Condivisione di saperi e sapori

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24 Febbraio 2017

……… “CondiVivere”

Condivisione di saperi...o di sapori?? le ricette dei nostri utenti


Indice: Introduzione

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*** le ricette dei Docenti ***

7

Roberta Fiorentini

Pollo al curry e riso Basmati

8

Maria Rosaria Cappiello

Sartù di riso

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Roberta Mesini

Torta degli ADDOBBI

13

Roberta Mesini

Frittelle di riso

15

Mario Acierno

LA RISIERA: Un riso val bene.... un sorriso

16

Mattioni Antonietta

Risotto con lo SCLOPIT

17

Mattioni Antonietta

Insalata di riso venere con gamberi e verdure

19

*** le ricette degli Studenti ***

21

Scaglioso Simone; cl.2^BMT

Marangiane chine (melanzane ripiene)

22

Massimiliano Costantini 4Bmt

Risotto Limone, Capperi e Mortadella Cosma Francesco

24

2Bmt

Frollini di pasta di riso

25

Busetto Simone cl.2^BMT

Supplì

26

Sahitaj Armend cl.2^BMT

Ricetta fatta in casa ( Zerde )

27

Kettab Ghilas cl.2^BMT

Mousse alla crema di riso (Algeria)

28

Cavalinn Fabio 2Bmt

Riso con patate

30

Contarin Marco 2^BMT

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Insalata di riso

32

Favetta Francesco 2bmt

Arancine Siciliane

34

Hothi Robin 2Bmt

Riso con zucchine

36

Genc Hoxhaj - 2Bmt

SARMA

38

Misciangna COSTANTINO

2 BMT

Tiella di riso e cozze Puppin Riccardo

40

Cl. 2Bmt

Risotto al limone

42

Simone Chiodo 2^ Bmt

Riso e polpette

43

Sponchiado Matteo 2Bmt

Risotto e Radicchio

44

Tosatto Steven 2B mt

Dolce di riso

45

Dal Zilio Riccardo 2Bmt

Ricetta sulla PAELLA di pesce.

46

Vedovato Michael 2Bmt

Risotto alla Pescatora Albion Zogaj

48

2^amt

Riso venere profumato al limone con gamberi saltati

49

Abazi Gersi 2^Amt

Ricetta del riso su foglia di Radicchio

50

Matteo Grava 2°AMT

Risotto zucca e patate

51

Nicolò Trombetta 2A mt

LA JAMBALAYA

53

Cosentino 2A mt

PAELLA

55

Bogdan Coiman 2Amt

PLOV

57

Davide Barreti 2Amt

Pilaf Condivisione di Saperi e Sapori

59 GiorgiFermi - Treviso

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Luis Hidri 2 Amt

Sultjash(Riso al latte)

60

Tonetto Nicolò - Giovanni Cornacchia 2amt

Risotto ai quattro formaggi

61

Sall Aliou 2Amt

Frittelle di riso

63

Agnoletti Matteo - 2^A MT

Risotto al Radicchio rosso di TREVISO

65

Simoni Lorenzo 2amt

Riso rosso pasticciato

66

Rado Nicolò 2Amt

Risotto ai frutti di mare

68

Pedicone Andrea 2^Amt

Risotto alla milanese

70

Dal Zilio Filippo 2AMT

Risotto al radicchio rosso Filippetto Michael

72

2^AMT

Risotto alla Trevisana con mandorle

72

Davide Libralato 2amt Bettello Stefano 2Bmt

Risotto con radicchio e salsiccia

74

Crosato Ruben 2Amt

Risotto alla birra con radicchio e salsiccia

76

Continetto Leonardo 2^Am

Risotto con asparagi bianchi

77

Matteo Akakpovi 2amt.

Sformatini di riso e zucchine

79

Vettorello Leonardo 2amt

Peperoni ripieni di riso

81

*** le ricette del Corso Serale***

83

Alessandro Guerra 3 Lap

Insalata di riso

84

Novello Alberto 3I Corso Serale

Risotto con i bruscandoli

85

Battaglion Edoardo 3^L Corso Serale

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Risotto con i funghi

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Filippo Francescato Classe 1a I.M.T. Corso Serale

Pasta all’AMATRICIANA

89

Massimo Azzareschi 1 MT Corso serale

Zuppa di finocchietti selvatici

90

Cestaro Graziella classe 1 IMT Corso Serale

LENTICCHIE

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Ansumana Njie classe 1A

DOMODA riso con verdura, carne e pesce

93

Samuel Iseni Classe1MT serale

Peperoni ripieni di carne e salsiccia

94

Mamadou Balde 1 IMT Corso Serale

TIEP

Piatto di riso, verdure e carne.

95

B. S. 3L Corso Serale

CREPES con Nutella

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Angelo Gatti 1 IMT Corso Serale

PANCAKES Michael Goghetto

97 Classe:1MT Corso Serale

Il TiramisĂš (Zuppa del Duca)

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Bortoletto Mattia 3LTR Corso Serale

TORTA di mele

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Condividere fa bene!!!

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Introduzione Questo ricettario costituisce l’esito finale della attività “CondiVivere” , organizzata dall’Energy Team del nostro istituto, il 24 Febbraio in occasione di M’Illumino di meno 2017. Docenti ed allievi hanno proposto le loro ricette sul tema “ riso” al corso diurno e “etnico” al serale. Il risultato è il variegato mondo culinario europeo ed extraeuropeo, con ricordi e notazioni storico- culturali. L’Energy Team ringrazia tutti i partecipanti per aver reso questa giornata importante, bella e condivisa.

Nota: alcune ricette e immagini fanno parte di ricerche sul WEB e potrebbero essere protette da copyright, il presente opuscolo non è per usi commerciali ma solo per attività didattiche.

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*** le ricette dei Docenti ***  

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Roberta Fiorentini

Pollo al curry e riso Basmati

ORIGINE: asiatica INGREDIENTI: •

250 g di riso Basmati

500 g di petto di pollo

4 cucchiaini di curry

100 millilitri di brodo

50 g di farina 00

50 g di scalogno

zenzero fresco (o peperoncino)

coriandolo (o prezzemolo)

olio extravergine di oliva

acqua

sale

ESECUZIONE RICETTA: facile TEMPO DI PREPARAZIONE:15 min TEMPO DI COTTURA:25 min PORZIONI:4 porzioni

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PREPARAZIONE: 1. Fate bollire il riso Basmati seguendo le indicazioni sulla confezione 2. Tagliate il petto di pollo a cubetti non troppo piccoli. In una ciotola mescolate 40 g di farina con un cucchiaino di sale e 3 cucchiaini di curry, a questo punto passateci il pollo in modo che risulti ben infarinato. (figure A e B) 3. In una padella larga versate 4 cucchiai di olio evo, fate scaldare e versate il pollo (figura C). Lasciate rosolare sempre mescolando per 5 minuti poi trasferite il pollo in un piatto e tenete da parte in caldo. 4. Nella stessa padella versate 2 cucchiai di olio evo e rosolate lo scalogno, precedentemente affettato, insieme a qualche pezzetto di zenzero (o peperoncino) (figura D), sfumate con un po’ di brodo.

A

B

C

D

5. Stemperate la farina e il curry (avanzati dopo aver infarinato il pollo) in mezzo bicchiere di acqua fredda e aggiungeteli al brodo (figura E). 6. Unite il pollo, mescolate, aggiungete il brodo rimasto e fate cuocere con il coperchio per 15 minuti (figure F e G). 7. Spegnete e coprite, lasciate riposare il vostro pollo al curry per qualche minuto. Spolverizzatelo con coriandolo tritato (o prezzemolo) e pezzetti di zenzero fresco (peperoncino) (figura H), aggiustate di sale. Servitelo con il riso Basmati. E

F

G

H

VARIANTI: Alla ricetta del pollo al curry proposta si può aggiungere del latte ( meglio se di cocco) per aumentare la cremosità della salsa. Inoltre utilizzando il coriandolo fresco al posto del prezzemolo, il risultato si avvicinerà maggiormente al sapore tradizionale di questo piatto. L’accompagnamento del pollo con il riso bollito fa di questa ricetta un piatto unico sostanzioso e gustoso.

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Sartù di riso

Maria Rosaria Cappiello

Etimologia: è probabile che la parola sartù dal francese “surtout” che significa “soprattutto”. Durante il dominio francese a Napoli si indicava così un piatto di riso alle mense gentilizie. Provenienza: Campania Riferimento storico: il piatto è un’eredità francese con un adattamento della cucina napoletana. Renato De Falco fa un’ipotesi, etimo-gastronomica partenopea, secondo la quale il riso lo si dava agli ammalati in quanto rinfrescante, di seguito si iniziò a condirlo con il ragù per renderlo più appetitoso e quindi divenne un piatto ripieno. Secondo la moda dell’Ottocento per il cuoco di corte, quasi sempre di origine francese, il riso era un accessorio, cioè si metteva su ogni piatto, su tutto “sur tout”; in questo modo per il napoletano è diventato sartù. Il Sartù di riso è un piatto molto ricco e saporito, che può essere replicato secondo moltissime varianti.

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Tabella ingredienti Ingredienti per 6/8 persone • 500 g riso (Carnaroli o per risotti) • 200 g mozzarella (o fior di latte) • 200 g piselli (anche surgelati) • 2 uova (sode) • 1 cipolla (piccola) • q.b. di olio d’oliva (extravergine) • 200 ml di vino bianco • 50 g parmigiano (grattugiato) • q.b. di sale

Ragù napoletano

Polpette

• 1 l di passata di pomodoro • 1 l di acqua • 320 g costine di maiale • 400 g manzo • 300 g salsiccia • 200 ml vino bianco • 50 ml olio oliva (extravergine) • 1 cipolla • q.b. di sale

• 200 g manzo (macinato) • 60 g pane (raffermo, o mollica) • 30 g parmigiano (grattugiato) • 1 uova • q.b. di sale • q.b. di pepe • q.b. di olio di semi

Stampo • q.b. di pangrattato • q.b. di burro

Strumenti da utilizzare: Stampo a ciambella diametro 26 cm Preparazione Per preparare il sartù di riso alla napoletana iniziate a preparare un ottimo ragù napoletano, che necessita di un tempo di cottura piuttosto lungo, per questo motivo potrete anche decidere di preparare il ragù il giorno precedente e lasciare così che cuocia e si insaporisca lentamente come vuole la migliore tradizione napoletana. Fate rosolare una cipolla finemente tritata nell’olio, quindi aggiungete le costine, le salsicce e i pezzi di manzo. Fate sigillare la carne, rosolandola e girandola sui vari lati, poi sfumatela con il vino bianco (o per un sapore più robusto il rosso). Ora aggiungete la passata di pomodoro e l’acqua, regolate di sale e fate cuocere il ragù facendolo sobbollire a fuoco molto lento per 5-6 ore, dovrà restringersi. Nel frattempo dedicatevi alla preparazione delle polpettine: mettete in una ciotola la carne macinata di manzo, la mollica di pane sbriciolata, l’uovo, il parmigiano, sale e pepe. Amalgamate gli ingredienti fino a compattarli, quindi formate delle polpettine molto piccole (poco più grandi di una nocciola).

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Riscaldate abbondante olio di semi in una padella dai bordi alti e friggetevi le polpette. Quando sono dorate prelevatele con una schiumarola e man mano friggete le successive.Quando sugo e polpette sono pronte potrete procedere alla cottura del risotto. Fate imbiondire una cipolla finemente tritata in un filo d’olio, poi aggiungete il riso e fatelo tostare qualche minuto, girandolo spesso; quindi sfumate il riso con il vino bianco. Aggiungete poco alla volta il sugo del ragù preparato e fate cuocere il risotto. Regolate di sale e a fine cottura aggiungete il parmigiano grattugiato. Mantecate velocemente tutto. Tritate la mozzarella e tagliate la salsiccia a pezzi molto piccoli e le uova sode a fettine. Imburrate uno stampo a ciambella e spolverizzatelo con il pangrattato, iniziate così a mettere 2/3 del riso nello stampo, creando un avvallamento (dovrete sistemate il riso tutt’intorno allo stampo), lasciandovi così la possibilità di mettere ingredienti della farcitura all’interno.Iniziate quindi a distribuirvi le polpette.

Proseguite con tutti gli altri ingredienti: mozzarella, piselli (non serve cuocerli o scongelarli), salsiccia e uova sode. Ricoprite con il riso rimanente, chiudendo bene il timballo. Spolverizzate ancora con il pangrattato e aggiungete qualche fiocchetto di burro. Infornate il sartù di riso statico in forno preriscaldato a 180° per 60 minuti. Il vostro sartù di riso è pronto, sformatelo su un piatto da portata e servitelo ancora caldo. Il sartù di riso può essere conservato per un paio di giorni in frigorifero. Se avete utilizzato ingredienti freschi, potrete anche congelarlo. Questo sartù è una ricetta perfetta per accompagnare le vostre scampagnate, comodo e pratico da trasportare, sarà il pranzo al sacco perfetto per il vostro picnic. E con tutta la sua ricchezza potrete servirlo anche come piatto unico. Buon Appetito

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Roberta Mesini

Torta degli ADDOBBI

Provenienza Emilia Romagna Ingredienti – 1 litro di latte
 – 300 g di riso
 – 100 g di zucchero caramellato
 – 150 g di zucchero vanigliato
 – 4 tuorli d’uovo
 – 2 uova intere
 – 250 g di mandorle
 – 100 g di cedro candito
 – un bicchierino di liquore mandorla amara, o anche maraschino o alchermes– cannella, chiodi di garofano
 – buccia grattata di un limone
 – pizzico di sale
 – facoltativo: 4-6 amaretti Esecuzione 1. Far bollire il latte ed aggiungere il riso, la scorza grattata di limone, il pizzico di sale e lo zucchero
 vanigliato e cuocere il riso. A cottura ultimata il latte dovrà essere assorbito quasi completamente. 2. Rovesciare il tutto in una terrina e far raffreddare il riso che assorbirà in questo riposo tutto il latte rimasto nella cottura. 3. Nel frattempo sbattere le uova con lo zucchero caramellato, incorporare le mandorle tritate, il cedro candito tagliato a dadini e , se utilizzati, gli amaretti finemente sbriciolati. Amalgamare molto bene tutti gli ingredienti con parte del liquore di mandorle amare.

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4. Rovesciare tutto in uno stampo preventivamente imburrato e spolverizzato con pan grattato; deve risultare uno spessore uniforme di 3-4 cm. di impasto. 5. Cuocere in un forno preventivamente scaldato a 180° per una ventina di minuti, poi portare la temperatura a 150°, la cottura complessivamente deve durare 40-45 minuti. 6. Quando si sara’ formata sulla superficie della torta una crosticina bionda e croccante togliere dal forno, lasciare intiepidire, bagnare quindi la superficie con il rimanente liquore, dopo aver fatto dei forellini con uno stecchino. 7. Togliere dalla teglia e tagliare la torta rigorosamente a losanghe.

