PHOTOGRAPHY
ART & DESIGN
TO BE FAMOUS
FREE TIME
WARRIOR SOUL
IL VOLO PLASTICO
KARMELA ŽIGOVÀ
PINK MOMENT
Editoriale di Elisa Imperi
Di Matthias Sieff
GAmate_04
Di Ladydiabolika
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www.qualityhotelsanmartino.com
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04/2018 ART & PHOTOGRAPHY DIRECTOR Flavio Torre GRAPHIC & WEB REDACTION Alessio Gilardi Stefano Gilardi ART & DESIGN CURATOR Federica Giobbe FASHION STORYTELLER Silvia de Saraca WEB www.glamouraffair.com FACEBOOK www.facebook.com/glamouraffairpage INSTAGRAM www.instagram.com/glamouraffair CONTACT review@glamouraffair.com
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Copia promozionale ad uso riservato. Edizione web fuori commercio.
PHOTOGRAPHY 06
DANIELE CORTESE | Design Photographer
La sua diventa una fotografia talvolta ruvida e vissuta, ma sempre elegante, ricercata, pulita e di livello professionale. Si specializza nella fotografia di interni e design.
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WARRIOR SOUL
Abiti da guerriera urbana. Make up da tribù metropolitana. Questa donna non teme la solitudine e basta a se stessa.
69 RAINY Se mi stai guardando e ti accorgi che piove, vedrai che
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non c’è goccia d’acqua che possa bagnare i miei sogni.
ART & DESIGN 18
IL VOLO PLASTICO di Matthias Sieff
Figure antropomorfe, corpi colmi di forza, di vitalità espressiva e “peso”, sculture monolitiche che rievocano, immobili, antiche memorie stilistiche.
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MAI STUFI DELLE STUFE di Federica Giobbe La accurata attenzione all’elemento estetico è alla base del lavoro di un amante delle stufe e della loro potenzialità funzionale e di design.
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TABATA CALDIRONI | Ballerina e Attrice All’età di 19 anni, viene scritturata per il suo primo film TV per Canale5. Selezionata inoltre come mimaattrice e danzatrice presso il Teatro alla Scala, prende parte in numerose produzioni, diretta da registi di fama internazionale.
KARMELA ŽIGOVÀ | GAmate_04 Se la sua timidezza le ha reso la vita un po’ difficile, la natura è stata invece dalla sua parte, regalandole bellezza.
FREE TIME 39
Risotto agli asparagi con crudi di gamberi e mandorle
LA FOTORICETTA di Luisa Ambrosini
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MILLION DOLLAR BABY di Clint Eastwood
DONNE E CINEMA di Sara Tufoni
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PINK MOMENT di Ladydiabolika
Avete vissuto un momento particolarmente Pink?
84 #GADDICTED Hashtag di Glamour Affair: gallery Marzo 2018
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DANIELE CORTESE Interior & Design Photographer
Daniele Cortese nasce a Milano nel 1970, dove trascorre la sua infanzia fino all’inizio degli anni ‘80. Si trasferisce a Lecco, dove il padre decide di aprire uno studio fotografico, che diventerà uno dei più importanti del panorama lecchese. Cresce cosi in un ambiente fortemente permeato d’arte e, influenzato dall’attività del padre, si appassiona subito alla fotografia. Siamo alla fine degli anni ‘80 e si fotografa ancora “alla vecchia maniera”, passa cosi l’adolescenza 6
nello studio fotografico di famiglia sperimentando in camera oscura, con luci, attrezzature e pellicole. Dopo aver conseguito il diploma di media superiore, nel 1990 presta servizio di leva come fotografo d’artiglieria, acquisendo dimestichezza con il reportage e il ritratto in bianco e nero. Dal 2000 passa alla fotografia digitale, una vera e propria svolta che rende tutto immediato, cambiano le attrezzature e si ampliano le conoscenze: la postproduzione diventa un altro dei punti forti
della sua attività, non si elabora più in camera oscura ma con Photoshop. Per essere sempre al passo coi tempi, vanta un’attrezzatura ampia e d’avanguardia. Un particolare vissuto personale, lo spinge a fare della fotografia la sua attività principale anche nel tempo libero, cresce così la sua comunicatività e nel contempo le sue capacità lavorative perfezionando, inoltre, il suo modo di fare reportage, di cogliere momenti, espressioni, scorci di reale. La
sua diventa una fotografia talvolta ruvida e vissuta, ma sempre elegante, ricercata, pulita e di livello professionale. Si specializza nella fotografia di interni e design, grazie ad aziende come Promeoria di Romeo Sozzi e Dedar Tessuti, con cui collabora da oltre 20 anni e che sono state ottime referenze per farsi conoscere nel campo della fotografia di interior design. Attualmente ha ripristinato la camera oscura ed affianca il lavoro digitale alle pellicole bianco e nero di una volta. 7
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www.danielecortese.com
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IL VOLO PLASTICO DI MATTHIAS SIEFF
