2011 March-June Study for the transformation of the Patussi Barracks Research Grant Lead researchers: L.Tramontin and P. Pellegrini, University of Udine, IT /VISTA GENERALE 01/comando 02/alloggi ufficiali 03/alloggi sottufficiali 04/palestra 05/casermetta a 06/casermetta c 07/casermetta b 08/cucina refettorio 09/sala proiezioni 10/controllo automezzi 11/capannone plot. sus.
Publication, Research +Research interests
12/autorimessa 13/distributore carburanti 14/officina leggera 15/posto di manutenzione 16/autorimessa 17/autorimessa 18/parco pl. ricambi 19/tettoia mezzi cingolati 20/officina leggera 21/riservetta 22/cabina elettrica
23/officina media 24/tettoia metallica (edifici demoliti) 25/poligono (edificio esistente non rilevato-inagibile) 26/ponti di lavaggio 27/prefabbricati 28/garitte
T R I C E S I M O - R E A N A d e l R O J A L E
CASERMAPATUSSI
STUDI PRELIMINARI PER LA RICONVERSIONE DELLA CASERMA SANTE PATUSSI DIPARTIMENT0 DI INGEGNERIA CIVILE E ARCHITETTURA - UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI UDINE PARTE SECONDA/MODELLO
After the fall of the Berlin Wall and the end of the Cold War, in North East Italy many military areas were dismantled (about 103 km2) and more recently transferred to the municipality. 1st Phase: The “Patussi Dossier” is an amount of basic knowledge on the Patussi barracks (indepth study of the character of the military buildings and the settlement status quo), preparatory to its transformation.
2011 March-June Study for the transformation of the Patussi Barracks Research Grant Lead researchers: L.Tramontin and P. Pellegrini, University of Udine, IT 5/PARCO FOTOVOLTAICO
6/VENDITA ALL’ASTA DEL TERRENO
ARCO TEMPORALE: 20 ANNI
2013 DEMOLIZIONE
Publication, Research +Research interests
2015 FOTOVOLTAICO
E LOTTIZZAZIONE
2035 RIPRISTINO
Demolizione di tutte le strutture per riempire l’intera Vantaggi / Svantaggi / area con pannelli fotovoltaici e i relativi impianti. La realizzazione permette la produzione di energia Nessuna fruizione pubblica del sito, nessuna Mantenimento della recinzione per proteggere e quindi il risparmio nei costi per i consumi e, a connessione con il contesto, nessuna connessione l’impianto e per nasconderlo. seconda del contratto con l’impresa installatrice nord-sud interna all’area. I costi dell’operazione: demolizione, installazione dei pannelli, un ricavo per l’affitto del sito e per il (coinvolgendo l’iniziativa privata). Conto Energia. Tutta l’area resta disponibile per interventi futuri, poiché dopo il periodo di gestione del parco fotovoltaico l’area viene ripristinata e restituita al Comune.
1 LOTTIZZAZIONE Redazione di un piano particolareggiato di iniziativa pubblica per la lottizzazione dell’area con destinazioni d’uso miste e compatibili: residenziale, commerciale, direzionale, artigianale, per la definizione dell’indice di edificabilità (corrispondente all’esistente oppure attribuito con perequazione, cioè a tutti i lotti lo stesso indice) e per la definizione del sistema stradale di accessibilità. Vendita all’asta dei singoli lotti. Demolizione in tutto o in parte delle strutture. I costi dell’operazione: tutti a carico degli operatori privati proprietari del lotto, a parte i costi della pianificazione. Vendita del materiale ricavato dalla demolizione.
PARTE TERZA/SCENARI
2 PREVERDISSEMENT
3 COSTRUZIONE
Vantaggi Svantaggi I 2 Comuni realizzano un profitto immediato in Una volta venduto il bene difficilmente potrà essere termini di cassa e un vantaggio futuro in termini di riacquisito. nuove infrastrutture (che potranno essere contrattate con i nuovi proprietari); non devono preoccuparsi dell’operazione una volta stabiliti gli indirizzi generali di trasformazione.
PARTE TERZA/SCENARI
8/TUTTO RESIDENZA UNA CITTA’ GIARDINO ECO-BIO-SOSTENIBILE
2011 DEMOLIZIONE
2021 MEDIA DENSITA’
2021 BASSA DENSITA’
Demolizione di tutto l’esistente e ri-lottizzazione con case a schiera, case uni-bifamiliari e piccole palazzine e definizione del sistema stradale interno e di connessione con il contesto; l’obiettivo è di costruire una città giardino eco-bio, cioè dove ciascun alloggio abbia il suo giardino, i materiali di costruzione abbiano un bassa impronta ecologica, gli edifici siano a basso consumo energetico, l’acqua reflua venga fito-depurata e riutilizzata, ci sia un sistema comune di produzione di energia (ad esempio una centrale di cogenerazione); costituzione di forme di autogestione con cooperative organizzate allo
scopo. La densità insediativa può essere più o meno alta in funzione dell’idea di comunità e dell’incidenza del valore del terreno sul prezzo della costruzione. I costi dell’operazione: demolizione, bonifica dell’area, realizzazione di un sistema di accessibilità e connessione con il contesto, opere di urbanizzazione primaria, costruzione degli edifici, realizzazione di spazi aperti e dei sistemi di fitodepurazione e di produzione di energia per tutto il quartiere. Vendita del materiale ricavato dalla demolizione. Vantaggi Nessuna ulteriore espansione dell’area urbanizzata dei 2 Comuni per 20 anni e quindi conservazione dello spazio aperto,
poiché, se la densità insediativa non sarà molto molto bassa, sarà possibile far realizzare nell’area tutte le richieste di nuovi alloggi. Il sistema di accessibilità che attraversa l’area può contribuire a de-congestionare il contesto. Svantaggi Tutto il fabbisogno residenziale dei 2 comuni per 20 anni viene assorbito dall’area, se la densità insediativa non sarà molto molto bassa, rendendo difficile accettare domande di costruzione altrove. Un insediamento esclusivamente residenziale dovrebbe contribuire ad aumentare la quantità di servizi collettivi per il dovuto contributo all’urbanizzazione secondaria, ma non permette di inserire un “grande
PARTE TERZA/SCENARI
2nd Phase: To explore the possible transformations of the Patussi barracks we outlined eleven alternative scenarios for future development. This is an exercise in imagination which starts from the current conditions analyzed in the previous phase and from the expectations of use that are already known; it was used to lead to light the political and collective intentions and the economic ambitions, to evaluate each scenario and consider “what remains” of each idea.
