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CI VORREBBE IL METAVERSO

MENTRE IL MERCATO DEL GIOCO TERRESTRE È ANCORA ALLE PRESE CON L’ANNOSA QUESTIONE TERRITORIALE, CONTINUANO A SVILUPPARSI NUOVE FRONTIERE TECNOLOGICHE E DIGITALI. E NUOVI “MONDI”, DOVE POTREBBE TROVARE CASA UN’ALTERNATIVA AL GIOCO FISICO. NEL BENE E NEL MALE.

di Alessio Crisantemi

uante volte si saranno detti gli addetti ai lavori: ci vorrebbe un’altra dimensione per offrire gioco legale sul territorio. Dovendo seguire le varie restrizioni regionali che arrivano a interdire (addirittura) fino al 98 percento delle città. E quante volte si saranno detti, pure, che tali restrizioni sono del tutto inefficaci, sapendo che oggi non ha più senso parlare di barriere fisiche, quando possono essere facilmente arginate dal digitale. Considerazioni fin troppo semplici, ma anche per questo amare, perché non ancora considerate da tutte le amministrazioni e da tutti i tribunali. Ma è giunto il momento di affrontare seriamente il problema e di guardare avanti. Perchè il futuro è già arrivato. E sta impattando anche sul gaming. Basti pensare al Metaverso: un ambiente virtuale di cui si parla ormai ovunque (ok, se ne parla troppo), dove il gam(bl) ing è destinato a svolgere un ruolo fondamentale. Come spiega Giuliano Noci, professore ordinario di Strategia & Marketing del Politecnico di Milano, nel panel “Sul Metaverso non si scherza ma si gioca” ospitato dal FutureLab 2023, non si tratta più di essere favorevoli o contrari rispetto a certi temi e alle nuove tecnologie, ma solo di prendere atto di un cambiamento in corso, destinato a diventare centrale nella vita di tutti noi. Migliorandola, però, come tiene a precisare. “Osservando le prime fasi di sperimentazione, i contenuti immersivi grazie al senso di presenza hanno un impatto fortemente positivo”, afferma. E sottolinea: “Il 2022 era iniziato con una tensione in senso attenzionale sul Metaverso, ora siamo invece in una situazione opposta in cui esso rappresenta il nuovo internet, questo perché c’è un’architettura che semplifica l’apprendimento”. Mai c’è stata così grande attenzione da parte delle imprese e c’è da capire le architetture attraverso cui si manifesteranno i contenuti immersivi, in uno spazio che va dalla realtà fisica alla realtà virtuale. “Non c’è una contrapposizione tra questi ruoli, ma un continuum questi contenuti immersivi manifesteranno la loro utilità per il mondo reale”. E nonostante la scarsa propensione degli italiani al digitale, anche qui il mondo (e il paese) sta cambiando. “È evidente che abbiamo a che fare con un salto tecnologico che ha impatti sociali, manageriali ed economici molto significativi che si dipaneranno su una scala temporale non ancora chiara. Il gaming aiuterà in quanto è un elemento

Qdi socialità e può essere interessante anche in chiave di community building come pure di community engagement”.

È il momento dunque di fare i conti con la realtà (fisica e virtuale). Guardando ai “nuovi mondi” anche in termini di gambling, quindi di slot o vlt. Perché li ci può essere il futuro. E, soprattutto, li non ci sono distanze che tengano. Almeno in teoria. Non a caso, c’è già chi ci sta lavorando. Come spiega Stefano Fregoni, managing director di FilsGame: “Per noi la sfida è quella di avvicinare nel metaverso parte del pubblico che si è affacciato al gioco online, non solo gambling ma anche arcade. Vogliamo creare e provare delle funzionalità social che vengono poi reinserite all’interno di un gioco. Il Metaverso ci permette di fare delle prove meno costose in termini di certificazione e di sperimentare delle funzionalità di gamification per poi inserirle in prodotti da certificare”. Un altro fronte è quello di “sviluppi dedicati alle community dove gli sviluppatori si possono incontrare e scambiare informazioni che coprono diverse tipologie di clientela, dal giocatore più esperto a quello senza esperienza It. Questo per noi è particolarmente importante. Il mercato italiano è tra i più grossi su giochi e Arcade, mentre l’Europa è un mercato molto saturo dal punto di vista dello sviluppo di giocatori. Riuscire a coinvolgere queste tipologie di giocatori in un ambiente immersivo è fondamentale per sviluppare il business che copra solo una parte del mercato”. In questo senso, dunque, tutto appare molto più concreto di quanto si possa immaginare.

Ma tornando alle restrizioni, come si regolamenta tutta questa roba, in conflitto o in coerenza con il terrestre? Stefano Sbordoni, legale esperto di gaming e tecnologie, spiega: “Partirei dall’assunto secondo cui la norma è statica, mentre il mercato è dinamico. In tal caso è l’opposto, con la norma è l’accompagnatrice. Non dobbiamo cercare nulla di nuovo, anche per evitare di affogare nella burocrazia. Parlando di gambling e di un setup regolatorio molto rigido e molto attento non c’è da ricercare un granché, basta adattare i principi generali a queste nuove realtà. Gli stessi Nft sono la traduzione sofisticata di quei tool che nei giochi di intrattenimento, vengono acquistati per migliorare le prestazioni. È successo che questo concetto come sempre accade si è sviluppato, prendendo un’altra forma, entrando in altri aspetti della vita socio-economica. Ma è bene ricordare dove nasce, dove sta approdando, e anche che è regolato sempre nello stesso modo”. Il futuro è già presente. Non prendiamo le distanze (anche qui).

REGOLARIZZAZIONE DEGLI OMESSI VERSAMENTI PER LE RATE DA ISTITUTI DEFLATIVI DEL CONTENZIOSO (art. 1, co. 219 - 221)

Riguarda tutte le rate successive alla prima (o, se in conciliazione giudiziale, anche totalità delle somme) scadute all’1.1.2023, per le quali il contribuente non ha ricevuto la cartella di pagamento o l’intimazione. Comporta lo stralcio delle somme. Non ci sono effetti per la decadenza dalla dilazione (non è prevista la sanzione del 45 percento). Anche in questo caso è possibile rateizzare il pagamento in un massimo di 20 rate scadenti al 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 20 dicembre di ciascun anno a partire dal 31.3.2023. Non sono ammesse compensazioni.

DEFINIZIONE DELLE LITI PENDENTI (art. 1, co. 186 - 205)

Si riferisce a tutti i contenziosi pendenti all’1.1.2023 in cui è parte l’Agenzia delle entrate o l’Agenzia delle dogane e dei monopoli. I benefici variano in base al grado del giudizio:

- con ricorso pendente in I° grado è previsto il pagamento del 90 percento del valore della controversia, senza sanzioni e interessi;

- in caso di soccombenza dell’Agenzia nell’ultima pronuncia si chiude con il 40 percento del valore della controversia in I° grado col 15 percento del valore della controversia in II° grado; ove l’Agenzia fosse soccombente in tutti i precedenti gradi di giudizio il pagamento per l’estinzione è pari al 5 percento del valore della controverisa, sempre senza sanzioni ed interessi.

- ove il contribuente risulti soccombente in I° o in II° grado o in entrambi le imposte sono dovute per intero mentre non si pagano sanzioni ed interessi.

- se la controversia riguarda le sole

Francesco Scardovi

Partner Studio Scardovi & Giordani

Consulente Commissione Gioco Illegale

18^ Legislatura fscardovi@scardovigiordani.eu

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