ANY DROP COUNTS rivelare l’acqua
ANY DROP COUNTS rivelare l’acqua
Università IUAV di Venezia Facoltà di Architettura a.a. 2010-2011
Corso di Progettazione Urbanistica I Prof.ssa Paola Viganò arch. Monica Bianchettin arch. Stefano Peluso arch. Irene Guida
Progetto a cura degli_ studenti: 266285 Giulia Cerrato
Giulia_Cerrato Riccardo Ruvolo 266569 Riccardo Ruvolo Steven MerloSteven _ 264982 Merlo
Book e testi a cura di Giulia Cerrato.
ANY DROP COUNTS rivelare l’acqua
Il Parco del Sile a Silea
la cittĂ tipo
la città diffusa Il termine città diffusa definisce ció che fino ad oggi abbiamo chiamato “area metropolitana”. Proprio come una città tipo è formata da quartieri ognuno dei quali puó godere di un certo grado di vita ed identità propria, la città diffusa si deve considerare come una rete di piccole città. Il processo che porta alla formazione di un centro e di una periferia è sbagliato; ma in una città diffusa non avviene se essa si trasforma e cresce come una vasta area dove la qualità urbana si mantiene costante. Il problema non é l’espanzione della città, ma il fenomeno di frammentazione che ne deriva: oggi la città diffusa è caratterizzata per la formazione di aree omogenee indipendenti ed isolate, collegate tra loro attraverso grandi infrastrutture urbane e tecnologie di comunicazione avanzate. Aumentando le dimensioni di una città aumentano le distanze medie percorse, la quantità di macchine, l’impatto ambientale. La soluzione non puó essere la costruzione di infrastrutture sempre piú grandi; al contrario é necessario ridurre le distanze da percorrere, avvicinandoci il più possibile a distanze misurabili a scala umana.
“Piú lenti possiamo spostarci, piú sostenibile sará la mobilità di una città.”
area storica
area alta densitĂ
area industriale
la cittĂ tipo
area bassa densitĂ
area boschiva
area agricola
Quinto di Treviso
Fiume Sile
Treviso
sorgente > foce
Silea
la cittĂ diffusa
Casale sul Sile
Quarto d’Altino
Trepalade
centro storico
Fiume Sile
sorgente > foce
Treviso
la cittĂ diffusa
zona industriale
Silea
L’ACQUA
L’AGRICOLTURA
LA MIXITE’
GLI SPAZI PUBBLICI
L’ISOTROPIA
IL PROGETTO DELL’ISOTROPIA i cinque paradossi In una delle più grandi riserve d’Europa, le richieste dei consumatori non possono essere soddisfatte. Il territorio è soggetto a fenomeni di esondazione e di allagamento frequenti.
Il suolo agricolo rappresenta la parte più consistente del territorio, ma rischia la banalizzazione e l’impoverimento.
Esiste una resistenza nei confronti della mescolanza funzionale; il territorio è inquinato dalla presenza diffusa di attività industriali chiuse, non servite dalla rete fognaria, che rappresentano barriere della spazialità.
Viviamo in un periodo di crisi del concetto di servizio pubblico: la privatizzazione continua degli spazi ci tiene chiusi in spazi controllati, lontani dalla vita all’aria aperta e dalla mescolanza culturale.
Il territorio può essere ripensato come diffuso e congestionato allo stesso tempo, purchè la sua trasformazione dia un reale miglioramento alla comunità.
L’ACQUA risorsa naturale
Fiume Sile
esistente
Il Fiume Sile è il fiume di risorgiva più lungo d’Europa: il clima mite dell'area, la navigabilità delle acque, la vicinanza con il mare, la copiosità di risorgive e la ricchezza boschiva del territorio circostante hanno sempre attratto popolazioni che si sono fermate lungo le sue rive fin dai tempi antichi. Per salvaguardare questa unica risorsa naturale, è stato creato il Parco del Sile, che circonda il fiume per ampi tratti lungo i suoi 70 km. Proprio a Silea il Parco si interrompe bruscamente sulla riva nord con l’inizio della zona industriale, per proseguire lungo la riva sud.
accessibilità al fiume negata
L’ACQUA zona residenziale
dispersione
acque
capacitĂ di depurazione media a Treviso:
90 %
ma la percentuale di allacciati è solo del
quaranta percento
60 %
si collega a sistemi fognari privi di impianti depurativi centralizzati.
fonti > elaborazioni regione veneto - direzione sistema regionale su dati istat_arpav.
