IPSIA G. GIORGI TREVISO CLASSE 5°A EL Atti del Convegno
Le acque di Treviso: Proposte tecniche per il recupero di un’antica risorsa energetica Pagina 1
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Prefazione L’idea nasce a gennaio in classe parlando e discutendo delle energie rinnovabili, settore in pieno sviluppo in accordo con le richieste del Pacchetto Clima-Energia Europeo che prevede il 20% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili entro il 2020. In forte evoluzione sono tutti i settori delle energie rinnovabili:
l'irraggiamento solare (per produrre elettricità);
il vento (fonte eolica d'elettricità);
le biomasse (combustione per generazione termica ed in contemporanea di calore e elettricità).
le maree e le correnti marine in genere;
i salti d'acqua (fonte idroelettrica),
Le risorse rinnovabili, sia di materia sia di energia, sono risorse naturali che, per caratteristiche naturali o per effetto della coltivazione dell'uomo, si rinnovano nel tempo e risultano, quindi, disponibili per la sopravvivenza umana pressoché indefinitamente cioè non esauribili.
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Energia Solare L'energia solare è una delle principali fonti di energia rinnovabile. Con il termine energia solare si intende la produzione di energia termica ed elettrica ottenuta sfruttando i raggi solari. Il Sole irraggia il nostro pianeta per una potenza di circa 180 mila miliardi di kilowatt. Una parte dei raggi solari viene riflessa dall'atmosfera terrestre verso lo spazio esterno. In qualsiasi momento il Sole irraggia sull'orbita terrestre una energia pari a 1367 watt / m² ( 1,3 kW / m2 ). Complessivamente, giunge fino alla superficie terrestre circa 1 kilowatt di energia solare per metro quadro. L'energia solare può essere sfruttata utilizzando diverse tecnologie rinnovabili come i pannelli solari.
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Energia Eolica L'eolico è la tecnologia che utilizza l'energia eolica per produrre elettricità. La tecnologia eolica consiste in aerogeneratori in grado di intercettare la forza del vento trasformandola in lavoro. Gli spostamenti delle masse d'aria contengono una grande quantità di energia sotto forma di energia potenziale, energia cinetica ed energia termica. Ogni aerogeneratore è composto da una struttura portante (palo), dalle pale e da un rotore. Sono molto diffusi gli aerogeneratori a tre pali. L'energia cinetica del vento spinge le pale dell'aerogeneratore traformandosi in energia meccanica ed infine in energia elettrica tramite una turbina. Un parco eolico è composto da un insieme di aerogeneratori posti nelle immediate vicinanze. I parchi eolici possono essere installati sulla terraferma o sul mare (eolico off-shore). Sulla terraferma i luoghi più idonei alle installazioni eoliche sono le zone più ventilate come le coste e le colline. La tecnologia eolica consente di produrre energia elettrica a basso impatto ambientale. La tecnologia è, tuttavia, criticata per l'impatto sul paesaggio e per la scarsa continuità della forza del vento.
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Biomasse Le fonti di energia da biomassa sono costituite dalle sostanze di origine animale e vegetale, non fossili, che possono essere usate come combustibili per la produzione di energia e cioè legna da ardere, gli scarti vegetali che provengono da aziende agrarie e i rifiuti agricoli, zootecnici. L'impiego delle biomasse ai fini energetici comunque produce quindi il rilascio di nuova anidride carbonica , principale responsabile dell'effetto serra. Altri vantaggi ecologici:
biodegradabilità (in caso di versamenti accidentali di biocombustibile);
Svantaggi:
Per necessità economiche di funzionamento è una forma opposta a politiche di minimizzazione della produzione dei rifiuti
Grandi aree a causa della bassa densità energetica;
Problemi di condizione ambientale/meteo;
Produzione annua non costante.
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Energia Idroelettrica L'energia idroelettrica sfrutta la trasformazione dell'energia gravitazionale in energia cinetica e, infine, in energia elettrica. L'acqua in caduta da un dislivello genera energia cinetica. Ciò accade in modo naturale nel corso dei fiumi, nelle cascate, nei corsi d'acqua o, in modo artificiale, nelle dighe e nelle condotte. L'energia cinetica viene trasformata in energia meccanica tramite il moto di una turbina e in energia elettrica tramite un generatore elettrico tramite il fenomeno dell'induzione elettromagnetica. 
Centrali idroelettriche a salto. L'acqua dei fiumi viene raccolta nei bacini idroelettrici artificiali tramite le dighe. Le acque del bacino sono rilasciate in caduta costante e controllata, attraverso un sistema di turbine idroelettriche, per produrre energia elettrica.
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Centrali idroelettriche ad acqua fluente. Nelle centrali idroelettriche ad acqua fluente, le masse d'acqua fluviali si spostano costantemente verso valle. L'energia di pressione può essere sfruttata per generare energia meccanica ( es. vecchi mulini ad acqua ) ed energia elettrica.