La torta degli addobbi viene tradizionalmente preparata a Bologna il giorno del Corpus Domini. Il termine “addobbi” usato dai bolognesi per contrassegnare questa festa deriva dalla vecchia usanza di addobbare le strade lungo cui si snodava la processione: le colonne dei portici erano rivestite di drappi di velluto e di seta multicolori e si stendevano grandi teloni per difendere la processione dal calore del sole. Dappertutto pendevano “zendali” e festoni di alloro; le finestre e i portoni erano ornati con trofei di fiori, lumiere di cristallo e candelabri. Sulle strade c’era musica fino a tarda sera e in ogni casa si faceva festa con amici e parenti. Le donne di casa- in dialetto “ arzdoure” - preparavano la tradizionale torta di riso che, dopo la processione, le famiglie offrivano a parenti e amici tagliata a piccole losanghe

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Roberta Mesini

Frittelle di riso

Provenienza Emilia Romagna Ingredienti base: riso 200 gr, zucchero 100 gr, latte, 1 litro farina 1-2 cucchiai, uova 2 ,una scorza di limone grattugiata un pizzico di sale,un goccio di Marsala secco o di grappa strutto o olio di arachidi. Ingredienti facoltativi (in uso nella mia famiglia) uva sultanina 100 gr, pinoli 30 gr, mele 2, un cucchiaino scarso di lievito, vanillina Preparazione Cuocere il riso nel latte zuccherato a piacimento fino ad ottenere la consistenza di un risotto. Tagliare le mele a dadini piccolissimi. Unire al riso tutti gli altri ingredienti e mescolare bene. Versare il composto ottenuto a cucchiaiate in una padella con strutto (o olio) bollente e far dorare rigirando le frittelle. Scolarle bene, passarle su carta assorbente per alimenti e spolverarle con zucchero. Servire le frittelle calde… ma sono buone anche a temperatura ambiente! Le frittelle di riso sono una tradizione della mia famiglia, da preparare e gustare soprattutto a Carnevale ed anche in tutte quelle occasioni in cui, un avanzo di riso lessato o di risotto, trova modo di essere riciclato. È una ricetta tradizionale, tipica del ravennate, ma conosciuta in tutta l’Emilia Romagna. Nei tempi passati, a causa della precarietà di cibo non si gettava via nulla e poiché spesso il riso in Romagna veniva cotto nel latte, ciò che avanzava veniva recuperato per fare delle frittelle.

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Mario Acierno

LA RISIERA: Un riso val bene.... un sorriso

Ingredienti Per la pasta frolla 1. gr.400 farina 2. 3 uova 3. gr.150 zucchero 4. gr.150 burro 5. limone grattugiato

Per il ripieno 1. 2. 3. 4. 5. 6.

gr.120 riso 3 uova gr.500 ricotta gr.200 zucchero una noce di burro aroma limone o arancia

Preparazione •

Preparare la pasta frolla e metterla a riposare in frigo per mezz’ora.

Cuocere il riso nel latte i fino a quando il riso è ben cotto ed il latte quasi assorbito del tutto. Lasciare raffreddare.

Lavorare la ricotta con lo zucchero quindi aggiungere i tuorli uno alla volta e il composto di riso. Continuate a mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungete la scorza di limone grattugiato le, molto delicatamente, i bianchi montati a neve.

Foderare con la frolla una teglia, del tipo da crostata, imburrata ed infarinata, versare il ripieno e decorare una griglia di striscette di pasta.

Cuocere in forno preriscaldato a 160°- 180° per circa 50 minuti-un'ora.

Servire spolverata di zucchero a velo.

La pastiera si mangia fredda, meglio ancora dopo due giorni.
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Mattioni Antonietta

Risotto con lo SCLOPIT

provenienza: Italia, Regione: Friuli Protagonista di questa ricetta è un’erba primaverile che in Carnia è chiamata Sclopìt. È la pianta( Silene Vulgaris o Erba di Sileno ) che, una volta fiorita, presenta un piccolo palloncino alla sommità, che da bambini si fa scoppiare schiacciandolo sulla fronte. Della pianta vanno raccolti i germogli, che si trovano a cespi nei nostri prati e anche nel parcheggio della nostra scuola…. anche se un po’ carburati! Occorre farne una buona provvista perché una volta cotti diminuiscono di volume e “rendono poco”. Ingredienti foglie di Sclopìt 1/3 di cipolla 1 bicchiere di vino bianco Sale e pepe burro Prezzemolo Grana Procedimento

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– Far bollire in una pentola un paio di litri d’acqua salata e immergervi le foglie di Sclopìt per sbollentarle – Nel frattempo soffriggere in un’altra pentola un terzo di cipolla battuta nell’olio – Versare il riso nella padella e farlo rosolare – Aggiungere un bicchiere abbondante di vino bianco al riso e farlo asciugare – Scolare con una schiumarola lo sclopìt e metterlo nella pentola – Sovrastare il tutto con una minuta grandinata di sale e pepe – Cominciare ad aggiungere al riso con un mestolo l’acqua usata per sbollentare le erbe – Continuare come qualsiasi altro risotto: ovvero aggiungendo mestolate di acqua, ad assorbimento ed evaporazione fino a quando il riso sarà cotto. – Alla fine mantecare con burro ,prezzemolo e formaggio grattuggiato

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Mattioni Antonietta

Insalata di riso venere con gamberi e verdure

Tempi di preparazione: 30 minuti
 Tempi di cottura: 20 minuti
 Pronto in: 50 minuti
 Difficoltà: Facile Ingredienti: - 200 g riso venere
 - 2 zucchine
 - 2 carote
 - 200 g gamberi
 - olio extravergine d'oliva
 - salsa di soia
 - sale
 - pepe Preparazione: - TAPPA 1: - Cuocete il riso seguendo i tempi riportati sulla scatola. Affettate sottilmente le zucchine e le carote e fatele saltare in padella per pochi minuti con un filo d'olio, dovranno rimanere belle sode. - TAPPA 2: - Sbollentate i gamberi. Lasciate raffreddare sia i gamberi che le verdure. - TAPPA 3:

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- Scolate il riso e raffreddatelo sotto il getto del rubinetto, mettetelo in una ciotola con le verdure e i gamberi, salate e pepate con moderazione, aggiungete un cucchiaio di salsa di soia, l'olio e mescolate bene. - TAPPA 4: - Lasciate insaporire la preparazione per alcune ore prima di servirla a temperatura ambiente. Non tutti sanno che….

il riso Venere è una varietà italiana di riso, creata a Vercelli nel 1997 dall’incrocio tra una varietà di riso tipica della Pianura Padana e una varietà asiatica di riso nero. Oggi il riso Venere è coltivato in Italia solo in poche e selezionate aziende agricole in Piemonte (in provincia di Vercelli e Novara) e in Sardegna ( in provincia di Oristano). Il nome “Venere” rimanda alla mitologia greca, e, precisamente alla dea romana dell’amore, della fertilità e della bellezza, nata da una conchiglia uscita dal mare. Un nome scelto non per caso ma in quanto rimanda al fatto che, in passato, il riso nero, chiamato anche riso proibito, era considerato un potente afrodisiaco. È un riso particolare, con un aroma e un gusto particolarmente riconoscibili e distinti dalle altre varietà di riso conosciute e le cui sementi, in Italia, vengono prodotte esclusivamente dalla Società SA.PI.SE. (Sardo Piemontese Sementi Soc. Coop – Società Agricola).

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*** le ricette degli Studenti ***

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Scaglioso Simone; cl.2^BMT

Marangiane chine (melanzane ripiene)

Ingredienti • 3 melanzane • 300 gr di riso • 250 gr di mozzarella • 150 gr di prosciutto cotto • 100 gr di parmigiano o grana • 400 gr di salsa di pomodoro (passata o polpa) Procedimento Per preparare le melanzane ripiene di riso la prima cosa da fare è mettere a cuocere il riso in abbondante acqua salata e accendere il forno a 190°. Quando il forno sarà quasi giunto a temperatura iniziare a tagliare in due le melanzane (dopo averle lavate) nel senso della lunghezza.
 Svuotarle estraendone la polpa con l'aiuto di un cucchiaio.
 Disporre le melanzane private della polpa su una teglia rivestita di carta forno, salare e infornare a 190° per 30 minuti circa.
 Nel frattempo procedere con la preparazione del ripieno, mentre il riso ultima la cottura, tagliare la polpa delle melanzane a pezzettini oppure tritarla con l'aiuto di un mixer o un frullatore. Soffriggere mezza cipolla e aggiungere la polpa tritata delle melanzane.
 Aggiungere, dopo un paio di minuti di cottura, il prezzemolo e il sale. Se la polpa tende ad asciugarsi eccessivamente aggiungere altro olio oppure alcuni cucchiai di acqua di cottura del riso.
 In un'altra padella soffriggere l'altra metà della cipolla, aggiungere la polpa di pomodoro, salare e pepare. Se avete intenzione di realizzare tutte le melanzane ripiene di riso con la salsa di pomodoro potete aggiungerla direttamente alla polpa di melanzane. Se invece preferite preparare solo alcune melanzane con la salsa è più pratico cuocerla separatamente.
 Quando il riso sarà pronto, scolarlo e aggiungere la polpa di melanzane, la mozzarella e il prosciutto (precedentemente tritati o tagliati a pezzetti) e il

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parmigiano, lasciandone un pò da parte per spolverare la superficie delle melanzane.
 Amalgamare bene gli ingredienti. Il ripieno per le melanzane di riso "bianche" (senza salsa) è pronto.
 Condire una parte di riso con la salsa per realizzare le melanzane ripiene di riso "rosse".
 Infornare melanzane ripiene di riso per circa 15-20 minuti, il tempo necessario per gratinare la superficie.

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Massimiliano Costantini 4Bmt

Risotto Limone, Capperi e Mortadella

Ingredienti 80gr. di riso carnaroli q.b. di brodo vegetale q.b. scalogno tritato q.b. capperi essiccati q.b. mortadella congelata q.b. burro q.b. vino bianco Procedimento PER I CAPPERI Dissalare un vasetto di capperi, asciugarli con della carta e passarli in forno ventilato ad una temperatura di 80° per circa 4 ore o fino a essiccazione. PER LA MORTADELLA Tagliare un pezzo di mortadella abbastanza grande e congelarla per poi grattuggiarla PER IL RISOTTO Scaldare un po’ di burro in una casseruola, aggiungere il riso e tostare finchè il chicco si scaldi (senza farlo bruciare), bagnare con il vino e in seguito farlo evaporare completamente. Aggiungere il brodo già bollente un po’ alla volta e cuocere per circa 13 min. Togliere dal fuoco e mantecare con burro, parmigiano e del limone tagliato a pezzettini, mettere sul piatto e sopra aggiungere un po’ di capperi e mortadella grattuggiata.

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Cosma Francesco

2Bmt

Frollini di pasta di riso

Ingredienti per otto persone: ▪

250g di farina di riso

250g di burro, 150g di farina 00, Un uovo

2 tuorli, Un pizzico di sale,Una bustina di vanillina

150g di zucchero semolato, Zucchero a velo

▪ Limone non trattato, 2 cucchiai di liquore d’arancia Procedimento: Disporre nel mixer la farina di riso e la farina 00 con il burro morbido a pezzetti e frullare il tutto, fino ad ottenere un composto sbriciolato. Incorporare lo zucchero, la scorza di un limone grattugiato, la vanillina, i tuorli, l’uovo, il liquore e un pizzico di sale Frullare il composto, finchè risulterà morbido, trasferirla in una tasca da pasticcere con bocchetta a stella e tenerlo qualche minuto in frigorifero. Fate scendere il composto su una placca foderata con carta da forno, in modo da formare delle S spesse e ondulate Cottura: il forno deve essere già caldo a 180° per circa 15 minuti. Trasferirli su un’altra carta da forno e lasciarli raffreddare infine spolverizzarli un un’pizzico di zucchero a velo. E’ una ricetta semplice di facile realizzazione poco impegnativa e i tempi impiegati per la realizzazione

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Supplì

Busetto Simone cl.2^BMT

Ricetta tipica romana

Ingredienti: • 250g di riso • 150g di mozzarella • Sale • Pepe • 60g di formaggio grattato • 80g di prosciutto cotto • 3 uova • Farina • Pane grattato • Olio Procedimento: Lessare il riso a metà cottura, scolatelo e raccoglietelo in una ciotola con la mozzarella tagliati a piccoli pezzi, prosciutto cotto e tritato finalmente e due tuorli, mescolate bene. Aggiungete il formaggio grattugiato e lavorate questo impasto in modo che risulti ben sodo e compatto. Formate delle sfere allungate non più grandi di una noce, infarinatele, passatele nell’uovo sbattuto, salato e pepato, poi nel pane grattato. Quando tutti i supplì sono pronti, friggeteli un po’ alla volta in olio bollente. Ritirateli quando hanno una colorazione dorata, asciugateli su carta assorbente da cucina e serviteli.
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Sahitaj Armend cl.2^BMT

Ricetta fatta in casa ( Zerde )

Ingredienti: • 3 litri d’acqua • 400 grammi di riso • 700 grammi di zucchero Tempo per la realizzazione: circa 35 minuti Procedimento: versare 3 litri d’acqua in padella, farla bollire e dopo diche aggiungere i 400 grammi di riso, lasciare a bollire il contenuto della padella e in fine quando il contenuto incomincia a solidificarsi versare i 700 grammi di zucchero e mescolare il tutto per circa 3 minuti, quando il contenuto risulta abbastanza solidificato e il riso morbido togliere la padella dal fuoco e lasciare a raffreddarsi. Traduzione nella lingua tradizionale (Kosovara). Përbërësit: • 3 litra uje • 400 gram uriz • 700 gram sheqer Koha për të preparuar: rreth 35 minuta Procedura: pour 3 litra ujë në një tigan, vlim atë dhe pas taj shtoni 400 gram oriz, të lënë në vlim përmbajtjen e tiganit dhe në fund kur përmbajtja fillon të ngrij pour 700 gram sheqer dhe përzierje për rreth 3 minuta, kur përmbajtjaështë mjaft solide dhe oriz butë hiqni pra nga të nxehtit dhe të lejojë qe të freskët.

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Kettab Ghilas cl.2^BMT

Mousse alla crema di riso (Algeria)

Ingredienti (per 6 persone) : - 750 ml di latte - 100 g di polvere di riso - 30g di mandorle tritate - 100 g di zucchero - 2 cucchiai di acqua di fiori d'arancio - uva passa - albicocche secche - pistacchi Tempo di preparazione: 10 minuti Tempo di cottura: 15 minuti Preparazione: Questo piatto è tipico della cucina algerina, servito di solito come dessert a fine pasto. Per la preparazione, iniziate mettendo all'interno di una casseruola il latte; aggiungete le mandorle tritate, lo zucchero, la polvere di riso e l'acqua di fiori d'arancio.

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Mescolate bene per sciogliere lo zucchero e ottenere una consistenza liscia, cremosa ed omogenea. Mescolate la crema a fuoco basso, tenendola sul fuoco fino a far addensare il composto.

A questo punto, togliete la casseruola dal fuoco e versate la crema all’interno di coppette o bicchieri da dessert, riempiendoli per metà . Guarnite con albicocche secche, uvetta e ciliegie candite (secondo il vostro gusto e la vostra fantasia).

Versate la restante crema di riso fino al bordo delle coppe, quindi guarnite la superficie con pistacchi tritati, uvetta e limone candito. Mettete in frigo per almeno mezz'ora, poi prelevate dal frigo 5 minuti prima di servire.

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Cavalinn Fabio 2Bmt

Riso con patate

Ingredienti ▪ 150 g di patate ▪ 1 l di Brodo vegetale ▪ 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva ▪ 1 scalogno ▪ 50 ml di vino bianco secco ▪ 40 g di passata di pomodoro ▪ Origano ▪ 4 foglie di salvia ▪ Sale ▪ 150 g di riso ▪ 20 g di Parmigiano Reggiano grattugiato Informazioni ▪ 2 persone ▪ 440 Kcal a porzione difficoltà facile, pronta in 45 minuti, ricetta vegetariana ricetta light Procedimento Sbucciate lo scalogno e affettatelo finemente. Fatelo rosolare in una pentola da minestra con 3 cucchiai di olio e 1 mestolo di brodo caldo.

