrastanti. Il suo piatto preferito? Bocconcini di Rana Pescatrice croccanti su fonduta di Toma Valdostana, un piatto che coniuga gli equilibri della cucina napoletana con ingredienti valdostani. www.unarchitettoincucina.it

Kurt si definisce un “patito di enogastronomia”, una passione che coltiva fin da bambino nella sua Gressoney e che, nel corso degli anni, l’ha portato nelle più prestigiose scuole delle Alpi: dall’Istituto Professionale Regionale Alberghiero di Châtillon, passando per i corsi dell’AIS (Associazione Sommelier) e dell’AIBES (Associazione Barman) fino alla selettiva Ecole Hôtellière de Lausanne. Tutte tappe importanti fino a ottenere prestigiose onorificenze nel 2016, come il premio di “Miglior Sommelier Junior d’Italia” e il miglior punteggio al “Trophée Thonon-Chateldon”. Oggi Kurt è secondo sommelier dell’hotel Albert 1er di Chamonix, con ristorante due stelle Michelin, uno dei più prestigiosi delle Alpi.

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n Architetto in Cucina contains the essence of Mari Pisacane Luboz, a successful Aosta Valley food-blogger. Neapolitan, who for the love of an Aosta Valley man left her homeland. Protected by the Aosta Valley Alps, she rediscovered her identity, always poised between sea and ice. Mari has always dreamed of being an architect, getting into other people’s lives by improving their “places” but, inheriting the passion for cooking from her grandparents, not a day passes that she doesn’t think of cooking to offer a gesture of love to those around her. Her cuisine is the perfect match between the Aosta Valley and Naples, between seemingly contrasting flavours and aromas. Her favourite dish? Crispy monkfish chunks on a fondue of Toma Valdostana, a dish that combines the equilibrium of Neapolitan cuisine with Aosta Valley ingredients.

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urt defines himself as a “food and wine fanatic”, a passion that he has cultivated since his childhood in Gressoney and that, over the years, has brought him to the most prestigious schools in the Alps: from the Regional Professional Hospitality Institute of Châtillon, through courses of the AIS (Sommelier Association) and AIBES (Barman Association) up to the selective Ecole Hôtellière in Lausanne. Each important stages, up to obtaining prestigious awards in 2016, such as the award of “Best Junior Italian Sommelier” and the best score at the “Trophée Thonon-Chateldon”. Today Kurt is the second sommelier of the Hotel Albert 1er in Chamonix, with a two Michelin star restaurant, one of the most prestigious in the Alps.

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SPECIALE DISTILLATI

Liquori e distillati della Valle d’Aosta; un’antica tradizione

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ancora viva e autentica

In Valle esiste una vera e propria tradizione nella produzione di grappe e distillati di erbe di montagna. In queste pagine vi presentiamo alcuni dei produttori più amati e affermati In the Valley there is a real tradition in the production of grappa and mountain herb spirits. In these pages we present you some of the most beloved and established producers La grappa, nettare trasparente dal profumo sottile e dal gusto secco, è il digestivo ideale dopo i ricchi pasti a base di specialità locali. La tipicità della produzione e una particolare regolamentazione regionale consentono, entro certi limiti, la distillazione delle vinacce per il consumo familiare, al quale si aggiunge oggi anche una selezionata produzione aziendale, che ha permesso l’ampliamento della gamma pur continuando a rispettare i metodi d’antan, che conferiscono al distillato un sapore e una genuinità unici nel loro genere. Le erbe alpine, che crescono a quote prossime ai ghiacciai perenni, custodiscono, oltre alle note proprietà terapeutiche, le essenze particolari (Artemisia Glacialis e Artemisia Weber) di un altro distillato tipicamente valdostano. È il Génépy, il cui aspetto giallo verdolino e il cui gusto pieno e amarognolo derivano proprio da queste essenze, raccolte con parsimonia e poi selezionate ed essiccate con grande attenzione e meticolosità.

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rappa, transparent nectar with a subtle aroma and dry taste, is the ideal digestive after rich meals based on local specialties. The typicality of the production and a particular regional regulation allow, within certain limits, the distillation of the marc for family consumption, to which today also a selected company production has been added, which has allowed for the expansion of the range while continuing to comply with the methods d’antan, which give the spirit a flavour and genuineness unique within their kind. The alpine herbs, which grow near the perennial glaciers, preserve, in addition to the known therapeutic properties, the particular essences (Artemisia Glacialis and Artemisia Weber) of another typically Aosta Valley spirit. It is Génépy, whose greenish yellow appearance and whose full and bitter taste derive precisely from these essences, collected sparingly and then carefully and meticulously selected and dried.

Alcune distillerie utilizzano ancora alambicchi tradizionali a vapore, in rame, che hanno una resa oraria limitata ma permettono di ottenere prodotti di altissima qualità. La distillazione estrae il “cuore” della grappa, scartando “testa” e “coda” per ottenere il prodotto migliore Some distilleries still use traditional steam or copper stills, which have a limited hourly output but allow them to obtain products of the highest quality. The distillation extracts the "heart" of the grappa, discarding “head” and “tail” to obtain the best product


Speciale Distillati

DISTILLERIA CORTESE

G Un Génépy d’antichissima tradizione

Grazie all’esperienza e alla passione di quattro generazioni della famiglia, la Distilleria Cortese vanta, da 100 anni, la produzione della sua gamma di Génépy artigianali, ottenuti dall’Artemisia Génépy Weber, raccolta in Valle d’Aosta.