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Il progetto, attualmente in corso riguarda lo sfruttamento energetico dei piccoli corsi d’acqua in comune di Treviso (esempio: Centro storico, Storga, Melma, ecc..) verificando, mediante rilievi e misurazioni sul posto la fattibilità ed il tipo di centrale (potenza e energia prodotta annuale) da posizionare facendo attenzione al contesto ambientale e turistico. Oltre a questo si è valutato l’impatto ambientale, esempio delle centrali poste al ponte della Gobba e Silea, provocato dallo sfruttamento idrologico.
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Analisi Storica A Treviso il fiume più importante è il Sile. È un fiume di risorgiva che ha ricoperto un ruolo molto importante nella storia di Treviso soprattutto dal punto di vista dello sviluppo economico e sociale. Permettendo il collegamento fluviale tra Venezia e Treviso, il Sile veniva molto sfruttato per il trasporto merci dalla terra ferma alla laguna. Le imbarcazioni utilizzate erano i burci, grosse imbarcazioni adatte ai fondali del Sile. Nel Sile erano presenti numerose case mugnaie nelle quali si produceva la fariva tramite l’energia meccanica prodotta dai mulini. Questa farina veniva controllata dal Dazio presente a Ponte Dante (zona Università) e portata a Venezia con i burci.
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Come punto di inizio del lavoro abbiamo ricercato le posizioni dei vecchi mulini (roste) nel territorio trevigiano e la funzione che svolgevano.
Nelle mappe storiche sono indicate tutte le roste che erano presenti nel territorio e dal disegno si può risalire alla loro dimensione ed importanza.
Planimetrie estratte dalla carta Napoleonica del 1811 che rappresentano le ruote idrauliche esistenti dentro le mura del capoluogo. Pagina 10
Tipologie di Utilizzo Nello sviluppo del progetto abbiamo poi esaminato le diverse tipologie di mini centrali idroelettriche analizzando quelle che meglio si adattano alle caratteristiche del territorio trevigiano:  Rosta  Turbina sommersa  Coclea ed individuando per ognuna: salto, portata, rendimento e impatto ambientale. Abbiamo fatto rilievi e misurazioni sul posto, valutata la fattibilità ed il tipo di centrale da posizionare, calcolato potenza ed energia prodotta annualmente.
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Rosta •Salti:
0.5 metri •Portata d’acqua: da 0.5 a 8 m3 /sec •Rendimento: dal 40% al 60%
TIPOLOGIE CENTRALI
Turbina sommersa •Portata d’acqua: 0.5 a m3 /sec •Rendimento:
da
dal
80% al 90%
TIPOLOGIE CENTRALI
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COCLEA Adatta per corsi d’acqua con portate irregolari •Salti: da 1 a 10 metri •Portata d’acqua: da 0.5 a 6 m3 /sec •Rendimento : 70%
TIPOLOGIE CENTRALI
Dai dati ricavati e dall’analisi critica delle diverse possibilità operative è emerso che: la migliore soluzione tecnica è offerta dalla coclea. la miglior soluzione paesaggistico-ambientale è offerta dalla rosta.
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Successivamente abbiamo focalizzato la nostra attenzione sui fiumi del Centro Storico, sul Melma e sullo Storga individuando la fattibilitĂ di installazione di mini centrali idroelettriche valutandone portata, rendimento, potenza istantanea ed energia annua prodotta. Fiume Melma
Fiume Storga
Centro Storico
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Centro Storico Nel Cento Storico per i siti individuati riteniamo che le roste siano quelle che meglio si integrano nel territorio poiché ricordano il vecchio contesto storico, sono quelle a minor impatto ambientale ed anche dal punto di vista turistico costituiscono sicuramente una attrattiva maggiore, abbiamo anlizzato i punti di Frà Giocondo, Abitazione Quartiere Latino (zona Università), Chiuse di Viale Nino Bixio.
Chiuse di Frà Giocondo: in questo punto abbiamo ipotizzato di installare delle turbine sommerse; soluzione adatta al luogo.
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Centro Storico Abitazione Quartiere Latino: in questo punto abbiamo ipotizzato di installare due roste, una nella parte sinistra ed una nella parte destra dell’abitazione. L’utilizzo delle roste è congruo al luogo che stiamo analizzando.
Chiuse Viale Nino Bixio: in questo punto abbiamo ipotizzato di installare delle roste.
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Tabella dati Centro Storico
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Fiume Storga Allo stato attule partendo dalle mappe storiche abbiamo analizzato alcuni punti: ď ś 23 Molini in Storga con cinque Rode, cioè tre del N.H.Renier, e due della PietĂ di Venezia, tutti inservienti alle Pub. Macine Nel punto 23 abbiamo ipotizzato di installare una coclea.
Tabella dati Tipo Centrale
Portata
Rendimento
Potenza Nominale
Coclea
15 m3/s
75-85%
81 Kw
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Energia Annua 680 Mwh/ anno
Fiume Melma Allo stato attule partendo dalle mappe storiche abbiamo analizzato alcuni punti: ď ś 29 In Villa di Melma Molini con sei Rode servienti alle Publiche Macine di ragione delli NN, HH, Valier, e Albrici Nel punto 29 abbiamo ipotizzato di installare una turbina sommersa.