Sbucciate e lavate le patate. Tagliatele a cubi grandi circa 1 centimetro e unitele al soffritto preparato in precedenza. Condivisione di Saperi e Sapori

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- rosolare le patate Fate insaporire per 1 minuto quindi aggiungete la salvia. Mescolate e coprite con 1 mestolo di brodo caldo. Chiudete la pentola con il coperchio e fate cuocere a fuoco dolce per 15 minuti. Eliminate il coperchio e fate asciugare il fondo di cottura delle patate a fuoco vivo mescolando spesso in modo che le patate non si attacchino alla pentola. 4

Unite il riso e tostatelo per 1 minuto. Sfumate con il vino bianco e facendolo evaporare. Coprite il riso con altro brodo caldo e portate a cottura aggiungendo all'occorrenza altro liquido e mescolando di tanto in tanto. Regolate di sale e mantecate con il parmigiano grattugiato. Servite caldissimo con una macinata di pepe nero. VARIANTE RISO E PATATE Potete aggiungere, dopo aver tostato il riso, 2 cucchiai di passata di pomodoro per una variante rossa. Sostituite la salvia con altri aromi come rosmarino o prezzemolo. 

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Contarin Marco 2^BMT

Insalata di riso

PROVENIENZA: ITALIA

INGREDIENTI Riso Basmati 300 g

Tonno sott'olio 200 g

Wurstel di maiale 100 g

Piselli surgelati (oppure freschi) 80 g

Pomodori ramati 150 g

Peperoni rossi 75 g

Peperoni gialli 75 g

Erba cipollina 10 fili

Groviera 150 g

Sale fino

Olive nere denocciolate 80 g Cetriolini sottaceto 80 g PROCEDIMENTO •

lavate i peperoni, eliminate il picciolo, i semi e i filamenti interni, tagliateli prima a listarelle e poi a cubetti e poneteli in una ciotola capiente dove raccoglierete tutti gli altri ingredienti.

Lavate e tagliate a metà anche i pomodori, scavate la polpa con un cucchiaino e tagliateli a cubetti. Ricavate dei cubetti anche dal groviera.

Tagliate i wurstel a rondelle, procedete nello stesso modo anche con le olive denocciolate

Tritate l’erba cipollina che servirà per aromatizzare l’insalata.

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Per finire tagliate a rondelle anche i cetriolini sott'aceto e unite anche questi al resto degli ingredienti.

Ora che il condimento è pronto occupatevi del riso: in una pentola mettete a bollire dell'acqua salata, versate il riso e dopo circa 10 minuti di cottura unite anche i piselli sgranati che devono cuocere rimanendo comunque croccanti, proseguite la cottura per altri 5 minuti. Una volta cotto, scolate il riso insieme ai piselli

Unite quindi il riso al condimento precedentemente preparato

Scolate dall’olio di conservazione il tonno e unitelo al riso, per terminare aromatizzate con l'erba cipollina tritata. Mescolate per amalgamare gli ingredienti. Coprite la ciotola con la pellicola e conservate l’insalata in frigorifero in modo che il riso assorba tutti i sapori.

Riso Basmati 300 g Tonno sott'olio 200 g Wurstel di maiale 100 g Piselli surgelati (oppure freschi) 80 g Pomodori ramati 150 g Peperoni rossi 75 g Peperoni gialli 75 g Groviera 150 g Olive nere denocciolate 80 g Cetriolini sottaceto 80 g Erba cipollina 10 fili Sale fino q.b.

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Favetta Francesco 2bmt

Arancine Siciliane

Ingredienti: • 1 kg di riso • 2,5 lt di acqua • 100 gr di burro • 30 gr di sale • 2 bustine di zafferano • Ingredienti per il ragù: • 1 cipolla • 1 carota • 1 gambo di sedano • 2 foglie d'alloro • un pizzico di chiodi di garofano in polvere • gr 250 tritato suino • gr.250 tritato bovino, • mezzo bicchiere di vino bianco • 2 cucchiai di concentrato di pomodoro • 200 gr di piselli surgelati sale q.b. • pepe q.b. • gr.250 di caciocavallo grattugiato. Procedimento per il riso:

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Mettere gli ingredienti sopra descritti in una capiente pentola possibilmente, antiaderente, partendo da freddo e lasciare cuocere, a fuoco medio e senza mai mescolare, fintanto che il riso non avrà assorbito tutta l'acqua (impiegherà circa 40 minuti), quindi rovesciare il contenuto della pentola in una teglia (placca) o altro largo contenitore per farlo raffreddare.

Procedimento per il ragù: In un tegame ,largo, mettere la cipolla, la carota e il gambo di sedano tritati finemente con un filo d'olio fare andare a fuoco lento dopo qualche minuto versare la carne suina e la carne bovina e farla rosolare, quando la carne sarà rosolata, alzare la fiamma, sfumare col vino bianco e fare evaporare, aggiungere l'alloro e la polvere dei chiodi di garofano quindi i piselli ed il concentrato di pomodoro sciolto in un bicchiere d'acqua tiepida, aggiungere altri due bicchieri d'acqua aggiustare di sale e di pepe e fare cuocere a fuoco lento per circa un’ora e mezza ,se vediamo che asciuga troppo aggiungere dell'acqua calda. Finita la cottura fare raffreddare togliere le foglie d'alloro e quando tutto sarà tiepido aggiungere il caciocavallo mescolando .

Assemblaggio: Andiamo, ora, ad assemblare le arancine: prendiamo sul palmo della mano una manciata di riso e formiamo una palla, grande quanto un'arancia, apriamo poi questa palla appena formata e la riempiamo con una bella polpetta del ragù che abbiamo preparato e che deve essere piuttosto asciutto, se dovesse essere troppo liquido lo aggiustiamo con un po’ di farina 00, richiudiamo a questo punto l'arancina compattandolo bene, per fare questa operazione è meglio tenere le mani ben umide. Cottura: L'arancino così formato va poi passato in una pastella leggera (lega), fatta da acqua e farina, piuttosto liquida e poi nel pangrattato. Siamo così pronti per la frittura, che va fatta usando un tegame con abbondante olio di semi, appena l'olio sarà ben caldo immergervi una o più arancine in modo che vengano completamente sommerse dall'olio farle imbiondire ed appena avranno assunto quel bel colore dorato tirarle fuori e farle intiepidire su della carta assorbente.

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Hothi Robin 2Bmt

Riso con zucchine

INGREDIENTI: Riso Carnaroli 320 g

Zucchine 350 g

Brodo vegetale 500 g

Cipolle rosse 80 g

Vino bianco 100 g

Burro 50 g

Pecorino (da grattugiare) 40 g

Sale fino q.b.

Pepe nero q.b. LUOGO: cucina TEMPO: 30 MINUTI CIRCA 1° FASE: Per realizzare il risotto con zucchine iniziate preparando il brodo vegetale. Sbucciate la cipolla rossa e tritatela finemente con il coltello, riscaldate l’olio di oliva in un tegame largo e aggiungete il trito di cipolla, fate rosolare per qualche minuto a fuoco basso fino a farla appassire, aggiungendo un mestolo di brodo. 2° FASE: Dopo aver rosolato la cipolla, versate il riso nel tegame e fatelo tostare 1 minuto a fuoco vivace, poi sfumate con il vino bianco e, una volta che il vino sarà evaporato, abbassate la fiamma a fuoco medio e aggiungete poco alla volta il brodo vegetale, mescolando spesso e avendo cura di aspettare che sia stato assorbito il brodo prima di aggiungerne altro (la cottura del riso richiederà circa 20 minuti). 3° FASE: Intanto lavate e spuntate le zucchine, grattugiatele con una grattugia a fori larghi, a metà cottura del riso (dopo circa 10 minuti) aggiungete anche le zucchine nel tegame salate, pepate, mescolate con un cucchiaio di legno e portate a termine la cottura del risotto.

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4° FASE: Una volta pronto il risotto, spegnete il fuoco e mantecate con il burro e il formaggio grattugiato, mescolando. CONCLUSIONE: Potete usare il pecorino o, se preferite, anche il Parmigiano Reggiano e servite ben caldo. Il vostro risotto con le zucchine è pronto per essere gustato!

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SARMA

Genc Hoxhaj - 2Bmt

I sarma vengono realizzati farcendo le foglie lessate del cavolo con un composto di carne macinata, uova, cipolla, erbe aromatiche e spezie. Le foglie verranno poi avvolte a formare un fagottino che completa la cottura nel brodo con i crauti e verrà servito condito con yogurt e accompagnato da pomodori a fettine. INGREDIENTI (PER 4 PERSONE) Per gli involtini:
 1 cavolo cappuccio dalle foglie grandi, 800 g di carne macinata mista di manzo e/o di maiale, 100 g di riso, 1 cipolla bianca, 1 uovo sodo, 70 g di burro, olio extravergine d’oliva, sale e pepe. 
 Per la salsa di accompagnamento:
 200 ml di brodo di manzo, 2 cucchiai di panna acida, 1 cucchiaio di pelati, 1 pizzico di aneto, 1 pizzico di timo, sale e pepe. PREPARAZIONE Lavare il riso e lasciarlo in immersione nell’acqua per 10 minuti.
 Metterlo, poi, in un tegame e coprirlo con un dito di acqua al di sopra del riso.
 Aggiungere un cucchiaio di olio, un pizzico di sale e portarlo a cottura.
 Scolarlo e metterlo da parte.
 Eliminare le foglie esterne più rovinate ed il torsolo del cavolo.
 Lessarlo intero, a testa in giù, per un paio di minuti in acqua bollente.
 Passarlo, subito dopo, in acqua fredda.
 Staccare delicatamente, ad una ad una, le foglie dalla base in modo da lasciarle intere.
 Privarle, poi, con un coltello affilato della parte bianca centrale del fusto, che è legnosa.
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Asciugarle con un canovaccio pulito.
 Mettere sul fuoco un tegame con il burro e, quando questo inizierà a sciogliersi, unire la cipolla tritata e, dopo due minuti, la carne macinata.
 Farla sigillare, lasciandola, però, morbida. Amalgamare la carne, il riso e l’uovo sodo sbriciolato.
 Insaporire di sale e di pepe.
 Accomodare le foglie di cavolo sul piano di lavoro e distribuirvi sopra il composto.
 Chiudere ad involtino e fermare ogni foglia con uno stecchino.
 Passare in forno già caldo a 180°C per 10 minuti.
 Tenere in caldo.
 Preparare, quindi, la salsa di accompagnamento.
 Portare a bollore il brodo di manzo e stemperarvi la panna.
 Unire i pelati ed insaporire di sale e di pepe.
 Spolverare con l’aneto ed il timo.
 Lasciare restringere la salsa.
 Disporre, poi, gli involtini di cavolo su un piatto da portata e bagnarli con la salsa.

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MIsciangna Costantino

Tiella di riso e cozze

2 Bmt

Provenienza: Bari, Puglia Ingredienti •

350 g gRiso

800 gCozze

800 gPatate

200 gPomodorini

2 spicchiAglio

1/2Cipolla a fette

A piacerePrezzemolo

5 cucchiaiOlio

q.b.Sale

q.b.Pepe

50 g Parmigiano reggiano grattugiato

30 g Pangrattato

Preparazione Step 1Tagliare la cipolla a fette sottili (eventualmente utilizzando una mandolina) ed ungere una teglia. Step 2Disponete nella teglia prima le cipolle, poi fate uno strato di patate ed infine uno strato di pomodori regolando di sale e pepe e distribuendo un poco di prezzemolo tritato ed una spolverata di formaggio. Step 3A parte lavate le cozze e con un coltellino affilato apritele, eliminando metà del guscio e recuperando in una scodella il liquido contenuto che andrà successivamente filtrato. Distribuite le cozze a raggiera sui pomodorini. Condivisione di Saperi e Sapori

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Step 4Cospargere le cozze con il riso crudo, versate nella teglia il liquido delle cozze che darà più sapore e profumo e realizzate un secondo strato di patate. Step 5Aggiungete altri pomodori e qualche altra cozza. Distribuite un altro poco di riso, il prezzemolo, qualche cucchiaio di olio ed infine cospargete col formaggio grattugiato e col pangrattato. Aggiungete acqua fin sotto lo strato di formaggio e pangrattato. Step 6Infornate a 200 °C, proseguendo la cottura per circa un'ora e posizionando la teglia in basso nel forno. Al termine lasciate riposare 10 minuti prima di servire in tavola.

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Puppin Riccardo

Risotto al limone

Cl. 2Bmt

Oggi mi sono cimentato nella preparazione di un primo piatto a base di riso ovvero il risotto al limone. Questo piatto si tratta di un classico risotto in bianco dove si va ad aggiungere succo e la buccia del limone. Ingredienti: 1,5 litri di brodo di pollo, 50g di pollo, 2 cucchiai di olio d’oliva, 1 cipolla piccola tritata finemente, 450g di riso, ½ bicchiere di vino bianco, 2 manciate di parmigiano, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, 2 cucchiai di succo di limone, 4 cucchiaini di buccia di limone tritata. Tempo: 30 minuti Porzioni: 4 persone Procedimento: 1) Riscaldate il brodo e tenetelo a disposizione ben caldo. 2) Fate fondere 2/3 del burro con l’olio in un tegame. Unite la cipolla tritata e fate cuocere a fuoco moderato mescolando fino a quando non saranno teneri. 3) Gettate il riso e fatelo tostare per qualche minuto mescolando di continuo. Versate il vino e fatelo evaporare sempre mescolando. 4)Aggiungete un mestolo di brodo e fate cuocere mescolando di tanto in tanto. Quando sarà stato assorbito bagnate con un altro mestolo di brodo e continuate fino a quando il riso sarà cotto. 5) Togliete dal fuoco, unite il burro rimasto e il formaggio, e mescolate. Completate con il prezzemolo, il succo e la buccia di limone. Mescolate un'ultima volta e servite subito, decorando a piacere con prezzemolo e fettine di limone.

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Simone Chiodo 2^ Bmt

Riso e polpette

Nazionalità d’origine: Italia Tempo per la preparazione: 30/20 min. Ingredienti: 280 g di riso 50 g di pan grattato 200 g di carne tritata Prezzemolo Spezie 2 cucchiai di olio PROCEDURA I^ FASE: Preparate l’impasto per le polpette: unite alla carne tritata un uovo sbattuto, la cipolla tritata finemente, la mezza bustina di spezie miste, un pizzico di sale e di pepe. Preparate delle palline del diametro di 2 cm e passatele nel pangrattato. II^ FASE: Rosolatele in poco olio extra vergine di oliva per qualche minuto, aggiungete il Dado Star Classico e mezzo bicchiere di acqua e continuate la cottura a fuoco lento. In una pentola cuocete il riso in abbondante acqua salata. III^ FASE: Scolate il riso e fatelo saltare in padella con l’olio extra vergine di oliva e le polpettine con il loro sughetto di cottura. Come suggerimento per chi vuole si può aggiungere anche della passata di pomodoro con un po’ di formaggio grana e basilico
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Sponchiado Matteo 2Bmt

Risotto e Radicchio

Provenienza: Treviso, VENETO Ingredienti: 320 Grammi Riso Vialone Nano 60 Grammi Burro 1 Cipolla 1 Litro Brodo Vegetale 1 Bicchiere Vino Bianco 2 Cespi Radicchio Di Treviso Q.B Sale Q.B. Pepe 50 Grammi Pancetta Affumicata O Bacon 6 Cucchiai Grana Padano Fresco Q.B. Olio Di Oliva Extravergine Preparazione Preparate un brodo vegetale con sedano, carota, cipolla e una patata; una volta pronto filtratelo e tenetelo al caldo.