Un artista contemporaneo dall’anima antica”
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Figure antropomorfe, corpi colmi di forza, di vitalità espressiva e “peso”, sculture monolitiche che rievocano, immobili, antiche memorie stilistiche. Questo e molto di più è l’arte plastica di Matthias Sieff, artista poliedrico della Val di Fassa, evocatore di emozioni e personaggi che oscillano tra una sicurezza apparente, dalla forte presenza visiva e materica, ad una staticità di fondo che diviene equilibrio e segno materico. Nato a Cavalese il 22 aprile 1982 e residente a Mazzin, tra le
Dolomiti della Val di Fassa, Matthias Sieff celebra una carriera colma di successi e grandi sacrifici: diploma di Maestro d’Arte presso la Scuola d’Arte di Pozza, un diploma di laurea di Scultore del legno a Selva di Val Gardena, e una Laurea in Arti Applicate a Vienna. Una formazione ricca quanto complessa, che ha permesso all’artista di apprendere la tecnicità delle forme e la plasticità della materia; ma il suo viaggio attraverso una più raffinata ricerca artistica, ha conseguentemente 19
trovato radici nella sua personalità, dove equilibrio, fantasia e sperimentazione si affacciano ad un mondo fatto di corpi inseriti sapientemente nello spazio. “Per passare la barriera tradizionalistica dolomitica, con un imprinting piuttosto unilaterale, ho voluto ampliare la mia conoscenza andando a Vienna. In quegli anni di università delle arti applicate viennese ho avuto una svolta nella mia visione artistica; oltrepassando la barriera che delimitava gli orizzonti stilistici personali, dettati appunto dall’arte lignea locale, fondamentale per arrivare ad un certo grado di plasticità tecnica; ma avevo bisogno di esprimere me stesso appieno. Dalla mescolanza tra Sieff prima dell’accademia viennese e dopo, ha preso vita il Sieff di oggi”. La sua ricerca artistica si basa sullo studio del corpo femminile e maschile ed è caratterizzata da un’interpretazione forte e personale di personaggi asessuati ma colmi di significati antropologici e culturali. Le figure, erette, hanno capi leggermente girati verso l’alto, un torace voluminoso che è sorretto dalle gambe forti e da piedi enormi, e spesso non presentano le braccia, perché tutto ciò che devono dire, l’essenziale, è già presente e non vi è la necessità di aggiungere, anzi, piuttosto di sottrarre. Le sue figure sono caratterizzate da una costruzione tettonica dove ogni singolo elemento sorregge ed è sorretto, così come un edificio, costruito piano su piano, e tutte inserite su un piedistallo di un certo volume e peso specifico, per differenziare maggiormente la loro identità e plasticità scultorea insieme alla loro stabilità, resa maggiormente dalla realizzazione di basamenti in Cor-Ten, un acciaio dall’elevata resistenza corrosiva e meccanica. Ogni figura plastica nata nel suo studio a Campitello, presenta una costruzione basata sull’incrocio di assi orizzontali e verticali, e talvolta, per evidenziare maggiormente l’asse orizzontale, le figure vengono rappresentate con le braccia aperte. Ma queste forme e personaggi hanno un’origine d’ispirazione antica: dai Moai dell’Isola di Pasqua, al carattere ed all’immobilità della sfinge egizia che si trova innanzi alle Piramidi d’Egitto, fino a ricordare le figure monolitiche in argilla cotta delle civiltà mesopotamiche del IV millennio a.C., dai corpi squadrati e massicci, fino alla durezza ed essenzialità stilistica delle prime sculture arcaiche monolitiche, come i totem e le sculture votive dell’arte mesopotamica. Inoltre, permane l’influenza dell’arte austriaca dello scultore Fritz Wotruba.”Personalmente la scultura la interpreto come un modo di esprimersi che debba avere un certo spessore e carattere, una certa fissità e freddezza, come le figure antiche, fiere nella loro staticità statuaria”. La problematica delle forme corporee è importante per Sieff, 20
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poiché la raffigurazione del corpo deve oltrepassare le proporzioni, e le forme devono essere sempre in simbiosi tra loro, semplificate e geometrizzate, pur rimanendo sempre organiche, trovando sempre quella giusta tensione emozionale. Per la rappresentazione stilistica, MatthiasSieff utilizza materiali che danno una spiccata durabilità nel tempo, come ad esempio il legno di tiglio, “E’il materiale che prediligo, un legno morbido, essenziale, senza nodi ed imperfezioni, pulito, puro e liscio per natura, utile per i lavori di superficie e le cromature di colore coprenti e brillanti, così che anche la superficie esterna possa assumere la sua importanza, quasi fosse un abito”. Un artista in continua evoluzione, dunque, che segue la dinamicità dell’arte ed i suoi codici creativi senza mai diventarne dipendente ma, al contrario, riuscendo a travalicare ogni confine stilistico per esprimere al meglio la sua sensibilità creativa e il suo intuito plastico, regalandoci ancora emozionanti opere non ancora immaginate. Federica Giobbe