Thanks to the experience and passion of four generations of the family, the Cortese Distillery has, for 100 years, been producing its range of artisan Génépy, obtained from Artemisia Génépy Weber, harvested in the Aosta Valley

Artemisia Génépy nasce solo sui terreni morenici dei ghiacciai della Valle d’Aosta

Artemisia Génépy grows only on the moraine soils of the Aosta Valley glaciers

DISTILLERIA CORTESE Viale IV Novembre Saint-Vincent www.distilleriecortese.it

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La storia Laurent Ottoz emigrò in Francia nel 1875, ancora bambino, e negli anni all’estero maturò una profonda esperienza presso una gloriosa distilleria transalpina. Tempo dopo si trasferì a Marsiglia, dove viveva in una numerosa colonia valdostana: lì, dal suo “Café des Alpins”, situato nel quartiere del vecchio porto, riforniva il circondario con i liquori che produceva, fino a quando - nel 1902 - decise di rientrare in Valle d’Aosta e iniziò a produrre il primo e rinomato Génépy Ottoz. Laurent Ottoz emigrated to France in 1875, while still a child, and in the years abroad he gained a profound experience at an illustrious transalpine distillery. Later he moved to Marseilles, where he lived in a large Aosta Valley colony: there, from his “Café des Alpins”, located in the district of the old port, he supplied the area with the liqueurs that he produced, until - in 1902 - he decided to return to the Aosta Valley and began producing the first and renowned Génépy Ottoz.

La novità di questa stagione è Ebo Lebo Gran Riserva dedicato ai palati più raffinati, arricchito nella ricetta originale con l’aggiunta di Génépy e zafferano entrambi prodotti in Valle d’Aosta dall’Azienda Agricola Rosset Terroir a St. Christophe. Nell’immagine il colorato fiore con i pregiati pistilli di zafferano. The latest product of this season is Ebo Lebo Gran Reserve, which is dedicated to the most refined palates, enriching the original recipe with the addition of Génépy and saffron both produced in Aosta Valley by the Rosset Rerroir farm in St. Christophe. In the image the colourful flower with the precious saffron pistils


Magiche erbe del passato

Speciale Distillati

EBO LEBO

Ebo Lebo è un antico liquore ottenuto da un sapiente e segreto dosaggio di infusi di numerose erbe Ebo Lebo is an ancient liqueur obtained from a skillful and secret dosage of infusions of numerous herbs “Con Ebo Lebo si digerisce anche la suocera”: ecco uno dei claim pubblicitari forse più familiari (e azzeccati?) creati negli anni da questa distilleria, la più antica della Valle d’Aosta, in cui oggi regna un pregiatissimo alambicco discontinuo controllato tecnologicamente, con gli altri macchinari, per l’imbottigliamento di ultima generazione. Per chi non lo sapesse, Ebo Lebo è così peptico grazie all’Achillea Millefolium (detta proprio “Ebo Lebo” nel patois di Gressoney), una piantina “magica”, dedicata all’eroe omerico Achille, che l’avrebbe utilizzata per guarire le ferite riportate in battaglia. Secondo un’altra remota leggenda furono invece i Salassi - che abitavano nell’antichità la Vallée - ad utilizzare questa pozione prodigiosa come medicina, rimedio contro ogni male; Ebo Lebo è un elisir ottenuto mediante il sapiente e segreto dosaggio di infusi di numerose erbe, dal gusto pieno e inconfondibile. Da provare anche Ebo Lebo Gran Riserva, dedicato ai palati più raffinati, arricchito nella ricetta originale con l’aggiunta di zafferano e Génépy della Valle d’Aosta.

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EBO LEBO OTTOZ DU VAL D’AOSTE Loc. Torrent de Maillod, 4 Quart Tel. 0165.774111 www.ottoz.it

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Fotografia di Manuel Giovinazzo

ith Ebo Lebo you can also digest your mother-in-law”: this is perhaps one of the most familiar advertising claims (is it spot on?). Created over the years by this distillery, the oldest in the Aosta Valley, where today a very valuable technically controlled discontinuous still reigns, with the other machinery, for the latest generation in bottling. For those who do not know, Ebo Lebo is so peptic thanks to the Achillea Millefolium (called “Ebo Lebo” in Gressoney patois), a “magic” plant, dedicated to the Homeric hero Achilles, who would use it to heal the wounds gained in battle. According to another distant legend however, it was the Salassi - who inhabited the Aosta Valley in ancient times - who used this prodigious potion as a medicine, a remedy against all evil; Ebo Lebo is an elixir obtained through the skilful and secret dosage of infusions of numerous herbs, with a full and unmistakable taste. Ebo Lebo Gran Reserva should also be tried. Dedicated to the most refined palates, enriching the original recipe with the addition of saffron and Aosta Valley Génépy.


DISTILLERIA ALPE

Passione alpina I liquori Alpe, a base di infusi e distillati di preziose erbe alpine, custodiscono intatte le fragranze salutari della montagna The Alpe liqueurs, based on the infusions and distillates of precious alpine herbs, safeguard the healthy fragrances of the mountain

Correva l’anno 1948 quando Armando Calvetti, appena terminata la II Guerra Mondiale, si laureava in chimica farmaceutica; mentre cercava lavoro nel suo settore, per hobby cominciò a produrre liquori a base di erbe nella sua piccola cantina. Visto il successo ottenuto, decise di trasformare la sua passione in un vero e proprio lavoro. E’ nata così, quasi per caso, la Distilleria Alpe, questa storica azienda valdostana che da 70 anni è gestita dalla Famiglia Calvetti. Oggi a condurla ci sono i figli di Armando, Fulvio e Augusto, che hanno seguito le orme paterne e hanno puntato tutto sulla costante ricerca della qualità.

