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Saluti
from "Le Marche a 5 Cerchi" 1^ edizione, a cura di Andrea Carloni. . Atene 1896 - Vancouver 2010
by GIOCOM
Giovanni Petrucci
Presidente Nazionale Coni
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Le emozioni olimpiche vivono per sempre. Sono frammenti di gloria senza tempo, destinati a rimanere scolpiti nell'immaginario collettivo a dispetto degli anni che scorrono inesorabili.
Questa iniziativa editoriale è certamente meritevole di risalto perché sa attribuire il giusto rilievo agli azzurri della Regione Marche capaci di scrivere, a tinte forti, la storia a cinque cerchi. Partecipare ai Giochi Olimpici ha un valore simbolico di grande rilevanza.
Premia sacrifici, costanza, serietà e talento, schiudendo scenari di gloria e prestigio. Ritengo quindi doveroso rivolgere un plauso al Presidente Sturani per questa brillante idea, che si propone di celebrare chi ha contribuito a conferire prestigio al Paese e alla Regione con i propri risultati agonistici.
Dietro ai grandi campioni ci sono infatti uomini di riconosciuta rettitudine e professionalità, un esempio per le nuove generazioni e per chiunque si avvicini al nostro movimento.
Le Marche possono vantare un ricco patrimonio a livello culturale e sportivo, grazie a una scuola che ha vissuto negli anni all'insegna della continuità, senza disperdere i principi etici, morali e tecnici che sono alla base di ogni successo.
L'occasione mi consente quindi di salutare idealmente tutti i campioni del passato, con l'auspicio che riescano a trasferire il loro bagaglio di classe e qualità alle giovani leve.
La speranza è che ci siano tanti nuovi capitoli da aggiungere a questa meravigliosa storia, a partire dall'ormai imminente XXX edizione dei Giochi Olimpici Estivi di Londra 2012.
Gianmario Spacca
Presidente Regione Marche
Dalla poesia alla musica, dalla pittura alla scienza, le Marche “esportano” da sempre talenti eccezionali in tutto il mondo. A questo straordinario “movimento” non fa eccezione lo sport. Ricordare tutti i campioni che nel corso di oltre un secolo hanno tenuto alti i colori delle Marche nelle competizioni internazionali, a partire dalle Olimpiadi, non è impresa semplice.
Il giornalista Andrea Carloni ci è riuscito e in questo prezioso libro pubblicato con il sostegno del CONI e della Regione, offre un’inedita ricognizione della partecipazione marchigiana alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi, dai primi Giochi del 1896 a quelli di Vancouver del 2010.
Un omaggio alle virtù che la comunità marchigiana ha saputo e sa esprimere, un doveroso riconoscimento ai grandi campioni, ma anche a chi lavora “dietro le quinte”: dirigenti, tecnici, medici, giudici, giornalisti, figure cui spetta un ruolo importantissimo nel successo di un atleta.
“Le Marche a 5 Cerchi” è un regalo che Carloni ha voluto fare al talento marchigiano: grazie a un lavoro certosino di ricerca di documenti e di raccolta di materiale spesso raro, si è ricostruita la storia gloriosa delle Marche olimpioniche, che soprattutto i più giovani potranno finalmente conoscere nella loro interezza.
E’ con entusiasmo, quindi, che la Regione ha voluto sostenere questo progetto che racconta un passato di grandi successi, nella consapevolezza che anche le nuove generazioni sapranno regalare alla nostra terra nuovi exploit mondiali.
Andrea Cardinaletti
Presidente ICS Istituto per il Credito Sportivo
Saluto con gioia e partecipazione la realizzazione di questo importante documento che, nelle corde della regione Marche, vuole delineare un percorso storico di tutti i successi dei campioni marchigiani che nel tempo hanno raggiunto i vertici dello sport.
L’importanza di ricordarli nasce dall’esigenza di rinverdirne il significato, carpirne gli esempi e tramandarne le valenze storiche, comprenderne i percorsi per poter rinnovare e riattualizzare gli stessi valori che ne sono stati alla base. Perdere, rialzarsi, riprovarci ancora, prendersi l’oro e qualche volta il record del mondo, e poi piangere, come i campioni veri, per l’emozione. E quante sfumature di fatica e di riscatto hanno assunto per tanti di loro i colori dei cerchi olimpici.
Perché ciascuno di questi atleti ha la forza e la determinazione di chi dimostra che tutto si può fare, se si possiede un sorriso con vista sul futuro. Sono storie di sport e di vita quelle descritte in questo libro, di sacrifici, impegno, volontà e tanta passione; di chi dà l’anima per inseguire un sogno ed ha un cuore grande così, pieno di valori autentici, sani e puliti.
La partecipazione a questa importante opera di memoria è l’occasione per dimostrare che non bisogna mollare mai su nessuno dei valori che lo sport rappresenta; nei suoi principi di lealtà, pari opportunità e integrazione sociale risiedono i germogli di una possibile aggregazione sociale in chiave positiva.
L’ICS attraverso un impegno tenace e convinto di sviluppo dello sport è fortemente concentrato su di una prospettiva di crescita culturale e sociale del nostro Paese, convinto che, anche nei momenti di difficoltà, c’è sempre un nuovo inizio e una sfida da riprendere.
