Italia migrazioni

Page 1

L’ITALIA E LE SUE MIGRAZIONI DI IERI E DI OGGI


L’emigrazione italiana L’esperienza emigratoria italiana si compie sostanzialmente nei 100 anni compresi tra il 1876 ed il 1976: • dal 1876: prima fase del flusso emigratorio; • nei decenni a cavallo tra ‘800 ed il ‘900: la Grande Emigrazione; • nel periodo fascista: stasi del fenomeno emigratorio; • dalla metà degli anni ’40: ripresa della emigrazione verso i Paesi transoceanici (Sud America, Australia) e verso gli Stati europei.


L’emigrazione italiana in cifre In 100 anni espatriano circa 25.800.000 italiani; 3.300.000 solo dal Veneto: • dal 1876 al 1915 circa 14.027.000; • dal 1916 al 1945 circa 4.325.670; • dal 1946 al 1976 circa 7.447.330 verso: - l’Europa: 5.109.860; – gli Usa: 929.279; – il Sud America: 944.518; – l’Oceania: 360.708; – l’Africa e l’Asia: 100.000.


Motivazioni per l’emigrazione 1. Miseria 2. Fame 3. Desiderio di migliorare la propria situazione economica e sociale. In numero piÚ limitato: 4. Motivazioni politiche 5. Motivazioni giudiziarie


Effetti dell’emigrazione 1. Buona valvola di sfogo delle tensioni sociali dovute alla povertà nera del Paese 2. Possibilità di ricevere aiuti e materie prime dai Paesi in cui si riversava l’emigrazione 3. Importante fonte di valuta pregiata grazie alle rimesse che gli emigrati inviavano a casa


Spesso degli Italiani si diceva: «Les italiens viennent manger nos tartines (Gli italiani vengono a mangiare il nostro pane)»; «Les sales macaronis (gli sporchi macaroni)», «Quelli che nel 1940 ci hanno pugnalato alle spalle»; «Zigeuner (zingaro), unrein cincali (sporchi zingari)»; «Verräter (traditore),unterMensch (uomo inferiore)» «Mafiosi».


Difficoltà incontrate dagli Italiani Lingua ed abitudini diverse; • Mancanza di una casa adeguata; • Lontananza della famiglia; • Ricongiungimenti familiari ostacolati; • Figli spesso presenti clandestinamente nel Paese d’emigrazione; • Emigrazione spesso clandestina; • In caso di rientro in Patria: i figli nati all’estero si sentivano doppiamente stranieri. •


L’Italia Paese di immigrazione Solo nel 1973 l’Italia ebbe per la prima volta un leggerissimo saldo migratorio attivo (101 ingressi ogni 100 espatri).

È da sottolineare, però, che in tale periodo gli ingressi sul suolo italiano erano ancora in gran parte costituiti da emigranti di ritorno, magari accompagnati dai figli nati e cresciuti all’estero, piuttosto che da stranieri. Il primo censimento Istat degli stranieri in Italia (1981) contava 321.000 presenze, di cui circa un terzo “stabili”.


Gli immigrati in cifre Secondo il Dossier statistico 2010 della Caritas/Migrantes italiana, nel nostro Paese ci sono 5.101.000 immigrati, di cui 544.000 clandestini, 126.000 in più rispetto al 2009. Così i clandestini sarebbero il 10,7% di tutti gli immigrati presenti fra di noi. Per la ricercaTransatlantic Trends (2009), gli italiani intervistati ritengono, invece, che gli immigrati incidano per il 23% sui residenti: sarebbero, cioè, circa 15 milioni, tre volte di più rispetto della realtà.


Le provenienze principali - vicini al milione i Romeni - 500 mila gli Albanesi - 500 mila i Marocchini - 200 mila i Cinesi - 200 mila gli Ucraini - 150 mila i Filippini Religioni: oltre la metà degli immigrati è cristiana, i musulmani sono un terzo, le religioni delle tradizioni orientali meno di un decimo. Ordine pubblico: tra il 2005-2008, i residenti stranieri in Italia sono aumentati del 45,7%; le denunce contro di essi del 19%.


Gli immigrati e l’economia italiana

Per loro (Dossier 2010) sono stati spesi 9,95 miliardi: 2,8 miliardi per la sanità (2,4 per i regolari, 400 milioni per gli irregolari); 2,8 miliardi per la scuola, 450 milioni per i servizi sociali comunali, 400 milioni per politiche abitative, 2 miliardi per tribunali e carcere, 500 per i Centri di accoglienza, identificazione ed espulsione), 400 milioni per prestazioni familiari e 600 milioni per pensioni a carico dell’Inps. Le entrate da loro assicurate sono state di 10,827 miliardi: 2,2 miliardi di tasse, 1 miliardo di Iva, 100 milioni per il rinnovo dei permessi di soggiorno e per le pratiche di cittadinanza, 7,5 miliardi di euro per contributi previdenziali.


Motivi per l’immigrazione e problemi degli immigrati I motivi per cui oggi si va via dal proprio Paese sono gli stessi che inducevano i nostri nonni ad abbondonare l’Italia. I problemi che gli immigrati oggi affrontano da noi sono sostanzialmente gli stessi che gli italiani hanno sofferto all’estero. L’emigrazione non ha insegnato nulla agli italiani?


Alcuni problemi nuovi ci sono Oggi una parte di immigrati presenti nel nostro Paese arrivano da culture diverse dalla nostra, come quella africana e islamica. La loro presenza comporta per il nostro Paese delle problematiche nuove che i nostri emigranti di ieri non comportavano ai Paesi in cui si dirigevano in quanto la cultura, anche se talvolta pi첫 arretrata, era pi첫 o meno la stessa. Anche in ambito religioso.


Alcuni problemi nuovi Problema delle mutilazioni genitali, soprattutto femminili. Ruolo e condizione della donna: uguaglianza con l’uomo? Sottomissione? Poligamia? … Rapporto religione e stato: autonomia o sottomissione? Libertà religiosa? Libertà di cambiare religione? Libertà di essere atei?


Altri problemi insoluti Cittadinanza, con particolare riferimento ai bambini nati e cresciuti in Italia, in quanto il diritto di cittadinanza in Italia si basa sullo jus sangunis e non contempla anche lo jus soli. Diritto di voto: ÂŤI politici italiani non prenderanno seriamente in considerazione i nostri problemi finchĂŠ non godremo del diritto di votoÂť.


Ultime considerazioni Gli immigrati sono sempre più indispensabili per le famiglie italiane: 300mila le nuove domande nel settembre 2009. In Lombardia, nel 2015, le persone con oltre 65 anni saranno tre milioni, un milione in più rispetto al 2010. Il fabbisogno di assistenza familiare crescerà in forma esponenziale. Gli immigrati contribuiscono in maniera rilevante al saldo positivo tra nati e morti. Senza di loro l’Italia rischierebbe veramente di divenire sempre più un Paese di vecchi. Con tutti i problemi che questa realtà comporta.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.