NaturalmenteGO 2013
“...io ricordo l’idea dominante di quei primi momenti. Più che un’idea un’agitazione, una spinta istintiva: salvarsi.” (Emilio Lussu, Un anno sull’Altipiano,1938) Con l’avvicinarsi del centenario della Grande Guerra, si sente la necessità di rivisitare i luoghi dove questa si è svolta. Luoghi spesso abbandonati a se stessi e a spogliatori, dove la natura la fa oggi da padrona. Diventa fondamentale recuperare e restaurare il patrimonio monumentale esistente, connettendo quei segni di memoria con il mondo ricostruito che conosciamo. E il workshop NaturalmenteGO 2013 ha come obiettivo l’elaborazione di queste connessioni mediante la valorizzazione paesaggistica, senza limitarsi a lasciare segni riconoscibili sul territorio, ma intervenendo ad autorigenerare i luoghi della Grande Guerra con le risorse economiche, sociali e ambientali locali. Per questo motivo desidero partecipare attivamente al gruppo che costruirà questa esperienza. Durante la mia carriera universitaria mi sono sempre confrontata con l’architettura del paesaggio, che ritengo essere una delle materie di studio più ambiziose: se l’architettura si occupa di risolvere il problema del rifugio dell’uomo, il paesaggio produce i luoghi dove l’uomo vive, lavora e si forma. Il mondo: “paesaggio come luogo della memoria e del tempo”. Nelle pagine che seguono ho deciso di illustrare un progetto che è stato fondamentale per la mia carriera scolastica. ANY DROP COUNTS (ogni goccia conta), elaborato durante il Corso di Progettazione Urbanistica con la Prof.ssa Paola Viganò dell’Istituto IUAV di Venezia. Ho scelto questo lavoro poichè si occupa della riconversione di un paesaggio compromesso, che ha l’obbiettivo di proteggere le risorse naturali di una città favorendo il processo di riappropriazione del luogo da parte dei cittadini. Ho deciso, inoltre, di presentare anche un altro progetto, di architettura e grafica ambientale, che costruisce una installazione vegetale: una promenade tra quadri-paesaggio all’interno di un parco di ulivi. Questo progetto, la MediterraNeoTeca, è stato sviluppato all’interno del Corso di Architettura del Paesaggio Contemporanea con la Prof.ssa Francesca Mazzino dell’Università degli Studi di Genova; ed è stato presentato al Concorso Giardineggiare a Grottammare 2013, dove si è valso la Menzione come miglior progetto non realizzato presentato. Giulia Cerrato
1
RIVALUTARE
8
RICILARE
2
RICONCETTUALIZZARE
7
RIUTILIZZARE
RESISTERE
3
RISTRUTTURARE
6
RIDURRE
4
5
RILOCALIZZARE
RIDISTRIBUIRE
Il Fiume Sile è il fiume di risorgiva più lungo d’Europa: da anni le sue rive vengono salvaguardate dal Parco del Sile. A Silea, però, il Parco si interrompe per la presenza della zona industriale di Treviso; la città ha subito una zonizzazione poichè divisa in due dalla Statale Treviso-Mare: una zona residenziale a nord della Statale, a sua volta divisa da un’altra strada trafficata, e la zona industriale a sud, che necessita di un forte approvigionamento idrico ed è per questo cresciuta a ridosso del Fiume Sile. In tal modo viene negato alla cittadinanza l’accesso al Fiume. La crisi del concetto di servizio pubblico di questo periodo storico, implica non tanto l’assenza di spazi e servizi pubblici, quanto l’impossibilità di raggiungerli. La progressiva crisi economica e industriale produce spazi dismessi ed abbandonati: luoghi che necessitano di una trasformazione. Bisogna ripensare le nuove regole di costruzione del territorio a partire dal carattere isotropico dei suoi rapporti fondamentali, progettare una decrescita serena della città a partire dalle 8R di Serge Latouche. L’iter progettuale prevede quattro fasi: la prima vuole risolvere il problema dell’approvigionamento idrico; la seconda ristabilisce l’ambiente naturale originario, durante