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t was the year 1948, just after World War 2, when Armando Calvetti, graduated in pharmaceutical chemistry; while he was looking for work in his field, as a hobby he began to produce herbal liqueurs in his small cellar. Given the success achieved, he decided to turn his passion into a real job. This is how the Alpe Distillery, the historic Aosta Valley company that has been managed by the Calvetti Family for 70 years was born. Running it today, it is Armando’s sons, Fulvio and Augusto, who have followed in their father's footsteps and have focused everything on the constant search for quality.

DISTILLERIA ALPE Via Stazione, 48 Hône Tel. 0125.803145

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Speciale Distillati Il loro cavallo di battaglia è il Génépy Herbetet (che prende il nome dall’omonima vetta del massiccio del Gran Paradiso), realizzato in modo completamente naturale tramite l’infusione e la distillazione di piantine di Génépy, piccole e preziose erbe del genere Artemisia che vantano numerose proprietà benefiche e che crescono solamente in alta quota sulle Alpi occidentali. Il Génépy Herbetet è ottimo bevuto liscio, ghiacciato o caldo come grog. Si presta molto bene anche alla realizzazione di sorprendenti cocktail e drink miscelati. Tra le altre specialità dell’azienda segnaliamo anche gli amari a base di erbe, fra tutti il Benefort, prodotto con una miscela di oltre 20 tipi di erbe, radici e fiori alpini. Ottima anche la gamma di grappe bianche, invecchiate e aromatizzate, prodotte con metodi artigianali e materie prime selezionate. Passione, professionalità, competenza, tradizione e legame col territorio: ecco, dal 1948, il segreto del successo della Distilleria Alpe.

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heir warhorse is the Génépy Herbetet (which takes its name from the homonymous summit of the Gran Paradiso massif), created in a completely natural way through the infusion and distillation of Génépy seedlings, small and precious herbs of the genus Artemisia that boast many beneficial properties that only grow at high altitudes in the western Alps. Génépy Herbetet is excellent drunk smooth, with ice or hot as grog. It also lends itself well to the creation of surprising cocktails and mixed drinks. Among the other specialties of the company we must also point out the bitters based on herbs, among them Benefort, produced with a mixture of over 20 types of herbs, roots and Alpine flowers. The range of white, aged and flavoured grappa is also excellent, produced with artisanal methods and selected raw materials. Passion, professionalism, competence, tradition and a bond with the territory: this has been, since 1948, the secret of the success of the Alpe Distillery.

The Alpe Distillery has been managed with passion for over 60 years by the Calvetti Family. This family-run business specialises in producing traditional liqueurs and grappas from Aosta Valley. This artisan production, marked by the constant research for the best quality, follows the traditions of Aosta Valley’s ancient distillers

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Fotografie di Nicolò Balzani

La distilleria ALPE opera da più di 60 anni, da sempre gestita con passione dalla Famiglia Calvetti, ed è specializzata nella produzione di liquori tipici e grappe della Valle d’Aosta. Tale produzione, di stampo artigianale, improntata alla costante ricerca della qualità, segue la tradizione degli antichi distillatori valdostani



LA VALDÔTAINE - DISTILLERIA DI MONTAGNA

Il gusto unico e autentico dei distillati alpini La Valdôtaine è una piccola distilleria di montagna dove i bellissimi alambicchi distillano piccole quantità di spiriti unici, resi inimitabili dalle acque ricche di minerali dal colore stupefacente La Valdôtaine is a small mountain distillery, where fine old copper stills produce small batches of hand-crafted spirits unique for mineral-rich waters with an unbelievable colour

La montagna è uno straordinario laboratorio alchemico, un ambiente pulito e salubre dove erbe, radici, bacche, farri, fiori, frutti vengono da secoli selezionati e raccolti per farne infusi, distillati, liquori. La Valle d’Aosta, magnifica nella sua natura alpina, incarna appieno questa realtà e chiama a testimoniarla i suoi pacati ed esperti monaci e le sue minuscole distillerie. Da centinaia di anni gli abitanti di questa Valle selezionano con sapienza e coltivano le migliori essenze vegetali per trasformarle in autentiche specialità alpine. La Valdôtaine è una piccola distilleria di montagna dove i bellissimi alambicchi, in lucente rame lavorato a mano e dal respiro discontinuo, a singole cotte, distillano piccole quantità di spiriti unici, resi inimitabili dalle acque ricche di minerali, talvolta dal colore stupefacente, che dai monti precipitano a valle, fino alla distilleria. In particolare “Acqueverdi” è una sorgente dalle acque di un incredibile colore turchese, dovuto alla presenza di rari minerali, che si trova a 1.400 metri di quota sui monti alle spalle della distilleria, nell’ampio Vallone di Saint-Marcel. Affascinante esperienza che può essere vissuta a meno di due ore di cammino dalla distilleria, qualche goccia di quell’acqua “magica” entra nei prodotti. Ed è sempre nello stesso Vallone che si raccolgono alcuni degli inusuali segreti botanici che vengono infusi e poi distillati nei piccoli alambicchi discontinui, dai quali emerge il carattere “alpino” di queste produzioni.

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he high mountains surrounding our Alpine distillery form an extraordinary laboratory where herbs, rhizomes, berries, cereals, flowers and fruits have been grown over the centuries in the fresh mountain air. Monks and master distillers used them to make their precious infusions, spirits and liqueurs. Since time immemorial the inhabitants of the magnificent Aosta Valley in the heart of the Alps have selected the finest plant essences and transformed them into unique Alpine spirits. La Valdôtaine is a small mountain distillery which draws its inspiration from these traditions, where fine old copper stills produce small batches of hand-crafted spirits. Rare mountain botanicals are infused and then carefully distilled. Our traditional alembics and the local Alpine ingredients and mineral-rich waters give the special mountain character. Less than two hours' walk high up the hill behind the distillery is a unique spring whose waters have an almost unbelievable turquoise colour due to the presence of rare minerals which turns the stones over which the water tumbles into bright emeralds. Set high up in an enchanted Alpine valley, the Acqueverdi cascades down the slopes to the village of Saint-Marcel, home to our distillery. These magical, mineral-rich waters have an incredible effect on the purity of these spirits.