Prendete il radicchio, lavatelo e tagliatelo a listarelle sottili, dopodichÊ, tenetelo in ammollo in acqua fredda in modo da perdere un po' del suo amarognolo. In una padella a bordi bassi, adatta per la cottura dei risotti, versate 5 o 6 cucchiai d'olio extravergine d'oliva e lo scalogno tritato molto finemente; mettete sul fuoco e fate soffriggere a fuoco molto lento finchÊ lo scalogno non diventa trasparente. Se preferite, potete sostituire l'olio d'oliva con 60 gr di burro.  Condivisione di Saperi e Sapori

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Dolce di riso

Tosatto Steven 2B mt

Luogo: Italia Tempo: 30 min Ingredienti: -

Riso soffiato 200g

-

Mars 300g

-

Burro 80g

Procedimento: Per preparare la torta Mars iniziate foderando con della carta da forno una tortiera con stampo a cerniera da 24 cm di diametro. Tagliate i Mars a pezzetti e metteteli a fondere in una casseruola con il burro (potete anche utilizzare il forno a microonde); quando saranno ben fusi aggiungeteli ai chicchi di riso soffiato (Rice Krispies) e mescolate molto velocemente per amalgamare il tutto. Attenzione, dovete svolgere questa operazione molto velocemente perché il caramello contenuto nei Mars si solidificherà in fretta! Versate il composto nella tortiera e livellatelo, aiutandovi con un pezzetto di carta da forno: mettete un pezzetto di carta da forno sull'impasto e livellatelo con le mani. Mettete a rassodare la torta in frigorifero per un’ora. Sformate la torta e realizzate la decorazione: fondete al microonde il cioccolato al latte, mettetelo in una sac à poche e effettuate delle colate fitte di cioccolato. Conservazione: Questa torta si conserva anche per 3-4 giorni fuori dal frigorifero coperta e si può congelare e puoi consumarla una volta scongelata.
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Dal Zilio Riccardo 2Bmt

Ricetta sulla PAELLA di pesce.

PRESENTAZIONE: La Paella è un piatto tipico spagnolo, specialmente della zona di Valencia. E' un gustoso piatto unico, da preparare seguendo alcune indicazioni fondamentali, ma con un certo grado di libertà. Esistono diverse tipologie di paella, alcune contemplano, assieme alle verdure, carne e pesce, alcune solo carne ed altre esclusivamente pesce. La ricetta seguente vi consentirà di preparare un'ottima paella di pesce.

INFORMAZIONI: Preparazione: 45 min Difficoltà: Media Costo: Medio.

INGREDIENTI USATI: 400 g di riso 600 g di cozze 300 g di seppie 300 g di gamberetti 300 g di calamari 8 gamberoni 150 g di pisellini 1 peperone rosso medio Condivisione di Saperi e Sapori

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q.b. ino bianco 4 pomodori rossi 2 bustine di zafferano q.b. olio extra vergine di oliva 2 spicchi d'aglio q.b. peperoncino piccante 1 l di brodo di pesce PREPARAZIONE: Per prima cosa sarà necessario pulire e preparare il pesce per la cottura. Pulite le cozze strofinandone per bene i gusci ed eliminando la "barba", lavate e pulite i calamari e le seppie e tagliate i calamari ad anelli dello spessore di circa 1 cm. Pulite i gamberetti togliendo le teste ed il guscio, avendo cura di conservarne qualcuno intero per guarnire il piatto e lavate i gamberoni. Lavate accuratamente i pomodori ed il peperone, pulite quest'ultimo eliminando le coste bianche ed i semi e tagliate il tutto a cubetti. Mettete le cozze pulite in padella con un bicchiere di vino bianco e fatele aprire, a questo punto eliminate i gusci, lasciando da parte qualche cozza intera per la guarnizione finale. Versate il sugo di cottura delle cozze, dopo averlo filtrato, nel brodo di pesce per insaporirlo ulteriormente e mettete a bollire. Nella padella che userete per cuocere la vostra paella fate scaldare i 2 spicchi d'aglio in olio extra vergine di oliva e cuocete i gamberetti ed i gamberoni. Dopo che avranno preso colore, toglieteli e teneteli da parte, eliminando anche l’aglio. A questo punto cuocete per circa 5 minuti i calamari e le seppie, aggiungete peperone e pomodori e continuate la cottura per altri 5 minuti. Unite il peperoncino ed i piselli, mescolate per bene, quindi unite il riso e versate il brodo necessario a coprire completamente tutti gli ingredienti. Unite le bustine di zafferano e portate ad ebollizione a fuoco alto. A questo punto abbassate la fiamma e fate cuocere per 15 minuti avendo cura di non mescolare, altrimenti rischierete che il riso si attacchi alla padella. Se il brodo evaporasse troppo, aggiungetene qualche altro mestolo. Dopo 15 minuti unite le cozze, i gamberi ed i gamberoni e terminate la cottura per altri 5-10 minuti circa. Una volta cotta la paella, servitela in un unico piatto da portata che decorerete con i gamberetti interi e le cozze con il guscio che avrete tenuto da parte.

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Vedovato Michael 2Bmt

Risotto alla Pescatora

Come fare un risotto alla pescatora Ingredienti per 4 persone: riso g 320 cozze-vongole 1 kg seppie g 300 gamberi g 300 2 bicchieri di vino bianco 1 cipolla burro g 50
 sale Olio Prezzemolo Tempo: 1 ora per il pesce – riso 15-20 min Strumenti: pentola, cucchiaio di legno, piatto Procedimento: I.

Fase: mettere le cozze lavate in una casseruola, cuocere fino a che le valve si aprono.

II.

Fase: in una padella con olio rosolate il resto del pesce, in una padella mettere metà burro appassite la cipolla, versare il riso, lasciatelo tostare, e sfumare con del vino bianco.

III. Cuocere per altri 6 minuti e impiattare. Conclusione: un suggerimento è quello di prendere il pesce fresco.

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Albion Zogaj 2^amt

Riso venere profumato al limone con gamberi saltati

un risotto semplice da preparare e ideale a pranzo. Il piatto ha un gusto davvero particolare e sfizioso. I gamberi vengono aromatizzati con del limone, del pepe e del tabasco, mentre le zucchine vengono semplicemente saltate in padella.

Nazionalità:è una varietà italiana ingredienti: riso venere(250g),gamberi(300g),zucchine(300g),limone(1), aglio(1 spicchio),olio d’oliva(20ml) Quando preparare questa ricetta? Il riso Venere con gamberetti si prepara in occasione di un gustoso pranzo a base di pesce. Preparazione Per prima cosa cuocete il riso in abbondante acqua salata per circa 15 minuti e nel frattempo lavate e spuntate le zucchine, quindi grattugiatele con una grattugia a fori larghi. In una padella scaldate l’olio extravergine d’oliva insieme allo spicchio d’aglio, quindi salate, pepate e cuocetele per circa 5 minuti. Eliminate lo spicchio d’aglio e tenete da parte le verdure. Ora pulite i gamberi, quindi eliminate il carapace e togliete il filo nero interno che si trova sul dorso. Ponete i gamberi puliti in una ciotola e irrorateli con dell’olio extravergine d’oliva, quindi insaporiteli con la scorza grattugiata del limone, il sale, il pepe e qualche goccia di tabasco. Saltate i gamberi in una padella ben calda per un paio di minuti e sfumate tutto con il succo di limone. Non appena i gamberi avranno preso colore, spegnete il fuoco e tenete da parte. Non appena il riso sarà cotto, scolatelo per bene e versatelo in una ciotola, quindi unite le zucchine e mescolate tutto molto bene.

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Abazi Gersi 2^Amt

Ricetta del riso su foglia di Radicchio

INGREDIENTI PER 4 PERSONE: •

Una confezione di formaggio fresco spalmabile

300g di riso arborio

300g di radicchio

50ml di vino bianco (facoltativo)

50g di parmigiano grattugiato

20g di cipolla

20g di burro

600ml di brodo leggero di carne

10g di prezzemolo

PREPARAZIONE: Prendere 4 foglie di radicchio grandi, lavarle e metterle da parte. Tagliare a striscioline sottili le restanti foglie di radicchio e farle soffriggere con cipolla e burro in una casseruola larga. Aggiungere il riso, farlo tostare e bagnarlo con il vino bianco. Appena evaporato, aggiungere il brodo bollente e portare a termine la cottura mescolando di tanto in tanto. A cottura ultimata, spegnere il gas e mantecare il riso con il grana grattugiato e il Formaggio Fresco Spalmabile Santa Lucia. Aspettare pochi minuti e inserire le porzioni di riso all'interno delle foglie grandi precedentemente preparate e adagiate sui piatti. Servire ben caldo. PRESENTAZIONE FINALE: Questa ricetta ha origini dal Trentino-Alto Adige.

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Matteo Grava 2°AMT

Risotto zucca e patate

Il risotto è originario dell’ america centrale ed è tipico del nord italia Ingredienti pepe q.b. 1 l brodo di carne 60 grammi burro 80 grammi grana noce moscata q.b. 200 grammi patata sale q.b. 1 cipolla 2 fette pancarre' 160 grammi riso vialone nano 500 grammi polpa di zucca

Procedimento 1) Taglia la zucca, sbuccia le patate, lava le verdure e riducile a tocchetti. Sbuccia la cipolla, tritala molto fine e falla appassire in una casseruola con 40 g di burro. Unisci la zucca e le patate, coprile poco più che a filo con il brodo di carne e fai cuocere per 30 minuti circa, aggiungendo ancora brodo se risultasse troppo asciutta. 
 2) Lessa il riso in acqua bollente leggermente salata. Aggiungi alla zuppa una Condivisione di Saperi e Sapori

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grattata di noce moscata, una macinata di pepe e regola di sale. Scola il riso molto al dente e mescolalo delicatamente alla zuppa. Portalo a cottura, aggiungendo ancora un filo di brodo. Nel frattempo, elimina la crosta del pane, taglialo a cubetti e fallo rosolare dolcemente nel burro rimasto. Distribuisci la zuppa nei piatti, cospargila con abbondante grana e servila con i crostini caldi a parte. Minestra di riso, zucca e patate Una gustosa zuppa dai sapori autunnali a base di riso, quasi un piatto completo per la ricchezza di nutrienti.

Origini
 Il risotto alla zucca è un tipico piatto del nord Italia e per quanto la zucca sia un ortaggio tipicamente stagionale, è molto gradito anche nei mesi primaverili. Originaria dell’America Centrale, i primi ritrovamenti, infatti, risalgono al 7000/6000 A.C., la zucca insieme alla patata e al pomodoro è stato uno dei primi ortaggi importati in Europa dopo la scoperta dell’America. E’ facilmente reperibile, soprattutto nella stagione giusta che è l’autunno ed è importante sia fresca, ben matura e soda. La sua polpa è ipocalorica con una bassissima presenza di zuccheri semplici. E’ dolce e non ingrassa. Ricca di vitamina A, vitamina C, potassio, calcio, fosforo, betacarotene, molte fibre e non contiene glutine.

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Nicolò Trombetta 2A mt

LA JAMBALAYA

origine: Louisiana Stati uniti D’America Ingredienti: 400 g Gamberi 250g Riso 3 Pomodori pelati 2 Salsicce 1 Peperoni 1 Cipolle 1 spicchio Aglio 1 foglia Alloro q.b. Timo q.b. Prezzemolo q.b. Olio q.b. Sale q.b. Pepe q.b. Peperoncino q.b.

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Procedimento: Step 1 Sbucciate la cipolla e l'aglio, tritateli e soffriggeteli con dell'olio. Dopo qualche minuto aggiungetevi anche il peperone pulito e tritato. Step 2 Lasciate cuocere per qualche minuto, quindi unite alle verdure le salsicce pelate e sbriciolate, del peperoncino tritato, timo ed alloro. Lasciate soffriggere il tutto a fuoco vivace, aggiungete i gamberi già bolliti e sgusciati, i pomodori pelati e tagliati a pezzetti. Step 3 Lasciate proseguire la cottura a fuoco alto mescolando di tanto in tanto. Allungate quindi con 1/2 l di acqua bollente, salate, pepate e lasciate bollire per qualche minuto. Step 4 Aggiungete a questo punto il riso, mescolate, incoperchiate e lasciate cuocere per almeno 20 minuti a fuoco moderato. Rigirate il tutto di tanto in tanto. Step 5 Quando il riso sarà cotto, dopo aver completato con del prezzemolo tritato, portate in tavola su un piatto da portata. La jambalaya creola trae origine dal quartiere francese di New Orleans, un tempo settore europeo della città. Fu un tentativo, da parte degli spagnoli, di preparare la paella nel nuovo mondo, dove lo zafferano non era facilmente disponibile a causa degli elevati costi di importazione. Così il pomodoro divenne il sostituto dello zafferano. Col passare del tempo, l'influenza francese divenne dominante a New Orleans, e le spezie dei Caraibi cambiarono questa paella del nuovo mondo in un piatto del tutto diverso. Nelle moderna Louisiana, il piatto si è evoluto in molte altre ricette. La jambalaya creola, o quella rossa cajun, si diffusero a New Orleans, dove era chiamata semplicemente 'jambalaya'. La jambalaya creola è realizzata con i pomidoro mentre quella cajun non li utilizza.

La jambalaya cajun ebbe origine nelle zone rurali della Louisiana dove erano facilmente disponibili gambero, ostriche, alligatori, anatre, tartarughe ed altri tipi di animali. A questi veniva aggiunto, pollo o tacchino. La jambalaya cajun è nota come 'jambalaya bruna' nella regione di New Orleans, che i cajun la chiamano semplicemente 'jambalaya', ed è più piccante di quella creola.

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PAELLA

Cosentino 2A mt

La paella con il pesce nasce come preparazione povera a Valencia, dove veniva cucinata con gli avanzi disponibili in casa. Alla fine dell’Ottocento, comincia ad essere servita nei chioschi in spiaggia e, piano piano, conquista tutta la nazione. Oggi, esistono tantissime varianti ma la vera paella è quella con i mariscos, frutti di mare. Per la preparazione è fondamentale l’utilizzo della paella, vale a dire della classica padella in ferro alta circa 5/6 centimetri e munita di doppio manico. In mancanza di una paella originale, si può utilizzare una semplice padella antiaderente. Un altro elemento che contribuisce a conferire al piatto il suo inconfondibile sapore è il riso. La varietà utilizzata in Spagna è il Bomba (Arroz Bomba), caratterizzato da un chicco tondo di colore bianco perla. Il Bomba assorbe molto bene il brodo e tiene alla perfezione la cottura. In Italia è difficile da trovare ed è particolarmente costoso. In sostituzione, vanno benissimo sia l’Arborio che il Carnaroli. Se si vuole un riso più ricercato, si può acquistare il Vialone Nano Veronese (IGP). Porta in cucina un pizzico di Spagna con la ricetta della paella di pesce. Informazioni Difficoltà Media, Metodo di cottura In padella, Categoria Primi di pesce Preparazione 30 minuti, Cottura 25 minuti ,Tempo totale 55 minuti,Dosi 6 Ingredienti

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Riso 600 gr Cozze 1/2 kg Vongole 1/2 kg Gamberi 1/2 kg Calamari 1/2 kg Peperone 1 Paprika q.b. Pomodori 2 Limone 1, Aglio 1, Zafferano 1 bustina, Sale q.b. Preparazione 1. Metti in padella un filo d’olio con l’aglio e lascia soffriggere. Elimina l’aglio e aggiungi i pomodori e il peperone tagliati precedentemente a dadini. Aggiungi al soffritto le teste dei gamberi. Mentre sono in cottura, schiaccia le teste così che rilascino la polpa. 2. Prendi una padella, riempila di cozze e vongole e coprile completamente con acqua fredda. Accendi il fornello e riscalda l’acqua fino a quando tutti i gusci dei molluschi non si aprono. Taglia i calamari a pezzi grossolani. 3. Elimina le teste dei gamberi dal soffritto di pomodori e peperoni e aggiungi l’acqua. Il quantitativo di acqua da usare dipende dalla capienza della pentola e dal tipo di riso prescelto. Se si utilizza la paella classica, il riferimento sono i manici: l’acqua cioè dovrebbe arrivare alla loro altezza. Una delle indicazioni da rispettare è di non mettere mai l’acqua prima o dopo il riso. Quando viene a bollore, infatti, aggiungi il riso, lo zafferano, la paprika e il sale e lascia rosolare. 4. Fai molta attenzione a non bruciare il riso. Aggiungi a poco a poco le cozze, le vongole, i calamari e i gamberi. I frutti di mare vanno cotti con il loro guscio. Mescola con un cucchiaio di legno per amalgamare tutti gli ingredienti e cuoci per circa 20 minuti. 5. Al termine della cottura, spegni e lascia riposare il riso per circa 5 minuti coprendo la padella con un foglio di carta da forno. Questa accortezza serve per asciugare il riso in superficie, altrimenti resta eccessivamente umido. 6. Tradizione vuole che la paella si serva nella padella e che i commensali mangino tutti insieme con un cucchiaio di legno. La tradizione si può rispettare però anche suddividendo la paella nei singoli piatti con delle fettine di limone per decorazione, l’importante è che tutti abbiano il proprio soccarat. Non si può dire di avere mangiato la vera paella senza un po’ dello strato di riso che si attacca sul fondo della padella; strato che a Valencia chiamano soccarat.