la terza e quarta fase vengono tracciati i percorsi, le infrastrutture e le attrezzature necessarie a rivalutare l’area di Parco. Con il tempo, vi sarà una trasformazione dello spazio e un adattamento della natura e dei suoi abitanti: il progetto crea uno scenario, che si evolverà in un futuro che non possiamo programmare! Il ciclo dell’acqua viene ripensato: la raccolta delle acque meteoriche ricicla una risorsa e ricostruisce gli ecotoni, aumentando la fertilità dell’area, mediante zone umide lungo bacini di fitodepurazione e canali di raccolta; inoltre essi possono essere usati come “stanza di deflusso” in caso di piena del Fiume e contribuiscono alla depurazione delle acque sotterranee. Oltre al recupero di acque grige residenziali e industriali, viene migliorato il sistema di drenaggio stradale e ferroviario, rivestendo i percorsi di nuovi materiali. Inoltre, tutto il ciclo dell’acqua diventa parte di un parco urbano accessibile, luogo di aggregazione per il cittadino. Il progetto parte dalla ricreazione del buffer lungo il Fiume Sile, negato dalla presenza della zona industriale. Il buffer si connette alle aree dismesse riqualificate e ai percorsi verdi, rendendo la zona industriale e quella residenziale, una grande spugna porosa.
A NY D R O P CO U N T S ogni goccia conta
La porosità aumenta con la creazione di buffer umidi lungo la Statale e di un bosco buffer lungo l’autostrada, in modo da attutire l’inquinamento acustico e di CO2. Gli interventi sulle aree verdi formano cinque ecologie ben distinte, a cui sono connesse una diversa flora e fauna: il Parco del Sile rinasce a Silea. Il progetto vuole rivalutare l’intero paesaggio attraverso la creazione di nuovi servizi e parchi pubblici: un’opera pubblica fatta di luoghi strettamente connessi e facilmente fruibili. Parchi e servizi vengono collegati da percorsi ciclopedonali circondati da verde lineare. I percorsi attraversano due infrastrutture stradali ad alto scorrimento tramite due sottopassaggi, un nuovo passaggio sopraelevato ed una serie di attraversamenti ben segnalati da pavimentazione e verde lineare. Focalizzare i centri di interesse pubblico, permette di instaurare nuove relazioni di percorsi ed aree accessibili: la zona residenziale ed il Centro attraversano la zona industriale fino ad arrivare al Fiume Sile, seguendo tracciati pre-esistenti, adeguati con percorsi ciclopedonali e punti di sosta. Il tracciato su cui ho focalizzato l’attenzione, che cammina lungo il buffer umido del fiume Melma, avrà l’obbiettivo di collegare l’area del centro al Fiume Sile in corrispondenza della scuola. Questo percorso assumerà una funzione didattica accompagnando i bambini alla scoperta del patrimonio naturale della loro città: dal Centro al Parco del Sile, attraverso nuove aree polifunzionali. A questi si connettono altri percorsi ciclo-pedonali che attraversano la città, sovrascritti alla viabilità esistente: riducendo la carreggiata si riduce il traffico, lasciando più spazio al cittadino e creando, con pavimentazioni diversificate, un vero Centro, che a Silea non è valorizzato, anzi scompare nel tessuto tipologico residenziale; il verde lineare si interseca a micro-interventi, quali giardini ricreativi, aree di sosta, parchi pubblici e orti urbani. Lo spazio della mobilità è accompagnato dal verde, dall’acqua e dalle aree umide. Il progressivo svelamento dell’acqua, prima con i canali, poi con il Fiume Melma e con i bacini di fitodepurazione, costruisce un paesaggio promenade che porta il cittadino, il bambino o il turista, ad abituarsi al suono, all’odore e alla luce dell’acqua, per arrivare alla rivelazione finale, alla liberazione totale dell’ambiente fluviale: incontrare il Fiume Sile. Giulia Cerrato
L’acqua: risorsa naturale. Analisi dell’esistente. Masterplan.