Veneto - Treviso
|
inquinamento risorse idriche :
carico inquinante delle acque reflue in Veneto:
17.160.000
aet*
9,8 % del totale nazionale
Veneto _
è classificato ai primi posti tra le regioni a maggiore impatto ambientale per lo sfruttamento delle risorse diriche.
settore
industriale
carico inquinante acque su scala regionale
9.800.000 aet = 56,9 % tot.
il carico inquinante industriale a livello nazionale contribuisce per il
quarantanove percento * rappresentano l’unità di misura del carico inquinante a cui vengono sottoposte le risorse idriche, in particolare rappresentano il carico organico biodegradabile mediamente immessi nelle acque reflue da un abitante.
L’ACQUA zona industriale approvigionamento
acque
percentuali di reflui scaricati in acque superficiali industria cartaria (23%) vetrerie industrie tessili estrazione e lavorazione minerali e costruzioni industrie alimentari fabb. appar. meccanici elettrici lavorazione gomma e plastica industria chimica e farmaceutica cementifici autolavaggi e autofficine galvaniche trasformazione prodotti in metallo altro
sistema informativo ambientale regionale : il livello di disponibilitĂ del dato riguardante treviso copre una informazione di portata pari al 72,6% degli scarichi.
Veneto - Treviso
|
inquinamento risorse idriche :
concentrazione di nitrati , NO3
:
Fiume Sile
i nitrati rappresentano l’ultimo stadio di ossidazione dei composti azotati provenienti dai processi di decomposizione biologica delle sostanze organiche. E’ un parametro importante in quanto rappresenta l’inquinante più diffuso; esso deriva dal comparto agrozootecnico, dagli scarichi industriali e dagli scarichi reflui civili.
valori NO3 riscontrati :
21 mg/l
limite nazionale per essere potabile :
50 mg/l
=
terzo fiume stato
ambientale
in dei
corsi
Veneto d’acqua
macrodescrittori
Fiume Sile : sufficiente - Buono azoto ammoniacale azoto nitrico fosforo totale percentuale di saturazione dell’ossigeno BOD5 COD escherichia coli
L’ACQUA inquinamento
inquinamento azoto
inquinamento
scarichi industriali metalli (zinco, cadmio, piombo, piombo, rame)
PERCOLAZIONE inquinamento risorse idriche
rischio di percolazione dell’azoto nei suoli
Treviso
molto bassa bassa media alta molto alta
stato chimico delle acque sotterranee l’area nei dintorni di Treviso è caratterizzata da
acque sotterranee in stati critici
classe tre
impatto antropologico significativo e con caratteristiche idrochimiche buone, ma con segnali di compromissione.
classe quattro
impatto antropologico rilevante con caratteristiche idrochimiche scadenti.
fonte > servizio osservatorio suolo e rifiuti Regione Veneto;
arpav.
88 % veneto
12 %
L’AGRICOLTURA
%
aree agricole
8%
%
aree urbane
92 %
popolazione
72 % settore servizi
95 % unità locali
27 % settore idustria
asse industriale:
verona
11,8 kmq
-
padova
-
treviso
9,5 kmq
9,9 kmq
media regionale 7 unità industriali per kmq
modello di sviluppo in cui la crescita produttiva è accompagnata da quella abitativa originando un’elevata
frammistione
funzionale.
fonte > rapporto 2008 servizio statistico regionale Veneto;
paragrafo 6.2
LA MIXITE’ zonizzazzione zonizzazione zonizzazione separazione separazione
La Lapresenza presenzadi digrandi grandiinfrastrutture infrastruttureha haprovocato provocatolalanetta nettazonizzazonizzazione zionedel delcentro centroabitato: abitato:lalaStatale StataleTreviso-Mare Treviso-Maredivide dividein indue duelala città. città.In Inquesto questomodo, modo,sisièèsviluppata sviluppatauna unazona zonaresidenziale residenzialeaanord nord della dellaStatale, Statale,aasua suavolta voltadivisa divisada daun’altra un’altrastrada stradatrafficata, trafficata,che che rende loscambio scambiotra traleledue duearee. aree. rendedifficile difficilelo Inoltre, Inoltre,aasud suddella dellaStatale Statalesisièèsviluppata sviluppatalalazona zonaindustriale, industriale,priva privadi di servizi servizieezone zoneabitate, abitate,che chelalarendono rendonoun unquartiere quartierechiuso. chiuso.