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PLOV

Bogdan Coiman 2Amt

Questa ricetta ha vari nomi a seconda del Paese in cui si è; viene chiamato palau, polów, polao, pilau, pilav, pilaff, plov, pulao. Questo cibo è tipico dei paesi orientali (Iran, Uzbekistan, Turchia ecc). Questo piatto risale a circa 2500 anni fa, nato nell’antica Persia e poi è stato adottato anche dai Paesi vicini. I Persiani hanno scritto un sacco di ricette su come si prepara il plov ma vediamo la più comune. INGREDIENTI: 300 ml. di olio di olive o di girasole(come si preferisce) 1 kg. di carne (a seconda di come si preferisce) 4 cipolle medie 1 kg. di riso 1 kg. di carote 2 peperoncini secchi 2 agli interi Condivisione di Saperi e Sapori

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Un cucchiaio piccolo di semi di coriandolo 1 foglia di alloro 1) Si lava la carne e si taglia a cubetti ,si pelano 3 cipolle e tutte le carote tagliandole a pezzi per lungo. L’aglio si pela della buccia esterna ma non si divide a spicchi. 2) Si usa una pentola con fondo rinforzato .La si mette sul fuoco e si mette l’olio sul fondo. Pelate e mettete a friggere l’ultima cipolla rimasta finche non diventa nera dopodichè buttatela via. 3) Ora bisogna mettere dentro la pentola le 3 cipolle preparate prima e le si frigge per circa 7 min finche non prendono un colore giallo/oro. Aggiungeteci la carne e friggetela finche non appare una crosta . 4) Prendete un'altra pentola e metteteci il riso sul fondo,sopra al riso bisogna metterci un po di passata di pomodoro,i 2 agli interi le cipolle e la carne. 5) Alla fine si copre il riso e il resto con un po di acqua e si mette a cuocere finche il riso non assorbe tutta l’acqua.

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Pilaf

Davide Barreti 2Amt

Luogo : Albania INGREDIENTI -50 gr di burro -300 gr di riso -acqua -sale -yogurt o altri condimenti PREPARAZIONE 1)Sciogliere 50 gr di burro in una pentola 
 2)Prendere 300 gr di riso, mettere in una tazza e ricordare dove arriva... si userà la stessa dose di acqua x 2 
 3)Rosolare il riso nel burro per qualche minuto poi aggiungere le due tazze, tenendo alla portata di mano un coperchio perché schizza da tutte le parti 
 4)Aggiungere un cucchiaino di sale (dopo dipende dai gusti, regolarsi a piacere) 
 Cuocere il riso semicoperchiato per circa 15 minuti, 
 cioè almeno finché non si asciuga tutta l'acqua. (si formeranno i classici bucchini)
 5)Lasciare raffreddare per 10 minuti e poi ... si mangia 
 Da noi si mangia con lo yogurt
 6)Per chi non piace con lo yogurt, Anche se vi consiglio di assaggiarlo:
 per esempio preparare un po’ di funghi misti trifolati in padella e alla fine cottura aggiungere il riso 7)Il pilaf è un sistema di cottura del riso attraverso cui si ottiene un composto con chicchi sgranati. Il termine "pílaf" (o "pilàf) è preso dal turco pilâv, a sua volta derivato dal persiano pilau.

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Luis Hidri 2 Amt

Sultjash(Riso al latte)

NAZIONE TIPICA : ALBANIA INGREDIENTI : 600 gr acqua
 200 gr riso
 100 gr zucchero
 400 gr latte
 20 gr amido di mais
 
 PREPARAZIONE: Mettere il riso a cuocere con 400 ml di acqua nel fuoco lento e appena l'acqua comincia a restringersi aggiungete il latte e lasciatelo cuocere a bassa fiamma mescolando ogni tanto per evitare che si attacchi. Quando vedete che il latte si sarà dimezzato aggiungete lo zucchero e la vaniglia continuando la cottura fino a quando vedrete che il riso si è ammorbidito diventando il tutto cremoso. Dividetelo in più ciotole e lasciate raffreddare. Prima di servirlo spolverate con cannella.

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Tonetto Nicolò - Giovanni Cornacchia 2amt

Risotto ai quattro formaggi

Il risotto ai quattro formaggi è un primo piatto particolare e molto gustoso, amato dai grandi ma anche dai bambini. Ecco la ricetta per prepararlo ed alcune idee per arricchirlo Storia del risotto Il risotto è un primo piatto tipico della cucina italiana, diffuso in numerose versioni in tutto il paese anche se più consumato al nord. La sua caratteristica principale è il mantenimento dell'amido che gelatinizzatosi a causa della cottura, lega i chicchi tra loro in un composto di tipo cremoso. Tra le varie qualità di riso, ne esistono alcune particolarmente adatte alla preparazione del risotto. Gli altri ingredienti variano in relazione alla ricetta da preparare. Presentazione Il risotto ai quattro formaggi è un primo piatto molto particolare adatto a chi ama moltissimo i formaggi. Il suo sapore intenso e cremoso, infatti, rende questo piatto un vero tripudio di sapori, che viene apprezzato dai grandi ma anche dai più piccoli. Il risotto ai quattro formaggi è realizzato con formaggi dal sapore intensi, come il gruviera, la fontina e l’Emmental. Il risultato è un primo piatto davvero irresistibile. Vediamo, quindi, come preparare un perfetto risotto ai quattro formaggi.

Ingredienti 350 g di riso carnaroli 50 g di fontina 50 g di Emmental 50 g di gorgonzola Parmigiano reggiano grattugiato q.b. 1 cipolla Prezzemolo q.b. Brodo vegetale q.b. ½ bicchiere di vino bianco Sale q.b.


Pepe q.b. Olio extravergine d’oliva q.b. Preparazione Per iniziare la preparazione del risotto ai quattro formaggi dovete partire dalla cipolla. Nel risotto ai quattro formaggi la cipolla deve essere tritata molto finemente così da dare un sapore più intenso al vostro primo ma da non essere troppo visibile all’interno del piatto. Per fare questo servitevi di un coltello ben affilato oppure di una mezzaluna. Se, invece, volete snellire al massimo questa operazione e ottenere un risultato perfetto potete utilizzare un mixer, che in pochissimi secondi vi darà un battuto di cipolla davvero perfetto. Prendete una casseruola ed andate a versarvi la cipolla tritata finemente e l’olio. Fate soffriggere il tutto fino a quando la cipolla non sarà appassita e soltanto in questo momento aggiungete il riso. Fate tostare il riso per qualche minuto, continuando a mescolare continuamente e poi sfumate con il vino bianco. Fate attenzione in questa fase perché il vino andrà fatto evaporare continuamente prima di poter procedere con la preparazione del risotto ai quattro formaggi. Consigli e varianti Il risotto ai quattro formaggi è un primo piatto molto ricco, ma se lo desiderate potete andare a modificarlo per renderlo ancora più gustoso. Potete aggiungere degli altri tipi di formaggi, come ad esempio il gorgonzola oppure il pecorino o qualsiasi altro formaggio che gradite particolarmente. Il risotto ai quattro formaggi può essere arricchito anche con della mozzarella tagliata in cubetti o del prosciutto crudo in listarelle sottili o in cubetti. Questi ingredienti andranno aggiunti dopo i formaggi e fatti saltare per pochi minuti a fuoco spento. Lo stesso calore del risotto ai quattro formaggi, infatti, permetterà agli ingredienti di sciogliersi e di fondersi nel piatto. Il risultato è un risotto ai quattro formaggi ancora più corposo e dal sapore ancora più particolare. Conservazione Il risotto ai quattro formaggi si conserva in frigorifero per un paio di giorni se chiuso in un contenitore ermetico o coperto con della pellicola trasparente. Il risotto ai quattro formaggi, però, come tutti i risotti, tende a perdere la sua consistenza al dente e a diventare più morbido. Per questo motivo andare a riproporlo spesso non è consigliabile.

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Sall Aliou 2Amt

Frittelle di riso

Storia: Questo piatto, anticamente diffuso in gran parte del Mediterraneo, si dice che fosse conosciuto ai tempi dell'Antica Roma, e probabilmente ancor prima di essa. Infatti gli antichi romani chiamavano questi dolci frictilia. In seguito il piatto ebbe nuovo sviluppo in terra spagnola per poi diffondersi ovunque.

Ingredienti: •

200 Gr Di Riso

100 Gr Di Zucchero Semolato

100 Gr Di Farina Bianca

1 Litro Di Latte Intero

2 Uova

1/2 Bustina Di Lievito In Polvere Per Dolci

Una Bustina Di Vanillina O Il Contenuto Di Mezza Bacca Di Vaniglia O Due Cucchiai Di Estratto Di Vaniglia

1 Limone Bio O Almeno Non Trattato

Olio Di Arachidi Per Friggere Q.B.

Zucchero Semolato O Zucchero A Velo Q.B.

Preparazioni: 1. Mettete a cuocere il riso con il litro di latte e i 200 gr di zucchero, la vanillina (o i semini neri contenuti nella mezza bacca di vaniglia o l'estratto di vaniglia) e la scorza grattugiata del limone.


2. Togliete dal fuoco quando il riso sarà cotto; fate attenzione e cercate di non far assorbire completamente il latte al riso, in modo da ottenere un composto morbido e cremoso. 3. Fate raffreddare il tutto completamente. 4. Aggiungete al riso freddo le 2 uova e la farina setacciata assieme al lievito; mescolate per ottenere un composto omogeneo. 5. Poi fate scaldare abbondante olio di arachide in una padella profonda oppure in un tegame con diametro non troppo grande. 6. Quando l'olio sarà bollente, formate le frittelle usando un cucchiaio e calatele con delicatezza nell'olio. 7. Quando le frittelle saranno ben dorate, sollevatele con una paletta forata e fatele asciugare su un foglio di carta da cucina. 8. Infine, spolverizzate queste buonissime frittelle con abbondante zucchero semolato o a velo e servitele calde. Ed infine i consigli‌ Il riso da usare per preparare queste frittelle deve essere del tipo con chicchi piccoli e rotondi per esempio, il Balilla e 'Originario, mentre usando un riso da risotto o ancora peggio del riso parboiled le vostre frittelle potrebbero disfarsi in cottura.

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Agnoletti Matteo - 2^A MT

Risotto al Radicchio rosso di TREVISO

Ricetta tipica di Treviso INGREDIENTI PER 6 PERSONE: 500 gr. di riso Vialone nano; 600 gr. di radicchio rosso di Treviso; 80 gr. di burro; 50 gr. di olio extravergine di oliva; una grossa cipolla; un bicchiere di vino rosso giovane; 100 gr. di parmigiano grattato; brodo magro di manzo q.b.; sale e pepe.

PREPARAZIONE: Mondare il radicchio dalle foglie più esterne, tagliare le rimanenti a pezzetti e tenere da parte i cuoricini ridotti in 8 spicchi. In una casseruola far imbiondire in olio e burro la cipolla affettata sottile, aggiungere il radicchio esclusi i cuoricini. Irrorare con il vino, far evaporare, unire il riso e cuocere con l’ aggiunta poco per volta del brodo bollente. Salare. A parte far saltare nel burro i cuoricini del radicchio e aggiungerli al riso un attimo prima della completa cottura. A fuoco spento mantecare con poco burro, il parmigiano e una macinata di pepe. Servire caldo.

Per questo piatto si usa il radicchio rosso di Treviso, detto anche Spadone per la forma allungata delle foglie. Risulta essere il padre di tutti i radicchi e la sua prima apparizione documentabile risale alla metà del 1800. E’ uno dei prodotti agricoli più importanti del trevigiano.


Simoni Lorenzo 2amt

Riso rosso pasticciato

Presentazione Ecco una delle classiche ricette del pranzo della domenica: il riso rosso pasticciato, un vero trionfo di sapore! Il riso, cotto direttamente nella passata di pomodoro, ne assorbe tutti i profumi e il suo gusto viene esaltato dall'aggiunta della mortadella, caratterizzata da un sapore deciso, e dal caciocavallo, che renderà il tutto irresistibilmente filante! Una gustosa e saporita idea da realizzare anche per le vostre gite fuori porta: questo piatto infatti è ideale anche da gustare a temperatura ambiente. Provate anche voi il riso rosso pasticciato e non dimenticate di gratinarlo al forno per assaporarne al meglio tutta la nota croccante! Ingredienti per una pirofila 26x18 Riso Carnaroli 320g Brodo vegetale 950g Vino bianco 50g Grana padano (da grattugiare) 50g Passata di pomodoro 250g Scalogno 25g Mortadella 170g Sale fino q.b. Triplo concentrato di pomodoro 30g


Olio extravergine d’oliva 20g Caciocavallo 140g Pepe nero q.b. Preparazione Per preparare il riso rosso pasticciato iniziate mettendo sul fuoco una pentola con acqua salata per la preparazione del brodo vegetale. Tritate finemente lo scalogno e versatelo in una pentola antiaderente insieme all'olio; quindi lasciatelo stufare a fiamma bassa. A questo punto aggiungete il riso e fatelo tostare per qualche minuto, mescolando spesso con una spatola o un cucchiaio di legno. Alzate la fiamma e sfumate il tutto con il vino bianco. Una volta evaporata tutta la parte alcolica, aggiungete anche la passata di pomodoro e mescolate il tutto. Continuate la cottura aggiungendo un mestolo di brodo e lasciate asciugare quasi del tutto il brodo prima di aggiungerne altro, quindi unite anche il triplo concentrato di pomodoro e terminate la cottura del riso: ci vorranno circa 15 minuti. Nel frattempo private il caciocavallo della buccia esterna, tagliatelo a dadini piuttosto piccoli, quindi tagliate anche la mortadella della stessa dimensione. Una volta che il riso sarà pronto, trasferitelo in una ciotola e unite il formaggio grattugiato, il caciocavallo, la mortadella e mescolate il tutto per amalgamare tutti gli ingredienti. Ungete una pirofila con un filo di olio e trasferitevi il composto appena preparato, livellate bene la superficie con una spatola e ricopritela con il formaggio grattugiato e il caciocavallo sempre tagliato a dadini. Infornate il tutto in forno preriscaldato a 240° con la modalità grill per 6-7 minuti, poi sfornate e portate in tavola il vostro riso rosso pasticciato ancora caldo. Conservazione È consigliabile consumare il riso rosso pasticciato appena preparato; in alternativa potete conservarlo in frigorifero per 2 giorni al massimo chiuso in un contenitore ermetico. Consiglio Provate a sostituire, il caciocavallo con l'emmental al posto del caciocavallo, oppure il prosciutto cotto. Utilizzate la passata di pomodoro per ricette che necessitano di una cottura prolungata e quando volete ottenere un risultato cremoso e avvolgente, senza semini o pezzettoni, aggiungete anche il concentrato di pomodoro per esaltare il sapore ed il colore brillante e vivo del pomodoro.