Serenella Moroder
Assessore allo Sport e Turismo Regione Marche
Riscoprire e rivivere le imprese degli atleti marchigiani nel corso dei Giochi Olimpici, dalla loro rinascita in epoca moderna fino ai giorni nostri, è la maniera più significativa per avvicinare la nostra comunità alla XXX edizione delle Olimpiadi, che si svolgeranno nel 2012 a Londra.
Tanti sono i Marchigiani che hanno partecipato ai Giochi, come atleti competitori nelle più varie discipline, ma anche come professionisti a supporto delle gare. Le loro storie e le loro esperienze testimoniano quanto lo sport sia un elemento fondamentale della società, perché educa nell’impegno costante e spinge alla sfida per superare i propri limiti e dare il meglio di sé.
Le Marche sono una regione in cui è possibile praticare tutti gli sport, sia indoor che outdoor, grazie a un sistema di impianti sportivi diffusi anche nei centri minori, e che spesso sono di alta qualità tecnica, e grazie a un territorio vario che, tra montagne, colline e mare, permette di potersi cimentare in ogni pratica sportiva in un ambiente piacevole e armonioso.
La Regione Marche da sempre profonde il massimo impegno per favorire la pratica dello sport a tutti i livelli, amatoriale e professionista. Dunque sono sicura che questo libro infonderà ancora di più negli abitanti delle Marche il desiderio di dedicarsi al proprio sport preferito: molti sono i campioni che verranno, e tante sono ancora le pagine da scrivere negli annali olimpici!
Luciano Goffi
Direttore generale UBI Banca Popolare Ancona
Nata come Cooperativa di Jesi nel 1891, la Banca Popolare di Ancona, oggi parte integrante del Gruppo UBI Banca, compie 120 anni di vita proprio nel 2011. Qualche anno prima che Atene ospitasse i Giochi della prima Olimpiade moderna, la nostra Banca aveva già aperto i suoi primi sportelli, che avrebbero dato inizio ad una progressiva presenza su sette regioni italiane.
La storia della nostra Banca è, dunque, anche un po’ la storia delle Olimpiadi, capaci di affrontare e vincere le tante sfide della modernità, senza mai perdere di vista i valori che le hanno fondate. Soprattutto la nostra è la storia di un Istituto bancario che ha sempre fatto della vicinanza al territorio e della sua valorizzazione l’elemento distintivo.
In particolare, una vicinanza al mondo sportivo, espressa principalmente con il sostegno – ormai ventennale – al Club Scherma Jesi, ma rivolta anche a tanti altri sodalizi della regione, specie nei confronti di quelli che manifestano una cura particolare dei Settori Giovanili.
Ma ciò che alimenta la nostra azione anche in momenti congiunturali così difficili, è la volontà di promuovere i tanti valori che lo Sport contiene e veicola. Per questo ad ognuna delle Società sportive che la Banca sostiene abbiamo chiesto il rispetto dei Valori del nostro “Codice AtlETICO”.
Si spiega anche così la scelta della Banca Popolare di Ancona di sostenere la pubblicazione de “Le Marche a 5 Cerchi”, frutto della lungimiranza del CONI delle Marche, della sensibilità dimostrata dalla Regione Marche e dell’opera di ricerca svolta da Andrea Carloni, nostro consulente ormai da anni.
L’auspicio é che questa pubblicazione rappresenti uno stimolo al’intero movimento sportivo marchigiano, affinché agli allori già conseguiti, impegno, spirito di sacrificio e determinazione sappiano farne seguire molti altri.
Che le Marche avessero dato tanto allo sport, lo sapevamo. Che continuino a dare molto, è sotto gli occhi di tutti. Adesso però abbiamo la certezza dell'importanza del contributo della nostra Regione alla storia dello sport italiano. Una certezza tangibile, fatta di numeri, di date, di biografie, emerse dalla memoria e dai documenti, grazie al lavoro minuzioso di Andrea Carloni.
Un lavoro importante, che va a colmare un vuoto: è infatti la prima volta che la storia dell’impegno olimpico marchigiano viene indagata in maniera sistematica e facilmente consultabile.
Si tratta, e ne va reso merito, di uno sforzo che ha trovato l'adesione convinta della Regione Marche e dell’Istituto di Credito Sportivo, insieme a sponsor come la UBI Banca Popolare di Ancona e la Edilcost, entrambi vicini al mondo dello sport, senza il cui sostegno non sarebbe stato possibile arrivare al termine dell'impresa.
Quello che emerge dall'opera “le Marche a 5 Cerchi” è, certamente, un riconoscimento del grande lavoro fatto, ma anche una forte responsabilità per il futuro: adesso sappiamo, nero su bianco, di cosa dovremo essere all'altezza negli anni che verranno, a partire dal 2012, con i Giochi Olimpici di Londra.
E ci prendiamo fin da subito, come CONI Marche, un impegno: quello di proseguire negli anni a venire il lavoro di Andrea Carloni, con degli annali che fissino di volta in volta i risultati ottenuti dai nostri atleti.
Perché la storia dello sport olimpico marchigiano ci conferma che la nostra regione rappresenta un piccolo, grande modello di eccellenza, nello sport di vertice come in quello di base: da Serafino Mazzarocchi, il ginnasta primo marchigiano olimpico (e olimpionico, con un oro e un bronzo) a Stoccolma 1912, ai trionfi della scherma a Pechino 2008, in questi anni le Marche hanno portato a casa 50 medaglie, comprese quelle conquistate dai nostri atleti paralimpici. E abbiamo intenzione di non fermarci qui.
Fabio Sturani
Presidente Coni Regione Marche