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Atelier ed esposizione Piaz Veie n. 32 38031 Campitello di Fassa (TN) Mobile: +39 333 382 8382 Phone: +39 388 953 9086 e-mail: info@sieffmatthias.it Web: www.sieffmatthias.it 25
TABATA CALDIRONI BALLERINA, PRESENTATRICE e ATTRICE
Tabata Caldironi si forma come ballerina al Teatro Carcano di Milano e poi si diploma come performer al MAS (Music, Arts& Show). All’età di 19 anni, viene scritturata per il suo primo film TV per Canale5. Selezionata inoltre come mima-attrice e danzatrice presso il Teatro alla Scala, prende parte in numerose produzioni, diretta da registi di fama internazionale tra cui Mario Martone, Richard Jones, GrishaAsagaroff, Damiano Michieletto e Davide Livermore. Alterna lavori attoriali e tersicoreii, sia in teatro che in televisione. Lavora per la RAI, Mediaset, La7, MTV, DeejayTv, Comedy Central, Nickelodeon, Canale Italia, ConvenienzaTV, TeleMilano, Milanow, TV8, Sky… In teatro affianca alcuni dei più conosciuti comici italiani e in questo contesto muove i suoi primi passi come presentatrice di serate, eventi e festival. Danza per artisti come Angiola Tremonti e Silvano Bulgari e posa per fotografi importanti, in Italia e all’estero. Lavora alle Seychelles, in Marocco e in Oman, dove balla per la stagione inaugurale della Royal Opera House 26
di Muscat e in Kazakistan all’ Astana Opera House in tournée con il Teatro alla Scala. Danza anche in video musicali e appare in spot pubblicitari per noti marchi, tra cui Europ Assistance, Original Marines, l’Università Bocconi e la campagna pubblicitaria di Mastercard, in onda in 18 paesi. Conduce un programma radiofonico, lavora come direttrice creativa per eventi e inventa format televisivi. È co-ideatrice, direttrice creativa e presentatrice dell’Italian International Dance Festival di New York. È co-ideatrice e curatrice del catalogo della mostra Milanifesto al Centro Sperimentale di Cinematografia. Dal 2015 presenta insieme a Lapo De Carlo il programma settimanale “I Cinematti” in prima serata su TeleMilano e ora in onda quotidianamente su Convenienza TV. Dal 2017, sempre in prima serata, in diretta nazionale presenta Cantando Ballando insieme a Francesco Mogol. È laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università Statale di Milano ed è bilingue Italiana-Inglese.
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GLAMOUR AFFAIR: Ciao Tabata. E’ un vero piacere ospitarti su Glamour Affair Review. Iniziamo dalla prima domanda in un bel tuffo nel passato. Da bambina cosa sognavi di fare? TABATA CALDIRONI: Il piacere è mio e vi ringrazio per l’ospitalità! Per rispondere alla domanda, da bambina amavo moltissimo ballare e per questo motivo ho chiesto prestissimo a mia madre di portarmi a studiare danza. Fino all’adolescenza però non ho mai pensato di trasformare questa mia passione in un lavoro.Calcare il palcoscenico era la cosa che più mi rendeva felice ed inevitabilmente mi sono ritrovata da adulta ad intraprendere questa carriera. GA: Raccontaci quale è il tuo stato d’animo prima di entrare in scena alla Scala. TC: Lavorare al Teatro alla Scala è un grande onore e un privilegio. Danzare e recitare nelle opere significa portare avanti una tradizione che da secoli ci rende famosi in tutto il mondo. Se da una parte è eccitante lavorare con registi di fama mondiale, artisti e maestranze eccelse, dall’altra, se si pensa ai grandissimi che hanno calcato quelle tavole del palcoscenico, vengono i brividi. È sempre una grandissima gioia. Devo, però confessare che per me il momento più emozionante è quando a fine spettacolo, le luci si accendono in sala e si viene travolti dagli applausi del pubblico, quel momento ripaga tutti i sacrifici e gli sforzi fatti negli anni. GA: Tra tutti i grandi del passato, c’è qualcuno a cui ti sei ispirato o comunque che ritiene un modello per stile e tecnica? TC: Da bambina sono rimasta folgorata dalla musica del Lago dei Cigni di Tchaikovsky, e per questo ho amato il balletto classico. Studiando balletto ho imparato ad apprezzare coreografi come Roland Pétit e la sua musa e moglie Zizi Jeanmaire che trasformarono la danza classica in qualcosa di nuovo. Poi grazie ai film di Gene Kelly e Cyd Charisse e di Fred Astaire e Ginger Rogers ho amato il musical, il jazz e il tip-tap. Grazie a Frank Capra e Alfred Hitchcock ho amato il cinema. Grazie a Verdi ho amato l’opera. GA: Sei la conduttrice del programma “Cantando Ballando” su Canale Italia in onda in prima serata ogni settimana. Quanto c’è di te in questo progetto? TC: Fare televisione mi diverte tantissimo! Condurre mi permette realmente di portare qualcosa di me in scena, perché non sto interpretando una parte o danzando un ruolo, sono io, Tabata, che gioco e parlo direttamente con il pubblico. 29
