Il paese dei Ballocchi UNA CATASTROFE AD ARIA COMPRESSA
Giovanna Esse & Pakal
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UUID: 12404f52-b5f1-11e5-8357-119a1b5d0361 © Giovanna Esse - 2016
Presentazione Questo è un libro di vignette e segue la nostra tradizione di commentare, con un gioco di immagini, i fatti conturbanti che ci presenta, giorno dopo giorno, la nostra complicata e dolorosa realtà nazionale. Che siate accesi commentatori oppure muti osservatori non è possibile ignorare l’assurda gestione della cosa pubblica in questa Italia che ha perso tutto: valori, dignità e persino una sua identità ben distinta. Le nostre sono vignette alla buona, fatta con mezzi artigianali, caserecci, ma forse riescono lo stesso a esprimere lo sconcerto e il disappunto di un Italiano medio, persona di buona volontà, che sorride, spesso per non piangere. Come avrete modo di vedere non esiste una catalogazione precisa, né nessuna organizzazione “filosofica” per le immagini proposte. Esse raccontano lo spaccato delle notizie che ci hanno aggredito nell’anno appena passato, il 2015, e sono inserite così, a c. di c., proprio come il Governo, le Istituzioni e i principali personaggi che le hanno ispirate... “un po’ per celia e un po’ per non morir...” Ringrazio Pakal per la laboriosa collaborazione e tutti i lettori che hanno deciso di condividere queste nostre elucubrazioni web.
Il paese dei Ballocchi
Non potrà mai esistere Democrazia in un Paese dove la proprietà privata, e cioè tolta alla collettività, superi le naturali esigenze di una persona fisica e quelle della sua famiglia.
PREGHIERA A SAN GIULIO
Beato Giulio, protettore del Vaticano, tu che hai sempre un occhio di riguardo per i ricchi e i potenti; tu che hai sistemato i tuoi figli al servizio delle multinazionali tedesche; tu che hai chiuso sempre gli occhi tuoi misericordiosi su tutte le malefatte dei veri delinquenti, mentre sei stato pronto a invitare ogni giustizieri condannare la povera gente, o chiunque tentasse di sbarrarti il passo; tu che hai sempre chiuso gli occhi sui peccati della Chiesa, tua protetta e complice, sui pedofili, ricchi o sacerdoti che siano, sui bancarottari e sulle malefatte cinquantennali dello IOR: accogli la mia preghiera. Non sono che un povero traffichino che, grazie alle spinte ricevute, confermando la propria disponibilità a obbedire ciecamente a cosche, banche truffaldine, gruppi di potere occulto e associazioni a delinquere senza patria, ha fatto carriera: tradendo chi ha avuto fiducia in me e tutto il popolo della mia Nazione. Io ti prego, o servo del vaticano, fa che la gente rimanga in uno stato pecorile; fa che non abbia alcuna fiducia nelle istituzioni e che, temendo sempre il peggio, viva in uno stato di prostrazione, con la paura di perdere anche quel poco che, da miserabili, ha racimolato. Fa che la certezza di non ricevere riconoscimento per i loro studi e i loro sacrifici, renda i giovani o miserabili e proni, speranzosi di ricevere un posto, come fosse una vincita al superenalotto, oppure che se ne vadano all’estero, per indebolire e inficiare ulteriormente il proprio paese, l’Italia. Permetti che prosegua l’arrivo di migranti senza speranza, extracomunitari delinquenti, prostitute, insomma, santo Andreotto, protettore del Vaticano, permetti che quest’afflusso di morti di fame, non si fermi mai, che questa, come le tante altre piaghe da noi create, non guarisca, al contrario: fa sì che tutte le emorragie, in tutti i settori, non si fermino,e che gli Italiani, anche quei pochi che restano, continuino a perdere forze, sicurezze e dignità. Fa che la gente non si svegli mai dal proprio letargo, che le forze armate non si rivoltino mai e soprattutto, buon santo del Vaticano, fa che questa situazione di degrado catastrofico duri per sempre, perchè, mio protettore, non ho paura della massa amorfa e schiava ma di quegli stessi mandanti, che mi hanno fatto imbroglione e traditore: se le cose cambiano, quelli non scherzano e quando non avranno più bisogno di me, non si può mai sapere che fine mi fanno fare... quella è “brutta gente” e Tu li hai conosciuti bene.
Il paese dei Ballocchi Giovanna Esse & Pakal
Chi non sa governare, è sempre un usurpatore. (Carlo Bini)
MORTO UN PRESIDENTE SE NE RIESUMA UN ALTRO!
Morto un Presidente se ne riesuma un altro
“SE NON CE FOSSINO I CADAVERI BISOGNOREBBE INVENTALLI!” (Cit.)
“SONO UN PIRATA, FACCIO O’SIGNORE!”(Cit.)
TORNANDO A CASA...
RITRATTI
IL GOVERNO... OMBRA
CONFERITI SUPERPOTERI E LICENZA DI AMMORBARE!
ENTRATE CON FIDUCIA LA NOSTRA ESPERIENZA AL VOSTRO SERVIZIO
LE BLU BRUTT’
ILLUSIONI OSTICHE
L’ARTE DELLA SCEMEGGIATA
“IL SONNO DI ORLANDO”
OGGETTISTICA: SEGNALI DI STILE
NON CI SON PIÚ I BAÚLI D’UNA VOLTA...
NON CI SON PIÚ I BABBI D’UNA VOLTA...
...(SENZA) FINE