accesso accessoalalfiume fiume
negato negato
La Laresistenza resistenzanei neiconfronti confrontidella dellamescolanza mescolanzafunzionale funzionaleha hafatto fattosìsì che cheililterritorio territoriovenisse venisseinquinato inquinatodalla dallapresenza presenzadi diuna unazona zonainduindustriali strialichiusa. chiusa. Questa, Questa,sia siaperchè perchèsisièèsviluppata sviluppataaasud suddella dellaStatale, Statale,sia siapoichè poichè necessita necessitadi diun unforte forteapprovigionamento approvigionamentoidrico, idrico,èècresciuta cresciutaaaridosridosso sodel delFiume FiumeSile. Sile. In Intal talmodo, modo,non nonsolo soloililParco Parcodel delSile Sileviene vieneinterrotto interrottobruscamente, bruscamente, ma maviene vieneanche anchenegato negatoalla allacittadinanza cittadinanzal’accesso l’accessoalalFiume, Fiume,che cheda da risorsa risorsanaturale naturalepubblica pubblica, ,diventa diventainconsapevole inconsapevoleoggetto oggettodello dello sfruttamento sfruttamentodel delprogresso progressoprivato. privato.
GLI SPAZI PUBBLICI e le aree dismesse zonizzazione separazione
La crisi del concetto di servizio pubblico di questo periodo storico, implica non tanto l’assenza di spazi e servizi pubblici, quanto l’impossibilità di raggiungerli. La resistenza nei confronti della mescolanza funzionale produce grandi aree destinate a servizi, che però difficilmente sono raggiungibili dall’intera popolazione. accesso La mobilità pubblica è fondamentale in ogni città. alle risorse naturali Infatti, senza questa, nello stesso modo in cui ci vengono negati le connessioni con i servizi, veniamo sottratti delle risorse naturali e di quell’ambiente di cui ci dimentichiamo durante la vita, poichè veniamo spinti a crescere e scegliere attraverso i percorsi che i nostri mezzi di trasporto compiono quando ci muoviamo.
dismissione
zona industriale
La progressiva crisi economica e industriale produce spazi dismessi ed abbandonati, che potrebbero essere restituiti al cittadino, diventando grandi parchi pubblici e aree di servizi.
approvigionamento
acque
dispersione
acque
recupero
acque
autonomia
industria
iperaccomulatori
stoccaggio
terra inquinata
zonizzazione separazione
accesso al fiume
negato
porositĂ
contaminazione
nuovo
accesso al fiume
L’ISOTROPIA nuove regole per un progetto Il territorio può essere ripensato come diffuso e congestionato allo stesso tempo, purchè la sua trasformazione dia un reale miglioramento alla comunità. Bisogna ripensare le nuove regole di costruzione del territorio a partire dal carattere isotropico dei suoi rapporti fondamentali.
dismissione
zona industriale
Fiume Sile
esistente
nuovi
stoccaggio
parchi pubblici
terra inquinata
buffer
salice
piangente
iperaccomulatori
rinaturalizzazione
1
RIVALUTARE
8
RICILARE
2
RICONCETTUALIZZARE
7
RIUTILIZZARE
RESISTERE
3
RISTRUTTURARE
6
RIDURRE
4
5
RILOCALIZZARE
RIDISTRIBUIRE
PROGETTARE LA DECRESCITA le 8 R di Serge Latouche
RIVALUTARE
RICONCETTUALIZZARE
RISTRUTTURARE
Progettare a partire da quei valori che caratterizzano il territorio, in quanto elementi senza i quali noi non abiteremmo lì: anzi tutto, il patrimonio naturale del Fiume, nascosto dalla grande area industriale di Silea. Progettare l’area industriale come spazio permeabile, che è cambiato e cambierà nel tempo.