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Rado Nicolò 2Amt

Risotto ai frutti di mare

PRESENTAZIONE: Il risotto ai frutti di mare è un primo piatto classico della cucina italiana, ottimo sia nei mesi freddi che in quelli caldi. Ovviamente il risotto ai frutti di mare ha un risultato strepitoso se preparato con del buon pesce fresco, anche se la sua preparazione ovviamente sarà economicamente più dispendiosa. Anche se in apparenza può sembrare una ricetta assai complessa, in realtà il risotto ai frutti di mare non richiede particolare perizia e abilità tra i fornelli, l’importante è scegliere accuratamente il pesce con cui preparare questa pietanza e dotarsi di un po' di pazienza. Il risotto ai frutti di mare che vi proponiamo in questa ricetta è preparato utilizzando cozze, vongole, gamberi e calamari ma questa tipologia di pesce può variare a seconda dei propri gusti o in base alla disponibilità del pesce.

INGREDIENTI: -Riso carnaroli o vialone nano:200 gr. -burro -misto pesce:400 gr. (calamari, gamberi, cozze, vongole) -cipolla:1 -pomodori piccadilly:6 -vino bianco:1 bicchiere,-prezzemolo, -peperoncino,-scorza limone (facoltativa),-sale -pepe nero.-olio d’oliva Come preparare il risotto di mare: La prima operazione da fare per preparare qualsiasi piatto a base di frutti di mare è pulire i pesci! Per quanto riguarda le cozze e le vongole vanno lavate e fatte scoppiare in una pentola con il coperchio. Non appena si apriranno toglietele dal fuoco e toglietele dal guscio lasciandone soltanto qualcuna per decorazione. I gamberetti vanno semplicemente sgusciati se invece utilizzate dei gamberoni vi consiglio di tenere da parte le teste, di saltarle in padella e di


sfumarle con del vino bianco. Otterrete un fondo molto saporito che potrete aggiungere al vostro sugo di pesce. I calamari vanno puliti, spellati e tagliati a pezzetti ed eventuali pesci a trancio tagliati a pezzettini. Naturalmente potete utilizzare i pesci ed i crostacei che più vi piacciono, basta suddividerli in base ai tempi di cottura. Le cozze e le vongole infatti, andranno aggiunte proprio alla fine visto che le avrete già fatte scoppiare mentre i calamari richiedono una cottura più lunga. Prendete una casseruola o padella dal fondo largo, versateci dell’olio d’oliva ed aggiungetevi una cipolla tritata finemente ed un pezzetto di peperoncino. Lasciate soffriggere la cipolla a fiamma bassa fino a quando non si ammorbidisce poi aggiungete i calamari tagliati a pezzetti. Sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare l’alcol. A questo punto aggiungete i pomodori spellati e tagliati a pezzetti. Salate e lasciate cucinare i calamari per una decina di minuti a fiamma bassa e con il coperchio. A cottura avanzata aggiungete il pesce a pezzetti (nel nostro caso era del pesce spada) e ultimate la cottura del calamari. In ultimo aggiungete i gamberetti o i gamberoni tagliati in 3 parti, le cozze e le vongole e togliete dal fuoco. I gamberi si cucinano in pochissimo tempo (1 minuto) ed una cottura eccessiva li rende gommosi. Togliete il sugo ai frutti di mare dal fuoco ed aggiungete una bella manciata di trito di prezzemolo fresco e, se volete, la scorza di un limone grattugiata. A questo punto possiamo cucinare il risotto. Mettete a bollire una pentola d’acqua che dovrà bollire per tutto il tempo della cottura del riso. Prendete una casseruola o padella dal fondo largo e aggiungete un pezzo di burro (2 noci circa) e non appena si sarà sciolto aggiungete il riso. Tostate il riso per un paio di minuti girandolo con un cucchiaio di legno e facendogli assorbire il burro. Dopo un paio di minuti sfumate il riso con il vino bianco e non appena l’alcol sarà evaporato aggiungete un mestolo di acqua bollente. Cucinate il riso a fiamma media aggiungendo uno, due mestolo di acqua bollente ogni volta che si sarà assorbita e mescolando il riso di tanto in tanto. Quando mancheranno 5 minuti alla fine della cottura del riso aggiungete il sugo di pesci e crostacei e ultimate la cottura. Quando il riso sarà cotto, togliete dal fuoco, aggiungete una bella noce di burro, un po’di trito di prezzemolo fresco e una grattugiata di scorza di limone (facoltativo) e mantecate il risotto fino a quando il risotto non diventerà cremoso. Servite il vostro risotto di mare decorando con i crostacei che avete tenuto da parte. se non lo avete fatto, aggiungete ancora un pochino di prezzemolo tritato e scorza di limone grattugiata.

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Pedicone Andrea 2^Amt

Risotto alla milanese

Il risotto alla milanese, conosciuto anche come riso allo zafferano o risotto giallo (ris giald in dialetto milanese), è, insieme alla cotoletta alla milanese e al panettone, il piatto più tipico e conosciuto di Milano. Si tratta di un risotto il cui ingrediente principale, oltre a quelli necessari per preparare un risotto in bianco, è lo zafferano, dal quale deriva il suo caratteristico colore giallo. Può essere servito anche come contorno dell'ossobuco, altro piatto tipico milanese. Se alla ricetta del risotto alla milanese si aggiunge la luganega, ovvero la salsiccia, si ottiene il cosiddetto risotto alla monzese. Storia del piatto Le origini del risotto alla milanese risalgono al Medioevo e sono collegate a un'analoga ricetta della cucina araba e della cucina ebraica[3]. Nel Medioevo, in Italia, questa pietanza era conosciuta come riso col zafran.

Il risotto alla milanese nacque nel 1574 alla tavola del vetraio belga Valerio di Fiandra, che all'epoca risiedeva a Milano poiché stava lavorando alle vetrate del Duomo di Milano. Per il matrimonio di sua figlia i suoi colleghi vetrai fecero aggiungere a un risotto bianco al burro dello zafferano: questa spezia era infatti utilizzata dai vetrai per ottenere una particolare colorazione gialla dei vetri. Il nuovo piatto ebbe subito successo, sia per il suo sapore che per la sua tonalità gialla, che ricordava l'oro, sinonimo di ricchezza. Lo zafferano ha anche riconosciute proprietà farmacologiche e quindi il risotto giallo si diffuse presto nelle osterie e nelle taverne milanesi.


Il risotto alla milanese scomparì subito dalle cronache per ricomparire sui documenti nel 1809, quando viene definito "riso giallo in padella". In seguito, nel 1829, su un altro libro di ricette, la celebre pietanza meneghina viene definita "risotto alla milanese giallo", prendendo la denominazione con cui è universalmente conosciuta ancora oggi. Ingredienti • per 4 porzioni: • 400 g di riso semifino vialone nano • 1,5 litri di brodo di carne • 200 g di vino bianco secco • 40 g di burro • 40 g di midollo di bue • 40 g di grana padano stagionato 24 mesi • 30 g di cipolla • 0,5 g di zafferano in pistilli La cottura soffriggere la cipolla in 20 g di burro insieme al midollo sminuzzato, aggiungere il riso e cuocerlo a fuoco medio-alto per 2-3 minuti, girando delicatamente ma spesso, poi aggiungere il vino bianco e farlo evaporare. Aggiungere quindi 3 mestoli di brodo bollente, mescolare dolcemente e non toccare fino alla successiva aggiunta di brodo. A metà cottura aggiungere i pistilli di zafferano sciolti in un mestolo di brodo bollente. Spegnere la fiamma quando il riso è ancora al dente e la consistenza ancora piuttosto liquida ("all'onda"), aggiungere 20 g di burro e il parmigiano e mescolare energicamente (mantecare) per 20-30 secondi, quindi far riposare il risotto per 1 minuto e solo allora servire. Vini Da abbinare consiglio un Bardolino Chiaretto Doc o un Garda Pinot Grigio Doc

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Dal Zilio Filippo 2AMT

Risotto al radicchio rosso Filippetto Michael

2^AMT

Risotto alla Trevisana con mandorle

Il risotto al radicchio rosso è un primo piatto di riso dal sapore inconfondibile, delicatamente amarognolo, tipico del radicchio rosso che viene bene equilibrato dalla mantecatura al Parmigiano.

Il risotto al radicchio rosso è un risotto con i colori e gli aromi tipici della stagione autunnale, quando il radicchio rosso arriva fresco e squisito sul mercato e sulle nostre tavole. Ottimo però per tutto l'inverno fino a inizio primavera. La zona di produzione riconosciuta è la provincia di Treviso. INGREDIENTI ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪ ▪

1 cespo di radicchi rossi di piccole dimensioni 1 l di Brodo vegetale 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva 1 scalogno 160 g di riso 50 ml di vino bianco secco-Sale 20 g di Parmigiano Reggiano grattugiato


Variante seconda ricetta ▪ ▪

Mandorle tostate 1 bicchiere di vino rosso al posto del bianco

Mantecare fino a quando il burro non si sarà sciolto. Per finire spolverare il piatto con delle mandorle tostate. CENNI STORICI La coltivazione del Radicchio Rosso di Treviso è frutto di una tradizione che affonda nei secoli. Alcune ricerche iconografiche condotte da Tiziano Tempesta dell'Università di Padova hanno dimostrato come il radicchio fosse coltivato già dalla metà del XVI. Lo si vede rappresentato in alcuni dipinti come "Le Nozze di Cana" di Leandro da Ponte detto Il Bassano (oggi al Museo del Louvre di Parigi. Ma il processo di produzione si sarebbe affinato solo nella seconda metà del XIX secolo. Sarebbe stato il vivaista Francesco Van Den Borre, giunto dal Belgio nel 1870 per realizzare un giardino patrizio, a portare nella zona del Trevigiano la tecnica di imbiachimento già in uso per le cicorie belga. È nell'anno 1900 che il Radicchio Rosso di Treviso raggiunge la consacrazione con la realizzazione sotto la Loggia dei Grani di Piazza dei Signori a Treviso della prima mostra dedicata ai produttori del Radicchio Rosso di Treviso e voluta dall'agronomo di origine lombarda, Giuseppe Benzi.

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Davide Libralato 2amt Bettello Stefano 2Bmt

Risotto con radicchio e salsiccia

Davide Libralato

Bettello Stefano

Piatto tipico della provincia di Introduzione: fare un risotto con Treviso radicchio salsiccia e grana per una buona cena di famiglia o per fare una cena facile e conveniente. Ingredienti

Ingredienti

1 l di brodo con Dado Classico

320 g Riso

1 cespo di radicchio

1 Scalogno

1/2 Cipolla

1/2Aglio a spicchi

40 g di parmigiano grattugiato

50 g Burro

260 g di riso

1/2 bicchiere Vino rosso

200 gr di salsiccia fresca

1 dl Brodo

1 cucchiaio di olio d'oliva

400 f Radicchio di Treviso

1 pizzico di pepe

40 g Grana grattugiato

1Salsiccia

q.b. Sale

Procedimento: Step 1

Preparazione

Rosolate la cipolla, tritata finemente, in olio di oliva, con la salsiccia a tocchetti. Tagliate il radicchio finemente, aggiungetelo in padella e continuate a cuocere per un paio di min.

Sfogliate il radicchio e lavate le foglie, tagliatele a listarelle non troppo sottili. Sbucciate la mezza cipolla ( o scalogno) e affettatela sottilmente; poi trasferitela in una padella con l'olio e fatela appassire a fuoco basso.


Step 2

Aggiungete il radicchio e cucinate una decina di minuti o finchè il radicchio si sarà ammorbidito al punto che più gradite.

Versate il riso e cuocete aggiungendo il brodo preparato con 1 cubetto de Il Mio Dado Star - Classico. Pochi min. prima del termine della cottura del riso, bagnate con mezzo bicchiere di vino rosso e spolverate di

Tritate l'aglio, preparate una salsiccia sbriciolata togliendo il budello e fate rosolare il tutto per 2-3 minuti a calore moderato in una casseruola con un pezzetto di burro precedentemente fatto fondere. Aggiungete il radicchio e mescolate il tutto.

parmigiano. Mantecate e servite.

Step 3

Aggiungete il riso, mescolatelo e fatelo rosolare un paio di minuti. Salate con parsimonia. Bagnate con il vino rosso e fate ridurre il liquido della metà, facendolo sobbollire leggermente.

A piacere, aggiungete una spolverata di pepe fresco.

Coprite a filo con il brodo bollente e proseguite la cottura a calore moderato per 15 minuti, aggiungendo man mano il resto del brodo.

Quando il riso sarà cotto, mantecate con il burro e servite con il grana grattugiato.

Scopo = vi verrà fuori un buon risotto, ci metterete anche poco tempo e serviranno anche pochi ingredienti. Farete venire fuori una pietanza da pranzo o cena.

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Crosato Ruben 2Amt

Risotto alla birra con radicchio e salsiccia

Ingredienti: •

Riso Carnaroli 320 g

Radicchio di Chioggia 400 g

Salsiccia 250 g

Cipolle di Chioggia ½

Birra rossa 1 bicchiere

Burro 20 g

Brodo vegetale q.b.

Olio extravergine d'oliva 2 cucchiai

preparare Per preparare il risotto alla birra con radicchio e salsiccia iniziate tagliando finemente il radicchio e tritando la cipolla. Mettete l’olio e il burro in un tegame, fatelo sciogliere, poi unite la cipolla e lasciatela appassire a fuoco basso per 10-15 minuti. Unite la salsiccia sbriciolata (1) e fatela sbianchire, unite poi il radicchio (2) e lasciatelo appassire a fuoco dolce mescolando di tanto in tanto. Quando il radicchio sarà appassito unite il riso (3), lasciatelo tostare per un paio di minuti e poi sfumate con la birra (4); quando il liquido sarà evaporato continuate la cottura del risotto aggiungendo un mestolo di brodo vegetale alla volta fino al completo assorbimento del liquido precedente (5). Portate a cottura il riso (6), salate, pepate e infine aggiungete a piacere del parmigiano (o grana) grattugiato che amalgamerete per bene. Lasciate riposare il risotto alla birra con radicchio e salsiccia per un minuto e poi mettere nel piatto


Continetto Leonardo 2^Am

Risotto con asparagi bianchi

Il risotto con gli asparagi è un piatto tipico della cucina veneta, in particolare vicentina essendo la varietà più pregiata di asparagi coltivata a Bassano del Grappa. Gli asparagi si raccolgono in maggio. ingredienti Per 4 persone: •

500 g di asparagi bianchi (preferibilmente di Bassano)

300 g di riso vialone nano

75 g di cipolla

1 costa di sedano (circa 30 grammi)

50 g di burro

50 g di Grana grattuggiato

1,5 l di brodo

1/2 bicchiere di vino bianco secco

olio extra vergine di oliva

la preparazione è altrettanto semplice •

Raschiate i gambi degli asparagi e togliete la parte terminale più legnosa, sciacquateli in acqua corrente

scaldate il brodo in una pentola a parte


tagliate gli asparagi a pezzetti di circa un centimetro di lunghezza e mettete da parte le punte

preparate un soffritto con la cipolla, il sedano, la metà del burro e una cucchiaiata di olio e ponetelo in una capace casseruola

lasciate ammorbidire il resto del burro tagliato a pezzetti fuori dal frigo

accendete il fuoco, dopo circa un minuto aggiungete gli asparagi (salvo le punte) e lasciate soffriggere a fuoco lento per una decina di minuti (gli asparagi devono insaporirsi senza assumere una sfumatura brunastra)

aggiungete il riso e fatelo tostare mescolando con un cucchiaio di legno

irrorate con mezzo bicchiere di vino bianco e lasciatelo evaporare alzando la fiamma

versate un mestolo di brodo bollente e fatelo asciugare mescolando delicatamente, quindi ripetete l'operazione

a metà cottura (circa 7 minuti) aggiungete le punte degli asparagi

a termine cottura togliete il riso dal fuoco e mantecatelo con il restante burro, due o tre cucchiai di grana appena grattuggiato.