Tabella dati Tipo Centrale Turbina Sommersa
Portata
Rendimento
Potenza Nominale
21,48 m3/s
80-90 %
292 Kw
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Energia Annua 2452 Mwh/ anno
Fiume Melma Allo stato attule partendo dalle mappe storiche abbiamo analizzato alcuni punti: 33 In Carbonera due Rode di Molino ad’uso particolare con Edeficio di Batirame a due Rode, sopra l’Acqua Piovenzan Nel punto 33 abbiamo analizzato una coclea già esistente in una abitazione.
Tabella dati Tipo Centrale
Portata
Rendimento
Potenza Nominale
Centrale
16,55 m3/s
75-85 %
225 Kw
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Energia Annua 2142 Mwh/ anno
Impatto Ambientale L'area del Parco, nonostante la presenza umana, mantiene ancora un discreto livello di naturalità grazie alla presenza lungo il corso del Sile di boschi idrofilo e di una diffusa presenza di polle risorgive. Notevole valore assumono anche i grandi bacini d'acqua creati negli anni '50 dall'escavazione in alveo. Tra questi si citano i due bacini denominati Lago Inferiore a Lago Superiore a Quinto di Treviso e quelli posti al confine tra i comuni di Treviso, Silea e Casier. In tutti questi ambienti nei vari mesi dell'anno si possono effettuare una serie di osservazioni molto interessanti. Il periodo migliore è costituito dai mesi primaverili ed estivi quando la vegetazione presenta il massimo del suo sviluppo. Anche durante l'inverno però si osservano importanti specie di uccelli che, migrando dal nord Europa, sostano in questi lembi tutelati di Parco.
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Nel periodo primaverile-estivo è possibile osservare la nidificazione della Folaga, del Tuffetto, della Gallinella d'acqua e del piÚ raro e maestoso Svasso maggiore. Tutte specie nidificanti lungo le rive ed attorno i bacini piÚ ampi del fiume. Tra gli uccelli nidificanti spicca per importanza la nidificazione della Moretta, un'anatra tuffatrice molto rara come nidificante in Italia.
Folaga
Tinca
Svasso Maggiore
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Nei mesi autunnali ed invernali si assiste al fenomeno delle migrazioni degli uccelli ed in particolare di quelli acquatici che sostano nelle aree piÚ aperte ed ampie del fiume. In questo periodo si osservano Cormorani, Svassi maggiori, Tuffetti ed Anatre come Germano reale, Moriglione, Moretta, Moretta tabaccata, Canapiglia, Alzavola etc. ed una miriade di Gabbiani tra cui il Gabbiano reale e quello comune che fanno sempre da padroni. Non mancano però anche i gabbiani nordici come la Gavina e talvolta perfino lo Zafferano che temporaneamente sostano nell'area.
Moretta Tabaccata
Carpa Regina
Moriglione Pagina 23
Abbiamo analizzato gli effetti provocati dalle due Centrali di Ponte delle Gobba e di Silea che hanno alterato il sistema ambientale in quel tratto di fiume; sia dal punto di vista della flora, sia dal punto di vista della fauna, oltre all’intasamento provocato durante il periodo di sfalcio del Sile.
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Conclusioni La conferenza organizzata dal Comune il giorno 18 Maggio 2013 in collaborazione con la l’A.L.I.R., ci ha visto partecipi dell’esposizione del nostro progetto che attualmente è in fase di sviluppo.
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CLASSE 5°A EL: BENETTON DEVIS CECCHETTO RICCARDO DUSSIN ANDREA HRIDA ZAKARIA LEVORATO GIANMARCO MODESTO NICOLO’ SFORZIN LUCA ZANATTA NICOL0’ ZUIN MATTEO
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Ringraziamenti La classe ringrazia tutti coloro che hanno collaborto all’elaborazione del progetto. Ringraziamo la scuola rappresentata dalla Dirigente Scolastica Susanna Picchi, la Vice Dirigente Scolastica Maria Tranquillin, i professori: Roberto Cazzaro, Roberta Mesini, Monica Facchini, Raffaella Biasi, Rossella Bottacin, Francesca Volpato, Amedeo Trevisi ed il Tecnico audio/video Pietro Capraro. Inoltre ringraziamo: Comune di Treviso, ing. Pierobon, ing. Granziol. Genio Civile, ing. Dal Bò. Consorzio di Bonifica Piave, ing. Favero. Tecnico responsabile delle centrali di Silea e di Ponte della Gobba, Signor Stefano Bianchin. Associazione per la lotta contro l’insufficienza respiratoria A.L.I.R. Associazione Centro Civiltà dell’Acqua, dott. Eriberto Eulisse. Associazione “Amici di Padre Aldo”, dott. Giancarlo Vettori. “Visita a Treviso città d'acque”, prof. Paolo Torresan (storico dell'arte). Coro “Bosco del Respiro”, Canti d'Acqua diretto dal maestro Efrem Vettori. Moderatore, dott. Gerardo Favaretto, direttore Dipartimento Salute Mentale, ULSS - 9 , Treviso.
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