A ‘Cantando Ballando’ con Francesco Mogol ripercorriamo i successi musicali del presente e del passato. Con Francesco conduco anche moltissimi eventi live e questa estate saremo impegnati tra festival e serate. La bellissima novità è che sono tornata a condurre ‘I Cinematti’ con Lapo De Carlo. Questa volta su Convenienza TV, una nuova rete nazionale del digitale terrestre (canale 262). Questo programma mi sta molto a cuore perché l’abbiamo condotto per tanti anni in radio, poi è diventato un format TV di successo. Per tutto il tempo che siamo stati fermi in molti mi chiedevano quando saremmo tornati e finalmente posso dire che siamo in onda! GA: Delle proposte di lavoro, qual è quella che escluderesti e quella che invece ti piacerebbe fare che non hai ancora fatto? TC: La proposta che ho sempre escluso è il nudo. Invece quella che mi piacerebbe fare e che non ho ancora fatto? Presentare Sanremo! (ride) GA: Ballerina, presentatrice, attrice e anche modella per fotografi importanti in Italia e all’estero. Come è il tuo rapporto con la fotografia? TC: È un’arte affascinante. Mi piace vedere il lavoro di grandi maestri ed è stato molto bello posare per alcuni di loro. GA: Nella moda si sceglie quello che piace o quello che è di tendenza? TC: Quello che piace tra le tendenze, senza rinunciare al proprio stile personale. GA: Molti quotidiani parlano di te come “Madrina della danza italiana negli States” raccontaci di questo progetto che ha conquistato Broadway. TC: Sai gli americani amano il Made in Italy e la danza non fa eccezione. Assieme ad Antonio Fini, che abita a New York City, abbiamo creato un festival che potesse fare da ponte per i coreografi e le compagnie Italiane per esibirsi e farsi conoscere in America. È un progetto molto impegnativo ma che dà molta soddisfazione. Vedere danzatori di talento che hanno cambiato il loro destino lavorativo in seguito al festival e che oggi ballano in giro per il mondo grazie alle opportunità nate da questo progetto ci riempie sempre di orgoglio. GA: Danza e televisione: un matrimonio che funziona? Come ci riesci? TC: Litri di caffè! (ride) Diciamo che ho lunghi periodi dove lavoro 7 giorni su 7. La mia giornata tipo è abbastanza intensa, a volte mi capita di chiedermi se ne vale la pena e la risposta è sempre si! Come diceva Confucio: Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua! 30
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GA: Programmi per il futuro prossimo? TC: Il 18 aprile presenterò l’evento di beneficenza “Food for Soul” organizzato da Massimo Bottura al Castello Sforzesco di Milano. Inoltre, fino a maggio sarò in scena alla Scala con il ‘Don Pasquale’ con la regia di Livermore. Intanto proseguo con ‘Cantando Ballando’ ed ‘I Cinematti’. Questa estate sarò nuovamente impegnata tra diversi eventi e festival, incluso quello di New York. Prestissimo sarà in onda anche un altro programma di cui non posso ancora rivelare niente, ma seguitemi su Instagram e ne vedrete delle belle.
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Tabata Caldironi Fresco
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RISOTTO AGLI ASPARAGI CON CRUDO DI GAMBERI E MANDORLE
Ingredienti per 4 persone 350 g di riso Carnaroli Un mazzetto di asparagi 8 gamberi (abbattuti) Due cucchiaini di curcuma in polvere Sale e pepe 2 lt di brodo vegetale Lamelle di mandorle q.b Mezza cipolla Olio extra vergine di oliva 50 g di parmigiano Una noce di burro Timo fresco q.b
Procedimento di preparazione Per preparare il risotto agli asparagi con crudo di gamberi e mandorle, per prima cosa scaldate il brodo e pulite gli asparagi. Togliete la parte legnosa degli asparagi e tagliateli a pezzettini lasciando intere le punte. In un tegame mettete a rosolare la cipolla tagliata finemente con un paio di cucchiai di olio extra vergine di oliva. Unite gli asparagi. Mescolate e fate insaporire bene. Versate il riso a pioggia e fatelo tostare, poi unite due mestoli di brodo caldo. Portate a cottura il risotto lasciandolo al dente e in ultimo unite la curcuma in polvere per dare un bel colore giallo intenso. Regolate anche di sale e pepe. Nel frattempo che il riso cuoce, pulite i gamberi privandoli del carapace e del budello interiore. Tagliate i gamberi a pezzettini (dovete fare una vera e propria tartare) e lasciateli insaporire in una terrina con un filo d’olio, sale. pepe e qualche fogliolina di timo. Spegnete il fuoco, mantecate il risotto con il burro e il parmigiano. In un tegame fate tostare per pochi secondi le mandorle. Ora impiattate: servite il risotto su 4 piatti da portata e su ogni piatto mettete tre piccole quenelles di crudo di gamberi. Unite anche le lamelle di mandorle.