Progettare l’area in funzione di una protezione delle risorse idriche e della riqualificazione delle aree industriali dismesse.
RIDISTRIBUIRE
Progettare spazi e risorse per la natura, in modo da restituirle quanto essa ci ha dato e riportando i luoghi alla loro originaria funzione.
RILOCALIZZARE
Progettare spazi e servizi per il cittadino, anche lungo il Fiume, facilmente raggiungibili e collegati tra loro da percorsi ciclopedonali e il servizio di trasporto pubblico.
RIDURRE
Ridurre i prelievi di acqua pura direttamente dal Fiume e l’inquinamento delle acque da parte degli scarichi, attraverso il riciclo e riuso delle acque piovane.
RIUTILIZZARE
RICILARE
Riconvertire edifici e spazi abbandonati, quali aree industriali dismesse ed aree verdi dimenticate, riadattandoli a nuove funzioni e fruizioni.
Riciclare quanta più acqua possibile, in modo da non influire sulla portata del Fiume e delle acque della falda freatica.
fase 1
fase 2
RALLENTARE
RICREARE I MARGINI affluente Melma Fiume Sile
sistema nuove canalizzazioni
zone di rispetto buffer del fiume
buffer bosco lungo l’asse stradale
bacini di fitodepurazione
parchi intorno ai bacini di fitodepurazione
connessione buffer-parchi pubblici
buffer umidi lungo l’asse stradale
PROGRAMMARE L’AMBIENTE costruire scenari L’iter progettuale è stato diviso in quattro fasi: la prima ha come scopo quello di risolvere il problema dell’approvigionamento idrico; la seconda quello di ristabilire l’ambiente naturale originario su cui tracciare in modo dinamico e flessibile, durante la terza e quarta fase, i percorsi, le infrastrutture e le attrezzature necessarie a rivalutare l’area di Parco a Silea. Con il tempo, vi sarà un adattamento dello spazio alle variazioni dei programmi di sviluppo e di utilizzo del Parco, per questo motivo il progetto crea uno scenario, che si evolverà in un futuro che non possiamo programmare.
fase 3
RICONNETTERE
fase 4
RIVALUTARE
verde di pertinenza dei servizi
servizi pubblici
Parco del Sile
impianti sportivi
nuovi percorsi pedonali di accesso ai servizi percorso del Parco del Sile
decrescita zona industriale
parchi pubblici collegati al buffer
nuovi servizi
campo da golf
parchi pubblici intorno ai servizi
L’ACQUA principi progettuali
acqua piovana
bacino di
fitodepurazione
acqua piovana
acque grigie sistema di depurazione
degli scarichi industriali
bacino di
fitodepurazione
canale superficiale
asfalto drenante acqua capillare acqua restituita al terreno
bacino di
fitodepurazione
“Una politica ambientale ha al proprio centro questioni infrastrutturali, non solo paesistiche.” Il ciclo dell’acqua deve essere ripensato nella sua interezza, poichè non si possono consumare risorse all’infinito. La raccolta delle acque piovane non solo giova ai cittadini che riciclano una risorsa in esaurimento, ma anche all’ambiente, che ricostruisce gli ecotoni, grazie alla creazione di zone umide lungo i bacini e i canali di raccolta.
acqua piovana
drenaggio stradale
acque grigie
piante biogas
biogas
acque nere
scarichi wc scarichi macchinari domestici
fanghi - concimi - piante
L’ACQUA zona residenziale
acqua potabile
acquedotto
liquami piante acque pulite
Realizzazione di bacini di fitodepurazione che, raccogliendo le acque meteoriche, rendano le residenze ed i quartieri completamente autosufficienti per quanto riguarda l’approvigionamento idrico. Totale riciclo delle acque esauste: le acque grigie vengono pulite attraverso sistemi di depurazione casa per casa, in modo da essere reimmesse nel circuito idrico immediatamente; le acque nere, invece, vengono raccolte in serbatoi per diventare biogas o concimi per le piante.