2011 March
Beyond the borders Publication Authors: P. Nigst, A. Pratelli, A. Ronco, G. Astolfo, D. Mattighello, E. Pez, University of Udine + FH Technicum Kaertnen, Austria
25
DW 06/09
DW 06/09
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OLTRE I CONFINI a scuola da
Publication, Research +Research interests
Wir als Betreuende stellen uns die Frage, warum die Zusammenarbeit so läuft, wie wir sie beobachten können und warum sie doch unterscheidbare Charakteristika zutage fördert? Wahrscheinlich bieten die beiden unterschiedlichen Hochschulsysteme, die auf Technisches und detailmäßige Ausführung mehr orientierte Architekturschule in Spittal und die konzeptioneller orientierte Ausbildung an der Universität Udine, eine einander nicht schlecht ergänzende Ausrichtung. Eine der nächsten Schritte zur Weiterentwicklung einer Zusammenarbeit könnte nach gewisser Abgleichung der Studienstruktur im Bereich des Masterstudium die wahlweise Erarbeitung von Diplomen an jeder der beiden Architekturschulen sein. Die Betreuung würde dann von je einem Mitglied der beiden Hochschulen erfolgen. Diese Arbeiten könnten in Englisch oder zweisprachig (Deutsch und Italienisch) abgefasst sein. Das noch nicht wirklich ausgelotete Feld ist die Einbindung von Forschungsfragen sowohl in die studentische Zusammenarbeit als auch direkt in eine wissenschaftliche Zusammenarbeit zwischen den Ho-
Helmut Dietrich Beny Meier Elena+Alois Neururer con
Peter Nigst Alberto Pratelli Alessandro Ronco Giovanna Astolfo Davide Mattighello Enrico Pez
Università degli Studi di Udine
Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Scienze dell’Architettura in collaborazione con
FH Technikum Kaernten
OLTRE I CONFINI DesignWorkshop ‘06/’09 Udine/Spittal an der Drau
Università degli Studi di Udine FH Technikum Kaernten
NOME CASA EDITRICE
It is the result of the experience of the Design Workshop held in Italy and Austria from ‘06 to ‘09; it is accompanied by brief interviews with internationally known foreign architects that partecipated. In a moment of synthesis, which is the publication of this volume, we can trace the underlying logic, often unconscious, that link the projects: the small scale of the interventions, the relationship with the alpin landscape, the recurrence of themes such as water and music. ISBN:
2009- pending
Rottami
Publication Authors: L.Tramontin, A. Pratelli, G. Astolfo, P.Pellegrini, E.Olivo, A.Santarossa, C.Conti, University of Udine. ISBN:
Universita’ degli Studi di Udine Facolta’ di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica
Esperienze dei Laboratori e Corsi coordinati
karim ambrosini marco baso filippo bearzi marta bortoluzzi cristiano brugnolo mariasilvia bruno andrea catto giorgio collazzuol ares colloredo
marco cornelio veronica del mestre vera gava david iacuzzi eugenio lavaroni elisabetta mancinelli francesco marcorin valentina mazzanti alberto merlo
The publication is the result of the experience of Architectural and Urban Design Courses held at the School of Architecture, University of Udine, from 2005 to 2008 under supervision of L. Tramontin, C.Conti, P. Pellegrini, A. Santarossa, E. Olivo. The Design Courses were focused in the transformation and re-development of abandoned industrial areas inside the urban fabric of Udine.