Trovi le altre ricette di Luisa su glamouraffair.com e tacchiepentole.com 39
WARRIOR SOUL Abiti da guerriera urbana. Make up da tribù metropolitana. Questa donna non teme la solitudine e basta a se stessa. Accetta le asperità del suo carattere e il chiaroscuro della sua anima. Cerca la forma dei suoi pensieri, determinata come il cuore che vuole per se’. Preferisce scalare i suoi obiettivi che scivolare nell’ovvietà. Riflettere sulle sue scelte e sfidare ogni spigolo di questo mondo esigente. Non ci sono barriere per chi vuole abbatterle. Costruzioni ardite a fermare un cammino. Un raggio di sole non può ferire uno sguardo fiero ma scaldare di energia questa vita.
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Elisa Imperi (www.elisaimperi.com) Meli Lippolis MAKE-UP ARTIST & OUTFITS: Nina Syc (www.ninasyc.com) TEXT: Silvia de Saraca LOCATION: Milano PHOTOGRAPHER: MODEL:
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La accurata attenzione all’elemento estetico delle stufe nella continua sfida che pone, progettando, inventando, innovando ed esplorando le frontiere del possibile, è alla base del lavoro di un amante delle stufe e della loro potenzialità funzionale e di design. Federica Giobbe
MAI STUFI... DELLE STUFE! Quando l’amore per il confort e il benessere della propria casa, diventa arte e responsabilità! 49
L’arte di comporre e realizzare stufe non è solo un lavoro di tecnica e design, dietro a questo mondo vi è un viaggio che chiama a sé molti lavori insieme. Stufe a legna, a olle, stufe in maiolica o ceramica, “musse” tradizionali in muratura, il romantico mondo del focolar è infinito. Il lavoro del designer di stufe è un mestiere molto creativo, composto dall’unione di tanti lavori: da uno studio ambientale preliminare, si inizia a comprendere i desideri e le necessità del cliente,ci si immedesima in lui, ed alla stregua di un geometra, si incomincia a progettare la stufa secondo le sue esigenze estetiche ma soprattutto funzionali. Poi inizia il lavoro di ingegneria, dove vengono fatti gli studi tecnici, per poi arrivare al lavoro creativo, come un artista,che porta alla messa in opera e costruzione vera e propria la stufa, rendendola unica. Un incarico molto affascinante e molto complesso, dunque, perché è soprattutto un lavoro di responsabilità, in quanto le stufe sono oggetti utile ma anche molto costosi e quindi non facilmente sostituibili. L’accurata attenzione all’elemento estetico delle stufe nella continua sfida che pone, progettando, inventando, innovando ed esplorando le frontiere del possibile, è alla base del lavoro di un amante delle stufe e della loro potenzialità funzionale e di design, Nicola Zancanella, il quale ha iniziato questo viaggio fin da piccolo, lavorando in segheria con suo padre in Val di Fiemme, in Trentino Alto Adige, e, successivamente, avendo l’opportunità di imparare questa professione. “Abbiamo iniziato con lo studio di stufe tradizionali, a corpo unico, orientato su uno stile antico. Infatti il nome della nostra azienda, “Fiemme Antica”, deriva proprio da questo primo approccio stilistico nella realizzazione delle stufe. Poi, negli anni, siccome la richiesta mirava su soluzioni più articolate, ci siamo specializzati su un design diverso, che passava per uno stile classico, lavorando molto sulla ricerca dei particolari, per poi giungere ad una tendenza più moderna, andando verso il minimal insieme all’essenzialità stilistica e cromatica di oggi. Curando le linee, la parte cromatica e l’ambientazione proposta cerchiamo, infatti, di sviluppare la ricerca del cliente, partendo dall’idea completa del suo arredamento e dalle sue esigenze particolari, per poi ampliare il progetto coniugando l’esigenza tecnica di riscaldare la casa unita al design della stufa dei propri sogni.“I disegni di progettazione delle stufe vengono tutti svolti al computer in CAD partendo dalla piantina dell’appartamento del cliente, per poi sviluppare uno studio sugli ingombri degli spazi preposti per la realizzazione del modello prediletto di riscaldamento a stufa, un apparecchio che sia in grado di soddisfare 50