acqua sotterranea
campi coltivati
agricoltura acqua di raccolta
ind
agricoltura acqua di raccolta
ind
acqua sotterranea
campi coltivati
L’ACQUA zona industriale e agricola acqua piovana
acque grigie sistema di depurazione
degli scarichi industriali
bacino di
fitodepurazione
dustria dustria
dustria dustria
La creazione di bacini di raccolta delle acque piovane permette alle industrie e alle aree agricole un recupero di risorse idriche tale da impedire loro di intaccare le risorse idriche cittadine. Infatti i bacini possono essere usati anche come “stanza d’acqua” in caso di piena del Fiume, ed essendo progettati come laghetti artificiali, contribuiscono alla depurazione delle acque sotterranee, in quanto lasciano percolare naturalmente parte dell’acqua raccolta sottoterra, aiutando il disinquinamento della falda acquifera. Inoltre la creazione di aree umide intorno ai bacini di raccolta, non solo giova all’ambiente di lavoro degli operai, ma soprattutto permette la ripopollazione degli ecotoni, ricchi di specie e biodiversità a tal punto da rendere tutta l’area intorno più fertile.
pannelli solari
pannelli solari asfalto drenante
acqua capillare prima del drenaggio acqua capillare dopo il drenaggio centrale elettrica
centrale elettrica
bacino di fitodepurazione
energia
cittĂ
energia
Analisi degli scarichi del sistema di drenaggio delle
infrastrutture stradali. Miglioramento del sistema di drenaggio e riciclo delle acque raccolte nei bacini di fitodepurazione; miglioramento delle barriere acustiche lungo le infrastrutture, mediante buffer boschivi, e rivestimenti di pannelli fotovoltaici per il recupero energetico.
L’ACQUA sistema infrastrutturale
canale superficiale
asfalto drenante acqua capillare acqua restituita al terreno
bacino di
fitodepurazione
linea ferroviaria materiale drenante
bacino di fitodepurazione
cittĂ
Analisi degli scarichi del sistema di drenaggio della
zona ferroviaria. Miglioramento del sistema di drenaggio mediante la creazione di canali di raccolta interrati collegati al sistema idrico dei bacini di fitodepurazione, eliminando gli scarichi diretti nel terreno, evitando l’allagamento della zona durante i rovesci.
fontana pubblica
materiale drenante
acqua potabile
bacino di fitodepurazione
L’ACQUA spazio pavimentato pubblico
acqua piovana
Analisi del sistema di drenaggio delle strade de dei luoghi
pavimentati pubblici. Miglioramento del sistema di drenaggio dei luoghi pubblici, mediante l’uso di materiali drenanti per la realizzazione della pavimentazione, sia di piazze, che strade ciclo-pedonali.
acqua sotterranea
area urbana
parco acqua di raccolta
acqua sotterranea
area urbana
parco acqua di raccolta
L’ACQUA verde pubblico urbano Radicanti emergenti
Phragmites sp.
Radicanti flottanti
Potemogetur sp.
fitodepurazione di II stadio
pozzetto di ispezione
Radicanti sommersi
Ceratophyllum sp.
laghetto
camera di
decantazione
fitodepurazione di I stadio
vasca con terra o ghiaia, giunchi o canne
area urbana
La creazione di bacini di raccolta delle acque piovane, consente l’approvigionamento idrico, senza andare ad intaccare le risorse idriche naturali del fiume e della falda freatica, ma utilizzandole con parsimonia, lasciando loro il tempo di riaccumularsi.
area urbana
Gli spazi di raccolta vengono inseriti in parchi pubblici, che divengono luoghi di aggregazione a disposizione dei cittadini.