2005/2008
giuseppe montanaro sophie panizzon chiara pasut marco pavan elena piani piero pinosa laura pippo luigi purino caterina salvagno elisa sartor gabriele tami
cinzia terrida erica visintini denis zanello irene zezza
Universita’ degli Studi di Udine Facolta’ di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Architettura
Christina Conti Elena Olivo Paola Pellegrini Carlo Perraro Alberto Pratelli Alessandro Santarossa Lodovico
Esperienze dei Laboratori e Corsi coordinati 2005/2008
progetti per l’ex safau e altre dismissioni, udine
Publication, Research +Research interests P R O G E T T I
karim ambrosini filippo bearzi laura pippo luigi purino denis zanello
tro Polifunzionale per I Giovani, con progettazione partecipata al progetto di ristrutturazione. Cittadella dei Giovani, Aosta Officina giovani, Prato. Cantieri culturali ex macello, spazio per chi ha proposte artistico culturali e cerca mezzi e spazi dedicati. Palcoscenico attrezzato con impianto audio e luci, sala espositiva, esterno per spettacoli live, internet gratuiti e emeroteca. Cittadella dei Giovani, Cesena Officina Culturale Ex Mattatoio, Aprilia LT. Eventi, musica, arte, produzione. Gli spazi commerciali Sono l’eccezione. Schlachthof, Offenbach. E’ stata recuperata solo una parte del macello che è stato trasformato in galleria commerciale. meatpacking district,
Manhattan. Nel 1900 nel Gansevoort Market operavano 250 macelli, oggi solo una trentina. Il resto è diventato il rione più alla moda di New York con le sue boutique, ristoranti, bar, club, hotel di lusso collegato dalle tettoie degli ex macelli e i pochi residenti che abitano loft firmati. Il matadero Promosso dall’Ayuntamiento di Madrid, raccoglie in se tutto ciò che ha a che fare con la creatività e la sua rappresentazione: cinema, letteratura, arti sceniche, architettura, design, musica, arti visive e il supporto creativo. Ex macello,Udine Sarà uno spazio musicale, espositivo, didattico, culturale, commerciale, artigianale, ricettivo, associativo, ludico ricreativo.
Università degli studi di Udine
rottami
mia dell’università di Ca Foscari. Zonemoda, Rimini. Sede della nuova facoltà, del corso di laurea in moda, dell’Università di Bologna. Urban Center, Piacenza. Una vera città nella città composta da 16 palazzine protette da una cinta muraria che ospitano: la facoltà di architettura ambientale del Politecnico di Milano, l’ordine degli architetti, infoambiente, e museo di storia naturale nell’ex fabbrica del ghiaccio. Le cittadelle dei giovani Molto spesso sono la derivazione dai centri sociale che li hanno già occupati o che cercano un luogo da occupare e che l’amministrazione vuole legittimare. La musica è in genere il legante. e-GOCS GIOVANI OGGI CITTADINI SEMPRE, Monza. Cen-
Immagini del macello di Udine
2009- pending
Declinazioni della materia Publication
with F. Steccanella, in C.Conti “Pietre Arenarie. Naturali Cromie per l’architettura”. ISBN:
Christina Conti Christina Conti Pietre arenarie - Cromie naturali per l’Architettura
Il gruppo di ricerca coordinato da Christina Conti, responsabile scientifico della convenzione di ricerca : GIOVANNA ASTOLFO (1980) Architetto, Dottoranda di ricerca in Ingegneria Civile Ambientale e Architettura, Università degli Studi di Udine, collabora all’attività di ricerca e di didattica del Corso di Studi in Architettura, presso la stessa Università. PIETRO BERNARDIS (1978) Architetto, Dottorando di ricerca in Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura, Università degli Studi di Udine, collabora all’attività di ricerca occupandosi di architettura e costruzione, e di didattica del Corso di Studi in Architettura, presso la stessa Università. Come libero professionista opera a scala edilizia residenziale, terziaria e commerciale.
xx euro
Conseguentemente al recente sviluppo dei processi produttivi, oggi, la pietra può essere plasmata alla pari degli altri materiali; i vincoli d’uso derivano, quindi, sempre di più dall’essenza della materia oltre che dalle possibilità di lavorazione e di posa in opera. Il materiale si è qualificato, la tecnologia si è innovata e il comparto produttivo italiano ha saputo adeguarsi ai paradigmi contemporanei del progetto di architettura tra recupero della tradizione e nuove tendenze internazionali.
Cromie naturali per l’Architettura
In questo contesto il volume si pone con l’intento di far conoscere le arenarie guidando il lettore alla scoperta di queste particolari pietre naturali e del loro impiego in architettura. CHRISTINA CONTI (1967) Architetto, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Tecnologia dell’Architettura presso l’Università degli Studi di Ferrara (in consorzio con l’Università IUAV di Venezia). E’ ricercatore in Tecnologia dell’Architettura presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Udine dove svolge attività di didattica nel Corso di Studi in Architettura e di ricerca sulle tematiche inerenti all’innovazione delle tecniche e dei materiali per la costruzione del progetto di architettura. E’ autore di alcuni volumi, numerosi saggi e articoli su rivista oltre ad aver curato un paio di raccolte di scritti che, alle diverse scale del progetto, raccontano il contesto attuale attraverso l’architettura.
LIBRIA
Publication, Research + Research interests
FRANCESCO STECCANELLA (1971) Architetto, fino al 2006 ha collaborato con l’Università IUAV di Venezia ed attualmente collabora all’attività di didattica e di ricerca del Corso di Studi in Architettura dell’Università degli Studi di Udine. Presso la stessa Università è stato assegnista di ricerca, è cultore della materia nella disciplina della Tecnologia dell’Architettura e dottorando di ricerca in Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura. Come libero professionista opera nell’ambito dell’architettura alle diverse scale del progetto; è vincitore di alcuni concorsi nazionali ed alcuni suoi interventi sono stati pubblicati in siti web di settore e riviste nazionali.