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l’esigenza estetica del cliente insieme alla priorità tecnica, studiando soluzioni mirate. Ma quali sono le innovazioni previste sul mercato per le e stufe di nuova generazione? “Oggi le stufe, per ciò che riguarda il portello di accensione, vengono realizzate con doppi vetri; questo per non surriscaldare l’ambiente ed evitare sempre più il pericolo di scottature; inoltre si utilizzano degli inserti a caminetto con una superficie a vetrata molto ampia, dando anche la possibilità di realizzare più impianti di riscaldamento ad accumulo soddisfacenti e funzionali. I materiali che vengono da noi utilizzati sono di alta qualità, dove vengono calcolati gli spessori sia della parte interna che contiene il fuoco ed il fumo, sia il rivestimento esterno per avere una giusta estrazione del calore. Inoltre, grazie ai mezzi di oggi, in quanto iscritti all’Associazione dei Fumisti Austriaci, abbiamo a disposizione un software di calcolo per calcolare tutte le funzionalità della stufa e della canna fumaria, vero motore della stufa, sia permettendoci di studiare una stufa che funzioni perfettamente (senza rigurgiti di fumo nell’ambiente indoor), ma soprattutto che riduca notevolmente le emissioni di PM10, in quanto non sempre abbiamo la possibilità di costruirla noi ex novo, ma dobbiamo intervenire su canne fumarie già preesistenti, come nelle ristrutturazioni”.E quali sono le tendenze e le esigenze costruttive e progettuali delle famiglie di oggi? “Oggi stiamo utilizzando anche dei prodotti per la produzione di acqua calda, in quanto le nuove generazioni di Fiemme sono sempre più interessate ad un sistema di riscaldamento dell’acqua eco sostenibile ed a costi minoritari, distaccata dai combustibili fossili, per poter avere una stufa che dia l’indipendenza termica, abbinata a pannelli solari o altre tecnologie di rinnovabili”.
Nicola Zancanella “Fiemme Antica” Indirizzo: Via Weber, 31/a 38030 Molina di Fiemme (TN) Tel./fax 0462342115 Cell. +393355603918 Sito web: www.fiemmeantica.com Facebook: Fiemme Antica stufe in ceramica Mail: info@fiemmeantica.com
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GAmate
è la modella che appare nella sezione TO BE FAMOUS come ragazza del mese di Glamour Affair Review In questo numero vi presentiamo:
KARMELA ŽIGOVÀ
Karmela Žigovà, questo il suo vero nome all’anagrafe, nasce in un piccolo paese vicino a Bratislava, di nome Vàhovce, in Slovacchia. Una bambina timida e introversa, con radici ungheresi e il sogno di diventare un veterinario per il suo amore verso gli animali. Ha dunque conseguito gli studi di veterinaria per poi cambiare rotta laureandosi in Ragioneria. Appena maggiorenne si sposta in Italia, per studiare la lingua italiana. Se la sua timidezza le ha reso la vita un po’ difficile,
la natura è stata invece dalla sua parte, regalandole bellezza. Bellezza che la avvicinerà al mondo della fotografia e posando come modella scoprirà che il suo punto debole è ciò che le avrebbe cambiato la vita. Elegante, sinuosa, sensuale e mai volgare. Con i suoi occhi verdi e i suoi tratti nordici che la vedranno testimonial del salone di bellezza Vanity Maison, collaborando con la Romeur Academy e facendo parte dell’agenzia di moda Next Best Model Agency.
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PHOTO: Alessio Giuliano
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PHOTO: Luca Corsetti
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PHOTO: Luca Corsetti
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www.karmelazigovamodel.com
PHOTO: Francesco Micheli
Karmela Zigova
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DONNE E CINEMA di Sara Tufoni
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MILLION DOLLAR BABY Clint Eastwood
MillionDollar Baby è un film del 2004 che mostra la storia di una pugile trentenne Margareth “Maggie” Fitzgerald, e il rapporto che quest’ultima sviluppa con il suo allenatore Frankie Dunn. Il film ha vinto 4 premi Oscar: miglior film, miglior regia a Clint Eastwood, miglior attrice protagonista a Hilary Swank che interpreta il ruolo di Maggie Fitzgerald, e miglior attore non protagonista a Morgan Freeman per il ruolo di Scrap. Maggie è una donna di trentadue anni determinata a diventare una pugile professionista, ma soprattutto determinata a farsi allenare da Frankie Dunn, nonostante l’allenatore non voglia allenarla perché è una ragazza; Frankie cerca di dissuaderla dall’allenarsi dicendole che è troppo vecchia per il pugilato, o di farsi allenare da qualcun’altro, “Non voglio altri allenatori, capo. Io voglio lei”; questa citazione è un significativo esempio della determinazione di Maggie Fitzgerald nel voler raggiungere il suo obiettivo, delineando un personaggio femminile molto energico e caparbio.