bufferFiume FiumeSile Sile buffer
morsodidirana rana morso
salicepiangente piangente salice
NATURALITA’DIFFUSA DIFFUSA NATURALITA’ parchi pubblici pubblici ee buffer buffer parchi
hippurisvulgaris vulgaris hippuris
felcethelypteris thelypterispalustris palustris felce lemnaminor minor lemna azollafiliculoides filiculoides azolla
boschibuffer buffer boschi
bufferumido umido buffer canalesuperficiale superficiale canale
collegatoalla allarete reteidrica idrica collegato
acquarestituita restituitaalalterreno terreno acqua
primafase fasedididepurazione depurazione prima
ricostruzionearea areaumida umida ricostruzione
progettodelle dellearee areeverdi verdiparte, parte,anzi anzitutto, tutto,dalla dallaricreazione ricreazionedel del IlIlprogetto bufferlungo lungoililFiume FiumeSile: Sile:buffer buffernegato negatodall’importante dall’importantepresenza presenza buffer dellazona zonaindustriale. industriale. della Graziealla allapresenza presenzadi diaree areedismesse dismesseindustriali industrialieealla allacreazione creazionedi di Grazie percorsiverdi verdiche chevadano vadanoaaconnettere connettereservizi servizieeparchi parchi(come (comesisi percorsi vedràin inseguito), seguito),ililbuffer bufferentra entrain incollegamento collegamentocon conililsistema sistemadei dei vedrà parchi,rendendo rendendosia sialalazona zonaindustriale industrialeche chequella quellaresidenziale, residenziale,una una parchi, grandespugna spugnaporosa. porosa. grande
porositàcontribuisce contribuisceanche anchelalacreazione creazionedi diun unbuffer buffer questaporosità AAquesta umidilungo lungolalaStatale Statale(principale (principaleelemento elementodi diseparazione separazione umidi all’internodel delcentro centroabitato) abitato)eelalacreazione creazionedi diun unbosco boscobuffer buffer all’interno lungol’autostrada, l’autostrada,in inmodo modosia siada daattutire attutirel’l’inquinamento inquinamentoacuaculungo sticoeedella dellaCO2 CO2, ,sia siada daaumentare aumentareleleattrattive attrattivedel delterritorio. territorio. stico
1. SERVIZI CONNESSI DA PERCORSI VERDI
2. PARCHI PUBBLICI
3. BUFFER UMIDO
4. BOSCO BUFFER
NATURALITA’ DIFFUSA le cinque ecologie Gli interventi sulle aree verdi fanno in modo che si creino cinque ecologie ben distinte, a cui sono connesse una diversa flora e fauna, in modo tale che si vengano a ricostituire ecotoni differenziati per aumentare la biodiversità dell’area. Grazie al nuovo sistema di parchi pubblici, il Parco del Sile viene ripristinato anche sulla riva nord del Fiume, aggiungendo attrattive per la cittadinanza di Silea e dei fruitori del Parco.
5. PARCO DEL SILE
boschi
pioppo
ontano
flora buffer
salice piangente
felce thelypteris palustris
flora acquatica
hippuris vulgaris
morso di rana
lemna minor
azolla filiculoides
fauna acquatica
rana di lataste
cavedano
tinca
carpa
uccelli _ movimenti migratori:
estate folaga
tuffetto
gallinella d’acqua
svasso maggiore
moretta
cormorano
germano reale
moriglione
moretta tabaccata
canapiglia
alzavola
picchio verde
picchio rosso
luĂŹ piccolo
luĂŹ verde
balia nera
pigliamosche
NATURALITA’ DIFFUSA fauna e flora
autunno-inverno gabbiano reale
gavina
gabbiano zafferano
primavera airone cinerino
garzetta
nitticora
airone guardabuoi
AREE SERVIZI E COMMERCIO
percorsi verdi
spazio per il pedone
soste urbane
piazze
PARCHI PUBBLICI
bacini di fitodepurazione parchi urbani
acqua pubblica
MARGIN
sp
buffer u
barrier
NE STRADE
partitraffico attivi
umidi
NATURALITA’ DIFFUSA connessione di servizi La presenza di ecologie sul territorio definite e differenziate permette il susseguirsi di relazioni e servizi per il cittadino, diversi a seconda del tipo di naturalità in cui ci si immerge. Tali trasformazioni permettono la rivalutazione dell’area di Parco del Sile posta a Silea, che diviene luogo di nuovi incontri e percorsi.