PIETRE ARENARIE
LIBRIA
IL CASONE
Indice
TESSITURA Usando il termine tessitura si vuole recuperare un’idea di costruzione tessile dell’architettura1, ovvero il senso che, nella visione semperiana, veniva attribuito al rivestimento come mimesi dell’arte tessile e origine dell’architettura.2 Per cui il tappeto, un intreccio di fili, è visto come l’archetipo della parete, un intreccio di rami. Nella trasposizione, le forme e le soluzioni tecniche sono migrate da un sistema a un
1 Semerani L., L'aporia degli antagonismi tra bellezza,materialità,intenzionalità. Winckelmann, Semper, Riegl, in Semerani L., L'esperienza del simbolo, Clean, 2007. 2 "...il procedimento minimale primitivo tesser pelli, cucire il momento primo dell'esperienza fabbrile dell'uomo..Semper...cerca, nell'autopsia dei tessuti, nella de-costruzione degli elementi primari che costituiscono il disegno di un tappeto, di una stoffa, di una tenda, di un vestito, di un abito, di uno scialle di una coperta, i motivi primari, l'origine...apre a una dimensione meta-storica, nella quale cerca gli archetipi, le forme o le figure che sono depositate nell'inconscio e che costituiscono l'origine di tutte le forme..." in Semerani L., op.cit..
C. Zucchi, Edificio per uffici ex-mensa Alfa Romeo al Portello, Milano. Immagine di C.Zucchi
Premessa di Alfonso Acocella DALLA NATURA PER L’ARCHITETTURA SUPERFICI DI PIETRA Un secolo di innovazione Evoluzione allo stato attuale La consapevolezza e l’etica delle produzioni La qualità dei prodotti Una nuova cultura tecnica ESSENZA DELLA MATERIA Pietre naturali I minerali e le rocce La classificazione orogenetica Arenarie, pietre sedimentarie clastiche Le arenarie italiane PRODOTTI DELLA MATERIA Scegliere l’arenaria Progettare l’elemento in arenaria La posa in opera La manutenzione come requisito di progetto DECLINAZIONI DELLA MATERIA Segni e disegni delle arenarie Tessitura Geometria Colore Epidermide Segni e disegni con le arenarie Gravità Disegno
The book is the result of the two years research on Sandstone System Design at the University of Udine, IT. After the recent development of manufacturing processes, today, the stone can be shaped as other materials. The Italian manufacturing sector has been able to adapt to the paradigms of contemporary architectural design between tradition and new international trends. In this context, the volume is placed with the intent to promote the sandstones, guiding the reader to discover these special natural stones and their use in architecture.
2011 January
The oblique function beyond architecture as obstacle Publication “Costruire�, 332, ISSN:112163300210332
Publication, Research + Research interests
In 1964, Claude Parent and Paul Virilio theorized the oblique function, which has revolutionized some basic principles of architecture: imagine living in a slope, walking and sleeping on inclined planes, imagine a continuous space that bends and folds, an area where there are no more walls, stairs, fences. The revolutionary potential of the oblique function, which can be extended by the building to the town, today can be reviewed in a new light in front of the debate on the issues of accessibility.
2010
Call 4 papers
Reggio Emilia
Carlo Quintelli
* La comunità dello spazio progettato Prof. Carlo Quintelli
Riccarda Cantarelli
Strategie comunitarie del progetto insediativo regionale
Luoghi Comunitari: spazio e società
con la collaborazione di:
Arianna Gardoni
Marco Scotti
Eugenia Marè
Katia Verzelloni Enrico Cartechini, Nicole Mariotti e-Project
2009 - 2010
Festival dell’Architettura
Publication, Research + Research interests
Lunedì 26 Ottobre Il tema
Enrico Prandi
La quinta edizione del Festival dell’Architettura presenta una riflessione su quanto si va realizzando, rispetto a criteri di significatività comunitaria, nella trasformazione dei contesti insediativi dell’ambito emiliano, assunto quale laboratorio sperimentale di osservazione e progettualità. Dalla scala dell’architettura territoriale, per usare un termine caro a Lucio Gambi, a quella urbana sino a quelle parti di città che ne contraddistinguono le peculiarità funzionali quali quartieri, complessi specializzati, tipologie dello spazio pubblico e privato. Si tratta di cogliere il gradiente di caratterizzazione comunitaria che gli spazi costruiti detengono rispetto ad una concezione avanzata ed in continua interpretazione critica nei confronti della fenomenologia in divenire dei comportamenti sociali. Il concetto di comunità va naturalmente inteso nella sua ambivalenza, oggi sempre più attuale, di principio separatore e di produzione di spazi dell’autoreferenza, oppure di condizione di aggregazione aperta, capace di coinvolgere e regimare l’apporto collettivo sul piano di una sistematicità funzionalmente virtuosa quanto inclusiva. In quest’ottica, gli strumenti di costruzione dello spazio, della sua significatività attraverso le responsabilità della disposizione e della forma, possono dare un contributo decisivo rispetto alle politiche che in generale ricercano la valenza comunitaria, oppure, in discrasia di indirizzo, ridurne gli effetti. Il valore comunitario nella costruzione dell’ambiente artificiale, quello che possiamo identificare estensivamente come architettura, rimanda a condizioni ascrivibili alla categoria della funzionalità sociale. Dove le condizioni del vivere all’interno di un contesto si avvalgono del valore relazionale, attraverso rapporti significativi, di interscambio culturale, di condivisione, di mutualità. Oltre a questo fondamentale aspetto, una declinazione più estensiva del concetto comunitario nella società contemporanea contraddistinta da logiche individualistiche, innanzitutto quella dei riti consumistici, si impone rispetto ad un’esigenza generalizzata di appartenenza, di identità, che nasce dallo smarrimento del ruolo sociale. In questo senso il gradiente comunitario va esteso agli aspetti rappresentativi, dove forma e figuratività degli spazi antropizzati trasmettono il senso dell’identificabilità. Una comunità non solo dei comportamenti ma anche dei simboli di una sua messa in forma. L’ambito sperimentale è quello del sistema insediativo di CITTAEMILIA, da Piacenza a Modena. Valore comunitario e criteri di costruzione urbana si sono ripetutamente rapportati nel corso della storia all’interno di questo complesso palinsesto territoriale. L’espressione comunitaria è registrabile dall’ideazione di nuovi sistemi di regimazione territoriale in epoche fondative sino ai congegni tipologici di luoghi di coesione sociale e produzione di valori collettivi della storia più recente. Dall’interno della realtà in divenire dei contesti territoriali e delle nuclearità urbane di CITTAEMILIA, il Forum vorrebbe far scaturire significatività dimostrative di una interpretazione rinnovata e mai del tutto scontata del concetto comunitario, allo stato di attuazione ma anche di progetto. Realizzazioni concrete e progetti promosse dagli attori del contesto, innanzitutto le amministrazioni locali, ma anche tutte quelle realtà istituzionali pubbliche e private che nei differenti ruoli possono contribuire a qualificare il consuntivo dell’entità comunitaria regionale.