Maggie Fitzgerald è una ragazza decisa, che sa quello che vuole e che, con la sua testardaggine, riuscirà non solo a farsi allenare da Frankie, sviluppando con lui un rapporto di rispetto e complicità, paragonabile ad un rapporto padre-figlia, ma anche a raggiungere il ring per poter conquistare il titolo dei pesi Welter. Il personaggio femminile di Maggie, una pugile, rappresenta il lato combattivo di una donna, che se sa quello che vuole è disposta a raggiungere i suoi obiettivi; che, nonostante la drammaticità degli eventi che la colpiscono, mantiene una forza ed un coraggio unici, che non si sgretolano davanti alla paura e alle controverse svolte della vita. Il tema della boxe presente nel film è una metafora della vita, un combattimento ed una resistenza continua di una donna per abbattere un pregiudizio, uno stereotipo di genere resistendo sempre per raggiungere i traguardi prefissati nonostante i KO della vita. “Chiunque al mondo può perdere un incontro”… chiunque al mondo può rialzarsi.
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RAINY Se mi stai guardando e ti accorgi che piove, vedrai che non c’è goccia d’acqua che possa bagnare i miei sogni Se ti guardo e leggi nei miei occhi vedrai chi sono o forse no Ma su questi tacchi svetta un sorriso, un pensiero leggero come una ruches e basta un cappello per non farlo volare Sono come questa luce bianca che non teme il nero Non sarà la pioggia a spegnere un sole Ne’ un’ ombra la mia allure Illuminami il viso con un flash E poi guardami ancora dietro la magia di uno scatto.
Flavio Torre MODEL: Diane-Laure R. MAKE-UP ARTIST: Laura Capitelli TEXT: Silvia de Saraca OUTFIT: ZonaBrera LOCATION: P.zza Gae Aulenti, Milano PHOTOGRAPHER:
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Siete alla ricerca di un momento di leggerezza? Vi aspettiamo per un Pink Moment nella nostra nuova Rubrica dedicata alle donne che vogliono unirsi al Lato Pink della Forza!!! Make-up, Hair Style e piccoli suggerimenti di stile per la donna di tutti i giorni che non vuole trascurare la sua femminilitĂ . Avete vissuto un momento particolarmente Pink? Venite a raccontarcelo nel nostro salottino, vi aspettiamo per: fare due chiacchiere, viziarvi con qualche dolcetto e coccolarvi con qualche suggerimento dedicato a voi. ; )
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Per il primo Pink Moment è venuta a trovarci la nostra amica Rossella. LORY Ciao Rossella, benvenuta! Parlaci un po’ di te, di cosa ti occupi nella vita? ROSSELLA: Ciao e grazie per l’ospitalità :), nella vita mi occupo di assistenza gruppi per viaggi incentive, è da circa 9 anni che me ne occupo e, a causa del mio lavoro, sono sempre in viaggio. L: Meraviglioso, quindi giri il Mondo! Qual è stata la tua ultima meta e quale sarà la prossima? R: Sono appena stata in Sud Africa e prossimamente partirò per il Madagascar, luogo in cui sono già stata e in cui torno volentieri. L: In cosa consiste il tuo lavoro? R: In sostanza mi occupo di tutte le esigenze che si possono presentare durante questi questi viaggi in gruppo, sicuramente il problem solving è un aspetto fondamentale di questo lavoro. L: Che passioni hai nella vita? R: Mi reputo una persona fortunata perchè amo viaggiare anche nel mio tempo libero, l’ultimo posto in cui sono stata recentemente è il Messico, luogo in cui ho potuto apprezzare la “serendipità” dell’imprevedibilità. Sono inoltre un’appassionata ciclista e sulla mia Pinarello macino dai 6000 agli 11000 km all’anno.
Adoro la vita all’aria aperta, mi rilassa moltissimo e mi aiuta a ritrovare la pace interiore e nuove energie. L: Che cos’è per te un Momento Pink? R: Un Momento Pink è quando si dà spazio alle sensazioni con leggerezza cercando di riportare la vita alla dimensione del gioco. L: Precisamente, mi piace moltissimo questa tua definizione! ...e qual è il Momento Pink che vuoi condividere con noi? R: A dire il vero ne avrei più di uno! Per me è Pink: un bagno di mezzanotte; un pomeriggio di risate con un’ amica; uscire dalla sauna e buttarsi nella neve; cantare e ballare anche se si è stonati e fuori tempo. L: Grazie per aver voluto condividere con noi questi momenti che centrano in pieno lo spirito della rubica Pink Moment! Adesso che abbiamo finito il Tè, mi piacerebbe mettere a tua disposizione il mio angolo dedicato al make-up e all’hairstyling e realizzare un look apposta per te. Che ne dici? R: Dico che non vedo l’ora! Dato che faccio una vita sempre in viaggio e lotto per combattere i segni della stanchezza, mi piacerebbe provare un trucco che mi rinfreschi lo sguardo, ma che nello stesso tempo lo valorizzi, per il resto mi affido alle tue mani. 79
Molto bene! e allora passiamo davanti allo specchio per realizzare il tuo look. Per i capelli andrò a realizzare una piega morbida che darà volume e luncentezza ai tuoi bei capelli lunghi, mentre per il trucco interverrò con una base correttiva nei punti tattici, per poi enfatizzare lo sguardo senza appesantirlo, insomma un trucco valorizzante molto adatto anche al tuo stile di vita.