BOSCO
camping
PARCO DEL SILE
ecotone umido
servizi educativi birdwatching
era acustica
fiume Sile
navigabile
carp fishing
UN’ARCHITETTURA DI RELAZIONI riconnettere servizi e parchi
SOTTOPASSAGGI percorso ciclo-pedonale
affiancato da percorso verde
SOVRAPASSAGGI percorso ciclo-pedonale
affiancato da strada a scorrimento lento
ATTRAVERSAMENTO dosso ben segnalato
interruzione del percorso verde nell’attraversamento
Il progetto vuole una rivalutazione l’intero paesaggio dell’area attraverso la creazione di nuovi servizi e parchi pubblici. Ma per dare vita ad una vera opera pubblica, questi luoghi devono essere strettamente connessi, in modo da essere facilmente fruibili. I parchi pubblici e i servizi vengono collegati da un insieme di percorsi ciclo-pedonali circondati da verde lineare. Ma questo non basta, poichè i percorsi si trovano a dover attraversare due infrastrutture stradali ad alto scorrimento. Per facilitare i collegamenti tra le aree sono già presenti due sottopassaggi, ma questi possono essere usufruiti solo da automobili, in quanto la carreggiata è troppo stretta. Il progetto và quindi a sovrapporsi alle strutture esistenti, migliorando la circolazione ciclo-pedonale, nonchè attraverso la creazione di un nuovo passaggio sopraelevato e di una serie di attraversamenti ben segnalati da pavimentazione e verde lineare.
UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO leggere il territorio Leggere il territorio di Silea significa percepire con quanta superbia e violenza, il progresso economico e industriale trasforma i luoghi in cui viviamo. Progettare in questa area significa, per noi, non solo rendere migliore la vita delle persone che abitano in quei luoghi, ma partecipare ad una vera scelta politica. Solo partecipando alla creazione di un nuovo modello di sviluppo riusciremo a liberarci degli obblighi espressivi a cui veniamo sottoposti nell’odierna progettazione architettonica. “Combattere contro la tirannia della tecnoscienza�
zona residenziale
zona industriale
Fiume Sile
interazione residdenze - Fiume Sile > nessuna
verde pubblico - trascurato -
porticciolo
UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO leggere le relazioni I punti di accesso e di relazione tra il centro abitato ed il Fiume Sile, unica risorsa naturale locale, sono minimi e completamente spogli per accogliere i cittadini. I luoghi sono costituiti da edifici industriali, talvolta anche in stato di degrado se non di totale abbandono. La sponda meglio sfruttata e ad uso della comunità è senz’altro quella opposta, facente parte del parco del Sile, ma anch’essa non presenta nessuno spazio per la sosta e lo svago proprio perchè sequenza del lungo itinerario.
aree di relazione Silea > Fiume Sile
percorsi Parco del Sile tracciati
verde pubblico - degradato -
edificio industriale ignoto - abbandonato -
edificio industriale olio cuore - dismesso -
UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO costruire il territorio Scoprire aree industriali abbandonate, è stato per noi motivo di grande interesse. Abbiamo avuto la possibilità di relazionarci con luoghi morti a cui dare nuova vita e capire come renderli nuovamente accessibile. La sfida della conversione delle aree industriali dismesse è uno dei temi più discussi e sentiti nell’attuale mondo architettonico. Progettare la riconversione di una zona industriale significa non solo trovarne nuovi utilizzi e un modo per collegarla al sistema di relazioni pubblico, ma anche capire come bonificare tali aree perchè un nuovo territorio vi possa nascere.
inquinamento azoto
SALICE PIANGENTE
terreno pronto
per essere coltivato
inquinamento
metalli (zinco, cadmio, piombo, piombo, rame)
IPERACCOMULATORI
out
in
terreno pronto
per essere coltivato
inquinamento
STOCCAGGIO TERRA INQUINATA terreno pronto
per essere coltivato
UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO focalizzare Il tracciato segnalato è sconsigliato per una percorribilità pedonale e/o ciclabile a causa delle sue strette dimensioni, dell’assenza di manciapiedi, di un suo tratto all’interno della zona industriale e della sua fine, senza possibilità di relazione tra utenza e fiume. Il tratto ad esso parallelo è invece privo di vivibilità quotidiana, non presentando nè luoghi di sosta nè sttrutture atte a renderlo percorribile.
municipio
scuola elementare chiesa parrocchiale
Parco del Sile
punto d’interesse collettivo Fiume Sile / Melma tracciati accessibili dal centro tracciati non accessibili dal centro
centro
zona progetto uno
zona progetto due
UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO triangolazione Focalizzare i centri di interesse pubblico e le relazioni tra la cittadinanaza e gli spazi da riconvertire, ci permette di instaurare nuove relazioni, che saranno la base della costruzione dei nuovi percorsi di collegamento, e che renderanno le aree di progetto accessibili.
asse preesisitente
asse di creazione - ‘a’
asse di creazione - ‘b’
> Silea verso il Fiume Sile
UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO andare verso La zona residenziale ed il centro riescono ad attraversare la zona industriale fino ad arrivare al Fiume Sile, seguendo i tracciati preesistenti, che vengono adeguati con percorsi ciclo-pedonali.
zona residenziale centro
zona industriale
polo uno
polo due
Fiume Sile
*
UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO progettare relazioni
Il tracciato presenterà numerosi punti di sosta e diventerà prolungamento del centro.