Fiume Sile
esistente
L’acqua: zona residenziale, zona industriale, inquinamento. Analisi dell’esistente. Masterplan.
inquinamento azoto
inquinamento
approvigionamento
acque
dispersione
scarichi industriali metalli (zinco, cadmio, piombo, piombo, rame)
PERCOLAZIONE
acque
inquinamento risorse idriche
L’agricoltura. Analisi dell’esistente. Masterplan.
veneto
88 %
aree agricole
8%
12 %
aree urbane
92 %
popolazione
72 % settore servizi
asse industriale:
95 %
verona
-
padova
-
treviso
unità locali
27 % settore idustria
11,8 kmq
9,5 kmq
9,9 kmq
media regionale 7 unità industriali per kmq
La mixitè: zonizzazione. Analisi dell’esistente. Masterplan.
zonizzazione separazione
accesso al fiume
negato
Gli spazi pubblici e le aree dismesse. Analisi dell’esistente. Masterplan.
zonizzazione separazione
accesso
alle risorse naturali
dismissione
zona industriale
L’isotropia: nuove regole per un progetto. Concept.
dismissione
zona industriale
dispersione
acque
nuovi
stoccaggio
approvigionamento
acque
parchi pubblici
terra inquinata salice
piangente recupero
acque
iperaccomulatori
autonomia
industria
iperaccomulatori Fiume Sile
esistente stoccaggio
zonizzazione
terra inquinata
separazione
buffer
rinaturalizzazione
accesso al fiume
negato
porositĂ
contaminazione
nuovo
accesso al fiume
Programmare l’ambiente: costruire scenari. Percorso progettuale.
fase 1
fase 2
RALLENTARE
RICREARE I MARGINI affluente Melma Fiume Sile
sistema nuove canalizzazioni
zone di rispetto buffer del fiume
buffer bosco lungo l’asse stradale
bacini di fitodepurazione
parchi intorno ai bacini di fitodepurazione
connessione buffer-parchi pubblici
buffer umidi lungo l’asse stradale
fase 3
RICONNETTERE
fase 4
RIVALUTARE
verde di pertinenza dei servizi
servizi pubblici
Parco del Sile
impianti sportivi
nuovi percorsi pedonali di accesso ai servizi percorso del Parco del Sile
decrescita zona industriale
parchi pubblici collegati al buffer
nuovi servizi
campo da golf
parchi pubblici intorno ai servizi
L’acqua. Principi progettuali. Masterplan.
acqua piovana
acqua piovana
canale superficiale
asfalto drenante bacino di
fitodepurazione
acque grigie sistema di depurazione
degli scarichi industriali
bacino di
fitodepurazione
acqua capillare acqua restituita al terreno
bacino di
fitodepurazione
L’acqua. Zona residenziale.
acqua piovana
drenaggio stradale acqua potabile
acquedotto
acque nere
scarichi wc scarichi macchinari domestici
piante biogas
acque grigie
biogas
fanghi - concimi - piante
liquami piante acque pulite
Zona agricola e industriale.
acqua sotterranea
campi coltivati
acqua sotterranea
agricoltura acqua di raccolta
industria
campi coltivati
agricoltura acqua di raccolta
Sistema infrastrutturale: strade e ferrovia.
pannelli solari
pannelli solari
linea ferroviaria
asfalto drenante
materiale drenante
acqua capillare prima del drenaggio acqua capillare dopo il drenaggio centrale elettrica
centrale elettrica
bacino di fitodepurazione
energia
cittĂ
energia
bacino di fitodepurazione
cittĂ
industria
NaturalitĂ diffusa. Parchi pubblici e buffer. Masterplan.
buffer Fiume Sile
morso di rana
boschi buffer
salice piangente
hippuris vulgaris
buffer umido
felce thelypteris palustris lemna minor azolla filiculoides
canale superficiale
collegato alla rete idrica
acqua restituita al terreno
ricostruzione area umida
prima fase di depurazione
L’acqua. Spazio pavimentato pubblico.
acqua piovana
fontana pubblica
materiale drenante
acqua potabile
bacino di fitodepurazione
Verde pubblico urbano.