Servire e gustare con un consigliabile bicchiere di Vespaiolo di Breganze o di Pinot bianco.

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Matteo Akakpovi 2amt.

Sformatini di riso e zucchine

Tempo:40 min. Difficoltà:Facile Porzioni:4 Persone Calorie:450 Kcal/Porz Vediamo una ricetta adatta per i celiaci ma che ovviamente va benissimo per tutti, sono degli sformatini di riso e zucca che potete preparare per un giorno di festa così tutti i commensali potranno gustare questa portata in tutta tranquillità Ingredienti… 350 Gr Di Riso Venere 250 Gr Di Zucchine Novelle Con Il Fiore 150 Gr Di Polpa Di Zucca 2 Limoni 60 Ml Di Olio Sale Q.B. Pepe Q.B.

Ora vediamo come preparare questa fantastica pietanza a base di riso…


Preparazione 1. Spremete il succo dei limoni e versatelo in una ciotola. 2. Aggiungete sale, pepe e 40 ml di olio. 3. Portate a ebollizione 3 litri di acqua salata e cuocete il riso venere per 40 minuti. 4. Scolate il riso e sciacquatelo sotto l'acqua fredda. 5. Mettetelo in una ciotola e conditelo con la salsina al limone, mettete la ciotola coperta con la pellicola in frigo per un'ora. 6. Mentre il riso è in frigo tagliate le zucchine a dadini e rosolatele in un padellino con olio, sale e pepe. 7. Mescolate le zucchine al riso poi impiattate con l'aiuto di un coppa pasta.

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Vettorello Leonardo 2amt

Peperoni ripieni di riso

Tempo

Difficolta

Porzioni

Calorie

1 h e 15 m

media

4 persone

275 k/cal per porzione

Presentazione… I peperoni ripieni di riso sono un piatto must dell'estate: la loro polpa dolce è il contenitore ideale soprattutto per accogliere sia il riso, come in questo caso, che la carne tritata. Il risultato è un piatto che può anche essere considerato unico, saporito, colorato e mediterraneo, una pietanza che porta in tavola sapori e odori del sud d'Italia, della Campania soprattutto. Ottimo da abbinare a questo piatto un vino rosato: un esempio ideale potrebbe essere l'Alezio che si sposa alla perfezione con le ricette mediterranee. E' possibile usare, per rendere ancora più allegro il piatto, sia peperoni verdi che rossi, così da portare in tavola un vero trionfo di colori. Se avete in programma una cena potete anche prepararli con qualche ora di anticipo e poi infornarli all'ultimo minuto per scaldarli.

Ingredienti 60 grammi di riso arborio 2 peperoni gialli


2 tuorli 250 grammi di pomodori maturi 20 grammi di pecorino grattuggiato 2 spicchi di aglio Prezzemolo Olio extra vergine di oliva Sale e pepe Preparazione Iniziate a preparare i peperoni che saranno i contenitori del riso. Eliminate la calotta ma non gettatela perché la userete in seguito come coperchio; lavate i peperoni, puliteli all'interno se serve e posizionateli a testa in giù per eliminare tutta l'acqua. Lavate i pomodori, togliete i semi e riduceteli a dadini. Cuocete il riso in acqua salata, scolatelo al dente e conditelo con 3-4 cucchiai di olio e lasciatelo intiepidire. Ora unite al riso metà dei cubetti di pomodoro (lasciandone un po' per dopo), mezzo mazzetto di prezzemolo tritato, i due tuorli d'uovo e il pecorino lasciandone un po' da parte per spolverare i peperoni prima di metterli in forno. Ungete una pirofila alta con un po' d'olio, spennellate i peperoni di olio all'interno, salateli, aggiungete un po' di pepe e riempiteli con il riso. Disponete i peperoni a debita distanza nella pirofila, cospargeteli con i dadini di pomodoro rimasti, una manciata di prezzemolo, il pecorino rimasto e gli spicchi di aglio spellati e tagliati a fettine e aggiungete la calotta. Per terminare la preparazione salate, pepate e coprite la pirofila con un coperchio o con della carta stagnola. Infornate a 180° per circa 50 minuti, successivamente scoprite la pirofila e fate abbrustolire per 10 minuti a 200° o utilizzando la funzione grill. Origini… Una ricetta classica della tradizione mediterranea che pare abbia origine in Campania e più precisamente a Napoli, città che ha dato i natali a moltissime ricette famose e apprezzate in tutta la penisola e in tutto il mondo. La prima testimonianza dei peperoni ripieni viene infatti rintracciata in un libro scritto da Vincenzo Corrado, Gran Maestro di Palazzo Francavilla Cellamare a Napoli. Ma di sicuro altre cucine regionali, in particolare del Sud, ne rivendicheranno la paternità!

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*** le ricette del Corso Serale*** Anche il Corso Serale non ha voluto mancare all' appuntamento con “CondiVivere”, l'attività proposta dall'Energy Team del nostro istituto in occasione di M'illumino di meno del 24 febbraio . Un'occasione per raccontare, scrivere e condividere da prendere al volo. Le ricette del Corso Serale non riguardano solo il tema del riso proposto dall'Energy Team, ma anche piatti regionali o etnici legati all'esperienze degli studenti. Il lavoro ha coinvolto gli studenti delle classi Prima e Terza . Il tema del cibo, anche se non strettamente legato al nostro indirizzo scolastico è stato motivo di divertimento e socializzazione, una vera scoperta. Grazie a tutti coloro che hanno promosso e lavorato per la realizzazione di questa iniziativa. Prof.ssa Giuliana Giromella


Alessandro Guerra 3 Lap

Insalata di riso

Insalata di riso, un piatto classico, fresco e sfizioso della cucina italiana, facilissimo da preparare che mette d’accordo tutti o quasi. Si inizia con la scelta del riso preferibilmente bianco del tipo che non scuoce, ideale per questo tipo di pietanza. Si fa bollire il riso in acqua per il giusto tempo di cottura, una volta cotto lo si scola e lo si lascia raffreddare a temperatura ambiente. Una volta raffreddato il riso, si procede al condimento, e qui ognuno si può sbizzarrire con molte soluzioni: innanzitutto il formaggio che può essere anche a pasta morbida, aggiungendo per chi gradisce dei wrustel, carciofini, funghi, verdure in genere, piselli in scatola e fatti scolare. Per chi vuole osare, si possono aggiungere altri ingredienti come i capperi, pomodori, peperoni, mais, olive preferibilmente quelle nere ma vanno bene anche le classiche verdi, si può aggiungere anche il tonno in scatola preferibilmente al naturale non sott’olio. Tutti gli ingredienti devono essere tagliati a piccoli cubetti, una volta aggiunti si procede ad amalgamarli con il riso mescolando il tutto e poi lasciando riposare in frigo fino al momento di servirla. E’ un piatto semplice nella sua realizzazione, dalle molteplici sfumature cromatiche in base al condimento, che stimola la fantasia di ognuno nella preparazione in base ai propri gusti, va bene sia d’estate che d’inverno, è un piatto che mi ricorda moltissimo la mia infanzia, quando mia mamma la preparava per me, era una festa, al punto tale che ne avrei mangiata a “quintalate”, ancora oggi ne vado ghiotto, e appena posso me ne faccio una scorpacciata.


Novello Alberto 3I Corso Serale

Risotto con i bruscandoli

Il piatto a base di riso che mi fa venire l’acquolina in bocca per la sua bontà è il risotto con i bruscandoli, erbe spontanee selvatiche gustose e fresche. Più comunemente detto in dialetto “risoto coi bruscando”i, tipico piatto tradizionale veneto, più precisamente trevisano, molto semplice da realizzare inoltre richiede poco tempo. Ingredienti: un mazzetto di bruscandoli freschi possibilmente appena raccolti 300 grammi di riso per risotti (tipo vialone nano) mezza cipolla ( meglio se scalogno) olio extra vergine di oliva sale e pepe dado vegetale una noce di burro Procedimento 1. pulire lavare e tagliuzzare i bruscandoli finemente (lunghi 0,5- 1 cm) 2. tritare e soffriggere la cipolla in olio, rosolata la cipolla aggiungere i bruscandoli, sale e pepe quanto basta e cuocere per 5-6 minuti (in alternativa al pepe si può usare il peperoncino ma attenzione alle dosi e a non alterare troppo il gusto generale) 3. aggiungere il riso, farlo tostare e bagnando periodicamente con il brodo, portarlo a cottura per 18 minuti circa per cottura al dente 4. a fine cottura, a fuoco spento, aggiungere la noce di burro e il latte, controllare la sapidità del riso ed eventualmente correggere 5. coprire e mantecare per 2 minuti Condivisione di Saperi e Sapori

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6. servire con formaggio grattugiato o a scagliette Il piatto emana un profumo di freschezza e di selvatico al tempo stesso: primaverile, leggero, caldo e semplice. Questo piatto mi ricorda le prime scampagnate in compagnia di mio padre, quando le temperature iniziavano ad essere miti e le primule e le viole cominciavano a popolare i prati. Un ricordo particolarmente caro, quando ero bambino facevo dei giri in bicicletta con mio papà lungo i binari della ferrovia di Villorba alla raccolta dei bruscandoli che vanno raccolti con attenzione perchÊ si trovano vicino ai rovi con spine appuntite ci si può graffiare. Attenzione! Uomo avvisato mezzo salvato.

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Battaglion Edoardo 3^L Corso Serale

Risotto con i funghi

Origine: Italiana Ingredienti: • 320 Gr Riso • 400 Gr Funghi Porcini Freschi • 10 Gr Funghi Secchi (Opzionali) • Una Cipolla Media • 40 Gr Burro • 3 Cucchiai Olio D’oliva Extra Vergine • Un Ciuffo Prezzemolo Tritato • 1 Litro Brodo • Pepe Nero Macinato Q.B. • Sale Q.B.

Preparazione: Pulire i funghi eliminando la base terrosa dei gambi ed eventuali parti sciupate, poi ripassare con una pezzuola umida. Mettere in ammollo i funghi secchi in acqua tiepida. Separare i gambi dei funghi dalle cappelle, tagliare a pezzi, e quindi tritare. Questa operazione può essere fatta anche sui funghi ancora surgelati senza problemi. Mettere in un tegame 15 gr di burro, 1 cucchiaio di olio d’oliva e il trito dei gambi dei funghi. Far rosolare il tutto per una decina di minuti a fuoco moderato. Affettare le cappelle dei funghi. Gettare le fette di fungo e i funghi secchi ammollati in precedenza nel tegame con il soffritto (tenere da parte l’acqua dell’ammollo dei funghi); salare e pepare leggermente, e portare a cottura, bagnando con poca acqua calda se necessario. Pulire la cipolla, e tritatela finemente. Unire l’acqua di ammollo dei funghi filtrata con cura al brodo e riscaldatelo. Far rosolare la cipolla tritata con 15 gr di burro e 2 cucchiai di Condivisione di Saperi e Sapori

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olio d’oliva in un tegame capiente, poi gettare il riso e farlo tostare a fuoco vivo, mescolando di continuo, per qualche minuto. Bagnare il riso con un mestolo di brodo caldo, far cuocere mescolando di tanto in tanto; quando il brodo sarà stato assorbito dal riso versare un altro mestolo. Continuare in questo modo per circa 16 minuti. Unire i funghi cotti in precedenza al riso. Mescolare per amalgamare i funghi al riso unendo altro brodo caldo se necessario. Unire il prezzemolo tritato, e mescolare ancora. Spegnere il fuoco, incorporare altri 10 grammi di burro al risotto, mescolare, lasciare a riposare un minuto e servite. Questa ricetta mi è cara perché fin da quando ero piccolo andavo a raccogliere i funghi in montagna con mia nonna e dopo averli puliti, lei preparava questo favoloso risotto. Ancora oggi quando vado a mangiare da lei appena entro in cucina sento quel favoloso odore di risotto e funghi che rievoca in me i momenti passati quando ero più piccolino.

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Filippo Francescato Classe 1a I.M.T. Corso Serale

Pasta all’Amatriciana

INGREDIENTI: 7. Spaghetti; 8. Guanciale; 9. Pecorino; 10. Pomodoro San Marzano; 11. Olio d’Oliva; 12. sale; 13. peperoncino. PREPARAZIONE: Come prima cosa tagliare un peperoncino a listarelle, prendere il guanciale, ed togliere la cotenna dura e tagliarlo a cubetti. Prendere una padella antiaderente e versare un filo di olio, poi nella padella mettere il guanciale tagliato a cubetti : mescolare con un mestolo di legno fino a che il guanciale inizia ad essere dorato. Mettere durante la doratura del guanciale il peperoncino. Nel frattempo iniziare a preparare gli spaghetti. Togliere gli spaghetti di cottura al dente e metterli nella padella con dentro il guanciale, prendere il pomodoro San Marzano ed tagliarlo a cubetti e metterlo nella padella con la pasta e il guanciale. Riscaldare il tutto mescolando bene, mettere nel piatto la pasta e cospargere di pecorino grattato a scaglie. Questa ricetta prende il nome da Amatrice, un paese al confine tra Lazio e Abruzzo che da sempre vanta la paternità di questo piatto che nel tempo è diventato invece uno dei piatti tipici delle trattorie e ristoranti di Roma. Sembra che sia stato inventato dai pastori dei pascoli del Reatino, dove appunto si trova Amatrice, che lo avevano messo insieme con i poveri, ma genuini, ingredienti di cui disponevano e che potevano portare con sé. Probabilmente all'inizio la pasta era in bianco e al posto del guanciale si usavano i ciccioli di maiale.

