W. Kandinsky, Punto linea superficie , Adelphi, Milano, 1968
Punto
«Il punto è la forma più concisa nel tempo; è volto verso se stesso, la sua tensione è sempre concentrica. Il suono fondamentale del punto è variabile in corrispondenza della sua grandezza e della sua forma. Il doppio punto superficie prende il carattere di un doppio suono.»
Traccia del punto in movimento
«La linea geometrica è la traccia del punto in movimento, dunque un suo prodotto. Si compie il salto dallo statico al dinamico. La linea è la massima antitesi del punto, rappresenta la forma più concisa dell'infinita possibilità di movimento. Il punto porta in sè solo una tensione e non può avere nessuna direzione, la linea necessariamente partecipa sia della tensione, sia della direzione.»
Linea verticale
ÂŤE' completamente opposta all'orizzontale, la piattezza viene sostituita dall'altezza e la freddezza dal calore. E' la forma piĂš concisa dell' infinita possibilitĂ di movimento caldo.Âť
struttura lineare della Composizione IV: ascesa verticale-diagonale
Linea orizzontale
«La forma più semplice, corrisponde alla linea o alla superficie sulla quale l' uomo si trova o si muove. E' una base portante fredda che può essere fatta proseguire sul piano in diverse direzioni. La freddezza e la piattezza sono i suoni fondamentali di questa linea, la forma più concisa dell'infinita possibilità di movimento freddo.»
Le linee sottili tengono testa alla pesantezza del punto
Linea diagonale
«Mostra la stessa inclinazione sia verso l'orizzontale sia verso la verticale, il suo suono interno è determinato dall'unione di freddeza e calore. E' la forma più concisa dell'infinita possibilità di movimento freddocaldo.»
Tensioni e controtensioni diagonali con un punto che provoca il pulsare interno in una costruzione esterna
“Suoni interni”
«Sono le sensazioni interiori che l'uomo, artista o spettatore, prova davanti all'opera d'arte. Lo stesso suono interno può essere scaturito da punto, dalla linea e dalla superficie.»
«L'effetto del suono interiore s'intensifica se viene liberato dal senso esteriore, legato alla sua funzione pratica, che lo modifica. Una delle spiegazioni dell'efficacia che i segni infantili hanno sugli osservatori non prevenuti, non tradizionalisti sta appunto qui. Le preoccupazioni pratico - funzionali sono estranee al bambino che guarda ogni cosa con occhio non assuefatto e ha ancora integra la facoltà di percepire la cosa come tale. In ogni disegno infantile, senza eccezione, abbiamo dunque una spontanea manifestazione del suono interiore dell'oggetto.»
W. Kandinsky - F. Marc, Il cavaliere azzurro , SE, Milano, 1988 )