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Un piano regolatore per l’ippica

15 dicembre 2021 è stato ufficialmente riaperto l’ippodromo La Favorita di Palermo. L’ippodromo era stato chiuso a marzo del 2017, dopo una serie di irregolarità verificatesi in alcune corse e l’ombra della criminalità a gravare sull’impianto.

La riapertura dell’ippodromo, con il nuovo gestore Sipet (Società Ippica Passione e Territorio), che si è aggiudicata il bando di gara, era stata salutata dal sindaco, Leoluca Orlando, come “un momento fondamentale per la vita della città. Finalmente riapre l’ippodromo nel parco della Favorita e ricomincia l’attività sportiva in una delle location più belle d’Italia. Riprende, inoltre, il lavoro di tante persone che per anni hanno profuso il massimo impegno all’interno della struttura. La riapertura è un momento importante anche perché celebra i valori dello sport e alimenta il rapporto tra la città e la natura”.

Ma come sta andando l’impianto e quali sono i suoi punti di forza? A rispondere è Francesco Ruffo della Scaletta, coordinatore attività dell’ippodromo La Favorita, che sottolinea “l’invidiabile location nel Real Parco della Favorita ai piedi del monte Pelle- grino, a due passi da Mondello e dal centro città. La cultura e la passione ippica del territorio e il progetto di riqualificazione dell’impianto/area di oltre 20 ettari, dopo quattro anni di chiusura e di abbandono che, a breve, mantenendo la centralità ippica, determineranno una risposta e un’offerta qualitativa alla domanda, e alle modificate esigenze, del tempo libero nel verde, che già può contare sul primo parco avventura metropolitano”.

A suo avviso il Governo quali misure dovrebbe mettere in atto per rilanciare il settore?

“Promuovere e incentivare la qualificazione professionale a ogni livello e la cura e la tutela di chi investe a qualsiasi titolo: dalla filiera all’appassionato. Manca un ‘piano regolatore’ e sappiamo che la pianificazione delle attività è lo strumento necessario per contemperare le diverse, e talvolta concorrenti, esigenze, ottimizzando le risorse”.

In che modo a suo avviso va ripensato il ruolo degli impianti ippici?

“Valorizzando e migliorando servizi, strutture ed impianti per una sempre migliore presenza nel mercato, cui dobbiamo tendere con un ‘atterraggio morbido’, abbandonando posizioni di rendita”.

Secondo lei le scommesse ippiche andrebbero riformate per essere più appetibili?

“Il prelievo va necessariamente adeguato alle altre scommesse anche per meglio offrire l’ampio ventaglio di scommesse/eventi arricchito dal palinsesto complementare. Un prodotto, che come per ogni settore pubblico, soddisfi lo scommettitore (cliente) e chi lo propone”.

La governance del settore come andrebbe rivista?

“Va ripensata. Il controllo pubblico ed una gestione tramite agenzia, che comunque ripristini competenze qualificate con l’istituzione del comitato tecnico con componenti eletti dalle categorie (ricordiamone la centralità nei soppressi enti tecnici), con pareri tecnici vincolanti”.

Cosa si augura per il futuro del settore?

“Che si riesca a intercettare i giovani e, quindi, nuovo pubblico con la proposta, imperniata sul benessere equino e la qualificazione degli operatori, affinché possano apprezzare il cavallo atleta e lo spettacolo agonistico. È mancato nel tempo un ‘piano regolatore’.

Le corse sono un’importante opportunità di lavoro e di redistribuzione di reddito e un’occasione di selezione e di mercato interno ed estero per l’allevamento”.

L’area in cui è inserito l’ippodromo La Favorita di Palermo potrebbe diventare il più grande polo per i concerti del Sud Italia. Sono questi gli auspici dopo che l’impianto, gestito dalla società Sipet, ha ottenuto le autorizzazioni necessarie a ospitare i grandi eventi, come nelle intenzioni manifestate a più riprese dopo l’affidamento trentennale della struttura, a partire già da questa primavera, quando verranno consegnati anche i lavori per le nuove attività commerciali previste al suo interno. Senza dimenticare e, anzi, rimarcando, che “l’ippodromo resterà sempre un ippodromo e le priorità saranno sempre i cavalli” attraverso il responsabile della comunicazione Alessandro Martello, che sottolinea: “Finalmente saremo in grado di ospitare anche i concerti, dando la possibilità ai palermitani di poter assistere agli spettacoli dei grandi artisti senza doversi spostare dalla propria città. Dopo la creazione del parco avventura, si tratta di un altro passo in avanti della Sipet, la società che ha in gestione l’impianto. Ma non vogliamo fermarci qui.

L’obiettivo è quello di restituire alla città questa meravigliosa struttura immersa nel verde e usufruirne sette giorni su sette”.

Il prato dell’ippodromo - diviso in tre settori - potrà ospitare fino a 50mila persone, mentre altre 4mila potranno accedere alle tribune. Verrà garantita la fruibilità dell’area ai diversamente abili, con una pedana di 100 metri quadrati all’interno dei due settori prossimi al palcoscenico. Alle spalle del terzo settore invece ci sarà spazio per un’area per la somministrazione di alimenti e bevande raggiungibile da tutti i settori attraverso la pista di allenamento. In occasione degli eventi, all’ippodromo si accederà da due ingressi posti in corrispondenza di viale del Fante, in prossimità della piscina olimpica e da altri due ingressi tra lo stadio delle palme e lo stadio Barbera.

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