REGIONE EMILIA-ROMAGNA * Il progetto di comunità regionale nella recente legge “ Governo e riqualificazione solidale del territorio” Ass.re Giancarlo Muzzarelli * L’esperienza innovativa dei “Contratti di quartiere” come banco di prova per un approccio integrato alle trasformazioni urbane Arch. Michele Zanelli
Comunità diffuse, tra città e territorio PROVINCIA DI MODENA * La comunità della città a rete e policentrica. Il PTCP-09 di Modena propone il livello sovracomunale per lo sviluppo sostenibile delle comunità locali Dott. Eriuccio Nora, Dott. Roberto Farina PROVINCIA DI PARMA * Un’esperienza comunitaria nell’Appennino parmense: Tiedoli Ass.re Marcella Saccani, Arch. Antonio Pellegrini * Interventi di sostegno alle comunità locali: il caso Corniglio Ass.re Ugo Danni PROVINCIA DI REGGIO EMILIA * La comunità provinciale nella città-territorio dell’Emilia centrale Ass.re Roberto Ferrari * Ambiti di paesaggio del PTCP-08: luoghi e reti di valorizzazione delle comunità locali Arch. Anna Campeol
La città comunitaria COMUNE DI PIACENZA * Il trattamento del suolo nella città storica, tra comunità e identità Ass.re Sabrina Freda, Arch. Giuseppe Bolzoni * Il progetto di territorio snodo per la città di Piacenza Ass.re Pierangelo Carbone, Ing. Gaetano Fedele COMUNE DI PARMA * Riconciliare mobilità e comunità. La stazione di Parma come nuova occasione di centralità urbana, e il prototipo innovativo della “Temporary station” Ass.re Francesco Manfredi, Arch. Ivano Savi * Luoghi attrattivi per il tempo libero. Riqualificazione e ampliamento del polo fieristico di Parma Ass.re Francesco Manfredi COMUNE DI REGGIO EMILIA * Occasioni urbane di sviluppo comunitario Ass.re Ugo Ferrari * Il Piano dei Servizi del Comune di Reggio Emilia Ing. Maria Sergio, Arch. Paolo Tamagnini, Arch. Maddalena Fortelli
* Progetto di recupero sociale: riqualificazione e valorizzazione dello spazio urbano della Zona Reggio Est Ing. Maria Sergio, Arch. Walter Baricchi, Ass.re Franco Corradini, Dott.sa Marina Pirazzi * Lungo i bordi. Riqualificazione del paesaggio agrario di margine tra i Comuni di Reggio Emilia e Albinea Arch. Gianluca Galuppo, Arch. Elisa Ferretti, Studio1AX Associati, Studio Elementi, Arch. Giuliana Fornaciari, Dott. Lorenzo Vignali COMUNE DI MODENA * Le politiche abitative del Comune di Modena e il sistema perequativo dei suoli Ass.re Daniele Sitta
Martedì 27 Ottobre Progetto, economia, partecipazione della città comunitaria ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI PARMA, REGGIO EMILIA, MODENA * Parma, 1949-1963: il cantiere Ina-Casa. La comunità al centro del progetto Arch. Michela Michelotti * Reggio Emilia tra utopia e realtà: percorsi architettonici dell’insediamento comunitario Arch. Gloria Negri * Un secolo di case popolari a Modena. Evoluzione delle esperienze progettuali Arch. Claudio Fornaciari ACER - REGGIO EMILIA * Riqualificazione urbana e sociale dell’area Compagnoni - Fenulli - Bergonzi Dott. Marco Corradi ACER - MODENA * L’esperienza in corso del contratto di quartiere 2 R - Nord Arch. Paolo Giorgi ASSOCIAZIONE NAZIONALE COSTRUTTORI EDILI * Modena - La comunità nella memoria e nel futuro: recupero dell’ex Manifattura Tabacchi Ing. Stefano Betti * Reggio Emilia - Una nuova dimensione dell’abitare: Pua An1c Pratonera Geom. Bruno Marconi, Arch. Giordano Incerti * Parma - Housing sociale: un progetto operativo Geom. Gabriele Buia COOPERATIVE DI COSTRUZIONE * Astrolabio: progetti per il futuro, Unieco e la comunità Ing. Massimo Pinotti, Ing. Michele Bergonzini COOPERATIVE DI ABITAZIONE * Luoghi per le comunità: l’esperienza di Andria coop. di abitanti Arch. Luciano Pantaleoni
Nuclei comunitari: lo strumento dello spazio costruito UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA * Il Campus di Ingegneria a Modena: un modello di didattica e di ricerca per l’integrazione con imprese e territorio Prof. Ing. Giuseppe Cantore, Dott. Enzo Madrigali