LA VALDÔTAINE Località Surpian Saint Marcel Tel. 0165.768919 www.lavaldotaine.it

Da centinaia di anni gli abitanti di questa Valle selezionano con sapienza e coltivano le migliori essenze vegetali per trasformarle in autentiche specialità alpine Since time immemorial the inhabitants of the magnificent Aosta Valley in the heart of the Alps have selected the finest plant essences and transformed them into unique Alpine spirits

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Fotografie di Nicolò Balzani

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Liquorilandia: il paese dei vini e dei liquori

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Si rinnova la storica bottiglieria ed enoteca di via Collomb a La Thuile. Prodotti classici ed etichette di nicchia per farvi sognare The historic bottling and wine shop in via Collomb in La Thuile has been renewed. Classic products and niche labels to make you dream

Sono davvero interessanti per tutti gli appassionati di vini e di liquori le due grandi sale del negozio. Una ricchissima esposizione di prodotti per ogni gusto e per ogni possibilità di spesa. I migliori vini valdostani ma anche selezioni di pregiate di annate francesi e di distillati solo per chi è veramente esperto e competente

The two large rooms of the shop are really interesting for all wine and liqueur lovers. A rich display of products for every taste and for every purse. The best Aosta Valley wines, but also selections of precious French vintages and distillates only for those who are truly expert and competent

LIQUORILANDIA RUITOR VINOTECA Via Collomb, 16 La Thuile Tel. 0165.884268 347.8807993

Nuova gestione per questa storica enoteca nel cuore di La Thuile: dal 1° dicembre 2017 infatti a condurla una giovane coppia di Abbiategrasso, che proprio nel paese lombardo gestiva una Torrefazione con dolciumi ed etichette di pregio. Filippo e Monica ora sono i (felici) titolari di Liquorilandia, ampia bottiglieria con due vetrine che si affacciano sulla centralissima Via Collomb, una certezza per tutti coloro che cercano alcolici nazionali e stranieri, vini italiani e regionali (oltre 1.200 prodotti). Nella prima sala si trova un’ampia scelta di liquori e di distillati da tutto il mondo, con un occhio di riguardo per i rhum, i whisky (anche giapponesi) e i gin; nella seconda sala sono presentati gli interessanti vini nazionali e apprezzate etichette valdostane, consigliate dai titolari in modo appassionato e preparato. Da sottolineare inoltre i prodotti di “Maison de France”, delle vere e proprie “chicche” destinate agli hotel di lusso, che in Valle si trovano solo qui. Durante l’estate sono in vendita i panettoni artigianali della tradizione meneghina (molto apprezzati dai clienti francesi); tutto l’anno ricercate confezioni regalo personalizzate, complementi per la degustazione - decanter, calici di vino e attrezzi del mestiere e originali profumatori d’ambiente al Génépy, perfetti per ritemprare anima e corpo durante i freddi inverni di montagna. Infine, novità 2018, le degustazioni, con vini, cocktail e birre artigianali valdostane di piccoli produttori, in abbinamento a stuzzichini selezionati.

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ew management for this historic wine shop in the heart of La Thuile: since December 1, 2017, a young couple from Abbiategrasso, who in the Lombard village managed a coffee shop with confectionery and fine labels, have run it. Filippo and Monica are now the (happy) owners of Liquorilandia, a large bottle shop with two windows overlooking the central Via Collomb, a certainty for all those looking for domestic and foreign spirits and Italian and regional wines (over 1,200 products). In the first room there is a wide selection of liqueurs and spirits from around the world, with an eye for rum, whiskeys (also Japanese) and gins; in the second room the interesting national wines and valued Aosta Valley labels are presented, recommended by the owners in a passionate and prepared way. Also worthy of note are the “Maison de France” products, real “gems” destined for luxury hotels, which, in the Valley, are only found here. During the summer the traditional handmade panettone from Milan is on sale (much appreciated by the French customers); all year round, you can find personalised gift boxes, wine-tasting accessories, decanters, wine glasses and tools of the trade - and original Génépy home perfumers, perfect for restoring body and soul during the cold mountain winters. Finally, new for 2018, tastings, with wines, cocktails and craft beers from small Aosta Valley producers, paired with selected appetizers.

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Speciale Distillati

LIQUORILANDIA RUITOR VINOTECA - LA THUILE


LO MATSÒN - COURMAYEUR FOOD MARKET

Il mercato contadino di Courmayeur: appuntamento a Lo Matsòn domenica 2 settembre di Anna Bogoni

“Chi li fa, ti aspetta!” è l’originale invito che accompagna questo entusiasmante appuntamento in Alta Valle sotto il Monte Bianco. I produttori locali incontrano i consumatori raccontando segreti, storie e tradizioni “Those who makes it, are waiting for you!” is the original invitation that accompanies this exciting event under Mont Blanc. Local producers meet consumers telling their secrets, stories and traditions


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Chi li fa, ti aspetta! I

t may surprise you that this year is the eighteenth edition. But it is not so, in the Aosta Valley traditions have very ancient histories. It might surprise you that there are about 70 producers involved and that the 2017 edition saw the participation of over 10,000 visitors. But it is not so: the numbers certainly do not exhaust the uniqueness of the event called Lo Matsòn (snack, in patois) which will be held in Courmayeur Sunday, September 2. It is actually an open-air farmer’s market, kind of an appointment with the excellence of the territory, write it down immediately in your diary so as not to miss it. Why? For at least three reasons. The first is that Lo Matsòn is the only opportunity to meet many producers who, starting with raw materials from the territory transform it into cheeses, meats, milk, yoghurt, wine, beer and sweets of a quality that can only be found in the Valley. You won’t often attend a market made of stories: there are those who have spoken to the bees to produce the best honey, those who brushed the Fontina, those who has harvested the grapes on steep slopes, those who know every secret of their cows and those who went Génépy hunting among the rocks.