Radicanti emergenti
Phragmites sp.
Radicanti flottanti
Potemogetur sp.
fitodepurazione di II stadio
pozzetto di ispezione
laghetto
Radicanti sommersi
Ceratophyllum sp.
camera di
decantazione
fitodepurazione di I stadio
vasca con terra o ghiaia, giunchi o canne
acqua sotterranea
area urbana
parco acqua di raccolta
area urbana
parco acqua di raccolta
area urbana
acqua sotterranea
area urbana
NaturalitĂ diffusa. Le cinque ecologie.
1. SERVIZI CONNESSI DA PERCORSI VERDI
2. PARCHI PUBBLICI
3. BUFFER UMIDO
Connessione di servizi.
AREE SERVIZI E COMMERCIO
percorsi verdi
spazio per il pedone
soste urbane
piazze
PARCHI PUBBLICI
bacini di fitodepurazione parchi urbani
acqua pubblica
MARGINE
sp
buffer u
barrie
4. BOSCO BUFFER
STRADE
partitraffico attivi
umidi
BOSCO
camping
5. PARCO DEL SILE
PARCO DEL SILE
ecotone umido
servizi educativi birdwatching
era acustica
fiume Sile
navigabile
carp fishing
Un nuovo modello di sviluppo. Progettare relazioni. Concettualizzare. zona industriale Fiume Sile
area di relazion Silea > Sile
zona residenziale
verde pubblico - trascurato -
porticciolo
inquinamento azoto
SALICE PIANGENTE
terreno pronto
per essere coltivato
inquinamento
metalli (zinco, cadmio, piombo, piombo, rame)
verde pubblico - degradato -
edificio industriale ignoto - abbandonato -
IPERACCOMULATORI
edificio industriale olio cuore - dismesso -
out
in
terreno pronto
per essere coltivato
inquinamento
STOCCAGGIO TERRA INQUINATA terreno pronto
per essere coltivato
asse preesisitente
punto d’interesse collettivo asse di creazione - ‘a’
Fiume Sile / Melma tracciati accessibili dal centro
asse di creazione - ‘b’
tracciati non accessibili dal centro
municipio
scuola elementare
centro
chiesa parrocchiale
zona progetto uno
Parco del Sile
zona progetto due
zona residenziale ponte esistente
centro
nuovo ponte
polo uno
traccaito esistente
zona industriale
Fiume Sile
polo due
*
nuovo tracciato tracciato da riqualificare
*
Un’architettura di relazioni. Riconnettere servizi e parchi. Masterplan.
1
SOTTOPASSAGGI percorso ciclo-pedonale
affiancato da percorso verde
2
SOVRAPASSAGGI
3
ATTRAVERSAMENTO
percorso ciclo-pedonale
dosso ben segnalato
affiancato da strada a scorrimento lento
interruzione del percorso verde nell’attraversamento
Un’architettura di relazioni. Riconnettere servizi e parchi. Masterplan.
1
SOTTOPASSAGGI percorso ciclo-pedonale
affiancato da percorso verde
1 2
3
2
p
affian
percorsi ciclo-pedonali
Un’architettura paesaggio.
2
parchi pubblici
Spazio di contatto. Masterplan.
3
buffer umido parchi intorno ai servizi parchi pubblici nuova area edificabile area agricola zona residenziale zona industriale fiume Sile
Un’architettura paesaggio. Spazio di contatto. Masterplan.
3 ATTRAVERSAMENTO
SOVRAPASSAGGI
percorso ciclo-pedonale
dosso ben segnalato
ncato da strada a scorrimento lento
interruzione del percorso verde nell’attraversamento
percorsi ciclo-pedonali parchi pubblici buffer umido parchi intorno ai servizi 1 2
3
parchi pubblici nuova area edificabile area agricola zona residenziale zona industriale fiume Sile
percorsi ciclo-pedonali parchi pubblici buffer umido parchi intorno ai servizi parchi pubblici nuova area edificabile area agricola zona residenziale zona industriale fiume Sile
Un’architettura paesaggio. Vivere l’acqua.