REGGIO CHILDREN * Bambini, spazi e società Dott.sa Carla Rinaldi, Arch. Michele Zini, Arch. Tullio Zini DIOCESI DI PIACENZA - BOBBIO * Centro parrocchiale della SS. Trinità in Piacenza. Una nuova idea per un nuovo oratorio Dott. Giuseppe Lusignani, Arch. Carlo Ponzini DIOCESI DI PARMA * Il Centro Emmaus. Opera diocesana San Bernardo degli Uberti Mons. Domenico Magri, Dott. Lorenzo Bianchi * Il processo insediativo di una comunità di servizio e assistenza: Betania Don Luigi Valentini AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE DI PARMA * Residenza Psichiatrica 1° Maggio a Colorno Dott.ssa Giuseppina Ciotti, Ing. Renato Maria Saviano PRESIDIO OSPEDALIERO D’ARDA * La cittadella sanitaria di Fiorenzuola d’Arda: la visione delle funzioni e delle attività sanitarie e l’integrazione con la città Dott. Andrea Bianchi, Dott. Franco Pugliese, Dott. Franco Federici, Arch. Stefano Campelli AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO DI MODENA * Un ospedale aperto alla città: il Policlinico di Modena Dott. Stefano Cencetti, Arch. Luca Giovanardi PROVVEDITORATO DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA PERL’EMILIA-ROMAGNA * L’evoluzione della comunità carceraria Dott. Nello Cesari * Castelfranco Emilia - spazi e funzioni di una comunità nel rapporto con la cittadella storica Dott. Gianluca Candiano * Parma - Lo spazio comunitario del complesso carcerario: la socializzazione come reinserimento Dott. Silvio Di Gregorio
Variazioni dello spazio comunitario: una prima riflessione Tavola rotonda con Arch. Piero Orlandi I.B.C., Prof. Sergio Pace Politecnico di Torino, Prof. Giovanni Pieretti Università di Bologna, Prof. Carlo Quintelli Università di Parma Coordina i lavori Arch. Riccarda Cantarelli
SEDE DEL FORUM Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Aula Magna, ex Caserma Zucchi Via A. Allegri, 5 - Reggio Emilia
2009 - 2010
con il contributo di:
Texts
FA5-Festival Architettura: “Community-Architecture” International call for papers 2009-10 Text: The designer outlets in Italy: new forms of illusory urbanity
PROGRAMMA OTTOBRE - NOVEMBRE 2009
“Terrain Vague: The Interstitial as Site, Concept, Intervention” International call for papers 2009-10
2000
“Additions” Publication of the Project+exhibition
Architectural Design Course, teacher: F.Venezia, IUAV, School of Architecture, University of Venice, IT
Publication, Research + Research interests
ADDIZIONI
Laboratorio di Progettazione Architettonica 1 diretto da Francesco Venezia
ISTITUTO UNIVERSITARIO DI ARCHITETTURA VENEZIA
“This book collects a selection of student work from the first year Architectural Design Studio. The works are projects of small “additions” to six villas, constructed and designed from the beginning of the 1500’s to the mid-1900’s. The initial differences (of place, time and style) between them, are mitigated by the encounter with the small “addition” projects showing that proportion, regulating traces, volume, light are, as constant architectural elements, able to generate harmony and confer unity.” Francesco Venezia (introduction to the book)
2000
“Additions” Publication of the Project+exhibition
Architectural Design Course, teacher: F.Venezia, IUAV, School of Architecture, University of Venice, IT
Publication, Research + Research interests
The students’ exercise aimed to define an addition to the apartment at the ground floor of the Meridiana House (Giuseppe De Finetti, Milan, 1925) containing an atelier studio, underlininig the relationship between the apartment building and the Giardino d’Arcadia, now known as the Giardino d’Ercole B. Cirruzzi (Presentation of the students’ projects)
WORK EXPERIENCE +PROJECTS
2008 Studio Gekos Architetti, Portogruaro,Venice, Italy Architect and person in charge of the following projects: Interior design for the National Museum and Library, Ndjamena, Tchad (preparing information and drawings regarding design, specification, materials, estimation of costs and equipments associated with the construction of the project; facilitating client and team meetings, in addition to coordinating schedules and workloads). Built.
Preliminary plans for bioclimatic kiosk in Bibione, Venice, Italy (development of documents for the design phases). Not built. Social Housing competition project, Bergamo, Italy 2007 Giovanna Astolfo Architect Family chapel, Jesolo, Venice, Italy. Built. Interior design, holiday house, Belluno, Italy. Built.