Fotografie di RobertoTaddeo

Potrebbe stupire che quella di quest’anno sia la diciottesima edizione. Ma non è così, in Valle d’Aosta le tradizioni hanno storie molto antiche. Potrebbe stupire che a essere coinvolti siano circa 70 produttori e che l’edizione del 2017 abbia visto la partecipazione di oltre 10.000 visitatori. Ma non è così: i numeri non esauriscono certo l’unicità della manifestazione chiamata Lo Matsòn (merenda, in patois) che si svolgerà a Courmayeur domenica 2 settembre. Si tratta infatti di un mercato contadino all’aperto, una sorta di appuntamento delle eccellenze del territorio, da segnarsi subito in agenda per non lasciarselo sfuggire. Perché? Per almeno tre motivi. Il primo è che Lo Matsòn è l’unica occasione per incontrare numerosi produttori che partono dalla materia prima del territorio per trasformarla, restando sul territorio, in formaggi, salumi, latte, yogurt, vino, birra, dolci di una qualità che solo in Valle si può trovare. Non capita facilmente di frequentare un mercato fatto di storie: c’è chi ha parlato con le api per produrre il miele migliore, chi ha spazzolato le fontine, chi ha vendemmiato in salita, chi conosce ogni segreto delle sue mucche e chi è andato a caccia di Génépy tra le rocce.


LO MATSÒN - COURMAYEUR FOOD MARKET

Chi li fa, ti aspetta!

S Sono i produttori l’anima autentica di Lo Matsòn, gli stessi che dalle cinque del mattino mettono in mostra sui banchi il frutto del loro lavoro fresco di giornata o quello che ha richiesto un anno di fatica ed è ancora più prezioso: il vero buon cibo, perché etico, sano e naturale. Gente che si tramanda attività da generazioni, altri che hanno lasciato lavori più tradizionali e si sono trasferiti in Valle per diventare artigiani del cibo scappando dalle frenesie delle città; storie belle di uomini e donne, di giovani che non pensano di fare fortuna all’estero, ma che hanno la voglia e il coraggio di rimboccarsi le maniche e di credere nella terra, nella tradizione e nei valori di una cultura contadina che qui è ancora molto sentita. A seguire, dopo prodotti e produttori, c’è un ulteriore punto a favore di Lo Matsòn, per cui vale il viaggio, ed è che si svolge a Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco, un luogo unico con la capacità di richiamare da tutto il mondo coloro che amano gli straordinari panorami estivi di montagna. Infine, Lo Matsòn esprime una lezione di vita, perché in una giornata si racconta una storia lunga un anno. Rappresenta il culmine di stagioni vissute laboriosamente, al ritmo delle giornate trascorse con gli animali, o piegati a raccogliere uva, delle levatacce nel cuore della notte per mungere le vacche, delle estati sempre troppo brevi negli alpeggi e degli inverni sepolti sotto la neve. Perché qui si lotta con il clima e con le pendenze, con carattere e tenacia. In altre parole, una vita non facile, ma che ha il sapore della sfida che diventa gioia quando è una conquista.

I produttori de Lo Matsòn propongono carne e salumi, distillati e liquori, formaggi, frutta, ortaggi e verdura, miele, vino e birra

The producers of Lo Matsòn offer meat and salami, spirits and liquers, cheeses, fruit, vegetables, honey, wine and beer

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he producers are the authentic soul of Lo Matsòn, the same ones who from five in the morning display on their stalls the fruit of their work fresh from the day or that which took a year of hard work and it is even more valuable: real good food because it is ethical, healthy and natural. People who have handed down business for generations, others who have left traditional jobs and moved to the Valley to become food artisans, escaping the frenzy of the city; beautiful stories of men and women, of young people who do not think of making a fortune abroad but who have the desire and the courage to roll up their sleeves and to believe in the land, in the tradition and values of a farming culture that is still deeply felt here. Next, after the products and manufacturers, there is a second point in favour of Lo Matsòn, to make the trip worthwhile, that it is held in Courmayeur, at the foot of Mont Blanc, a unique place with the ability to draw people from all over the world who love the extraordinary summer mountain scenery. Finally, Lo Matsòn expresses a life lesson, because in one day a year’s story is told. It represents the culmination of seasons lived laboriously, the rhythm of the days spent with animals, or bent over to pick grapes, or of up early in the mornings to milk the cows, the summers that are always too short in pastures and winters buried under the snow. Because here it is a struggle with the weather and with gradients, with character and tenacity. In other words, a life that is not easy, but it is the challenge that becomes joy when an achievement is made.


I protagonisti de Lo Matsòn sono i produttori. Ognuno di loro ha un volto, una storia e un’esperienza da raccontare. L'interessante sito ufficiale della manifestazione (www.lomatson.it) consente di conoscerli uno a uno con un breve testo che illustra l’impegno e la passione che pongono nelle proprie attività.

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Fotografie di RobertoTaddeo

The protagonists of Lo Matsòn are the producers. Each of them has a face, a story and an experience to tell. The interesting official website (www.lomatson.it) allows you to know them one by one with a short text outlining the commitment and the passion they put into their business operations.