PARCO DEL SILE
PERCORSO CICLO-PEDONALE
BUFFER
FIUME SILE
statale
STRADA
BUFFER
PERCORSO CICLO-PEDONALE
PERCORSO CICLO-PEDONALE
PARCO PUBBLICO
MELMA
BUFFER UMIDO
PARCO PUBBLICO
BARRIERA ACUSTICA
BACINO DI FITODEPURAZIONE
PERCORSO CICLO-PEDONALE
MUNICIPIO
PERCORSO CICLO-PEDONALE
PARCO PUBBLICO
BUFFER UMIDO
CANALE A CIELO APERTO
STRADA
CICLABILE
SERVIZI SILEA
MARCIAPIEDE
Sezioni territoriali. Schizzi.
PARCO PUBBLICO
SILEA
SILEA
Percorso in barca sul Fiume Sile.
Percorso con il cane.
Percorso birdwatching.
Percorso lungo i buffer umidi.
Percorso verso i boschi buffer.
Percorso verso gli impianti sportivi.
Percorso verso i parchi pubblici.
MEDITERRA NEO TECA
La MediterraNeoTeca nasce con l’intento di esporre dal vero come sia stato visto il Paesaggio Mediterraneo nel mondo dell’arte. Si è partiti quindi dal concetto di pinacoteca,uno spazio tendenzialmente chiuso e confinato, per portarlo all’esterno rendendo due rappresentazioni salienti del Mediterraneo “vive” e reali , in quanto fruibili dai cinque sensi. L’installazione si struttura come un giardino lineare, una promenade nel Parco della Madonnina di Grottammare, vero e proprio percorso spazio temporale di una pinacoteca. Due frames in successione incorniciano le rappresentazioni di due quadri del giardino mediterraneo: “Il dipinto del Giardino della Villa di Livia”, che è la prima rappresentazione pittorica del Paesaggio Mediterraneo; e “Gli ulivi” di Van Gogh, rappresentazione moderna di questo tipo di paesaggio. In quanto strutture tridimensionali composte da elementi vegetali, i “quadri” non sono solamente visibili, ma anche attraversabili e oggetto dell’esperienza diretta del visitatore. Al termine del percorso si esce dalla pinacoteca dei paesaggi del passato e della contemporaneità attraverso un sipario che conduce nel quadro del “Giardino del futuro”, dove il visitatore da spettatore si trasforma in protagonista per immaginare il possibile giardino mediterraneo del domani. Il progetto si interroga sul ruolo del Giardino Mediterraneo nell’Architettura del Paesaggio Contemporanea e sulla sua possibile evoluzione nell’ambito delle problematiche economiche, sociali, ambientali e culturali. La composizione nasce da una riflessione storica, botanica, territoriale ed architettonico/compositiva sulle specificità e le caratteristiche urbane di Grottammare. Lo spazio urbano può trasformarsi anche attraverso l’attività florovivaistica. In troppe occasioni del passato e del presente abbiamo assistito ad una graduale perdita di biodiversità sotto il profilo ecologico, del senso estetico e della vivibilità dei giardini dovute a una carente cultura del Paesaggio; nell’ installazione si è cercato di rivalutare, giocando su un percorso artistico-temporale, alcune piante che, data l’elevata rusticità e le limitate esigenze gestionali, potrebbero ridisegnare il Paesaggio costiero italiano. Nel giardino del futuro sono state utilizzate prevalentemente specie succulente, cactacee ed Aloe introdotte nei nostri ambienti ed ormai naturalizzate, quindi capaci di adattarsi alle avversità dei nostri climi.
TAVOLA 1 Area di intervento Masterplan Fotomontaggi e viste.
TAVOLA 2 Planimetria tecnica e specie vegetali di progetto. Fuori scala. Dettagli tecnici.
Pineto (TE), agosto 2013.