HAIR STYLE Per prima cosa, un po’ di idratazione alla chioma con : Olio dei Desideri (Adorn) Questo olio non unge e districa perfettamente i capelli senza appesantirli. Procedo con una piega morbida utilizzando un ferro medio da boccoli. (Babyliss) Per ottenere delle belle onde morbide non occorre fissare tutte le ciocche con i becchi, tuttavia mi piace definire meglio le ciocche che incorniciano il viso ed è lì che andrò ad applicare i becchi. In questo modo libero anche il viso dai capelli e darò modo alle ciocche di prendere forma mentre procederò col trucco. Per fissare la piega mi piace usare una lacca morbida che non secchi i capelli e che dia volume, uno dei miei prodotti preferiti è la lacca Volume Alle Stelle (Adorn). Vaporizzo il prodotto su tutta la testa senza esagerare.
MAKE-UP Prima di procedere col trucco,l’idratazione della pelle è uno step fondamentale. Per Rossella ho scelto di usare la crema gel Hydrabio (Bioderma), importante ricordarsi sempre di preparare anche le labbra con un buon balsamo. Per la base inizio dal fondotinta, Studio Fix Fluid (MAC)uno dei miei preferiti di sempre, per uniformare leggermente anche il décolleté sfumo delicatamente qualche goccia di face and body (MAC) in modo da eliminare rossori. Questo perchè Rossella indossa un top con una bella scollatura che voglio valorizzare. Per correggere i segni della stanchezza scelgo un correttore liquido idratante, select cover-up (MAC) che vado a sfumare nel fondotinta, questo perchè Rossella ha una pelle sottile e delicata intorno agli occhi e voglio mantenerla ben idratata. Il correttore andrebbe sempre scelto in base al tipo di pelle in modo tale da valorizzare e non appesantire. 80
Ora che la base è pronta fisso il tutto con una pennellata di cipria libera.(CHANEL) Successivamente mi dedico alle sopracciglia, Rossella vuole cambire leggermente la forma non in maniera invasiva e quindi procedo con le polveri brow duo (MAC) applicate con un pennellino angolare. Per gli occhi uso due tonalità di ombretto marrone dal finish matt (MAC), con quella più chiara creo una mezza luna tracciando con un pennellino una linea nella piega palpebrale che va a finire nel lato esterno dell’occhio e si congiunge alla rima sopraccigliare superiore. Il tutto va sfumato, successivemente si passa al tono più scuro per scaldare lo sguardo procedendo dall’angolo esterno verso l’interno dell’occhio, all’interno della mezzaluna che abbiamo tracciato. Per finire sfumo tutto verso l’alto con un pennello morbido. Voglio enfatizzare lo sguardo quindi passo all’eye-liner gel (MAC) creando un effetto wing angle che alza e allunga leggermente la forma dell’occhio. Per finire applico il mascara. Per le labbra ho scelto un tono naturale della linea a finish matt, la tonalità è Twig. (MAC) Sfumo un blush in polvere (MAC) appena sotto lo zigomo verso l’alto creando un leggero contouring e concludo con un tocco di illumnante (MAC) sullo zigono per dare un effetto fresco al tutto.
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PINK LIST Qui troverete alcuni prodotti che sono stati utilizzati per la creazione del look di Rossella. Vi aspettiamo per il prossimo Pink Moment!
Olio dei De sideri ADORN
le
e Stel me All u l o V a Lacc ADORN
Hydrabio Gel-crème BIODERMA
Studi o Fix F MAC luid
Brow Duo Brunette MAC
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#GAddicted L’Hashtag di Glamour Affair Condividere un momento, un pensiero o soltanto un’immagine che descrive l’attimo. Una parola dà senso e forma compiuta ad un istante e lo veicola verso le persone. Un hashtag è uno strumento per diffondere non solo moda e tendenza, ma anche bellezza e idee. Glamour Affair ha lanciato #GAddicted per coinvolgere i propri followers di instagram e diffondere il suo mondo a 360°. Le foto condivise a Marzo 2018 sul nostro profilo instagram sono state 123 e di queste sono 30 le selezionate dal Team di Glamour Affair per comparire nella galleria del mese. Vuoi diventare anche tu un GAddicted? Usa #GAddicted o tagga @glamouraffair_addicted Buon click! 84
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