I banchi nelle vie centrali di Courmayeur consentono di ammirare, toccare e assaggiare i vari prodotti e di informarsi su ogni dettaglio della produzione The stalls in the central streets of Courmayeur allow you to admire, touch and taste the various products and to find out every details about their production

I protagonisti de Lo Matsòn sono i produttori. Ognuno di loro ha un volto, una storia e un’esperienza da raccontare. L'interessante sito ufficiale della manifestazione (www.lomatson.it) consente di conoscerli uno a uno con un breve testo che illustra l’impegno e la passione che pongono nelle proprie attività The protagonists of Lo Matsòn are the producers. Each of them has a face, a story and an experience to tell. The interesting official website (www.lomatson.it) allows you to know them one by one with a short text outlining the commitment and the passion they put into their business operations

LO MATSÒN - COURMAYEUR FOOD MARKET www.lomatson.it www.courmayeurmontblanc.it


IN PRIMO PIANO

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Courmayeur, enjoy Food at its Peak Parte del fascino di Courmayeur risiede nelle eccellenze culinarie dei suoi ristoranti, locali gourmet sulle piste da sci e rifugi, e nella varietà di prodotti agroalimentari. Una ricchezza dovuta alla fatica, alla passione, all’amore di tanti produttori che si impegnano quotidianamente nel loro lavoro Part of the charm of Courmayeur lies in the culinary excellence of its restaurants, gourmet establishments on the ski slopes and refuges, and in the variety of agri-food products. A wealth due to effort, to passion, to the love of the many manufacturers who engage daily in their work Courmayeur, sul versante italiano del Monte Bianco, è tra le località alpine più rinomate, una meta eccezionale per gli amanti della montagna, ma anche una destinazione gourmet nel tipico stile italiano. Il suo territorio offre un’incredibile varietà di prodotti gastronomici unici e cucina di alta qualità. Da questa consapevolezza nasce “Courmayeur loves food”, il progetto di valorizzazione di Courmayeur che identifica nel cibo, primo fattore aggregante, un importante veicolo di promozione e comunicazione.

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ourmayeur, on the Italian side of Mont Blanc, is among the most famous Alpine mountain resorts, an exceptional destination for mountain lovers, but also, a gourmet destination in the typical Italian style. Its territory offers an unbelievable variety of unique gourmet products and high-quality food. From this awareness comes “Courmayeur loves food”, Courmayeur’s appreciation project that identifies in the food, as a first combining factor, an important vehicle for promotion and communication.

Mountain Gourmet Ski Experience 14/17 marzo 2019 È proprio per la ricchezza dei prodotti del territorio e per l’alta qualità dei ristoranti di Courmayeur che Heston Blumenthal, il pluristellato chef inglese, noto esponente della cucina molecolare, ha scelto la località ai piedi del Monte Bianco per dare vita a un format gastronomico particolare, il “Mountain Gourmet Ski Experience“. Il grande chef inglese, accompagnato dai colleghi stellati britannici, ha organizzato, per il 5° anno consecutivo, un viaggio tra ristoranti d’alta quota, ottimi vini, sapori genuini e appassionanti discese sulla neve.

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t is for the richness of the products of the territory and for the high quality of Courmayeur’s restaurants that Heston Blumenthal, the multi Michelin starred English chef, known as the exponent of molecular cuisine, has chosen the resort at the foot of Mont Blanc to give birth to a particular gourmet format, the “Mountain Gourmet Ski Experience”. The great English chef, accompanied by his British starred colleagues, has organized, for the 5th consecutive year, a trip between fine restaurants at high altitude, great wines, genuine flavours and exciting descents on the snow.


COURMAYEUR ESTATE

Courmayeur: tavola C con vista

Courmayeur è una delle località turistiche più conosciute, frequentate e ammirate del mondo. Una cittadina antica, riservata e caratteristica che sa unire con disinvoltura il fascino della natura e delle tradizioni alpine con il glamour e le frequentazioni vip e modaiole. “Enjoying Italy at its peak” è il fortunato slogan che accompagna ogni iniziativa di comunicazione mettendo al centro dell’interesse dei turisti e dei viaggiatori internazionali proprio il “Bel Paese Italia” e il Monte Bianco, una delle vette più famose e ammirate, oggi raggiungibile con la nuova e spettacolare funivia SkyWay. Ma Courmayeur in queste stagioni ha ben compreso come il cibo e l’enogastronomia siano temi importanti, attuali e graditi dai propri ospiti. In paese, e nelle magnifiche valli circostanti, i ristoranti sono numerosi, graziosi e molto frequentati. La ricerca di prodotti di stagione e del territorio e i piatti gustosi della tradizione di montagna muovono le scelte dei ristoratori con proposte di ottimo livello. Nel corso dell’anno si svolgono originali eventi e manifestazioni dedicati al cibo e al gusto. Numerosi chef stellati, sia internazionali che valdostani, propongono occasioni gourmet per i palati più esperti e raffinati. Infine sono da segnalare particolari iniziative espressamente dedicate alle Cantine e ai produttori di vino con l’organizzazione di presentazioni, incontri e degustazioni.