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Massimo Azzareschi 1 MT Corso serale

Zuppa di finocchietti selvatici

Regione Sardegna, provincia di Sassari A me piace molto moltissimo la zuppa di finocchietti selvatici, piatto tipico della mia regione, la Sardegna. Prima di tutto bisogna andare in campagna alla ricerca dei finocchietti, che si possono trovare di solito nei campi arati di grano o di fave. Il periodo per raccoglierli è da dicembre fino a marzo – aprile, quando in Sardegna il tempo comincia a essere più mite, e si va volentieri all’aria aperta e con la scusa di prendere i finocchietti, si fanno delle lunghe camminate, ascoltando i vari rumori dalla: il belare delle pecore, i cani che abbaiano per tenere il gregge compatto aiutati dai forti fischi del pastore. Tornati a casa, sotto la supervisione della mamma, si prendono i finocchietti, si lavano abbondantemente sotto l’acqua corrente e si comincia ha tagliarli in piccoli pezzi, scartando quelli più duri. Anche se a me sembrava abbastanza facile, mia madre riusciva sempre dopo un accurato controllo, a trovare qualche pezzetto che non andava, scartandolo poi lei stessa. Fatto questo veniva dato l’ordine di grattugiare il formaggio, il pecorino sardo, uno dei più vecchi formaggi, dolce e aromatico e stagionato. Dopo aver grattugiato il pecorino, mamma impartiva il prossimo ordine: tagliare la peretta a pezzettini, (un altro tipo di formaggio sardo, questa volta vaccino con la crosta di colore giallino, con la pasta morbida, dolce e filante), un buon abbinamento, tra il dolce e il piccante del pecorino. Il mio compito finiva nel tritare il prezzemolo lavarlo bene e con un panno asciugarlo prima di mischiarlo con i formaggi. Dopo questo ultimo passaggio il mio compito era finito, ora potevo solo guardare la bravura, la maestranza di mamma e la cura nei vari passaggi della ricetta. Prima cosa, fazzoletto in testa Condivisione di Saperi e Sapori

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per eventuale rischio di caduta di qualche cappello, poi prendeva una pirofila, e spezzando le spianate (tipico pane sardo, di forma circolare, simile alla piadina romagnola), iniziava a fare il primo strato. Spargeva sopra il pecorino e la peretta tagliata a pezzettini così fino a riempire la pirofila, alternando lo strato di pane con quello dei formaggi, finendo appunto con questi ultimi con l’ultimo strato. Una volta messa nel forno, dopo circa una mezzoretta ecco che incomincia a gonfiarsi, e anche se l’ho visto un sacco di volte, ogni volta rimango a bocca aperta ogni volta nel vederlo. Dopo un leggero sguardo, mia madre, spegne il forno, prende la pirofila con due presine e porta la zuppa in tavola, lasciando in tutto il tragitto, dalla cucina alla camera da pranzo un profumo, di finocchietti e dei formaggi sciolti da far venire l’acquolina in bocca. Si incomincia con il primo strato che è croccante, che io adoro, dopo si va sul pane ammorbidito dal brodo dei finocchietti e dai formaggi. Quante volte mi sono bruciato la bocca nella foga di gustarmela subito! Un piatto meraviglioso legato alla mia terra.

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Cestaro Graziella classe 1 IMT Corso Serale

Lenticchie

Per fare un buon piatto di lenticchie per prima cosa bisogna scegliere un prodotto di qualità, possibilmente che sia biologico e italiano. Si procede mettendo in ammollo dodici ore prima le lenticchie in acqua tiepida, la mattina seguente si scolano e si sciacquano abbondantemente. A parte si prepara un buon brodo che andrà aggiunto in seguito. Si lavano le verdure che servono per fare il soffritto (carota, cipolla e sedano), si tritano tutte le verdure si fanno soffriggere a fuoco basso con il burro. Quando le verdure sono un po’ ammorbidite, si aggiungono le lenticchie mondandole bene con le verdure, si mette un po’ di sale e pepe, si aggiunge una foglia di alloro, uno spicchio di aglio un po’ di olio di oliva extravergine e il litro di brodo preparato precedentemente. Si porta il tutto a ebollizione e si lascia cucinare per due ore fuoco lento. Le lenticchie quando sono cotte si possono gustare così come sono, oppure con dei crostini o aggiungendo del riso o della pasta. E’ un piatto molto nutriente ricco di ferro e proteine. Questa ricetta mi è stata trasmessa da una professoressa di lettere che l’aveva imparata in Grecia dove era vissuta alcuni anni per poi tornare in Italia.

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Ansumana Njie classe 1A

DOMODA riso con verdura, carne e pesce

provenienza: Mandinka in Gambia Ingredienti: • 5 cucchiai di pasta d'arachidi (burro d'arachidi) • 1 grossa cipolla (tritata) • 1 litro d'acqua • 2 limoni interi spremuti • 4 pomodori amari medi “jahatou” • ½ kg di carne (o pollo) • ¼ kg di zucca (tritata) in grossi pezzi • ½ kg di riso • 3 cucchiai di pasta di pomodoro • 2 pomodorini freschi • sale, pepe Procedimento: Lavare e tagliare la carne in piccoli pezzi. In una casseruola a fondo spesso, cuocere la carne nel grasso caldo insieme alla passata di pomodoro. Aggiungere l'acqua ed il condimento. Bollire per 20 minuti e ridurre il fuoco.
 In un'altra casseruola, bollire i pomodori amari e la zucca, mentenerli caldi.
 Aggiungere gli altri ingredienti allo stufato di arachidi. Portare ad ebollizione per 10 minuti, mescolando costantemente per evitare che si attacchi. Ridurre il fuoco e bollire per 45 minuti. Preparare il riso lesso mentre lo stufato continua a bollire. Servire con il riso lesso e guarnire con le verdure cotte.
 Servire il Domoda con riso lesso o couscous . BUON APPETITO!
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Samuel Iseni Classe1MT serale

Peperoni ripieni di carne e salsiccia

Preparazione: 20 min Cottura: 60 min I peperoni ripieni di carne e salsiccia, sono colorati, bellissimi da vedere, farciti con un ripieno formato da un impasto di carne macinata, salsiccia, pane raffermo, formaggio grattugiato, uova, prezzemolo e aromi; una vera bontà, sono buonissimi anche da freddi. 
 I peperoni ripieni sono una ricetta molto sostanziosa, e se accompagnati da riso in bianco possono diventare un ottimo piatto unico. I formaggi grattugiati il prezzemolo tritato, l’uovo e il tuorlo e l'aglio schiacciato, poi salate e pepate.
 Impastare bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto, che lasciare riposare in luogo fresco. Nel frattempo lavare i peperoni, asciugare bene e tagliare via la sommità della lunghezza come per formare delle scatole con il coperchio. Svuotarli internamente e dei semi e riempirli con l’impasto precedentemente preparato.
 Mettere in una padella antiaderente 1-2 cucchiai di olio e far tostare il pangrattato: quando assumerà un bel colore dorato spegnere il fuoco.
 Disporre i peperoni ripieni ben ravvicinati in una teglia antiaderente unta di olio, cospargere con il formaggio grattugiato, poi con il pangrattato tostato e infornare 180° per circa 60 minuti.vi conviene controllare dopo 45-50. La cottura varia in base alla grandezza dei peperoni. Mettere i "cappelli" dei peperoni a cottura ultimata e sfornarli i peperoni. Ho scelto i peperoni perché è un piatto tradizionale della mia famiglia ed è il mio piatto preferito. Solamente il profumo mi dà tanta allegria e mi ricorda dei bei momenti passati assieme alla mia famiglia.

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Mamadou Balde 1 IMT Corso Serale

TIEP Piatto di riso, verdure e carne.

provenienza: Senegal Ingredienti : riso, pomodoro, cipolle carote, carne di manzo sugo di pomodoro, una pentola, alta di metallo . PREPARAZIONE. Tritare le verdure prendere la pentola, mettere sul fuoco mettere olio, mettere la carne tagliata a pezzi piccoli e far rosolare. Aggiungere le verdure, il pomodoro e il sugo. Dopo 20 minuti togliere dal pentola la carne le verdure e mettere su un piatto. Nel sugo rimasto, aggiungere acqua e far cuocere il riso, mettere su un piatto con sopra le verdure e portare in tavola . Questo è il piatto preferito da tutti i senegalesi. Viene cucinato soprattutto quando c’è una grande festa. Mia mamma mi cucinava sempre questo piatto quando ero piccolo perché mi piaceva molto perciò sono abituato a mangiare il Thiep . Io lo so cucinare ma non come mia mamma, perché lei cucinava molto bene anche per tutti i miei amici del nostro villaggio. Tutti venivano a casa mia per mangiare con noi e mi dicevano:- tua mamma sa cucinare benissimo!

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B. S. 3L Corso Serale

CREPES con Nutella

Origine: Francese Ingredienti: • 3 uova • 250g di farina • 500ml di latte • Nutella Preparazione: prendere una ciotola, rompere le uova e sbatterle con una forchetta nel frattempo aggiungere il latte e continuare a mescolare. Aggiungere la farina e mescolare tutto con una frusta fino ad ottenere un impasto omogeneo e senza grumi. Far riposare per 30 minuti, ungere una padella con del burro, versare l'impasto e farlo cuocere per 1 minuto poi girare la crepes e far cuocere anche l'altro lato sempre per 1 minuto, aggiungere la Nutella. Ho scelto questa ricetta perché é facile e veloce però molto buona.

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Pancakes

Angelo Gatti 1 IMT Corso Serale

Origine: America del Nord Ingredienti:200ml di latte

15g di zucchero 6g di lievito per dolci (in polvere) 25g di burro 125g di farina 2 uova medie Per guarnire: Sciroppo d’acero,Nutella,Marmellata Preparazione: Separiamo il tuorlo dagli albumi delle uova, mettiamo da parte gli albumi e su una ciotola mettiamo i due tuorli, versiamo il latte, il lievito per dolci e il burro fuso. Mescoliamo il tutto creando un miscuglio omogeneo, dopodiché aggiungiamo la farina poco alla volta mescolando. In una altra ciotola versiamo gli albumi e lo zucchero e montiamo con l’aiuto di un mixer, fino ad ottenere una “panna” soffice. Prendiamo la nostra “panna” e la aggiungiamo al nostro impasto mescolandoli assieme; l’impasto è finito ora passiamo alla cottura. Ungiamo una padella con dell’olio o del burro, per evitare che l’impasto si attacchi, e portiamo a fuoco medio. Versiamo l’impasto creando un cerchio, la grandezza è a nostro piacere, e lasciamo sul fuoco per circa 1 minuti, successivamente giriamo il nostro pancake con l’aiuto di una spatola e continuiamo con la cottura. Versiamo i nostri pancakes in un piatto, li farciamo a nostro piacimento e siamo cosi pronti a gustarci la nostra deliziosa colazione! Guardando vari film americani notavo la gustosa colazione dei protagonisti a base di pancakes; così una mattina curioso del loro sapore, che alla vista prometteva bene, decisi di cercare la ricetta in internet e provare a realizzarli. Sono diventati la mia specialità e la mia sostanziosa colazione, sempre con l’aggiunta di Nutella ed un bicchiere di latte. Una colazione così mi permette di affrontare anche le giornate più nere.
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Michael Goghetto

Classe:1MT Corso Serale

Il Tiramisù (Zuppa del Duca)

Ingredienti Savoiardi 300 g Uova freschissime (circa 4 medie) 220 g Mascarpone freddo 500 g Zucchero 100 g Caffè della moka già pronto (e zuccherato a piacere) 300 g Cacao amaro in polvere per la superficie PREPARAZIONE Per preparare il tiramisù cominciare con le uova che dovranno essere ben fredde, separare gli albumi dai tuorli. Montate i tuorli, versando solo metà dello zucchero. Quando il composto è chiaro e spumoso, si può aggiungere il mascarpone, poco alla volta, tenuto al freddo. Ottenere così una crema densa e compatta e tenerla da parte. Montare gli albumi versando il restante zucchero un po’ alla volta. Prendere una cucchiaiata di albumi montati e versarla nella ciotola con i tuorli e lo zucchero e mescolando energicamente con una spatola, così da stemperare la crema. Aggiungere la restante parte di albumi, poco alla volta mescolando. Aggiungere una cucchiaiata di crema sul fondo di una pirofila e distribuire. Inzuppare per poco tempo i savoiardi nel caffè freddo prima da un lato e poi dall’altro. Mettere i savoiardi imbevuti sulla crema, tutti in un verso, così da ottenere un primo strato sul quale andare a distribuire una parte della crema al mascarpone. E continuare con i savoiardi imbevuti nel caffè, poi realizzare un altro strato di crema. Livellare la superficie e spargere del cacao amaro in polvere e lasciare rassodare in frigorifero per un paio d’ore. Il vostro tiramisù è pronto per essere gustato! La versione ufficiale colloca la nascita del tiramisù nel XVII secolo a Siena quando alcuni pasticceri, in vista dell'arrivo del Granduca di Toscana Cosimo de Medici, decisero di preparare un dolce per celebrare la sua grandezza. Decisero così che il dolce doveva rispecchiare la personalità del Granduca: doveva quindi essere un dolce importante e gustoso ma allo stesso tempo preparato con ingredienti semplici e, cosa importante, doveva essere estremamente goloso poiché Cosimo amava letteralmente i dolci. Così fu realizzato il nostro Tiramisù che all'epoca era chiamato "zuppa del duca" proprio in onore di Cosimo de Medici che portò con se la ricetta a Firenze facendola conoscere in tutta Italia .

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Bortoletto Mattia 3LTR Corso Serale

Torta di Mele

provenienza: Francia/Cucina Internazionale Ingredienti 250g di farina 250g di zucchero 1 bustina di lievito 125g di burro Uova 6 Sale q.b Buccia di arancia o limone Mele 6 Preparazione Scaldare il burro facendolo diventare liquido poi lasciare raffreddare a temperatura ambiente, versare farina zucchero e lievito in una ciotola, mettere un pizzico di sale e poi aggiungere uova burro e grattare la buccia di arancia o limone. Con una frusta iniziare a mescolare in senso orario l’impasto senza mai invertire il senso almeno cosi dicevano alla scuola alberghiero che frequentavo dove andavo io. Quando l’impasto diventa omogeneo aggiungere le mele e mescolare fino a quando le mele non sono ben amalgamate nell’impasto. Quando il forno è in temperatura, infornare il tutto e lasciarlo per 20 minuti oppure quando la forchetta entra ed esce asciutta. Toglierla dal forno e decorare con delle fettine di mela tagliate fine e poi mettere zucchero a velo Questa ricetta la ho imparata quando ero all’alberghiero ed è la mia ricetta preferita perché è semplice e allo stesso tempo buona. La torta ha origini francesi, nel 1300. Il grande cuoco Taillevent ha scritto le prime ricette di cucina grazie alla sua esperienza proveniente dalle cucine dei monasteri, considerate le migliori scuole in assoluto. Questa ricetta gustosa è l’unica cosa positiva che mi è rimasta della mia esperienza culinaria nella scuola alberghiera che voglio dimenticare.

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Condividere fa bene!!! Riflessioni sulla condivisione Un idea che vogliamo condividere con le persone è quasi o sempre ispirata a film, foto, libri o a persone che sentiamo e vediamo tutti i giorni, quindi possiamo dire che una idea non è mai propriamente nostra. Quando lavoriamo con una persona che stimiamo o a cui vogliamo particolarmente bene, il lavoro sembra meno faticoso, meno stressante, e non sembra così irraggiungibile arrivare a destinazione. A volte pensiamo ad una idea che nella nostra mente è l’idea migliore del secolo, ma quando la esponiamo ad altre persone che hanno sentimenti ed esperienze diverse dalle nostre ci rendiamo conto che forse abbiamo detto una s*******a. Di solito quando esponiamo la nostra idea, dovremmo presentarla con cura, come se stessimo raccontando una storia , da bravi cantastorie. Se siamo capaci di raccontare bene una storia tutti pendono dalle nostre labbra. A volte le persone sono talmente piene d’ ansia da proteggere le loro idee tanto da non riuscire a condividerle con nessuno. Questo è un vero peccato, a volte vale la pena rischiare anche se quando si racconta un’idea non si sa mai come verrà recepita dagli altri perché ogni persona è diversa, in ogni caso: condividere fa bene! Maria Chiara Pesce 3LTr

Corso Serale AS16-17

GiorgiFermi Edition 2017 www.giorgifermi.gov.it http://issuu.com/giorgifermiedition/docs/ condivisione_di_saperi_e_sapori

Impaginazione de 2017

Condivisione di Saperi e Sapori

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