2008-09
Library+Museum, Ndjamena, Tchad Interior Design Chief Architect F. Steccanella, with F.Foresto, D.Anzolin, N.Sutto, Studio Gekos Architetti, Portogruaro, IT
Work experience +Projects
We were asked to develop a interior design project for a new museum and its library. The new museum houses the most important national archeological finding: the “toumai�. About the rest of the collection, we had no idea; so we designed different exhibitors that could house different objects. The permanent exhibition occupies two levels, while the temporary one occupies one. To give continuity to the entire building we designed a wood container painted black that houses all services and separates the space of exhibition from other functions (entrance/ hall/auditorium/offices)
2008-09
Library+Museum, Ndjamena, Tchad Interior Design Chief Architect F. Steccanella, with F.Foresto, D.Anzolin, N.Sutto, Studio Gekos Architetti, Portogruaro, IT BIBLIOTEQUE DU TCHAD
Podio sala conferenze Tavolo sala di lettura
legno, lamiera forata
dim. 100 x 200 x 72 cm legno, profili metallici
SCHEDE TECNICHE ARREDAMENTO
Work experience +Projects
10
14
2008-09
Library+Museum, Ndjamena, Tchad Interior Design Chief Architect F. Steccanella, with F.Foresto, D.Anzolin, N.Sutto, Studio Gekos Architetti, Portogruaro, IT
Work experience +Projects
I was architect and person in charge of the following tasks:preparing information and drawings regarding design, specification, materials, estimation of costs and equipments associated with the construction of the project; facilitating client and team meetings, in addition to coordinating schedules and workloads.
2008
BB1
Project Preliminary Design for a removable Kiosk, Bibione, Venice, IT. Chief architect F. Steccanella, Studio Gekos Architetti, Portogruaro, IT
Work experience +Projects
The Major of a small touristic city in the venetian coast asked us to outline a preliminary design for a removable kiosk in the beach. The project is made by successive sections; it consists of a series of timber elements that rise slowly to create the seats and the hollow space of the bar.
2007
Social Housing Bergamo, IT Competition Project with F. Steccanella, F.Foresto, Studio Gekos Architetti, Portogruaro, IT
Work experience +Projects
The competition asked for a social housing project in the outskirts of Bergamo, in the north of Italy. The project area was on the border between the small settlement of Grumello al Piano and the rural area. In the 1st phase we studied the local housing typologies and some international example of collective housing. In the 2nd phase we developed the project, formed by a distribution system and two or three blocks of apartments connected to it to form a series of private spaces in between.
2007
Re-disegn of an urban space Torre di Mosto, Venice Competition Project with F. Steccanella, F.Foresto, Studio Gekos Architetti, Portogruaro, IT
Work experience +Projects
We were asked to redesign the central urban area of a small town near Venice. The area is situated near the river at a lower level. There are at least two buildings of value in it, including the town hall. Our project seeks to connect the river bank with the center, using a series of converging beams.
COMMUNITY
August 2010-to date Collaboration with M.O.L. (Movimento Ospedale Litorale) to several events as demonstrations and conferences. Concept, graphic layout and realization of brochures, posters, flyers, logo, stickers. June, 2009 “Progetto Punto a capo” Collaboration with LILT (Lega Italiana Lotta Tumori) and Rotaract Club to the Skin Cancer Awareness Campaign 2009, Jesolo, Venice. Brochure layout (the brochure was distrib-
uted to the population and tourists around the Venetian coast) August 2007 “Turn-me” Collaboration with Rotaract Club to the photo exhibition at Cafè Letterario, San Donà, Venice Concept and realization of the paper photo displays.
movimento per l’ospedale del litorale
Mi sta a
l’
OSPEDALE ospedale
2010-
M:O:L: Brochure/Flyers Movimento per l’Ospedale del Litorale, Association, Jesolo, Venice, IT
AGITARE PRIMA DELL’USO
by movimento per l’ospedale del litorale
18 FEB VENERDI
/
ORATORIO P.ZZA MILANO ORE 20.30
/
ORGANIZZATO DAI COMITATI:
M I LA N O + TO R I N O +SABBIADORO
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CON IL:
MOVIMENTO PER L’OSPEDALE DEL LITORALE
OSPEDALE
TUTTA LA POPOLAZIONE E’ INVITATA
Community
tradimenti
inganni &bugie
sul nostro ospedale
SERATA - INCONTRO:
UNITI PER L’OSPEDALE
OSPEDALE
19 NOVEMBRE - ore 20.45
SALA TIEPOLO - KURSAAL - JESOLO Sono stati invitati:
LUCA ZAIA LUCA COLETTO LEONARDO PADRIN PAOLO STOCCO GRAZIANO TESO
PRESIDENTE DELLA REGIONE ASSESSORE REGIONALE PRESIDENTE V COMMISSIONE DIRETTORE GENERALE ASL 10 PRESIDENTE DELLA CONFERENZA DEI SINDACI SULLA SANITÀ
Sono stati invitati inoltre I CAPIGRUPPO CONSILIARI DI JESOLO Modera GIOVANNI CAGNASSI - Giornalista Nuova Venezia Organizza:
MOVIMENTO PER L’OSPEDALE DEL LITORALE
The M.O.L. Association sas founded in July 2010 to promote the survival of the local Hospital, which is at risk because of funding cuts. The existence of a hospital is essential in a tourist area like Jesolo, which houses 300 000 people a day in summer. The association has organized a public event with parade, several public meetings and meetings with the population.
2009
Progetto punto a capo Brochure Skin cancer awareness campaign, LILT Association, in collaboration with Rotaract Club, Venice, IT
PROGETTO PUNTO A CAPO CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE AL MELANOMA
It is a brochure that promotes the prevention of skin cancer for a large part due to sun exposure; it was distributed to the population and tourists around the Venetian coast during summer 2009.