Sono attraenti e interessanti le proposte nella zona del Monte Bianco per chi ama la buona cucina. Dai rinomati chef stellati alle pizzerie, dalle baite in quota ai ristoranti negli hotel; numerose soluzioni per atmosfera, gusto e fascia di prezzo The proposals for those who love good food are attractive and interesting in the Mont Blanc area. From the renowned starred chefs to pizzerias, from mountain huts up the mountain to the restaurants in hotels; numerous solutions for atmosphere, taste and price range

ourmayeur is one of the best known tourist resorts, popular and admired in the world. An ancient town, that is characteristic and reserved, that is able to combine, with ease, the charm of nature and Alpine traditions with the glamor of visiting celebrities and fashionistas. “Enjoying Italy at its peak” is the lucky slogan that accompanies each communication initiative, putting “the beautiful country Italy” and Mont Blanc, one of the most famous and admired peaks that is now reached by the new and spectacular SkyWay cable car at the centre of focus for tourists and international travellers. But Courmayeur in these seasons has well understood how food and wine are important issues, current and appreciated by guests. In the town, and in the magnificent surrounding valleys, the restaurants are numerous, charming and very popular. The search for seasonal local products and tasty dishes of mountain tradition means you have a large choice of restaurants with excellent proposals. During the year, there are original events and exhibitions dedicated to food and taste. Many starred chefs, both international and from the Aosta Valley, offer gourmet opportunities for the most expert and refined palate. Finally, we must point out the particular initiatives specifically dedicated to wineries and winemakers with the organisation of presentations, meetings and tastings.

I ristoranti di Courmayeur sono tra i più rinomati delle Alpi. Piatti tipici e della tradizione ma anche interessanti proposte creative e gourmet The restaurants of Courmayeur are among the most famous in the Alps. Typical and traditional dishes but also interesting creative and gourmet proposals

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The CORNER Magazine desidera segnalarvi alcuni dei ristoranti più interessanti di Courmayeur e dintorni. Vi suggeriamo di utilizzare anche la APP iMontBlanc sul vostro telefonino per ricercare e valutare ogni locale con immagini, descrizioni, dati di contatto e geolocalizzazione The CORNER Magazine want to tell you about some of the most interesting restaurants in Courmayeur and its surroundings. We suggest that you also use the APP iMontBlanc on your phone to search for and evaluate each establishment with images, descriptions, contact details and geolocalization IN CENTRO PAESE E FRAZIONI L’Étoile - Tel. 0165.848157 La Terrazza - Tel. 0165.843330 Pierre Alexis - Tel. 0165.846700 Le Vieux Pommier - Tel. 0165.842281 La Padella - Tel. 0165.841977 La Boîte - Tel. 0165.846794 Osteria Wine Bar - Tel. 0165.841645 Officina del Gusto (Larzey) - Tel. 0165.844817 Lo Sciatore (Dolonne) - Tel. 0165.844788 La Palud (Frazione La Palud) - Tel. 0165.89169 Locanda La Brenva (Entrèves) - Tel. 0165.897642 La Maison De Filippo (Entrèves) - Tel. 0165.869797 Chalet Plan Gorret (Plan Gorret) - Tel. 0165.841988 IN QUOTA Rifugio Maison Vieille - Tel. 328.0584157 Chateau Brânlant - Tel. 347.8916847 Chiecco - Tel. 338.7003035 Super G - Tel. 0165.842660 La Chaumière - Tel. 392.9585987 La Loge du Massif www.lemassifcourmayeur.com Bar du Soleil - Tel. 349.5444084 Chez Croux -Tel. 348.5175861 Le Vieux Grenier - Tel. 348.6723645 Rifugio Lo Riondet (La Thuile) - Tel. 335.8130180 Lo Ratrak (La Thuile) - Tel. 346.6094102

VAL VENY La Zerotta - Tel. 335.6355265 Capitan des Alpes - Tel. 0165.869066 Pré de Pascal - Tel. 0165.869090 La Grolla - Tel. 338.4265695 La Fodze - Tel. 392.0711699 VAL FERRET La Grandze - Tel. 347.8916847 Chalet Proment - Tel. 0165.897006 Miravalle - Tel. 0165.869777 Lo Brenlo - Tel. 0165.869715 I MIGLIORI RISTORANTI NEGLI HOTEL QC Termemontebianco (a Palleusieux) - Tel. 0165.87004 L’Aubergine (Auberge de la Maison a Entrèves) Tel. 0165.869811 Au Coeur des Neiges - Tel. 0165.843514 Petit Royal e Gran Royal (Grand Hotel Royal e Golf) - Tel. 0165.831611 La Fourchette (Grand Hotel Courmayeur) - Tel. 0165.844542 Al Torchio (Hotel Lo Scoiattolo) - Tel. 0165.846716 Il Ristorantino (Hotel Svizzero) - Tel. 0165.848170 Novecento (Hotel Villa Novecento) - Tel. 0165.843000 La Sapinière (Hotel Gran Baita) - Tel. 0165.844040 Aria (Hotel Maison St Jean) - Tel. 0165.848069 Stars (Hotel Nira Montana a La Thuile) Tel. 0165.883125

A POCHI KM DA COURMAYEUR Locanda Bellevue (Pré Saint Didier) - Tel. 0165.87855 Lo Carà (presso il Parco Avventura a Pré Saint Didier) Tel. 335.5918089 Lo Tatà (La Thuile) - Tel. 0165.884132 La Jolie Bergère (Planaval/La Salle) - Tel. 0165.861292 Les Combes (Cheverel/La Salle) - Tel. 0165.863982 Ristorante Green Park (La Salle) - Tel. 0165.861943 Petit Gourmet (La Salle) - Tel. 0165.1853187 Biker’s Pub (Morgex) - Tel. 329.5380458 Da Beppe (Morgex) - Tel. 0165.809962 BAR, ENOTECHE, GOLOSITÀ, PASTICCERIE E GOURMANDISES Caffè della Posta - Tel. 0165.842272 La Bouche - Tel. 328.6725420 Pan X focaccia - Tel. 0165.8842303 Le Dahu - Tel. 0165.842348 Negozi Panizzi - Tel. 0165.843041 Pastificio Gabriella - Tel. 0165.843359 La Luge -Tel. 0165 843671 Gourmandises - Tel. 0165.842138 Gelateria Pilier Central (Morgex) - Tel. 0165.809011 La Crèmerie (La Thuile) - Tel. 338.7018613


www.courmayeur-montblanc.com


AU COEUR DES NEIGES RESORT - COURMAYEUR

Au Coeur des Neiges a Courmayeur è un resort di charme per un raffinato soggiorno e speciali sorprese gastronomiche Au Coeur des Neiges in Courmayeur is a charming resort for a refined stay and special gastronomic surprises