Il tratto intermedio avrà la sola funzione di legante tra le due aree di progetto.
Il tracciato avrà l’obbiettivo di collegare l’area del centro al Fiume Sile in corrispondenza della scuola. In tal modo il percorso assumerà una funzione didattica accompagnando i bambini alla scoperta del patrimonio naturale della loro città.
ponte esistente nuovo ponte traccaito esistente
*
nuovo tracciato tracciato da riqualificare
UN’ARCHITETTURA PAESAGGIO spazio di contatto
La nostra attenzione si è concentrata nel progettare il percorso che collega il centro con il Parco del SIle e che attraversa le nuove arre polifunzionali, derivate dalla riconversione delle zone industriali dismesse. Il progetto prevede la creazione di un percorso ciclo-pedonale che si affianca al buffer umido del Fiume Melma, collegando la fascia di servizi del centro cittadino, con il Parco del Sile. A questi si connettono, parallelamete e perpendicolarmente, altri percorsi ciclo-pedonale, che attraversano la città, diversi dal primo in quanto si sovrascrivono alla viabilità esistente, condividendo lo spazio della mobilità, con le automobili. Nel caso del percorso che collega i servizi del centro, abbiamo, invece, optato per una riduzione della carreggiata, che diventa a senso unico e quindi a traffico minore, in modo da lasciare più spazio per il cittadino e creare, grazie anche ad una diversificazione della pavimentazione, un vero e proprio centro, che a Silea non è per nulla valorizzato, anzi scompare all’interno del tessuto tipologico residenziale.
FIUME MELMA
PRINCIPALE PERCORSO CICLO- PEDONALE che attraversa Silea
UN’ARCHITETTURA PAESAGGIO rivelare l’acqua
porosità
micro interventi lungo i percorsi creano
spazi umidi
spazi per il verde
spazi di ricreazione
spazi per l’arte
spazi di autogestione
servizi
nuovi spazi per il cittadino
tra zone residenziali zone industriali e campi coltivati
I percorsi ciclo-pedonali si intersecano e sovrappongono alla viabilità esistente, attraversando Silea in modo da rendere la città porosa: infatti lungo i percorsi il verde lineare si interseca ai micro-interventi di verde, quali giardini ricreativi, aree di sosta, parchi pubblici e orti urbani. Lo spazio verde sirconda lo spazio della mobilità continuamente, così come l’acqua e le aree umide. Il progressivo svelamento dell’acqua, prima sottoforma di canali, poi con il Fiume Melma e quindi con i bacini di fitodepurazione, non è altro che un paesaggio promenade che porta il cittadino, il bambino o il turista, ad abituarsi al suono, all’odore e alla luce dell’acqua, per arrivare alla rivelazione finale, alla liberazione totale dell’ambiente fluviale: incontrare il Fiume Sile.
CANALE A CIELO APERTO
CICLABILE
STRADA
MARCIAPIEDE
SERVIZI SILEA
PARCO PUBBLICO
MUNICIPIO
PARCO DEL SILE
PERCORSO CICLO-PEDONALE
BACINO DI FITODEPURAZIONE
BUFFER
PARCO
PARC
FIUME SILE
STRADA
BUFFER statale PERCORSO CICLO-PEDONALE
MELMA
PERCORSO CICLO-PEDONALE
BUFFER UMIDO
BARRIERA ACUSTICA
PERCORSO CICLO-PEDONALE
O PUBBLICO
PERCORSO CICLO-PEDONALE
BUFFER UMIDO
CO PUBBLICO
UN’ARCHITETTURA PAESAGGIO vivere l’acqua
PARCO PUBBLICO
SILEA
SILEA
Venezia, Febbraio 2011.