CONTENTS IDENTIKIT.......02 La cute Melanociti e nevi Il melanoma
DIAGNOSI PRECOCE......04 Abcd Videodermatoscopia Biopsia chirurgica
LA PREVENZIONE.......06 Premessa Il buon uso del sole Autoesame della cute LILT-Lega Italiana Lotta Tumori Delegazione di Jesolo e Litorale
LILT & ROTARACT.......08
Campagna di sensibilizzazione al melanoma
ROTARACT Club San Donà di Piave
Progetto PUNTO A CAPO
Community
La campagna di sensibilizzazione è stata realizzata da LILT-Lega per la Lotta contro i Tumori-Delegazione di Jesolo e Litorale e grazie al contributo di Rotaract Club-San Donà di Piave
INTRODUZIONE: Il melanoma è un tumore maligno della cute. Presenta due caratteristiche: - si riscontra anche nella popolazione giovane (20-40 anni) - la crescita superficiale ne permette il riconoscimento precoce. Sono questi alcuni motivi per cui due Associazioni le cui origini e finalità sono diverse uniscono le loro energie per lanciare una campagna di sensibilizzazione al melanoma che dovrebbe coinvolgere successivamente istituzioni come l´ULSS Veneto Orientale, le Aziende di Promozione Turistica ed i Comuni del Litorale. La campagna ha come bersaglio sia i residenti che i turisti che arrivano alle nostre spiagge per abbronzarsi.
Progetto. A CAPO
Lilt & Rotaract club
Progetto PUNTO A CAPO campagna di sensibilizzazione al melanoma
www.legatumori.it
Progetto. A CAPO www.rotaractsandona.it LILT & ROTARACT Che cos’è la LILT
Che cos’è il Rotaract Club
La Lega Italiana per la lotta contro i tumori è presente sul territorio del Litorale dal 1989 con la “Delegazione di Jesolo e Litorale”. Gli obiettivi che si prefigge questa Associazione ONLUS sono: 1 ) Far conoscere le neoplasie in modo da sensibilizzare la popolazione alla prevenzione ed alla diagnosi precoce 2 ) Promuovere presso istituzioni e strutture iniziative volte a migliorare la diagnosi e la cura dei tumori 3 ) Aiutare concretamente le persone colpite da queste malattie. Nel 1995, in questo ambito, è stato fondato il GRUPPO Donna 2000, dedicato alle donne operate di tumore al seno. Le attività del gruppo riguardano la riabilitazione psicologica ( con l’appoggio di una psicologa e di una pedagoga) e la riabilitazione fisica ( con l’appoggio di due infermiere professionali e fisioterapiste).
E' la combinazione delle parole ROTARY ed ACTION, Rotary - Azione; una azione del Rotary, intesa come service, a favore dei giovani. E' il più bel Service del Rotary, il più esaltante. E' il coronamento dell'iniziativa rotariana nella società. Tra i numerosi progetti e le iniziative di ampio respiro, a cui il Rotary ha dato vita, il più lungimirante ed emblematico di tutti,è stato la fondazione del Rotaract.
Più di recente è stato fondato il gruppo ALCORE, (Alleanza contro il cancro Colorettale) Associazione di pazienti operati di tumore al colon retto.
Il Rotaract è un Club di giovani uomini e donne, dai 18 ai 30 anni, organizzato e patrocinato dal Rotary.
Nel 2007 grazie a LILT, GRUPPO donna 2000 e ALCORE è stato possibile dar vita ad una campagna volta alla sensibilizzazione ai tumori del colon retto. La campagna si è concretizzata in alcune iniziative: un dibattito patrocinato da Regione,Provincia, Comuni e Azienda Sanitaria, e un opuscolo informativo diffuso in tutte le famiglie del Basso Piave.
Il primo Club ha visto la luce il 13 marzo 1968 a North Charlotte nella Carolina del Nord, USA. Oggi in 156 paesi del mondo ci sono 520 Distretti Rotaract, 7.665 club Rotaract,con 176.295 soci. In Italia ci sono 10 Distretti con 367 club e 6.527 soci. Nel nostro Distretto 2060 ci sono 36 club con 470 soci.
Tutte le informazioni sull’organizzazione nazionale che opera nella campagna per la lotta contro i tumori si trovano sul sito:
Per saperne di più sul RotatactClub di San Donà di Piave, promotore di questa iniziativa in collaborazione con la LILT di Jesolo clicca su:
www.legatumori.it.
www.rotaractsandona.it
08
09
2008
Turn me Paper photo display Photo exhibition, with M. Pillon and Rotaract club, Caffè Letterario, S.Donà, Venice, IT
Community
It is a folded paper freestanding display. The paper band was cut in the size of the photos, then folded and fixed; the photos were glued on the three sides. Visitors could interact with the exhibition turning the displays. Photos ©Paolo Festa
SKILLS
Languages Italian (native), Portuguese (fluent), English (fluent) and Spanish (medium). Ancient Greek and Latin (not very useful). Additional information Good skills in using CAAD software programs such as Autocad and 3DStudio (Autodesk), in addition to other graphic software such as In Design, Illustrator, Photoshop (Adobe Suite).
Contact
Office address Civil and Environmental Engineering and Architecture Department, University of Udine, Viale delle Scienze 206, 33100 Udine - ITALY Website: http://dricaa. uniud.it Mail: giovanna.astolfo@ uniud.it Permanent address Via molinato 7, 30016, Jesolo, Venezia - ITALY Phone and Fax: +39 0421 952196 Mobile: +39 339 8605097 Mail: giovanna.astolfo@ gmail.com