Your private & romantic dinner AU COEUR DES NEIGES LUXURY CHALET Strada Statale 26, 2/b Courmayeur (AO) Tel. 0165.843514 www.aucoeurdesneiges.com

La giornata sulle piste è terminata, dopo le discese tra i boschi al cospetto del Monte Bianco, non c’è nulla di meglio che lasciarsi accogliere dal calore di uno chalet di montagna, trascorrendo qualche ora nelle rigeneranti acque del centro benessere. Tutto questo è possibile al resort Au Coeur des Neiges, un complesso di eleganti chalet nei quali gli ospiti possono trovare la riservatezza di una struttura indipendente, al contempo dotata di tutti i servizi e comfort dell’hotel a quattro stelle. Il Bistrot è un luogo perfetto dove poter gustare piatti semplici e genuini. Per chi invece desideri l’intimità di una cena a lume di candela, uno chef de cuisine e un cameriere privato sono a disposizione per coccolarvi con una cena preparata direttamente all’interno del vostro chalet.

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he day on the slopes is over, after skiing between the woods in front of the great Mont Blanc, there is nothing better than being welcomed by the warmth of a cozy chalet, after relaxing in the reinvigorating waters of a wellness center. This is possible at Au Coeur des Neiges, a beautiful village of elegant chalet, within guests can find the privacy of an independent structure, but having at the same time all the services and comforts offered by a four stars hotel. The Bistrot, with a cozy and warm atmosphere, is a perfect place to enjoy simple but genuine creations. For those of you who prefer the intimacy of a romantic dinner, a personal chef de cuisine and a private waiter are at your disposal to organize a special dinner right into your chalet.

Gli appartamenti e gli chalet di questo piccolo villaggio danno vita a un complesso di raffinata eleganza e dalla personalità unica Chalets and apartments enhance a unique personality, where the color of Mont Blanc create a magical atmosphere

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IMMAGINI D’AUTORE

Tradizioni vive Te s t o e i m m a g i n i d i S t e f a n o To r r i o n e

Tzan, Rebatta, la Féta dou Barò, la Bataille des reines, la Badoche di La Salle sono alcune delle tradizioni più vive della Valle d’Aosta. Giochi popolari con mazze e pallini in campo aperto, la Festa del Barile a Cogne che sancisce il debutto dei diciottenni del paese che trasportano e danzano con un barile pieno di vino, la battaglia delle mucche regine dell’alpeggio, la danza tra gli alberi della festa patronale di “Sen Cachan” a La Salle sono momenti simbolo della vita della regione alpina di lingua francoprovenzale, sono sopra ogni cosa situazioni uniche che si svolgono secondo ritualità antiche nei giorni speciali del calendario contadino, che ancora oggi scandisce la vita dei valdostani. Queste sono le storie vere di una cultura antica che ho sempre amato e fotografato con passione, perchè in un mondo che diventa sempre più uguale, penso che le tradizioni aiutino a capire e ad amare i luoghi rendendoli nello stesso tempo unici e speciali.

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zan, Rebatta, la féta dou Barò, la Bataille des reines, la Badoche of La Salle are some of the liveliest traditions of the Aosta Valley. Popular games with clubs and balls in open fields, the Barrel Festival in Cogne which marks the debut of the town’s eighteen year olds, who dance while carrying a barrel full of wine, the battle of the queen cows of the Alpine pastures, the dance among the trees of the patronal celebrations of “Sen Cachan” in La Salle are symbolic moments in the life of the Alpine region of FrancoProvencal dialect, and are above all unique situations that take place according to ancient rituals on special days of the farm calendar, which still today punctuates the life of the Aosta Valley people. These are the true stories of an ancient culture that I have always loved and photographed with passion, because in a world that is becoming always more identical, I think that the traditions help to understand and love places making them unique and special at the same time.

Valle d'Aosta, giocatori di tzan, sport de “notra tera” gioco tradizionale valdostano Aosta Valley, players of Tzan, “sport de notra tera”, a traditional game in the Aosta Valley

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La cultura antica della Valle d’Aosta attraverso le magnifiche immagini di Stefano Torrione che aiutano a capire e ad amare questi luoghi speciali The ancient culture of the Aosta Valley through Stefano Torrione’s magnificent images, that help to understand and love these special places


IMMAGINI D’AUTORE

Valle d'Aosta, il gruppo folkloristico “Lou Tintamarro” di Cogne alla rassegna delle corali al castello di Aymavilles Aosta Valley, the folk group “Lou Tintamarro” of Cogne at the festival of the choirs at Aymaville castle

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Valle d'Aosta, gioco della rebatta Aosta Valley, game of rebatta

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IMMAGINI D’AUTORE

Valle d'Aosta, Cogne, Festa dei Coscritti “Fèta dou Barò” Aosta Valley, Cogne, Festa dei Coscritti “Fèta dou Barò”

Valle d'Aosta, Piccolo San Bernardo, Bataille de Reines alla Fete des Bergers Aosta Valley, Piccolo San Bernardo, Bataille de Reines at the Fete des Bergers


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